Alchimie Febbraio 2013

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Alchimie Mensile di attualitĂ , cultura, arte, spettacoli - Anno I Numero 5 - Febbraio 2013

Taranto in Tasca

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copia gratuita Lista Nozze Bomboniere

Corso italia, 24 San Giorgio Jonico(Ta)Tel. 099 5927655 - elite.marzulli@libero.it


Editoriale

Sognate insieme a noi una Taranto diversa

Pizzeria, Cocktail & Drink e Musica Live

Venerdì & Domenica Karaoke Dance Show Chiusura settimanale: Lunedì - Martedì - Mercoledì

Incoscienti. È la parola che più spesso ci siamo sentiti dire io ed Alessandro, editore di Alchimie, parlando di questo nuovo progetto. Decidere di far partire un mensile patinato, gratuito, ricco di notizie di cultura e costume, a molti è sembrata più che una scelta coraggiosa, un’idea suicida. In tempi di crisi la carta stampata non tira più. A Taranto poi, dove sono davvero in pochi a prendere tra le mani un giornale ogni mattina, pensare ad un prodotto che si sostenga solo grazie al contributo di esercenti commerciali, senza l’apporto di contributi pubblici, è una chimera. Eppure noi ci crediamo. Sarà l’età (editore, direttore e collaboratori di Alchimie hanno in media una trentina d’anni) che ci spinge a pensare che un cambiamento sia ancora possibile, sarà la convinzione che Taranto meriti di più della bassa considerazione di cui gode, sarà il desiderio di dimostrare che eventi culturali, anche di alto profilo, ci sono eccome tra i due mari e in provincia, sarà che riteniamo che sia necessario renderli noti perché si smetta di piangersi addosso, di rimuginare sul perché non si è andati via. Alchimie

racconterà l’altra Taranto, quella degli spettacoli e dei concerti, ma anche quella del sociale, con la rubrica “Fuoriscena” e quella dello sport e dei suoi protagonisti più insoliti, senza trascurare quegli elementi goliardici, frivoli, leggeri, con consigli utili su moda e wedding ed un spazio gossip e giochi, che vi renderanno la lettura distensiva. Il nostro desiderio è che Alchimie diventi un compagno di viaggio nelle vostre frenetiche giornate cittadine, da portare sempre con voi per ricordare gli appuntamenti più interessanti proposti in città. Avremo un occhio di riguardo però anche per gli eventi sparsi per la Puglia e per quelli nazionali, che vi proporremo in tempo utile per potervi organizzare…e partire. “Taranto in tasca”, ecco quello che saremo: un riferimento, degli amici con cui potrete interfacciarvi tramite Facebook e Twitter. Sono ben accetti consigli, suggerimenti, proposte ed anche critiche. Tutto servirà a farci crescere e a migliorarci, per rendere questo prodotto sempre più vostro. Ed ora basta chiacchiere…fatevi sedurre da Alchimie. Buona lettura! Marina Luzzi


Sommario

febbraio 2013 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

VENERDI’ s.Veridiana

SABATO Presentazione N.S.

DOMENICA s. Biagio

LUNEDI’ s. Gilberto

MARTEDI’ s. Agata

MERCOLEDI’ s. Paolo Miki

GIOVEDI’ s. Teodoro

VENERDI’ s. Girolamo Emiliani

SABATO s. Apollonia

DOMENICA s. Scolastica

LUNEDI’ B.V. Maria di Lourdes

MARTEDI’ s. Eulalia

MERCOLEDI’ Le Sacre Ceneri

GIOVEDI’ s. Valentino

15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

VENERDI’ s. Faustino e Giovita

SABATO s. Giuliana

DOMENICA I di Quaresima

LUNEDI’ s. Costanza

MARTEDI’ s. Mansueto

MERCOLEDI’ s. Eleuterio

GIOVEDI’ s. Pier Damiani

VENERDI’ Cattedra di s. Pietro

SABATO s. Policarpo

DOMENICA II di Quaresima

LUNEDI’ s. Gerlando

MARTEDI’

Editoriale 3 Febbraio a Taranto 5 Momento critico 10 Teatro: Elio De Capitani 11 Presto in città 13 Febbraio in Puglia 14 L’autunno tarantino 18 Six months in concert 20 Intervista al jazzista Max Ionata 22 Spettacolo: Duum 24 Spettacolo: Open 25 Storie dalla città 26 Libri: Intervista a Claudio Frascella 28 Taranto in cartolina 30 Libri: Romanticidio di Carolina Cutolo 32 Teatro: Tenco a tempo di tango 34 Fuoriscena 36 Auguri Kom 38 Wedding: Solo giorni perfetti 40 Tempo di moda 41 Tra i due mari 42 Appunti di viaggio: Capoverde 44 Spazio salute: l’anoressia 46 Cose da Vip: maternità famose 48 In libreria 50 Ricette facili, buone e veloci 52 Al cinema 54 L’altro sport 56 Giochi e relax 58 Curiosità dal mondo 59 Oroscopo 60

s. Faustiniano

MERCOLEDI’ s. Gabriele

GIOVEDI’ s. Romano

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ALCHIMIE

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Direttore Responsabile Marina Luzzi (m.luzzi@progettoalchimie.it) Direttore Editoriale Alessandro Bottiglione (a.bottiglione@progettoalchimie.it) Redazione Alessandra Martellotti (a.martellotti@progettoalchimie.it) Gianni Spada (g.spada@progettoalchimie.it) Manuela Marchi (m.marchi@progettoalchimie.it)

Editore Alchimie Viale Magna Grecia, 420/a 74123, Taranto Stampa Martano Stampa Via Lago di Nemi, 12 - 73020, Lecce Hanno collaborato Azzurra Coco, Emanuela Formoso, Maria Vivenzio, Francesco Carpenzano, Massimo Mangiavacchi, Silvana Marchetti, Guido La Tartara, Erika Londero, Luca Furlanut Foto di copertina Carmine La Fratta Pubblicità T 099.5334811 - M 335 274305 info@progettoalchimie.it La redazione di Alchimie declina ogni responsabilità per cambiamenti, ritardi o inesattezze nei confronti di lettori o terzi. Le informazioni presenti in questo numero provengono da fonti di pubblico dominio. E’ vietato qualsiasi tipo di riproduzione, anche parziale. Alchimie| 3


I STR

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Febbraio

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a Taranto

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venerdì 1 febbraio Wonderfive Le migliori hits della pop/dance dagli anni ‘90 ad oggi. Taranto, Duemiladieci Caffè Italian Style Il progetto di ripercorrere la storia della canzone italiana d’autore nasce dal desiderio di proporre l’ascolto dei brani italiani più apprezzati ed amati. Castellaneta, Bar Centoundici ore 22:00 - Info. 3281679578 Anime nude Il testo, di Angela Matassa e Gioconda Marinelli, elaborato e diretto drammaturgicamente da Barbara Amodio, proposto dalla Compagnia “Le Nuvole Teatro”, Direttore Artistico Gianni Afola, “Anime nude” esplora storie di donne vissute in luoghi e tempi differenti, con esperienze diverse. Taranto, Teatro Padre Turoldo

ore 21:00 - Info. 333.8242607 Libera Nos a Malo live pronti ad emozionare tutto il pubblico con la loro performance coinvolgente ripercorrendo il repertorio dei grandi successi di Ligabue. Grottaglie, Britannia Cafè ore 21:30 - Info. 328.9206376 sabato 2 febbraio Edizione Straordinaria La Band “EDIZIONE STRAORDINARIA” riunita dalla passione per la musica soul, funky e rythm&blues (il genere che ha fatto ballare e innamorare milioni di persone), rievoca e riedita l’energia delle piu’ belle e celebri canzoni degli anni 60/70. Pulsano, Villanova ore 21:00 - Info. 340.6592744 I Vasconnessi live Il gruppo dei Vasconnessi è una Tribute Band tarantina che esegue con fedeltà le vecchie e le nuove canzoni di Vasco Rossi Martina Franca, Engine Club ore 21:30 - Info. 338.9289555

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Innocenti Evasi... Lucio Battisti Tribute Band Grottaglie, Nomine Rosae ore 22:00 - Info. 347 5910993 Signorine Le Signorine, Ramona e Claire, sembrano misurare il tempo e agiscono con rallentata acutezza secondo brevi azioni... Taranto, TaTà - ore 21:00 Info. 099.4725780 Larry Franco Swingtet farà rivivere gli anni d’oro dello Swing : quello di Fred Buscaglione, Frank Sinatra e di Bruno Martino in un progetto strepitoso che evoca le atmosfere dell’ America degli anni ‘50 Taranto - Nautilus ore 21:30 - Info 339.2986584 domenica 3 febbraio Attenti Al Lupo Uno spettacolo interattivo, un grande gioco, una grande festa della partecipazione e del divertimento. Taranto, TaTà - ore 18:00 Info. 099.4725780

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San Giorgio J. Via Roma, Tel 099 5916800 Taranto Viale Liguria, 49/b Taranto Viale Magna Grecia, 437 Grottaglie Via Diaz, 30 Francavilla Fontana (Br) Viale Lilla 61/63 Alchimie| 5


Febbraio

a Taranto

Spirito Santo zona Taranto2 ore 19:30 - Info. 333.6612172

Orientaleggiante Trio Ayesha, tre musicisti che hanno un doppio repertorio Karaoke Taranto loc. Saturo, Katerin Pub che unisce trasversalmente la Info 099 5332041 - 339 1023108 tradizione classica occidentale con quella etnico-folklorica. Start ore 22.00 Taranto, Teatro Orfeo Veglione di Carnevale per ore 19:00 - Info. 099.4533590 bambini (dai 3 ai 10 anni) lunedì 4 febbraio L’associazione Il Circolo invita tutti i bambini a non mancare! Taranto, Chiesa Beato Egidio Info. 331.1630783

Siamosolonoi di Marco Andreoli. Martina Franca, Teatro Verdi ore 21:00 - Info. 080 4805080 Rossorelativo Tiziano Ferro Tribute Band Formazione nata nel 2011, si propone col suo programma di musica live in cui ripercorre la maggior parte dei successi radiofonici dell’artista di Latina Taranto, L’Altrolocale Pub ore 22:00 - Info. 339.2038992

Tutto per...denaro (L’amico del diavolo) commedia presentata dalla compagnia teatrale “I Fuori... Classe”. Il penultimo spettacolo scritto da Peppino De Filippo torna in scena per svelare il dramma dell’ avarizia. Taranto, Teatro Parrocchia 6|Alchimie

mercoledì 6 febbraio Oscura Immensità Taranto, TaTà - ore 21:00 Info. 099.4725780 giovedì 7 febbraio Siamosolonoi - con Michele Riondino e Maria Sole Michele Riondino con la regia del suo gruppo Circo Bordeaux,

Karaoke Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 Start ore 22.00 Dennis Chambers meet Jonio Jazz Big Band Il primo di una serie di appuntamenti con i più grandi nomi della Musica internazionale che saranno proposti al Saloon Roccaforzata, Saloon ore 21:00 - Info. 349.5641633

Wonderfive Le migliori hits della pop/dance dagli anni ‘90 ad oggi. Massafra, Dream On

Mi scappa da ridere Il clarinetto: non solo suoni ma con Michelle Hunziker. Taranto, Teato Orfeo essenze di emozioni ore 21:00 - Info. 099 4540763 Matteo Mastromarino : clarinetto martedì 5 febbraio Loredana Chiore: pianoforte Oscura Immensità Taranto, Palazzo di Città, Con un linguaggio incisivo, Sala degli Specchi - ore 10:30 essenziale, crudo e un Info. 099.4793891 ritmo dell’azione serrato e Spettacolo teatro famiglia coinvolgente, l’autore racconta un tragico fatto di cronaca, “Cappuccetto Rosso” Ritorna a Massafra avvenuto nella provincia del “Cappuccetto Rosso”, una delle nord-est italiano, mettendo a storiche produzioni del Teatro confronto vittima e carnefice, entrambi lacerati da rispettivi delle Forche. drammi personali. Taranto, Palazzo di Città, Castellaneta, Teatro Valentino Sala degli Specchi - ore 10:30 ore 21:00 - Info. 099.8435005 Info. 099.4793891

venerdì 8 febbraio Arianna Savall e Petter Udland Johansen, arpa gotica e violino dell’Hardanger presentano il loro nuovo progetto: Hirundo Maris, Chants du Sud et du Nord, un viaggio che unisce il Mediterraneo con il Mare del Nord Taranto, TaTà - ore 20:00 Info. 099.4725780

Roxy Band Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 Cena con Roberto Gatto Jonio Jazz in collaborazione con l’Associazione Culturale l’Accademia della Musica e del Suono propone il terzo di 6 appuntamenti: unire la grande Musica alla grande Cucina Taranto (Litor. Salent.), Il Pineta ore 21:30 - Info. 099.7314186 . Ispirazione Tzigana Julius Csik e Géza HosszuLegocky con l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Luigi Piovano, interpreteranno i brani del grande repertorio classico scritti ispirandosi alla musica popolare tzigana. Taranto, Teatro Orfeo ore 21:00 - Info. 099.4533590

Scomodamente Negramaro Tribute Band Massy Pellicoro - voce & acustic guitar. Piero Bollettieri - Guitar. Giuseppe Cramarossa - SynthKeyboard- Campionatori. Cosimo Cilla - Bass Eddy De Frenza- Drums Grottaglie, Britannia Cafè ore 21:30 - Info. 328.9206376 sabato 9 febbraio Rekkiabilly Il rock’n roll della band pugliese è una miscela esplosiva, mai prevedibile, sempre coinvolgente. Pulsano, Villanova ore 21:00 - Info. 340.6592744 domenica 10 febbraio Aladino ideazione e regia Sandra Novellino. Aladino e Jasmine sono due bambini dei nostri

giorni, ad entrambi manca qualcosa... Taranto, TaTà - ore 18:00 Info. 099.4725780 martedì 12 febbraio Revival Carnival Party Revival Carnival Party è il ritrovo per tutti coloro che amano la dance anni 90/2000. Gli ultimi successi tutti da ballare e i più grandi pezzi che hanno fatto la storia della musica da discoteca, il tutto in una grande festa rigorosamente in maschera! Martina Franca, Engine Club ore 22:00 - Info. 338.9289555 Carnival Party Animazione, Balli di gruppo, Dance ‘70, ‘80, ‘90, House Music. Per tutti ingresso rigorosamente mascherati... Sarà premiata la maschera più bella, più originale e simpatica. Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 mercoledì 13 febbraio Spose, di e con Carmela Vincenti Prendete quattro donne in odore d’altare, mettetele sul palcoscenico, e lasciatele sfogare l’una di seguito all’altra. Avrete così Spose. Martina Franca, Teatro Verdi ore 21:00 - Info. 080 4805080 Per quell’oscuro oggetto del desiderio Tratto da “La Traviata” di Lella Costa, va in scena uno spettacolo caro alle donne riscritto, diretto ed interpretato dall’attrice Laura Alessandrino. Taranto, Teatro Orfeo ore 21:00 - Info. 099.4533590 Camilla Battaglia meet Donatello D’Attoma Trio La splendida voce di Camilla

Battaglia accompagnata dal Trio di Donatello D’Attoma sono gli elementi principali di questa serata live. Taranto, Per... Bacco Jazz Club ore 21:30 - Info. 099.9677559 giovedì 14 febbraio

Star Tre Live Music Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 Loving Duets Una serata di duetti vocali in stile jazz, pop, soul, per celebrare il giorno di S. Valentino con Mario Rosini, Paola Arnesano, Larry Franco, Fawn Tolson, Eddy Olivieri, Dee Dee Joy. Taranto, Teatro Padre Turoldo Ore 21:15 - Info. 099.4725780 Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa Invece di presenziare al Consiglio dei Ministri, L’On.De Mitri, Ministro di Governo, sta per passare la notte con la sua amante, la Signora Rolandi, Ufficio Stampa dell’opposizione, all’interno della bellissima suite 748 dell’Hotel Plaza. Massafra, Teatro Spadaro Ore 21:00 - Info. 099.8801200 Comic Uno spettacolo nel quale si ripercorre la storia recente del Festival del Cabaret “Città Alchimie| 7


Febbraio

a Taranto di Martina Franca”, con le esibizioni dei vincitori degli anni 2009-2011-2012. Martina Franca, Teatro Verdi ore 21:00 - Info. 080 4805080 venerdì 15 febbraio Josemi Carmona, Flamenco Group Josemi Carmona ci presenta dal vivo i brani del suo nuovo disco Las peque-as cosas. Taranto, TaTà - ore 22:00 Info. 099.4725780 Karaoke Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 Start ore 21.00 sabato 16 febbraio La morte di Babbo Natale, eutanasia di un mito sovrappeso di Tony Clifton Circus | con Nicola Danesi de Luca, Iacopo Fulgi, Enzo Palazzoni, Werner Waas. Cosa fa Babbo Natale quando non è Natale? «Si deprime o esulta per il non-lavoro su una spiaggia caraibica?» Taranto, TaTà - ore 21:00 Info. 099.4725780 Rue de Rome Gruppo composto da Stefano Delacroix (voce e chitarra, autore de Il Sesto una raccolta noir di racconti edita da Lupo editore), Giovanni Nisi (chitarra e voce), Walter Pulpito (basso e voce), Giuseppe Fago (batteria e voce). Pulsano, Villanova ore 21:00 - Info. 340.6592744 8|Alchimie

domenica 17 febbraio Aladino Taranto, TaTà - ore 18:00 Info. 099.4725780

cui scarnificano gli orribili vizi dell’animo umano. Taranto, Teatro Orfeo ore 21:00 - Info. 099.4533590

Karaoke Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 Start ore 22.00

21 febbraio Megghie fess ca’... di Nicola CAVALLO – regia Renato FORTE Compagnia di Taranto del Teatro Comico “A. Casavola” Taranto, Teatro Orfeo ore 21:00 - Info. 099.4533590

mercoledì 20 febbraio Impeto e charme Ilia Kim – pianoforte Julius Medina – direttore Orchestra della Magra Grecia La grande pianista Ilia Kim affronta il Concerto Folklorico per pianoforte e archi di John Carmichael e l’impegnativa “Malediction” di Franz Liszt. Taranto, Teatro Orfeo ore 21:00 - Info. 099.4533590 giovedì 21 febbraio

Venerdì 22 febbraio Karaoke Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 Start ore 22.00 sabato 23 febbraio L’amore è un cane blu: la conquista dell’Est di Paolo Rossi interpretato dallo stesso Rossi su musiche di Emanuele Dell’Aquila suonate dal vivo dal gruppo “I Virtuosi del Carso”. Martina Franca, Teatro Verdi ore 21:00 - Info. 080 4805080 Leitmotiv presentano il nuovo lavoro discografico “ A tremulaterra” Pulsano, Villanova ore 21:00 - Info. 340.6592744

D Bitols Live Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108

OverCover Band tributo al grandissimo Santana Martina Franca, Engine Club ore 21:30 - Info. 338.9289555

venerdì 22 febbraio Lillo & Greg in Sketch & Soda Sketch & Soda racchiude alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione di Lillo & Greg. Come sempre ci troviamo nel perenne loro equilibrio tra la comicità surreale ed il grottesco e cinico umorismo con

Pinocchio, il Musical la conosciutissima fiaba senza età in versione musical, presentato dal gruppo teatrale “La Filodrammatica Maruggese” di Maruggio (Ta), in collaborazione con Enzo Della Pietà. Grottaglie, Teatro Monticello

ore 20:30 - Info. 348.4115423

ore 21:00 - Info. 099.4533590

domenica 24 febbraio …Quel respirar profondo che muove i sentimenti altrui… Orchestra di fiati Istituto Musicale “G.Paisiello” di Taranto. Taranto, Palazzo di Città, Sala degli Specchi - ore 10:30 Info. 099.4793891

mercoledì 27 febbraio Bosso, Di Leone, Bassi, Campanale - Special Event Fabrizio Bosso, tromba Guido Di Leone, chitarra Giuseppe Bassi, contrabbasso Mimmo Campanale, batteria Taranto, Teatro Padre Turoldo Ore 21:15 - Info. 339.2986584 329.4214220

Karaoke Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 Start ore 22.00 Una Pazza Gita a Napoli... manghe le Cane… stamme Megghie a Fragagnane farsa comica in due atti di Gianfranco Carriglio. Commedia allegra e briosa, zeppa di siparietti di irresistibile comicità. Taranto, Teatro Parrocchia Spirito Santo zona Taranto2 Ore 19.30 - Info 339.8735616 martedì 26 febbraio Urge di e con Alessandro Bergonzoni. Taranto, Teatro Orfeo

Urge di e con Alessandro Bergonzoni. Taranto, Teatro Orfeo ore 21:00 - Info. 099.4533590 giovedì 28 febbraio Mare futuro Luigi Piovano – direttore Orchestra della Magna Grecia Un concerto sinfonico nel quale, con l’esecuzione in prima mondiale della ouverture “Mare Futuro” di Nicola Locritani, si conclude la “Trilogia del Mare”. Taranto, Teatro Orfeo ore 21:00 - Info. 099.4533590

Woda Woda Live Taranto loc. Saturo, Katerin Pub Info 099 5332041 - 339 1023108 Corrado Augias in La Vera Storia di Traviata Un narratore d’eccezione, Corrado Augias, s’avventura nel racconto del capolavoro di Giuseppe Verdi, grazie anche all’aiuto della musica suonata dal vivo da Giuseppe Fausto Modugno Taranto, TaTà - ore 21:00 Info. 099.4725780

Caffè Letterario Cibo per la mente presenta: Ecomusei, paesaggi e comunità, questo è l’argomento di cui ci parlerà l’architetto e archeologo Francesco Baratti il 15 febbraio. Un percorso per la costruzione di una nuova società paesaggistica in cui cittadini, decisori politici, forze imprenditoriali, operatori culturali e mondo della ricerca invitano gli uni e gli altri a tenere in diverso conto il patrimonio culturale ed il paesaggio che esso esprime. La memoria, i luoghi, il paesaggio, il patrimonio culturale ed edilizio sono beni che appartengono all’intera umanità e che vanno valorizzati e protetti. Interverrà il soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia Luigi La Rocca. Start ore Il 17 febbraio è la volta dell’Associazione ArmoniEsemble, già ospite, con grande successo, del Caffè Letterario che propone “CIAK! FILM IN MUSICA”. Il flauto di Palma di Gaetano, il Clarinetto di Giordano Muolo e la chitarra di Ivana Maria Oliva, condurranno gli ospiti in un viaggio tra le note delle colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema internazionale. Tra i titoli in programma: Over the rainbow dal film “Il mago di Oz”, Moon rever dal film “Colazione da Tiffany”, “La Vita è Bella” dall’omonimo film. Caffè Letterario Cibo per la mente, Via Duomo, 237 - Taranto

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Momento Critico Se il 3D non ha bisogno di occhiali

T

ra le innumerevoli definizioni esistenti, in quello che è l’oceano bibliografico e teorico, sul teatro, nel titolo di questo articolo ho voluto impiegare una delle più attuali -nata da una scelta di marketing culturale a Parigi nel 2011- poiché con questa rubrica è ai “moderni” che vorremmo principalmente arrivare. L’essenza del momento teatrale si puo’sintetizzare in due concetti imprescindibili, il Théatron che è il luogo fisico, ed il Drama ovvero l’azione che in quel luogo si consuma. Le avanguardie teatrali novecentesche sono state in grado di “rettificare” questo concetto, ma non di mutarlo. Infatti, nel secolo scorso il Teatro è stato in grado di uscire dal teatro, portando il Drama, ad esempio, in antiche fabbriche dismesse che per l’occasione divenivano Théatron. In queste poche righe sono stati riassunti circa duemila anni di storia della cultura occidentale - che ha visto nella Grecia d’età classica la sua culla-, questo balzo temporale è stato volutamente fatto per sottolineare nitidamente, ma in maniera stringata, la longevità e l’evoluzione di questa pratica antropica, ormai plurimillenaria, che Paolo Grassi (intellettuale e teorico di origini tarantine, nonché cofondatore con G. Strehler del Piccolo Teatro di Milano) definì in questo modo: «Il teatro resta quello che è stato, nell’intenzione profonda dei suoi creatori. Il luogo dove una comunità liberamente riunita si rivela a se stessa, il luogo dove una comunità ascolta una parola da accettare o da respingere». Le caratteristiche pedagogiche e comunitarie del momento teatrale sono indubbiamente note e a questo genere di principi s’ispiro’ lo stesso Paolo Grassi, che premeva e desiderava un teatro per tutti e non per una ristretta cerchi d’iniziati. Cercheremo - anche con l’ausilio dei lettori - di far tesoro e passaggio degli insegnamenti di Grassi, di affrontare alcuni temi generali sulla condizione dello spettacolo drammatico ed inoltre d’analizzare con regard critique i momenti di spettacolo più vicini alla realtà jonica. Il titolo di questo articolo forse inganna, o forse, è talmente veritiero al punto d’apparire ingannevole. Il Teatro è anche questo. In fondo il grande Eduardo De Filippo diceva che a Teatro la massima realtà collima con la massima finzione (L’Arte della Commedia). E anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un’affermazione talmente veritiera d’apparire ingannevole. Guido La Tartara J. Ricercatore presso Université Paris Nanterre

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Elio De Capitani riscopre Tennessee Williams

Teatro

Ormai da anni regista stabile del teatro dell’Elfo, De Capitani con la sua regia continua a indagare sull’uomo e sulla società. Questa volta lo fa riportando in scena uno dei grandi successi dell’introspettivo scrittore americano Tennesse Williams, “Improvvisamente, l’estate scorsa”, inserito nel cartellone del Comune insieme al Teatro Pubblico Pugliese. Il dramma, che analizza anime e vite sconvolte dalla continua necessità di una fuga dagli altri e da se stessi, è ambientato in un suggestivo diorama: il giardinogiungla creato da Sebastian, figlio di Violet Venable, morto misteriosamente l’estate precedente, in uno dei suoi tanti viaggi in Europa con la cugina Catherine Holly. Borghese e ipocrita, la madre Violet, cerca di mantenere intatta la pseudo giungla e la reputazione del figlio che vuole a tutti i costi venga ricordato come un elegante e casto poeta. Arriva infatti a minacciare la nipote Catherine di lobotomizzarla per mettere fine alle sue infanganti rivelazioni, dovute a crisi isteriche, sulla morte di Sebastian. Fatta credere pazza la giovane nipote, Violet ingaggia il neurologo Cukrowicz, detto anche dottor zucchero, che prima di effettuare l’intervento vuole scoprire il legame tra le crisi di Catherine e la verità. Solo grazie alle domande del dottore la crudele vicenda sarà scoperta. Catherine ha assistito alla morte del cugino divorato da giovani indigeni da cui aveva cercato favori sessuali. La madre, da sempre compagna di viaggio del figlio, era stata sostituita in quest’ultimo dalla nipote perché ormai anziana; le due donne servivano da esca a Sebastian per attirare gli uomini. Un’omosessualità, quella del poeta, da sempre voluta tenere nascosta dalla bigotta madre e dalla famiglia Holly per assicurarsi gli aiuti economici della ricca zia. In un atto unico, la storia scorre turbolenta e finto perbenismo, ipocrisia, sessuofobia, costituiscono le fondamenta della società dell’ America del 1958, che Tennesse continuamente denunciava. Proprio la volontà di questa madre così possessiva di voler negare l’ identità del figlio, i suoi reali desideri, porterà il sacrificio della stessa vita di Sebastian. “Improvvisamente, l’estate scorsa” è una rivelazione fortemente contemporanea, in grado di catturare il pubblico e generare una riflessione su quanto le ipocrisie sociali siano ancora presenti. Un cast eccezionale, composto da Cristina Crippa, Elena Russo Arman, Cristian Giammarini, Corinna Augostoni, Edoardo Ribatto e Sara Borsanelli, ha reso lo spettacolo incredibilmente affascinante. Attraverso quest’opera teatrale, De Capitani ricorda quel Williams critico, in cui si riflette la terribile esperienza familiare che lo costrinse a vivere in prima persona gli effetti della lobotomia, subita dalla sorella, che perse così la sua autonomia. Un’infanzia faticosa quella che l’autore americano racconta, fatta di sacrifici e di povertà, che si è inevitabilmente infiltrata nella sua opera, come lui stesso fa intendere quando dice: «Sono contento di aver ricevuto questo duro insegnamento, perché credo che nessuno scrittore possa sentire la spinta di grandi motivi se non avverte con amarezza le ingiustizie della società in cui vive». Manuela Marchi


Presto in città

Elite

Giovedì 4 Marzo 2013 TARANTO - Teatro Orfeo

Bianca Guaccero in

Una vita da strega

BOMBONIERE LISTA NOZZE

di Elvio Porta e Armando Pugliese con Francesco Venditti Musiche originali: Giovanni Maria Lori Un progetto di Simone Martini Regia Armando Pugliese

L

’intreccio è il tipico della commedia degli equivoci a otto personaggi dove Samantha è una strega caduta dal cielo, deve redimersi da qualche errore del passato, causato dal suo temperamento. Divisa tra due mondi si rapporta con un uomo, invece molto terreno. Lui un divertente misogino che riscoprirà la sua vita con la crescita del rapporto con lei. Una metafora divertente sul rapporto tra un uomo e una donna alle prese con la diversità e gli scherzi di uno strano e bizzarro destino. Multi-personaggi comici, collaborano alla trama di una storia centrata nel rapporto eterogeneo tra uomo e donna. Un Olimpo di squinternati Dei-Musicisti (dal vivo!) tessono l’intreccio ricco di magie e colpi di scena della nostra storia. Vicende di un destino talvolta bizzarro e dispettoso che l’umano arbitrio deve affrontate con surreali e comici risvolti. La mamma di Samantha è il grillo parlante e narratrice di un punto di vista esterno brillante ed è la figura di riferimento familiare e borghese. La storia si ispira liberamente alla sit-com degli anni ’60 tessendo idealmente un prequel “come si sono conosciuti”, ma in generale si ispira ad un filone fortunato del rapporto di un uomo normale con una donna un po’ speciale: “Mary Poppins”, “Tutti insieme appassionatamente”, “Ho sposato una strega e Vita da strega”. Info & PRENOTAZIONI: 099 4540763

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B

ulli e Pupe ha debuttato a Broadway nel 1950 totalizzando ben 1200 repliche (quasi 5 anni ininterrotti) e già nel 1951 ha vinto il premio come miglior musical. Il successo dello spettacolo teatrale ha ispirato l’omonimo film con Marlon Brando e Frank Sinatra che ha portato Bulli e Pupe ad essere famoso in tutto il mondo. Bulli e Pupe è considerato da molti come il musical perfetto perché vi si ritrova il classico spirito dei grandi successi di Broadway dove ad una variegata ambientazione (dalla pittoresca Times Square, alle calde notti nei bar di Cuba, dalle velate atmosfere dei night-club alla rigida moralità dell’Esercito della Salvezza) si unisce una musica sempre varia e vivace in un crescendo dove il ritmo dello spettacolo si fa sempre più incalzante e travolgente. Elegante, energico, spensierato, comico e romantico Bulli e Pupe ci porta in un mondo di belle donne e giovani bulli che amano il gioco. Due di loro Sky Masterson e Nathan Detroit, non sanno resistere alla tentazione di fare o accettare scommesse su qualsiasi cosa. Così, quando una bella ragazza, appartenente all’Esercito della Salvezza, ‘mette su bottega’ nel quartiere, Nathan scommette che Sky non riuscirà a sedurla. Ma tutte le poste in palio perdono di valore quando Sky si innamora perdutamente.

martedi’ 19 Marzo 2013

Teatro Orfeo - Info: 099 4540763

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Febbraio in Puglia L’onore è per me, l’amore è per voi Ho attribuito l’amore a voi perché credo sia più bello essere semplicemente amati piuttosto che essere stimati, riveriti, degni, onorevoli, illustri e insigni. Ma se preferite il contrario il mio spettacolo non cambia! Ogni anno, ad ogni nuovo spettacolo, mi chiedo sorridendo a cosa serva la presentazione del testo da offrire al pubblico, la così orrendamente chiamata sinossi, come una malattia, come un disturbo. E tutti noi crediamo fermamente che il pubblico, dopo aver letto quel breve riassunto (dove noi che scriviamo ci affanniamo a far intendere che solo liquide risate scioglieranno i grumi del nostro tempo) corra al botteghino chiedendo affannosamente di voler prenotare quella sinossi, sì proprio quella, perché sa già che non ne potrà fare a meno, che si sente anche lui già un po’ sinottico, perché non c’è quasi più l’amorevolezza che cresce con gli anni insieme all’attore che si ama. Ma io la voglio quest’amorevolezza, così come la offro, meritandola s’intende. Come? Regalando con il mio spettacolo la grande emozione dei personaggi da raccontare (quella merdaccia schifosa della “Signorina Silvani”, “Mademoiselle Floria” regina dell’avanspettacolo, lo sgangherato “Gigi il bullo” macchietta petroliniana, la solitudine di Anna Magnani, la voce irregolare e fascinosa di Wanda Osiris, il fine dicitore con un disturbo vocale) con la stregoneria della comicità, la seduzione del tormento e il sortilegio del canto. [Anna Mazzamauro] 2 febbraio, Bari, Teatro Team - Ore 21:00 Info. 080.5212484 ron - tour Si riparte da quella “città” che non ha mai smesso di ospitare i migliori giovani autori sia inglesi che americani, dove è possibile incrociare le melodie di Damien Rice, le alchimie di Badley Drawn Boy o il vintage Motown di Michael Kiwanuka, solo per citarne una piccola rappresentanza. Un grande lavoro di ricerca per trasformare con la lingua italiana, canzoni che rimarranno nella memoria dei cultori della nuova musica d’autore, confluito in un album che uscirà il 29 Gennaio prossimo “WAY OUT” che, oltre ai sopra citati, include brani di Alexi Murdock, Ben Howard, Jamie Cullum, John Mayer, The Weepies, David Gray e Noel Gallagher. 09 febbraio - Gioia del Colle, Ueffilo - info 800173.099 10 febbraio - Foggia, Moody - Info 0881711432 14|Alchimie

se devi dire una bugia dilla ancora più grossa Invece di presenziare al Consiglio dei ministri, l’onorevole De Mitri, sta per passare la notte con la sua amante, la signora Rolandi, ufficio stampa dell’opposizione, all’interno della bellissima suite 748 dell’Hotel Plaza. Purtroppo per loro niente andrà come previsto. Un cadavere appare dietro la grande finestra e il personale dell’albergo è troppo impiccione. Venti di panico soffiano sull’hotel Plaza e lo scandalo sta per scoppiare. Fortunatamente l’onorevole De Mitri può contare sul suo fedele portaborse, Mario Girini,che con tutte le sue forze affronterà le situazioni più incredibili e divertenti. 16 febbraio a Bari, Teatro Team, Ore 21:00 Domenica 17 Bari, Teatro Team, ore 18:30 Info. 080.5210877 - 5241504 baustelle Saranno i Baustelle, in anteprima nazionale, a suonare al Teatro Team di Bari per lo special event del 19 febbraio che chiuderà la stagione invernale del festival della world music. L’evento di Bari organizzato da La Ghironda aprirà la strada ai concerti previsti a Roma, Firenze e Milano. 19 febbraio a Bari, Teatro Team. Ore 21:00 Info. 080.4301150 franco battiato Il tour sarà un’occasione per i tanti fan dell’artista catanese di ascoltare live le canzoni del suo ultimo album di inediti ‘Apriti sesamo’ uscito il 23 ottobre 2012 e preceduto dal singolo ‘Passacaglia‘. L’ultimo lavoro di Franco Battiato risaliva al 2007 con “Il vuoto”. Cinque anni durante i quali il grande cantautore ha composto tre interessanti raccolte condite da cover e da qualche chicca inedita (“Fleurs 2” del 2008 e “Inneres Auge”, “Il tutto è più della somma delle sue parti” del 2009), un lasso di tempo abbastanza lungo che non ha fatto altro che aumentare l’attesa e la curiosità per questo nuovo lavoro. 26 febbraio a Brindisi, Nuovo Teatro Verdi. Ore 21:00 - Info. Delta Concerti Live 899130383 Alchimie|15


Momix Dance Theatre in “Alkimia” Torna un balletto che ha sempre riscosso un grande successo: il “Momix Dance Theatre” con una novità in prima nazionale “Alkimia”, opera sulla quale Moses Pendleton sta tutt’ora lavorando. E’ un altro spettacolo di successo ideato dal grande coreografo che contribuisce, da lungo tempo, alla storia della danza; uno spettacolo che metterà in luce le eccezionali qualità dei suoi insuperabili aerobici danzatori impegnati in un ampio spazio in un universo di fantasie e suggestioni basati su giochi plastici e coreografie mozzafiato. Dal 20 al 24 febbr. Bari, Teatro Petruzzelli Info. 080.9752840

shrek! Unitevi al nostro eroe Shrek, orco verde e malizioso, e al suo leale amico Ciuchino nel loro tentativo di salvare la Principessa Fiona, tenuta prigioniera in una torre da un terribile drago. Il terrificante segreto della Principessa trascinerà Shrek e il suo compagno Ciuchino in una emozionante avventura. A tutto questo aggiungete Lord Farquaad, uomo di piccola statura alla ricerca di una sposa fedele che gli permetterà di diventare Re, oltre ad una serie di personaggi fiabeschi e otterrete... la commedia musicale più divertente, romantica e incantevole dell anno! Dall’ 1 al 3 febbraio Bari, Teatro Team Info. 080.5210877 gianni ciardo Torna a grande richiesta con un progetto in chiave comico–teatrale all’insegna dell’allegria e della buona musica. L’attore barese, noto al grande pubblico per la sua lunga e variopinta carriera di comico e cabarettista, sarà accompagnato da una band di noti jazzisti pugliesi con Ettore Carucci, Gaetano Paritipilo, Mimmo Pugliese e Mimmo Campanale. L’inarrestabile verve di Ciardo spazia libera, come in un’improvvisazione allegra e rabbiosa, sulla musica che sembra nascere lì, momento per momento, dalle note dei suoi compagni di viaggio 15 febbraio, Gioia del Colle, Ueffilo Info. 080.5210877

Giobbe Covatta in “sei gradi” Ancora una volta è un numero il titolo del nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), tocca ora al numero “6?! Anche in questo caso il numero ha un forte significato simbolico: rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Tutto ciò che vedremo nel corso dello spettacolo è collocato nel futuro in diversi periodi storici nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. 8 febbraio, Bari, Teatro Team Info. 080.5210877 gigi proietti in “pierino e il lupo” Gigi Proietti porterà in scena “Pierino e il Lupo… e molto altro”, strepitoso evento tratto dall’omonima opera del compositore russo Sergej Prokofiev. Il grande mattatore romano, con la sua inconfondibile verve e la sua irresistibile vis comica farà rivivere sul palco la storia dell’audace ragazzino russo che insieme ad un’anatra, un canarino e un gatto, riesce a catturare un temibile lupo della steppa. Una rivisitazione affidata all’estro artistico di uno degli attori più importanti della storia italiana, che non si limiterà alla semplice lettura di un grande testo classico, ma sorprenderà il pubblico nella seconda parte dello spettacolo con alcune gag ed improvvisazioni, tipiche dell’infinito repertorio del Proietti nazionale. Tutta l’azione scenica sarà accompagnata da una orchestra sinfonica di 50 musicisti diretta dal M° Michelangelo Galeati. 24 febbraio Bari, Teatro Team, Info. 080.5210877 16|Alchimie

Los Hermanos Macana Protagonisti indiscussi dei festival di tango in tutti i continenti, i fratelli Macana (Enrique e Guillermo De Fazio) sono considerati una delle coppie di ballerini più talentuose del panorama “tanguero” internazionale. Oggetto della più sbalordita ammirazione per le loro straordinarie doti e per l’inconsueta particolarità di esibirsi in coppia, Los Hermanos Macana, rievocano le origini del tango come i “compadritos” che, per carenza di donne, erano costretti ad allenarsi e ballare tra di loro mostrando le loro abilità e doti virili. 9 febbraio Bari, Teatro Team, Info. 080.5210877 Alchimie|17


L’autunno tarantino

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ell’autunno tarantino vince la cultura. Artisti di fama nazionale e internazionale hanno fatto tappa in città, ma manca un grande teatro. Taranto, autunno 2012. Nonostante la città abbia attraversato uno dei periodi più funesti della sua storia è stata pur sempre crocevia di eventi. Artisti più o meno famosi che hanno assaporato il calore di un pubblico che ha da sempre fame di cultura. Dalle star nazionali e internazionali fino alle realtà di casa nostra. Accanto ai consueti cartelloni sono spuntatienuove manifestazioni tese a diventare 18|Alchimie

appuntamenti fissi e di rilievo. A fare compagnia ai già accreditati cartelloni dell’orchestra della Magna Grecia, Amici della Musica, Crest, Associazione Casavola, Letture a Km 0 e stagione di prosa comunale è spuntato il Larry Franco Night. Ma c’è dell’altro. Nei mesi successivi all’estate, Leo Tenneriello ha portato in scena “La Metamorfosi e la fuga”, opera teatral musicale ispirata all’ omonimo libro di Kafka, il filosofo Umberto Galimberti, nella rassegna “Percorsi d’autore” ha presentato in anteprima nazionale il suo nuovo libro edito per la Feltrinelli, “Cristianesimo – La religione del cielo vuoto” e Mimmo Ca-

vallo ha suonato l’unificazione italica in libreria. La stagione è stata dunque variegata e di alta qualità. Tra i big che hanno fatto visita alle sponde dei due mari spiccano Biagio Antonacci, Richard Galliano, Gino Paoli, Nina Zilli, Gianluca Terranova, Peppe Servillo, Teresa Mannino e Irio De Paula. Potrebbe suonare strano alle orecchie di chi vuole dipingere a tutti i costi una Taranto ormai morta, questa sfilata di celebrità. A questo panorama va aggiunto lo sforzo dei vari club ad arricchire le fredde sere joniche. Queste “piccole” realtà hanno dato vita a rassegne di tutto rispetto in grado di competere

con quelle più classiche che, generalmente, godono di sponsorizzazioni. Nonostante tutto, però, vuoi anche per l’inesistente distanza tra il pubblico e gli artisti, alcune serate sono diventate memorabili. Luoghi dove si esibiscono artisti di nicchia con prodotti prettamente qualitativi. Alcuni nomi: Richard Sinclair, Vince Abbracciate, Sick Tamburo, Max Ionata, Fabrizo Bosso, Francesco Negro, Kelly Joyce, Nicola Conte e Cesare Pastanella. Da questi “sotterranei” sono nate realtà interessanti. Come quella del Vintage Night, esamble di dj jonici (Attilio Capilli, Franz Lenti, Ciro Merode, Sabrina Morea, Lello Santoro, David Strass), diventato progetto itinerante. Prendono i natali pure le cover band, come Vasconnessi e Tre Corde, che si incanalano verso produzioni proprie. Non solo musica. Nell’ultimo autunno la città è stata “invasa” dalle gallerie d’arte che hanno ospitato opere di grandi nomi come la pittrice libanese Marta Czok. A Natale poi, gli eventi più belli. Il complesso bandistico “Santa Cecilia” ha allietato il primo giorno delle festività con le

pastorali contornate dal profumo delle pettole provenienti dai balconi e dalle strade. Le chiese sono diventate palcoscenico. La Fanfara della Marina Militare si è esibita nel Duomo. In Concattedrale, per il classico concerto di auguri dell’ Orchestra Ico è andato in scena Christmas Musical con le voci di Graziano Galatone e Simona Galeandro. Al Carmine, il violinista tarantino Francesco Greco ha presentato e suonato il suo ultimo disco, natalizio. Ma l’autunno degli spettacoli in riva allo Jonio ha riguardato anche il teatro, grazie alla compagnia del Crest, risorsa locale che negli anni è riuscita a inanellare la fiducia del pubblico. Due i cartelloni, la domenica fiabesca di “Favole Tamburi” e il più impegnato Periferie, laboratorio di teatro e danza. I nomi che sono passati dal teatro Tatà: Fabrizio Saccomanno, Michele Riondino oltre a Pinocchio e Pollicino. A novembre è arrivato il grande musical

“W Zorro”, l’opera scritta di Stefano D’Orazio dei Pooh e diretta da Fabrizio Angelici. Proprio quest’ultimo spettacolo, date le enorme dimensioni sceniche, ha messo in luce il punto debole di questa città: la mancanza di un teatro adeguato, che con il suo “indotto” ne rappresenterebbe lo slancio culturale. Invocato da anni, la politica non riesce ancora a fare quadrato. Altre città pugliesi si sono già attrezzate da tempo e riuscendo a portare quaggiù nomi importantissimi del panorama nazionale e internazionale (su tutti il “Mistero Buffo” di Dario Fo e Franca Rame ospiti del Teatro Nuovo di Brindisi). Tutto questo accade proprio nella città simbolo di millenni di storia, che nel dopoguerra contava ben 13 teatri. Corsi e ricorsi. Aspettiamo l’inversione di rotta. Gianni Spada

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Six Months in Concert niccolo’ fabi 1 Febbraio Roma 4 Febbraio Milano 8 Febbraio Torino

23 Febbraio Grosseto 25 Febbraio Assisi 28 Febbraio L’Aquila

Eros Ramazzotti 12, 14 e 15 Marzo Assago (Mi) 11 e 13 Settembre Verona

Modena City Ramblers 16 Febbraio Cesena 22 Febbraio Nonantola (Mo) 9 Marzo Torino 16 Marzo Bologna

FRANCESCO DE GREGORI Sulla Strada Tour 14 Marzo Roma 7 Maggio Napoli 9 Maggio Cosenza

mondo marcio 16 Febbraio Torino

Emeli Sande’ 16 Marzo Torino

Arisa 4 Febbraio Milano 7 Febbraio Roma

Ludovico Einaudi Ensamble 18 Febbraio Bari

PFM 23 Marzo Roma

angelo branduardi 8 Febbraio Firenze

Baustelle 19 Febbraio Bari 23 Febbraio Firenze 25 Febbraio Milano 8 Marzo Torino 29 Marzo Padova

raf 2 Febbraio Roma 5 Febbraio Bari Club Dogo 2 Febbraio Cardano al Campo 7 Febbraio Roma

PIOTTA 9 Febbraio Bologna nelly furtado 13 Febbraio Milano negrita 14 Febbraio Cagli 15 Febbraio Padova 16 Febbraio Cremona 19 Febbraio Varese 22 Febbraio Montecatini

Franco Battiato 25 Febbraio Napoli 26 Febbraio Brindisi 28 Febbraio Cosenza franco califano 6 Marzo Firenze 18 Marzo Roma

justin bieber 23 Marzo Bologna gino paoli 24 Marzo Roma nomadi 27 Marzo Udine one republic 2 Aprile Milano africa unite 3 e 4 Aprile Torino 13 Aprile Bologna

ligabue 4 e 5 Aprile Londra RENZO ARBORE E L’ORCHESTRA ITALIANA 5 Aprile Lecce Anastacia 8 Aprile Padova 9 Aprile Milano Modà 9, 10 e 19 Aprile Roma 14, 15, 22 e 23 Aprile Assago (Mi) Gianna Nannini 12 e 13 Aprile Roma 16 Aprile Caserta 26 e 27 Aprile Assago (Mi) Litfiba 17 Aprile Napoli 20 Aprile Roma asaf avidan 23 Aprile Milano paolo conte 29 Aprile Torino Jovanotti 11 Giugno Bari 19 e 20 Giugno Milano 28 Giugno Roma

Zucchero 30 Aprile Verona 1 e 2 Maggio Verona Lana Del Rey 3 Maggio Torino 6 Maggio Roma 7 Maggio Assago (Mi) MARCO CARTA 14 Maggio Milano 17 Maggio Roma Bruce Springsteen and the E Street Band 23 Maggio Napoli 31 Maggio Padova 3 Giugno Milano 11 Luglio Roma - Rock in Rome Green Day 24 Maggio Milano 25 Maggio Trieste 5 Giugno Roma - Rock In Rome 6 Giugno Bologna Iron Maiden 8 Giugno Rho (Mi) vasco rossi 9 , 10 e 15 Giugno Torino 22, 23 e 26 Giugno Bologna Alicia Keys 19 Giugno Torino Kiss 20 Giugno Assago (Mi)

Toto 20 Giugno Milano 21 Giugno Roma - Rock in Roma 22 Giugno Padova Muse 28 e 29 Giugno Torino 6 Luglio Roma Bon Jovi 29 Giugno Milano Leonard Cohen 7 Luglio Roma 9 Luglio Lucca Elton John 9 Luglio Barolo (Cn) negramaro 13 Luglio Milano 16 Luglio Roma Depeche Mode 18 Luglio Milano 20 Luglio Roma Deep Purple 22 Luglio Roma Roger Waters 26 Luglio Padova 28 Luglio Roma


Musica

musica che ho ascoltato mi ha influenzato”. Qual è il primo disco che hai poggiato sul piatto? “Sciò di Pino Daniele. Disco che vedeva la partecipazione di fiati importanti come Bob Berg, Larry Nocella, Gato Barbieri, James Senese, Adalberto Lara, Juan Pablo Torres. Mi sono innamorato da subito di questo progetto contaminato dalla musica etnica, elemento che continua a innovare il jazz in tutte le sue forme”.

L’armonia sottintesa ll segreto di Max Ionata, intervista al grande sassofonista, ospite a Taranto per presentare il suo nuovo album

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ui è un’altra “vittima” di Sciò, disco registrato quarant’anni fa dal vivo da Pino Daniele con la sua incredibile band che ancora oggi regala spunti per ogni musicista. A rimanere folgorato da questa pietra miliare della musica italiana è il sassofonista abruzzese Max Ionata, classe 1972, a Taranto per presentare il suo undicesimo album da front man, Kind of Trio (Jando Music - Via Veneto Jazz, distribuzione EMI Blue Note). Il jazz club “Per Bacco” lo ha ospitato con la sua formazione: Clarence Penn alla batteria e Reuben Rogers al contrabbasso. Ognuno di loro vanta collaborazioni importanti del calibro di Betty Carter, Winton Marsalis, Dizzy Gillespie. Il suono, elegante e raffinato, si è concentrato sulle undici tracce, di cui nove inedite, dell’ ultimo album: But (Ionata), Waiting for Eli (Clarence), To be (Reuben), Aurora (Ionata) e Out back (Clarence). Un orgoglio tutto italiano anche se Max vanta seguito soprattutto in Giappone. In Asia ha 22|Alchimie

Tanti ospiti nella tua discografìa. Qual è stata la sperimentazione più ardua? “Questa. Kind of Trio vuole offrire ritmiche ricercate e famose grazie all’apporto di Clarence Penn, batterista nella Maria Schneider Orchestra, e Reuben Rogers contrabbassista di Charles Lloyd. In pratica, i più grandi musicisti al mondo”.

pubblicato Inspiration, disco che arriverà presto anche in Italia. Gli studi al Columbia College di Chicago, sotto l’egida del maestro William (Bill) Russo, sono stati fondamentali per la sua formazione artistica, così come l’incontro con Gegè Telesforo, Rosario Giuliani e Luca Mannutza. Determinanti le collaborazioni con Fabrizio Bosso e il pianista Dado Moroni. Non si contano più i dischi in cui compare come “special guest”. Max, come hai cominciato? “Da bambino. Quando a casa strimpellavo una tastiera regalata da mio padre. Lui stesso mi propose di entrare nella banda del paese a suonare un sassofono soprano”. Come mai proprio il sassofono? “A causa di un amico che mi ossessionava: “voglio imparare a suonare il sassofono”, ripeteva…” Ispirato da chi? “Da tutto quello che mi circondava. Tutta la

Kind of Trio. Come è nato questo ultimo album? “Dall’esigenza di registrate un disco in trio. Quando ho chiesto a Clarence e Ruben di propormi alcuni brani da incidere, si sono presentati con 5/6 pezzi a testa”. In quale dimensione ti proietta la formazione “in trio”? “Dà molta libertà armonica. Nel rispetto di un’armonia che non va suonata a casaccio ma in maniera “sottintesa”.

Quali sono stati gli incontri più importanti della tua carriera? “Con Roberto Gatto e Gegè Teleforo. Gegè mi ha insegnato il funk”. Sei molto conosciuto anche in Giappone… “Continua a essere un’esperienza meravigliosa. L’album che mi ha lanciato,ancora sconosciuto nel nostro paese, è “Inspiration”. Tanti ammiratori anche lì… “Sono meravigliosi, appassionati ed educati”. Il jazz italiano come sta? “Potrebbe stare meglio. Al pari delle altre forme d’arte, viene dimenticata dalle istituzioni. Forse scordano che siamo la patria di Leonardo, il più grande genio di tutti i tempi. Se Dio esiste ha le sembianze di Leonardo”. Stai preparando nuovi progetti? “Con Dado Moroni registrerò un nuovo disco. Il secondo capitolo di Two for… Il primo, Two for Duke ( 2012, Via Veneto Jazz - distr. IRD), lo abbiamo dedicato al grande Duke Ellington. Il prossimo lavoro sarà Two for Bird. Lo presenteremo alla prossima edizione di Umbria Jazz”. Gianni Spada

le attivita’ della pro loco di taranto 9 Febbraio Santuario / Cattedrale / Centro Storico di Oria, partenza con bus alle ore 8,00 da Piazza Ebalia. Ritorno ore 13 circa in Piazza Ebalia. Costo € 7,00. Iscrizioni sino al 2 Febbraio. La visita guidata è rivolta ai soci della Pro Loco di Taranto. 23 Febbraio Sacello all’Ospedale Militare di Taranto. Appuntamento alle ore 9.45 all’ingresso dell’Ospedale Militare. Iscrizioni sino al 21 Febbraio. La visita guidata è rivolta anche ai non soci della Pro Loco di Taranto. Alchimie|23


Spettacolo

Open, le elezioni americane nella danza di Daniel Ezralow

Duum: viaggio dal sè alla luce

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Sonics, acrobati e ginnasti di fama mondiale, hanno fatto tappa al teatro Orfeo nel cartellone dell’Orchestra della Magna Grecia

Dalle viscere della terra, sono pronti al grande salto. Pronti a risalire. A tornare alla luce. O, almeno, lo sperano. Sono i protagonisti di Duum. La favola moderna ambientata ad “Agharta”, mondo leggendario al centro del pianeta. L’ultimo spettacolo dei Sonics che lascia dall’inizio alla fine col fiato sospeso per le acrobazie, le figure in aria, il danzare fino a diversi metri di altezza. E l’adrenalina che esplode nei continui applausi del pubblico. Otto ballerini che occupano il palco in lungo e in largo, grazie a particolari macchine sceniche che fanno però solo da sostegni e da presa. Perchè lo sforzo è tutto nei muscoli, nell’equilibrio, nel tenere stile e ritmo. Quattro uomini e quattro donne, come quattro sono gli elementi della natura. “La natura che è vita. La natura che è donna. Donna: madre di tutte le madri. Madre di tutte le arti. Di ogni cosa”. E’ solo un breve stralcio della creazione di Alessandro Pietrolini, fondatore, insieme ad Ilena Prudente dei Sonics. Compagnia di acrobati volutamente tutta italiana, di fama internazionale. Torinesi, hanno portato le loro straordinarie capacità artistiche e fisiche in località di tutto il mondo, da Miami a Mumbai, da Francoforte a Dubai e, an-

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cora, a Patrasso, Beirut, Kiev e Rio de Janeiro. La natura, si diceva. Questa la costante nello spettacolo. Come yantra e mantra onnipresenti: dalla coreografia alla scenografia, al testo stesso, interpretato da un narratore malinconico ma speranzoso, imprigionato nei suoi ricordi della Terra, della sua donna, della vita in superficie. “Non dimenticavo da dove ero arrivato. Ma il mio ricordo più banale si era rotto. E allora avevo capito che le cose possono essere viste in maniera diversa. Avevo solo bisogno di frammentarle nella mia mente”. E poi ritorna la natura, in forme ora di farfalle, ora di alberi e anemoni. E diventa chiave di volta tra l’uomo e l’infinito. “Stiamo arrivando! Rassegnamoci all’immensità!”. Ma come squarciare il velo e venire alla luce? Come saltare dal buio delle viscere della terra alla vita? La risposta è nello spettacolo, nascosta nei dettagli di un passo di danza, di un salto, di una risalita su un’asta al lato del palco. Gli stessi passi, salti e risalite che l’uomo compie per la sua scalata interiore, crescendo. Lo stesso sforzo che sta nell’anelare all’origine della Vita, dal centro di se stessi. E allora il messaggio è chiaro: uscire, sorridere, gioire, stare insieme, sperare, giocare, sfondare i propri limiti. In una parola...vivere! Che l’uomo brami e gusti tutto questo! Perchè questo è il grande salto. E tutto questo, è Duum. Alessandra Martellotti

L’appuntamento nel cartellone “Amici della Musica” Un maestro d’orchestra che dirige alcune sagome, danzatori neri a metà. La quinta sinfonia di Beethoven come sottofondo. Così si apre Open, lo show, tutto americano, a firma del coreografo Daniel Ezralow, noto al grande pubblico per aver ideato le coreografie delle ultime quattro edizioni dello show “Amici di Maria De Filippi” e per aver fondato le compagnie Momix e Iso, che ha radunato la D.E. Costrictions Dance Company fondata nel 1970 a New York. Ezralow racconta la rielezione del presidente americano Barack Obama. L’evento nell’ambito della programmazione degli “Amici della MusicaArcangelo Speranza” al teatro Orfeo. In scena la passione, la tecnologia, le emozioni di un balletto che scorre veloce. Come i ritmi di un’America travolta da ansie e ingiustizie. L’amore che si trasforma in un ring, neri contro bianchi, il tutti contro tutti che sfocerà inevitabilmente nell’ individualismo. In una palestra gli “attori” corrono, ognuno preso dalla propria ginnastica, in perfetta solitudine. Il clima è quello della campagna elettorale statunitense. “L’idea dello spettacolo è nata dal mettere insieme coreografie già collaudate in altri ambienti come la televisione” sintetizza l’assistente coreografo Michael Pena che per questa serata ha sostituito Ezralow.

Otto danzatori e danzatrici che hanno ben rappresentato una società che troverà la salvezza nella natura e nell’ umiltà. La rielezione di Barack Obama potrebbe cambiare il corso delle cose. In scena è raffigurato il trasformismo dalle tecniche futuriste. Dalla danza classica alla moderna, dalla ginnastica alla street dance, “in ogni spettacolo – spiega Pena - c’è una costante varietà per cui cambiare velocemente le varianti” . La colonna sonora è la musica classica da Johann Strass a Tomaso Albinoli. “Queste composizioni sono vibranti ed energetiche - aggiunge il coreografo - semplificandoci il lavoro del creare le scene”. E, alla fine, tutti si ritrovano, tra cartelloni colorati che propongono lettere e simboli del consumismo e segnali di luce, nel reggae di Bob Marley, Bus dem shut. L’ “Orfeo” risponde con un memorabile battimani che la dice lunga sull’ entusiasmo che l’opera ha trasmesso. Un’ occasione per riflettere sulla danza e sulla sua umanità, su come l’arte del movimento possa veicolare le coscienze verso la speranza di un mondo equo. “La danza è un modo di scappare ritrovarmi in un mondo fuori dallo stress della vita di tutti i giorni e proiettarmi in un’altra direzione”, saluta Michael. Lasciando illesa l’illusione. Gianni Spada

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Storie dalla città

in tempo dalla scala e, proprio mentre il padre stava per dargliene quattro, il proprietario di casa gli fece notare la bravura del giovane talento. Così come per ogni favola che si rispetti, i due si abbracciarono risolvendo la questione in un mare di lacrime. Autodidatta, da quel momento Nicola Giudetti non ha mai abbandonato la pittura, unica musa ispiratrice insieme ai vicoli della città vecchia, che padroneggia ed è capace di riconoscere da piccoli particolari. Le opere di

Colin, ormai famose a livello internazionale, dalla Spagna a Montecarlo, passando per Firenze e Nizza, sono state il corredo di una vita vissuta facendo dal muratore al pugile, dal magazziniere, all’operaio dell’ Ilva. La grandiosità di questo nonno così fiabesco però, non sta solo nell’aver fatto conoscere i vicoli del Borgo antico anche oltre i confini dell’Italia, ma anche, e forse soprattutto, nella bontà del suo animo che da sempre lo spinge a fare del bene per tutti

gli abitanti del posto. Sposato da cinquant’anni, padre di tre figli, sono tanti i bambini che ha allontanato dalla strada facendoli appassionare alla pittura. Bambini che oggi sono uomini e lo ringraziano per la possibilità avuta. Manuela Marchi

nicola giudetti, storia del pittore dell’isola Da settantasei anni vive tra i vicoli del Borgo antico, li dipinge e salva i ragazzi dalla strada.

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icola Giudetti è un uomo d’altri tempi, un Geppetto collodiano sposato alla pittura. Appartiene a quei personaggi del Borgo antico di Taranto ancora capaci di tramandare odori, storie, sentimenti ormai dimenticati. Le sue giornate trascorrono nel laboratorio di arte e tradizioni di via Duomo, un posto creato da lui una trentina di anni fa, in cui dipinge l’amore per la sua 26|Alchimie

città e raccoglie oggetti antichi e della tradizione tarantina, portati nella sua bottega da turisti o abitanti del luogo. Giudetti è un pezzo di storia. Nato nel 1937 in via di Mezzo, nei pressi dell’arco Santissimi Medici, questo pittore, il quarto di diciannove figli, cinque uomini e quattordici donne, ha scoperto il suo talento da bambino. Suo padre lavorava in arsenale e nel tempo libero cercava di arrotondare facendo il pittore. Gli abitanti dei dintorni gli affidavano le loro pareti spoglie per renderle uniche con i suoi dipinti. Fu proprio lui, per caso,

a scoprire il talento di Nicola, che tutti chiamavano in dialetto Colin. Il padre lo portava con sé quando doveva realizzare degli affreschi. All’epoca si dipingeva per giorni con colori in polvere mischiati alla colla. Lo spuntino di mezzogiorno, a base di cozze e provolone, era l’unico momento della giornata in cui il padre di Colin si allontanava dalle sue opere, inconsapevole che il figlio, seguendo il richiamo della passione, continuava il suo lavoro senza mai farsi scoprire. Un giorno però andò diversamente: il nostro Geppetto non riuscì a scendere Alchimie|27


Libri

è andato a pescare nella sua esperienza.

“U megghie si tu” - atto 2°

U

n incontro, un gesto, una frase, possono essere “doti” tese a stuzzicare la vena letteraria. Se poi si è attenti osservatori, tanto da considerare il posto in cui si vive come un palcoscenico a cielo aperto, allora il gioco è fatto. Claudio Frascella è tornato nelle librerie con la sua ultima fatica “U megghie si tu. E none le chiacchiere”. Il titolo, ben esaminato, può intendersi come inno di una intera popolazione. Contiene la perfidia, la stima, l’ironia, la bonarietà. Quasi una grottesca espressione pirandelliana. Lo scrittore e giornalista di terra nostra intende trasferire i suoi bei ricordi con una meticolosa operazione di ricerca. Il lavoro è la naturale evoluzione del primo capitolo “U mehhje si tu”, rivelatosi un successo imprevisto. “Pensavo che i tarantini, permalosi come sono, l’avrebbero preso a male – afferma l’autore – ed invece il volume ha venduto quasi mille copie”. “Un successo biblico – ironizza - tenuto conto del numero di gente che acquista volumi. Questo affetto insieme alle avance dell’editore della Scorpione 28|Alchimie

Editrice Piero Massafra, mi hanno convinto a continuare”. Il giornalista tarantino rientra nella categoria dei personaggi destinati a fare storia. Già dal 1976 al servizio del Corriere del Giorno, ha curato testi di spettacolo per “Radio Rai”, “Radio Montecarlo”,“Millecanali Sole 24 Ore”, “Ciao 2001”, “Telesette”. Presenza fondamentale a “Studio 100” e”Publiradio” dove ha collaborato fino al

2011. I Pooh lo scelsero come addetto stampa. Dunque, un orgoglio. “Se mi chiamassero, sarei sempre pronto a ripartire – dice - la radio è il mio grande amore. Ho in mente 3-4 format innovativi”. Per il momento, però, trascorre il suo tempo a scrivere. “U megghie si tu. E none le chiacchiere” è il terzo libro in assoluto. Il secondo che analizza i tarantini nella forma e nella sostanza attraverso il linguaggio (semi dialettale) definito etnocentrico. Opera essenziale. C’ è di tutto. Dall’ unità di misura (“A tre palmi…”) all’ Ok (“Appò”) al “Ma condre a ci è ca amma sciucà oscjè?”, interrogativo posto di frequente dai gradoni dello “Iacovone”. Ognuno di noi si ritroverà tra le pagine di questo libro di 94 pagine. L’eterna attitudine all’ ironia, l’invidia più infima, la frenesia poco meridionalista di un popolo che accentua in maniera colorita le proprie declinazioni verbali (e non verbali). Il trucco è nell’essere conterraneo. Solo un tarantino può capire e analizzare un altro tarantino. Nel bene e nel male. L’autore

E non si ferma. Claudio Frascella punta gli occhi verso il futuro. “Ho in mente due nuovi progetti – svela – il primo incentrato sulla musica anni 60/70 collegata alle mutazioni sociali di quei tempi. Il fiorire nella nostra città di ben 100 gruppi musicali, nemmeno l’Emilia poteva vantare tanto. È ora che il fenomeno venga analizzato. Ricordo ancora che tutti i tour più importanti passavano proprio da qui: Simple Minds, Ultravox oltre agli italiani che vedevano per la prima volta conquistare gli stadi, Dalla-De Gregori, Battiato, Vasco su tutti. Successivamente mi occuperò della biografia del musicista Silvano Chimenti (suo l’arpeggio di chitarra 12 corde con cui inizia “Un mondo d’amore di Gianni Morandi”). Un altro dei protagonisti dimenticati della storia musicale tarantina. Vorrei concentrarmi – conclude il giornalista – anche su un romanzo che tratti le storie del Taranto Calcio”. E, non ultimo, il desiderio di tornare in radio. Ma “i tarantini dimenticano tutto in fretta, sono poco accorti di tutto quello che succede lontano dalla loro sfera di vita. Io però continuerò a narrare, per amore e per passione di questa terra”. Gianni Spada

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Alchimie|29


Luca Furlanut - www.facebook.com/furlanut.it “Popolate la grassa terra degli Iapigi e siate la loro rovina. Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città.” Leggenda di Taranto Fondata dal condottiero spartano Falanto di Eliana De Giorgio. Gli storici fanno risalire la nascita della città di Taranto al 706 a.C. Secondo la leggenda, il fondatore della città sarebbe stato Falanto, il condottiero che si mise alla guida dei Partheni, i figli illegittimi degli spartani. Pare che approdarono proprio sulla spiaggia di Saturo.

Foto di Luca Furlanut 54|Alchimie


Libri Il mondo oltre le architetture sociali Carolina Cutolo torna con “romanticidio”

M

arzia, una barman venticinquenne romana, è l’estrosa protagonista del secondo libro di Caterina Cutolo,“Romanticidio”, edito da Fandango libri. L’autrice lo ha presentato anche a Taranto. «Questa è la prima volta che vengo qui. Ho trovato una città bellissima - ha esordito durante l’incontro con i suoi lettori - con un gran senso dell’antico. Mi sono innamorata dei suoi vicoli e se l’amore scatta d’inverno, immagino cosa possa accadere d’estate!». La scrittrice romana, laureata in sociologia ma barista per passione, in questo nuovo volume ha dato una forte

impronta autobiografica. «Il mio lavoro come esperta dell’arte della miscelazione mi dà la possibilità di divertirmi, di studiare la gente, e mi ha ispirato questo nuovo romanzo – ha continuato la Cutolo - in cui la protagonista, Marzia, a causa di un banale incidente, di quelli che suscitano qualche risata sotto i baffi, finisce in coma. Un coma però sempre vigile che le permette di osservare tutto quello che accade al suo capezzale. La protagonista della storia è, nella vita di tutti i giorni, un’amante della verità, che va contro l’ipocrisia, le formalità, contro i ruoli che ci vengono imposti e che noi rispettiamo solo per le aspettative altrui. La vicenda si snoda proprio partendo da quel letto di ospedale, dove le maschere cadono e si riconoscono gli affetti più reali». Cinica e con un’ironia spietata, Marzia nella sua mente fa a pezzi parenti, amici e colleghi di lavoro. Man mano che i giorni passano però, si rende conto che le persone iniziano a parlare con lei come non hanno mai fatto prima, perché non hanno più il timore delle sue aggressioni verbali, dei suoi giudizi. Ciò mette in crisi l’impalcatura di pensieri sul mondo che la circonda e la Foto Giovanni Piperno

protagonista rischia a sua volta di essere vittima dei suoi stessi pregiudizi. Si tratta comunque di una storia comica, che però prova a mettere in discussione la verità assoluta, a sconvolgere gli equilibri. «Mi diverto a raccontare delle storie – ci dice a margine della presentazione – e poi alla fine ci finisco dentro per forza di cose. Fatto questo, costruisco un mondo che è da un’altra parte, che può sembrare inventato, ma invece ci trascino dentro anche me, le miei esperienze, i luoghi che ho conosciuto». La vita diventa un cocktail, attraverso cui Marzia, e la stessa Cutolo, scoprono pregi, difetti e personalità di chi si siede davanti a un bancone o al capezzale di una donna in coma. Manuela Marchi

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Teatro

ben altri scenari. “Una produzione di caratura internazionale ci osserva - aggiunge la regista - “rischiamo” di conquistare le platee europee. Ma se non firmo non ci credo”. La storia è ambientata nel locale “El Bejo Almachen de Buenos Aires”. Tenco si sarebbe recato in Argentina durante il periodo del militare, due anni prima della morte, per
partecipare all’ultima puntata
di
una
telenovela
la
cui
sigla
era
un suo grande successo, “Ho
capito
che
ti
amo”. “Un questurino sempliciotto viene mandato in Argentina - completa Marina Lupo - a scoprire se c’è relazione con il decesso di Tenco, idolo anche in quella terra”. Il poliziotto porta il nome di Adolfo Faina, interpretato da Franco Nacca. Naturalmente, non c’è alcuna soluzione. In compenso nasce una storia d’amore con la barista, Anghela, interpretata da Maria Pugliese, che porta il questurino a conoscenza di alcuni particolari della vita dell’autore ligure. “Vedrai Vedrai” in esamble con “Malena”, “Mi sono innamorato di te”, “Un giorno dopo l’altro”, “ Ah… l’amore l’amore”, “Lontano Lontano”, “Angela”, “ Se stasera sono qui”, “Ho capito che ti amo”

sono i successi scelti per la rappresentazione. A curare gli arrangiamenti è stato il maestro Dante Roberto. A suonare, sul palcoscenico, semplice, allestito con tre gigantografie dell’artista, Dante Roberto e Andrea Pino. Lo spettatore si è trovato di fronte una rappresentazione completa. Si ride, si pensa, si balla, si ascolta, si sente la passione. Sul palco “due danzatori di tango che hanno sostenuto il ruolo di “principianti”, come li definisce la Lupo, Luisa Vitello e Ciro Ducale. Un palcoscenico variegato pronto a stupire in ogni frangente di scena. Un’opera destinata a far parlare. In tutte le piazze. Lo auguriamo. Gianni Spada

Tenco a tempo di tango

S

uccesso per lo spettacolo diretto da Marina Lupo con un cast completamente tarantino. Sono passati 46 anni dalla scomparsa di Luigi Tenco. L’ indimenticato cantautore genovese ha portato con sé le ombre di uno spaccato di cronaca ancora in cerca di verità. Il 27 gennaio 1967 a Sanremo si svolge la diciottesima edizione del Festival. Tenco presenta il brano “Ciao, amore ciao”, stroncato dalla giuria. Un colpo di pistola sparato alla tempia a notte fonda nella dépendance dell’Hotel Savoy, camera 219, e viene trovato esangue a terra: suicidio. Lo ha 34|Alchimie

confermato anche una recente riesumazione delle spoglie. Perché si è spinto fino a tanto? Un bigliettino trovato accanto al corpo non è stato d’aiuto alla risoluzione del mistero. Il mondo dell’arte continua a ricordarlo cercando di scovare le cause e preservare la memoria di un canzoniere patrimonio nazionale. Marina Lupo è una regista tarantina. Tira giù un copione, un altro tassello intersecato nel mistero. “Mi avevano proposto questo testo già due anni fa – dice – Sono da sempre stata un’amante della drammaturgia”. Tenco a tempo di tango è lo spettacolo andato in scena

nell’auditorium della chiesa Spirito Santo di Taranto. “E’ un atto unico di Carlo Lucarelli, l’ autore di BluNotte – spiega la regista – una sorta di cold case all’italiana, sulla scia della omonima serie televisiva statunitense dei delitti irrisolti”. Scenografia a cura di Andrea Pino e coreografie di Mauro Ferilli, nello spettacolo si mescolano le eterne opere del “canzonettista” (questo l’appellativo che viene dato dagli autori a Tenco ) la raffinatezza del tango e l’ironia. Un “teatrocanzone d’inchiesta”, questa è la definizione più adatta. Un filone che potrebbe partire da Taranto fino a raggiungere

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FuoriScena

QUANDO IL CACCIATORE DI CAPPUCCETTO ROSSO E’ UN EDUCATORE Chi non conosce la storia di Cappuccetto Rosso! La bambina salvata dal cacciatore! In senso più ampio, la Vita e la sua ricchezza che sta nella Speranza. Ecco cosa è stata l’Arciragazzi Taranto per il “piccolo” Giuseppe

C’

era una volta il lupo cattivo che voleva sbranare Cappuccetto Rosso e la nonna, ma un bel giorno arrivò il cacciatore. <<Simile la mia storia, che ora vi racconto: c’era una volta una malattia che voleva “sbranare” un bambino e la sua mamma, ma poi arrivò ad aiutarli Maria 36|Alchimie

Franca. La mia mamma è Ida. E quel bimbo ammalato sono io. E poi c’è il lupo. Ma del lupo parliamo fra un po’. Prima mi presento. Sono Giuseppe, ho gli occhi verdemare e le labbra carnose come mio padre che si chiama Tonio. Lo ripete sempre la mia mamma che mai si stanca di dirmi che sono

un bambino bellissimo! Ho un fratellino più piccolo: Vincenzo. Ho sei anni e mi è venuta la febbre. Per qualche giorno, e ne sono contento, salto la scuola. Ma perchè ancora non mi passa? Non era un’influenza la mia. Che occhi grandi che hai! Era il lupo cattivo. Un lupo che resterà con noi ben 5 anni.

Mamma che vuol dire leucemia? E che significano le parole ospedale, pediatria, oncologia, chemioterapia, trasfusioni, aspirato midollare? Ho 6 anni e a malapena so che dovrei “occuparmi” di spensieratezza, gioco, svago, cartoni animati e combattimenti con i miei Dragonball. E le parole più minacciose che conosco sono “fare i compiti”, “lavare i denti”, “non bere troppa cocacola”. Solo sei anni ed ecco che la mia vita-bambina si trasforma. Sei anni appena quando incontro per la prima volta Maria Franca, educatrice dell’Arciragazzi di Taranto. E’ lei che mi ha spiegato il senso di quelle parole difficili, raccontandomi fiabe e giocando con me con i burattini che estraeva da quel grosso valigione. Abbiamo festeggiato insieme i miei compleanni. E quante volte mi ha portato in ospedale i disegni da parte dei miei compagni di scuola! E così, non ci crederete, la terapia è diventata un momento di svago!>>. Il piccolo Giuseppe ha una leucemia linfoblastica acuta. Un tumore di natura maligna con carattere progressivo. Un tumore, in un corpicino. Che solo a dirlo fa male come una bestemmia. Un tumore in un esserino che hai generato e che ora non sai come proteggere. Ti guarda, mentre il cuore è stretto nella morsa dell’impotenza. Nessuna difesa di fronte al masso staccato da una montagna e franato addosso. Ma Giuseppe e la sua famiglia non sono rimasti soli. Tante le braccia ad attutire la caduta del masso. E nessuno così n’è rimasto schiacciato. Sono almeno 400 i bambini a Taranto (e altrettante famiglie) che ogni anno vengono

sostenuti dall’Arciragazzi. L’associazione di promozione sociale segue bambini e ragazzi dai 3 mesi ai 18 anni. Equipe di educatori, psicologi ed assistenti sociali sono impegnate in diverse attività: il progetto “Per un raggio di sole”, gli interventi domiciliari educativi, i centri estivi, le ludoteche, le sezioni Primavera per i più piccolini, preparati all’ingresso della scuola dell’infanzia. Tre le sedi: a Paolo VI, in via Pisa e sul piazzale Bestat. Ma il lavoro è soprattutto sul campo. Nei reparti di pediatria, microcitemia, oncologia del Santissima Annunziata e del Moscati. E poi nei quartieri “a rischio”. Da Paolo VI ai Tamburi, dalla Città Vecchia alla Salinella. <<Che divertimento con Maria Franca! Non vedo l’ora che venga a trovarmi ogni giorno!>>. Passano così i primi due anni di malattia per Giuseppe. Ma << Il lupo è tornato, più cattivo di prima! Mi dicono che mi serve un trapianto. Che cos’è? Dove si compra? Come si usa? ...lo chiederò a Maria Franca!>>. Ci sono solo il 25% delle possibilità che un familiare possa donare il midollo. Papà Tonio e mamma Ida non sono compatibili. Resta il piccolo Vincenzo. Sarà proprio lui a salvare la vita al fratello maggiore. L’attecchimento del midollo però non è immediato. Giuseppe entra in coma. S’intensificano le cure dei medici (straordinari, dice mamma Ida) dell’ospedale Moscati. E poi c’è sempre lei, Maria Franca. <<Una spalla su cui piangere, una spalla su cui ridere - spiega mamma Ida - una “perla con il suo valigione”>>. Un giorno, chissà da dove, Giuseppe finalmente ritorna. Rieccolo, ma

il coma gli ha provocato la perdita della memoria e l’immobilità motoria. E allora la caccia al lupo continua. Vanno avanti le cure. Prosegue l’assistenza di Maria Franca. Una compagnia, un riferimento, un angelo custode che, malattia o no, resta lì. Mai più infatti perderà i contatti con lui. Quando va a trovarlo si tengono negli occhi, attaccati alla vita che entrambi amano smisuratamente. Giuseppe oggi ha quasi 18 anni. Distante dai tempi dei Dragonball e delle bicchierate senza misura di cocacola. Ed è lontano dagli aghi e dai letti d’ospedale. E’ quasi maggiorenne. Un uomo, quasi. A volte discute con Vincenzo. Litigano. Giocano a scazzottarsi come tutti i fratelli. Vincenzo poi scherza e dice a Giuseppe: <<Ah se non ti avessi dato il midollo a quest’ora non faremmo tante storie!>>. Dopo tornano a ridere. “Vederli insieme è uno spasso - dice emozionata mamma Ida - diciamo che sono due gemelli diversi!”. Poi un pensiero fugace: “Se fosse andata diversamente.... - ma subito aggiunge - oggi posso dire che quella malattia è stata per noi tutti, un’opportunità. E la nostra vita è ancor più bella di una favola, di cui ora conclude - fanno parte due nuovi piccoli personaggi: Gabriele e Mariarita!”. Altri due i bambini accolti da mamma Ida e papà Tonio. Quattro figli. Una famiglia dove regna la Vita con le sue priorità. Grazie a tutta questa storia. E a chi la custodirà, un pensiero di Dante Alighieri: “Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini...” Alessandra Martellotti Alchimie|37


E sono 61. Vasco Rossi, stai diventando grande. E adesso che tocca a te? Adesso che i soliti, l’evoluzione naturale dei siamo solo noi, continuano a sognare la vita spericolata, l’illusione “di quelle che non dormono mai”. Cosa gli direbbe “L’uomo semplice”? Chi ti scrive è un vascomane quasi quarantenne testimone di una trentina di tuoi concerti in giro per la nazione. Nottate in stazione, treni senza biglietto, dalle prime luci del mattino stesi sotto il cartello “prato”. Alle 17, stremati e scottati, finalmente i cancelli si aprono e via di corsa verso i posti più caldi. La cosa più bella è stare sotto al palco, magari riconoscere la gente che hai incontrato in altre date. Di quella o nelle passate tournée. Sempre, ovunque, sold out. Penso a quando (e se) abbandonerai il microfono, a quando passerà tutto. Chi scriverà i libri sulla tua carriera avrà l’opportunità di radiografare con maggiore lucidità il fenomeno di una generazione di sconvolti pronta a tutto pur di esserci.Adesso attendiamo le “feste”, e i nuovi pezzi. Rivederti su di un palco, magari con una chitarra elettrica, sarà il regalo più bello per noi. Tanti auguri di buon compleanno Kom. Gianni Spada

Live Kom 013”

9,10 e 15 giugno Torino, Stadio Olimpico 22, 23 e 26 giugno Bologna, Stadio Dall'Ara 38|Alchimie

Alchimie|39


Solo giorni perfetti

Tempo di Moda

di Emanuela Formoso

C

on questo primo articolo inizia la nuova avventura della Ela Wedding Events tra le pagine di Alchimie. Sarà un vero piacere per me raccontare, così come faccio sul mio sito e su Facebook, di spigolature, notizie, curiosità, consigli, stravaganze e tendenze dal mondo della moda e del glamour, ovviamente con un particolare sguardo al mondo del Wedding. Permettetemi, prima di tutto, di dire due parole su chi sono. Sono una wedding/event planner appassionata del proprio lavoro, con l’ossessione per la qualità e per la professionalità. Rispondo subito a quel tarlo che vi sta sussurrando all’orecchio con la manina vicino alla bocca: si, il vostro matrimonio potete organizzarvelo da soli e allora miei consigli, su questa rubrica, saranno per voi preziosi. Dunque, mi chiederete, perché affidarsi ad una wedding planner? Perché, di norma, ci si sposa una volta sola e non possono esserci errori o dimenticanze e rivolgersi ad una professionista significa poter contare su esperienza, professionalità e qualità. Un’attenta organizzatrice di matrimoni è un invisibile angelo custode c h e libera da stress e da ansie. E’ un po’come rivolgersi ad un architetto. Tutti abbiamo gusto, ma poi ci imbattiamo in operai, mancate consegne, imprevisti ed alla fine, la differenza tra una casa realizzata da un architetto ed una no, si vede, eccome se si vede! Ma basta parlare di me! Lo sapete che la nostra Puglia con il suo cielo blu cobalto, i suoi bianchi trulli, le sue spiagge sinuose e le

di F rancesco Carpenzano chiese barocche è considerata dal jet set internazionale la cornice perfetta per vivere eventi importanti? Non esagero affatto. Non ci credete? Helen Miller ha acquistato una casa nel Salento, Letitia Casta ha trascorso le vacanze estive nel mare di Fasano; nel mese di giugno uno sceicco albanese ha prenotato per un intero fine settimana tre relais extralusso per festeggiare un matrimonio da favola a Savelletri di Fasano per seicento invitati e, infine, Justin Timberlake e Jessica Biel lo scorso ottobre si sono giurati amore eterno nella splendida tenuta di Borgo Ignazia a Savelletri di Fasano, dove il colore rosa, tanto amato dalla sposa, è letteralmente “esploso” negli allestimenti floreali e nell’abito di organza di seta, con velo di Giambattista Valli. Che dire, la Puglia piace e noi siamo fortunati a viverla ogni giorno.

TEE, che passione!

A

nni fa le nostre mamme le chiamavano semplicemente MAGLIETTE, il termine fu sostituito con t-shirt negli anni 80’ (sagoma a forma di T). Oggi i più cool le chiamano semplicemente TEE. Era considerato un capo di vestiario intimo o da lavoro, negli anni ‘50 divenne un vero e proprio capo moda insostituibile. Oggi più che mai la TEE’S s’impone come indumento creativo e veicolo di comunicazione personale. La TEE la troviamo ormai presentata in tutte le collezioni Uomo e Donna, in tutte e quattro le stagioni dell’anno e sempre rigorosamente a manica corta. Ci vengono presentate ricche di accessori e con molteplicità di scollature: una cosa è sicura, nessuno avrebbe mai pensato di indossare una TEE in qualsiasi momento della giornata e per qualsiasi occasione. Tra i vari Brand questo mese ne portiamo all’attenzione uno nuovissimo ma ormai certificato, RUDE IS COOL, presente nelle migliori boutique italiane ed estere, fondato da Marco Bacini e Gianluca Gigli . Le loro TEE sono per uomo e donna, presentano svariate stampe dall’anima forte; la loro storia parte da un semplice logo SKULL trasformatosi successivamente in un vero e proprio progetto continuativo. Ormai indossate da i più grandi artisti e personaggi televisivi e non d’Italia, l’icona è la famosissima stampa RUDE, Marilyn Monroe

tattoo con la maglia dei Lakers in bocca. Da febbraio nelle migliori boutique verrà presentata la nuova linea di stampe sempre montata su TEE in cotone fiammato. Semplicità stile e Originalità, che dire RUDE IS COOL ! Vi presentiamo solo alcune grafiche della nuova collezione www.rudeiscool.com L’abito non fa il monaco , ma in questo caso forse fa la sua buona parte !!!

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Tra i due mari

a cura della Pro Loco di Taranto

Il porto di Taranto: tra storia e archeologia Il porto come fotogramma nella memoria. La cosiddetta mediterraneità di Taranto possiamo trovarla nello storico porto della città, nelle tante vie che si perdono nella città, la città vecchia, che affaccia sul mare. La sua civiltà, quella del porto, noi dobbiamo rileggerla, riscoprirla, affinché le storie che ritroviamo nelle acque di Taranto, nei due mari, ritornino a galla come esempio per tutti. Dobbiamo quindi rivedere il porto come storia, la quale parte da alcuni secoli prima della venuta del Signore, arrivando fino ad oggi con, nascosti nelle acque scure, immensi tesori di quell’epoca detta “Magno-greca”. Ci racconta di percorsi, di rotte, di viaggi nei quali si sono cercate 42|Alchimie

prospettive per il futuro, per nuove civiltà. Il porto nell’antichità. Il più antico scalo marittimo di Taranto si trovava nella zona Scoglio del Tonno. Come testimonianza si trovarono delle tracce di un villaggio preistorico cancellate nel 1899 per i lavori del porto mercantile, in cui furono ritrovati frammenti metallici, statuette, cocci di vasellame miceneo, il che dimostrò del traffico commerciale tra il mondo occidentale e la civiltà egea. L’area portuale ha dato altre prove, restituendo mura in opera quadrata che comprendevano una scalinata trovata sotto uno dei padiglioni dell’ospedale militare. Viola, archeologo, più

in basso trovò due muri paralleli alla costa. Il tratto orientale terminava quasi sicuramente contro il promontorio della villa Pepe risalente all’800, mentre quello occidentale si raccordava alla costa formando poi un angolo retto. Si trovarono tracce di pavimenti fra i moli e la terraferma. Nell’area retrostante, sistemata a terrazzamenti, si rinvenirono frammenti di anfore che testimoniano una massiccia attività portuale, tra cui ricordiamo delle anfore carciresi databili al IV-III secolo a.C., anfore magnogreche, un’anfora punica e altre con bolli latini fino all’età giulio-claudia. La parte più orientale fu però cancellata da costruzioni successive. Anche sotto il carcere di S. Antonio

ci sono stati ritrovamenti, cioè resti di edifici con colonne. Dal mare sotto il ponte di Porta Napoli partivano alcune strade: via Duomo, via Cava, via Garibaldi e un’altra verso la rada di S. Lucia. Il canale navigabile fu eseguito con lo scavo iniziato da Annibale, poi nel VII secolo d.C. e nel XV secolo con Alfonso d’Aragona, che fece un taglio isolando la città. Il castello fu così a picco sul mare. Il moderno canale navigabile fu eseguito nel 1883. Nell’antichità le principali vie erano la via Plateia, che finiva nell’agorà, e altre non meno importanti, poi c’erano le piazze. Sul porto antico è pervenuto un documento del 1109 sulla donazione di un suolo, indicato a Mar Piccolo. Mezzo secolo dopo è indicato a Mar Grande, si afferma che la città è grande, di commercio. Nel XVIII secolo si parla delle Beccarie vecchie; le nuove erano lungo le del Mar Grande: un intero quartiere destinato al mercato degli animali. Nell’antichità un ponte collegava l’acropoli alla terra ferma, era levatoio per consentire il passaggio delle navi nel porto. Il porto tarantino è stato un riferimento continuo per l’organizzazione militare delle flotte. La sesta

crociata, guidata dall’imperatore Federico II, era nelle sue acque nel 1228. Fu ripristinata l’antica porta per avere un’entrata rettilinea in città, il ponte fu decorato con giochi d’acqua. Nel 1883 crollarono le volte del ponte per un violento temporale e per l’usura, ne costruirono uno nuovo. Nei secoli seguenti la piccola città. Ermeticamente chiusa dalla cinta muraria, visse in modo sonnolento. Nelle Gran Piazza c’erano l’osteria e un magazzino, all’interno della città vi erano invece pochi magazzini. La chiesa di S. Nicola nel 1577 fu trovata chiusa dall’arcivescovo Brancaccio poiché in quella chiesa non si celebrava e nella curia erano conservate molte fave! Quindi c’era una facies urbana modesta, con due lati della piazza chiusi da una fila di piccole case a schiera, la cinta muraria, con la dogana del pesce, la Cittadella con la Torre di Raimondello, al centro la rinascimentale fontana di Carlo V e l’orologio della piazza (già dal 1609). Il porto nella storia. Alla fine del IV secolo a.C. il porto è in forte rivalità con Roma. Aveva la più grande flotta dell’epoca (Strabone). Sono state trovate molte monete negli

scavi di Taranto. Fu un punto di riferimento nel 663 d.C. e nell’840. Sessant’ anni dopo la città fu distrutta dai Saraceni, migliaia di tarantini furono mandati come schiavi in Africa. Nel 967 iniziò la ricostruzione: il porto fu trasferito in Mar Grande, si crearono varie infrastrutture portuali. Fu iniziata la cattedrale, nell’XI secolo (periodo normanno) fu poi restaurata. Il geografo Edrisi quasi un secolo dopo la descrive grande, con bei palazzi e con un porto operoso. Nel 1228, in occasione della sesta crociata, Federico II venne a Taranto. Durante i Vespri Siciliani, alla fine del XIII secolo, Grottaglie fu distrutta e disabitata per anni, mentre Taranto si ribellò agli Angioini. Taranto fu un principato fino al 1463. I tarantini in quei lunghi secoli furono miseri. Le case divennero più fitte, sopraelevate, i vicoli divennero più stretti. Nel XIV secolo iniziarono i lavori per l’acquedotto, mentre nel 1543 Carlo V realizzò una nuova fontana monumentale (c’era già fontana vecchia). Durante il XIX secolo l’Italia meridionale fu sconvolta dagli avvenimenti storici, così anche Taranto (fu eliminata la cinta muraria, abbattuta la Torre, ci fu la decadenza del porto).

Vuoi saperne di più? Chiama il numero 389 9935679 Massimo Mangiavacchi Vicepresidente della Associazione Pro Loco di Taranto www.prolocotaranto.it Alchimie|43


Appunti di viaggio una perla nell’atlantico

capoverde

E allora decidiamo di partire! Scegliamo di mollare Milano, in pieno inverno, e prendere un aereo per un’isola dell’ “Africa nera” sperduta nell’Atlantico. Un’isola che in molte guide viene descritta come “un territorio basso ed eroso, caratterizzato da una grande povertà e da una diffusa siccità che determinano il suo essere l’isola più desertica dell’arcipelago” Partiamo per Capo Verde, destinazione Boavista! Dopo poche ore di viaggio (partiamo alle 6,00 da Malpensa ed arriviamo all’aeroporto di Rabil alle 10,20, con 3h in meno di fuso orario) atterriamo su una pista immersa in una pianura rocciosa. Solo a distanza si scorgono acacie sparse, in mezzo a distese di pietre, e piccole, e lontanissime, oasi di palme. 44|Alchimie

Inizia cosi la calda fuga dal freddo milanese di Thelma e Louise, molto più affini a Fracchia e Fantozzi che, nell’attesa dell’autista dell’hotel, percorrono l’intero aeroporto alla ricerca di un soffitto, un tetto, un pergolato, una pensilina che faccia ombra, che protegga da quel sole scottante. Ma è incredibile: non c’è! Gli unici metri quadri d’ombra sono ai gate delle partenze. Ma noi siamo appena arrivate: calziamo stivali e indossiamo lana. Solo ora ci torna in mente l’“abbigliamento a cipolla”! I ragazzi capoverdiani sono invece incredibilmente colorati, con t-shirt informali ed infradito colorati. Cavoli… Saliamo finalmente sul classico furgoncino della speranza ed arriviamo al Marine Club, il primo hotel costruito sull’isola per mano di uno dei primi “colonizzatori

di Azzurra Coco italiani”, vicino al villaggio di Sal Rei. Per quanto la struttura non sia nulla di eccezionale, nonostante la grandezza, con una piscina, una spiaggia privata, un’arena per i soliti spettacoli dell’animazione e tante casette indipendenti dislocate all’interno della proprietà, ha una vista sull’Oceano che toglie il fiato. E dinanzi a questo panorama, su di una splendida terrazza sul mare, viene presentato il nostro primo succulento pranzetto, a base di tartare di pesce spada e di tonno, pesce serra alla griglia e zuppa di pesce, sempre accompagnati da riso e verdure. C’è da leccarsi i baffi! E se ne accorgono per primi numerosi e tenerissimi gattini, che si lanciano in scorribande sotto i nostri tavoli, e vari uccellini in picchiata sui piatti dei tavoli non ancora ripuliti. Siamo immerse nella natura. Siamo a Boavista! Per il nostro primo giorno di mare decidiamo di prendere un pick up e fermarci alla prima spiaggia incontaminata. Bodrinho (questo è il nome dell’autista) tira giù il finestrino, fa segno di salire e promette di portarci in un posto vicino e splendido. Vatti a fidare degli sconosciuti! E invece arriviamo in pochi minuti, percorrendo una delle due strade asfaltate dell’intera isola, a la Praia de Joao

Questao: un posto pazzesco! Basta una breve corsa in pick up, condita da chiacchiere simpatiche, due occhi gentili e sinceri ed un semplice sguardo, per decidere che Bodrinho sarà il nostro amico sull’isola, colui che ci salverà nel corso di una lunga notte danzante al Mazurca, locale in stile balera, frequentato soprattutto dalla popolazione creola, dove è fortemente consigliato lasciarsi andare e vivere l’esperienza del sensualissimo ballo chiamato Coladeira, che ci accompagnerà ogni sera al Cocoa (bar, di proprietà di tre italiani innamorati della vita capoverdiana), che ogni notte anima la piazza centrale di Sal Rei con feste o musica dal vivo) ed al Blue Marlin per una tipica cena capoverdiana accompagnata da un delizioso vino Fogo. Insomma, torniamo a Bodrinho…siamo li, distese a prendere il sole immerse in un silenzio avvolgente, quando ad un tratto inizio a sentire un vago e lontano motivetto di Vasco. Non è possibile! Roba da colpo di sole! E invece no, il motivetto continua. Allora decidiamo di alzarci ed andargli incontro. Toh, guarda… dalle dune spunta,

a mo’ di oasi, un meraviglioso beach bar (che poi scopriamo trasformarsi efficacemente anche in un ristorante dalle aragoste strepitose ed in un locale serale con musica dal vivo in stile Jamaica), con tanto di “cannizzo”, foglie di palma e birra alla spina. Un miraggio, il Morabeza, con l’indimenticabile e coloratissima tela con la scritta “Boa Vista no stress”!!! I giorni a Boa Vista volano: basta che più “folli” si incontrino per dar vita a delle escursioni sì di routine, ma rese indimenticabili dai “folli” stessi. E così si decide di andare in pick up (o meglio sul pick up, fuori dal pick up, seduti sulle panche esterne, totalmente bardati coi foulard, in balia del vento fortissimo e della sabbia del deserto) a sud, alla scoperta dei 18 km di spiaggia desertica di Santa Monica (che quella californiana ricorda davvero) e di quella romantica di Verandinha (con le sue grotte naturalmente createsi nella roccia) per poi ridere a crepapelle facendo delle acrobazie fantozziane coi quad sulle dune di Praia de Chavez. E poi a nord, verso la spiaggia aspra ed estrema di Boa Esperança

per vedere l’inquietante relitto arenatosi nel 1968, passando dalle bianchissime dune e dalle inaspettate oasi del Deserto de Viana, per arrivare all’ecolodge di Spinguera: un resort, ad impatto ambientale nullo, che, utilizzando solo energie rinnovabili e materiali riciclati, permette di fare del vero ecoturismo in un paesaggio autentico e suggestivo, come quello che lo ospita, di fronte all’Oceano. Che dire? Il primo sguardo sull’isola evidenzia un territorio povero e roccioso, il secondo mostra i colori della gente e delle poche case. Man mano i sapori, la musica, l’arte e le persone, coi loro occhi, i loro sorrisi, la loro disponibilità e genuinità rendono inevitabile innamorarsi come degli adolescenti di tutta questa energia. E con questa saudade, che in creolo diviene sodade (da cui prende il nome la celebre morna di Cesaria Evora) e sta ad indicare un misto di tristezza e nostalgia legate all’amore per la memoria dei tempi passati e il desiderio verso chi vive lontano, resto qui a scorrere le centinaia di foto scattate, mentre ipotizzo un futuro ritorno a Boa Vista.

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Spazio Salute i disturbi del comportamento alimentare

l’anoressia Nella rubrica di questo mese tratteremo di un problema sempre più frequente tra i giovani e che non di rado interessa anche gli adulti: “i disturbi del comportamento alimentare”. La caratteristica di questo fenomeno è quella di mietere vittime soprattutto in situazioni poco sospette. E’ sufficiente un attimo di debolezza (e con i tempi che viviamo chi non ne ha avuti!) per lasciarsi lentamente condurre lontano da noi stessi e dalla realtà che ci circonda; è cosi che la malattia si insinua, il capriccio di perdere qualche chilo (in genere sempre troppi rispetto a quelli che realmente servirebbero) si trasforma in un gioco al rialzo dove a vincere è solo lei. I disturbi del comportamento alimentare sono caratterizzati da fattori come la preoccupazione estrema circa il peso e la propria immagine corporea, smisurata paura di diventare grassi oppure una estrema ricerca della magrezza. Tutto questo chiaramente porta ad un alterato comportamento che in base al tipo di disturbo può indurre a seguire diete severe, vomito autoindotto, abuso di alcuni farmaci (lassativi, diuretici, anoressizzanti), eccesso di attività fisica, episodi di abbuffate con o senza comportamenti compensatori. Il monitoraggio del peso diventa un obbligo 46|Alchimie

giornaliero e, nell’ambito della stessa giornata, viene praticato più volte.Tutto questo comporta nell’anoressia nervosa il raggiungimento di un peso più basso,nel caso della bulimia minime variazioni ed un aumento di peso nella fattispecie del disturbo da alimentazione incontrollata. Negli ultimi anni la fascia di età interessata va dai 12 ai 25. L’aspetto più preoccupante di tutto questo è che avere un corpo magro e perfetto sembra essere un elemento essenziale di questa società, l’indiscriminato abuso del proprio corpo è un prezzo accettabile pur di raggiungere la considerazione e l’approvazione degli altri. Purtroppo questo atteggiamento finisce spesso fuori controllo fino alla comparsa dei primi sintomi, diversi a seconda del tipo di disturbo. L’ANORESSIA NERVOSA L’anoressia nervosa insorge in età prevalentemente adolescenziale. Esordisce come un comune desiderio di perdere peso però l’incapacità di tornare ad un regime alimentare normale appena raggiunto l’obiettivo rappresenta il primo campanello d’allarme. Sin dall’inizio è presente una distorta percezione dell’immagine, infatti nonostante l’emaciazione che con il tempo

diventa sempre più evidente, il soggetto anoressico non rinuncia alla sua dieta severa. La paura inspiegabile di riprendere peso diventa un pensiero fisso al punto tale che l’anoressico ha necessità di provare a se stesso che è in grado di resistere alla tentazione del cibo; tanto più è in grado di rinunciarvi e tanto più è forte. il cibo viene rifiutato a causa della malattia, ma in realtà è fortemente desiderato. Queste persone rimuginano continuamente sul calcolo delle calorie, collezionano libri e ricette e sono spesso in grado di preparare deliziosi manicaretti che offrono ad altri senza però toccare nulla. Mostrano un comportamento fobico nei confronti di alcuni alimenti particolarmente ricchi di carboidrati e/o grassi. Tendono ad ingurgitare grosse quntità di liquidi per sedare i morsi della fame. Sono in grado di nascondere il cibo, mentono sulla congruità dei pasti consumati, e se proprio non possono evitare di mangiare, si producono il vomito autoindotto alla prima opportunità Perfezionisti, servizievoli, supercritici nei confronti di se stessi, le persone anoressiche cercano di fuggire costantemente da un senso di inadeguatezza e ad allontanarsi da tutto ciò che possa comportare un contatto anche fisico con l’altro sesso, si concedono solo qualche amore

platonico che non implica coinvolgimenti di alcun tipo. Col tempo diventano ottimi manipolatori e simulatori, doti che imparano per sopravvivere all’interno di una famiglia che comincia a capire che qualcosa non va. Come tutte le medaglie, anche questa malattia mostra una seconda faccia, infatti con il passare del tempo la persona anoressica può cedere a qualche abbuffata per poi farsi attanagliare da un senso di colpa che indurrà ad un atteggiamento compensatorio ( (lassativi, diuretici, attività fisica esagerata) rimediando all’errore. Testardi, iperattivi, sono convinti che nessuno possa comprenderli e nel momento in cui si convincono di questa “bugia”, precipitano in un isolamento sociale, senza via di fuga. Questo potrebbe essere un articolo tra i tanti, ma il suo scopo non è quello di riempire degli spazi bianchi di una rubrica, ma quello di catturare per qualche minuto la vostra attenzione “signori lettori”, di invitarvi ad essere più attenti nei confronti di chi vi sta vicino ed attraversa un brutto momento; di fornirvi gli strumenti necessari per riconoscere un male la cui causa non è un virus inarrestabile, ma è ugualmente mortale. Esistono luoghi e cure adeguate, ma non saranno mai paragonabili all’affetto e alla comprensione, determinanti per riuscire a salvare chi soffre di questi disturbi. Dottoressa Erika Londero e.londero@progettoalchimie.it

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Cose da Vip MATERNITA’ FAMOSE: TANTE LE CICOGNE IN ARRIVO, MENTRE IL NEONATO DI SHAKIRA è GIA SU FACEBOOK Super lavoro per le cicogne vip. Tante le donne del mondo dello spettacolo che hanno messo la testa a posto decidendo di dedicarsi a latte e pannolini, pappe e tutine. Laura Pausini, alla bimba in arrivo ha dedicato una canzone, “Celeste”. Un’anticipazione sul nome? Il chitarrista Paolo Carta, già padre di tre figli avuti dall’ex moglie Rebecca, si prepara a portare in tour le sue due donne. L’ex miss Italia Anna Valle, ormai attrice affermata, aspetta invece che arrivi un fratellino per Ginevra, 4 anni, nata dal matrimonio con l’avvocato Ulisse Lendaro, che dalle pagine di Vanity Fair definisce “un padre perfetto”. Ed un’altra attrice, Serena Autieri, sogna il momento in cui guarderà il suo bimbo negli occhi. Trentasei anni, sposata da due con Enrico Griselli, ha riferito di aver scoperto di essere incinta dopo aver pregato intensamente padre Pio perché l’aiutasse a diventare mamma. Difficile che siano bastate solo le preghiere per Carmen Russo, che corona il sogno d’amore con Enzo Paolo Turchi, alla veneranda età di 53 anni. È atteso per la fine del mese l’arrivo del primo bebè di Paola Cortellesi, nato dall’amore con il marito, il regista Riccardo Milani, con cui vive un’intensa storia d’amore da undici anni. Inaspettata invece la gravidanza della bella Belen Rodriguez, che diventerà madre del bimbo nato dall’unione con Stefano De Martino, ex fidanzato di Emma Marrone, mollata per l’argentina tutto pepe. In tempi di festival, la vincitrice della kermesse sanremese del 2008, Lola Ponce ha annunciato che presto sarà madre. A renderla così felice, da non trattenere le lacrime, il compagno Aaròn Diaz. Bimbi reali sono in arrivo a Buckingham Palace, con la duchessa Kate, moglie di William, incinta 48|Alchimie

del primo figlio, e nel principato di Monaco, con il ventottenne Andrea Casiraghi che attenderà l’erede dalla ricchissima Tatiana Santo Domingo, sua fidanzata da qualche mese appena. Il principe di Bari, Antonio Cassano, invece aspetta il secondo figlio dalla giovane moglie Carolina Marcialis. Ma le cicogne hanno già fatto capolino in alcune case celebri. La bella giovane protagonista de’ “L’Ultimo bacio”, Martina Stella, si gode i primi sorrisi di Ginevra, avuta da Gabriele Gregorini, parrucchiere conosciuto su uno dei suoi set. Alessia Fabiani, ex letterina e prezzemolina della tv, il 3 novembre scorso ha dato alla luce due gemelli, avuti dal compagno Fabrizio Cherubini. Grande gioia anche nel mondo del pallone, con la cantante Shakira che ha regalato al calciatore del Barcellona Gerard Pique, un bel pargolo che ha un nome che è una garanzia, Milan, anche se lui giura su Facebook che sia già tifoso del Barca posta una foto con tanto di scarpette griffate.

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In libreria

SOSPETTO Percival Everett gden Walker è sostituto sceriffo in una sperduta cittadina del New Mexico. Ha la pelle nera, una rarità da quelle parti. Ama il lavoro, anche se non necessariamente il suo, e lo svolge con impeccabile zelo. Ama soprattutto la pesca alla mosca, e rifugiarsi a casa della madre per strapparle consigli e cucina casalinga. È single, proprio come Jenny. Ogden la conosce perché qualcuno le ha ucciso la madre. Un mistero bello e buono, nessuna impronta sulla scena del crimine. Ma un morto non è mai abbastanza nel desolato West, e altri omicidi si accumulano. Ogden insegue fragili indizi in giro per il paese, urta su moventi inconsistenti. La caccia alla verità – o al fantasma della verità – lo porta nei quartieri a luci rosse di Denver, poi in una sgangherata comune hippie. Ma gli omicidi continuano a crescere, crescono le false piste, e l’indagine di Ogden sembra non avere via d’uscita.

O

Pagine: 288 - € 16,00 50|Alchimie

La Caduta Giovanni Cocco al capodanno che segna l’inizio del terzo millennio fino al recente declino economico della Vecchia Europa, una serie di ‘quadri’ narrativi – la studentessa francese Eve Renaud, gli immigrati Aisha e Odiambo, il terrorista norvegese Anders Breivik e molti altri – rappresentano e raccontano i cambiamenti epocali che hanno investito il primo decennio del secolo e del millennio: la Parigi violenta e crepuscolare della rivolta nelle banlieue, una Berlino alle prese con la presenza sempre più numerosa di immigrati, Londra nel giorno degli attentati alle metropolitane, New Orleans sconvolta dall’uragano Katrina, Napoli invasa dalla spazzatura, la Grecia travolta dalla crisi finanziaria. I temi della nascita, del declino e del riscatto visti attraverso la lente dell’infanzia e dell’adolescenza. Giovanni Cocco si muove tra DeLillo e Bolaño consegnando uno dei più estremi e ambiziosi tentativi di postmodern novel in lingua italiana. Pagine: 224 - € 16,00

D

Il cacciatore di crisalidi Amir Taj El Sir opo un grave incidente nel quale ha perso un piede, l’ex agente delle forze di sicurezza Abdallah Harfash si riscopre aspirante scrittore. Non ha mai letto un libro prima e i suoi contatti con i circoli letterari sono sempre dipesi dal suo lavoro: l’ex agente si occupava, tra l’altro, di controllare l’attività sovversiva di scrittori, intellettuali, librai e giornalisti e di redigere rapporti capaci di fomentare i sospetti contro di loro. Col progetto di avvicinare il famoso scrittore A. T. e carpirne i segreti letterari, Harfash si infiltra allora in quegli stessi ambienti dove per anni aveva spiato intellettuali e attivisti politici. Comincia così, tra umiliazioni, delusioni e scoperte, una caccia alle storie e ai personaggi che le abitano alla quale Harfash si applica con la stessa dedizione e ingenuità impiegate in passato nei servizi segreti, un percorso spesso comico e surreale tra librerie e caffè letterari di una grande città sudanese. Pagine: 224 - € 15,00

D

Una storia probabile Karin Alvtegen uando lei e il marito comprano una piccola fattoria nel Norrland per trasformarla in albergo, per Helena è un vecchio sogno che si avvera. Ma il matrimonio scricchiola e presto il divorzio diventa inevitabile. Resta Helena con l’albergo, una vita distrutta e una figlia adolescente e infelice. Anders è un esperto finanziario di successo, ma più soldi guadagna, meno la vita gli sembra avere un senso. Su un rettilineo del Norrland sfida il destino: chiude gli occhi, accelera e lascia che vada come deve andare. Si risveglia in ospedale; quando viene dimesso si ferma a dormire in un piccolo albergo lungo la strada. Una storia probabile racconta l’incontro di due persone infelici che scoprono che è possibile cambiare il proprio modo di vedere le cose. Con mano sicura e una forte carica psicologica, Karin Alvtegen dimostra una sensibilità infallibile nel mettere a nudo le verità più profonde del cuore umano, tra relazioni, dolore, paura del conflitto, pregiudizi e amore. Pagine: 320 - € 17,00

Q

Tutti amiamo i bebe’ (+ dvd) Thomas Balmes on ‘Tutti amiamo i Bebè’, Thomas Balmès lascia la parola esclusivamente alle immagini, creando un gioiello senza dialoghi che è riuscito nell’impresa di essere il trailer più cliccato su YouTube nell’imminenza della sua prima uscita americana. Il film parla di quattro bambini venuti alla luce ai quattro angoli del globo e li segue nei primi dodici mesi di vita: Ponijao in Namibia, Bayarjagal in Mongolia, Mari a Tokyo e Hattie a San Francisco. Due anni in giro per il mondo, quattro storie capaci di divertire e scaldare il cuore, e la macchina da presa che si spegne esattamente quando i bambini cominciano a essere consci della sua esistenza. Nato da un’idea di Alain Chabat, l’attore francese che approdò al successo anche in Italia nel 2000 con la commedia II gusto degli altri, ‘Tutti amiamo i Bebè’ dimostra che se il neonato viene accolto al mondo con amore, non contano fattori come la cultura dei genitori o i metodi con cui poi viene cresciuto

C

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Pagine: 80 - € 16,90

Il sogno di un hippie Neil Young un’autobiografia di Neil Young, il cowboy solitario del rock, che racconta di sé, della musica, delle trasformazioni che l’hanno toccato come musicista e come uomo. Rock will never die, ha detto e cantato e, quasi fosse una promessa di coerenza ha contagiato artisti diversi come i Pearl Jam e Nick Cave. Ha dedicato canzoni a Johnny Rotten e Kurt Cobain. Ha guardato in avanti, senza perdere mai il gusto delle origini. Racconta il suo curriculum, dalla collaborazione con i Buffalo Springfield a quella con Crosby, Stills & Nash e con i Crazy Horse. Evoca l’infanzia canadese e la figura della madre, la gioventù a Los Angeles e affronta con coraggio la cronaca del suo rapporto con Ben, il figlio tetraplegico. I film in tv, la sequenza dei concerti in tutto il mondo, e soprattutto la musica. La droga, gli amici di sempre, i grandi appuntamenti con la storia.

È

Pagine: 448 - € 20,00 Alchimie|51


Alla tua... portata

di Silvana Marchetti

Ricette facili, buone e veloci!

le chiacchiere

TAGLIATELLE SALSICCIA E FUNGHI Non sono tagliatelle alla bolognese………..ma sono sicuramente gustose!!!!!! Le tagliatelle al sugo di salsiccia e funghi sono tra le ricette facili da fare, magari in vista di una occasione importante e poiché la pasta al ragù piace sia a grandi che piccini, con questo piatto andrete sul sicuro e delizierete i vostri commensali.

ingredienti - 420 g di tagliatelle - 500 g di salsiccia - 100 g di vino bianco - 50 g di cipolla - 250 g di passata di pomodoro - 1 spicchio di aglio in camicia - 300 g di funghi freschi o surgelati - 2 foglie di alloro, sale,pepe, - olio extra vergine di oliva parmigiano grattugiato

preparazione

Rosolate nell’olio la cipolla tritata, poi unite la salsiccia privata della pelle e sbriciolata.Rosolate, poi bagnate con il vino bianco e lasciatelo evaporare. Aggiungete la passata di pomodoro e regolate di sale e pepe.Cuocete per 30 minuti circa. In una padella a parte scaldate in 2 cucchiai di olio l’aglio, eliminatelo e aromatizzate con l’alloro prima di unire i funghi affettati. Cuocere per 15/20 minuti. Salate leggermente e pepate. Unite i funghi al ragù e insaporite per 5/6 minuti. Lessate le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolatele al dente e saltatele in padella nel ragù.Completate il piatto con formaggio grattugiato.

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Un dolce……tanti nomi!!! Io ve le propongo chiamandole CHIACCHIERE, come si usa in Lombardia, ma se le cercate in Toscana , dovete chiedere dei CENCI,in Emilia delle FRAPPE, invece in Trentino ordinate i CROSTOLI e a Torino le BUGIE. Esistono numerose ricette di questi dolcetti fritti, la grappa aggiunta all’impasto a volte è sostituita da rum o brandy. Altra variante molto diffusa è la forma che può essere romboidale, rettangolare o quadrata con incisioni, per permettere alla pasta di gonfiarsi durante la cottura. Le chiacchiere hanno una antichissima ingredienti tradizione che probabilmente risale a quella delle FRICTILIA, dolci fritti nel grasso del maiale che nell’antica ROMA venivano Per la pasta occorrono: preparati proprio durante il periodo di CARNEVALE. - 350 g di farina

preparazione

Disponete a fontana la farina setacciata sulla spianatoia,aggiungere il burro a pezzi, le uova, lo zucchero ed un pizzico di sale. Impastate con la grappa, lavorando bene il composto,fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica.Formate una palla e lasciatela riposare coperta per 30 minuti.Con il matterello o la macchinetta spianate la pasta in una sfoglia non troppo sottile e, con una rotellina a bordo smerlato,tagliate tante strisce larghe 2 cm. Annodate le striscioline di pasta senza stringerle troppo. Friggete poi le chiacchiere in abbondante olio caldo e, quando saranno dorate , passatele su carta da cucina per farle ben scolare dall’olio. Spolverizzate le chiacchiere con abbondante zucchero a velo.

- 30 g di burro - 30 g di zucchero - 2 uova - 1/2 bicchierino di grappa - 1 pizzico di sale Per completare: zucchero a velo, olio per friggere Alchimie|53


Al cinema

della mafia Mickey Cohen, che gestisce con piglio deciso i suoi guadagni illeciti. Quando la corruzione anche all’interno venduto oltre 35.000 copie, della polizia arriva ai livelli più nasce a sua volta da un blog. alti, O’Mara e Wooters non si fermano e mettono insieme una squadra che non si lasci intimorire. Sul suo cammino però Wooters incontra la conturbante, ma infelice donna del boss... Tratto dal libro ‘Tales From the Gangster Squad’ del giornalista Paul Lieberman e secondo il regista Ruben Fleischer “una reinterpretazione del genere gangsteristico, con omaggi ai classici, ma che non eccede mai in nessun cliché”.

studio illegale ndrea Campi è un giovane avvocato di uno studio legale. Aveva ambizioni, aveva amici, aveva una ragazza. Ora ha prospettive. Lavora fino a notte fonda, mangia pizza e sushi sulla scrivania, vive con un bonsai e parla con il muro. Le giornate scorrono tra pause alla macchinetta del caffè, redazione di contratti e riunioni interminabili, fino al giorno in cui Andrea si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato. Le responsabilità si moltiplicano, come pure le ore di lavoro e i deliri di un capo sempre su di giri. È l’inizio di un turbine di eventi e incontri che investe l’immobile routine di Andrea spazzandone via certezze ed equilibri. Tra una vita privata sempre più a rotoli e la catastrofe lavorativa incombente, Andrea arriverà a fare i conti con la sua vita, l’unica professione per la quale non ha mai sostenuto un colloquio. Il film, tratto dal romanzo di Duchesne che ha

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zambezia ero è un giovane falco che si reca a Zambezia la città degli uccelli, in cerca di suo padre. Presto, scoprirà che i nemici della città stanno cospirando per distruggerla. Toccherà al piccolo falco riunire tutti gli uccelli per difendere la propria casa, senza però tralasciare la sua missione, quella di ritrovare suo padre.

A

die hard, un bel giorno per morire uesta volta, il poliziotto che non fa prigionieri si ritrova veramente nel posto sbagliato al momento sbagliato, dopo aver viaggiato fino a Mosca per aiutare suo figlio, Jack. Con la malavita russa alle calcagna, e in corsa contro il tempo per evitare una guerra, i due McClane scopriranno che i loro metodi contrapposti li faranno diventare degli eroi inarrestabili.

Q GANGSTERS SQUAD l sergente John O’Mara e il suo secondo Jerry Wooters sono due integerrimi poliziotti nella Los Angeles degli anni ’50. La città è in mano al boss

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broken city illy è un ex poliziotto di New York, che amava il suo lavoro e lo svolgeva al meglio, fino a quando non si è spinto troppo in là nell’indagine su un omicidio. Ora, è un detective privato che fatica ad arrivare a fine mese. “A un certo punto, il sindaco gli offre l’opportunità di riottenere il distintivo e la pistola, Il sindaco ritiene che sua moglie abbia una relazione ed è preoccupato che questo possa mettere a rischio la sua rielezione. Quando Billy inizia a indagare, scopre che in realtà dietro la sua indagine si nasconde ben di più di un tradimento coniugale. E’ a quel punto che inizia la guerra tra il sindaco e Billy

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L’UOMO DAI PUGNI DI FERRO ceneggiato da Eli Roth, prodotto da Quentin Tarantino ed esordio alla regia del rapper e produttore discografico RZA, è un film che coniuga le caratteristiche del cinema asiatico all’exploitation americano. Nella Cina feudale, un fabbro di armi per il suo piccolo villaggio, è chiamato a difendere il suo villaggio da un incombente pericolo. Il progetto è in cantiere dal 2005, nato da un’idea dello stesso regista, che ne cura anche la colonna sonora. Inizialmente la pellicola avrebbe potuto essere divisa in due parti vista la quantità di girato, ma poi è stato Roth a suggerire di condensare tutto in un unico film dal ritmo molto intenso.

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this is forty aul Rudd e il suo miglior amico Judd Apatow si sono riuniti per confezionare un’altra commedia che porta il marchio di fabbrica Apatow. Il film riprende la storia da dove l’aveva lasciata il campione di botteghino Molto incinta, o per l’esattezza cinque anni più tardi, con Rudd e Leslie Mann ancora una volta nei panni dei coniugi Pete e Debbie, ma stavolta da protagonisti, e Jason Segel come supporter: in pratica i ruoli si sono invertiti. This Is Forty è in tutto e per tutto uno spin-off di Molto incinta.

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L’altro sport Il calcio che regala successi Tony Marzella, l’allenatore delle ragazze del “Real Statte”, si racconta Una squadra che è una famiglia. Il Real Statte è la prima compagine di calcio a 5 femminile a dare lustro al territorio a livello nazionale. Tra i tanti trofei in bacheca, basti ricordare il “triplete” della stagione 2008-2009 con scudetto, Coppa Italia e Super Coppa Italiana conquistati uno dietro l’altro. Una storia agonistica importante e fuori dagli schemi, in cui l’allenamento si unisce allo svago senza dimenticare sacrificio ed umiltà. Tony Marzella è allenatore ed anima storica del team.

In che modo nasce il Real Statte? «La squadra nasce per gioco diciotto anni fa. Nella comitiva ci si divertiva a organizzare delle partite miste. Con la stessa spontaneità di questi incontri si è formata la squadra femminile che ha iniziato a vincere i primi tornei amatoriali poiché in Puglia non esisteva ancora un campionato federale. Con questi enti promozionali siamo andati avanti fino al ‘98-‘99, periodo in cui è nato il primo campionato federale a cui ci siamo iscritti. Da quel momento, avendo maturato già un po’ di esperienza a livello amatoriale, abbiamo iniziato a vincere. Indipendentemente dalle vittorie, cerchiamo di mantenere lo spirito per cui questa squadra è nata: la voglia di divertirsi in un ambiente familiare e amichevole, consapevoli delle difficoltà che si incontrano quando si

raggiungono livelli professionali più alti. Crediamo che la bravura stia proprio nella capacità di riuscire a superare i periodi più problematici tutti insieme come una vera famiglia».

Nella vita Lei si occupa di altro, è un marito, un padre e un odontotecnico. Come riesce a conciliare il tutto? «Il Real Statte è un hobby che coltivo da anni con tanta passione. Tre giorni alla settimana, mentre tanta altra gente va in palestra o svolge altre attività, io mi dedico al calcio a cinque. L’unica cosa che a volte pesa è per dieci mesi all’anno non poter passare la domenica con la propria famiglia. Diventa però fondamentale trovare degli spazi di condivisione in altri momenti della settimana. E poi i miei cari mi supportano seguendomi sempre quando si gioca in casa e anche nelle trasferte più vicine».

di aggregazione che la nostra squadra vuole diffondere, è venuto naturale. La gente ci ha seguiti ed apprezzati e penso ci ringrazi venendo a vedere le nostre partite, in cui coinvolgiamo tutti, affinché la domenica sia un pretesto per trascorrere del tempo insieme». Diciotto anni di attività. Tanti i ricordi. Quali quelli indelebili? «Di ricordi belli ce ne sono tanti, sicuramente tutte le vittorie e in particolare il nostro primo scudetto, che era un sogno vincere. Purtroppo però ci sono stati anche dei momenti drammatici. Penso all’ultimo trofeo vinto, fortemente sentito, che abbiamo dedicato ad un dirigente del nostro gruppo, prematuramente scomparso, il padre del nostro capitano Mina D’Ippolito». È un rimpianto quello di non poter giocare a

Statte? «Non amo fare polemica ma un po’ di rammarico c’è. Dopo tanto lavoro sarebbe per noi un sogno poter avere un palazzetto nel nostro paese, non solo per una questione logistica, dato che le nostre giocatrici vengono da tutta la Puglia e gli allenamenti sono spesso in serata, ma anche perché crediamo che significherebbe avvicinare l’intera comunità a una serie di discipline sportive. A questo punto è doveroso ringraziare il comune di Montemesola che ci ospita nel suo palazzetto». Qual è il rapporto con le donne in campo? «Complicato… Scherzi a parte, non trovo nessuna differenza nell’allenare un gruppo di uomini o donne. Il livello di professionalità è lo stesso, le donne in alcuni momenti sono solo più suscettibili». Manuela Marchi

Siete molti vicini a iniziative umanitarie. La scorsa estate avete regalato dei momenti di felicità ai bambini dello Saharawi ospitati dal comune di Statte e dalla provincia di Taranto. Com’è stata questa esperienza? «Da quando la squadra è nata, abbiamo sempre partecipato ad iniziative benefiche, anche se non amiamo pubblicizzarle. L’estate passata, in occasione dell’ arrivo dei bambini dello Saharawi, con gioia siamo stati presenti non solo dal punto di vista economico ma anche pratico trascorrendo del tempo con loro. Abbiamo giocato, pranzato e dormito insieme. È stata un’esperienza meravigliosa. A loro abbiamo regalato dei momenti di gioia ma il grande merito è stato proprio di questi piccoli, che hanno riempito il nostro cuore di un’emozione indescrivibile e che presto andrò a trovare in Saharawi». Il vostro è un pubblico particolare, completo. Siete seguiti da un gran numero di famiglie. Come pensa siate riusciti a coinvolgerle? «Non c’è un segreto o una tecnica. Dopo tanti anni presenti sul territorio e una storia fatta di vittorie in campo ma soprattutto sociali, grazie al forte spirito Alchimie|57


Giochi & relax 5

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Indovina indovinello...

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Silvia dice alla sua amica Marina sai che “io ho lo stesso numero di sorelle e di fratelli“. Interviene Gianni, il fratello più piccolo ed afferma “i miei fratelli sono la metà delle mie sorelle“. Ora mi sapresti dire quanti fratelli e quante sorelle ci sono?

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In un cassetto ho 12 calze rosse e 12 calze blu, ma di colpo mi sparisce la luce e mi ritrovo al buio. Ho un importante impegno di lavoro in ufficio e devo scappare il prima possibile. Se volessi essere certo di prendere 2 calze dello stesso colore quante calze dovrei prendere dal cassetto per avere la certezza di averne almeno un paio uguale? Le risposte sul sito www.progettoalchimie.it 58|Alchimie

Seoul - Korea Cha Sa-soon, sudcoreana di 69 anni, ce l’ha fatta. E’ riuscita ad avere la sua patente di guida, dopo essere stata respinta ben 959 volte agli esami. L’impresa, perché di questo si tratta, è iniziata nell’aprile del 2005, con la prima bocciatura ai test scritti per il permesso di guida. La donna però, non si è mai data per vinta e ha provato quasi ogni giorno a superare l’ostacolo dei quiz, tornando a casa sempre con un risultato negativo. Lo scorso anno, finalmente è riuscita a superare il test teorico e recentemente quello pratico. Ora la donna è intenzionato a comprare una piccola auto usata per andare a trovare i figli e per il suo lavoro di venditrice di legumi. Vi fidereste ad andare in auto con lei? Santiago - Cile Talmente pazzo di Julia Roberts da tatuarsela 82 volte. Sul corpo del cileno Miljenko Parserisas l’attrice è ‘stampata’ su petto, schiena e braccia in 82 immagini tratte dai suoi film. Il costo di questa singolare operazione è di un milione di pesos, circa 2500 dollari. Da “Erin Brockovich è partito tutto”, ha raccontato Milijenlko, che da allora non si è più fermato. Ma soprattutto, qualcuno ha avvisato Julia Roberts?

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Renfrewshire - Gran Bretagna Norrie May Welby è la prima persona al mondo dichiarata ufficialmente nè uomo nè donna Direttamente dalle pagine del Telegraph, quella di cui vi parliamo è la storia di Norrie che è nato uomo 48 anni fa a Paisley nella contea di Renfrewshire, in Gran Bretagna, e si è trasferito all’età di 7 anni in Australia e ha cambiato sesso, diventando donna nel 1990 a 28 anni. Qualche anno dopo tuttavia Norrie continuava a non stare bene con se stessa, neanche con un corpo femminile. Non era molto felice, ed ora a 48 anni è stato dichiarato ufficialmente una persona “senza sesso specifico”. Dopo l’esame di diversi medici, nessuno è stato in grado di classificare il sesso di Norrie. Così il certificato di nascita originario, stilato in Gran Bretagna, è stato modificato, ed alla voce “sesso” c’è scritto “neutro”. “Il concetto di uomo o donna non fa per me. La soluzione più semplice è non avere identificazione di tipo sessuale”, ha commentato May-Welby. SMART fortwo 2ª serie - 2010

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oroscopo febbraio ARIETE (21 Mar - 20 Apr)

Febbraio si annuncia come un mese decisamente più favorevole del precedente. Il cielo si schiarisce e nel tuo cuore inizia a farsi spazio la voglia di divertimento, di stare con gli amici, la famiglia, le persone alle quali tieni di più. Vivrai un periodo vivace, ricco di momenti positivi, mentre le contraddizioni piano piano inizieranno a cedere il passo alle soluzioni e al rasserenamento.

TORO (21 Apr - 20 Mag)

In coppia sarete il partner ideale, sempre attenti, premurosi, leali, onesti ed anche passionali, quindi chi vi sta vicino non avrà proprio nulla da rimproverarvi! Anche chi aveva un po’ allentato i rapporti, magari a causa del lavoro o di altri pensieri, in questo febbraio penserà soltanto a regalare qualcosa di speciale ala persona che si ha affianco.

GEMELLI (21 Mag - 21 Giu)

CANCRO (22 Giu - 22 Lug)

LEONE (23 Lug - 23 Ago)

VERGINE (24 Ago - 22 Set)

Le relazioni probabilmente proseguiranno come sempre, ma quelle che hanno avuto più di un problema potrebbero altrettanto continuare ad averne, soprattutto di incomprensioni e di malintesi, poiché il vostro orgoglio ogni tanto vi tira qualche brutto scherzo e vi fa proferire parola quando invece sarebbe meglio tacere! Se speravate in un netto miglioramento, in questo mese di febbraio dovrete accontentarvi ancora della routine e di altre discussioni. Qualcuno non vuole proprio rinunciare ad un rapporto che forse si considerava perfetto, per non rompere la favola, ma senza accorgersi che, così facendo si finirà soltanto per peggiorare le cose e rendere ancora più doloroso l’addio!

In questo mese di febbraio non potrete farvi sfuggire tutte le occasioni che vi presenteranno le stelle in campo affettivo, quindi è fuori di dubbio che dovrete impegnarvi soltanto per essere felici, sia con il partner, sia cercando la vostra anima gemella. Tutto quello che è stato in passato non ha più importanza e non dovrebbe interessarvi! La comprensione è qualcosa che a volte vi sfugge, in quanto credete che tutto vi sia dovuto, nel senso che credete di essere nel giusto solo perché vi siete comportati bene. In realtà, dimostrereste grande maturità, nell’accettare determinati comportamenti e nell’analizzare di più anche i vostri, ma comunque non siamo qui per fare prediche a nessuno, ma solo a far riflettere!

BILANCIA (23 Set - 22 Ott)

SCORPIONE (23 Ott - 22 Nov)

SAGITTARIO (23 Nov - 21 Dic)

CAPRICORNO (22 Dic - 20 Gen)

I single vivranno un momento magico, in modo particolare coloro che lo sono da molto tempo e che hanno proprio bisogno di una persona accanto, non tanto per sentirsi realizzati, quanto piuttosto per sentirsi amati, che è diverso. Continuate con il vostro buon umore ad infondere fiducia nelle persone che amate! I pianeti in Pesci, Nettuno, Mercurio (dal 2), Marte (dal 5) ti rendono irritabile e potrebbero aumentare le tensioni presenti in famiglia o con gli amici.In presenza di equivoci, muoviti con cautela: non essere impulsivo, perché correresti il rischio di esasperare le tensioni.Non dovrai però soltanto discutere con chi ti circonda: ci sono tante belle novità che ti aspettano e che ti renderanno felice!

Avete la mente più lucida quest’anno, quindi sia che siate in coppia ed abbiate attraversato un periodo pieno di dubbi ed incertezze, sia che siate single e non abbiate colto alcune opportunità per paura di sbagliare di nuovo, sappiate che nel 2013, avrete tutto così limpido davanti ai vostri occhi, che non patirete più le sofferenze passate! In questo mese di febbraio sarete sempre in allerta e non perché ci sia qualche pericolo imminente in giro, ma semplicemente perché siete persone caute e diffidenti, quindi prima di dare la vostra fiducia a qualcuno, vi guardate bene le spalle. Tale atteggiamento è senz’altro saggio, ma non sempre paga, poiché non tutti sono disposti ad essere messi costantemente alla prova!

PESCI (20 Feb - 20 Mar)

Diciamo che, il mese di febbraio, dal punto di vista professionale, sarà un pochino altalenante, ma non nel senso negativo, ossia nel senso che avrete delle giornate splendide, piene di opportunità e che quindi vi toccherà cogliere al volo, e giornate assolutamente normali, in cui la routine e l’abitudine saranno la parola d’ordine! 60|Alchimie

ACQUARIO

(21 Gen - 19 Feb)

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il segno del mese:

Acquario Amore Venere sarà nel tuo segno dal 2 febbraio: il pianeta è la dea dell’amore e dunque dovrebbe regalarti momenti carichi di romanticismo, di passione e di tenerezza. E sarà così, per tutti! Tuttavia, il pianeta potrebbe anche esasperare il passaggio di Saturno in Scorpione: l’aspetto sarà preciso il giorno 11 e potrebbe riguardare chi è nato a inizio seconda decade o fine prima decade. Cosa comporta? Potrebbe irritare le tensioni esistenti, creare malinconie e freddezze, renderti pessimista o farti vedere tutto più nero di quello che è. Lavoro I transiti favorevoli di questo periodo riguardano ovviamente anche la professione. Tuttavia, anche se i vantaggi si annunciano numerosi (e soprattutto in ambito economico), non abbassare la guardia. Saturno è sempre minaccioso nel tuo cielo, e si diverte a mettere alla prova la tua resistenza, la tua capacità di lasciar andare il superfluo per salvare solo l’essenziale. Impegnati e vedrai che andrà tutto benone. Venere e Giove, i pianeti della fortuna, sono a tuo favore! Salute Tono muscolare ed energetico nella norma, con qualche altalena tra momenti di “bassa” e altri di maggiore grinta. L’aspetto più saliente di questo febbraio sarà la tua golosità: quindi, se tendi ad ingrassare, se già normalmente non badi a grassi buoni e grassi cattivi, queste giornate potrebbero essere una vera disfatta per la tua linea! Meglio pensarci prima, che cosa ne dici?

Braceria - Osteria - Stuzzicheria Via Torquato Tasso, 2/a San Giorgio Jonico (Ta) Cell. 348 2957470

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Alchimie Magazine

Cultura, eventi, spettacoli. Raccontare Taranto svincolandosi dai luoghi comuni, descrivere il cuore pulsante di una cittĂ che non vuole morire.

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