Spazio Italia Magazine no.130

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febbraio-marzo 2017 / February-march 2017 n N° 130

Hohenzollern Faszination



Cari Passeggeri,

editoriale Editorial

quanto sono affascinanti i cambiamenti? Essi comportano sempre novità, nuove prospettive e attrattive. Un presente in evoluzione preannuncia un futuro carico di sfide e per una compagnia aerea come la nostra significa dover dare e ricevere molteplici feedback in tempi ristretti. Ci riproponiamo costantemente di essere attivi nel comprendere i bisogni dei nostri clienti, ma anche propositivi al fine di riuscire ad anticipare le loro richieste. In tutto questo turbinio di eventi è normale ricevere delle valutazioni sul servizio che svolgiamo. Mi piacerebbe condividere con voi l’ultima graduatoria fornita da AirHelp, realtà che si occupa di assistenza al cliente in caso di volo cancellato, ritardato o in overbooking. Sulla valutazione della puntualità, della qualità del servizio e della gestione reclami, Air Dolomiti ha totalizzato un ottimo punteggio aggiudicandosi il secondo posto tra le compagnie di tutto il mondo. Un risultato importante e del quale sono molto orgoglioso. Voi passeggeri avete la possibilità di esprimere le vostre opinioni e di valutare con diversi mezzi il nostro servizio. Proprio per questo ho il piacere di presentarvi la responsabile del reparto Customer Relations, Loredana Lodovici, che da anni si occupa di fornire assistenza ai passeggeri, in caso di disservizi subiti con la nostra compagnia, con l’obiettivo principale di recuperare la loro fiducia: “il mio lavoro consiste nell’assicurarmi che chi sceglie Air Dolomiti ne sia poi soddisfatto e nel momento in cui decida di reclamare, è importante che riceva da noi una risposta pertinente ed esaustiva oltre che un indennizzo, se previsto. Ogni richiesta viene analizzata singolarmente ed insieme alle colleghe cerchiamo di fornire un servizio su misura offrendo un riscontro personalizzato, nel minor tempo possibile; è nostra priorità rispettare i diritti dei passeggeri, ottemperando alle normative in vigore rendendo il processo il più semplice e veloce possibile. Siamo infatti convinte che chi subisce un disservizio, se prontamente assistito e tutelato, vorrà continuare a volare con noi”. Ringrazio Loredana Lodovici e tutto il suo team: grazie al loro lavoro è possibile, ogni giorno, dedicare a voi le nostre attenzioni esprimendo appieno il nostro #Voliamoconte.

Dear Passengers, just how fascinating is change? Change rings in the new and brings different points of view, different poles of attraction, in its wake. An evolving present heralds a future full of challenges, and for an airline like ours this means giving and receiving vast amounts of feedback in Il presidente Joerg Eberhart con il team Customer Relations di Air Dolomiti extremely short order. We aim to be constantly pro-active in under- President Joerg Eberhart with the Air Dolomiti Customer standing our customers’ needs and try, as far as we can, to anticipate Relations team their requests. In all these comings and goings an evaluation of the service we provide is fairly normal, and today I’d like to share the latest rankings issued by AirHelp, a service that assists customers when flights are cancelled, delayed or overbooked. Air Dolomiti achieved a great score in their classification on punctuality, quality of service and handling complaints, ranking second among all the world’s airlines. A brilliant result we are immensely proud of. As passengers you have several different ways of expressing your opinions and evaluating our service. So I’m delighted to introduce the head of our Customer Relations department, Loredana Lodovici, who has been responsible for assisting our passengers with their problems for many years, with the principal objective of regaining their trust. “My job is to make sure that people who choose to fly Air Dolomiti are happy with their choice, but if they have any complaints I think they need an adequate explanation detailing exactly what, if anything, went wrong, as well as any compensation they may be entitled to. Each and every request is analysed individually and, with my team, we aim to provide a customised reply as quickly as possible. Our priority is to respect passengers’ legal rights and make the whole process as swift and smooth as possible. We’re convinced that despite any disservice passengers may have experienced, if they are promptly assisted and protected, they’ll still want to fly with us in future”. I’d like to thank Loredana Lodovici and her team, because their dedicated service and commitment means we go on fulfilling our promise to fly with you (#Voliamoconte) every day and every step of the way. Joerg Eberhart, Presidente / The President

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sommario / Contents

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FASCINO

Faszination Hohenzollern Faszination Hohenzollern 04 Feste di carta / Paper chase 12 Aventador, il mostro superveloce Aventador, the “superveloce” supercar 16

A TAVOLA

Gourmet in viaggio / Gourmet tour 20 Assaggiarlo non basta Eat, drink and make merry 24

IN VIAGGIO

Stanglwirt, una fattoria a 5 stelle Stanglwirt, the 5-star farm 34 Pistoia da scoprire Explore Pistoia 40 Marinai d’acqua dolce Messing about on the river 44 A Pinzolo la qualità non va in letargo The pleasures of Pinzolo 50

FASCINO supercar L’equazione è semplice: 50 kg in meno e 50 CV in più per avere su strada un mostro da pista. Ecco a voi Aventador Aventador: 50 kg less weight and an extra 50 hp to give you something you might normally drive round a track, but can now take for a spin on an ordinary road

CULTURA

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Stomp power / Stomp power 56 Terremoti, istruzioni per l’uso The earthquake guide 62

TEMPO LIBERO SkiWelt, sci allo stato puro SkiWelt, I ski, you ski, we ski 65 Paura di volare? C’è lo Jin Shin Jyutsu A fear of flying? Try Jin Shin Jyutsu 68

65

affari

Da città a smartland / From city to smart land 72 Fiduciosi alla meta / United we stand 74

RUBRICHE

Cantina a bordo / Cellar on board 30 In vino veritas 33 La mia Italia / My Italy 55 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80

Spazio Italia magazine Anno XXVI - n. 130 Febbraio-marzo 2017 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini

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IN VIAGGIO pistoia Eletta “Capitale italiana della cultura 2017”, quest’anno la città toscana ospita un ampio ventaglio di iniziative di forte appeal Elected “Italian Culture Capital 2017”, this year Pistoia in Tuscany host a range of attractive events

Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)

Editore Terqua Terque srl Largo Molina 4 - 40138 Bologna

In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com)

Concessionaria esclusiva per la pubblicità in Italia Cantelli.Net s.u.r.l. Via Saliceto 22/e 40013 Castelmaggiore (BO) Tel. 051 4129700 - fax 051 4853359 info@cantellinet.it www.cantellinet.it

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Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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Faszination Hohenzollern Spazio


fascino Glamour

Storia/story GIOVANNI DE LUCA

Per Karl Friedrich Von Hohenzollern, capo della omonima casata, è indispensabile che la sua famiglia giochi ancora un ruolo da protagonista nella società tedesca, impegnandosi in prima persona come Principe, imprenditore e virtuoso jazzista. Lo abbiamo incontrato nel castello di Sigmaringen Faszination Hohenzollern As head of his illustrious family, Karl Friedrich Von Hohenzollern insists they still have a leading role to play in German society today, setting his own excellent example as a prince, entrepreneur and virtuoso jazz player. Spazio Italia meets his Highness at Schloss Sigmaringen

Jazz e dintorni / Jazzland Il Principe Karl Friedrich Von Hohenzollern, al sax, con i Royal Groove Prince Karl Friedrich Von Hohenzollern plays the sax with the Royal Groove

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6 Pop art La celebre tela di Andy Warhol in cui è ritratto il Principe Federico il Grande, oggi esposta nel castello di Sigmaringen Andy Warhol’s famous painting of Prince Frederick the Great, now hanging in Schloss Sigmaringen

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Responsabilità Responsibilities Dal 2010, anno della morte del principe Friedrich Wilhelm, a capo della casata c’è Karl Friedrich von Hohenzollern Since the death of Prince Friedrich Wilhelm in 2010, Karl Friedrich von Hohenzollern has been head of his House

on sappiamo se il protocollo permetta di ballare davanti ad un Principe, anche se a suonare il sax è il capo della casa Hohenzollern in persona. D’altro canto quando Karl Friedrich Von Hohenzollern suona è difficile restare seduti perché, oltre ad essere un talentuoso strumentista, ha un naturale senso dello swing e riesce a trasformare il jazz in una contagiosissima forma di energia. Una passione ereditata dal padre, il Principe Friedrich Wilhelm, e coltivata in Svizzera durante gli studi di economia, frequentando i corsi della Jazz School di Berna durante il fine settimana. Obiettivo dichiarato imparare a suonare il sassofono come un professionista. E così è stato. Allo stesso modo in cui, affiancando il padre alla guida della Zollern, la grande industria metallurgica di famiglia, che gli Hohenzollern possiedono da più di 300 anni, Karl

I’m not too sure whether protocol permits hopping up for a quick boogie in the presence of a prince, even if the chap playing the sax is the head of the House of Hohenzollern in person. But on the other hand it’s difficult to stay still when Karl Friedrich Von Hohenzollern is blowing a blast, because apart from being technically very talented, he has a natural sense of swing and manages to transform jazz into an extremely contagious form of pure energy.

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Friedrich ha imparato ad essere un manager di successo, prendendo il posto del genitore al momento della sua morte, nel 2010. Gli Hohenzollern hanno scritto la storia dell’attuale Germania per oltre mille anni e viene da chiedersi cosa significhi oggi essere il capo di una Casata così importante: “Sono consapevole del ruolo che la mia famiglia ha giocato in questi secoli - spiega il Principe e trovo che anche nella Germania del terzo millennio continuiamo ad avere precise responsabilità e valori da rispettare e tutelare. Sento una forte responsabilità ambientale visto che possediamo vaste estensioni di foresta nei nostri territori, così come ho la consapevolezza che l’essere alla guida di un gruppo industriale con oltre 3500 dipendenti ed un fatturato di circa 600 milioni di euro, generi responsabilità più ampie a livello economico e sociale. Ma vorrei anche parlare del ruolo

A passion inherited from his father, Prince Friedrich Wilhelm, and nurtured during his time studying economics in Switzerland, when he spent his weekends doing courses at the Berne Jazz School. At the time he made no bones about wanting to make it to professional level on the saxophone, an aim he has definitely achieved. Just as he followed in his father’s footsteps at Zollern, the huge steel business the Hohen-

zollern have owned for the past 300 years, learning all the leadership skills required of a successful manager that enabled him to step seamlessly into his father’s place as head of the firm on the latter’s death in 2010. The Hohenzollern were the driving force behind over a thousand years of Germany’s history, so what’s it like to be the head of such an important House today? “Of course I’m well aware of the role my family has played over the centuries”, agrees the

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culturale che gli Hohenzollern portano avanti, gestendo e rendendo fruibili dalla collettività i castelli che hanno scandito la nostra vita nei secoli, coma accade qui a Sigmaringen, dove ci troviamo in questo momento. La nostra è una presenza concreta e moderna nella società tedesca. Essere l’attuale capo della Casata, avere responsabilità di primo piano nella Zollern e al tempo stesso suonare della buona musica, sono tre aspetti diversi della mia persona, funzionali l’uno all’altro e capaci di integrarsi perfettamente fra loro contribuendo a dare equilibrio e dinamicità

alla mia vita. La Zollern, ad esempio, non è solo una importante industria metallurgica, presente in tutto il mondo, ma è una delle numerose industrie tedesche che ancora oggi continuano ad essere di proprietà della stessa famiglia, come accade con la Miele o la Bmw. E questa è una caratteristica importante della Germania, dove esistono centinaia di aziende che nascono, crescono e si espandono restando sempre all’interno dello stesso nucleo familiare, grazie alla flessibilità che ciò consente. Da un lato essere in questa posizione può forse apparire un “privilegio”, ma dall’altro

Passione di famiglia Family passion La musica gioca un ruolo importante anche nella visita guidata del castello degli Hohenzollern Music plays an important role in the guided tours of the Hohenzollern’s castle

Benvenuti alla Konzertgesellschaft München / Welcome to Konzertgesellschaft München Il 2017 sarà un anno impegnativo per l’associazione bavarese, che celebrerà il trentesimo dalla fondazione. Per seguire il calendario delle iniziative il sito è www.konzertgesellschaft.de

2017 promises to be a busy year for this Bavarian association, which celebrates its 30th anniversary from its foundation. Check out the calendar of events on www.konzertgesellschaft.de

Prince, “and I think we still have precise responsibilities and values to safeguard in the Germany of the third millennium. I feel that I have a huge responsibility for the environment, given the vast forests we still own, just as I feel that being at the head of an industrial group with over 3500 employees and a turnover of roughly 600 million euros also comes with sweeping economic and social responsibilities. And then there is the cultural role the Hohenzollern

have always played, managing, maintaining and making accessible to the public the castles that have been part of our lives over the centuries, just as we do here at Sigmaringen. We are a very real, and very modern, presence in German society. Being Head of the House, head of Zollern and playing good music are all an integral part of who I am, they are aspects of my personality that complement each other, blending harmoniously together to make my life balanced and

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dynamic. Zollern, for example, isn’t just an important metal industry, with branches all over the world, it’s also one of the many German industries still owned by the same family, just like Miele or BMW for example. And that is an important feature of German business, where hundreds of companies are founded and go on to flourish under family ownership, thanks to the flexibility that format offers. On the one hand this sort of thing might seem a

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è anche una grande responsabilità per tutti noi Hohenzollern, aldilà degli aspetti strettamente industriali. È un concetto che possiamo estendere anche all’Hohenzollernland, il territorio della mia famiglia, stretto fra la grande Prussia di un tempo, il Baden e il Württemberg. Una presenza che continua fortemente ad esistere anche nello spirito della gente, benché il nome Hohenzollern sia sparito dalla toponomastica ufficiale e oggi “privilege”, but on the other it’s also a huge responsibility for all us Hohenzollern, a concept that stretches far beyond the business implications. It also involves Hohenzollernland, my family lands, between the former Greater Prussia, Baden and Württemberg. A reality and a

tutta questa vasta regione si chiami solo Baden-Württemberg. Tenere in vita questa anima profonda, legata a filo doppio alla storia e al territorio è una delle responsabilità che sento fra le più forti”. Poi c’è la musica. Passione ereditata dal padre, il Principe Friedrich Wilhelm, grande amante del jazz, a sua volta sassofonista, e dalla madre, Principessa Margarita di Leiningen, che apprezzava le sonorità easy li-

sense of identity people still feel strongly about, even if the name Hohenzollern has disappeared from the official maps, and the whole vast region is now known merely as Baden-Württemberg. Being keeper of this tradition is perhaps the responsibility I feel most keenly”.

Then there’s music. A passion the Prince inherited from his father, Prince Friedrich Wilhelm, a noteworthy lover of jazz who also played the sax, and his mother, Princess Margarita of Leiningen, who enjoyed the easy listening of the Beatles and Elvis Presley; even the

Tradizioni / Traditions In alto: i trofei di caccia, una presenza abituale nei castelli tedeschi A destra: la sala da fumo e da gioco, uno spazio decisamente maschile a partire dall’arredamento Above: hunting trophies are a feature of German castles Right: the castle’s smoking and games room has a decidedly masculine air

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Un’antica storia Living history I primi riferimenti al castello di Sigmaringen risalgono al 1077 Sotto: il salone delle danze The first references to Schloss Sigmaringen date back to 1077 Below: the ballroom

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Meta frequentata Beloved destination Ogni anno quasi 90mila turisti visitano il castello Each year about 90thousand tourists visit the castle

stening dei Beatles ed Elvis Presley. Senza dimenticare l’imprinting lasciato dalla bambinaia del Principe, innamorata della musica classica. “Sono cresciuto in un ambiente pieno di dischi e buona musica, passando dalla chitarra al clarinetto per approdare poi definitivamente al sax e al jazz. Oggi suono in due gruppi, Charly and the Jivemates e i Royal Groove, due mondi affini e diversi al tempo stesso con i quali spaziamo dal be-bop al rythm & blues, spingendoci sino al soul. Ma la musica classica continua ad avere uno spazio importante nella mia vita, che si concretizza ad esempio nel sostenere e promuovere le attività della Konzertgesellschaft München. Si tratta di un sodalizio fondato fra gli altri da mio zio Johann Georg Prinz Von Hohenzollern e che nel 2017 compirà 30 anni di attività. È un’associazione alla quale tengo molto

Prince’s nanny was passionate about classical music. “I grew up surrounded by records and great music. I started playing the guitar, then the clarinet and ended up with the sax and jazz. At the moment I play with two bands, Charly and the Jivemates and the Royal Groove, two different, if parallel, worlds which range from be-bop to rhythm & blues, with the occasional nod in the direction of soul. But classical music also continues to be important in my life, something demonstrated by our ongoing support for the

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e che si occupa della promozione della musica in tutte le sue forme e organizza scambi culturali con realtà importanti della scena internazionale. A luglio celebreremo questo importante anniversario organizzando a Monaco una serie di eventi eminentemente di musica classica, ai quali si aggiungerà un concerto durante il quale avrò il piacere di suonare con la Barrel House, la più antica jazz band tedesca, fondata nel 1953”. Sarà una grande festa alla quale parteciperà anche l’Arena di Verona protagonista il 24 luglio 2017 di un concerto ospitato nel Brunnerhof della Residenz di Monaco, mentre un anno dopo, nel 2018, sarà la Munich Philarmonic a spostarsi a Verona in un vero gemellaggio culturale, reso possibile dall’impegno di Jörg Eberhart, presidente di Air Dolomiti. Per diffondere la cultura della musica in tutta Europa. n

Konzertgesellschaft München. This was founded by my uncle Johann Georg Prinz Von Hohenzollern, among others, and will celebrate its 30th birthday next year in 2017. It’s an association dear to my heart, with a mission to promote music in all forms and organise cultural exchanges with other leading bodies on an international level. In July we’re celebrating this landmark anniversary by organising a series of highprofile classical music events in Munich, plus a concert where I will have the pleasure of play-

ing with the Barrel House, the oldest jazz band in Germany, founded in 1953”. It’s going to be a huge festival and will also involve the Verona Arena, protagonist at a concert being held in the Brunnerhof of the Munich Residenz on 24 July 2017, while the year after, in 2018, the Munich Philharmonic will be playing in Verona. A cultural partnership made possible thanks to Jörg Eberhart, president of Air Dolomiti. To promote the culture of music throughout Europe. n

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fascino Glamour

Feste di carta Dal Carnevale di Viareggio alla celebrazione della Madonna della Bruna a Matera, breve incursione nelle ricorrenze dove questa preziosa risorsa è protagonista indiscussa PAPER CHASE. From Viareggio’s famous carnival to the Madonna della Bruna celebrations in Matera, we take a look at the festivals where paper is the protagonist Storia/story Lucia Bruno Carzano, lago d’Iseo Carzano, lake Iseo In alto e a destra: ogni anno il paese viene addobbato per la festa di Santa Croce; i fiori di carta sono fatti rigorosamente a mano dagli abitanti Above and right: the village is lavishly decorated each year for the Santa Croce festival, with the paper flowers made entirely by hand by the locals

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Bagno di folla / Flash mob In occasione del Carnevale di Viareggio, sfilano le macchine allegoriche più grandi al mondo realizzate con la tecnica della carta a calco. A sinistra: “Barbarians” di Fabrizio Galli al Carnevale di Viareggio; sotto: “Un solo futuro, il passato” The largest papier-mâché floats in the world on parade at the Viareggio carnival Left: “Barbarians” by Fabrizio Galli at the Viareggio carnival Below: “The only future is the past”

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Qui Matera Matera’s Madonna In alto: la processione del carro trionfale in occasione della festa della Madonna della Bruna (ph.Raffaele Contini) A destra: particolare del carro trionfale che lo scorso anno è stato protagonista della festa per la protettrice di Matera (ph.Raffaele Contini) Above: the procession of the triumphal float on the feast of the Madonna della Bruna (ph. Raffaele Contini) Right: detail of the triumphal float protagonist of last year’s festival for the patron saint of Matera (ph. Raffaele Contini)

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a carta è uno dei materiali più versatili e diffusi nella società moderna. Le sue mille sfaccettature consentono svariate applicazioni e le permettono di ricoprire un ruolo fondamentale nel nostro quotidiano. Riciclabile infinite volte, grazie ad un corretto smaltimento, da rifiuto può diventare risorsa. E un esempio per una volta virtuoso proviene proprio dall’Italia, Paese in cui la carta riciclata è al centro di ricorrenze e celebrazioni che si svolgono da nord a sud dello Stivale. Il nostro viaggio parte infatti dalla Lombardia, e per la precisione dal piccolo borgo medioevale di Carzano, dove ogni cinque anni si celebra la festa di Santa Croce che ha per cornice Monte Isola, sul lago d’Iseo. Per l’occasione, la località di Carzano viene

Paper is everywhere in modern society, one of our most versatile, widespread materials. In its many guises it plays a vital role in our daily lives. Endlessly recyclable, in a properly managed waste disposal process it moves effortlessly from rubbish to resource. And for once Italy can pat itself on the back, because recycled paper is a feature in festivities and celebrations from north to south of the Boot. Our journey today starts in the north, in Lombardy, in the little medieval village of Carzano,

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addobbata a festa con arcate ricoperte da rami di pino e fiori di carta fatti rigorosamente a mano dagli abitanti del luogo. Il lavoro è manuale e autofinanziato dagli abitanti mentre le tecniche di creazione dei fiori sono tramandate di generazione in generazione. La festa prosegue, a chilometri di distanza, a Viareggio. Proprio nella località toscana, grazie all’intuito dell’artista Antonio D’Arliano, venne inventata nel 1925 la tecnica della carta a calco, ancora oggi utilizzata per realizzare le macchine allegoriche più grandi al mondo che sfilano ogni anno sul Lungomare. Più a sud, la carta è ancora protagonista a Matera, grazie alla secolare festa della Madonna della Bruna, protettrice della città dei Sassi. Tutto ha inizio alle prime luci dell’al-

where every five years the feast of the Holy Cross is celebrated on Monte Isola, on Lake Iseo. The whole of Carzano is festively decorated for the occasion, with arches arrayed in pine branches and paper flowers all handmade by the locals. This patient labour of love sees each flower realised individually and paid for by the inhabitants in a creative technique handed down from generation to generation. Another famous festive use of paper is found in Viareggio in Tuscany, where in 1925 ar-

tist Antonio D’Arliano first used papier-mâché to construct the giant allegorical floats, the largest in the world, that are so proudly paraded along the seafront in the town’s renowned carnival every year. Further south paper is once again the protagonist during the annual celebrations in honour of the Madonna della Bruna, the patron saint of Matera. The festival starts at dawn with a procession of shepherds, as the town awakens to salute the sacred image of the

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Tradizione / Tradition Matera, festa della Madonna della Bruna: il carro frutto del lavoro artigianale di mesi viene assaltato e distrutto (ph. Raffaele Contini) Matera, feast of the Madonna della Bruna: the float painstakingly built by hand over many months is torn to shreds by the crowd (ph. Raffaele Contini)

ba con la processione “dei pastori”: mentre i quartieri antichi si svegliano per salutare il Quadro della Vergine, i cavalieri, scorta del carro processionale realizzato in cartapesta, si radunano lungo le vie e nei “vicinati”. Da tradizione, la mattina del 2 luglio la statua di Maria Santissima viene condotta nella chiesa di Piccianello, per poi essere portata in processione sul carro trionfale tutto il pomeriggio lungo le strade principali. Il carro è circondato dai “cavalieri” con cavalli bardati di fiori di carta e velluti, l’auriga incita i muli verso la piazza a poche centinaia di metri, per restituire alla folla il simbolo della festa. Infine, in un tripudio di massa, il carro frutto di un lavoro artigianale di mesi, viene assaltato e distrutto. Il viaggio continua a Lecce, tra le città ita-

Madonna, and the knights who will escort the Madonna gather in the narrow, ancient streets and squares. Traditionally the statue of the Virgin Mary is carried to the church of Piccianello on the morning of 2 July, and is then borne in triumph on a lavishly decorated papiermâché float, drawn by mules along the main streets of the town in the afternoon. The float is surrounded by “knights” on horses, richly accoutred in velvet saddle cloths and bridles decorated with paper flowers, as

liane in cui la tradizione della cartapesta è ancora forte e radicata, e in cui la produzione artistica continua quasi ininterrotta da secoli. Basti pensare che per anni nel capoluogo pugliese è stato organizzato il Premio Cartapesta, concorso volto ad assegnare un riconoscimento ai migliori artisti, designer e scenografi che, a partire dalla carta riciclata, hanno realizzato manufatti inediti. Le maschere di cartapesta sono infine al centro anche del più bel Carnevale della Sicilia, quello di Acireale. Da oltre ottant’anni, infatti, ogni anno i carri allegorico-grotteschi realizzati in cartapesta e quelli infiorati vengono realizzati con grande estro creativo, e lo stesso avviene per le maschere indossate dai gruppi che animano il corso carnevalesco di Acireale. n

the muleteer urges his charges on towards the piazza a few hundred yards ahead where the symbol of the feast is restored to the crowd. The procession ends in a glorious free-for-all as the float, painstakingly built by hand over many months, is torn to shreds by the crowd. Continuing our journey south again to Lecce in Puglia, another town famous for its centuries-old tradition of papiermâché art. For years it has held the Papier-mâché Prize, an award given to the best artists,

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designers and scenographers producing original works from recycled paper. And lastly papier-mâché is also at the heart of what is considered by many to be the most beautiful carnival in Sicily, held yearly in Acireale. A tradition stretching back eighty years sees lavishly decorated allegorical floats made from papier-mâché parade the streets, surrounded by lively groups of people all celebrating their carnival with papiermâché masks. n

Chi è Comieco Dalla sua fondazione, Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica) garantisce che carta e cartone, una volta raccolti, vengano avviati al riciclo; in questo modo la carta recuperata, debitamente trattata, può dare vita a nuovi prodotti. Questo ciclo virtuoso permette ai materiali cellulosici, una volta riciclati, di poter essere usati nuovamente e in più ambiti, non ultimo quello artistico-culturale. Per approfondimenti: www.comieco.org

Comieco for the environment Comieco (National Consortium for the recovery and recycling of cellulosebased packaging) ensures that paper and cardboard is recycled so that it can be used for new products. This means that the same materials can be used again and again in hundreds of different ways, not least for artistic and cultural applications! Find out more from www.comieco.org

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fascino Glamour

Aventador, il mostro Superveloce

L’equazione è semplice: 50 kg in meno e 50 CV in più per avere su strada un mostro da pista Aventador, the “Superveloce” Supercar A fairly simple equation: 50 kg less weight and an extra 50 hp to give you something you might normally drive round a track, but can now take for a spin on an ordinary road

Storia/story FEDERICO FERRERO (Twitter: @Federico988) Foto/photo courtesy GABRIELE BOLOGNESI e ALESSANDRO ALTAVILLA per autoappassionati.it

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Potenza pura / Pure power Da 0 a 100 km/h in 2,8 sec. La vettura è stata progettata interamente nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese From 0 to 100 km/h in 2.8 sec. The Aventador was wholly designed and built at the Lamborghini Sant’Agata Bolognese works

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Innovativa / Innovative Telaio monoscocca in fibra di carbonio, con telaietto anteriore e posteriore in alluminio Carbon fibre monocoque and aluminium front and rear chassis

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amborghini Aventador Superveloce. L’equazione è semplice: 50 kg in meno e 50 CV in più per avere su strada un mostro da pista, spinto dal poderoso V12 6.5 l da 750 CV in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,8 sec. Sono queste le premesse della supercar della Casa di Sant’Agata Bolognese che abbiamo messo alla prova sulle strade del Passo del Gran San Bernardo, valico fra le Alpi che, a quota 2.473 metri, collega la Valle d’Aosta e la Svizzera. Perché abbiamo scelto queste strade tortuose e insidiose per il nostro test? Semplice, per la bellezza dei paesaggi, ma soprattutto perché su queste strade è stata girata la sequenza iniziale del film “The Italian Job” di Peter Collinson del 1969.

Prima di parlarvi delle nostre sensazioni, è necessario approfondire la tecnica di questa vettura straordinaria. L’elemento distintivo più marcato che contraddistingue la versione SV da tutte le altre Aventador è l’ala fissa, naturalmente in fibra di carbonio, regolabile manualmente in tre posizioni che insieme al ridisegnato frontale e al posteriore con un nuovo estrattore hanno permesso di aumentare la deportanza del 170%. Le forme in Lamborghini seguono sempre la funzione. D’impatto i cerchi da 20 pollici con monodado, altro particolare che avvicina questa vettura alle auto da pista. La monoscocca in fibra di carbonio della Aventador, insieme ai telaietti anteriore e

Alla guida di un sogno / Driving a dream La Lamborghini Aventador SV è un gioiello per pochi. È prodotta infatti in soli 600 esemplari e noi abbiamo avuto il privilegio di guidare la numero 1. Il prezzo? Parte da circa 400 mila euro, ma d’altra parte state comprando un sogno.

Alas, the Lamborghini Aventador SV is not for all. It has a limited production run of 600 cars and we had the privilege of test driving No.1. Prices? Start from roughly b 400k but, after all, you are buying a dream

Guide diverse / Drive mode Le modalità dinamiche selezionabili sono tre: strada, sport e corsa. Gli ammortizzatori magnetoreologici consentono prestazioni al top wsu qualsiasi tracciato Three dynamic drive modes: “strada”, “sport” and “corsa”. The magneto rheological push-rod suspension system produces perfect performance whatever the road is like

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Lamborghini Aventador Superveloce. A fairly simple equation: 50 kg less weight and an extra 50 hp to give you something you might normally drive round a track, but can now take for a spin on an ordinary road, powered by an enormous 6.5 l V12 750 hp engine capable of accelerating from 0 to 100 km/h in 2.8 sec. This was the supercar from Sant’Agata Bolognese we took

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for a test drive along the Gran San Bernardo pass in the Alps, which links the Aosta valley in Italy to Switzerland at a height of 2,473 metres. So why did we choose this particular windy and, quite frankly, hairy road? Partly because it is simply stunningly beautiful, but mainly because this is where the initial sequence of Peter Collinson’s iconic “The Italian Job” was shot in 1969.

Before venturing any opinions we want to have a look at how this amazing car actually works. The SV’s most distinctive feature, marking it out from other versions of the Aventador, is its rear spoiler in carbon fibre (what else?) manually adjustable into three different positions. This, together with a redesigned front bumper and new rear vents has increased downforce by 170%. In a Lam-

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POTENZA E PRECISIONE

posteriore in alluminio forgiato superleggero, viene prodotta in serie per la Superveloce. Insieme alle altre parti in fibra di carbonio, come i nuovi pannelli porta e i brancardi in materiali compositi superleggeri, garantisce peso minimo e massima rigidità allo stesso tempo. L’auto è estrema non solo nelle forme esterne, ma anche negli interni che sono stati completamente rivisti in ottica di riduzione dei pesi. I nuovi sedili sportivi a guscio e i pannelli porta sono realizzati in carbonio, mentre la progettazione degli interni interamente focalizzata sulla leggerezza ha portato all’eliminazione del sistema di infotainment (disponibile su richiesta e senza costi aggiuntivi), dei tappetini e di una parte dei materiali fonoassorbenti. Il cruscotto è completamente digitale e in questa versione SV è stata rivisitata la grafica in chiave decisamente racing. Il cielo e parte dell’abitacolo sono composti dall’innovativo Carbon skin. Messo a punto e brevettato borghini form always follows function. The 20-inch monodado wheels, another racing detail, also pack an impressive visual punch. The Aventador’s carbon fibre monocoque, together with the ultralight forged aluminium front and rear chassis are standard on the Superveloce. Together with other parts in carbon fibre, such as the new door panels and sills in ultralight composite materials, this all adds up to a lighter, yet more rigid, car. The extreme thoroughbred looks of the Aventador SV’s exterior design are matched by an equally uncompromising interior, where everything has been pared down

dalla stessa Lamborghini. In pratica si tratta di un vero e proprio tessuto altamente resistente quanto elastico e leggero. Le modalità sono tre: strada, sport e corsa. Scegliendo quest’ultima le cambiate del cambio robotizzato ISR a sette marce diventano delle vere e proprie fucilate! E a proposito di fucili, il sound che proviene dai quattro terminali è entusiasmante. Il sistema di scarico di nuova progettazione non solo riduce le contropressioni, ma trasmette al meglio la musicalità del poderoso 12 cilindri, passando da un rombo sommesso quando si attraversano i centri abitati a basso numero di giri a un urlo che cresce d’intensità man mano che le marce vengono inserite e i giri del motore salgono. Estrema e affilata nel design, costruita e progettata interamente a Sant’Agata senza influenze estere, la Aventador Superveloce è in definitiva l’incarnazione più pura dello spirito Lamborghini. n

to reduce weight. The new sporty bucket seats and door panels are in carbon fibre, you don’t get mats and part of the soundproofing has been ripped out, as has the infotainment system, although you can have that back if you want it at no additional expense. The roof and part of the cockpit are in carbon skin, the innovative material perfected and patented in-house by Lamborghini, a sort of light, tough, yet elastic cloth. You can also choose from three driving modes: “strada”, “sport” or “corsa”. In “corsa” mode the robotic ISR 7-speed gear box change is a gunshot! And talking of gunshots the sound from

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the four exhaust pipes is simply thrilling. The newly designed exhaust system not only reduces back pressure, it also enhances the music from the mighty 12-cylinder engine, which ranges from a low rumble as you tool through low-speed residential areas to an almighty shriek growing in intensity as you work your way up through the gears and the revs spiral. With its sleek, extreme design, conceived and built entirely in Sant’Agata without any foreign influence, the Aventador Superveloce is ultimately the purest embodiment of the Lamborghini spirit. n

Quest’auto è straordinariamente potente, ma anche agile e precisa. Su strada è impossibile trovare il suo limite, si spinge forte e si pensa di essere al massimo, ma ci si rende sempre conto che l’auto ne ha ancora e ancora. Semplicemente incredibile. Tutta questa potenza viene scaricata a terra dalla trazione integrale permanente che si basa su un giunto centrale haldex a controllo elettronico e un differenziale autobloccante al posteriore con differenziale elettronico anteriore controllato dall’ESP. Peculiarità tecniche di questo modello sono gli ammortizzatori magnetoreologici e lo sterzo elettromeccanico che adatta in tempo reale il rapporto di sterzo alla velocità della vettura in base alla modalità dinamica selezionata.

power and precision This car manages to be incredibly powerful yet agile and precise. It’s virtually impossible to push it to its limit on the road, you ask for more and more and think that that must be as far as it goes, but no; you realise that it still has plenty more to give. Simply incredible. All this oomph gets down onto the asphalt through a permanent allwheel drive based on a central Haldex electronic control coupling and a rear limited slip differential with a front electronic ESP-controlled differential. The electronically controlled 4WD is supported by a Lamborghini Dynamic Steering system and magneto rheological push-rod suspensions, with the former continuously adapting both the force required to operate the steering wheel and the steering ratio to provide greater manoeuvrability at low/ medium speeds and improved stability at high speeds.

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A TAVOLA Food & wine

Gourmet in viaggio Alla scoperta di alcune perle a misura di gourmet disseminate fra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ce le consiglia la guida Venezie a tavola di Luigi Costa Gourmet Tour. Take a leaf out of Luigi Costa’s “Venezie a Tavola” guide and discover the gourmet treasures of the Veneto and Friuli Venezia Giulia regions Storia/story Chiara Andreola - Foto/photo courtesy GUIDA VENEZIE A TAVOLA

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l Veneto attira turisti in primo luogo a Venezia, ma da scoprire c’è tutto l’entroterra, su cui tante civiltà, dai Romani alla Serenissima, hanno lasciato preziose testimonianze che si sposano alla tradizione enogastronomica. La Guida a Tavola delle Venezie vi porta in un viaggio che attraversa la pianura partendo da Verona, tra Arena, Castelvecchio e Arche Scaligere. Nei pressi di queste ultime trovia-

mo il ristorante Arche, le cui radici affondano nel 1420. In piazza San Zeno c’è “Casa Perbellini”, con lo chef Giancarlo; un palazzo del 1500 ospita invece Il Desco. Senza dimenticare l’Oste Scuro, tappa obbligata per gli amanti del pesce, così come l’Officina dei Sapori. Il tutto accompagnato dai vini della provincia, come il Campofiorin di Masi, il Valpolicella Fralibri di Eleva, il Lugana Doc di Zenaro,

Celebre nel mondo Iconic A destra: il ponte di legno di Bassano del Grappa The world famous wooden bridge in Bassano del Grappa

Tourists to the Veneto region tend to succumb, understandably enough, to the fatal attraction of Venice, but there is also a whole world waiting to be discovered further inland. This is an area rich in the culture of past civilisations, from ancient Rome to the glories of the Serenissima

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itself, a land where the treasures of history live side by side with an equally lavish tradition of spectacular food and wine. The Venezie a Tavola guide takes us from Verona across the Veneto plain through Arena, Castelvecchio and Arche Scaligere. Just outside the latter is the

Arche restaurant, whose history goes back to 1420, in Piazza San Zeno you find “Casa Perbellini”, with chef Giancarlo, while a palazzo dating back to 1500 houses Il Desco, although if you’re an aficionado of fish you’ll be heading for the Oste Scuro or the Officina dei Sapori.

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La cittĂ del Palladio Home to Palladio Vicenza, Villa La Rotonda Vicenza, Villa La Rotonda

Oltre lo scampo Beyond Scampi Una interpretazione d’autore, firmata Perbellini Perbellini proposes his own interpretation of a classic

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Grandi chef Celebrity chefs Da sinistra: Lorenzo Cogo, chef del ristorante vicentino El Coq; lo chef stellato Giancarlo Perbellini; Oste Scuro, riferimento per chi ama il pesce a Verona Sotto: Officina dei Sapori, un’altra interessante proposta veronese From left: El Coq, Lorenzo Cogo, chef at this Vicenza restaurant; Michelin-starred chef Giancarlo Perbellini; Oste Scuro, the place to eat fish in Verona Below: Officina dei Sapori, another interesting eatery in Verona

l’Amarone Rethico di Bolla o le birre artigianali, come quelle del Benaco 70. Vicenza custodisce i tesori del Palladio, ma accanto alla Basilica c’è il ristorante El Coq, il cui chef Lorenzo Cogo è salito alla ribalta internazionale, mentre per gli amanti della birra artigianale c’è il nuovo pub di Luckybrews. Anche la provincia ha molto da offrire: a Bassano troviamo i ristoranti Al Ponte – con annessa cioccolateria – e Ca’ 7, e la distilleria Nardini con le celebri grappe, mentre a Costabissara c’è Loison, noto per aver “reinventato” il panettone. Vale la pena anche spingersi a Lonigo per un pranzo a La Peca o a Breganze per una visita alle cantine Maculan. Anche Padova, con la sua università, ha certamente fatto la storia. Ma, cultura a parte, la visita alla città patavina è resa ancora più interessante da ristoranti come Fuel Ristorante in

Wherever or whatever you decide to eat, make sure you accompany your meal with one of the local wines, such as a Campofiorin from Masi, a Valpolicella Fralibri from Eleva, a Lugana DOC from Zenaro or an Amarone Rethico by Bolla. Alternatively you might opt for a craft beer, like a Benaco 70. Vicenza is home to many of Palladio’s treasures, but next to the Basilica is El Coq, whose chef Lorenzo Cogo is an international name, while craft beer fans can take a look in a new pub Luckybrews. The province has much to offer as well. In Bassano try restau-

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Prato, l’Osteria dell’Angolo e Re Porco, mentre spingendosi a Rubano troviamo Le Calandre di Massimiliano Alajmo. “Intrinsecamente” padovana è poi Birra Antoniana, che fa delle materie prime locali il suo riferimento. Poco lontano c’è Montagnana, città murata tra le più belle d’Italia: e vicino alla piazza del Duomo si trova l’hotel Aldo Moro, con la giovane e innovatrice chef Silvia. Spostandoci verso la città del Giorgione, Castelfranco, troviamo Borgoricco e il ristorante Storie d’Amore, meta gastronomica tra le più interessanti della provincia. Altra tappa da non mancare è Asolo, con la sua rocca e la sua Trattoria Moderna Due Mori dove, a dispetto del nome, non si usano gas, né elettricità in cucina come da tradizione. Giungendo a Treviso merita una sosta Undicesimo Vineria, vera e propria “istituzione” cittadina; sosta che fa il paio con quella alle

rants Al Ponte, which also has a chocolate shop, and Ca’ 7, while the Nardini distillery is a by-word for its grappa liqueurs, then there is Costabissara, which boasts Loison, famous for having “reinvented” the traditional Italian Christmas cake panettone. It’s also worthwhile pushing on to Lonigo for lunch at La Peca, or to Breganze for a tour of the Maculan winery. Padua, with its ancient university, is another town in Veneto which figures largely in the history books. But, culture aside, visitors will also find restaurants of the ca-

libre of Fuel Ristorante in Prato, the Osteria dell’Angolo and Re Porco, while a little further on in Rubano is Massimiliano Alajmo’s Le Calandre. Antoniana beer, which prides itself on its use of local ingredients, is another intrinsic part of Padua. Nearby is Montagnana, one of Italy’s loveliest walled towns, and here near the Piazza del Duomo is the Aldo Moro hotel with innovative young chef Silvia. Continuing our journey we come to Castelfranco, birthplace of the artist Giorgione, here we find Borgoricco and the restaurant Storie d’Amore, one of the

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celebri cantine Astoria di Refrontolo. Oderzo, la romana Opitergium, oltre all’archeologia offre la cucina del Gellius – che nella sua parte interrata presenta resti romani. Anche qui gli amanti della birra artigianale possono dilettarsi con Sognandobirra, che dedica una delle sue birre, la Hoppitergium, alla città; e poco distante c’è anche il Birrificio del Doge di Zerobranco, la cui fama ha varcato i confini nazionali. Piccolo scrigno di architettura veneziana è poi Sacile; e la tradizione veneta la si ritrova in cu-

cina al Pedrocchino, in una casa patrizia del XV secolo. A Pordenone gli amanti dell’arte brassicola troveranno la Birra di Naon, anch’essa prodotta con materie prime del territorio. Infine Udine, città del Tiepolo: dopo una visita al Castello e al Museo Diocesano che ospita i suoi lavori, ci si può spostare in periferia per un pranzo Agli Amici a Godia o Alla Taverna di Colloredo di Monte Albano - su cui domina un altro castello. E questo è solo un piccolo assaggio: non ci resta che augurarvi buon viaggio! n

Vademecum La nuova edizione di Venezie a Tavola, la guida enogastronomica di Luigi Costa (VeneziePost, Post Editori), ha i numeri giusti per piacere: 130 ristoranti, 20 vini, 12 birre artigianali, 21 prodotti, 26 eventi, 53 eccellenze. Info: www.venezieatavola.it The new edition of Luigi Costa’s foodie bible, Venezie a Tavola, published by Venezie Post, Post Editori, says it in numbers, with 130 restaurants, 20 wines, 12 craft beers, 21 specialist products, 26 events and 53 local specialities. Check it out at www.venezieatavola.it

province’s key gourmet destinations. Another must is Asolo, with its castle and the Trattoria Moderna Due Mori, which despite its name is anything but modern – no gas or electricity is used in the kitchen in homage to tradition. When you arrive in Treviso make sure you find time for a visit to the Undicesimo Vineria, a local institution, to be rounded off by a look in on the famous Astoria di Refrontolo winery. Oderzo, the Roman Opitergium, offers archaeology and a sustenance at Gellius,

where the lower level of the restaurant also houses Roman ruins. Beer drinkers will enjoy the craft beers at Sognandobirra, where one of their beers, Hoppitergium, is dedicated to its town of origin, while just a stone’s throw away is the Doge di Zerobranco brewery, which has made a name for itself beyond the borders of Italy. Sacile is a little treasure trove of Venetian architecture, and Venetian traditions are clearly evident in the fare at Pedrocchino, housed in antique splendour in a 15th century palazzo.

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Oltre la tradizione Breaking boundaries In alto: Dario Loison, il pasticcere che ha “destagionalizzato” il panettone A sinistra: Rubano è celebre per il ristorante “Le Calandre” di Massimiliano Alajmo Sotto: Treviso, Undicesimo Vineria, una vera e propria “istituzione” cittadina Above: Dario Loison, the confectioner who transformed panettone into a year-round pleasure Left: Rubano is famous for Massimiliano Alajmo’s “Le Calandre” restaurant Below: Treviso, Undicesimo Vineria, a local institution

Beer stars again in Pordenone, with its Birra di Naon, another craft beer brewed from local ingredients. Last but not least comes Udine, birthplace of the artist Tiepolo. After a visit to the castle and diocesan museum which house his works, head for the suburbs and treat yourself to lunch at Agli Amici in Godia or at Alla Taverna di Colloredo in Monte Albano, where there’s yet another castle to enjoy. All this is merely to whet your appetite; a well-merited visit will see discerning gourmets reap rich rewards. Enjoy! n

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A TAVOLA Food & wine

Assaggiarlo non basta

Storia/story mara garian

Per apprezzare appieno un grande vino è bene accompagnarlo con i migliori piatti del territorio e magari assaporarlo in lieta compagnia, nel giusto contesto. Di qui nasce l’idea di Masi Wine Experience EAT, DRINK AND MAKE MERRY. To truly appreciate a great wine you should drink it with a meal comprising local dishes, ideally in good company and a pleasant setting. Which is exactly what the Masi Wine Experience is all about Spazio

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Nel cuore della Valpolicella The heart of Valpolicella country Nelle “Possessioni” Serego Alighieri, alla degustazione del vino vengono abbinati veri e propri corsi di cucina e passeggiate alla scoperta della storica tenuta At the Serego Alighieri “Possessioni” wine tasting can be combined with cookery courses and walks around the historical estate

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26 Storia e charme History and charm La visita della sede di Masi offre la possibilità di scoprire una delle cantine più ampie e suggestive d’Italia A visit to the main Masi winery gives you a chance to explore one of Italy’s largest and most attractive wineries

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olete conoscere e gustare a tutti gli effetti un vino? Allora… buon appetito! Perché degustarlo non è sufficiente: per apprezzarlo fino in fondo serve un’esperienza completa che comprenda i giusti abbinamenti culinari. Lo sa bene Masi Agricola che, con il progetto di ospitalità e cultura Masi Wine Experience, ha aperto al pubblico le proprie sedi, dove la degustazione dei vini,

celebri e celebrati in tutto il mondo, si accompagna ai piatti di territorio e si completa con la vista di vigneti e cantine. “Già da 25 anni, nelle ‘Possessioni Serego Alighieri’ in Valpolicella, alla degustazione del vino abbiniamo la cucina didattica, svelando le ricette più adatte a sposare i nostri vini attraverso veri e propri corsi di cucina”, spiega Raffaele Boscaini, direttore marketing di Masi. “Un

Vademecum Per ulteriori informazioni su “Masi Wine Experience”, il progetto di ospitalità e cultura che Masi propone al pubblico, in Italia e all’estero: tel. +39 (0)45 6832532 wine.experience@masi.it; www.masiwinexperience.com For further info on the “Masi Wine Experience” in Italy and elsewhere: tel. +39 (0)45 6832532; wine.experience@masi.it; www.masiwinexperience.com

Le Venezie in Svizzera Veneto in Switzerland Nel “Masi Wine Bar and Restaurant” di Zurigo si passa dall’aperitivo alle ricette gastronomiche della tradizione veneta You can just pop in for an aperitif or savour some of Veneto’s traditional dishes at the “Masi Wine Bar and Restaurant” in Zurich

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So, to really appreciate a wine to the full, should it be savoured with the right food? Is a mere ascetic sipping only part of the story, or to get the full Monty do you also need to titillate your taste buds with something a bit more solid? Masi Agricola think you do, which is why they’ve flung wide the portals of their fabled wineries to host a hospitality and

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culture project called the Masi Wine Experience, where you can try their world-famous wines and tuck into local gourmet fare as well as taking a tour of the winery and vineyards. “We’ve been combining wine tasting with cookery courses for the past 25 years at our ‘Possessioni Serego Alighieri’ estate in Valpolicella, teaching people how to master the recipes that

best complement our wines”, reveals Raffaele Boscaini, marketing director at Masi. “An important sector of wine tourism comprises younger people who approach wine with respect, wanting to learn about it as well as enjoy it, ideally with those local dishes they might love, but are rarely prepared in private homes nowadays”. Young people who are also eager to explore the plac-

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27 Sul lago di Garda Lake Garda Presso la Tenuta Canova aprirà presto i battenti un museo dove i visitatori potranno immergersi in un’esperienza polisensoriale A museum where visitors will be able to enjoy a multisensory experience opens at the Masi Canova estate in April

nucleo importante del turismo enogastronomico è composto da giovani interessati che si avvicinano al vino con rispetto, per assaporarlo e conoscerlo, magari insieme a quei piatti che amano ma che, a casa loro, non trovano quasi più”. Giovani curiosi anche di scoprire i territori dove il vino nasce e le tradizioni

da cui deriva, come in Serego Alighieri dove la passeggiata nelle Possessioni, dimora dal 1353 dei Conti Serego Alighieri, discendenti di Dante, la visita dei vigneti e della storica cantina e il soggiorno nella rilassante atmosfera della Foresteria regalano un tuffo nella storia. In Argentina La Masi Wine Experience è recentemente approdata anche a Tupungato, dove tra vigneti, fruttaio per l’appassimento, cantina e barricaia c’è spazio anche per una sala degustazione dedicata alla cultura del vino e del cibo The Masi Wine Experience has recently arrived in Tupungato, with vineyards, a drying room for the “appassimento” process, the winery itself, its cellars and a tasting room dedicated to good food and great wines

es where the wines are produced, together with all their history and traditions. Like at Serego Alighieri, where a stay at the estate guesthouse, together with a visit to its vineyards and historic winery, takes you straight

back into history, as the estate has been home to the Counts Serego Alighieri, descendants of Dante, since 1353. Again in Valpolicella, a visit to the Masi headquarters, the world’s leading producer of Am-

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arone, offers the chance to discover one of Italy’s largest wineries, including the experimental area where the Masi Technical Team apply and compare the latest technologies on wine-making. “We’ve decided to extend this

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28 Sempre in Valpolicella, la visita della sede di Masi, leader mondiale nella produzione di Amarone, offre la possibilità di scoprire una delle cantine più ampie d’Italia, inclusa la zona sperimentale dove il Gruppo Tecnico Masi applica e compara le più innovative tecnologie di vinificazione e affinamento. “Lo stesso approccio - continua Boscaini - ora lo proponiamo nelle altre sedi produttive, come Tenuta Canova sul Lago di Garda, dove è possibile scoprire i vigneti, il fruttaio, la cantina dove affina il celebre Campofiorin e abbinare l’intera selezione di vini Masi con piatti ispirati alla cucina di casa. Inoltre, nel Museo che aprirà ad aprile, i visitatori potranno letteralmente immergersi in un’esperienza polisensoriale nel mondo del vino: una novità assoluta”. Anche nel Masi Wine Bar and Restaurant di Zurigo l’offerta è ampia e include l’aperitivo nell’atmosfera trendy e informale del wine bar e la cucina gastronomica proposta nel ristorante all’insegna della tradizione delle Venezie, caratterizzata da piatti tipici con un’impronta cosmopolita. La “Masi Wine Experience” arriva ora anche in Argentina e approda a Tupungato, nella regione di Mendoza. Dal giardino botanico, oasi di biodiversità, ai vigneti a conduzione biologica, fino al fruttaio per l’appassimento (unico in Argentina), la cantina di vinificazione, la barricaia con gli originali fusti veronesi e la sala degustazione dedicata alla cultura del vino e del cibo: la nuova proposta fa dell’incontro tra natura argentina e stile veneto la sua filosofia. n Unicità / Unique L’appassimento delle uve è una tappa fondamentale del processo di produzione dell’Amarone The “appassimento” process, where the grapes are slightly dried before being pressed, is an essential step in the production of Amarone

approach to our other production sites”, continues Boscaini, “from the Tenuta Canova on Lake Garda, where you can now explore the vineyards, drying rooms and cellars where our famous Campofiorin is matured and match the entire range of Masi wines with food inspired by home cooking. And in the museum opening in April visitors will be able to literally immerse themselves in the world of wine in a multisensory experience; a complete novelty”. The Masi Wine Bar and Restaurant in Zurich also boasts an ample range of choices, including an aperitif in the trendy, informal atmosphere of the wine bar and the superb cuisine of the restaurant, where

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traditional dishes inspired by the cosmopolitan culture of Venice reign supreme. The “Masi Wine Experience” has also been exported to Tupungato in the Mendoza region of Argentina. Here visitors can tour the botanical gardens, an oasis of biodiversity, the organic vineyards, a drying room for the “appassimento” of the grapes (the only one of its kind in Argentina), the winery and cellars with their original casks all the way from Verona and the tasting room dedicated to good food and great wines. The beauties of Argentina’s countryside and traditions of the Veneto region all in one place. n

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AIR DOLOMITI IS THE NEW OFFICIAL AIRLINE PARTNER OF GOLFTAGE MÜNCHEN - THE GOLF SHOW IN SOUTHERN GERMANY.

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cantina a bordo Cellar on board Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, dal loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione

From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of Italy in Apulia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, their taste and the traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about the wines in rotation

Gli spumanti / Sparkling wines

BOSCO DI GICA BRUT VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE ADAMI Glera 95-97%, Chardonnay 3-5% 11%; 7-8 °C Colore giallo paglierino. Spuma fitta e perlage fine e persistente, il profumo è ampio e fruttato. Di buona pienezza, rotondità e lunghezza, ha completa corrispondenza con il profumo e grande armonia. Eccellente aperitivo ma anche spumante “a tutto pasto” con pesce, crostacei e frutti di mare. Si abbina con tutti i primi piatti leggeri e delicati.

Straw yellow. Creamy mousse and delicate, long-lasting bead. Rich, with excellent fruit, releasing scents. Generous, lingering flavours nicely mirror the nose and achieve perfect balance. It’s ideal as an aperitif, but also a wine to be enjoyed throughout a meal. Excellent with fish, shellfish, and other seafood. Goes well with any light, delicate dish.

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EMILIA ROMAGNA

Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars. There are essentially two sparkling wine production methods: the classic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.

TOSCANA

Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’apertura della bottiglia, come conseguenza dell’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescenza dei vini spumanti occorre un processo di produzione complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo classico, detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.

VENETO

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CUVEÉ ROYALE FRANCIACORTA DOCG ANTINORI

AVENIR SAN PATRIGNANO

78% Chardonnay, 12% Pinot Nero, 10% Pinot Bianco 12,5%; 7-9 °C

Chardonnay, Pinot Noir 12,5%; 8-9 °C

Colore giallo scarico, spuma cremosa con perlage fine e persistente. A livello aromatico si colgono note di pesca a polpa bianca, crosta di pane e lieviti. Notevole equilibrio e di vivacità tipica del Brut.

AA light yellow in color with a creamy bubbling and an elegant and persistent sparkle. The aromas recall white peaches, bread crusts, and yeast. The notable balance and liveliness are typical of a well made Brut. Referenze/Reviews: Wine Advocate – 2015/2016 – 88/100

Originale e di forte carattere, con succosi ritorni fruttati di mela Golden e intensi richiami speziati di lievito e crosta di pane, che esprimono nel complesso un naso ampio ed etereo. In bocca è suadente rivelando una splendida vena acida che dona grinta. La persistenza gustativa è compatta e con un bell’equilibrio sul finale. Ha grande mineralità ed è versatile nell’abbinamento. La spuma è fine, vivace e raffinata.

Original and with a strong character, offering fruity and juicy suggestions of Golden Delicious apples and intense spicy hints of yeast and crusty bread, expressing overall a broad and heterogeneous bouquet. Persuasive in the mouth, revealing a splendid touch of acidity that adds determination to its elegance. Compact persistence of flavours, with a finely balanced finish. It has a distinct minerality, and great versatility in pairings. Its sparkle is fine, lively and refined.

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I vini rossi / red wines

SICILIA

VIE CAVE MAREMMA TOSCANA IGT FATTORIA ALDOBRANDESCA

LA GROLA ALLEGRINI

PASSO DELLE MULE DUCA DI SALAPARUTA

90% Corvina, 10% Oseleta 13,8%; 16-18 °C

90% Corvina, 10% Oseleta 13,8%; 16-18 °C

Nero d’Avola 13,5%; 17-18 °C

Il vino si presenta di colore rosso rubino, intenso e profondo. Al naso è complesso, si avvertono note di frutta nera matura che sfumano lasciando spazio alla liquirizia e alle note speziate e di vaniglia. In bocca il vino risulta morbido e avvolgente, con una buona persistenza. Il retrogusto, dominato da sentori di frutti neri maturi, è accompagnato da lievi note di caffè e cioccolato amaro.

L’ottima esposizione dei vigneti con buona insolazione e della fresca brezza che giunge dal vicino lago di Garda, permette alle uve di esprimere il meglio delle loro potenzialità. Il sapiente affinamento in cantina consegna un rosso di grande eleganza e armonia, raffinato e capace di evolvere positivamente per oltre un decennio. È indicato per piatti a base di carni rosse; delizioso con funghi stufati o alla griglia e con formaggi stagionati non piccanti. The excellent exposure of the vineyards, which enjoy the sun’s warm rays and the cool breezes that come from nearby Lake Garda, allows the grapes to produce their very best. Careful, craftsman-like ageing in the cellar yields a red wine with great elegance, harmony and finesse that can evolve positively for over a decade. It’s excellent paired with red meat dishes, stewed or grilled mushrooms and mild, aged cheeses.

Un Nero d’Avola in purezza nato sulle sinuose e ventilate colline della Tenuta di Suor Marchesa, nell’entroterra della Sicilia del sud dove le uve maturano pienamente al sole di fine settembre. Un vino avvolgente, complesso e strutturato che matura in barriques e affina lungamente in bottiglia. Eccelle in abbinamento con piatti a base di carni rosse e con formaggi mediamente stagionati.

A deep and intense ruby red in color, the wine’s fruity aromas mingle and leave ample space to spicy notes, particularly of cloves and vanilla. The palate is balanced and supple, long and with polished, velvety tannins. The finish and aftertaste, dominated by flavors of blueberries and ripe black fruit, are accompanied by subtle notes of dark chocolate. Referenze/Reviews: Wine Spectator 92 points

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The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orange-red (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops through ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.

veneto

TOSCANA

Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che vengono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lungamente invecchiato.

Referenze/Reviews: James Suckling (93) – Jancis Robinson (17/20) – Vini Buoni d’Italia: Golden Star – Guida Oro I Vini di Veronelli (92)

A single varietal wine produced from Nero d’Avola grapes, first produced on the sinuous and well-ventilated hills of the Suor Marchesa estate, in the hinterland of the southern part of Sicily, where grapes reach full maturity under the late September sun. An embracing, complex and well-structured wine, it is matured in barriques at first and then aged at length in bottles. Excellent served with red meat dishesand mediumaged cheeses.

occhio al logo / A look at the logo Air Dolomiti ha sempre fatto della propria cantina di bordo un vanto. La collaborazione ultra-ventennale con alcune tra le più importanti realtà vitivinicole italiane ha permesso di allietare negli anni milioni di passeggeri. La scelta delle etichette periodicamente offerte si basa su opinioni di enologi, su proposte di importanti produttori e da qualche anno anche su un meccanismo di selezione interna. Air Dolomiti riceve continuamente campioni di vini da cantine di tutta Italia e su base periodica vengono organizzate degustazioni il cui panel giudicante è composto proprio da dipendenti della compagnia provenienti da ogni reparto: amministrazione, marketing, operazioni, servizi informatici e così via. Dunque non necessariamente ‘esperti’, ma semplici consumatori rappresentativi della platea dei passeggeri a bordo, che partecipano con lo scopo di contribuire a eleggere il vino più buono tra quelli assaggiati. I vincitori di queste selezioni sono spesso vini che non sono conosciuti dal grande pubblico, ma che Air Dolomiti ha deciso di proporre ai passeggeri perché valutati come prodotti di qualità ed eccellenza nazionale, meritevoli di farsi conoscere e apprezzare da un maggior numero di persone, curiose e capaci di apprezzare le novità ben consigliate. Da oggi potrete identificare i vini selezionati attraverso questo sistema dal bollino “Staff Selection” che viene apposto sulla rivista e sulla nuova sezione del sito dedicata alla “Cantina a Bordo”. Salute!

Air Dolomiti has always been proud of its selection of wines. It has worked for over 20 years with some of Italy’s top wine producers to bring millions of passengers the pleasure of a good glass of wine. Over the years our choice of labels has been based on the opinion of experts, wineries’ premium selections and, more recently, our in-house panel of wine tasters. Air Dolomiti receives a constant flow of wines to try from all over Italy, and periodically organises tastings with a panel of staff from a whole range of departments, from administration to marketing, operations, ITC and so on. Not necessarily “experts”, but a sort of consumer focus group representing our passengers, who help choose the wine they like best. Often the wines selected by this process may not be household names, but are picked for their quality and acknowledged status in Italy. These are wines which deserve to be better known to a wider public of discerning consumers, capable of appreciating something new under expert guidance. We have now flagged the wines chosen through this system with a “Staff Selection” logo in our in-flight magazine and the new section of our website dedicated to our selection of wines. Cheers!

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i vini bianchi / White wines White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characteristic distinguishing white wines from red ones. Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character. White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.

toscana

PIEMONTE

TRENTINO ALTO ADIGE

I vini bianchi sono ricavati dalla raccolta delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.

PIETRAGRANDE TRENTINO LUNELLI

ROERO ARNEIS DOCG PRUNOTTO

ORIOLUS BINDI SERGARDI

Chardonnay 80%, Sauvignon, Incrocio Manzoni e Pinot Bianco 20% 13%; 7-8°C

Arneis 13%; 7-10 °C

Trebbiano, Malvasia toscana, Chardonnay 12,5%; 12 °C

Giallo lucente. Fruttato e dolce nei profumi, concede fresche percezioni di fiori bianchi alternate a note di frutta a pasta bianca ed erbe aromatiche a contorno. In bocca è vivace per freschezza e sapidità, il sorso avvolgente e morbido, piacevoli i ritorni agrumati ed elegante il finale con accenni minerali.

Brilliant yellow. Fruity and mellow on the nose, it displays fresh sensations of white flowers that alternate with notes of apples and pears and hints of aromatic herbs. It is lively, refreshing and tangy; mouth-filling, rounded fruit on the front palate gives way to appealing citrus-like notes and mineral hints on the finish.

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Colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdi. Intenso profumo floreale e fruttato. Struttura molto buona in equilibrio con l’acidità ed un lungo retrogusto. Si abbina molto bene con tutti i piatti di pesce e gli antipasti.

Light yellow in colour with green reflexes. Intense flower and tropical fruit aroma. A good structure well balanced with acidity. A perfect match with antipasti and all fish based dishes. Referenze/ Reviews: award 90 points James Suckling award 86 points I vini di Veronelli

Ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati, un bouquet intenso, con sentori di frutta a polpa dolce come pesca e pera. In bocca è fresco, sapido, con una bella acidità e mineralità data dalla zona di provenienza. È perfetto sia come aperitivo che in abbinamento a pietanze a base di pesce. It has a greenish yellow color with golden highlights, an intense bouquet with hints of sweet pulp fruit like peach and pear. It has a fresh and sapid taste, high acidity and minerality are given by the area of origin. It is perfect both as an aperitif and together with fish dishes.

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in vino veritas Antonello Maietta, Presidente AIS - Associazione Italiana Sommelier, www.aisitalia.it Antonello Maietta, President AIS - Italian Sommelier Association, www.aisitalia.it

Vino e cioccolato, binomio perfetto I consigli per una degustazione ai massimi livelli Ci sono voluti quasi cinquecento anni per trasformare il cioccolato da pregiata e apprezzata bevanda riservata agli imperatori aztechi in un inconfessabile peccato di gola alla portata di tutti. Un po’ come il vino, ha la prerogativa di essere un energizzante, di conciliare amicizia e buonumore, di disporci benevolmente nei rapporti umani e nelle relazioni sociali. Da secoli il cacao e i prodotti che si ottengono dalla sua trasformazione, tra cui appunto il cioccolato, trovano largo impiego nel settore dolciario, ma non tutti sanno che fino a pochi anni fa il suo accostamento al vino era considerato pressoché impossibile. A parziale giustificazione, possiamo affermare che abbinare un dolce a base di cioccolato non è semplice, poiché

l’elevata aromaticità, unita a una decisa tendenza amarognola, tende a sovrastare il gusto del vino. Per trovare un eccellente connubio si può fare ricorso a vini passiti o liquorosi dal bouquet intenso e complesso, con una spiccata dotazione alcolica, una calibrata dolcezza e lunga persistenza aromatica, come un Marsala Vergine, un Porto Vintage, oppure uno Sherry Pedro Ximenez. Per non parlare del piacere che si prova gustando una scaglietta di fondente amaro insieme a un distillato morbido e avvolgente, ad esempio una Grappa lungamente invecchiata, un Rum agricolo, o un Whisky torbato: il cioccolato qui trova la sua storica rivincita. n Da sinistra: Marsala e porto, due perfetti compagni per apprezzare al meglio la complessità di un buon cioccolato, meglio se fondente. From left: Marsala and Port, perfect companions to help appreciate the complexities of good chocolate, ideally dark rather than milk

The perfect match: wine and chocolate How to savour a bold combination at its best It has taken close on five hundred years to transform chocolate from a prized drink reserved solely for Aztec emperors into everyone’s guilty pleasure. Rather like wine, chocolate has the prerogative of being energising, conciliating friendship and good humour and generally making us feel benevolently disposed to our fellow men. For centuries cocoa and its products, among them chocolate, have been widely used in confectionery, but not everyone knows that until a very few years ago it was considered almost impossible to match them with a suitable wine. Of course, finding the right wine for a chocolate dessert for example is by

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no means easy, because chocolate’s strong flavour and slightly bitter taste means it tends to overpower most wines. To find the perfect match we need to look among the dessert wines or those fortified wines with an intense, complex bouquet, high alcohol content, balanced sweetness and long finish, like a Marsala Vergine, a Vintage Port or a Pedro Ximenez Sherry. Not to mention the pleasure of a wafer thin square of dark chocolate savoured with a soft, well-rounded glass of something stronger, anything from a well-aged grappa to an agricultural rum or a peaty whisky: sheer bliss. n

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fascino Glamour

Stanglwirt, una fattoria a 5 stelle È inserito nella “gold list” di Condè Nast Traveler, quella che incorona gli alberghi più belli del mondo. Ma per la famiglia Hauser, che da 300 anni gestisce questa antica locanda per minatori, l’importante è non perdere il secolare legame con il territorio. Un impegno che comprende una stalla con mucche da latte, un maneggio con cavalli Lipizzani e una fattoria a misura di bambino. Non ci credete? Venite a Going am Wilder Kaiser, nel cuore del Tirolo austriaco e ve ne renderete conto. Stanglwirt, the 5-Star Farm. The Hauser family has managed this old miners’ inn for 300 years, and despite now being on the Condé Nast Traveller “gold list” as one of the most beautiful hotels in the world, the family’s priority is to preserve their ageold link with the land. A commitment which includes a barn with dairy cows, a riding stable with Lipizzaner horses and a childfriendly farm. Hard to credit? Take a trip to Going am Wilden Kaiser, in the heart of the Austrian Tyrol, to see for yourself Storia/story GIOVANNI DE LUCA - Foto/photo courtesy STANGLWIRT

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Esperienza unica / A unique experience Potrà essere anche freddo, ma l’acqua calda delle piscine all’aperto offre emozioni indescrivibili. In alto: in slitta trainata dai cavalli nei prati antistanti lo Stanglwirt Perhaps it’s just the cold, but the hot water open-air pool has a very special vibe Above: a horse-drawn sleigh ride in the meadows near the Stanglwirt

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36 Standard elevati High standards Allo Stanglwirt l’alta hotellerie è sempre di casa The Stanglwirt is an example of top hospitality

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l lusso può avere tante declinazioni, ma quando arrivi allo Stanglwirt, splendido albergo austriaco a 5 stelle, ti accorgi che il “sentirsi in famiglia” è in realtà il valore aggiunto più prezioso di questa struttura. Siamo a Going am Wilder Kaiser, a 95 km di auto da Innsbruck e ad appena 125 km da Monaco di Baviera. È qui che la famiglia Hauser gestisce l’albergo dal lontano 1722, senza aver mai chiuso un giorno, come ricorda orgogliosa Maria Elisabeth Hauser, figlia di Balthasar, il vero ideatore dello Stanglwirt che oggi conosciamo, infaticabile imprenditore che negli ultimi 50 anni ha trasformato l’albergo in una realtà unica nel suo genere. Perché lo Stanglwirt, per dirla con le sue parole “è una fattoria con un albergo a 5 stelle al suo interno”. In effetti il latte che viene servito a colazione proviene dalla piccola stalla di Simmental

Luxury comes in many guises, but when you arrive at the splendid 5-star Austrian hotel Stanglwirt you realise that making its guests feel “one of the family” is its true added value. Going am Wilden Kaiser is 95 km from Innsbruck and only 125 km from Munich. It is here that the Hauser family have been managing their hotel since 1722, without closing it for a single day, a remarkable achievement remembered fondly by Maria Elisabeth Hauser, daughter of Balthasar, the true creator of today’s Stanglwirt, a tireless entrepreneur who has transformed the hotel into something unique of its

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annessa all’albergo e che si può vedere stando comodamente seduti in uno dei ristoranti dello Stanglwirt, la Kuhstall, attraverso alcune finestre che permettono di condividere un momento di relax e alta cucina con le bovine di casa Hauser. Allo stesso modo, mentre si sorseggia un drink nel lounge bar vicino alla reception, è possibile attraverso una grande vetrata, seguire le attività che si svolgono nel maneggio interno all’albergo, dove sono i cavalli Lipizzani ad essere i protagonisti indiscussi della scena. Ma per terminare la parte agreste di questo 5 stelle del tutto anomalo occorre percorrere a piedi 200 metri e entrare nella fattoria dei bambini, dove i piccoli ospiti dello Stanglwirt possono trascorrere la giornata in mezzo a conigli, pecore e pony a stretto contatto con la natura. D’altro canto, a differenza di molti altri alberghi di lusso, i bambini allo Stanglwirt sono i benvenuti

kind over the last 50 years. Because the Stanglwirt is, to quote his words, “a farm with a 5-star hotel”. In fact, the milk served at breakfast comes from the Simmental byre next to the hotel and you can observe the cows producing it directly through the conveniently-placed windows in one of the Stanglwirt restaurants, the Kuhstall. A rather curious combination of rustic relaxation and haute cuisine. Along the same lines you can enjoy a drink in the lounge bar near the reception and follow the workings of the stables housing the farm’s Lipizzaner horses, again through a large

plate-glass window. To round off the rural offerings of this rather unusual 5-star hotel, take a very short 200m stroll to the nearby children’s petting farm, where Stanglwirt’s younger guests can spend the day surrounded by rabbits, sheep and ponies. Because unlike many other luxury hotels, children of all ages are welcome at the Stanglwirt. Hotel staff are on hand to look after them and keep them entertained, leaving their parents a chance to relax, play tennis, enjoy walking or skiing in the Skiwelt or in nearby Kitzbühel, or revel in the 12 thousand square metre spa area, with its indoor pools,

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a qualsiasi età e lo staff dell’albergo è pronto ad accudirli e farli divertire, lasciando ai genitori la possibilità di rilassarsi, giocare a tennis, fare passeggiate, sciare nel comprensorio dello Skiwelt o nella vicina Kitzbühel o godere degli oltre 12mila metri quadrati dedicati alla zona termale, con piscine coperte, piscine riscaldate all’aperto, saune, bagni heated outdoor pools, saunas and steam rooms. There is also an entire area dedicated to children, with a spectacular 120-metre long waterslide, which luckily grownups are allowed on too.

turchi e un’intera area destinata ai bambini, resa unica da uno scivolo acquatico lungo 120 metri, aperto fortunatamente anche gli adulti. Il tutto immersi nella tranquillità più assoluta e guidati da un “maestro della sauna” il cui compito è quello di consentire agli ospiti di fruire al meglio di questa esperienza fisica e mentale.

All immersed in absolute tranquillity under the watchful eye of a “sauna master” whose job is to help guests to enjoy the physical and mental pleasures of this experience at its best.

Benessere / Wellness In alto e sotto, alcune delle aree per il relax allestite nel wellness center Above and below, relaxation areas in the wellness centre

The thrill of swimming outdoors in the winter surrounded by snow is difficult to explain, but even reading a book in one of the glass verandas while admiring the majesty of the Wilder Kaiser, the

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Irresistibile / Irresistible Cenare vista mucche? Solo allo Stanglwirt si può. A destra: pecore, conigli e pony sono a disposizione dei bambini nella fattoria didattica Sotto: la scuderia dei Lipizzani Dinner with a bovine view? Only at the Stanglwirt Right: children enjoy meeting sheep, rabbits and ponies at the petting farm Below: the stable of Lipizzaner horses

L’emozione di poter nuotare all’aperto in inverno, mentre fuori è tutto coperto di neve è difficile da spiegare, ma anche leggere un libro nelle verande a vetri dalle quali si può ammirare la maestosità del Wilder Kaiser, la montagna che dà il nome al paese, non è una esperienza comune. Poi, se proprio non potete far a meno del comfort di un “classico” 5 stelle, potremmo parlarvi dei 300 dipendenti che 24 ore al giorno sono lì per coccolarvi o delle suite con caminetto, sempre con la consueta vista sui monti e con letti talmente comodi che vi addormenterete all’istante, anche dopo una giornata di relax. Poi c’è la cucina, deliziosamente tirolese, ma declinata con gusto e fantasia, così come ci si attende da un albergo con 300 anni di storia alle spalle. Un luogo dove la grande

hotellerie è tenuta alta da una proprietà che si emoziona ancora per l’ennesimo trofeo vinto nei circuiti internazionali riservati degli alberghi di lusso più prestigiosi al mondo. Con la legittima soddisfazione di essere ancora una realtà familiare, dove la cortesia è d’obbligo con ogni cliente, a prescindere che voi siate una star di Hollywood, un pilota di formula uno o una normalissima persona in cerca di benessere. I prezzi sono allineati al livello dell’offerta, ma scegliendo con cura i pacchetti speciali che la famiglia Hauser ha messo a punto, su può vivere il sogno anche con 150 euro a notte. Magari per celebrare un anniversario speciale o per premiarsi dopo un lungo periodo di intenso lavoro. Sarà come essere a casa, ma con una fattoria a portata di mano. n

Pacchetti speciali / Special deals Per conoscere le promozioni messe a punto dalla famiglia Hauser l’indirizzo è www.stanglwirt.com Check out the Hauser family’s special offers at www.stanglwirt.com

mountain which gives its name the village, is a special experience. Then of course there’s all the comfort of a 5-star hotel, with a staff of 300 at your beck and call 24 hours a day, and suites complete with roaring fires, the obligatory picture-postcard view of the mountains and beds so comfortable that you can’t help falling asleep the moment your head touches the pillow, even after a strenuous day of relaxation.

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The food is deliciously Tyrolean, declined with all the taste and imagination you would expect from a hotel with 300 years of history behind it. A place where the great traditions of hospitality are upheld by committed owners who still glow with pride when they win yet another award on the international circuits of the most prestigious luxury hotels in the world. With the wholly legitimate satisfaction of still being a family hotel, where courtesy is a must

with every client, regardless of whether you are a Hollywood star, a grand prix racing driver or Mr and Mrs Average enjoying a thoroughly deserved break. Prices reflect the level of the hotel, but by choosing one of the special deals offered by the Hauser family you can live the dream for as little as €150 euro a night. A great way to celebrate an anniversary or relax after a frenetic period at work. A home from home, with a farm for good measure. n

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Dal 1722 / Since 1722 La locanda nasce nel XVII secolo, ma sono già quasi 300 anni che l’albergo è gestito dalla famiglia Hauser Sotto: La grande piscina coperta con cinema incorporato per i piccoli ospiti dell’albergo The inn first opened in the 17th century and has been managed by the Hauser family for almost 300 years Below: large indoor pool with cinema for the hotel’s younger guests

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Pistoia da scoprire Eletta “Capitale italiana delle cultura 2017”, quest’anno la città toscana ospita un ampio ventaglio di iniziative di forte appeal. Occasioni preziose per conoscere uno dei centri più belli, ma forse anche meno noti al grande pubblico, della nostra Penisola EXPLORE PISTOIA. Elected “Italian Culture Capital 2017”, this year sees Pistoia in Tuscany host a range of attractive events. An excellent chance to discover one of Italy’s less well-known, but utterly charming, historic towns Storia/story Rossella Gottlieb

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al punto di vista turistico, uno delle sue debolezze è anche un elemento di forza. Parliamo di Pistoia, piccola città-gioiello della verde Toscana da sempre costretta a misurarsi con l’insuperabile concorrenza portata dalla vicina Firenze. Quaranta chilometri di distanza che per Pistoia costituiscono da un lato un tallone d’Achille, perché ne hanno decretato l’esclusione dalle grandi rotte del turismo internazionale, ma dall’altro anche un pregio, perché al visitatore calato sulle rive dell’Arno è sufficiente un’escursione di poche ore per lasciarsi affascinare da una città viva e autentica, non ancora toccata dal turismo di massa. E l’elezione a “Capitale italiana delle cultura 2017”, con tutto il corollario di interessanti

In terms of attracting tourists Pistoia’s greatest weakness could also be considered, paradoxically, one of its greatest strengths. The problem is that this little gem of a town nestling in the Tuscan countryside has always been forced to measure itself against the unbeatable might of Florence, a mere 40 kilometres away, meaning it has been cut off from the institutional inter-

iniziative organizzate dall’amministrazione comunale (per il cartellone completo: www. pistoia17.it), non potrà che dare un ulteriore contributo alla scoperta di questa magnifica città da parte degli stranieri, ma anche degli stessi italiani. Letteralmente incastonata nel verde – a nord le dolci colline che scendono dall’Appennino, a sud i terreni agricoli spesso investiti a vivaio – Pistoia presenta innanzitutto un ricchissimo patrimonio storico-architettonico. E non parliamo soltanto dei gioielli di piazza del Duomo (la Cattedrale di San Zeno, il Battistero di San Giovanni in Corte, il Palazzo del Comune e il Tribunale) o delle antiche chiese cittadine, tra cui spicca San Giovanni Fuorcivitas, complesso romanico risalente

national tourist trail. Yet on the other hand its very closeness makes it feasible for visitors to its more illustrious neighbour to organise a quick detour and discover all the delights of this lively, authentic town as yet unspoilt by mass tourism. And with its election as “Italian Culture Capital 2017” the local town council has pulled out all the stops in terms of organised events (see the

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full programme on www.pistoia17.it), yet one more reason for foreigners, and indeed Italians, to head for Pistoia this year. Idyllically situated between rolling hills, the outposts of the Apennines, to the north and lush green countryside, much of it devoted to garden centres and nurseries, to the south, Pistoia is notable for its rich heritage of history and architecture. Its

Gotico toscano Tuscan gothic Pagina a sinistra: il Battistero di San Giovanni in Corte, edificato all’inizio del 1300. In alto: la vasca battesimale Opposite: the early 14th century Baptistery of San Giovanni in Corte Above: the baptismal font

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42 al 1300, ma anche di tutti quegli edifici e monumenti che sono al centro dei progetti di recupero e valorizzazione realizzati dal Comune. Come l’antico Ospedale del Ceppo, che verrà trasformato in un quartiere verde, completamente pedonale, ad alto valore architettonico, e che da secoli vanta il Fregio Robbiano, opera cinquecentesca di Santi Buglioni recentemente restituita al suo splendore originario. Il Fregio trae il suo nome dalla tecnica con cui è stato realizzato, definita “robbiana” in omaggio al suo inventore Luca Della Robbia, che nel Quattrocento applicò alle sculture in terracotta l’antichissima tecnica dell’invetriatura. Di grande interesse, negli immediati paraggi, anche il Museo della Sanità Pistoiese, che raccoglie una ricca e curiosa collezione di ferri chirurgici appartenuti alla Scuola Medica Pistoiese. La ricca offerta museale cittadina si completa con i capolavori conservati nel Museo Civico, con le collezioni d’arte contemporanea di Pa-

lazzo Fabroni, e con le due colonne portanti della vita culturale cittadina, le biblioteche San Giorgio e Forteguerriana. La prima – una costruzione post-industriale arricchita da alcune opere d’arte contemporanea – ospita YouLab Pistoia, centro digitale dedicato ai giovani, che hanno a disposizione un’ampia strumentazione audio-video e informatica; la Forteguerriana è invece una delle più antiche e prestigiose biblioteche italiane, che custodisce un inestimabile patrimonio di circa 220mila libri. Ma Pistoia è soprattutto una città bella da vivere, con i suoi effervescenti locali affacciati su Piazza della Sala – storico luogo di mercato di prodotti alimentari tipici – ma anche con i suoi spettacoli teatrali e i suoi happening musicali. Come “Pistoia blues”, uno dei più longevi festival italiani: la sua 38esima edizione, in programma a giugno e luglio, prevede come straordinaria anteprima il concerto di John Mayall del 23 febbraio (Teatro Manzoni). L’aperitivo è servito. n

Vademecum Per consultare il cartellone completo delle iniziative culturali in programma a Pistoia per il 2017: www.pistoia17.it. Check out 2017 cultural events in Pistoia at www.pistoia17.it.

Grande arte / Great art In alto: facciata dell’Ospedale del Ceppo, particolare del fregio in terracotta del ’500. Sotto: la Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, in pieno centro storico Above: facade of the Ospedale del Ceppo, detail of its 16thcentury terracotta frieze Below: the church of San Giovanni Fuorcivitas, in the historic centre of the town

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central Piazza del Duomo is surrounded by the stunning San Zeno Cathedral, the Baptistery of San Giovanni in Corte, the Palazzo del Comune and the Tribunal, with many other venerable churches scattered around the rest of the town, such as San Giovanni Fuorcivitas, a Romanesque complex dating back to 1300, as well as a number of other historic buildings and monuments the town council is currently renovating. One of these is the ancient Ospedale del Ceppo, a former hospital, that is to lie at the heart of a new urban pedestrian area characterised by outstanding architecture. The Ospedale is famous for its recently restored ceramic glaze frieze created by Santi Buglioni in the 16th century. This is known as

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the Robbian Frieze thanks to the technique used by Buglioni, first used by Luca Della Robbia when he applied the ancient art of glazing to terracotta sculptures. Hard by the hospital is the Pistoia Museum of Healthcare, with a notable collection of surgical instruments which once belonged to the Pistoia School of Medicine. The town’s impressive array of museums and things to see continues with the artistic masterpieces in the Civic Museum, collections of contemporary art in Palazzo Fabroni and lastly two pillars of cultural life in Pistoia, the San Giorgio and Forteguerriana libraries. The former, a post-industrial construction enhanced by works of contemporary art, hosts YouLab Pistoia,

a digital centre with a broad range of ITC, audio and video equipment dedicated to young people, while the Forteguerriana is one of Italy’s oldest and most prestigious libraries with an invaluable collection of over 220 thousand books.But Pistoia is above all about its lively atmosphere, with the buzz of the bars and cafés clustered around Piazza della Sala – traditionally home to a street market selling typical local produce – its theatres and its musical events. Like the “Pistoia blues”, one of the oldest blues festivals in Italy: its 38th edition to be held in June and July is to be preceded this year by an exceptional early event – John Mayall in concert on 23 February at the Manzoni Theatre. Just for starters. n

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Verde e cultura Country & culture A sinistra: circondata dalle colline e dai terreni agricoli, Pistoia è conosciuta in tutto il mondo per i suoi vivai Sotto a sinistra: la Forteguerriana è una delle biblioteche più antiche d’Italia; insieme alla biblioteca San Giorgio (a destra) essa annovera un patrimonio di 250mila documenti Left: surrounded by hills and countryside, Pistoia is world famous for its garden centres Below left: the Forteguerriana Library is one of the oldest in Italy; together with the San Giorgio Library (right) it harbours a collection of 250 thousand documents and books

Grande musica / Great music Dal 1980 la città ospita il Blues festival. Di qui sono passati B.B King, Santana, Frank Zappa, Bob Dylan, Lou Reed, Joe Cocker, David Bowie… The Blues Festival has been held in Pistoia since 1980. Guests have included performers of the calibre of B. B. King, Santana, Frank Zappa, Bob Dylan, Lou Reed, Joe Cocker, David Bowie…

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IN VIAGGIO Travel

MARINAI D’ACQUA DOLCE Alla scoperta di un nuovo modo di visitare l’Italia e i suoi fiumi, guardando le città dall’acqua. Nel massimo comfort e in tutta sicurezza, anche per chi non ha mai avuto alcuna precedente esperienza di navigazione, ma non per questo ha perso il gusto dell’avventura MESSING ABOUT ON THE RIVER Italy opens up to the pleasures of river cruising, with comfortable, easily-handled houseboats for novices and experienced navigators alike

Veri marinai Mariners ahoy! In alto a sinistra: il primo passaggio delle chiuse è sempre un momento di grande emozione Sopra: lungo il fiume Sile Above left: your first trip through a lock is always exciting Above right: the river Sile

Storia/story PAOLO ANGELINI

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Cotto e mangiato Fresh catch I bilancioni, tradizionali reti da pesca della laguna veneta “Bilancioni�, the traditional fishing nets used in the Venice lagoon

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A Casale sul Sile Un classico della navigazione fluviale In alto a destra: pronti a passar la notte sotto le stelle A classic destination for river cruises Above righ: ready for a night under the stars

i naviganti che coniarono il termine “marinai d’acqua dolce”, con intenti canzonatori verso chi era considerato poco pratico di navigazione, il diporto nautico era evidentemente ancora sconosciuto. Nato nei canali del nord Europa o lungo le grandi vie d’acqua francesi, il turismo fluviale ha trovato nel nord est italiano un habitat ideale. Dalla Riviera del Brenta, immersi nel fascino delle Ville aristocratiche fino alla friulana Grado, passando lungo la Laguna di Venezia, i percorsi possibili sono davvero molti e tutti sorprendentemente diversi tra loro. Le moderne imbarcazioni fluviali da diporto non richiedono doti marinaresche particolari e garantiscono tutto il comfort di una dimora galleggiante, con spazi ampi e ben distribuiti, sia interni che esterni, mentre la navigazione si svolge placida, assistita da moderne soluzioni tecnologiche che permettono di governare senza troppi patemi d’animo. La velocità di crociera è bassa, perfetta per godere del paesaggio e per permettere il completo relax Old salts tend to smile rather patronisingly when it comes to river cruising, yet the leisurely pleasures of a houseboat holiday are not to be sneezed at. A practice popular mainly along the canals of northern Europe and the great rivers of France, houseboat holidays have now also found an ideal habitat in north-east Italy. From the Riviera del Brenta, with its dazzling array of aristocratic villas, to Grado in Friuli via the Venice lagoon, there are a whole host of routes to be explored, each one surprisingly different. You don’t have to be an expert sailor to handle a houseboat; while you need to keep a watchful eye out when at the helm, modern technology and the slow speeds involved make the whole thing

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dell’equipaggio, seppur con uno sguardo sempre vigile di chi è al timone. Uno dei percorsi più originali parte alcuni chilometri sopra Casale sul Sile, non lontano da Treviso, dove le anse del fiume generano spazi ampi e comodi, ideali come base nautica per le imbarcazioni da noleggio. Il Sile scende calmo e attraversa piccoli paesini contornati da antiche ville i cui giardini lambiscono le acque, delimitati da approdi privati e imbarcaderi di fortuna. Una breve navigazione di rodaggio e subito si presenta la sponda di una piazzetta, tra una torre antica e un’invitante osteria: attracco ideale per la notte. Scendendo ancora si raggiunge la chiusa o come si dice da quelle parti, la “conca” di Portegrandi che immette sulla Laguna di Venezia. Il panorama cambia repentinamente e la strada sicura è indicata dal susseguirsi delle “briccole”, i pali infissi in gruppi di tre che delimitano le acque navigabili. Un passaggio a Venezia è imperdibile, la città della Serenissima vista dall’acqua è un privilegio di pochi, anche se

hassle free, leaving the crew to enjoy the well-designed living spaces above and below deck and watch the world slide by along the river banks. One of the most original routes to take starts just a few kilometres upriver from Casale sul Sile, not far from Treviso, where the broad river bends provide the ideal base for houseboats. The Sile flows gently downstream through little villages surrounded by historic villas whose gardens run down to the river, each with its private moorings or places to tie boats up to. After a brief stretch getting used to life on board you come to a little piazza with an ancient town and cosy inn: the ideal place to stop for the night. Further downstream you come

to the Portegrandi lock, known locally as the “Conca”, which takes you into Venice’s lagoon. Suddenly you are in a completely different world, navigating along the safe channels marked by the “briccole”, stakes in groups of three that signpost the way. A visit to Venice is obviously a must, to approach the Serenissima from the water is a privilege granted to few, although you’re probably best-advised to steer clear of the chaotic crush of gondolas, motorboats and vaporettos towards the centre. Much better to steer for Burano with its quaint, colourful houses. The island is traffic free and blissfully quiet in the evenings after the departure of visiting tourists. Well worth a visit is the Vigna Chiusa on the

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Lupi di mare / Sea dogs Dopo un breve addestramento le house boat non presentano alcuna difficoltĂ di conduzione After a brief training session sailing a houseboat is simplicity itself

Fascino / Charm A sinistra e in alto: Burano, un’esperienza indimenticabile Left and above: Burano, an unforgettable experience

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48 addentrarsi ulteriormente nel caotico traffico di gondole, barchini e vaporetti non è consigliabile. Molto meglio fare rotta su Burano e le sue case variopinte. Sull’isola non circolano auto e la sera si svuota della folla dei turisti di passaggio. Una visita alla Vigna Chiusa sull’adiacente Mazzorbo, separata da un ponte, rimanda all’antica coltura dell’uva Durona, l’uva d’oro dei Dogi, che da secoli sfida l’acqua alta, praticamente estinta e rinata in questo spettacolare orto lagunare. Proprio di fronte a Burano, l’isolotto di San Francesco del Deserto e l’omonimo convento abitato e custodito dai frati. Un luogo magico, dove la bellezza esteriore sublima la sensazione di pace e spiritualità che si respira al suo interno. Prendendo accordi con i religiosi, è possibile ormeggiare per la notte: un’esperienza davvero unica. Si può abbandonare la laguna attraverso Chioggia e risalire i canali Euganei verso Padova oppure puntare a est, verso Jesolo, percorrendo la striscia di terra che separa la laguna dal mare aperto. Qui si vive l’altra faccia del Lido, meno balneare, ma infinitamente più caratteristica. Sugli argini lungo il percorso sono

molte le osterie che si incontrano, tutte dotate di un molo o di un attracco nelle vicinanze. La cucina è legata al pescato dei tradizionali “bilancioni”, le grandi reti che si calano nei canali, pesci forse non pregiatissimi, ma sempre freschissimi, che rendono memorabili le ricette locali. Raggiunto il Canale Nicesolo e poi il Fiume Lemene si può puntare verso nord in direzione di Concordia Sagittaria e poi ancora Portogruaro. Ritornando verso l’Adriatico si apre l’immensa Laguna di Marano, nel cui vertice è sfocia lo Stella. Una riserva naturale che merita una tappa, magari in uno dei “casoni” tradizionali, costruzioni di giunchi e paglia le cui origini si perdono nel tempo. Al tramonto tutto si tinge di rosso e nel silenzio quasi assoluto della sera la laguna si anima delle voci di aironi, germani, alzavole, cince, rapaci e delle altre specie che vivono in questi spazi apparentemente isolati dal mondo. Poco più a nord la base fluviale di Precenicco, meta di arrivo del percorso, con il pensiero rivolto a nuove mete. Ora sentirsi “marinai d’acqua dolce” fa un effetto diverso. n

Dolce navigare / Setting sail Per conoscere le varie proposte di navigazione in house boat il sito di riferimento è www.leboat.it Check out houseboats and river cruising at www.leboat.it

neighbouring island of Mazzorbo, reached over a bridge. Here the once almost extinct Durona grapes, the ancient golden grapes of the Doges, capable of defying the high tides of the lagoon, have been carefully coaxed back into cultivation in this spectacular vineyard. Just in front of Burano lies the little island of San Francesco del Deserto with its monastery of the same name. A place with its own sublime magic, where the beauty of your surroundings blends harmoniously with an overwhelming sensation of peace and spirituality. It is possible to moor here for the night, a truly unique experience, if you make prior arrangements with the friars. Leave the lagoon via Chioggia and work your way towards Padua through the Euganei canals, or, alternatively,

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head east towards Jesolo, cruising alongside the spit of land that separates the lagoon from the open sea. This is the less well-known side of the famous Lido, much less of a seaside resort, but infinitely more characteristic. Along the banks you will come across plenty of inviting hostelries which either have their own landing stages or moorings within easy reach. Local specialities tend to revolve around the traditional catch from the huge square nets, which are lowered into the lagoon through a clever pivot arrangement, known locally as “bilancioni”. The resulting catch might struggle to make it into the Gotha of seafood, but has the advantage of being incredibly fresh and deliciously prepared. Once you reach Canale Nicesolo and then the Lemene river you can head north to-

wards Concordia Sagittaria and on to Portogruaro. Heading back towards the Adriatic there is also the vast stretch of the Marano lagoon, with the mouth of the Stella River at its head. A nature reserve that definitely deserves a visit, ideally taking in the traditional local “casoni”, reed and straw buildings whose origins are lost in the mists of time. Bathed in the red glow of the sunset, the haunting evening silence of the lagoon is only broken by the calls of herons, mallards, teals, tits, birds of prey and other species native to this seemingly deserted spot. Just north lies the river port of Precenicco and the end of your trip, the first of many perhaps, because however sniffy old salts might be, once you acquire a taste for river cruising it’s difficult to do without. n

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IN VIAGGIO Travel

A Pinzolo la qualità non va in letargo Per godersi lo splendore delle Dolomiti del Brenta non c’è nulla di meglio che un soggiorno all’Hotel Europeo THE PLEASURES OF PINZOLO. There are few better ways of enjoying the splendour of the Brenta Dolomites than a stay at the Hotel Europeo Storia/story MATTEO GRANDI

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l punto di partenza perfetto per praticare meravigliose attività negli incantevoli scenari delle Dolomiti di Brenta, meta dal fascino unico e intramontabile. Eccoci a Pinzolo, ospiti dell’Hotel Europeo, che da 30 anni è garanzia di servizi eccellenti e di un’ospitalità calorosa. Quassù gli appassionati degli sport invernali sono attesi da un divertimento senza confini nella Skiarea Pinzolo/Madonna di Campiglio che, con i suoi impianti all’avanguardia, collega comodamente diverse stazioThis month Spazio Italia enjoys the warmth and hospitality of the Hotel Europeo in Pinzolo; a byword for excellence for the past thirty years, the hotel is also a strategic base for accessing all the marvellous activities available in this enchanting Brenta Dolomites destination.

ni sciistiche. La destinazione, però, offre fantastiche alternative anche lontano dalle piste da sci, fra le quali spiccano il pattinaggio su ghiaccio e i tour in compagnia di esperte guide alpine alla scoperta di paesaggi da cartolina, adornati da uno splendido manto di neve e popolati da caratteristici rifugi. Un’esperienza di grande suggestione è rappresentata dalle escursioni con le ciaspole, che consentono agli appassionati di trovare tranquillità nell’atmosfera ovattata della montagna, in cui l’incedere

Winter sports enthusiasts will revel in the Pinzolo/Madonna di Campiglio Skiarea circuit, with its cutting edge ski lifts connecting various systems of slopes. But there’s far more than just skiing here. Alternatives include ice skating and mountain hik-

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Stile tirolese / Tyrolese style In alto: l’accogliente stube dell’albergo e la piscina riscaldata con vasca idromassaggio Above: The hotel’s cosy stube and heated swimming pool with Jacuzzi

ing, with expert alpine guides to help you explore the picture postcard winter wonderland with its inviting alpine refuges and restaurants. Another thing to try is trekking on snowshoes, a great way of fleeing the madding crowds and savouring all the magic silence

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Nel regno del relax / Spa In alto: all’Europeo Wellness gli ospiti possono fare un pieno di benessere Above: The Europeo’s Wellness Centre focuses on pampering

del tempo sembra fermarsi come lo sguardo rapito del visitatore. E dopo una giornata costellata da numerose attività all’aria aperta, gli ospiti dell’albergo potranno immergersi nel relax dell’Europeo Wellness, un’autentica officina di bellezza. Qui verranno coccolati da trattamenti esclusivi come il massaggio rilassante con oli essenziali di salvia, camomilla e petit grain, pensato per alleviare ogni tensione muscolare: l’ideale dopo un’intensa attività sportiva. Inoltre, avranno a disposizione la piscina riscaldata (30°C) con vasca idromassaggio (33°C), la sauna finlandese, il bagno turco e la cabina a infrarossi, per fare un pieno di benessere ed eliminare completamente lo stress accumulato nella vita quotidiana. Ricaricare le energie sarà possibile anche a tavola: gli amanti dell’enogastronomia, infatti, vivranno momenti indimenticabili nella raffinata cornice del ristorante. Il team di cucina, guidato da

un abile chef inserito nella lista dell’International Who’s Who of Chefs, proporrà deliziose specialità della tradizione trentina e nazionale nonché invitanti pietanze internazionali. Note di gusto sublime, dunque, da accompagnare con l’eccellenza dei vini locali. A suggello di indimenticabili giornate di vacanza ci sarà il dolce riposo nelle confortevoli camere ed eleganti suite, realizzate in legno di larice. L’hotel abbraccia una filosofia ecosostenibile: per l’arredamento sono stati scelti principalmente materiali naturali. Consapevole delle proprie responsabilità verso l’ambiente, l’albergo condivide i valori del Parco Naturale Adamello Brenta, promuovendone la salvaguardia. Una vacanza invernale all’Hotel Europeo è pertanto un’occasione da non perdere per chi sogna di coniugare armoniosamente la passione per lo sport con il desiderio di relax e i piaceri del palato, il tutto in un’ottica green. n

Vademecum L’Hotel Europeo della famiglia Maestranzi vi aspetta a Pinzolo (Trento), in Corso Trento 63 Informazioni e prenotazioni: tel. +39 0465 501115; info@hoteleuropeo.com; www.hoteleuropeo.com

The Maestranzi family look forward to welcoming you to the Hotel Europeo in Pinzolo (Trento), Corso Trento 63. For info and bookings: tel. +39 0465 501115; info@hoteleuropeo.com; www.hoteleuropeo.com

of the mountains in a scenario where time seems to stand still. After an active day in the open air hotel guests will probably welcome a chance to relax in the Europeo’s spa, a haven for wellness and beauty treatments. For example you can pamper yourself with their exclusive relaxation massage with essential oils of sage, camomile and petit grain, specifically designed to eliminate muscular tension: just the job after a strenuous day’s sport. Or simply chill in the heated (30° C) pool, Jacuzzi (33° C), Finnish sauna, steam baths or

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infrared cabin to magically melt away all the accumulated stress of modern living. Another energy booster for those who appreciate good food and wine comes from the hotel’s restaurant. Here a team headed by a maestro featuring in the International Who’s Who of Chefs produces a parade of mouth-watering traditional Trentino and Italian dishes together with a range of tempting international specialities, all accompanied by superb local wines. Pleasantly replete and weary after an unforgettable day’s

holiday, it’s time to head for bed. The Europeo’s comfortable rooms and elegant suites feature fixtures and furnishings in local larch wood, part of the hotel’s pro-active eco-sustainable philosophy which complements its setting in the Adamello Brenta National Park. A winter holiday at the Hotel Europeo is definitely not to be missed if you are passionate about winter sports, but also want to relax and indulge a taste for fine food and wine in an unspoilt, eco-friendly environment. n

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Ecosostenibili Eco-sustainable Per l’arredamento delle stanze e in generale dell’albergo sono stati scelti materiali naturali The hotels fittings and furnishings feature on natural materials

Enogastronomia Food & wine Un perfetto connubio tra tradizione locale e innovazione: è quanto propone il ristorante dell’Hotel Europeo The Hotel Europeo restaurant is renowned for its perfect blend of local tradition and innovation

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la mia italia My Italy

In viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)

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Taormina, la diva del Mediterraneo La città ha stregato persino Goethe durante i suoi viaggi in Italia Durante una recente visita a Taormina, leggevo ciò che il grande poeta tedesco Goethe scrisse a Taormina nel 1787 visitando il teatro greco, mentre il tramonto accendeva di rosso fuoco i mattoni delle gradinate: “Stando in cima ai gradini più elevati dell’anfiteatro, è forza ammettere che non vi è stato mai pubblico in un teatro, il quale abbia potuto godere di vista uguale”. La fortuna turistica di Taormina è strettamente legata al poeta Johann Wolfgang von Goethe e alla pagina esaltante che dedicò alla città nel suo famosissimo libro “Viaggio in Italia”. Il giovane pittore tedesco Otto Geleng ospitò nel 1864 i suoi amici tedeschi in una casa padronale, dando vita al primo albergo di Taormina, il Timeo, incastonato in un suggestivo parco alle pendici del teatro greco. A seguire, nel 1896 anche l’antico convento di San Domenico venne trasformato in albergo e uno dei primi ospiti illustri fu nel 1905 Guglielmo II, l’imperatore della Germania, che richiamò sul pittoresco “Rifugio San Domenico” l’interesse di teste coronate, uomini dell’alta finanza e nobildonne. Un legame, quello fra Taormina e la Germania che continua anche oggi, visto che la cancelliera tedesca Angela Merkel, grande amante dell’Italia, a fine maggio è attesa nella città siciliana per qualche giorno di relax. www.belmond.com/de/grand-hotel-timeo-taormina; www.san-domenico-palace.com

Il teatro greco e l’hotel Timeo The Greek theatre and the Hotel Timeo

Taormina, mediterranean diva The town that left even Goethe agape on his Italian travels During a recent visit to Taormina, I read what the great German poet Goethe wrote in Taormina in 1787 when he visited the Greek theatre in the evening, as the sunset turned the tiers to molten fire: “Standing on top of the highest tiers of the amphitheatre, it has to be admitted that no better view was ever enjoyed by a theatre-going public”. Taormina first became a tourist destination thanks to Johann Wolfgang von Goethe and his enthusiastic description of the town in his famous “Italian Journey”. Then the young German painter Otto Geleng hosted his German friends in a manor house in 1864, subsequently to become the first hotel in Taormina, the Timeo, nestled in a picturesque park on the slopes of the Greek theatre. Later, in 1896, the former convent of San Domenico was also converted into a hotel and one of its first distinguished guests was William II, Emperor of Germany in 1905, soon to be followed by a steady flow of crowned heads, financiers and aristocrats, all entranced with the picturesque “Rifugio San Domenico”. And the bond between Taormina and Germany continues today, with German Chancellor Angela Merkel, a well-known admirer of Italy, scheduled to spend a few days relaxing in the Sicilian gem in late May. www.belmond.com/de/grand-hotel-timeo-taormina; www.san-domenico-palace.com

Dall’alto: l’Hotel Timeo può contare su 153 anni di storia; la terrazza della suite presidenziale; il mare, una presenza costante per chi sceglie Taormina; alta hotellerie, per un soggiorno da sogno From above: the history of the Hotel Timeo stretches back over a century and a half; the Presidential Suite’s terrace; Taormina is dominated by the sea; haute hotellerie

* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l’Italia * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation

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cultura Culture

Stomp power Da più di 25 anni la compagnia britannica riempie i teatri di tutto il mondo “suonando” gli oggetti più impensabili e trasformando un fusto di carburante, uno spazzolone o una scatola di fiammiferi in energia musicale. Interessati? Le audizioni sono aperte… Stomp Power. For over 25 years this British company has filled theatres all over the world “playing” the most unlikely array of objects and transforming dustbins, broomsticks or match boxes into musical energy. Interested? Audition now… Storia/story GIOVANNI DE LUCA

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Fenomeno mondiale / World phenomenon Gli Stomp sono stati fondati da Luke Cresswell, John McAuley and Steve McNicholas a Brighton nel 1991 The company was founded by Luke Cresswell, John McAuley and Steve McNicholas in Brighton in 1991

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58 Ballerino Prima di entrare negli Stomp il neozelandese Ian Vincent (il primo da sinistra) ha iniziato la sua carriera artistica nel mondo della danza contemporanea Before joining Stomp New Zealander Ian Vincent (first left) started his artistic career in contemporary dance

Nuove leve / New blood In questi 26 anni di vita sono stati almeno 200 i performer che si sono alternati nella compagnia In 26 years at least 200 performers have worked with the company

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uando sul palco ci sono gli Stomp non si può restare indifferenti perché la loro muscolare e scanzonatoria presenza scenica è troppo coinvolgente. D’altro canto se la compagnia nata 26 anni fa a Brighton nel Regno Unito è diventata un fenomeno mondiale, un motivo ci sarà, nonostante si fatichi a definire gli Stomp, che al tempo stesso sono percussionisti, ballerini, attori e performer, con uno spiccato senso dello humor. Li abbiamo incontrati al teatro Europauditorium di Bologna durante la loro recente tournée Italiana, dove Phil Batchelor, direttore della compagnia e Ian Vincent, uno dei membri storici del gruppo, ci hanno spiegato cosa occorra per diventare Stomp, audizioni comprese. “Gli Stomp di oggi – dice Phil non sono gli stessi che iniziarono un quarto di secolo fa, ma lo spirito di chi salirà sul palco questa sera è rimasto intatto. Non so quali fossero le aspettative degli Stomp negli anni ’90, ma di certo la voglia di trasformare dei semplici bidoni di metallo in strumenti musicali ha fatto il resto. Poi sono arrivati gli spazzoloni, un altro grande classico della nostra compagnia, allo stesso modo in cui abbiamo utilizzato anche il nostro corpo come una percussione vivente. La formula è piaciuta, gli Stomp hanno iniziato a viaggiare in tutto il mondo è oggi siamo ancora qui a divertirci e a divertire”. Nel corso della loro ventennale esperienza

It is impossible to remain unmoved when Stomp erupt on stage, because their muscular, breezy style is pure entertainment at its best. After all, there must be a reason why the company founded 26 years ago in Brighton, UK, has become a worldwide phenomenon, despite the difficulty in putting a name to their unique mix of percussion, dance, acting and performance art, all seasoned with a healthy dose of humour. Spazio Italia caught up with them at the Europauditorium in Bologna during their recent Italian tour, where Phil Batchelor, director of the company, and Ian Vincent, one of the early members of the group, explain what it takes to become part of Stomp, auditions and all. “Obviously it’s not the same

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più di 200 artisti sono entrati ed usciti dagli Stomp, fornendo linfa nuova ad uno spettacolo che ha bisogno di una forte energia fisica per andare in scena. “In questo momento ci sono 4 gruppi di performer - ricorda Phil Batchelor - impegnati negli spettacoli degli Stomp in giro per il mondo. Mentre noi siamo presi dal tour europeo, a Londra va in scena lo stesso show che vedrete fra pochi minuti qui in Italia, così come accade quotidianamente nei teatri statunitensi dove altri membri degli Stomp si stanno esibendo”. “Lo spettacolo – aggiunge Ian Vincent – ha una struttura ben definita e inizia sempre con il numero degli spazzoloni, che negli anni è diventato una sorta di “firma” degli Stomp. Ma in nessuna parte del mondo mancheranno mai i bidoni metallici, una performance che tutti gli spettatori si aspettano. Poi ogni compagnia è libera di creare ed aggiungere allo show qualche numero diverso, nel solco della tradizione Stomp. Diciamo che il 75% dello spettacolo è formato dai numeri classici e il 25% è invece lasciato all’inventiva di chi sale sul palco”. “Visto dalla platea - ricorda Phil Batchelor - lo show sembra molto casuale e si ha l’impressione che ogni performer entri in scena e inizi autonomamente a dar sfogo alla sua energia. In realtà ogni numero ha alle spalle una meticolosa preparazione, indispensabile anche per

Stomp it was 25 years ago”, says Phil, “but the spirit of our performers today is exactly the same as that of their predecessors. I don’t know exactly what aspirations Stomp had in the nineties, but the idea of transforming dustbins into musical instruments did the trick. Then came the brooms, another of our company’s great classics, just as we use our own bodies to make living percussion. The formula was a success, Stomp started to tour the world and here we are still having fun and entertaining people”. Over the last 20 years more than 200 artists have joined and left Stomp, bringing new blood to a show that needs incredible physical energy levels to stage. “We have four groups of performers at the moment”, explains

Phil Batchelor, “all putting on Stomp shows round the world. While we’re doing this European tour, the same show you’ll be watching here in Italy in a few minutes is also on stage in London, just as there’s another Stomp show every day in America, where the other members of the company are performing at the moment”. “The show has a very defined structure and always opens with the broom number, which over the years has sort of become Stomp’s signature tune”, Ian Vincent adds. “And wherever you are in the world there are always going to be those dustbins, which all the audiences expect, but then each company is free to create and add other numbers to their shows, as long as they fit in with the Stomp

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Regole fisse / Routines In alto: ogni spettacolo degli Stomp si apre sempre con l’ormai classico numero degli spazzoloni A sinistra: in questo momento sono ben 4 i gruppi di performer che portano avanti il format Stomp in giro per il mondo Above: every Stomp performance opens with the classic broom number Left: there are currently 4 groups of performers putting on Stomp shows around the world

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Energia & ritmo Energy & Rhythm Phil Batchelor durante la recente tournée italiana Phil Batchelor during the company’s recent tour of Italy

evitare incidenti mentre siamo sul palco. Lo dicevamo all’inizio, gli spettacoli degli Stomp sono molto muscolari e quando si batte compulsivamente su una fila di pentole, mentre si è imbragati a diversi metri di altezza, occorre che ogni artista sappia dove stare in ogni istante, altrimenti rischiamo di farci male”. “È più di un rischio teorico - dice sorridendo Ian Vincent - e abbiamo spesso a che fare con rotture dei legamenti e fratture, per non parlare delle volte in cui il nostro vicino di scena colpisce il compagno che gli sta a fianco, anziché l’oggetto che dovrebbe suonare. Per cui nulla può essere lasciato al caso e questo senso

di apparente casualità è frutto di ore e ore di prove e di qualche livido”. “La nostra - conclude Phil - è una famiglia in continuo divenire. C’è chi entra, c’è chi esce. C’è chi suona con noi per qualche anno, poi termina gli studi e inizia a lavorare come ingegnere o manager informatico. Non c’è una regola fissa, ma chi è stato Stomp lo sarà per tutta la vita, anche se l’età anagrafica non gli permette più di restare su palco per due ore a battere su un bidone metallico o su un cerchione di auto appeso a 5 metri di altezza”. Li rivedremo in Italia a maggio. Da non perdere per nessun motivo.. n

Candidati cercasi / Young hopefuls Gli Stomp sono sempre alla ricerca di nuovi talenti da portare in scena e le audizioni sono più frequenti di quanto si possa immaginare. Prima di andare in scena chi supera l’audizione deve sottoporsi ad un training di almeno 6 settimane, per 8 ore al giorno. Per saperne di più e inviare la propria candidatura il sito è www.stomp.co.uk

Stomp are always on the lookout for new talent and audition more frequently than you might imagine. If you get past the audition, you’ll face training eight hours a day for six weeks before you’ll be allowed on stage Find out more and apply at www.stomp.co.uk

Performer cercasi Now hiring Senso del ritmo, presenza scenica, attitudine al lavoro di gruppo e disponibilità a viaggiare. Quando sarete alle audizioni ecco i punti su cui far leva A sense of rhythm, good stage presence and team working, willing to travel. The cards to play when you audition for Stomp

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tradition. I’d say that about 75% of the show is made up of classics, while roughly 25% is left to the creative spirit of the team staging the show”. “Seen from the audience the show might seem quite haphazard; it looks as if each performer just comes on stage and does his or her own thing”, remarks Phil Batchelor, “in actual fact each number is meticulously prepared and rehearsed, something that’s really important to avoid accidents. As we said before, Stomp shows are really muscular, and when you’re dangling

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from a harness a dozen feet off the ground bashing out a rhythm on a row of saucepans, everybody needs to know exactly where they’re supposed to be all the time, otherwise you risk getting hurt”. “And that’s not a hypothetical risk”, smiles Ian Vincent. “We often have to deal with broken bones and torn ligaments, not to mention the number of times your neighbouring performer bashes you rather than the dustbin or whatever. So nothing’s left to chance and this apparently effortless performance is in reality the upshot of hours and hours of

rehearsals and several bruises”. “We’re a family that’s constantly evolving”, concludes Phil. “People come and go. Some people perform with us for a few years, then finish studying and go off to become engineers or ITC managers or whatever. There’s no fixed pattern really, but once part of Stomp, always part of Stomp, even when you get too old to leap around the stage for two whole hours bashing a metal dustbin, or a hub cap hanging from a harness suspended 15 feet high”. Stomp will be back in Italy in May. An absolute must. n

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Apparente semplicitĂ Apparent simplicity La macchina scenica degli Stomp richiede la massima precisione da parte degli artisti durante le performance per evitare dolorosi incidenti Stomp performers have to be perfectly rehearsed to prevent painful accidents during the show

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CULTURA Culture

Terremoti, istruzioni per l’uso Il Museo di Storia Naturale di Milano ospita un’interessante mostra che aiuta a conoscere questi cataclismi e illustra come difendersi THE EARTHQUAKE GUIDE. The Milan Natural History Museum hosts a fascinating exhibition on earthquakes and how to survive them Storia/story Luigi Ambrosetti

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Forme a terra The shape of disaster Un’immagine simbolo del terremoto dell’Emilia del 2012 The symbol of the Emilia earthquake in Italy in 2012

L’

Aquila nel 2009, Modena e Mantova nel 2012, Amatrice e Norcia poco tempo fa. La cronaca italiana degli ultimi anni è purtroppo segnata, come la corona di un rosario, dagli eventi sismici che hanno devastato intere città e paesi, portando morte e distruzione. Per non parlare delle megacatastrofi come quella dell’Irpinia del 1980, del Friuli del 1976 e poi giù, indietro negli anni, fino al disastro di Messina del 1908. Che il Bel Paese, dalle Alpi alla Sicilia, sia un territorio ad elevato rischio sismico è un dato di fatto, ma fino ad oggi noi italiani siamo stati i primi a dimenticarcene. Quanto meno distratti sull’applicazione delle misure preventive e

Aquila in 2009, Modena and Mantua in 2012, Amatrice and Norcia just recently. Recent years in Italy seem to have been punctuated by a regular roll call of earthquakes like beads on a rosary; disasters that have devastated entire towns and villages, trailing death and destruction in their wake. Without considering the apocalyptic catastrophes of Irpinia in 1980, Friuli in 1976 and back to the disaster of Messina in 1908. That Italy, from the Alps to Sicily, is a

poco o niente esercitati ad affrontare l’emergenza, quando la terra ha tremato siamo in genere rimasti stupiti, in alcuni casi prede, oltre che delle scosse telluriche, anche di comportamenti irrazionali o di credenze puerili (del tipo che un anomalo caldo atmosferico sia sinonimo di rischio terremoto). L’auspicabile inversione di rotta parte prima di tutto dalla conoscenza del fenomeno sismico e dalla formazione delle giovani generazioni. Cade dunque a pennello la mostra in corso a Milano fino al 30 aprile dal titolo “Terremoti. Origini, storie e segreti dei movimenti della Terra”, promossa e prodotta dal Comune di Milano–Cultura e dal locale Museo di Storia

country with an elevated level of earthquake risk is undeniable, but up until now the Italians themselves seem to have been the first to forget the fact. Lackadaisical in the application of preventive measures and illprepared and drilled to face an emergency, when an earthquake strikes it seems to take everyone completely by surprise, leaving citizens to fall victim not only of the geological damage, but frequently also of irrational, or indeed puerile, beliefs (one example

is the old wives’ tale that an unusual heat wave heralds an earthquake). The only way to turn the tables on the prevailing ignorance is through knowledge and ensuring that new generations get the training they need. Which is why the exhibition currently being held in Milan until 30 April, entitled “Earthquakes. The Origins, History and Secrets of the Earth’s Movements”, is so apt. The exhibition is sponsored and produced Devastazione / Devastation A sinistra: nell’aprile del 2016 l’Ecuador è stato colpito da un sisma di magnitudo 7.8 In alto: stratificazione verticale a Zumaia (Spagna) Left: in April 2016 a 7.8 earthquake was unleashed on Ecuador Above: vertical stratification in Zumaia, Spain

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Negli USA e nell’Egeo The USA and Aegean Sea In alto: Death Valley, crosta oceanica media. A destra: gaglia “diretta” (o “normale”) sull’isola di Santorini Top: Death Valley, average oceanic crust Right: “Direct” or normal faults on the island of Santorini

Naturale, in collaborazione con l’associazione di divulgazione scientifica Vulcano Esplorazioni e Silvana Editoriale. L’esposizione è sviluppata in 7 sale, dove con l’ausilio di immagini, diorami di grandi dimensioni, filmati e tanto altro ancora il visitatore comincia a familiarizzare con questi fenomeni naturali, apprendendo le cause che li scatenano, dove e con quale frequenza avvengano, nonchè le modalità con cui le onde sismiche si propagano. Non manca una sezione dedicata ai grandi terremoti del passato, e una che si concentra sugli tsunami

(di particolare interesse la boa attualmente utilizzata a Stromboli per la sorveglianza di questi fenomeni). Grande rilievo viene anche dato alla prevenzione, sia in campo ingegneristico sia in tema di nuovi strumenti protettivi, come gli speciali banchi di scuola progettati per reggere il peso di una tonnellata che cade da un’altezza di 6 metri. Dunque, un avvincente percorso che aiuta prima di tutto a conoscere, ma anche a individuare i giusti comportamenti da adottare in caso di sisma. n

Vademecum La mostra “Terremoti. Origini, storie e segreti dei movimenti della Terra” è in corso presso il Museo di Storia Naturale di Milano (Corso Venezia 55) fino al 30 aprile Per informazioni: Tel. +39 02 88 46 33 37; www.comune.milano.it/museostorianaturale

The exhibition “Earthquakes. The origins, history and secrets of the earth’s movements” is currently being held in Milan, at the Natural History Museum (Corso Venezia 55), until 30 April Info: +39 02 88 46 33 37; www.comune.milano.it/museostorianaturale

Sud dell’Inghilterra South coast of England Piega strutturale nella cosiddetta “costa giurassica” Structural folds along the so-called Jurassic coast

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by the Milan Town Council’s department of Culture together with the local Natural History Museum, in collaboration with the Vulcano Esplorazioni society and Silvana Editoriale. It is laid out over seven exhibition rooms, where visitors can learn about this natural phenomenon, what causes it, where and how often it occurs and how seismic waves propagate through a series

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of pictures, enormous dioramas, videos and much more. There is also a section dedicated to great earthquakes of the past and one focusing on tsunamis (the buoy currently used off Stromboli to monitor potential tsunamis is particularly interesting). A prominent role is played by preventive measures, both in terms of advances in civil engineering and new equipment designed to

protect people from earthquakes, such as the special school desks which won’t collapse under up to a tonne of débris falling from a height of six metres. A fascinating exhibition designed to help people familiarise with the phenomenon of earthquakes and, perhaps even more importantly, what to do and what not to do if they find themselves caught up in one. n

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TEMPO LIBERO Free time

SkiWelt, sci allo stato puro

Nel cuore del Tirolo austriaco a 125 km dal confine italiano, 284 chilometri di piste per vivere la neve come non l’avete mai fatto sino ad oggi SkiWelt, I Ski, You Ski, We Ski. In the heart of the Austrian Tyrol 125 km from the Italian border, 284 km of slopes offer the sort of skiing experience winter sports enthusiasts dream about

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er molti sciatori italiani l’area dello SkiWelt è ancora una destinazione poco conosciuta, ma con i suoi 284 km di piste e la vicinanza al Brennero, il comprensorio tirolese ha le carte in regola per diventare il nuovo paradiso di chi ama lo sci ad ogni livello.

Many Italian skiers are still unfamiliar with the SkiWelt area as a destination, but with its 284 km of slopes and proximity to the Brenner Pass, this

Sarà quindi bene che vi ricordiate questi nomi, perché Brixen im Thale, Ellmau, Going, Hopfgarten, Itter, Kelchsau, Scheffau, Söll, Westendorf saranno le prossime tappe del vostro divertimento sulla neve. Una delle carte vincenti dello SkiWelt è la sua trasversalità perché le piste sono state

Tyrolean winter sports complex has what it takes to become the new haven for those who love skiing at every level. The places you want to head for

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are Brixen im Thale, Ellmau, Going, Hopfgarten, Itter, Kelchsau, Scheffau, Söll and Westendorf, all part of the circuit. One of the best things about the

Storia/story SANTE BONELLI Foto/photo courtesy SKIWELT

Piste sempre nuove New pistes 284 chilometri di divertimento assicurato 284 kilometres of guaranteed fun

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66 Fredde emozioni Cold comforts All’Alpen-igloo-village per un drink o una notte speciale The Alpen-igloo-village is just the place for a drink or special night out

Ampi panorami Sweeping horizons La magia dello SkiWelt The magic of SkiWelt

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studiate per soddisfare gli sciatori di ogni livello, nella massima sicurezza per tutti. Un progetto iniziato una trentina di anni fa e che ha richiesto solo nel 2016 27 milioni di euro di investimento, con un focus costante sull’ammodernamento degli impianti. QualSkiWelt is that it has safe slopes for all levels of ability, handy if the people in your party include everything from serious skiers

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che esempio? La vecchia seggiovia a 2 posti costruita nel 1998 che sale a fianco della pista Salvenmoos-Liftes Hochsöll, oggi è stata sostituita da una modernissima cabinovia a 10 posti, con una capacità di 2.200 persone ora, così come nel comprensorio, a Jochbahn

to novices. The SkiWelt project was first launched roughly 30 years ago, with €27 million being invested in 2016 alone,

demonstrating the ongoing focus on keeping the complex up to date. Examples include the recent replacement of the old

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Brixen, è entrata in funzione la seggiovia più veloce del mondo. Stessa attenzione per le nuove tecnologie anche per quanto riguarda gli impianti di innevamento artificiale che oggi presidiano 229 km di piste sui 284 km totali consentendo di avviare la stagione in pochi giorni non appena le temperature si abbassano. Aspetti tecnologici indispensabili per garantire agli sciatori che ogni anno scelgono lo SkiWelt (nel 2016 le giornate di sci hanno superato

quota 2,6 milioni) di godersi in totale relax la propria esperienza, senza dimenticare le esigenze di chi muove i primi passi sulla neve, ma anche degli sportivi con le piste nere nel cuore o delle famiglie “multilivello”. Il resto lo faranno il panorama, l’ospitalità tirolese offerta dalle 77 baite che punteggiano il territorio, una rete di piste che uniscono larghezza e lunghezza, consentendo a tutti di sciare in tranquillità anche nelle giornate di massima affluenza. n

Per ogni livello For all levels Amanti delle gare? Qui c’è pane per i vostri denti At competition level? Plenty for you here

La neve è assicurata / Sure-fire snow Lo SkiWelt dispone di 906 cannoni e 844 lance per l’innevamento artificiale alimentati da 14 invasi con una capacità totale di 1.228.000 m³. Info: www.skiwelt.at

SkiWelt has 906 snow cannons and 844 lances for artificial snow fed by 14 reservoirs with a total capacity of 1,228,000 m³. Info: www.skiwelt.at

1998 2-person chairlift next to Salvenmoos-Liftes Hochsöll slopes with modern cable cars carrying 10 people each, meaning the lift can now shift 2200 people an hour, while Jochbahn Brixen has the fastest ski lift in the world. The area is also committed to new technologies, with artificial snow machines covering an impressive 229 km of its total of 284 km of slopes, meaning that

the skiing season can get off to a flying in a matter of days as soon as temperatures drop. All pretty essential stuff to ensure that winter sports enthusiasts who plump on the SkiWelt each year (and figures for 2016 indicate over 2.6 million ski-days) can enjoy the experience without worries in an area that caters for everyone, from the daredevils of the black slopes to cautious beginners and “multilevel” families.

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As for the rest of the holiday, that’s pretty much down to the stunning mountain views and the traditionally warm Tyrolese hospitality to be found in the 77 mountain chalets dotted around the area. Plus, of course, a network of slopes with the inestimable advantage of being both broad and long, meaning you can ski serenely even when the pistes are packed. n air dolomiti in-flight magazine

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tempo libero Free time

Paura di volare? C’è il Jin Shin Jyutsu Imparando e assumendo correttamente le posizioni di questa antica arte giapponese è possibile raggiungere uno stato di profondo rilassamento, in grado di ridurre sensibilmente gli effetti dello stress. È quanto hanno appreso anche alcuni assistenti di volo di Air Dolomiti che hanno seguito uno specifico corso di formazione A FEAR OF FLYING? TRY JIN SHIN JYUTSU Learn how to use the positions of this ancient Japanese art properly to achieve deep relaxation, significantly reducing the effects of stress. As a group of Air Dolomiti flight attendants discovered on a recent training course Storia/story Alessandro Amadei

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L’

arte di conoscere se stesso. È questa la traduzione letterale di “Jin Shin Jyutsu”, l’antica disciplina nipponica che si pone l’obiettivo di armonizzare l’energia vitale del nostro corpo, favorendo in questo modo salute e benessere, fisici e mentali. “È un’arte – premette Heike Hoerdemann, l’insegnante diplomata in Jin Shin Jyutsu che recentemente ha impartito un corso di formazione ad hoc alle assistenti di volo di Air Dolomiti – perché non si tratta di una tecnica con delle regole da seguire, ma di un sapere innato, che attinge a qualcosa che è già in noi. Prendete il caso di un bambino che per calmarsi si succhia il pollice: lui non lo sa, ma così facendo agisce su milza e stomaco, organi che in un neonato sono abitualmente sovraccaricati, per scaricarli e alleviare così lo stress”. Secondo lo Jin Shin Jyutsu il nostro corpo è infatti dotato di 26 serrature pari (26 sul lato

The art of self-knowledge: this is the literal translation of “Jin Shin Jyutsu” the ancient Japanese discipline that aims to harmonize the vital energy of our bodies to stimulate physical and mental health and well-being. “It is an art”, explained Heike Hoerdemann, the expert in Jin Shin Jyutsu who recently taught a specially tailored course for Air Dolomiti flight attendants. “Because it is not so much a technique with rules to follow, but more a question of innate knowledge, drawing on something that is already in us. Take a child who sucks his thumb to calm himself down. He obviously isn’t aware of the fact, but sucking your thumb helps your spleen and stomach, organs which are frequently over-worked in infants,

destro e 26 sul lato sinistro), disposte all’interno dei flussi di energia vitale del nostro corpo; la chiusura di uno o più di questi punti chiave provoca una stagnazione del flusso energetico e un conseguente stato di malessere. Ma posando la punta delle proprie dita sulle serrature chiuse è possibile ristabilire il flusso d’energia, e ridurre così lo stress e le tensioni che si accumulano durante la giornata. “Lo Jin Shin Jyutsu – fa notare Heike – può essere praticato sia come metodo di auto-aiuto, oppure essere applicato da personale diplomato su persone sofferenti per malattie già diagnosticate oppure per malesseri di origine ancora sconosciuta. In questo caso l’esperto legge i polsi del paziente e stabilisce il percorso di guarigione più indicato”. Volendo rimanere nell’ambito dell’auto-aiuto, sono molteplici i provvedimenti suggeriti a quanti, durante un viaggio aereo, provano

so he’s self-providing relief and offloading stress.” According to the lore of Jin Shin Jyutsu our body has 26 locks on each side, all controlling its flow of vital energy. If one or more of these key points close, the flow of energy stagnates and causes a state of malaise. But by simply placing your fingers on the closed locks you can restore the flow of energy, thus reducing all the stress and tension that build up during the day. “Jin Shin Jyutsu can be practiced as a self-help method, but for people suffering from illnesses, whether already diagnosed or not, you need a trained practitioner who will read the patient’s wrists and decide the most appropriate path of healing”, continues Heike.

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Staying in the field of self-help, there are several recommended procedures during a flight for people who experience panic, anxiety, nausea or headaches, as well as for frequent long-range travellers suffering from jet lag. The good news is that all you need is to use your own hands (“mudras”) to maintain simple positions for a few minutes. An example? For those afraid of flying it may be enough to wrap the index finger of one hand with the fingers of the other for 3-5 minutes, breathing deeply. “This position stimulates your kidneys and bladder, cleansing the blood of toxins, but also cleansing you from fears, which are always linked to negative memories. The key point here is cleansing, because according to the Jin Shin Jyutsu, sickness isn’t

Gesti importanti Vital moves Da sinistra: una mudra utile a favorire la respirazione; una posizione delle mani utile contro la stanchezza di tutti i giorni; la lettura dei polsi, praticata da personale diplomato per individuare e risolvere alcuni stati di malessere From the left: a mudra to facilitate breathing; a hand position against everyday fatigue; reading wrists, the technique trained practitioners use to identify and resolve malaise

Insegnante diplomata Trained practitioner and trainer Heike Hoerdemann mostra una delle mudras indicate contro il mal di testa Heike Hoerdemann demonstrates one of the mudras to help with headaches

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A scuola / At school Le assistenti di volo Air Dolomiti impegnate a mantenere una delle posizioni che aiutano a contrastare la paura di volare Air Dolomiti flight attendants try maintaining one of the positions that help fight fear of flying

panico, ansia, nausea, mal di testa, oppure a coloro che spostandosi in continuazione da un punto all’altro del pianeta soffrono di jet lag. La buona notizia è che basta mantenere per alcuni minuti semplici posizioni da realizzare con le proprie mani (“mudras”) per venirne a capo. Un esempio? Per chi ha paura di volare può essere sufficiente avvolgersi l’indice di una mano con le dita dell’altra, e mantenere la presa per 3-5 minuti, respirando profondamente. “Questa posizione – spiega Heike – stimolando reni e vescica, ripulisce il sangue dalle tossine, ma anche dalle paure, che sono sempre legate a ricordi negativi. Il punto è liberarsi, perché secondo lo Jin Shin Jyutsu non si soffre o ci si ammala per qualcosa che proviene dall’esterno, ma per qualcosa che è in noi e che il nostro corpo non riesce ad espellere Punti chiave / Trigger points Per il Jin Shin Jyutsu nel nostro corpo sono posizionate 26 serrature per lato, che possono interrompere oppure ristabilire, opportunamente stimolate, i flussi di energia Jin Shin Jyutsu teaches that we have 26 locks on each side of our body, which can interrupt, or re-establish when stimulated, our flow of energy

Vademecum Heike Hoerdemann tiene corsi di Jin Shin Jyutsu aperti a tutti coloro che vogliono vincere la paura di volare o che vogliono approfondire questa antica arte giapponese. I corsi si tengono a Roma e hanno una durata di 6 giorni (articolati in 2 giorni per 3 week end) Per informazioni: 335 1802679; info@yogainrome.com; www.yogainrome.com

Heike Hoerdemann holds Jin Shin Jyutsu courses for anyone who wants to conquer a fear of flying or would like to learn more about this ancient Japanese art. Courses are held in Rome and last six days (three weekends) Info: +39 335 1802679; info@yogainrome.com; www.yogainrome.com

caused by external agents but by internal issues, things we haven’t managed to cleanse ourselves of”, explains Heike. Wrapping your index finger doing no good? Never mind, there are plenty of alternatives for dealing with fear of flying, such as stimulating your two number 22 locks just below your

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come dovrebbe”. La posizione dell’indice non ha funzionato? Niente paura, esistono molte altre soluzioni per chi teme il volo, come ad esempio stimolarsi, a braccia incrociate, le due serrature numero 22, posizionate poco sotto le clavicole, oppure tenersi le due serrature 19 (esterno dei gomiti), sempre a braccia incrociate. Cercate qualcosa contro il jet lag? Basta tenere avvolte le cinque dita di una mano, una alla volta per circa 3 minuti cadauna. Ma lo Jin Shin Jyutsu prevede un’articolata serie di semplici posizioni anche contro nausea, mal di testa, attacchi d’asma, problemi respiratori e qualunque emergenza psico-fisica possa capitare durante un volo. “Sono importanti l’attenzione e l’intenzione con cui si fanno le mudras, e vedrete che risultati”, assicura Heike. Perché allora non provare? n

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collar bones by crossing your arms, or try your two number 19 locks (outer elbows), again with your arms crossed. Looking for something against jet lag? Just keep the five fingers of one hand wrapped, one at a time, for about 3 minutes each. Jin Shin Jyutsu also has a whole series of simple positions against nausea,

headaches, asthma attacks, respiratory problems and a host of other mental and physical emergencies that can crop up during a flight. “Your attention and intention play an important role when you apply mudras, then you will see results”, assures Heike. So why not give it a try? n

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AFFARI Business

Da città a smart land Come garantire ai nostri centri urbani un futuro di successo? Una risposta proviene da To Be Verona, il progetto di marketing territoriale in corso nel capoluogo scaligero Sponsorship Il progetto To Be Verona è sostenuto, tra gli altri, anche da Air Dolomiti Sotto: il secondo Forum internazionale To Be Verona, tenutosi lo scorso autunno presso l’Auditorium della Gran Guardia The To Be Verona project i s sponsored, among others, by Air Dolomiti Below: the second international To Be Verona Forum, held last autumn in the Gran Guardia Auditorium, focused on the theme of marketing intangibles and the role of cities in the new economy

From City to Smart Land. How can we guarantee the future of our towns and cities? One way forward lies in To Be Verona, the project marketing the city and its surrounding area Storia/story Antonella Serra

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e città del futuro saranno fulcro dell’economia solo se sapranno essere polo di innovazione, con una solida base di capitale umano e una grande attenzione a creatività e ricerca. Solo in questo modo potranno essere smart land, aree in grado non soltanto di attirare iniziative e imprese di successo, ma anche di garantire alle popolazioni residenti un’elevata qualità della vita.

The cities of the future can only continue to thrive if transformed into innovation hubs, hatcheries for creativity and research, with a solid foundation of human capital. Future “smart lands” will be areas that manage to attract successful enterprise and ensure a high standard of living for their inhabitants. And this is the vision that has inspired “To Be Verona”, the marketing project promoting Verona and its hinterland internationally, taking the city up to the next level and ensuring its future. Not,

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È da riflessioni come questa che ha preso vita “To Be Verona”, il progetto di marketing territoriale che intende far conoscere a livello internazionale le potenzialità di Verona e del suo hinterland, traghettandoli verso un futuro di soddisfazioni. A ben guardare la città di Romeo e Giulietta ha già parecchi assi nella manica: storia, arte, cultura ed enogastronomia, ma anche infra-

mind you, that the city of Romeo and Juliet is doing badly, with its solid bedrock of history, art, culture and great food and wine attracting tourists, excellent infrastructure and a plethora of leading industries. But resting on your laurels is not an option. “The economic map of the world is morphing radically and rapidly”, explains economist Enrico Moretti from the University of California. “New centres of economic propulsion are replacing the old. Tiny villages you would have been hard pressed to

pinpoint on a map a few decades ago are now thriving megalopoli with thousands of new companies and millions of jobs”. To help make Verona and its territory into a future smart land the promoters of the project intend to foster the development of innovative, sustainable enterprises and promote proactive tourism by raising levels of awareness and stimulating new investments. So where is it all going to come from? For a start from an annual international forum intended as a seedbed for

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strutture e attività industriali di prim’ordine. Guai, però, a dormire sugli allori: “la cartina economica del mondo – avverte l’economista Enrico Moretti dell’Università della California – sta cambiando rapidamente e radicalmente. Nuovi centri di propulsione economica stanno soppiantando i vecchi. Città che fino a qualche decennio fa non erano che minuscoli punti a stento individuabili sulle cartine si sono trasformate in floride megalopoli con migliaia di nuove aziende e milioni di nuovi posti di lavoro”. E per fare di Verona e del suo territorio una smart land del futuro, i promotori del progetto intendono favorire lo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili, e al tempo stesso promuovere un turismo proattivo, che scelga di visitare Verona consapevolmente, stimolando così nuovi investimenti. I mezzi per realizzare questo lungimirante progetto? Un forum internazionale a cadenza annuale, terreno fertile

per la nascita di nuove idee; l’Officina To Be Verona, vero e proprio think tank capace di raccogliere, selezionare e sviluppare progetti che promuovano l’innovazione e l’apertura internazionale; un valido team di giornalisti ed esperti in pubbliche relazioni. “Far emergere i valori immateriali di una comunità – sottolinea Elisabetta de Strobel, project manager di To Be Verona – è il primo passo per creare un’atmosfera adatta alla consapevolezza del cambiamento, perché le nuove imprese si basano sulla produzione di idee, di sapere e di valore”. “To Be Verona – aggiunge dal canto suo Mauro Galbusera, presidente di Ass.Im.p. – vuole essere una risposta alle sfide competitive della contemporaneità che vede le città, più degli Stati, al centro dello sviluppo e dell’innovazione. Queste sfide vanno colte immediatamente, altrimenti si viene superati da altre realtà più dinamiche”. Business e turismo, presente e futuro: Verona ha le idee chiare. n

Spazio alle idee A space dedicated to ideas Sopra: Mauro Galbusera, presidente di Ass.Im.P., ed Elisabetta de Strobel, project manager di To Be Verona A sinistra: oltre al momento congressuale, il secondo Forum internazionale “To Be Verona” si è articolato in 12 eventi, realizzati nel centro storico Above: Mauro Galbusera, president of Ass.Im.P., and Elisabetta de Strobel, project manager for To Be Verona Left: the second international To Be Verona Forum was supported by 12 extra events held in the historical centre illustrating lesser-known aspects of the city

Vademecum To Be Verona è un progetto Ass.Im.P., l’associazione tra imprenditori e professionisti di Verona Per informazioni: www.tobeverona.it To Be Verona is a project launched by Ass.Im.P., the local association that groups together business people and professionals. For info see www.tobeverona.it

new ideas, the Officina To Be Verona, a dynamic think tank for gathering together, selecting and developing projects promoting innovation and internationalisation, plus an efficient team of journalists and experts in public relations. “The first step towards creating a climate of awareness on the

importance of change is to highlight the intangible values of a community”, explains Elisabetta de Strobel, project manager at To Be Verona, “because new enterprises are based on ideas, knowledge and values”. “To Be Verona is a way of rising to today’s challenge; a challenge which sees cities, rather than

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states, at the centre of development and innovation”, adds Mauro Galbusera, president of the local Ass.Im.p. association. “This is an issue that has to be faced immediately, otherwise other places will beat you to it”. Business and tourism, present and future: Verona is on the right track. n

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AFFARI Business

Fiduciosi alla meta

Credere nelle proprie capacità e nei propri valori è la prima regola di un imprenditore di successo. Tema che approfondiamo insieme a Roberto Mordacci, preside della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano UNITED WE STAND. A belief in one’s abilities and values is the first rule for a successful entrepreneur. A theme we explore with Roberto Mordacci, dean of the Faculty of Philosophy at the San Raffaele University of Health and Life Sciences in Milan Storia/story Innovation&Research Team di InfiniteArea

Raccontare e raccontarsi People and stories Un momento dell’incontro organizzato da InfiniteArea e Veec.it sul tema della fiducia The meeting organised by InfiniteArea and Veec.it on the theme of trust

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enza valori, perdi valore. Un gioco di parole, ma si tratta di una verità ben nota alle aziende che su temi quali la fiducia, il senso di appartenenza e la reputazione hanno costruito la loro crescita e il loro successo. Ecco perché InfiniteArea, l’“incubatore capovolto” di Montebelluna (Treviso) in collaborazione con Veeco.it ha deciso di coinvolgere imprenditori di qualsiasi settore per raccontare e raccontarsi e per riflettere su come questi

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valori giochino un ruolo chiave nell’ambiente lavorativo. Il primo appuntamento (i prossimi sono l’8 febbraio e l’8 marzo) ha messo a confronto i manager sul tema della Fiducia, discusso con il Prof. Roberto Mordacci, preside della Facoltà di Filosofia dell’Università VitaSalute San Raffaele di Milano. Abbiamo chiesto al docente di raccontare quali siano stati i punti che maggiormente lo hanno colpito fra quelli emersi durante l’incontro.

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75 Ottimo investimento Great investment Secondo la scuola di Harvard, le pratiche amiche nei confronti dei dipendenti portano a indubbi benefici According to the Harvard School of Business, labourfriendly practices bring their own benefits

Professor Mordacci, come può la fiducia in sé stessi agire da moltiplicatore di fiducia? “Gli imprenditori sanno che la fiducia nelle nostre capacità e nei nostri valori è contagiosa: stare accanto a persone fiduciose alimenta la credenza di poter ottenere gli stessi risultati. Non solo: la fiducia in noi stessi ci rende credibili e autorevoli agli occhi degli altri e stimola la disponibilità a collaborare. Infine, la fiducia nei confronti di se stessi permette una buona gestione dell’errore, evitando che l’interlocutore perda fiducia in noi”. Avere fiducia significa perdere il controllo? “Non solo nell’ambiente lavorativo, la fiducia rende meno necessario il controllo perché crea collaborazione, lealtà e serenità operativa. La fiducia è una forma di controllo indiretto e non invasivo: è in grado di lasciare alle persone più libertà di esprimersi”.

No values, no value. A play on words perhaps, but true nonetheless; a fact that companies who have built their growth and success on trust, a sense of belonging and reputation are well aware of. Which is why InfiniteArea, the “upside-down incubator” in Montebelluna (Treviso), together with Veeco.it, has decided to invite business people from all sectors to talk about themselves and their stories and reflect how these values play a key role in the workplace. The first meeting (the next ones are scheduled for 8 February and

La fiducia deve essere concessa solo a chi la “merita”? “Da un lato la fiducia serve da incoraggiamento, almeno inizialmente e dunque è bene concederla senza condizioni. Dall’altro, è sempre bene valutare l’ampiezza della delega e la persona a cui la si concede: è bene comunque valutare se in chi la si ripone si è riscontrata volontà di riceverla, dedizione al proprio dovere, sicurezza della relazione instaurata”. La fiducia può favorire l’innovazione in azienda? Certo, perché migliora la collaborazione e la condivisione fra i diversi stakeholder. Di più. Le persone che hanno fiducia in sé stesse hanno anche una maggior stima di sé e sono più portate all’azione. Anche la crescita e lo sviluppo dei collaboratori vengono incentivati

8 March) was chaired by Professor Roberto Mordacci, dean of the Faculty of Philosophy at the San Raffaele University of Health and Life Sciences in Milan, and saw managers debate the theme of Trust. We asked Professor Mordacci to tell us about what emerged from the debate.

dent people feeds the belief you can get the same results. Not only. Self-confidence gives you credibility and authority in the eyes of other people and stimulates their willingness to cooperate. Finally, self-confidence means you handle mistakes better, without people losing faith in you”.

Professor Mordacci, how can self-confidence act as a multiplier of confidence in general? “Entrepreneurs know that trust in your own abilities and values is contagious: being with confi-

But does trust mean sacrificing control? “In the workplace and elsewhere, confidence and trust make control less necessary, because people are collaborative, loyal and serene. Confidence and trust are a form

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grazie alla fiducia. A ciò si aggiunge che la fiducia stimola l’apertura al cambiamento e la capacità di assumere rischi, perché porta le persone a ‘osare’ di più. La fiducia scardina i pregiudizi”. Quali sono i maggiori nemici della fiducia per l’azienda? “Molti sono i fattori che possono minare la fiducia all’interno di un sistema-azienda. I primi fra questi sono il timore di sbaglia-

re e quello di ammettere l’errore. Inoltre, le persone egocentriche e autoriferite: la fiducia si costruisce su relazioni costituite da persone, le quali sono, dunque, le principali responsabili dell’assenza di fiducia o del suo tradimento. L’ultimo nemico della fiducia in azienda individuato è l’assenza di passione nel fare le cose insieme: quando mancano un progetto comune e obiettivi e valori condivisi, la fiducia nell’altro viene meno o è notevolmente ridotta”. n

Vademecum InfiniteArea è la piattaforma per supportare le imprese a innovare e ripensarsi, valorizzando e moltiplicando talenti, idee e connessioni di valore. Web: www.infinitearea.com; mail: info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area

InfiniteArea is the platform that supports businesses and helps them innovate and rethink their game plans, enhancing and multiplying talents, ideas and high value connections For further info check out: www.infinitearea.com; info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area

of indirect, non-invasive control: it means people are given a freer rein to express their potential”. Should confidence and trust be purely for those who have shown they deserve it? “On the one hand trust serves as encouragement, at least initially, and should be granted unconditionally. On the other, you have to consider how much freedom you’re giving and who you’re giving it to. Are they ready for it? Do they want it? How dedicated are they? How solid is your relationship?”.

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Do confidence and trust foster innovation? Of course, because they foster cooperation and the sharing of ideas among the various stakeholders. Moreover, people who are self-confident have higher levels of self-esteem and are more proactive. People grow when they are trusted. Confidence is also about being open to change and willing to take risks; self-confident people are more daring. Trust undermines prejudice”. What are the main antagonists to trust and confidence

in a business setting? “There are a whole host of factors that can undermine trust within companies. The first are fear of failure and fear of admitting failure. Selfish, conceited people are another problem. Trust and confidence are intangibles built on relationships between people, so people are principally responsible when trust is lacking or is betrayed. The last enemy of trust within companies is an absence of passion for doing things together. A lack of shared aims and shared values usually equates with a lack of trust”. n

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Aeroporto di Monaco

air news

Aeroporto di Monaco

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Destinazioni inverno 2016-2017 Destinations winter 2016-2017

La forza della partnership Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale, annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza a un grande network internazionale come tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione, l’assistenza e l’utilizzo delle strutture di terra dei partner della Star Alliance.

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In a global network of alliances Air Dolomiti’s professionalism, reliability and quality make it the ideal partner for Lufthansa in the Italian market . And with Lufthansa, Air Dolomiti is also part of Star Alliance, founded in 1997 and today one of the world’s most important carrier alliances. An extensive choice of flights in code-sharing gives our passengers all the benefits of being part of a big international network, with advantageous fares for ongoing connecting flights andthe use of Star Alliance partners ground assistance facilities.

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SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. I prossimi seminari si terranno a Venezia il 18-19 marzo e a Milano Malpensa l’1-2 aprile. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes “Fly in relax seminaries”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Next seminaries will be organized in Venice on 18-19 March and in Milano Malpensa on 1-2 April. More info on: www.paura-di-volare.it

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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures ph. Aleksandr Dal Cero

Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.

One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg is allowed for Light fares. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage

can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.

bici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche for-

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depen-

ding on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline. DISPOSITIVI elettronici Electronic devices Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dal momento della chiusura del portellone dopo l’imbarco fino alla riapertura al termine del

Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano security measures for hand luggage at European Union Airports

I passeggeri in partenza da tutti gli aeroporti dell’Unione Europea dovranno osservare alcune regole di sicurezza durante la preparazione del proprio bagaglio a mano. In particolare, per quanto riguarda il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) dovranno essere trattati come segue: • dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e ri-

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chiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza; • gli articoli di duty free acquistati negli

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volo. Dispositivi quali cellulari, lettori di eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé durante il decollo e l’atterraggio, mentre i laptop devono essere riposti nella cappelliera o sotto il sedile di fronte nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.

from door closing after boarding, until reopening at the end of the flight. Devices such as cell phones, eBook readers, e-Games and tablets, may be held during take off and landing. During taxi, take off and landing phases, laptops must be stowed in the overhead bin or under the seat in front. Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off for the entire time on board. Please pay attention to crew announcements.

All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON)

Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoli-

che acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.

A bordo dei voli Air Dolomiti sono disponibili, salvo esaurimento scorte, snack vegetariani e gluten free da richiedere al personale di cabina durante il servizio di bordo. Per i passeggeri di business class il pasto speciale può essere richiesto in fase di prenotazione.

Please ask our cabin crew for vegetarian and gluten free snacks during meal services. These are available on Air Dolomiti flights while stocks last. Business Class passengers are kindly requested to specify any particular dietary requirements when booking.

Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”! / Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno. La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

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All passengers departing from all EU airports must follow specific safety regulations regarding hand luggage preparation. Detailed guidelines regarding transportation of liquids and gel based products (healthcare and cosmetics) must be followed: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20); • only one bag per passengers (included infant) is permitted;

• medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.

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I nostri Partner Partnership Hotel Veronesi La Torre, 4*S: SPA, Congress and Wedding Lussuoso hotel di design del gruppo Calzedonia, offre 90 tra camere e suite, tutte arredate dai migliori designer contemporanei come Le Corbusier, Gaetano Pesce e Verner Panton. A pochi minuti dall’aeroporto di Verona, è ideale per coniugare business e relax o per trascorrere vacanze con la famiglia alla scoperta di Verona e del lago di Garda. Offerta speciale per i passeggeri di Air Dolomiti: 10% di sconto per camera e colazione (valido fino al 31/12/2017 mostrando al check-in la carta d’imbarco del 2017). Prenota su www.hotelveronesilatorre.it e inserisci “AIRVERONESI” nel campo “Codice”. Per ulteriori informazioni: Tel. 045 8604811 e-mail: info@hotelveronesilatorre.it

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Museo Nicolis Nicolis Museum

Il Museo Nicolis di Verona è un’occasione da cogliere per chiunque arrivi in città. Un museo moderno che parla attraverso l’emozione, la digitalità e una collezione di auto, moto e biciclette d’epoca tra le più importanti d’Europa. Il fondatore, Luciano Nicolis, è stato un pioniere nel recupero dei materiali e della carta in particolare. Il museo prosegue la sua missione: gli oggetti del passato acquistano un nuovo ruolo e diventano racconto. Nei 6mila metri quadrati figurano aerei, strumenti musicali, macchine da scrivere e centinaia di modelli d’epoca, sia civili che militari, tra i quali l’unica Lancia Asturia Mille Miglia 1938, il primo motore a benzina del 1882, l’Alfa Romeo 6c 1750 GTC Castagna del 1931 e “l’auto dei re”, l’Isotta Fraschini del 1929. Otto collezioni e un unico denominatore: la capacità dell’uomo di superare le distanze, nel tempo e nello spazio. V I L L A F R A N C A

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Whatever reason brings you in Verona, a visit to Museum Nicolis is heartily recommended. A modern museum that speaks through emotions, digital tools and a collection of classic cars, motorbikes and bicycles among the best in Europe. The founder, Luciano Nicolis, was a pioneer in the recovery of materials and of paper above all. The museum carries on his mission: objects from the past acquire a new role and become tales. The museum’s 6,000 square meters include aircrafts, musical instruments, typewriters and hundreds of vintage models, both civilian and military, including the only existing Lancia Asturia Mille Miglia 1938, the first petrol engine of 1882, Alfa Romeo 6c 1750 GTC Castagna 1931 and “the car of kings”, the 1929 Isotta Fraschini. Eight collections share a common meaning: the timeless human ability to overcome distances in both time and space. www.museonicolis.com

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HP Motorrad is the leader company for the motorcycle rental in Italy. The headquarter is set close to Linate Airport (Milan), but has several rental stations all over Italy. For this reason you can pick up a bike in a branch and return it in a different one. The company has more than 200 units in its fleet, all new models: BMW, Ducati, HarleyDavidson and MotoGuzzi. Holiday? Weekend? Or simply a test-ride? Choose HP Motorrad and plan the rental according to your needs. Let’s come true your Italian motorcycle rental dream. www.motorbikerentitaly.com FEBBRAIO-MARZO 2017 numero 130



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