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“MILAN L’È GIARDIN

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DE N’È

DE N’È

Questa è la macchina fotografica che ho utilizzato, si chiama Canon AE-1 Program. SI tratta di una macchina fotografica analogica, una 35 millimetri, che utilizza un rullino per catturare le fotografie. Ovviamente essendo analogica e non digitale bisogna conoscere molto bene il funzionamento di ogni parametro al fine di ottenere una fotografia esposta correttamente e ben a fuoco, aggiungendo la difficoltà di non poter controllare il risultato nell’immediato. Rispetto al modello Canon AE-1 la mia macchina essendo un po’ più moderna ha la funzione “Program”, che ti consente di scattare le fotografie senza dover controllare i tempi (per quanti millesimi di secondo/secondi il sensore della macchina cattura la luce).poichè in base alle condizioni di luce imposta automaticamente il parametro più corretto.

Per scattare le mie fotografie ho utilizzato la macchina con impostazione di ISO 25, ovvero la metà della reale capacità di assorbire la luce dei miei rullini (ISO 50). Questo perché ho utilizzato dei rullini scaduti: questi, oltre una determinata data di scadenza, non garantiscono l’effettiva capacità di assorbire la luce che dichiarano di avere. Per compensare questa perdita, che farebbe risultare le immagini quasi impossibili da vedere, ho dimezzato l’ISO sulla macchina, in modo da simulare uno scatto con una pellicola che richiede il doppio della luce. In questo modo ho catturato il doppio della luce rispetto a quella necessaria, andando a bilanciare la perdita di sensibilità causata dal tempo. In fase di sviluppo ho comunicato al fotografo le mie impostazioni di scatto per far sì che potesse ricavare le immagini nel migliore dei modi. Dal rullino messo a contatto con le sostanze reagenti si ottengono i negativi, dai quali poi si ricavano le immagini finali in laboratorio. Ho poi scannerizzato il tutto e trasformato gli scatti in file di immagini digitali lavorabili a computer.

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