Speciale TIR - Brennero la porta dell'Europa

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Le valutazioni circa le prospettive di sviluppo dei traffici lungo l’asse del Brennero all’apertura della Galleria di Base sono oggetto di uno studio attualmente in corso nell’ambito di uno specifico Gruppo di lavoro della Brenner Corridor Platform (BCP), istituzione trilaterale composta da rappresentanti dei ministeri dei Trasporti e dei gestori infrastruttura dei tre stati interessati all’opera (Austria, Germania e Italia). Alcune analisi preliminari condotte da RFI mostrano però già come l’apertura della Galleria di Base del Brennero produrrà una diversa ripartizione dei traffici ferroviari lungo il valico alpino, stimando una crescita della quota modale ferroviaria che potrebbe assestarsi al 40% in un sistema infrastrutturale che non prevede ad oggi potenziamenti dell’asse stradale. La Galleria di Base non è comunque l’unico intervento previsto per I potenziamenti potenziare la ferrovia. Anche perché bisogna considerare che, così, previsti senza infrastrutture di supporto, la Galleria di Base non basterebbe a evitare i colli di bottiglia costituiti dalle tratte di accesso a Nord, in territorio austriaco, e a Sud, sul suolo italiano. Per la parte di competenza italiana, RFI sta infatti realizzando una serie di lavori strategici che, potenziando la linea attuale, serviranno anche a favorire la fruizione della Galleria di Base. La linea di accesso da Sud (Verona-Fortezza) sarà quadruplicata attraverso la realizzazione di un nuovo tracciato ferroviario, lungo 25 chilometri di cui 22 in galleria, tra Fortezza e Ponte Gardena con una pendenza massima ridotta dall’attuale 22 per mille al 12 per mille. Saranno inoltre realizzate una circonvallazione ferroviaria a Bolzano, che permetterà di separare il traffico merci da quello viaggiatori, e uno shunt ferroviario con origine a Roncafort, che consentirà di bypassare le aree urbane di Trento e Rovereto attraverso due gallerie da 12 e 17 chilometri. Sarà infine realizzato un nuovo tracciato ferroviario di circa 9,5 chilometri per l’ingresso al nodo di Verona, che si svilupperà in parte in affiancamento alla linea esistente e in parte in variante di tracciato. Per questi quattro lotti prioritari che costituiranno la nuova linea Verona-Fortezza si stima un investimento economico complessivo di circa 5 miliardi di euro. Passare una quota delle merci dalla gomma al ferro è dunque possibile ma per farlo occorrono provvedimenti e iniziative che realizzino concretamente, e senza danni alle imprese, lo shift auspicato dall’Unione europea nel suo Libro Bianco. Una ripartizione intermodale delle merci tra ferro e gomma che, nell’area del Brennero, passa anche attraverso il potenziamento del cosiddetto “Quadrante Europa”. Una zona produttiva di Verona, il quadrante, posta all’incrocio delle autostrade del Brennero e della Serenissima oltre che all’intersezione delle corrispondenti linee ferroviarie (Ferrovia del Brennero e tratta Mi-

Il potenziamento del Quadrante Europa

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