Equestrian Time 1

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THE HORSE LOVER’S MAGAZINE

AUTUMN/WINTER 2019/20 ISSUE ONE

C A M P I O N AT I EUROPEI p.8

CENT’ANNI E NON DIMOSTRARLI p.29

CHARITY E ROMA POLO CLUB p.41

Campionato Eur op eo a Rot terda m co n vi st a sull ’appu ntamen to a cinque ce rchi di Toky o 202 0.

Un luogo musica e per tutta Questo è Snai San

Sua Altezza Reale il Duca di Sussex, conosciuto ai più come il Principe H a r r y, è d a s e m p r e i m p e g n a t o n e l l e opere di beneficienza.

© D ean M ou h t a r op ou l os/Get ty I ma g es for FE I

d i a g g r e g a z i o n e, d i v e r t i m e n t o , cultura: un punto di riferimento la città e i cittadini. l’Ippodromo Siro.

MARTIN FUCHS ORO A ROTTERDAM

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EDITORIAL

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Editor Il profumo delle Olimpiadi 2020 è già forte nell’aria. Dalla primavera all’autunno, passando per l’estate, in modo esponenziale è passato da fragranza a essenza.

Tutti i grandi palcoscenici delle discipline del dressage, completo e salto ostacoli, le regine nel panorama dell’equitazione e, proprio perché tali, le uniche a far parte del programma a cinque cerchi, sono stati testimoni di emozionanti storie sportive vissute in chiave preolimpica.

There is already the powerful scent of the Olympic Games in the air, and from spring to autumn, through summer, it has exponentially changed from a fragrance to an essence.

All the great events held for dressage, eventing and show jumping, the queens of the equestrian world and precisely because of this the only equestrian disciplines included in the Olympic programme, have witnessed exciting sports stories all experienced in a pre-Olympic mood.

Pochi mesi e la fiaccola olimpica tornerà in Giappone, 56 anni dopo l’edizione del ’64. Prepariamoci ad un 2020 che in un crescendo di gradi emozioni culminerà nell’appuntamento sportivo per eccellenza.

L’emozione di questo clima così speciale la si percepisce chiaramente nel servizio di apertura dei nostro magazine dedicato agli Europei di Salto Ostacoli di Rotterdam.

In just a few months the Olympic flame will return to Japan, fifty-six years after the 1964 Games and we should prepare for a 2020 filled with a crescendo of excitement, culminating in what is the world’s sporting event par excellence.

The excitement felt in such a special atmosphere is clearly present

Che il cavallo oltre che fonte di impegno, svago e di soddisfazione si confermi anche come modello di ispirazione della creatività lo confermano ad Equestrian Time le dichiarazioni di due firme illustri del mondo dell’arte: Mogol, autore dei più apprezzati cantautori che hanno fatto la storia della canzone italiana, e Toni Thorinbert, maestro della fotografia (tra moda e ritrattismo) insieme a quelle di brillanti operatori del settore quali Emanuele Fiorelli (EquiEffe) e Fabio Schiavolin (AD di Snaitech).

The fact that horses are not just a source of commitment, recreation and satisfaction, but also as models for creative inspiration, was confirmed to Equestrian Time by the words of two very famous members of the art world; Mogol, one of the most successful songwriters who have made the history of Italian songs, and the maestro of fashion photography and portraitism Toni Thorinbert, as well

Forti del successo del nostro “numero zero”, usciamo alla vigilia di Fieracavalli Verona in occasione dei Grandi Premi di Autunno dell’Ippodromo di San Siro, perla dell’impiantistica ippica nel nostro paese, trovando proprio nel racconto di alcuni aspetti di queste storiche realtà la conferma che il mondo del cavallo è vivo e attivo, crea cultura ed emozioni ed ha grande appeal anche per quei progetti di sostenibilità e studio di cui il mondo intero sembra si sia finalmente accorto.

in the opening article of our magazine dedicated to the Rotterdam European Show Jumping Championships.

as those of brilliant businessmen such as Emanuele Fiorelli (EquiEffe) and Fabio Schiavolin (Snaitech’s CEO).

Encouraged by the success of our test issue, we are publishing this one on the eve of Fieracavalli Verona during the Autumn Grand Prix season at the San Siro Racetrack, the Italian racing world’s jewel in the crown. It is in narrating some of the aspects of these historical realities that one finds confirmation that the equestrian world is alive and well, creating culture and emotions, with great appeal also for the sustainability projects and studies that the whole world seems to have at last become aware of.

Paola De Vincentis Fabio Petroni Caterina Vagnozzi

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CONTRIBUTORS & COLOPHON

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Contributo Romana, Caterina Vagnozzi dagli anni ’70 è una giornalista freelance specializzata in sport equestri. Dal 1987 è membro dell’International Alliance of Equestrian Journalist e delegata nazionale per l’Italia dal 2010. È sempre stata legata al mondo equestre; prima come cavaliere poi come allevatrice. All’inizio degli anni ’90 ha fondato Equi-Equipe, una società che fornisce ser vizi editoriali legati ai più importanti eventi equestri. Dalla fine degli anni ’70 ha dato il suo contributo alle principali testa te sportive italiane: Corriere dello Sport, Gazzetta dello Sport e anche al quotidiano Il Messaggero.

Cavalli e natura da sempre nel cuore, Caterina affianca all’attività di giornalista quella di imprenditrice agricola con la conduzione dell’azienda biologica di famiglia, in Sabina, alle porte di Roma.

Based in Rome, Caterina Vagnozzi has been a freelance journalist specializing in equestrian sports since the 1970s. She has been a member of the International Alliance of Equestrian Journalists since 1987 and national delegate for Italy since 2010.She has always been tied to equestrian world, originally as a horsewoman, then a breeder. At the beginning of the 1900s she founded Equi-Equipe, a company providing editorial services connected to big equestrian events. Since the late 1970s she has been a constant contributor to the main Italian sport tabloids. Corriere dello Sport and Gazzetta dello Sport, and also to the broadsheet Il Messaggero.

With horses and nature in her heart, Caterina is not only a journalist but also an agricoltural entrepreneur running the family biological farm in the Sabine Hills near Rome.

Caterina Vagnozzi

Reporter, ritrattista, fotografo di moda e art director, capace di reinventare continuamente il suo ra pporto con la fotografia e spesso in anticipo sui tempi e sulle tendenze, Toni Thorimbert inizia a fotografare giovanissimo documentando le tensioni sociali e politiche degli anni settanta. Negli anni ottanta, la sua stretta collaborazione ai più innova tivi periodici dell’epoca come Max, Amica, Moda, King è fondamentale per definire i nuovi standard visivi dell’epoca. Nel 1995 riceve il premio dell’Art Director Club/Afip per la crea tività nel ritratto fotografico.

Da allora le sue collaborazioni a livello internazionale per Details, Mademoiselle, Wallpaper e per la stampa italiana, da GQ a Rolling Stone a Io Donna e Style, e la realizzazione di prestigiose campagne pubblicitarie. Nel 2006 pubblica “Carta Stampata”, volume che racconta trent’anni di fotografie di moda e di ritratto per l’editoria, mentre “Seduction of Photography” (2017) e “Proprio da dentro ti voglio e il tuo interno desidero mentre ti guardo” (2019) sono i suoi più recenti libri d’artista prodotti in tiratura limitata. Da anni affianca al suo lavoro professionale una intensa attività didattica e curatoriale mentre il suo percorso artistico è stato oggetto di numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

To n i T h o r i n b e r t

Reporter, portraitist, fashion photographer and art director, able to continuously reinvent his relationship with photography and often ahead of the times and trends, Toni Thorimbert began to take photographs at a very young age, documenting the social and political tensions of the seventies.

During the 1980s his close cooperation with the most innovative periodicals of the time, such as Max, Amica, Moda and King, was fundamental in establishing new visual standards of the period. In 1995 he was awarded the Art Director Club/AFIP prize for creativity in portrait photography. Since then he has worked at an international level for Details, Mademoiselle, Wallpaper as well as for the Italian press, from GQ to Rolling Stone and Io Donna and Style, as well as creating prestigious advertising campaigns.

In 2006 he published “Carta Stampata”, a book narrating thirty years of fashion photography and portraits for publication while “Seduction of Photography“ (2017) and “Proprio da dentro ti voglio e il tuo interno desidero mentre ti guardo” ( 2019) are his most recent books, published as limited editions. For years, in addition to his professional work, he has taught and curated intensively, while his artistic work has been the object of many one-man and collective exhibitions both in Italy and abroad.

Giulio Rapetti Mogol è nato a Milano il 17 agosto 1936. Inizia la sua attività di autore nel 1961 e vince subito il Festival di Sanremo con “Al di là”. Incontra Lucio Battisti, compositore, chitarrista e nel 1965 iniziano a collaborare insieme. Inizia un’attività che porta questo musicista-cantante ai vertici delle classifiche italiane, considerato uno degli artisti nazionali di ma ggior pregio degli anni 70-80.

Scrive per Battisti, Mina, Celentano, Morandi, Tony Renis, Bobby Solo, Mango, Cocciante, Equipe 84, Dick Dick, Vanoni, Lavezzi, Gianni Bella, Dalla, Tenco, David Bowie e tanti altri. Nel 1970 portò a termine la mitica cavalcata con Lucio Battisti Milano-Roma poi ripetuta nel 2005 con la moglie Daniela Gimmelli invertendo rotta Roma-Milano organizzata dalla FISE. Nel 1981 fonda la Nazionale Italiana Cantanti.

Nel 1992 fonda in Umbria, terra in cui ha scelto di vivere per la bellezza e l’autenticità dei luoghi, nel comune di Avigliano Umbro (TR), il CET (Centro Europeo Toscolano). Da un calcolo recente della Siae è risulta to che ha venduto 523 milioni di dischi nel mondo.

Giulio Rapetti Mogol

Giulio Rapetti Mogol was born in Milan on August 17th, 1936. He started his career as a song-writer in 1961 and immediately won the Sanremo Festival with “Beyond”.

In 1965 he met the composer and guitar player Lucio Battisti and they began to work together. This marked the beginning of a cooperation that took this singer-songwriter to the top of the Italian charts and to be considered one of the most important national artists of the 70s and 80s. He has written songs for Battisti, Mina, Celentano, Morandi, Tony Renis, Bobby Solo, Mango, Cocciante, Equipe 84, Dick Dick, Vanoni, Lavezzi, Gianni Bella, Dalla, Tenco, David Bowie and many others. In 1970 he completed the legendary Milan to Rome cross-country ride with Lucio Battisti and then repeated this adventure in 2005 with his wife Daniela Gimmelli, this time reversing the route on a Rome-Milan ride organized by the Italian Equestrian Sports Federation. In 1981 he founded the Italian Singers Football Team. In 1992 he founded the CET (Centro Europeo Toscolano) in Umbria, the region he chose as a home because of its beauty and authenticity settling in the municipality of Avigliano Umbro (TR). According to recent figures published by SIAE, he has sold 523 million records worldwide.

Colophon

Index

Publisher: Equi-Equipe Concept: Fabio Petroni Marketing & Communication: Paola De Vincentis Press Consulting: Caterina Vagnozzi Art Director: Livia Diegoli Tr a n s l a t i o n s : F r a n c e s c a S i m m o n s Contributors: Caterina Vagnozzi, Mario Viggiani Photo: Archive Equi-Equipe, Archive FEI, Archive Snaitech, Fabio Petroni, Giovanni Gastel, To n i T h o r i m b e r t , H e l e n C r u d e n , R a f f a e l e F a z z i o l i , D e a n M o u h t a r o p o u l o s , S t e f a n o G r a s s o Print: Sincronia in Printing srl R e g i s t r a z i o n e p r e s s o i l Tr i b u n a l e d i R o m a n ° 8 7 / 2 0 1 9 w w w. e q u i - e q u i p e . c o m equestriantime2019@gmail.com L’ e d i t o r e è a c o m p l e t a d i s p o s i z i o n e d e l d e t e n t o r e d e l c o p y r i g h t p e r q u a l s i a s i p a g a m e n t o d o v u t o .

The publisher is at the complete disposal of the copyright holder for any payment due.

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p.08 p.12 p.14 p.20 p.22 p.24 p.29 p.34 p.38 p.41 p.46

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Campionati Europei Fieracavalli Verona Mogol Costanza Laliscia I quattro elementi P o r t f o l i o To n i T h o r i m b e r t Snai San Siro Ribot EquiEffe Equestrian Centre Roma Polo Club Time on Shopping

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CAMPIONATI EUROPEI R o t t e r d a m 2 0 1 9 c h i a m a To k y o 2 0 2 0 Ph o to s h o o t b y D ea n Mo uhta ropo ulo s/Ge tty Ima ge s fo r F EI 1

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Camp ion a to E u ro pe o a Ro tt e rda m c on vista s ull’ a ppu ntament o a c in que cerch i di Tokio 2020. Il più a tt e so e ve nt o n e l cale n dario d el Vecc hio C ont inente, da quando è st a to istitu ito è fissa to ne g li an n i d isp a r i a c a vallo tra due ediz ioni dei Giochi Olimp ic i ed è un m omen to to pi co p er la qu a lif i caz ion e. Il pass olimpico va infa tti g uad a gn a to su l campo . Le o cca sio ni so no po ch e e g li obiet tivi difficili d a c ent rare, in partic olare per le nazioni europee: i posti a ttribuibili sono solo 10 tra i Mondiali di Tr yon (le migliori 6 in gradua toria), gli europei di Rotterdam (3 tra quante non già qualifica te), e la Finale della FEI Na tions Cup a Barcellona (la migliore nazione tra quelle ancora a caccia del pass).

Alla l uc e della do p pia va le nz a d el l’a pp untamen to, a R ot terd am u no sp ett acolo s por tivo forte men te e moz io na n te er a q ua si s conta to. Nella b ianca arena in s ab bia s ilic ea, ess enz iale n ella su a co re o gra f ica , le asp ett a tive non son o sta te min imament e d is a tt es e né tan tomen o so n o ma n ca t i i co lp i d i s cena.

La s or p res a e l a t ena ci a d el Be l gio.

Oro al Belg io, ch e p er la pr ima vo lt a nella st oria d ell’E uropeo è salito su l pod io per ric e ver e un a me d a g lia , ar ge nt o a lla Germania e b ronz o alla Gran B reta gn a. Questo il ver tic e dell a cla ssif ica n e lla p ro va a s quadre dove la pr ez ios a posta in g ioco valeva tre gior na t e ed a ltre t ta n te pro ve : q ue lla d ell’esordio c on un a c a tegor ia a temp o t abella C , combi nazio ne di p re cisio ne e v elo c ità, e d ue su cc es sive, ent rambe di p rec is ione.

Cons idera to che Sve zia , G e rma nia , Sviz zera e Olan da erano già in q uot a Tokyo d opo Tr yo n e che le s qu a dre iscrit te e ra n o ben q uin dici, b en und ic i altri team h ann o affronta to i percors i d e llo ch e f de p iste L ouis Konic kx c on la doppia res pon sabilità clas sifica/ qua lifica zio ne .

Con quasi p ari so d dis fa zio n e risp e tto alla vittoria di un a m eda glia han no fes teggia to l a ch iusur a del camp io na t o n el r uo lo d i n ew en tries per i Gioch i il B elgio, la Gran B retagna e la Fran cia .

Un Be lgi o da vv er o so rp re nd e nt e p e rch é a n ulla di buono, n é tant omeno al podio f aceva pensare la p a rte n za in o tt a v a posizion e in una gara che già a veva ass eg na t o la pole p ositio n a gra n di p ot e nz e q ua li Germania, Franc ia e Svez ia. Decisiva la s filz a di per c or si ne tt i ch e i q ua tt ro ca va lie ri (g li esperti fu oriclas se Pieter Devos / C laire Z e Gr ego r y Wa t he le t / MJT Ne va d os S, il meno tit ola to Jerome Guer y / Quel Homme de Hus per c or si e il g io va ne Jos Ve e rlo y / Ig or, la vera rivelaz ione del c amp iona t o) han no mes so a se gn o ne lle du e g a re su cc ess ive (la s ec on da ris er va ta s olo alle mig liori diec i naz io ni) che h a nn o r ima ne g gia to la clas sifica in lung o e in larg o.

Ca r tol ine dal pod io del l a fi nale in di vi duale .

Le lac rime irre f re na bi li d i Ma rt in F uc hs s ul gr adino più alt o d el podio d uran te l’ inn o ch e ha accomp a gn a t o la sa lit a d el la b an diera Sviz zera s ul p enn one. Il volt o c orr ucci a to del br it a nn ico Be n Ma he r che , g ran de fa vorito per la vit toria, h a vis to s fumare il suo suc c esso p e r u n e rr ore a d u e o st ac oli d al tra guardo e cedere il pas so al g iovane ven tisettenne f ig lio d ’ ar te . Il sor riso s tampa t o s ul volto del belg a J os Verlo y c he a s oli ven titrè anni h a a gg iu nt o a lla med a glia d ’oro d i squ adr a anc he il bronz o ind ivid uale.

Le im ma gin i t ra sfe rit e in dir et t a d ai c anali televisivi c ollega t i han no fis s a to il ricordo 3

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The European Championships in Rotterdam were held with an eye on the Tokyo 2020 Olympic Games.

These Championships have been the most important event on the Old Continent’s calendar ever since they were created and held every other year between two edition of the Olympics and play a fundamental role for qualifying. Olympic qualification must in fact be earned in the arena. There are few opportunities and the objective is hard to achieve, especially since there are only ten spots available for European nations. These are won at the Tryon World Championships (the top six teams), at the Rotterdam European Championships (3 among those not already qualified) and at the finals of the FEI Nations Cup in Barcelona (the best team among those still battling for a pass).

In view of the dual importance of this event, a very exciting show was almost a given in Rotterdam. Expectations were not disappointed in the choreographic white siliceous sand arena, nor wwas there a lack of coups de theatre.

The surprise was the tenacity shown by the Belgian team.

The gold medal went to Belgium, on the podium for the very first time in a European Championship, with silver going to Germany and bronze to Great Britain. That was the ranking for the team event in which the high stakes were played for over three days and as many tests. It all started with a Table C class in which speed and preci-

1 Mar tin Fu c hs an d Cloon ey5 1 2/4 Martin Fuc h s m eda gl ia d ’or o in di vidu ale M art in Fuc h s ind ivid ual gold med al 3 Pod io ind ivid uale In divid u al p od ium 5 Greg or y Wa t helet 6 S qu ad ra belga meda g lia d’oro B elg ium Team g old med al 7 B en Mah er 4

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d ella prova più a ttesa del sa l t o os ta col i con un co ncent ra to di f ort i e cre scen ti em o zi oni. I due percorsi che hanno decretato la classifica individuale dell’europeo di Rotterdam, il primo che h a c hiama t o i n cam po i v ent i ci nq ue ca v al i e ri m e gl i o cl a ss i f i ca t i da l l a prova a squ adr e e il sec on do so l o i m i gl i o ri do di ci , s ono st a ti un m o m e nt o d i gra ndi s si m o s port c he ren de merito a ca v al i er i e ca v a l l i ch e n el m i gl i ore de i m odi so no e ntra t i o si s on o c on ferma ti (è il cas o di M ahe r) ne l l a st o ri a de l l ’ equ i ta zi on e.

Clooney51 è un compagno di gara pefetto e la nostra intesa speciale.

sion are needed and then two more Table A classes. Sweden, Germany, Switzerland and Holland had already qualified for Tokyo after Tryon and there were fifteen teams competing, hence the other eleven teams jumped the tracks built by course designer Louis Konickx with a dual objective in mind; the championships and a ticket for Tokyo.

Belgium, Great Britain and France celebrated the end of the championships with just as much satisfaction for their places in the Olympic Games.

Belgium proved to be really surprising since their starting position in eighth place did not indicate easy success in a championship that had, in the past, assigned pole positions to powerful teams such as Germany, France and Sweden. What proved to be decisive was the series of clear rounds that the four riders (expert top riders Pieter Devos/Claire Z and Gregory Wathelet/MJT Nevados S, less experienced Jerome Guery/Quel Homme de Hus and the young rider Jos Veerloy/Igor, the real surprise in this championship) posted in the next two rounds (the second reserved only to the top ten nations), clear rounds that completely overturned the final result.

Postcards from the podium for the individual final.

M artin Fuc hs è l’ es empio de l l a pro f es si o na l i t à e del l a ot t i m a l e ge st i o ne del pro pri o c a vallo. Figlio d’arte in qua nt o ra p pre sen ta nt e di un a f a m i gl i a che ne l m ond o d el sa l t o ost ac oli h a u no st a tu s int ern az i o na l e i ndi s cu sso ( Tho m as i l pad re e M a rk us l o zi o ... c a valieri for midabili), è in s el l a da cam pi on e s i n da qu and o m ont a va i po n y, dun que anc ora prima di met ters i i n ev i de nz a t ra gl i j uni or e g l i y o ung ri de rs. Ba sti pe nsa re che l’oro di R ot terd am lo ha a gg i unt o a d un p al m are s che co nta v a gi à undi ci m e da g l i e e t ra questa l’or o d ei Yout h O l y m pi c Ga m e s 2 0 10 . I n s el l a al fi do Cl o one y 5 1, un gri gi o 5

Martin Fuchs’s uncontrollable tears from the highest step of the podium accompanied the Swiss flag as it was raised on the flagstaff. British rider Ben Maher looked disappointed since, after being the top favourite, he saw success vanish when he knocked down a pole just two jumps from the finishing line, giving victory to the young 27-year-old son of another champion rider. There was a broad smile on Belgium’s Jos Verloy’s face as he added individual bronze to team gold at just 23 years of age. The live images broadcast by television captured forever memories of the most important event in show jumping with many powerful and increasing emotions.

The two rounds that decreed the individual ranking at the Rotterdam European Championships, with the first involving the top 25 riders in the team ranking and the second only the top twelve, provided moments of unforgettable sport that paid homage to the riders and horses that competed, ensuring they will be remembered (such as Ben Maher) as part of the history of show jumping.

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tre dic en ne co n cu i fa co pp ia f issa da q uan do il c a vallo a veva s et te ann i, a veva già d a temp o messo in ch ia ro d i e sse re a pieno titolo n el Got ha dei s alto os tacoli. Al suo pr imo an no tra i se ni ore s, n el 2 014 è d iventa to su bito camp ione di Sviz z era, u n t itolo c he ha biss a to ne l 20 16. Un po st o se mp r e as sicu ra to nella prima s qu adra ross oc roc ia t a d al 2015 e di l ì a va nt i tu tt a co n il b o tt in o delle m eda g lie e d i ris ulta t i ind ivid uali da in cornic ia re in crescit a co st a nt e : a i G io c hi di R io è 9° , nel mondiale d i Tr yon dello sc ors o anno a rge nto in divi du al e d a va n ti al su o idolo e amico Steve Guerda t e 2° nella più rec e nte finale de lla F EI Wor d Cup . Ven tes im o d opo la p rima giorn a ta, nes su na sb a vatura negli a lt ri 4 p er cor si. ”Clo on e y è un comp a gn o d i gara p erfetto e la nost ra int es a spe ci ale”.

Spe c ial e anch e q ue lla de l ve nt it re enn e belga Jos Verloo y (u n c ogn ome illust re nel mond o dei ca va lli ch e rico n os ce il p ad re Axel tra i ca valieri b elgi più a ttivi a livello inte rnazionale ) co n Ig o r, s uo comp a gn o anc he ai mondiali di Tr yon. “È un figlio di Eme ral d e s ta ve ra me nt e d imo str an d o d i a ver er edita t o t utt a la clas se del pad re. Non a vrei mai pensa to d i ar riva re al p od io e son o da vvero straord in ariamen te felic e - ha dich iara to Ver loo y - ch e a lla gio rn a ta fin ale era piaz za to in s econda p osiz ione alle sp alle di Ben Maher. L’a sso br ita n nico ha a vu to nel fan tas tico Explotion W u n c omp a gn o d i c ampion a to ga la tt ico e d e ra da to co me il gran de fa vorito. Asp ett a tiva manca ta e g rand e disa ppu nto . Ecco qu el ch e ca pit a ai p iù forti: salire s u un pod io per c on la facc ia tira t a per r ic evere un a me d a g lia d’ a rg en to.

Az z ur r i in agr o-do lc e.

Camp ion a to i n a gro - do lce pe r il te am It alia (Luca Marzian i/Tokio d u Soleil, R ic cardo P isan i / Chaclot, G iu lia M a rtin e ng o /E lzas e B run o C himirri/To wer Mouch e. Parten za opac a (11° pos to) , sple n did a rimo nt a il sec on do giorno (6°) c he ha solleva to il m orale e f a tt o spe rare pe r l’ a mb ito pa ss p er To ki o e, p er f in ire, la delus ione di perdere n uovam ent e ter reno e torn a re n u ov ame n te ind ie tro nella clas sifica defin itiva (9° ). Tre bin omi az z urri han no però a ff ro nt a t o la f ina le in d ividuale ris er va t a ai mig liori 25, e qu es to non pu ò certa mente ess er e co nsi de ra to o rdin ar ia rou tin e: Marzian i h a chius o 1 8°, Giulia Martineng o 21° e Ricca rd o P isa ni 19 °.

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Martin Fuchs is an example of professionalism and great management of his horse.

Following in his family’s footsteps, a family with undisputed status in the equestrian world (his father Thomas and his uncle Markus … both formidable riders), has been riding as a champion ever since he was on ponies, even before playing an important role among juniors and young riders. The gold medal in Rotterdam will be added to a CV that already included eleven medals, among them gold at the 2010 Youth Olympic Games. Riding his trusted Clooney 51, a 13-year-old grey he has had since the horse was a 7-year-old, he has for sometime made it clear that he was fully legitimately a member of the show jumping elite. During his first year on the senior circuit, he won the Swiss Championships in 2014 and then again in 2016. He has always a member of the Swiss top team since 2015 and from then on with a haul of medals and individual results well worth framing and constantly improving, he came 9th at the Rio Olympics and won individual silver at the Tryon World Champions last year beating his idol and friend Steve Guerdat and then finished 2nd in the more recent FEI Word Cup final.Ventesimo dopo la prima giornata, nessuna sbavatura negli altri 4 percorsi.” Clooney è un compagno di gara perfetto e la nostra intesa speciale”.

The medal won by 23-year-old Belgian rider Jos Verlooy (he bears a surname that is famous in the show jumping world, his father Axel is one of the most internationally active Belgian riders) riding Igor, the same horse he rode at the World Championships in Tryon, was also very special. “He is the son of Emerald and is really proving that he has inherited all his father’s class. I never imagined I would stand on the podium and I am immensely happy,” said Verlooy, who at the end of the last day finished second behind Ben Maher. The British champion rider has found a fantastic companion in Explosion W and was considered the real favourite, expectations that were not achieved and caused great disappointment. That is what happens even to the very best, having to stand on the podium looking tense when receiving a silver medal.

A bitter-sweet result for the Italian Team It was a bitter-sweet championship for Team Italia (Luca Marziani/Tokio du Soleil, Riccardo Pisani /Chaclot, Giulia Martinengo/Elzas and Bruno Chimirri/Tower Mouche).

They started off with a mediocre result (11th place) to then make a fantastic comeback on day two (6th) raising morale and allowing the team to hope for a much-wanted pass for Tokyo, to then end with the disappointment caused by losing ground and finishing 9th at the end of the championship. Three of the Italians qualified for the individual final reserved to the best 25 and that is certainly not a feat that can be considered routine. Marziani finished in 18th place with Giulia Martinengo 21st and Riccardo Pisani 19th .

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FIERACAVALLI VERONA Passione per i cavalli da 121 anni 1

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© JV S . G r ass o

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Fi er ac a v all i t a g lia il t ra gu a rdo de lle 121 ed iz ioni alla Fiera d i Verona, confermand os i il più prestigio so e ve nt o d e di ca t o a l p anorama eq ues tre nazion ale ed europeo. Da oltr e un s ec olo ra pp re se nt a l ’u ni on e p e rfet ta tra pass ione per il m ond o d el ca vallo, tu ris mo , spo rt, alleva men to e i nt ra tt en ime n to. I s uoi n umer i n e son o la mig liore test imonianz a: nel 2018 1 60 mila v isita t or i d a 60 n az ioni, 750 az iende es positrici da 25 paesi, un a medi a di 20 0 e ve n ti che a nima n o i 128 mila metri q uad ra ti d ella fiera, tra gare s portive di altissimo livello, come l’unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World CupTM , co mp e tiz ion i mo rf olo g iche , d isc ip line western, s ho w e a tt ivit à d ida ttich e.

Pi ù di 2.40 0 e se mp lar i d i 60 r az ze eq uine met ton o in mos tra la biodivers ità italiana e stranie ra . O lt re a lla pa rt e e sp os itiva con i p iù im port ant i m arc hi in tern az ionali per alle vamento e d e qu it az io ne e le mig liori propos te per l’ eq uit urismo, lo sp ett ac olo è par te integra n te de lla man if es ta zion e con gli a p punt amenti del Wes terns ho w, le iniz ia tiv e ded ica te a f ami glie e b a mb ini e il Gala d’Oro s erale con i p iù grandi nomi dell ’arte e que str e.

Que st’ anno con Fie ra ca va lli A cad e my p arte anch e u n p rogetto ambiz ios o c he ha l’obiet tivo di dif fo n de re un a cu ltu ra s emp re più risp ettosa d el benes sere dell’ animale a tutti i l ivelli, e ch e p o ne a nch e l’ a cc en to sulla s os ten ib ilità ambient ale d i c ui il turismo in sella è n a t ura le am ba scia tore.

Come s pieg a il Di re tt or e G e ne ra le d i Veron afiere, Giovan ni Mantovan i, “ Abb iamo s viluppa to e me sso a sist em a l’ e spe rienz a e i valori acq uis iti in un la voro iniz ia t o già ne l 2014 c on l’ist it uzio n e d i un a co mmis s ione in caric a ta di tu telare gli oltre 200 0 p res ent i ogni anno in f ie ra . Tu tt o ciò p er co n tin uare ad acc omp a gn are e sostener e l’evoluz ione del ru olo de l ca va llo n e lla so cie t à, così c ome ab biamo fa t to per 121 an ni” .

Un p alin ses to d i a t tiv ità di st ra or din aria valenz a n el s egn o d el ra p port o s peciale c he lega d a olt re 5 mille n ni u o mo e ca v allo.

Th e b o x Fi e r a ca v a l li c on fe rma nel suo pa lins esto spo rtivo Jum ping Ve ro na co me l’ e vento più a tte so .

M a c ch i na organ iz z a tiva molto o le a ta, c on to p pro fe ssio nisti de l pa no ra ma inter na zio na le ne i r uo li chia ve d e l l ’ e v e nt o, una to rta c on 20 c an de line da sp egn er e ne lla e dizio ne de l pr os simo a nno , il ca lor e di un p u b b l i co c he a detta d i tutti i prota gonisti no n ha e gua li e a ccog lie nza a 5 ste lle pe r ca va lli e ca va lie ri.

Q u e st i i p un ti d i forz a d i un c onc orso c he vi e ne r ico no sciuto tra gli a dde tti a i la vo r i co me uno de i mig lior i e v e n ti i n d oor de l mond o e un e se mpio da imita re .

N e l Pa l a Volk s wa gen - arena te c nic am ente pe rfe tta, co lle ga ta dire tta me nte a l pa dig lion e fie ristico a diace n t e co n c amp i di ese rc iz io, s c ude rie e a mp ia a re a com me rcia le - l’un ica ta ppa i ta lia na del la L on gines F E I Ju m p i ng World CupT M è l’a pi c e di un Co ncor so In te r na zion ale a 5 stelle che richia ma , co me se mpr e , l a “ crè m e de la c rèm e” del sa lto o stac oli mondia le .

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Fieracavalli has now reached its 121st year at the Fair of Verona, confirming that it is the most prestigious event organised for the national and European equestrian world. For over a century it has been a perfect combination of passion for the world of horses, tourism, sport, breeding and entertainment. Its numbers for 2018 are the best confirmation of this success with 160,000 visitors from 60 countries, 750 exhibitors from 25 different nations, an average of 200 events energizing the fair’s 128,000 square metres with top level sports competitions such as the only Italian leg of the Longines FEI Jumping World CupTM, morphological classes, western riding competitions and educational activities. Over 2,400 horses belonging to 60 breeds exhibit Italian and foreign biodiversity. In addition to the exhibition area where the most important international brands for breeding and riding are on show as well as the best ideas for horseback riding, the show is an integral part of this event, with Western shows, initiatives organised for families and children and the Golden Gala evening with the greatest names in equestrian art.

This year the Fieracavalli Academy is also marking the start of an ambitious project aimed at spreading culture that is increasingly respectful of the wellbeing of animals at all levels, also emphasising environmental sustainability for which equestrian tourism is a natural ambassador.

As Giovanni Mantovani, General Manager of Veronafiere, explains, “We have developed and systematized the experience and values acquired in a project that began as early as 2014, establishing a commission in charge of protecting the over 2,000 people present each year at the fair. All this means continuing to accompany and support the evolution of the role played by horses in society, as we have done for 121 years.”

Fieraca valli conf irms J ump in g Ver on a as t h e most a wait ed event on it s sp ort s c alen dar. A well-oil ed org an iza t ion al mac hin e, wit h top int ern a t ion al p rof ession als in th e even t’s key roles, a 20 th an niversar y t o b e celeb ra t ed next year, th e ent hu siasm of an audienc e th a t , ac cord ing to all th e p rota g on ists, h as n o equ al an d a five-star welc ome for h orses an d rid ers, are th e st ron g point s of a sh o w t ha t al l insid ers c on sid er as one of th e best ind oor even ts in th e wor ld an d an examp le to be em ula ted . Th e tec h nic ally p erf ec t Pala Volks wa g en – an ar en a lin ked direc tly t o t he n ear by p a vilion th a t h osts c ollec t ing rin g s, th e st abl e and a larg e commer cial area – is th e on ly Italian leg of t he Long in es FE I J u mpin g World Cu p TM th a t mar ks th e hig hp oin t of th is 5* CSI O t ha t , as al ways, a t tract s th e wor ld of sh o w jump in g’s “cr ème de la c rème”.

1/2/5 Foto st oric h e d ella Fier ac a valli Veron a Hist oric al pi ct ur es of Fierac a val li Veron a

© J V S . G r as s o

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3/4 D an iel D eu sser an d Cali st o B lue

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GIULIO RAPETTI MOGOL

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Ca valli? Pass ion e ed emo z ion e … L a r is posta ha il sa pore della ban alità ma è sen za ombra d i du bb io qu el la ch e, 9 s u 1 0, vi daran no quanti a p pas s iona ti vorr ete coinv olg ere su un a d o ma nd a re la ti va al loro ra pporto con il nob ile animale.

Tr a questi c’ è a n che Mo go l, a l se colo Giu lio R a petti, l’ autore ch e h a leg a to a filo dopp io la sua car rie re p ro f ess ion a le a q uella d i Luc io B a t tis ti. Il c a vallo è ent ra to nell a sua vit a, in Bria nz a , q u an do il ma e stro era g ià ad ult o e a veva già 3 5 anni.

No n è st a to un i nco nt ro casu a le il su o, come r acc on ta, “ cerca vo da tempo l’ oc casione per pote rmi a vvicin ar e a u n s og no c he r inc orr evo s in da bambino e che non h a a vu to un i niz io se mp lice . N o n è sta t o f ac ile per me s uperare la p aura delle prime c ad ute, tante peralt ro , do vu te se nza d ub bio ad un a f orma di forte in cosc ienz a c he mi sp in geva al di là de lle m ie p os sibil ità di p rin cip iante. E ro f ortemen te det ermina t o ad imparare per c hé le se ns az io ni che p ro va vo i n s ella mi mot iva vamo più d i ogn i alt ra cos a e l’in co ntr o co n le p e rso ne g iust e m i ha aiut a to”.

Oggi, passa ti o lt re q ua ra n t’ a nn i, per il maes tro pass ione ed emozion e s on o s emp re le stesse. L a su a e sp er ien za di ca valiere l’ha vis su ta lontano dalla p az za folla, c ome tra mite c on l’a ma ta n a t ur a e de di c an dosi s opra ttu tto ai via ggi in s ella. Il pr imo, ovv iam ente me d ia t ica men t e mo lt o s egu ito, fu quello in cui c oinvolse l’ amico Lu cio Ba ttis ti nel giu gn o d e l 1 97 0. L o ro d ue, da s oli, da Milano a R oma, in u n’a vven tura dura ta t re se tt ima ne , ch e mo lt i h a n n o def in ito “ il p rimo gest o ambient alis ta” n uovo la voro . L’enn es imo g iga n te sco succes so: E moz ioni.

Pi anif ic arono in sie me il p e rco rso , e grazie alla s uper visione t ecn ic a e organ iz z a tiva di A lber t Mo y er soe n , un gra n diss im o is trut tore e uomo di ca valli d i origin i belgh e, pro prietario d i un ce n tro ip pico al l e p ort e d i Milan o, riu sc irono in un ’impresa ch e, doc um enta ta d a un d ia rio gio rn a liero reda tto da B a t tisti d alla parten za all’ arrivo e pubbli c a to d al se t tima n al e So rri si e C anz on i, è rim as ta un punt o f ermo nella vita di entr am bi.

Luc io Ba ttis ti, ch e n o n a ve va ne ssu n tipo di esp erienz a a c a valli, fu letteralment e tra sc ina to da l su o e n tu sia smo . “L o s pirito - sp iega va il c ant ant e ai tan ti giornalist i ch e gli c hiede va n o il p er ch é di q ue s to insolita a vventu ra - è quello di provare a n oi

1 M o g o l e B a ttis ti i n via ggio vers o R om a M o g o l a n d Ba ttisti: jou rney to ward s Ro me

Horses? Passion and emotions…This answer seems trivial, but it is without a shred of doubt the one that, nine times out of ten, you will hear from anyone you might want to address with a question about their relationship with these noble animals.

Such people include Mogol, whose real name is Giulio Rapetti, the songwriter whose professional career has been inseparably linked to that of Lucio Battisti. Horses came into his life in Brianza when the maestro was already a grownup and 35 years old.

This was not a chance encounter and he says that, “I had been looking for some time for a way to approach a dream I had been following since I was a child and one that did not start in an easy way. I found it difficult to overcome the fear resulting from my first falls, which were many, and certainly caused by a form of powerful recklessness that made me attempt things far beyond my ability as a beginner. I was very determined to learn, because the feelings I experienced in the saddle motivate me more than anything else and it helped that I met the right people.”

Forty years later, passion and emotions remain unchanged for the maestro. His experience as a rider has taken place far from the maddening crowds as a means of communicating with his love of nature and devoting himself above all to travels on horseback. His first adventure, closely followed by the media, involved his friend Lucio Battisti and took place in June 1970. The two of them travelled alone from Milan to Rome on an adventure that lasted three weeks and that many described their new song as “the first environmentalist gesture”. It was yet another a gigantic success; emotions.

They planned the route together and, thanks to technical and organisational supervision provided by Albert Moyersoen, a great instructor and horseman as well as the owner of an equestrian centre close to Milan, they succeeded in a feat that, documented in a daily journal written by Battisti from start to finish and published by the weekly magazine Sorrisi e Canzoni, remained as a fixed point in both their lives.

Lucio Battisti, who had no experience at all on horses, was literally dragged along by his enthusiasm. “The spirit,” explained the singer to the many journalists asking him why he was going on this unusual adventure, “is that of proving to ourselves that we can do it, and that of enjoying, with no worries, real contact with nature, to cure us of all the illnesses linked to our professional lives, to rushing, to the anxiety caused by racing against time.”

The idea seemed totally bizarre to Baron Moyersoen when Mogol discussed it with him. “I told him that I wanted to buy two horses in order to make this journey and get Lucio in the saddle – he remembers – and he told me I was insane. I will always be extremely grateful to him for having changed his mind. We trained intensely riding

2 M o g o l v i sto da Adriano Celen ta no M o g o l b y Ad riano Celen ta no

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© E . Zani ni /C ET

© Ad r ian o Cel ent a no

3 M o g o l v i a g gio A ssis i- Ro ma M o g o l : j o u rney As sis i Rome

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A cavallo le strade sono diverse, tutto è diverso in questa Italia semisconosciuta che frughiamo lentamente giorno per giorno.

s tess i che poss iamo farcel a , e q uel l o di g ode re , se nza pre o ccupa zi on i , di u n v ero c ont a tt o c on la na tura, pe r cura rci un po ’ de l l e m a l a tt i e de l l a n os tra v i t a di l a v o ro, d i f rett a, di an gos c ios a corsa co nt ro i l t e m po ”. up to 50 km a day together with his son Filippo. Our journey resulted in a continuous series of splendid encounters, gestures of affection, incredible natural beauty, long hours spent without coming across another human being, alone with our thoughts.

It was an extraordinary experience. Every evening Moyersoen, who never left Milan, joined us and took care of the horses, checking every detail of the next stage, and then returned home.”

From Carpiano, south of Milan, towards Pavia, from Castel San Giovanni towards the sea off Sarzana, near to La Spezia. They used un-used roads to Versilia, travelling on dirt roads after Castiglioncello, Cecina, Grosseto, Urbino and Capalbio, parallel to the Via Aurelia. The itinerary was not entirely planned, leaving them free to choose along the way. Of course many of those roads had not all been destroyed, as they are now.

As Lucio remembers, “Roads are different on horseback, everything is different in this mostly unknown Italy we slowly explored day by day. We followed paths in the woods, dusty lanes, mountain tracks and beaches. At times, but rarely, we would come across a strip of tarmac.”

After this epic journey, Lucio Battisti never rode again, unlike Mogol who has instead always shared his great passion with his wife Daniela. Music and nature merge on the estate called Tenuta dei Ciclamini, a nature-relais that belongs to the Repetti family and is situated on the hills of Todi. There are two recording studios, a theatre

L’idea p ar ve d el tu tto bizzar ra al ba ron e M o y e rso en qua ndo M o gol gl i e ne pa rl ò . “Gl i dissi che volevo comprare due cavalli per realizzarla e mettere in sella Lucio - ricorda e lui mi diede del paz z o. G l i sa rò se m pre es tre m a m en te gra t o p er a v e r po i ca m bi a to opinione. Abbiamo fa tto al l e na m en ti i nt en si pe rco rren do i nsi e m e a l f i gl i o Fi l i ppo a nche 5 0 c hilometri al g iorno. Il v i a ggi o è s ta t o u n cont i n uo suss egu i rsi di sp l e ndi di i nco ntri , d i tes timonian ze di affet to, di be l l ez ze na tura l i i ncre di bi l i , di l unghe o re pa ssa t e s en za incontrare anima vi va , s ol i con i no st ri p ens i e ri . St ra o rdi na ri a e spe ri e nza . Og ni s era Mo yersoen, c he non ha m a i l a sci a t o M i l a no , ci ra ggi ung ev a , si p rend ev a cura de i c a valli, verific a va og ni de tt a gl i o de l l a ta ppa succe ssi v a e po i ri ent ra va a ca sa sua ”.

Da C arp iano a s ud di Mila no , ve rs o Pa v i a . Da Ca st el Sa n Gi ov a nni e poi v ers o i l mare di Sarz an a, vic ino a L a S pez i a . Sf rut ta no st ra de po co ba t tut e v er so l a Ve rsi l i a .

Dopo C as tig lionc ello, C ec i na , Gro sse to , Urbi no, Ca pa l bi o, f i a nche ggi a no l ’A ure l i a , s u strade poderali b ian ch e. L’ i ti ne rari o n on fu pi a ni f i ca t o pe r i nt e ro, l as ci and o un margine di s celta lungo il vi a ggi o . Cert o l e st ra de purt ro ppo no n e rano t ut te ca ncel l a t e c ome og gi. C ome Luc io inf a tt i l o racco ntò . “A ca v al l o l e st ra de so no di v e rse , t ut t o è d ivers o in quest a Italia s em i sco no sci ut a che f rughi am o l e nt a m ent e gi o rno pe r gi orn o.

Perc orriamo sentieri in me zz o ai bos chi , st ra di ne po l v e ros e, v i o t to l i di m o nt a gn a, s pia gg e. Qualch e volta, ma è raro , i nco nt ri a m o una st ri sci a d’a sf a l t o.. ” Lucio B a tt is ti dopo l’ epico v i a gg i o non ha m a i pi ù m on ta to a ca va l l o a l co nt ra ri o 4

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di M og ol che i nve ce h a da se mpre condivis o c on la moglie Daniela la s ua gran de pas sione. Ne lla Te n ut a d e i Ci cla mini, un relais - na t ure di proprietà della famig lia Repe tti sulle a f fa scin an t i co llin e d i Todi la mus ic a e la n a tu ra s i fondono. C i s ono due sale di in cisio n e, u n t ea t ro e u n a sc uola per giovani artist i, e pianofort e in 14 came re ma c’è a nch e u n ce nt ro ipp ico. “ Abb iamo a vu to fino a ven tot to ca valli n elle nos tre scude rie . O ra so no so lo u na d ec ina ma fanno as s olutament e p arte del nos tro quot idiano.”

Un q uoti dian o ch e h a v isto Mo go l d iventare anc he amb as cia tor e d i Ass isi dal Sant o Padr e. Uno de g li ult imi gr an di via g g i organiz z a ti, nel s et temb re d el 201 3, ha porta t o Mo gol a l Va t ica no pe r co nse g na re l’in vito da parte del sindaco a tornare n ella citt à fra nc es cana. “Vo le vo a n da re pe rso n almen te a p ortare questo invito, così, ins ieme ad alt ri ca va lie ri che ve niv an o d a d iverse parti d’ Italia, abbiamo deciso di p artire a ca vallo pe rcorr en d o la via Fr an cig ena, la s tes sa c he per corr eva San Fran cesc o q uan do anda v a a Roma co n Frà E lia ” ra cco nta Mogol. “ È s ta to un via gg io molto im peg na tivo, sop ra ttutt o pe r il p e rco rso ch e in alcu ni tra tti s i è rivela to un po’ p ericolos o” .

Tu c hia mal e se vu oi e mo zio n i…

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and a school for young artists and pianos in 14 rooms, but there is also an equestrian centre. “We have had up to 28 horses in our stables. Now there are only about ten, but they are totally part of our daily lives.”

This life is one that saw Mogol become Assisi’s ambassador to the Holy Father. One of the most recent great trips organised, led Mogol to the Vatican in September 2013 to present an invitation from the mayor asking the Pope to return to the Franciscan city. “I wanted to go personally to take this invitation, and so, together with other riders from all over Italy, we decided to ride along the Via Francigena, the same road travelled by St. Francis when he went to Rome with Brother Elia” says Mogol. “It was a very difficult journey, above all because there were some places in which it turned out to be quite dangerous.”

As his song says, if you like you could call these emotions…

3 Mog ol e S ch um ac her 4 CET 5 Mog ol e B a t tisti 6 Mog ol con la moglie Daniela Gimmelli Mogol and h is wife Daniela Gimmelli

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COSTANZA LALISCIA

© A r c h iv e FE I

Buon sangue non mente

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© Ar c h iv e F EI

Buon sangue non mente, sarebbe proprio il caso di segnalare. Gianluca Laliscia, pa pà di Costanza, è infa tti una delle figure più ra ppresenta tive della disciplina: ca valiere di rango nelle fila azzurre, trainer e organizza tore di eventi di leva tura internazionale, nonché punto di riferimento in Italia per l’endurance di Mohammed bin Rashid Al Maktoum, il vicepresidente e primo ministro degli Emira ti Arabiche che oltre alla passione per i purosangue coltiva, in questo caso anche da pra ticante e insieme ai figli, quella per l’endurance.

“E’ sta ta una gara una gara molto difficile – commenta Costanza - con 63 binomi in ra ppresentanza di 20 nazioni impegna ti su quello che è uno dei traccia ti più famosi dell’endurance mondiale. Ogni a tleta in un campiona to sogna di andare a meda glia e devo dire che questa volta sono partita con grande fiducia. Sacha El Kandhaar è un ca vallo molto esperto e devo ringraziare la F3 Stables di Hamdan Bin Rashid Al Maktoum per a vermelo messo a disposizione. Dal primo all’ultimo dei 160 chilometri percorsi ha dimostra to di volere questa meda glia quanto me”.

Costanza è la punta di diamante del Fucsia Team, una scuderia di endurance crea ta dalla famiglia Laliscia che ha il proprio quartier generale ad Agello di Ma gione, presso l’Italia Endurance Stable Academy. “Abbiamo chiama to il team Fucsia in onore delle donne che nel mondo a gonistico dell’equitazione sono fortissime. Nel nostro impianto, progetta to su misura per le esigenze dell’endurance, la voriamo da qualche anno con progetti importanti per la diffusione della nostra specialità e la formazione di giovani talenti. L’esta te è il momento topico per gli allenamenti e, dedicando grande spazio anche alla nostra preparazione a tletica tra piscina e palestra, vi trascorriamo tutto il nostro tempo. E’una bellissima full immersion nello sport che amiamo, impossibile in inverno quando c’è la pressione degli impegni di studio. E’fa ticoso, certo ma la soddisfazione di risulta ti come quello di Euston Park ripa ga alla grande”.

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The International Equestrian Federation has included Costanza among the nominations for the “Rising Star” section of the 2019 Longines FEI Awards that will be presented in Moscow on November 19th. These are the Oscars of the equestrian world and are awarded in five different areas to those who have most distinguished themselves during the year.

It is a choice that pays tribute to a real achievement....

Costanza Laliscia, a student from Perugia aged just twenty and enrolled in the Faculty of Sport and Motor Sciences, was the winner of the Meydan FEI European Endurance Championship held at Euston Park, Great Britain, on August 18th.

The success achieved by this young rider is an exciting accomplishment if one considers that her young age qualifies her as Under 21 while this championship was “absolute” (therefore open to all age groups) as well as the fact that Italy has only once celebrated an individual gold medal in the continental championship of this discipline, eighteen years ago with Fausto Fiorucci.

Costanza, who made her debut in the world of endurance at the age of 14, as early as the rules allowed, in addition to being immediately seen as an “enfant prodige” has literally taken the world of endurance by storm collecting an incredible series of amazing results. Remaining on the subject of podiums and championships and taking into account events in Italy and abroad she has collected eight gold medals, five silver and one bronze.

And one should add that ‘blood will out’! Costanza’s father, Gianluca Laliscia, is one of the most important figures of this discipline, an important member of the Italian team. He is also a trainer and organizer of international events, as well as reference point in Italy for the endurance discipline led by Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vice-president and prime minister of the Arab Emirates, who in addition to having a passion for thoroughbreds also shares a passion for endurance , a sport he practices together with his children.

“It was a very difficult race,” comments Costanza, “with 63 riders representing 20 nations competing on what is one of the most famous tracks in world endurance.

Every athlete in a championship dreams of going for medals and I have to say that this time I started with great confidence. Sacha El Kandhaar is a very experienced horse and I have to thank Hamdan Bin Rashid Al Maktoum’s F3 Stables for making him available to me. From the first to the last of the 160 kilometres ridden, he showed me he wanted this medal as much as I did.”

Costanza is the spearhead of the Fucsia Team, an endurance stable created by the Laliscia family, with headquarters in Agello di Magione at the Italia Endurance Stable Academy. “We called it the Fuchsia Team in honour of women who are strong in the world of equestrian sports. In our facilities, designed to meet the needs of endurance, we have been working for some years on important projects for the dissemination of our discipline and training young talents. Summer is the most important season for training and, dedicating a lot of time to our athletic training between the pool and the gym, we spend all our time there. It’s a beautiful full immersion in the sport we love, impossible in winter when there is the pressure of study commitments. It’s hard, of course, but the satisfaction of results like that of Euston Park pays off in a great way.”

© A r c hi ve FE I

La Federazione Equestre Internazionale l’ha inserita tra le nomina tions per la sezione “Rising Star” dei Longines FEI Awards 2019, gli Oscar dell’equitazione che premiano in cinque differenti ambiti chi si è ma ggiormente distinto durante l’anno e che saranno assegna ti a Mosca il 19 novembre.

Una scelta che rende merito ad una vera e propria impresa………..

Costanza Laliscia, perugina a ppena ventenne, studentessa nella facoltà di scienze motorie e sportive, il 18 a gosto scorso ha infa tti vinto a Euston Park, in Gran Breta gna, il Meydan FEI Campiona to Europeo di Endurance.

Il successo della giovane amazzone si legge in termini esaltanti se si considera che la sua giovane età la qualifica nella ca tegoria Under 21 mentre il campiona to era un “assoluto” (a perto dunque a tutte le fasce di età) e il fa tto che l’Italia una sola volta a veva festeggia to un oro individuale nel campiona to continentale di questa disciplina: ben diciotto anni orsono con Fausto Fiorucci.

Costanza, che nel mondo dell’endurance si è affaccia ta a 14 anni, a ppena dunque il regolamento glielo ha concesso, oltre ad essersi messa in immedia ta evidenza come “enfant prodige” ha letteralmente brucia to le ta ppe e ha già colleziona to una incredibile serie di strepitosi risulta ti. Solo per rimanere in tema di podi e campiona ti, tra gare in Italia e all’estero ha colleziona to 8 meda glie d’oro, 5 d’argento e una di bronzo.

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I QUATTRO ELEMENTI Federica Crestani per Fieracavalli 1

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1 J u m p i n g Ve r o n a 2 0 1 9 - Te r r a L a t er r a è l a r a p p r es en ta z i on e d el ca mp o d i g ar a . G l i sc h i z z i d i t e r r en o ch e s i s ol l ev a n o s i mb ol eg g i a n o l a n a t u r a c on c r et a d el l ’ el em en to e i l d i n ami s m o p r o p r i o d e l la c o mp e t iz i on e.

E ar t h r e p r e se n t s t h e j u m p i n g ar en a. T h e s p a t te r s o f f l y i n g e ar t h a r e t h e s y m b ol of t h i s el e me n t ’s c on c r e t e n a t u r e an d c om p e ti t i v e d y n a mi s m .

2 G a la d ’O r o 2 0 1 9 - A r i a L’ ar i a è l’ em b l e ma d el t u r b i n i o d ei v ol t eg g i ac r o b a ti c i e d el l e c r in i er e d u r an te i l l a v or o i n l i b e r t à e p on e l’ a t te n z i on e su l l a b el l ez z a d el l a f i g u r a e q u e st r e c el e b r a t a d al l o s p et t ac ol o .

A i r i s t h e s y mb ol of t h e w h i r l w i n d of ac r ob a t i c mo v em en t s a n d h o rs es ’ ma n es wh en t h ey ar e mo v i n g f r ee ly a n d d r a w s a t t en t i on t o t h e b eau ty of t h e eq u es t r i an f i g u r e c el eb r a t ed b y th e ex h i b i to n .

3 F i e r a c a val l i 2 0 1 9 - A c q u a L’ ac q u a, c om p on en t e p r i m or d i al e, è i l p r i n ci p i o v i ta l e i n t es o co me m ez z o d i r i g e n er az i on e e r i n n o v am en t o. S c el t o c om e emb l em a d el l ’ i mp r on t a et i c a c h e c ar a t t er i z z a l a n u ov a v i si o n e d el l ’ ev e n t o.

A s a p r i m or d i al el em en t , w a te r i s t h e v i t al p r i n c i p l e s een as a mea n s o f r eg en er a t i on an d r en e wa l . I t h a s b e en c h os en a s t h e s y m b ol o f t h e e t h i c al t r ad em ar k ch ar ac t er i si n g a n ew v i si on o f t h e e v en t .

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4 A r t & C a va ll o 2 0 1 9 - F u o c o I l f u oc o è l ’ el em en to a ll e g or i c o d el l a p u l s i on e i n n a t a c h e p or t a g l i a r t i s ti ad e st er i or i z z ar e a t tr a v e r s o l e op er e c i ò ch e p r ov an o. S ar à q u i n d i i l f i l r ou g e d el l a p r i m a ed i z i on e d e l la m os t r a A r t & C a v al l o, i n s c en a al p ad i g l i o n e 8 .

Fi r e is t h e al l eg or i c el em en t of an i n s t i n c t i v e u r g e th a t l ead s a r t i st s t o e x te r i or is e t h e ir fe el i n g s t h r ou g h w or ks of ar t . T h i s wi l l t h er ef or e b e t h e c om mon th r ead o f t h e f i r s t ed i t i on o f t h e e x h i b i t i on en ti t l ed A r t& H or s es on s h o w in p a v i l i on 8 .

To mark Fieracavalli 2019, Veronafiere S.p.A. is inaugurating the Art&Horses exhibition, a contemporary art show with an equestrian theme aimed at enhancing the image of the horse and promoting a more ethical relationship with this splendid animal, which has always been the object of artistic inspiration.

The exhibition was curated by the architect and artist Federica Crestani and the Fieracavalli team, who working in collaboration have focused further attention on the theme of ethics in the equestrian context, making the works of art in the collection, “Horses of Water, Earth, Air and Fire”, the protagonists of the Fieracavalli 2019 advertising campaigns.

The horse is thus elected nature’s true work of art, and, as the undisputed protagonist manifests itself by opening the exhibition through the history of the four elements to then explore the interpretations of the various participating artists.

Ve rona fier e S. p. A. in occa sio n e d i Fierac a valli 201 9 inau gura il salon e di Art&C a vallo, una mo str a d’ a rt e co nt e mpo ra n e a a tema equ es tre finaliz z a ta alla valoriz zazione d ella figur a del ca va llo , e a lla pr omo z ion e d i u n r a pporto più etico nei con fron ti di qu es to splendido animale, che da sempre è oggetto dell’ispirazione artistica dell’essere umano.

La m ostr a na sce d a lla cu ra te la de ll’arc hitet to e artist a Fed erica C res tani e del team di Fi er ac a vall i, ch e in co lla bo ra zio n e han no pos to ulter ior ment e l’a ttenzion e s ul t ema del l’e tic a nei co nf ro n ti d el ca vall o ren dendo le opere della collez ione dell’ arc hitet to, “Ca valli d’ Acq ua , di Te rra , d ’ Aria e d i Fuoc o” , prota gonist e d elle campa g ne pubbl ic itarie di Fie ra ca va lli 2 019 .

Il ca vallo viene così eletto a vera e propria opera d’arte della natura e, da protagonista indis c usso, si ma nif e sta a p re nd o l’ es posizion e a ttra verso il rac con to dei q ua t tro eleme nti per po i pe rco rre re u n via gg io a tt ra vers o l’interpretaz ione dei vari artis ti par te ci pan ti.

Il tema d ei qu a tt ro Ele me nt i, fil ro u ge d ella collez ione d’ arte eq ues tre dell’arch itetto Cresta ni, a prirà la p rima e diz io ne d i Art &C a vallo, in p artic olar modo con l’opera c he verrà r ealiz za ta a pp o sita me nt e pe r simboleggiare il FU OC O, elemen to manifest o d i questa esposi zio ne a rtist ica e a lle gor ia della p ulsione inna ta che p orta gli art is ti a des ter ioriz zar e a tt ra ver so le o pe re c iò c he provan o. La mostra infa tti percorrerà u n via ggi o a ttr a ve rso la lib e ra int er pret az ione dei vari artist i part ec ipanti.

Ar t&Ca vallo si su dd ivid er à in 3 se zion i: pittu ra, s cultu ra, grafica-f otograf ia ed è a pe rto a t utti gli Art isti se n za l imiti d i età, naz ionalità o altra qualificaz ione. Le opere di ogni sez ion e ve rr an no se le zio na te dall’organ iz z az ione di Fieraca valli t enendo in c ons ide raz io ne n elle ca ra tt er istich e dell’art e int ernazion ale c ont emp oran ea secondo c riteri qua lita tiv i, d i rice rca e d i in n ovaz ione tec nica ma in particolar mod o d el c riterio prin c ipal e di se lez io ne che si ba se rà su l tema dell’interpretaz ione et ic o-emotiva del c a va llo e de l ra p p or to con lo st e ss o.

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The theme of the four Elements, the common thread in the collection of equestrian art by Crestani, will open the first edition of Art&Horses, especially with works that will be created specifically to symbolize FIRE, the manifest element of this exhibition and an allegory of the innate drive that leads artists to exteriorize what they feel through their work . The exhibition will involve a journey through the free interpretation of the various participating artists.

Art&Horses will be divided into 3 sections: painting, sculpture and graphicsphotography. It is open to all artists, regardless of age, nationality, or other qualifications. The works of art in each section will be selected by the organization and Fieracavalli, taking into account the characteristics of contemporary international art according to quality criteria, research and technical innovation, but the main criterion of selection will be based on the theme of an ethical-emotional interpretation of the horse and our relationship with it.

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LA TESTA DI UN CAVALLO TATUATA To n i T h o r i m b e r t

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Die tro a un t a t o o c’ è se mp re u n a st oria importan te. R icordi, amori, sogni e pass ioni ch e esp rimon o la t i e d esp e rie nz e d el proprio ess ere e ch e in u n c ert o m odo diventano psic o log icamen t e il ma rch io d i no i s tess i.

Que lla c he de co ra il b ra ccio d i To n i Th or inb ert non è di un s ogg ett o g eneric o ma d ella “sua ” G iacomin a , u n a f em mina di n a tali n on certamente illus tri con c ui il maes tro del ri tra tt o ha p a ssa to tre n t’ a nn i e con c ui ha vis sut o, per s ua defin iz ione, “un a stra or dinari a st o ria d ’ a mor e” .

“H o sem pre ama t o i ca v alli – ri co r d a – s in da qu and o ero ra gazz ino ma ho iniz ia to a mont ar e con co n tin ui tà sol o a ll’ et à d i d ic iotto an ni. E ra pur sempre però u na pas s ione diffic il e da co lt iva re la mia : un o sp ort ris er va to a pochi e du nqu e lon tan o anni luc e dall a mia ide o lo gia . L a svo lt a è a rriva t a n egli an ni ’80 a C a palb io in un mom ento stor ic o in cui gli sp o rt e q ue st ri inizia vano a varc are i c onf ini d ei club e comin cia va a svilu pparsi la co sid d et ta e qu it az ion e d i c amp a gn a. È a Ca p albio ch e h o co n o sciut o G iacomina. Aveva s olo s ei anni e quando il prop rietar io del manegg io h a in izia to a f a rme la mont are ne s ono diventa to così geloso c he ho pens a to bene di co mp ra rla . U n co lp o d i fulmin e… Di lei più c he il modello mi ha colpi to il cara tt e re e le s en sa zio n i ch e p rova vo n el mon tarla. E ra molt o ins an gua t a e galoppa va co n t ale fa cilit à ch e s tan dole in s ella si p erc epiva qu ant o f elic e f os se nel dare lib e ro sf o go a lla su a n a tu rale pred is posizion e. Era peraltro molto dolc e e colla bora t iva. N o n chie d e te mi pe rc h é ma da qu el giorn o è entra t a n ella mia vita e n e è usc ita solo q ua n do è mo rt a . D o po u n a lu nga perman enz a in Mar emma mi ha seguito a Mila no per po i tro va re la su a ca sa def in it iva n ella campa gna di mio f ra tello, tr a Parma e La S pezia , d o ve è vissu ta fin o a lla f in e d ei s uoi giorn i” .

Il l a t o sport ivo d e ll’ eq ui ta zio n e n on ha mai minimamente interes sa t o Thorimb ert.

“Per m e il ca va llo è u n co lle g ame n to preciso alla n a tur a e poter us cire con Giac omina in p ass eggia t a , è se mp re st a to un d ono prezios o. Monto s pes so a ca vallo, anch e s e da molt i anni no n più co n lei, e d è ve ro c he non è più la st es sa cosa”.

Il r a pporto con i ca va lli, q ue llo sì ch e lo ha in vec e veramente conqu is ta t o.

A TATTOO OF THE HEAD OF A HORSE There is always a significant story behind a tattoo, a story involving memories, love, dreams and passions that express personal aspects and experiences that in a way become our own psychological trademark.

The one decorating toni thorinbert’s arm is not a generic tattoo, but one of “his” Giacomina, a mare with no famous breeding background and with which the master of portraits spent thirty years of his life, living what he described as “an extraordinary love story.”

“I have always loved horses,” he said, “every since i was a little boy, but i only started to ride regularly when i was eighteen. Mine was a difficult passion to nurture.

This is sport reserved to just a few and therefore a million miles away from my ideology. Things changed during the 1980s at Capalbio, in a historical moment during which equestrian sports started to spread beyond clubs and so-called countryside riding started to develop.

It was in Capalbio that i found Giacomina (Giaco). She was only six years old and when the owner of the stables started to let me ride her I became so jealous that I thought it would be a good idea to buy her.

1 Toni Thorimbert in una fotografia di Greta Gandini - Pomarance, 2019 Toni T hor imbert by Gret a Gan din i - Pom aranc e, 2 01 9 2 Ur ban C o wbo y - Max ma g azin e, 19 8 7

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“ L’equitaz ione, al pari del l a psi co a na l i s i m i h a p erm e ss o d i com pren derm i m e gl i o .

Trovo ch e molti dei miei s tu de nti do vre bbe ro “da rsi al l ’i ppi ca ”. Perché è pre st o det t o.

Qu and o f otografi una perso n a l e di na m i che che si pr odu co no t ra so gget t o e fo t ogra f o s on o s imili e q uelle t ra ca v a l l o e ca v a l i e re . I l ca va l l o ti m et t e a co nf ront o con te s tess o e la tua volontà. La co m uni ca zi o ne è a l l a ba se de l ra ppo rt o e p er tro v arl a b is og na is tau rare qu ello g i u sto . S em pr e e s ol o p erò co m i nci a ndo da l da re pe r a rri v ar e a ricevere.

Qu es to è q ualcosa c he chi f ot o gra fa de v e sa pere e d è pe r qu es to che ne i m i e i co rsi l o s pieg o c hiarament e ai mie i a l l i ev i . A nch e q ues to m i ha i nse gna t o Gi a co m i na ”.

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Il c ava llo t i m et t e a c on f r o nt o c on t e s t es s o e la t u a vol on t à.

Love at the first sight ... More than the model, I was struck by the character and sensations I felt while riding her. She was very bloody and galloped so easily that standing in the saddle she felt how happy she was in giving free rein to her natural predisposition. She was also very sweet and collaborative. Don’t ask me why, but that same day she became part of my life and left only when she died. After spending a long time in the Maremma area, she followed me to milan and then found a permanent home in the country at a place owned by my brother, between parma and la spezia, where she stayed until the end of her days.”

Thorinbert was never remotely interested in the sports aspects of equestrianism, saying that, “for me horses are a specific link to nature and being able to go out hacking with Giacomina, was always a precious gift.

Often, I ‘m used to ride although for many years not with her anymore and it is true that it is no longer the same thing.

He was instead really conquered by the relationship with horses. “Just like psychoanalysis, riding allowed me to gain a better understanding of myself. I believe that many of my students should take up riding for a very simple reason. When one takes a photograph of a person, the dynamics established between the subject and the photographer are similar to those between a horse and its rider. Horses force us to confront ourselves and our willpower.

Communication is at the basis of the relationship and in order to discover it one must establish the correct form. All this, however, always and only by starting to give so as to then receive. That is something that those who take photographs must be aware of and that is why during my courses i explain it clearly to my students. That too is something i learned from Giacomina”.

3 Fot og raf ia di m oda realizza ta per D etails US A - Pant elleria, 1 99 6 Fashion p ic tu re for Details USA - Pant eller ia, 19 9 6 4 U rb an C o wb o y - Max ma gazine, 1 9 87

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CENT’ANNI E NON DIMOSTRARLI Ippodromo Snai San Siro Ph o to b y A rc hive S nai te c h 1

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Un lu o go di a gg r e gaz io n e, div er time nt o, music a e cul tura : un pu nt o di r i fe ri m en to per tut ta la c itt à e i ci tta d in i.

Qu est o è l’I pp o dro m o S nai Sa n S iro .

C ent’ an ni e n on dimos trar l i . I na ugura t o a M i l a no ne l 1 92 0 su pro ge t to di Pa ol o V ietti V ioli, l’arch it etto c he ha m e sso m a no a ta nt i i m p i a nti i ppi ci no n so l o i n I t al i a, l’Ipp odromo Snai San S iro si a p pres ta a f es te ggi are ne l 2 0 20 una ri co rre nza sp eci a l e alla quale s i p res en terà in un as pet t o i na ppunt a bi l e , ne l su o i nconf o ndi b i l e st i l e libert y immu ta to nel tem po . D’ al tro nde , no n è cas ua l e ch e s i a st a t o di chi ara t o m onu ment o d i int eress e n a zi ona l e e i n se ri to t ra i t e so ri da sco pri re ne l l e Gi orn a t e FAI d i Prima vera, Fond o Ambi e nt e I t al i a no.

I g rand i event i del galoppo na zi o na l e no n ha nno pi ù l o sm a l t o di un t em p o, t ut ta v i a il fasc ino d i S an Siro e la s e l et t i v i t à del l e sue pi ste re st a no que l l i di s em pre . Un impian to che s i es ten de pe r u na supe rf i ci e co m pl es si v a di ci rca 6 10 .0 00 m q, all’interno del più vas to co m pre ns ori o d i pro pri e t à di S na i te ch, che copre 1 .5 00 .0 00 m q: un’ area c he corris po nde ci rca al l ’1 % de l l ’i nt e ra supe rf i ci e del Co m une di M i l a no .

U n autentico parco cittadi no , un’ oa si v erde co n o l t re 2.7 0 0 a l be ri ad al to f ust o , u n la g het to al centro d elle pi st e da co rsa e m ol to a l t ro, d ov e re gna no se m pre e co m unqu e

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i pu rosangu e, p ro ta go n isti a sso lu ti d i gran di premi di cons olida ta tradiz ione (p er tutt i le Oaks , il De rb y al f em minil e) . E d ove, da qu alche anno a questa p arte, si c erc a d i ripo rtare i l pu bb lico de i be i te mp i ipp ici, q uan do le tribu ne fa t ic a vano a con ten ere i ta nti a pp assio na ti d ell o “ spo rt dei re” e la sever a d irittu ra d i San Siro lan cia va il mitic o Rib ot ve rso i s uo i più gra n d i s uc cess i in tu tta Eu ropa.

Le sc ud erie so no se mpr e a ff o lla te da c a valli e allena t ori di s picc o, prota gonisti in prim a v er a, e sta te e a u tu nn o d e lle cor se in pian o m a anch e in os tac oli. Sn aitec h, il grup po c he p oss ied e l ’Ip p od ro mo e l’ in tero c ompr ens orio, negli ult imi anni s i è molt o ado pera to pe r il r ila ncio ipp ico e n on s olo quello, in modo che San Siro tornas se a ess er e un impi an to n evr al gico pe r la c it tà milanese. Polif unz ionalità è la par ola spe ci ale al ce n tro di t a nt e in izia ti v e, abbina t e al divert imento: le corse d ei ca valli al centr o di tutt o e mo lto a ltr o in to rn o , p erch é la gente viva l’Ippodromo in modo glob ale.

Tanto è sta to f a t to , mo lto c’ è a nco ra d a f are: San Siro s ta per diventare centen ario, ma c ont a so lta n to che no n d imo st ri af fa tto la s ua età.

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ONE HUNDRED YEARS OLD AND STILL LOOKING GREAT. The Snai San Siro racecourse was inaugurated in Milan in 1920. Designed by Paolo Vietti Violi, the architect who has created many racecourses, and not only in Italy, San Siro is about to celebrate a special anniversary in 2020. It will look perfect with its never-changing unmistakeable liberty style. On the other hand, it is no coincidence that it has been declared a monument of national interest and has been added to events organised by the Italian Environmental Foundation (FAI).

The great flat races at Italian events no longer have the same enchantment, but San Siro’s charm and the selectivity of its tracks remain unchanged. It is a facility that covers over a total of about 610,000 square metres, within the far larger compound owned by Snaitech, measuring 1,500,000 square metres, an area that corresponds to about 1% of the entire Municipality of Milan. It is a real city park, a green oasis with over 2,700 trees, a small lake at the centre of the racetracks and many other attractions. It is a kingdom in which thoroughbreds do, however, reign supreme as the absolute protagonists of great races with an old tradition (to name just one, the Oaks, the Derby for fillies). It is a place to which, in recent years, attempts have been made to bring back the public of the good old racing days, when there was hardly enough room in the stands for the many fans of the “sport of kings” and the difficult finishing straight of San Siro launched the legendary Ribot towards his great wins all over Europe.

The stables are always filled with important horses and trainers, the leading players in the spring, the summer and the autumn seasons of flat racing as well as steeple chasing. Snaitech, the group that owns the racetrack and the entire compound, has worked hard in recent years to re-launch racing and not only that, to ensure that San Siro returns to be a central attraction for Milan. Multi-functionality is the key word at the centre of many initiatives, combined with entertainment. Racing is at the centre of everything and with so much surrounding it so that people experience can this racetrack in a global manner.

A great deal has been done and there is still much to do; San Siro is about to celebrate its one hundredth anniversary, but what matters is that it does not look at all old.

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QUATTRO DOMANDE A FABIO SCHIAVOLIN, A.D. DI SNAITECH FOUR QUESTIONS FOR SNAITECH’S CEO FABIO SCHIAVOLIN San Siro is about to celebrate its one hundredth anniversary, what are the e xpectations for 2020?

“We will move forward with the projects implemented so far, improve the objectives achieved and pursue further improvements. The main objective remains that of attracting increasingly larger numbers of people to the racetrack, broadening our target race-goers. Racing and horses remain at the centre of Snaitech’s strategy, but the entire facility must also be an important reference for art, culture and entertainment.”

With horses always remaining its focus?

“San Siro is a true model for re-launching racing and obviously flat racing in particular. It is a unique location in its genre, inimitable and appreciated at an international level with selective tracks, including steeplechase courses that made history in this sport. So horses are always at the centre of everything with races guaranteeing quality and entertainment. It is, however, essential that we re-launch interest in racing with betting reform so as to return competiveness to a long forgotten sector and recreate love lost through better knowledge of racing itself.”

What about the racecourse?

“That is precisely the focus of our work; San Siro as a place to be fully experienced, at every moment, where the people of Milan and others from all over can enjoy the many areas available. We must also make sure we hang on to racing spectators who have never abandoned the racecourse and bring back those who may have become disenchanted as well as allowing newcomers to discover this location, paying particular attention to children and the new generations.”

What is the philosophy of the hashtag #ScopriSanSiro?

“Three years ago we envisaged this itinerary organised as thematic areas, aimed at revealing San Siro’s historical and most enchanting places, starting with the Palazzina del Peso (The Weighing in House) and continuing with all the others. We also organised special events, artistic initiatives and partnerships above all with schools. Over three years 500,000 people were provided with a chance to discover and get to know our wonderful racecourse.”

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San Siro sta per diventare centenario: quali presupposti per il 2020?

«L’Ippodromo compie 100 anni ma non è mai sta to così a ttra ttivo: nelle ultime tre sta gioni abbiamo registra to complessivamente 500.000 visita tori, un numero che peraltro non tiene conto degli accessi della sta gione in corso, nella quale l’Ippodromo ha a vuto enorme visibilità grazie al successo del Leonardo Horse Project. Nel 2020 proseguiremo nel solco traccia to in questi anni, l’obiettivo principale resta quello di a ttirare un numero sempre ma ggiore di persone, allargando la pla tea dei nostri frequenta tori.

I ca valli sempre centrali, però?

«L’Ippodromo Snai San Siro è una struttura unica nel suo genere, inconfondibile e a pprezza ta a livello internazionale, con piste selettive, anche in ostacoli, che hanno fa tto la storia di questo sport. I ca valli con le loro corse sono sempre al centro dello spettacolo. È però imprescindibile rilanciare l’interesse intorno a questo sport da un la to a ttra verso una riforma delle scommesse che possa ridare competitività al settore, dall’altro riportando il pubblico negli ippodromi a ttra verso nuove e a ttra ttive inizia tive».

L’ippodromo invece inteso come... ?

«Un luogo di a ggregazione, divertimento, musica e cultura: un punto di riferimento per tutta la città e i cittadini. Questo è oggi l’Ippodromo Snai San Siro, che non a caso è diventa to un modello virtuoso a livello nazionale per il rilancio dell’ippica a ttra verso la valorizzazione degli ippodromi. Oltre a coltivare gli storici a ppassiona ti di questo sport stiamo recuperando quelli che lo conoscevano ma si erano allontana ti e lo stiamo facendo scoprire a chi invece non lo conosceva affa tto, con un occhio particolare rivolto ai bambini e alle nuove generazioni».

Qual è la filosofia di #ScopriSanSiro? «#ScopriSanSiro è un percorso dida ttico organizza to per isole tema tiche e finalizza to a svelare i luoghi storici e più suggestivi dell’Ippodromo Snai San Siro, dalla Palazzina del Peso alla panchina dove sedeva il leggendario Federico Tesio, passando per il parco botanico e il Ca vallo di Leonardo. C’è anche un progetto parallelo dedica to ai bambini: con #ScopriSanSiro per i più piccoli abbiamo porta to in gita all’ippodromo oltre 2.000 bambini delle scuole milanesi».

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The b ox ARTE Il Ca vallo di Leonardo è diventa to il simbolo dell’Ippodromo Snai San Siro. Colloca to nel piazzale antistante l’ingresso della tribuna secondaria, è una delle sculture equestri più grandi nel mondo: alto 7,30 metri, ha un peso di quasi 10 tonnella te.

Realizza to in bronzo nel 1999 dall’artista sta tunitense Nina Akamu, si ispira a un monumento equestre progetta to da Leonardo da Vinci alla fine del XV secolo: il grande maestro ne realizzò solo un esemplare in creta, i disegni originali sono custoditi nel castello reale di Windsor, in Inghilterra. La sta tua è sta ta dona ta dalla città di Milano dalla Leonardo da Vinci’s Horse Founda tion.

NATURA Un parco nel parco: l’Ippodromo Snai San Siro al suo interno ospita ben 55 specie botaniche, ognuna registra ta e cartellina ta. Tutto iniziò nella prima metà del secolo scorso per la passione dei conti Durini e Tura ti, che destinarono diversi spazi a preziose rarità da salva guardare. D’altronde, in passa to il mondo ippico vanta va una tradizione di alberi regala ti a gli ippodromi dai proprietari dei ca valli che si afferma vano nelle corse più importanti. Tra le rarità milanesi, si segnalano il glicine secolare che si arrampica sulla Palazzina del Peso e il ciliegio nel tondino dell’insella ggio, regalo questo dalla Ja pan Racing Associa tion.

MUSICA Per il terzo anno l’Ippodromo Snai San Siro ha ospita to il Milano Summer Festival: a luglio e a gosto, nei mesi quindi di pausa estiva dell’a ttività ippica, l’Ippodromo è sta to sede di importanti concerti che hanno a ttira to migliaia di fan dei grandi nomi della musica italiana e internazionale. La sta gione 2019 ha a vuto come prota gonisti principali i Kiss, i Metallica e Ben Harper, ma anche Calcutta e Carl Bra ve.

ART Leonardo’s Horse has become the trademark of the Snai San Siro Racetrack. Placed in the square outside the entrance to the secondary stands, it is one of the largest equestrian sculptures in the world, standing at 7.3 metres and weighing almost 10 tons. Created in bronze in 1999 by the American artist Nina Akamu, it was inspired by an equestrian monument designed by Leonardo da Vinci at the end of the 15th century. The great maestro only made one model in clay and the original drawings are preserved at Windsor Castle in England. The statue was presented to the city of Milan by the Leonardo da Vinci’s Horse Foundation.

NATURE A park within a park, the Snai San Siro racetrack hosts 55 botanical species and each one has been registered and tagged. This all began in the first half of the last century thanks to the passion of Counts Durini and Turati, who assigned various areas to precious rarities that were to be safeguarded. Furthermore, the racing world boasts a tradition of trees that have been given to racetracks by the owners of horses that have won the most important races. Rare ones in Milan include the century-old wisteria that climbs over the Palazzina del Peso [The Weighing Room] and the cherry tree in the saddling enclosure, a gift from the Japan Racing Association.

MUSIC For the third year in a row, Snai San Siro hosted the Milano Summer Festival. In July and August, months during which races are not held, the racetrack hosted important concerts that attracted thousands of fans of famous Italian and international musicians. The 2019 season’s main performers were Kiss, Metallica and Ben Harper as well as Calcutta and Carl Brave.

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RIBOT Dormello Olgiata

By Mario Viggiani

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Bent orn a ta , D o rme llo O lg ia t a ! N o n era mai and a ta via, la sc uderia più gloriosa e stor ic a del g a lop p o it al ian o , qu el la d el legg end ario R ibot e di t ant i alt ri campioni alle va ti e a pp a rt en ut i pr ima a Fe de ric o Tesio e poi alla famig lia Inc is a della R occ hett a .

Era no tutta via p es an ti ssimi i nu me ri in ritardo s ulla ruota di B olgheri: 42 an ni dall ’ult imo su ccess o n el le O a ks d ’ Italia (con Z abarella nel 1977), 39 d all’ ult ima cla ssic a conqu ist a t a (il D e rby, co n Garrido nel 19 80), 2 2 dall’u ltima corsa di g rupp o vinta ( il Pr emio Ci tt à d i N a po li, co n R a vier nel 1977). Numeri c he proprio n on ren dev ano o no re all a g iub ba pi ù fam osa e longeva del nos tro tur f, bianc a con la c roc e di S an t’And rea e i l b e rre tt o r os si.

Do meni c a 2 3 gi ug no a ll’i pp od ro mo m ilan es e d i San Siro, a pp unt o n elle Oaks , per for tuna è a rriva ta la 3 an n i L a ma ire a s paz z are via quest i numeri pes an tis simi, per l’a llenament o d e l li vor ne se Riccar d o San tin i, c he nella q uiete di B olgh eri ad es so è fina lmen te un u o mo so lo al co ma nd o, e per la prezios a reg ìa di Franc a Vittadin i, c he da tre a nni è m an a ge r de ll’ a lle va ment o bianc oross o (la base resta qu ella piemontese di D or melle tt o , su l L a g o M a g gi or e) e c he da s ei mesi s i occ upa a tempo pieno an ch e dell a sc uderia .

Da molto, tr o pp o t e mpo a q ue st a p arte gli sf orz i della Dor mello Olgia t a s i disp erdevan o senz a ris ult a t i ad e gu a ti a u n imp eg no ch e c omu nque n on era venut o m eno, nono stante da un be l po ’ sia la pr od u z ione del Sas sicaia nella Tenut a San Gu id o, e non potr eb be es se re di ver sa men t e, a m er it are l’ a tt enz ione mas s ima dell’83enne march es e Nic c ol ò, al qu al e p iace de f ini re il p rezios o e celeb re r os so « il R ibot dei vini» .

Ne gli ultimi a nn i s’ er a re g istr a t o q ualche s egn ale d i ripr es a, con il secondo post o di D uc hamp n e l Pa rio li 20 11 e il te rzo d i Lou is e Aron nel R egina Elen a 20 12. E c’ era sta to addiri ttu ra un do rme llia n o f a vor it o n el Derb y 2 013, qu el R ot tmayer af fid a to in Fr an c ia all ’alle n a t o re Pa sca l Ba r y, per ò s fortun a to prota g onist a a C a pan nelle (d ec imo e pen ultimo , p e r un co n tra t te mp o f is ic o in corsa). Per il res to per ò t ant o anon ima to per un a scu de ria che ad e sso , do po u na in evitabile e sacrosanta s elez ion e, c omprende sol o una do zzin a d i fa tt rici e u n a t ren tin a d i ca valli in allenamento, la metà d ei quali pule dri.

La mai re , co me D u cha mp , L o u ise Aron e R ottmayer, è comunq ue una dormellian a f a tt a e finita, ra pp re se nt a nt e d i un a d e lle s toriche famig lie d ormelliane: q uella L ch e r is ale nel tempo fin o a La u ra Russe ll ( si par la degli anni ‘ 70). Nelle Oaks a veva in s ella il “ma ghe tto ” Fab io B ran ca , che do p o la s ep araz ione dalla Scu deria Inc olin x collabora princ i palm ent e p ro pr io co n la fo rm azione b ian coros sa. Ha risc hia to gross o, B ranc a, conve rg endo d a ll’ est e rno p rima s u lla t edesc a A padan ah e p oi su C all Me Love, ma evi dent emen te er a p ro prio il gi orn o gius to per azz erare quei numeri in rit ard o s ulla ruo ta de lla Do rme llo Olg ia ta .

Do po le Oa ks, t an t o in te re sse di p ropr ietari est eri per Lamaire, ma qu ella bian cor oss a non è una s cud e ria co mme rcia le : la oaks w in ner si mu overà da B olgheri solt ant o p er le cors e e anch e il su o f ut u ro d i ma m ma sarà n el s egn o d ella Dormello Olgia ta.

La Razz a Dor me llo O lg ia t a è la scu der ia più illus tre del galop po it alian o, c on una stor ia ultrace n te na ria a vvia t a da Fed erico Tes io e sua moglie Lydia e p ros egu it a dai marc hesi In cisa de lla Rocch e tt a. Tan ti i campioni c on la giubb a bianc oros s a: Ca valie re d’A rpi no , Do n a t e llo e Ne arc o ma sopra t tutt o R ibot, un nome c he an cor a ade sso è l eg ge n da . Na to n el 1 952 d a Tenerani e R omanella, fu ca p ac e d i chiudere da imba ttut o la car rie ra a g on ist ica, vin cen do le 16 corse dis puta te da 2 a 4 ann i.

Ne l su o stra o rd ina rio pa lma rè s sp ic cano il dup lice trion fo nel Prix de l’Arc de Tr iomp he a Lo n gch am p ( 195 5 e 195 6) e quello n elle King Georg e VI an d Queen Eliz abe th Stak e s a d A scot (1 95 6) . Il su o n ome fu sc elto da Tes io, in onore del pitto re france se Th è o du le Au gu stin R ibot.

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Welcome back Dormello Olgiata! The most glorious and historical racing stable in Italian flat racing, that of the legendary Ribot and many other champions bred and owned first by Federico Tesio and then by the Incisa della Rocchetta family, had never really gone away. The numbers linked to the famous Bolgheri estate, however, indicated very heavy going; 42 years since their last win in the Italian Oaks (Zabarella in 1977), 39 years since the stables won their last classic (the Derby, with Garrido in 1980)and 22 since the last group race was won (Premio Città di Napoli, with Ravier in 1977. Numbers that really did not honour the most famous and oldest colours in Italian racing; white with the cross of St. Andrew and a red cap.

On Sunday June 23rd, at the Milan San Siro racetrack, 3-year old Lamaire luckily ran in the Oaks and swept away all these very hard to digest numbers. She was trained

by Riccardo Santini from Livorno, who in the peaceful atmosphere of Bolgheri is now at last the only man in command, and thanks to the significant expertise of Franca Vittadini, who for the past three years has been the manager of the red and white stud (the main base remains on Lake Maggiore in Piedmont at Dormelletto) and for the past six months has also been the fulltime manager of the stables.

For a long time, for far too long, the efforts made by the Dormello Olgiata were lost amidst inadequate results compared to the never lacking efforts. This, in spite of the fact that for some time, as expected, it has been the production of the Sassicaia at the San Guido estate that has occupied the attention of 83-year old Marquis Niccolò, who likes to concentrate on his precious and famous red wine, “the Ribot of wines”.

There had been signs of a revival over recent years, with Duchamp finishing second in the 2011 Parioli and a third place finish by Louise Aron in the 2012 Regina Elena.

One of their horses, Rottmayer, entrusted in France to the trainer Pascal Bary, was even the favourite in the 2013 Derby, but was an unlucky protagonist at the Capannelle racetrack (tenth and last but one, due to a physical problem during the race).

Time seemed wrapped in a great deal of anonymity for a stable that now, following an inevitable and necessary selection, only has a dozen brood mares and about thirty horses in training, half of them yearlings.

Lamaire, just like Duchamp, Louise Aron and Rottmayer, is a born and bred Dormello Olgiata racehorse, representing one of their historical bloodlines, one dating back to the days of Laura Russell (that was in the 1970s. In the Oaks she was ridden by the “little magician” Fabio Branca, who after leaving the Incolinx stables now rides mainly for the Dormello Olgiata. Branca took an immense risk, coming from the outside first past the German runner Apadanah and then Call Me Love. But it clearly was really the right day for annulling all those numbers weighing on the Dormello Olgiata stables.

Many foreign buyers showed interest in Lamaire after the Oaks, but the Dormello Olgiata is not a commercial stable; the Oaks winner will only leave Bolgheri to race and her future as a broodmare will remain with the Dormello Olgiata.

The Dormello Olgiata stables are the most famous in Italian racing with over a century of history, started by Federico Tesio and his wife Lydia they then became the property of the Marquises Incisa della Rocchetta. With their jockeys wearing their famous red and white colours, the stables produced champions such as Cavaliere d’Arpino, Donatello and Nearco, but above all Ribot, a name that remains a legend.

Born in 1952, sired by Tenerani and whose dam was Romanella, Ribot was unbeaten during his racing career, winning all 16 races he ran in between the ages of two and four. His extraordinary achievements include victories in two Prix de l’Arc de Triomphe at Longchamp (1955 and 1956) as well as the King George VI and Queen Elizabeth Stakes at Ascot (1956). His name was chosen by Tesio, in honour of the French artist Thèodule Augustin Ribot.

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p h . © A r c hi vio Par la nti

EQUESTRIAN TIME FOR EXCELLENCE

PARLANTI ROMA E SOLES BY MICHELIN, NUOVA PARTNERSHIP A BASE DI INNOVAZIONE E TRADIZIONE È U FFICI ALE : MI CH EL IN E PARLAN TI R O M A, B R A ND D I R I F ER I ME NTO N EL S ET TO R E D E LL’ E Q UITAZI O NE MO ND I ALE, DAN N O I L VI A A U NA I MP O RTA NT E CO L L A B O R AZ I O NE. Il marchio Parlanti Roma dal 1987 realizza prodotti per l’equitazione nel rispetto delle migliori scuole d’arte manifatturiere italiane. La Stivaleria Parlanti, da più di tre decenni, veste i migliori cavalieri e le migliori amazzoni a livello mondiale. L’eccellenza dei modelli firmati Parlanti la si ritrova negli stessi cavalieri che a questo brand hanno affidato la loro carriera, come Lorenzo de Luca, Alberto Zorzi, l’australiana Edwina Tops-Alexander, l’americano Kent Farrington, lo svizzero Steve Guerdat e l’olandese Harrie Smolders, solo per citarne alcuni.

Innovazione e tecnologia sono da oltre 100 anni i pilastri di Michelin. Soles by MICHELIN sviluppa suole uniche, che rispondono alle esigenze specifiche di ogni suo cliente. Il progetto, nato nel 2014, trasferisce il know how del “contatto al suolo” degli pneumatici al footwear, creando suole ad alte prestazioni. “Unite soul with sole”, far vibrare l’anima attraverso la suola e riaccendere le passioni di chi le indossa: questo l’obiettivo di ogni esclusiva suola firmata Michelin.

Passione, ricerca e innovazione sono i principi che accomunano Parlanti Roma e soles by MICHELIN. Parlanti Roma nell’equitazione è un precursore di tendenze. La collaborazione del team romano e francese ha generato suole uniche per l’equitazione da adulto e da junior, che lasceranno il segno su un’ampia gamma di modelli. Tra questi anche il KK Boots, K-Komfy, K-Boots Kids, della linea “Parlanti Passion”, presentati durante la fiera Spoga. Ogni stivale è un pezzo unico per il design della suola, progettato con estrema attenzione per il dettaglio dall’azienda francese, sia per la meticolosa lavorazione artigianale del marchio romano.

“Collaborare con i numeri uno è presupposto fondamentale dell’Azienda Parlanti e Michelin è Leader indiscusso – sottolinea Daniele Parlanti, proprietario e general manager dell’omonima Stivaleria - “scelgo Michelin da sempre ed ora concretizzare questa Partnership vincente mi rende orgoglioso. Sono certo che l’elevatissima qualità dovuta alla fusione tra competenza, selezione dettagliata dei materiali e visione avanguardista che contraddistingue entrambe le aziende, rappresenti l’alchimia esatta per il successo atteso.”

“Alla base di questa partnership c’è questione di feeling”. Cristina Stamate - Partnership Developer Specialist JV International - racchiude in questa semplice ma profonda frase l’essenza di questa nuova collaborazione e aggiunge: “è stata la stessa passione per l’innovazione e per la ricerca, la voglia di differenziarsi sul mercato, che ci ha permesso di unire le nostre forze e realizzare un prodotto che comunica all’utilizzatore tutti i nostri valori. Il lavoro a 4 mani ha fatto sì che il risultato finale sia il perfetto connubio tra l’esperienza e tecnicità di Michelin e l’artigianalità ma allo stesso tempo la ricerca dell’innovazione di Parlanti.”

MICHELIN SOLES project JV International è il partner strategico scelto da Michelin per la progettazione, lo sviluppo e la produzione di suole high-performance a brand Michelin. JV International ha sede in Italia, con headquarters nei pressi di Como e design & product development center a Verona. In Cina, il quartier generale è a Hong Kong, a cui si aggiunge un sito produttivo e un centro R&D. La struttura italiana si occupa della realizzazione del piano strategico, gestendo lo screening delle tecnologie, l’indirizzo della R&D, lo sviluppo del design, la gestione delle relazioni con i partner e le attività di marketing e comunicazione a brand Michelin. (www.michelin-lifestyle.com).

About MICHELIN Fin dalla sua fondazione, nel 1889, la missione di Michelin è quella di contribuire al progresso della mobilità di beni e persone attraverso la produzione e la commercializzazione di pneumatici per tutti i tipi di veicoli, dalle due ruote alle macchine movimento terra. Inoltre, Michelin accompagna il viaggiatore con un’ampia gamma di carte e atlanti stradali, guide turistiche, guide alberghi-ristoranti, il sito Internet viamichelin.it e app e sviluppa materiali ad alta tecnologia per l’industria della mobilità. Il Gruppo, la cui sede si trova a Clermont-Ferrand (Francia), è presente in 170 Paesi e ha 67 siti produttivi, che hanno prodotto 190 milioni di pneumatici (2018).

Vi lavorano oltre 125.000 persone. Il suo Centro di Tecnologia, cuore del settore di Ricerca e Sviluppo, ha sedi in Europa, America del Nord e Asia. (www.michelin.it ) About PARLANTI La Stivaleria Parlanti nasce a Roma nel 1987 e si impone immediatamente nel settore equestre come azienda leader produttrice di stivali da equitazione su misura; Tutti i prodotti sono il frutto di una meticolosa lavorazione artigianale che riflette la passione e lo studio che da oltre trent’anni animano la Stivaleria. Nata come Azienda familiare all’insegna del Made in Italy e dell’innovazione, la maison Parlanti ad oggi vanta oltre cento top riders testimonials internazionali attivi nei circuiti più importanti dell’equitazione mondiale. Azienda esportatrice in 124 Paesi produce, oltre a calzature per l’equitazione, una vasta gamma di accessori disponibili online su parlanti.com e parlantipassion.it.

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PARLANTI ROMA AND SOLES BY MICHELIN, NEW PARTNERSHIP BASED ON INNOVATION AND TRADITION It’s official: Michelin and Parlanti Roma, the reference brand in the world equestrian sector, are starting an important collaboration.

The Parlanti Roma brand has been producing equestrian products since 1987, respecting the best Italian art schools. The Parlanti Boots Factory, for more than three decades, dresses the best riders and the best amazons in the world. The excellence of the Parlanti branded models can be found in the same riders that have entrusted their careers to this brand, such as Lorenzo de Luca, Alberto Zorzi, the Australian Edwina Tops-Alexander, the American Kent Farrington, the Swiss Steve Guerdat and the Dutch Harrie Smolders, just to name a few.

For over 100 years, innovation and technology have been the pillars of Michelin. Soles by MICHELIN develops unique soles that meet the specific needs of each of its customers. The project, born in 2014, transfers the know-how of the “ground contact” of tires to footwear, creating high-performance soles. “Unite soul with sole”, make the soul vibrate through the sole and rekindle the passions of the wearer: this is the goal of every exclusive Michelin signed sole.

Passion, research and innovation are the principles that unite Parlanti Roma and soles by MICHELIN. Parlanti Roma in equitation is a trendsetter. The collaboration of the Roman and French team has generated unique soles for adult and junior riding, which will leave their mark on a wide range of models. These include KK Boots, K-Komfy, K-Boots Kids, from the “Parlanti Passion” line, presented at the Spoga fair. Each boot is a unique piece for the sole design, designed with extreme attention to detail by the French company, both for the meticulous craftsmanship of the Roman brand.

“Collaborating with the numbers one is a fundamental prerequisite of the Parlanti Company and Michelin is the undisputed Leader - emphasizes Daniele Parlanti, owner and general manager of the homonymous Boots Facrtory -” I have always chosen Michelin and now making this a successful partnership makes me proud. I am certain that the very high quality due to the fusion of competence, detailed selection of materials and avant-garde vision that distinguishes both companies, represents the exact alchemy for the expected success. “ “At the base of this partnership there is a question of feeling”. Cristina Stamate - Partnership Developer Specialist JV International - embodies in this simple but profound phrase the essence of this new collaboration and adds: “it was the same passion for innovation and research, the desire to differentiate oneself on the market, that we has allowed us to join our forces and create a product that communicates all our values to the user. The 4-handed work has meant that the final result is the perfect combination of Michelin’s experience and technicality and craftsmanship but at the same time Parlanti’s quest for innovation. “ MICHELIN SOLES project JV International is the strategic partner chosen by Michelin for the design, development and production of Michelin-brand high-performance soles. JV International is based in Italy, with headquarters near Como and design & product development center in Verona. In China, the headquarters is in Hong Kong, plus a production site and an R&D center. The Italian structure deals with the implementation of the strategic plan, managing the screening of the technologies, the direction of R&D, the development of the design, the management of relations with partners and the marketing and communication activities to the Michelin brand. (Www.michelin-lifestyle.com) About MICHELIN Since its foundation in 1889, Michelin’s mission has been to contribute to the progress of the mobility of goods and people through the production and marketing of tires for all types of vehicles, from two-wheelers to earth-moving machines. In addition, Michelin accompanies the traveler with a wide range of maps and road atlases, tourist guides, hotel-restaurant guides, the viamichelin.it and app website and develops hightech materials for the mobility industry. The Group, whose head office is in Clermont-Ferrand (France), is present in 170 countries and has 67 production sites, which produced 190 million tires (2018). Over 125,000 people work there. Its Technology Center, the heart of the Research and Development sector, has offices in Europe, North America and Asia. (www.michelin.it) About PARLANTI The Parlanti boots factory was born in Rome in 1987 and immediately established itself in the equestrian sector as a leading manufacturer of custom-made riding boots; All the products are the result of a meticulous craftsmanship that reflects the passion and the study that have animated the company for over thirty years.

Established as a family-run company dedicated to Made in Italy and innovation, the Parlanti fashion house now boasts over one hundred top international riders testimonials active in the most important circuits of world riding.Exporting company in 124 countries produces, in addition to riding shoes, a wide range of accessories available online on parlanti.com and parlantipassion.it.

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FROM 11 MARCH 2020 TO 19 APRIL 2020 TOTAL PRIZE MONEY €900.000 See You in Gorla!

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EMANUELE FIORELLI EquiEffe Equestrian Centre

© Fab i o Pet ron i

Qu aranta settiman e d i gare al l ’a nno . Tant i s on o g l i a ppun ta m e nti che l ’Equi Ef fe Eques trian C en tre di Gorla Min or e p res ent a ne l s uo bi gl i et t o da vi si t a. N o n c’è ch e d i re : b as ter ebb e q ues to primo el em e nt o di i nfo rm a zi o ne p er s ol l e va re curi o si t à e st upo re e f ar perc ep ire, anc he a c hi di ca v a l l i e co ncors i no n è po i t a nt o f e rra to , qua l e i m m e nso la voro c i sia d ietro un’ a tti v i tà che t i e ne un ri t m o cos ì pre ssa nt e e ch e p era l t ro st a g i on e dop o s ta g ione allarga i l s uo ra ggi o di az i o ne.

La prop os ta è ad ampia ge t ta t a perché co i nv o l ge a tut t o to ndo i l m o ndo de gl i a go ni s ti in sella: da c a valli/ pon y co n gi o va ni ssi m i , so pra t t utt o que l l i de l ba ci no no rd i ta l i a no c he s i affacc iano con emozi one a l p al co sce ni co de l l o spo rt , ai f uori cl as se de l ci rcui t o t op ch e, sempre in g iro pe r i l m o ndo , ne l l a l o ro ro ut i ne di g are f an no ad di ri t t ura fa t i ca p er sc egliere il pr ogramma di co ncors i da t a l a se m pre cr esce nt e of f ert a di e v e nti e c ir cuiti del calen dar io in te rna zi ona l e . I l fa t to che i n gara a l l ’ Equi E ff e , i m pe gna ti co m e cavalieri o come trainer dei loro allievi, si possano regolarmente incontrare mostri sacri del jumping come Steve Guerdat, Martin Fuchs, John Whitaker, Roger Yves Bost, o Michel Robert è la conferma più efficace che il centro ha preroga tive di reale eccellenza.

E m a nu e l e Fiorelli è na to a Pesa ro n el ‘ 66 ed ha inizi a to a m on ta r e a ca v a l l o da adulto all’A SIM S UD d i Uberto L upine tti d ove ha iniz i a to l a s u a a tti vità di c a vali ere porfessio n ista . H a fa tto il se r vizio d i l e v a n e l l ’ Arm a de i Carab inie ri e tras c ors o u n p er ido di la vor o a R o m a so t to l a g uida de l c ol . R aim on do D ’Inze o . Il ca vall o co n cui s i è m e s s o ma ggi orme nte in ev idenz a è sta to E quino xe du Mo rin ch e d à i l n om e al c am po d i ga ra c entrale d i E quiEffe Eq ue stria n C e nt re . H a d ue figl i, entrambi m ol to a ppassio na ti: Ma rghe r ita (1 6 a n n i ) e L eona rd o ( 19) .

E m a nu e l e Fiorelli w as b orn i n Pes aro in 1 96 6 an d sta rte d to ride a s a gro w n- up a t AS IM SU D direc ted b y Ub e rto L up inetti a nd w h e re h e st a r ted his c a ree r as a profess io nal ride r. H e did his milita r y s e r v i ce w i th the C arabini eri and s pen t tim e in R o me be ing ta ugh t b y Co l o ne l Raimondo D’In z eo . T he h orse he w a s m os t succe ss fu l w i th wa s cal l ed Eq uino xe du Mo rin, a fte r w hich the ma in a r ena a t th e Eq u iEffe Equ estrian Centre is na med. He h as tw o childr en , M a rg h e r i t a ( 1 6) a nd L eo na rdo ( 19) , who b o th ha ve a gr ea t p as sio n

Fiorelli h a d a s eg uito una l i n ea gu i da m ol to pre ci sa ne l l a prog et t az i o ne del suo i mp ianto e sopra ttut to nella s ua ge st i o ne. “Ho se m pre e so l o ra gi o na to pi ù con l a t est a d i ca valiere che n on con qu e l l a di orga ni zza to re di ev e nt i , m e tt en do l a qua l i t à al pri m o p os to ris petto alla q uan tit à . S a pe v o ov v i a m e nte be ne qua l i fo ss ero l e m i sure de l l e s c elt e d i chi d i questo s po rt è a tt o re p i ù che i m pre sa ri o e da su bi t o m i so no i m po st o d i diminu ire i nu meri dell e pr ese nz e i n co nco rso pe r a ss i cura re m i gl i o ri se r vi zi e un o s tile di vit a ai partec ip ant i s enz a tro ppe pre ss i on i ”. Co m o di t à n el quo ti di a no gra zi e a d u n’organiz z az ione ch e d a l p unt o d i v i st a l o gi st i co , ol tre che da que l l o s po rti vo , f os se s tu dia ta nel d ett a glio per i l b ene ss ere de i ca v al i e ri , de i ca va l l i e di t ut ti gl i ad det t i a i

© A r c hi vi o E q ui E f fe

f o r h o r s e s.

E man uele Fiorelli, clas se 1 9 66 , m a rch i gi a no di nas ci ta m a l o m ba rdo di ado zi on e d all’ età di 5 an ni, è il p ro pri et a ri o de l l ’i m pi a nto m a s opra t tu tt o ne è i l D eu s e x m ac hina. P rofess ionalità, tan to l a v o ro , prof o nda con osce nza de l l e e si ge nze t ecni che e organizz a tive leg a te al mond o de l sa l t o os ta col i ca ra t t eri zza no da se m pre l a s ua a t t ività e l’a pprezz amento dei pi ù ti t o l a ti suo i co l l e ghi di o l t ra l pe è i l prem i o al tra gua rdo c he più lo in teress a. “ I lo ro com pl i m e nti e l a l o ro “ fe de l t à” s on o d a v v e ro b enz i na pe r c hi la vora. Ho alle s palle qu i ndi ci ann i di ca rri e ra i nt e rna zi o na l e di ca v al i er e ad al to livello (tra i venti e i tren ta ci nq ue ann i co n 24 Co ppe de l l e N az i o ni di sput a te a nche i n s ed i di gara c ome R oma, Hi ck ste a d, Ro tt e rda m e La Ba ul e , 1 2 pr es enz e al l o CSI O di P iazz a di Siena e diverse pro v e nel l a FE I Worl d Cup: n. d.r.) m a qua ndo ho ca pi t o ch e i m iei c a valli impor tan ti era no ar ri v a t i a f i ne ca rri e ra e q uan to f os se di f f i ci l e ri m a ne re a q uel livello ho pr eferito a p pe nde re gl i s pe roni a l chi o do e de di car m i a d un d i f fe re nte p rog ett o p rofess ionale nel se t to re . Cos ì è na t o E qui Ef f e. I l cent ro e ra st a t o co st rui to all’inizio deg li an ni 90 dal l a fa m i gl i a So zz i e i n ono re de l l a pi ù i m po rt an te ca va l l a d i Valerio, s i chiama va La Pa m i na . L’ho com pra t o ne l 2 01 1 ed er a chi uso gi à da qua l che t emp o”.

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EQUESTRIAN TIME ON STORIES

la vori. “ Tut ti i pe rco rsi so n o a l cop erto e quest o ovviamen te è u n g rand e vanta g gio, spe ci alm ente ne lla sta g ion e inve rn ale. Ab biamo 57 0 box per i conc ors i, du e c amp i gar a (m. 10 0 x m. 6 0 e m. 13 0 x m. 100), un man egg io coper to (m.7 0x m.40 ) c he serve an ch e co me ca mp o p ro va co p er to per la b ella st a gion e. A q ues ti s i a gg iun gon o il campo p rova d i m. 1 00 x m. 4 0 che s er ve l’ar ena princ ip ale, una tens o-st rutt ura di m.60x m.4 0 pe r g ira re i ca va lli al la corda e un secondo man egg io c operto leggermen te più pic c olo .”

La c resc ita d i Eq uiE f fe e d el l’a tt ivit à è st a ta ovviament e p rogr es siva. Fiorelli h a le id ee ch iar e ma no n è cer ta me nt e la p er son a ch e anticipa i tem pi se non h a c on ferme p iù ch e prec ise . “H o in izia to a f a re p icc oli internazionali c on formula d i 2/3 s telle e s olo negl i ul timi du e an ni a b bia mo iniz ia to a prop orre un circ uit o ad a per tura di s ta g ione, i l Mila no J umpin g Ch a lle ng e , cin q ue s ettiman e t ra marz o e a prile, e u no in iniz io autu nno, l’ EquiEffe Cla ssic di t re s et tim an e. Il calendario prevede anc he un a p punt amento indo or a no vemb re di 2 se t tima n e e lo C SIO giovan ile” .

L’i mpianto e la pia n ifica zio n e g a re è in c ont inu a evolu zion e ed i p iani a breviss im a sc ade nz a semp re più qu a lifica t i e a mb iz iosi. “ L’ ann o entrante s egn erà l’es ord io del nuov o c ampo in er ba . Sa rà be llissi m o ed è s ta to realizz a to c on la mass ima a t ten zione.

C’è molta a tt e sa e so no cer to che si rivelerà come u na grande s orpresa per t utti: è di ampi o re spi ro ( m. 20 0 x m. 180 ) e lo doseremo nel mod o g ius to”.

© Fa b io Pet r on i

EquiEf fe Equ es tria n Ce n tr e a va nt i tu tta. L’a pp unt amen to con il 2020 fa già storia ment re si a sp e tt a la risp o sta de lla FEI alla c and id a tur a d ell’impian to per i C amp ion a ti Euro pei G iova nil i 2 02 1.

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Ho sempre ragionato più con la testa di cavaliere che non con quella di organizzatore di eventi.

The Gorla Minore EquiEffe Equestrian Centre presents an important programme with forty weeks of show jumping events every year. Even this first piece of information should be enough to arose curiosity and amazement, indicating even to those with no expertise at all as far as horses and shows are concerned, that an immense amount of work is required to support such intense activity and one that has increased year after year.

This programme is wide ranging, because it involves the entire world of show jumping, from horses and ponies ridden by the very young, especially those in northern Italy excitedly making their debut in the world of competitive sport, to the champions riding in the top circuit who, constantly touring the world, find it hard when programming their year to choose from the ever growing list of events and circuits on the international calendar. Confirmation that this centre has prerogatives of true excellence is confirmed by the fact that one regularly comes across the names of legendary riders and coaches such as Steve Guerdat, Martin Fuchs, John Whitaker, Roger Yves Bost, or Michel Robert in the lists of those competing at EquiEffe.

Emanuele Fiorelli, born in 1966 in the Marche Region, but a Lombard by adoption since he was five years old, is the owner of this equestrian centre, but is above all its Deus ex machina. Professionalism, hard work, a profound knowledge of the technical and organisational skills linked to the world of show jumping, have always been his hallmark and the appreciation expressed by his most important foreign colleagues is the reward that interests him most. “Their compliments and loyalty are what fuels our work. I was a top level international rider for fifteen years [between the age of twenty and thirty-five he rode in 24 Nations Cups also at important venues such as Rome, Hickstead, Rotterdam and La Baule, 12 times at the Rome Piazza di Siena CSIO and various shows in the FEI World Cup, Editor’s Note] but when I realised that my best horses had come to the end of their careers and how difficult it was to stay at that level, I chose to hang up my boots and devote myself to a different professional project in the show jumping world. That marked the beginning of EquiEffe. This equestrian centre was built at the beginning of the 1990s by the Sozzi family and called La Pamina in honour of Valerio’s top horse. I bought it in 2011 after it had been closed for some time.”

Fiorelli has implemented very specific guidelines in the planning of the centre and above all in its management. “I have always only reasoned more as a rider than as an event organiser, setting quality rather than quantity as my priority. I obviously knew what criteria were applied by those who are the main actors rather than entrepreneurs in this sport and I immediately chose to lower the number of participants at the shows so as to guarantee better services and provide them with a lifestyle with less pressure. We ensured that daily life was comfortable thanks to a logistical and sporting organisation that was studied in every detail to guarantee the wellbeing of the horses, the riders and everyone involved. All the jumping here takes place indoors and obviously that is a great advantage, especially during the winter season.

There are 570 stables for shows, two arenas (100 metres x 60 metres and 130 metres x 100 metres), one indoor arena (70 metres x 40 metres) also used as the collecting ring in the summer season. In addition to these, there is a 100 metre x 40 metre collecting ring for the main arena, a tensile structure measuring 60 metres x 40 metres for lunging horses and a second slightly smaller indoor arena.”

Obviously EquiEffe’s success has been ongoing. Fiorelli ideas are clear but he is certainly not the sort of person who rushes matters unless there are very specific reasons. “I started by organising small 2* and 3* shows and then only in the past two years did we start to organise a circuit that inaugurated the season with the Milano Jumping Challenge, lasting five weeks between March and April, and one early in the autumn, the three-week long EquiEffe Classic. The calendar also includes a two-week long indoor show in November and a CSIO Youth.”

The equestrian centre and show planning has evolved continuously and there are increasingly qualified and ambitious short term plans. “Next year will mark the debut of our new grass arena. It is going to be wonderful and was built with the greatest possible attention. There are great expectations and I am sure that it will turn out to be a great surprise for everyone. It is very large (200 m x 180 m) and we will use it carefully.”

The EquiEffe Equestrian Centre is moving ahead at full speed and events organised for 2020 will make history, while waiting for the FEI to decide on its candidature for the 2021 European Jumping Championships for Young Riders, Juniors, Children

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CHARITY E ROMA POLO CLUB Un matrimonio ben riuscito

Riflettori ripetutamente punta ti su Polo e Charity quest’anno al Roma Polo Club.

L’antico circolo della ca pitale, culla di questo sport in Italia, è sta to palcoscenico ideale per due eventi promossi per la raccolta fondi destina ta a Sentebale e Opera tion Smile. Sport, glamour, mondanità e una cornice dal fascino particolare sono sta ti elementi vincenti di due giorna te da ricordare.

Sua Altezza Reale il Duca di Sussex, conosciuto ai più come il Principe Harr y, è da sempre fortemente impegna to nelle opere di beneficienza, il 24 ma ggio è sta to un testimonial d’eccezione nella partita annuale, ISPS Handa Polo Cup organizza ta da Sentebale, l’associazione che lui stesso ha crea to insieme al Principe Seeiso Breng Seeiso per comba ttere nell’Africa sub Sahariana l’IHV.

S.A.R. il Duca di Sussex è da sempre fortemente impegnato nelle opere di beneficienza.

Con la ma glia del St.Regis, il suo team ha prevalso su quello di U.S. Polo Assn., da vanti all’elegantissimo parterre di ospiti che ha affolla to il circolo romano per © Hel en Cr u d en

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l’occasione più che blinda to per l’assalto di curiosi e troupes televisive. Nel 1951, come testimoniano le splendide imma gini d’epoca conser va te nella club house, il circolo a veva a vuto l’onore di ospitare la Regina Elisabetta II e il Principe Filippo di Edimburgo, quest’ultimo impegna to sul polo pitch dell’Acqua Acetosa in veste di ca pitano della squadra britannica.

A fine settembre l’a ppuntamento per centinaia di ospiti è sta to con la settima edizione del Polo del Sorriso per Opera tion Smile, l’organizzazione che raccoglie i fondi per operare i bambini affetti da malformazioni del volto in tutto il mondo.

Una grande kermesse perfettamente organizza ta da un comita to di efficienti volontari presieduto da Flaminia Elser dove l’esibizione della fanfara dei Carabinieri, di due cantanti lirici, del gruppo cinofilo della Polizia, gli stand espositivi, e il concorso di eleganza sono sta ti festante contorno di due emozionanti partite. Ospiti d’onore del presidente Roma Polo Club, Ca taldo D’Andria, i fonda tori di Opera tion Smile, Bill Ma gee e sua moglie Ka thy, a Roma da Virginia Beach e il Presidente della Fondazione Smile Italia Onlus, Carlo Salva tori.

POLO A ROMA: UN PO’ DI STORIA. La storia del polo in Italia risale a gli anni venti, quando nell’isola di Brioni, oggi territorio della Croazia, Carlo Kupel wieser fondò il primo Club di Polo dota to di due campi di gioco.

Fu invece Sua Altezza Reale il Duca di Spoleto a creare a Roma, nel 1930, il primo Polo Club. A Roma esisteva già un gruppo di gioca tori che a vevano frequenta to il club dell’Isola di Brioni. C’erano i gioca tori che a vevano a disposizione dei ca valli di proprietà ma non esisteva un campo.

La ‘Società Corse al Trotto’ risolse il problema mettendo a disposizione l’ippodromo di Villa Glori che, in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, lasciò il posto per la costruzione del villa ggio olimpico. Per trasformare il pra to dell’ippodromo in un campo di polo fu richiesto l’inter vento di un tecnico specializza to. Il debutto a vvenne il 10 ma ggio 1930 con una serie di spettacolari partite d’alto livello. In seguito il ‘Roma Polo Club’ ottenne un terreno alla poco lontano di lì, all’Acqua Acetosa dove sorge l’a ttuale struttura, oggi congloba ta nel centro della Ca pitale.

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CHARITY AND THE ROMA POLO CLUB: A SUCCESSFUL PARTNERSHIP The spotlight has repeatedly been focused on polo and charity this year at the Roma Polo Club. The Italian capital’s ancient club, the cradle of this sport in Italy, proved to be the ideal setting for two events that organised fundraising for Sentebale and for Operation Smile. Sport, glamour, sophistication and a location with particular charm were the winning elements of two days worth remembering...

On May 24th, His Royal Highness the Duke of Sussex, known to most as Prince Harry and always very committed to charity work, was an exceptional testimonial in the annual ISPS Handa Polo Cup game organized by Sentebale, the charity he created with Prince Seeiso Breng Seeiso of Lesotho to fight HIV in sub-Saharan Africa. Wearing the St. Regis colours, Prince Harry’s team beat the U.S. Polo Association, in front of the very elegant guests who crowded the Roman club for an occasion involving serious security to protect players and members from curious crows and the many television crews. In 1951, as shown by the splendid period photographs on display in the club house, the Roma Polo Club had the honour of hosting Queen Elizabeth II and Prince Philip who captained the British team on the pitch at Acqua Acetosa.

At the end of September, the second event attended by hundreds of guests was with the seventh edition of ‘Polo del Sorriso’ (Smile Pole) supporting Operation Smile, the organization that raises funds for operating on children with facial deformities all over the world.

This was a great event, perfectly organized by a committee of efficient volunteers chaired by Flaminia Elser, and included a Carabinieri fanfare, two opera singers, the Police dog group, exhibition stands, and a prize for the best dressed lady, as the backdrop for two exciting matches. Guests of honour of included the President of Roma Polo Club, Cataldo D’Andria, the founders of Operation Smile, Bill Magee and his wife Kathy, who were visiting Rome from Virginia Beach, and the President of Fondazione Smile Italia Onlus, Carlo Salvatori.

POLO IN ITALY: A BIT OF HISTORY. The history of polo in Italy dates back to the 1920s, when Carlo Kupelwieser founded the first polo club with two playing fields on the island of Brijuni, now Croatia.

It was instead His Royal Highness the Duke of Spoleto who created the first Polo Club in Rome in 1930. In Rome there was already a group of players who had attended the club of the island of Brioni. There were players who owned their own horses but there was no field.

The ‘Società Corse al Trotto’ solved the problem by making available the racetrack at Villa Glori which, during the 1960 Rome Olympics, gave way to the construction of the Olympic village. the intervention of a specialized technician was required To transform the lawn of the racecourse into a polo field,. Polo made its debut there on May 10, 1930 with a series of spectacular high-level matches. Later on, the ‘Roma Polo Club’ obtained a piece of land not far from there, at Acqua Acetosa where the current club stands, now incorporated in the centre of the capital.

1 IS PS Han da Polo C u p e Polo del Sorriso: Polo Peop le 2 S t. Regis Polo Team 3 D uc a t i Polo Team

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© E c u r i e les Bl an ch es

© S ai wal a/A r ch i v i o C lab el

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C L A B E L È U N A R E A LTÀ A L S E R V I Z I O D E L C AVA L L O E DEL CAVALIERE NATA NEL 2001: UN’ESPERIENZA QUASI VENTENNALE CONIUGATA A UNA NATURALE P R O P E N S I O N E P E R L’ I N N O V A Z I O N E .

C l abel è una r ealt à al ser vizio d el ca v a l l o e de l c a va l i e r e n a ta n e l 2 0 0 1 : un’ es pe ri enza qu asi v ente nn ale co niug a ta a u n a n a tu ra l e p ro p e n si o ne p e r l ’ i nno v azio ne.

I s uoi prodot ti sono stu dia ti p er g ara n ti re i l ma g g i o r co m fo rt, a ttra v e rs o s o l u zi o n i per s ona l i zz a te in b ase alle esigen ze d i o g n i cl i e n te . E l e g a n za , co mo d i t à , u n i c i tà e pra t i c i t à r a p pr esentan o i co ncett i car di n i d e l l a s ua fi l o s o fi a .

I l pre f abbric a to in leg no , cemen to e acc i a i o a s s i cu ra st ru ttur e d u ra tu re n e l te mp o , c o n m a t eriali c he man ten gon o in altera t a l a qu a l i tà o r i g i n a l e e c e rti fi ca ti e c o f ri endl y.

A c c ant o al d ia log o costan te con i migl io ri p ro fe s s i o ni s ti d e l l e d i s c i p l i n e e qu e s tri , C l abel pone p articolar e im peg no ne ll’ i n te rp re t a re l e n e c e ss i tà d e l ca v a l l o e n e l ri c erc ar e soluzion i semp re p iù all’ a va ng u a rd i a p e r i l s u o be n e s s e re . G l i a ttu a l i pro ge t t i affia ncan o spazi d edica ti al ca v a l l o n e l l a s u a s p e ci fi c i tà e zo n e re l a x pens a t e pe r i ca valieri, ch e posson o c o s ì vi ve r e a p p i e n o l a p ro p ri a p a s s i o n e i n c o mpa gni a del pr opr io an imale. All’ im po r ta n za de l c o n ta tto tr a c a va l l o e c a va l i e re s ono i s pi ra ti g li ultimi la vo ri di C lab el , c o me i l c e n tro d ’ a l l e n a m e n to i n c o s tru zi o n e i n I rl anda, com pleto d i spa p er i ca val l i , e l a s c ud e ri a c o n p i s ci na d e s ti n a ta a l l a ri abi l i t azi on e deg li an im ali in Nor man d i a .

L’a t t enz i one al ben esse re d ell’ animale g u i d a Cl a b e l n e l l a re a l i zz a zi o n e di i m pi a nti a m i s ur a d’ u omo e di ca v allo insie me, i n u n a d i m e n s i o n e di a mo r e re c i p ro c o e c o mpl i c i t à.

Fi n dal l e orig in i, Cla bel pr omu ove la s a l v a g ua r di a e l ’ e du c a zi o n e a l r i s p e tto d e l c a v a l l o. Que st ’a nno , sotto il p a tro cin io d i Fi e ra ca v a l l i 2 0 1 9 e d e i ca v a l i e ri d e l l a F E I v e rrà dev o lu ta la scud er ia alla On lu s P r o g e tto I sl a n de r, co m e g i à fa tto n e l 2 0 1 4 c o n l a O nl us I talian Hor se Pr otection .

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Founded in 2001, with almost twenty years of experience combined with a natural propensity for innovation, Clabel is a company at the service of horses and riders.

Its products are designed to ensure maximum comfort through solutions tailored to the needs of each customer. Elegance, comfort, uniqueness and practicality are the key concepts of its philosophy.

Clabel’s prefabricated wood, concrete and steel structures ensure durable buildings, with materials that retain the original quality and are certified as being eco-friendly.

In addition to a constant dialogues with the best professionals in the equestrian world, Clabel places particular emphasis on interpreting the needs of horses and seeking increasingly advanced solutions for their well-being.

Our current projects include areas dedicated specifically to horses as well as relaxation areas designed for riders, who can thus fully experience their passion in the company of their equine companions. The importance of contact between horse and rider has inspired Clabel’s latest work, such as the training centre under construction in Ireland, complete with a horse spa, as well as stables with a swimming pool for the rehabilitation of animals in Normandy.

Attention to the welfare of animals is what inspires Clabel in the creation of systems on both a human and equine scale, in a dimension of mutual love and complicity.

From the very beginning, Clabel has promoted the protection and education of respect for horses.

This year, under the patronage of Fieracavalli 2019 and the riders of the FEI , a stable will be donated to the Islander Project NGO, as already done in 2014 with the Italian Horse Protection NGO.

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