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FOREWORD by Andrea Vento
AXIS – PRAXIS
Andrea Vento ha invitato l’artista Alan Rankle al fine di curare una mostra di artisti operanti in Gran Bretagna in occasione del lancio del nuovo spazio Tracce di Vapore presso la Fabbrica del Vapore di Milano.
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Alan Rankle come curatore evoca rivelazioni inaspettate e connessioni a più livelli, mentre riflette sulla definizione stessa dell’opera, che è in ultima analisi il dovere di ogni buon artista. Questo ruolo curatoriale consente a Rankle di rifiutare qualsiasi codice esistente nella realizzazione di una mostra e permette di utilizzare la propria esperienza come punto di partenza per dichiarare un approccio completamente personale ed emotivo. Rankle dimostra in Axis quanto apprezzi l’impegno, il virtuosismo e i messaggi di artisti di tutte le età. Egli ha infatti una vasta rete di amici artisti e collezionisti e una capacità unica di apprezzare i propri coetanei. E qui abbiamo il privilegio di vedere in prima persona la sua generosità ed il suo profilo di artista raffinato, pronto a creare connessioni a volte strane e inaspettate, con più d’una contraddizione e colpo a sorpresa. Questa è una mostra curata con il cuore di un artista.
Le opere creano collegamenti a diversi livelli di riferimento culturale e formale. Ciascuno degli artisti è chiaramente un professionista virtuoso, con generi particolarmente personalizzati nello spettro della pittura o della fotografia contemporanea. Questa domanda di abilità e tecniche virtuosistiche, e il ruolo cruciale nella capacità di creare arte con un collegamento profondo e credibile con la condizione umana, è stato di interesse per Rankle durante buona parte della sua carriera, illuminando ulteriormente il proprio approccio curatoriale.
Questa mostra è un manifesto sull’ambiente e la sostenibilità; con un percorso che parte da una oscura scoperta della luce, scava nel terreno degli incubi, prima di concludere con una luminosità del futuro – così almeno si spera.
Judy Parkinson Londra
AXIS – PRAXIS
Andrea Vento invited artist Alan Rankle to curate an exhibition of artists working in Britain to launch his sensational new project space Tracce di Vapore at the arts centre Fabbrica del Vapore.
Alan Rankle as artist curator conjures up unanticipated revelations and multi layered connections, while musing on the very definition of the work, indeed the duty, of the fine artist. This curatorial role allows Rankle to reject any previous exhibition rulebook and use his own practice as a starting point to declare an entirely personal and, it must be said, emotional approach. Rankle demonstrates here how much he relishes special and open-minded engagements with artists of all ages, methods and messages. He has a wide network of artist friends and collectors and a unique ability to appreciate his peers. And here we are privileged to view at first hand his generosity of spirit as a fine artist, and to make sometimes strange and unexpected connections, with more than a few contradictions and shocks. This is an exhibition curated with the heart of an artist.
The works are interlinked on several levels of cultural and formal reference. Each of the artists is clearly a virtuoso practitioner of particularly personalized genres within the spectrum of contemporary painting and photography. This question of skill and virtuoso technique, and their crucial role in an ability to create art with a deep and credible connection to the human condition, has been of interest to Rankle for most of his career and illuminates further his curatorial approach.
This exhibition is an environmental manifesto; one of dark discovery that starts in the light, delves into nightmare territory, before concluding with brightness in the future – we hope.
Judy Parkinson London
