FOTOGRAFIA MATERICA


Per quanto riguarda la prima proposta di moodboard l’idea che avevo in mente era quello di un utilizzo più domestico, ho optato per questa combinazione di verdi con l’idea di utilizzare superfici in legno o elementi naturali come piante nonchè ampie aperture per la luce, trovo che il dinamismo offerto dalla piastrella riesca a ravvivare e comunicare molto bene con l’ambiente.
Per la seconda proposta di moodboard l’idea era quella di proporre uno spazio museale, la piastrella con questi colori mi ricordava molto la pavimentazione di ville d’epoca e, viaggiando con l’immaginazione, ho trovato molto interessante la combinazione con opere d’arte, ovviamente non un museo moderno come un white box perchè prenderebbe troppa attenzione ma una pinacoteca potrebbe essere sicuramente più adatta.
In questo ambiente, è la piastrella a stabilire il primo contatto con lo spettatore. Le sue superfici, cangianti e opache, si distendono come un tappeto di intenzioni, scandite da un ritmo visivo preciso. Le tonalità — rosso bruciato, bordeaux profondo, nero vellutato — costruiscono un pavimento che pulsa di calore e gravità.
È un terreno sensoriale, quasi lavico, che orienta e coinvolge, portando lo sguardo in avanti, verso un punto d’attrazione magnetico. Ed è qui che si accende il contrasto cromatico. Il pavimento — scuro, caldo, quasi viscerale — si oppone radicalmente alla freschezza visiva del quadro. Questa tensione tra i rossi e i neri del suolo e i bianchi e blu della tela non è solo estetica: è narrativa. Il percorso si fa attraversamento tra due mondi. La piastrella rappresenta l’umanità, la materia, il peso del tempo.
Il quadro, invece, è fuga, sublimazione, verticalità.