Alessandro Traina - Consequenze

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ALESSANDRO TRAINA


Testo / Text Luciano Caramel Traduzione / Translation Giulia Barbaro Progetto grafico / Graphic project Alessandro Traina Crediti fotografici / Photo credits Bruno Bani Enrico Cattaneo (pg. 50)

In copertina / cover Consequenza/4 2013 ferro, garza, acrilico cm. 132 x 105 Š 2014 artesilva, Seregno (MB)

artesilva via San Rocco 64/66 20831 Seregno (MB) Italia tel +39 0362231684 www.artesilva.com info@artesilva.com


ALESSANDRO TRAINA C O N S E Q U E N Z E



Domande Luciano Caramel

Domande è il titolo scelto da Eduardo Chillida per il suo discorso di ingresso, il 20 marzo 1994, nella Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando, costruito appunto solo attraverso domande, non affermazioni. Sul tempo, lo spazio, la dimensione, in relazione al vivere e al fare arte. Con la sintetica conclusione “non rappresento, domando”, già esplicitamente messa in pratica in quelle non solo occasionali dichiarazioni e, sempre, nella sua scultura, in cui esse si concretavano. Secondo presupposti e obiettivi, a ben vedere, nella sostanza accostabili, pur nelle differenze temporali e di clima culturale, e quindi di impostazione, conduzione e risoluzione nella ricerca, a quelli di Alessandro Traina. Del quale questa mostra presenta i risultati più recenti, nella loro novità, peraltro, ed è un’altra specifica caratteristica del progettare e fare dell’artista, a quelli precedenti per più aspetti strettamente connessi, su di una linea di rigore progettuale condotta con esemplare coerenza. Propositi che in termini esclusivamente teorici possono suonare oscuri e che anche proprio per questo si risolvono in una domanda, del fruitore questa volta, alla quale si può rispondere solo con l’invito a un’analisi attenta delle opere, sollecitata dall’ autore medesimo, che non a caso ebbe a definire questi lavori materiali “a disposizione”: di un esame non superficiale, ovviamente. Che può essere facilitato dalla considerazione delle matrici da cui muove la ricerca di Traina. A partire dalla data di nascita, il 1957, e dai conseguenti termini temporali, dagli anni ‘80 soprattutto, in cui, dopo studi d’architettura, si svolsero la sua formazione e l’iniziale attività nel campo dell’arte, nella pittura prima, e quindi nella scultura, con uscite pubbliche, in mostre personali e collettive, dalla seconda metà di quel decennio..

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Fuori quindi, prima di tutto, non solo dell’ormai remota crisi, radicata alla metà degli anni ‘40 nel rifiuto di una scultura monumentale retorica di propaganda ideologica connessa al fascismo, di una scultura “lingua morta”, per citare il titolo del celeberrimo scritto di Arturo Martini, ma della ridiscussione medesima degli statuti dell’arte, tra la fine dei ‘50 e l’inizio dei ‘60, che influì pesantemente anche sulle nuove generazioni, con sviluppi anche estremi, quali la cosiddetta Arte povera, l’arte cinetica e, a Milano, con Roma centro primario in Italia di quella congiuntura, la “Nuova concezione artistica” di Piero Manzoni ed Enrico Castellani, su posizioni di negazione totale della pittura, della scultura e della loro tradizione. Neppure Traina risentì delle formulazioni più spinte del concettuale, ormai in esaurimento quando egli era piuttosto attratto da una tensione all’assoluto e all’infinito, che con solo apparente contraddizione aprì, nella stessa sua concreta formalizzazione spaziale, al reale e al finito e alla dimensione temporale. Inevitabilmente, questa, già considerata dall’artista nella dialettica con lo spazio, con implicazioni che rimarrano basilari, anche nelle opere più recenti, qui presentate. D’altronde, “i soggetti, pur riferendosi alla concezione del tempo” - scriveva nelle sue “Note di lavoro (e riflessioni sul tempo) relative ai quadri olio su tela dipinti dal 1986 al 1989 - “non hanno riferimenti temporali e vanno contemplati nella universalità della loro idea. [...] Sono stati d’animo che tendono alla ricerca di qualcosa di assoluto e di impenetrabile che si innalza al di sopra della realtà. E’ l’impatto col mistero che ci proietta all’infinito e l’infinito è qui espresso in modo finito: un’idea di perfezione rappresentata da forme assolute in un totale e preciso equilibrio”. A proposito delle “sculture senza titolo in tubolare di ferro e lamiera”, del 1988-1992, “strutture in movimento, linee in immaginarie evoluzioni, grandi ‘fasce’ che stringono la struttura e ne impediscono lo sviluppo”,Traina argomenta poi di “tempo come movimento, movimento come sviluppo”, per cui “bloccare lo sviluppo è bloccare il movimento e bloccare il movimento è bloccare il tempo”. Considerazioni arricchite - a precisazione del titolo della mostra dell’artista nella Galleria Fac Simile, a Milano, nel 1989, intitolata “Indicazioni” col richiamo a “un’idea di lavoro che ha l’intento di coinvolgere e soprattutto far rivolgere il pensiero verso la realtà che più ci sfugge: il tempo. Ecco allora il ‘materiale a disposizione’, gli stessi elementi da me usati per comporre le semplici strutture, rappresentazioni dell’inten-

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zione di voler bloccare il tempo o rallentarlo per poterlo osservare”, attuata nelle serie e nei cicli consequenziali dei suoi lavori, luoghi per cogliere la mutazione dell’essere e la manifestazione del non essere, oggetto primario delle sue ricerche mature, indirizzate - annota l’artista introducendo la mostra “Passaggi. Per andare oltre la materia”, significativa sin dal titolo, curata da Luigi Cavadini nel 2008 nella Galleria Milly Pozzi Arte Contemporanea di Como - allo “scorrere del tempo visto come causa di un decorso che attraverso continui ‘passaggi’, appunto, porta da uno stato di essere ad un altro, fino allo stato di non essere. Il mio intento è fermare questo procedere in un preciso momento e ricostruirne il passato”.

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Questions Luciano Caramel

Questions is the title chosen by Eduardo Chillida for his opening speech, on March 20, 1994, at the Royal Academy of Fine Arts of San Fernando, built precisely only through questions, not statements. Questions about time, space, dimension, in relation to living and art making. With the concise conclusion “I do not represent, I wonder,” already explicitly put into practice, not only in those occasional statements but always in his sculptures, which they increasingly get more concrete. According to the assumptions and objectives, in hindsight, despite the time differences, cultural climate, the setup, management and resolution in the research, are joinable, in substance, to those of Alessandro Traina of which this exhibition presents the latest results in its novelty, however, and it is another specific feature of the design and making of the artist, to the previous ones in many closely related appearances, on a line of conduct of rigorous design with exemplary consistency. These are intentions, that in purely theoretical terms could sound dark and for this reason are resolved in a question, this time for the user, which can only be answered with an invitation to a careful analysis of the works, prompted by ‘the same author, who, not casually had to define these materials work “available”: not to a superficial examination, of course. This can be facilitated by considering the matrices that motivate Traina’s research. From his date of birth, 1957, and the resulting temporal terms, especially from the 80s, when, after his architectural studies, he started his initial training and activities in the field of art: starting with painting and then with sculpture, with pu-

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blic appearances, in solo and group exhibitions, since the second half of that decade. Therefore, first of all, out, not just from the now remote crisis, rooted in the mid-40’s in the rejection of monumental sculpture rhetoric of ideological propaganda connected to fascism, of a “dead language” type of sculpture, to quote the title of the famous writing by Arturo Martini, but the same re-discussion of the statutes of art, between the end of the 50’s and early 60’s, which had a significant influence on the younger generation, with even extreme developments, such as the so-called Arte Povera, kinetic art, and Milan with Rome as primary centre in Italy of the economic situation, the “New artistic conception” by Piero Manzoni and Enrico Castellani, about stands of total negation of painting, sculpture and their tradition. Not even Traina has suffered from more extreme formulations of the conceptual, now in exhaustion, when he was quite attracted to a tendency to the absolute and the infinite, which only in apparent contradiction opened, in its own concrete spatial formalization, to the real, the finite and to temporal dimension. Inevitably, this, already considered by the artist in a dialectic with the space, with implications that will remain basic, even in the more recent works as presented here. On the other hand, “the subjects, while referring to the conception of time” - he wrote in his “Notes of work (and reflections on time) relating to oil on canvas paintings from 1986 to 1989 -” do not have time references and should be contemplated by the universality of their idea. [...] They are moods conducive to search for something absolute and impenetrable that stands above reality. It is the impact with the mystery that propels us to infinity and the infinity is here expressed in a finite way: the idea of perfection represented by absolute forms in a total and precise balance.“ Regarding “untitled sculpture in iron tubes and sheets” of 1988-1992, “moving structures, lines in imaginary evolution, large ‘bands’ that hold tight the structure and hinder their development,” Traina argues about “time as a movement, movement as development,” in which “blocking the development is to capture the movement and block the movement is to stop the time.” Enriched considerations - a clarification of the title of the exhibition of the artist at the Fac Simile Gallery, in Milan, in 1989, entitled “Directions” - with a call for “an idea of the work that has the intent to engage and to turn our thoughts especially towards the reality that most eludes us: time.

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Here then the ‘available material’, the same elements that I used to compose simple structures, representing the volition to stop time or slow it down to be able to observe it”, being implemented in the series and the consequential cycles of his works, places to seize the mutation of the being and the manifestation of nonbeing, the primary object of his mature research, addressed – noted the artist introducing the exhibition “Stages. To go beyond the matter,” significant from the title, curated by Luigi Cavadini in 2008 at the Milly Pozzi Contemporary Art in Como – to the “flow of time seen as the cause of a course that continues through ‘stages’, in fact, it leads from the state of a being to another being, until the state of not being at all. My intent is to stop this process at a given time and to rebuild its past.”

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CONSEQUENZA/4 2013 ferro, garza, acrilico cm. 132 x 105

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CONSEQUENZA/3 2014 tecnica mista su ferro cm. 63 x 57

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CONSEQUENZA/3 2011 ferro, garza, acrilico cm. 75 x 82





CONSEQUENZA/3 2014 tecnica mista su ferro cm. 72 x 66


CONSEQUENZA/3 2014 tecnica mista su ferro cm. 75 x 57



CONSEQUENZA/4 2013 tecnica mista su ferro cm. 87 x 81

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CONSEQUENZA/5 2011 ferro, garza, acrilico cm. 90 x 90

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CONSEQUENZA/7 2011 ferro, garza, acrilico cm. 93 x 120


CONSEQUENZA/3 2013 tecnica mista su ferro cm. 66 x 66

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CONSEQUENZA/3 2013 tecnica mista su ferro cm. 51 x 57

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CONSEQUENZA/4 2013 tecnica mista su ferro cm. 84 x 69

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CONSEQUENZA/5 2013 ferro, garza, acrilico cm. 102 x 102



CONSEQUENZA/3 2011 ferro, garza, acrilico cm. 60 x 60

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CONSEQUENZA/3 2013 tecnica mista su ferro cm. 57 x 60


CONSEQUENZA/3 2011 ferro, garza, acrilico cm. 45 x 42

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CONSEQUENZA/3 2011 ferro, garza, acrilico cm. 51 x 54

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CONSEQUENZA/2 2011 ferro, garza, acrilico cm. 36 x 27

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CONSEQUENZA/3 2014 tecnica mista su carta e plexiglass cm. 50 x 50

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CONSEQUENZA/3 2013 tecnica mista su carta e plexiglass cm. 50 x 50

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CONSEQUENZA/3 2013 tecnica mista su carta e plexiglass cm. 50 x 50

CONSEQUENZA/4 2014 tecnica mista su carta e plexiglass cm. 50 x 50

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CONSEQUENZA/3 2013 tecnica mista su carta e plexiglass cm. 50 x 50

CONSEQUENZA/3 2013 tecnica mista su carta e plexiglass cm. 50 x 50

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Alessandro Traina Nato a San Vincenzo (LI) nel 1957, vive e lavora a Milano.

info@alessandrotraina.it www.alessandrotraina.it


Esposizioni personali

1987 1989

1990 1991

1992 1993 1994 1996 1997 1998 2001 2003 2006 2007 2008 2009 2010 2013 2014

- galleria Fac Simile, Milano - Indicazioni, galleria Fac Simile, Milano (presentazione di Manuela Gandini) - galleria Neon, Bologna - galleria Unimedia, Genova - Fatto di tempo, galleria Fuxia Art, Verona - Successione discreta , galleria Piero Cavellini, Milano - Disturbi, galleria Neon, Bologna - Juliet’s Room, Trieste - galleria Eralov, Roma - Espace M.P. Manchon, Parigi (F) - Attenzioni preziose, galleria Diecidue Arte, Milano - Studio Noacco, Chieri (TO) - galleria Helen de Roquefeuil, Parigi (F) - Prendere tempo, galleria Halskratz, Mannheim (D) - Cronoestesia , galleria Erha, Milano - Studio Vanna Casati, Bergamo (presentazione di Francesco Tedeschi) - Galleria F(actory), Giessen (D) - Forma bianca , galleria Attia Bousbaa, Parigi (F) (presentazione di Chiara Guidi) - galleria Angelo Falzone, Mannheim (D) - Pezzi da museo, galleria Maria Cilena, Milano - galleria Plurima, Udine - Pezzi, galleria F, Bad Nauheim (D) - Inchini, Andrea Pronto Arte Contemporanea, Crespano del Grappa (TV) - Arte+ Arte Contemporanea, Varese - Tempi vuoti, galleria Spaziotemporaneo, Milano - dei Nastri, Spazio Cesare da Sesto, Sesto Calende (VA) - 7 per 1, galleria Spaziotemporaneo, Milano - Passaggi, Milly Pozzi Arte Contemporanea, Como - Opere recenti, Brera 1 Arte Contemporanea, Corbetta (MI) - INspiegabile, galleria Spaziotemporaneo, Milano - Spiegazioni apparenti, galleria Triangolo Nero, Alessandria - Consequenze, Artesilva, Seregno (MB)

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Principali esposizioni collettive

1986 1989

1990 1991 1992 1993

1994

1995 1996 1997 1998

1999 2000 2001 2002 2003 2004

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- Neoromantici, galleria E. F. Grisanti, Milano (a cura di Manuela Gandini) - Premio Saatchi & Saatchi per giovani artisti, Palazzo delle Stelline, Milano (catalogo) - Fabbrica, ex fabbrica Mida, Brescia (a cura di Massimo Minini) (catalogo) - Il gioco delle arti, Palazzo della Triennale, Milano - Giovane Arte Contemporanea, Castello di Sartirana (PV) (a cura di Elena Pontiggia) (catalogo) - Paraxo ‘90, Rocca di Andora (SV) (a cura di Elena Pontiggia) (catalogo) - Arie, Fonti del Clitunno (PG) (a cura di Achille Bonito Oliva) (catalogo) - Trattative con Euclide, galleria Spaziotemporaneo, Milano (a cura di Adriano Altamira) (catalogo) - Delle Pietre e Dell’Anima, San Pietro in Atrio, Como (a cura di Elena di Raddo) (catalogo) - Luoghi in relazione, Palazzo del Seprio, Mozzate (CO) (a cura di Francesco Tedeschi) (catalogo) - Linguaggio/Immagine, Archivio di Nuova Scrittura, Milano (a cura di Adriano Altamira) (catalogo) - Premio ”Cesare Pavese”, ex chiesa di San Rocco, Carnago (VA) (a cura di Rachele Ferrario) (catalogo) - La scultura inesplorata, galleria Questarte, Pescara (a cura di Claudio Cerritelli) - Molto Diligenti Osservazioni, Galleria Civica di Gallarate (VA) (a cura di Emma Zanella) (catalogo) - Mirabilia II, galleria Piero Cavellini, Brescia - Equinozio d’autunno, Castello di Rivara (TO) (a cura di Franz Paludetto, su invito di Marco Meneguzzo) - Giovane Arte Contemporanea, Castello di Sartirana (PV) (a cura di Claudio Cerritelli e Luisa Somaini) (catalogo) - Montaliana, Museo di Sant’Agostino, Genova (a cura di Ellequadro Documenti) - Confronti con la Scultura, Auditorium San Fedele, Palazzolo (BS) (a cura di Claudio Cerritelli) (catalogo) - La congiunzione degli opposti, Atelier Modarte, Milano (a cura di Maria Campitelli) - La scultura possibile, Circolo Artistico di Bologna, (a cura di Claudio Cerritelli) (catalogo) - Generazioni a confronto, galleria Fioretto, Padova - Nuove Contaminazioni, Galleria d’Arte Moderna, Udine (testi in catalogo di Francesca Turchetto e Enrico Crispolti) - Leonardesca, chiostro di San Francesco, Pietrasanta (LU) (a cura di Lodovico Gierut) - Le libertà dell’arte, ex Palazzo Vescovile, Massa (a cura di Chiara Guidi) - Supermarket dell’Arte, Spazio Bigli, Milano (a cura di Jole Alcolea e Chiara Guidi) (catalogo) - Love-phone 2, Futurshow 3000, Fiera di Bologna (a cura di Laura Villani) (catalogo) - Mouse and Pad, Futurshow 3001, Fiera di Bologna (a cura di Laura Villani) (catalogo) - Postarte Arte, Palazzo Calabresi, Viterbo (catalogo con testi di Enrico Anselmi, Marcello Carriero, Rosanna Stoppani) - L’oggetto inesistente, Futurshow 3002, Fiera di Bologna (a cura di Laura Villani) (catalogo) - La via dell’arte, Museo Civico di Arte Contemporanea, Albisola (SV) (a cura dell’Associazione Culturale Paraxo) (catalogo) - 2nd Detroit International Video Festival, Museo Mona, Detroit (USA) - Il Libro d’Arte, Museo di Palazzo Poggi, Bologna (a cura di Laura Villani) (catalogo) - Segno e materia, Villa San Carlo Borromeo, Senago (MI) (a cura di Alessia Locatelli) (catalogo) - Indagini Neocostruttiviste 3, Libreria Bocca, Milano (a cura di Giacomo Lodetti) (catalogo)


2005 2006 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

- MigraAzioni, Studio 25, Milano (a cura di Pino Diecidue) (catalogo con testi di Lorella Giudici) - Acquisizioni 2006, Civico Museo “Parisi Valle”, Maccagno (VA) (a cura di Claudio Rizzi) (catalogo) - 30x30x30, Spazio Cesare da Sesto, Sesto Calende (VA) (catalogo con testo di Matteo Galbiati) - Contemporaneamente, Palazzo Comunale Sala delle Colonne, Corbetta (MI) (a cura di Giorgio Pandolfi) (catalogo) - Il colore dello spirito, Collegio Cairoli, Pavia (a cura di Massimo Fraccaro) (catalogo con testo di Fabrizio Parachini) - Premio Donato Frisia, palazzo Prinetti, Merate (LC) (catalogo) - Metafore della memoria, Civico Museo “Parisi Valle”, Maccagno (VA), Spazio Guicciardini, Milano (a cura di Claudio Rizzi) (catalogo) - Spazio come materia, galleria Milly Pozzi Arte Contemporanea, Como (a cura di Roberto Borghi) - Luoghi dell’Utopia, Villa Borbone, Viareggio (LU) (a cura dell’Associazione Culturale BAU) (catalogo) - Sei nel Castello, Castello di Lierna (CO) (a cura di Matteo Galbiati) (catalogo) - Delirica, Neo Geo Arte, Milano (a cura di Roberto Borghi) (catalogo) - Mecenati da Collezione, Acquisizioni 2001-2008, Galleria d’Arte Moderna di Udine - Suggestioni, Museo Civico “Parisi Valle”, Maccagno (VA) (a cura di Claudio Rizzi) (catalogo) - L’opera condivisa, MXM Arte, Pietrasanta (LU) (a cura di Maria Mancini) - Preziosi e carte, Leo Galleries, Monza (MI) (a cura di Matteo Galbiati e Valeria Mosca) - Facciamo finta il gioco di Alice, MXM Arte, Milano (a cura dell’Associazione Culturale BAU) (catalogo) - Arte per Arte Dente per Dente, SpazioCrispiTre, Milano (a cura di Giancarlo Gabelli) (catalogo con testo di Francesca Alfano Miglietti) - Artisti per la Salute, galleria Derbylius, Milano (a cura di Marco Maiocchi) (catalogo) - Contemporanea 2010 - 60x60images, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Udine (a cura di Francesca Agostinelli) - La luna e i falò, galleria Sakros, Carrara - Contemporanea 2010 - 60x60images, Art Accademy, Cincinnati (US) (a cura di Rick Arnest) - Contemporaneamente4, galleria Brera1, Corbetta (MI) - Artisti per il Niger, spazio progetto Labodec, Milano (a cura di Benny Recchioni) - Arte Contemporanea per una Onlus, Chiostri dell’Umanitaria, Milano (a cura di Sergio Borrini) (catalogo) - La luna e i falò, galleria Il Gabbiano, La Spezia - Studio Gennai, Pisa (catalogo con testi di Mauro Carrera, Mario Commone, Lamberto Pignotti) - Astratta DUE, Fondazione Zappettini, Chiavari (GE) (a cura di Riccardo Zelatore) (catalogo con testo di Alberto Rigoni) - Steli: Arcani Enigmi, Spazio Crispi Tre, Milano (a cura di Giancarlo Gabelli, Sergio Borrini) - Arte per la vita, galleria Area35, Milano (a cura di Claudio Cerritelli, Luigi Sansone) (catalogo) - Il Giudizio e la Mente, Fondazione Mudima, Milano (a cura di Giancarlo Gabelli) - Bookmark, galleria Il Gabbiano, La Spezia - Miraggi?...d’arte contemporanea, Palazzo Cittadini Stampa, Abbiategrasso (MI) (a cura di Samuele Menin) (catalogo)

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Cataloghi monografici

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1989

Claudio Cerritelli, L’oggetto della superficie galleria Neon, Bologna

1991

Maria Campitelli, Le macchine Ferma-il-tempo Pierandrea Casati, Del caso Del tempo Elena Pontiggia, Il contrasto e il tempo gallerie: Diecidue Arte, Milano - Juliet’s Room, Trieste - Fuxia Art, Verona Neon, Bologna - Studio Noacco, Chieri (TO) - Unimedia, Genova Edizioni Essegi, Ravenna

1993

Marco Meneguzzo, Alessandro Traina Cronoestesia galleria Erha, Milano

1997

Chiara Guidi, La Carta della scultura Angela Madesani, Pezzi gallerie: Maria Cilena, Milano - Plurima, Udine

2001

Opere 1998 - 2000 gallerie: Arte+ Arte Contemporanea, Varese Andrea Pronto Arte Contemporanea, Crespano del Grappa (TV)

2003

Angela Madesani, Immagini immaginarie. Il percorso artistico di Alessandro Traina Tempi vuoti galleria Spaziotemporaneo, Milano

2006

Lorella Giudici, Il nastro della vita dei Nastri Spazio Cesare da Sesto, Sesto Calende (VA)

2007

Marco Meneguzzo, Ricostruire 7 per 1 galleria Spaziotemporaneo, Milano


2008 Luigi Cavadini, Passaggi. Per andare oltre la materia Passaggi Milly Pozzi Arte Contemporanea, Como 2010 Francesco Tedeschi, Permanenza e permutabilitĂ dello spazio INspiegabile galleria Spaziotemporaneo, Milano 2014 Luciano Caramel, Domande Consequenze Artesilva, Seregno (MB)

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Finito di stampare nel mese di settembre 2014, a cura di Graphic&Digital Project, MIlano




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