Arnold Bocklin dipinse tre versioni del dipinto che venne in seguito chiamato la “Isola dei morti”. Il soggetto è il medesimo, ma le raffigurazioni sono diverse. L’ispirazione al così detto santuario di Extersteine sembra evidente, specie in quella che è nota come la versione più recente. In quest’ultima, infatti, compare un dettaglio che rende il luogo raffigurato molto somigliante a Extersteine: una figura interpretabile come testa di gigante. (fare click per continuare)
Arnold Bocklin dipinse tre versioni del dipinto che venne in seguito chiamato la “Isola dei morti”. Il soggetto è il medesimo, ma le raffigurazioni sono diverse. L’ispirazione al così detto santuario di Extersteine sembra evidente, specie in quella che è nota come la versione più recente. In quest’ultima, infatti, compare un dettaglio che rende il luogo raffigurato molto somigliante a Extersteine: una figura interpretabile come testa di gigante. (fare click per continuare)





Una figura che può essere interpretata come una testa di gigante è effettivamente presente a Extersteine. (fare click per continuare)
Una figura che può essere interpretata come una testa di gigante è effettivamente presente a Extersteine.

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Tale testa di gigante potrebbe essere stata scolpita nella roccia in tempi molto antichi per indicare la importanza del luogo. Un segnale. Una sorta di guardiano del luogo. Bocklin l’avrebbe voluta inserire nel proprio quadro per dimostrare di aver realmente visitato il luogo e di essere venuto a conoscenza dei segreti ad esso legati. Il messaggio contenuto nel quadro di Bocklin è relativamente criptato. La posizione delle due teste gigantesche, ad una visione frontale, appare coincidere e con minimi ritocchi (anamorfismo pittorico) è possibile costatarne la somiglianza. (fare click per avanzare)
Tale testa di gigante potrebbe essere stata scolpita nella roccia in tempi molto antichi per indicare la importanza del luogo. Un segnale. Una sorta di guardiano del luogo. Bocklin l’avrebbe voluta inserire nel proprio quadro per dimostrare di aver realmente visitato il luogo e di essere venuto a conoscenza dei segreti ad esso legati. Il messaggio contenuto nel quadro di Bocklin è relativamente criptato. La posizione delle due teste gigantesche, ad una visione frontale, appare coincidere e con minimi ritocchi (anamorfismo pittorico) è possibile costatarne la somiglianza. (fare click per avanzare)