N. 3 - Maggio 2005 - Amici del Golfo - Salò

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AMdIeClI GOLFO

NEWS

Salò Bollettino N. 3 - Maggio 2005 - Organo interno della Associazione Culturale “Amici del Golfo” Sede legale: SALÒ (BS) Via Fantoni n. 37

In autunno iniziano i lavori dell’ultimo lotto

Passeggiata delle

Antiche Rive Dopo la realizzazione del primo lotto della Passeggiata delle Antiche Rive, l’impegno della nostra Associazione prosegue. Sono sul tappeto tante proposte, tanti progetti da discutere e approfondire, tanti spunti di riflessione sulla nostra città, sul suo lago e sul suo entroterra. Tutto questo per rendere sempre più bello e vivibile il nostro meraviglioso paese: è il filo rosso che collega tutte le nostre iniziative e le nostre proposte.

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Progetti

Editoriale

Più di prima, meglio di prima

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inalmente ci siamo. La nostra passeggiata non è più solo un sogno coltivato per anni o un progetto tracciato solo sulla carta, ma un’affascinante e stupenda realtà. Il primo lotto del Lungolago delle Antiche Rive, che dal mulino delle Tavine arriva fino alla via della Vela, è un’opera concreta, fatta di grandi spiagge e di un delizioso percorso a lago, che si inserisce splendidamente in un ambiente incantevole di rara bellezza. Chiunque si trovi a percorrere questo tratto di riva restituito alla Città, non può restare indifferente al fascino dei paesaggi e degli ampi spazi che si sono venuti a creare. Quando cinque anni fa, prima in pochi, poi sempre più numerosi abbiamo cominciato a ragionare e a lavorare su questa idea, che sembrava tanto utopistica, sapevamo che alla fine il risultato sarebbe stato entusiasmante. E’ a questo punto inevitabile, mentre si percorre il primo tratto della passeggiata, spingere oltre lo sguardo e sentire sempre più impellente e necessario il desiderio di proseguire e di concludere, fino al porto della Sirena, l’intero percorso a lago. Salò e i salodiani potranno così fregiarsi d’avere costruito, dalla punta del Carmine all’estremo lembo del Cimitero, in uno dei luoghi più belli d’Italia, il più bel lungolago d’Italia. Un doveroso ringraziamento va rivolto a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di credere in questa magica avventura. Il sisma del novembre 2004 non ci ha fiaccato, ci ha solo riempito d’angoscia per quanti, amici e conoscenti, hanno dovuto abbandonare le loro case e i loro affetti. Per le mille ferite che hanno minato alle fondamenta non solo le case ma le certezze e gli animi della nostra gente. Anche l’abitazione di Pierantonio, nell’edificio della Sirena, ha subito un grave tracollo ed è stata dichiarata inagibile. Dall’aprile del 1999, anno di nascita della nostra Associazione, l’amico Pelizzari ospitava, con grande cortesia e pazienza, le nostre riunioni mensili. Eravamo ormai affezionati, oltre che alla sua squisita ospitalità, a questa vecchia casa salodiana, capace d’evocare già con il nome, una zona ben precisa del paese. Era il suo vanto e la sua gioia e dai terrazzi a lago vedevamo crescere la Salò che tanto avevamo sognato. Vogliamo che la Sirena risorga presto e con essa tutta la città, ci auguriamo che la tragedia del terremoto, risanate le lesioni morali e materiali, possa essere un motivo di rinascita e rinnovamento del paese. Facciamo nostro il monito che il Prefetto di Brescia, la dr.ssa Maria Teresa Cortellessa Dell’Orto ha pronunciato nel corso della cerimonia di inaugurazione della sede provvisoria del municipio: Salò deve tornare ad essere più di prima, meglio di prima. Vogliamo rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro, amministratori, politici, volontari, istituzioni, che hanno lavorato e stanno lavorando perché questo si avveri.

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In autunno

si riparte L’utopia che ci ha fatto nascere è ora diventata una realtà! Presto inizieranno i lavori dell’ultimo lotto della nostra passeggiata.

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na delle domande che con maggiore frequenza ci viene posta in questo periodo è: “cosa ne sarà della nostra passeggiata”? La preoccupazione dei cittadini è che i danni provocati dal terremoto possano ritardare o rinviare i lavori della tanto attesa opera.

Abbiamo girato il quesito a Bernardo Berardinelli, assessore ai lavori pubblici del comune di Salò, e gli abbiamo chiesto le ultime notizie sulla realizzazione del tratto finale delle Antiche Rive: dal porto della Sirena alla via della Vela.

Segue a pagina 4

Veduta aerea del tratto di costa in cui sarà realizzato l’ultimo lotto della Passeggiata delle Antiche Rive.

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Progetti

In autunno

s i r i p a r t e con i lavori

della Passeggiata delle Antiche Rive Segue da pagina 3 Come è sua abitudine, senza troppi giri di parole, ci ha sinteticamente risposto. Dopo l’approvazione del progetto preliminare, i progettisti (l’arch. Anna Gatti e il geom. Angelo Del Miglio, responsabili dell’Ufficio Tecnico comunale di Salò), stanno completando il progetto definitivo-esecutivo della passeggiata a lago Come si ricorderà, l’intero percorso è diviso in tre lotti. Il primo lotto già realizzato, comprende il tratto che dal mulino delle Tavine arriva a via della Vela. Il secondo lotto, dalla via della Vela all’ex fabbrica del ghiaccio, si snoderà

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lungo la costa e utilizzerà due ponti per attraversare l’ingresso della darsena Arcangeli ed il rio Brezzo. L’intento è di conservare il più possibile le spiagge esistenti e di creare nuovi spazi per la sosta e la balneazione. L’importo dell’opera è di 990.000 € con un contributo statale di 350.000 € ottenuto attraverso la Comunità Montana. Il terzo lotto, dalla ex fabbrica del ghiaccio al porto della Sirena, riprenderà la tipologia caratteristica dell’intera passeggiata, facendosi carico di conservare le spiagge esistenti. L’importo è di 310.000 € con un contributo regionale di 210.000 € attraverso la gestione del Demanio.


del lotto conclusivo

Un camminamento lungo il rio Brezzo consentirà di collegare la passeggiata a via Rive e prossimamente al parcheggio di piazza Martiri della Libertà. L’intenzione è di arrivare per l’autunno all’appalto simultaneo dei due lotti e per così cantierare l’opera per la fine dell’anno. L’estate del 2006 dovrebbe consegnare ai cittadini salodiani, e a quanti amano le nostre rive, una passeggiata da sogno ed un litorale degno della nostra città. Ci sono tutti i presupposti perché la passeggiata dal Carmine alle Tavine diventi una piacevole realtà e un presupposto per allargare gli orizzonti in fatto di valorizzazione del nostro territorio.

L’inaugurazione della nuova Piazza La Serenissima, ideale punto di partenza del percorso a lago che avvolgerà l’intero golfo di Salò.

Spiaggia Scogliera Passeggiata in larice Prato

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Realizzazioni

LA SPASESADA DE LE ANTICHE RIVE di Leila Losi Bonometti

Töte le volte che varde Salò dala spiageta dela Conca D’oro Dise entra me “Ma che bel che l’è el lac e che bel che l’è Salò” El cör el se derf a vardà tanta belèsa. El Dom, le case vecie, el golfo, e là en font el Baldo, bleu sùra e bleu sota Me domande alura perchè i Salodià i ga spettà töt chesto tep a fa la Spasesada de le Rive, con en po’ de spiagète per la sent che sta ché e per chei che ve da föra. Ghe en sac de pensiunacc che ades i garà el bu tep de caminà dal Carmen fino al Cimitero sensa respirà i veleni de le machine, le mame le portarà a spas i so pütì, e vedarom anche chei che cur avanti e’ndrè con la tuta. A se, ades Salò l’è en tòc piö bel. E sares amò piö bel se en dè podarom nà a pè da La Conca D’oro fino al port de Barbarà... Fantasciensa, forse, ma na volta l’ira fantasciensa Anche la Spasesada de le Antiche Rive e ades l’è realtà

“Passeggiata delle Antiche Rive”, questo è il nome scelto dalla Commissione comunale alla toponomastica del Comune di Salò, tra le numerosissime indicazioni che ci sono pervenute in occasione del concorso, da noi promosso “Diamo un nome alla passeggiata”. Moltissime le lettere che abbiamo ricevuto e veramente stimolanti i nomi suggeriti: alla fine è risultata vincitrice del concorso, Leila Losi Bonometti che, premiata nel corso della nostra cena sociale 2004, ha voluto regalarci una simpatica poesia sulla nostra passeggiata.

Iniziano i lavori

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Dalla posa della p r i m a pietra all’inaugurazione del p r i m o lotto

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Progetti in corso

Un grande Sette sentieri per percorrere a

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i capita spesso di stupire amici e turisti che arrivano in Riviera dicendo loro che la parte che conoscono del Garda, quella a lago, rappresenta soltanto il 20% delle

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P a r c o N a t u r a l e per Salò

piedi il nostro magnifico entroterra. bellezze che il nostro territorio offre. La nostra costa poi, collegata con la Gardesana solo in anni recenti (anni ‘30), ha nell’entroterra la vera ragione d’essere, con paesi e percorsi ricchi di storia

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e tradizioni. Pochi, anche tra noi salodiani, conoscono veramente l’entroterra e la bellezza di quel parco naturale che si estende alle spalle di Salò, dal torrente della Madonna del Rio al torrente Barbarano. Il monte S.Bartolomeo e attorno le frazioni di Renzano, Bagnolo, San Bar-tolomeo, Serniga e Barbarano, collegate da un’intricata rete di sentieri che il lavoro dell’uomo, da tempi immemorabili, ha tracciato. Percorsi da ritrovare e riaprire alla fruizione di residenti e turisti, tra querce e rubinie, tra pini e castagni, di incredibile bellezza su balconi che dominano il lago e il nostro golfo.

sette sentieri

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I magnifici del Parco Naturale di Salò A ) Renzano, Madonna del Rio, Milord, Bagnolo. B ) Renzano, Strinada, passo della Stacca. C ) Buonchiodo, corna, San Bartolomeo. D ) Piazza Carmine, Pineta, Corna, San Bartolomeo. E ) Piazza Carmine, strada della Grotta, sentiero del Papa, San Bartolomeo. F ) Barbarano, passo della Stacca, Serniga. G ) Valle di Barbarano, Banale, San Michele.

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Proposte

Un collegamento pedonale tra Salò e Portese

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ando nell’aprile del 2000 il Sindaco di San Felice, avv. Ambrogio Floricoli, si vide arrivare in Municipio una nutrita delegazione salodiana di Amici del Golfo, restò piuttosto perplesso. Cosa potevano volere dei cittadini salodiani dal Sindaco di San Felice? Molto semplice. Dopo aver dimostrato di conoscere ed apprezzare i progetti passati e futuri messi in cantiere dall’Amministrazione di San Felice in tema di percorsi pedonali e ciclabili, ci chiedevamo come mai due paesi vicini come Salò e Portese, che si affacciano sullo stesso golfo e con uguale vocazione turistica, fossero così mal collegati da


Maxi autosilo dei Colli Una possibile soluzione per un parcheggio innovativo al servizio di tutta Salò.

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urante i nostri incontri di riflessione, uno dei temi che suscita maggiore interesse è il problema dei parcheggi e del traffico cittadino. Quando negli anni ‘30 venne costruita la Gardesana che da Tormini portava a Riva, da alcuni settori salodiani fu molto criticato il percorso che passava alle spalle di Salò. Si pensava infatti che fosse penalizzante, per l’economia del paese, non far transitare il traffico veicolare all’interno della città. Oggi vediamo invece quanto fu lungimirante quella scelta. Ci troveremmo come Gardone e Toscolano Maderno con migliaia di auto quotidianamente in transito sulle nostre strade. La nostra città è in effetti dotata di una splendida tangenziale, via dei Colli, che passa vicinissima al centro (circa 100 metri da via Brunati) ma circa 30 metri più alta di livello. I problemi anche recenti di sempre più grave inquinamento atmosferico ci inducono ad ipotizzare di lasciare sempre più esterne al paese, nel limite del possibile, le auto ed il traffico che ne deriva. È per questo che ci è sembrato ragionevole pensare alla costruzione di un

Lungo il percorso da Portese a Salò.

L’area a monte della SS 45 bis in cui potrebbe essere collocato il nuovo autosilo al servizio del centro storico di Salò.

grande parcheggio (un maxi autosilo da 700/900 posti auto) collocato alle spalle di via dei Colli. Un sistema di scale mobili consentirebbe di unire agevolmente l’autosilo, via Carla Mortari, via Brunati, piazza S.Antonio. Verrebbe offerto a tutti coloro che percorrono la Gardesana un facile parcheggio collegato, in pochi istanti, con il centro della città. Con questa grande offerta di parcheggi si potrebbe finalmente pensare alla riqualificazione di zone del paese oggi svilite dalla inevitabile presenza di auto in sosta. Piazza S.Antonio, via Brunati, l’infelice tratto di lungolago che da piaz-

za Vittoria arriva al Carmine potrebbero sperare in un destino migliore. L’autosilo, fatto a gradoni per riprendere la tipologia del terreno esistente e per ridurre al minimo l’impatto ambientale, potrebbe essere dotato di una terrazza panoramica da cui godere, come primo impatto, di una splendida vista sul golfo e sulla città. L’autosilo si troverebbe in posizione baricentrica tra il paese e il grande parco naturale di Salò e potrebbe svolgere funzioni di Terminal per le navette dirette alle stazioni ferroviarie e agli aeroporti della zona.

un punto di vista pedonale. Il tratto di strada che dal cimitero di Salò e Portese e al suo porto, pur essendo molto suggestivo e frequentato, è estremamente pericoloso per i pedoni italiani e stranieri che vi si avventurano. Nel 2001, dopo una pausa di riflessione, tornammo sempre in nutrita delegazione a riproporre lo stesso tema. Il Sindaco ci fece partecipare ad un incontro con i progettisti del sistema ciclo-pedonale di San Felice dove venne evidenziato, lungo la strada, lo spazio sufficiente per la realizzazione di un marciapiede che dal vallone della Selva, confine tra Salò e San Felice, arriva al porto di Portese.

Quando nell’autunno del 2004, dopo le elezioni amministrative, chiedemmo un incontro con il nuovo Sindaco Gigi Marsiletti (volevamo conoscerlo e riproporre il nostro tema) con nostra grande meraviglia ci venne presentato il progetto esecutivo dell’intera opera: un bellissimo marciapiede di 2.050 metri che consentirà di passeggiare tranquillamente ed in totale sicurezza dal vallone della Selva al porto di Portese. Un collegamento tra due realtà gardesane importanti ed un altro prezioso tassello che arricchirà la percorribilità del nostro golfo.

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Proposte

Dal Garda a Mantova, lungo il Tanti spunti di interesse per il turismo gardesano: ecco la proposta che prevede la navigabilità fluviale dal Garda fino alla città dei Gonzaga.

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margine di un convegno regionale che si è tenuto nel settembre 2004 a Trezzo d’Adda, sono emerse delle interessanti considerazioni. Eravamo presenti come Amici del Golfo perché veniva presentata, nel corso del convegno, dall’architetto Anna Gatti, capo dell’Ufficio Tecnico Comunale di Salò, l’opera di sistemazione del piazzale La Serenissima con annesse zona portuale e passeggiata a lago. Considerato il luogo, due però erano i temi portanti dell’incontro: il ripristino di un tratto di idrovia del fiume Ticino e uno del fiume Adda. Per secoli, infatti e fino agli anni ‘50 il sistema navigabile dei due fiumi aveva consentito il trasporto di merci e perso-

La vallata del Mi

Una veduta di Mantova.

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ne. Nell’arco degli ultimi 50 anni una cultura millenaria e una rete preziosa di collegamenti era stata dimenticata e vanificata. La costruzione di nuovi manufatti (ponti, strade) era nata senza tener conto delle vecchie idrovie, ed aveva reso inservibili chiuse, porti e approdi, privilegiando, per il futuro sviluppo del paese, il trasporto su strada. Terminata da parte dei relatori del convegno la presentazione dei temi ufficiali è venuto quasi naturale, per tutti i presenti, passare ad argomenti più conviviali. E’ stato inevitabile da parte nostra, ricordare i tempi della Magnifica Patria, di quando lungo il Mincio dal Garda potevano raggiungere Mantova e Venezia. L’argomento è apparso subito interessante e accolto con grande entusiasmo. Sarebbe bellissimo poter ripristinare,


Mincio

Una passeggiata a lago fino a Gardone ?

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incio , dal ponte di Borghetto a Valeggio.

anche per il turismo gardesano, una nuova idrovia che consenta di collegare, attraverso il Mincio, il lago di Garda a Mantova. La città dei Gonzaga, che è già collegata a Venezia con un servizio di battelli, dista dal Garda 50 Km con un dislivello di meno di 50 mt. Una città così importante e così ricca di cultura sarebbe una meta ancora più ambita da residenti e turisti se fosse possibile raggiungerla per via fluviale, senza dimenticare le bellezze del Parco del Mincio e le città che si incontrano: Valeggio, Borghetto, Grazie di Curtatone. È di questi giorni la notizia di un ambizioso progetto che prevede la realizzazione di un’idrovia entro il 2015, di 505 Km che colleghi, via Milano, il lago di Lucerna a Venezia.Non è così impossibile immaginare di realizzare la nostra idrovia Garda - Mincio.

hanno sempre considerato il sogno di D’Annunzio. Salò e Gardone unite a formare una grande città, la città del Benaco. Al di là dei problemi amministrativi che non è il caso di andare a sconvolgere, sarebbe veramente un sogno poter meglio collegare Salò con Barbarano e Gardone Riviera. Esiste attualmente un piccolo e povero marciapiede, costruito all’inizio degli anni ‘90 che corre lungo la statale, ma il traffico automobilistico è talmente intenso che non invita certo i cittadini dei due importanti centri gardesani a percorrerlo frequentemente. Eppure immaginate quale valore inestimabile ed epocale assumerebbe per i cittadini e i turisti che frequentano le due città rivierasche, per il terziario di Salò e gli alberghi di Gardone, la costruzione di un percorso ciclo-pedonale tra le due realtà gardesane. Una passeggiata capace non solo di collegare i due centri ma bella da percorrere e soprattutto lontana dal traffico veicolare. La distanza che intercorre tra l’ultimo tratto di lungolago della zona del Carmine e le Rivette di Barbarano sembra insormontabile per qualsiasi credibile ipotesi progettuale. Se consideriamo però la via Cure del Lino nel suo insieme, ci rendiamo conto d’avere a disposizione una passeggiata che pur non essendo a lago offre un magnifico percorso ricco di storia e di suggestioni. Opportunamente pavimentata (l’illuminazione collocata recentemente è ottima) e resa a traffico limitato per le sole auto dei residenti, potrebbe rivelarsi un ottimo percorso ciclo-pedonale. Giunti all’altezza di casa Bertazzi, si scende a lago lungo una piccola via, dove si intravedono ancora i resti di un piccolo approdo. Da questo punto, siamo a circa 800 metri dalle Rivette, si potrebbe costruire un percorso a lago (tipo Gargnano o Canottieri) che corra sul lago ad una certa distanza dai muri dei giardini delle ville. La profondità dei fondali è ottima e la zona è protetta dal moto ondoso. La cifra necessaria per l’esecuzione dei lavori è certamente ragguardevole ma pur sempre poca cosa rispetto ai vantaggi dell’opera. Dalle Rivette al porto di Barbarano, dal parco del Rimbalzello al lungolago di Salò e Gardone il percorso è solo da disegnare. Lo stesso palazzo Martinengo che dalla statale appare come un chiuso ed impenetrabile maniero, potrebbe affacciarsi sul nuovo percorso e assumere grande rilevanza negli eventi gardesani al pari dei castelli Bergamaschi e delle ville Borromee.

Dalla spiaggia delle Rivette a Barbarano.

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Proposte La tradizionale e consolidata iniziativa dei nostri associati che si dedica alla ripulitura delle facciate di Salò.

1 maggio 2005 Quinta edizione di Spazzagraffiti

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na spendida giornata di sole per la quinta edizione di “Spazzagraffiti”l’iniziativa organizzata nella tradizionale data del primo maggio dalla nostra associazione. Con l’ausilio di cinque decoratori professionisti (Marino Apollonio, Aurelio Bettoni, Roberto Giacomini, Carmelio Pezzotti, Oliviero Stefani), tutti salodiani che hanno prestato gratuitamente la loro esperienza, i nostri volontari hanno provveduto a cancellare scritte e graffiti dalle facciate del centro storico di Salò. Si è trattato di una serie di piccoli interventi mirati lungo le strade e i vicoli salodiani per restituire l’originale decoro alle case deturpate dal vandalismo gratuito di pochi ignoti grafomani. Il Giardino Baden Powell, vicolo del Rio, vicolo Campanile, vicolo Scaino, via di Mezzo, vicolo Conforti, vicolo Manini, vicolo Tomacelli, vicolo S. Giovanni, via Calsone, via Disciplina, via S. Bernardino, via S. Maddalena, vicolo delle Oche, vicolo Benaco sono i luoghi

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interessati quest’anno dal nostro intervento culminato, verso mezzogiorno, con la riverniciatura di buona parte del ponte in ferro che collega il lungolago Falcone-Borsellino con la darsena del Tip Tap. Ci sembrava piuttosto desolante l’immagine offerta da questo manufatto completamente scarabocchiato da stupide scritte. Riteniamo comunque che il fenomeno dei graffiti sia, almeno qui da noi, in un momento di regressione. Sono scomparsi i grandi murales, anche se continuano ancora ad imperversare ostinatamente le sigle più o meno politicizzate. Ci auguriamo che questa moda d’importazione, che riduce la città a livelli d’insopportabile degrado, smetta di trovare cultori con velleità e motivazioni più o meno artistiche. Per quanto ci riguarda, la nostra Associazione continuerà a cancellare questi graffiti e a perseguire, con i nostri interventi, una ricerca di pulizia e di civiltà capace d’offrire ai cittadini e ai turisti la migliore immagine di Salò.


Un piano colore per la nostra città La bellezza di un ambiente urbano è data anche dalle finiture esterne di case e palazzi. Ora in occasione dei numerosi rifacimenti necessari per i danni del terremoto, perché non ripensare l’aspetto cromatico delle vie di Salò?

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e facciate di moltissime case salmodiane stanno per essere ristrutturate, dopo i danni provocati dal terremoto. Potrebbe essere un’occasione irripetibile per dotare il nostro paese di un “piano del colore”. Sono sempre più numerose le Amministrazioni locali, sia di grandi città, come Torino o Trieste, o medie come Monza o Susa, per non parlare della Regione Sicilia, che prima in Italia ha proposto un piano su scala regionale, che hanno sentito il bisogno di dotarsi di un Piano del Colore. Una serie di linee guida nelle scelte cromatiche a cui allinearsi, al fine di preservare o, in molti casi, di ricreare quelle che per secoli erano state le caratteristiche peculiari delle singole località.

Anche la nostra città potrebbe fissare il suo piano del colore volto a recuperare l’identità della comunità nel suo insieme, fatto non solo per gli edifici principali o monumentali o storici, ma di tutto il tessuto architettonico in generale, comprendendo anche le costruzioni normali e di recente edificazione. Troppo spesso ci capita di vedere interventi su facciate che non tengono minimamente in considerazione l’ambito in cui vengono eseguiti né il contesto storico. Basta guardare il paese dall’altra parte del golfo, dalla riva dei cipressi per constatare quanto poco sia stata rispettata e ricercata in questi anni, un’identità cromatica tipica e caratteristica dell’ambiente gardesano. La scelta dei materiali per gli intonaci e la definizione di una tavolozza dei colori per le superfici e per gli infissi e le persiane, permetterà di fornire un insieme di strumenti operativi e di criteri di controllo e indirizzo per una corretta opera di manutenzione e restauro delle facciate.

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Riflessioni

Il museo della città D a p a r e c c h i o t e m p o siamo convinti che la nostra città, così ricca di storia ed al centro di un importante territorio, meriti finalmente d’avere un museo. E’ essenziale che si ricordi e si racconti alle giovani generazioni salodiane ed ai turisti che visitano la nostra riviera, la rilevanza di Salò nel corso dei secoli. Partendo dagli insediamenti paleolitici del monte Covolo e dai reperti della necropoli del Lucone, sarebbe interessante riscoprire attraverso un percorso museale le tappe più significative della storia della nostra terra. Il villaggio romano, il borgo medioeva-

le, il castello, la Magnifica Patria, il Duomo, la liuteria salodiana, l’ateneo ed il teatro, l’economia e i mestieri, sino ad arrivare ai giorni nostri ed al periodo, quello della Repubblica Sociale Italiana, per cui il nome di Salò è conosciuto in tutto il mondo, Sarebbe un motivo di interesse in più per visitare la nostra città nell’intero arco dell’anno. Offriremmo alle migliaia di studenti e turisti che abitualmente visitano il Vittoriale di Gardone Riviera, una ricostruzione completa di un periodo storico che ha coinvolto la nostra zona.

Un accesso a lago per Villa e Cunettone A p r o p o s i t o d i s e n t i e r i e d i p e r c o r s i da valorizzare, sarebbe estremamente interessante ripristinare il tracciato della vecchia strada che da Salò portava a Desenzano, prima della costruzione delle Zette. Consentirebbe di collegare, con un veloce tragitto pedonale, gli abitati di Cunettone e di Villa, ove risiedono ormai migliaia di cittadini, con la Passeggiata delle Antiche Rive, direttamente in zona Tavine. Arrivare a lago attraverso questo percorso sarebbe decisamente facile e rapido, affrontabile a piedi senza automobile, vista anche la lunghezza e la pericolosità della strada delle Zette, sprovvista di spazi adeguati per i pedoni.

Una spiaggia per il nord-est

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uasi inavvertito, il minuscolo rio San Bartolomeo sfocia all’inizio del lungolago, in zona Carmine, dopo aver percorso la valle dei Guanti che solca la pineta. Se a prima vista può sembrare di portata insignificante, per la forte pendenza e il terreno particolarmente friabile su cui scorre, poteva trasformarsi, in caso di abbondanti piogge e prima che fosse regimentato, in un rovinoso torrente, capace di trasportare alla foce grandi quantità di detriti. Lo testimonia il fatto che ancora oggi è presente, lungo il muretto del Carmine, un basso fondale di notevoli dimensioni, facilmente visibile in questo periodo di basso livello del lago. In particolari occasioni si formava una vera e propria striscia di spiaggia con grande gioia dei bambini della zona. Non sarebbe complicato né particolarmente costoso creare su questo basso fondale una spiaggia permanente, capace di soddisfare le esigenze balneari degli abitanti della zona est di Salò. Se consideriamo poi che la maggior parte degli alberghi salodiani è situata in questa parte della città, potremmo offrire un ulteriore servizio turistico ai numerosi ospiti che affollano la nostra località.

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Un ostello per i giovani S a r e b b e m o l t o b e l l o se anche a Salò esistesse una struttura capace di ospitare, a prezzi relativamente bassi, i giovani provenienti dall’Italia e dall’estero. Sull’esempio degli ostelli della gioventù che si incontrano in moltissime capitali europee, consentirebbe di accogliere sulle nostre sponde migliaia di giovani interessati allo studio, alla cultura e allo sport. Sarebbe un modo per far conoscere alle giovani generazioni l’incantevole luogo in cui viviamo e legarlo così alle loro esperienze giovanili.

Cauta navigazione S e m p r e c o n m a g g i o r e frequenza, vista la potenza dei motori in campo, ci capita di dover assistere, impotenti, alle scorribande di piccoli e grandi motoscafi che solcano le acque del nostro golfo. Incuranti della delicatezza del luogo e delle altre imbarcazioni presenti, i nostri sconsiderati motonauti lanciano i loro bolidi a folle velocità, come se partecipassero ad una non ben precisata competizione. Da un po’ di tempo, le acque antistanti Salò, vengono considerate come un

punto di riferimento, quasi come un’ipotetica boa da raggiungere, per poi ripartire con la stessa celerità. Ci sembra strano che così come vengono fatti rispettare i limiti di velocità lungo le strade, non sia possibile porre un freno a questi pericolosi comportamenti, capace di imporre regole per una cauta navigazione, a tutti coloro che usano le acque del nostro golfo unicamente per l’esibizione della potenza dei loro motori. Anche questo è un segno di civilta e di rispetto dell’ambiente.

Amici del lago d’Idro G r a n d e s o l i d a r i e t à agli amici del lago d’Idro e alla loro battaglia per la salvezza del lago. È veramente un delitto che l’Eridio venga impunemente ucciso. Non è possibile che un così prezioso gioiello, incastonato tra i monti, venga periodicamente, per mille motivi apparentemente validi, sottratto e trafugato ai suoi abitanti e a tutti coloro che lo amano. Ogni sforzo dev’essere fatto perché il livello del lago venga mantenuto nelle condizioni ideali. Non è possibile accettare di veder trasformate ogni anno le sue rive in metiliche paludi. Il lago è vita, è turismo ed economia, è gioia e cultura, la morte di un lago è una ferita per tutti noi. Ci aspettiamo che le autorità competenti sappiano affrontare adeguatamente il problema e siano in grado di trovare una soluzione capace di ritornare alle migliaia di utenti il loro lago.

Un vaporetto S i a v v i c i n a l a s t a g i o n e turistica e, come sempre, sulla gardesana si profilano all’orizzonte le lunghe ed estenuanti code di automobili. Ore ed ore a passo d’uomo per percorrere quei pochi Km che vanno da Salò a Gargnano e viceversa. Spesso si rinuncia a mettersi in viaggio con l’auto e a raggiungere le località gardesane per non dover subire questo inevitabile disagio. Forse sarà difficile o costoso da organizzare, ma se ci fosse un vaporetto (tipo Venezia) che dal porto di Portese percorresse la riva bresciana del lago fino a Gargnano, moltissimi utenti lascereb-

bero volentieri ferma l’auto ed utilizzerebbero questo mezzo alternativo di trasporto. Toccando Salò (due fermate) Barbarano, Gardone, Fasano, Maderno, Toscolano, Cecina lago, Bogliaco, Villa, Gargnano, raccoglierebbe moltissimi cittadini e turisti ben disposti ad un percorso agevole e piacevole. Il vaporetto, sapientemente inserito tra gli orari già presenti delle corse della Navigarla, andrebbe a colmare, nel periodo estivo, una vistosa lacuna in tema di mobilità sulla riva bresciana del Garda, il tutto a favore dei turisti e naturalmenti anche dei residenti.

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Per conoscere il nostro passato Mezzo secolo di divulgazione meteosismica L’Associazione “Amici del Golfo” vuole ricordare con riconoscenza e stima le tre persone che negli ultimi 50 anni hanno prestato la loro opera, come volontari ininterrottamente, presso l’Osservatorio Meteorologico e Stazione Sismica “Pio Bettoni” di Salò, fondato nel lontano 1877 e considerato uno dei pochi Osservatori storici tuttora in attività. Sono la direttrice prof.ssa cav. Maria Teresa Cruciali, che dopo mezzo secolo di assiduo e tenace lavoro ha rassegnato le dimissioni e i suoi collaboratori: il cav. Pietro Pezzotti mancato nel 1985 e il comm. Tullio Foffa scomparso recentemente. Con passione, competenza e spirito di sacrificio hanno dedicato

buona parte della loro vita a questa più che secolare Istituzione salodiana, assicurando con il loro diuturno impegno il suo efficiente funzionamento e contribuendo attivamente alla divulgazione meteo-sismica della nostra città. Ogni giorno la cittadina salodiana veniva infatti informata puntualmente sulle condizioni meteorologiche grazie all’esposizione di un bollettino, diventato nel corso dei decenni fino ai nostri giorni, una tradizionale consuetudine per i meteo-appassionati, che si ritrovavano sotto i portici del Municipio a commentare i vari aspetti del clima. Grazie all’interessamento degli Enti locali, la direttrice aveva iniziato la stampa di

L’esagramma nel nostro Duomo I n s e r i t a n e i m a r m i policromi del pavimento del nostro Duomo, troviamo delineata, non senza sorpresa, la figura geometrica dell’esagramma. Se a prima vista l’alternanza dei colori della decorazione marmorea, ci riporta ad una sorta di scala tridimensionale che sale verso l’altare maggiore, una più attenta osservazione e una diversa angolazione, ci consentono di individuare questo simbolo antichissimo della fede. L’esagramma o stella a sei punte o esalfa è una figura geometrica composta da due triangoli equilateri sovrapposti ma con vertici contrapposti. Presso gli Ebrei

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rappresentava il Regno Giudaico ed era noto come Stella di Davide. Il cerchio in cui viene disegnato l’esagramma è la sfera della perfezione, l’universo senza inizio e senza fine ed è la chiave per progettare qualsiasi forma in modo armonico. Uno studio filosofico già conosciuto nell’antico Egitto e ripreso poi da Platone e da Pitagora (tetraktys). L’uomo viene rappresentato con tre elementi distintivi, fusi uno nell’altro: il corpo, lo spirito e l’anima. È l’universo senza inizio e senza fine disegnato dall’Uno, il grande Architetto Divino.

alcune pubblicazioni sugli elementi del clima, il cui proseguimento permetterebbe di analizzare la serie storica di osservazioni, tra le più lunghe d’Italia, per giungere alla definizione del tipico microclima della nostra riviera. Se oggi possiamo visitare l’esposizione degli strumenti antichi, allestita sotto i portici del Palazzo Municipale e possiamo visionare i documenti storici conservati nell’archivio dell’Osservatorio, lo dobbiamo principalmente all’attenta cura con cui queste persone li hanno preservati dalle precarie condizioni in cui si trovavano. Per tutti i servizi resi alla collettività, la direttrice e i collaboratori sono stati insigniti di varie onorificenze e di attestati di benemerenza, tra cui il “Gasparo da Salò”. L’augurio di tutti noi è che i nuovi responsabili dell’Osservatorio e gli Enti preposti alla tutela del patrimonio culturale e scientifico della regione benacense, si attivino al fine di valorizzare nel modo più opportuno questo illustre Centro di ricerca, per non veder vanificato il lavoro di chi, per tanti anni, ha garantito la sua preziosa e insostituibile attività. Un sentito ringraziamento a Miriam Foffa e a Piero Fiaccavento per il costante impegno profuso nell’osservatorio meteosismico salodiano.


Un libro sulle limonaie I l v o l u m e c h e p r o b a b i l m e n t e avrà il titolo di: “ I giardini di limoni del Garda dal passato al presente” si presenta in tre lingue affiancate: Italiano, Inglese e tedesco. Tratta la storia delle limonaie della parte bresciana del Benaco, con citazioni di vari personaggi (storici, poeti, politici, studiosi) che ne hanno parlato con ammirazione e stupore, mettendo in risalto la loro unicità ambientale. Tutti coloro che venivano in visita sul lago non potevano non notare queste strutture. I limiti geografici non impedirono agli antichi abitanti del Benaco di dar vita ad un’economia che ha fortemente caratterizzato l’ambiente paesaggistico della sponda bresciana.

Intere famiglie hanno vissuto sull’economia degli agrumi. Non c’era casa patrizia che non avesse un giardino d’agrumi: non era solo un fatto estetico; rappresentavano anche un’ottima entrata. Purtroppo vari fattori di ordine economico e storico-sociale, alla fine del 20° secolo, non hanno più reso redditizia questa coltivazione con il conseguente abbandono delle limonaie da parte dei contadini, che trovarono più redditizio convertirle in oliveti e vigneti, colture che richiedevano minor mano d’opera e nessuna copertura invernale. Salò e Gardone sono state le prime località a convertire i terreni a favore della nascente industria turistico-alberghiera. Pochi e frammentari sono i resti del passato. Ma man mano che si procede sulla Gardesana verso Limone ecco apparire questi anfiteatri, queste alte muraglie, i bianchi pilastri simili a gigantesche dita rivolte verso il cielo. Il mio volume è rivolto quindi a tutte le persone amanti del paesaggio gardesano e della sua storia e per dare la possibilità anche ai turisti di godere delle nostre bellezze verrà proposto anche con le versioni inglese e tedesca nello stesso testo. (Leila Losi)

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Riflessioni

Un nuovo ospedale per il Garda, la Valvestino, la Valtenesi e la Valle Sabbia Q u a l c u n o s i s a r à c h i e s t o , i n q u e s t i m e s i , come mai gli Amici del Golfo si siano interessati al problema dell’Ospedale. La nostra associazione fino a questo momento, si era sempre occupata, quasi esclusivamente, della valorizzazione del litorale salodiano e della riqualificazione dei sentieri collinari che percorrono il bellissimo parco naturale posto alle spalle della città. Quando però abbiamo saputo che ancora una volta, come negli anni ‘70, per miopi calcoli politici, rischiavamo di perdere l’ultima occasione di vedere sorgere sul nostro territorio un nuovo e moderno Ospedale, abbiamo deciso di ribellarci. Non potevamo restare zitti e indifferenti e abbiamo deciso di passare all’azione. Da Gavardo a Bagolino, da Manerba a Limone e Magasa abbiamo fatto affiggere centinaia di manifesti che denunciavano le sotterranee manovre di potere, contrarie ad ogni logico rispetto della salute dei cittadini. Non contenti, abbiamo inviato innumerevoli appelli ai giornali, ai sindaci, ai medici, alle associazioni ed infine ai politici provinciali, regionali e nazionali, affinché prendessero a cuore il nostro problema. 6.000 cartoline con le nostre richieste sono state stampate e fatte spedire dai cittadini direttamente al Presidente della Regione Lombardia. Non sappiamo se tutto questo darà dei risultati, ma sicuramente abbiamo contribuito ad innescare, sull’argomento Ospedale, un dibattito stimolante che tuttora è in corso. Una cosa è certa, non potevamo rassegnarci in silenzio a quella che ritenevamo fosse una grande ingiustizia, per il futuro sanitario della nostra zona.

C o m e i c a p p o n i d i m a n z o n i a n a m e m o r i a così il Garda e la Valsabbia, i Sindaci del Garda e della Valle Sabbia, “si ingegnano a beccarsi l’un l’altro”. Nonostante la regione Lombardia abbia riconfermato il finanziamento di 29 milioni di euro per la costruzione di un nuovo ospedale che, sommato alla cifra ricavabile dalla vendita del nosocomio di Salò, consentirebbe la realizzazione di una nuova struttura, si continua in questa inutile e disperata diatriba. Purtroppo incuranti della deficitaria situazione sanitaria della zona, alcuni don Rodrigo aiutati da alcuni poveri Azzeccagarbugli e da alcuni Innominati hanno deciso che il nuovo ospedale “non s’ha da fare”. A chi dovremo rivolgerci per avere giustizia, al cardinale Borromeo?

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Come i capponi di Renzo


Riceviamo e pubblichiamo Da una socia novantaduenne Per gli Amici del Golfo Mi capitò qualche giorno fa un vecchio giornale delle novità di Salò; incuriosita lo lessi, c’era un Bando di concorso per mettere un nome alla passeggiata che va dai Canottieri fino al chiosco del mulino. Ci pensai bene e il mio istinto mi suggerì questo nome: SUSSURRI Sono una 90enne nata a Salò in via Rive; vivo anche adesso ma in un altro quartiere residenziale. Vivo sola, sempre in letto o su una sedia. Due angeli custodi, miei nipoti, piuttosto di mettermi al ricovero mi presero con loro. Non potrò mai ringraziarli di ciò che fanno per me. C’è un’ infermiera sempre quando loro non ci sono perché devono uscire; non sono mai sola perché ho sempre bisogno di essere servita di tutto. Questo comunque è il nome che mi piacque molto. Anni fa mio nipote, le sere d’estate mi veniva a prendere a casa e mi portava a fare due passi sulla riva del lago, e la sera per me era un incanto di luci e colori. Dentro di me sentivo il sussurro dell’onda che mi svegliava alla vita. Pensieri belli di gioventù passata: il mio primo bacio, che quasi svenni. Tanti bei ricordi ma anche di tristi. Dopo due ore mi riportava a casa; me ne ritornavo serena e contenta solo pensando alla bellezza del mio lago. Mi mettevo a riposare e mi addormentavo sempre sentendo il sussurro delle onde. Nel sogno vedevo le stelle e la luna che sull’onda dondolavano dolcemente. Per me non era un sogno ma la realtà, ecco perché mi piace questo nome: SUSSURRI. Perdonate il mio scrivere incerto perché la mano non è troppo sicura e anche i miei errori. Vi lascio con tanta stima e un saluto a tutti gli Amici del Golfo. Grazie per avermi ascoltata. Agli Amici del Golfo con affetto.

Una lettera che ci deve far riflettere Carissimi Amici del Golfo Da alcuni anni seguo il vostro impegno nella ricerca e proposta di nuove passeggiate pedonali ed è per questo che mi sono deciso a scrivervi questa lettera. Sono quello che, in termini burocratici, viene definito un “portatore di handicap” e mi muovo quindi, quasi esclusivamente, su una carrozzella. Molti sono gli ostacoli che incontro in città - gradini, marciapiedi troppo stretti, auto mal parcheggiate ma la pena maggiore la provo nel non poter transitare sul ponte che collega il lungolago Zanardelli con la zona dell’ex casa di riposo, nonostante gli scivoli e l’aiuto di una persona. Quando fu realizzato il ponte, non si tenne conto che quegli scivoli a gradino sarebbero stati una barriera insormontabile per i portatori di handicap. Penso che per risolvere il problema, basterebbe allungare gli scivoli stessi in ambedue le direzioni con piani a pendenza uniforme. Nel ringraziarvi per la vostra attenzione mi è gradito porgervi i più cordiali saluti. (lettera firmata)

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Vita associativa Una carrellata di immagini per ricordare i momenti della vita 20 marzo 2005: Grande festa di primavera G r a n d e “ F e s t a d i p r i m a v e r a ” quella del 20 marzo scorso, che ha infatti visto la partecipazione di numerosissimi soci e simpatizzanti al pranzo organizzato presso il ristorante Seggiovia, le cui terrazze offrono un incantevole panorama sul golfo e sul basso lago. Numerosi anche coloro che hanno voluto cimentarsi nel percorso pedonale che porta al ristorante, con circa 400 metri di dislivello. La partenza della passeggiata a piedi, fissata per le ore 9 in piazza Carmine, ha visto la presenza di ben 42 “ardimentosi” che, lungo via S. Bartolomeo, hanno iniziato la splendido percorso, recentemente ripulito e attrezzato, che porta attraverso la Pineta direttamente alla Corna, uno stupendo sperone di roccia da cui si domina la città di Salò e il suo lago. Dopo la salita, proprio davanti alla chiesetta di S. Bartolomeo, ci ha accolto una gradevole sorpresa: un ottimo aperitivo, organizzato dall’Associazione con la preziosa collaborazione dell’amico Eugenio, cambusiere d’eccellenza. Subito dopo, con una rapida discesa lungo il sentiero del Papa, molto bello ma bisognoso anche questo di interventi strutturali, siamo finalmente arrivati al ristorante, dove ci attendevano i meno coraggiosi. Continua anche in questo modo l’azione degli Amici del Golfo volta a conoscere e valorizzare l’incredibile patrimonio naturale, spesso dimenticato, che il nostro entroterra mette a disposizione nostra e di tutti gli ospiti del nostro eccezionale lago di Garda.

Sopraluogo notturno prima della inaugurazione del primo lotto della Passeggiata delle Antiche Rive.

Di fianco, il nostro gruppo partecipa griffato alla Bisagoga. A destra, in gita sulla cima del monte Comer.

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Cena sociale 2004: fra gli ospiti Marcello Veneziani, consigliere d’amministrazione della Rai.


della nostra associazione La cena sociale del novembre 2002 alla Conca d’Oro.

Il Sindaco Cipani premia la poetessa Leila Losi.

Cena sociale 2003, sempre alla Conca d’Oro.

Sotto: Pasquetta 2004 alla chiesetta degli alpini di Villa.

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AMdIeClI GOLFO

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la TESSERA per l’ANNO 2005 La quota associativa è fissata in 6,00 € . Per informazioni:

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005 SALÒ - Via Gasparo da Salò, 94 gno 2 u i g 9 dì 0 3 . Tel. 0365.521506 - Fax 0365.523525 0 2 Giove re e Pini alle o u E-mail: sb@mail.explora.it D e l ia o Soc Centr soci, Tutti i Un ringraziamento particolare e amici i t n d a parte nostra a tutte le attività a tizz simpa vitati salodiane che hanno partecipato alla in sono realizzazione del nostro bollettino.

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