Riqualificazione del centro storico. Teatro Comunale Bologna

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Teatro Comunale

Fabbrica di cultura



Indice Il Teatro Comunale

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Introduzione Storia Sopralluogo Proposte al pubblico

Percezione dell’area

19

Questionari Personas Mappe tematiche Analisi delle problematiche

Casi studio

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Teatro Comunale di Alessandria Teatro dell’opera di Firenze Teatro Margherita di Bari

Fabbrica di cultura

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Brief Concept

Roadmap di progetto

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Fase 1 Dettaglio: esposizioni di comunità Fase 2 Dettaglio: bistrot del Teatro Fase 3 Dettaglio: temporary store

Impatti attesi

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Il Teatro Comunale


Introduzione

Il Teatro Comunale è da sempre nel cuore di Bologna. Nel quartiere universitario, in pieno centro storico, a due passi dalle Due Torri. Il pregio architettonico del teatro si coniuga alla vivacità della programmazione, agli spettacoli d’opera e ai concerti che vi si svolgono, alla creatività musicale e all’alto artigianato teatrale di chi vi lavora, al riconosciuto valore complessivo della produzione. Oltre che agli spettatori, il Teatro Comunale si apre oggi sempre più anche alla società produttiva e alle aziende che hanno sede a Bologna o individuano in questa città importanti occasioni di interesse commerciale, industriale, espositivo.

Contesto culturale bolognese La città di Bologna, vista anche la forte presenza dell’Università, pone particolare attenzione all’offerta culturale promuovendo eventi e manifestazioni. Nei primi sei mesi del 2017 il sito Bologna Welcome ha inserito in calendario 465 eventi culturali di cui 160 si svolgono nei teatri. Tra le manifestazioni culturali di Bologna se ne trovano alcune che hanno coinvolto il Teatro stesso, altre si sono svolte nell’area o possono essere replicabili. Ne è stata raccolta 6

una selezione tra quelle più significative ai fini del progetto.

Bé Bologna Estate

Musica, arte, cinema, teatro, incontri e visite guidate costituiscono il programma di Bé bolognaestate: un progetto culturale che coinvolge tutta la città di Bologna per iniziativa del Comune. Tra le tante attività, Zambé è la proposta che si rivolge alla zona universitaria tramite l’organizzazione di concerti, spettacoli e proiezioni negli spazi intorno a via Zamboni.

Bologna Jazz Festival

Incroci di jazz puro e musica contemporanea animano ogni autunno i concerti che durante il BJF toccano, oltre ai principali teatri bolognesi, anche i più celebri jazz club bolognesi e altre numerose location in un programma che comprende: live, progetto didattico, master class ed altri eventi.

Live Arts Week

Live Arts Week si disloca in vari spazi della città di Bologna e riattiva per una maratona performativa gli spazi della Ex GAM, rendendo omaggio alla Settimana Internazionale della Performance che proprio in quella


sede ha avuto luogo nel 1977.

RoBOt

Il roBOt Festival nasce a Bologna nel 2008 ad iniziativa dell’associazione culturale Shape, con l’intento di fare una manifestazione che fosse in grado di scavalcare le singole discipline con un programma che coinvolgesse diversi settori della cultura con mostre, concerti, incontri, performance, workshop e laboratori. Inizialmente patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna e dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna e la Cineteca,

il festival articola ogni anno i propri eventi attorno ad un titolo, tema o argomento che ne traccia l’evolversi della programmazione.

Biografilm Festival

Biografilm Festival | International Celebration of Lives, il primo evento cinematografico internazionale interamente dedicato a biografie e racconti di vita, promosso dall’associazione Fanatic About Festivals che da tredici anni propone film in anteprima, grandi eventi, concerti e prestigiosi ospiti.

Loghi in ordine di citazione 7


La via Zamboni

La Via Zamboni è un programma culturale che prevede tre giornate di appuntamenti sui temi dell’Arte, della Musica e della Scienza. Un’iniziativa che coinvolge 14 istituzioni culturali pubbliche e private che hanno sede nella zona universitaria e che hanno contribuito alla realizzazione di un calendario adatto ad un pubblico trasversale.

Zambest

Zambest è la rassegna estiva promossa da Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, in sintonia con la rassegna musicale organizzata dal Teatro Comunale in piazza Verdi. Gli eventi saranno ospitati in:piazza Scaravilli, Cortile dell’Ercole e Cortile del Pozzo di Palazzo Poggi in via Zamboni 33, e dal 15 giugno a fine luglio animeranno le serate estive

Loghi in ordine di citazione 8

con un programma centrato sulla cultura degli anni settanta. Questi tre luoghi saranno gli scenari in cui si terranno iniziative di tipologia diversa: letture di testi, piccoli spettacoli, concerti e dibattiti.

Prima del primo

La tre-giorni, promossa dall’Associazione Senzaspine insieme a diverse realtà creative della città, prevede una non-stop di concerti, laboratori per bambini, spettacoli, performance di danza, mercatini vintage, flash mob e lo street food di Cucinotto.

Muri di versi

“Muri di versi”: un festival di poesia di strada. L’allestimento è un’estemporanea, un intervento poetico, aperto a tutti e interamente gratuito, in cui sono coinvolti i residenti di via Fondazza, i passanti, i giovani, le famiglie, gli studenti… tutti coloro che abbiano la curiosità di fermarsi a guardare, leggere.


Storia

Scheda tecnica del Teatro

Tipo: Sala a campana con quattro file di palchi e un loggione Buca dell’orchestra: Presente Capienza: 1034 posti Inaugurazione: 1763 Architetto: Antonio Galli da Bibbiena

Storia

Nel Corso dell’età moderna e contemporanea, la strada San Donato (odierna via Zamboni) si è rivelata un asse viario di grande richiamo, capace di assorbire funzioni urbane diversificate e complesse, connotate da architetture di pregio. La costruzione del Teatro Comunitativo, alla metà del XVIII secolo, costituisce un capitolo centrale nella sua storia e un evento determinante per la sua immagine. Il Teatro Comunale di Bologna fu costruito nel luogo in cui, un tempo, sorgeva Palazzo Bentivoglio, distrutto nel 1507. Una parte dei resti formano gli attuali Giardini del Guasto, compresi tra via del Guasto e Largo Respighi, dove invece c’è l’ingresso artisti. Dai disegni conservati nella Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna

datati circa alla metà del Seicento, viene documentato come durante le sfarzose feste barocche quali l’annuale festa della porchetta, la piazza principale della città venisse delineata in spalti disposti a semicerchio, come se si trattasse di un edificio concluso vero e proprio, dotato di un ordine inferiore e uno superiore e con il pubblico ivi posto, che senza saperlo era già in un vero e proprio teatro d’opera. Inoltre venivano usate per la prima volta complesse macchine a pantografo, antesignane di quelle che poi verranno usate nel Teatro pubblico, ponti e delle strutture esterne che diventeranno poi le torri sceniche.

Teatro Malvezzi

Il teatro Malvezzi, che cominciò a funzionare nel 1653, sorgeva in un palazzo di proprietà della nobile famiglia Malvezzi, nei pressi dell’attuale via Belmeloro. Per il suo tempo era un teatro di medie dimensioni, con quattro file di sedici palchi. Nella notte tra il 19 e il 20 febbraio 1745, terminato lo spettacolo, si sviluppò un incendio che distrusse interamente il teatro. Non fu mai più riedificato, ma nella stessa zona, circa vent’anni dopo, venne costruito il Teatro comunale. 9


Teatro Pubblico

Dopo l’incendio del febbraio 1745 che distrusse il Teatro Malvezzi, costruito nel 1651, la città promosse la costruzione di un nuovo teatro, il «Teatro Pubblico», come venne inizialmente chiamato il Teatro Comunale. Fu il primo esempio di teatro dell’opera edificato con fondi pubblici e affittato dalla municipalità. Realizzato su progetto di Antonio Galli da Bibbiena, la costruzione iniziò nel 1756 e il teatro fu inaugurato il 14 maggio 1763 con l’opera seria Il trionfo di Clelia su libretto di Pietro Metastasio, con musica di Gluck scritta per l’occasione davanti ad un pubblico di 1500 persone su una popolazione totale di 70.000 persone.

Evoluzione

Dalla sua inaugurazione il Comunale è diventato famoso per l’alto livello qualitativo dei suoi spettacoli e per la fama degli artisti che arrivano da tutto il mondo. La cultura musicale di Bologna è ben nota: molti compositori, Mozart incluso, hanno studiato all’Accademia Musicale di Bologna; Rossini visse in città per anni e vide le sue opera messe in scena al Comunale; Verdi lavorava nella vicina Busseto e a Sant’Agata. Oggi il Teatro Comunale continua la sua tradizione di eccellenza. Le produzioni più recenti sono state firmate 10

da Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi, Bob Wilson, Pier’Alli, Werner Herzog e Calixto Bieito. Il Teatro si avvale della collaborazione di 95 professori d’orchestra e 70 artisti del coro e realizza in una stagione circa 80 spettacoli lirici e 30 concerti sinfonici. Oltre a servire Bologna e la regione Emilia-Romagna, il Teatro ha viaggiato all’estero: ricordiamo le tournèes in Giappone negli anni 1993, 1998, 2002 e nel 2006, oltre alla partecipazione ad importanti festival internazionali quali Aix en Provence nel 2005 e Savonlinna nel 2006.


Sopralluogo

La struttura di oggi è quella originale, poiché non è mai stata bombardata durante le due guerre.

Architettura

L’auditorium, a forma di campana, è composto da quattro ordini di palchi con un palco reale e un loggione, e fu realizzato principalmente in muratura per prevenire gli incendi. Il teatro rimase a lungo incompleto, in particolare le attrezzature ospitate dietro le quinte furono terminate

solo nel 1805, mentre la facciata fu completata da Umberto Rizzi nel 1933. All’interno di molti palchi vi sono ancora le decorazioni che i palchettisti del Settecento e Ottocento facevano fare secondo i propri gusti.

Il meccanismo a pantografo del sottoplatea

Nel teatro, fin dall’inizio, si effettuarono spettacoli d’ogni genere: opere serie e buffe, commedie e tragedie, cerimonie, balli e persino numeri da

Meccanismo del sottoplatea 11


circo. A tal proposito venne concepito come una vera e propria macchina meccanica dove tutto si doveva muovere. Di particolare interesse infatti è l’inconsueto sottoplatea, ove è collocata una grandiosa macchina a pantografo la quale serviva a sollevare, abbassare e basculare l’intera platea. Il meccanismo è formato da una puleggia che, facendola girare sul proprio asse, fa muovere una ruota, la quale demoltiplica il movimento a due “rocchetti” di minori dimensioni posti sui due lati opposti; a loro volta, girando, muovono un bilanciere che con un movimento a pantografo tira verso il basso o spinge verso l’alto (a seconda di come e quale “rocchetto” viene fatto girare) la platea soprastante. Il parallelismo fra i due elementi del bilanciere consente anche il basculaggio. Tutte le varie parti del meccanismo sono collegate da una corda. Non essendo più necessari questo tipo di movimenti, oggi il meccanismo è stato bloccato, tuttavia sarebbe ancora perfettamente funzionante.

Appunti sugli spazi La Sala

Ha forma a campana, caratterizzata da un meccanismo che permetteva di sollevare la platea. è in grado di accogliere 900 posti, tra la platea e i 4 ordini di palchi. Alcuni palchi sono detti “barcacce” ed erano caratterizzati da un locale 12

posteriore che ospitava la cucina. Vi sono dei palchetti ad uso tecnico: nel II ordine il palco centrale ospita il proiettore (22 mila lumen), mentre al IV ordine c’è il palchetto delle luci. Il palco del teatro ha dimensioni: 1618 m di larghezza e 35-40 m di profondità.

La Buca dell’Orchestra (tra il palco

e la platea) è dotata di un meccanismo che la alza e abbassa in base alle esigenze: per la lirica avrà una posizione inferiore rispetto al palco, quando non serve l’orchestra la si posiziona al livello della platea, e per la sinfonica (dove l’orchestra è protagonista) viene posizionata a livello del palco. è un Teatro all’Italiana, con un sistema motorizzato per le americane, ma sono ancora molto utilizzati i sistemi di contrappesi perché nel teatro sinfonico tutto è scandito dallo spartito musicale, anche i movimenti della scena, quindi il meccanismo manuale è più naturale ed è più facile con esso seguire il ritmo della musica.

Il Teatro

Ha 250 dipendenti a tempo indeterminato (90 orchestra, 50 tecnici, 60 coristi, …). Gli spazi sul retro sono dedicati ai vari camerini e sale trucco, calzoleria, prove del coro, sartoria, falegnameria, etc.


La parte tecnica del palco è gestita da un sistema di 4 ballatoi dai quali è possibile gestire i vari contrappesi della scenografia. All’altezza del primo ordine è presente la sala prove del coro.

Foyer Respighi

Utilizzato per l’ingresso sala, per presentazioni di opere e libri, per concerti da camera. C’è l’intenzione di aprirlo alla città, perché è chiaramente il luogo più indicato per permettere il dialogo tra il teatro e l’esterno; con questo scopo l’arch. Alice Bottino ha progettato la porta d’ingresso in vetro per per-

mettere la comunicazione interno/ esterno. I tentativi più recenti di apertura riguardano eventi che sono stati fatti all’interno del foyer che riguardano esposizioni e un concerto di musica elettronica. Si vuole puntare sull’apertura della terrazza al secondo piano, ma finora si riesce solo a darla in affitto per eventi privati perché aprirla al pubblico risulta difficile in quanto il Comunale è un teatro d’opera, quindi sempre in produzione ed è difficile organizzare eventi o attività collaterali. Nel Foyer Respighi ora sono presen-

Foyer Respighi 13


ti monitor che fanno scorrere immagini per permettere al teatro di raccontarsi.

Rotonda Gluck

è una stanza utilizzata per conferenze, lezioni universitarie e viene sfruttata dal bar durante gli intervalli. è presente un accesso inutilizzato da via del Guasto. L’ambiente di accesso ora è un ufficio dedicato a sala stampa. primo piano: sovrintendenza e sala riunioni (sala cappelli) secondo piano: ufficio marketing e comunicazione.

Foyer Rossini (secondo piano)

Ora utilizzato come sala prove. Il pavimento è stato rifatto da poco in modo da renderlo insonorizzato. Da questo ambiente si può accedere ad un secondo bar pubblico che ora è in disuso e trasformato quindi in camerino per gli utenti della sala prove.

Terrazza

è stata ristrutturata nel 2016 e viene data in noleggio soprattutto per feste private e le cucine vengono allestite nella parte posteriore che affaccia su via del Guasto.

Impianti

L’impianto di climatizzazione è collegato al teleriscaldamento, è quindi presente solo una caldaia a gas per 14

le emergenze. L’alternatore (250 Kw a terra) alimenta tutti gli impianti principal. È presente una cabian di media tensione, 15000 volt, e due trasformatori che trasformano 15000 in 380 volt e ognuno può reggere 33 Kw di potenza. Il rifasamento automatico serve per tenere bassa l’energia reattiva. Il teatro è diviso in Scena e Pubblico (divisi fisicamente dal boccascena), che devono essere indipendenti anche dal punto di vista degli impianti perché sono come due edifici differenti alimentati dalla stessa fonte di energia.


Proposte al pubblico

Opera

La stagione di Opera e Danza si completa con coproduzioni internazionali e attesi debutti sul palcoscenico bolognese – come nel caso di Emma Dante – fra il celebre repertorio romantico, il Novecento e la contemporaneità. La Rai trasmetterà i titoli dell’intera stagione.

Danza

Due gli appuntamenti con la danza: El amor brujo di Manuel de Falla,

firmato dalla Fura dels Baus (14-19 febbraio), e La Nona (dal caos, il corpo), con la coreografia e la regia di Roberto Zappalà (28-30 settembre).

Concerti

Al già noto programma di opera e danza si affianca il programma dedicato alla musica sinfonica. Tredici concerti costituiscono l’offerta della Stagione Sinfonica che, grazie al sostegno di Alfa Wassermann, dal 2016 è tornata a svolgersi anche al

Play 2017 15


Teatro Comunale dotato di una camera acustica.

Scuola dell’opera

Nata nel 2008 sotto l’egida del Teatro Comunale di Bologna, la Scuola dell’Opera ha come scopo principale la formazione professionale delle figure artistiche del teatro d’opera, tra le quali: cantanti lirici, maestri collaboratori, direttori d’orchestra, registi, scenografi, costumisti, lighting designer. Rappresenta un’esperienza unica nel suo genere per completezza e varietà d’insegnamenti. Gli Allievi hanno l’opportunità di approfondire gli aspetti tecnico-musicali ed interpretativi specifici del proprio indirizzo, avvalendosi del contributo didattico e dell’esperienza professionale dei più noti ed apprezzati protagonisti del mondo dell’opera e del teatro in generale. Particolarmente rilevante all’interno del percorso formativo è l’esperienza diretta di palcoscenico, con un significativo piano di work experience, che consente di coniugare il momento formativo d’aula con quello più specificamente professionale dell’esibizione in pubblico. La Scuola dell’opera riprenderà l’attività il giorno 1 settembre, dopo la pausa estiva, con il Corso di Alto Perfezionamento ed avviamento professionale 16

con specializzazione nel repertorio verdiano dedicato a giovani cantanti prevalentemente selezionati attraverso il 53° Concorso Voci Verdiane Città di Busseto.

Incontri e presentazioni

I due foyer e la rotonda Gluck si prestano spesso a incontri trasversali: conferenze, presentazioni di libri e tavole rotonde sui temi più vicini al teatro.

Cinema

In alcune occasioni di rilievo, come il caso de Il cinema Ritrovato, il teatro comunale diventa cinema dove i film muti sono accompagnati dalla musica dal vivo dell’orchestra del teatro.




Percezione dell’area


Percezione dell’area

Per approfondire le ricerche sul campo e ottenere dei dati quantitativi circa la percezione e l’utilizzo della piazza sono stati realizzati due questionari on-line: uno per gli utenti e uno per i dipendenti dei teatro.

Questionario utenti:

Sezione 1: profilare l’utente Quanti anni hai? Di cosa ti occupi? • Studio • Lavoro Vivi a Bologna? • Si, sono bolognese • Si ma vengo da un’altra città • No Che tipo di eventi ti interessano? • Mostre di vario tipo • Spettacoli teatrali (opera, danza ecc…) • Musica dal vivo • Conferenze • Degustazioni • Cocktail/party • Altro... • In questa parte abbiamo raccolto dati sugli utenti e sui loro interessi utili ad analizzare le risposte successive. Sezione 2: Il Teatro Comunale di Bologna 20

Conosci il Teatro Comunale di Bologna? • Si, lo frequento • Si, ma non ci sono mai stato • No Frequenti la zona intorno al teatro? (zona universitaria, piazza Verdi, giardino del Guasto, via Zamboni) • Si, per studio o lavoro • Si, anche nel tempo libero • No La tua percezione complessiva dell’area è positiva o negativa? Quali problemi rilevi in quella zona? Frequenti o hai frequentato altri teatri bolognesi? (con elenco dei teatri bolognesi da spuntare) Quali sono le attività che un teatro dovrebbe proporre per invogliarti a frequentarlo di più? Risultati Il questionario è stati inviato ad associazioni di residenti interessate all’area, social street bolognesi, newsletter di dipartimento e professori. Le 173 risposte ottenute da questo questionario sono state analizzate sia singolarmente che incrociando i dati. In un range da 18 a 72 anni l’età me-


dia degli utenti che hanno risposto è 27 anni, questo a sottolineare come la maggior parte di loro siano studenti (70%). In generale sono equamente ripartiti tra bolognesi, pendolari e fuori sede.

alla frequentazione dell’area circostante.

Le risposte più rilevanti sono quelle relative alla conoscenza del Teatro e

I risultati più interessanti si ottengono comunque incrociando i dati degli utenti e individuando le principali categorie di risposte. Il 60% dei pendolari, che hanno un’età media di 30 anni tra gli intervistati, conosce il Teatro Comunale ma non lo frequenta. il 68% dei Bolognesi frequenta abitualmente il Teatro Comunale e il 21


54% frequenta l’area circostante nel tempo libero. Coloro che non conoscono affatto il Teatro Comunale sono studenti pendolari molto giovani, tra i 18 e i 23 anni. Problematiche comuni rilevate Quella del degrado è la caratteristica riportata dalla maggior parte degli intervistati ma ogni volta viene legata a fattori diversi: la frequentazione dell’area da parte di spacciatori, il caos che si genera nelle ore serali e la sporcizio che pervade vie e piazze. Suggerimenti forniti Tra le attività desiderate ce ne sono molte che escono dal tema dell’opera ma alcune possono essere integrate con essa. Le più richieste sono incontri e discussioni con gli addetti ai lavori: produttori, registi, scenografi, musicisti e attori. laboratori teatrali e workshop.

Questionario dipendenti Quale è il tuo ruolo all’interno del Teatro Comunale? Nel tuo lavoro vieni spesso a contatto con il pubblico? • Si • No • Quante ore a settimana spendi all’interno del teatro? • Meno di 10 22

• • •

10-24 25-40 Più di 40

Pensi che una maggiore affluenza di visitatori, anche al di fuori dell’attuale programmazione, possa mettere in difficoltà lo svolgimento delle attività (prove, allestimenti ecc..) all’interno del teatro? (vedi immagine pag seguente) Cosa miglioreresti all’interno del Teatro Comunale per agevolare il tuo lavoro? Cosa miglioreresti nei luoghi urbani intorno al Teatro? Quali pensi possano essere le azioni di interazione tra teatro e luoghi urbani prospicienti facilmente realizzabili? Qual è lo spazio del Teatro che andrebbe maggiormente valorizzato per accogliere iniziative diverse di interesse per la comunità di piazza Verdi e per la città? Sei soddisfatto dei servizi integrativi di cui dispone il teatro (bar, …)? Pensi possa essere utile potenziare alcune infrastrutture tecnologiche (hi-fi, ecc.) all’interno del Teatro? Quali infrastrutture tecnologiche vorresti vedere migliorate o aggiun-


te? Risultati Da questo questionario, diffuso tramite i referenti del teatro ma che purtroppo non ha raggiunto l’orchestra, sono arrivate 23 risposte. Il 73,9% crede che una maggiore affluenza di pubblico all’interno del teatro non creerebbe problemi se i flussi fossero organizzati in modo preciso, senza disturbare i momenti dedicati alle prove.

In generale si coglie la percezione che tutti hanno della scarsa organizzazione degli spazi e la necessità ad adeguare gli usi di questi alle proprie attività. I miglioramenti più sentiti sono infatti quelli inerenti alle tecnologie del palco e gli spazi di prova.

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Personas

Grazie ai risultati del questionario, con l’ausilio delle nostre osservazioni sul campo, è stato possibile realizzare delle personas, utenti tipo che

Personas 24

riassumono le caratteristiche rilevate catalogate per etĂ , rapporto con il teatro e interessi per il tempo libero.


Mappe tematiche

Le mappe tematiche realizzate descrivono l’utilizzo dell’area e i flussi

Percezione dei luoghi La mappa è stata ottenuta durante la ricerca sul campo tramite delle brevi interviste interattive in cui agli utenti veniva richiesto di posizionare dei bollini di colori diversi per indicare luoghi piacevoli, luoghi fastidiosi e luoghi che incutono timore. Da questa mappatura è emerso un dato rilevante: mentre le zone di fastidio

sono concentrate principalmente nella piazza, dove c’è più caos, e nelle aree buie, quelle legate a piacere sono diffuse in modo omogeneo in tutta la zona, probabilmente perché legate ad esperienze personali.

Osservazione dei flussi

Ancora durante i sopralluoghi abbiamo mappato i flussi di persone che percorrono l estrade della zona universitaria evidenziando le posizioni di stazionamento principali e

Percezione dei luoghi - Mappa emotiva 25


quelle in cui il flusso è più forte. Durante il giorno sono più frequentate via Zamboni e le piazzette limitrofe, ottime per la pausa pranzo, mentre alla sera è piazza Verdi, che durante il giorno è al sole, il luogo più popolato.

Funzioni e usi degli spazi esterni Il paragone tra le funzioni e l’uso delle aree e il loro potenziale utilizzo (basato sulla visibilità delle aree dovuta alle barriere architettoniche (space sintax) ottenuto tramite l’uso di depthmapsX)

Osservazione dei flussi 26

Funzioni interne

Gli spazi interni del Teatro hanno funzioni miste e spesso in conflitto tra loro. la produzione ha naturalmente la priorità e vincola l’utilizzo di spazi che potrebbero essere utilizzati in modo diverso.


Funzioni ed usi degli spazi esterni - A sinistra, analisi degli spazi adiacenti il Teatro. A destra, Space syntax, la visibilitĂ degli spazi.

Funzioni interne 27


Analisi delle problematiche

Le problematiche emerse durante queste analisi sono state confrontate e messe in relazione tra loro con lo scopo di trovare dei rapporti causa-effetto che possano in qualche modo fotografare la complessa situazione del Teatro Comunale e delle zone limitrofe. Il degrado dell’ambiente esterno impedisce l’utilizzo di molti spazi esterni che avrebbero grande valore, di conseguenza il Teatro appare chiuso e senza legami fisici con la piazza. Il fatto di essere un teatro di produzione impone ritmi e orari quasi continui per il teatro che, se non supportato da una precisa organizzazione dei flussi e degli ingressi porta alla difficoltà ad aprire al pubblico al di fuori dell’orario dell’opera. Anche l’organizzazione dell’uso degli spazi ha dei problemi e costringe la produzione ad utilizzare i due foyer impedendone lo sfruttamento per altri eventi. Come Teatro dell’opera il Comunale ha un range di attività percepite come elitarie che non trovano riscontro se non nel pubblico abituale. Molti degli intervistati ritengono importante la partecipazione ad attività che coinvolgano maggiormente 28

gli utenti affermando che il Teatro non dovrebbe perdere questa occasione.




Casi studio


Titolo gComunale di Alessandria Teatro

Riqualificazione del teatro e apertura nuovi spazi Alessandria, 2016 - in corso Progetto complessivo che parte da un teatro e coinvolge gli spazi circostanti con interventi che riqualificano anche gli spazi verdi Unione di imprenditorialità e teatro come offerta per i giovani

Obiettivi

Dare seguito ai lavori strutturali sul teatro Ampliarne la fruizione puntan-

Teatro Comunale di Alessandria 32

do sui giovani. Rilanciare il territorio Riqualificare i giardini pubblici (parco carrà) Creare un Cultural hub.

Programma funzionale

Nuovo programma di spettacoli Aumentare gli appuntamenti dedicati ai ragazzi Rifunzionalizzare gli spazi Incubatore di imprese giovanili, Spazi dedicati a laboratori creativi e attività giovanili.


Teatro dell’opera di Firenze

Parco della Musica e della Cultura di Firenze, Nuovo Auditorium Firenze, 2007-2011 (prima parte) Collegamento tra due parti della città attraverso un parco musicale e culturale. Possibilità di azioni che avvengono contemporaneamente, nelle tre sale e all’aperto.

Obiettivi

Creare un Parco della musica in grado di ospitare contemporaneamente tre concerti, e non solo di musica classica, usufruendo contemporane-

amente, delle varie sale da Musica. Collegare la parte costruita di Firenze, il suo centro storico e la nuova stazione Leopolda, con il verde del parco delle cascine riqualificando l’area circostante.

Programma funzionale

Fornire nuovi ampi spazi pubblici che connettano la città al Parco delle Cascine, attraverso attraverso un sistema di piazze e giardini sopraelevati e aree percorribili, da considerare come palco artificiale, sulle coperture praticabili degli edifici.

Teatro dell’opera di Firenze 33


Teatro Margherita di Bari

Teatro Margherita Bari, 2016-2017 Il Teatro Margherita diventa un luogo nuovo per lo spettacolo, con una sua precisa identità: una piazza dell’arte sul mare, da vivere quotidianamente come luogo in cui assistere a performance ed esposizioni, ma anche e soprattutto come luogo di socializzazione.

Obiettivi

Si pone in continuità con il progetto a più vasta scala del Polo delle arti contemporaee ed è volto a creare

Teatro Maegherita di Bari 34

una struttura in grado di ospitare ogni possibile manifestazione di arte contemporanea migliorando anche l’accessibilità dallo spazio circostante e l’integrazione delle sistemazioni esterne.

Programma funzionale

Il Teatro si comporrà di quattro grandi spazi: un ampio foyer al piano terra, uno spazio espositivo per le mostre al piano superiore, un ristorante stellato con cucina a vista al piano ammezzato e una zona spettacoli per installazioni artistiche ed eventi.




Fabbrica di cultura


Brief

Il tema ha come oggetto di studio il Teatro Comunale in piazza Verdi. Nell’architettura del teatro si riconosce un valore legato a una molteplicità di valenze, materiali e immateriali, che comprendono l’ambito storico, architettonico, artistico e sociale. L’edificio è un complesso culturale che racchiude in sé numerose funzioni culturali e di servizio e costituisce un centro di attrazione creativa e ricreativa. Oltre alla sala principale per l’opera, sono presenti sale per conferenze, scuole di musica e di ballo, che possono essere integrate a spazi museali, biblioteche, spazi commerciali, spazi per la ristorazione ecc. L’edificio crea un punto focale del tessuto urbano e può costruire potenzialmente relazioni forti con l’intorno e con la città, innalzandone il livello della qualità e condizionando il decoro urbano. Lo studente dovrà ripensare al luogo caratterizzato dalla presenza del teatro, inteso come spazio racchiuso dall’edificio e in relazione con lo spazio aperto immediatamente prospiciente (nel caso specifico Piazza Verdi, via del Guasto e largo Respighi). 38

Il progetto dovrà prevedere servizi e tecnologie integrate che possano migliorare la fruibilità dello spazio e l’integrazione dell’edificio con la città, soluzioni che consentano di allestire o modificare lo spazio interno ed eventualmente esterno con facilità. Si tratta di prevedere spazi adattabili e modificabili a seconda delle esigenze. L’obiettivo è aprire il teatro anche ad altre forme culturali, intendendo la rifunzionalizzazione come occasione di rigenerazione.


Concept

Il Teatro Comunale è a tutti gli effetti, una fabbrica di cultura, al suo interno si producono i materiali che ne alimentano le attività: fabbri, falegnami, sarti, calzolai, truccatori e molti altri operano ogni giorno all’interno dei suoi laboratori. Tutto questo rimane nascosto e sconosciuto alle persone che frequentano il teatro o che lo vedono solo da fuori. Una delle problematiche emerse durante i colloqui con i referenti era

quella di sensibilizzare il pubblico alla realtà dell’opera per farne comprendere la bellezza e il significato. Se portare le persone direttamente in sala è complesso una soluzione può essere quella di aprire il teatro, far vedere dall’esterno le sue attività. Così il progetto si focalizza sull’apertura delle attività del teatro verso quelle vie che sono meno frequentate, via del Guasto e largo Respi-

Concept e moodboard 39


ghi, che diventano rispettivamente via delle arti e via dei mestieri, nelle quali si rispecchiano i laboratori e le sale prova e si aggiungono una serie di proposte che aumentano la permeabilità del Teatro.

Obiettivo principale

Rompere le barriere che separano il teatro dalla città rendendolo uno spazio aperto, familiare e apprezzato senza perdere la sua autorialità e peculiarità per quanto riguarda le attività di produzione.

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Roadmap di progetto


Roadmap

La proposta per il progetto si articola in tre fasi che seguono livelli di profondità e penetrazione nello spazio attorno al Teatro diversi. L’individuazioni di fasi, al cui interno gli interventi sono previsti come pacchetti che possono essere implementati in modo modulare, permette di comprendere meglio le tipologie di intervento da fare e attivare i flussi in modo sequenziale, partendo da piazza verdi fino ad arrivare, pas-

sando per via del Gusto, al giardino del Guasto. Le proposte di intervento sono corredate da indicazioni su alcune delle tecnologie da integrare e dalle scelte di illuminotecnica legate ai prodotti dell’azienda Viabizzuno, già legata agli interventi in questa area.

Attivazione delle tre fasi (blu, giallo, rosso) 44


Fase 1

La prima fase punta a far conoscere il progetto complessivo e a risolvere le questioni fondamentali del teatro: lo spazio per le prove dei musicisti e l’utilizzo dello spazio del portico. Gli interventi previsti si concentrano principalmente all’interno del teatro, per quanto riguarda le sale prova e le visite guidate, e sotto al portico con l’installazione di una piattaforma per mostre temporanee.

Info point e biglietteria Lo spazio darà informazioni su più livelli circa il progetto, le esposizioni in corso e la programmazione del teatro. Rispetto a quest’ultimo avrà orari di apertura più allargati. Qui sarà possibili prenotare gli spazi grazie alla presenza di personale dedicato. Implementazione tecnologica necessaria in questa fase: • copertura wifi pubblico

Visite guidate Un primo modo per entrare in contatto con l’attività produttiva del Teatro Comunale è l’organizzazione di visite guidate per piccoli gruppi. Da tenersi con cadenza regolare, permetteranno agli utenti di entrare nei locali di produzione e vedere

cosa accade dietro le quinte e nei laboratori. Il biglietto per questo tipo di attività è acquistabile presso l’info point e prevede anche la possibilità di entrare alla Pinacoteca di Bologna e al museo di Palazzo Pepoli Campogrande (tra loro già convenzionati).

Spazio espositivo di comunità Lo spazio del portico sarà attrezzato per consentire la presenza di mostre gratuite sull’attività del teatro implementate con tecnologia NFC per ricevere maggiori informazioni. Si possono alternare concessioni d’uso gratuite all’Università ad affitti ad artisti permettendo anche l’interazione con gli utenti della piazza Implementazione tecnologica necessaria in questa fase: • wifi pubblico (iperbole) • NFC • Eventuale impianto audio

Sale prove Le sale prove che si creano con l’intervento sono due. Interna: Riaprire il sottopalco come sala prove spostando gli strumenti. Adatta a prove per un numero elevato di persone. Esterna: Creare una serie di sale studio per musicisti vetrate sotto il 45


portico di via del Guasto. In questo caso sarà necessario rimuovere il WC pubblico da sotto al portico e realizzare una struttura insonorizzata esterna rispettando i vincoli della facciata del teatro.. Implementazione tecnologica necessaria in questa fase: • wifi interno • impianto di illuminazione dedicato • sistema di sicurezza e controllo degli accessi • sistema di diffusione audio verso l’esterno.

Foyer Respighi

Il foyer a piano terra viene destinato alle prove in modo tale da renderle visibili dall’esterno. durante i momenti liberi sarà possibile organizzare conferenze e incontri. Implementazione tecnologica necessaria in questa fase: • wifi pubblico • impianto audio e proiettori per conferenze e prove coreografiche.

Portico del Teatro Comunale su piazza Verdi 46


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Dettaglio: esposizioni di comunità

L’allestimento nel portico su piazza Verdi nasce per integrare l’attività del Teatro e dei suoi partner a quelle degli utenti della piazza. L’obiettivo è quello di creare uno spazio di pertinenza del teatro interattivo ed esperienziale che invogli anche a proseguire il percorso con la visita guidata. Un sistema di tele appese alle catene dei portici che crea un percorso esperienziale che riporta un racconto del teatro dell’opera con immagini e tag NFC con contenuti che si rinnovano periodicamente. L’installazione lascia spazio anche alla narrazione della piazza da parte dei suoi fruitori grazie ad un sistema di rotazione di alcune tele che possono quindi essere personalizzate. Nel dettaglio i contenuti si dividono in tre tipologie: • Teatro: cartellone dell’opera, immagini suggestive di dettagli degli spettacoli o particolari dei laboratori, narrazione delle figure che operano al suo interno. • Altri enti: principalmente quelli a cui il teatro si lega con il biglietto cumulativo ma anche altri attori che mettono in mostra materiale del Teatro o che ne promuovono 48

le attività. Comunità: alcune tele sono studiate per essere lasciate libere e personalizzate da writer e artisti di strada o chiunque voglia lasciare il proprio segno. La tela è realizzata in mesh microforato, materiale ignifugo per esterni con una durata di circa 3 anni. Per quanto riguarda quelle dedicate alla comunità sarà possibile personalizzarlo con tempere e bombolette spray, per agevolare questa attività la struttura su cui sono montate prevede la possibilità di farle scorrere affinchè si riesca a coprire tutta l’altezza. •

Tecnologia NFC Near Field Communication è una tecnologia che fornisce connettività wireless bidirezionale a corto raggio (fino a un massimo di 10 cm). I tag NFC sono dei piccoli adesivi contenenti un chip NFC che viene programmato tramite un’apposita applicazione per smartphone e può servire a diversi scopi. In genere, un tag NFC è in grado di contenere il link ad un indirizzo web o ad un numero di telefono, ma può anche essere impostato per far eseguire determinate azioni allo smartphone.


Dettagli della tela- A sinistra, struttura di sostegno. A destra, Tag NFC applicato sulla tela.

Schizzo rappresentativo della disposizione delle tele. 49


Illuminazione

L’illuminazione del portico è pensata per dare risalto alle arcate e illuminare le tele che vi sono appese. Per farlo la scelta è ricaduta su Catena, un corpo illuminante per interni ed esterni. Studiato per essere installato sulle catene tipiche delle arcate, si adatta alla struttura del portico. Alloggia un cablaggio a doppia emissione composto da un portalampada per alogena lineare 200W, per un’illuminazione diffusa verso l’alto e un portalampada per lampade max 35W per una luce d’accento verso il basso che andrà ad illuminare la tela della catena adiacente. L’illuminazione verso la piazza potrà essere gestita in modo diverso durante l’arco della giornata grazie a Luna Nascente (Mario Nanni, 2001) Corpo illuminante per esterni costituito da un sistema motorizzato per l’illuminazione di edifici, monumenti e grandi aree. Luna nascente illumina mediante un leveraggio mobile che, tramite una rotazione di 160°, consente al al corpo illuminante scelto di apparire e scomparire a seconda delle necessità. Disponibile nella versione ON-OFF, con possibilità di comando crepuscolare.

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Fase 2

Riorganizzando l’attività interna del teatro, grazie all’attivazione di nuove sale prova, si liberano alcuni spazi valorizzabili in modo diverso: dalla rifunzionalizzazione all’affitto per eventi temporanei. Gli spazi che potrebbero essere affittati sono: • Foyer Rossini e terrazza per eventi serali, DJ set, aperitivi, conferenze e workshop, mostre. • Rotonda Gluck per eventi serali, DJ set, aperitivi, conferenze e workshop, presentazioni e proiezioni. • Bunker per mostre e percorsi esperienziali • Temporary come negozio o showroom per artigiani locali, mostre e workshop Questa fase coinvolge via del Guasto più da vicino attivando su di essa una serie di attività ricreative che possono coinvolgere uno spettro di utenti più ampio.

Il bistrot del Teatro Il cortile di apre su via del Guasto e dà accesso al bar e alla rotonda Gluck, trasformata in uno spazio che offre anche attività legate al Teatro. Il bar qui presente diventa l’unico at-

tivo del Teatro a servizio anche dei dipendenti. Implementazione tecnologica necessaria in questa fase: • wifi pubblico • proiezioni a parete sul materiale d’archivio • impianti audio • sistema di illuminazioni

Foyer Rossini e Terrazza Luoghi destinati all’affitto per esposizioni ed eventi. Le prenotazioni degli spazi potranno essere effettuate tramite colloquio con il personale dedicato consultando una serie di pacchetti che possano comprendere bar, impianto audio, proiezioni ecc… Di conseguenza la sala deve essere dotata di tutte queste potenzialità attivabili all’occorrenza.

Showroom e bookshop Nello spazio che fa angolo tra via del Guasto e Largo Respighi si trova attualmente un laboratorio un disuso che può essere è riservato a mostre dedicate all’attività del teatro e all’attivazione di un bookshop. L’esposizione si estende anche nelle gallerie situate nel bunker del giardino del Guasto attraverso un percorso adatto a mostre ed esibizioni sia 51


per l’attività del teatro che per esterni che possono affittare lo spazio. Implementazione tecnologica necessaria in questa fase: • wifi pubblico • sistema di illuminazione • proiettori e impianto audio per il bunker

Giardino del Guasto Il Giardino del Guasto ad oggi risulta uno spazio chiuso per la maggior parte del tempo, con l’aumento degli orari di apertura a favore di spettacoli o conferenze tenuti negli spazi del giardino stesso si può coinvolgere un numero di utenti elevato.

Prove in corso al foyer Rossini 52

Per permettere lo svolgersi delle attività si rende necessaria la modifica di alcune delle strutture presenti che attualmente favoriscono l’uso di alcuni spazi come luoghi appartati.


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Dettaglio: bistrot del teatro

Da via del Guasto si apre un nuovo ingresso al teatro, quello attraverso il cortile interno, (attualmente contiene gli impianti che verrebbero ridimensionati e messi in sicurezza rispetto al passaggio delle persone) che dà accesso al bar e alla rotonda Gluck. Il cortile funge da biglietto da visita e punto di primo contatto per l’ingresso nel bistrot. Già al suo interno, grazie alle porte che rimarranno aperte, sarà possibile vedere nei tavoli tra il verde lo svolgersi delle attività. La rotonda Gluck si trasforma in una sorta di salotto dove i tavolini del bar si alternano a poltroncine e divanetti per permettere una fruizione differenziata in base alle esigenze. Sulla parete sarà presente la struttura per le proiezioni e la possibilità di audio diffusione.

La rete wifi

L’access point del Teatro Comunale gestirà gli utenti su due reti diverse attraverso l’uso di due SSID. In questo modo l’access point invia la sua presenza contemporaneamente con due nomi diversi contemporaneamente. Le due reti, seppur logicamente divise, condividono le stesse risorse radio. La rete “privata” dovrà accedere alle risorse condivise del 54

teatro ed ad internet tramite credenziali fornite ai dipendenti. La rete “ospiti” dovrà essere indipendente dalla rete interna: i client potranno avere solo accesso ad internet tramite la registrazione con indirizzo email.

Illuminazione

Quella del lampadario è un’immagine iconica della rotonda importante da mantenere per rimandare al concetto di storicità dell’ambiente. Saranno invece sostituiti gli attuali faretti che illuminano il soffitto con una luce LED più delicata e continua. Illuminazione puntuale: DCA BINARIO (David Chipperfi led, 2010) corpo illuminante a binario per interni. Realizzato con faretto in alluminio orientabile su tre assi montato su binario. Faretto distanziato dall’adattatore che permette la rotazione sull’asse verticale di 355°. Dimensioni: cablato con sorgente led 2700K, 3000K Illuminazione soffitto: FI 50 (Mario nanni, 2011) corpo illuminante da terra, parete, soffitto e sospensione da interno ed esterno. Cablato con tre sorgenti led lineare, con limitatore di corrente integrato, di differenti temperature. nel nostro caso 2700 K


Immagini ispirazionali - A sinistra, il cortile di 10 corso Como, Milano. A destra, il bar di un concept store.

Schizzo rappresentativo della rotonda Gluck 55


Fase 3

L’ultima fase del progetto mira alla valorizzazione delle attività di produzione legate al teatro e alle ICC del territorio.

creazione di un catalogo digitale per la consultazione e diffusione dei materiali. Il processo seguirà le stesse modalità di quello di restauro.

Una prima considerazione è quella sulla produzione teatrale per la quale sono previste una serie di azioni volte a valorizzarla e diffonderla verso un mercato di riferimento.

Ultimo step è quello della diffusione nel mercato di riferimento attraverso l’affitto, prestito o vendita degli stessi presso teatri, cinema, musei, gallerie private, aziende, enti privati, Università, per ampliare il raggio di influenza del Teatro e generare un’ulteriore entrata economica che torna ad alimentare in più punti questo flusso.

Il sistema circolare che viene a crearsi parte dai materiali d’archivio: manifesti, locandine, bozzetti, figurini, registrazioni videografiche, registrazioni fonografiche, dischi in vinile e CD, scenografie, costumi e materiali di scena. Attraverso un programma di workshop, tirocini e laboratori viene restaurata la produzione video, audio, fotografica, scenografica e di sartoria, attivando collaborazioni con esperti di settore e studenti dell’Accademia. Da qui si passa alla valorizzazione del patrimonio attraverso mostre ed eventi all’interno dei nuovi spazi espositivi del Teatro e dei locali esterni convenzionati (sarà fondamentale la partnership con l’Università per quanto riguarda la curatela) e alla digitalizzazione dei materiali e 56

Via dei mestieri Nella parete sul retro del Teatro vengono aperte nuove finestre su largo Respighi che oltre a dare più luce ai laboratori del teatro diventano vetrine che mostrano l’operato dei laboratori stessi. Questo intervento comporta lo smantellamento del WC pubblico sulla strada.

Temporary store Quello dell’attuale bar interno si trasforma in uno spazio gestito da artigiani locali esterni al teatro che ne fanno il loro punto vendita temporaneo. Questo ne aumenta la visibilità attraverso eventi promossi dagli artigiani stessi.


Piazzetta Molinari Pradelli Viene installato arredo urbano che valorizzi l’ambiente della piazzetta, sfruttando il verde e favorendo l’incontro e la socializzazione. Tale installazione dovrebbe avvenire attraverso momenti di progettazione partecipata estesi a tutti gli utenti.

Il Teatro visto dalla piazzetta Molinari Pradelli, angolo dove è previsto il temporary store 57


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Dettagli: temporary store

Le industrie culturali e creative, che producono contenuti ad alto valore aggiunto difficilmente quantificaile, hanno assunto un ruolo sempre più importante. Il settore è costituito soprattutto da imprese innovative, dotate di un grande potenziale economico, che agiscono come motori dell’innovazione in diversi ambiti. Lo spazio di circa 70 mq dell’ex bar interno può essere lottizzato per l’affitto da parte di realtà che creano

sinergia e si fanno eco a vicenda trovando nel Teatro Comunale una perfetta vetrina per il loro lavoro. I vincoli presenti sulla facciata frontale del Teatro non persistono su quelle interessate da questo intervento. Ciò permette di dare aria agli spazi interni con ampie vetrate facendo in modo che i passanti possano osservare le attività che si svolgono all’interno e agli artigiani di lavorare in un ambiente più confortevole.

Disposizione della vetrata del temporary store 59


Illuminazione Illuminazione diffusa: C1 led (Mario Nanni, 2003), sistema modulare ad incasso per interni in alluminio estruso ossidato. Cablato con led rgb di potenza 10W, 15W, 20W, 25W alimentati a tensione costante 24Vdc Illuminazione puntuale, per tavoli da lavoro: DROID TAVOLO - Antoni Arola 2013 Lampada da tavolo per interni realizzata in alluminio verniciato. Composta da un corpo cilindrico orientabile di 90° sull’asse verticale e 360° sull’asse orizzontale, di diametro 37mm e lungo 200mm. Base di diametro 180mm tramite un’asta lunga 380mm.

Illuminazione della vetrata, per dare risalto agli spazi anche di notte: LUCE DELL’ARIA (Mario Nanni, 2011), sistema integrato per vetro costituito da un profilo in policarbonato da inserire come distanziale interno al doppio vetro e avente funzione di diffusore luminoso per una sorgente led applicabile lungo uno o due lati della vetro-camera. Il modulo luminoso è costituito da due strisce continue affiancate di led da 13W/m con temperatura di colore rispettivamente di 2700K e 4000K.

Immagini Ispirazionali per il temporary store 60




Impatti attesi


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Teatro Comunale di Bologna Studenti Alice Donferri Mitelli Matteo Gambini Chiara Sponza


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