THE HORSE LOVER’S MAGAZINE
SPRING/SUMMER 2019 ISSUE ZERO
ENABLE E FRANKIE DETTORI p.27
EDUARDO MENENDEZ P O L O C L U B V I L L A A S E S TA p.41
L’ a m a z z o n e c h e p e r p r i m a h a raggiunto la vetta del Ranking FEI nel salto ostacoli.
C’è più divertimento e soddisfazione nel farsi i campioni da soli.
Argentina, te quiero!
© M Gr assi a
MEREDITH MICHAELS-BEERBAUM p.15
LORENZO DE LUCA PIAZZA DI SIENA
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EDITORIAL
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Editor «C’è qualcosa nel fisico del cavallo che fa bene allo spirito dell’uomo»
Noi di Equestrian Time condividiamo pienamente la celebre frase di Sir Winston Churchill. Siamo “gente di cavalli” e la gioia di lavorare in un mondo che ci appartiene e che amiamo da sempre, ci coinvolge e ci stimola nel percorrere nuove strade e aprire spazi a iniziative e novità. Equestrian Time, è un progetto editoriale che ha come madrina di battesimo la nostra passione e come padrino il nostro entusiasmo. Grandi firme del mondo della fotografia e del giornalismo sportivo specializzato condividono con noi la filosofia di ET. Iniziamo da qui. Il focus del nostro lavoro è l’eccellenza dell’universo cavallo che, tra personaggi, storie, eventi, arte, cultura, costume, life-style, moda e tradizioni ha tantissimo da raccontare. A chi ne sa poco e a chi invece pensa di saperne fin troppo.
«There is something about the outside of a horse that is good for the inside of a man» We from Equestrian Time fully agree with these famous words by Sir Winston Churchill. We are all “horsey people” and it is the joy that comes from working in a world that belongs to us, captivates us, a world we have always loved, that encourages us to travel new routes and make way for new initiatives. Equestrian Time is a publishing project with our passion and enthusiasm as its godparents. The E.T.’s philosophy is shared by well-known sports photographers and journalists. The focus of our work is the excellence of the equestrian universe, which, with its personalities, stories, events, its art, culture, customs and lifestyle, its fashion and traditions, has many tales to tell... to those who know little about it but believe they know a great deal. This is where we begin.
Seguiteci e ve ne accorgerete!
Paola De Vincentis Fabio Petroni Caterina Vagnozzi
CONTRIBUTORS & COLOPHON
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Contributo Livia Diegoli nasce a Milano, la capitale mondiale della moda e del design. Immersa in un contesto così dinamico e crea tivo non può far altro che lanciarsi nel mondo della pubblicità (la più grande forma d’arte del XX secolo), dove da oltre 30 anni realizza progetti di comunicazione, impegnandosi ogni giorno nel creare la miglior pubblicità possibile, ovvero: un cliente soddisfa tto. Collabora, durante la sua lunga carriera, per moltissime aziende di rilievo nazionale e internazionale, tra cui: Gruppo Numero Uno (importa tore e distributore Harley-Davidson, Triumph, Rolls-Royce/Bentley), MomoDesign, De Agostini, RCS, Alcatel, Bialetti Industrie, Ma ttel. Per Ca vallo Magazine, la prima rivista italiana di riferimento nel mondo dell’equitazione, idea e progetta negli anni ‘80 il cara tterizzante logo. Ha progettato e realizzato il magazine che avete tra le mani in questo momento. Per info: liviadiegoli.com Livia Diegoli was born in Milan, the world capital of fashion and design. Immersed in such a dynamic and creative context, she cannot help but embark on the world of advertising (the greatest art form of the 20th century), where she has been creating communication projects for over 30 years, committing herself every day to creating the best possible advertising, that is: a satisfied customer. During his long career, she has collaborated with many national and international companies, including: Numero Uno Group (importer and distributor Harley-Davidson, Triumph, Rolls-Royce / Bentley), MomoDesign, De Agostini, RCS, Alcatel, Bialetti Industrie, Mattel. For Cavallo Magazine, the first Italian reference magazine in the world of equitation, the idea and design in the 1980s of the distinctive logo. She designed and created the magazine you have in your hands right now. For info: liviadiegoli.com
Livia Diegoli
Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955, da Giuseppe Gastel e da Ida Visconti di Modrone. Traendo ispirazione anche dallo studio dell’arte rinascimentale, Gastel si rifà costantemente ad un’ideale di eleganza, che ha respira to sin dall’infanzia, soprattutto grazie alla madre. La consacrazione artistica a vviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata da Germano Celant. Gastel utilizza le tecniche “old mix”, quelle a incrocio, le rielaborazioni pittoriche, gli sdoppiamenti e le stra tificazioni, fino al ritocco digitale. Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome a ppare nelle riviste specializza te insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affianca to a quello di Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leiboviz, Mario Testino e Jurgen Teller. Nel 2002, nell’ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, ha ricevuto l’Oscar per la fotografia. Presidente onorario dell’AFIP e membro permanente del Museo Polaroid di Chica go.
Giovanni Gastel
Giovanni Gastel was born in Milan on December 27th, 1955 to Giuseppe Gastel and Ida Visconti di Modrone. Taking his inspiration also from the study of Renaissance Art, Gastel constantly goes back to an ideal of elegance he has been in contact with since his early youth, mostly thanks to his mother. The artistic consecration takes place in 1997, when the Triennale di Milano dedicates him a personal exhibition, curated by Germano Celant. Gastel utilizes the “old mix” techniques, the junction ones, pictorial rielaborations, decouplings and stratifications, up to the digital touch-up. His professional success consolidates in the following decade, up to the point in which his name appears on specialized magazines together with those of Italian photographers such as Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, or next to those of Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leiboviz, Mario Testino and Jurgen Teller. In 2002, within the La Kore Oscar della Moda event, he was awarded the Oscar for photography. Honorary President of the AFIP and permanent member of the Polaroid Museum of Chicago.
Mario Viggiani è capo ser vizio al Corriere dello Sport, a Roma, dove la vora dal novembre 1984 occupandosi di ippica ed equitazione ma anche di tennis e boxe. È arrivato ai cavalli per la passione ippica di uno zio, titolare di una scuderia di galoppo (la Lucana Gens) che nella giubba rossa e blu portava i colori della sua città nativa, Potenza. Prima di a pprodare al Corriere dello Sport, negli anni ’80 è sta to per lungo tempo a Ca vallo 2000, uno dei due trisettimanali ippici italiani di allora, collaborando anche alle prime trasmissioni televisive ippiche dell’epoca. Si è anche occupato di aste, come banditore e come redattore di cataloghi. Mario Viggiani is a senior editor at Corriered dello Sport, in Rome where he has worked since 1984 in charge of horse racing and equestrian pages, as well as those of tennis and boxing. He got his passion for horses from his uncle, who owned a racing stable (Lucana Gens) whose jockeys rode in red and blue silks – the colours of his hometown Potenza. Before coming in Corriere dello Sport in the eighties,he spent many years at Cavallo 2000, one of what were the two tri-weekly Italian horse-racing magazines at the time. He was also a presence in the first racing programmes to be shown on television, as well as having a role as auctioneer and editor for sales catalogues.
Mario Viggiani
Colophon Publisher: EquiEquipe Concept: Fabio Petroni Marketing & Communication: Paola De Vincentis Press Consulting: Caterina Vagnozzi Art Director: Livia Diegoli Tr a n s l a t i o n s : F r a n c e s c a S i m m o n s Contributors: Giovanni Gastel, Revolution Sport, Mario Viggiani Photo: Archive EquiEquipe, Archive FEI, Archive Rolex, Fabio Petroni, Giovanni Gastel, CONI/Simone Ferraro, Michael Gueth, Carolin J. Wortmann, Philippe Vidot Print: Olivares srl Recording in the National Press Register
Index p.08 p.12 p.14 p.15 p.20 p.22 p.27 p.30 p.35 p.40 p.41 p.44 p.46
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Steve Guerdat Piazza di Siena Safe Riding Meredith Michaels-Beerbaum Il Cavallo di Leonardo Portfolio Giovanni Gastel Enable e Frankie Dettori Kent Farrington Sedik Parlanti Eduardo Menendez Tharros Time on Shopping
ours
EQUESTRIAN TIME ON RIDERS
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STEVE GUERDAT Un uomo da podio
© Li z Geg g /FE I
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EQUESTRIAN TIME ON RIDERS
P r ofessione ca mp ion e… N el Go t h a d e l panor ama int er naz ionale del s alt o os t ac oli S t ev e G uerda t , 36 a n n i, è u n lea d e r in d is c us s o or mai da olt r e quindic i anni. La s ua c ollez ione di med a g lie è st rao rd in aria e il s uo palmar es c ont inua a c r es c er e, ar r ic c hit o da risulta ti ch e f an n o n o t izia e ch e co nt inuano inc es s ant ement e ad aliment ar e la s ua f ama di fenome n o . L a cosa c he nel mon d o d e ll’ eq u it a zio n e a vvalor a ma ggior ment e la valenz a di un c a v aliere è la ca p acit à d i a rriva re a i ma s s imi t r a guar di c on dif f er ent i c a valli e da questo punto d i vist a St eve è sen za d u bbio un c ampionis s imo! N e l gennaio scorso h a n u ovamen t e ra g g iunt o il ver t ic e della R anking Lis t FEI c he per la prima volta lo a veva visto indossare la fascia di Numero 1 nel 2012. Quella di allora f u la degna c hiu su ra d i u n a st a g io n e ma gic a c he, dopo una lunga s er ie di vit t or ie e piaz z am enti nei p iù imp o rt an t i con corsi del mondo, gli ha c ons egna t o a Londr a quel r i sulta to che è il so g n o d i og n i ca va lier e: il t it olo di c ampione olimpic o, guada gna t o in sella a Nino de Bu isson et s. Q u ello rec ente è in vece il d e b u t t o d i u n ’ alt r a anna t a c he s i pr os pet t a di gr andis s imo spessore e c he p er il f u oriclasse svizze r o è par t it a c on il vent o in poppa. Con il suc c esso n ella f in a le d ella Lo n g ines FEI Wor ld C up a G ot hebor g, il c a valier e sv iz z ero ha infa t t i ot t e n u t o u n a lt ro p er s onale r ec or d: ha por t a t o a t r e le vit t or ie nell’a ppuntame n t o card in e d e l cale n d ar io inver nale. A nc he qui la c onf er ma di un alt r o c a v allo, Alam o, d o p o q u ella d e i comp a gni di gar a delle due pr ec edent i ediz ioni: Paille de la Roq u e a L as Veg as n el 2015 e C or binian s empr e nell’ ar ena s c andina va, nel 2016.
© Fa b i o Pe t r o n i /I J RC
Passione, talent o e la f o rt u n a d i n a scer e c on un padr e – P hilippe, c a valier e e t r ainer di calibro inte rn a zio n a le – ch e p e r seg uir lo e ac c ompa gnar lo ha pr ef er it o met t er e da parte la propria ca rriera a g on ist ica, u n a madr e c he lo s os t iene e lo inc or a ggia e un f ra tello che si o ccu p a d i t u t t i g li asp et ti di mar ket ing e c omunic az ione. Che Stev e G uerd a t f o sse u omo d a p od io lo s i è c a pit o già da quando er a poc o più c he 2
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His job is that of being a champion and for over fifteen years, at the age of 36, Steve Guerdat has been the undisputed leader of international show jumping’s elite. His collection of medals is extraordinary and the number of important wins under his belt continues to increase constantly, while incessantly fuelling his reputation as an ace rider. In the equestrian world what defines a riders’ competence is their ability to make it to the top with different horses and in that sense there is no doubt that Steve is a great champion! In January he was once again at the top of the FEI Ranking List, a position he held for the first time in 2012. At the time that top position marked the worthy end of a magical season that, following a long series of wins and placings at the most important shows in the world, which in London saw him achieve every rider’s dream; the title of Olympic Champion riding Nino de Buissonets. This year’s recent achievement marks the beginning of another year that is expected to be of great importance and one that the world-class Swiss rider has started in the best possible way. With his win at the Longines FEI World Cup Final in Goteborg, the Swiss rider established yet another personal record by winning the most important title in the winter season for the third time. On this occasion he confirmed the talent of another horse, Alamo, following those he had ridden in the two previous editions, Paille de la Roque in Las Vegas in 2015 and Corbinian once again in the Scandinavian arena in 2016. Guerdat has passion, talent and the luck of having a father like Philippe, also an international rider and coach, who put aside his own sports career to train and accompany his son, as well as a mother who supports and encourages him, and a brother who takes care of all marketing and communication aspects.
1 Steve Gu erd a t an d Al am o d u ri n g Lon g i n es FE I Worl d Cu p Fi n al Goth eb org 2 Steve Gu erd a t 3 Steve Gu erd a t an d N i n o D e Bu i s s on ets 4 Steve Gu erd a t an d Al am o d u ri n g Lon g i n es FE I Worl d Cu p Fi n al Goth eb org 5 Steve Gu erd a t i n P i az z a d i Si en a, Rom e 2018 6 Steve Gu erd a t an d Rod ri g o Pes s oa d u ri n g th e T O P 10 Fi n al 2018 i n Gen eva
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un r a gaz z ino. N on a c as o, a p p e n a v e n te n n e , è d i v e n ta to i l p i ù g i o v a n e ca v a l i e r e d e l l a s t or ia ad ent r ar e t r a i Top 2 0 a l m o n d o . O l tr e a l p a d r e Ph i l i p p e , s o n o T h o m a s F u ch s e B ea t Meandli – f ant as t ic i c a v a l i e r i n o n ch é m e r a v i g l i o s i tr a i n e r e u o m i n i d i ca v a l l i d i profonda cultura – le due figure che ma ggiormente hanno conta to nella sua formazione.
La sua collezione di medaglie è straordinaria e il suo palmares continua a crescere.
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When he was little more than boy it was already obvious that Steve Guerdat was a rider who would win medals and it is no coincidence that when he was only 20 years old he became the youngest rider ever to make the Top 20 in the world.
© Fa bi o Pe t r o ni /IJ R C
In addition to his father Philippe, two other brilliant riders and first class trainers with a great equestrian culture Thomas Fuchs and Beat Meandli, influenced his riding. His progress was also significantly influenced by a period spent in Valkensward when Jan Tops called on him to ride for his stable. About two years ago, moving to a yard of his own near Zurich, Steve’s dream of guaranteeing his horses a place in which they could lead an ideal life at last came true, as he said with great respect, “ensuring I could give them as much as they give me.”
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© Li z Geg g /FE I
U na c r es c it a c he ha a vut o an ch e u n a fo r te s p i n ta n e l p e r i o d o tr a s co r s o a Va l k e n s wa r d quando J an Tops lo ha c hiam a to a l a v o r a r e p r e s s o l a s u a s cu d e r i a . D a u n p a i o d i anni S t eve, c on il t r as f er ime n to i n u n a s cu d e r i a tu tta s u a a l l e p o r te d i Z u r i g o , h a c or ona t o anc he un s ogno c h e n u l l a h a a ch e v e d e r e co n ti to l i e m e d a g l i e : q u e l l o d i as s ic ur ar e ai s uoi c a valli un l u o g o d i v i ta i d e a l e d o v e , co m e d i ch i a r a co n r i s p e tto “ as s ic ur ar e lor o quant o lor o d a n n o a m e ” .
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PIAZZA DI SIENA Novant’anni di successi 1
© MG ra ssia
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P iaz z a di Siena : i su oi ca va lieri, i su o i c a valli, il f as c ino di una c or nic e unic a c ome quella di V illa Borg h e se, e d i u n a p p u n tament o c he nonos t ant e il pas s ar e degli anni, t ra storia e tra d izion e, mo d a e co st u me, s por t e s pet t ac olo, c ult ur a e mondanit à è sem pre perfettamen t e a l p a sso co n i t e mpi. Q u est’anno si f e st eg g ia n o i no vant’ann i da quando il c onc or s o ippic o, r ic onos c iut o nel 1926 nel cale n d ario u f f icia le d ella Feder az ione Eques t r e Int er naz ionale e it iner ant e nelle prime t re e d izion i t ra l’ ip p o d ro mo di V illa G lor i e quello dei Par ioli, ha t r ovat o la sua stabile sed e n ell’ e llisse p rog et t a t a alla f ine del s et t ec ent o da gli ar c hit et t i A n tonio e Mario Asp ru cci su co mmissione del pr inc ipe Mar c ant onio B or ghes e. Q uella e llisse che, gio iello d i a rch it e t t u ra d e l paes a ggio, anc he a t t r a ver s o la s t or ia di ques t o straordinario a p p u n t a me n t o sp o rt ivo è divent a t a una delle c ar t oline più not e di V illa Borghese nel mon d o . L’ iniz io dell’epop ea d i Piazza d i Sien a è da t a t o 1 9 2 9 c on il s igillo della vit t or ia dell’Italia nella Co p p a d elle N azion i con la s quadr a c ompos t a dal Ten. C ol. For quet s u Ca pinera, dal Ma g g . Borsa relli su Crisp a e dal C a p. B et t oni s u A ladino. Per quest’ultimo ca va liere f u t rio n f o complet o, c on alt r e t r e vit t or ie e t r a ques t e la più prestigiosa: il Gran Pre mio .
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Un concorso ca p ola vo ro co me è st a t o p er l’ It alia quello della pas s a t a ediz ione, quella del ritorno della p iazza al f o n d o e rb o so, c hius a c on la vit t or ia della s quadr a az z ur r a nella Coppa delle N azion i (in camp o Giulia M ar t inengo, Emanuele G audiano, B r uno C himirri e Luc a M arzian i) e d i L ore n zo De Luc a nel G r an P r emio R oma. I l giov ane a v iere d i L ecce ch e , p art it o da r a gaz z ino aut odida t t a, divent a t o uno dei grandi prota gon ist i d e l circu it o in t e rn a z ionale del J umping, ha por t a t o l’ emoz ione alle stelle quando in sella a Scu d eria 1918 H alif ax Van H et K luiz ebos , pic c olo s aur o volant e, è riuscito i n u n ’ imp resa ch e semb ra va s t r ega t a per i c olor i it aliani. L’ inno italiano n ella p re mia zio n e d e l Gr an P r emio R oma er a s t a t o l’ ult ima volt a s ent it o nel lontano ’94 q u an d o la g ara f u vin t a da A r naldo B ologni c on May D ay. D o m enic a 27 ma g g io 2018. E cco u n ’ altr a da t a c he r imar r à t r a quelle da r ic or dar e nell a storia del co n co rso ca p it o lin o .
I suoi cavalieri, i suoi cavalli, il fascino di una cornice unica come quella di Villa Borghese.
With its riders, its horses, the enchantment of a unique setting such as that of the Villa Borghese, Piazza di Siena is an event that in spite of the years that go by always remains perfectly in tune with the times amidst history and tradition, fashion and customs, sport and entertainment, culture and society life. This year marks the 90th anniversary of a show that, officially acknowledged in 1926 in the International Equestrian Federation’s calendar and that for the first three years changed locations between the racetracks of Villa Glori and the one in Parioli, found its permanent location in the oval designed at the end of the 17th century by the architects Antonio and Mario Asprucci, commissioned by Prince Marcantonio Borghese. It is the same oval that, as a jewel of landscaping architecture, has become one of the most famous postcards of the Villa Borghese also thanks to the history of this wonderful sporting event. The beginning of Piazza di Siena’s amazing story started in 1929, when Italy won the Nations Cup fielding a team starring Lieutenant Colonel Forquet riding Capinera, Major Borsarelli riding Crispa and Captain Bettoni with Aladino. Bettoni triumphed throughout the show winning three other classes, including the most prestigious of all, the Grand Prix. It was a masterpiece for Italy, just like last year’s show when the oval returned to be a grass arena end saw the Italian team triumph in the Nations Cup (with Giulia Martinengo, Emanuele Gaudiano, Bruno Chimirri and Luca Marziani) and Lorenzo De Luca win the Rome Grand Prix. The young member of the Italian Air Force from Lecce, who started off as a self-taught boy, who has become one the leading riders on the International show jumping circuit, had the crowds on their feet when, riding his small flying chestnut Scuderia 1918 Halifax Van Het Kluizebos, he managed to win a prize that seemed to be cursed for Italy since the Italian national anthem had not been played for a Rome Grand Prix prize giving ceremony since 1994 when Arnaldo Bologni won the class riding May Day. Sunday May 27th, 2018. That is another date that will remain among those to be remembered in the history of the Roman show.
© S im o ne Fe r ra ro
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Hi s tor y ‘ 30s D e Lu ca, P i az z a d i Si en a Bors arel l i on Cri s p a Loren z o d e Lu ca on Hal i fax Van Het Kl u i z eb os P u b l i c i n P i az z a d i Si en a
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EQUESTRIAN TIME FOR EXCELLENCE
S2 LA NUOVA STAFFA “AL FEMMINILE”, FIRMATA SAFE RIDING. S2 the new “ladies” stirrups created by Safe Riding. U N N U OVO MO D E LLO, PR O G E TTATO P ER IL PUBBL ICO F EM M I N I L E, USATE ANCH E D A M E R EDIT H MICHAEL S-BEERBAUM SI A F F I A NC A ALL’ E SI STE NTE S1 G ARAN TEN DO SICUREZ ZA, LE G G ER EZ Z A E D E LE G ANZA.
Safe Riding, brand di proprietà esclusiva di Tenuta Montema gno Horses, presenta la nuo va staffa S2 Safety First dedica ta al pubblico femminile. Anche per il nuovo modello, che si affianca all’esistente S1, l’obiettivo è di assicurare una monta sicura, confortevole ed elegante ad a tleti tessera ti così come a semplici a ppassiona ti. Costruita adottando una lega di origine aeronautica, la staffa S2 Safety First eredita numerose cara tteristiche della precedente S1, introducendone alcune nuove e uniche, studia te a ppositamente per proporsi al mondo dell’equitazione femminile. Leggermente più piccola e più leggera del modello S1, la S2, infa tti, si ada tta perfettamente allo stivale femminile, garantendo comunque la sicurezza che da sempre ra ppresenta l’asset primario dei prodotti Safe Riding. La sicurezza è totale, certifica ta e coperta da brevetti deposita ti a livello internazionale. L’arco si a pre in ogni direzi one a 90° e, in caso di caduta, permette al ca valiere di liberare completamente il piede evitando di rimanere “instaffa to”. Il comfort è garantito dalla pedana ammortizza ta che è dota ta di un sistema di gripping innova tivo, in grado di ada ttarsi a qualsiasi sollecitazione, offrendo una sensazione di massima sicurezza in ogni condizione di monta o durante una performance a tletica. Anche le nuove S2 Safety First sono sta te progetta te con un angolo di cur va tura della struttura di 45°, per garantire il ma ggior comfort al ca vallo e la più corretta posizione al ca valiere. Il design essenziale, ma ricerca to, e le ampie possibilità di personalizzazione delle cover fanno sì che la nuova staffa S2 Safety First ra ppresenti la soluzione ideale per il pubblico femminile, molto a ttento al design, oltre che ai contenuti tecnici. La nuova staffa viene proposta in tre differenti colorazioni per il telaio, Silver Chrome, Sandy Gold e Spectral Grey, che possono essere combina te con le cover già disponibili per il modello S1. Qua ttro le ca tegorie di cover disponibili: - Contemporar y, per giocare con i colori - Flags, per ra ppresentare se stessi e il proprio Paese - Premium, per curare ogni più piccolo detta glio - Luxur y, per e sprimere uno stile unico creando una cover interamente personalizza ta nella grafica e nella scelta dei ma teriali. Un’a ttenzione a l pubblico femminile, na ta dal continuo confronto con le numerose “Ambassador” che collaborano con Safe Riding, a riconferma della passione che muove i fonda tori dell’azienda “na ta dai ca valieri per i ca valieri”.
THE NEW MODEL, DESIGNED FOR LADIES AND USED ALSO BY MEREDITH MICHAELSBEERBAUM, JOINS OUR S1 MODEL GUARANTEEING SAFETY, LIGHTNESS AND ELEGANCE. Safe Riding, the brand name owned exclusively by Tenuta Montemagno Horses, presents its new S2 Safety First stirrups for ladies. Joining our existing S1 model, this new one is aimed at guaranteeing a safe, comfortable and elegant ride both for competitive riders and amateurs. Created using an alloy of aeronautical origin, the S2 Safety First stirrups have many of the characteristics of the previous S1 model, also introducing new and unique elements studied specifically for the female equestrian world. Slightly smaller and lighter than the S1 model, these stirrups are perfectly suited to ladies’ boots, guaranteeing the safety that has always been the main asset of Safe Riding’s products. Safety is total, certified and protected by internationally registered patents. The branch opens in every direction at 90° and, in the event of a fall, allows the rider’s foot to remain completely free, avoiding any chance of remaining caught in the stirrup. Comfort is guaranteed by the cushioned tread equipped with an innovative gripping system, able to adapt to all stimuli, providing a feeling of the highest level of safety in all riding conditions or competitions. The new S2 Safety First stirrups were also designed with a 45° curve so as to guarantee greater comfort for the horse as well as the most correct seat for riders. The simple but sophisticated design and the many different personal choices available for the covers ensure that the new S2 Safety First stirrups are the ideal solution for ladies who are very attentive to design as well as to technical elements. The new stirrups’ framework is available in three different colours, Silver Chrome, Sandy Gold and Spectral Grey, which can then be matched with the covers already available for S1 models. There are four different cover categories available: - Contemporary, to play with colours - Flags, for those riding individually or for their country - Premium, to choose even the smallest detail - Luxury, to express a unique style creating covers that are totally personal both in design and the materials chosen. Such attention paid to the ladies, the result of our ongoing exchanges with the many “Ambassadors” who cooperate with Safe Riding, confirms once again the passion that inspires the founders of a company “created by riders for riders”.
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© M i ch ael Gu et h
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© Fa b io Petron i/IJ R C
EQUESTRIAN TIME ON RIDERS
L’amazzone che per prima ha raggiunto la vetta del Ranking FEI nel salto ostacoli.
Meredith Michaels, American by birth but German by adoption and citizenship following her marriage to champion rider Markus Beerbaum, was the first lady to reach the top of the FEI Show Jumping Ranking. The daughter of film director Richard Michaels and the actress Kristina Hanse, after having studied political science at Princeton University Meredith Beerbaum did not follow in her parents’ footsteps, because at the age of seven she fell madly in love with horses and with the sport that would see her earn a place in its history. At the age of 21 she arrived in Europe to gain experience at the yard owned by the German rider Paul Schockemoehle, once there, however, her idea of spending a summer in Germany turned into a permanent move. The turning point in Meredith’s private and professional life came when she met Markus, a member of the German team and brother to champion rider Ludger. They immediately set up a yard together and were extremely successful even before their marriage (1998). Meredith Michaels Beerbaum was the first woman to be part of a German Team in a European Championship (Hickstead 1999) and still holds the record for being the only woman to have won the World Cup Final three times, always riding the same horse; the unforgettable Shutterfly. Q. What did it mean for you to change citizenship to then become a leading rider on the German team for many years? A. The decision to ride for Germany was a very difficult one. First of all giving up my American passport and watching as the United States official at the Embassy in Hamburg cut through it with scissors was heartbreaking. In addition, i wasn’t like I was changing my nationality to a country that was weaker and begging for riders. I knew how hard it would be to make the German team in any case, but especially as a women. But looking back, it was clearly the right decision. Q. Who are the people who have had the greatest influence on your career as a champion show jumper. A. Well, my mom and my step dad were my major supporters throughout my younger years. Without them, none of my career would ever have been possible. In addition to buying me horses my mom helped groom and held horses at the ring, while my step-dad drove the lorry across the country so I could compete at the best shows in America. And of course I my husband. trainer and partner, Markus, has been one of the greatest influences in my Iife and my career. He has stood by me through ups and downs, always providing me with encouragement and support. He has trained me to win some of the most prestigious events. I will be forever grateful to him. Q. How do you and your husband Markus share responsibilities? Who does what in your stable’s organization. How many people and professional figures support a champion like you? A. Markus and I divide up the work in our stable organization. We each do the things that we are better at. For instance, Markus is great at designing courses and I am better at pony lessons. However we have a lot of discussions together about planning shows, training and veterinary care. We also have a top team of people surrounding us who have been with us for many years, like excellent grooms and a fantastic farm manager. Without this outstanding team supporting us, I am sure we would not be as successful. Q. Is Ludger in some way also part of your equestrian family? A. Ludger has also played a part in both Markus’s and my career, supporting us on the German team. We have enjoyed many team gold medals together as a family.
M er edit h Mic haels , s t a t unit e n s e d i n a s ci ta m a te d e s ca d i a d o z i o n e e n a z i o n a l i tà d o p o il ma t r imonio c on il f uor iclas s e M a r k u s B e e r b a u m , è l ’ a m a z z o n e ch e p e r p r i m a h a r a ggiunt o la vet t a del R ankin g F E I n e l s a l to o s ta co l i . Figlia di un dir et t or e c inema to g r a fi co – R i ch a r d M i ch a e l s , e d i u n ’ a ttr i ce – K r i s ti n a H ans e, s t udi all’ U niver s it à d i Pr i n ce to wn i n S ci e n z e Po l i ti ch e , M e r e d i th B e e r b a u m n o n ha s eguit o le or me dei genit o r i n e l m o n d o d e l l o s p e tta co l o p e r ch é a s e tte a n n i s i è paz z ament e innamor a t a dei ca v a l l i e d i q u e l l o s p o r t ch e l e a v r e b b e p o i r i co n o s ci u to u n pos t o nella s t or ia. A vent uno anni, ar r iva t a in E u r o p a p e r fa r e u n ’ e s p e r i e n z a p r e s s o l e s cu d e r i e d e l c a valier e t edes c o Paul S c hoc k e m o e h l e , l ’ i d e a d i p a s s a r e l ’ e s ta te i n Ge r m a n i a s i è t r as f or ma t a in un t r as f er ime n to i n p i a n ta s ta b i l e . L’ i n co n tr o co n M a r k u s , ca v a l i e r e d i pr ima s quadr a e f r a t ello del ca m p i o n i s s i m o L u d g e r, è s ta to p e r l e i l a ch i a v e d i v o l ta della vit a pr iva t a e della c ar r i e r a s p o r ti v a . S u b i to u n a s cu d e r i a i n co m u n e e ta n ti s uc c es s i pr ima anc or a del m a tr i m o n i o ( 1 9 9 8 ) . È s ta ta l a p r i m a d o n n a a d e n tr a r e n e l l a s quadr a t edes c a par t ec ipand o a l C a m p i o n a to E u r o p e o ( Hi ck s te a d 1 9 9 9 ) e d e ti e n e anc or a il r ec or d per es s er e s ta ta l ’ u n i ca e s p o n e n te d e l g e n ti l s e s s o a d a v e r v i n to t r e volt e la Finale di C oppa d l M o n d o , p e r g i u n ta i n s e l l a s e m p r e a l l o s te s s o ca v a l l o : l’ indiment ic abile S hut t er f ly. D. D a gli U S A alla G er mania. C o m e h a a ffr o n ta to l a d e ci s i o n e d i ca m b i a r e n a z i o n a l i tà e gar eggiar e c on i c olor i t edes ch i ? R . È s t a t o molt o dif f ic ile. C o n s e g n a r e i l m i o p a s s a p o r to a m e r i ca n o a l l ’ a m b a s ci a ta d i A mbur go e veder lo t a gliar e c o n l e fo r b i ci a p e z z e tti n i d a l fu n z i o n a r i o è s ta to u n co l p o al c uor e. N on s t a vo f ac endo u n a s ce l ta p e r o p p o r tu n i tà ch i e d e n d o l a n a z i o n a l i tà i n u n paes e più debole negli s por t e q u e s tr i ch e a v e s s e b i s o g n o d i b u o n i ca v a l i e r i . S a p e v o bene quant o f os s e dif f ic ile g u a d a g n a r e u n p o s to n e l l a s q u a d r a te d e s ca , i n p a r ti co l a r e
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© Ca r o l in J . Wo r t m a n n
© A r ch i v i oFE I /C.Ch a v ez © Ca r ol i n J. Wor t m an n
per una donna. Gu ard an d o p e rò in d ie t ro pens o s ia s t a t a la gius t a dec is ione. D. Chi sono st a t e le p erso n e ch e ma g g ior ment e hanno inf luenz a t o la t ua c ar r ier a? R . Mia madre e il mio p a t rig n o so n o st a t i ovviament e i miei più gr andi s os t enit or i quando ero ra g azza . Sen za d i lo ro n u lla s ar ebbe s t a t o pos s ibile. O lt r e c he a f inanz iar e l ’ a ttiv ità mi aiu t a van o vera me n t e su l ca mpo: mamma c on il gr ooming e l’ as s is t enz a e il pa pà guidan d o il camion p e r p o rt ar e i c a valli in gir o per t ut t i i più bei c onc or s i a mericani. Poi n a t u ralmen t e c’ è st a t o M ar kus , pr ima mio c ompa gno e poi mio mar it o, c he è anc he il mio t rain er. È cert a me n te la per s ona più impor t ant e nella vit a e nella carriera sp o rt iva . Mi h a so st en u t o in t ut t i i moment i s ia pos it ivi c he nega t ivi i n cora ggiando mi semp re . È st a t o il mio t r ainer negli a ppunt ament i più pr es t igios i e gli sarò gra ta a v it a. D. Com e è org an izza t o il la voro t ra d i voi in una s c uder ia pr of es s ionale quale la v ostra? R . Markus ed io ci d ivid ia mo il la voro . C ias c uno è impegna t o nell’ a t t ivit à c he più gli si addice. Lu i al momen t o è mo lt o a t t ivo c ome c hef de pis t e ment r e io s ono piacev olmente imp e g n a t a , o lt re ch e co n i miei c a valli, nelle lez ioni degli allievi c on i pon y. Ci c onfron t iamo co n t in u a me n t e in or dine alla pianif ic az ione dei c onc or s i, ai problemi di ord in e ve t erin ario e d i alle nament o. A bbiamo int or no a noi un t eam f a t t o di persone estremamen t e q u a lif ica t e che la vor a c on noi da anni c on gr oom ec c ellent i e m ana ger di scu d e ria e sp e rt i. Sen za il lor o s uppor t o non s ar emmo ar r iva t i ai r i sulta ti ottenu t i.
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D. R is ult a t i ot t enut i anc he co n i l co n tr i b u to d i L u d g e r, i l ca m p i o n i s s i m o fr a te l l o d i M ar kus ? R . Ludger ha r ives t it o un r uo l o m o l to i m p o r ta n te s i a n e l l a ca r r i e r a d i M a r k u s ch e n e l l a mia. C on lui abbiamo c ondivi s o g r a n d i s u cce s s i p e r i co l o r i d e l l a Ge r m a n i a . Ta n te meda glie d’ or o por t ano la f ir m a d i fa m i g l i a . D. C he t ipo di c ompet it ivit à a v e v a te tr a d i v o i u n a v o l ta i n g a r a ? D. M ar kus ed io abbiamo gar e g g i a to l ’ u n o co n tr o l ’ a l tr a p e r a n n i . A l l ’ i n i z i o m i f ac eva una c er t a impr es s ion e i n co n tr a r e m i o m a r i to i n b a r r a g e . C o m u n q u e e n tr a m b i abbiamo r ealiz z a t o c he la m i g l i o r e co s a è co n ce n tr a r s i s u l l a p r o p r i a p e r fo r m a n ce e s emplic ement e pens ar e a da r e i l m e g l i o . D. C ome s c egliet e il pr ogr am m a d e l l e g a r e e q u a l i s o n o i co n co r s i d o v e n o n v o r r e s te mai manc ar e? R . Pens iamo in pr imo luogo a ci ò ch e è m e g l i o p e r i n o s tr i ca v a l l i . Pr o v i a m o a fa r e s empr e pr ogr ammi a lungo te r m i n e p e r te n e r e i ca v a l l i n e l l a m i g l i o r e co n d i z i o n e e por t ar li al mas s imo impegno q u a n d o s o n o a l m a s s i m o d e l l a fo r m a . C i ò d e te r m i n a u n a pianif ic az ione pr udent e e al te m p o s te s s o fl e s s i b i l e a l m u ta m e n to d e l l e ci r co s ta n z e . D. C os a le por t ano alla mente i n o m i d i S h u tte r fl y e d i Fi b o n a cci ? R . Q uando s ent o pr onunc iar e i l n o m e d i S h u tte r fl y l a m i a m e n te è i n o n d a ta d i s tu p e n d i r ic or di. Mi viene la pelle d’ o ca q u a n d o p a r l o d i l u i . I l p i ù fa n ta s ti co co m p a g n o d i g a r a di t ut t a la vit a. U no dei c a va l l i m i g l i o r i a l m o n d o . M i p i a ce m o l to v e d e r l o i n v e cch i a r e nella nos t r a s c uder ia, in t ot a l e r e l a x e s i cu r a m e n te fe l i ce d e l s u o s ta tu s d i p e n s i o n a to . Fibonac c i, det t o N ac ho, è un ca v a l l o ch e r i m a r r à tu tta l a v i ta n e l m i o cu o r e . A b b i a m o f a t t o t ant e ba t t a glie ins ieme e s i a m o to r n a ti a ca s a d a u n a O l i m p i a d e co n u n a meda glia c he manc a va nel m i o p a l m a r e s . D. Q uant o è dif f ic ile per una d o n n a p r e n d e r s i cu r a d e l l a cr e s ci ta d e i fi g l i e c ont empor aneament e c omba tte r e p e r l a r a n k i n g m o n d i a l e ? R . Tant o. È dif f ic ile c ompet e r e a d a l to l i v e l l o n e l l o s p o r t, v i a g g i a r e s e tti m a n a d o p o s et t imana in gir o per il mond o e m a n te n e r e u n a v i ta d i fa m i g l i a n o r m a l e . È p e r q u e s to c he ho dec is o di f ar e una mi n o r e q u a n ti tà d i co n co r s i e co n s e g u e n te m e n te v i a g g i a r e di meno. In ques t o modo pos s o p a s s a r e te m p o co n m i a fi g l i a ch e o r a h a n o v e a n n i . D. M a in una vit a c ar a t t er iz z a ta d a q u e s ti r i tm i co s ì s e r r a ti d i l a v o r o c’ è a n co r a s p a z i o per qualc he hobby? R . Il t empo per dedic ar mi all e m i e p a s s i o n i l ’ h o s e m p r e tr o v a to s p e ci e s u q u e l l e ch e c oinvolgono anc he mio mar ito e m i a fi g l i a . Gi o ca r e a g o l f è u n a d e l l e n o s tr e a tti v i tà pr ef er it e. N on vedo l’ or a di p o te r a v v i a r e m i a fi g l i a a l l e i m m e r s i o n i s u b a cq u e e e d i pot er s c ender e in mar e ins ie m e . D. La ment e di una donna c h e h a a v u to u n a v i ta d i co s ì g r a n d i s u cce s s i s p o r ti v i h a anc or a a t t enz ione per i s ogn i ? R . C er t ament e. N on c ’ è nulla ch e d e s i d e r e r e i m a g g i o r m e n te ch e m i a fi g l i a , B r i a n n e V ic t or ia, pot es s e pr ovar e nel m o n ta r e a ca v a l l o l a s te s s a g i o i a e d i v e r ti m e n to ch e ques t o s por t ha r is er va t o a m e .
© Mi c ha e l G ue t h
© M i ch ael Gu et h
Q. What kind of competitiveness is there between you and your husband? A. Markus and I have competed against each other for many years. At first, it seemed strange to ride in a jump off against my husband. But over time, we both have realized that the best attitude is to personally focus on just doing our best. And in the end, we are both happy if our partner has success. Q. How do you choose the shows you go to? Which are your favourite show grounds and why? On average for how many weeks are you away from home? A. We chose shows according to what is best for our horses. We try to make overall long term plans for our horses to keep them in the best shape and bring them to the pinnacle of success when we need it. This takes very careful planning and one must also be flexible to circumstances that change. Of course we always try to make sure that we are ready to compete at our favorite shows like Aachen or Rome. They are both prestigious and have fabulous facilities for both horses and riders - not to mention great crowds and ambiance. Q. What effect does the name of Shutterfly have on you? And Fibonacci? A. When I hear the name Shutterfly my mind is flooded with wonderful memories. I get goosebumps when I talk about him, my greatest partner of all time. I am so grateful to have ridden one of the best horses in the world and I cherish watching him every day at our farm, relaxing and enjoying his retirement. Fibonacci, or aka Nacho’, is also a name that remains in my heart. We fought battles together and came home with an Olympic medal that was missing from my career. I do miss him. Q. How difficult is it to raise children and stay at the top of the world ranking? A. lt is very difficult to compete at the top level of the sport, travel week-in and week-out around the world and maintain a normal family life. That is why I have decided to do less showing and therefore less travelling so that I can spend time with my daughter and not miss out on her life. Q. Between work and family how do you make time for hobbies or passions? lf so, which ones? A. Yes, I have tried to make time for certain hobbies that I enjoy, especially if I can do them with my daughter and my husband. Golf is one of such hobbies. And as soon as I can I’ll teach my daughter to scuba dive, I can’t wait to enjoy that hobby with her. Q. Does a champion like you, with a career filled with successes, still have a secret dream? A. There is nothing I would enjoy more in the future than watch my daughter have joy and fun in this sport like I have. That would be my biggest wish.
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IL CAVALLO DI LEONARDO Leonardo’s horse Pos iz iona t o all’ ingr es s o della Tr ibuna S e co n d a r i a d e l l ’ I p p o d r o m o S n a i S a n S i r o , co n o l tr e 7 met r i di alt ez z a e 1 0 t onnella t e di p e s o , i l C a v a l l o d i L e o n a r d o è u n a d e l l e p i ù g r a n d i s cu l tu r e eques t r i mai r ealiz z a t e. La maes t os a oper a - f or gia ta i n te r a m e n te i n b r o n z o d a l l ’ a r ti s ta s ta tu n i te n s e N i n a A kamu nel 1 9 9 9 - s i is pir a a u n m o n u m e n to e q u e s tr e d e d i ca to a l l a m e m o r i a d i Fr anc es c o S f or z a pr oge tta to d a L e o n a r d o d a V i n ci tr a i l 1 4 8 2 e i l 1 4 9 3 . Gl i s tu d i e l’ int er es s e nei c onf r o n ti d e l l ’ a n a to m i a d e l n o b i l e a n i m a l e , p o r ta ti a v a n ti d a Leonar do già in pr e ce d e n z a , d i v e n g o n o l a b a s e s u cu i s v i l u p p a r e u n ’ i m p r e s a monument ale: r eal i z z a r e u n ca v a l l o q u a ttr o v o l te p i ù g r a n d e d e l n a tu r a l e i n pos iz ione er et t a, s o s te n u to s o l o d a l l e z a m p e p o s te r i o r i . S fo r tu n a ta m e n te
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1 Elena Salmistrar o L eon ar do Hor se Pr o je c t 2 Le ona rdo da Vinc i Stu di di ca valli, ca. 1493- 1494 ( ? ) 3 Ma tteo Cibic L eon ar do Hor se Pr o je c t 4 Ma rcelo Burlon L eonar d o Hor se Pr oje c t 5 Robe rto F raga ta L eon ar do Hor se Pr o je c t
Leonar do non r ius c ì a c ompl e ta r e l ’ o p e r a p e r ch é , q u a n d o i l ca l co i n g e s s o e r a f inalment e pr ont o, i f r anc es i i n v a s e r o l a ci ttà e d i l b r o n z o d e s ti n a to a l l a r e a l i z z a z i o n e del C a vallo f u ut iliz z a t o per co s tr u i r e ca n n o n i p e r l a d i fe s a d i M i l a n o . N el 1 9 7 7 C har les D ent , un p i l o ta ci v i l e s ta tu n i te n s e a ffa s ci n a to d a l l a s to r i a d e l C a vallo mai c ompiut o, diede v i ta a l l a L e o n a r d o d a V i n ci ’s Ho r s e Fo u n d a ti o n ch e , c inque s ec oli dopo il pr oget t o o r i g i n a l e d e l m a e s tr o , a ttr a v e r s o u n a r a cco l ta fo n d i , r ius c ì a por t ar e l’ oper a a c om p i m e n to . I l ca v a l l o co s ì r e a l i z z a to d a N i n a A k a m u v e n n e dona t o alla c it t à di M ilano e d e s p o s to p r e s s o l ’ I p p o d r o m o S n a i S a n S i r o . D ivis o in s et t e par t i, il C a val l o è a r r i v a to n e l ca p o l u o g o l o m b a r d o n e l l ’ a u tu n n o d e l 1 9 9 9 e da allor a ac c oglie i v i s i ta to r i d a v a n ti a l l a s ce n o g r a fi ca co r n i ce d e l l e tr i b u n e d i iniz io s ec olo s c or s o. In oc c as ione dei c inquec ent o a n n i d a l l a m o r te d i L e o n a r d o d a V i n ci , l a s ta tu a b r o n z e a del C a vallo di Leonar do c us to d i ta a l l ’ I p p o d r o m o S n a i S a n S i r o è p r o ta g o n i s ta d i u n impor t ant e pr oget t o di valor i z z a z i o n e . I l L e o n a r d o Ho r s e Pr o j e ct, i d e a to d a S n a i te ch
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Measuring over seven metres tall and weighing ten tons, Leonardo’s Horse is positioned at the entrance of the Grandstands at the Snai San Siro Racetrack and is one of the largest equestrian sculptures ever created.
e pa troc ina to d a l Co mu n e d i Mila n o ch e lo ha ins er it o t r a i pr inc ipali event i del palinsesto Leon ard o500, cele b ra la rico r r enz a c on la r ealiz z az ione di r ipr oduz ioni i n sc ala dell’op e ra, p e rson alizza t e d a a r t is t i e des igner di f ama int er naz ionale. La c ura tric e Cristin a Mo rozzi h a se lezion a t o t r edic i aut or i t r a t alent i e ar t is t i pr ovenient i dal m ondo del d e sig n , d ell’ a rt e, d e lla m oda e della t ec nologia I Ca v alli d’Artist a son o st a t i p re sen t a t i all’ Ippodr omo nel c or s o di una s er a t a event o nella sera ta del Gra n d O p e n in g d ella Milano D es ign Week D es ign e s i pr epar ano ad e s sere esposti in lu o g h i d e lla cit t à leg a t i al genio t os c ano ma anc he ad af f r ont ar e t rasferte c on d e st in a zio n i d ’ ecce llen za . P r im a im porta n t e t a p p a il co n co rso ip p i c o int er naz ionale di P iaz z a di S iena di R oma a fine m a ggio. N ei p ressi d ell’ Ovale d i gar a di V illa B or ghes e, mus eo a c ielo a per t o, saranno colloca t e q u a t t ro d elle t red ici oper e c he c ompongono il pr oget t o: quelle a f i r ma di Elena Salmist raro , Ma rcelo Bu r lon, Ma t t eo C ibic , e R ober t o Fr a ga t a. L e onardo a P ia zza d i Sie n a si in q u a d ra nella delic a t a a t t ivit à c he C oni, Fis e e i s tituz ioni citta d in e, st an n o t esse n d o co n il f ine di dar e vit a a nuovi modelli vir t uos i di sostegno al p a t rimo n io cu lt u rale e a r t is t ic o della c it t à. E non è un c as o c he P iaz z a di Siena, a ttra verso il Le on ard o Ho rse Pr ojec t , s ia ent r a t a nel vas t o pr ogr amma di c elebraz ioni d e d ica t e a Le on ard o Da Vinc i, s os t enut o dal M inis t er o per i B eni e le A t tiv ità Culturali. Ult erio re t e st imo n ia n za di una vis ion e c ur a dei beni ar t is t ic i il più possibile ampia ch e se g u e la f iloso f ia d ella ‘ N ouvelle’ P iaz z a di S iena e il c onc et t o di mec ena tismo sp ort ivo p er l’ a rt e e la cu lt ur a.
The majestic work of art, made entirely in bronze by the American artist Nina Akamu in 1999, is inspired to an equestrian monument commissioned in remembrance of Francesco Sforza and designed by Leonardo da Vinci between 1482 and 1493. The studies and interest in the anatomy this noble animal shown by Leonardo on previous occasions, became the bases on which a monumental feat was to be developed: the creation of a horse four times larger than in real life and rearing, supported only by its hind legs. Sadly, Leonardo was unable to complete the sculpture because when the clay model was at last ready, the French invaded the city and the bronze set aside for the creation of the horse was used to build canons to defend the city of Milan. In 1977 Charles Dent, an American professional pilot enchanted by the history of this never-completed Horse, founded the Leonardo da Vinci’s Horse Foundation that, five centuries after the maestro’s original project, collected enough funds to have the sculpture completed. The horse created by Nina Akamu was presented to the city of Milano and is exhibited at the Snai San Siro Racetrack. Divided into seven parts, the Horse arrived in the capital of the Lombardy Region in the autumn of 1999 and since then welcomes visitors in front of the spectacular setting of the early 20th century grandstands On the 500th anniversary of Leonardo da Vinci’s death, the bronze statue of Leonardo’s Horse preserved at the Snai San Siro Racetrack is to play a leading role in an important promotion project. The Leonardo Horse Project, created by Snaitech and organised under the aegis of the Municipality of Milan, which has included it as one of the main events in the Leonardo500 programme, celebrates this anniversary with the creation of reproductions to scale of this sculpture, personalised by internationally famous artists and designers. Curator Cristina Morozzi has chosen thirteen among talents and artists from the worlds of design, are, fashion and technology. The ‘Cavalli d’Artista’ were presented at the racetrack in the course of a soirée organised for the Grand Opening of Milano Design Week and are about to be exhibited in locations in the city that are linked to the Tuscan genius but are also being prepared to be put on show at other top destinations. The first important occasion will be Rome’s Piazza di Siena International Horse Show at the end of May, where close to the Villa Borghese arena, an open air museum, four of the thirteen works of art will be put on show. These are the Horses signed by Elena Salmistraro, Marcelo Burlon, Matteo Cibic and Roberto Fragata. Leonardo at Piazza di Siena is set within the framework of the delicate work that the Italian Olympic Committee, the Italian Equestrian Federation and the city institutions are doing, all aimed at giving life to new models of excellence to support the city’s cultural and artistic heritage. It is no coincidence that Piazza di Siena, through the Leonardo Horse Project, has become part of the vast programme of celebrations dedicated to Leonardo Da Vinci and supported by the Ministry for Cultural Activities and Heritage, but yet another example of the broadest possible vision and attentiveness to artistic heritage, following the philosophy of a ‘Nouvelle’ Piazza di Siena and the concept of sporting patronage of the arts and culture.
MASTERS OF PHOTOGRAPHY
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PORTFOLIO Giovanni Gastel
© Co st a n t i n o Ru sp o l i
N on c r edo es is t a emoz ione p i ù fo r te ch e e n tr a r e i n u n r a p p o r to s i m b i o ti co e a s s o l u to c on un es s er e vivent e c ome u n ca v a l l o . L o s p l e n d i d o a n i m a l e , a v e n d o o cch i m o l to la t er ali, non ha la c a pac it à d i m e tte r e a fu o co d a v i ci n o e co s ì s fr u tta n d o q u e s ta s ua debolez z a s t r ut t ur ale l’ u o m o d a d e ci n e d i m i g l i a i a d i a n n i è r i u s ci to fa ce n d o abbas s ar e l’ inc olla t ur a al c a v a l l o a d i v e n ta r n e g l i o cch i e l a m e n te d e ci s i o n a l e . C o s i è na t o quello c he da s empr e è ch i a m a to b i n o m i o . N o n p i ù u n ca v a l l o , n o n p i ù u n u o m o . U n es s er e nuovo e s plendido ch e u n i s ce 5 0 0 / 6 0 0 k g d i m u s co l o a u n e s s e r e p e n s a n te e r az ionale c ome l’ uomo. U n ce n ta u r o m i ti co e m a g n i fi co ca p a ce d i co s e s tr a o r d i n a r i e e quas i inc r edibili c ome s alt a r e i n p o te n z a m u r i d i d u e m e tr i e tr e n ta . La pr ima volt a c he ho pr ova t o q u e s ta m a g n i fi ca s e n s a z i o n e è s ta to d a b a m b i n o , v e r s o i s et t e anni, nella c as a di c a m p a g n a d i u n o d e i m i e i z i i V i s co n ti i n To s ca n a . E d o a r d o , ex uf f ic iale di c a valler ia, c a p i to i m m e d i a ta m e n te i l m i o a m o r e p e r i s u o i s p l e n d i d i c a valli, mi f ec e f ar e un paio d i g i r i d i r i s ca l d a n e n to n e l co r ti l e d e l l a s u a ca s a ar r oc c a t a s ulle c olline poi m i p o r tò s u i b o r d i d i u n p e n d i o e fr u s tò l ’ a n i m a l e ch e p a r tì al galoppo s f r ena t o giù per l a co l l i n a tr a g l i u l i v i .
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PORTFOLIO GIOVANNI GASTEL Do not believe there exists a more powerful emotion than establishing an absolute and symbiotic relationship with a living being such as a horse. Having very lateral eyes, this splendid animal is not able to focus on what is close and that is why, by exploiting this structural weakness, for tens of thousands of years, humankind has become its eyes and decision-making brain by managing to make horses lower their necks. This resulted in what has always been known as a ‘combination’. No longer a horse, no longer a person, but a new and splendid being that merges 500 to 600 kg of muscle with a thinking and rational being. A mythical and magnificent centaur capable of extraordinary exploits such a jumping walls measuring two metres and thirty centimetres in a puissance class… The first time I experienced this magnificent sensation was as a child. I was about seven years old and staying in the country home in Tuscany that belong to my Visconti uncles. Edoardo, a former cavalry officer, instantly understood my passion for his splendid horses and allowed me to ride one during a couple of rounds of the courtyard of his house high in the hills. He then took me to the edge of a slope and whipped the horse, which took off at a fast gallop down the hill avoiding the olive trees. “What should I do?” I shouted. And he imparted the first essential riding lesson, “Stay on!” he shouted back. I miraculously managed not only to avoid falling, but also to ride the horse back to the house. Edoardo looked at me through new eyes, almost as if I had become the member of an exclusive club thanks to my bravery as well as my control over myself and my fear. So that was how riding became a part of my life. I have ridden everywhere and done so all my life. Now I own four horses that I keep in Lomellina and join them whenever possible.
1 E l l e I ta l i a 2 H a r p e r ’s Ba z a r
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Io gli ur lai : ” C os a devo f ar e? ” E l u i m i d i e d e l a p r i m a e s s e n z i a l e l e z i o n e d i e q u i ta z i o n e “ S t ai s u!” U r lò. Io r ius c ii mir a co l o s a m e n te n o n s o l o a n o n ca d e r e m a a n z i r i co n d u s s i il c a vallo alla c as a. Edoar do m i g u a r d ò co n o cch i n u o v i q u a s i fo s s i e n tr a to a fa r p a r te di un club es clus ivo per c or a g g i o e d o m i n i o d i m e e d e l l a m i a p a u r a . E co s ì fu ch e i l mont ar e a c a vallo è divent a t o p a r te d e l l a m i a v i ta . Ho m o n ta to a ca v a l l o d o v u n q u e e per t ut t o l’ ar c o della mia v i ta . Ho q u a ttr o ca v a l l i i n q u e s to m o m e n to ch e te n g o i n Lomellina. E li r a ggiungo non a p p e n a p o s s i b i l e e i n s i e m e co r r i a m o p e r l a s p l e n d i d a c ampa gna in ogni s t a gione d e l l ’ a n n o . A m i ci p r e z i o s i e fe d e l i m a e s s e r i v i v e n ti e ci o è dot a t i di a t t it udini e c ompor ta m e n ti ( d i r e i ca r a tte r i ) p e r s o n a l i ch e v a n n o ca p i ti e c ompr es i. Il mont ar e a c a val l o è co n o s ce r e u n a l i n g u a co m u n e ch e i l ca v a l l o i n te n d e per f et t ament e e c he par la c o n n o i a ttr a v e r s o g l i “ a i u ti ” . M a n i , g a m b e , b a r i ce n tr o , voc e, f r us t ino ec c per met t on o d i co m u n i ca r e p e r fe tta m e n te e d i a v e r e d a l ca v a l l o r is pos t e c hiar e ed evident i. M a p o ch i o g g i h a n n o l a p a z i e n z a d i i m p a r a r e q u e s ta lingua. D a qui la paur a di mo l ti v e r s o q u e s ti u n i ci e i r r i n u n ci a b i l a m i ci . M a p e r n o i c he abbiamo impar a t o ques t a co m p l e s s a l i n g u a r e s ta l ’ i n cr e d i b i l e g i o i a d i co r r e r e n e l vent o s edut i s ulle s palle di u n a m i co m e r a v i g l i o s o e fe l i ce e co n l u i s a l ta r e o s ta co l i e r ivi e s ent ir e la pr ogr es s ione ch e p a r e i n fi n i ta d e l s u o s p l e n d i d o g a l o p p o . C r e d o ch e l’ eleganz a, par ola f ondant e d i tu tta l a m i a e s te ti ca fo to g r a fi ca e p o e ti ca , d e r i v i i n par t e anc he dalla c ont empla z i o n e d i q u e l m i r a co l o d e l l a n a tu r a ch e è i l ca v a l l o . D ic e il poet a V it t or io S er eni: ” L’ e l e g a n z a v i r tù p r e tta m e n te a n i m a l e / d e l l e p o ch e ch e gli uomini pos s ono donar e al l e co s e ” . G iovanni G as t el
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C r e d o che l’e le g an z a , pa r o la f o nd an te di t u t t a la mia e st e ti ca fot o g r a f ic a e po e ti ca , der ivi in p ar t e a n ch e da lla c o nt e mplazi o n e d i qu e l mir a c o l o d e lla n at u r a che è il c avallo .
Together we race through the splendid countryside in every season of the year. They are precious and loyal friends, but also living beings and thus have personal attitudes and behaviours (I would say temperaments) that must be understood and acknowledged. Riding means knowledge of a shared language that the horse understands perfectly and is conveyed by us through “aids”. Our hands, legs, seat, voice and whip etc allow us to communicate perfectly and obtain clear and understandable answers from the horse. Nowadays few have the patience to learn this language and hence many fear these unique and indispensable friends. However, for those of us who have learned this complex language, there is the incredible joy of racing in the wind seated on the back of a wonderful and happy friend, jumping obstacles and creeks, feeling the seemingly infinite progression of a horse’s splendid gallop. I believe that elegance, the founding element in all my aesthetic and poetic photography also derives partly from the contemplation of that miracle made by Mother Nature; the horse. The poet Vittorio Sereni says, ”Elegance is a strictly animal virtue /one of the few human beings can bestow on things.”
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U n nome, una gar anz ia. C er to , n o n e r a d e tto ch e s a r e b b e s ta to co s ì . M a co s ì è s ta to e Enable r es t er à per s empr e l a ca m p i o n e s s a d e i d u e m o n d i i p p i ci , E u r o p a e A m e r i ca , a pr es c inder e da quello c he s a r à i l b i l a n ci o d e l l a s u a u l ti m a a n n a ta d i co r s e . C a p a ce a ppunt o di r ealiz z ar e impr es e s e n z a p r e ce d e n ti , n e l l a s to r i a d e l g a l o p p o m o n d i a l e : vinc er e due ediz ioni c ons ec u ti v e d e l Pr i x d e l ’ A r c d e Tr i o m p h e i n d u e i p p o d r o m i diver s i, a C hant illy nel 2 0 1 7 e a Pa r i s L o n g ch a m p n e l 2 0 1 8 ( e q u e s to r e co r d d a v v e r o nes s uno glielo t oglier à, dopo i l r i to r n o d e l l a co r s a p a r i g i n a n e l l a s u a s e d e a b i tu a l e ) , e s iglar e l’ inedit a doppiet t a A r c d e Tr i o m p h e - B r e e d e r s ’ C u p Tu r f, s e m p r e n e l 2 0 1 8 , m a i r ius c it a pr ima a un laur ea t o d i A r c. B a i a , co n u n a s te l l a b i a n ca i r r e g o l a r e s u l l a te s ta e una balz ana al pos t er ior e s i n i s tr o s i m i l e a u n ca l z i n o , E n a b l e è n a ta i l 1 2 fe b b r a i o 2 0 1 4 , c on padr e N a t haniel e m a d r e C o n ce n tr i c. L a s u a ca r r i e r a d i co r s e h a a v u to i n i z i o pr imeggiando nell’ unic o inga g g i o g i o v a n i l e , n e l 2 0 1 6 . Tut t a via ques t o s uc c es s o no n l a p r o i e ttò i n a l to n e l l a g e r a r ch i a d i s cu d e r i a : a l r i e n tr o s t a gionale, nel 2 0 1 7 , le venn e p r e fe r i ta l a co m p a g n a d i co l o r i S h u tte r S p e e d e i n fa tti ques t a vins e e lei s i piaz z ò s o l ta n to te r z a ( a ti to l o d i cr o n a ca , W i l l i a m B u i ck è s ta to l’ unic o f ant ino s c onf it t o c on E n a b l e , ch e a l l ’ e s o r d i o a v e v a fa tto co p p i a co n R o b e r t H a vlin). La s volt a ar r ivò s ubi to d o p o , q u a n d o p e r l a p r i m a v o l ta e b b e i n s e l l a L a n fr a n co
© P h i l i p p e Vi d o t
© E cl i p sesp or t s wi r e A l ex E v er s
« C ’è p iù dive r t ime n to e sodd isfa zio n e ne l fa rs i i campio ni d a so li ».
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D e ttori: da allora Fra n k ie è st a t o il su o par t ner per f et t o e ins ieme hanno s empr e e solo v into. Oltr e a i d u e Arc d e Trio mp h e e al B r eeder s ’ C up Tur f , s ono f init i in bac hec a a n c he le Oaks in g le si e q u e lle irla n d esi , le K ing G eor ge V I and Q ueen Eliz abet h S t akes , e anc ora le Yorsk h ire O ak s, co n u n co n to in banc a c he ha s uper a t o gli 8 milioni di sterline. E se En a b le d e ve mo lt o a D et t o r i, anc he Fr ankie deve molt o a Enable: c on lei i l top joc key n a t o in It alia e cre sciu t o olt r e Manic a è divent a t o il f ant ino più vinc ent e nella storia dell’ Arc d e Triomp h e, con q u is t a t o per ben s ei volt e. L’ allena tore è Joh n Go sd e n , in g lese , la ur ea t o in ec onomia a C ambr idge, dove è s t a t o pure a tleta c on b u on i risu lt a t i n e l lan cio del dis c o e del gia vellot t o. D opo un t ir oc inio di ec c ellenz a in Irla n d a co n il “ma est ro ” V inc ent O ’ B r ien, G os den ha iniz ia t o la c arriera di allen a t ore n e g li St a t e s p e r poi t or nar e in Inghilt er r a e af f er mar s i a gli iniz i degli anni Nova n t a , La su a b a se o p e ra tiva è N ew mar ket , dal 2 0 0 6 è il “ gouver nor ” delle Clareha ven St a b le s. ENABLE AND FRANKIE DETTORI
© S h a re & Da r e /F l o r i a n L é g e r
I l proprietario è il p rin cip e Kh a lid b in Abdullah A l S aud. Membr o della C as a S audit a, uomo d’affari d i g ran d e su cce sso, in p ar t ic olar e c on la M a w ar id H olding, s ’ è da t o a ll’ippic a dalla f in e d eg li an n i Set t a n t a . Inc onf ondibile la s ua giubba ver de c on t racolla e berr et t o rosa e man ich e b ia nc he: pr ima di Enable, l’ hanno es alt a t a t ant i c am pioni, su tu t t i D an cin g Bra ve , Fra n k el e A r r oga t e. A bdullah è un a ppas s iona t o a llev a tore, c he s’ è isp ira t o a ll’ Ag a Kh a n ma anc he a Lor d H o w ar d de Walden: « C ’ è più div ertiment o e sod d isf a zio n e n e l f ar s i i c ampioni da s oli» . S ot t o la denominaz ione J uddm onte Farms, il p rin cip e p ossie d e f ant as t ic i impiant i in Inghilt er r a, Ir landa e S t a t i Uniti. Solo neg li u lt imi a n n i h a lascia t o s paz io ai f igli nella ges t ione del s uo imper o i p pic o m a tutt i in sie me , co n De t t ori e G os den, hanno ades s o un s olo gr ande obiet t ivo: Enable v inc itrice d e l t erzo Arc d e Triom phe, l’ ennes ima impr es a s enz a pr ec edent i.
Enable is a name. A certainty. Of course there was no guarantee all this would come about. But it is what happened and Enable will forever remain the champion of the two racing worlds, Europe and America, regardless of what the future may hold during her last racing season. She is a filly who has been capable of achieving unprecedented feats in the history of world racing, winning two consecutive editions of the Prix de l’Arc de Triomphe on two different racetracks, in Chantilly in 2017 and in Paris Longchamp in 2018 (and this is a record she will hold forever now that the Parisian race has returned to its traditional venue), as well as bringing home a double victory with the Arc de Triomphe-Breeders’ Cup Turf, again in 2018, something an Arc winner had never done before. A bay filly with a large white star and a narrow irregular blaze, a white sock on her left hind leg, Enable was born on February 12th 2014, sired by Nathaniel and her dam was Concentric. Her racing career started with a win in her maiden race, which was her only appearance in 2016. This success however did not place her in a significant position within the stable’s hierarchy and when the season resumed in 2017, her stable mate Shutter Speed was considered superior and won, while Enable only finished third (William Buick is the only jockey to have lost a race riding Enable, initially ridden by Robert Havlin). The turning point came soon after when she was ridden for the first time by Lanfranco Dettori and since then Frankie has been her favourite partner and together they have always only won. In addition to two Arc de Triomphe and the Breeders’ Cup Turf, they also won both the English and Irish Oaks, the King George VI and Queen Elizabeth Stakes as well as the Yorkshire Oaks, winning over 8 million pounds. And while Enable owes a great deal to Dettori, Frankie too owes a great deal to Enable. It was with her that the Italian-born top jockey who lives in the UK became the jockey who has won the most races in the history of the Arc de Triomphe with six wins (previously riding Lammtarra, Sakhee, Marienbard and Golden Horn) . Enable is trained by John Gosden, a British racehorse trainer who graduated in economics from Cambridge where he also proved to be a good athlete winning blues for both discus and javelin. After working as an assistant in Ireland with the “maestro” Vincent O’Brien, Gosden started his career as a trainer in the United States, to then return to Britain and became extremely successful in the early Nineties. He has been based out of Newmarket since 2006 and is the “governor” of Clarehaven Stables. Enable is owned by Prince Khalid bin Abdullah Al Saud. A member of the Saudi royal family and a very successful businessman, especially with Mawarid Holding, he became interested in racing at the end of the Seventies. Before the days of Enable, his unmistakeable colours, green silks with white sleeves and a pink sash and cap, had honoured many champions, among them Dancing Brave, Frankel and Arrogate. Abdullah is an enthusiastic breeder inspired by the Aga Khan as well as by Lord Howard de Walden; saying “it is more fun to build up your own families.” With his Juddmonte Farms, the prince owns fabulous stud farms in England, Ireland and in the United States. Only recently has he started to hand over responsibility for his racing empire to his sons, but they all have only one goal, together with Dettori and Gosden, seeing Enable win a third Arc de Triomphe, yet another unprecedented feat.
1 Breeder’ Cup 2 /3 Qa tar P rix de l’Arc de Triomphe 2017 4 Qa tar P rix de l’Arc de Triomphe 2018
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© Rol ex /A sh l ey Neu h of
KENT FARRINGTON 1
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Era possibile imma ginare che un ra gazzo di Chica go senza una tradizione familiare nel campo dell’equitazione sarebbe diventa to il numero uno al mondo? Kent Farrington, ca valiere americano, ha inizia to a montare all’età di otto anni dopo a ver trova to una foto della madre a ca vallo. È sta to l’inizio di una carriera esemplare, un lungo via ggio verso l’a pice del suo sport. Da quel momento, circa 30 anni fa, il suo straordinario successo è sta to plasma to dall’impegno costante e dalla incessante ricerca della perfezione, insieme alla passione per i ca valli. Cresciuto nel centro di Chica go, l’interesse di Farrington si è nutrito nelle scuderie dove ha inizia to a prendere lezioni settimanali di equitazione. Non potendo a vere a sua disposizione ca valli nè scuderie vicine, ogni giorno doveva affrontare ben tre ore di via ggio per allenarsi. Guardando indietro a quei primi anni difficili, oggi Farrington dice: “Ero da vvero ansioso di montare a ca vallo. Sono sta to un ra gazzo cora ggioso e a ggressivo”. Solo dopo a ver visto in televisione una gara in Canada, a Spruce Meado ws e all’età di 12 anni, ha deciso di concentrarsi sul salto ostacoli. “Ero da vanti alla TV e imma gina vo di essere in sella, fingendo di essere Rodrigo Pessoa o Eric Lamaze.” Who could have foreseen that a young boy from Chicago with no family background in equestrian sport would go on to become world number one? The American show jumper Kent Farrington began riding at the age of eight after finding a picture of his mother on a horse. lt was the beginning of an exemplary career, a long journey towards the pinnacle of his sport. Since that moment some 30 years ago, his monumental success has been shaped by unwavering commitment and a constant quest for perfection, along with a passion for horses. Growing up in downtown Chicago, Farrington’s interest was nurtured at the stables where he started taking weekly riding lessons. With limited access to horses and stables, he had to travel three hours to train. Looking back at those tough early years, Farrington said: “I was really eager to ride. I was a brave and aggressive kid.” lt was only after watching on television a class at Canada’s hallowed Spruce Meadows at age 12 that he decided to focus on show jumping. “I used to stand in front of the TV and imagine I was riding, pretending I was Rodrigo Pessoa or Eric Lamaze.” From the beginning Farrington had strong support, his family instrumental in the early successes. His mother and sister would ensure everything was arranged - right down to applications for shows - to allow him to train for the maximum time possible. “I used to ride so many horses in shows when I was a kid, with the highest record of competing on 26 horses in a single day. So it was very hectic, and I was very busy. My mother and sister would organize everything for me.” Farrington is a man of humility. He believes it was this support, from his family and the equestrian community, that helped build the foundations for his stellar career. He maintains his team is integrai to his consistent success and recognizes he could not compete without it. “I have a wonderful team of people behind me, some of whom have worked with me for over 1O years. My career wouldn’t be possible without them. I am very grateful for the work they put in.”
1 Kent Farrington nella sua sc uderia in Florida Kent Farrington a t his stables in Florida 2 Kent Farrington c on Cc reedanc e al Rolex Central Park Horse Sho w Kent Farrington with Creedanc e a t the Rolex Central Park Horse Sho w 2
p h. © R o le x / Ash l e y Ne u h o f
© fa b io p e t r o n i /I J RC
Fin dall’inizio Farrington ha a vuto un forte sostegno, la sua famiglia ha contribuito ai primi successi. Sua madre e sua sorella si assicura vano che tutto fosse organizza to - fino alle iscrizioni ai concorsi - per consentirgli di allenarsi il più a lungo possibile. “Monta vo tanti ca valli in concorso quando ero un ra gazzo. Era un ritmo totalmente frenetico, ed io, ovviamente, non a vevo un momento libero. Mia madre e mia sorella organizza vano tutto per me.” Farrington è un uomo umile. Crede che sia sta to questo sostegno, da parte della sua famiglia e della comunità equestre, che ha contribuito a costruire le basi della sua stellare carriera. È convinto che la sua squadra sia sta ta parte integrante del suo successo costante e riconosce che non potrebbe competere senza di essa. “Ho dietro di me un mera viglioso team di persone, alcune delle quali hanno la vora to con me per oltre 10 anni. La mia carriera non sarebbe sta ta possibile senza di loro. Sono molto gra to per il la voro che hanno fa tto.”
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To stay at the top, Farrington adheres to a strict regime. He rides and trains his horses daily, and to maintain peak physical fitness, works out five days a week. “For our sport, you can continue riding for as long as you are fit to do so and still win Majors. We can see that with Nick Skelton, who won the Individuai Olympic gold medal at the age of 58. I have no desire to stop riding anytime soon so I think it is better that I take care of myself now. lt is going to lead to a rewarding career with longevity, remaining in the top 1O riders for the next 20 years being my goal for my career.” Farrington also focuses on mental preparation before competitions. In a profession where the stakes are constantly high, he believes the challenge is to attain a level of mentaI strength that is sustainable. “In our sport, if you knock down fence number two, you’re out and it’s over. The hardest part is you must walk into every competition thinking that you are going to win and walk away most of the time where you don’t, so you have to be emotionally resilient.” In addition to his physical and mental preparation, Farrington is meticulous in planning for the season in terms of which horses to use and events to attend a round the globe. His strategy is centred a round his horses and taking risks. “I try to choose horses that I think are winners. They aren’t always the easiest, but I enjoy the challenge of trying to make them the best they can be. Part of that is managing their careers and picking venues that suit each horse’s strength.” Farrington announced his presence when he claimed the gold medal at the 1999 North American Young Riders lnternational Competition at the age of 18. One of the sport’s most successful riders, Farrington is the only American to have won the Rolex IJRC Top 1 O Fin al (in 2015). The following year at the Rio 2016 Olympic Games he was instrumental in helping Team USA take home silver, while 2017 was a year of unprecedented success; he won seven 5* Grand Prix and retained the world number one position. In May, he triumphed in the Rolex Grand Prix at CHI Royal Windsor Horse Show and was victorious at the Rolex Central Park Horse Show in September. lt was here in Manhattan that Farrington demonstrated compassion for those in need, promising ahead of the class that he would donate any money he earned to the Direct Relief fund for Hurricane Irma. “I have a house in Florida, and even though I wasn’t affected, a lot of people a round me were. I thought this would be a good opportunity to help those people.”
3 K e nt Fa rri ng to n m on t a n d o Vo y e u r al Cs i o S pru ce M e a d o w s ‘ Mast e r ’ 2 0 1 7 Ken t Fa rri ng to n R id in g Vo y e u r A t T h e C sio S p r u ce Me a do w s ‘ M a s te rs’ 2 0 1 7
Per r imaner e al t op, il c a vali e r e a m e r i ca n o s e g u e u n r e g i m e r i g o r o s o . M o n ta e d a l l e n a i s uoi c a valli t ut t i i gior ni, e p e r m a n te n e r e i l m a s s i m o d e l l a fo r m a fi s i ca , s i a l l e n a c inque gior ni alla s et t imana. “ N e l n o s tr o s p o r t, p u o i co n ti n u a r e a m o n ta r e fi n ch é s e i in gr ado di f ar lo e vinc er e G r a n Pr e m i . L o v e d i a m o co n N i ck S k e l to n , ch e h a v i n to l’ or o olimpic o individuale all ’ e tà d i 5 8 a n n i . N o n h o n e s s u n a v o g l i a d i s m e tte r e d i gar eggiar e in f r et t a, quindi p e n s o ch e s i a m e g l i o ch e m i p r e n d a cu r a d i m e s te s s o ades s o. Q ues t o mi por t er à a d u n a ca r r i e r a g r a ti fi ca n te e l o n g e v a , e m i co n s e n ti r à d i r imaner e t r a i pr imi 1 0 c a val i e r i a l m o n d o p e r i p r o s s i m i 2 0 a n n i . È q u e s to i l v e r o obiet t ivo c he mi pongo per i l fu tu r o ” . Farrington si concentra anche sulla preparazione mentale prima di scendere in campo. In una professione in cui la posta in gioco è costantemente alta, Kent ritiene che la sfida sia quella di ra ggiungere un livello di forza mentaIe che sia sostenibile. “Nel nostro sport, se abba tti la barriera numero due, sei fuori ed è finita. La parte più difficile è che devi iniziare ogni percorso pensando di vincere e uscire dal campo il più delle volte senza esserci riuscito. Quindi devi essere emotivamente saldo”. O lt r e alla s ua pr epar az ione f i s i ca e m e n ta l e , Fa r r i n g to n è m e ti co l o s o n e l p i a n i fi ca r e l a s t a gione in t er mini di quali c a v a l l i u ti l i z z a r e e a q u a l i e v e n ti p a r te ci p a r e i n g i r o p e r i l mondo. La s ua s t r a t egia è in ce n tr a ta s u u n fo r te tu r n o v e r d i ca v a l l i e s u l l ’ a s s u n z i o n e dei r is c hi. “ C er c o di s c eglier e ca v a l l i ch e p e n s o s i a n o v i n ci to r i . N o n s o n o s e m p r e i più f ac ili da por t ar e in c onc o r s o , m a m i p i a ce l a s fi d a d i ce r ca r e d i fa r l i r e n d e r e a l meglio. Q ues t o è ges t ir e la l o r o ca r r i e r a , s ce g l i e r e l u o g h i ch e s i a d a tta n o a l l a fo r z a e d all’ abilit à di ogni c a vallo. ” Farrington ha comincia to a far parlare di sè quando ha vinto la meda glia d’oro al North American Young Riders lnterna tional Competition 1999 all’età di 18 anni. È l’unico americano ad a ver vinto la Rolex IJRC Top 10 Fin, nel 2015. L’anno successivo alle Olimpiadi di Rio 2016 è sta to determinante per aiutare il Team USA a portare a casa l’argento, mentre il 2017 è sta to un anno di successi senza precedenti: ha vinto sette Gran Premi 5* ed ha mantenuto la posizione di numero uno al mondo. A ma ggio, ha trionfa to nel Rolex Grand Prix al CHI Ro y al Windsor Horse Sho w e ha vinto il Rolex Central Park Horse Sho w di New York a settembre. Proprio a Manha ttan, Farrington, oltre che a mettersi in evidenza per la sua bra vura in gara, ha dimostra to la sua sensibilità nei confronti dei più sfortuna ti: prima della gara si è impegna to a donare, in caso di vincita, l’intero ammontare dei premi i denaro al fondo Direct Relief per l’ura gano Irma. “Ho una casa in Florida, e anche se non ne sono sta to colpito, c’era molta gente in difficoltà intorno a me. Ho pensa to che questa fosse una buona occasione per aiutare quelle persone”. Numero uno a tutto tondo!
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Il suo successo planetario è stato plasmato da un impegno costante e una costante ricerca della perfezione.
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FRANCESCA ARIOLDI E FILIPPO BOLOGNI Attenti a quei due!
Born to famous equestrian parents who played leading roles in the world of international show jumping, as well as being best friends, Francesca Arioldi and Filippo Bologni were both born with horses in their DNA. They spent their childhoods following around their globetrotting families to the most famous national and international shows and started to enjoy riding ponies as children. Very soon they both became real “enfants prodige” and then young champions; roles that suited them both to perfection . They grew up together and have always had to mix their growing-up with the normal lives of their peers, a feat that was certainly not easy considering their sporting commitments. Love and passion for sport, added to enthusiasm and curiosity, as they explain in this shared interview, are the driving force of a life-style they continue to share. Curiously they are also now testimonials, since the designer and stylist Isabella Sedik, who shares a great passion for the equestrian world with both Filippo and Francesca, has chosen them both as representatives of her brands; Sedik Milano, the first a collection of bespoke haute couture and the second the active-wear line SDK. Elegance and horses are already a very successful mix and for Filippo and Francesca this has marked a new experience that is decidedly new to their normal routine. “On loan” from the world of sport to that of fashion as champions in other sporting disciplines, we see them involved in unusual activities such as choosing sophisticated material for the clothes made specifically for them, or on their first fashion photo shoot that involved them as the testimonials of the two brands. The professionalism, determination and smiles seem no different to those we see when they are in the saddle… Never stop dreaming! Question: Roberto Arioldi and Arnaldo Bologni. Your fathers were great champions and your mothers their perfect partners. What is it like to be the children of such famous people? Filippo - It was a privilege, because especially in our sport it is essential to have a system and a team to back one up. It isn’t everything, but it is fundamental. The less enthusiastic aspect is that close contact with one’s family can at time create a little conflict. But unity is strength and if one manages interaction well, then something good always comes of it. Francesca - The positive aspect is the chance to ride with someone who not only has specific experience but also knows you very well. The fact that one is compared to someone who is a great champion, in my case my father, leads to the problem of “being up to it”, an aspect I have managed with the correct degree of detachment.
Figli d’arte di g e n it o ri illu st ri ch e so n o s t a t i gr andi pr ot a gonis t i del panor ama i n ternaz ionale d el sa lt o o st aco li e a mici per la pelle. Fr anc es c a A r ioldi e Filippo Bologni sono n a t i co n il ca va llo n el DNA . H anno pas s a t o l’ inf anz ia al s eguit o di fam iglie glob e t rot t e r, n e i con corsi p iù pr es t igios i del panor ama it aliano e i n ternaz ionale e h a n n o in izia t o a d ivertir s i in s ella da bambini c on i lor o pon y. I n brev e tempo si son o co n f e rma t i p a rallelament e ver i e pr opr i “ enf ant s pr odige” , prima che giova n i ca mp ion i. Un ru olo che c alz a lor o a pennello. S o no cresc iuti in sieme e d a semp re h a nno dovut o c oniugar e il divent ar e gr andi c on un quotidiano d el t u t t o in lin e a co n q u e llo dei lor o c oet anei: impr es a non c er t ament e f ac ile, v iste le rich ie st e d ell’ imp e g n o s por t ivo. L’ am ore e la p a ssion e p er lo sp o rt , u n ite a ent us ias mo e c ur ios it à, c ome c i s piegano nella loro inte r vist a in d o p p io, son o il m ot or e di un per c or s o di vit a c he c ont inuano a c ondiv idere. Cu riosa me n t e ora an ch e in ves t e di Tes t imonial, dal moment o c he Is abella S e dik, designe r e st ilist a , a ccomu n a t a a Filippo e Fr anc es c a nella gr ande pas s ione per il m ondo d e i ca valli, li h a scelt i e n tr ambi c ome t es t imonial dei s uoi br and: S edik Milano, la prima lin e a d i h a u t e cou t u re t ailor made, e S D K , la linea ac t ivew ear. Eleganz a e c a valli so n o u n b in omio p iù c he c onf er ma t o e per Filippo e Fr anc es c a, a ll’insegna di q u est o con n u b io , è p a rt it a una nuova es per ienz a, dec is ament e f uor i dalla ordinaria ro u t in e. “P resta ti” dal mo n d o d ello sp o rt a q u el lo della moda, c ome c ampioni di alt r e dis c ipline
Question: Francesca as seen by Filippo and Filippo as seen by Francesca? Filippo - She is nice, I trust her and we have always gotten on very well, I can’t speak of her negative characteristics because frankly I cannot and have not ever seen any. Francesca - What I like best about Filippo is his self-confidence. It rubs off on me because I always feel that he supports and understands me. He is determined and hyperactive. I remember him as always being like that. Question: A life of horses and sport. What are the pros and cons of this choice? Filippo - Seen by those who do not belong to this world, the fact that perhaps was cannot go out because of sporting commitments may seen a sacrifice. In my opinion, travelling every week for sport is simply very good luck. Of course it makes it hard to follow other passions, such as the one I have for music and that led me to create the project called Filippo Bologni Music through which I produce songs (Editor’s note: already twice in the top ten digital sales in Italy alongside artists such as Tiziano Ferro). Francesca - I agree entirely with Filippo. The horse world makes me feel good and it really doesn’t worry me at all to have to sacrifice, for example, a night out with friends. Love for our sport is too strong.
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Question: What are your very favourite shows, those you would never want to miss, and why? Filippo - Piazza di Siena for the obvious reasons, mainly due to the fact that my father won the Rome Grand Prix and because I have already won three classes there. Then there is the World Cup in Verona, a place where you feel as popular as a top footballer! Francesca - Piazza di Siena and Verona are two different and very special shows. The warmth I experienced entering the arena for the first time this year still feels exciting.
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© A rc h ivio S ed ik
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Question: What is the most exciting memory in your careers as riders? Filippo - The Team Bronze Medal won at the 2018 Mediterranean Games in Barcelona riding Sedik Milano Quidich de la Chavee. Francesca - Piazza di Siena 2011 riding Kelly de Fusigny. I was seventeen and became the youngest rider to have won a class at the Rome CSIO. It still excites me because it was totally unexpected. Being there in that arena that is sacred in Italian equestrian sports was already a victory for me. Question: Riding is a sport that is a synonym for elegance. As athletes riding for the Carabinieri Sports Groups (Filippo) and the Italian Air Force (Francesca) it is compulsory for you to ride in uniform. What do you like to wear in your free time and what are your favourite clothes? Filippo - I wear sports-styled clothes, mainly jeans and t-shirts, but I pay great attention to details and in addition to fleece jackets I also love bomber jackets. Those that SDK has made for me have a characteristic I really like; I can wear them in the daytime and also in the evening. Francesca - I like fashionable clothes but without overdoing it. Isabella Sedik’s creations made for me and that I wear when riding and during my free time at shows, are the result of a perfect understanding. I feel totally at ease wearing them.
Mai smettere di sognare!
Sch eda shor t bio: Fil ippo Bologni Da ta e lu ogo d i n as c it a : R e ggio Emilia , 18/ 02/ 1994 Seg no z od iacale e a s c e nde nte : A c qua r io V i ve a: N ovellar a (R E) Famig lia: fid anz a to c o n Ma r ia Fr a nc e s c a G a r c ia Stud i: lau r ea in Stor ia , U niv e r s it à di B o lo gna Color e p r efer ito: abbina me nto ne r o / r o s s o H obb y: legg er e Fi lm ind imen ticabile: Tr o y Fr ance sca A rioldi Da ta e lu ogo d i n as c it a : Mila no , 03/ 02/ 1994 Seg no z od iacale e a s c e nde nte : A c qua r io / G e me lli V i ve a: Z er bolò Casc ina S e do ne Famig lia: sin gle Stud i: ma tur ità scientific a Color e p r efer ito: ner o H obb y: fitness, boxe in pa r t ic o la r e Fi lm in dimenticab ile : L’ A t t imo F ugge nt e
Sh or t b io: Fil ippo Bologni Da te and place of b ir th: Fe br ua r y 18th 1994 in R e ggio E m i l i a Su n sig n: Aq uar ius L i ves in : N ovellar a ( R E) Sta tus: en ga ged to Ma r ia Fr a nc e s c a G a r c ia Edu ca tion : D egr ee i n H is t o r y f r o m B o lo gna U niv e r s ity Fa vou r ite colou r : r e d/ bla c k t o ge the r H obb y: r ead in g Unfor gettab le film: Tr o y Fr ance sca A rioldi Da te and place of b ir th: Fe br ua r y 3r d 1994 in Mila n Su n sig n: Aqu ar iu s w it h G e mini r is ing L i ve in: Zer b olò Casc ina S e do ne Sta tus: sin gle Edu ca tion : High sch o o l Fa vou r ite colou r : bl a c k H obb y: fitness, boxi ng in pa r tic ula r Unfor gettab le film: De a d Po e t s S o c ie t y
s por t ive, ec c oli dedic a t i ad a tti v i tà i n co n s u e te co m e l a s ce l ta d e i r a ffi n a ti te s s u ti p e r i c a pi c he per lor o s ono s t a t i r e a l i z z a ti e p e r s o n a l i z z a ti , o i l p r i m o s h o o ti n g fo to g r a fi co di moda c he li ha impegna t i d a te s ti m o n i a l i d e i d u e b r a n d . La pr of es s ionalit à, la gr int a e i l s o r r i s o n o n s e m b r a n o e s s e r e d i ffe r e n ti d a q u a n d o s ono in s ella… Mai s met t er e d i s o g n a r e ! D. R ober t o A r ioldi e A r naldo B o l o g n i . Pe r v o i p a p à ca m p i o n i s s i m i e m a m m e l o r o validis s ime c ollabor a t r ic i. C o m e è l a v i ta d e i fi g l i d ’ a r te ? Fi l i p p o - P r ivilegia t a per c hé , n e l n o s tr o s p o r t s o p r a ttu tto , a v e r e u n s i s te m a e u n te a m alle s palle è es s enz iale. N on è tu tto m a è e s s e n z i a l e . L a p a r te m e n o e n tu s i a s m a n te è c he lo s t r et t o c ont a t t o c on l a fa m i g l i a ta l v o l ta p u ò cr e a r e u n p o ’ d i co n tr a s to . M a l’ unione f a la f or z a e s e s i g e s ti s co n o b e n e l e i n te r a z i o n i n a s ce s e m p r e q u a l co s a d i buono. Fra n cesca - Il la t o pos it ivo è l a p o s s i b i l i tà d i l a v o r a r e co n ch i o l tr e a d a v e r e s p e ci fi ca es per ienz a t i c onos c e anc he p r o fo n d a m e n te . I l fa tto d i v e n i r e r e l a z i o n a to a q u a l cu n o c he è un gr ande c ampione, n e l m i o ca s o m i o p a d r e , e q u i n d i i l p r o b l e m a d i “ e s s e r e all’ alt ez z a” io l’ ho vis s ut o c o n i l g i u s to d i s ta cco . D. Fr anc es c a vis t a da Filippo e Fi l i p p o v i s to d a Fr a n ce s ca ? Fi l i p p o - È s impa t ic a, mi f id o d i l e i e d a s e m p r e a n d i a m o m o l to d ’ a cco r d o . N o n p o s s o par lar e dei s uoi la t i nega t ivi p e r ch é fr a n ca m e n te n o n n e v e d o e n o n n e h o m a i v i s ti . Fra n cesca - La qualit à c he a p p r e z z o d i p i ù i n Fi l i p p o è l a s u a s i cu r e z z a . M i co n ta g i a in t al s ens o per c hé da par t e s u a s e n to s e m p r e s o s te g n o e co m p r e n s i o n e . È det er mina t o e iper a t t ivo. L o r i co r d o co s ì d a s e m p r e . D. C a valli e s por t a 3 6 0 gr ad i . I p r o e i co n tr o d e l l a v o s tr a s ce l ta ? Fi l i p p o - V is t o da c hi non è d e l l ’ a m b i e n te , i l fa tto ch e m a g a r i n o n s i a b b i a l a pos s ibilit à di us c ir e per c hé i n o s tr i i m p e g n i s p o r ti v i n o n ce l o co n s e n to n o p o tr e b b e s embr ar e una pr ivaz ione. D a l m i o p u n to d i v i s ta , v i a g g i a r e tu tte l e s e tti m a n e fa ce n d o s por t è s olo una gr ande f or t u n a . C e r to fa i fa ti ca a co l ti v a r e a l tr e p a s s i o n i , co m e q u e l l a c he ho io per la mus ic a, c he m i h a p o r ta to a i d e a r e i l p r o g e tto “ Fi l i p p o B o l o g n i M u s i c” c on c ui pr oduc o c anz oni (n. d . r. g i à 2 v o l te n e l l a to p te n d e l l e v e n d i te d i g i ta l i i n I ta l i a
i n siem e a artis t i co me Tizia n o Fe rro). Fr a ncesca - Son o p ien amen t e d ’ acco rdo c on Filippo. Il mondo dei c a valli mi f a s t ar e bene e anc he a me n o n p esa af f a t t o d over r inunc iar e, ad es empio, ad us c ir e la s er a c on gli amici. L’ amore p e r il n o st ro sp or t è t r oppo f or t e. D. Quali sono i co n co rsi ch e a vet e n e l c uor e, quelli dove non vor r es t e mai manc ar e, e perché? Filippo - P iaz za d i Sien a p er mot ivi scont a t i, pr inc ipalment e per il f a t t o c he mio padr e ha v into il G ra n Premio Roma e p e rch é ho già t r e vit t or ie in a t t ivo. Poi la C oppa del Mondo di Veron a. A Fiera ca valli t i se n t i popolar e quant o un f uor iclas s e del c alc io! Fr a ncesca - Piazza d i Sien a e Fie raca valli s ono due c onc or s i diver s i e ver ament e speciali. Il c alore ch e h o sen t it o a Ve rona ent r ando in c ampo per la pr ima volt a quest’anno mi f a an cora vib rare d i e mo z ione. D. Il m omento ch e rico rd a t e co n ma g g io r e emoz ione della c ar r ier a in s ella? Filippo - La med a g lia a sq u ad re b ron zo G ioc hi del M edit er r aneo 2 0 1 8 a B ar c ellona c on Sedik Milan o Qu id ich d e la Ch a ve e. Fr a ncesca - Piazza d i Sien a 2011 co n K elly de Fus ign y. A vevo dic ias s et t e anni e sono div enta ta la p iù g io va n e ad a ver v int o una gar a nello C S IO di R oma. A nc or più e moz ionante p erch é d el t u t t o in a t t e sa. Per me, già es s er e in gar a in quel c ampo, s ac r o per l’equitaz io n e it alia n a , e ra d i p e r sé una vit t or ia ac quis it a.
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D. L’equitaz ione è u n o sp ort ch e è sin o nimo di eleganz a. In quant o a t let i dei G r uppi S p ortiv i dell’Arma d e i Ca rab in ie ri (Filip po) e dell’ A er onaut ic a (Fr anc es c a) in gar a la div isa è d’obblig o. N el t e mp o lib ero q u ale è l’ abbigliament o c he pr ef er it e e il c a po c he i n dossa te più vo len t ieri? Filippo - Vesto sp o rt ivo , p er lo p iù jea ns e t -s hir t , ma c on molt a a t t enz ione al partic olare e af f ian co a lla p assio n e p e r le f elpe quella per i bomber. Q uelli c he S D K ha realiz z a to pe r me h a n n o u n a p a rt icolar it à c he mi piac e molt o: pos s o indos s ar li s ia di giorno c he d i se ra. Fr a ncesca - Mi p iaccio n o ca p i d i t e n d enz a ma s enz a es a ger az ione. Le c r eaz ioni c he I s abella Sedik h a re alizza t o p er me e che indos s o quando s ono a c a vallo o c omunque per il tempo li b e ro in con corso son o il fr ut t o di una per f et t a int es a. Indos s andoli mi sento perfettamen t e a mio a g io.
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PARLANTI ROMA: LO STIVALE DEI CAMPIONI SFIDA IL MONDO DEL POLO. LA S TO R I C A S TI VALE R I A PAR LANTI ROMA AL L A C O N Q U I S TA DE I CAM PI D A POLO CON UN A CAL ZAT URA D’ AVA NG U A R DI A D ALLA LI NE A E LE GAN T E E C O N F O RT EVO LE .
La storica stivaleria Parlanti Roma alla conquista dei campi da Polo con una calza tura d’a va nguardia dalla linea elegante e confortevole. “Polo Boots” Parlanti unisce tradizione argentina e innovazione all’esclusiva qualità del Made in Italy per rispondere alle esigenze tecniche dei ca valieri, senza rinunciare all’e leganza. Nella realizzazione di questo stivale Parlanti Roma, ormai celebre in tutto il mondo per la minuziosa cura dei detta gli, riser va particolare a ttenzione alle cuciture e alle aree ma ggiormente sollecita te durante la competizione. Inoltre, per garantire la massima protezione del piede e del gam bale, lo stivale è sta to rinforza to con un ma teriale Anti-Shock, in grado di offrire un “feel” senza eguali. L’eleganza del “Polo Boots” Parlanti è assicura ta dalla cura del detta glio propria della la vorazione artigianale, nonché dall’utilizzo di prestigiosi pellami di toro, che seguono un processo di concia na turale, frutto di una rigorosa e accura ta selezione. “Creare uno stivale da Polo che rispetti la tradizione ed esalti l’innovazione è una sfida che ho colto con molto interesse. - dichiara Daniele Parlanti, pa tron dell’azienda - Soddisfare le esigenze dei g ioca tori e offrire loro l’esperienza trentennale della maison, equivale a garantire eccellenza tecnica e design ricerca to”. “Polo Boots” Parlanti è disponibile su misura nei colori nero, testa di moro e cognac in tutto il mondo. Per ordinarlo basta recarsi presso uno dei nostri rivenditori ufficiali o fissare un a ppuntamento con Maurizio Ghigi, referente e responsabile alle vendite Horseball&Polo Parlanti, durante le manifestazioni equestri, presso gli stand dell’azienda.
PARLANTI ROMA: BOOTS MADE FOR CHAMPIONS CHALLENGE THE WORLD OF POLO. The historical boot maker Parlanti Roma is ready to conquer Polo fields with its elegant and comfortable avant-garde boots. Parlanti “Polo Boots” merge Argentinean tradition and innovation with the exclusive quality of all that is ‘Made in Italy’ to comply with riders’ technical needs without compromising elegance. In creating these boots, Parlanti Roma, now famous all over the world for its meticulous attention to detail, has concentrated in particular on the seams and other parts that are under the greatest stress during matches. Furthermore, so as to guarantee the greatest protection to players’ feet and legs, the boots have been strengthened using anti-shock material capable of providing unrivalled “feel”. The elegance of Parlanti’s “Polo Boots” is guaranteed by the attention to detail that characterizes artisan handcrafting as well as the use of prestigious steer hide that is naturally tanned and the result of rigorous and careful selection. “Creating Polo boots that respect tradition and exalt innovation has been a challenge I have addressed with great interest,” said the company’s owner Daniele Parlanti, adding that “satisfying players’ needs and offering them our company’s three decade-long experience amounts to guaranteeing technical excellence and sophisticated design.” Bespoke Parlanti “Polo Boots” are available all over the world in black, dark brown and cognac. To order them it is sufficient to visit one of our official retailers or book an appointment with Maurizio Ghigi, our representative who is responsible for Parlanti Horseball&Polo sales at the company’s stand at equestrian events.
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EDUARDO MENENDEZ
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Polo Club Villa a Sesta 1
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“Argentina te quiero”... Il polo è lega to a doppio filo al vasto paese del Sud America e i polo-players con passa porto argentino sono senza dubbio i più accredita ti ambascia tori di questo sport nel mondo. L’Italia non fa eccezione. Al Polo Club Villa a Sesta, in un affascinante angolo del Chianti a confine tra le provincie di Siena ed Arezzo, il fil rouge con il paese del tango è più vivo che mai e da sempre chi tiene in mano il bandolo della ma tassa è Eduardo Menendez. Quarantasette anni molto più che ben porta ti e cinque figli, “Edu” ha trova to a Villa a Sesta la sua seconda casa. Accredita to come gioca tore da ben sei goal di handica p, l’argentino trascorre almeno sei mesi l’anno nell’azienda toscana. Ha letteralmente visto nascere il Polo Club che è ora considera to tra i top impianti in Europa. A tal punto da a ver ospita to nel settembre scorso i Campiona ti Europei dove Menedez è sta to impegna to nel ruolo di coach con la squadra italiana vincitrice della meda glia d’oro. “Sono venuto qui per la prima volta nel ’97 quando Riccardo Ta ttoni, dopo la scomparsa del padre, mi chiese di dare vita al progetto che a veva in mente. Abbiamo inizia to a studiare ogni possibilità per trasformare questo bellissimo angolo della campa gna toscana in un impianto idoneo per la pra tica del gioco del polo. In primo luogo il campo e le scuderie, i paddock, quindi l’albergo con la club house, poi, in un secondo momento, gli altri due campi, tutti all’a vanguardia per livello tecnico e cura ti nella progettazione e nella manutenzione da Alejandro Ba ttro, numero 1 nel mondo.
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Eduardo Menendez Eduardo Menendez trainer Momenti della finale / Moments of the final P remiazione / P rizegiving
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Tutto è anda to a vanti in progressione con l’obiettivo di creare qualcosa che fosse perfettamente integra to con l’ambiente circostante e al tempo stesso di ottimo livello per il gioco. Il benessere dei ca valli e l’adegua tezza delle infrastrutture di accoglienza per i gioca tori sono sempre sta te uno dei principali obiettivi della famiglia Ta ttoni e del Club che ha come Polo Mana ger Juan Bozzi. L’a ttività del Polo Club ed il forte coinvolgimento nella sua a ttività di Edu Menendez ha fa tto sì che Villa a Sesta sia diventa ta per il popolare gioca tore argentino una sorta di seconda casa. “ Vivo qui almeno sei mesi l’anno. La Toscana mi piace e mi è sempre piaciuta. La gente è ospitale e si vive bene. Adoro il cibo ed il vino italiano e qui, da 4
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Argentina te quiero! questo punto di vista, siamo da vvero in presenza di eccellenze. L’a ttività è cresciuta progressivamente e si è sviluppa to il la to sportivo. La passione ha porta to alla crescita della nostra squadra che negli anni ha a vuto modo di mettersi in buona evidenza anche con il supporto di Gualtiero Giori che è presto arriva to a rafforzare le fila della squadra. Già a partire dalla sta gione 2002/2003 i colori blu e giallo del Polo Club Villa a Sesta sono sta ti ra ppresenta ti in molti tornei di alto spessore a gonistico. La massima soddisfazione è arriva ta però con la vittoria del Campiona to d’Europa 2019”. Il Campiona to è sta to un trionfo organizza tivo “Per noi tutti si è tra tta to di un tra guardo importantissimo e di un’occasione speciale per tutto il movimento del polo in Italia. In questo paese c’è ancora tanto da costruire intorno al nostro sport ed a ver a vuto l’occasione di ospitare un evento di questa leva tura, al di là del successo sportivo, è sta to un volano di promozione veramente ma gnifico. Viva l’Italia e Polo Club Villa a Sesta a vanti tutta”. 6
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“Argentina te quiero” ... Polo and this immense South American country are joined at the hip and polo players carrying an Argentinean passport are without doubt the sport’s most respected ambassadors all over the world. Italy is no exception and at the Villa a Sesta Polo CLub, set in an enchanting corner of Chianti at the border between the provinces of Siena and Arezzo, the bond with the land of tango is stronger than ever and has always been in the capable hands of Eduardo Menendez. A very young-looking 47-year-old with five children, “Edu” has found a second home at Villa a Sesta. A six goal handicap polo player, the Argentinean spends at least half the year at the Tuscan estate and literally saw the birth of the Polo Club that is now considered one of the best centres in Europe. The club is so good that last September it hosted the European Championships in which Menedez was the coach for the Italian Team that won the gold medal. “I came here for the first time in 1997 when, following his father’s death, Riccardo Tattoni asked me to set up the project he had in mind. We started to study all the different options available for transforming the beautiful corner of the Tuscan countryside into a location suitable for playing polo. First came the playing fields and the stables and paddocks, then the hotel with its club house. Later on we added two other fields, all created using avant-garde techniques, detailed planning and looked after by Alejandro Battro, the best in the world. Everything was developed gradually with the objective of creating something that was perfectly integrated with the surrounding environment. A top level club for the game, the well-being of the polo ponies and the suitability of the infrastructures for welcoming players have always been one of the main objectives for the Tattoni family and the club, with Juan Bozzi as its Polo Manager. The Polo Club’s activities and Edu Menendez’ significant involvement in all this have ensured that Villa a Sesta has become a sort of second home for the popular Argentinean player. “ I live here for at least six months of the year. I love and have always loved Tuscany. The people are hospitable and life is good here. I adore Italian food and wine and in that sense we are really in the presence of excellence here. Work here has developed progressively as have sporting aspects. Passion has resulted in our team’s improvement, which over the years has done well also thanks to support provided by Gualtiero Giori who soon joined us making the team even stronger. Even in the 2002/2003 season the Villa a Sesta Polo Club’s blue and yellow colours were present at many importing polo events. Our greatest satisfaction came when we won the 2019 European Championships” The Championship was an organisational triumph. “This was an extremely important objective for all of us and a special occasion for Italian polo. There is still a great deal to be done for our sport in this country and, results aside, having had the opportunity to host such an important event was a really magnificent driving force as far as promotional aspects were concerned. Long live Italy and the Villa a Sesta Polo Club! Full Speed ahead!”
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Horses & Fashion
LA PASSIONE ALLA BASE DI TUTTO. Passion at the root of everything. Passione. È nella forza e nella ma gia di questa parola che si racchiude l’anima di Tharros, l’azienda di Sant’Ilario d’Enza (RE), fonda ta da Gabriella Tondelli. La passione per tutto ciò che riguarda il mondo equestre, fa tto di eleganza e di stile senza tempo. Infa tti, già entrando al circolo ippico del Duca to, dove sono scuderizza ti i ca valli del team Tharros, si percepisce a ppieno il significa to di passione. Tutto è cura to, dai fiori alle siepi, ma sono loro, i ca valli, che fanno ca pire l’aria che si respira. Li vedi affaccia ti alle finestre degli ampi box e hanno l’a tteggiamento curioso e tranquillo dell’animale che vive ama to e rispetta to. Tharros è una giovane e dinamica azienda che nasce in un primo tempo come allevamento e preparazione di ca valli da salto. Volendo dare una identità e uno stile proprio alla società, la creazione di una linea di abbigliamento è sta ta una conseguenza quasi obbliga ta. L’ accura ta scelta dei ma teriali è quasi maniacale, per cogliere la na turale qualità del vero Made in Italy. Le sa pienti mani di abili artigiani fanno sì che i ca pi prodotti ra ppresentino la cura e la dedizione con le quali vengono confeziona ti. Tutti vengono sottoposti a un controllo accura to affinché possano riflettere la rice rca continua di miglioramento. Dell’abbigliame nto si occupano prevalentemente i titolari dell’azienda che, prima della produzione, non mancano di chiedere suggerimenti tecnici e osser vazioni ai propri ca valieri, circa i vari aspetti di comfort e vestibilità. È infa tti fondamentale l’a pporto di chi poi fruirà di quanto na to da una a ppassiona ta crea tività. La stessa dedizione è riser va ta, ovviamente, ai ca valli. La scelta dei puledri, la pazienza e la na turalezza del la voro a cui sono sottoposti, fanno sì che i soggetti crescano sereni e fiduciosi nell’uomo. Di questo aspetto si occupano, con ca pacità e serietà Gabriele e Alberto Bresciani che, seppur molto giovani, sono dei veri uomini di ca va lli. Le loro origini sarde hanno determina to la scelta del nome dell’azienda, Tharros, il nome antico di Oristano, loro città d’origine. Ma Tharros non vuole essere solo ca valli e abbigliamento. Nell’intento della società infa tti, c’è anche la voglia, nonché l’orgoglio, di dare possibilità a ca valieri, di vario livello, di emergere o di confermarsi sia nei concorsi nazionali sia esteri. Montano infa tti per Tharros Paolo Paini e Riccardo Martinengo Marquet ca valieri italiani, e Martina Meroni, amazzone svizzera, tutti di livello internazionale, Gabriele e Alberto Bresciani, Sofia Manzetti, giovane amazzone già campionessa europea e nazionale pon y, Elisa Baldazzi, Claudia Orlandi e Giulia Pedroni, tutti nella disciplina del salto ad ostacoli, e Costanza Mantici nel completo. Ma lasciamo la parola a alcuni di loro, a cui abbiamo chiesto perché hanno scelto Tharros.
Passion. It is in the power and the magic of this word that the soul of Tharros lies. This is a company based in Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia) and founded by Gabriella Tondelli. It is a passion for all that concerns the equestrian world, with its timeless elegance and style. One fully understands the meaning of passion when entering the Ducato Equestrian Club where the Tharros Team horses are stabled. Everything is manicured, from the flowers to the hedges, but it is the horses that convey the atmosphere here. One sees then looking out of the doors of their large stables with the curious and calm expressions of animals that are loved and respected. Tharros is a young and dynamic company that initially started off as a stud farm and a training centre for show jumpers. The creation of a fashion line became almost an inevitable consequence of the desire to provide the company with its own style and identity. The careful choice of materials used is almost obsessive in order to seize the natural quality of the real ‘Made in Italy’. The skilful hands of clever craftsmen ensure that the clothes produced convey the care and dedication with which they are made. Everything undergoes careful checks so they reflect a continuous search for improvement. The fashion line is mainly run by the company’s owners, who, before production stages, never fail to ask their riders for technical suggestions and observations concerning comfort and wearability. The contribution of those who will then enjoy all that results from such passionate creativity is essential. The same dedication is obviously also reserved to horses. Choosing foals, patience and the naturalness of the work they do ensures that they grow up serene and trust human beings. This is an aspect that is competently and seriously taken care of by Gabriele and Alberto Bresciani, who, albeit very young, are real horsemen. Their Sardinian origins resulted in them choosing the company’s name, Tharros, the ancient name of Oristano, their city of origin. But Tharros does not only mean horses and clothes. The company’s aims also include the desire as well as the pride of allowing riders at various levels to emerge or succeed both at national and international shows. Tharros riders include the Italians Paolo Paini and Riccardo Martinengo Marquet as well as the Swiss rider Martina Meroni, who all compete at an international level, Gabriele and Alberto Bresciani, Sofia Manzetti, a young talent who has already won both the Italian and European Championships, Elisa Baldazzi, Claudia Orlandi and Giulia Pedroni, all show jumpers, as well as the eventer Costanza Mantici. We asked some of them why they chose Tharros.
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“Conosco Gabriella da diversi anni, ho sempre nutrito un grande rapporto di stima nei suoi confronti, e quando ha fondato Tharros ne ho subito apprezzato lo stile elegante, la qualità dei prodotti e la sobrietà delle collezioni. Ci siamo incontrati nel 2017 al Milano Winter Show ed è nata l’idea di una collaborazione tra persone che, in primis, sono legate allo stesso territorio, e che hanno la stessa visione di un progetto di qualità. Ecco, per me Tharros rappresenta lo stile dell’ abbigliamento legato al mondo dell’equitazione. Il nostro è un rapporto giovane ma molto solido, mi auguro di essere un buon veicolo per questo brand, che merita ampio risalto nel mondo dei player di settore.” Paolo Paini
“I have known Gabriella for several years and always had great respect for her. When she founded Tharros, I instantly appreciated the elegant style, the quality of their products and the sobriety of the collections. We met in 2017 at the Milan Winter Show and it was there that we had the idea of establishing cooperation between people who are first of all linked to the same geographical area and have the same vision of a quality project. To me Tharros represents a fashion style linked to the equestrian world. Ours is a recent but very solid relationship and I hope I am a good ambassador for this brand, which deserves great visibility among players in this sector.” Paolo Paini
“I l mio a vvicinamento al mondo Tharros è sta to sopra ttutto grazie al ma gnetismo ed alla personalità di Gabriella. La prima volta che ci siamo incontra ti e presenta ti è sta to ad un concorso alle Scuderie Malaspina dove vinsi un premio Tharros. Presentandomi allo stand a riceverlo, Gabriella mi ha “misura to” dentro e fuori e, devo dire, che io ho fa tto altrettanto. Mezz’ora dopo ero un ca valiere Tharros a tutti gli effetti, felice di a vere trova to una persona con idee ed obiettivi molto chiari in testa. I prodotti sono di ottima qualità e ta glio, soddisfano ampiamente la mia pignoleria nel vestire. Coniugano una eleganza classica, nella migliore tradizione italiana, con l’utilizzo di ma teriali innova tivi. Sono fiero di ra ppresentare questo marchio Made in Italy che oltretutto promuove molto il movimento dei ca valieri italiani.” Riccardo Martinengo Marquet
“I was attracted to the world of Tharros above all thanks to Gabriella’s charisma and her personality. The first time we met and were introduced was at a show at the Malaspina stables where I won a Tharros prize. When I went over to the stand to collect my prize, Gabriella “inspected” me, physically and mentally, and I have to admit that I did the same. Thirty minutes later I was a Tharros rider, happy to have discovered someone with very clear ideas and goals. Their products are beautifully cut and of great quality, which fully satisfies my fussiness as far as clothes are concerned. They are a mix of classic elegance in the best possible Italian tradition while using innovative materials. I am proud to represent this Made in Italy brand that is also involved in strongly promoting Italian riders.” Riccardo Martinengo Marquet “It was great because first I became friends with Gabriella and Mauro, then came the idea of buying young horses for me to ride and later on that of creating a fashion line. There has never been a lack of ideas and enthusiasm and I will always be grateful for everything they have done and that they do for me.” Gabriele Bresciani
“Un amico in comune mi ha da to l’opportunità di a vvicinarmi a Tharros e di conoscere Gabriella e Mauro. Questo incontro è a vvenuto nella prima vera 2018 e da là è na ta la nostra collaborazione. Come amazzone straniera sono molto orgogliosa di poter essere una testimonial Tharros! Visto che anche l’occhio vuole la sua parte quando vado in gara è per me una priorità che il ca vallo sia ben pulito e barda to. Nello stesso modo anch’io vorrei presentarmi nel modo migliore. Con Tharro s ho trova to una linea di abbigliamento sportivo ca pace di unire funzionalità, eleganza e cura del detta glio.” Martina Meroni
“A common friend provided me with an opportunity to learn about Tharros and meet Gabriella and Mauro. This happened in the spring of 2018 and it was then that we formed a partnership. As a foreign rider I am really proud to be a Tharros testimonial! Seeing that looks are also important, when I compete it is one of my priorities that the horse should be well-groomed and saddled. It is just as important that I too should look my best. In Tharros I found a sports fashion line that is functional, elegant and attentive to details.” Martina Meroni
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“È bello perché prima è na ta l’amicizia con Gabriella e Mauro, poi l’idea di acquistare dei ca valli giovani per me e in seguito quella di creare una linea di abbigliamento. Idee e entusiasmo non sono mai manca te. Sarò sempre gra to per quello che hanno fa tto e fanno per me.” Gabriele Bresciani
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