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Tecnologia

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Parlano di noi

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[a cura di Francesco Romagnoli]

SPOSTAMENTI CASA-LAVORO

LA NUOVA FIGURA DEL MOBILITY MANAGER

Al via i Piani Spostamenti Casa Lavoro. Ora la figura del Mobility Manager diventa centrale per puntare verso forme di mobilità sempre più sostenibili. Il TPL si rivela fondamentale

Prosegue il percorso verso una mobilità sempre più sostenibile delle persone dal punto di vista ambientale. È stato infatti pubblicato in

Gazzetta Uffciale lo scorso 26 maggio il decreto ministeriale del Ministero della Transizione Ecologica, approvato di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, che detta le regole attuative per la predisposizione dei cosiddetti Piani Spostamenti Casa lavoro (PSCL) del proprio personale dipendente, nonché la nomina del Mobility Manager per la predisposizione e attuazione degli stessi.

Il PSCL, fnalizzato alla riduzione del traffco veicolare privato, individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell’analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio interessato. Il PSCL ha inoltre il compito di defnire i benefci conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l’impresa o la pubblica amministrazione che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici. Il piano deve essere adottato dalle imprese con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, entro il 31 dicembre di ogni anno. Le altre imprese, quelle non obbligate alla redazione del piano, possono comunque adottarlo in via volontaria. Ai fni della redazione del PSCL e dell’attuazione dello stesso l’azienda nomina un Mobility Manager aziendale, fgura che ha proprio il compito di promuovere la mobilità sostenibile all’interno delle aziende stesse. Varie possono essere le iniziative intraprese dal Mobility Manager. Ad esempio, effettuare una ricognizione delle abitudini di mobilità dei dipendenti e, in generale, di quanti afferiscono quotidianamente in un determinato luogo di lavoro, per offrire loro anche solo informazioni circa alternative più sostenibili e rispettose delle loro esigenze. Trasporto pubblico, ma anche, dove questo non fosse in linea con le necessità, condivisione dei veicoli privati. Nelle grandi realtà infatti non è raro trovare personale con abitudini simili, così da ottimizzare gli spostamenti mettendo in condivisiobe i propri mezzi. Una pratica abituale per alcuni, ma limitata generalmente alla cerchia di colleghi sui quali si hanno determinate informazioni. Un soggetto dedicato a questi compiti, come il Mobility Manager, potrebbe davvero ampliare il campo delle possibilità. ■

Il piano deve essere adottato dalle imprese con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, entro il 31 dicembre di ogni anno

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