SCHEDA D
GUIDA GIUNTI Scuola ©2010 Giunti Scuola S.r.l. - Firenze
S T R U M E N T A R I O
k Feste d’inverno: Natale
e Anno nuovok
La renna in attesa C’era una volta una piccola renna che desiderava crescere in fretta per diventare una delle renne della slitta di babbo Natale. Perciò stava buona tutto l’anno e mangiava grossi pasti e andava a letto presto per crescere più in fretta. – Ormai sono grande abbastanza per tirare la slitta – disse, mentre il Natale si avvicinava; ogni giorno domandava alla mamma se babbo Natale non l’aveva mandata a chiamare. La mamma rispondeva di no. Anche la vigilia di Natale, al momento di andare a letto, non era ancora stata chiamata. Andò a letto, buona come al solito, ma non poteva dormire. Stava seduta sul letto, guardando fuori della finestra e ancora sperando che babbo Natale la chiamasse. Aspettava e aspettava e aspettava, gli occhioni spalancati, il cuore che batteva forte. Anche babbo Natale aspettava: non poteva cominciare il suo giro finché tutti i piccoli non fossero addormentati, ma la piccola renna non si decideva a chiudere gli occhi. – Il mio giro dovrebbe già essere cominciato – borbottò – ma quella piccola non dà il minimo segno di stanchezza. Come si fa? Camminò a lunghi passi nella stanza e continuò, pensieroso: – Vuole trainare la mia slitta. Sì, è buona e sta diventando grande e forte, ma non lo è ancora abbastanza. E intanto non si addormenta. Quando io comincio il giro, soltanto le mie renne devono essere sveglie... Si avvicinò al telefono e chiamò la casa della piccola renna. – Pronto. Signora, per cortesia mandi la sua piccola renna qui da me. È ancora piccola per trainare la slitta, naturalmente, ma è abbastanza grande per trotterellare accanto alle altre e imparare il mestiere. – Subito, babbo Natale – disse la mamma. – Vado a svegliarla. Non ci fu bisogno di svegliarla, naturalmente. La piccola renna in attesa aveva udito la comunicazione ed era già per le scale, con i campanelli del collare tintinnanti e gli zoccoli che risuonavano allegri sull’impiantito. (R. Scarry, Trecentosessantacinque storie, Mondadori)
Indovinello dell’anno nuovo
Berretto rosso e barba bianca
A gennaio è cicciotto, a dicembre s’è ridotto. Sa contare, ma non tanto, si ricorda di ogni santo, si ricorda delle feste. Passa il tempo e lui... si sveste. E finisce, da vecchietto, dentro il fuoco, poveretto. È una specie di diario, ma non proprio: è il ………………… .
Appena scende la neve e imbianca, berretto rosso e barba bianca, tutti gli gnomi della foresta escono insieme e di nascosto preparano i giochi sulla slitta mentre la neve cade giù fitta. E quando arriva Babbo Natale la festa allora può cominciare. Così gli gnomi della foresta, berretto rosso e barba bianca, posson tornare... a fare la siesta.
(M. Vago, 101 filastrocche per 4 stagioni, Larus)
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Italiano I • Strumentario
(Corinne Albaut, Filastrocche di Natale, Motta Junior)