Litoranea

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Il comprensorio offre punti di interesse naturalistico e storico che sono un valido richiamo turistico da supportare con attività integrate

mare, e poi l’incrocio con la Migliara 53, che tagliando il bosco congiunge Sabaudia a Fossanova. Dalla Litoranea si scorge il profilo della “città razionalista” caratterizzato dalle due bianche torri (Comune e Chiesa) e, purtroppo, le palazzine che sono ormai arrivate a lambire la strada e i confini del vicino bosco, fagocitando i terreni che furono un tempo destinati all’agricoltura. Passata la Migliara 54, sulla sinistra si scorgono

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i monti Ausoni all’orizzonte, mentre la sagoma del Circeo appare sempre più imponente dinanzi, tutt’intorno, piccole abitazioni e terra rossa, sabbiosa, ordinatamente coltivata. Le frazioni che si susseguono sono piccoli borghi che vivono di agricoltura, come dimostrano i lenti trattori e i tanti lavoratori indiani che s’incontrano in bici lungo le strade del territorio, e di turismo… o almeno ci provano. Nonostante la vicinanza al

mare e i tanti punti d’interesse il Parco Nazionale offre in zona, infatti, le attività turistiche potrebbero essere supportate meglio, magari con interventi pubblici tesi a migliorare l’intero comprensorio e non solo le zone a ridosso del litorale. Tra la Migliara 56, ultimo accesso per il mare prima del Circeo, e la Migliara 58 (verso Terracina), sulla destra continua il bosco, con agevoli sentieri che portano alle sponde del Lago di Paola, dove si trova anche il Centro Visitatori del Parco; a sinistra, la frazione chiamata Quattro Stagioni. A seguire si passa la località Molella, con la graziosa chiesetta in pietra e l’antica sughereta, ultima superstite dell’originaria selva (insieme a quella di Selva Piana). Pericolosi dossi, piste ciclabili a intermittenza e siti archeologici poco valorizzati – se non abbandonati – caratterizzano, purtroppo, l’ambiente che la Litoranea attraversa. Prima di arrivare a Mezzomonte, ultima tappa del viaggio lungo questa suggestiva arteria pontina, s’incontra la cosiddetta Fonte di Locullo, una grotta artificiale d’epoca romana che conteneva una sorgente d’acqua, ormai in stato d’abbandono. Al termine della Strada Litoranea, ai piedi del monte Circeo si può raggiungere il litorale di Sabaudia, oltrepassando il canale romano di Torre Paola, oppure dirigersi verso il mare di San Felice Circeo. La strada partita da Torre Astura finisce sotto al promontorio del Circeo, attraversando ambienti di rara bellezza. Tra le vie che solcano il territorio pontino, è la Litoranea che più di tutte potrebbe essere valorizzata come ossatura portante di un turismo ecosostenibile, data anche la vicinanza alla costa e ai piccoli centri abitati (sono circa dieci le vie che incrociandola portano sul lungomare). Una pista ciclabile collegata ai vari tronconi già presenti, oltre a rendere più sicura la strada, porterebbe anche benefici economici. Le peculiari caratteristiche del territorio dovrebbero essere valorizzate e messe al servizio di uno sviluppo previdente, in grado di migliorare i luoghi in cui viviamo. Le opportunità ci sono, speriamo non manchi la volontà.


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