Alfredo Zappa
IL CANNONIERE ARMAROLO ADOLFO ZAPPA
E LE VICENDE DELLA BATTERIA PL 211 DI MONTE RACHI
Alfredo Zappa
Lero 1943
Il Cannoniere Armarolo Adolfo Zappa e le vicende della Batteria
PL 211 di Monte Rachi
Adolfo Zappa
27.07.1923 – 01.09.1986
Sembra impossibile che per molti dei nostri genitori esistano vuoti di immagini che durano decenni.
Mio padre è uno di loro. Le sue foto in divisa, sono andate perse sul campo.
1940
Pugile dilettante e operaio alla
ISOTTA FRASCHINI
1943 -
1945
Cannoniere Armarolo
Regia Marina Italiana
1950
qualche anno dopo il suo ritorno a Milano
Era giunto a Lero a fine giugno del 1943.
Il Foglio Notizie della Marina Militare indicava la sua destinazione presso la Batteria antiaerea e navale PL 211
Mitragliera Breda 37/54 Cannone 102/35 La Batteria PL 211 nel 1943 1 2 3 4 stazione di tiro
Prophetas Elias e la stazione di tiro
La Batteria PL 211 oggi (foto del 2019)
I resti della piazzuola 2 E l’ingresso alla sua riservetta
Quello che rimane della Piazzuola 4 e della sua riservetta
Vista dal campo verso la baia di Alinda
Gli alloggiamenti della PL 211 (foto del 2019)
A destra in primo piano
il volume che forse conteneva
cucina e vettovagliamento
Qui sotto la garitta
I servizi igienici
Le piattaforme delle tende per alloggiare i marinai
Cosa è successo alla PL 211
Dal 26 settembre al 31 ottobre, durante la prima fase della battaglia, la batteria 211 fu pesantemente bersagliata, dai caccia Messerschmitt e dalle bombe sganciate in picchiata dagli Stukas e dagli JU88 tedeschi che scendevano accompagnati dall’ululato terrificante delle loro sirene a flusso d’aria, tristemente note come “Trombe di Gerico”.
Cannonieri e serventi ai pezzi, (papà era uno di loro), non reggevano più dalla stanchezza, dalla fame, dalla sete, dall’intossicazione di balistite. I continui attacchi avevano ridotto e in alcuni casi azzerato i rifornimenti: mancava l’acqua da bere e bisognava razionare il vettovagliamento.
Ai primi di novembre le incursioni aeree registrarono una pausa inaspettata. I tedeschi si preparavano all’assalto finale.
Il lancio dei paracadutisti
Lunedì 8 novembre verso le 11 un Henkel proveniente da Sud volando alla quota suicida di 600 metri sfuggì alla batteria di Monte Meraviglia per scaricare le sue bombe sulla 211. A causa dell’incursione e delle avarie per l’intenso impiego, i quattro cannoni da 102/35 erano così fuori uso.
Venerdì 12 novembre verso le 14,30 uno stormo di Messerschmitt Bf 109 scese a smitragliare la dorsale di Monte Rachi per aprire la strada a una cinquantina di Junkers 52 che scaricarono nel cielo nugoli di paracadutisti.
Sul monte la lotta fu feroce. Non esisteva un fronte preciso, i paracadutisti piovuti dal cielo erano sparsi ovunque. Bisognò aspettare fino all’imbrunire perché gli assaltatori avessero la meglio sulla 211. Si arrivò a combattere all’arma bianca.
Dov’era papà in quei momenti non lo saprò mai. Non ho mai trovato il coraggio di chiedergli se avesse ucciso.
Nella confusione della resa alcuni erano riusciti a scappare. Uno di questi raggiunse la batteria di Monte Meraviglia portando la notizia che il tenente Antonino Lo Presti era stato trucidato con una revolverata alla testa.
La prigionia e il ritorno a casa
La battaglia degli italiani alla 211 si concluse così.
Per la conquista di Lero bastarono solo altri quattro interminabili giorni.
Poi la resa e la tragedia di vedersi presentare con spietatezza disumana il conto delle pesanti perdite inflitte agli assalitori.
Non so come e quando fu catturato papà. Raccontò di aver rifiutato di arruolarsi nelle file della Wehrmacht, così come di collaborare nei campi di lavoro.
Venne deportato ad Atene e da qui verso Ucraina e Bielorussia. Giunto infine in Polonia, fù liberato dalle truppe russe nell’aprile del 1945 dopo la battaglia di Danzica e trasferito nel campo di raccolta di Bromberg.
Tornò in Italia il 17 ottobre 1945.
Per chi volesse approfondire la completa ricostruzione degli accadimenti occorsi attorno alla Batteria PL 211 e la storia delle mie ricerche sul campo, rimando alla lettura del romanzo
NATI
PER RIESISTERE
edito da Le Piccole Pagine nelle librerie italiane da ottobre 2013