l baita de lugagnan n2 2017

Page 1

la baita de Lugagnan Gruppo Alpini Lugagnano - Associazione Museo Storico Baita Monte Baldo

®

Sezione di Verona

Anno 6 - Numero 2

Notiziario Bimestrale Marzo/Aprile 2017

Terremoto in Centro Italia ..... ci risiamo! Quattro ragazzi delle scuole alberghiere Berti e Carnacina, in cucina nelle zone terremotate, collaborano con il nostro socio Roberto e Gianni del SOS di Sona opo l’esperienza dei nostri D quattro alpini, facenti parte dell’associazione S.O.S. Sona, ci

viene chiesto un altro turno in quel di Montemonaco, comune in provincia di Ascoli. Riunione in Provincia a metà gennaio e il periodo doveva essere dall’11 al 18 febbraio. Alla riunione oltre al sottoscritto anche Parise, referente SOS, i tecnici della provincia e due professori delle scuole alberghiere Berti e Carnacina. Questo nuovo incarico, che coinvolge quattro allievi di queste scuole, ha l’obiettivo di formare, in Regione Veneto, del personale da inviare nei luoghi colpiti da calamità. Altro obiettivo è quello di indirizzare dei ragazzi verso le strutture di volontariato, in questo caso la Protezione Civile. I professori accolgono con entusiasmo l’opportunità che viene data ai ragazzi di farsi un’esperienza così importante e che fa seguito all’esercitazione nella preparazione dei pasti con la cucina campale di Sant’Ambrogio, lo scorso anno a Bussolengo. In un primo momento

vengono chiesti all’SOS tre volontari cucinieri da affiancare ai ragazzi. Ma purtroppo la domanda al gruppo cucinieri per tale periodo, vuoi per un motivo vuoi per un altro, rimane inevasa; solamente il sottoscritto si rende disponibile. Si pensa allora di estendere la richiesta a tutti i

volontari dell’associazione, così accetta da subito Gianni Turrin e nella riunione di giovedì 26 gennaio a Sona anche Antonio Fazio. Nella stessa serata ci viene comunicato che la partenza viene anticipata di una settimana, perciò dal 4 all’11 febbraio e dopo qualche giorno arriva la notizia che i volontari SOS da inviare sono due, a malincuore avviso Antonio della sua forzata esclusione. Arriva il giorno della partenza e alle quattro del mattino appuntamento a Verona Nord, siamo dieci volontari con tre fuoristrada. Il responsabile della Protezione Civile Provinciale Stefano Guderzo e tre volontari ci raggiungeranno strada facendo. Il tecnico P.C. Provinciale Antonio Riolfi, i ragazzi e un professore partiranno un po’ più tardi. Dopo un paio di soste arriviamo a Montemonaco. Siamo nella stessa struttura di chi ci ha preceduto qualche mese prima, dopo il cambio delle consegne si visita la cucina, il magazzino viveri e tutto ciò che ci compete per la preparazione dei pasti per le circa

Il prossimo numero sarà disponibile, presso la Baita di Lugagnano a partire dal 15 maggio 2017, o sul nostro sito www.analugagnanovr.it. Vi invitiamo a ritirarlo e diffonderlo, grazie.


Anno 6 - Numero 2 Marzo/Aprile 2017 la baita de Lugagnan settanta persone tra volontari e Ospiti presenti nella struttura. Nel frattempo arriva anche l’ultimo mezzo con i ragazzi, sono Cosmin, Guerrino, Luca ed Emanuele, dopo la sistemazione nelle varie stanze e un piccolo briefing riguardante la sicurezza sia personale che alimentare, si procede a preparare il pranzo. Ai ragazzi abbiamo raccomandato di immedesimarsi in questa esperienza tenendosi a disposizione delle varie squadre, occupate buona parte del giorno nei vari siti e spesso impossibilitate a rispettare gli orari della mensa. Mentre si prepara il primo pranzo, considerate le giacenze di carne, frutta e verdura, chiedo ai ragazzi i menu per i giorni successivi per provvedere a preparare quanto serve. La domenica Antonio e il professore ci salutano e ritornano a Verona. Nel pomeriggio di lunedì alcuni Pompieri e volontari della Croce Rossa vengono in mensa per fare dei dolci per il gruppo dei Vigili del Fuoco che avrebbero fatto ritorno nella loro sede ad Ascoli il martedì. Per tutta la settimana le cose vanno nel verso giusto e Gianni in vena

compagnia. Grazie Ragazzi! Grazie Gianni! I ragazzi si sbizzarriscono nella preparazione delle varie pietanze, la parmigiana, il sugo alla Norma, il gulash, le polpette alla calabrese, le zuppe, la focaccia, la pizza e la Gricia, piatto tipico del luogo. Il venerdì è l’ultima sera assieme in quanto i ragazzi

di scherzi diventa la mascotte del gruppo. Giovedì pomeriggio i ragazzi mi chiedono di unirmi a loro alla sera per andare a mangiare il cinghiale in una trattoria nelle vicinanze. In un primo momento rifiuto ma dopo ripensandoci e nonostante fossi stanco accetto coinvolgendo anche Gianni. Raccomando però di rispettare l’orario di chiusura della mensa e mettere in ordine la cucina, vengo ascoltato e così abbiamo passato una bella serata in allegra

il sabato mattina avrebbero fatto ritorno, Guerrino che fino ad allora non l’aveva fatto, senza dire niente lava le pentole! E’ stata sicuramente un’altra buona esperienza, qualche diversità di vedute ma tutto sotto controllo. Da tenere presente che il nostro gruppo ha fatto la chiusura del campo. Per la cucina oltre a soddisfare volontari e Ospiti serviva programmare le giacenze per arrivare a sabato sera con tutto esaurito, e questo è avvenuto. Mi

è sembrato giusto parlare del mio settore, credo che l’SOS abbia dato ancora una volta il meglio di sè, ma anche con le altre squadre dal capo campo Franco Nogara, nostro alpino, ai tecnici, alla logistica, ai pompieri, ai carabinieri, ai sanitari, alla segreteria gestita dagli scout, tra i quali anche Giorgia di Lugagnano,

ai responsabili Protezione Civile di Verona, al Sindaco e vice Sindaco senza dimenticare la signora Anna, referente e collaboratrice per la mensa, a Mimma la nostra lavandaia, abbiamo avuto un’ottima collaborazione. Voglio ricordare che il sindaco nell’ultimo briefing del sabato mattina, dopo aver ringraziato tutti, ha promesso che si sarebbe fatta una rimpatriata invitando tutti i volontari che in questi mesi hanno prestato la loro opera di volontariato. Ha infine fatto presente che la cosa importante per Montemonaco, oltre alla ricostruzione delle case che nel tempo sarebbe avvenuta, prioritarie sono le strutture ricettive per il turismo perché senza di quelle il comune è destinato a morire! Roberto Cristini

90ª Adunata Nazionale Alpini L’Adunata del Piave TREVISO 12 /13 /14 Maggio 2017


notizie..... C

CORIAMO ANCORA

ol duemiladiciassette il coro A.N.A. “Amici della baita” di Lugagnano entra nel suo quarto anno d’attività. Lo fa senza lesinare sforzi ed energie, ricercando un sempre più profondo senso d’appartenenza al mondo alpino, abbracciandone le prerogative d’amicizia, condivisione, solidarietà, ma con la cocciuta convinzione che le basi solide su cui poggiare le fondamenta di un gruppo che ha scelto la coralità come modo per esprimersi, non possano prescindere dalla continua ed ossessiva ricerca del miglioramento della tecnica e dell’armonia canora; perché alla fine rimane un unico modo per cantare ed è quello di cantare bene. Sotto queste ineluttabili premesse, salutando con piacere l’ingresso di nuovi coristi e constatando l’abbandono di taluni altri, il coro, diretto dalla sempre più autorevole Giulia Favari, in questo breve scorcio d’anno nuovo ha già inanellato importanti esibizioni. Ad aprire la stagione, nel pomeriggio del 28 gennaio, l’ormai consueta visita alla casa di riposo di Lugagnano. Nella struttura calda ed ospitale si è cantato per i nostri anziani, cercando di portare un momento d’allegria e di svago ad un pubblico che ha assoluto bisogno di sentirsi ancora parte integrante di una comunità che non li dimentichi, ma li renda attivamente partecipi alle varie forme di aggregazione. La serata del 18 febbraio il coro risponde presente alla chiamata degli amici del gruppo alpini Salionze. Nell’importante occasione dei festeggiamenti per il loro 80esimo anniversario di fondazione (sezione fondata da Luigi Bertagna che ne fu anche capogruppo dal 1937 sino alla morte nel 1970) essere chiamati ad animare una serata di cante alpine ci rende orgogliosi e consapevoli di essere sempre più un punto di riferimento in tutta la provincia. Nella piccola ma gremita chiesa parrocchiale concessa gentilmente dal parroco don Alberto Ridolfi, abbiamo dato parole e musica ad una quindicina di brani del repertorio alpino, di montagna e popolare, riscuotendo sinceri consensi protratti anche durante la lettura da parte dei nostri coristi Mazzi e Faccincani di una toccante lettera/testamento di un alpino in combattimento nelle

trincee dell’Ortigara e di una poesia sulla bandiera italiana. Alla fine molto belle le parole del capogruppo di Salionze Agostino Guerra che, nel salutarci e ringraziarci, si lascia sfuggire un “avete creato un precedente, ora vi chiameremo tutti gli anni”. Noi del coro salutiamo e ringraziamo lui e tutti i suoi alpini per l’ospitalità e per il bel momento conviviale post concerto! La sera di sabato 4 marzo trasferta comoda: è Caselle di Sommacampagna a radunarci in nome della solidarietà per una rassegna di canti alpini con fini di raccolta fondi per le popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto. L’evento organizzato dal comitato sagra locale ci vede protagonisti assieme allo storico coro “La Parete” di S.Lucia di Verona, presso l’auditorium Mirella Urbani, ampia e moderna struttura pensata e creata per aggregare personaggi ed attività culturali a 360 gradi. Ad introdurre la serata Roberto Bianconi, organizzatore dell’evento nonché presidente del comitato sagra e, in tempo di leva militare, sottotenente alpino della Cadore. Monito per il futuro il suo: nessuna guerra è giusta, spendersi per il prossimo è la strada da intraprendere. In seguito rivolge un pensiero ai “ragazzi” di Caselle del ’99 morti nella grande guerra per la Patria e la speranza che i ventenni d’oggi non abbiano mai a che fare, se non sui libri di storia, con pagine così tragiche e dolorose. A seguire, intervento di Daniel Mantovani, membro della protezione civile che parla della sua esperienza di aiuto alle popolazioni terremotate di

Montemonaco e del loro bisogno di non sentirsi abbandonate a se stesse. Dello stesso tenore l’intervento successivo dell’assessore alla cultura del comune di Sommacampagna Isabel Granados, che spinge a piccoli sacrifici economici nella nostra agiata vita quotidiana per tramutarli in grande aiuto per chi ha perso tutto nel catastrofico sisma dello scorso anno. Molto applaudito a fine concerto il classico “Signore delle cime” cantato assieme dai due cori e poi scambi di doni con l’esordio assoluto del gagliardetto del nostro coro. Un grazie di cuore a chi si è speso per idearlo. Non una vera e propria esibizione, ma da ricordare comunque anche l’animazione di martedì 24 gennaio in baita Monte Baldo della santa Messa concelebrata dai nostri compaesani in missione oltreoceano, don Eros e padre Giovanni Bendinelli. Per noi una bella occasione per ascoltare la loro esperienza in terra argentina e per raccogliere qualche aiuto anche in loro favore. La stagione del coro prosegue dunque a vele spiegate. Il calendario è tuttora pieno d’appuntamenti ed in continuo divenire. Tramite la nostra pagina facebook vi terremo continuamente aggiornati sulla nostra attività che dovrebbe avere, per quest’anno, il suo momento più alto nella mattinata di domenica 22 ottobre, quando nella spettacolare cornice di Piazza Brà animeremo la santa messa per il 145° di fondazione delle truppe alpine. Avanti tutta, coriamo ancora! Adamoli Massimo


La Storia dei battaglioni alpini.. a cura di Luigi Sala

Prosegue la descrizione dei Battaglioni Alpini, in ordine alfabetico, mettendo se possibile una cartolina che attesti il Battaglione descritto e tutte le informazioni in nostro possesso, buona lettura. BATTAGLIONE MONCENISIO

Il Battaglione Alpini Moncenisio venne costituito nel 1882 nell’ambito del 5° Reggimento Alpini con la 35a, 36a, 37a Compagnia e sciolto nel 1886. Venne ricostituito nel 1916 come reparto di Milizia Mobile con la 85a, 102a e 131a Compagnia, inquadrate nel 3° Reggimento Alpini. Durante la Prima Guerra Mondiale combatté in particolare in Carnia, Tofane, Montello, Vodice, Tomba, Grappa e Valcamonica. Fu sciolto nel 1919. Nappina blu.

BATTAGLIONE MONDOVÌ

Il Battaglione Alpini Mondovì venne costituito nel 1886 ed inserito nel 1° Reggimento Alpini con le Compagnie 9a, 10a e 11a. Prese parte alla Guerra di Libia e Grande Guerra in Ortigara, Alto Isonzo, Valtellina e Montello. Nella Seconda Guerra Mondiale combatté sul fronte Occidentale, in Jugoslavia, Albania e Russia. Fu sciolto nel 1943. Venne ricostituito nel 1950 come Battaglione Addestramento Reclute della Brigata Taurinense. Nappina verde.

BATTAGLIONE MONGIOJE

grafica: M.Masotto - stampa: Fotoliber

Il 519° Battaglione Alpini Territoriale Mobile Mongioje venne costituito nel 1943 nell’ambito del 1° Reggimento Alpini con le Compagnie 114a, 118a e 119a. Venne sciolto nel 1944. Nappina blu.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.