Rassegna stampa Presidente agsm

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Rassegna stampa del Presidente

gennaio-settembre 2014


BOSCO CHIES

UOVA La società digestione di San Giorgio lancia il progetto di un nuovo impianto di risalita con lo slogan «Adotta un seggiolino»

Una ssciare sul Tomba Si sfrutterebbe la mitica pista Nord che è inutilizzata dopo la chiusura di Branchetto: intanto è scattata una denuncia per i danni alla rete dei «cannoni» ............................................................................. Vittorio Zambaldo .............................................................................. Malga San Giorgio non lascia, anzi raddoppia e le difficoltà stimolano l'iniziativa della nuova società Bintar Snea, che ha in affitto gli impianti di risalita della Lessinia. C'è in progetto, e i particolari saranno resi noti a giorni, di riattivare la mitica pista del Tomba Nord dove è nato lo sci da discesa veronese, da oltre un decennio purtroppo inutilizzata con la chiusura degli impianti di risalita di Branchetto. Scadrà nel 2015 l'autorizzazione per lo skilift della pista Slalom e il rinnovo della vita tecnica, che si preannuncia costoso, ha stimolato gli imprenditori di Bintar Snea a pensare a qualcosa di diverso per sop-

perire all'eventuale dismissione di quell'impianto. Da questa sera è annunciata sul sito internet di Malga San Giorgio la presentazione del progetto «Adotta un seggiolino», con la quale si chiede agli appassionati di neve e di sport invernali di farsi carico dell'acquisto di seggiolini per il nuovo impianto a fune che potrebbe riportare sul Tomba gli sciatori. «Pensiamo a un comprensorio che abbia base di partenza a San Giorgio e sfrutti gli impianti esistenti del Valon, magari potenziato, e della seggiovia Gaibana, aggiungendo il nuovo impianto per il Tomba», riferisce Marco Giani, direttore tecnico della stazione.

L'idea di sfruttare quella parte di montagna dove la neve se

C i s o n o st ati da n n i a i q u ad r i el ettrici e alle condotte dell'acqua MARCO GIANI DIRETTORE DI SAN GIORGIO

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ne va per ultima (si è sciato ancora fino ai primi di maggio) è accarezzata dagli imprenditori di Bintar Snea che si sono votati al rilancio della stazione con soluzioni anche innovative. I problemi non mancheranno, a partire da quelli economici e di autorizzazioni, perché siamo in piena zona Parco naturale regionale. Il Piano ambientale vieta nuovi impianti e obbliga allo smantellamento di quelli non più utilizzati, ma le norme potrebbero essere riviste, perché il piano è da anni tutto in discussione, ma per le note vicende legate alla Comunità montana, è anche fermo da anni.

Chi invece non sta con le mani in mano sono ignoti sabotatori che cercano di ostacolare l'avvio della nuova gestione della stazione. «Ci sono stati danni ai quadri elettrici e alle condotte dell'acqua per l'innevamento programmato», riferisce Giani. «Se per le condotte è pensabile un'usura legata agli anni, per i quadri elettrici è più difficile credere che si siano rotti da soli». Sono i quadri di comando dei cannoni sparaneve e i tubi

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Escursionisti sul pendio del monte Tomba dove oggi sono tracciatele piste perii fondo che portano in quota l'acqua in pressione delle torri di raffreddamento per essere utilizzata dai cannoni. Ci sono cali di pressione in più punti per perdite nelle tubazioni. C'è anche chi ipotizza che i buchi si siano creati in seguito a scariche elettriche della corrente a 380 volt nel terreno che avrebbe perforato i tubi d'acciaio in pressione. Comunque sia Nereo Ceschi, del consiglio di amministrazione di Bintar Snea, ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri di Bosco Chiesanuova e saranno ora gli investigatori a stabilire che cosa sia dovuto

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a usura o che cosa abbia le caratteristiche del danno provocato. L'assessore provinciale alle aziende partecipate Ivan Castelletti che ha seguito molto davicino l'evolversi della situazione di San Giorgio è stato in sopralluogo nei giorni scorsi con il presidente diAgsm, Paolo Paternoster, al fine di chiedere un intervento dei tecnici che individuino i punti di perdita delle condotte e vengano riparati.

Castelletti ne ha approfittato anche per lanciare un appello «ai tanti veronesi appassionati di sci e di montagna, perché

visitino la Lessinia e San Giorgio, che ha piste bellissime, sono a pochi passi da casa, meritano di essere valorizzate e percorse. La situazione di partenza era difficile», aggiunge Castelletti, «ma il progetto presentato da Bintar Snea, ha individuato un percorso lungimirante che coinvolge lavoratori, commercianti e che troverà il sostegno economico dei privati: questo è un progetto di transizione per una stagione invernale ma che auspichiamo possa essere occasione per un rilancio della stazione e della località». • O RIPRODUZIONE RISERVATA

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II Pcl : azienda come un bancomat. La replica: il progetto precede il prelievo

VERONA - «Al Comune servono i soldi? Si faccia la super holding al più presto». Volendo riassumere, è questo il contenuto della lettera inviata dal presidente di Agsm, Paolo Paternoster, lo scorso 23 novembre, all'indirizzo del sindaco Flavio Tosi. E il Pd attacca: «Il Comune vuole utilizzare la partecipata come un bancomat». A PAGINA 4 Or58to

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A novembre la comunicazione: da girare a Palazzo Barbieri gli udii e le riserve di bilancia la risposta in una lettera di Paternoster: «Non consente l'equilibrio finanziario e il rispetto dei parametri imposti dalle banche». Da qui l'esigenza di accelerare sul progetto di «cassaforte» comunale

Spunta un carteggio azienda-giunta. «Richiesta compatibile solo con rafforzamento patrimoniale» 0

Agsm, i l Comune preleva 18 Il Pd accusa: così si s iesa la, s VERONA - «Al Comune servono i soldi? Si faccia la superholding al più presto». Volendo riassumere in una riga è questo il contenuto della lettera inviata dal presidente di Agsm, Paolo Paternoster, lo scorso 23 novembre, all'indirizzo del sindaco Flavio Tosi. Un documento, protocollato dall'area risorse economiche in cui si risponde alla richiesta di «una distribuzione straordinaria di riserve costituite con utili per un importo massimo di euro io milioni» da aggiungersi agli otto milioni di utile di esercizio già previsti, pervenuta all'azienda partecipata il 18 novembre. La risposta di Paternoster arriva dopo una riunione del consiglio di amministrazione in cui devono essere emerse qualche perplessità al riguardo della richiesta. «Nel prendere atto dei possibili sviluppi - scrive Paternoster - il cda ha valutato che detto prelievo non risulta ad oggi conforme all'obiettivo di garantire l'equilibrio economico-finanziario della società. Il consiglio ha valutato che la distribuzione straordinaria richiesta, pure a fronte di un significativo impatto sui covenants (impegno contrattuale a rispettare determinati parametri di bilancio, ndr) assunti con le banche e conseguente all'aggravio della posizione finanziaria, potrebbe risultare compatibile solo qualora venissero portate a conclusione le ipotizzate operazione societarie di

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Quartier generale Qui sopra un'immagine della sede di Agsm in Lungadige Gaitarossa rafforzamento del patrimonio e della redditività aziendale del gruppo Agsm». Insomma, la richiesta di liquidità da parte di palazzo Barbieri rischierebbe di mettere in difficoltà l'azienda energetica con l'assolvimento degli impegni per quanto riguarda i piani di rientro del debito previsti dagli istituti bancari. A meno che, per l'appunto, non si acceleri con la holding comunale, quel-

la che accorperebbe ad Agsm altre partecipate e che consentirebbe un aumento del patrimonio per la sede di Lungadige Galtarossa. Al tutto per riacquistare credibilità con le banche e poter accedere a bandi con particolari requisiti - è la lettura che ne fa il capogruppo del Partito democratico, Michele Bertucco, che ieri, insieme ai consiglieri Fabio Segantini e Stefano Vallani, ha divul-

gato il carteggio tra Paternoster e palazzo Barbieri - evidentemente gli indicatori finanziari stanno superando, se non lo hanno già fatto, i livelli di guardia. Di qui la necessità di patrimonializzare Agsm e di conferirle il patrimonio Agec. Si dimostra, in questo modo, la vera natura dell'operazione superholding: poter continuare ad utilizzare la partecipata come bancomat». Secondo i

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La le era a a controllata II 19 novembre scorso il Comune chiede ad Agsm, di cui è socio unico, di versare nelle proprie casse 18 milioni, di cui 8 di utili e io di riserve patrimoniali. II tutto verrà poi ratificato da una delibera di giunta dell' 11 dicembre. Ogni anno il Comune preleva soldi dalla controllata che gestisce energia e gas Tue..

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Il presidente di Agsm, Paolo Paternoster scrive che «il prelievo non è conforme all'equilibrio economico finanziario della società» a meno che non si proceda al «rafforzamento del patrimonio» tramite la costituzione della superholding e il conseguente trasferimento di partecipazioni

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calcoli del Pd veronese, dal 2007 a oggi, la giunta Tosi ha prelevato da Agsm più di 107 milioni a cui si aggiungono 4 milioni provenienti di Amia, per un totale che sfiora i 112 milioni. «Ci si chiede - proseguono i consiglieri Pd - con che armi gareggerà Agsm con i colossi che in questi anni si sono costituiti attorno a Verona». A confermare la consegna dei 18 milioni, c'è una delibera di giunta dell'ii dicembre. «Tutto regolare - spiega l'assessore alle Partecipate Enrico Toffali - tutte le amministrazioni italiane dal dopoguerra lo fanno e lo ha fatto anche la giunta Zanotto, tanto che dovette vendere l'immobile della Questura. Per quanto riguarda la holding, si tratta un punto già previsto nel programma elettorale del 2012 e che metterà Agsm in condizioni di generare utili». II presidente Paolo Paternoster assicura che l'azienda rispetterà gli impegni con le banche. «Se la nostra posizione è delicata è perché negli ultimi tre anni abbiamo effettuato investimenti per oltre cento milioni di euro. Il bilancio 2013 è il migliore che l'Agsm abbia presentato e abbiamo un piano preciso per ridurre l'indebitamento. Le richieste del Comune? Sono normali, soprattutto in un momento in cui il governo centrale non dà nulla...»

DaAde Orsato RIPRODUZIONE RISERVATA

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programma e l'operazione Per i consiglieri dei Pd il carteggio è la prova che «l'operazione serve solo a continuare ad usare Agsm come un bancomat». Il Comune si difende: «La holding era decisa da tempo, stava già nel programma elettorale. E aiuterà economicamente l'azienda»

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AZIENDE PARTECIPATE . il Partito democratico accusa il Comune di voler creare la multiutility solo per continuare a prelevare denaro da Agsm

Holdin g e d ividendi, botta e isposta Pd Bertucco: «Escamotage, altro che strategia». L'assessore: «L'operazione nel programma elettorale» ............................................................................. Giorgia Cozzolino «Altro che strategia pensata da tempo, la holding delle aziende municipali è solo un modo per permettere alla giunta Tosi di continuare ad usare Agsm come un bancomat». La denuncia arriva dal Partito democratico che mostra il carteggio tra l'amministrazione comunale e l'azienda di lungadige Galtarossa con l'intento di svelare che l'annunciata creazione di una holding, che dovrà riunire tutte le società partecipate, sarebbe in realtà un'idea nata dalla sempre maggiore difficoltà della società di erogare al Comune gli utili richiesti.

Il capogruppo Michele Bertucco, insieme ai consiglieri Fabio Segattini e Stefano Vallani, mostra infatti la lettera con cui il presidente di Agsm, Paolo Paternoster, risponde alla richiesta del Comune di liquidare gli 8 milioni di utili del 2012 più una distribuzione straordinaria di ulteriori 10 milioni. «Nella lettera», spiegano, «si dice chiaramente che la distribuzione del denaro richiesto non garantisce 'l'equilibrio economico-finanziario della società", ma che potrebbe essere possibile, nonostante l'ag-

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gravio delle esposizioni con le banche, se contestualmente si portasse avanti l'operazione societaria ipotizzata, vale a dire la holding». Il carteggio rappresenta quindi per il Pd la «prova» che «l'operazione non è frutto di una strategia pensata per rafforzareAgsm, masolo un escamotage di corto respiro per permettere al Comune di continuare i suoi prelievi che dal 2007 ad oggi ha assunto la forma di un "saccheggio", ammontando a 107 milioni di euro, pari a circa un terzo del debito di Agsm». «A ottobre l'aziendaha presentato un piano industriale e a novembre, dopo la richiesta del Comune, ne ha redatto un successivo. Una coincidenza?», si domandano i consiglieri preoccupati per il futuro di Agsm che, sì aumenterà il proprio patrimonio, ma aumenterà anche la propria esposizione con le banche. La secca replica arriva dall'assessore alle Partecipate Enrico Toffali che sventola il programma elettorale del sindaco Tosi del 2012 in cui si parla della creazione di una multiutility e spiega: «Ma quale coincidenza, semmai una conse-

questo ne deriva anche una facilitazione della gestione degli utili, tanto meglio». E, a dispetto delle critiche del Pd, la «macchina» è già in moto: «Entro il 2014 saremo idaremo il via al nuovo assetto societario», annuncia Toffali. Anche il presidente diAgsm, Paolo Paternoster, replica al Pd: «Proprio la mia lettera dimostra che l'operazione era da tempo nei piani. Ricordo poi che il Comune non usa i soldi di Agsm per giocare alle slot, ma per fare opere pubbliche inoltre, se il Governo fosse meno "onnivoro", forse il Comune non avrebbe bisogno di chiedere gli utili ad Agsm». •

guenza! Di questa operazione si parla dalla fine degli anni Novanta e si è già fatto un passo in tale senso con l'accorpamento di Amia ad Agsm». E conclude: «Non facciamo la holding per chiedere soldi ad Agsm, ma per gestire in modo più oculato le risorse. Se da

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Verona marca sfletto L «Con Crenwna possono essetzi diverse Continua il pressing di Verona su Cremona per arrivare alla fusione tra le aziende pubbliche, Agsm e Lgh. Stavolta le avances vengono rilanciate dal presidente del gruppo in riva all'Adige, Paolo Paternoster . «Linea Group e l'omologo di Agsm in Lombardia - ha detto, in un'intervista, Paternoster -. Opera in più città, è attiva nel trattamento rifiuti e ha più o meno le nostre stesse dimensioni. Con questa realtà potremo parlare di diverse partnership. Di certo, non ci interessa costruire un supergruppo, operazione già provata altrove che non ha portato buoni risultati». Uno degli sponsor più convinti della nascita di un polo lombardo-veneto delle multiutilityes è il sindaco di Verona Flavio Tosi che, il 27 novembre scorso, ha compiuto un blitz sotto il Torrazzo per cercare di strappare un si a Oreste Perri. Confrontitrale due aziende sono in corso ai massimi livelli anche se, come ha riferito in consiglio comunale dal presi-

La sede di Lgh: l'azienda pubblica veronese Agsm preme perla fusione dente diAem Franco Albertoni, hanno subito un rallentamento. Un occhio in Lombardia e l'altro in Veneto: peril2014, ha annunciato Paternoster, la priorità è quella di «arrivare sino in fondo con la superholding veronese, coinvolgendo

ancheAgec (azienda comunale veronese, ndr). L'unione con Amia (un'altra società del Comune) ha dato ottimi risultati a livello gestionale. Già oggi, del resto, le società si scambiano dipendenti all'occorrenza». Agsm ha chiuso il 2013 con un fatturato di 750 milioni di euro

e una crescita del 15 p per cento rispetto all'anno precedente (20 per cento se limitata al settore commerciale) eun aumento di clienti del 5 per cento. A Verona, però, si consuma meno energia: rispetto al 2012 c'è un calo significativo per quanto riguarda l'elettricità (meno 7 percento) eil gas (meno 4per cento). «Se abbiamo chiuso bene- ha detto il direttore diAgsm, Gian Pietro Cigolini - e grazie all'espansione della rete gas, cresciuta nel corso dell'anno con l'acquisizione dei Comuni della Val Chiamo. In generale, però, ha contriE uito anche l'aumento dei clienti per quanto concerne l'erogazione dell'energia elettrica in libero mercato». «Abbiamo adottato -ha continuato Cigolini - una politica di cauta espansione obbligata in quanto si comportano così tutte le aziende. Ma abbiamo preferito ottenere un numero di clienti ridotto e affidabili piuttosto che fare grandi cifre e poi dover affrontare i morosi». O RIPRODUZIONE RISERVATA

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di GilbertoBazoli Verona spinge, Cremona frena; i1 corteggiatore insiste, la corteggiata non solo si ritrae ma si volge altrove: le prove di fusione tra Lgh (di cui il Comune è il principale azionista) e Agsm, l'aziendain riva all'Adige, sembrano segnare il passo. In questo momentoilborsino pende per il `matrimonio ' con Monza e Como, Acsm-Aga , e Seregno, Gelsia. Insomma, me io a qquanto pare, un nuovo polo Îombard o delle multiutility che uno lombardo- veneto . In questi giorni da Verona e dai collaboratori

del sindaco, il leader leghista Flavio Tosi , sono arrivate altre avances per giungere a siglare l'alleanza con Lgh. Le ultime in ordine di tempo dal presidente di Agsm, Paolo Paternoster. «Linea Group è il nostro omololo in Lombaria», ha dichiarato. Per pl oi declinare i concetto: «Opera in più città, è attiva nel trattamento dei rifiuti e ha più o meno le nostre stesse dimensioni. Con questa realtà potremmo parlare di diverse partnership . Di certo, non ci interessa costruire un super grupp -po,erazingàvtltroveche non ha portato buoni

Albertoni. aspettiamo il risultato del lavoro

dei consulenti

risultati». Sullastessalunghezza d'onda il direttore generale di Agsm, Giampietro Cigolini. «Contiamo di arrivare ad accordi vincolanti entro la fine di gennaio». Difficile che sia così. «Non c'è più stato nessuno sviluppo- commenta il presidente diAem Patrimoni, Franco Albertoni -. Abbiamo in programma di rivederci a metà mese con gli altri soci di Lgh p er valutare il lavoro fatto in queste settimane dai consulenti, ai quali è stato affidato il compito di valutare i pro e i contro delle opzionisultappeto». Albertoni sottolinea il fatto che al momento «non c'è un'ipotesi privilegiata rispetto ad altre ed e stato chiesto agli advisors di predisporre un confronto tecnico tra le varie soluzioni possibili». Il numero uno

della ex municipalizzata, che segue il `risiko' delle aziende pubbliche tenendosi in stretto contatto con il sindaco Oreste Perri , si ferma qui. Ma, stando alle indiscrezioni (bisognerà comunque f are i conti con gli altri azionisti di Linea Group), Cremona guarda con maggior favore alla nascita di un grande polo lombardo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ui problema di potew nu i possibili alleati Sono varie le ragioni che stanno raffreddando il feeling di Cremona con Verona. Vanno dall'omogeneità territoriale con Como-Monza e Seregno all'indebitamento della veneta Agsm. Peserebbe, e non poco, anche il tatto clie il gruppo brianzolo ha una proprietà variegata (compreso il colosso AZA, Brescia-Milano), come Lgh, mentre quello veronese ha un unico referente: il Comune. E, in ultima analisi, il sindaco Tosi. Sedersi al tavolo con più azionisti è meglio, in termini di potere e capacità contrattuale, clie farlo avendone davanti uno solo.

La sede di Linea group holding Il progetto di fusione con la veronese Agsm segna una battuta d'arresto

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BRENTINO BELLUNO e DOLCE. Lapprovazione del progetto presentato da Vega srl apre uno spiraglio al nuovo viadotto

Il ponte sulla centrale? Si può Ora servono i soldi per cos °rlo sopra l'impianto che produrrà energia idroelettrica ............................................................................. Barbara Bertasi Sos per il ponte tra Peri di Dolcé e Rivalta di Brentino Belluno, infrastruttura cruciale per la Valdadige ma giunta ormai all'età della «pensione». Il viadotto, come è noto, deve essere rifatto. Esistono al proposito due progetti: uno preliminare, commissionato dalla Provincia anni fa, prevede un nuovo ponte in sospensione sull'Adige che costerebbe sui 13 milioni di euro, l'altro creerebbe il ponte sfruttando la centrale idroelettrica sull'Adige, per la realizzazione della quale ha presentato istanza alla Provincia la Vega srl, partecipata di Agsm. Questa seconda ipotesi implicherebbe una spesa per il ponte di molto inferiore: poco meno di sette milioni. Adesso i tempi sarebbero maturi, ma è ora di alzare la voce per non perdere l'occasione. A farlo presente è l'assessore provinciale alle aziende partecipate Ivan Castelletti: «L'iter per realizzare la centrale ha avuto il parere favorevole della giunta e della commissione provinciale valutazione impatto ambientale (Via), attende solo l'esito della commissione Via regionale, avendo già i pareri favorevoli dei Comuni di Dolcé e Brentino Belluno».

«La centrale per la produzione di energia da fonti rinnovabili è importante», sottolinea Castelletti, «ma, se sarà fatta, va studiata un'integrazione col progetto del ponte tra Peri

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e Rivalta, che si costruirebbe sfruttandone l'impalcato. Mentre la centrale è finanziata da privati e quindi si procederà, al contrario non ci sono certezze sul ponte: per ora ci sono solo 950 mila euro di finanziamento regionale». Conferma Paolo Paternoster, presidente di Agsm: «Ci sono due possibilità. Realizzare solo la centrale o fare un'opera, secondo noi ideale, che inserisce il ponte sopra l'impalcato. Il problema è però quello di ottenere le risorse: mancano sei milioni di euro. «Sarebbe ideale ottenere contributi dalla Regione, ma ci dovremo confrontare con il ministero delle Infrastrutture e trasporti per non perdere quest'opportunità. C'è invece un tavolo aperto con l' A22 per verificare se siano disponibili a partecipare anche solo in parte alla realizzazione del ponte, che sostituirebbe l'attuale in condizioni precarie».

Castelletti sfodera il documento della commissione Via: «Il quadro progettuale precisa che l'impianto idroelettrico è costituito da uno sbarramento in calcestruzzo armato, disposto trasversalmente all'Adige, circa 200 metri a valle dal ponte. Poiché il ponte attuale è in stato di degrado, la Provincia, che aveva progettato la sua demolizione e ricostruzione, si è fatta promotrice dell'iniziativa tesa a realizzare un'unica infrastruttura atta a svolgere le funzioni legate sia alla viabilità sia allo

sfruttamento della risorsa idrica per produrre energia».

«La Direzione regionale difesadel suolo», prosegue il documento, «ha predisposto un protocollo di intesa tra Regione e Provincia per realizzare il nuovo ponte usando le strutture dell'impianto di produzione di energia idroelettrica proposto da Vega srl. Raccolti i pareri favorevoli dei Comuni e dell'autorità di Bacino dell'Adige, s'è sviluppata la soluzione integrata. Le fondazioni e le pile concepite per sostenere la strada di servizio sono state ridisegnate per sorreggere il futuro impalcato dimensionato per una strada extraurbana secondaria (come la spii) e una ciclabile. La Vega, che s'è resa disponibile ad aderire ai contenuti del protocollo d'intesa, ha in ogni caso considerato la possibilità che, se non fosse data l'autorizzazione nei

tempi compatibili, l'opera possa essere resa funzionale alla centrale. Va dunque promosso un tavolo di confronto per cercare finanziamenti coinvolgendo Provincia Autonoma di Trento eAutobrennero per cui il ponte è strategico. È necessario. È l'unico ad attraversare il fiume nell'arco di 30 chilometri, usatissimo anche da mezzi pesanti, nonostante risalga al 1941». Paternoster conclude: «Attendiamo il via della Regione. È il momento per muoversi collegialmente e realizzare un'opera strategica per il territorio». e

Appello

di Castelletti: «Subito un tavolo per trovare i sei milioni necessari»

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«A22 e sm partecipino alla spesa» Esordisce il primo cittadino di Brentino Belluno, Virgilio Asileppi: «Da sindaco poco tempo fa mi sono attivato proprio per creare un tavolo di confronto al quale ho invitato, oltre al sindaco di Dolcé Luca Manzelli, i rappresentanti di Autobrennero, Regione, Provincia e Veneto Strade. Ho inoltre parlato con rappresentanti del ministero dell'Economia e delle Finanze perché, nonostante i bei progetti, se non si trova un finanziamento le nostre ragioni restano parole vuote». «Nel frattempo il ponte», ricorda Asileppi, «è in uno stato di precarietà che peggiora nel tempo. Durante le festività la gente usa molto la sp11 per evitare l'autostrada: tale strada sarà ancora più utilizzata visti gli aumenti dei pedaggi, negli ultimi giorni abbiamo già notato incolonnamenti». Il sindaco di Dolce, Luca Manzelli, interviene a sua volta: «Sono lieto che la centrale idroelettrica abbia l'ok della Via provinciale. La questione resta però la mancanza di risorse per costruire anche il ponte, questione che deve essere risolta lavorando con tutte le istituzioni pubbliche. Non bisogna dimenticare che Agsm e Vega ricaveranno profitti da questa centrale e che quindi, correttamente, potrebbero investirne una parte per costruire il ponte». B.B.

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II ponte che collega Peri e Rivalta è l'unico sull'Adige per 30 chilometri: è ormai da sostituire

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VOrona Agsm, un 2014 formato export S arĂ un anno decisivo per la municipalizzata scaligera: la superholding comunale, il destino di Ca' del Bue, le alleanze da concludere tra Veneto e Lombardia e la novitĂ di due dighe da realizzare in Bosnia

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(( La mia Agsm formato export» Alleanze strategiche, superholdíng comunale e due dighe dafare in Bosnia «Visti i risultati economici del 2013, spero tanto che questo anno nuovo sia almeno identico a quello passato... », celia il presidente di Agsm, Paolo Paternoster, profetizzando un 2014 pieno di utili. In controtendenza rispetto ad un settore che fatica assai a far quadrare i conti: c'è chi sta perdendo soldi con l'energia elettrica, chi con il metano, chi adddirittura rischia di andare a carte quarantotto (Sorgenia). Agsm invece «ha una strategia aziendale che funziona: un mix produttivo che ha beneficiato dell'ottima produzione idroelettrica ed eolica, una maniacale attenzione alla selezione delle utenze e alla qualità del credito, il vantaggio in questo momento di essere... piccoli, potendo così acquistare all'ultimo minuto e ai migliori prezzi», spiega Paternoster, che per questo 2014 intende conservare la ricetta vincente, aggiungendo un ingrediente ben più sapido. Anzi, più d'uno. Anzitutto il fronte alleanze. Da fare cum grano salis, perché sbagliare nozze può essere fatale per un'azienda multiutility (vedi l'esempio Padova-Trieste, tanto per citare il più eclatante). L'azienda - che è integralmente di proprietà del Comune di Verona, quindi si muove anche sulle spalle del sindaco Tosi - sta vagliando una serie

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di alleanze strategiche con buone multiutility di dimensione regionale. Vedi Aim Vicenza, con cui si è già molto più in là di semplici ragionamenti ma già si fanno affari assieme. Vedi Mantova, ma vedi soprattutto Lgh, la holding Linea Group che mette assieme Cremona, Pavia, Lodi, Rovato e Crema. Stiamo parlando del sesto gruppo a livello nazionale, qualcosa come 700 milioni di euro di ricavi, che sta flirtando sia con Verona che con Monza-Como. Ma che con noi ha un feeling più marcato. «Se faremo alleanze, sarà per dare maggiore stabilità al gruppo - commenta abbottonato il presidente di Agsm-. Ma stiamo guardandoci attorno a tutto tondo, Lgh come Mantova o Trento... ». Bah: soprattutto Lgh.

11 presidente Paternoster: «Firmerei per un 2014 uguale a

quello passato» Il secondo piatto forte sarà la preparazione delle gare per la distribuzione del gas nei due ambiti in cui è divisa la nostra provincia. Gare aperte al mondo, che fanno gola a molti, per partecipare alle quali bisogna mettere sul piatto qualcosa come 10 milioni di euro per ogni ambito. Si parla da ora al 2015, anche qui ci saranno

balletti- di alleanze strategiche, di finanziamenti da ottenere, tenendo conto che Agsm è a sua volta proprietaria di centinaia di km di reti del meta-no. Terza portata pesante per il 2014, il progetto comunale di costituire una holding unica che contenga tutte le proprietà e le partecipaazioni di palazzo Barbieri. L'incorporazione di Amia è stata la prima mossa, ma dentro la pancia di questa superholding che vedrebbe proprio Agsm come capofila, potrebbe sicuramente entrare buona parte di Agec (esclusi i servizi cimiteriali e le mense comunali), quindi le quote in Fiera, nell'aeroporto Catullo, nelle autostrade... «Deciderà l'azionista taglia corto Paternoster -, certo che personalmente non vedo alcun motivo per non seguire questa strada. Si creerebbero sinergie operative e di costo di assoluto interesse. Si pensi solo

al fatto che l'attuale veste giuridica di Agec le impedisce di recuperare l'Iva sugli acquisti, sprecando milioni di euro». Il solito capitolo Ca' del Bue («entro il primo trimestre del 2014 sapremo con certezza il suo destino»), e il nuovo capitolo di Agsm formato export. La multiutility scaligera è infatti in fase avanzata per definire la realizzazione di un paio di impianti idroelettrici di notevoli dimensioni in Bosnia Erzegovina, in particolare in quella zona governata autonomameente dall'etnia serba (Repubblica Serba di Bosnia). Difficoltà realizzatine minuscole rispetto ad analoghi impianti in Italia, grande fabbisogno di elettricità in zona, agevolazioni governative e finanziamenti già pronti della Banca europea degli investimenti. Un ritorno economico di sicuro interesse, per opere che verrebbero realizzate entro questo decennio integralmente da Agsm. Quando l'azienda veronese potrebbe avere dimensioni ben superiori a quelle attuali.

Nicola Salvagnin

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TELERISCALDAMENTO. Accordo tra l'azienda e l'Agsm. Connessione conclusa entro due mesi

Dai fdrá orni della Riva Acciaio calore per le case della città Verrà coperto il 10 per cento del consumo di tutti gli edifici collegati Paternoster: «In questo modo avremo sette milioni di Kwh l'anno» .................................................................. Manuela Trevlsanl Sono partiti nei giorni scorsi i lavori che daranno avvio a un nuovo progetto sul teleriscaldamento, che vedrà Agsm collaborare con l'azienda privata Riva Acciaio. Paolo Paternoster, presidente della multiutility cittadina, spiega l'obiettivo di questa iniziativa. «Collegandoci agli scambiatori installati dalla Riva Acciaio nel proprio piazzale, potremo sfruttare il calore prodotto dai forni dell'acciaieria e cederlo all'acqua che transita nelle tubazioni del teleriscaldamento e cheverràveicolata nella rete del centro città», fa sapere Paternoster. «Attraverso questo meccanismo riusciremo a ottenere circa sette milioni di kilowattora all'anno, che contribuiranno a coprire circa per il lo per cento il consumo di tutti gli edifici riscaldati collegati». Un risparmio non tanto in termini economici, quanto piuttosto ambientali, come precisa Paternoster. «Ogni anno verseremo a Riva Acciaio una quota, in funzione di quanti kilowattora ci verranno ceduti, ma l'aspetto importante è che si tratterà di calore energetica-

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mente ed ecologicamente gratuito, che finora andava prodotto e poi disperso». Le reti del teleriscaldamento a Verona oggi sono quattro: Saval-Borgo Trento, Banchette, Golosine e centro città. Quest' ultima è alimentata dalla centrale "Centro città", che si trova nell'area tra via Basso Acquar e viale Piave, ma al termine dei lavori appena avviati non ci sarà più un'unica fonte: il 90 per cento degli edifici continueranno ad essere riscaldati tramite la centrale, mentre il restante 10 per cento sfrutterà il calore di recupero dei forni della RivaAcciaio.

«L'intervento iniziato la scorsasettimana interesserà il tratto di lungadige Galtarossa che va da ponte San Francesco fino al piazzale esterno dell'azienda, dove negli ultimi mesi sono stati posizionati gli scambiatori di calore», fa sapere Marco Giusti, responsabile dell'Ufficio tecnico di Agsm. «I lavori di connessione della rete dovrebbero concludersi entro un paio di mesi». Soddisfazione viene espressa anche dai vertici aziendali della Riva Acciaio. «Abbiamo approfittato della pausa invernale per posizionare nel piazzale i due scambiatori (uno

La sede dell'Agsm in lungadige Galtarossa, vicino a Riva Acciaio aria-acqua e uno acqua-acqua), che consentiranno di cedere calore, mantenendo separate le reti Agsm-Riva Acciaio», spiega Bruno Marzoli, direttore dello stabilimento di lungadige Galtarossa. «Questo progetto», sottoli-

nea il direttore della Riva Acciao, «permetterà di recuperare energia senza sprecarla. È un modo. questo, per rendere l'acciaieria più sostenibile e, al tempo stesso, maggiormente vicina alla città». e RIPRODUZIONE RISERVATA

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«Ca'del Bue, un teatrino dell'assurdo» «Altro che termovalorizzazione e teleriscaldamento, i più grandi scopritori e produttori di acqua calda sono Tosi e la Lega». La provocazione arriva da Michele Bertucco ed Elisa La Paglia, consiglieri comunali del Pd, e riguarda ovviamente l'ultima puntata della tormentata storia dell'impianto di Ca' del Bue. «Ciò che il sindaco scopre solo oggi (ovvero che gli inceneritori non sono sostenibili senza incentivi Cip6 e che il nuovo impianto di CS del Bue non potrebbe beneficiarne) è di pubblico dominio da molti anni», dicono Bertucco e La Paglia. «Si aggiunga che l'Italia ha fatto un uso distorto di questi incentivi, pensati per le energie rinnovabili ma estesi anche a ciò che rinnovabile non è, come l'incenerimento di rifiuti, pertanto il freno imposto dal governo è dovuto e sacrosanto. Del resto è la legge stessa a escludere il riconoscimento dei Cip 6 ai nuovi impianti come CS del Bue, che va ad aggiungersi e non a sostituirsi all'impianto storico. Non si comprende allora sulla base di quali previsioni il Comune e l'Agsm abbiano approvato il piano economico-finanziario. E la solita volontà di forzare la legge a proprio favore, come per il traforo da fare a stralci. Tosi si metta dunque d'accordo con il segretario del suo partito, Paternoster, che qualche tempo fa ebbe a fare un'altra importante scoperta circa l'insufficienza dei rifiuti, presenti e futuri; metta fine a questo teatrino dell'assurdo e prenda le decisioni conseguenti: risolva i rapporti con Urbaser e awi per CS del Bue un reimpiego compatibile con la ripresa della raccolta differenziata».

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Il gruppo sportivo dilettantistico Valdalpone-De Megni

Saranno oltre ventimila gli «attore, cioè gli atleti, impegnati 0O «1 rn' della manifestazione E u numero complessivo dei protagonisti che vede coinvolti nei due giorni sollestradedellaMortefortiana I di«riprese»anche 800 volontari

Nell'anteprima di oggi spazio agli under 14 che regaleranno II loro entusiasmo in una marcia non competitiva devo davvero conta Sono t piccoli marciatori attesi oggi allamrsa«Perll corno deihimb; I partecipare efare sano sport

GLI ORGANIZZATORI. Giovanni Pressi esprime soddisfazione: «I l nostro grazie va a Monteforte, Soave e Montecchia»

«Senza gli ottocento volontari

non ce l'avremmo mai fatta» I «registi»: < centro di questa manifestazione c'è comune intero e ci sono altri due paesi che si sono fatti contagiare» ............................................................................. Paola Dalli Cani Montefortiana, dove colore fa rima con calore. Sembra uno slogan, invece sono le parole che sceglie Giovanni Pressi, podista «prestato» alla presidenza del Gruppo sportivo dilettantistico Valdalpone-De Megni, per sintetizzare cosa sia oggi la regina delle marce. «C'è un paese intero, cioè Monteforte, al centro dellamanifestazione e ce ne sono altri due che si sono fatti contagiare, cioè Soave e Montecchia di Crosara. C'è un calore, un coinvolgimento, una simpatia che si legge in faccia». Sintesi perfetta di quel che si respira nel direttivo a quindici che fa da regia a questo spettacolo con oltre 20 mila attori. C'è Pressi e il vice Ferdinando Bolla, lo storico segretario Gianluigi Pasetto e il tesoriere Giovanna Pressi, e c'è un consi-

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glio che è la sintesi di passato e futuro della Montefortiana. Lo compongono Redenzio Anzolin, Lelio Bogoni, Roberto Frizzerin, Sergio Gini, Alessandro Giacchini, Rosario Naddeo, Romeo Nardi, Pierluigi Padoan, Lorenzo Rizzotto, Mario Rizzotto e Giorgio Steccanella. Fin qui l'istituzione, alla quale per altro il Comune di Monteforte d'Alpone ha fatto capire di volersi inchinare per ringraziare il Gruppo per aver reso noto in tutto il mondo il paese inventandosi la Montefortiana. E stato il sindaco Carlo Tessari ad anticipare l'intenzione di tributare a Pressi e a Pasetto un riconoscimento pubblico. I «registi», però, che non dimenticano mai di citare quell' esercito di 800 volontari grazie ai quali la Montefortiana va in scena, non si dimenticano del territorio, non danno per scontatala collaborazione

I promotori della Montefortiana 2014 ForosERVlzlo AMATO piena di comunità, quartieri, strade chiamate a far da palcoscenico a questo spettacolo del podismo. «Chi sceglie da anni la Montefortiana», hanno scritto negli auguri di Natale che hanno fatto arrivare a tutte lefamiglie, «lo faperl'entusiasmo, la cordialità e l'ospitalità con la quale viene accolto». Accoglienza, incoraggiamento, sorrisi, entusiasmo sono gli altri termini che la dico-

no lunga su come la Montefortiana venga vissuta da chi non la corre. Ecco perchè, come sta scritto a caratteri cubitali, «la Montefortiana siete anche voi». Pasetto è uomo d'esperienza: «La ricetta è replicabile solo se alla base c'è un volontariato schietto, di quelli che non guardano l'orologio, la fatica, o il compenso: credo sia questa la nostra forza e il senso del nostro messaggio. Per-

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chè è vero che la Montefortiana come contenitore lo abbiamo inventato noi», considera, «ma è un lusso che ci siamo potuti permettere solo perchè potevamo contare su un'organizzazione allargata, diffusa, su un'enorme ricchezza umana». Ma c'è un altro «plus competitivo», diventato anche valore, e cioè «l'aver messo insieme l'evento sportivo, la promozione del territorio, la solidarietà», aggiunge lo storico segretario. Lo conferma Paolo Menapace, presidente della Strada del Vino Soave: «La Montefortiana è un successo perchè abbiamo un territorio bellissimo e prodotti speciali che sono espressione di un territorio... soave!». Lo stesso su cui operano la Cantina di Monteforte ed il Consorzio di tutela del Soave. «Metto al primo posto la solidarietà, che è il valore nel dna di una cantina cooperativa. Questa corsa è un'idea vincente perchè coinvolge tutti», dice Massimino Stizzoli, presidente della Cantina. Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio, rilancia: «Sogno chela Montefortiana diventi il simbolo di un sistema Soave in cui i produttori corrono insieme, animati dalla volontà

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Graspin, la mascotte della Montefortiana, egli organizzatori di stare uniti. Manifestazioni, storicità, produzioni e riconoscibilità: ci sono tutte le caratteristiche per essere percepiti come realtà più coesa. Io dico sempre che dagli amici della Montefortiana dobbiamo mutuare la passione». E se Remigio Marchesini (che porta la bandiera del main sponsor Avesani) lega il successo della manifestazione al successo dei tortellini, che proprio a

«quell'unicum italiano che è la Montefortiana» debuttarono nel 1997, Paolo Paternoster («testa» diAgsm, ultimo sponsor aggiuntosi alla cordata), parla della Montefortiana come di una «manifestazione ricca, di persone per bene». Lo spirito giusto ce l'ha: «Verrò a correre e porterò a casa un pessimo risultato ma l'importante, alla Montefortiana, è esserci».*

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Il 20 14 vedrà la rincorsa degli altri Paesi al gas non convenzionale che ha rivoluzionato i mercati Usa. Argentina e Cina hanno più chance, ma molti altri rischieranno amare delusioni. Intanto il carbone va al sorpasso sul petrolio

Nel club dello shale di Angela Zoppo Mentre in North Dakota e Texas la terra continua a tremare sotto i colpi incessanti del fracking, la tecnologia impiegata per frantumare lo scudo d'argilla che imprigiona lo shale gas, altri Paesi stanno correndo a sfruttare questa fonte non convenzionale che ha cambiato gli equilibri del mercato energetico. Dominio statunitense a parte (gli Usa si apprestano a diventare autosufficienti in termini di approvvigionamento), nell'anno appena cominciato ci saranno parecchie sorprese. L'Argentina, per esempio, si candida ad avere un ruolo crescente nella geografia dello shale gas, che potrebbe portarla al secondo posto nella classifica dei produttori: si prevede che quest'anno nelle pampa verranno perforati ben 200 pozzi. Chevron e Dow Chemicals sono partner del gruppo statale Ypf (quello che Baires ha nazionalizzato togliendolo a Repsol), Wintershall di Gpn (Gas y Petróleo del Neuquén), ma il colpaccio l'ha messo a segno Shell, che sta per iniziare le attività nei campi giant di Vaca Muerta. Segue, a parecchia distanza ma con buone chance di rimonta, la Cina, con 90 pozzi, poi l'Australia con 25, mentre la Russia condivide il terzo posto con l'Arabia Saudita, con 20. Quest'ultima vorrebbe cominciare alimentando con i gas scisti una centrale da 1.000 Mw. L'Arabia fa parte, infatti, di quel club di nazioni che cercano così di arginare il declino fisiologico delle fonti tradizionali o di fronteggiare la crescita dei consumi interni, ciascuna secondo le proprie forze e dimensioni. La Cina, appunto, promette di sviluppare gli scisti

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su larga scala. Potrebbe avvantaggiarsene anche Eni, partner di Cnpc nell'esplorazione del blocco Rongchang, nel bacino di Sichuan. Ci sono poi altre nazioni che, seppure con numeri più contenuti, quest'anno proseguiranno o inaugureranno le attività di drilling: l'India, appena autorizzata a testare i primi cinque dei 30 pozzi programmati al 2015, la Colombia (5), l'Egitto (7), la Turchia (5), e poi Romania, Danimarca e Tunisia con un pozzo ciascuna. Australia e Colombia in particolare hanno adottato un modello che prevede accordi a breve termine con i piccoli proprietari terrieri delle aree potenzialmente ricche di shale gas. I contratti, che possono avere come controparte anche i big ExxonMobil, Shell e ConocoPhillips, contemplano un'opzione: se le esplorazioni iniziali hanno successo vengono prolungati, incrementando durata e attività. È una formula che ricorda quella usata negli Usa ma non nei Paesi della Ue, disparità che irrita l'ad Eni Paolo Scaroni, grande fan dello shale gas. Algeria, Messico, Sudafrica e Regno Unito resteranno invece su livelli modesti, benché a voce i rispettivi governi si dichiarino sostenitori dello shale. Così anche l'Ucraina, dove c'è Eni, che col partner Cadogan sta partendo con le trivellazioni nel bacino di Lviv.

Guardando oltre l'orizzonte temporale del 2014, ecco altri Paesi impazienti di frantumare le preziose ma ostiche argille. Indonesia e Vietnam avvieranno nei prossimi mesi gli studi di fattibilità, il Sudafrica si prepara a offrire le prime licenze, l'Uruguay ha già avviato i test in alcuni bacini.Talvolta, però, gli entusiasmi si raffreddano e le compagnie si ritrovano a fare dietrofront. Dalla Polonia, per esempio, stanno uscendo in tanti: le stratificazioni dei potenziali pozzi si sono rivelate impenetrabili quasi quanto le leggi a tutela dell'ambiente, facendo desistere giganti come ExxonMobil ed Eni, e le mid-cap Talisman e Marathon. Chevron ha preferito rinunciare alla gara per alcune licenze di esplorazione offerte dalla Lituania. Stando all'ultimo World Energy Outlook, ci sarebbero 137 bacini di gas non convenzionale distribuiti in 41 Paesi. Ma restano numerosi ostacoli per lo sviluppo dei giacimenti e, si legge nel rapporto Weo, «replicare il successo degli Stati Uniti non sarà né facile né veloce». Dopo i brindisi e i fuochi d'artificio, perciò, secondo gli analisti arriverà un bagno di realismo. Per questo la Iea (International energy agency) ha creato un forum mondiale sulle best practice da adottare per lo sviluppo dello shale gas. La prima riunione si è tenuta nel marzo scorso e la prossima è attesa in primavera.

che lo shale gas mandi in pensione le altre fonti di energia convenzionali. Resisterà, ed è ancora la Iea che lo dice, la più povera e tradizionale di tutte: il carbone. Al 2035, secondo l'agenzia, la domanda potrebbe crescere del 59% e tra appena tre anni, nel 2017, potrebbe verificarsi il sorpasso sul petrolio. Come ricorda Andrea Clavarino, presidente di Assocarboni, l'anomalia è tutta italiana: nel mondo, il 41% dell'energia elettrica è prodotta dal carbone, in Europa la quota scende al 33% ma è in Italia che precipita, fermandosi al 12%, inferiore alla quota delle rinnovabili (si veda altro articolo in pagina) che è del 20%. Il motivo sta anche nell'impopolarità di questo combustibile, che non guadagna punti nemmeno davanti alle moderne tecnologie che abbattono le emissioni inquinanti. In Italia nove centrali a carbone su 13 sono certificate Emas, il riconoscimento ambientale di standard europeo, più severa rispetto alla Iso 14001. Spicca quella di Enel a Torre Valdaliga. Tra i progetti più innovativi c'è quello targato sempre Enel nella centrale Federico II di Brindisi, con un impianto pilota di cattura e sequestro della C02. L'Enea, con

Insomma, non è ancora tempo

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Ansaldo Energia e Sotacarbo,

CHI COMANDA IN ITALIA NELL'ENERGIA

porta avanti una ricerca sulla gassificazione del carbone del Sulcis con separazione della CO2 e produzione di idrogeno, mentre Enel ha ultimato un progetto altrettanto innovativo a Venezia . Curiosamente, stando ai dati elaborati da Assocarboni, molti dei Paesi che guideranno la crescita del carbone sono gli stessi votati anche alla causa dello shale gas, soprattutto Cina e India. Fanno eccezione gli Stati Uniti, dove lo sviluppo del gas non convenzionale ha messo sotto pressione i prezzi delle altre commodity. Secondo il rapporto del World Resources Institute (WRI) di Washington, nel mondo spunteranno circa 1.200 nuove centrali a carbone con una capacità totale installata di 1,4 milioni di MW I paesi interessati sono 59, dieci dei quali in via di sviluppo: Cambogia, Repubblica Dominicana, Guatemala, Laos, Marocco, Namibia, Oman, Senegal, Sri Lanka e Uzbekistan. (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/energia

UTILITY QUOTATE Azienda Acea

Atti vita' di produzione, vendita e distribuzione

Carica apicale

Acqua, dell'energia e dell'ambiente

Paolo Gallo (ad)

Termovalorizzazione dei rifiuti, calore, energia elettrica e vapore, teleriscaldamento

Enrico Grigesi (ad)

Energia elettrica da fonti rinnovabili , in particolare eolico

Giulio Antonello (ad)

Gas naturale, energia elettrica, calore

Fulvio Zugno (presidente)

Ala

Energia elettrica , gas, teleriscaldamento dei rifiuti, acqua

Renato Ravanelli (ad)

Enel

Elettricità da impianti termoelettrici e rinnovabili

Fulvio Conti (Ceo)

Eni

Petrolio e gas naturale

Paolo Scaroni (ad)

Energia da fonti rinnovabili

Francesco Starace (ad)

Enertronica

Energie rinnovabili e risparmio energetico

Vito Nardi (ad)

Faick Renewables

Energia da eolico, solare, biomasse e waste-to-energy

Piero Manzoni (ad)

Energia elettrica e gas naturale

Tiziano Giovannetti (ad)

Frendy Energy

Energia da mini-indroelettrico

Rinaldo Denti (ad)

Gas Plus

Energia elettrica, gas naturale , energia rinnovabile

Gérard Mestrallet (ad)

ON Suez

Acqua, luce, energia elettrica, gas e teleriscaldamento

Maurizio Chiarini (ad)

Iren

Energia elettrica, energia termica per teleriscaldamento, del gas, acqua e ambiente

Nicola De Sanctis (ad)

Rwe

Energia elettrica, gas e acqua

Peter Terium (ad)

Snam

Distribuzione gas

Carlo Malacarne (ad)

Energia da mini-eolico

Ciro Mongillo (ad)

Distribuzione di energia elettrica

Flavio Cattaneo (ad)

Acsm Agam

Alerion Ascopiave

Enel Green Power

Fintel Energia Group

Te tlfind Terna Ternienergia

Energia da fonti rinnovabili, nell'efficienza energetica

Stefano Neri (presidente e ad)

T;l„i %°'i NW Elettricità, luce, gas e telecomunicazioni

Paolo Paternoster (presidente)

Edison

Elettricità, anche da rinnovabili, e gas

Bruno Lescoeur (ad)

Estra

Elettricità, luce, gas e telecomunicazioni

Enrico Grigesi (ad)

Gas, energia elettrica, cogenerazìone, teleriscaldamento, rifiuti, telecomunicazioni

Franco Mazzini (ad)

Elettricità, anche da fonti rinnovabili , e gas

Andrea Mangani (presidente e ad)

Agsm Verona

Linea Group Holding Sorgenia

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r L'opposizione: «Paghi chi sbagila»

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governo Ci ostacola » VERONA - «I vertici dì Agsm siano chiamati a pagare i danni per lo stop di Ca' del Bue», tuona l'opposizione. «In un Paese civile Ca' del Bue sarebbe attivo da almeno 5 anni: Roma ci blocca, ma a chi ci critica si vede che va bene un'Italia così...», risponde Paolo Paternoster, presidente della Spa. La sfida sull'inceneritore continua ad essere uno dei temi più arroventati della politica veronese. II governo ha infatti sospeso l'erogazione dei cosiddetti «Cip 6», i contributi che lo Stato dà a chi produce energia da fonti rinnovabili. Contro questa decisione, Agsm ha fatto ricorso al Tar. E si aspetta la sentenza. A PAGINA 5 Aldegheri

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L'opposizione all'attacco: «I danni li paghino i vertici dell'azienda» 5

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+ Paternoster : « Burocrazia governo , è® loro la colpa 1F » VERONA - «I vertici di Agsm siano chiamati a pagare i danni per lo stop di Ca' del Bue», tuona l'opposizione. «In un Paese civile Ca' del Bue sarebbe attivo da almeno 5 anni: ma a chi ci critica si vede che va bene un'Italia così...», risponde Paolo Paternoster, presidente della Spa di Lungadige Galtarossa. La sfida sull'inceneritore continua ad essere uno dei temi più arroventati della politica veronese. Lo è, del resto, ormai da quasi 3o anni. Ma adesso sembra riaccendersi. La novità degli ultimi giorni arriva da Roma. Il governo ha infatti sospeso l'erogazione dei cosiddetti «Cip 6», i contributi che lo Stato dà a chi produce energia da fonti rinnovabili (e Ca' del Bue dovrebbe produrre calore bruciando i rifiuti). Contro questa decisione, Agsm ha fatto ricorso al Tar. E si aspetta la sentenza. «I pilastri necessari per andare avanti - spiega Paolo Paternoster - sono 2: che lo Stato ci dia quanto ci è dovuto, appunto coi Cip 6, e poi che la Regione, che ci ha detto di realizzare l'impianto, ci dia quei (pochi) rifiuti in grado di farlo funzionare a pieno ritmo. In realtà aggiunte Paternoster - questa è una situazione vergognosa. In qualsiasi Paese civile, Ca' del Bue sarebbe in funzione da almeno 5 anni. Invece siamo in Italia, dove non funziona nien-

te, e allora quello che sarebbe da qualsiasi altra parte un fiore all'occhiello, è ancora una cattedrale nel deserto, bloccata da troppi anni dalla burocrazia e dal governo. Ma a chi ci critica, evidentemente, va bene vivere in un Paese così...». E proprio da chi critica, ovvero dalle opposizioni anti-Tosi, arrivano intanto altre cannonate ad alzo zero. A partire dal problema del «chi paga». Stefano Valdegamberi, consigliere regionale di Futuro Popolare, non ha dubbi: «Se il nuovo termovalorizzatore di Ca' del Bue non verrà più fatto - tuona - i milioni di euro di perdite che avrà Agsm dovranno essere pagati personalmente dagli amministratori dell'azienda e del Comune». Valdegamberi ricorda di avere avvertito più di tre anni fa «che l'impianto sarebbe stato non sostenibile economicamente e che non avrebbe avuto sufficienti quantità di rifiuti da bruciare. Invece sono andati avanti con l'appalto senza nemmeno avere la certezza dei Cip6. E' evidente - conclude che ci sono delle gravi responsabilità, e se il termovalorizzatore non verrà fatto dovranno rispondere personalmente dei danni conseguenti». Sulla stessa linea il Pd, che con Michele Bertucco ed Elisa La Paglia sostiene che «tutto quello che sta accadendo sull'inceneritore

(l'incertezza sui Cip6, il calo dei rifiuti indifferenziati) era ampiamente prevedibile e previsto. Ma che razza di management pubblico è - chiedono i due democratici - quello che ignora le tendenze e fallisce completamente il piano di prospettiva sul breve e medio periodo? E che classe politica è quella che carica la città di enormi costi di progettazione, consulenza e propaganda per un progetto palesemente sbagliato? E chi pagherà i danni? Toccherà ai politici e ai funzionari pubblici che hanno testardamente proseguito su una via evidentemente fallimentare o toccherà, come sempre, ai cittadini?». Bertucco e La Paglia chiedono infine che il sindaco Tosi «avvii con la Regione un confronto che ci consenta di limitare i danni con Urbaser e convertire Ca' del Bue in una struttura compatibile con la ripresa della raccolta differenziata. Intanto il capogruppo di Sel-FdS in Provincia, Giuseppe Campagnari, ha presentato una mozione in cui chiede un consiglio straordinario sul tema per «sollecitare il Comune di Verona a rinunciare al nuovo inceneritore dei rifiuti di Ca' del Bue in modo che ai cittadini di tutta la provincia siano evitati i potenziali costi e aumenti delle tariffe derivanti dall'impossibile rispetto delle condizioni di appalto dell'impianto».

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Da Urbaser alla Repione Dal progetto a an geni,o 0 La prima ipotesi di creare un impianto a Ca' del Bue per bruciare i rifiuti ricavandone calore, e quindi energia, risale al 1986. Pronto nell'88, non entrò mai veramente in funzione. Agli inizi degli anni '90, proprio quell'impianto finì al centro di una delle più clamorose inchieste della Tangentopoli veronese.

La ricerca est re Tutto il progetto di Ca' del Bue si arenò per molti anni. Nel 2000 si ripartì, affidando tutto in gestione all'Ansaldo. Ma la tecnologia era ormai superata e l'impianto - di fatto - lavorava in perdita, ragion per cui la giunta Zanotto spense i forni e cominciò a cercare un nuovo gestore.

Una ricerca approdata solo nel 2010 e dopo una gara pubblica, agli spagnoli di Urbaser. Più recenti, due «grane»: la Regione, che pure aveva dato via libera all'impianto, cominciava a tentennare, e non assicurava l'arrivo a Verona dei rifiuti necessari a «riempire» i forni e a farli lavorare a pieno ritmo.

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E intanto il governo centrale decideva che Ca' del Bue non aveva diritto ai finanziamenti chiamati «Cip 6», destinati agli impianti che producono energie rinnovabili. Una decisione che adesso, su ricorso di Agsm, pende davanti al Tar del Lazio in attesa di risposta.

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Presidente Paolo Paternoster, alla guida di Agsm

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Sul nostro sito i veronesi posso «torchiare» chi li amministra arte da oggi sul nostro sito www.larena.it lo spazio «Sotto Torchio», una nuova

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iniziativa giornalistica

destinata a divenire una video-rubrica con cadenza settimanale. Per dieci minuti, ogni settimana, un diverso ospite - di volta in volta un amministratore, un rappresentante delle istituzioni, oppure un protagonista della cronaca risponderà in video alle domande dei lettori sui temi di attualità.

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Si comincia con il presidente di Agsm, e segretario provinciale della Lega Nord, Paolo Paternoster, che sarà oggi ospite della nostra redazione per rispondere alle domande che i lettori avranno inviato entro le 11 di questa mattina all'indirizzo di posta elettronica sottotorchio@larena.it, corredate da nome e Comune di residenza. Noi gliele faremo per voi. La video-rubrica sarà disponibile per la visione online nel pomeriggio.

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e Patemoster Il presidente Agsm risponde alle domande dei lettori sul sito Tante le domande arrivate in redazione per Paolo Paternoster, presidente di Agsm e segretario provinciale della Lega Nord, che è stato il primo ospite della nostra nuova video-rubrica: «Sotto Torchio» (visibile sul sito wwwlarena.it). Ogni settimana, infatti, per dieci minuti metteremo «sotto torchio», grazie alle domande inviate dai lettori, un esponente cittadino di spicco. Ieri, la maggioranza delle domande per Paolo Paternoster riguardavano l'inceneritore di Ca' del Bue. In particolare i lettori hanno chiesto lumi sul ricorso al Tar del Lazio per ottenere i Cip6, gli incentivi dedicati all'impianto considerati daAgsm indispensabili per garantirne la sostenibilità economica. «Le spese saranno pagate da Agsm che ha fatto causa perché vogliamo che torni la

giustizia recuperando i Cip 6 che erano già stati assegnati all'impianto», spiega Paternoster precisando che gli incentivi «sono stati assegnati per 12 anni e sfruttati per cinque. Ce ne rimangono altri sette che risultano sufficienti per tenere in piedi il piano industriale». E se non si facesse l'inceneritore, la penale secondo Agsm ammonterebbe a 4 milioni di euro: «Spesa da condividere con la Regione che è quella che deve sbrogliare questa "rogna"», conclude. Infine, rispondendo sul calo dei consensi della Lega e l'avvio del movimento di Tosi, Paternoster dice: «Il calo di consensi non è da attribuire alla Fondazione di Tosi, ma ad altre motivazioni. Sono però convinto che Salvini sia la persona giusta per riportare la Lega ai risultati di qualche anno fa». • G.coz.

WWW.LA RENA.11 Le nostre interviste sul web

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DOLCE I l sindaco Luca Manzelli interviene sull'urgenza diga rantire la viabilità tra le frazioni di Peri e di Rivalta

«0 la centrale farà da punte, o va inp11-1,4_-;finato l'e25" *tente» cm

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La preoccupazione e che la Regione dia l'ok all'impianto per la produzione di energia senza che sia previsto il nuovo percorso sull'Adige Barbara Bertasi Ok alla centrale idroelettrica sull'Adige, ma l'impalcato dovrà sostenere il nuovo ponte tra Peri e Rivalta, giunto al capolinea. Altrimenti meglio ristrutturare il ponte esistente, per scongiurare il rischio che la Valdadige non resti senza questa indispensabile infrastruttura. E questa la provocazione del sindaco eli Dolcé, LucaManzelli, dopo che l'assessore provinciale Ivan Castelletti ha informato che l'iter per la realizzazione della centrale idroelettrica a Peri, considerata opportunità per realizzare il ponte, procede. Dopo l'ok dei Comuni di Brentino Belluno e di Dolcé e il parere favorevole della commissione Via (valutazione impatto ambientale) provinciale, il progettp attende ora l'esito della omonima commissione regionale.

Esordisce Manzelli: «Consci dei gravi problemi del ponte di Peri, nel 2000 noi amministratori locali abbiamo avvia-

Paternoster d` AI __ $ : «Noi disponibili a fare la nostra parte ma serve un contributo»

to consultazioni con enti e amministrazioni potenzialmente interessati a ristrutturarlo o a costruirlo nuovo. Fallito il tentativo, si è giunti a un accordo di massima con la Provincia da cui scaturirono due proposte: ristrutturazione con circa 3,5 milioni di euro e ricostruzione con circa 12-15 milioni». Poi le cose cambiano: «Nel

2010 la Vega srl, chiestala concessione idraulica, ottiene dalla Regione una derivazione d'acqua per realizzare una diga per produrre energia elettrica a Peri. Con la Provincia ci siamo così attivati per elaborare un progetto unitario, che prevede si realizzi il ponte sull' impalcato». La Regione, nel 2012, su richiesta della Provincia in accordo coi Comuni, destina il contributo di circa un milione di giuro, concesso perla progettazione del nuovo ponte, alla sua realizzazione sull'impalcato, poiché, si legge nel documento, «da prime stime, gli oneri per realizzarlo potrebbero diminuire da 13 a 5 milioni di euro, grazie alla possibile sinergia col privato che s'accollerà l'onere del progetto». Ed eccola situazione attuale. Riprende il sindaco Manzelli: «Chiediamo a Vega srl ed ad Asgm, la partecipata che ne ha acquisito quote, titolare del progetto, di rispettare i pareri favorevoli di Genio Civile e Autorità di Bacino che prevedo-

no si realizzi la centrale col ponte carrabile sull'impalcato e la viabilità di accesso, smantellando il vecchio ponte. Altrimenti questo territorio, già martoriato da strade, autostrada, ferrovia, metanodotto, canali, avrebbe l'ennesima infrastruttura, importante, mafunzionale ad interessi economici non locali». Il primo cittadino inoltre ricorda: "La società, resasi disponibile ad aderire ai contenuti del protocollo, avrebbe in ogni caso considerato la possibilità, se non fosse data l'autorizzazione nei tempi compatibili, di realizzare la centrale». «Difficilmente però», incalza Manzelli, «potrà farlo: il vecchio ponte modificherebbe i presupposti su cui si fonderà la via Regionale della nuova diga, il cui bacino, provocando l'innalzamento del livello dell'Adige, renderebbe il fiume potenzialmente esondabile e l'attuale ponte più insicuro». «A meno che», provoca, «non si pensi di costruirla abbattendo il ponte e lasciandola valle priva di questafondamentale infrastruttura». Quindi Manzelli conclude: «Sarebbe forse più conveniente ristrutturare il ponte esistente, come si è fatto a Verona per il ben più possente ponte San Francesco. Qui, con 3,5 milioni di euro, si metterebbero in sicurezza le pile in Adige, si amplierebbero le carreggiate come previsto dal codice della strada, lo si doterebbe di

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II ponte tra Peri e Rivalta è in condizioni ormai disastrate marciapiede ciclabile e parapetti. Ciò partendo dal milione presente in Regione con impegno economico minore per gli enti pubblici . Sarebbe funzionale alla comunità della Valdadige che così poco ha ricevuto in questi 5 anni».

Precisa Paolo Paternoster, presidente di Agsm: «Agsm, come socio di maggioranza Vega, manterrà tutti gli impegni che si è assunta nel recente passato e che prevedono la realizzazione di uno sbarramento afini idroelettrici e la contestuale costruzione su di esso

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dell'impalcato a fronte di un contributo di Provincia e Regione per l'uso della struttura. Ciò implicherebbe il contestuale abbandono della vecchia infrastruttura. A quanto risulta il vecchio ponte, un datato ponte di cantiere ormai in condizioni disastrate, non può essere ripristinato, anche considerando la posizione negativa del Genio Civile. Provoca un restringimento della sezione atesina ed impatta, nella sua posizione, sul rischio esondazione». e ® R FRODO) ONE RISERVATA

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BELLUNO. Virgilio Asileppi boccia l'idea di realizzarlo sullo sbarramento della futura centrale idroelettrica

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Il sindaco: «Prevista una brutta rotonda che porterebbe le auto tra le case di Rivalta: è meglio prevedere consolidamento» Barbara Bertasi «Si faccia pure la centrale idroelettrica sull'Adige, ma senza ponte sull'impalcato. La rotonda d'accesso sarebbe costruita in modo assurdo, in mezzo all'abitato di Rivalta, rendendo impossibile la vita dei cittadini. Meglio ristrutturare il ponte che c'è, la soluzione più razionale ed economica». È questa la nuova posizione del sindaco Virgilio Asileppi, dopo che l'assessore provinciale Ivan Castelletti ha detto che l'iter per costruire la centrale a Peri procede. Posizione parzialmente in linea con quella del sindaco di Dolcé Luca, Manzelli, favorevole alla ristrutturazione del ponte ma anche alla sua realizzazione sull'impalcato della centrale, se i costi non graveranno sui Comuni. Il progetto è di Vega Srl, controllata Agsm, che ha previsto lo sbarramento a fini idroelettrici e la costruzione del ponte se la spesaviene condivisa da Provincia e Regione.

Il dietrofront del Comune potrebbe rimettere tutto in discussione. Il piano ha già avuto l'ok degli enti locali, il parere favorevole della commissione Via (valutazione impatto

ambientale) provinciale e attende la Via regionale. Asileppi, che con la giunta ha appena approvato una delibera sull'argomento integrata da una relazione, ora spiega: «Nel 2004 il Comune ha sollevato il problema dell'incapacità del ponte di supportare il traffico. Il passaggio pedonale è pericoloso e il parapetto si è ulteriormente eroso. Il ponte del dopoguerra è oggi l'unico tra Sega di Cavaion e di Ala di Trento, distanti 40 chilometri tra loro. Negli anni '70 è stata costruita l'Autobrennero, la sp 11 è divenuta collegamento trai caselli di Ala edAffi, il ponte non è certo idoneo». «Un professionista da noi interessato», prosegue, «ha proposto due progetti: rifacimento per sette milioni e adeguamento strutturale per cinque: questa è la soluzione migliore». Asileppi parla poi della centrale: «Dovrebbe essere realizzata a a 200 metri dal ponte. Il Comune, approfondito l'argomento, rileva che l'idea di far passare lì il traffico richiede la realizzazione sulla provinciale di un rondò con diametro tra 30 e 50 metri. Inoltre il ponte, visti i dislivelli tra gli argini, dovrà essere costruito in salita verso destra.

La rotatoria porta il traffico dritto tra le case, con impatto devastante. Occorre che il ponte resti dov'è, la centrale dunque non dovrà prevederlo». «Non si risolve un problema creandone uno più grave», insiste Asileppi, «in questa valle la qualità della vita è già complicata da servitù che i residenti sopportano come asini da soma: autostrada, ferrovia, otto linee dell 'alta tensione e altre di media e bassa, cavi telefonici, metanodotto , statale e provinciale tra Adige e Biffis. Senza compensazioni . Avendo Vega ceduto il progetto ad Agsm, si dovrà tener conto della nostra posizione. Proponiamo un tavolo con Provincia, Regione, Veneto Strade, Autobrennero e Comuni, da cui emerga l'indispensabilità di questo ponte strategico». e O RIPRODUZIONE RISERVATA

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II ponte di Peri ha bisogno urgente di essere ricostruito del tutto o consolidato

«Procediamo comunque con l'impianto» Spiega il presidente di Agsm, Paolo Paternoster: «La realizzazione dello sbarramento idroelettrico e del ponte sovrastante è, a nostro parere, un'opportunità e non un obbligo. Se le scelte saranno diverse ne prenderemo atto e realizzeremo esclusivamente lo sbarramento idroelettrico sull'Adige. Riteniamo che la sistemazione del ponte attuale finirebbe per risultare, per le

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amministrazioni pubbliche, molto più onerosa rispetto a quella che ne prevede la costruzione sullo sbarramento, che costerebbe sette milioni». Quanto alla contestata rotatoria di Rivalta, Paternoster prosegue: «Il progetto la prevede lì. Al momento non cè alternativa per cui il nostro piano procederà senza prevedere il ponte, mettendo in programma solo l'impianto idroelettrico, che è un'opera importante perla produzione di energia da fonti rinnovabili. Fornirebbe 25 GWh (gigawattore) annue utilizzabili da 8.500 utenze familiari». Il presidente di Agsm chiude: «Bisogna guardare la realtà. Il ponte attuale, date le disastrose condizioni in cui si trova, non può essere ristrutturato ma deve essere ricostruito definendo anche una nuova soluzione viabilistica». ®.s.

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Difera IMP di Agsm VERONA - Dopo il no di Legnago, Agsm ha deciso: la multiservizi veronese costruirà un inceneritore a pollina (lo sterco di gallina) a Castagnaro. Il consigliere regionale del Pd chiede a Zaia di fermare tutto: «Rischio ambientale per la coltura del cavolo». Risponde il presidente Paternoster: «Basta con chi semina paura». A PAGINA 7 Corazza

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Previsto a Castagnaro, dopo che Le n

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P ateimo ster. « Basta VERONA - Spunta un nuovo inceneritore nella provincia di Verona. Il progetto è di Agsm, che intende costruire un impianto di smaltimento della pollina (il nome tecnico dello sterco di gallina) nel Comune di Castagnaro. A darne notizia è il consigliere regionale del Partito democratico, Franco Bonfante, che presenterà una mozione chiedendo che la giunta di Luca Zaia neghi l 'autorizzazione. Per quale ragione? Perché a Castagnaro «non esistono allevamenti avicoli, venendo così meno il principio generale della prossimità e costringendo a lunghe e medie percorrenze un numero elevato di autotrasportatori»; e perché il comune della Bassa è «il cuore del Consorzio di tutela del cavolo dell'Adige, che coinvolge circa 4o comuni del basso veronese, basso padovano e alto polesine, con una produzione che impegna circa 300 aziende, figura nella lista dei prodotti tradizionali regionali , finisce sulle tavole di tutta Europa». Un'eccellenza su cui, secondo il consigliere dei Pd, le emissioni di polveri dell'impianto potrebbero avere «effetti devastanti, forse definitivi». Castagnaro non è stata la prima scelta di Agsm, una volta deciso di buttarsi nel business della produzione di energia elettrica da biomasse. Inizialmente, si era pensa-

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to a Cavaion, ma uno stuolo di comitati e associazioni ambientaliste aveva subito fatto muro. Poi, un paio d'anni fa, era stato scelto un sito a Legnago, all'interno della discarica di Torretta. L'operazione avrebbe dovuto prendere piede attraverso la società

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emina paura»

Combustibile Bruciando pollina, lo sterco delle galline, si può produrre energia

D.R.V. (una partecipata di Amia, ora di proprietà di AgSm, e Lese, altra azienda a capitale pubblico a metà tra il Comune di Legnago e la multiservizi vicentina Aim), ma non se n'è fatto nulla perché l'amministrazione leghista guidata da Roberto Rettondi-

IPaolo PaVs°noster Agsm

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ni ha deciso di sfilarsi. Ma a Castagnaro, dove pure c'è un sindaco dei Carroccio, Andrea Trivellato (ma dove si voterà nel 2016 e non, come per Legnago, nella primavera di quest'anno) hanno accettato. Il presidente di Agsm, Paolo Paternoster (a sua volta segretario provinciale della Lega) non ci sta a dipingere l'impianto come rischioso per l'ambiente e l'agricoltura. «E' proprio il contrario - sostiene - sarà un impianto d'avanguardia che eviterà una vera e propria vergogna, la dispersione della pollina che avvelena le nostre campagne. Sarebbe ora di finirla di essere contrari a priori a queste iniziative industriali, parlando a vanvera e cercando solo di alimentare la paura della gente». Agsm è pronta ad investire 17 milioni di euro per l'impianto, che produrrà 3,3 MWE di energia elettrica. Potrà accedere ai certificati verdi Cip 6, gli stessi che sono stati invece negati al progetto per la riattivazione di Ca' del Bue (che senza quegli incentivi rischia di essere affossato per sempre). «L'impianto - continua Paternoster sorgerà su un'area di lomila metri quadrati attigua alla 434, su cui sorgerà un capannone di 4mila metri quadri, al cui interno sarà stoccata la pollina in depressione. Ciò vuol dire che all'esterno non si sentirà nessun odore». Gli allevatori potranno conferire la pollina all'impianto a costo zero, pagando solo un contributo al trasporto se si avvarranno di altri trasportisti. «Nella Bassa Veronese c'è una grande concentrazione di allevamenti avicoli - sottolinea Paternoster - non faremo mai un impianto simile in un luogo dove non c'è produzione di pollin». Alessio Corazza a lessio . co razza(: res. it C RIPRODUZIONE RISERVATA

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«Verona in Love»: cuori, luci e delizie del palato Con un'ambizione: diventare format internazionale - erona in love» come un format televisivo di successo, da esportare anche all'estero, dalla Slovenia alla Russia e chissà, magari anche in Cina. Coi cuoricini di Giulietta pronti ad invadere le gelide rive del Volga, a Kazan, o le strade della Slovacchia, per arrivare, chissà, fino in Cina. E questa la prospettiva indicata dall'assessore comunale al Commercio, Enrico Corsi, nel presentare, ieri, l'edizione 2014 della manifestazione che da giovedì a domenica prossimi tornerà a Il

con :

«Cara Giulietta» quest'anno premia una ragazza sudafricana, una spagnola e un'italiana far pulsare migliaia di «cuori rossi» lungo tutte le strade del centro. La presentazione di questa decima edizione è stata organizzata, non a caso, all'interno della Casa di Giulietta, e anche quest'anno prevede una lunga catena di eventi dedicati al tema dell'amore. Accanto a Corsi c'erano l'assessore Marco Giorlo, l'assesore provinciale Ruggero Pozzani, Paolo Paternoster, presidente di Agsm, Oliviero Fiorini, presidente dei Consorzio Ve-

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rona Tuttintorno, Loris Danielli amministratore di Provincia di Verona-Turismo, e Giulio Tamassia, presidente del Club di Giulietta. Presenti anche diversi cuochi, a ricordare come, per l'occasione, maestri cioccolatai, pasticceri e chef faranno a gara per deliziare i palati più esigenti coi cuoricini di cioccolata, con la torta Piccola Arena e con i piatti tipici veronesi. «L'obiettivo - ha spiegato Corsi - è adesso quello di trasformare Verona in love' in un vero evento in Tonale, da esportare all'estero, per dare sempre maggiore visibilità al territorio scaligero». «La manífestazíone à ormai consolidata - ha detto Pozzani - e come Provincia di Verona siamo soddisfatti del risultato ottenuto con I l'impegno di questi annL Lo sforzo degli enti pubblici è di valorizzare l'intero territorio attirando flussi turistici, nell'interesse degli operatori di settore e più in generale di uno dei comparti cardine della nostra economia». «I risultati che questa città è riuscita a raggiungere negli ultimi anni - ha spiegato Giorlo -

Fascino II cuore sistemato ieri in piazza Dante, ormai famoso «marchio» di Verona in Love giunta alla decima edizione. Gli appuntamenti sono oltre quaranta

sia dal punto di vista turistico che sportivo, sono il frutto di una grande collaborazione tra tutti i soggetti che operano sul territorio». Un tema ripreso anche da Paternoster per sottolineare l'importanza di offrire manifestazioni di richiamo anche in un mese come quello di febbraio, non

certo ideale per richiamare turisti in riva all'Adige. Come ogni anno, uno dei momenti-clou della manifestazione sarà sabato pomeriggio, alle 17, quando verranno premiate le vincitrici del concorso «Cara Giulietta», dedicato alle più bella tra le migliaia e migliaia di lettere che l'omonimo Club, animato da 25 anni dall'infaticabile Giulio Tamassia, riceve da ogni parte del mondo. Le vincitrici di quest'anno saranno una ragazza sudafricana, Annika Forsberg Langa, amica del compianto presidente Mandela, una cinese «spagnolizzata», Sara Escudero Verdù, e l'italiana Caterina De Carolis. L'intera città, peraltro, si vestirà a festa. In occasione del Verona in Love 2014, il balcone di Giulietta, Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e le strade del centro si trasformeranno per far rivivere agli innamorati presenti in città l'amore dei due amanti più celebra, Romeo e Giulietta Praticamente tutte le strade del centro si riempiranno di bancarelle che proporranno dolci e prodotti tipici veronesi, mentre per tutti e quattro i giorni si esibiranno artisti di strada, animatori e danzatori. Venerdì, poi, in coincidenza con la festa di San Valentino, ci sarà l'evento più atteso dalle coppie di innamorati: si potrà infatti entrare nel famoso cuore di Piazza dei Signori e suggellare il proprio amore con un bacio lungo un minuto. Nel corso della serata verrà organizzata anche la caccia al tesoro legata alla città alla quale potranno prendere parte le coppie di innamorati ma anche le famiglie.

L.A. Ld RIPRODUZIONE PISERV(T4

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Gli appuntamenti Saranno più di 45 gli appuntamenti, da giovedì a domenica prossimi, per Verona in Love 2014. Da segnalare tra gli altri: La Torre dei Lamberti, illuminata di rosso, accessibile alle coppie acquistando un unico biglietto. Venerdì (giorno di San Valentino) «Un Cuore di Baci» consentirà a tutte le coppie di entrare nel famoso Cuore di piazza dei Signori per un bacio lungo un minuto. Sabato saranno consegnati il premio «Cara Giulietta 2014», alla lettera più bella selezionata dal Club di Giulietta, ed il premio «La carezza di un verso». Novità di quest'anno il concorso «Lidi in Love» metterà in palio un week end a Parigi per due persone. Due le mostre-mercato: «Chocolate in Love», vetrina dei mastri cioccolatieri, e «Dolcemente in Love», con i dolci della nostra tradizione. «Sposami a Verona» organizzerà per i futuri sposi due appuntamenti al Palazzo della Ragione: sabato, dalle 11.30 alle 13, per conoscere composizioni e bouquet da cerimonia, e domenica, dalle 11.30 alle 13, un evento dedicato alla melodie da cerimonia e al cake design. Domenica ingresso libero dalla biglietteria di Torre dei Lamberti. E ancora domenica la «Giulietta&Romeo Half Marathon», dedicata agli sportivi. Tra le novità «LibrarVerona in Love»: all'interno dei Palazzo della Ragione autori italiani tra cui Alessandra Appiano, Silvia Avallone, Guido Bagatta, Pietrangelo Buttafuoco, Luca Bianchini, Paolo Curtaz e Federico Moccia presenteranno le loro novità in libreria.

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IA/1. In Gran Guardia le premiazioni del concorso per promuovere riciclo e buone pratiche

I presepi per l'ambiente Trenta scuole sul podio Natività fatte con materiali dì scarto per sensib ° ° zare alla tutela ambientale, partecipazione di 300 classi. Premi in buoni acquisto Bambini urlanti e una sfilza di premi in buoni acquisto, alla 14esima edizione della manifestazione «Presepi e Paesaggi» organizzata dall'Amia per promuovere il riciclo e le buone abitudini atuteladell'ambiente. Ieri in Gran Guardia l'entusiasmo era all'apice, trai 7mila bimbi e ragazzi delle 120 scuole dell'infanzia, elementari, medie e superiori di Verona e provincia, che si sono riversati nell'auditorium a scaglioni, tra la mattina e il pomeriggio. A rallegrarli la compagnia teatrale Ippogrifo, la cui scenografia della fattoria ecologia di Emilio il coniglio - spettacolo replicato due volte - ha fatto da sfondo a tutto il momento delle premiazioni.

tutte di Verona. Queste, insieme alle complessive prime 10 selezionate (tra cui le elementari Pascoli di Sant'Ambrogio di Valpolicella, le Nichesola di Caprino e le medie Rita Levi Montalcini di Villafranca) hanno ricevuto buoni in acquisto da 200 euro. Per altre dieci i buoni ammontano a 150 euro e a 100 per le scuole restanti.

La mostra dei presepi, che ha chiuso i battenti il6 gennaio, è stata allestita con la collaborazione del coordinamento Ambiente del Comune e dell'Agsm. Dice il presidente di Agsm, Paolo Paternoster: «La manifestazione coniuga bene lo spirito natalizio con la voglia dei ragazzi di stare insieme e confrontarsi sul riciclo, elaborando nuove idee per gli anni a venire». • C.BAZZ.

¡vi aterne, i ge invitano

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«Scuole dell'infanzia comunali: quale futuro?». Interrogativo a cui, domani sera, cercherà di dare risposta il pedagogista Pio Cinquetti, invitato dal coordinamento dei genitori Chiedo Asilo Verona a partecipare all'incontro pubblico che si terrà alle 20.30 nella sala civica di Parona in piazza della Vittoria 10. L'ex dirigente dei servizi educativi all'Infanzia del Comune per mamme e papà del coordinamento è il fondatore

dell'eccellenza educativa che, a loro parere, l'amministrazione Tosi intende smantellare. Dopo i 275 posti nido in convenzione e la riorganizzazione dei turni delle insegnanti alla materna, sifa infatti strada la prospettiva di un taglio del 25% della disponibilità di posti in entrata nelle scuole dell'infanzia comunali. L'appuntamento, che darà voce anche alla maestra in pensione Ida Belfanti, punta ad approfondire le questioni pedagogiche legate alla riorganizzazione. csazz.

«Il nostro obiettivo è sensibilizzare i più piccoli sulle materie ambientali e favorire comportamenti sani e corretti», dice il presidente dell'Amia Andrea Miglioranzi. «Allargare il bacino di partecipazione a tutta la provincia è stato un passo fondamentale per coinvolgere sempre più ragazzi». Novità di quest'anno è stato proprio il coinvolgimento di tutte le scuole della provincia, per un totale di circa 300 classi, reso possibile dalla collaborazione con il Consorzio di Bacino Verona due del Qaudrilatero. Dice Luigi Mauro Visconti che ne è il presidente: «Non è stato facile scegliere i vincitori tra i 320 presepi proposti, tutti curati e creativi. L'iniziativa aiuta a far capire che persino ciò che sembra destinato al cestino può invece trasformarLa premiazione dei presepi riciclati, il concorso perle scuole lanciato dall 'Arnia Foro MARCHioRI si in vera opera d'arte».

Le scuole premiate sono in tutto 30. Sul podio le medie Meneghetti, la speciale Sartori sezione falegnameria, la scuola elementare Frattini,

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città sl «sp egne» p er e ducare sui consumi VERONA - Un po' meno luce, un po' più di attenzione per l'ambiente. E la campagna lanciata dalla trasmissione radiofonica «Caterpillar» cui da anni aderisce il Comune. «M'illumino di meno» torna venerdì sera in città, con alcuni «spegnimenti» simbolici. «Una piccola azione concreta - ha detto l'assessore all'Ambiente, Enrico Toffali, che ha presentato l'iniziativa con il presidente di Agsm, Paolo Paternoster - che può portare grandi

«Spenta» L'Arena (archivio) risultati, soprattutto sul piano dell'educazione». Dopodomani, dalle 18 in poi, verranno spente le luci dell'Arena. Sempre venerdì, 5 mila alunni delle elementari che partecipano al progetto «Ease, una Scuola Sostenibile», saranno invitati a spegnere le luci nei locali scolastici, quando non necessarie, e a chiedere ai genitori luci spente, almeno per mezz'ora a casa. Iniziative anche al museo di Storia Naturale. (La.) 9 RIPRODUZIONE RISERVATA

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AMBIENTE. É esecutivo il progetto per altre due pale che completeranno l'impianto già esistente vicino a Rivoli

Agsm prepara il parco eolico di I tempi dipendono dalla lista d'attesa (molto lunga) peri produttori di energie rinnovabili Le due pale eoliche di Affi, che si aggiungono e concludono il parco già presente a Rivoli, hanno terminato il loro iter amministrativo e hanno tutte le carte in regola per poter essere costruite. Il progetto è ora esecutivo e il presidente di Agsm Paolo Paternoster incontrerà in settimana il primo cittadino diAffi per decidere. Eppure, la costruzione delle ultime due pale eoliche previste sul monte delle Danzie è tutt' altro che imminente.

Se, sulla carta, nullaosta all' inizio dei lavori anche domani mattina, come annuncia lo stesso Paternoster, vincoli e il nuovo iter per inserire l'impianto nel nuovo sistema incentivante dell'energia elettrica, indicano tempi ben più lunghi. E ancora indefiniti.

Trascorso questo tempo, e dunque indicativamente da gennaio 2015, potrebbe davvero partire la costruzione dell' impianto eolico diAffi, che sarà speculare a quello di Rivoli. Per l'impianto di Rivoli, quattro pale eoliche, i giorni di cantiere erano stati poco meno di un centinaio e anche in questo caso serviranno 4 mesi. «Le operazioni di costruzione di per sè sono piuttosto rapide. E non passa nemmeno mezzo anno dall'inizio dei lavori al primo kilowatt prodotto», conferma Paternoster.

Tuttavia, c'è un altro - grosso - punto di domanda. Ed è relativo al nuovo sistema incentivante per le energie rinnovabili. A differenza di quanto accaduto per l'impianto di monte Mesa a Rivoli, infatti, ora è entrato in vigore un registro a garanzia di acquisto di energia a prezzo incentivato da parte della collettività. E questo registro, Gse, ha una lista d'attesa ben precisa che viene pubblicata - e ricalcolata - annualmente. E' questa, sostanzialmente, che identificherà il periodo del via ai lavori.

Agsm iscriverà il proprio sistema eolico il prossimo mese. E a giugno saprà in che posizione è stato inserito. Un'assegnazione che dipende da una mol-

titudine di variabili, a seconda soprattutto degli aspetti tecnici dell'impianto eolico previsto. «E' a seconda di questa sorta di graduatoria che si deciderà quando far partire effettivamente la realizzazione dell'impianto. Finché la posizione non è favorevole, non si muove un solo passo verso la costruzione delle due pale», spiegano da Agsm.

«A Rivoli abbiamo impiegato circa sei anni per diventare operativi. In quel caso il ritardo è stato però provocato da una particolare pianta che cresceva nell'area interessata dai lavori. Ora, questi problemi almeno sono archiviati in quanto flora e fauna sono pratiamente identici». • i.N.

Serve un anno ancora solo per monitorare attentamente la zona e le specie di uccelli, pipistrelli e rettili che lì vivono.

11 parco eolico di Rivoli sul monte Mesa

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EDIZIONE. La Giornata internazionale

^/, ,1 -,;;,,amm, Venerdì sera verrà spenta 1lliuminazione dell'Arena

o di meno íacc,,_&ìde fi nsparnuo e s^egne l'Arena Coinvolti gli al ° delle primarie e il museo di Storia naturale Anche quest'anno il Comune di Verona, in collaborazione conAgsm, aderirà a «M'illumino di meno», giornata internazionale del risparmio energetico promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio 2. L'invito è quello di aderire ad un simbolico «silenzio energetico», durante la giornata di venerdì 14 febbraio, rendendo visibile la propria attenzione al tema della sostenibilità spegnendo le luci in piazze, vetrine, uffici, aule e abitazioni private. Le iniziative previste dal Comune di Verona per la decima edizione dell'evento sono state illustrate dall'assessore all'Ambiente Enrico Toffali insieme al presidente di Agsm Paolo Paternoster. A partire

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dalle 18 del 14 febbraio fino alla mattina successiva verrà spenta l'illuminazione dell'Arena; i 5mila alunni delle scuole primarie che stanno partecipando al Progetto «Ease - Una Scuola Sostenibile», saranno invitati a spengere le luci nei locali scolastici, quando non necessarie; il museo di Storia Naturale aderirà tenendo spente le luci in assenza di pubblico e gestendo l'illuminazione con l'utilizzo di faretti a led per il 10 per cento delle lampade. «Iniziative come questa - ha detto Toffali - sono particolarmente apprezzabili perché mettono in risalto lanecessitàdi un impegno collettivo nei confronti del risparmio energetico, che solo così può essere rilevante». •

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Palazzo Barbieri si aspetta 8 milioni di euro più altri 10 di distribuzione di utili

I vertici di Agsm a rapporto da Tosi ra contributo al Comune e Holding VERONA - La consueta riunione del mercoledì della giunta comunale, a Palazzo Barbieri, è iniziata ieri mattina con due ore abbondanti di ritardo. Tutta «colpa» di una riunione decisamente importante, che si è svolta nell'ufficio del sindaco Flavio Tosi, presenti il presidente e il direttore di Agsm, Paolo Paternoster e Gianpietro Cigolini, l'assessore al Bilancio, Pierluigi Paloschi, quello agli Enti, Enrico Toffali, e il dirigente del settore Bilancio, dottor Marco Borghesi. Facile capire, dalla natura delle presenze, il tema in discussione: soldi, soldi e ancora soldi. In gioco, come ogni anno, il contributo che Agsm verserà anche quest'anno nelle casse del Comune, per «salvarne» il bilancio, messo a durissima prova dai tagli ai finanziamenti statali. La riunione non e arrivata a una decisione definitiva, ma c'è ancora un po' di tempo per continuare a discutere, visto che, a quanto pare, il Comune intenderebbe preparare il bilancio di previsione 2014 per fine marzo. Ed anche un'assemblea straordinaria di Agsm, già in cantiere su questo tema, è stata rinviata La cifra di partenza su cui si è discusso sarebbe più o meno uguale a quella versata da Agsm l'anno scorso: 8 milioni di euro provenienti dagli utili societari più altri 1o prelevati dai fondi di riserva Ipotesi destinata a sollevare nuove polemiche. Giusto qualche settimana fa, infatti, il Partito Democratico aveva tuonato che «a forza di usare Agsm come

un bancomat, la giunta Tosi ha finito per grattare il fondo del barile anche qui». Bertucco aveva ricordato come il 19 novembre scorso Tosi avesse chiesto a Paternoster di convocare una seduta straordinaria del consiglio di amministrazione di Agsm per far approvare la distribuzione degli utili di esercizio 2012 in favore del Comune (8 milioni di euro), più una distribuzione straordinaria di riserve per altri 1o milioni. Ma il 26 novembre Paternoster aveva risposto al sindaco che il Cda aveva deciso che la «contribuzione» richiesta «potrebbe risultare compatibile con il piano di sviluppo e con la necessità di L cassaforte L'esterno di Agsm, la cassaforte del Comune che ogni anno destina parte degli utili a Palazzo Barbieri. In discussione c'è ora anche la costituzione di una Holding per accrescere il valore patrimoniale di Agsm

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garantire l'equilibrio dei contratti assunti con gli Istituti bancari solo qualora, contestualmente, venissero realizzate le ipotizzate operazioni societarie di rafforzamento di Ag-

di euro che il Comune I spera di introitare da Agsm. Ieri c'è stato il primo incontro a Palazzo

sm». Creando cioè la nuova, prevista Holding tra tutte le aziende cittadine. Paternoster spiegava poi che anche nel caso ciò avvenisse ci sarebbe un «significativo impatto sui covenants assunti con le banche» il che significa, secondo Bertucco, che gli indicatori finanziari stanno superando i livelli di guardia. Di qui dunque la necessità di patrimonializzare Agsm e l'idea di conferirle il patrimonio Agec. E proprio ieri mattina, ultima nota di cronaca, la giunta ha deciso di dare incarico ad Agsm di studiare l'operazione che porterà alla realizzazione della Holding contenente tutte le aziende pubbliche cittadine, partendo proprio da una valutazione degli effetti concreti dell'ingresso, nella Holding stessa, di Agec.

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Il Comune a Agsm: dateci 18 milioni Aeroporto: avanti con l'ipotesi Save PHG 8-9

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O. Palazzo Barbieri attacca le riserve dell'azienda multiutility per rimpinguare il bilancio

Il Comune adAgs «Ci servono 18 E l'azienda va in difficoltà: è esborso record. Slitta l'assemblea prevista per oggi. Paternoster: «Dobbiamo tagliare gli investimenti» Palazzo Barbieri chiede 18 milioni di euro, per rimpolpare le proprie casse esangui, all'Agsm. Una cifra da record, mai chiesta prima. Nel 2012 il Comune, che è socio unico dell'azienda multiservizi, aveva incamerato da lungadige Galtarossa 10 milioni relativi al bilancio 2011. E sull'entità della cifra che il socio esige dall'Agsm per non venir meno al proprio impegno di non aumentare la pressione fiscale sui cittadini, è in atto una trattativa serrata fra le due sponde dell'Adige. Tanto che l'assemblea dei soci che era stata convocata per oggi, è stata poi frettolosamente rinviata ai primi di marzo. All'ordine del giorno della convocazione c'è infatti il conferimento al Comune di Verona. E il sindaco Flavio Tosi ha già fatto sapere che il versamento richiesto è di 18 milioni di euro . Per far fronte a tale esigenza l'Agsm dovrà per forza attingere sia dagli utili dell'azienda che dalle riserve ac-

cantonate. «Quella del Comune è una richiesta più che motivata», commenta il presidente di Agsm Paolo Paternoster, «a causa dei tagli vergognosi dei trasferimenti dello Stato centrale a Verona, e il Comune non può certo tagliare sul sociale o sui lavori pubblici. Ovviamente», continua Paternoster, «privarci di queste risorse, se da una parte significa, maggiore liquidità per il Comune, dall'altra ci costringerà a tagliare drasticamente gli investimenti nel territorio sull'energia rinnovabile: il fotovoltaico, l'eolico, le dighe. Ma per il Comune è una scelta obbligata per evitare di aumentare le tasse o di sforare il patto di stabilità, cosa che produrrebbe un danno drammatico. E fortunatamentel'Agsm produce utili». Ma, al di là delle dichiarazioni concilianti, la discussione su quanto l'Agsm è in grado di poter trasferire nelle casse di Palazzo Barbieri è accesa. La

questione è infatti molto delicata perché c'è di mezzo anche l'esposizione della società con le banche. «Ne stanno discutendo i nostri dirigenti finanziari e l'assessore alle Finanze Paloschi con i dirigenti del suo settore. Ovviamente noi cercheremo di dare il meno possibile, mentre il Comune cercherà di ottenere il massimo. Ma alla fine troveremo un equilibrio tra le diverse esigenze e per questo ci siamo presi un po' più di tempo». Nelle settimane scorse i consiglieri comunali del Pd Michele Bertucco, Fabio Segattini e Stefano Vallani avevano accusato la Giunta comunale di trattare l'Agsm «come un bancomat». Mostrando una lettera dello stesso Paternoster, sul tema dell'erogazione straordinaria richiesta, gli esponenti dell'opposizione avevano denunciato che l'ammontare della cifra «non garantisce l'equilibrio economico-finanziario della società» e che la costitu-

zione della holding di tutte le partecipate comunali, progetto che Palazzo Barbieri caldeggia da tempo, «serve solo a garantire un saccheggio ai danni dell'Agsm che dal 2007 a oggi ammonta a 107 milioni». Dal canto suo l'assessore alle partecipate Enrico Toffali aveva replicato dicendo che «non facciamo la holding per chiedere soldi ad Agsm, ma per gestire in modo più oculato le risorse e se da questo deriva anche una facilitazione della gestione degli utili, tanto meglio». Fatto sta che, nonostante la holding sia ancora ferma al primo passo, e cioè l'accorpamento di Amia, il Comune ha già presentato la sua richiesta. «Le polemiche sono strumentali», taglia corto Paternoster, «visto che le aziende vanno bene, danno lavoro e assumono. L'unico problema, ripeto, è che il Comune è costretto a prelevare gli utili... Ma se fossi il sindaco, probabilmente farei lo stesso anch'io...». • E.S.

Lo scalo diMontichiaridi proprietà della società catullo è stato inaugurato nel 1999: i soci I MILIONI INVESTITI NELLO SCALOBRESCIANO

Drastica riduzione

tra attrezzature e perdite hanno speso un centinaio di milioni «Palazzo Barbieri ha ragione ma noi rischiamo di ridurre la nostra attività» PAOLO PATERNOSTER PRESIDENTEAGSM

La sede di Agsm in lungadige Galtarassa

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PODISMO. Oggi la mezza maratona «Giulietta8Romeo». Città chiusa al traffico fino alle 13

1 «runner padroni di Verona I partecipanti saranno circa 8.200, di questi 7.200 nella gara principale e 500 coppie alla Duo Half Sarà una gara pazzesca. Per qualità, per numero di iscritti, per le emozioni e i colori che riempiranno la città. Chiusa al traffico fino alle 13. Oggi alle 10 saranno circa 8.200 i partecipanti ad un evento unico: la Giulietta&Romeo Half Marathon. Di questi, 7.200 correranno la mezza maratona competitiva ma ci saranno anche 500 coppie perla Duo Half Marathon, la mezza staffetta con il primo componente che percorrerà 8 chilometri ed il secondo 13. Tanti, tantissimi partecipanti per un'edizione da record: anche se gli organizzatori dell'Asd Gaac 2007 Veronamarathon, in collaborazione con il Comune di Verona, hanno deciso di chiudere le iscrizioni già martedì scorso. Una gara unica, valida per il campionato italiano di maratonina assoluto ma anche per le Promesse, gli Juniores ed il campionato regionale veneto assoluto e Master.

«Voglio ringraziare gli organizzatori per quanto hanno fatto e tutti coloro che si sono

adoperati per portare ai vertici questa maratonina, impreziosita anche quest'anno dallo straordinario passaggio in Arena», ha detto il sindaco Flavio Tosi durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento. Dopo i saluti dell'assessore allo Sport Marco Giorlo, del vicepresidente della Provincia Fabio Venturi, presenti assieme al delegato Coni per Verona Federico Sboarina ed al vicepresidente dell'Asd Gaac 2007 Matteo Bortolaso, il primo cittadino ha spiegato in dettaglio la manifestazione. «Siamo orgogliosi di questo evento da 8.200 persone totali, con tanti in arrivo da altre regioni ed anche dall'estero che si fermeranno almeno due giorni e visiteranno la nostra splendida città, in futuro vogliamo aumentare ancora il numero degli stranieri. Siamo la seconda mezza maratona in Italia e la quinta gara di sempre per numero di partecipanti, abbiamo un cast di partenti da primi della classe».

ni, anche quelli del presidente dellaFidal Veneto Paolo Valente. Ma non ci sarò spazio solo per i grandi campioni visto che anche la solidarietà sarà protagonista: il ricavato del merchandising ufficiale Veronamarathon - Giulietta & Romeo Half Marathon, venduto in Expo, verrà devoluto a favore della Sudden infant death syndrome, ovvero sindrome della morte improvvisa del lattante. In chiusura attimi di commozione quando Asd Gaac 2007 Veronamarathon insieme al Comune di Verona hanno voluto dedicare un pensiero al piccolo Jacopo Tosato, scomparso per un arresto cardiaco improvviso pochi giorni fa a Valeggio sul Mincio, donando ai genitori una somma di denaro. • L.M.

Dopo i saluti di Paolo Paternoster presidente di Agsm, partner dell'evento assieme ad Amia e Acque Veronesi, e degli sponsor Zuegg, Subaru e Brooks oltre a Eurocompany, Zero Wind, Decathlon e Palua-

Tezenisa Forli E dalla difesa che nasce il tris

La consegna dell'assegno alla famiglia del piccolo Jacopo Tosato

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INDI Di PALAZZO BARBIERI. Dall'Agec all'Agsm

Enti a Verona, ancora

a settimana difficile Si è appena chiusa una settimana di passione per gli enti veronesi, ma quella che si apre si preannuncia già irta di incognite. A tener banco c'è ancora la sentenza choc del Tar che ha annullato la concessione alla società Catullo dello scalo bresciano di Montichiari. Venerdì si apre il processo sul caso Agec, mentre resta sul tavolo il tema spinoso del conferimento a Palazzo Barbieri degli utili di bilancio . SANTI PAG 7

L'ingresso di Palazzo Barbieri

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NODI DI PALAZZO BARBIERI. Nei giorni scorsi il Catullo, di cui il Comune è socio, ha perso al Tar la concessione per Montichiari

Enti, un 'altrasettimana dipa ssione Si apre il processo per 1'Agec. Scontro sui 18 milioni di Agsm. Lite sugli stipendi ad Acque Veronesi Si è appena chiusa una settimana di passione per gli enti veronesi, ma quella che si apre si preannuncia già irta di incognite. A tenere banco, nei palazzi della politica e dell'economiaveronese, c'è ancora la sentenza choc del Tar lombardo che ha annullato la concessione quarantennale alla società Catullo dello scalo bresciano di Montichiari. Il Tribunale amministrativo ha infatti accolto il ricorso della Sacbo, società che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio, contro il decreto concessorio dello scorso 18 marzo disponendo l'annullamento dell'atto e imponendo l'avvio di una gara pubblica europea. Il presidente della Catullo Paolo Arena ha già annunciato ricorso al Consiglio di Stato. Ma la settimana entrante si preannuncia bollente a partire dal caso Agec, l'azienda speciale che gestisce edifici, farmacie, mense scolastiche e servizi cimiteriali, da mesi nell'occhio del ciclone per l'inchiesta giudiziaria su appalti sospetti. Venerdì si aprirà il processo. Sul banco degli imputati siederanno l'ex direttore generale Sandro Tartaglia, due dirigenti: Stefano Campedelli e Francesca Tagliaferro e l'imprenditore altoatesino Martin Klapfer. Sono giàusciti dal processo, invece, gli altri cinque dirigenti indagati, Giovanni Bianchi, Giorgia Cona, Alessia Confente, Davide Dusi e Luisa Fasoli, che hanno patteggiato pene che oscillano tra un anno e sei mesi e un anno e dieci mesi. Questi ultimi sono stati reintegrati all'Agec. Il prezzo di questo ritorno nell'azienda sarà la dequalificazione e una pesante sanzione disciplinare e pecuniaria. Venerdì scorso, intanto, nell'ambito della cosiddetta inchiesta su assuntopoli avviata dalla Procura scaligera, all'ex caserma Mastino sono sfilati davanti al gip Rita Caccamo i vertici di Veronafiere: il presidente Ettore Riello, il direttore generale Gianni Mantovani e il direttore del personale Diego Valsecchi. Una decina di giorni prima, per i vertici dell'ente il pm aveva chiesto la so-

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Si è chiusa una settimana difficile per le aziende comunali e se ne apre un'altra non facile spensione dall'incarico. e del premier inglese Carne- l'unica cosa che possiamo fare Nella bufera, inoltre, agli ini- ron». Valdegamberi ha chie- per ridurre i costi è valorizzare zidellascorsasettimanaerafi- sto le dimissioni di Massimo il personale, evitando il ricornita anche Acque Veronesi do- Mariotti, il presidente della so- so a esternazionalizzazioni». po che il consigliere regionale cietà che gestisce il servizio E non è molto sereno il clima di Futuro popolare, Stefano idrico in gran parte della pro- neppure all'interno eli Agsm. Valdegamberi, aveva denun- vincia. Alle contestazioni del L'assemblea dei soci (il Comuciato lo stipendio a suo dire consigliere regionale si era ag- ne di Verona, socio unico delesageratamente alto del diret- giunta anche la presa di posi- l'azienda di lungadige Galtatore Francesco Berton. «Laso- zione del presidente della Pro- rossa), convocata per venerdì cietà che da tempo soffre di vincia Giovanni Miozzi che ha scorso e poi rinviata ai primi scarse risorse», aveva tuonato parlato di «carrozzone che co- di marzo, deve infatti affrontaValdegamberi, «spende sta molto e provoca molti dis- re il tema spinoso del conferi700mila euro solo per stipen- servizi». Miozzi, inoltre, hade- mento a Palazzo Barbieri dediare i dirigenti». Nel mirino finito «immorali» gli stipendi gli utili di bilancio. Ma questa del consigliere regionale è fini- percepiti dai dirigenti. Mariot- volta la cifra richiesta dal Coto soprattutto il direttore che ti aveva replicato dicendo che mune è di quelle che fanno treguadagna 242mi1a euro lordi « non è una novità che nel pub- mare le vene ai polsi: ben 18 l'anno. «Uno stipendio più al- blico impiego gli stipendi sia- milioni di euro. Un esborso ceto di quello del presidente del- no sproporzionati». E aveva cord, tanto che per mettere inla Repubblica Napolitano, del aggiunto: «Noi abbiamo eredi- sieme questi soldi, che servopresidente francese Hollande tato questo organigramma e no al Comune per non aumentare le tasse, oltre agli utili, la multiutility dovrà far ricorso alle riserve. La conseguenza, ha fatto sapere il presidente Paolo Paternoster sarà un drastico taglio agli investimenti. Per trovare un accordo sull'entità della cifra è in corso una discussione serrata tra i dirigenti dell'azienda e di Palazzo Barbieri. 0 E.S.

Venerdì sul banco degli imputati ci saranno l'ex direttore Agec Tartaglia e due dirigenti

Rinviata a marzo l'assemblea dei soci di Ag sm sul conferimento degli utili a lazzo Barbieri

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La sede dell'Agec: venerdĂŹ parte il processo all'ex dg Tartaglia

Acque Veronesi nella bufera per stipendi numero di manager

I I Comune vuole da Agsm 18 milioni tra utili e riserve: braccio di ferro

L'ultima inchiesta: i rapporti tra Comune e Fiera perle assunzioni

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NODI DI PALAZZO BARBIERI. Malumori nella Civica Tosi e in Lega nord dopo i recenti fatti che hanno scosso il municipio

Maggioranza sgomenta Espunta l'idea rimpasto Pasetto: «Mi rimetto all'esito del processo: se c'è da fare piazza pulita, verrà fatta» Piubello: «Siamo in tanti e compatti, su casi isolati come Giacino chiarirà la giustizia» Enrico Giardini .............................................................................. Un rimpasto di Giunta. Tale da imprimere un cambio di passo, quasi alla metà del seconda Amministrazione Tosi (2012-2017). Dopo l'ulteriore scossone per l'arresto dell'ex vicesindaco Vito Giacino per un'inchiesta di corruzione, a tre mesi dalle sue dimissioni, ma anche dopo il caso-Giorlo legato a un'intervista concessa a Report, nella lista tosiana (16 consiglieri comunali; i leghisti invece sono 4) c'è malumore. E serpeggia l'idea del rimpasto. Il sindaco ne è al corrente.

Dopo le dimissioni di Giacino, che era assessore all'urbanistica e all'edilizia privata, Tosi non aveva inserito un altro assessore nella Giunta, rimasta di nove membri. La carica di vicesindaco e la delega all'urbanistica sono state ereditate dai tosiani Stefano Casali e quella all'edilizia provata e al Peep dall'assessore alle finanze Pierluigi Paloschi. IL SINDACO non ha mai dato a intendere di voler procedere a nuovi inserimenti. Si era comunque parlato del vicepresidente della Provincia Fabio Venturi, Lega, anche presidente della Quinta circoscrizione (Borgo Roma) e anche del presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato, Lista Tosi. Il posto spetterebbe alla Lista Tosi, ma si potrebbe trovare un accordo anche per un altro partito. Anche il presidente dell'AmiaAndrea Miglioranzi (Tosi) potrebbe essere in pista. Sarebbero esterni al Consiglio. Se Tosi dovesse attingere invece dai più votati per il Consiglio, come ha fatto sinora aparte i «tecnici» Paloschi ed Enrico Toffali (aziende e personale), toccherebbe per numero di voti presi a Salvatore Papadia, seguito da Vittorio Di Dio

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(ex assessore), entrambi Lista Tosi. L'impatto comunque delle dimissioni di Giacino, tre mesi fa, e tanto più ora dopo l'arresto, è stato forte. Da non dimenticare che lui «controllava» tre presidenti di circoscrizionetosiani: Daniela Drudi (Prima), Massimo Paci (Terza), Mauro Spada (Sesta). E tanti consiglieri. Anche Filippo Grigolini (seconda) era vicino a lui ma ultimamente più al vicesindaco attuale Stefano Casali. PER L'IPOTETICO RIMPASTO ci sarebbe una questione di metodo. C'è, fra i consiglieri ritiene (come ha sempre fatto Tosi) si debba premiare chi ha preso più voti. C'è chi pensa invece che un conto è conquistare voti a raffica e un conto è fare l'assessore, il che richiede capacitàoperativo-manageriali. Senza dimenticare, però, quella politica, di mediazione. Altra linea di pensiero: mettere in giunta nomi eccellenti, di alto profilo, tratti dalla società civile, dalle professioni. Sul fronte tosiano, il consigliere Giorgio Pasetto dice: «Capisco come la cittadinanza possa essere scossa dai fatti di lunedì e proprio per questo è importante rimarcare che sul sindaco, come su assessori e consiglieri comunali, non gravino condanne né sospetti. Sul caso Giacino, mi rimetto all'esito del processo: la magistratura, come abbiamo visto, sta lavorando bene, se ci sarà bisogno di fare piazza pulita, verrà fatta, per il momento va-

Paternoster: «E stato fatto tanto di buono, casi Agec Giacino dipendono da singole persone» I

luteremo i fatti mano a mano che accadranno». «I rimpasti spettano al sindaco Tosi e ci troveremo per parlare di queste vicende comunque personali», dice il capogruppo della Lista Tosi, Massimo Piubello. «Noi abbiamo decine di eletti, in Comune nelle circoscrizioni, che lavorano intensamente per il bene della città, e siamo compatti. Su casi isolati come quello di Giacino chiarirà la magistratura». Tosi è molto impegnato nel portare in giro per l'Italia la Fondazione Ricostruiamo il Paese, ma al tempo stesso deve gestire, da segretario veneto della Lega, le elezioni europee e amministrative (nel Veronese in 54 Comuni). Uno o più cambi in Giunta, quindi, eventualmente slitterebbero.

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SUL FRONTE della Lega, il segretario provinciale Paolo Paternoster, presidente dell'Agsm, sull'ipotesi di un rimpasto, rileva: «Secondo me è inutile, perché gli assessori hanno lavorato bene. Chi, come Giacino, è stato colpito, si è dimesso, rimettendo la delega con estrema correttezza. Lo stesso Giorlo si è detto disponibile aun eventuale passo indietro. I nostri leghisti stanno lavorando al meglio». Quindi? «L'Amministrazione ha attuato tante opere ordinarie e altre significative, come il parco San Giacomo e quello di viaAnti e tante ne ha avviate come il parcheggio all'ex Gasometro, il restauro di Castel San Pietro, la riqualificazione dell'ex caserma Passalacqua», aggiunge Paternoster. «Poi, è chiaro: traforo, filobus hanno rallentato per la crisi, e Ca' del Bue per grossi intoppi, altrimenti sarebbero già in fase di attuazione. Mipare dunque che sia il caso Agec, che quello Giacino, dipendano da singole persone. Aspettiamo la magistratura». •

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dei costruttori non abbiamo avuto segnali dii comportamenti illeciti, come il versamento di tangenti per avere il via l'sbera ai cantieri». Attilio Lonerdi, vicepresidente vicario dell'Ance Verona, l'associazione dei costruttori, non entra nel merito, ovviamente, delle vicende giudiziarie che coinvolgono l'ex vicesindaco Giecino e fll costruttore Leerdini. Tuttavia assicura che de parte degli associati «non sono mai arrivate denunce o

lamentele per richieste di tangenti in cambio di agevolazioni amministrative». E ribadisce: «trai sentito parlare deWesistenza di un sistema di corruzione. Le lamentele, e queste si sono tante, di tanti imprenditori riguardano piuttosto la burocrazia che ci fa letteralmente impazzire. In un momento di crisi come questa dovrebbe essere più snella_.1 vari livelli istituzionali e decisionali dovrebbero pensare elle migUaie dì persone che stanno perdendo il posto di lavoro o che sono in cassaíntegrezione», ES.

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Usare i profitti per il servizio L'Arena di venerdì 14 febbraio u.s. titolava: «Palazzo Barbieri vuole 18 milioni di euro dall'Agsm» e il presidente Paternoster ha risposto che «Palazzo Barbieri ha ragione». Che io sappia l'Agsm è un'azienda pubblica e come tale i profitti, secondo la normale filosofia del servizio pubblico, deve investirli nel miglioramento e aggiornamento dei servizi forniti (automatica lettura centralizzata dei consumi, ottimizzazione del portale dei servizi on line, per esempio). Nel libero mercato delle forniture qui a Verona, Eni ed Enel sono in concorrenza e ritengo che se l'Agsm utiliza i profitti di esercizio per scopi estranei al miglioramento del servizio, prima o poi i clienti si rivolgeranno a chi offrirà servizi migliori e a più buon mercato.

Francesco Brugnone VERONA

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La consegna a Villa Brusarosco ,2,2 E-U

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Sarà a servizio della com °tà e degli eventi organizzati in città

La consegna dei defibrillatore alla presidente Emma Bacigalupi. LN. La Pro loco di Arzignano, prima del Veneto, dispone di un defibrillatore a servizio della comunità e degli eventi che saranno organizzati sul territorio. A donarlo, la società AGSM di Verona, che gestisce la rete gas in 6 comuni della Valchiampo, già impegnata in sponsorizzazioni sportive e iniziative di solidarietà. La cerimonia si è svolta a Villa Brusarosco. E stato il presidente di AGSM Paolo Paternoster a consegnare alla presidente della Pro loco Emma Bacigalupi lo strumento in grado di salvare una vita. E nell'occasione

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due volontari, Lorenzo Carradore e Paolo Rossato, hanno ricevuto dall'Associazione italiana soccorritori gli attestati per l'uso del defibrillatore, a completamento del percorso di formazione. «Nell'ambito di un progetto che ha messo la parola sicurezza trale nostre priorità» ha detto Bacigalupi. «Esperienza da portare in tutte le Pro loco della regione» ha aggiunto il presidente del Consorzio Serenissima Agno Chiampo Bortolo Carlotto. La diffusione dei defibrillatori è sostenuta anche dal Comune, e dagli "Amici del Cuore". 0 L.N.

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IL PALAZZO E LAGIUNTA. I[ clamore delle ultime vicende può portare nei prossimi giorni a modifiche nell'esecutivo

Il sindaco prepara i cambi «Non escludo il rimpasto» Tosi: «Non faccio cambi sull'onda del momento, ci vuole calma». «Siamo al centro di una montatura mediatica». «Consenso? I cittadini sanno valutare e sono fiducioso» Alessandra Galetto Continuare il suo lavoro, cioè amministrare la città nel modo più sereno, impedendo che il terremoto che ha tentato di scuotere Palazzo Barbieri influisca sui temi e i progetti in cantiere. «Anzi, sarebbe bello che si parlasse di quello che è stato fatto e che si sta facendo perla città». Così si esprime il sindaco Flavio Tosi all'indomani del «caso Report»: l'obiettivo, dunque, è di tornare alla quotidianità dell'impegno di primo cittadino. Ma è prevedibile che non sarà facile. Lo scontro tra Tosi e Rai Tre, con la consegna in Procura da parte di Tosi di una querela per diffamazione contro il giornalista Sigfrido Ranucci che ha contattato vari leghisti alla ricerca di filmini hard e foto compromettenti che avrebbero come protagonista il sindaco, difficilmente infatti potrà non avere conseguenze anche a livello amministrativo. E tutto questo va ad aggiungersi a una serie di accuse e scandali che partendo dalle indagini sui dirigenti Agec arrivano all'ex vicesindaco Vito Giacino tuttora in carcere. L'OBIETTI VO, dichiarato, dell'inviato di Report è dimostrare come il sindaco e anche persone a lui vicine siano ricattabili sia per presunte frequentazioni hard che per frequentazioni con famiglie legate alla 'ndrangheta (accuse tutte da dimostrare, da qui la querela per diffamazione) e quindi non più in grado di esercitare liberamente la loro attività politica e amministrativa.

Si può escludere, in questa situazione, un rimpasto della Giunta comunale? «No, non escludo assolutamente nulla», conviene Tosi. «Ma se un rimpasto dovrà es-

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serci va pensato fuori dall'ondata emotiva, a bocce ferme, e non certo sull'onda del momento». Nei confronti di Report invece il sindaco non ha dubbi: «Valuteremo quali azioni come Giunta o nella Giunta possano essere intraprese per fare chiarezza su una montatura mediatica e su servizi che vengono costruiti con denaro pubblico. Qualcuno di questo dovrà rispondere». REPORT dice di avere altro materiale. È preoccupato?

«No. Noi abbiamo fornito tutto il materiale che avevamo, due ore e mezza di registrazione, complete. Abbiamo con chiarezza portato all'autorità tutto questo documento di cui eravamo in possesso; i giornalisti di Report invece fanno sapere solo frammenti di registrazioni estrapolati dal contesto, secondo lalogica che fa loro comodo. Allora li sfidiamo a fare come noi: che mostrino anche loro tutto quello che hanno e lo portino in Procura». Teme che di fronte a questa posizione ci sarà un'offensiva

«Torniamo a concentrarci sulle priorità: filobus, passante nord, ex Arsenale e C& del Bue» «Non ho timori per me n per la Giunta gli uffici possono soffrire per simili pressioni esterne»

mediatica di Report? «L'offensiva mediatica c'è già stata, non si tratta di temerla. Quanto a Report, è già stato scorretto, è del tutto prevedibile che andranno avanti con questo comportamento scorretto, ma la loro credibilità è pari a zero. Cosa possiamo pensare di un programma della tv di Stato che usa il denaro pubblico per costruire notizie false?». CONSENSO. Le interviste condotte in questi giorni tra i veronesi mostrano che il consenso per il sindaco da parte della cittadinanza è ancora forte. Ma che c'è anche una fetta di delusi, o almeno di perplessi, che si interrogano su quanto sta accadendo e provano un certo sconcerto. La sua popolarità risentirà di questa vicenda? «Cerco di fare il sindaco nel modo migliore, è quello che ho sempre fatto, e i veronesi possono vedere la mia azione amministrativa e i risultati che ne sono derivati. Sono convinto che la gente sappia scegliere e nel giudicare si basi sui fatti, come è giusto che sia: nel tempo i cittadini sanno valutare, sono molto fiducioso». Dunque, l'intenzione di Tosi al momento è quella di «tornare a concentrarsi sulle priorità: il filobus, il passante nord, Ca' del Bue e l'ex Arsenale». Per se stesso, il sindaco spiega di non avere timori: «Il sindaco fa quello che deve, non ho timori per me, né per la Giunta. Casomai una parte degli uffici, di fronte ad una aggressione di questo tipo, potrebbe mostrare qualche timore, qualcuno potrebbe sentirsi in difficoltà rispetto a pressioni esterne di questo tipo. Mi auguro che non accada perchè questo comporterebbe rallentamenti nella macchina amministrativa, che invece deve procedere». e

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I l faccia a facci a con i suoi e lesine con [ a Lega Tutti i n i elsi aco Il sindaco Flavio Tosi (altro articolo) ha detto di non escludere di mettere mano a un rimpasto della giunta, ora di nove assessori. E quanto, nella «pancia» di tanti consiglieri comunali della Lista Civica Tosi (in totale 16), era emerso nei giorni scorsi e L'Arena ne aveva riferito. Ma i nodi sono numerosi, per Tosi. Tanto più dopo il caso Report. Un colpo d'ala, una svolta netta: questo chiedono al sindaco i tosiani, che condividono il sostegno alla maggioranza con quattro della Lega Nord (capogruppo la sorella di Tosi, Barbara). Lo stesso Carroccio - che, non va dimenticato, è il partito di Tosi che ne è segretario veneto e vicefederale- ha stigmatizzato con il segretario provinciale Paolo Paternoster la posizione dell'exvicesindaco Vito Giacino, dicendo che «ha tradito». Gli stessi Giovani Padani, con il coordinatore Vito Comencini, hanno auspicato che la Lista Tosi apra una questione morale ed etica al suo interno. La Civica è in subbuglio. E domani i consiglieri tosiani dovrebbero incontrare il sindaco proprio per un faccia a faccia, nel pieno della tempesta. Va ricordato che nei giorni precedenti all'arresto di Giacino e della moglie Alessandra Lodi per l'inchiesta per concussione e nuova corruzione, si era parlato di possibile dimissioni dell'assessore Marco Giorlo (anch'egli intervistato da

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Report), poi rientrate. E lo stesso assessore è stato l'unico degli assessori a non partecipare al Consiglio comunale di giovedì, quando è scoppiata la bagarre con gli striscioni e il lancio di manette di Forza Nuova. Tosi, dalle dimissioni di Giacino in poi, poco più di tre mesi fa, ha redistribuito le sue deleghe (urbanistica e carica di vicesindaco a Stefano Casali, Lista Tosi, ed edilizia privata e Peep a Pierluigi Paloschi, tosiano) ma non ha mai pensato a reintegrare la posizione in Giunta. Ora potrebbe farlo. E aggiungere qualche altro cambio. Ma il vero nodo è: come? Facendotabula rasa e cambiando tutti? 0 inserendotecnici e figure di alto profilo ai"politici; questi ultimi sempre da Tosi a parte l'assessore agli enti Enrico Toffali, avvocato? Domande con risposte non semplici. Anche perché tutti gli assessori eletti hanno portato a Tosi migliaia di voti. Intanto Tosi inviterà i suoi a fare quadrato. E sul fronte nazionale, Tosi è pronto a consegnare a Matteo Renzi, presidente del Consiglio, il piano delle esigenze delle scuole di Verona, augurandosi che il nuovo governo sia più"generoso' di quelli che lo hanno preceduto. «Il Comune di Verona». dice Tosi, «ha già pronto un lungo elenco di necessità delle scuole di sua competenza, e sarà ben lieto di proporlo al Governo. Saremo anche pronti a ringraziarlo una volta che ci avrà mandato i finanziamenti necessari, perchè finora lo Stato ci ha dato sostanzialmente solo l'elemosina». EG.

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CITTA GREEN

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"UN CIAK PER L 'AMBIENTE NELL'ANNO LO CONTRO SPRECO Una rassegna cinematografica promossa dal Comune di Verona in collaborazione con Agsm, Amia, Aiv, Acque Veronesi e Università L'anno 2014 è stato proclamato dall'Europa "anno contro lo spreco" e l'Assessorato all'Ambiente dei Comune di Verona, amministrato da Enrico Toffali , in collaborazione con Agsm, Amia, Acque Veronesi, Atv e Università di Verona, hanno aderito all'iniziativa, per sensibilizzare i cittadini alle buone pratiche e per dare una forte dimostrazione nella riduzione degli sprechi. Per questo motivo è nato l'evento "Un Ciak per l'ambiente": cinque appuntamenti con la proiezione di film/documentari e cartoni animati su tematiche ambientali. Le due sedi di proiezione saranno il Palazzo della Gran Guardia e il

Enrico Toffali e Paolo Paternoster Polo Zanotto dell'Università. L'eranno, fino al 3 aprile, gli apvento sarà presentato dal presipuntamenti per gli adulti con la dente Agsm Paolo Paternoster proiezione di "Una scomoda domenica 2 marzo alle ore 15,30 verità", "La sete del mondo", con i cartoni animati "Il sacco di "Meno 100 chili" e "L'economia energia", "Animai Planets", Pufdella felicità". L'ingresso è gratuifing Awaÿ', `The Fridge". Seguito, fino ad esaurimento posti.

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AGSM TIFA PER LE DONNE : PER L'8 MARZO UNO SPOT A FAVORE DEGLI SPORT FEMMILILI La società sostiene la squadra di calcio di serie A: "Agsm Verona" Con l'occasione della festa delle donne, Agsm ha voluto ricordare con uno spot televisivo il suo impegno quotidiano sul fronte degli sport femminili. Lo spot, che andrà in onda oltre che nelle televisioni locali, anche sul web tramite il canale youtube, testimonia che Agsm non è solo Hellas Verona, ma è anche supporto per moltissime realtà sportive sul nostro territorio. Tra queste spicca la squadra femminile di calcio "Agsm Verona", che porta proprio il nome della società di lungadige Galtarossa. Agsm Verona è una delle società più titolate a livello italiano: vanta ben quattro scudetti vinti, tre Coppe

Italia e quattro super coppe italiane. "La scelta di sostenere una squadra di calcio femminile di serie A per più stagioni spiega Paolo Paternoster, presidente di Agsm - è un impegno costante e quotidiano che viene perseguito, tutti i giorni, da due anni. Lo diciamo oggi, con questo spot, perchè oggi l'attenzione e sul mondo delle donne. Ma noi ce ne ricordiamo tutto l'anno". "lo sono convinto - spiega Giampietro Cigolini , direttore generale di Agsm - che il messaggio di una sana attività sportiva porti benessere, favorisca la salute e della prevenzione e lanci un messaggio positivo.

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LCIODONNE. Paternoster e Cigolini alla presentazione dell'iniziativa con Scipioni, Longega e tre giocatrici

Agsm in campo per il calcio in rosa C'è uno spot tv per Karlsson e socie Oggi, in coincidenza con l'8 marzo, il lancio sulle reti locali e sul web ................................................................... Ludovka Purgato Agsm tifa per le donne. Questo è il messaggio che l'azienda municipalizzata ha voluto lanciare tramite il suo ultimo spot presentato nella sede di lungadige Galtarossa. Uno spot che vede protagoniste le ragazze dell'Agsm Verona calcio femminile, una delle società più titolate del movimento italiano con quattro scudetti vinti, tre Coppe Italia e quattro Supercoppe.

La data del lancio della pubblicità, che andrà in onda sulle televisioni locali e sul web, è stata scelta accuratamente. Agsm ha voluto ricordare, in occasione dell'8 marzo, festa della donna, il suo impegno

nel mondo dello sport, in particolare quello femminile. Alla presentazione hanno partecipato il presidente e il direttore generale di Agsm, rispettivamente Paolo Paternoster e Giampietro Cigolini, il presidente del Verona Luca Scipioni, il tecnico scaligero Renato Longega e tre giocatrici della squadra, Marta Mason, Maria Karlsson, Veronica Napoli. «Sono convinto che il messaggio di una sana attività sportiva sia positivo », ha commentato Cigolini. «Lo sport porta benessere e favorisce la difesa della salute. È vero che in ogni sfida esistono competizione e agonismo ma è altrettanto vero che davanti a tutto c'è il valore primario dell'educazione fisica e psico-

logica». Paternoster, che ha omaggiato le calciatrici con un mazzo di fiori, ha spiegato: «La scelta di sostenere una squadra di calcio femminile di serie A è un impegno costante che non si limita solo all'8 marzo ma che viene perseguito, tutti i giorni, da due anni. Lo diciamo in questi giorni», spiega, «con questo spot, perché in questi giorni l'attenzione è sul mondo delle donne, ma noi ce ne ricordiamo tutti i giorni». Longega è intervenuto dando anticipazioni sugli accordi di stretta collaborazione con l'Hellas Verona: «Abbiamo già preso alcuni accordi per

quel che riguarda il settore giovanile», ha illustrato Longega. «Nei prossimi giorni avremo alcuni importanti in-

contri e ci auguriamo di poter creare un forte sodalizio». Maria Karlsson, difensore svedese gialloblù tra le protagoniste dello spot, ha aggiunto: «Per noi questa pubblicità televisiva è importantissima. Abbiamo bisogno di visibilità e ogni piccolo spazio che ci viene concesso su giornali, tv o radio è davvero fondamentale. Agsm è una grandissima azienda» ha concluso lei. «Ha creato uno spot davvero carino e divertente». e O RIPRGDUZIONE RISERVATA

I vertici dell'Agsm con i rappresentanti del club e le giocatrici protagoniste dello spot FOTOEXPRESS

I sorrisi di Maria Karlsson, Marta Mason e Veronica Napoli

Squadre Agsm

Cresce anche la collaborazione tra donne e ellas «Già presi accordi sul settore giovanile»

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LITI

E INCHIESTE. Consiglia, richiesta di commissione d'indagine

Urbanistica, in aula

si vaallaresadeiconti Report cerca nuovi elementi e contatta Paternoster «Forse perché `ava voce che ero moroso di Tosi» Resa dei conti, oggi in Consiglio comunale, sulla proposta di commissione d'inchiesta su vicenda Giacino, Parentopoli e caso Agec, chiesta da 14 consiglieri della minoranza, di Pd, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Sel e Gruppo Misto. «Questo strumento non è quella sorta di tribunale del popolo come qualcuno ha cercato di dipingere, né una brutta copia dell'inchiesta della magistratura. Più semplicemente, la commissione d'indagine è l'opportunità di riflettere concretamente su quanto non ha funzionato». Lo dichiarano i consiglieri del Pd Michele Bertucco, Orietta Salemi, Luigi Ugoli, Damiano Fermo e Fabio Segattini, e Gianni Benciolini e Luca Mantovani del MSS.

Pd e 5 Stelle ribadiscono che «per tutti gli indagati vale il principio dell'innocenza fino a prova contraria. Ma non si può nascondere la testa sotto la sabbia. Un amministratore pubblico dev'essere al di sopra di ogni sospetto e quando tale condizione non è data, la politica deve intervenire anche

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senza attendere i tempi della verità giudiziaria. D'altra parte, se non per vicende come queste, che cosa deve succedere per giustificare una commissione d'indagine secondo l'articolo 14 del Regolamento del Consiglio comunale?». Intanto, mentre la Polizia giudiziariaha acquisito in municipio ulteriore documentazione su delibere di edilizia privata (delega che aveva Giacino), non si allenta la morsa di Report, trasmissione di Rai Tre il cui coautore Sigfrido Ranucci, che sta svolgendo un'inchiesta su Verona, è stato querelato da Tosi. Alla trasmissione di Telearena «Oltre il Tg» il presidente di Agsm e segretario della Lega Paolo Paternoster ha detto infatti in diretta di essere stato contattato martedi da Report con l'intento, per lui, di screditare il sindaco. E ha citato un video diffuso su You Tube con Ranucci in cui «una leghista dame espulsa», spiega Paternoster, «dice che io sono stato il primo fidanzato di Tosi. Non il fidanzato; il primo». E scherzando, conclude, «sarà per questo che mi hanno cercato ». • E.G.

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VITA DEI CLUB. I due brasiliani in Lessinia

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Marques e Romulo alla festa dell'Old Ranch Club Lessinia Anche il freddo della Lessinia si è sciolto dinnanzi al calore ed alla simpatia di due ragazzi brasiliani. Il riferimento è per Romulo e Marques, nei giorni scorsi graditissimi ospiti, alla cena sociale del Calcio Club «Old Ranch Lessinia». Un appuntamento che ha riunito un centinaio di tifosi al ristorante «Il Girasole» a Stallavena. Con loro il team manager dell'Hellas Sandro Mazzola, gli ex gialloblù, Nico Penzo e Ciccio Mascetti, il presidente Agsm Paolo Paternoster. Ottimal'organizzazione del presidente Daniele Tenuti, meglio conosciuto come Ten, assieme al fondatore storico del sodalizio, nonchè gestore del Bar Old Ranch, Roberto Sega. Trai commensali anche il primo cittadino di Grezzana Mauro Fiorentini, che non ha nascosto il

Squadre Agsm

proprio orgoglio nell'ospitare nel suo territorio, un avvenimento tanto apprezzato e sempre molto atteso, dallamoltitudine di tifosi gialloblu che da sempre seguono con grande passione e partecipazione le vicende dell'Hellas Verona. TUTTI A GENOVA. Tifosi in trasferta a Genova per sostenere il Verona nella sfida con la Sampdoria in programma domenica, 23 marzo. Organizzano la trasferta in pullman il Calcio Club Somma, ritrovo alle 7,30 in Piazza Giardini a Sommacampagna. Costo viaggio con panini e bibite 30 euro. Info al 340 6983935 (Nicoletta) o 347 7265314 (Corrado) e il Calcio Club «Razza Gialloblù» di Roverchiara. Costo 30 euro con panini e bibite. Info al 333 9842922 (Nicola). •

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In consiglio regionale passa la proposta del governatore: 12 zone per 7 province

Bacini per i riñuti, nuova guerra in Lega I tosiani: «Tariffe, si rischia l'aumento» aNA- Scoppia la «guerra dei rihut », Verona rischia di pagame il conto? La guerra è tutta politica, tra i seguaci di Flavio Tosi e quelli di Luca Zaia. Ma con possibili conseguenze, appunto, anche sulle tariffe future (a carico dei contribuenti) in questo settore. Riassunto delle puntate precedenti: il Veneto deve decidere quali e quanti saranno i «baca n» di competenza nel settore dei rifiuti; l'assessore regionale Maurizio Conte (molto amico di Tosi) ne propone 7, uno per provincia; Zaia, in giunta, decide di portarli a 12, nonostante tutti i partiti, in co stione, avessero accettato l'ipotesi dei 7; in consiglio, vince la tesi del governatore; per rappresaglia, i «tosi ' > mettono in minoranza Zaia su di un articolo della Fin aria Una guerra interna alla Lega, insomma, il che non è una novità. Il fatto è che la questione dei bacini (per Verona i tosiani ne vorrebbero uno, i seguaci di Zaia tre) rischia secondo alcuni di pesare anche sulle tasche dei contribuenti veronesi, mentre secondo diversi commentatori potrebbe incidere anche sul futuro di Ca' del Bue. «Quella di Ca' del Bue è solo una bufala - spiega però il vicepresidente della Provincia, Fabio Venturi - perché comunque sarà la Provincia a decidere dove andranno portati i rifiuti. E' invece vero che non fare un ba-

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í ,WN Inceneritore Ca' dei Bue cino unico provinciale può creare problemi, diseconomie e costi maggiori che rischiano di ripercuotersi sui contribuenti. Se ci fosse un bacino unico si po-

trebbero fare risparmi di gestione, si potrebbe pensare a una tariffa unica provinciale, si potrebbe annonizzare la raccolta differenziata Spiace che in Regione ci sia qualcuno che sembra non capirlo». Perii presidente di Ags, Paolo Paternoster, «un bacino unico sarebbe la soluzione migliore, con economie notevoli, evitando che ciascuno pensi al proprio... giardinetto». Ripercussioni su Ca' del Bue? Secondo Paternoster «col bacino unico sarebbe stato avvia avere un impianto e un trattamento. Con tre bacini (questa la proposta fatta votare da Zaia, ndr), si vedrà. Sicuramente aumenteranno i costi: tre autorità d'ambito,

tre gestori, tre politiche diverse sulla raccolta differenziata Ecco perché secondo noi si tratta di una proposta insensata». Anche per il presidente di Amia, Andrea Miglioranzi, «sarebbe molto più opportuno avere un bacino unico per tutta la provincia Sarebbe il modo giusto per fare sistema e scegliere politiche del settore uniformi». °, dei tre responTre voci un sabili del settore a Verona (in Provincia, in Agsm e in Amia). Tutti e tre, peraltro, leghisti vicini a Tosi. Mentre dal fronte politico opposto, la posizione è diversa Secondo il capogruppo a Palazzo Barbieri, Michele Bertucco, infatti, «l'esperienza dimostra che bacini diversi possono essere opportuni e utili. Con la sua pluralità di bacini, la nostra provincia è arrivata ad essere tra le migliori d'Italia nella raccolta differenziata E anche i costi sono diinìnuiti, e non certo aumentati. Non vedo quindi dove sia il problema I sindaci, tra l'altro, sono legati a questa pluralità di ambiti. Certo, possono esserci ulteriori problemi per Ca' del Bue: col bacino unico, Verona potrebbe imporre a tutti di portare i rifiuti all'inceneritore. Ma proprio per questo la vicenda mi pare legata ad una scelta solo politica, non certo a questioni di costi, di efficienza o di buona amn-ùrùstrazione».

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EQUILIBRI DI POTERE NELCENTRODESTRA. Sfide con simbolo dei comuni che vanno al ballottaggio, alleanze anche sperimentali sul territorio, tante le riconferme

SuLlo sfondo e <R e la guíí-da del. Veneto Situazione fluida a Negrar A Sommacampagna dove pesa l'eredita di Soardi è probabile l'appoggio alvicesindaco Francesca Mazzola La partita questa volta è grande. Perché ad esprimersi per rinnovare le amministrazioni locali saranno oltre trecentomila persone in 52 comuni veronesi, quindi grandi numeri, e perché è difficile scindere questa pur importante tornata amministrativa da quella, tutta politica e contemporanea, delle elezioni europee. Chi nei vari partiti ha l'incarico di preparare le liste, di scegliere alleanze e candidati sindaco che si sfideranno nelle urne il 25 maggio, ha ben chiaro questo doppio terreno, in questi giorni si muove con cautela. E intanto testa la potenza del motore in vista delle regionali, praticamente alle porte, di primavera 2015. In quest'ottica, la sfida è particolarmente impegnativa all'interno dell'area di centrodestra, dove ci sono equilibri da ritrovare in Forza Italia, qualche frizione nell'ambito della Lega nord, spazi da consolidare dentro a Ncd.

PAOLO PATERNOSTER, segretario provinciale della Lega nord e presidente di Agsm, punta molto sull'entusiasmo ritrovato: «Sento lo spirito di una volta», dice, «è davvero un successo la raccolta di firme che stiamo facendo per l'autodeterminazione del Veneto. E nei comuni che non hanno ancora votatola mozione in tal senso chiederemo come punto irrinunciabile per un'eventuale alleanza proprio

di votarla tra i primissimi atti in caso di vittoria». «E poi negli ultimi tre anni abbiamo cambiato management, il segretario Matteo Salvini è giovane ma di esperienza, punteremo molto sulla riproposizione del simbolo». La Lega, che alle europee si schiera per una revisione dei meccanismi che regolano l'euro, a livello locale sosterrà i propri sindaci uscenti per tentare il secondo mandato a Isola Rizza, San Pietro in Cariano, Valeggio, Concamarise, Oppeano, Sanguinetto, Roncà, Boschi Sant'Anna, mentre adAngiari la continuitàdi governo verrà tentata candidando Marina Meletti a capo di una civica, trasversale. Nei comuni sopra i 15 mila abitanti, che andranno al ballottaggio, a Legnago la Lega sosterrà il suo sindaco uscente Roberto Rettondini, «anche se è uno sbaglio quello del centrodestra di preferire un altro candidato», commenta il segretario. Spaccatura con il centrodestra anche a San Bonifacio, dove la Legahatrovato l'accordo con Polo, non riconfermando la fiducia ad Antonio Casu. Situazione fluida a Negrar, mentre a Sommacampagna «la scelta potrebbe cadere sul vicesindaco Giuseppe Residori, visto che il sindaco dimissionario Gianluigi Soardi paga per questioni personali e non di amministrazione locale». Quanto ai rapporti con chi sostiene l'esperimento della lista Tosi, Paternoster è netto: «Chi è nella Lega lavora perla Lega, chi lavora ad altre

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aggregazioni fa altro». Frizioni? «No». E un caso lo sta a dimostrare: Ivan Castelletti sarà il candidato della Lega a Dolcè, ma avrà sulla lista il simbolo di «Ricostruiamo il paese». FABIO VENTURI, vice presidente della Provincia, è tra quanti all'interno della Lega si occupano di «aggregare le persone che della Lega non sono ma che si riconoscono in Flavio Tosi», afferma. «La Lega ovviamente cercherà di presentare una lista o propri candidati», dice, «e noi lavoriamo al progetto di Tosi per le politiche, che è Ricostruiamo il paese ed ha un faro nel simbolo. Stiamo ragionando sul territorio per aggregare persone di area vicina alla Lega che guardano con simpatia a Tosi». Liste con questa impostazione ci saranno con ogni probabilità nei quattro comuni sopra i 15mila abitanti. «Entreremo a sostenere Ivan De Beni a Bardolino, e poi ci sono Turri a Roncà, Tosoni a Valeggio, Dalla Verde a Vestena, Valcasara a Selva, Albi a Lavagno...». E per Pescantina? «Cerchiamo una fi-

gora di spessore, nuova rispetto alle amministrazioni precendenti». MASSIMO GIORGETTI, assessore regionale ai lavori pubblici e allo sport, esponente di Forza Italia, nei comuni sotto i 15mila abitanti ritiene fondamentali più che i rapporti di partito quelli che sono i rapporti personali, sui programmi. «Certo, stiamo nell'area di centrodestra», afferma, «ma non andiamo ad imporre alleanze. Dove lo si è fatto in passato forzando la mano le amministrazioni sono saltate». «L'area che mi riguarda», riprende, «punta ad una grande attenzione ai temi dell'etica, della responsabilità, al buon governo del territorio. E gli equilibri locali valgono più di quelli di partito. Quest'ultimo dev'essere uno strumento del territorio. Nel confronto anche con gli altri amici di Forza Italia, ci stiamo muovendo per promuovere la maggior unità possibile». Tra gli obiettivi, nei comuni sopra i 15mila abitanti, la massima convergenza a Legnago, dove è in atto una

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Una grande attenzione ai temi dell'etica e al buon governo dei territorio

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MASSIMOGIORGETTI ASSESSORE REGIONALE FI

DAVIDE BENDINELLI CONSIGLIERE REGIONALE FI

GIANCARLO CONTA CONSIGLIERE REGIONALE NCD

saranno presenti liste con il simbolo di Forza Italia. Per gli altri, «Faremo una valutazione complessiva, anche aprendo a civiche trasversali rappresentative del territorio. La mia idea è quella di condividere una strada anche con coloro che hanno deciso di rientrare in FI dopo una breve militanza nel nuovo centrodestra». Schede elettorali per le elezioni comunali polarizzazione sul nome di Paolo Longhi. ANegrar e San Bonifacio la situazione è ancora fluida. «Vogliamo vincere, le europee e non solo», afferma quindi Giorgetti, «la vera sfida è battere il centrosinistra». DAVIDE BENDINELLI , consigiere regionale di FI e vicecoordinatore regionale del partito con delega agli enti locali, è sulla stessa lunghezza d'onda. «Giochiamo una partita con lealtà e rispetto degli alleati e degli avversari. Ascolteremo la base, che nei vari comuni ci darà indicazioni di massima». Ma ad alcune condizioni: «Abbiamo la consapevolezza che la

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Lega non è più quella di due anni fa. Non svendiamo principi per portare a casa alleanze che finiscono per favorire altri partiti pronti sempre a chiedere e a dare poco. In un'alleanza, come nell'amicizia, a volte la mano la si tende, a volte la si riceve». E ancora più esplicito: «Siamo convinti di essere il partito di maggiornaza relativa del centrodestra. Se faremo un buon risultato alle amministrative e alle europee soprattutto, banco di prova e vere primarie del centrodestra, chiederemo ai nostri alleati la presidenza della Regione». Ed eccola strategia: in tutti i comuni oltre i 15mila abitanti

GIANCARLO CONTA, consigliere ragionale, rappresenta lo lo spirito del Nuovo centrodestra. «Sotto i 15mila abitanti sosteniamo civiche di area centrodestra, senza simbolo. Stiamo lavorando da qualche mese all'individuazione dei candidati». «Abbiamo fondato quasi dappertutto i circoli Ncd», spiega Conta, «composti da minimo 10 persone che al loro interno nominano un presidente. Questi ultimi parteciperanno con diritto di voto alla nostra assemblea costituente, che si terrà a Rimini verso la metà di aprile». Dialogo aperto con FI e Lega nord nei comuni sopra i 15mila abitanti, per trovare linee di convergenza. • O RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il 7 aprile in onda l'inchiesta sul Comune di Verona che ha portato alla querela del sindaco

port inizia proprio con Tosi Intanto interrogazione di due deputati Pd alla Vigilanza Rai: "Garantire libertà di informazione" VERONA - Appuntamento al 7 aprile. Una settimana più in là di quanto preventivato (il 31 marzo), ma "Report" aprirà la nuova stagione su Rai 3 con l'inchiesta di Sigfrido Ranucci sull'amministrazione comunale di Verona, che tante polemiche aveva sollevato portando alle querele sporte dal sindaco Flavio Tosi e dall'assessore allo Sport, Marco Giorlo. Nel primo caso Ranucci è accusato di voler "incastrare" Tosi attraverso un video scottante ma il colloquio con un politico,

Flavio Tosi Sindaco di Verona

l'ex leghista Sergio Borsato, è stato ripreso di nascosto. Un tranello in cui il giornalista avrebbe buttato "giù la maschera". Nel secondo caso si punta l'accento sulle frequentazioni di Giorlo e su alcune cene elettorali. Tutto questo mentre è tutt'ora in corso il bailamme di inchieste giudiziarie sull'amministrazione scaligera (Agec, Giacino, Parentopoli). Alcune personalità di spicco come l'assessore agli Enti partecipati, Enrico Toffali, e il segretario provinciale della Lega Nord (nonché presidente della multiutility comunale Agsm), Paolo Paternoster, avrebbero rifiutato di concedere interviste. Milena Gabanelli e Ranucci hanno già annunciato che pubblicheranno integralmente i resoconti delle interviste e dei

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colloqui, poiché quelli diffusi dal sindaco non sarebbero completi. Intanto, dopo l'interrogazione dell'ex ministro Renato Brunetta al premier Matteo Renzi sul caso, è arrivata alla Commissione di Vigilanza Rai un'interrogazione al presidente, Anna Maria Tarantola, e al direttore generale, Luigi Gubitosi, a firma dei deputati Pd Alessia Rotta e Vinicio Peluffo per chiedere se siano pienamente garantiti i diritti alla libertà di informazione del giornalista Ranucci e della trasmissione, in se-

guito alla querela. "Si tratterebbe - scrivono i deputati Pd dell'ennesima querela preventiva del sindaco di Verona che finora ha diramato tramite giunta circa 69 proposizioni di querela, delle quali soltanto una si sarebbe risolta in un giudizio di condanna ai danni del querelato". Secondo i due parlamentari, nel caso di Report "non vi può essere comunque diffamazione a mezzo stampa, ma neppure diffamazione semplice poiché la volontà del giornalista era la ricerca della verità dei fatti, non la diffamazione e quindi è assente il dolo specifico". Questo, ovviamente, secondo gli interroganti, mentre ben diversa è - ovviamente - la posizione di Tosi così come quella sostenuta nell'interrogazione di Brunetta.

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DISGUIDO. I l direttore dell'azienda ammette: «Si è trattato di un errore. Episodi che per fortuna si verificano di rado»

Pensionata, al freddo, Agsm Si scusa La squadra di tecnici era in servizio e stava effettuando i normali e periodici sopralluoghi per verificare che utenze abusive piombate non fossero state riaperte, come spesso accade. Per errore, però, è stato chiuso il contatore di un cliente in perfetta regola con pagamenti e bollette in scadenza. «Ce ne scusiamo».

Il direttore di Agsm Energia, Floriano Ceschi, riepiloga e chiarisce così l'accaduto che ha avuto come protagonista una signora, residente in corte Pancaldo, a cui il venerdì gnocolar è stato piombato il contatore. Un errore per cui è rima-

sta a secco di riscaldamento e acqua calda per alcuni giorni. «Si tratta di una cliente servita da teleriscaldamento con contatore individuale e dunque c'è stato un malinteso, uno scambio di intestatari, e la nostra squadra ha sospeso l'utenza sbagliata», spiega Ceschi che però puntualizza: si tratta di «un episodio sporadico». A sollevare la polemica è stata la stessa pensionata che, a distanza di un mese, ha inoltrato una email al sindaco Flavio Tosi e al presidente di Agsm Paolo Paternoster proprio per chiedere chiarezza su

quanto le era capitato. «Non sono a chiedere nè scuse né risarcimenti, chiedo però che venga fatta un'indagine accurata per accertare le responsabilità sull'accaduto, perché questi fatti incresciosi non si ripetano più e chi ha sbagliato paghi per il suo operato. Mi domando che cosa sarebbe successo se in casa ci fosse stato un ammalato o un

bimbo piccolo», ha scritto la donna al sindaco. «Una volta allentati, era il lunedì pomeriggio, siamo comunque usciti nel giro di un' ora: alle 17.30 il contatto, alle 18.30 la squadra era già sul po-

sto», prosegue il direttore Ceschi. Acqua calda e riscaldamento, però, non sono tornati prima del giorno successivo: il martedì mattina. A conti fatti, a distanza di quattro giorni dalla sospensione.

«L'ulteriore ritardo è stato causato da una difficoltà nel riscontrare l'effettivaintestazione della bolletta. Durante il primo sopralluogo, dunque, l'operatore non è riuscito ad effettuare l'intervento ed è rientrato in sede, non prima di aver concordato con la cliente un secondo intervento il giorno successivo. Alle 8.30 del martedì mattina, la squadra è uscita e ha rattivato correttamente la fornitura», spiegaCeschi. «Adifferenzadi altre mansioni che vengono esternalizzate, come la consegna delle bollette o altri controlli, le chiusure per morosità le controlliamo noi direttamente attraverso i dipendenti Agsm, personale preparato e professionale. In questo caso l'esternalizzazione dei servizi non c'entra nulla: è stato un semplice errore di cui, al termine dell'operazione, il responsabile delle squadre si è scusato con la cliente. Scuse che rinnoviamo», chiude Ceschi. • i.N.

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MANIFESTAZIONI. L'iniziativa che si svolgerà domenica ha già raggiunto le 330 iscrizioni

Muralonga, fa il tutto esau it la passeggiata, nella storia Agsm e

'a tra gli sponsor:« Un'esperienza da ripetere ogni anno»

Tutto esaurito perla Muralonga. E mentre arrivano nuove richieste di iscrizione sono già 330 gli iscritti alla prima edizione della passeggiata di circa dieci chilometri, con partenza da Porta Palio, lungo la cinta magistrale cittadina, con soste di degustazione di piatti tipici veronesi, in programma domenica per iniziativa della Societàdi Mutuo Soccorso Porta Palio, organizzata in collaborazione con Legambiente Verona, Comitato per il verde, Gruppo scout Agesci Verona 10 San Giorgio, Lipu, Protezione civile Gruppo Anadella provincia di Verona e Unione Marciatori, allo scopo di creare un evento, a cadenza annuale, che coinvolga la cittadinanza alla scoperta del patrimonio artistico, storico e naturalistico che compone la cinta magistrale e il Parco delle Mura. Ieri, in sala Giavoni a Porta Palio, l'iniziativa è stata illustrata dall'architetto Franco Olivieri, presidente della Società Mutuo Soccorso Porta Palio, dai presidenti di Agsm Paolo Paternoster e di Amia, Andrea Migliorami, in un incontro a cui hanno partecipato la coordinatrice di Legambiente Silvia Pernechele, Roberto Villa per il Comitato Simeon de l'Isolo, la presidente del Comitato per il Verde Chia-

I ragazzi ambasciatori del verde

L'architetto Olivieri (con il microfono) presenta la Muralonga ra Martinelli e il professor Maurizio D'Alessandro per il gruppo Scout Agesci Verona 10 San Giorgio. Agsm e Amia sono tra gli sponsor dell'iniziativa che quest'anno parte in forma sperimentale con l'auspicio, come hanno sottolineato Paternoster e Migliorami, che hanno poi visitato Porta Palio, « di diventare in futuro una delle manifestazioni di riferimento per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale della cittàgrazie alla sinergia tra enti e volontariato».

L'architetto Olivieri ha ribadito l'intento di «far venire iveronesi e ituristi a Verona a sco-

prire quel patrimonio dellacittà ancora troppo poco conosciuto. Ma serve anche un maggior impegno delle istituzioni», ha aggiunto Olivieri. «Se si spende una grossa cifra per lavare l'Arco dei Gavi, un monumento bellissimo ma "morto", si dovrebbe fare altrettanto o quasi per la manutenzione di quelle parti della cinta magistrale, compresa Porta Palio, che invece sono " vive" di attività grazie al lavoro dei volontari. La Muralonga intende creare maggiore sensibilità su questi temi. E visto il numero di adesioni ricevute, mi pare che siamo sulla buona strada». • E.CARD.

Domani, a partire dalle 9 e fino alle 18.30, a Corte Molon, in via della Diga 1, l'Accademia di Plantforthe planet organizza la manifestazione gratuita «Piantiamo milioni di alberi in ogni Paese del mondo» dedicata a bambini e ragazzi dai gai 14 anni quali protagonisti che, nell'occasione, diventano ambasciatori della Giustizia climatica. Alle 9.45 lo spirito dell'iniziativa educativa verrà presentato nei dettagli mentre alle 13.45 è previsto il gioco dei mondo. La giornata è organizzata in collaborazione con la seconda circoscrizione, con Amia e con il Centro nazionale biodiversità ambientale (Cnbf Peri Verona). Per iscriversi all'iniziativa visitare il sitoveb plant-for-the-planet.org oppure contattare Mario Trevisani (348.3889378) o Valentina Bianchi (347.4598884).

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Cronaca di Verona

CON AGSM NASCE LA PRIMA BOLLETTA SMART DI LUCE E GAS L'azienda punta su un modello nuovo per il settore , di

immediata comprensione, senza fogli e costi aggiuntivi Una vignetta con un avatar personalizzato, un indirizzo, una casa, un contatore dell'energia elettrica e uno dei gas. Agsm punta per prima su un modello di bolletta di immediata comprensione, completamente nuovo per il settore, ma soprattutto senza fogli e costi aggiuntivi. Una rivoluzione nei burocratici rapporti tra multiulility e clienti che Agsm ha ideato grazie all'infografica costruita sul lato interno della busta contenente tutte le informazioni fondamentali per il consumatore, oltre a comunicazioni, raccomandazioni sui consumi,

Paolo Paternoster avvisi e iniziative. Tra questi, l'adesione alla bolletta elettrica anche attraverso un QR code per smartphone e un processo di digitalizzazione che è solo all'inizio. "Agsm è tra le prime multiutility ad

utilizzare questo innovativo e semplflcato format di bolletta, di facile comprensione e lettura da parte dei clienti, grazie ad una grafica intuitiva ed accattivante" - ha affermato il presidente di Agsm Paolo Paternoster. Il primo invio a un campione di utenti è in corso in questi giorni mentra nei prossimi mesi sarà possibile personalizzare i messaggi con i volti dei clienti, la personalizzazione delle abitazioni e la profilazione di altri elementi esclusivi per i committenti per un totale di 2 milioni di bollete all'anno che adotteranno la nuova infografica.

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immediata comprensione, senza fogli e costi aggiuntivi Una vignetta con un avatar personalizzato, un indirizzo, una casa, un contatore dell'energia elettrica e uno del gas. Agsm punta per prima su un modello di bolletta di immediata comprensione, completamente nuovo per il settore, ma soprattutto senza fogli e costi aggiuntivi. Una rivoluzione nei burocratici rapporti tra multiulility e clienti che Agsm ha ideato grazie all'infografica costruita sul lato interno della busta contenente tutte le informazioni fondamentali per il consumatore, oltre a comunicazioni, raccomandazioni sui consumi, avvisi e iniziative. Tra questi,

Paolo Paternoster l'adesione alla bolletta elettrica anche attraverso un QR code per smartphone e un processo di digitalizzazione che è solo all'inizio. "Agsm è tra le prime

multiutility ad utilizzare questo innovativo e semplificato format di bolletta, di facile comprensione e lettura da parte dei clienti, grazie ad una grafica intuitiva ed accattivante" - ha affermato il presidente di Agsm Paolo Paternoster . Il primo invio a un campione di utenti è in corso in questi giorni mentra nei prossimi mesi sarà possibile personalizzare i messaggi con i volti dei clienti, la personalizzazione delle abitazioni e la profilazione di altri elementi esclusivi per i committenti per un totale di 2 milioni di bollete all'anno che adotteranno la nuova infografica.

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AGSM. Presentata l'ultima soluzione per rendere meno complicata la lettura dei consumi

Agsm la nuova bolletta, legge,si come un gioco Paternoster: «L'utente trova indicati i dati fondamentali: consumi e spesa». E un avatar personalizzato rende più social il documento Alessandra Galetto Una vignetta con avatar che potrà essere personalizzato dall'utente, un indirizzo, una casa, un contatore dell'energia elettrica e uno del gas. E, soprattutto, uno scontrino sul quale saranno riportati il numero della bolletta, l'importo e la data di scadenza. Sono i tratti essenziali della nuova «bolletta smart» di luce e gas realizzata da Agsm, che dai prossimi mesi arriverà a casa di tutti gli utenti, affiancando la vecchia bolletta: sarà in sostanza un nuovo tipo di busta sul cui rovescio si troveranno, all'interno di un disegno, le informazioni fondamentali.

Il motivo della novità? Aiutare il consumatore a destreggiarsi in quella selva di cifre che rendono attualmente la lettura della bolletta di luce e gas un'operazione da mal di testa: difficile arrivare a trovare i dati fondamentali, nascosti tra una ridda di numeri. «Il nostro obiettivo, che ci ha portato a studiare questa nuova soluzione, era facilitare una cosa che per tutti è un problema: leggere la bolletta», ha spiegato il presidente di Agsm Paolo Paternoster, illustrando la novità insieme al vice direttore dell'azienda Floriano Ceschi. «Già lo scorso anno avevamo reso la bolletta meno complicata rispetto alla precedente: il problema però è che ci sono delle prescrizioni definite dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas che limitano molto le possibilità di semplificazione. E così in attesa della bolletta semplificata, Agsm ha puntato su un modello di bolletta di immediata comprensione, completamente

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nuovo per il settore e soprattutto senza foglie e costi aggiuntivi». Una rivoluzione, dunque, nel rapporti tra azienda e clienti, che Agsm ha ideato grazie all'infografica costruita sul lato interno della busta contenente tutte le informazioni fondamentali per il consumatore, oltre a comunicazioni, avvisi e iniziative. «Siamo stati tra i primi a offrire l'app per l'autolettura del contatore del gas, con decine di migliaia di adesioni; ora puntiamo sull'innovazione al servizio degli utenti», ha aggiunto Ceschi. «La tecnologia studiata perl'invio della bolletta smart si basa su un modello di stampa autoformante che utilizza la busta senza alcun costo aggiuntivo, è ecologica perchè non viene impiegatala plastica per la finestrella trasparente». e

I l vicedirettore di Agsm Floriano Ceschi mostra la nuova bolletta

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RROCCIO

ENATO.Almeno tremila sostenitori del Nord Italia si sono ritrovati in piazza dei Signori. Con Bossi

S «Liberateli subito o ci p enseremo noi» Solidarietà ai 24 indipendentisti (8 veronesi). Il segretario federale porta sul palco le figlie di Ferrarì e la moglie di Lucio Chiavegato Enrico Giardini .............................................................................. Matteo Salvini a valanga. 124 indipendentisti arrestati, fra cui otto veronesi? «Fuori subito o li libereremo noi. Andremo a prenderli nelle carceri dove sono rinchiusi». Ovazione di una piazza dei Signori gremita con circa tremila persone da Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, con centinaia di bandiere di San Marco, ma anche di tutte le aree in cui è radicato il movimento.

Sul palco il segretario federale del Carroccio Salvini tiene per mano Francesca ed Eleonora, due ragazze figlie di Stefano Ferrari, un bergamasco residente nel Bresciano che è fra i 24 indipendentisti fatti arrestare mercoledì dalla Procura di Brescia. Quelli che la Le-

Segnalazioni

ga vuole liberi subito. «Ecco chi sono i figli dei terroristi! », ironizza. Poi fa parlare la moglie del veronese Lucio Chiavegato, anch'egli in carcere a Montorio, insieme a Patrizia Badii, di Verona: «Mio marito da anni si batte per l'indipendenza del Veneto e qualcuno ha pensato di chiudergli labocca. Ma hanno messo fuoco su fuoco».

Zaia, Cota, Fontana, Tosi, Borghezio, Speroni, Stefani; assente Maroni - sono tutti sul palco, dove il segretario provinciale del Carroccio Paolo Paternoster conduce. Un maxischermo consente a tutti di seguire bene. Il clima è della prima Lega. Una Pontida in salsa scaligera. Risuonano parole del leghismo di vent'anni fa come «secessione».

POI SALVINI PRESENTA Valentina, figlia di Corrado, un altro dei 24. «Noi siamo qui oltre il nostro partito e per questo vi presentiamo queste ragazze e questa donna», dice Salvini. «Siamo qua pacificamente ma non siamo dei fessi: o tornano a casa subito e qualcuno chiede scusao andiamo atirarli fuori noi, queste persone. Magari occupando le prefetture». I big del partito - Bossi,

DAVANTI AL PALCO uno striscione, rivolto alla folla: «Non 24, ma due milioni di terroristi. Arrestateci tutti». Salvini ammonisce: «Le galere sono fatte per i delinquenti e per i mafiosi, non per i padri e le madri di famiglia. Gli investigatori non hanno trovato nemmeno una fionda e sfido chiunque a chiamare carro armato quella ruspa spara supposte». Il segretario ribadisce lavocazione pacifista della manifestazione: «Siamo qua per difendere la libertà di pensiero e di parola. La scelta della Lega è una scelta non violenta. Contrariamente a quanti la vorrebbero sotto terra noi vogliamo seppellire la Fornero sotto 500mila firme». E dà poi l'appuntamento al popolo Padano per il 25 aprile: «È la festa della liberazione, ma non possiamo solo ricordare quanto successe settant'anni fa. Sarà anche la festa di San Marco, della nostra liberazione, vogliamo discutere di politica senza galera in mezzo. Questa è un'indagine sbagliata con milioni di euro spesi pertrovare una ruspa». La Lega fa pro-

Aria la battaglia di solidarietà agli arrestati, di cui tanti ex leghisti usciti male o addirittura espulsi in passato dal partito. La Lega Nord, sposando l'obiettivo dell'indipendenza e dell'autonomia «da Roma ladrona» e per un «Veneto libero». Forse da Verona con una spinta in più, dopo gli incubi dell'era Belsito. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Agsm e lo stop a Ca' del Bue «i_ifare. o sulla Regione» VERONA - «La Regione dice che su Ca' del Bue la responsabilità di decidere spetta solo a noi? Ne prendiamo atto, e faremo le dovute valutazioni». Paolo Paternoster, presidente di Agsm, risponde così alle dichiarazi ° dell'assessore regionale all'Ambiente, Maurizio Conte, secondo il quale «non vedo grandi possibilità di sopravvivenza, soprattutto sul fronte della sostenibilità finanziaria». A PAGINA 5 Aldegheri

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T ERM OVALO R IZZ ATO R I

: DEL BUE AGSM NON Si ARRENDE CA' La società intende ricorrere in appello davanti al Consiglio di Stato

per far valere i suoi diritti contro la sentenza del Tar del Lazio La telenovela sull'impianto di Ca' del Bue, inizia nel lontano 1986 nell'ambito di un piano regionale che ha portato alla realizzazione di alcuni siti a Padova, Schio, in provincia di Vicenza e Venezia-Fusina. E da indicazioni ad Agsm, allora azienda municipalizzata, per la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione. Successivamente, negli anni novanta, viene definito il primo progetto di impianto che prevede il trattamento di 156 mila tonnellate annue. Nel 1997 (Decreto Ronchi) la produzione di rifiuti a livello provinciale è di 323 mila di tonnellate all'anno, con una quota di raccolta differenziata dell'11 %. Nel 2001 l'impianto viene avviato in vista di un collaudo, e negli anni successivi, si susseguono le relative trafile legislative di bando, di project financing e via dicendo, con una normativa a livello nazionale che in parte continua a modificarsi. Si arriva al 2014, dove la Agsm diffida la Regione Veneto a definire la po-

Giampietro Cigolini e Paolo Paternoster

Rappresentanti dei media tenzialità dell'impianto nell'ambito del nuovo piano regionale e lo invia al Consiglio Regionale per l'approvazione. La Giunta della regione del Veneto adotta il piano regionale per la gestione dei rifiuti, dopo l'esa-

me delle osservazioni pervenute. Prevede, per Ca' del Bue una potenzialità di 150 mila tonnellate l'anno. Sempre nell'aprile 2014, la sentenza del Tar del Lazio respinge il ricorso di Agsm per l'annullamento del

diniego di proroga dei certificati CIPE. E la telenovela continua. Oggi l'Agsm sente il dovere di far conoscere alla comunità di Verona la situazione anche per tutelare gli impegni assunti dalla società nei confronti dei veronesi. Verificare e garantire la sostenibilità tecnica, economica dell'impianto, per salvaguardare gli investimenti fatti nel passato, evitare qualsiasi impatto negativo sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Ecco perchè, per bocca del presidente Paolo Paternoster e il direttore generale Giampietro Cigolini, Agsm intende ricorrere in appello, davanti al Consiglio di Stato contro il Tar del Lazio, aspettando in parallelo la risposta della Regione Veneto sulla diffida inviata da Agsm perla conclusione del procedimento del piano regionale di gestione dei rifiuti. Nell'esultanza degli anti Ca' del Bue, Agsm fa sapere che dopo quasi vent'anni si è persa una battaglia, ma non la guerra. Alla prossima puntata.

CA' DLI BUE: ASM íìíWSI NON ARRENDE

UN VOLUME PER LOFFFRTA RICETTIVA

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IL

0. Per il tribunale del Lazio l'impianto non ha diritto a ricevere gli incentivi Cip 6. L'Azienda scaligera: «Non ci arrendiamo»

fi Tar «chiude» C a' del Bue, Agsm n o n c i sta Ca' del Bue, una lotta infinita. Il Tar del Lazio bocciala richiesta di Agsm che voleva vedere riconosciuti per il nuovo termovalorizzatore gli incentivi Cip6 che erano stati assegnati al vecchio impianto. MaAgsm non molla, anzi, rilanciala sfida sia al Consiglio di Stato (presenterà ricorso) sia alla Regione. Solo qualche giorno fa, il presidente Paternoster aveva dichiarato: «Senza i Cip6 possiamo mette-

LO*

polo aeroportuale dei Nordest incassa la promozione dal governo GIARDINI PAG 13

re una pietra tombale sull'inceneritore». Dalla Regione, nei giorni scorsi sono già arrivate indicazioni chiare da parte dell'assessore all'Ambiente, Conte, dichiarando che non ci sono abbastanza rifiuti e ventilando come ipotesi alternativaperCa'del Bue, l'arrivo di rifiuti speciali, quelli industriali anziché gli urbani. Agsm chiede: allora Venezia ce lo comunichi per scritto. COZZOLINO PAG9

L impianto per il trattamento dei rifiuti di Ca'del Bue: dopo la sentenza del Tar del Lazio la sua riaccensione appare sempre più difficile

Senlrnra liu. (.a' dcl Rnr è;vixóío

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AGSM

Arriva in cassetta

la bolletta personalizzata Personalizzata, di semplice lettura e divertente, almeno per quanto può esserlo un avviso di pagamento. La nuova bolletta di Agsm è una vignetta: un disegno in cui trovano spazio l'avatar (una sorta di alter ego virtuale e stilizzato) del cliente di riferimento, un indirizzo - il proprio - e una casa, un contatore dell'energia e uno del gas, con l'importo esatto del consumo del bimestre cui si riferisce il conto. Sullo sfondo, fili elettrici o pale eoliche, paesaggi che cambiano con le

stagioni, e, per i clienti tifosi dell'Hellas con contratto Giallo-blù, schermo personalizzato con bandiere e colori della squadra del cuore. II disegno, che riporta tutti i dati salienti di costi e consumi, ha appuntato in alto a destra uno scontrino con impresso il totale da pagare di luce e gas. La nuova bolletta arriverà insieme alla vecchia ed è già, in via sperimentale, nella cassetta della posta dei primi utenti. «Siamo partiti dal fatto che i clienti lamentano poca chiarezza, data dall'eccesso di informazioni contenute in bolletta e così abbiamo concepito un modello smart, più vicino all'esperenzialità della gente e alla necessità di sapere con immediatezza le poche informazioni di base che realmente interessano», ha spiegato Floriano Ceschi, direttore di Agsm Energia, presentando l'iniziativa insieme al presidente di Agsm Paolo Paternoster. [I. Noro]

Alessandro ed Elisa ungirodelmondo raipiediperterra

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Energia Obbligazioni in offerta alle famiglie dei territorio. «Sarà il modo per farle partecipare agli utili dell'impianto»

Eolico, l'Agsm lancia i «Rivoli bond» VERONA - Vento in poppa, ci penserà il bond ad arruolare i cittadini di Rivoli Veronese, per renderli partecipi agli utili del più grande Parco eolico del Veneto, costruito sul Monte Mesa. E l'iniziativa pensata da Agsm per i risparmiatori. Si chiama, appunto, «Agsm Rivoli Bond», la nuova formula d'investimento, la prima in Italia, che garantirà un tasso di interesse del 6,5% annuo. Di cosa si tratta? Le 70o famiglie di Rivoli potranno acquistare obbligazioni con taglio minimo di mille euro (fino a un massimo di 30 mila) e scadenza 7 anni, con possibi-

lità di uscita dopo 3 anni. Il periodo di raccolta, che prevede un tetto massimo di 2 milioni, sarà da giugno a dicembre di quest'anno. L'annuncio è stato dato l'altro ieri in Corte Bramante a Rivoli dai vertici della multiutility veronese, con testimonial di eccellenza come il vicedirettore del Tg i Gennaro Sangiuliano, il noto volto televisivo geologo ricercatore Cnr Mario Tozzi, il vice presidente nazionale Legambiente Edoardo Zanchini, affiancati dai dirigenti Agsm: il direttore generale Giampietro Cigolini, l'ingegnere Agsm Marco Giusti e il presidente Pao-

lo Paternoster; sono intervenuti anche l'assessore alle partecipate del Comune di Verona Enrico Toffali e il sindaco di Affi Roberto Bonometti (comune su cui sorgeranno altre 2 torri, in continuità con Rivoli). Tutti concordi nel plauso all'installazione dell'impianto, voluto 8 anni fa dal sindaco uscente (e non ricandidato) Mirko Campagnari.

I quattro aerogeneratori, avviati un anno fa, hanno già prodotto 15 milioni di chilowattora, corrispondenti al consumo di 15 mila persone, un quantitativo nove volte superiore al fabbisogno dei cittadini di Rivoli. «Per rendere partecipe la popolazione all'investimento di 12 milioni fatto da Agsm e compensare la popolazione dell'utilizzo del territorio sarà costituita la prima newco italiana che offrirà alla comunità l'opportunità di investire su un bene rifugio e renderla, così, protagonista anche economicamente di un impianto che produce energia rinnovabile - ha spiegato il direttore generale Cigolini- Un progetto pilota che indurrà Agsm a considerare in futuro anche l'ipotesi di costituire una public company dove le famiglie saranno azioniste». Entro il 31 dicembre la nuova società entrerà in esercizio, ma dovranno esserci minimo 20o sottoscrittori, per arrivare almeno ad i milione di euro, «altrimenti non ci sarebbe la convenienza all'operazione», ha sottolineato Cigolini. Cedole indirizzate in primo luogo alle famiglie rivolesi e in seconda opzione alle aziende del comune morenico. Ed anche Tozzi ha «premiato» l'impianto: «Abbiamo assistito a molte polemiche per l'impatto ambientale delle pale, ma nessuno ricorda mai che ci siamo sciroppati per anni i combustibili fossili con tutto il loro residuo sul territorio».

Annamaria Schiano

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RASSEGNA STAMPA PARCO EOLICO ‘MONTE MESA’ RIVOLI VERONESE

Sede Legale: Via Rosa, 6 – 37121 Verona Telefono 045/915899 Fax 045/8345145 Sede Roma: Via G.B. Tiepolo 13 A - 00196 Roma Telefono 06/45667307 Fax 06/45667308 direzione@agenziaintercom.it Partita Iva: 02148580232


COMUNICATO STAMPA ENERGIA: EOLICO DIVENTA ASSET PER RISPARMIATORI FORMULA ‘BOND’ DI AGSM DI VERONA CON TASSO AL 6,5% SULL'IMPIANTO EOLICO DI RIVOLI VERONESE

(Verona, 9 maggio 2014). Producono un quantitativo di energia di nove volte superiore al fabbisogno dei suoi cittadini, che già per la casa possono pagare l'energia elettrica a prezzi all'ingrosso. Ma ora le pale eoliche di Rivoli Veronese, paese a cavallo tra le Colline Moreniche e il Lago di Garda, saranno anche un'opportunità di investimento per i risparmiatori. L'iniziativa è stata presentata alla comunità, nella serata di ieri, da Paolo Paternoster presidente di Agsm, multiutility veronese presente in 4mila comuni italiani, che ha deciso di condividere i vantaggi dell'impianto eolico di sua proprietà attraverso una innovativa proposta di investimento riservata alle 700 famiglie del territorio. Si tratta di una iniziativa tutta nuova rivolta ad una comunità che - al contrario di quanto succede in questi casi – è stata coinvolta fin dall'inizio e ha voluto fortemente l'impianto. E che ora ha l'opportunità di 'monetizzare' un progetto che il 7 maggio u.s. a Milano, in occasione della fiera Solarexpo, ha vinto il Premio Comuni Rinnovabili di Legambiente "(…) per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato", si cita nelle motivazioni. La formula dell’investimento, in partenza nei prossimi giorni, è quella del ‘bond’ e garantirà un tasso di interesse del 6,5%, valore ben superiore alla media nazionale dei fondi se si considera il rating più che positivo della multiutility. Gli importi riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese) vanno da 1.000 a 30.000 euro per 7 anni, con possibilità per l’investitore, in caso di necessità, di uscita anticipata. “Un progetto pilota che, se a buon fine, indurrà Agms a considerare addirittura l’ipotesi ‘Public Company’ nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco”. Ha detto il presidente di Agsm Paolo Paternoster. L'impianto eolico 'Monte Mesa' di Rivoli (Verona), dotato di 4 aerogeneratori per una potenza di 8mw, ha prodotto nel suo primo anno di attività una produzione di 15mln di chilowattora registrati. Ma non è questa l'unica peculiarità del sito. La sindrome del 'not in my back yard' (non nel mio cortile), che puntualmente si registra quando si parla di eolico, si è verificata al contrario, ed è proprio grazie all'interesse dei cittadini e dell'amministrazione comunale che si è arrivati a un modello di armonizzazione delle torri eoliche con il territorio. "La storia ha avuto inizio 8 anni fa, dopo la prima telefonata del sindaco - ha detto il dg di Agsm, Giampietro Cigolini - da lì abbiamo capito che assieme potevamo fare un buon lavoro, perché puntavamo tutti allo stesso obiettivo". In questi anni infatti Agsm - assieme a Legambiente e al Corpo forestale - ha messo in atto una serie importante di misure ambientali, spostando e ricreando il particolare habitat 'arido' della zona. Un lavoro certosino, che ha portato a raccogliere, separare e conservare le sementi indigene di tutte le specie di orchidee selvatiche, attraverso l'allargamento dei prati aridi e la mappatura non solo delle specie di orchidee ma di tutti i singoli esemplari (23) mitigando al massimo gli impatti del cantiere. E ancora, la realizzazione di una nuova pista ciclabile tra le pale e la bellezza del paesaggio circostante: un autentico sentiero didattico (che si collega alla pista che porta direttamente a Verona) che consentirà di visitare gli aerogeneratori passando a fianco dei prati aridi e usufruendo di pannelli e didascalie di spiegazione dell’impianto eolico stesso e delle specie floristiche del sito. Ufficio Stampa Agsm Verona Spa: interCOM Simone Velasco (simovela@gmail.com; 339.5818511) Benny Lonardi (direzione@agenziaintercom.it; 334.6049450) Giorgia Vincenzi (ufficiostampa@agenziaintercom.it; 320.9580392)


USCITE AGSM





Segue dettaglio uscite


RADIO/TV


RAI 3 – TG3 30 giugno 2014 ore 14.20

Emittente: Rai 3 Trasmissione: Tg3 del 30 giugno 2014 ore 14.20 Conduce: Mario Franco Cao Servizio di: Pier Damiani D’Agata Durata: 2’ 15’’ SINTESI: C’è un comune in provincia di Verona dove le pale eoliche non incontrano le resistenze degli abitanti ma sono diventate fonte di guadagno. Interviste agli abitanti e a Ornella Campagnari, sindaco di Rivoli Veronese sui ‘Rivoli bond’ messi in vendita da Agsm, municipalizzata del Comune di Verona. Così l’eolico diventa una forma di investimento dedicata ai cittadini. Intervista a Marco Giusti, Agsm Verona sul Parco Eolico di ‘Monte Mesa’ sul progetto e il coinvolgimento della cittadinanza di Rivoli nella progettazione del parco. Servizio al minuto 21’ 23’’ Link edizione integrale: http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#v=384579&vd=2014-06-30&vc=3


RAI 1 – TG1 13 MAGGIO 2014 ore 8

Rai1 – Tg1 del 13 maggio 2014 ore 8.00 Conduce: Sonia Sarno Servizio di: Dania Mondini Durata: 1’ 42’’ Nel veronese un paese che investe nell’energia eolico grazie anche agli investimenti dei cittadini. Dati produzione impianto. Intervista cittadino di Rivoli Intervista Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm

Link edizione Tg1 Servizio al minuto 19’ 22’’ http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c7e85f7d-18c7-49b5-a7f40330025a1130-tg1.html#p=0


RADIO24 – SMARTCITY, LA CITTA’ INTELLIGENTE

Radio24 – SmartCity Conduce: Maurizio Melis Intervista a Mirco Campagnari, sindaco di Rivoli Veronese

Puntata: http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/smart-city/2014-06-02/rivoli-veronesecomune-eolico-150136.php?idpuntata=gSLA0nsSh&date=2014-06-02


TELEARENA – TGGIORNO 10 MAGGIO 2014 ore 12.30

Telearena - Tg Giorno del 10 maggio 2014 ore 12.30 Durata: 2’ 10’’

L'eolico di agsm diventa investimento. Presentata alla comunità la nuova formula pensata per i cittadini per partecipare ai vantaggi economici del parco. Intervista a Mario Tozzi, primo ricercatore CNR; Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm; Paolo Paternoster, presidente Agsm


TELENUOVO – TGVERONA 9 MAGGIO 2014 ore 20.30

Telenuovo- Tg Verona del 9 maggio 2014 ore 20.30 Conduce Andrea Andreoli Servizio di: Stefano Rasulo Durata: 2’ 00’’ TITOLI: Le pale eoliche di Rivoli diventano un investimento. E il primo anno di attività si chiude con il premio di Legambiente. Intervista a Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm; Mirco Campagnari, Sindaco di Rivoli; Paolo Paternoster, presidente Agsm; Edoardo Zanchini, vicepresidente LegambienteServizio al minuto 11’ 32’’: http://www.telenuovo.it/pages/382132/?sectionID=211784&playlist=tutti


Radio Adige Gr del 9 maggio 2014 ore 17.00 Conduce Luca Corradi Durata: 43’’ Le pale eoliche di Rivoli diventano un’occasione di investimento per le 700 famiglie residenti nel comune veronese. Tasso al 6,5% e somme che vanno dai 1.000 ai 30.000 euro. Servizio al minuto 1’ 30’’


Radio Adige Gr del 9 maggio 2014 ore 12.00 Conduce Anna Ortolani

Durata: 43’’ A un anno dalla sua inaugurazione Agsm fa un bilancio del parco eolico di Rivoli. Intervista a Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm. Servizio al minuto 1’ 25’’


AGENZIE


ANSA

ANSA (ECO) - 09/05/2014 - 17.28.00 Rinnovabili: Agsm lancia bond legati a eolico con tasso 6,5% ________________________________________ ZCZC6545/SXR OVE70156 R ECO S41 QBXV Rinnovabili: Agsm lancia bond legati a eolico con tasso 6,5% (ANSA) - VERONA, 9 MAG - Difesa dell'ambiente, ma anche investimento economico: il settore eolico apre alla finanza, grazie all'iniziativa della multiutility veronese Agsm, che gestisce l'impianto di pale eoliche di Rivoli Veronese, la quale proporra' una innovativa proposta di investimento riservata alle 700 famiglie del territorio: la sottoscrizione di bond a 7 anni, con tagli da 1000 a 30mila euro, ad un tasso di interesse del 6,5%. Gli importi sono riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese), con possibilita' per l'investitore, in caso di necessita', di uscita anticipata. L'iniziativa e' stata presentata alla comunita' di Rivoli Veronese, da Paolo Paternoster presidente di Agsm, multiutility veronese presente in 4mila comuni italiani. "Un progetto pilota - ha detto Paternoster - che, se a buon fine, indurra' Agms a considerare addirittura l'ipotesi 'public company' nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco". (ANSA). GM 09-MAG-14 17:22 NNN


ADNKRONOS

ADNK (ECO) - 09/05/2014 - 16.25.00 ENERGIA: PALE EOLICHE DI RIVOLI VERONESE DIVENTANO ASSET PER RISPARMIATORI ________________________________________ ZCZC ADN0856 6 ECO 0 ADN EEN NAZ RVE ENERGIA: PALE EOLICHE DI RIVOLI VERONESE DIVENTANO ASSET PER RISPARMIATORI = FORMULA 'BOND' DI AGSM DI VERONA CON TASSO AL 6,5% Roma, 9 mag. - (Adnkronos) - Producono un quantitativo di energia di nove volte superiore al fabbisogno dei suoi cittadini, che gia' per la casa possono pagare l'energia elettrica a prezzi all'ingrosso. Ma ora le pale eoliche di Rivoli Veronese, paese a cavallo tra le Colline Moreniche e il Lago di Garda, saranno anche un'opportunita' di investimento per i risparmiatori. L'iniziativa e' stata presentata alla comunita', nella serata di ieri, da Paolo Paternoster presidente di Agsm, multiutility veronese presente in 4mila comuni italiani, che ha deciso di condividere i vantaggi dell'impianto eolico di sua proprieta' attraverso una innovativa proposta di investimento riservata alle 700 famiglie del territorio. Si tratta di una iniziativa tutta nuova rivolta ad una comunita' che, al contrario di quanto succede in questi casi, e' stata coinvolta fin dall'inizio e ha voluto fortemente l'impianto. E che ora ha l'opportunita' di 'monetizzare' un progetto che il 7 maggio scorso a Milano, in occasione della fiera Solarexpo, ha vinto il Premio Comuni Rinnovabili di Legambiente ''per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato'', si cita nelle motivazioni. La formula dell'investimento, in partenza nei prossimi giorni, e' quella del 'bond' e garantira' un tasso di interesse del 6,5%, valore ben superiore alla media nazionale dei fondi se si considera il rating piu' che positivo della multiutility. Gli importi riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese) vanno da 1.000 a 30.000 euro per 7 anni, con possibilita' per l'investitore, in caso di necessita', di uscita anticipata. ''Un progetto pilota che, se a buon fine, indurra' Agms a considerare addirittura l'ipotesi 'Public Company' nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco''. sottolinea il presidente di Agsm Paolo Paternoster. (segue) (Sec-Eca/Col/Adnkronos) 09-MAG-14 16:14 NNNN


ADNKRONOS

ADNK (ECO) - 09/05/2014 - 16.43.00 ENERGIA: PALE EOLICHE DI RIVOLI VERONESE DIVENTANO ASSET PER RISPARMIATORI (2) ________________________________________ ZCZC ADN0919 6 ECO 0 ADN EEN NAZ RVE ENERGIA: PALE EOLICHE DI RIVOLI VERONESE DIVENTANO ASSET PER RISPARMIATORI (2) = (Adnkronos) - L'impianto eolico 'Monte Mesa' di Rivoli (Verona), dotato di 4 aerogeneratori per una potenza di 8mw, ha prodotto nel suo primo anno di attivita' una produzione di 15mln di chilowattora registrati. ''La storia ha avuto inizio 8 anni fa, dopo la prima telefonata del sindaco -rileva il dg di Agsm, Giampietro Cigolini- da li' abbiamo capito che assieme potevamo fare un buon lavoro, perche' puntavamo tutti allo stesso obiettivo''. In questi anni infatti Agsm, assieme a Legambiente e al Corpo forestale, ha messo in atto una serie importante di misure ambientali, spostando e ricreando il particolare habitat 'arido' della zona. Un lavoro certosino, che ha portato a raccogliere, separare e conservare le sementi indigene di tutte le specie di orchidee selvatiche, attraverso l'allargamento dei prati aridi e la mappatura non solo delle specie di orchidee ma di tutti i singoli esemplari (23) mitigando al massimo gli impatti del cantiere. E ancora, la realizzazione di una nuova pista ciclabile tra le pale e la bellezza del paesaggio circostante: un autentico sentiero didattico (che si collega alla pista che porta direttamente a Verona) che consentira' di visitare gli aerogeneratori passando a fianco dei prati aridi e usufruendo di pannelli e didascalie di spiegazione dell'impianto eolico stesso e delle specie floristiche del sito. (Sec-Eca/Col/Adnkronos) 09-MAG-14 16:34 NNNN


DIRE

DIRE (AMB) - 09/05/2014 - 16.36.00 ENERGIA. AGSM VERONA: EOLICO ASSET PER RISPARMIATORI CON I BOND ________________________________________ ZCZC DIR0469 3 AMB 0 RR1 / DIR ENERGIA. AGSM VERONA: EOLICO ASSET PER RISPARMIATORI CON I BOND TASSO AL 6,5% SULL'IMPIANTO EOLICO DI RIVOLI VERONESE (DIRE) Roma, 9 mag. - "Producono un quantitativo di energia di nove volte superiore al fabbisogno dei suoi cittadini, che gia' per la casa possono pagare l'energia elettrica a prezzi all'ingrosso", ma ora le pale eoliche di Rivoli Veronese, paese a cavallo tra le Colline Moreniche e il Lago di Garda, saranno anche un'opportunita' di investimento per i risparmiatori. L'iniziativa la presenta Paolo Paternoster, presidente di Agsm, multiutility veronese presente in 4mila comuni italiani, che "ha deciso di condividere i vantaggi dell'impianto eolico di sua proprieta' attraverso una innovativa proposta di investimento riservata alle 700 famiglie del territorio". Si tratta di una iniziativa "tutta nuova rivolta ad una comunita' che - al contrario di quanto succede in questi casi - e' stata coinvolta fin dall'inizio e ha voluto fortemente l'impianto", e che ora ha l'opportunita' di 'monetizzare' un progetto che a Solarexpo, ha vinto il Premio Comuni Rinnovabili di Legambiente. La formula dell'investimento, in partenza nei prossimi giorni, e' quella del 'bond' e "garantira' un tasso di interesse del 6,5%, valore ben superiore alla media nazionale dei fondi se si considera il rating piu' che positivo della multiutility". Gli importi riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese) vanno da 1.000 a 30.000 euro per 7 anni, con possibilita' per l'investitore, in caso di necessita', di uscita anticipata. "Un progetto pilota che, se a buon fine, indurra' Agms a considerare addirittura l'ipotesi 'Public Company' nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco", dice Paternoster. (Com/Ran/Dire) 16:30 09-05-14 NNNN NNNN


AGENPARL

ENERGIA: AGSM, EOLICO DIVENTA ASSET PER RISPARMIATORI (AGENPARL) – Verona, 9 mag – Producono un quantitativo di energia di nove volte superiore al fabbisogno dei suoi cittadini, che già per la casa possono pagare l’energia elettrica a prezzi all’ingrosso. Ma ora le pale eoliche di Rivoli Veronese, paese a cavallo tra le Colline Moreniche e il Lago di Garda, saranno anche un’opportunità di investimento per i risparmiatori. L’iniziativa è stata presentata alla comunità, nella serata di ieri, da Paolo Paternoster presidente di Agsm, multiutility veronese presente in 4mila comuni italiani, che ha deciso di condividere i vantaggi dell’impianto eolico di sua proprietà attraverso una innovativa proposta di investimento riservata alle 700 famiglie del territorio. Si tratta di una iniziativa tutta nuova rivolta ad una comunità che – al contrario di quanto succede in questi casi – è stata coinvolta fin dall’inizio e ha voluto fortemente l’impianto. E che ora ha l’opportunità di ‘monetizzare’ un progetto che il 7 maggio u.s. a Milano, in occasione della fiera Solarexpo, ha vinto il Premio Comuni Rinnovabili di Legambiente “(…) per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato”, si cita nelle motivazioni. La formula dell’investimento, in partenza nei prossimi giorni, è quella del ‘bond’ e garantirà un tasso di interesse del 6,5%, valore ben superiore alla media nazionale dei fondi se si considera il rating più che positivo della multiutility. Gli importi riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese) vanno da 1.000 a 30.000 euro per 7 anni, con possibilità per l’investitore, in caso di necessità, di uscita anticipata. “Un progetto pilota che, se a buon fine, indurrà Agms a considerare addirittura l’ipotesi ‘Public Company’ nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco”. Ha detto il presidente di Agsm Paolo Paternoster. L’impianto eolico ‘Monte Mesa’ di Rivoli (Verona), dotato di 4 aerogeneratori per una potenza di 8mw, ha prodotto nel suo primo anno di attività una produzione di 15mln di chilowattora registrati. Ma non è questa l’unica peculiarità del sito. La sindrome del ‘not in my back yard’ (non nel mio cortile), che puntualmente si registra quando si parla di eolico, si è verificata al contrario, ed è proprio grazie all’interesse dei cittadini e dell’amministrazione comunale che si è arrivati a un modello di armonizzazione delle torri eoliche con il territorio. “La storia ha avuto inizio 8 anni fa, dopo la prima telefonata del sindaco – ha detto il dg di Agsm, Giampietro Cigolini – da lì abbiamo capito che assieme potevamo fare un buon lavoro, perché puntavamo tutti allo stesso obiettivo”. In questi anni infatti Agsm – assieme a Legambiente e al Corpo forestale – ha messo in atto una serie importante di misure ambientali, spostando e ricreando il particolare habitat ‘arido’ della zona. Un lavoro certosino, che ha portato a raccogliere, separare e conservare le sementi indigene di tutte le specie di orchidee selvatiche, attraverso l’allargamento dei prati aridi e la mappatura non solo delle specie di orchidee ma di tutti i singoli esemplari (23) mitigando al massimo gli impatti del cantiere. E ancora, la realizzazione di una nuova pista ciclabile tra le pale e la bellezza del paesaggio circostante: un autentico sentiero didattico (che si collega alla pista che porta direttamente a Verona) che consentirà di visitare gli aerogeneratori passando a fianco dei prati aridi e usufruendo di pannelli e didascalie di spiegazione dell’impianto eolico stesso e delle specie floristiche del sito.


PPN - PRIMAPAGINANEWS Eco - Energia, Agsm: Eolico diventa asset per risparmiatori Roma - 9 mag (Prima Pagina News) Producono un quantitativo di energia di nove volte superiore al fabbisogno dei suoi cittadini, che già per la casa possono pagare l'energia elettrica a prezzi all'ingrosso. Ma ora le pale eoliche di Rivoli Veronese, paese a cavallo tra le Colline Moreniche e il Lago di Garda, saranno anche un'opportunità di investimento per i risparmiatori. L'iniziativa è stata presentata alla comunità, nella serata di ieri, da Paolo Paternoster presidente di Agsm, multiutility veronese presente in 4mila comuni italiani, che ha deciso di condividere i vantaggi dell'impianto eolico di sua proprietà attraverso una innovativa proposta di investimento riservata alle 700 famiglie del territorio. Si tratta di una iniziativa tutta nuova rivolta ad una comunità che - al contrario di quanto succede in questi casi – è stata coinvolta fin dall'inizio e ha voluto fortemente l'impianto. E che ora ha l'opportunità di 'monetizzare' un progetto che il 7 maggio u.s. a Milano, in occasione della fiera Solarexpo, ha vinto il Premio Comuni Rinnovabili di Legambiente "(…) per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato", si cita nelle motivazioni. La formula dell’investimento, in partenza nei prossimi giorni, è quella del ‘bond’ e garantirà un tasso di interesse del 6,5%, valore ben superiore alla media nazionale dei fondi se si considera il rating più che positivo della multiutility. Gli importi riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese) vanno da 1.000 a 30.000 euro per 7 anni, con possibilità per l’investitore, in caso di necessità, di uscita anticipata. “Un progetto pilota che, se a buon fine, indurrà Agms a considerare addirittura l’ipotesi ‘Public Company’ nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco”. Ha detto il presidente di Agsm Paolo Paternoster. L'impianto eolico 'Monte Mesa' di Rivoli (Verona), dotato di 4 aerogeneratori per una potenza di 8mw, ha prodotto nel suo primo anno di attività una produzione di 15mln di chilowattora registrati. Ma non è questa l'unica peculiarità del sito. La sindrome del 'not in my back yard' (non nel mio cortile), che puntualmente si registra quando si parla di eolico, si è verificata al contrario, ed è proprio grazie all'interesse dei cittadini e dell'amministrazione comunale che si è arrivati a un modello di armonizzazione delle torri eoliche con il territorio. "La storia ha avuto inizio 8 anni fa, dopo la prima telefonata del sindaco - ha detto il dg di Agsm, Giampietro Cigolini - da lì abbiamo capito che assieme potevamo fare un buon lavoro, perché puntavamo tutti allo stesso obiettivo". In questi anni infatti Agsm - assieme a Legambiente e al Corpo forestale - ha messo in atto una serie importante di misure ambientali, spostando e ricreando il particolare habitat 'arido' della zona. Un lavoro certosino, che ha portato a raccogliere, separare e conservare le sementi indigene di tutte le specie di orchidee selvatiche, attraverso l'allargamento dei prati aridi e la mappatura non solo delle specie di orchidee ma di tutti i singoli esemplari (23) mitigando al massimo gli impatti del cantiere. E ancora, la realizzazione di una nuova pista ciclabile tra le pale e la bellezza del paesaggio circostante: un autentico sentiero didattico (che si collega alla pista che porta direttamente a Verona) che consentirà di visitare gli aerogeneratori passando a fianco dei prati aridi e usufruendo di pannelli e didascalie di spiegazione dell’impianto eolico stesso e delle specie floristiche del sito. (PPN) 9 mag 2014 14:02


QUOTIDIANI/PERIODICI


MF – MILANO FINANZA

13 maggio 2014 p.14


LA STAMPA (Nazionale e tutte le edizioni locali)

12 maggio 2014 p.15


LA STAMPA (Nazionale e tutte le edizioni locali)

12 maggio 2014 p.15


LA STAMPA (Nazionale e tutte le edizioni locali)

12 maggio 2014 p.15


LA STAMPA (Nazionale e tutte le edizioni locali)

12 maggio 2014 p.15


L’ARENA 10 maggio 2014

P.1


L’ARENA 10 maggio 2014

P.36


L’ARENA 10 maggio 2014

P.36


L’ARENA 10 maggio 2014

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CORRIERE DI VERONA 10 maggio 2014

P.17


CORRIERE DI VERONA 10 maggio 2014

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QUOTIDIANO DI SICILIA 10 maggio 2014

P.8


QUOTIDIANO DI SICILIA 10 maggio 2014

P.8


LA CRONACA DI VERONA 10 maggio 2014

P.2


LA CRONACA DI VERONA 10 maggio 2014

P.2


LA CRONACA DI VERONA 10 maggio 2014

P.2


WEB


LASTAMPA.IT

http://www.lastampa.it/2014/05/12/italia/cronache/il-paese-che-investe-nel-vento-pale-eoliche-inmultiproprietXk9iGpxtyUubkHHZeysZ7O/premium.html;jsessionid=83C12D16BCC0D2FB7B8161C7320F00A5


MOBILE.LASTAMPA.IT

http://m.lastampa.it/2014/05/12/italia/cronache/il-paese-che-investe-nel-vento-pale-eoliche-inmultipropriet-Xk9iGpxtyUubkHHZeysZ7O/pagina.html


ILNORDEST.INFO

http://www.ilnordest.info/index.php?option=com_content&view=article&id=5280:lenergia-eolicadiventa-unoccasione-di-risparmio-ad-alto-rendimento-per-i-residenti-di-rivoli&catid=20:ambienteveneto&Itemid=17


ILNORDEST.INFO

http://www.ilnordest.info/index.php?option=com_content&view=article&id=5280:lenergia-eolicadiventa-unoccasione-di-risparmio-ad-alto-rendimento-per-i-residenti-di-rivoli&catid=20:ambienteveneto&Itemid=17


STAFFETTAQUOTIDIANA.COM

http://www.staffettaonline.com/articolo.aspx?ID=127348


ZEROEMISSION.EU (HOME)

http://www.zeroemission.eu/


ZEROEMISSION.EU

http://www.zeroemission.eu/portal/news/topic/Eolico/id/22961/Energia-in-Veneto-leolico-diventaasset-per-risparmiatori


GREENBIZ.IT

http://www.greenbiz.it/green-management/economia-a-finanza/borsa-a-investimenti/10552investimenti-eolico-famiglie


GREENBIZ.IT

http://www.greenbiz.it/green-management/economia-a-finanza/borsa-a-investimenti/10552investimenti-eolico-famiglie


QUOTIDIANOENERGIA.IT

http://www.quotidianoenergia.it/index.pyhp#id_news=375043,dest=newsbody,pos=2,id_categ=7718,no_navi=true,affinity,_page=qe_news_show,__m=qe_news


QUOTIDIANOENERGIA.IT

http://www.quotidianoenergia.it/index.pyhp#id_news=375043,dest=newsbody,pos=2,id_categ=7718,no_navi=true,affinity,_page=qe_news_show,__m=qe_news


ETRIBUNA.COM – TRIBUNA ECONOMICA

http://www.etribuna.com/aas/it/energiaambienteras-othermenu-83/49478-agsm-%E2%80%9Cilsettore-eolico-diventa-asset-per-risparmiatori%E2%80%9D-%20.html


ETRIBUNA.COM – TRIBUNA ECONOMICA

http://www.etribuna.com/aas/it/energiaambienteras-othermenu-83/49478-agsm-%E2%80%9Cilsettore-eolico-diventa-asset-per-risparmiatori%E2%80%9D-%20.html


AGENPARL.COM

http://www.agenparl.com/?p=33638


AGIR.IT – AGENZIA REPUBBLICA

http://www.agenziarepubblica.it/news/cdfe0199-e98b-4f02-bb40-1c9ff8afa6a9/Energia-l%E2%80%99eolico-diventa-un-asset-per-irisparmiatori.aspx


AGENPARL.IT – AGENZIA PARLAMENTARE

http://www.agenparl.com/?p=33638


AGENPARL.IT – AGENZIA PARLAMENTARE

http://www.agenparl.com/?p=33638


ECOLOGICA.PIAZZAGRANDE.INFO

http://ecologica.piazzagrande.info/energie/eolico-il-bond-territoriale-di-agsm/2014/05/12


ENERGIA-PLUS.IT

http://energia-plus.it/eolico-diventa-asset-per-risparmiatori/


ENERGIA-PLUS.IT

http://energia-plus.it/eolico-diventa-asset-per-risparmiatori/


VENEZIEPOST.IT

http://www.veneziepost.it/stories/finanza/32438_agsm_lancia_eco-bond_su_eolico_tasso_dinteresse_al_65/#.U3ChQ_l_t8E


LIBEROQUOTIDIANO.IT

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11609794/Energia--pale-eoliche-di-Rivoli.html


LIBEROQUOTIDIANO.IT

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11609848/Energia--pale-eoliche-di-Rivoli.html


ILMETEO.IT

http://www.ilmeteo.it/notizie/italia/energia-pale-eoliche-di-rivoli-veronese-diventano-asset-per-risparmiatori--238813


TGVERONA.IT

http://www.tgverona.it/index.cfm/hurl/contenuto=382114/attualita/rivoli_public_company_per_investire_sulle_pale.html


ARENA.IT (HOME)

http://www.larena.it/


ARENA.IT

http://www.larena.it/stories/382_garda_baldo/724101_cittadini_come_azionisti_del_parco_eolico_di_rivoli/


ARENA.IT

http://www.larena.it/stories/382_garda_baldo/724101_cittadini_come_azionisti_del_parco_eolico_di_rivoli/


REPORTGARDA.COM

http://www.reportgarda.com/2014/05/10/parco-eolico-rivoli-vento-soffia-non-sempre-porta-i-bond-si-apre-via-dellazionariato-per-icittadini-societa-produzione-energia-rinnovabile/


REPORTGARDA.COM

http://www.reportgarda.com/2014/05/10/parco-eolico-rivoli-vento-soffia-non-sempre-porta-i-bond-si-apre-via-dellazionariato-per-icittadini-societa-produzione-energia-rinnovabile/


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http://www.reportgarda.com/2014/05/10/parco-eolico-rivoli-vento-soffia-non-sempre-porta-i-bond-si-apre-via-dellazionariato-per-icittadini-societa-produzione-energia-rinnovabile/


VERONASERA.IT

http://www.veronasera.it/cronaca/verona-pale-eoliche-rivoli-diventano-investimento-settecento-famiglie-bond-agsm-percento-9maggio-2014.htmlpppp


VERONASERA.IT

http://www.veronasera.it/cronaca/verona-pale-eoliche-rivoli-diventano-investimento-settecento-famiglie-bond-agsm-percento-9maggio-2014.htmlpppp


247.LIBERO.IT

http://247.libero.it/rfocus/20423529/0/verona-le-pale-eoliche-di-rivoli-diventano-investimento-per-700-famiglie-bond-di-agsm-al-6-5/


PRIMAPAGINANEWS.IT

http://www.primapaginanews.it/dettaglio_articolo.asp?id=234451&ctg=12


COSTRUIREGREEN.COM

http://www.costruiregreen.com/it/news/impianto-eolico-sul-monte-mesa-vr-la-proposta-di-investimento-alla-comunita#.U3HJZvl_t8E


VERAMENTE.ORG

http://www.veramente.org/wp/?p=13453&cpage=1


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SCOOPSQUARE

http://www.scoopsquare.com/post/it/2014/05/09/17/2531489-verona-le-pale-eoliche-di-rivoli-diventano-investimento-per-700famiglie-bond-di-agsm-al-65.html


SCOOPSQUARE.COM

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GREENPOWERMONITOR.IT

http://greenpowermonitor.it/rassegna-stampa/eolico/energia-agsm-eolico-diventa-asset-per-risparmiatori-ppn-prima-pagina-news2/09-05-2014/


NEWSIT24.COM

http://www.newsit24.com/notizie/verona-le-pale-eoliche-di-rivoli-diventano-investimento-per-700-famiglie-bond-di-agsm-al-6-5


VIRGILIO.IT

http://monticello-conteotto.virgilio.it/notizielocali/verona_le_pale_eoliche_di_rivoli_diventano_investimento_per_700_famiglie_bond_di_agsm_al_6_5_-42515401.html


VIRGILIO.IT

http://malcesine.virgilio.it/notizielocali/verona_le_pale_eoliche_di_rivoli_diventano_investimento_per_700_famiglie_bond_di_agsm_ al_6_5_-42515401.html


VIRGILIO.IT

http://mantova.virgilio.it/notizielocali/verona_le_pale_eoliche_di_rivoli_diventano_investimento_per_700_famiglie_bond_di_agsm_a l_6_5_-42515401.html


VIRGILIO.IT

http://thiene.virgilio.it/notizielocali/verona_le_pale_eoliche_di_rivoli_diventano_investimento_per_700_famiglie_bond_di_agsm_al_ 6_5_-42515401.html


USCITE LEGAMBIENTE



ANDKRONOS

ADNK (ECO) - 07/05/2014 - 12.28.00 RINNOVABILI: LEGAMBIENTE PREMIA 8 COMUNI DELLE VALLI PRIMIERO E VANOI/FOCUS ZCZC ADN0308 3 ECO 0 ADN EEN NAZ RINNOVABILI: LEGAMBIENTE PREMIA 8 COMUNI DELLE VALLI PRIMIERO E VANOI/FOCUS = SONO IL SIMBOLO DEL NUOVO SCENARIO DELLA GENERAZIONE DISTRIBUITA Roma, 7 mag. - (Adnkronos) - Va ad 8 Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi, in Provincia di Trento, il premio Comuni Rinnovabili 2014. Si tratta di un territorio con oltre 10mila abitanti di cui fanno parte Canal di San Bovo, Fiera di Primiero, Ime'r, Mezzano, Sagron Mis, Siror, Tonadico e Transacqua, un'unione informale di Comuni, denominata ''Il Primiero'', che attraverso un mix di cinque tecnologie diverse soddisfa l'intero fabbisogno termico e elettrico dei Comuni. Attraverso due reti di teleriscaldamento lunghe 45 km e una rete elettrica di proprieta' pubblica, la Societa' Municipalizzata Acsm distribuisce alle utenze l'energia prodotta da impianti di varie taglie idroelettrici (145 MW) e fotovoltaici (4 MW) per la parte elettrica, da impianti solari (con 996 mq di pannelli), e da biomassa (22 MW) per la parte termica. Il premio "Buona Pratica" di Comuni Rinnovabili 2014 va alla Comunita' del Parco Eolico di Rivoli Veronese, ovvero a tutti i soggetti che hanno collaborato alla realizzazione di uno dei parchi eolici piu' interessanti in Italia. L'impianto, realizzato sul Monte Mesa in un area Sic tutelata per l'habitat di prati aridi e orchidee, e' composto da 4 aerogeneratori da 2 MW ciascuno, e permette di soddisfare i fabbisogni di circa 5.000 famiglie.(segue) (Mst/Zn/Adnkronos) 07MAG-14 12:21 NNNN


ANDKRONOS

ADNK (ECO) - 07/05/2014 - 12.28.00 RINNOVABILI: LEGAMBIENTE PREMIA 8 COMUNI DELLE VALLI PRIMIERO E VANOI/FOCUS (2) ZCZC ADN0309 3 ECO 0 ADN EEN NAZ RINNOVABILI: LEGAMBIENTE PREMIA 8 COMUNI DELLE VALLI PRIMIERO E VANOI/FOCUS (2) = (Adnkronos) - L'impianto nasce su iniziativa del Comune ed e' stato realizzato da Agsm, ed e' premiato proprio per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, di fruizione dell'area che sara' collegata al sistema delle piste ciclabili della Val d'Adige. Un premio Buona Pratica va inoltre al Comune di Albino, che con un investimento di 1,6 milioni di euro, ha installato 552 kW di pannelli solari fotovoltaici. Attraverso un bando pubblico ha installato sui tetti di 113 famiglie pannelli solari fotovoltaici, per una potenza complessiva di 380 kW. Sono stati inoltre realizzati impianti solari su 10 edifici pubblici, per una potenza complessiva di 172 kW. Premiato, per le buone pratiche, anche il Comune di Maiolati Spontini dove e' presente una discarica per rifiuti solidi urbani e per rifiuti speciali derivanti da lavorazioni industriali, certificata Emas e gestita dalla Societa' pubblica Sogenus, che in 25 anni di attivita' ha saputo fare della gestione dei rifiuti una risorsa per il territorio. La discarica infatti e' stata trasformata in un ''piccolo polo energetico'' grazie alla presenza di 2 centrali a biogas per complessivi 4,2 MW di potenza, in grado di produrre circa 17 milioni di kWh/anno di energia elettrica, pari al fabbisogno di circa 4.000 famiglie ogni anno, e le risorse generate sono state investite nel realizzare diversi interventi nel Comune, dalla riqualificazione e solarizzazione di scuole e edifici pubblici, alla copertura della ex discarica con un impianto solare fotovoltaico da 584 kW, a cui presto verra' affiancato un orto botanico. (Mst/Zn/Adnkronos) 07-MAG-14 12:21 NNNN


DIRE Take battuto 3 volte DIRE (POL) - 07/05/2014 - 12.15.00 ENERGIA. PREMIO 'COMUNI RINNOVABILI 2014' A 8 COMUNI PROV. TRENTO ZCZC DIR0148 3 POL 0 RR1 / DIR ENERGIA. PREMIO 'COMUNI RINNOVABILI 2014' A 8 COMUNI PROV. TRENTO MIX 5 TECNOLOGIE SODDISFA INTERO FABBISOGNO TERMICO E ELETTRICO (DIRE) Roma, 7 mag. - Il premio 'Comuni Rinnovabili 2014' di Legambiente va a un gruppo di 8 Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi, in Provincia di Trento, un territorio con oltre 10 mila abitanti di cui fanno parte Canal di San Bovo, Fiera di Primiero, Imer, Mezzano, Sagron Mis, Siror, Tonadico e Transacqua. Questa unione informale di Comuni, denominata 'Il Primiero', "attraverso un mix di 5 tecnologie diverse soddisfa l'intero fabbisogno termico e elettrico dei Comuni- spiega Legambiente- attraverso due reti di teleriscaldamento (lunghe 45 km) e una rete elettrica di proprieta' pubblica, la societa' municipalizzata Acsm distribuisce alle utenze l'energia prodotta da impianti di varie taglie idroelettrici (145 MegaWatt) e fotovoltaici (4 MW) per la parte elettrica, da impianti solari (con 996 mq di pannelli), e da biomassa (22 MW) per la parte termica". Il premio 'Buona Pratica' di 'Comuni Rinnovabili 2014' va alla Comunita' del Parco Eolico di Rivoli Veronese (Verona) ovvero a tutti i soggetti che hanno collaborato alla realizzazione di uno dei parchi eolici piu' interessanti in Italia. L'impianto, realizzato sul Monte Mesa in un area Sic tutelata per l'habitat di prati aridi e orchidee, e' composto da 4 aerogeneratori da 2 MW ciascuno, e permette di soddisfare i fabbisogni di circa 5.000 famiglie. L'impianto nasce su iniziativa del Comune ed e' stato realizzato da Agsm, ed e' premiato proprio per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, di fruizione dell'area che sara' collegata al sistema delle piste ciclabili della Val d'Adige. (SEGUE) (Com/Ran/Dire) 12:09 07-05-14 NNNN NNNN


9COLONNE 9COL (CRO) - 07/05/2014 - 11.37.00 ENERGIE RINNOVABILI, LEGAMBIENTE: PREMIATI 8 COMUNI IN TRENTINO 9CO558864 4 CRO ITA R01 ENERGIE RINNOVABILI, LEGAMBIENTE: PREMIATI 8 COMUNI IN TRENTINO (9Colonne) Roma, 7 mag - Il premio Comuni Rinnovabili 2014 di Legambiente va a un gruppo di 8 Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi, in Provincia di Trento, un territorio con oltre 10 mila abitanti di cui fanno parte Canal di San Bovo, Fiera di Primiero, Imèr, Mezzano, Sagron Mis, Siror, Tonadico e Transacqua. Questa unione informale di Comuni, denominata "Il Primiero" attraverso un mix di 5 tecnologie diverse soddisfa l'intero fabbisogno termico e elettrico dei Comuni. Attraverso due reti di teleriscaldamento (lunghe 45 km) e una rete elettrica di proprietà pubblica, la Società Municipalizzata ACSM distribuisce alle utenze l'energia prodotta da impianti di varie taglie idroelettrici (145 MW) e fotovoltaici (4 MW) per la parte elettrica, da impianti solari (con 996 mq di pannelli), e da biomassa (22 MW) per la parte termica. Il premio Buona Pratica di Comuni Rinnovabili 2014 va alla Comunità del Parco Eolico di Rivoli Veronese (VR) ovvero a tutti i soggetti che hanno collaborato alla realizzazione di uno dei parchi eolici più interessanti in Italia. L'impianto, realizzato sul Monte Mesa in un area Sic tutelata per l'habitat di prati aridi e orchidee, è composto da 4 aerogeneratori da 2 MW ciascuno, e permette di soddisfare i fabbisogni di circa 5.000 famiglie. L'impianto nasce su iniziativa del Comune ed è stato realizzato da AGSM, ed è premiato proprio per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, di fruizione dell'area che sarà collegata al sistema delle piste ciclabili della Val d'Adige. Un premio Buona Pratica va inoltre al Comune di Albino (BG), che con un investimento di 1,6 milioni di euro, ha installato 552 kW di pannelli solari fotovoltaici. Attraverso un bando pubblico ha installato sui tetti di 113 famiglie pannelli solari fotovoltaici, per una potenza complessiva di 380 kW. Sono stati inoltre realizzati impianti solari su 10 edifici pubblici, per una potenza complessiva di 172 kW. Premiato, per le buone pratiche, anche il Comune di Maiolati Spontini (AN) dove è presente una discarica per rifiuti solidi urbani e per rifiuti speciali derivanti da lavorazioni industriali, certificata Emas e gestita dalla Società pubblica SOGENUS, che in 25 anni di attività ha saputo fare della gestione dei rifiuti una risorsa per il territorio. La discarica infatti è stata trasformata in un "piccolo polo energetico" grazie alla presenza di 2 centrali a biogas per complessivi 4,2 MW di potenza, in grado di produrre circa 17 milioni di kWh/anno di energia elettrica, pari al fabbisogno di circa 4.000 famiglie ogni anno, e le risorse generate sono state investite nel realizzare diversi interventi nel Comune, dalla riqualificazione e solarizzazione di scuole e edifici pubblici, alla copertura della ex discarica con un impianto solare fotovoltaico da 584 kW, a cui presto verrà affiancato un orto botanico. (red) 071131 MAG 14 NNNN


TRENTINO

9 maggio 2014 p. 39


TRENTINO

9 maggio 2014 p. 39


E-GAZETTE.IT

http://www.e-gazette.it/sezione/efficienza-energetica/otto-paesi-valli-primiero-vanoi-tn-vinconopremio-comuni-rinnovabili-2


CASAECLIMA.COM

http://www.casaeclima.com/ar_18098__ITALIA-Ultime-notizie-rinnovabili-comuni-LegambienteRapporto-Comuni-Rinnovabili-700mila-impianti-e-29-Comuni-al-100-green.html


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EOL I CO ASSET PER I R I SPARM IATORI La formula di investimento adottata da Agsm Verona e "bond" Garantirà un tasso di interesse del 6,5%, valore ben superiore alla media nazionale dei fondi

Producono un quantitativo di energia di nove volte superiore al fabbisogno dei suoi cittadini, che già per la casa possono pagare l'energia elettrica a prezzi all'ingrosso. Ma ora le pale eoliche di Rivoli Veronese, paese a cavallo tra le Colline Moreniche e il Lago di Garda, saranno anche un'opportunità di investimento per i risparmiatori. L'iniziativa è stata presentata alla comunità, nella serata di ieri, da Paolo Paternoster presidente di Agsm, multiutility veronese presente in 4mila comuni italiani, che ha deciso di condividere i vantaggi dell'impianto eolico di sua proprietà attraverso una innovativa proposta di investimento riservata alle 700 famiglie del territorio. Si tratta di una iniziativa tutta nuova rivolta ad una comunità che - al contrario di quanto succede in questi casi - è stata coinvolta fin dall'inizio e ha voluto fortemente l'impianto. E che ora ha l'opportunità di 'monetizzare' un progetto che il 7 maggio u.s. a Milano, in occasione della fiera Salarexpo, ha vinto il Premio Comuni Rinnovabili di Legambiente. La formula dell'investimento, in partenza nei prossimi giorni, è quella del `bond' e garantirà un tasso di interesse del 6,5%, valore ben superiore alla media nazionale dei fondi se si considera il rating più che positivo della multiutility. Gli importi riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese) vanno da 1.000 a 30.000 euro per 7 anni, con possibilità per l'investitore, in caso di necessità, di uscita anticipa-

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ta. "Un progetto pilota che, se a buon fine, indurrà Agms a considerare addirittura l'ipotesi `Public Company' nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco". Ha detto il presidente di Agsm Paolo Paternoster. L'impianto eolico 'Monte Mesa' di Rivoli (Verona), dotato di 4 aerogeneratori per una potenza di 8mw, ha prodotto nel suo primo anno di attività una produzione di 15min di chilowattora registrati. Ma non è questa l'unica peculiarità del sito. La sindrome del 'not in my back yard' (non nel mio cortile), che puntualmente si registra quando si parla di eolico, si è verificata al contrario, ed è proprio grazie all'interesse

dei cittadini e dell'amministrazione comunale che si è arrivati a un modello di armonizzazione delle torri eoliche con il territorio. "La storia ha avuto inizio 8 anni fa, dopo la prima telefonata del sindaco - ha detto il direttore generale di Agsm, Giampietro Cigolini - da lì abbiamo capito che assieme potevamo fare un buon lavoro, perché puntavamo tutti allo stesso obiettivo". In questi anni infatti Agsm assieme a Legambiente e al Corpo forestale - ha messo in atto una serie importante di misure ambientali, spostando e ricreando il particolare habitat 'arido' della zona. Un lavoro certosino, che ha portato a raccogliere, separare e conservare le

sementi indigene di tutte le specie di orchidee selvatiche, attraverso l'allargamento dei prati aridi e la mappatura non solo delle specie di orchidee ma di tutti i singoli esemplari (23) mitigando al massimo gli impatti del cantiere. E ancora, la realizzazione di una nuova pista ciclabile tra le pale e la bellezza del paesaggio circostante: un autentico sentiero didattico (che si collega alla pista che porta direttamente a Verona) che consentirà di visitare gli aerogeneratori passando a fianco dei prati aridi e usufruendo di pannelli e didascalie di spiegazione dell'impianto eolico stesso e delle specie fioristiche del sito.

EOLICO ASSET PER I RISPARMIATORI

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Un momento della conferenza stampa . Sotto le pale eoliche di Rivoli Veronese

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AGSMELTOUCO

Soddisfazione di CĂŹgoEini a Rivoli E arrivano i bond dei vento MADiFE13.i PA6 36

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RIVOLI. Agsm e Comune annunciano che per sei mesi si potrà investire nel «Parco del Mesa» comprando obbligazioni a tassi molto elevati

«Bond eolicv>, le pale sono è

affare

In un anno l'impianto ha fornito energia a 5mila famiglie. E in futuro i cittaclini potranno essere azionisti ........................................................................ nerale Giampietro Cigolini - «Siamo fieri di questa coesio- però che in ogni area protetta Camilla Madinelli

A partire da giugno, i rivolesi potranno sfruttare il vento non solo per ricavarne energia pulita e rinnovabile ma anche per far fruttare i risparmi. Come? Investendo nel Parco eolico costruito sul monte Mesa daAgsm, dove quattro aerogeneratori sono in funzione da un anno e hanno già prodotto energia per 15mila persone, circa 5mila famiglie. Ora, per i 2mila cittadini di Rivoli, circa 800 famiglie, la multiutility e il Comune hanno ideato insieme una forma d'investimento che sarà gestita da una nuova società, la «Agsm Rivoli Bond»: aloro disposizione, da giugno a dicembre, pacchetti obbligazionari contagli tra 1.000 e 30mila euro, della durata di sette anni si potrà recedere dopo i primi tre - e con un tasso annuale del 6,5 per cento, superiore alla media nazionale dei fondi.

L'iniziativa è stata presentata ieri, a Corte Bramante, durante un incontro condotto dal vicedirettore Rai del Tgl Gennaro Sangiuliano, con i vertici diAgsm - presidente Paolo Paternoster e direttore ge-

l'ingegnere di Agsm progettista e costruttore dell'impianto Marco Giusti, il vicepresidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini, il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi e il sindaco di Rivoli Mirco Campagnari. Sono intervenuti, inoltre, l'assessore ad Aziende partecipate e ambiente del Comune di Verona, nonché cittadino rivolese, Enrico Toffali, e il sindaco di Affi, Roberto Bonometti, nel cui Comune sorgerà un altro impianto eolico Agsm. L'obiettivo, spiega Cigolini, «è arrivare minimo a 200 sottoscrittori e coprire per almeno un milione di euro, arrivando a un massimo di due, l'investimento complessivo di Agsm, di circa 12 milioni, per l'impianto eolico di Rivoli. Nel caso non ci si arrivasse, le obbligazioni saranno disponibili anche perle aziende del comune. Vorremmo essere pronti a partire con l'esercizio finanziario 2015». Paternoster, come Giusti e il sindaco, l'hanno sottolineato più volte: l'intento è condividere i benefici economici ricavati dall'energia rinnovabile insieme alla comunità in cui si trovano le pale che la producono. Paternoster:

ne e di aver costruito un impianto che crea sviluppo tutelando il paesaggio». Per questo, tra l'altro, Legambiente ha premiato il Parco. Campagnari: «Per me è un sogno che si avvera, oltre ogni aspettativa». L'impianto eolico di Rivoli è il più grande del Veneto e il primo in Italia sorto in area Sic e Zps, cioè tutelata dal punto di vista ambientale. «Coniugare progresso e sviluppo con attenzione all'ambiente e all'ecosistema si può», sottolinea Zanchini «e questo progetto dimostra come possiamo ripensare il territorio». Pure Tozzi invita a considerare il caso rivolese come un buon modo per creare «sviluppo economico non a spese dell'ambiente, anzi, che ricava il suo capitale proprio da esso. Questo non significa

si possano installare pale eoliche».

Ai vari primati già raggiunti, dunque, Agsm e Comune sono pronti ad aggiungerne un altro: rendere il Parco eolico sul Mesa redditizio perla comunità che lo ospita e, se l'iniziativa susciterà l'interesse dai rivolesi, valutare per il futuro una «Public Company», in cui i cittadini diventerebbero azionisti dell'impianto. Sarebbe il primo caso, in Italia, in ambito energetico. « È una formula più rischiosa d'investimento, rispetto alle obbligazioni, ma perché no?» conclude Campagnari. • @ RIPRODUZIONE RISERVA 'A

Marco Giusti, di Agsm , e Mario Tozzi parlano del progetto FOTO PECORA

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li paesaggio di Rivoli con, sullo sfondo, il Parco eolico sul Mesa che fornisce energia al paese

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Legambiente premia la comunità La comunità di Rivoli vince il premio nazionale di Legambiente «Buona Pratica di Comuni Rinnovabili 2014». Va, infatti, a tutti coloro che hanno collaborato alla nascita del Parco eolico - a partire dai cittadini e dal Comune fino alle associazioni locali e al Corpo forestale - creato in un area Sic tutelata per l'habitat di prati aridi e orchidee, dimostrando che è possibile coniugare energia pulita con sviluppo. Il riconoscimento è stato consegnato martedì, a Milano, al sindaco Mirco Campagnari, alla fiera Solarexpo. In particolare. Legambiente ha premiato non solo la collaborazione tra Comune, Agsm e locale circolo dell'associazione ambientalista, ma anche la cura e l'attenzione nell'inserimento degli aerogeneratori nel paesaggio; il ripristino dell'area dal punto di vista ambientale, con conservazione dei prati aridi e delle orchidee, insieme al Corpo Forestale ed esperti; il progetto di fruizione didattica, sportiva e culturale dell'area, collegata alla pista ciclabile Adige Sole in Valdadige. cm.

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Il paese che investe nel vento Pale eoliche in multiproprietà Rivoli Veronese, la società: i cittadini ci hanno sostenuto, offriamo obbligazioni

caso ROBERTO GIOVANNINI

n cima al Monte Mesa, tra boschi e radure, c'è un parco eolico che non ha suscitato proteste. Nessun comitato è sorto nella Val d'Adige contro i 4 aerogeneratori dell'impianto, alti 78 metri e dotati di pale da 45 metri ognuna, per una potenza complessiva di 8 MW, entrati in funzione a fine marzo 2013. Cento delle 700 famiglie della zona comprano a prezzi agevolati la corrente elettrica. E ora, se vorranno, i 2.100 cittadini di Rivoli Veronese potranno investire nella società che gestisce il parco eolico, acquistando degli speciali bond a sette anni a loro riservati. Se l'operazione funzionerà, è possibile che alla fine il parco eolico diventi una «public company», e che le obbligazioni divengano azioni possedute dalla cittadinanza. Se non è l'eolico in multiproprietà, poco ci manca. Una storia particolare quella di Rivoli, con un progetto nato 8 anni fa da una telefonata del sindaco alla società Agsm per «parlare di eolico». C'è stato uno stretto e costante confronto con il territorio, con tre assemblee pubbliche sulle alternative progettuali per scegliere quella più adat-

J

CONDIVISIONE

Tre assemblee pubbliche haTulo valutato quale fosse i1 progetto più adatto per il territorio

famiglie del territorio». La formula dell'investimento, in partenza nei prossimi giorni e che punta a una raccolta minima di 1 milione, è quella del «bond», obbligazioni che garantiranno un tasso di interesse del 6,5%. Gli importi riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese) vanno da 1.000 a 30.000 curo per 7 anni, con possibilità in caso di necessità di uscita anticipata. «Un progetto pilota che, se a buon fine, indurrà Agms a considerare addirittura l'ipotesi "public company", nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco», dice il presidente di Agsm Paolo Paternoster. Intanto, la comunità del parco eolico di Rivoli Veronese si è portata a casa dalla fiera Solarexpo di Milano il premio «Buone Pratiche Comuni Rinnovabili» di Legambiente. Per il percorso di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, ma anche per la conservazione dei prati aridi e delle orchidee presenti nel sito, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato. Per realizzare il parco eolico è stato, infatti, portato avanti un lavoro «quasi maniacale», dice Marco Giusti, capo del progetto e responsabile ingegneria e sviluppo fonti rinnovabili di Agsm Verona. «Siamo in un "sito di interesse comunitario" - racconta - ed era quindi necessario dimostrare che avremmo lasciato il posto addirittura meglio di com'era prima, preservando i prati aridi, quelle radure di montagna dove soffia il vento, che si stanno perdendo e che qui ospitano ben 8 specie di orchidee selvatiche». Così le

piazzole dei generatori e le strade per giungerci sono state ridotte al minimo indispensabile. Sono state prese misure per tutelare l'habitat della zona e mitigare al massimo gli impatti del cantiere. Due anni prima dei lavori, il Corpo forestale dello Stato ha allargato e ripulito i preziosi "prati aridi", separando e conservando le sementi indigene per poi ripiantarle. Sono state mappate le 8 specie di orchidee, e tutti gli esemplari presenti nell'area sono stati estratti e successivamente ripiantati insieme a centinaia di orchidee riprodotte a partire dalle sementi raccolte. Tutto il terreno scavato durante il cantiere per realizzare strade e piazzole è stato vagliato e setacciato, separando la parte vegetale da quella inerte, divisa per granulometria. Accorgimenti al limite della pignoleria, che hanno però preservato il monte. E convinto i cittadini, che forse diventeranno risparmiatori. cos i '

az i enda

«Se tutto andrà a buon fine considereremo l'ipotesi della public company: i cittadini diventeranno azionisti del parco eolico» «Siamo riusciti a preservare un sito definito di interesse comunitario: abbiamo salvato radure particolari con otto tipi di orchidee»

ta, e un percorso di condivisione, dal sopralluogo al collaudo. Sfruttando la brezza che scende dalle montagne del Trentino, l'impianto ha prodotto nel suo primo anno di attività 15 milioni di chilowatt, un quantitativo di energia 9 volte superiore al fabbisogno dei cittadini di Rivoli. Cento famiglie hanno aderito al contratto di fornitura di energia elettrica dell'Agsm, proprietaria dell'impianto, con uno sconto del 20%. E oggi l'azienda ha presentato anche una proposta d'investimento «pensata esclusivamente per le 700

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lin ht.ntl. Gli aerogeneratori sono alti 78 metri; ogni pala è lunga 45 metri

La Agsm propone obbligazioni che garantiranno un tasso di interesse del 6,5%

r su -tenti Cento delle 700 famiglie

che abitano a Rivoli Veronese comprano energia eolica

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Gli aerogeneratori sono stati installati sul monte che Sovrasta Rivoli Veronese

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Sommacampa: Villafranca0 di Verona

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IENE PUBBLICHE. L'accordo con A8B non sarebbe più vantaggioso

Agsm prepara l'uscita dal business carburanti L'accordo con la Bpp di Bussinello era finito al centro di polemiche. Varie le ipotesi allo studio L'Agsm sta per abbandonare i petroli. L'azienda pubblica di servizi (che produce e fornisce energia elettrica, gas e teleriscaldamento), al 100 per cento di proprietà comunale, sta pensando di mettere in vendita le proprie quote di proprietà dellaA&B srl - la società costituita con Bpp, la Bussinello prodotti petroliferi dell'imprenditore Andrea Bussinello - che gestisce sei distributori di benzina fra città e provincia di Verona.

L'Agsm detiene il 55 per cento delle quote della nevvco,

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mentre il 45 per cento appartiene allaBpp. Quest'ultimasinora ha fornito alla A&B srl i propri depositi di carburanti oltre a una serie di appoggi logistici. Alla radice della scelta diAgsm potrebbe esserci il fatto che l'azienda non riterrebbe più vantaggiosa né strategica l'attività dei distributori. Era stata, questa, la prima esperienza in Italia. Va ricordato peraltro che la Bpp era finita di recente agli onori delle cronache per due motivi: il primo é che il titolare Bussinello aveva dichiarato di aver corrisposto all'avvocato Alessandra Lodi, moglie dell'ex vicesindaco Vito Giacino - dimessosi a metà novembre e da tre mesi in carcere con l'accusa di cor-

ruzione e concussione - un pagamento mensile sotto forma di consulenza affinché gli venissero procurati affari. In in secondo luogo perché l'azienda ha avuto per qualche tempo come partner commerciale Antonino Papalia da Delianuova ma operativo in Romania con il quale era in causa, ma poi anche in affari, per una raffineria all'estero in grado di procurare carburante. Solo una coincidenza, con queste vicende, l'intenzione di Agsm di vendere le proprie quote? Lo si saprà presto. L'azienda municipale, guidata dal presidente Paolo Paternoster, sta comunque ipotizzando varie soluzioni, per concretizzare presto il progetto. • O RIPRCOUZICNE R15ERVATA

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ENERGIA PULITA. Saranno realizzati a Dolcé, Sant'Ambrogio e Belfiore

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Tre nuove centrali idroelettriche entro il 2018 Il direttore Cigo ° ° : «Oggi il 70% della produzione deriva dalle rinnovabili, puntìarno sull'acqua» Lorenza Costantino Sul corso dell'Adige, entro il 2018, sorgeranno tre nuove centrali idroelettriche. Dopo aver investito in fotovoltaico ed eolico, l'Agsm, multiutility cittadina dell'energia elettrica e del gas, torna a puntare sull' acqua, con l'obiettivo di accrescere ulteriormente la quota verde della sua produzione. Da nord, all'altezza del comune di Dolcé, passando per Sant'Ambrogio, fino a Belfiore, saranno costruiti tre impianti in grado di produrre ciascuno circa 25 gigawattora all' anno, ovvero di soddisfare la richiesta energetica di circa lOmila famiglie. Il progetto di Belfiore è già partito con le opere preliminari, matra due settimane entrerà nel vivo con lo scavo in alveo; dovrà terminare entro quest'anno. La centrale fra Peri e Rivalta sta attraversando gli ultimi passaggi autorizzativi. Secondo il piano dell'Agsm, sarà la seconda a giungere a compimento, nel 2017. Infine a Ponton, frazione di Sant'Ambrogio, l'impianto dovrebbe

concretizzarsi l'anno successivo: ora è in fase di concessione idraulica. Per il nuovo idroelettrico che si aggiunge ai cinque impianti già esistenti a Chievo, a Tombetta, e poi a Trento - l'investimento complessivo sarà di 20 milioni eli euro. Il progetto è stato illustrato ieri dal direttore generale dell'azienda, Gian Pietro Cigolini, a margine dell'inaugurazione del nuovo parco eolico in Toscana, in presenza dei vertici di Agsm. «D'ora in poi, punteremo sull'idroelettrico», spiega Cigolini, «perché il piano incentivante per le altre energie pulite, il fotovoltaico e l'eolico, sta diventando sempre meno conveniente. Ma siamo convinti che occorra continuare a investire sulle rinnovabili, da cui l'Agsm ricava oggi il 70 per cento della sua produzione». Ma l'Agsm può contare anche su un nuovo impianto eolico: il quinto di una serie sparsa tra Toscana, Emilia-Romagna e Verona (Rivoli). Siamo andati a visitarlo: si trova sul monte Carpinaccio (800 metri d'altezza), nel cuore dell'Appennino tosco-emiliano, 80

chilometri a nord di Firenze. Ieri si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del «Parco eolico Carpinaccio» (di cui l'Agsm è azionista di maggioranza al 63%, oltre alla danese Enerteq Aps e la toscana Sun Power) dopo una fase di rodaggio e monitoraggio delle perfomance durata tutto il 2013. Infatti i lavori, iniziati nel marzo del 2012, si sono conclusi dopo appena otto mesi. Diciassette turbine eoliche, con 60 metri di stelo e 27 di pale, sfruttano l'aria che soffia costante tra questi rilievi, producendo 28 gigawattora di energia all'anno, corrispondenti al fabbisogno di circa 30mila abitanti. Come Rivoli veronese, anche il comune di Firenzuola riceverà una royalty per aver ospitato l'impianto sul proprio territorio: 170mila euro all'anno, per un ventennio.

«Stiamo rispettando la nostra mission aziendale, che prevede ingenti investimenti nel campo dell'energia pulita», conclude Paolo Paternoster, presidente Agsm. «In questo modo evitiamo 127milatonnellate di anidride carbonica emessa in atmosfera». e

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I l parco verde che rifornisce un'intera città

Paolo Paternoster

II Parco eolico dei Carpinaccio realizzato da Agsm in Toscana

L'inaugurazione dell'impianto a Firenzuola , sull'Appennino

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Vento, acqua, sole. L'Agsm continua la sua esplorazione del territorio veronese e nazionale perla produzione energetica da fonti rinnovabili. Questa politica ha portato la multiutility a generare il 70% dell'energia in modo pulito. Oggi, lAgsm controlla cinque centrali idroelettriche, cinque eoliche (Rivoli a Verona, monte Carpinaccio a Firenze, Casoni di Romagna a Bologna, monte Vitalba e Riparbella a Pisa), e otto fotovoltaiche (tra i più grandi, l'impianto sullo stadio Bentegodi). Fra i parchi eolici, ricorda Paternoster, «Riparbella è il più potente, il monte Carpinaccio è quello con il maggior numero di pale». L'ingegnere Marco Giusti, responsabile del progetto «Parco eolico Carpinaccio», spiega che «gli aerogeneratori sono prodotti dall'azienda tedesca Enercon. L'impianto, che ha una vita un ventennio, sarà ammortizzato in 10-12 anni». E Cigolini conclude: «Tutta la nostra produzione "verde" corrisponde al fabbisogno elettrico di 360mila persone, più della città di Verona». LCO.

«Carburanti, sm spieghi quella scelta» Agsm punta sulle energie pulite e come anticipato ieri intende uscire dal business dei carburanti dove da alcuni anni è alleata con la Bussinello Petroli per i distributori low cost. Notizia che il Pd ha commentato con il capogruppo in Comune Michele Bertucco: «Anche se tardi, Agsm ha capito l'errore e finalmente ha deciso di allontanarsi da un settore di investimento tutt'altro che favorevole e da un compagno di viaggio diventato oltremodo scomodo». Bertucco sottolinea che«l'azienda privata è una delle più affermate nel suo settore ma dopo le relazioni pericolose emerse con la famiglia Giacino e la famiglia Papalia, quel matrimonio era diventato oltremodo imbarazzante prima di tutto perla nostra azienda pubblica. Resta da capire perché i vertici leghisti di Agsm abbiano deciso di addentrarsi in settore sostanzialmente sconosciuto. Più che un'impresa è sembrata da subito un'avventura. I vertici di Agsm si sono sempre rifiutati divenire a riferire in commissione consiliare, male domande poste lo scorso dicembre assieme al deputato D'Arienzo mantengono tutta la lorovalidità: qual era il piano industriale alla base della nuova attività? Per quali ragioni Agsm ha scelto come partner proprio quel socio che non aveva rilevanti insediamenti produttivi di questa natura, come invece altri operatori del settore? Chi sono i fornitori della Bpp petroli? Con chi intrattiene rapporti economici?».

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ILA SPA SCALIGERA ESCE DAL SETTORE CARBURANTI E INVESTE SULLE FONTI RINNOVABILI. PER L'EOLICO INAUGURATO UN IMPIANTO IN PROVINCIA D i FI RE NZE, I N ARRIVO TRE NUOVE CENTRALI IDROELETTRICHE SULCADIGE Agsm ha deciso di uscire dal business dei carburanti nel quale era entrata alcuni anni fa aprendo una serie di stazioni di servizio con un piano di espansione sul territorio abbastanza aggressivo. Un mercato attivato con una partnership con BPP Petroli presieduta da Andrea Bussinello . Una scelta che aveva creato fortissimi mal di pancia tra gli operatori del settore. All'iniziativa, quando hanno potuto non hanno lesinato critiche soprattutto i rappresentanti di categoria di Confcommercio. Giustificati dalle difficili situazioni in cui vive il settore, conseguente al crollo dei consumi. Sempre spalleggiati dalle forze di opposizione, in primis il Pd. Oggi infatti Michele Bertucco commenta ironico che "l'azienda municipalizzata ha capito l'errore e ha deciso di allontanarsi da un settore per nulla favorevole". Rimane un mistero perchè mai la Spa di Lungadige Galtarossa abbia deciso di inserirsi nel settore dei carburanti e realative stazioni di benzina. Ora dismetterà tutto vedremo a chi

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Michele Bertucco, Paolo Paternoster

e a che prezzo. Intanto l'azienda presieduta da Paolo Paternoster punta alla grande alle energie alternative. Eolico e idroelettrico. Aria e acqua. Oltre a Rivoli, come scriviamo in altra parte del giornale, è stato inaugurato il parco Carpinaccio nel Comune di Firenzuola che va a sommarsi a quello di Rivoli, diventando il quinto insieme agli altri in Emilia Romagna. La conferma che Agsm crede sulle energie rinnovabili lo conferma il direttore Giampietro Cigolini che sottolinea che entro il 2018 sorge-

ranno tre nuove centrali idroelettriche a Dolcè, Sant'Ambrogio e Belfiore, aumentando così la percentuale produttiva delle energie rinnovabili che già oggi arriva al 70% del totale. La vera mission dell'azienda è quella di puntare su energia pulita e con l'eolico e idroelettrico il piano è rispettato. I distributori di benzina e il settore carburanti è stato probabilmente solo un tentativo. Poi si è probabilmente deciso che è meglio fermarsi. Meglio perdere un dito di un braccio. Leonida Sparta

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INAUGURATO L'IMPIANTO EOLICO NELL'APPENNINO TaSCOmEMIlIANO 11 gruppo Agsm è azionista di maggioranza deVGWh arco Carpinaccio che vanta una produzione annua di

Possono fornire energia a più di 30mila abitanti (circa 10mila famiglie); costituiscono un impianto da 13,6 MW di potenza capace di produrre 28GWh di energia all'anno e porteranno nelle casse del Comune di Firenzuola circa 3,4 milioni di euro in 20 anni. Sono le 17 turbine eoliche di Monte Carpinaccio, nel cuore dell'Appennino Tosco-Emiliano che, a un anno dalla loro messa in funzione, sono state inaugurate ufficialmente a completamento di tutte le opere compensative. A realizzarle "Parcoeolico Carpinaccio", la società di proprietà dei gruppo Agsm, azionista di maggioranza con il 63% delle quote, a cui partecipano anche Enerteq Aps, la società danese proprietaria di diversi impianti eolici nel Nord Europa (26,3 % della proprietà) e Sun Power, l'azienda toscana di progettazione di impianti da fonte rinnovabile che detiene il 10,7% delle quote societarie. Un impianto, quello di Carpinaccio, in grado di generare ricadute positive di carattere economico e di riqualificazione per tutto il territorio a partire dal Comune di Firenzuola, amministrato dal sindaco Claudio Scarpelli , che riceverà, dalla società titolare dell'impianto, 170mila euro l'anno di royalty per 20 anni e già corrisposte dal 2013. Ma non solo. Infatti, nelle vicinanze della frazione di Peglio, vicina all'impianto, è stato ultimato un parcheggio per autoed ed installato un impianto di illuminazione pubblica. Allo stesso tempo sono state ripristinate e valorizzate le opere stradali su cui si sono svolte le operazioni di cantiere e trasporto speciale con l'asfal-

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Un momento dell'inaugurazione. Sotto Paolo Paternoster e il sindaco di Firenzuola, Claudio Scarpelli

tatura di circa 6 km di strada e la riqualifica di un ponte. "Siamo diventati azionisti di maggioranza dell'impianto eolico di Monte Carpinaccio nel 2011, per il quale sono stati investiti 24milioni di euro e che ha trovato appoggio da parte della cittadinanza - ha detto Paolo Paternoster, presidente Agsm - per valorizzare la nostra mission aziendale che ci vede investire sempre di più nell'utilizzo delle energie rinnovabili e che, a oggi, ci ha portato ad avere 5 impianti idroelettrici, 5 impianti eolici, 8 fotovoltaici per una produzione totale annua di 290 milioni di Kilowattori, coprendo il fabbiso-

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Pala eolica del parco gno elettrico civile di 360mila persone (circa 110mila famiglie) L'impegno di Agsm nel campo delle rinnovabili - ha concluso Paolo Paternoster - si traduce un emissioni evitate di 127mila tonnellate di Co2".

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CASO DISTRIBUTORI. Lo rive[ Bussinello della Bpp con cui era stata costituita la società ANB

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Confcommercio: «Era errore e abbiamo avuto ragione noi» Sei mesi fa veniva dipinto come l'accordo più bello e redditizio dl mondo, la scoperta di una nuova frontiera del business, capace di rilanciare i bilanci pubblici e di far risparmiare i cittadini veronesi nelle vesti di consumatori di benzina e gasolio. Ora invece la grande alleanza va in fumo, Agsm vende il 55 per cento della società costituita con Bpp petroli e dice addio al business dei sei distributori low cost che sono stati aperti nel frattempo con la società A&B. E tutti ora criticano: dopo il pd che è intervenuto ieri per chiedere chiarezza, ora è il turno di Confcommercio che a dire il vero aveva sollevato fin da subito molte critiche per questa operazione. Erano i primi di dicembre del 2013 quando il presidente di Agsm Paolo paternoster difendeva a spada tratta l'alleanza replicando alle critiche delle opposizionI: «La Bpp è un partner ideale, fattura più di Agsm ed è il migliore socio che potevamo trovare». E poi: «Io sono certo che quello che stiamo facendo anche in questo settore aviene con trasparenza, nell'interesse del socio Comune e dei veronesi».

Nei giorni scorsi, ivnece, co-

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me anticipato, la decisione di uscire dal business e mettere in vendita il 55% della società, vale a dire l'intero pacchetto azionario. Con grande soddisfazione dell'associazione di categoria. Nicola Baldo del sindacato energia di Confcommercio: «Noi l'avevamo detto. A distanza di soli due anni Agsm non ritiene più vantaggiosa e strategica l'attività dei distributori di carburanti ed esce dalla società A&B dopo aver sborsato ingenti cifre e promesso enormi risparmi ai veronesi. Il sindacato energia di Confcommercio»,ricordaBaldo, «per primo aveva sollevato pubblicamente i rilievi di non opportunità di tale operazione dichiarando che quanto promesso era già ampiamente garantito dalle ditte associate. Si tratta di operatori che hanno permesso, rischiando solo capitali propri, una capillarità ed una efficienza tale da poter dire che Verona è uno tra i mercati più competitivi d'Italia se non addirittura il più competitivo e questo già da molti anni e sicuramente per molti anni a venire».

Secondo il rappresentante di Confcommercio, «Agsm ha dimostrato di conoscere bene il

Un distributore di carburanti della società A8B di Agsm e Bpp DIENNE proprio settore, noi riteniamo di conoscere altrettanto bene il nostro che opera in concorrenza durissima ed in casi come questo non ci piace assolutamente dire "avevamo ragione" Parafrasando la risposta al nostro articolo di allora del direttore di Agsm Cigolini in cui stigmatizzava le nostre argomentazioni avvalorando le loro con la frase "significa che abbiamo colpito nel segno"; riteniamo "che Agsm questavolta non abbia colpito nel segno" Speriamo», conclude Baldo, «che tutto questo non sia un ulteriore costo perla col-

lettività veronese». Ma c'è un retroscena: la svolta sarebbe avvenuta già tempo fa. «Non capisco come mai la notizia è uscita solo adesso», è il commento di Andrea Bussinello, patron di Bpp, che rivela: «abbiamo riacquistato le quote sei mesi fa e ora la società è solo nostra». L'imprenditore dei petroli, che con la sua società fattura 700 milioni l'anno, poi annuncia di chiarire la situazione nei prossimi giorni, dando la sua versione dei fatti dopo le vicende che lo hanno collegato all'avvocato Lodi e ad Antonino Papalia. •

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IL CASO DISTRIBUTORI. Parla l'industriale dei petroli e chiarisce i rapporti con Giacino e Soveco

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L'industriale Andrea Bussinello spegne subito le pole 'che: «Tutti d'accordo su risoluzione del patto , nessuno ci ha rirnesso»

.Giampaolo . . . . . . . . . . . . . Chavan ......................... «A seguito di un piano industriale non rispettato, abbiamo risolto il contratto con Agsm senza problemi e nessuno ci ha rimesso niente. La nostra l'azienda a tutt'oggi sta dando lavoro a 15 addetti. La quota è stata comprata dall'Agsm al suo valore nominale». Non appare amareggiato l'imprenditore del petrolio Andrea Bussinello, ex partner di Agsm con la «Bussinello prodotti petroliferi spa» nella società A&B che, però, continua a distribuire carburanti aVerona. RAPPORTI TRA AGSM E BPP. «Due anni fa, abbiamo chiuso l'accordo», attacca l'imprenditore, «con l'ex municipalizzata per valorizzare la nostra presenza nella città dove operia-

« Papalia non ci aveva pagato fatture per 10 milioni ma ora siamo vicini ad un M accordo» mo dal 1952». Da chi è partita la richiesta di questo incontro? «Sono venuti a trovarci nell'estate del 2012 il presidente Paolo Paternoster e il direttore Giampietro Cigolini».

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E come hanno motivato l'interesse a creare una partnership con voi? «L'hanno chiesto nell'interesse dei veronesi. E non vedo cosa ci sia di strano: alcuni Comuni in Europa hanno una loro rete di distribuzione». E quanto soldi avete dato all'Agsm per questa attività? «Abbiamo conferito in una newco due distributori e il deposito carburanti in via Gardesane mentre l'Agsm ha depositato i soldi, acquisendo così la maggioranza nella società A &B dall'agosto 2012». Cosa prevedeva il piano industriale? «Era prevista la creazione di 10 nuovi distributori all'anno fino al 2017. Dopo due anni, ervamo rimasti solo a sei ». RAPPORTI BPP E GIACINO E LODI. «Conosco l'ex vice sindaco da tempo», rivela Bussinello, «ma l'ho visto l'ultima volta nel 2010».

E sua moglie, l'avvocato Alessandra Lodi? «L'ho conosciuta quando è stato stipulato il contratto di consulenza con lo studio legale Callipari ma non sapevo che fosse la moglie di Giacino».

Perchè? «Quell'accordo non aveva portato ad alcun risultato». La Bpp appare nella lettera del Corvo inviata ai capigruppo dell'opposizione in Comune. La procura collega il pagamento delle consulenze per ottenere i lavori da Palazzo Barbieri. «Ho capito dove vuole arrivare, si sbaglia: la consulenza è stata pagata fino alla metà del 2011 mentre l'accordo Bpp-Agsm si è chiuso dopo un anno».

Lei è stato sentito in procura come testimone nell'inchiesta Giacino? «Sì ma ho detto che non c'era nulla di irregolare». SOVECO, BPP E PAPALIA. «Abbiamo fornito il gasolio alla società romena di Antonino Papalia per la raffineria di Oradea in Romania», spiega subito Andrea Bussinello.

I rapporti commerciali non sono andati a buon fine, però. «Non hanno pagato fatture per circa dieci milioni». E voi cosa avete fatto? «Abbiamo denunciato la Ecodiesel (la società di cui faceva parte Papalia ndr) per truffa mal'abbiamo ritirata e il giudice l'ha archiviata».

Perchè? «Definiremo la procedura di concordato in Romania della società di Papalia. Con la vendita della raffineria contiamo di rientrare dei nostri soldi». E chi ha garantito il vostro credito con la società di Papalia? «La Soveco con 5 milioni». Ma vi sono stati richiesti documenti dai giudici romeni sui vostri rapporti con Papalia? «Sì nel 2011 e abbiamo consegnato tutta la documentazione che ci era stata richiesta». Che idea si è fatto di Papalia? «In relazione a rapporti con organizzazioni criminali, non glielo so dire.

Abbiamo constatato che la Romania aveva assegnato aPapalia un codice di accise perchè titolare di una raffineria e ciò ci aveva garantito il controllo del ministro romeno sulle sue attività». Sa se Antonino Papalia si è mai incontrato con Tosi? «Non lo so e ora spero solo che si chiuda il sipario su queste polemiche tra noi, Agsm e il Comune».* O RIPRCOUZICNE R15ERVATA

E cosa prevedeva il contratto? «Un pagamento di 5.000 euro al mese per la consulenza. Cercavamo altri sbocchi per distribuire carburanti nella nostra provincia con la Bpp. Abbiamo avuto una collaborazione una tantum e abbiamo pagato una parcella di 10.000 euro».

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Risolto il contratto ta Agsm e Bpp per i distributori di benzina

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Provincia Il parco eolico genera buoni bond Ad un anno dall'attivazione, il parco eolico sul monte Mesa, a Rivoli Veronese, sta dando soddisfazioni a tutti. E Agsm propone ai residenti un'obbligazione al 6,5% per finanziare le fonti alternative

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RONESE

Le pale fanno girare elettricità e buoni affari Il parco eolico sul Monte Mesa dopo un anno dí attività passato un anno da quando le paUn gioco di squadra che non ha tarle dell'impianto eolico sul monte dato a dare i suoi molteplici frutti: inMesa, a Rivoli Veronese, hanno ini- nanzitutto un canone di locazione ziato a "girare" a pieno regime. Dodi- dell'impianto - che rimane di proci mesi ricchi di soddisfazioni, che prietà di Agsm - pagato al Comune di sono stati ricordati con un incontro Rivoli di 70mila euro annui. Poi la che si è tenuto nei giorni scorsi pres- possibilità data ai residenti del Coso Corte Bramante. Al dibattito era mune di rifornirsi di energia elettrica presente un parterre di rilievo: il gior- a prezzo di costo, dal momento che nalista e vicedirettore del Tgl, Gen- l'impianto elettrico, ormai funzionaro Sangiuliano ha moderato l'in- nante a pieno regime, produce un contro a cui hanno preso parte, oltre quantitativo elettrico nove volte suai vertici di Agsm, Marco Giusti, in- periore a quello richiesto dai cittadini gegnere dell'Agsm e mente operativa rivolesi. Quindi la creazione di un dietro la creazione del parco eolico; eco-park, con tabelle che spiegano il Edoardo Zanchini, vicepresidente di funzionamento delle pale eoliche, la Legambiente; il geologo e divulgatore particolare fauna e flora del Mesa e scientifico Mario Tozzi; e Mirco Cam- una pista ciclabile che attraversa il pagnari che, in qualità di sindaco di Rivoli, ha fatto gli onori di casa. Sono state ripercorse durante la seL'Agsm offre rata le tappe che hanno portato alla ai residenti creazione del parco eolico: l'interessamento del primo cittadino Campaun bond al 6,5% gnari presso i vertici di Agsm e un per finanziare iter iniziato otto anni fa. Come.ha ril'impianto cordato il direttore Giampietro Cigolini, a partire da quella telefonata «abbiamo capito che assieme al Comune di Rivoli potevamo fare un buon lavoro, perché puntavamo tutti parco, collegata a quella che da Veroallo stesso obiettivo». na raggiunge il Trentino. Da quel momento Agsm e amminiInoltre il Parco eolico di Rivoli ha strazione comunale hanno lavorato di ottenuto il benestare di Legambiente, pari passo fino alla messa a regime dei a fianco di Agsm e amministrazione quattro aerogeneratori lo scorso anno. comunale fin dai primi momenti di Un percorso lungo, che ha visto impe- ideazione del parco, che si è concregnati gli attori in gioco in un certosino tizzato con la vittoria, lo scorso 7 lavoro di salvaguardia ambientale: è maggio in occasione di SòlarExpo stato infatti ricreato l'habitat arido sul la manifestazione fieristica dedicata monte Mesa - dove sono state posizio- alle energie rinnovabili che si tiene a nate le pale - selezionando con cura le Milano - del Premio "Buona Pratica" sementi e i fiori. Inoltre sono stati di Comuni Rinnovabili 2014. Nelle coinvolti attivamente i cittadini in fase motivazioni del premio si legge: di allestimento del parco eolico, con "L'impianto è premiato proprio per il riunioni informative e una sorta di re- processo di confronto con il territoferendum conoscitivo tra la popolazio- rio sulle scelte di localizzazione degli ne, che ha espresso la volontà di coaerogeneratori, di conservazione dei struire il parco eolico. prati aridi e delle orchidee in collabo-

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razione con il Corpo Forestale dello Stato, di fruizione dell'area che sarà collegata al sistema delle piste ciclabili della Val d'Adige". Un riconoscimento questo che ha reso orgogliosi i vertici di Agsm e l'amministrazione comunale rivolese, il cui intento era fin dall'inizio quello di coinvolgere tutte le parti in causa in un così rilevante progetto. Ma la novità più importante al centro dell'incontro era quella di presentare una iniziativa in partenza a giorni: il lancio delle obbligazioni del parco eolico. Si tratta di un'innovativa proposta di investimento riservata in primo luogo alle famiglie del territorio e in seconda istanza anche alle imprese. Di cosa si tratta? Sono dei bond semestrali con un tasso di interesse del 6,5% - un tasso notevole nel panorama obbligazionario odierno - aperti alla cittadinanza rivolese che potrà investire da un minimo di mille euro ad un massimo di 30mila per 7 anni. In cambio, Agsm corrisponderà ai cittadini gli interessi maturati, con una novità degna di rilievo: la possibilità per l'investitore di uscita anticipata, dopo un minimo di tre anni, rispetto alla scadenza del settennato. Come ha spiegato Cigolini, la sottoscrizione è aperta per prima cosa ai cittadini rivolesi: l'obiettivo è raggiungere un minimo di 200 sottoscrittori e coprire con un milione di euro l'investimento di Agsm. Nel caso questa quota non fosse raggiungibile solo dai privati, le sottoscrizioni saranno aperte anche alle aziende del Comune. Come ha aggiunto il presidente Paolo Paternoster, si tratta di «un progetto pilota che, se andrà a buon fine, indurrà Agsm a considerare addirittura l'ipotesi public company nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco»

Pietro Marini

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Molti partecipanti hanno scelto di correre con amici o familiari Tortellini, olio, cioccolata e altre prelibatezze. Afine marcia, inizia l'assalto allo stand dei pacchi alimentari : ne vengono consegnati oltre 16mila. Anche le magliette tecniche ufficiali,

novità di questa Straverona. vanno a ruba : i 2mila capi si esauriscono in un lampo. «La trentaduesima edizione è andata oltre ogni più rosea aspettativa», commenta Gianni

Gobbi, il presidente della manifestazione . « II tempo è stato favorevole, la partecipazione massiccia, e il calore dimostrato dai podisti davvero gradito». «Dietro al nostro comitato ci sono i gruppi non competitivi della provincia. Lavoriamo per incrementare il podismo amatoriale, ed ecco perché rivolgiamo particolare attenzione allefamiglie e ai bambini, per i quali abbiamo organizzato la Straverona junior, con quattrocento partecipanti. Mi sembra che stiamo riuscendo nell'intento». Merito di una buona organizzazione , di una fitta rete sul territorio . «E poi, secondo me, anche la crisi avvantaggia il podismo, che è in assoluto lo sport meno costoso: basta un paio di buone scarpe », riflette Gobbi. Anche diversi volti noti si sono uniti alla massa dei podisti: il presidente di Agsm, Paolo Paternoster, e il presidente del consiglio comunale , Luca Zanotto, hanno portato a termine il percorso più lungo. E hanno corso anche il comandante dei vigili, Luigi Altamura , e giornalista Mario Puliero. LCO.

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La politica Dopo il voto Dopo la batosta, via libera nell'Ufficio di presidenza di Forza Italia . -; ali o.i. ,... i

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VERONA - Ripartire dal territorio. Con i congressi, i «volontari delle libertà» ed i talk show sulle emittenti locali. Silvio Berlusconi lancia la riscossa di Forza Italia dopo la sonora batosta patita alle elezioni di domenica, anche nei feudi un tempo inespugnabili come il Veneto, dove gli azzurri si sono fermati ad un mesto 14,7% che ne fa la quarta forza (la quarta! ) in campo. Ieri, nel corso dell'Ufficio di presidenza convocato per l'analisi del voto (presenti al consiglio di guerra Renato Brunetta, Niccolò Ghedini, Giancarlo Galan e Simone Furlan) l'ex Cavaliere ha tracciato la road map perla risalita della china e tra le possibili soluzioni utili a rianimare il corpaccione del centrodestra ha per la prima volta aperto alle primarie per la scelta dei futuro candidato premier, «perché le primarie di coalizione sono altra cosa rispetto a quelle di partito», dove invece lui resta ii leader indiscusso. La notizia è arrivata in fretta anche a Verona, suscitando immediate reazioni da parte di Flavio Tosi, che proprio sulle primarie ha basato la strategia della sua Fondazione. «Quando le chiedevo io - ha detto ieri il sindaco - molti mi davano del matto . Adesso, finalmente, anche Berlusconi

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le ipotizza, perché si comincia finalmente a capire che quella è l'unica strada credibile per ricostruire seriamente il centrodestra. II 6 ottobre scorso - ha ricordato il sindaco - avevo lanciato un progetto che non a caso si chiama "Ricostruire il Paese" e che per prima cosa chiede appunto le primarie di coalizione». Tornando sui risultati elettorali di domenica scorsa, Tosi ha poi spiegato che «il centrodestra ha avuto per vent'anni una leadership forte con Berlusconi, leadership che ora non c'è più. Lui ha provato a costruire una campagna elettorale come in passato, basata su promesse più o meno realizzabili. Ma stavolta l'elettorato lo ha punito. E allora il centrodestra deve definire un nuovo progetto e una nuova leadership e questo può avvenire solo attraverso le primarie: non possono essere le segreterie dei partiti a imporre un leader. Se si costruisce qualcosa di nuovo, seguendo questa strada, il centrodestra

Tosi ha sottolitorna ad essere un'alternativa neato che nel Vecredibile a Renzi. Altrimenti è neto «basta fare un'accozzaglia di partiti e pari conti. Nonotitine che si mettono insieme stante il bel risulall'ultimo minuto in qualche tato della Lega, maniera, e non è certo questo qui il centrodeil modo di riprendere l'elettostra una volta rato che domenica, in gran viaggiava intorno parte, non è andato a votare». Tosi ha poi aggiunto che al6oeadesso éat«la Lega ha avuto un ottimo ri- tomo al 40. Una parsultato ed è in netta crescita. te dell'elettorato è andata verso RenIl resto del centrodestra deve zi, ma larga parte invece chiarirsi le idee: Ncd non è andata a sostiene il governo Renzi, e fivotare, e questi no a poco tempo fa Forza Itasono voti che possiamo reculia sosteneva premier di cenperare, perché siamo in una trosinistra, prima Monti e poi Regione tradizionalmente di Letta. Hanno fatto capriole da centrodestra e in un Paese una parte e dell'altra, e Berluche ha la stessa impostazione. sconi mantiene un'intesa con Renzi su questioni sostanziaMa serve un progetto politico li. Ecco perché devono fare e una nuova leadership, da decidere col sistema più demoun esame di coscienza e decicratico, quello delle primadere cosa fare. Il che non vuoi rie». dire un conflitto a priori contro Renzi: vuoi dire invece darA Verona, intanto, dopo la sbornia di risultati elettorali, si una precisa identità di censi guarda avanti. Con molte trodestra, ricostruire lo schiedomande che attendono riramento e poi confrontarsi sesposta. La prima, fondamentariamente, tutti insieme, con le, riguarda il futuro proprio chi governa».

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di Flavio Tosi. Come «investirà» il sindaco le sue quasi centomila preferenze (risultato paragonabile solo a quello di Gabriele Sboarina, che arrivò a quota 179mila, ma con la Dc dei tempi d'oro)? Lunedì sera, all'Hellas Kitchen, una cinquantina di suoi fan politici hanno cercato di strappargli qualche... confessione. Ma non c'è stato niente da fare. Più brindisi che discorsi, insomma. Magari annotando qualche presenza (si è rivisto anche l'ex assessore Marco Giorlo) e qualche assenza. Non c'erano né l'eurodeputato Lorenzo Fontana (che il venerdì precedente aveva chiuso la campagna elettorale ad Oppeano, al fianco del leader degli anti-Tosi scaligeri, Alessandro Montagnoli) né il segretario provinciale della Lega Nord, Paolo Paternoster. Il

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che ha riattizzato le voci su di un possibile cambio della guardia al vertice del Carroccio al prossimo congresso provinciale, che dovrebbe svolgersi tra un mese o due, salvo rinvii. Dalla Lista Tosi, infine, una risposta all'intervista di Alberto Giorgetti al nostro giornale. Salvatore Papadia, infatti, ringrazia il parlamentare forzitalista «che si è ravveduto, visto che un mese fa voleva sciogliere il consiglio comunale per mafia, e adesso dice di preferire Tosi a Zaia come presidente della Regione. In ogni caso - aggiunge Papadia - Tosi non ha certo bisogno di legittimazioni del genere, perché a legittimarlo, semmai, dev'essere il popolo del centrodestra, magari attraverso le primarie».

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Il futuro Ca' del BO? Forse aiC e vacca Silvino Gonzato .............................................................................. «Si è riunita la commissione per il futuro di Ca' del Bó» scrive la Olga. «Il ragionier Dolimàn fa presente che però non si è mai riunita una commissione sul passato, cioè sulle magnarìe di cui è fattala storia dell'inceneritore delle Basse de San Michél. Ma ormai chi à magnà à magnà e adesso ci si interroga sul futuro dopo che il Tar del Lazio ha bloccato

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gli incentivi e in attesa che il Consiglio di Stato decida sul ricorso dell'Agsm. Alla riunione della commissione era presente la maga Cloris che oltre alla sfera di cristallo, ha portato la vacca che, presumibilmente, andrà a fare compagnia al bó quando la Ca' verrà trasformata in stalla». «La vacca si è comportatabene e non ha disturbato i lavori della commissione, salvo quando ha leccato el copìn al presidente dell'Agsm Paterno-

ster che diceva "Andémo avanti, el bó no l'è morto e se anca fusse, lo resuscitemo". La maga Cloris ha portato anche un sacco de sgaùie spussone e ogni tanto la ghe ne butàva in aria 'na bruscà che la vaca la ciapava al volo e la magnava, segno, secondo éla, che in futuro le sgaùie potranno fare a meno del bó perché saranno magnate dalle vacche. Il responso non è piaciuto, tanto che qualcuno della commissione ha avanzato il sospetto che la Cloris, pur ingaggiata da Paternoster, avesse delle simpatie per il Pd e i grillini che, senza aspettare la sentenza del Consiglio di Stato, hanno festeggiato da tempo la fine del termovalorizzatore di Ca' del Bó insieme ai comitati "No Bó"».

«La Cloris ha risposto che

non poteva giurare sulle idee politiche della vacca ma che lei non poteva averne perché la de-onto-logia dei maghi glielo vieta. Uno della commissione l'ha sfidata allora a butàr par aria la vaca invese delle sgaùie ma lei ha risposto che erano cose che riusciva a fare da giovane ma che adesso aveva l'artrosi. Allora Paternoster è stato accusato di aver ingaggiato una maga con l'artrosi e lui ha risposto che l'Agsm non ha i schei per pagare una maga sana. Nonostante le previsioninegative della Cloris, l'ottimismo della commissione su Ca' del Bó è rimasto quello di prima della riunione, finita la quale la maga si è portata via la vacca senza incidenti, ribadendo che nel futuro di Ca' del Bó vedeva solo vacche. E forse qualche cavra». •

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GNITA. Azienda e Comune decisi a proseguire senza alternative nel progetto del termovalorizzatore

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Avanti tutta col progetto dei nuovi forni a griglia per far ripartire il termovalorizzatore di Ca' del Bue. Non ci sono alternative, per ora, all'impianto delle basse di San Michele Extra. Aribaclirlo sono stati ieri il presidente Agsm Paternoster e il direttore Cigolini in Commissione consiliare a Palazzo Barbieri. GIARDINI PAG 13

L'impianto di Ca'del Bue nelle basse di San Michele Extra: il progetto lanciato 28 anni fa, ha avuto il primo via libera nel 1988

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LINCOGNITA.Il presidente dell'azienda comunale Paternoster e il direttore generale Cìgolinì in commissione consiliare

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Avanti tutta con il progetto dei nuovi forni a griglia per far ripartire il termovalorizzatore di Ca' del Bue. Non ci sono alternative allo studio, al momento, all'impianto delle basse di San Michele Extra. Agsm, d'accordo con il Comune suo proprietario, non si schioda da qui. E dal ricorso al Consiglio di Stato presentato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha bocciato la sua istanza con cui rivendicava la concessione dei contributi Cip 6. Senza i quali Agsm vede mancare uno dei pilastri su cui sinora ha sempre fatto conto nella gestione economica dell'inceneritore di rifiuti per produrre energia che, lo ricordiamo, è fermo da otto anni perché i forni a letto fluido non funzionano. COSÌ AGSM chiede alla Regione indicazioni chiare nel Piano regionale dei rifiuti e solo dopo Agsm potrà capire quali sono le condizioni per far ripartire l'impianto. Fra l'altro, su Agsm pende la spada di Damocle di possibili richieste di danni da parte di Urbaser, l'azienda spagnola che quasi quattro anni fa ha progettato la modifica all'impianto e potrebbe chiedere appunto risarcimenti per mancato guadagno, su un investimento che si aggira sui 150 milioni.

Il presidente dell'Agsm Paolo Paternoster e il direttore generale Gianpietro Cigolini hanno chiarito la linea nella commissione consiliare quarta (territorio e tutela dell'ambiente) presieduta dal consigliere della Lista Tosi Ciro Maschio. Erano presenti l'assessore alle aziende e agli enti Enrico Toffali e, fra il pubblico, anche esponenti del comitato Salute Verona, contrario all'impianto per bruciare rifiuti e produrre energia. L'AZIENDA e il Comune, dunque, rimandano la palla alla Regione, ieri però assente dalla commissione chiesta dai gruppi di opposizione Movimento 5 Stelle, Pd e Sel (che

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missione con Amia, su Ca' del Bue). L'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte (Lega) però, invitato, non è intervenuto dicendosi impossibilitato. La Regione finora ha detto che la palla, su Ca' del Bue, è di Agsm. I CONSIGLIERI Luca Mantovani e Gianni Benciolini (M5S) e poi Michele Bertucco, Elisa La Paglia e Stefano Vallani (Pd) hanno sollevato numerosi rilievi tecnici sull'iter e sulle intenzioni dell'azienda, mala domanda essenziale è: esiste un'alternativa a Ca' del Bue? Tanto più se non ci fossero rifiuti sufficienti per farlo funzionare a regime e visto che si può sviluppare ancora la raccolta differenziata?

«Al momento no», ribadisce Cigolini, «qualsiasi altra soluzione porrebbeAgsm in condizioni di rischio. Noi andiamo siamo in attesa di dati certi, dalla Regione. Uno c'è già ed è che i Cip 6, che erano un diritto acquisito, non ci sono più e per questo andiamo avanti

Stato. Altro punto fermo per noi è che la tariffa a carico dei cittadini non aumenti rispetto ai 140 euro a tonnellata che servono per lo smaltimento». Al momento la soglia di rifiuti annui da conferire a Ca' del Bue è di 150miia tonnellate l'anno (erano 190miia, ma la soglia è stata da poco abbassata). Quanti andrebbero bene all'Agsm? «La Regione ci dica la quantità e noi, poi, valuteremo l'economicità dell'impianto con le modifiche che vogliamo apportare», assicura Cigolini. Paternoster e Toffali annuiscono, in commissione. MAQUANDOla Regione si esprimerà? Difficilmente primadell'autunno. Il Piano regionale dei rifiuti - che al momento prevede i termovalorizzatori di Ca' del Bue, Schio, Padova e Venezia - dovrà andare in commissione regionale e poi prima di andare in Consiglio dovrà passare varie audizioni. Non domani, quindi, e neanche dopo domani. co O RIPARDEZ GVERISERVATA

Paolo Paternoster, di Agsm

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RASSEGNA STAMPA AGSM: FATTURATO A QUOTA 900 MILIONI DI EURO. CRESCONO EBITDA E UTILE ANTE IMPOSTE. VOLA LA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE (+130%). IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO DELLA MULTIUTILITY CON BASE A VERONA

9 GIUGNO 2014

Sede Legale: Via Rosa, 6 – 37121 Verona Telefono 045/915899 Fax 045/8345145 Sede Roma: Via G.B. Tiepolo 13 A - 00196 Roma Telefono 06/45667307 Fax 06/45667308 direzione@agenziaintercom.it Partita Iva: 02148580232


COMUNICATO STAMPA AGSM: FATTURATO A QUOTA 900 MILIONI DI EURO. CRESCONO EBITDA E UTILE ANTE IMPOSTE. VOLA LA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE (+130%). IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO DELLA MULTIUTILITY CON BASE A VERONA 898,8mln di euro i Ricavi (+ 38%) 95,2mln di euro (+34%) il Margine operativo lordo 18,9mln di euro (+18%) l’Utile ante imposte + 130% la produzione da energie rinnovabili 1.525 addetti diretti 99mln di euro distribuiti al socio dal 2007 al 2014 Verona, 9 giugno 2014. Fatturato che sfiora i 900 milioni di euro (+38%), Ebitda a +34% (95,2 milioni) e utile ante imposte a +18% (18,9 milioni di euro). Anche per il 2013 si conferma la crescita dei numeri di Agsm Verona Spa, holding del Gruppo Agsm, multiutility con base a Verona e operante in circa 4 mila comuni del Paese nei settori dell’elettricità, del gas e del calore ma anche in altre attività di servizio. A confermarlo il suo Consiglio di Amministrazione che oggi ha approvato all’unanimità il progetto di bilancio, ora al vaglio dei soci. Cresce il portafoglio dei servizi multibusiness, aumentano i clienti (saldo attivo di 7 mila nuovi clienti nel 2013) il fatturato e la redditività del settore commerciale. Cresce anche la quota dei clienti che hanno scelto il libero mercato (il 65 per cento del totale), il doppio rispetto alla media nazionale. “Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la sofferenza economica di aziende e famiglie, la riduzione dei volumi di gas e delle tariffe, nonché la svalutazione dell’impianto termoelettrico di Salionze - ha dichiarato il Direttore generale del Gruppo Agsm, Giampietro Cigolini - l’azienda cresce, investe e presenta dati positivi. Nell’energia rinnovabile in primis, che ha registrato un aumento della produzione del 130 per cento, grazie anche agli investimenti effettuati soprattutto nell’ultimo biennio con quattro nuovi impianti eolici tra Toscana e Veneto ma anche nell’espansione commerciale che, grazie ai nuovi clienti acquisiti, ha visto fatturato e margini in notevole crescita”. L’incremento del fatturato (+238,3 milioni di euro) è il risultato dell’ampliamento di perimetro di business - con il Gruppo che passa da 11 a 13 società tra cui Amia (rifiuti) - ma soprattutto di una crescita dei volumi e del numero dei clienti. Grazie alla redditività, il Gruppo ha potuto realizzare investimenti significativi mantenendo stabile l’indebitamento. “L’innovazione è stata una componente trainante della gestione recente di Agsm ha detto il Presidente del Gruppo Paolo Paternoster, che continua - ora gli obiettivi nel medio periodo sono quelli di rafforzare la rete commerciale, proseguire negli investimenti in energia rinnovabile, a partire dall’idroelettrico e ridurre progressivamente l’esposizione debitoria”. Diminuisce invece l’utile netto, che si attesta a quota 5,5 milioni di euro, a causa di una tassazione quasi doppia rispetto all’esercizio precedente e di una operazione straordinaria di svalutazione di impianti di produzione tradizionali, operazione fatta da tutti i principali player nazionali in conseguenza della congiuntura di mercato della produzione tradizionale. In totale l’Azienda - che dà lavoro a oltre 1.500 dipendenti diretti e che negli ultimi sette anni ha distribuito dividendi per 99 milioni di euro - presenta il rapporto Net debt su Ebitda a 3,48, in linea con le principali multiutility del Paese.


COMUNICATO STAMPA PRODUZIONE ELETTRICA Il Gruppo opera nella produzione attraverso Agsm Verona Spa e società di scopo per i singoli progetti nel settore delle energie rinnovabili (parchi eolici). Oggi conta su 190 MW di potenza installata con tecnologie tradizionali, 60 MW in cogenerazione, 145 MW in energia rinnovabile. Il 2013 ha visto la realizzazione dell’impianto eolico di Rivoli realizzato in soli 4 mesi (gennaio-marzo 2013) dopo sette anni di iter autorizzativo, nonché il forte incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili: +130% grazie ai nuovi impianti eolici e piovosità per gli idraulici. Sono stati anche siglati accordi con RIVA Acciai e Ospedale Negrar per cogenerazione e teleriscaldamento. RETI DI DISTRIBUZIONE E TRASMISSIONE Il Gruppo Agsm gestisce le reti elettriche nei comuni di Verona e Grezzana. Per quanto riguarda il gas, gestisce le reti in 14 Comuni nelle provincie di Verona. Mantova, Vicenza. Nel 2013 sono stati realizzati investimenti di rinnovo di stazioni elettriche alta tensione, reti gas e allacciamenti ed è miglioratala qualità del servizio nei parametri monitorati dall’Autorità. AMBIENTE Agsm opera nella raccolta, trattamento rifiuti urbani e industriali e nella gestione del verde attraverso il gruppo AMIA e le società controllate Serit, Transeco e Lombardi srl. E’ attiva in 150 Comuni delle provincie di Verona e Mantova. Nel 2013 il gruppo ha acquisito il 100% di Lombardi srl (80 Comuni in Provincia di Mantova). E’ stato inoltre consolidato il sistema di raccolta differenziata raggiungendo 170.000 tonnellate di rifiuto valorizzato. ATTIVITA’ COMMERCIALE Il gruppo Agsm opera nel settore commerciale attraverso Agsm Energia e dal 2013 con 2V Energy per gli acquisti. E’ presente in oltre 4000 Comuni in tutta Italia con più di 330.000 forniture attive. Il 2013 ha registrato un forte incremento dell’attività commerciale grazie ai canali web con un saldo positivo di oltre 7.000 clienti fuori Verona, un incremento di fatturato di oltre 160 milioni di Euro ed una larga adesione alla campagna gas “stop aumenti” con oltre 20.000 adesioni da parte di clienti Agsm che hanno scelto le offerte sul libero mercato.

Ufficio Stampa Agsm Verona Spa: interCOM Benny Lonardi (direzione@agenziaintercom.it; 334.6049450) Simone Velasco (simovela@gmail.com; 339.5818511) Marina Catenacci (stampa@agenziaintercom.it; 349.8212419)

Federico Girotti, resp. marketing e comunicazione Agsm Verona Spa; federico.girotti@agsm.it


ILSOLE24ORE.COM – IMPRESA&TERRITORI (home page)

http://www.ilsole24ore.com/impresa-e-territori.shtml


ILSOLE24ORE.COM – IMPRESA&TERRITORI

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-06-09/agsm-verona-quota-900-milionifatturato-184546.shtml?uuid=ABmZZUPB


ILSOLE24ORE.COM – IMPRESA&TERRITORI

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-06-09/agsm-verona-quota-900-milionifatturato-184546.shtml?uuid=ABmZZUPB


ITALIAOGGI 10 giugno 2014

p.47


IL GAZZETTINO (ed. Nazionale) 10 giugno 2014

p.19


IL MATTINO DI PADOVA 10 giugno 2014

p.23


LA TRIBUNA DI TREVISO 10 giugno 2014

p.20


CORRIERE DELLE ALPI

10 giugno 2014

p.14


LA NUOVA DI VENEZIA MESTRE 10 giugno 2014

p.20


L’ARENA

10 giugno 2014

p.1


L’ARENA

10 giugno 2014

p.8


L’ARENA

10 giugno 2014

p.8


CORRIERE DI VERONA 10 giugno 2014

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CORRIERE DI VERONA 10 giugno 2014

p.12


CORRIERE DI VERONA 10 giugno 2014

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TELENUOVO – TG VERONA 9 giugno 2014

Emittente: Telenuovo Trasmissione: TgVerona del 9 giugno 2014 ore 20.25 Conduce: Alice Cristiano Durata: 4’ 03’’ Sintesi: un’azienda che crea economia per il proprio territorio e che gira alla comunità gran parte dei suoi utili. Così Agsm che ha presentato oggi i dati di bilancio. Fatturato che sfiora i 900mln di euro con un incremento del 38% l’utile ante imposte che sfiora i 19 mln di euro. La produzione di energia rinnovabile è più che raddoppiata. Intervista a Paolo Paternoster, presidente Agsm. Intervista a Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm. Intervista a Andrea Mantovanelli, consigliere d’amministrazione Agsm Servizio al minuto 21’ 45’’ : http://www.telenuovo.it/pages/384608/?sectionID=211784&playlist=tutti


TELEARENA – TGSERA 9giugno 2014

Emittente: Telearena Trasmissione: TgSera del 9 giugno 2014 ore 19.30 Conduce: Mario Poli Durata: 2’ 38’’ TITOLI: il miglior bilancio di sempre Sintesi: Agsm ha presentato i dati 2013 che confermano la crescita della multiutility con base a Verona e che opera in 4mila comuni italiani nel settore nei settori dell’elettricità, del gas e del calore ma anche in altre attività di servizio. Fatturato che sfiora 900mln di euro, Margine operativo lordo a 95mln di euro e 18,9mln di utile ante imposte (+18% sul 2012) sono questi i dati significativi del miglior bilancio di sempre del Gruppo Agsm. Intervista a Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm. Intervista a Paolo Paternoster, presidente Agsm Servizio al minuto 16’ 47’’: http://www.larena.it/publisher/1984_tg_sera/section/?refresh_ce&scroll=0


ANSA

ANSA (ECO) - 09/06/2014 - 15.56.00 Energia: 900 mln fatturato 2013 (+38%) per Agsm Verona ZCZC6247/SXR OVE84874 R ECO S41 QBXV Energia: 900 mln fatturato 2013 (+38%) per Agsm Verona (ANSA) - VERONA, 9 GIU - Agsm Verona Spa, holding del Gruppo Agsm, ha chiuso il 2013 con un fatturato che sfiora i 900 milioni di euro (+38%), l'Ebitda a +34% (95,2 mln) e un utile ante imposte a +18% (18,9 mln). Anche per il 2013 si conferma la crescita della multiutility con base a Verona e operante in circa 4 mila comuni italiani nei settori dell'elettricita', del gas e del calore ma anche in altre attivita' di servizio. A confermarlo il suo consiglio di amministrazione che oggi ha approvato il progetto di bilancio, ora al vaglio dei soci. Crescono il portafoglio dei servizi multibusiness, i clienti (saldo attivo di 7 mila nuovi clienti nel 2013) il fatturato e la redditivita' del settore commerciale. Cresce anche la quota dei clienti che hanno scelto il libero mercato (il 65% del totale), il doppio rispetto alla media nazionale. "Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la sofferenza economica di aziende e famiglie, la riduzione dei volumi di gas e delle tariffe, nonche' la svalutazione dell'impianto termoelettrico di Salionze l'azienda - ha detto il dg del Gruppo Giampietro Cigolini cresce, investe e presenta dati positivi. Nell'energia rinnovabile in primis, che ha registrato un aumento della produzione del 130%, grazie anche agli investimenti effettuati soprattutto nell'ultimo biennio con quattro nuovi impianti eolici tra Toscana e Veneto ma anche nell'espansione commerciale che, grazie ai nuovi clienti acquisiti, ha visto fatturato e margini in notevole crescita". (ANSA). CS 09-GIU-14 15:50 NNN


AGI

AGI (ECO) - 09/06/2014 - 16.12.00 Agsm: fatturato 2013 a quota 900 mln di euro (+38%) ZCZC AGI0590 3 ECO 0 R01 / Agsm: fatturato 2013 a quota 900 mln di euro (+38%) = (AGI) - Verona, 9 giu. - Fatturato che sfiora i 900 milioni di euro (+38%), Ebitda a +34% (95,2 milioni) e utile ante imposte a +18% (18,9 milioni di euro): questi i numeri 2013 di Agsm Verona Spa, holding del Gruppo Agsm, multiutility con base a Verona e operante in circa 4 mila comuni. "Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la sofferenza economica di aziende e famiglie, la riduzione dei volumi di gas e delle tariffe, nonche' la svalutazione dell'impianto termoelettrico di Salionze - ha dichiarato il direttore generale del Gruppo Agsm, Giampietro Cigolini - l'azienda cresce, investe e presenta dati positivi. Nell'energia rinnovabile in primis, che ha registrato un aumento della produzione del 130 per cento, grazie anche agli investimenti effettuati soprattutto nell'ultimo biennio con quattro nuovi impianti eolici tra Toscana e Veneto ma anche nell'espansione commerciale che, grazie ai nuovi clienti acquisiti, ha visto fatturato e margini in notevole crescita". (AGI) Red (Segue) 091606 GIU 14 NNNN AGI (ECO) - 09/06/2014 - 16.12.00 Agsm: fatturato 2013 a quota 900 mln di euro (+38%) (2) ZCZC AGI0591 3 ECO 0 R01 / EE02 Agsm: fatturato 2013 a quota 900 mln di euro (+38%) (2)= (AGI) - Verona, 9 giu. - "L'innovazione e' stata una componente trainante della gestione recente di Agsm - ha detto il presidente del Gruppo Paolo Paternoster - ora gli obiettivi nel medio periodo sono quelli di rafforzare la rete commerciale, proseguire negli investimenti in energia rinnovabile, a partire dall'idroelettrico e ridurre progressivamente l'esposizione debitoria". Diminuisce invece l'utile netto, che si attesta a quota 5,5 milioni di euro, a causa di una tassazione quasi doppia rispetto all'esercizio precedente e di una operazione straordinaria di svalutazione di impianti di produzione tradizionali, operazione fatta da tutti i principali player nazionali in conseguenza della congiuntura di mercato della produzione tradizionale. In totale l'azienda - che da' lavoro a oltre 1.500 dipendenti diretti e che negli ultimi sette anni ha distribuito dividendi per 99 milioni di euro - presenta il rapporto Net debt su Ebitda a 3,48, in linea con le principali multiutility del Paese. (AGI) Red/Ccc 091606 GIU 14 NNNN


ADNKRONOS

ADNK (ECO) - 09/06/2014 - 17.58.00 AGSM: NEL 2013 FATTURATO SFIORA I 900 MLN (+38%), EBITDA +34% ZCZC ADN1088 6 ECO 0 ADN EEN NAZ RVE AGSM: NEL 2013 FATTURATO SFIORA I 900 MLN (+38%), EBITDA +34% = Roma, 9 giu. - (Adnkronos) - Fatturato che sfiora i 900 milioni di euro (+38%), Ebitda a +34% (95,2 mln) e utile ante imposte a +18% (18,9 mln di euro). Anche per il 2013 si conferma la crescita dei numeri di Agsm Verona Spa, holding del gruppo Agsm, multiutility con base a Verona e operante in circa 4 mila comuni del Paese nei settori dell'elettricità, del gas e del calore ma anche in altre attività di servizio. A confermarlo il suo Cda che oggi ha approvato all'unanimità il progetto di bilancio, ora al vaglio dei soci. Cresce il portafoglio dei servizi multibusiness, aumentano i clienti (saldo attivo di 7 mila nuovi clienti nel 2013) il fatturato e la redditività del settore commerciale. Cresce anche la quota dei clienti che hanno scelto il libero mercato (il 65% del totale), il doppio rispetto alla media nazionale. "Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la sofferenza economica di aziende e famiglie, la riduzione dei volumi di gas e delle tariffe, nonché la svalutazione dell'impianto termoelettrico di Salionze -afferma il direttore generale del gruppo Agsm, Giampietro Cigolini- l'azienda cresce, investe e presenta dati positivi. Nell'energia rinnovabile in primis, che ha registrato un aumento della produzione del 130 per cento, grazie anche agli investimenti effettuati soprattutto nell'ultimo biennio con quattro nuovi impianti eolici tra Toscana e Veneto ma anche nell'espansione commerciale che, grazie ai nuovi clienti acquisiti, ha visto fatturato e margini in notevole crescita". L'incremento del fatturato (+238,3 milioni di euro) è il risultato dell'ampliamento di perimetro di business, con il gruppo che passa da 11 a 13 società tra cui Amia (rifiuti), ma soprattutto di una crescita dei volumi e del numero dei clienti. (segue) (Sec-Eca/Col/Adnkronos) 09-GIU14 17:49 NNNN


ADNKRONOS

ADNK (ECO) - 09/06/2014 - 18.10.00 AGSM: NEL 2013 FATTURATO SFIORA I 900 MLN (+38%), EBITDA +34% (2) ZCZC ADN1124 6 ECO 0 ADN EEN NAZ RVE AGSM: NEL 2013 FATTURATO SFIORA I 900 MLN (+38%), EBITDA +34% (2) = (Adnkronos) - Grazie alla redditività, il gruppo ha potuto realizzare investimenti significativi mantenendo stabile l'indebitamento. "L'innovazione è stata una componente trainante della gestione recente di Agsm -sottolinea il presidente del gruppo Paolo Paternoster, che continua- ora gli obiettivi nel medio periodo sono quelli di rafforzare la rete commerciale, proseguire negli investimenti in energia rinnovabile, a partire dall'idroelettrico e ridurre progressivamente l'esposizione debitoria". Diminuisce invece l'utile netto, che si attesta a quota 5,5 milioni di euro, a causa di una tassazione quasi doppia rispetto all'esercizio precedente e di una operazione straordinaria di svalutazione di impianti di produzione tradizionali, operazione fatta da tutti i principali player nazionali in conseguenza della congiuntura di mercato della produzione tradizionale. In totale l'azienda, che dà lavoro a oltre 1.500 dipendenti diretti e che negli ultimi sette anni ha distribuito dividendi per 99 milioni di euro, presenta il rapporto Net debt su Ebitda a 3,48, in linea con le principali multiutility del Paese. Il gruppo opera nella produzione attraverso Agsm Verona spa e società di scopo per i singoli progetti nel settore delle energie rinnovabili (parchi eolici). Oggi conta su 190 Mw di potenza installata con tecnologie tradizionali, 60 Mw in cogenerazione, 145 Mw in energia rinnovabile. Il 2013 ha visto la realizzazione dell'impianto eolico di Rivoli realizzato in soli 4 mesi (gennaio-marzo 2013) dopo sette anni di iter autorizzativo, nonché il forte incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili: +130% grazie ai nuovi impianti eolici e piovosità per gli idraulici. Sono stati anche siglati accordi con Riva Acciai e Ospedale Negrar per cogenerazione e teleriscaldamento. (Sec-Eca/Col/Adnkronos) 09-GIU-14 18:04 NNNN


ITALPRESS

ITP (ECO) - 09/06/2014 - 16.45.00 AGSM: NEL 2013 FATTURATO +38% E SFIORA I 900 MLN AGSM: NEL 2013 FATTURATO +38% E SFIORA I 900 MLN ZCZC IPN 535 ECO -/T AGSM: NEL 2013 FATTURATO +38% E SFIORA I 900 MLN ROMA (ITALPRESS) - Fatturato che sfiora i 900 milioni (+38%), Ebitda a +34% (95,2 milioni) e utile ante imposte a +18% (18,9 milioni). Anche per il 2013 si conferma la crescita dei numeri di Agsm Verona, holding del Gruppo Agsm, multiutility con base a Verona e operante in circa 4 mila comuni del Paese nei settori dell'elettricita', del gas e del calore ma anche in altre attivita' di servizio. A confermarlo il Cda che ha approvato all'unanimita' il progetto di bilancio, ora al vaglio dei soci. Cresce il portafoglio dei servizi multibusiness, aumentano i clienti (saldo attivo di 7 mila nuovi clienti nel 2013) il fatturato e la redditivita' del settore commerciale. Cresce anche la quota dei clienti che hanno scelto il libero mercato (il 65% del totale), il doppio rispetto alla media nazionale. L'incremento del fatturato (+238,3 milioni) e' il risultato dell'ampliamento di perimetro di business con il Gruppo che passa da 11 a 13 societa' tra cui Amia (rifiuti) - ma soprattutto di una crescita dei volumi e del numero dei clienti. Grazie alla redditivita', il Gruppo ha potuto realizzare investimenti significativi mantenendo stabile l'indebitamento. Diminuisce invece l'utile netto, che si attesta a quota 5,5 milioni, a causa di una tassazione quasi doppia rispetto all'esercizio precedente e di una operazione straordinaria di svalutazione di impianti di produzione tradizionali, operazione fatta da tutti i principali player nazionali in conseguenza della congiuntura di mercato della produzione tradizionale. (ITALPRESS). ads/com 09-Giu-14 16:38 NNNN NNNN


ASCA

ASCA (ECO) - 09/06/2014 - 16.15.00 Agsm Verona: nel 2013 fatturato +38% a 900 mln ZCZC ASC0377 1 ECO 0 R05 / +TLK XX ! 1 X Agsm Verona: nel 2013 fatturato +38% a 900 mln = (ASCA) - Roma, 9 giu 2014 - Fatturato che sfiora i 900 milioni di euro (+38%), Ebitda a +34% (95,2 milioni) e utile ante imposte a +18% (18,9 milioni di euro). Diminuisce invece l'utile netto, che si attesta a quota 5,5 milioni di euro, a causa di una tassazione quasi doppia rispetto all'esercizio precedente e di una operazione straordinaria di svalutazione di impianti di produzione tradizionali, operazione fatta da tutti i principali player nazionali in conseguenza della congiuntura di mercato della produzione tradizionale. Anche per il 2013 si conferma la crescita dei numeri di Agsm Verona Spa, holding del Gruppo Agsm, multiutility con base a Verona e operante in circa 4 mila comuni del Paese nei settori dell'elettricita', del gas e del calore ma anche in altre attivita' di servizio. Il cda ha approvato all'unanimita' il progetto di bilancio, ora al vaglio dei soci. Cresce il portafoglio dei servizi multibusiness, aumentano i clienti (saldo attivo di 7 mila nuovi clienti nel 2013) il fatturato e la redditivita' del settore commerciale. Cresce anche la quota dei clienti che hanno scelto il libero mercato (il 65 per cento del totale), il doppio rispetto alla media nazionale. ''Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la sofferenza economica di aziende e famiglie, la riduzione dei volumi di gas e delle tariffe, nonche' la svalutazione dell'impianto termoelettrico di Salionze - ha dichiarato il direttore generale del Gruppo Agsm, Giampietro Cigolini - l'azienda cresce, investe e presenta dati positivi. Nell'energia rinnovabile in primis, che ha registrato un aumento della produzione del 130 per cento, grazie anche agli investimenti effettuati soprattutto nell'ultimo biennio con quattro nuovi impianti eolici tra Toscana e Veneto ma anche nell'espansione commerciale che, grazie ai nuovi clienti acquisiti, ha visto fatturato e margini in notevole crescita''. Grazie alla redditivita', il Gruppo ha potuto realizzare investimenti significativi mantenendo stabile l'indebitamento. ''L'innovazione e' stata una componente trainante della gestione recente di Agsm - ha detto il Presidente del Gruppo Paolo Paternoster, che continua - ora gli obiettivi nel medio periodo sono quelli di rafforzare la rete commerciale, proseguire negli investimenti in energia rinnovabile, a partire dall'idroelettrico e ridurre progressivamente l'esposizione debitoria''. red/did/ 091609 GIU 14 NNNN


AGENZIAREPUBBLICA.IT

http://www.agenziarepubblica.it/news/907209d7-3ebf-4e31-8009-ad89b462a3d4/Agsm-fatturato-aquota-900-milioni-di-euro.aspx


AGENPARL.COM

http://www.agenparl.com/?p=51597


AGENPARL.COM

http://www.agenparl.com/?p=51597


ASCA.IT

http://www.asca.it/news-Agsm_Verona__nel_2013_fatturato_+38_PERCENTO_a_900_mln1394870-.html


TGVERONA.IT

TGVERONA.IT - Telenuovo Durata: 3’ 30’’ Il miglior bilancio Agsm di sempre. http://www.tgverona.it/pages/121/384615/Bilancio_Agsm.html


YOUTUBE.COM – CANALE TGVERONA/TELENUOVO

YOUTUBE.COM – CANALE TGVERONA/TELENUOVO Durata: 3’ 30’’ PRESENTAZIONE BILANCIO 2013 AGSM https://www.youtube.com/watch?v=XeS3iJTPagc


STAFFETTA QUOTIDIANA – STAFFETTAONLINE.COM

http://www.staffettaonline.com/articolo.aspx?ID=128280


GREENBIZ.IT

http://www.greenbiz.it/green-management/economia-a-finanza/bilanci-aziendali/10834-agsmrinnovabili


GREENBIZ.IT

http://www.greenbiz.it/green-management/economia-a-finanza/bilanci-aziendali/10834-agsmrinnovabili


LIBEROQUOTIDIANO.IT

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11632925/Agsm--nel-2013-fatturato-sfiora.html


LIBEROQUOTIDIANO.IT

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11632950/Agsm--nel-2013-fatturato-sfiora.html


ILNORDEST.INFO

http://www.ilnordest.info/index.php?option=com_content&view=article&id=5405:presentato-ilbilancio-di-agsm-verona-fatturato-a-quota-900-milioni-di-euro&catid=9:economia-veneto&Itemid=10


ILNORDEST.INFO

http://www.ilnordest.info/index.php?option=com_content&view=article&id=5405:presentato-ilbilancio-di-agsm-verona-fatturato-a-quota-900-milioni-di-euro&catid=9:economia-veneto&Itemid=10


IMPRESAMIA.COM

http://www.impresamia.com/dalla-home-page/33832-agsm.html


IMPRESAMIA.COM

http://www.impresamia.com/dalla-home-page/33832-agsm.html


ILMETEO.IT

http://www.ilmeteo.it/notizie/italia/agsm-nel-fatturato-sfiora-i-mln-ebitda--251671


LARENA.IT (home page)

http://www.larena.it/


LARENA.IT

http://www.larena.it/stories/379_citta/752309_agsm_fatturato__38__effetto_rinnovabili/


LARENA.IT

http://www.larena.it/stories/379_citta/752309_agsm_fatturato__38__effetto_rinnovabili/


VENEZIEPOST La Newsletter del 9 giugno 2014


VENEZIEPOST.IT

http://www.veneziepost.it/stories/home_venezie_post/33765_agsm_boom_di_ricavi_ed_ebitda_ma _si_complica_fusione_con_lgh/#.U5Xo9fl_t8E


VENEZIEPOST.IT

http://www.veneziepost.it/stories/home_venezie_post/33765_agsm_boom_di_ricavi_ed_ebitda_ma _si_complica_fusione_con_lgh/#.U5Xo9fl_t8E


TGVERONA.IT

http://www.tgverona.it/index.cfm/hurl/contenuto=384591/economia/agsm_fatturato_sale_a_900_mili oni_38.html


RADIOADIGE – Newsletter del 9 giugno 2014

Radio Adige Gr del 9 giugno 2014 ore 18 Conduce: Anna Ortolani Intervista di Luciano Purgato.

Agsm: anche per il 2013 si conferma la crescita per la multiutility con base a Verona e operante in circa 4mila comuni nel Paese nel settore dell’energia ed elettricità, ha chiuso il 2013 con un fatturato che sfiora i 900mln di euro. Intervista al presidente di Agsm, Paolo Paternoster.

http://www.radioadige.it/mp3/archivio/giorno/17.mp3


RADIOADIGE – Newsletter del 9 giugno 2014

Radio Adige Gr del 9 giugno 2014 ore 17 Conduce: Anna Ortolani Agsm ha chiuso il 2013 con un fatturato che sfiora i 900mln di euro (+38%) ed un utile ante imposte +18% a quota 18,9mln di euro.

http://www.radioadige.it/mp3/archivio/giorno/17.mp3


LA CRONACA DI VERONA 9 giugno 2014


LA CRONACA DI VERONA 9 giugno 2014


LA CRONACA DI VERONA 9 giugno 2014


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GIORNALEADIGE.IT

http://www.giornaleadige.it/IT/articolo.asp?articolo=7076


GIORNALEADIGE.IT

http://www.giornaleadige.it/IT/articolo.asp?articolo=7076


VERONAECONOMIA.IT

http://www.veronaeconomia.it/leggi-notizia/argomenti/economia-veronese/articolo/agsm-fatturato-aquota-900-milioni-di-euro-crescono-ebitda-e-utile-ante-imposte-vola-la-produzion.html


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ECOLOGICA.PIAZZAGRANDE.INFO

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ILGHIRLANDAIO.COM

http://www.ilghirlandaio.com/ultima-ora/111303/agsm-verona-nel-2013-fatturato-38-a-900-mln/


FREENEWSPOS.COM

http://www.freenewspos.com/notizie/archivio/b/1341391/servizio/agsm-fatturato-38-effettorinnovabili


DIGITAMESSINA.IT

http://www.digitamessina.it/agsm-verona-a-quota-900-milioni-di-fatturato/


FAI.INFORMAZIONE.IT

http://fai.informazione.it/p/0D2563A6-2AED-406B-9BDB-A3E9AFE239C8/ENERGIA-Agsm-900mln-fatturato-e-130-da-rivvovabili


IT.FINANCE.YAHOO.COM

https://it.finance.yahoo.com/notizie/agsm-verona-nel-2013-fatturato-38-900-mln-foto140900149.html


247.LIBERO.IT

http://247.libero.it/rfocus/20645281/1/agsm-fatturato-a-quota-900-milioni-di-euro-crescono-ebitda-eutile-ante-imposte-vola-la-produzione-di-energia-rinnovabile-130-il-consiglio-di-amministrazioneapprova-il-progetto-di-bilancio-della-multiutility-con-base-a-verona/


247.LIBERO.IT

http://gossip.libero.it/focus/29364094/agsm-verona-nel-2013-fatturato-38-a-900-mln/gruppoagsm/?type=naz


s , ricavi in forte ascesa Fusioni al palo Ac

VERONA - Agsm chiude il 2013 con ricavi a quasi goo mili 째 (+38%) anche se l'utile netto cala a 5,5 milioni per effetto di alcune svalutazioni. Le trattative sulle aggregazi 째 non fanno progressi. A PAGINA 12 Trabona

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4, L'azienda migliora la redditività e tocca i 900 milioni di fatturato

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VERONA - Cala l'utile netto del gruppo Agsm (5,5 milioni dai precedenti 8) ma i vertici sorridono, perché tutti gli altri indicatori di bilancio sono in crescita Sono i numeri dunque a fare notizia, in attesa delle due grandi operazioni di riassetto che dovrebbero cambiare il destino dell'ex municipalizzata: l'aggregazione con altre multiutility - in particolare con Linea Group Holding - e la contemporanea trasformazione della stes-

complesse». Quindi la questione è politica. «E a Pavia e Cremona sono appena cambiati í sindac », sottolinea Paolo Paternoster, presidente Agsm. «Bisogna quindi vedere quale sarà l'orientamento dei nuovi primi cittadini dopo queste elezioni». Quanto alla trasformazione in holding, «siamo in fase di studio - riprende Cigolini sull'eventuale integrazione di Agec». Veri passi avanti, quindi, pochi.

1

saAgsm in holding di partecipazioni, con l'acquisizione anche di attività come l'Agec (senza la polizia mortuaria e le mense). In entrambi i casi però le certezze sono poche e ï tempi sembrano allungarsi: Al progetto di fusione con Linea Group, per quanto riguarda lo schema complessivo e gli aspetti tecnici - spiega il direttore generale Giampietro Cigolini - potrebbe partire subito. In Lombardia per, dove agisce Lgh, ci sono molti soci e le decisioni sono

Direttore Giampietro Cigolini

Ma forse c'è meno urgenza di un tempo, se è vero che la necessità di puntellare il patrimonio anche nell'ottica della sostenibilità del debito si fa meno pressante. Non tanto perché il debito stesso cali in modo vistoso - si passa dai 336 milioni ai 327,8 milioni del 2013 - quanto per il fatto che migliora nettamente il rapporto con la redditività, il che è musica perle orecchie delle banche finanziatrici. Ed è proprio su questi dati che Paternoster e Cigolini gonfiano il petto: il bilancio consolidato, approvato ieri dal cda, mostra un balzo nei ricavi e nel cosiddetto margine operativo lordo (il misuratore di redditività, appunto). Nel primo caso è praticamente raggiunta quota goo milioni (898,8 per la precisione), grazie al consolidamento integrale in bilancio delle attività ambiente, cioé dell'Amia e delle sue controllate (l'apporto complessivo è di 88 milioni, 73 in più rispetto all'anno prima). Ma non solo. Anzi, la componente principale della crescita la fanno le vendite di energia e gas - con settemila clienti netti in aggiunta con volumi più consistenti - e la tenuta alla voce produzione, che tanti dolori ha invece portato ai conti di altre

tutto » insiste Paternoster - entro il prossimo anno è necessario completarla». Intanto Roberto Bissoli, presidente Serit, sottolinea i risultati della sua società: «Ormai serviamo 8oo mila abitanti nella raccolta e nella gestione dei rifiuti tra le province di Mantova e Verona. Avanziamo nella differenziata porta a porta e abbiamo zero insoluti, verso clienti e anche verso fomitor ». Dopo la scommessa da Zoo milioni di investimenti nel fotovoltaico, ora Agsm si concentra sull'idroelettrico, che già ha dato risultati molto positivi lo scorso anno: «Il progetto di Belfiore lo stiamo per realizzare, la centrale tra Peri e Rivalta è in attesa di chiudere la procedura Via, a Ponton, Sant'Ambrogio di Valpolicella, dobbiamo iniziare il percorso di autorizzazione ambientale». Tre centrali che dovrebbero presto dare un'ulteriore spinta al peso delle rinnovabili sui ricavi. E l'addio ai carburanti con la vendita delle quote di A&B al socio Bussinello? «Non era il nostro mestiere». Capitolo rapidamente chiuso, «perché in questo settore ci vogliono grandi volumi - conclude Cigolini - e non siamo in grado di svilupparli».

Claudio Trabona società di settore. «Gli investimenti nell'eolico e nelle altre fonti rinnovabili ci hanno consentito di neutralizzare il calo avvenuto con gli impianti termoelettrici per effetto della crisi economica». Insomma, i circa 165 milioni in più (al netto dell'Amia) di fatturato e la crescita notevole del mol (95,2 Milioni, +34%) fanno dire a Paternoster e Cigolini che «questo è il miglior bilancio di sempre» grazie a «un grande gioco di squadra». Quanto alle pro ve, «bisognerà dare un'accelerata all'integrazione con Amia -

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li 'no 1 a Uno degli impianti eolici di Agsm: da questa fonte la produzione elettrica è cresciuta lo scorso anno di oltre il 130%

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Paolo Paternoster Nonostante la crisi economica il presi dente di Agsm presenta ancora una volta un bilancio 2013 con numeri assai positivi e un utile quasi record. L _____________j

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ESP ON E N ZIALE LA P ROD UZI ON E D i E N E RGIA RINNOVABILE PIO 130% La Spa presieduta da Paolo Paternoster e diretta da Giampietro Cigolini si dimostra anche nel 2013 società roccaforte del sistema Verona. II bilancio presentato ha tutti numeri con i segni più, dove l'utile ante imposte cresce ancora rispetto al 2012. II fatturato dell'anno scorso 900 milioni di euro (+38%) e si avvicina sempre di più al tetto del miliardo. L'ebitda è di +34% (95,2 milioni) e utile ante imposte a +18% (18,9 milioni di euro). Anche per il 2013 si conferma la crescita dei numeri di Agsm

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Verona Spa, holding del Gruppo Agsm, multiutility con base a Verona e operante in circa 4 mila comuni del Paese nei settori dell'elettricità, del gas e del calore ma anche in altre attività di servizio. A confermarlo il suo Consiglio di Amministrazione che ieri ha approvato all'unanimità il progetto di bilancio, ora al vaglio dei soci. Cresce il portafoglio dei servizi multibusiness, aumentano i clienti (saldo attivo di 7 mila nuovi clienti nel 2013) il fatturato e la redditività dei settore commerciale.

(Segue a pag. 2)

Paolo Paternoster

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A6S M B ILANCIO 2013 Segue dalla prima . Cresce anche la quota dei clienti che hanno scelto il libero mercato ( il 65 per cento del totale), il doppio rispetto alla media nazionale. "Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la sofferenza economica di aziende e famiglie, la riduzione dei volumi di gas e delle tariffe, nonché la svalutazione dell'impianto termoelettrico di Salionze - ha dichiarato il Direttore generale del Gruppo Agsm, Giampietro Cigolini - l'azienda cresce, investe e presenta dati positivi. Nell'energia rinnovabile in primis, che ha registrato un aumento della produzione del 130 per cento, grazie anche agli investimenti effettuati soprattutto nell'ultimo biennio con quattro nuovi impianti eolici tra Toscana e Veneto ma anche nell'espansione commerciale che, grazie ai nuovi clienti acquisiti, ha visto fatturato e margini in notevole crescita". L'incremento del fatturato (+238,3 milioni di euro) è il risultato dell'ampliamento di perimetro di business - con il Gruppo che passa da 11 a 13 società tra cui Amia (rifiuti) ma soprattutto di una crescita dei volumi e del numero dei clienti. Grazie alla redditività, il Gruppo ha potuto realizzare investimenti significativi mantenendo stabile l'indebitamento. "L'innovazione è stata una componente trainante della gestione recente di Agsm - ha detto il Presidente del Gruppo Paolo Paternoster, che continua - ora gli obiettivi nel medio periodo sono quelli di rafforzare la rete commerciale, proseguire negli investimenti in energia rinnovabile, a partire dall'idroelettrico e ridurre progressivamente l'esposizione debitoria". Diminuisce invece l'utile netto, che si attesta a quota 5,5 milioni di euro, a causa di una tassazione quasi doppia rispetto all'eser-

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Conferenza di presentazione dei bilancio 2013

cizio precedente e di una operazione straordinaria di svalutazione di impianti di produzione tradizionali, operazione fatta da tutti i principali player nazionali in conseguenza della congiuntura di mercato della produzione tradizionale. In totale l'Azienda che dà lavoro a oltre 1.500 dipendenti diretti e che negli ultimi sette anni ha distribuito dividendi per 99 milioni di euro - presenta il rapporto Net debt su Ebitda a 3,48, in linea con le principali multiutility del Paese. PRODUZIONE ELETTRICA II Gruppo opera nella produzione attraverso Agsm

Verona Spa e società di scopo per i singoli progetti nel settore delle energie rinnovabili (parchi eolici). Oggi conta su 190 MW di potenza installata con tecnologie tradizionali, 60 MW in cogenerazione, 145 MW in energia rinnovabile. II 2013 ha visto la realizzazione dell'impianto eolico di Rivoli realizzato in soli 4 mesi (gennaio-marzo 2013) dopo sette annidi iter autorizzativo, nonché il forte incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili: +130% grazie ai nuovi impianti eolici e piovosità per gli idraulici. Sono stati anche siglati accordi con RIVA Acciai e Ospedale Negrar per cogenerazione e teleriscaldamento. RETI DI DISTRIBUZIONE E TRASMISSIONE Il Gruppo Agsm gestisce le reti elettriche nei comuni di Verona e Grezzana. Per quanto riguarda il gas, gestisce le reti in 14 Comuni nelle provincie di Verona. Man-

tova, Vicenza. Nel 2013 sono stati realizzati investimenti di rinnovo di stazioni elettriche alta tensione, reti gas e allacciamenti ed è miglioratala qualità del servizio nei parametri monitorati dall'Autorità. AMBIENTE Agsm opera nella raccolta, trattamento rifiuti urbani e industriali e nella gestione del verde attraverso il gruppo AMIA e le società controllate Serit, Transeco e Lombardi srl. E' attiva in 150 Comuni delle provincie di Verona e Mantova. Nel 2013 il gruppo ha acquisito il 100% di Lombardi srl (80 Comuni in Provincia di Mantova). E' stato inoltre consolidato il sistema di raccolta differenziata raggiungendo 170.000 tonnellate di rifiuto valorizzato. ATTIVITA COMMERCIALE Il gruppo Agsm opera nel settore commerciale attraverso Agsm Energia e dal 2013 con 2V Energy per gli acquisti. E' presente in oltre 4000 Comuni in tutta Italia con più di 330.000 forniture attive. Il 2013 ha registrato un forte incremento dell'attività commerciale grazie ai canali web con un saldo positivo di oltre 7.000 clienti fuori Verona, un incremento di fatturato di oltre 160 milioni di Euro ed una larga adesione alla campagna gas "stop aumenti" con oltre 20.000 adesioni da parte di clienti Agsm che hanno scelto le offerte sul libero mercato.

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Pi첫 clienti ed Amia, balzo del fatturato Agsm

DAL BEN PAG8

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BILANCI. Approvato il consolidato 2013. Il giro d'affari sfiorai 900 milioni (+38%):+175 milioni dal commerciale

Agsm, balzo del fatturato grazie a nuovi clienti e Paternoster: frutto degli investimenti. Cigo ° ° : presto altri impianti e fusione con Agec Paolo Dal Ben Nel 2013 il gruppo Agsm si allarga e aumenta fatturato e margini: il giro d'affari è di 898,8 milioni di euro (+38%), Ebitda di 95,2 milioni (+34%) e utile ante imposte di 18,9 milioni (+18%) che però con il pagamento di Irap e Ires diventa di 5,7 milioni. Una crescita «stratosferica», ha esordito ieri il presidente Paolo Paternoster affiancato dal direttore generale Giampietro Cigolini, dai manager (Alberto Fregata e Enrico Carifi) e dal presidente di Serit, Roberto Bissoli durante l'esposizione dei conti di Agsm Verona Spa, holding del Gruppo Agsm, multiutility veronese che vende luce e gas in circa 4 mila comuni italiani.

SETTIMILA NUOVI CLIENTI. Una crescita dovuta alle performance commerciali di Agsm Energia ed Energia Distribuzione (+175 milioni) e dall'ampliamento di perimetro di consolidamento del gruppo grazie al contributo di 73 milioni dellasubholding, Amia. Un apporto a questi risultati è arrivato anche dal clima che, grazie alla notevole piovosità, ha contribuito a far lavorare le centrali idroelettriche, che con gli impianti eolici e solari stanno compensando il -30% degli im-

pianti tradizionali. Cresce quindi il portafoglio della clientela con un saldo attivo di 7 mila nuovi clienti nel 2013. Sono i numeri e i contenuti più significativi del bilancio della controllata al 100% dal Comune di Verona - approvato ieri all'unanimità dal consiglio di amministrazione. Numeri e contenuti che ora sono al vaglio del socio fi riferimento, il quale dovrebbe attingere 4 milioni dai 5,7 milioni di utile netto dellaAgsm. LAMIA FA SHO ING. «Sono performance eccezionali», ha detto Paternoster, «data anche la situazione di calo dei consumi energetici, ma sono il prodotto dei 100 miioni investiti nel 2012». Nel 2013 sono stati investiti 40,7 milioni, di cui 35,4 milioni in impianti di produzione (tra questi il parco eolico di Rivoli), infrastrutture di rete, nel teleriscaldamento ed illuminazione pubblica. Agsm inoltre ha speso 7,3 milioni per l'acquisizione del controllo di società operanti nel settore ambiente ed energia. La Serit, controllata al 99% da Amia, ha acquisito l'anno scorso la Lombardi srl di Mantova per 2 milioni. «Ora con la raccolta rifiuti soprattutto differenziata serviamo 800 milacittadini in oltre cento comuni tra Verona e Mantova», ha pre-

cisato Bissoli, «e noi ribadiamo la volontà di collaborare e portare il nostro contributo adAgsm». FUSIONI E AGGREGAZIONI. Le prospettive? «Tra gli obiettivi principali», ha continuato Cigolini, «diminuire la posizione finanziaria netta che comunque è scesa a 327 milioni da 335 milioni del 2012, poi il completamento della fusione con Amia, la realizzazione di nuovi impianti come quelli idroelettrici di Belfiore - i cui cantieri sono in apertura -, quello di Peri-Rivalta e di quello di Ponton sull'Adige. Poi c'è l'acquisizione del restante

43% del Conorzio Veronal il cui investimento è di circa, 120 milioni, mentre per Verona 2 l'operazione slitterà. Infine allo studio abbiamola fusione con Agec, esclusi i servizi di mense e funerari». Aggregazioni extra-provinciali con Aim o Linea Group Holding? «Dopo queste elezioni ci sono stati dei camabiamenti», ha chiarito Paternoster, «penso ci siano dei rallentamenti». E infine sulla cessione del 55% di A&B srl? «Non era il nostro mestiere vendere tamburanti» ha concluso il presidente, «l'abbiamo rivenduta a Bussinello senzafar perdere nulla ad Agsm. e

AGSM VERONA Spa AMIA Verona Spa

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AGSM Energia Spa

100%

99,7%

AGSM Distribuzione Spa

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100%

AGSM Trasmissione Srl

100%

AGSM Lighting Spa

Transeco Sri

SER.ITSrI

100%

99%

LOMBARDI Sri

75% Consorzio Camuzzoni Scarl

LOM.RI.CA Sr[

63% Parco Eolico Carpinaccio Srl

SOCIETA NON CONSOLIDATE L 63% Parco Eolico Riparbella Srl ENINESCO SRL 100% (non operativa) VEGA SRL 51% (non operativa) 2V ENERGY SRL 50% (operativa da dicembre 2014) AdaB SRL 55% (cessione partecipazione)

Giampietro Cigolini, Paolo Paternoster , Roberto Bissoli FOTOMARCHIORI

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Sportello in manutenzione Mi piacerebbe chiedere al Presidente Paolo Paternoster quando riprenderĂ a funzionare lo sportello on line per poter comunicare la lettura del contatore di gas di fine mese di maggio e non riesco a trovare un indirizzo e-mail del Presidente cui rivolgere la sopraddetta richiesta. Francesco Brugnonne VERONA

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I ballottaggi? Una iattura. Votano in pochi e decidono i destini di tanti. Paolo Paternoster Segretario Lega Nord Verona • %

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VERONA - Dopo il risultato dei ballottaggi nei quattro comuni della provincia, il Partito democratico veronese esulta. Un poker, quello messo a segno con le vittorie a Legnago, San Botina, che ringalluzzisce nifacio, Negrar e Pes oltre ogni aspettative il centrosinistra veronese. Tanto che adesso, nel mirino, c'è il bersaglio grosso: il Comune capoluogo, dove si voterà però nel 2017 per il dopo Tosi. «Ma noi pensiamo che si arriverà a votare molto prima», vaticina il segretario provinciale Alessio Albertina. Con le nuove quattro conquiste, che si aggiungono a quella di Somma campagna due settimane fa e a quella di San Giovanni Lupatoto nel 2012, il Pd governa cinque dei primi dieci comuni veronesi per popolazione. «Un risultato storico - afferma Albertini - cambia la geografia politica del territorio scaligero e perla prima volta il Pd può finalmente esprimere anche a livello locale la sua cultura di buon governo». «Vanno sottolineate - aggiunge Marco Taietta, responsabile provinciale degli enti locali per il Pd - le vittorie in questa tornata a Sommacampagna, Fumane, Brentino Belluno, Mezzane, Cavaion, oltre alla riconferma di tutte le amministrazioni in cui eravamo già in maggioranza». Un risultato, continua il segretario democratico, «frutto del lavoro di tutti, candidati e cittadini impegnati, che hanno saputo mettere da parte personalismi, rivalse e divisioni coinvolgendo l'elettorato in un progetto che allarga il fronte del centrosinistra aprendo una stagione politico-amministrativa nuova». L'auspicio democratico è che ora il «cambiamento» possa arrivare fino alle soglie di piazza Bra. «Pensiamo che si andrà a vota-

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Sachetto (Forza Italia) :

Segnalazioni

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re prima del 2017, in ogni caso ci faremo trovare pronti - assicura ancora Albertini - Daremo vita a una sorta di cantiere programmatico per convogliare energie e entusiasmi verso l'obiettivo. Il candidato sindaco? E' presto per parlarne, non dobbiamo impiccarci a un nome ma puntare, prima di tutto, a parlare e coinvolgere la città. Le figure emergeranno in modo naturale, non dobbiamo cedere alla nevrosi di avere subito un nome da spendere». Primo appuntamento per preparare l'assalto a Verona è sabato prossimo: la convention «#Un Passo Avanti» (con tanto di strizzata d'occhio a twitter) organizzata dal Pd al teatro Stimate per discutere di energie alternative, nuove tecnologie e soprattutto lavoro: come crearne di nuovo, come favorire chi l'ha perso. Se gli umori tra i democratici sono raggianti, non lo stesso si può dire nel centrodestra. A partire dalla Lega Nord, che puntava - in questi ballottaggi - in particolare su Silvano Polo a San Bonifacio e Damiano Berzacola Pescantina, oltre che a tenere Legnago con Loris Bisighin. «Sarebbero stati degli ottimi sindaci - sospira Paolo Paternoster, segretario provinciale del Carroccio veronese - maledetti ballottaggi. Sono andati male perché la gente non è andata a votare. Considero i ballottaggi una iattura, in pochi intimi si ritrovano a decidere le sorti del Comune, sarebbe meglio decidere tutto al primo turno». Ma senza i ballottaggi la Lega non avrebbe vinto a Padova, no? «Ma a Padova ha votato più del 6o per cento, ne avevano le scatole piene e hanno votato in masso massa una persona che può cambiare le cose». Nessun errore imputabile al centrodestra? «A Legnago l'amministrazione uscente ha lavorato bene. Abbiamo dovuto sacrificare il nostro sindaco Rettodinï, abbiamo cercato di presentare la persona migliore disponibile. I locali hanno poi scelto da non apparentarsi con Longhi: forse, se si fosse fatto, le cose sarebbero cambiate». E a San Bonifacio? «Non capisco davvero la scelta dei sambonifacesi, non hanno mai votato a sinistra. Al nuovo sindaco faccio gli augura: ma Polo aveva una marcia in più». Paternoster invita comunque il Pd a non farsi troppe illu-

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sioni per il futuro a Verona. «Ogni elezioni farà storia a se. Intanto vediamo le prossime regionali: se Renzi non riuscirà a mantenere le sue tantissime promesse - e credo non ci riuscirà - la musica sarà radi ente diversa». Anche secondo il coordinatore provinciale di Forza Italia Fausto Sachetto l'affluenza bassa ha penalizzato il centrodestra. «Dove ha superato il 6o per cento, come a Padova, si è vinto», sottolinea. Mala sconfitta del centrodestra a Verona ha ben altre ragioni, riconosce Sachetto. «C'è poco da analizzare. Una cosa è certa: la sinistra è unita con il Pd, mentre il centrodstra, pur maggioritario sulla carta, è diviso in mille rivoli». Sachetto sottolinea che le liste di centrodestra, al primo turno, sommavano il 6o per cento; lo stesso a tana. Un po' meno, ma comunque magPes gioranza sarebbero state anche a San Bonifacio. E poi Legnago: «Abbiamo avuto l'assurdo di un candidato non di centrodestra, ma della destra (ovvero Paolo Longhi, ndr), che ha invitato a votare al ballottaggio la candidata del centrosinistra». La conclusione è amara: «Se ci fosse un oscar nel farsi male da soli l'avremmo vinto. Speriamo possa servire da lezione. Le divisioni nel centrodestra c'erano anche in passato, ma avevamo ben altri numeri. Ora che la siniitra con tutte le promesse di Renzi riesce a catalizzare molto consenso, bisogna ragionare diversamente. Intanto, è imprescindibile un'alleanza seria con la Lega. E poi, le divisioni e i personalismi devono finire. Chi vuole andare per la sua strada vada, ma deve essere lasciato fuori per sempre».

Alessio Corazza

Segnalazioni

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Dopo quelli per la vittoria alle elezioni europee (nella foto il brindisi nella sede Pd con il segretario Albertina al centro), ieri altri festeggiamenti per i democratici veronesi dopo le vittorie al ballottaggio a Legnago, San Bonifacio, Pescantina e Negrar. Un poker che esalta il centrosinistra

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La sede dell'Agec in via Noris

Castellani (Cis[), Perina (Uil), Prencipe (farmacie) e Corso (Cgil)

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Economia Agsm archivia un 2013 da urlo Magari il 2014 andasse cosĂŹ, afferma il presidente dell'Agsm guardando il bilancio dell'esercizio precedente che ha fatto sfiorare i 900 milioni di curo di ricavi, con un boom di elettricitĂ da fonti rinnovabili

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Agsm, « il migliore anno di sempre» Chiuso un 2013 estremamente positivo; Paternoster: «Per Verona siamo decisivi» da qualche anno che « E mi sento dire: "Presidente, il bilancio dell'anno scorso è ottimo, ma quest'anno non sarà così....., e poi facciamo meglio dell'esercizio prima». E con evidente soddisfazione che Paolo Paternoster commenta i dati di bilancio 2013 di Agsm, diventata una vera e propria holding da 900 milioni di euro di fatturato, ben 95,2 milioni di margine operativo lordo e un utile ante-imposte da quasi 19 milioni di euro. Una tassazione feroce ridurrà poi l'utile a soli 5,5 milioni, confermando che il principale azionista della municipalizzata non è il Comune di Verona, ma lo Stato italiano. Comunque palazzo Barbieri s'è portato a casa nei mesi scorsi 14 milioni di euro, e altri 4 li riceverà a breve: «In questi anni abbiamo girato al Comune qualcosa come 120 milioni di euro; diamo il nostro forte contributo per mantenere tutti i servizi comunali erogati ai cittadini veronesi. Non avere Agsm sarebbe un grosso guaio per il Comune, oggi», commenta il presidente. Si diceva della holding. Il fatturato è esploso (più 38%) anche per l'incorporazione di Amia e delle società da essa possedute (Transeco, Serit, la mantovana Lombardi che serve 80 Comuni in quella provincia), oltre ad una diversificazione nella produzione di energie alternative che ha fatto nascere impianti - e società - in Emilia Romagna, in Toscana e sul monte Mesa a Rivoli Veronese. Una pioggia di megawatt puliti - non dimentichiamo l'ottima produzione di idroelettricità, grazie anche ad una

stagione ricca d'acqua - che ha compensato il calo di elettricità prodotta dagli impianti tradizionali ad olio , in particolare quello sul Mincio che infatti ha lavorato ai due terzi del suo potenziale. Tanto da costringere Agsm ad operare una prudenziale svalutazione in bilancio dell'impianto stesso, reso unti-economico dal prezzo della materia prima e dall'abbondanza di elettricità pulita sul mercato. Ad oggi, Agsm conta su quasi 400 mw di potenza installata : più della metà prodotta da fonti rinnovabili e dagli impianti di cogenerazione e teleriscaldamento . Poi c'è il settore distribuzione e vendita , che sta regalando buone soddisfazioni sia dall'aumento dei clienti, sia da politiche commerciali che hanno allargato il perimetro aziendale . Il gruppo Agsm gestisce le reti elettriche di Verona e Grezzana ; le reti del metano in 14 Comuni del Veronese, Vicentino, Mantovano. Cala anche l'indebitamento del gruppo, anche se di poco (circa 8 milioni di euro ); la maggior redditività delle attività rende comunque più sostenibile il peso finanziario che il management intende ridurre nel corso del 2014, grazie anche alla possibilità di godere della generale riduzione del costo del denaro. Unico vero passo falso del 2013 è stata l'esperienza nella distribuzione dei carburanti in società con una

ditta privata: società sciolta, «non era il nostro mestiere - chiosa il direttore generale Giampietro Cigolini - e per fare soldi in questo settore occorre sviluppare grandi volumi di vendita». Capitolo ancora aperto per la grande incognita che gravita sopra la testa di Agsm da anni: l'impianto di Ca' del Bue, che l'azionista-Comune non intende mollare anche se le condizioni generali per far ripartire l'inceneritore dei rifiuti sono via via peggiorate nel corso degli ultimi anni. E rimangono aperti pure i capitoli delle alleanze - in particolare con aziende pubbliche lombarde - e delle ulteriori aggregazioni, a cominciare dall'Agec scaligera. Dubbi che lasciano per ora il posto ad una certezza: «II 2013 è stato il miglior anno di sempre per Agsm», gongola Paternoster. Se di doman non v'è certezza, meglio essere lieti oggi.

Le pale eoliche Agsm sull'Appennino tosto-emiliano Sotto, la stretta di mano tra Paolo Paternoster sinistra) e pietro Cigolini

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Lo sponsor «pubblico»

Agsm darà a1 Verona circa l4Omila euro

In coda Tifosi davanti allo store Hellas

Squadre Agsm

VERONA - «Un matrimonio fortunato e vincente, che non potevamo non confermare». Paolo Paternoster, presidente di Agsm, commenta così il quarto annodi sponsorizzazione dell'Hellas Verona da parte di Agsm. «Eravamo talmente convinti del rinnovo - spiega Paternoster - che abbiamo cominciato a rateizzare gli abbonamenti già 15 giorni fa, prima ancora della firma». Firma che adesso è arrivata, e che prevede anche uno «sconto» ad Agsm da parte della società gialloblù: perla sponsorizzazione dovrebbe essere versata una cifra inferiore di quasi il 50 per cento rispetto ai 28omila euro fissati per lo scorso campionato. «La sponsorizzazione ha dato risultati

assolutamente positivi - dice il direttore di Agsm, Gian Pietro Cigolini - consolidando il brand a livello provinciale». E Paternoster sottolinea che «l'annata eccezionale dell'HeIIas, nello scorso campionato, ha moltiplicato l'attenzione anche sulla nostra azienda, e i dati parlano chiaro. Abbiamo iniziato - ricorda il presidente - quando l'Hellas era ancora in serie C, e siamo ancora qui, adesso che siamo in serie A. Meglio di così...». Il primo contratto di sponsorizzazione di Agsm era stato siglato quattro stagioni fa, ed era biennale. Nello scorso campionato era stato siglato un accordo annuale, e così è avvenuto anche adesso, in vista del campionato 2014-2015. (l.a.) .RIPRODUZIONE RIS(-RVA'A

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Domani la convention sulla mission veronese, martedì il bilancio

Agsm pensi al dopo Ca' del Bue «Meno cassonetti in centro

e aumento della differenziata» Paternoster: «L'inceneritore? Vi v iamo anche senza» -@. VERONA - «I prossimi passi? Due progetti importanti, uno per incrementare ulteriormente la raccolta differenziata e migliorare il servizio nel centro storico di Verona, l'altro contro le discariche». Paolo Paternoster, presidente di Agsm, si prepara a un inizio di settimana decisamente impegnativo. Domani si terrà una convention dal titolo «Agsm, non solo multiutility» per fare il punto, presente il sindaco Flavio Tosi, sulla «mission dell'azienda in favore del sistema Verona». Dopodomani, poi, l'assemblea societaria per l'approvazione del bilancio 2013. Paternoster, però, guarda già avanti, e ci spiega, appunto, i due prossimi progetti cui intende metter mano. «Il primo dice - riguarda l'incentivazione della raccolta differenziate, in cui, come tutti sanno, Verona è già ai primissimi posti in Italia. Adesso cercheremo di aumentarla anche in centro storico». E il presidente spiega come. «Già oggi - dice - si effettua ogni giorno la raccolta degli oggetti ingombranti nella città antica.

A brevissimo termine allargheremo il servizio alla raccolta dei rifiuti indifferenziati per le abitazioni. In questo modo - sottolinea Paternoster - saremo in grado di togliere dalle strade del centro moltissimi cassonetti. Per fare un esempio, quelli che ingombrano notevolmente tutta la zona dietro il Liston. E in questo modo - aggiunge - è ovvio che faremo aumentare la differenziazione dei rifiut i». Il secondo progetto , invece, riguarda la Regione . Cui Agsm chiederà «di chiudere le discariche ancora attive sul territorio, via via che esauriranno la loro funzione, per portare invece i rifiuti ai termovalorizzatori esistenti nel Veneto, a Vicenza, a Padova e a Venezia». E anche a Ca' del Bue, la cui telenovela dura da ben 28 anni? «Se dovesse essere realizzato , in futuro anche a Ca' del Bue - dice Paternoster - ma su questo noi ribadiamo quello che abbiamo sempre detto in tutti questi anni. Agsm è sempre andata avanti anche senza il termovalorizzatore, che ci è stato chiesto dalla Regione e non è una strategia nostra. Se ce lo faran-

Il tutto, e anche questo lo ripeto per l'ennesima volta, ribaden1 do con assoluta sicurezza che ___s w.1101 - noi non intendiamo aumentare le tariffe neppure di un centesi_ ,mo». Su Ca' del Bue torna intanto all'attacco il Pd sostenenno completare, comunque, lo do, con Michele Bertucco, che completeremo. Ma le condizio- «Agsm alza bandiera bianca: ni sono quelle che abbiamo po- l'unica preoccupazione di Pasto in passato e che continuia- ternoster e Cigolini è ormai mo a porre». E Paternoster tor- quella di trovare un capro espiatorio su cui scaricare le na per l'ennesima volta a elen- colpe degli anni persi a parlare carle: «Visto che ormai pare che del nulla, e sono evidenti fino i Cip6 non ce li vogliano dare, al limite del patetico i disperati dalla Regione ci devono dire tentativi di farsi dire "no" da una volta per tutte quanti rifiuti Venezia. Ma siccome i rifiuti intendono portare a Ca' del non si smaltiscono da soli, non Bue. Fatto questo, come abbia- basta dire che Agsm sta in piedi mo spiegato fino alla noia, fareanche senza inceneritore, ma mo i nostri conti: se vedremo occorre offrire un'alternativa che l'impianto potrà reggere concreta, e l'unica realistica ed dal punto di vista economico, efficace è la differenziata». andremo avanti. Altrimenti no. °

Lillo Aldegheri

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i i Le due tappe che Agsm si è prefissata in tema rifiuti riguardano l'ulteriore incremento della raccolta differenziata e la chiusura delle discariche per puntare sui termovalorizzatori

Gli anni di cui si parla dell'inceneritore di Ca' del Bue. La telenovela sull'impianto, ininizia nel lontano b nell'ambito di un piano regionale che ha portato alla realizzazione di alcuni siti a Padova, Schio e Venezia- Fusina

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Prenderemo atto della dec s one de tecn c Agsm i

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Le dichiarazioni del presidente di Agsm, Paternoster, non lo hanno sorpreso, ma attende l'assemblea dei soci, convocata per martedì, per acquisire ulteriori elementi. Nel frattempo Enrico Toffali, assessore comunale alle

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Partecipate, rivendica al tecnico il compito di fare le scelte e al politico quelle di ratificarle. «Il presidente Paternoster ha sotto gli occhi il perimetro della situazione meglio di noi amministratori. Il politico non ha mai imposto scelte che debbono essere sostenute dal tecnico. Se Agsm dice che il termovalorizzatore oggi non è più strategico dobbiamo prenderne atto. Non ho la competenza nè la volontà di intervenire». La bocciatura dei termovalorizzatore è dettata da motivi ambientali o finanziari?

Sicuramente non da problemi ambientali. Da questo punto di vista siamo assolutamente tranquilli: Comune e Agsm hanno fatto tutti i controlli del caso, certificati da autorità di primo livello. Bocciatura economica allora... Da quando l'impianto di Ca' del Bue è stato progettato a oggi è cambiato il mondo: la situazione economica di contorno, i contributi che non vengono più erogati, la tecnologia per smaltirli e trattarli. Ho l'impressione che non solo il terrnovalorizzatore non sia più strategico, ma tutto il sistema. E se Agsm ci dice che non è più strategico come Comune possiamo solo prenderne atto.

Enrico Toffali, assessore all'ambiente e alle aziende partecipate

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LPPOSIIONE. Bertucco, Pd: «Qualcuno si prenda la responsabilità»

«Si alza la bandiera bianca, Ma che si fa con i rifiuti?» La decisione di mandare in pensione l'impianto è presa, ora si tratta di studiare una exit strategy: chi si prende la responsabilità di chiudere tutto? Questo è il tema che il Pd con il capogruppo in Consiglio comunale Michele Bertucco rilancia dopo le anticipazioni di Paternoster a L'Arena. «E' acclarata la decisione di Agsm di alzare bandiera su Cà del Bue: l'unica preoccupazione di Paternoster e Cigolini è ormai quella di non restare col cerino in mano e trovare un capro espiatorio su cui scaricare le colpe degli anni persi a par-

lare del nulla. Sono evidenti fino al limite del patetico i disperati tentativi di farsi dire "no" da Venezia in modo tale che sia la Regione a prendersi la responsabilitàdi stoppane il progetto dei nuovi forni. Se questo può avere un senso all'interno di un ragionamento politico cinico e machiavellico, dal punto di vista amministrativo la exit strategy scelta è semplicemente disastrosa perché il Comune (in cui ricomprendiamo a pieno titolo Agsm, divenuta il suo bancomat ufficiale) rischia di uscirne peggio di come ne era entrato».

Michele Bertucco

Secondo Bertucco, «non basta dire che Agsm sta in piedi anche senza inceneritore, ma occorre offrire un'alternativa concreta per smaltire i rifiuti, e l'unica realistica ed efficace è la differenziata. In tutti questi anni di immobilismo Verona ha perso posizioni sia rispetto il Veneto che rispetto al resto d'Italia. La quota di rifiuti differenziati è ormai più alta a Milano che da noi mentre i comuni veneti ricicloni stanno per sfondare il tetto dell'80% di differenziata». «Non ci può essere buona amministrazione se chi governa non si assume le proprie responsabilità. Tosi e Paternoster sono maestri nel scansarle ma dopo 8 anni di governo della cittànon possono più raccontare ai veronesi che loro non c'erano, o che se c'erano, dormivano».*

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la svolta Il contestato impianto fermo da anni: ormai è inutile a

Agsm ha fatturato circa un miliardo e ormai l investimento di Ca'del Bue dal punto di vista I MILIONI CHE AGSM DARÀ AL COMUNE

economico non e più rilevante: anzi rischia di essere una perdita

E cambiato il mondo

«Da quando è [impianto è stato progettato a oggi è cambiato il mondo..» ENRICOTOFFAU ASSESSOREAMBIENTE

SINDACI DEI COMUNI VICINI. Soddisfazione di Ruzza (Zevia), Avesani (San Martino) e Vantini (San Giovanni Lupatoto)

«Finalmente siamo asco ltati Ora studiamo idee innovative» «La combustione dei rifiuti e anacronistica e pericolosa» «Temiamo che Agsm tra due mesi cambi ancora idea» .......................... ............................................. Renzo Castao ld .............................................................................. Ieri mattina quando hanno letto l'articolo de L'Arena che annunciava la "non strategicità" dell'inceneritore di Ca' del Bue (dichiarazione di Paolo Paternoster, presidente della spa municipalizzata di Verona) sul volto dei tre sindaci di San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo e Zevio si è aperto un sorriso di totale compiacimento.

Paternoster, presentando i risultati di bilancio 2013 di Agsm, su queste pagine ha dichiarato: «A oggi, con i risultati economici di Agsm senza l'apporto del termovalorizzatore di Cà del Bue, l'impatto è minimo. L'inceneritore è un problema di quasi trent'anni fa che noi stiamo cercando di risolvere e se ci riusciremo daremo una grande mano a chi ha inventato l'impianto. Ma se non

ci riusciremo è lo stesso: Cà del Bue non è più strategico, per noi». Il motivo di comune soddisfazione dei tre primi cittadini lo sintetizza Diego Ruzza, sindaco di Zevio. «Finalmente Agsm prende atto di quanto sostengono da anni i tre comuni in prima linea contro il termovalorizzatore» dice. «Se nessuno si arrabbia, dico che avevamo ragione noi a schierarci contro l'incenerimento dei rifiuti». Il sindaco di Zevio ha postato un commento su Facebook: «Si sta forse avvicinando la fine dell'inceneritore? Forse, dopo anni che sindaci, comitati e cittadini mettono in evidenza l'inutilità e la pericolosità di questo progetto, qualcuno inizia ad ascoltarci...». «Qualcuno inizia ravvedersi, mi riferisco all'Agsm, e mette una sorta di parola fine su questo progetto che prevede l'ana-

cronistica combustione dei rifiuti» commenta Ruzza. «La notizia pubblicata sul giornale mi ha reso felicissimo» aggiunge Valerio Avesani, sindaco di San Martino Buon Albergo. «Se devo pensar male, dico che il presidente Agsm Paternoster sta mettendo le mani avanti in previsione della bocciatura del ricorso al Consiglio di Stato per la concessione dei contributi governativi Cipó al nuovo inceneritore con i forni a griglia. In questa prospettiva arrivano le dichiarazioni che Ca' del Bue non è più strategico per Agsm». «Per quanto mi riguarda», prosegue il sindaco Avesani, «continuo a insistere sulla riconversione dell'impianto già realizzato alle basse di San Michele in modo da dargli un futuro di polo ambientale integrato. La sua funzione sarebbe quella di smistare, per mezzo di moderne tecnologie, i rifiuti della città per tipologia. Intanto rileviamo che ogni mese arriva un segnale da Verona che rende sempre più incerto il futuro di Ca' del Bue. Forse è davvero il caso di pensare ad un'alternativa seria e sostenibile all'inceneritore e il polo ambientale integrato sarebbe la soluzione giusta».

vanni Lupatoto. «Le parole di Paternoster collimano con quanto io sto sostenendo da due anni, da quando cioè sono sindaco di San Giovanni» dice Vantini. «Quel "bussolotto" che si trova alle basse di San Michele è inutile perché è obsoleto, come è superata da trent'anni l'idea di bruciare i rifiuti, che sono un bene prezioso. Il pericolo che vedo è che tra due mesi Verona e l'Agsm cambino di nuovo idea, come si è verificato in passato. La speranza è però che questa volta abbiano veramente capito e non tornino più sui loro passi».* © RIPRODUZIONE RISERVATA

Soddisfatto anche Federico Vantini, sindaco di San Gio-

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I Federico Vantini, San Giovanni L.

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Valerio Avesani, San Martino

Diego Ruzza, Zevio

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RASSEGNA STAMPA AGSM: IN 10 ANNI FATTURATO A +157%. CRESCE PRESENZA SUL TERRITORIO NAZIONALE (4.200 COMUNI) FINANZIAMENTO DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI PER 100MLN DI EURO 16 LUGLIO 2014

Sede Legale: Via Rosa, 6 – 37121 Verona Telefono 045/915899 Fax 045/8345145 Sede Roma: Via G.B. Tiepolo 13 A - 00196 Roma Telefono 06/45667307 Fax 06/45667308 direzione@agenziaintercom.it Partita Iva: 02148580232


COMUNICATO STAMPA AGSM: IN 10 ANNI FATTURATO A +157%. CRESCE PRESENZA SUL TERRITORIO NAZIONALE (4.200 COMUNI) FINANZIAMENTO DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI PER 100MLN DI EURO Verona, 15 luglio 2014. Dal 2004 a oggi il gruppo Agsm ha ottenuto incrementi notevoli di performance sul fatturato - in crescita nell’ultimo decennio del 157% - e sul margine operativo lordo (+34% sul 2012). Sono i dati presentati oggi nella convention della multiutility con base a Verona, in presenza del sindaco scaligero, Flavio Tosi, l’assessore alle Partecipate Enrico Toffali, del presidente Agsm, Paolo Paternoster e del direttore generale del gruppo, Giampietro Cigolini. Oltre a loro tutti i presidenti ed i direttori operativi delle Società controllate. Ben 13 le aziende che fanno capo al coordinamento di Agsm Verona spa e che sono state consolidate nel bilancio del Gruppo, tra queste le principali per fatturato: Agsm Energia, Agsm Distribuzione, Amia Verona e Serit srl. Il trend positivo si è confermato anche nel bilancio 2013, che ha sfiorato quota 900mln di euro di fatturato (+38% sull’esercizio precedente) e 95mln di Margine Operativo Lordo rispetto ai 75 dello scorso anno. Questi i numeri presentati questa mattina anche all’assemblea dei soci che ha approvato la distribuzione di 4mln di euro degli utili della Società (dai 5,5 di utile netto). “L’ingresso nel libero mercato – ha detto il dg, Giampietro Cigolini – la corretta gestione delle tariffe e i forti investimenti nelle energie rinnovabili hanno pagato con una crescita della multiutility su tutto il territorio nazionale; inoltre, la strategia di diversificazione energetica ci consente di superare egregiamente la svalutazione di 8mln dell’impianto termoelettrico del Mincio. E non è un caso che Agsm abbia di recente ottenuto un finanziamento della Banca europea degli investimenti (Bei) per 100mln di euro per sostenere il piano degli investimenti". Per il Presidente, Paolo Paternoster: “Dieci anni fa eravamo presenti in solo 8 comuni italiani: oggi forniamo gas ed energia in 4.200 (su un totale di 8.000 comuni in Italia); ciò significa che riusciamo a far confluire a Verona risorse provenienti da tutto il Paese". Nel 2013 Agsm – che ha aumentato del 130% l’energia prodotta da fonti rinnovabili – è stata la sesta azienda veronese per attivo patrimoniale e con la sua controllata, Agsm Energia, è ottava per fatturato (fonte OISE Verona l’Arena). E la crescita del gruppo, dei propri dipendenti, dei servizi e dell’indotto è sinonimo di benefici per tutta la città”. Nel solo 2013 Agsm ha investito 35,4mln di euro in impianti di produzione, infrastrutture di rete, teleriscaldamento, telecomunicazioni e illuminazione pubblica, oltre ai 7,3mln impiegati per l’acquisizione del controllo di società operanti nel settore ambiente ed energia. Nel bilancio approvato oggi dal socio si evidenzia anche come l’area di consolidamento del gruppo sia passata da 11 a 13 società (tra cui Amia). Tra le azioni commerciali più significative, il saldo positivo (grazie anche al canale web) dei clienti fuori Verona - che si attesta a +7.000 punti di fornitura. Ufficio Stampa Agsm Verona Spa: interCOM Benny Lonardi (direzione@agenziaintercom.it; 334.6049450) Simone Velasco (simovela@gmail.com; 339.5818511) Marina Catenacci (stampa@agenziaintercom.it; 349.8212419) Federico Girotti, resp. Comunicazione/marketing Agsm Verona Spa: federico.girotti@agsm.it (348.8274145)


AGENZIE


ANSA ANSA (ECO) - 15/07/2014 - 14.45.00 Energia: Agsm, +157% fatturato in 10 anni ________________________________________ ZCZC3995/SXA OVE61613 R ECO S0A QBXB Energia: Agsm, +157% fatturato in 10 anni (ANSA) - VERONA, 15 LUG - Dal 2004 a oggi il gruppo Agsm ha registrato un +157% di fatturato e dal 2012 un +34% sul margine operativo lordo. Il trend positivo si e' confermato anche nel bilancio 2013, che ha sfiorato quota 900mln di euro di fatturato (+38% sull'esercizio precedente) e 95mln di Margine Operativo Lordo rispetto ai 75 dello scorso anno. Stamane l'assemblea dei soci ha approvato la distribuzione di 4mln di euro degli utili della societa' (dai 5,5 di utile netto). "L'ingresso nel libero mercato - ha detto il dg, Giampietro Cigolini - la corretta gestione delle tariffe e i forti investimenti nelle energie rinnovabili hanno pagato con una crescita della multiutility su tutto il territorio nazionale; inoltre, la strategia di diversificazione energetica ci consente di superare egregiamente la svalutazione di 8mln dell'impianto termoelettrico del Mincio. E non e' un caso che Agsm abbia di recente ottenuto un finanziamento della Banca europea degli investimenti (Bei) per 100mln di euro per sostenere il piano degli investimenti". (ANSA). CS 15-LUG-14 14:38 NNN ANSA (ECO) - 15/07/2014 - 14.45.00 Energia: Agsm, +157% fatturato in 10 anni ________________________________________ ZCZC3998/SXR OVE61613 R ECO S41 QBXV Energia: Agsm, +157% fatturato in 10 anni (ANSA) - VERONA, 15 LUG - Dal 2004 a oggi il gruppo Agsm ha registrato un +157% di fatturato e dal 2012 un +34% sul margine operativo lordo. Il trend positivo si e' confermato anche nel bilancio 2013, che ha sfiorato quota 900mln di euro di fatturato (+38% sull'esercizio precedente) e 95mln di Margine Operativo Lordo rispetto ai 75 dello scorso anno. Stamane l'assemblea dei soci ha approvato la distribuzione di 4mln di euro degli utili della societa' (dai 5,5 di utile netto). "L'ingresso nel libero mercato - ha detto il dg, Giampietro Cigolini - la corretta gestione delle tariffe e i forti investimenti nelle energie rinnovabili hanno pagato con una crescita della multiutility su tutto il territorio nazionale; inoltre, la strategia di diversificazione energetica ci consente di superare egregiamente la svalutazione di 8mln dell'impianto termoelettrico del Mincio. E non e' un caso che Agsm abbia di recente ottenuto un finanziamento della Banca europea degli investimenti (Bei) per 100mln di euro per sostenere il piano degli investimenti". (ANSA). CS 15-LUG-14 14:38 NNN


AGI AGI (ECO) - 15/07/2014 - 15.01.00 Energia: Agsm, in 10 anni fatturato +157%; serviti 4.200 comuni ________________________________________ ZCZC AGI0377 3 ECO 0 R01 / EE02 Energia: Agsm, in 10 anni fatturato +157%; serviti 4.200 comuni = (AGI) - Verona, 15 lug.- In dieci anni il fatturato del gruppo Agsm e' aumentato del 157%, con una presenza sul territorio nazionale salita a 4.200 comuni, mentre il margine operativo lordo segna un +34% sul 2012. Sono i dati presentati nella convention della multiutility con base a Verona, in presenza del sindaco scaligero, Flavio Tosi, l'assessore alle Partecipate Enrico Toffali, del presidente Agsm, Paolo Paternoster e del direttore generale del gruppo, Giampietro Cigolini. Sono 13 le aziende che fanno capo al coordinamento di Agsm Verona spa e che sono state consolidate nel bilancio del Gruppo, tra queste le principali per fatturato: Agsm Energia, Agsm Distribuzione, Amia Verona e Serit srl. Il trend positivo si e' confermato anche nel bilancio 2013, che ha sfiorato quota 900mln di euro di fatturato (+38% sull'esercizio precedente) e 95mln di Margine Operativo Lordo rispetto ai 75 dello scorso anno. Questi i numeri presentati all'assemblea dei soci che ha approvato la distribuzione di 4mln di euro degli utili della Societa' (dai 5,5 di utile netto). (AGI) Red/Ccc (Segue) 151454 LUG 14 NNNN AGI (ECO) - 15/07/2014 - 15.01.00 Energia: Agsm, in 10 anni fatturato +157%; serviti 4.200 comuni (2) ________________________________________ ZCZC AGI0378 3 ECO 0 R01 / EE02 Energia: Agsm, in 10 anni fatturato +157%; serviti 4.200 comuni (2)= (AGI) - Verona, 15 lug. - "L'ingresso nel libero mercato - ha detto il dg, Giampietro Cigolini - la corretta gestione delle tariffe e i forti investimenti nelle energie rinnovabili hanno pagato con una crescita della multiutility su tutto il territorio nazionale; inoltre, la strategia di diversificazione energetica ci consente di superare egregiamente la svalutazione di 8mln dell'impianto termoelettrico del Mincio. E non e' un caso che Agsm abbia di recente ottenuto un finanziamento della Banca europea degli investimenti (Bei) per 100mln di euro per sostenere il piano degli investimenti". Per il Presidente, Paolo Paternoster: "Dieci anni fa eravamo presenti in solo 8 comuni italiani: oggi forniamo gas ed energia in 4.200 (su un totale di 8.000 comuni in Italia); cio' significa che riusciamo a far confluire a Verona risorse provenienti da tutto il Paese". Nel 2013 Agsm - che ha aumentato del 130% l'energia prodotta da fonti rinnovabili - e' stata la sesta azienda veronese per attivo patrimoniale e con la sua controllata, Agsm Energia, e' ottava per fatturato (fonte OISE Verona - l'Arena). E la crescita del gruppo, dei propri dipendenti, dei servizi e dell'indotto e' sinonimo di benefici per tutta la citta'". Nel solo 2013 Agsm ha investito 35,4mln di euro in impianti di produzione, infrastrutture di rete, teleriscaldamento, telecomunicazioni e illuminazione pubblica, oltre ai 7,3mln impiegati per l'acquisizione del controllo di societa' operanti nel settore ambiente ed energia. Nel bilancio, approvato oggi, si evidenzia anche come l'area di consolidamento del gruppo sia passata da 11 a 13 societa' (tra cui Amia). Tra le azioni commerciali piu' significative, il saldo positivo (grazie anche al canale web) dei clienti fuori Verona - che si attesta a +7.000 punti di fornitura. (AGI) Red/Ccc 151454 LUG 14 NNNN


USCITE RADIO-TV


RAI 3 – TG VENETO del 15 luglio 2014

Emittente: Rai 3 Trasmissione: TgR Veneto del 15 luglio 2014 Conduce: Elena Chemello Servizio: Matteo Mohorovicich Durata totale servizio: 2’ 05’’ Agsm trasferimento 4 mln al Comune (immagini da convention) all’interno del servizio dedicato a Solori, la nuova agenzia partecipata dal Comune per riscossione tasse locali. SERVIZIO ‘Solori riscuote a Verona’ AL MINUTO: 11’ 50’’ Agsm al minuto: 13’ 20’’ LINK EDIZIONE TOTALE http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-93d9795f-41304e6f-aa57-74c530afbd0e-tgr.html?refresh_ce#p=0


TELEARENA – TGSERA del 15 luglio 2014

Emittente: Telearena Trasmissione: TgSera del 15 luglio 2014 ore 19.30; 20.30; 23.30 Conduce: Mario Puliero Servizio di: Silvia Beltramini Durata: 3’ 04’’ TITOLI: AGSM, NON AZIENDE, MA GRUPPO INDUSTRIALE Nel 2013 Agsm è stata la 6^ azienda veronese per attivo patrimoniale e 8^ per fatturato. Il bilancio approvato dai soci è stato presentato oggi alla presenza del sindaco, Flavio Tosi e l’assessore alle partecipate Enrico Toffali ai presidenti e direttori delle partecipate, dirigenti e funzionari. Intervento di Paolo Paternoster, presidente Agsm; Flavio Tosi, sindaco di Verona. Servizio al minuto 10’ 40’’ LINK EDIZIONE TOTALE http://www.larena.it/videos/1984_tg_sera/70287/


TELENUOVO – TGVERONA del 15 luglio 2014

Emittente: Telenuovo Trasmissione: TgVerona del 15 luglio 2014 ore 19.25 Conduce: Laura Peloso Servizio di: Andrea Andreoli Durata: 3’ 44’ TITOLI: VERSO IL MILIARDO L’assemblea dei soci che ha portato all’approvazione del bilancio 2013 è stata l’occasione per raccontare un decennio di successi per Agsm. Fatturati a +157%, 13 società nel gruppo forti sul settore ambientale, sia sul fronte energetico. Alla convention di Agsm erano presenti anche il sindaco, Flavio Tosi e l’assessore Enrico Toffali. Intervento di Flavio Tosi, sindaco di Verona; Polo Paternoster, presidente Agsm; Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm. LINK SERVIZIO http://www.tgverona.it/pages/387292/?sectionID=&playlist=tutti LINK EDIZIONE TOTALE http://www.tgverona.it/pages/387320/?sectionID=211593&playlist=tutti


RADIO ADIGE – Gr delle ore 18 del 15 luglio 2014

Emittente: Radio Adige Trasmissione: Gr – Notiziario delle ore 18 del 15 luglio 2014 Conduce: Luca Corradi Durata: 1’ 35’’ Fatturato cresciuto del 157%, comuni italiani serviti 4200, 13 le aziende facenti capo al coordinamento scaligero. Sono i numeri degli ultimi 10 anni presentati oggi da Agsm, la multiutility veronese. Trend positivo confermato anche nel bilancio 2013 che ha sfiorato i 900milioni di euro di fatturato (+38% sull’esercizio precedente) e 95 di margine operativo lordo rispetto ai 75 del 2012. Commento del sindaco, Flavio Tosi. LINK VALIDO FINO ALLE 18 DEL 16 LUGLIO 2014 http://www.radioadige.it/mp3/archivio/giorno/18.mp3


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Bilancio da record quello di Agsm. Dal 2004 ad oggi cresce il fatturato (+157%) e il margine operativo lordo (+34%). Sono questi i dati presentati oggi alla convention della multiutility con base a Verona alla presenza del sindaco, Flavio Tosi; del presidente, Paolo Paternoster; del direttore generale, Giampietro Cigolini e dell’assessore alle partecipate, Enrico Toffali. Trend positivo confermato anche nel bilancio 2013 che ha sfiorato i 900milioni di euro di fatturato (+38% sull’esercizio precedente) e 95 di margine operativo lordo rispetto ai 75 del 2012.

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Bilancio da record quello di Agsm. Dal 2004 ad oggi cresce il fatturato (+157%) e il margine operativo lordo (+34%). Sono questi i dati presentati oggi alla convention della multiutility con base a Verona alla presenza del sindaco, Flavio Tosi; del presidente, Paolo Paternoster; del direttore generale, Giampietro Cigolini e dell’assessore alle partecipate, Enrico Toffali. Trend positivo confermato anche nel bilancio 2013 che ha sfiorato i 900milioni di euro di fatturato (+38% sull’esercizio precedente) e 95 di margine operativo lordo rispetto ai 75 del 2012.

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USCITE QUOTIDIANI


ITALIA OGGI

16 luglio 2014 p.39


IL GAZZETTINO

16 luglio 2014 p.16


CORRIERE DELLE ALPI

16 luglio 2014 p.12


IL MATTINO DI PADOVA

16 luglio 2014 p.15


LA NUOVA DI VENEZIA

16 luglio 2014 p.13


LA TRIBUNA DI TREVISO

16 luglio 2014 p.13


CORRIERE DI VERONA

16 luglio 2014 p.1


CORRIERE DI VERONA

16 luglio 2014 p.6


CORRIERE DI VERONA

16 luglio 2014 p.6


L’ARENA

16 luglio 2014 p.14


L’ARENA

16 luglio 2014 p.14



LA CRONACA DI VERONA

16 luglio 2014 p.2


LA CRONACA DI VERONA

16 luglio 2014 p.2


USCITE WEB


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FONTEL.IT

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VERONA.VIRGILIO.IT (tutte le edizioni locali)

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247.LIBERO.IT

http://247.libero.it/rfocus/20902629/1/agsm-in-10-anni-fatturato-a-157-cresce-presenza-sulterritorio-nazionale-4-200-comuni-finanziamento-dalla-banca-europea-per-gli-investimenti-per100mln-di-euro/


Míläz a 1-2 ch euro

:ui ,..onta ,_ ed è di r r _1,a, al cento : o, del Comune di Verona, al cui bilancio ha contribuito quest'anno con 4 milioni di euro

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C

BILANCI

AGSM, FATTURATO BOOM NEL 2013: 900 MLN DI EURO Dal 2004 a oggi il gruppo Agsm ha ottenuto incrementi notevoli di performance sul fatturato - in crescita nell'ultimo decennio del 157% - e sul margine operativo lordo (+34% sul 2012). Sono i dati presentati ieri nella convention della multiutility con base a Verona, in presenza del sindaco Flavio Tosi, l'assessore alle Partecipate Enrico Toffali, del presidente Agsm, Paolo Paternoster e del direttore generale del gruppo, Giampietro Cigolini. Oltre a loro tutti i presidenti ed i direttori operativi delle Società controllate. Ben 13 le aziende che fanno capo al coordinamento di Agsm Verona spa e che sono state consolidate nel bilancio del Gruppo, tra queste le principali per fatturato: Agsm Energia, Agsm Distribuzione, Amia Verona e Serit srl. Il trend positivo si è confermato anche nel bilancio 2013, che ha sfiorato quota 900min di euro di fatturato (+38% sull'esercizio precedente) e 95m1n di Margine Operativo Lordo rispetto ai 75 dello scorso anno. Questi i numeri presentati questa mattina anche all'assemblea dei soci che ha approvato la distribuzione di 4min di euro degli utili della Società (dai 5,5 di utile netto). (Segue a pag.2)

Cigolini, Paternoster e Tosi

la Cröñácá I "CIIC811 " ll IENA

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ECONOMIA & FINANZA

MULTIUTUJTY

Agsm Verona sfiora 1900 milioni e ne fa incassare quattro ai soci VERONA - Dal 2004 a oggi Il gruppo Agsm presieduto da Paolo Paternoster (foto) ha ottenuto incrementi di performance sul fatturato - In crescita nell'ultimo decennio dei 157% e sul margine operativo tordo (+34% sul 2012). Ben 13 le aziende che fanno capo al coordinamento di Agsm Verona. Il trend positivo al è confermato anche nel bilancio 2013, che ha sfiorato quota 900 milioni di fatturato (+38%) e 95 di mol rispetto ai 75 dello scorso anno. L'assemblea dei soci che ha approvato la distribuzione di 4 milioni degli utili della Società (dai 5,5 di utile netto).

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BILANCIO. Il presidente della Spa, Paternoster, e il sindaco all'incontro perla presentazione dei dati 2013 del Gruppo

Agsm cresce in servizi e utili E Ni «smarca» da Ca' del Bue Fatturato di 900 milioni e utile di 5,5: quattro vanno al Comune. Tosi: «Ora è la Regione che deve dirci come vuole l'impianto» «La Regione ci deve dire quanto vuole grande l'impianto di Ca' del Bue, quanti rifiuti deve trattare e, quindi, ne valuteremo la sostenibilità». L'annosa vicenda di Ca' del Bue è rimbalzata sulla convention di Agsm Group indetta nella sede di lungadige Galtarossa per presentare il bilancio del Gruppo. All'incontro hanno partecipato il sindaco Flavio Tosi, l'assessore alle Partecipate Enrico Toffali, il presidente di Agsm, Paolo Paternoster e il direttore generale del Gruppo, Giampietro Cigolini.

La questione, ha chiarito Cigolini, si protrae dal 1993, «ed è la cosa più difficile che ho dovuto affrontare», ha commentato, ricordando la storia travagliata di questo impianto voluto dalla Regione Veneto. «Oggi lo stiamo riprogettando nelle sue varie sezioni, che hanno funzioni diverse, di cui il sistema delle griglie è solo una parte. Per Agsm l'impianto è un segmento che va rivalorizzato». E ha ricordato che, come aveva già dichiarato il presidene Paternoster, Ca' del Bue non è strategico per Agsm, «Gruppo che rimane sano

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a prescindere dalle sorti di Ca' del Bue». Il sindaco Tosi ha a sua volta ripercorso le tappe del controverso cammino dell'impianto destianto allo smaltimento dei rifiuti, «nato da scelte fatte in passato. Poi Agsm s'è ritrovata ad avere un impianto non funzionante e fermo. La Regione aveva stabilito che trattasse 190.000 tonnellate di rifiuti l'anno e Agsm parti con i bandi, a norma di legge. Poi la Regione ha stabilito che questa quota doveva essere inferiore. Intanto è partito il contenzioso con lo Stato per la vicenda dei Cip6, i finanziamenti concessi per il breve periodo in cui Ca' del Bue ha parzialmente funzionato, con la Giunta Zanotto, e che ora ci vogliono revocare». Comunque vada, ha aggiunto Tosi, «la questione è irrilevante perla partita dell'Agsm che va avanti con tutti gli altri suoi progetti, facendo utili significativi». Sono 13 le aziende che fanno capo al coordinamento di AgsmVerona spa e che sono state consolidate nel bilancio del Gruppo. Tra queste le principali per fatturato sono Agsm

Energia, Agsm Distribuzione, Arnia Verona e Serit srl. Il trend positivo si è confermato anche nel bilancio 2013, che ha sfiorato i 900 milioni euro di fatturato (+38% sull'esercizio precedente) e 95 milioni di margine operativo lordo rispetto ai 75 dello scorso anno. Il bilancio è stato presentato all'assemblea dei soci che ha approvato la distribuzione di quattro milioni di euro degli utili della società (dai 5,5 di utile netto) al Comune. «L'ingresso nel libero mercato», ha detto Cigolini, «la corretta gestione delle tariffe e i forti investimenti nelle energie rinnovabili hanno pagato con una crescita della multiutility su tutto il territorio nazionale; inoltre, la strategia di diversificazione energetica ci consente di superare bene la svalutazione di otto milioni dell'impianto termoelettrico del Mincio. Non è un caso che Agsm abbia ottenuto un finanziamento della Banca europea degli investimenti per 100 milioni di euro per sostenere il piano degli investimenti». Il presidente ha fatto notare che «dieci anni fa eravamo presenti in solo otto Comuni italiani: oggi forniamo gas ed energia in 4.200 (su un totale

di 8.000 Comuni in Italia); ciò significa che riusciamo a far confluire a Verona risorse provenienti da tutto il Paese». Nel 2013 Agsm, che ha aumentato del 130 per cento l'energia da fonti rinnovabili, è statala sesta azienda veronese per attivo patrimoniale e con la sua controllata, Nel 2013 Agsm ha investito 35,4 milioni in impianti di produzione, infrastrutture di rete, teleriscaldamento, telecomunicazioni e illuminazione pubblica, oltre ai 7,3 milioni impiegati per l'acquisizione del controllo di società operanti nel settore ambiente ed energia. • E.CARD.

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II palazzo in cui ha sede l'Agsm, in lungadige Galtarossa

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RIFIUTI.1 consiglieri Bertucco e Segattini contestano i dati di Agsm

ce «Se Ca' del Bue f qu, to ci costerà?» Valdegamberi (Futuro Popolare) si dice pronto a sostenere class action se aumentano le tariffe «L'immagine di Paternoster, Cigolini e Tosi che si fanno i complimenti per il cosiddetto bilancio record di Agsm ricorda la pubblicità del Gratta e Vinci 'Ti piace vincere facile?". Il fatturato cresce, sì, ma solo per operazioni di fusione. E gli utili sono risibili a fronte di tale volume e insufficienti a sostenere gli investimenti. Non basta mettere insieme Agsm, Amia e Serit per gridare al miracolo. Non sappiamo ancora come smaltiremo i rifiuti tra uno, cinque o dieci anni e non abbiamo una vaga idea di quale sarà l'impatto economico del fallimento del piano diriattivazione di Ca' del Bue, né come saprà cavarsela Agsm nel mercato liberalizzato dei servizi». Lo affermano i consiglieri comunali del Pd Michele Bertucco e Fabio Segattini. Che aggiungono: « L'azienda sta operando in un regime di sostanziale monopolio, eppure ha accumulato una montagna di debiti. Molti soldi hanno coperto buchi nel bilancio comunale, al punto che i revisori dei conti nell'ultimo previsionale hanno raccomandato al Comune di lasciare che le aziende gestiscano i propri mezzi, altrimenti non potranno mai consolidarsi sul mercato».

Su Ca' del Bue, continuano Bertucco e Segattini, «lo stesso Tosi butta la croce addosso alla Regione come se lui non ci fosse mai stato e come se la Regione fosse governata da chis-

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Fabio Segattini sà quale alleanza aliena. Altro buco nell'acqua con l'avventura dei carburanti, terminata in ritirata dopo appena un anno e mezzo. Se non fosse stato per il Pd non ci sarebbe nessuna attenzione particolare per le famiglie che faticano a pagare le bollette, mentre Agsm continua a sprecare soldi in sponsorizzazioni di società sportive professionistiche».

Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, presidente di Futuro Popolare: «Gli amministratori che ora spiegano che l'inceneritore di Ca' del Bue non sarà utilizzato sono gli stessi che nel 2010 fecero orecchie da mercante a quanto spiegavo in documenti presentati come consigliere comunale a sindaco e Giunta, spiegando che non ci sarebbero stati rifiuti da bruciare in quantità tale da giustificare il completamento dell'inceneritore. E invitavo Comune edAgsm abloccare il progetto. Inve-

A Stefano Valdegamberi ce si è deciso di fare la gara in tutta fretta, il cui bando aveva un valore di oltre 100 milioni. La tardiva decisione di lasciar perdere tutto può generare un contenzioso con la ditta che aveva vinto l'appalto. Anche se si trovassero accordi extragiudiziali ci sarebbero dei costi da pagare». Valdegamberi sulla questione ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale, a cui compete regolare la gestione dei rifiuti. «Chiedo che i possibili danni siano pagati dall'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte e dagli amministratori del Comune di Verona. E se intendono scaricarli sui cittadini, attraverso le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti del bacino da poco costituito, inserendo contro la loro volontà molti Comuni della provincia, allora può essere avviata una class action dei cittadini contro gli aumenti tariffari, che mi impegno a promuovere nel caso questo avvenga». •

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LA POLEMICA. Il presidente Paternoster replica ai consiglieri del Pd Bertucco e Segattini critici sul bilancio del Gruppo

«Agsm fa utili anche in tempo di cr isv> Mantovani (M5S) propone di riconvertire Ca'del Bue per ricavare materiali utili dai rifiuti riciclati Il presidente di Agsm, Paolo Paternoster, replica ai consiglieri del Pd Fabio Segattini e Michele Bertucco che avevano espresso il loro scetticismo sul bilancio 2013 del Gruppo affermando che i dati sono positivi solo perchè frutto di accorpamenti. «I consiglieri Bertucco e Segattini non sono molto ferrati in materia di economia aziendale e di conti e sono piuttosto smemorati visto che non ricordano i veri "gratta e vinci" per i dirigenti provocati dal valzer di direttori generali di Agsm e di relative liquidazioni durante la Giunta Zanotto», replica Paternoster. «La verità dei fatti e delle cifre è che Agsm ha ottenuto un finanziamento di 100 milioni di euro dalla Banca Europea Investimenti, a fronte di una valutazione di affidabilità; nel 2014 il quotidiano Il Sole 24 Ore ha più volte indicato le tariffe di Agsm tra le offerte commerciali più vantaggiose a livello nazionale; nell'ultimo anno e mezzo Agsm ha acquisito mediante azioni commerciali organiche oltre 30.000 clienti sul territorio italiano, passando da clienti presenti in 47 Comuni (anno 2004) a 4.159 Comuni nel 2014». Inoltre, aggiunge il presidente di Agsm, «il rapporto di Mediobanca di giugno 2014 sulle aziende partecipate italiane posiziona Agsm al sedicesimo posto su 5.500 per utili nel periodo 2006-2012 (54 milioni di euro il totale degli utili) e il progetto dell'impianto eolico di Rivoli Veronese è stato premia-

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to da Legambiente Italia come pratica virtuosa». Paternoster commenta: «Si rimane negativamente stupiti nel vedere come si tenti di strumentalizzare per mere finalità di dialettica politica perdente una società che, anche in un momento di generale congiuntura sfavorevole e intensa pressione competitiva, realizza risultati ragguardevoli. Preme ribadire una volta di più che le acquisizioni hanno pesato per circa il 30% rispetto alla crescita complessiva (+238,3 milioni di euro dei quali "solo" 75 riconducibili alla fusione con il

segmento ambiente). 1900 milioni di euro di fatturato suggellano un decennio di lavoro durante il quale i nostri bilanci sono cresciuti del 157%». Intanto sulla questione di Ca' del Bue, interviene Luca Mantovani, consigliere del Movimento 5 Stelle: «Vi ricordate le marce dei comitati, la relazione dell'Istituto Superiore di Sanità che il M5S ha fatto emergere dagli archivi comunali costata alla collettività 140.000 euro e gli interventi anche televisivi in cui "i grillini" parlavano di differenziata spinta, tariffazione puntuale e progetto rifiuti zero (Milano sta già cominciando ad applicarla e la differenziata sta salendo grazie ad una proposta M5S)? L'incenerimento è inso-

stenibile economicamente. La produzione dei rifiuti, in questo caso "grazie" alla crisi, sta calando e l'impianto di Cà del Bue non può essere smantellato e buttato via. Se mai possiamo venderne alcune componenti. Meglio riconvertirlo per implementare la differenziazione dei rifiuti dove vi sono risorse da ricavare. Ca' del Bue è il luogo ideale per installare tecnologie per la produzione di materie prime secondarie derivanti dal riciclo. Portando la differenziata oltre il 70 per cento, potremmo aprire nuovi mercati. Pensiamo all'indotto, ai consorzi che si verrebbero a creare. Se un'alternativa sostenibile c'è, questa Giunta comunale deve percorrerla». •

AhM.

II presidente Paolo Paternoster

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L'I TERVE

.Agsm sta installando nuovi pali della luce dotati di lampade a basso consumo

Nuovi lampioni a led E lo Stadio è più sicuro Paternoster: «Così risparmiamo energia e l'illuminazione e migliore» Paci: «In questo modo si facilitano i controlli delle forze dell'ordine» nale Giorgio Pasetto, membro della commissione Sport di Palazzo Barbieri. Entrambi appartengono alla Lista Tosi. Ma Volpato si era inalberato di fronte alla proposta di Pasetto di rinnovare la struttura del Bentegodi con nuovi parterre e toilette, tinteggiando l'esterno di giallo-blu.

Lorenza Costantino Maggiore illuminazione allo Stadio per aumentare la sicurezza fuori dal Bentegodi. In questi giorni, l'Agsm è impegnata nell'installazione di nuovi lampioni a led in piazzale Olimpia, soprattutto nei giardini e in prossimità degli stalli in strada. Sono 45 le lampade con tecnologia a basso consumo che vanno ad aggiungersi ai lampioni già esistenti, pure questi rinnovati con pali e fari nuovi. Lo scopo, infatti, è potenziare l'illuminazione pubblica attorno all'arena del calcio, in quei punti rimasti finora troppo oscuri, anche in vista delle partite serali. Il presidente dell' Agsm, Paolo Paternoster, spiega che «l'intervento persegue sia il risparmio energetico sia una migliore qualità della luce in una zona molto frequentata per gli incontri calcistici».L'investimento per i lavori è consistente , 100mila euro, e comprende non solo la sostituzione delle lampadine tradizionali con quelle più efficienti a led, ma anche l'abbassamento di tutti i pali. Dai sostegni precedenti, alti dai 12 ai 20 metri, si passa infatti a quelli nuovi tra i 6 e i 12 metri.

I nuovi semafori a led installati allo Stadio FOTO MARCHIORI «Questo per impedire che le fronde degli alberi oscurino i lampioni, come avveniva prima, ostacolando le riprese delle telecamere di sorveglianza», spiega ancora Paternoster. «D'ora in poi, attorno al Bentegodi, avremo quindi più luce e maggiore capacità di controllo». Il presidente della terza circoscrizione, Massimo Paci, aggiunge che «l'intervento era previsto da diverso tempo. Rischiarando piazzale Olimpia si facilita il lavoro notturno delle forze dell'ordine, che così potranno ispezionare me-

glio la zona e notare più velocemente eventuali movimenti strani». Un passo in avanti, insomma, per la vivibilità del quartiere Stadio. Resta però tuttora irrisolto il grave disagio per coloro che abitano nelle vie a ridosso di piazzale Olimpia, e che devono subire a ogni partita l'ondata di rifiuti e di bisogni corporali abbandonati in strada dai tifosi. In merito, continua il botta e risposta fra il consigliere della terza circoscrizione Claudio Volpato, portavoce e difensore degli abitanti , e il consigliere comu-

«Si spenda prima per l'installazione di bagni chimici in piazzale Olimpia e per sollevare dal degrado le vie limitrofe», aveva criticato Volpato. Pasetto ora replica che «è più facile sia uno sponsor a finanziare gli interventi al Bentegodi, mentre per la riqualifica del rione dovremmo contare principalmente sui fondi del Comune. Ma tra gli interventi che ho proposto, la manutenzione delle toilette interne risolverebbe, almeno in parte, il problema più fastidioso degli orinatoi a cielo aperto, anche se l'installazione dei bagni chimici esterni sarà necessaria».

«Sono comunque d'accordo con i residenti», conclude Pasetto, « sul fatto che l'intero rione debba essere riqualificato. Non solo perla sicurezza e la salute di chi vi abita, ma anche nella prospettiva di rilanciare il Bentegodi». • C FIPRCOUZIaNE RISERVA 'A

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II punto sulla sostituzione dei tubi in ghisa: mancano gli ultimi 5 km

La pioggia non ha ritardato i cantieri «Rispetteremo tutte le scadenze» VERONA - Agsm si scusa per «qualche inevitabile disagio», ma promette che i lavori per la sostituzione degli ultimi 5 km delle tubature del gas in ghisa verranno completati come da programma, entro la fine dell'anno. Allo stesso modo, i lavori oggi in corso (Corso Porta Nuova, via Carducci, lun gadige Porta Vittoria, via Galliano, di fronte all'ex Tiberghien) non sono stati ritardati dalle piogge delle ultime settimane e i cantieri saranno quindi smobilitati prima dell'inizio dell'anno scolastico. «Il maltempo ci ha messo un po' in difficoltà - dice il presidente di Agsm Paolo Paternoster - ma credo che non solo rispetteremo i tempi che ci siamo dati, ma chiuderemo in anticipo». L'azienda multiservizi del Comune di Verona ha fatto ieri il punto sul progetto «zero ghisa», che in dieci anni ha portato alla sostituzione finora di 1o6 km di vecchie tubature, sostituite da quelle in polietilene, che - a diffe-

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renza della ghisa - è un materiale resistente alle sollecitazioni. Molti problemi alla rete gas cittadina sono derivati proprio dal traffico pesante sulle strade: «Su alcune strade passano fino a mille autobus al giorno - spiega Alberto Spada, direttore lavori di Agsm mentre nel sottosuolo i sottoservizi risalivano magari agli anni `50».

La maggior parte dei lavori per la sostituzione dei tubi, una prescrizione dell'Authority per l'energia, sono stati fatti senza scavare, con la tecnologia «nodig»: rimangono, adesso, da completare i cantieri più invasivi e delicati, dove le tubature del gas incrociano altri sottoservizi come linee elettriche, teleriscaldamento e fibra ottica. «In totale - ha detto il direttore generale di Agsm, Giampietro Cigolini - sul rinnovo tecnologico della nostra rete gas, che distribuisce oltre 300min di metri cubi all'anno per la sola città di Verona, Agsm ha investito circa 16min di euro senza alcuna ricaduta sulla bolletta dei cittadini, che invece potranno beneficiare della nuova infrastruttura sia in termini di maggior sicurezza che di riduzione della manutenzione sulle strade e un maggiore assestamento del fondo stradale».

A.C. Lavori II cantiere in via Carducci

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AGSM: AL TRAGUARDO IL PROGETTO ‘ZERO GHISA’, PER UNA RETE GAS VERONESE PIU' SICURA E RESISTENTE AD OGGI COMPLETATI 101 DEI 106 KM DI CONDOTTE, A DICEMBRE LA CHIUSURA DEI LAVORI

Agg. 8 agosto

Sede Legale: Via Rosa, 6 – 37121 Verona Telefono 045/915899 Fax 045/8345145 Sede Roma: Via G.B. Tiepolo 13 A - 00196 Roma Telefono 06/45667307 Fax 06/45667308 direzione@agenziaintercom.it Partita Iva: 02148580232


COMUNICATO STAMPA

AGSM: AL TRAGUARDO IL PROGETTO ‘ZERO GHISA’, PER UNA RETE GAS VERONESE PIU' SICURA E RESISTENTE AD OGGI COMPLETATI 101 DEI 106 KM DI CONDOTTE, A DICEMBRE LA CHIUSURA DEI LAVORI Verona, 7 agosto 2014. Addio ghisa, arrivano nuove tecnologie. Si avvicina per Verona il traguardo del progetto ‘Zero ghisa’, realizzato da Agsm in conformità con le direttive europee in materia di sicurezza e manutenzione delle condotte del gas. Entro fine dicembre di quest’anno sarà infatti completata l'ultima fase di un percorso di miglioramento delle linee grazie a materiali di nuova generazione che garantiscono sicurezza, durata e necessitano di minore manutenzione. Sui 106 chilometri complessivi di vecchia ghisa grigia, la multiutility veronese ne ha già sostituiti 101, in gran parte (l’80% del totale) grazie ad interventi ‘No dig’, che permettono di effettuare il relining senza il tradizionale scavo a trincea. Ora è la volta degli ultimi 5 chilometri, i più ‘delicati’, in quanto incrociano anche altri sottoservizi come linee elettriche, teleriscaldamento e fibra ottica: un microcosmo sotterraneo composto da oltre 5 milioni e mezzo di metri tra condotte, tubature e cavi che rendono Verona una delle città più infrastrutturate d’Italia. “In totale - ha detto il direttore generale di Agsm, Giampietro Cigolini - sul rinnovo tecnologico della nostra rete gas, che distribuisce oltre 300mln di metri cubi all'anno per la sola città di Verona, Agsm ha investito circa 16mln di euro senza alcuna ricaduta sulla bolletta dei cittadini, che invece potranno beneficiare della nuova infrastruttura sia in termini di maggior sicurezza che di riduzione della manutenzione sulle strade e un maggiore assestamento del fondo stradale”. Dal 1898, anno della sua fondazione, Agsm fornisce energia elettrica a Verona ed è stata, nel 1950, tra le prime città in Italia a essere servita da Gas naturale grazie alla tecnologia in ghisa. Da allora la multiutility veronese ha diversificato i servizi offerti con il teleriscaldamento nel 1974, la fibra ottica nel 2000 e ampliato la sua presenza sul territorio nazionale con 4.200 comuni italiani serviti su un totale di 8.000. Tra le aziende multiservizi più innovative del Paese, Agsm si è aggiudicata, lo scorso luglio, un finanziamento di 300mila euro da parte dell’Autorità per Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico per la sperimentazione di soluzioni “smart metering multiservizio”. Nello specifico si tratta di un progetto per la condivisione della raccolta dati e la telegestione di circa 5mila punti tra contatori e sensori ripartiti sulla rete gas, energia elettrica, teleriscaldamento, acqua, illuminazione pubblica e sensori smart city.

Ufficio Stampa Agsm: interCOM Benny Lonardi (direzione@agenziaintercom.it; 334.6049450) Simone Velasco (velasco@agenziaintercom.it; 339.5818511) Giorgia Vincenzi (ufficiostampa@agenziaintercom.it; 320.9580392) Resp. Comunicazione/marketing Agsm Verona Spa: Federico Girotti, federico.girotti@agsm.it


TELEARENA – TGSERA

Emittente: Telearena Trasmissione: TgSera del 7 agosto 2014 ore 19.30 Conduce: Tiziana Bronzato Servizio di: Silvia Beltrami Servizio al minuto: 8’ 35’’ Durata: 2’ 33’’ TITOLI: al traguardo il progetto Zero Ghisa di Agsm Sintesi: Verona a un passo dal traguardo Zero Ghisa. Agsm rispetta i tempi e entro dicembre 2014 la rete gas di Verona sarà più sicura e resistente, un investimento di 16mln di euro senza alcuna ricaduta sulla bolletta dei cittadini. Intervento di Paolo Paternoster, presidente Agsm. Intervento di Alberto Spada, direttore area lavori Agsm.

http://www.larena.it/videos/1984_tg_sera/73023/?pag=1


TELENUOVO - TGVERONA

Emittente: Telenuovo Trasmissione: TgVerona 7 agosto 2014 ore 20.30 Conduce: Alice Cristiano Servizio di: Giovanni Vitacchio Servizio al minuto: 24’ 04’’ Durata: 2’ 14’’ Verrà completato entro l’anno il progetto Zero Ghisa di Agsm che prevede la sostituzione delle tubature gas con materiali tecnologicamente più avanzati. Ora mancano gli ultimi 5km su 106. Intervento di Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm. Intervento di Paolo Paternoster, presidente Agsm.

http://www.telenuovo.it/pages/388985/?sectionID=211784&playlist=tutti


RADIOADIGE - GR

Emittente: Radio Adige Trasmissione: Gr del 8 agosto 2014 ore 9.00 Conduce: Alessandro Betteghella Servizio al minuto: 00’ 10’’ Durata: 55’’ Sintesi: addio ghisa arrivano nuove tecnologie. Si avvicina per Verona il traguardo del progetto Zero Ghisa realizzato da Agsm. Intervento Giampietro Cigolini, direttore generale Agsm.

http://www.radioadige.it/giornale-radio/


RADIOVERONA - GR

Emittente: Radio Verona Trasmissione: Gr del 7 agosto 2014 Progetto Zero Ghisa di Agsm al traguardo, mancano gli ultimi 5 km.




GIORNALEADIGE.IT (home page)

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ILNORDEST.INFO (home page)

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ILNORDEST.INFO

http://www.ilnordest.info/index.php?option=com_content&view=article&id=5697:agsm-veronaquasi-terminato-il-progetto-zero-ghisa&catid=9:economia-veneto&Itemid=10


GIORNALEADIGE.IT

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CANTIERI. L'azienda pubblica sta sostituendo tutte le vecchie condutture del gas, come richiesto dall'Authority

Agsm, cinque chilometri al traguardo Addio ghisa: mancano solo 5mila metri di tubi, poi la rete sarà tutta nuova. In 10 anni spesi 16 milioni Mancano da sostituire gli ultimi 5 chilometri di tubi su un totale di 106. Poi, tutta la rete del gas che corre sotto Verona, e trasporta 300 milioni di metri cubi all'anno, sarà stata rinnovata, passando dalla vecchia ghisa al nuovo polietilene ad alta densità. Un lavoro enorme, costato all'Agsm 10 annidi lavoro e oltre 16 milioni di euro, si concluderà finalmente il prossimo dicembre, adempiendo all'ordine dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Con il progetto «Zero ghisa» si ottiene più sicurezza e meno necessità di manutenzione: le tubature in plastica, flessibili, abbattono il rischio di perdite di gas. E la prossima estate l'elenco dei cantieri stradali risulterà assai alleggerito per l'assenza dei lavori di Agsm. Ieri, nella sede dell'aziendain lungadige Galtarossa, il presidente Paolo Paternoster e il direttore generale Giampietro Cigolini hanno annunciato di intravedere il traguardo. «Il maltempo ci sta ostacolando, ma promettiamo di rispettare le tempistiche», ha assicurato Paternoster. «Entro la riapertura delle scuole, a settembre, avremo già chiuso i cantieri più grossi, fra cui corso Porta Nuova, via Carducci e viale Galliano».

Cigolini ha spiegato: «Verona è una delle città più infrastrutturate d'Italia: sotto i nostri piedi si snodano 5.500 chilometri di tubazioni e cavi di vario tipo. Si capisce quindi quanto sia delicato e spesso difficile il rinnovo della rete del gas. Tuttavia», ha aggiunto il dg, «siamo riusciti a effettuare l'80% delle sostituzioni senza il tradizionale scavo a trincea». Questa tipologia di intervento consiste nell'infilare il tubo nuovo dentro alla vecchia conduttura in ghisa, la quale viene contemporaneamente fratturata da un'ogiva vibrante. L'Agsm assicura che l'imponente opera di rinnovo non ha influito sugli importi delle bollette dei veronesi. E d'ora in poi si potrà stare più tranquilli, avendo allontanato lo spettro di grandi fughe di gas, come quella dell'anno scorso ai Palazzi finanziari. «Il traffico moderno necessita di infrastrutture in grado eli sopportare molto peso», hanno infine chiarito il presidente diAgsm Distribuzione eAlberto Spada, direttore dell'Arealavori. «In alcuni punti della città passano mille autobus ogni giorno. Le condutture in ghisa, a causa della loro rigidità, erano inclini a creparsi sotto questo carico, con conseguenze molto pericolose». • L.CO.

Cantiere di Agsm in via Tombetta

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I sindacati: fermare i privati

Trasporti, Agsm oranura ' alle quote in vendita di Atv VERONA - L'Agsm potrebbe espandere il proprio «impero» anche agli autobus veronesi. L'ipotesi è quella di comprare le quote di Atv che la Provincia sta per mettere all'asta. Riserbo sulla trattativa, già accennata in giunta, su cui, sembra, il sindaco Tosi nutre delle riserve. Forse a causa degli esempi vicini: a Vicenza, la gestione dei bus pesa sul bilancio di Aim con un rosso di 292mila giuro. A PAGINA s Aidegheri

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La vicenda Le tappe e l'asta

Enti e risorse W- _®

II bisticcio Sulla strada della gara per vendere le quote di Atv di proprietà della Provincia c'è anche un «bisticcio» tra la giunta Miozzi e la giunta Tosi.

L'ente di bacino L'asta dovrà essere gestita dall'ente di bacino. Ma l'ente non può nascere se i suoi membri (Comune di Verona, Provincia e Comune di Legnago) non sono d'accordo.

Ipotesi sul tappeto, già affrontata dai vertici di Lungadige Galtarossa e dalla giunta comunale

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Massimo riserbo s 'oper 'one. I sindacati: scongi urare la cessione ai prív VERONA - L'Agsm potrebbe espandere il proprio «impero» anche agli autobus veronesi. L'ipotesi sul tappeto, per la società presieduta da Paolo Paternoster, è quella di acquistare le quote societarie di Atv che la Provincia di Verona sta per mettere all'asta. A quanto risulta al Corriere di Verona, il tema è stato già affrontato, sia pure solo in modo preliminare, sia ai vertici dell'azienda di Lungadige Galtarossa, sia all'interno della giunta comunale, in una delle ultime sedute svoltesi a Palazzo Barbieri e presiedute dal sindaco Flavio Tosi. Dalle fonti ufficiali, riserbo assoluto. Ma la questione è stata posta. Ed è una questione davvero rilevante. Agsm, come si sa, diventerà una grande holding, con diramazioni non più solo nel settore energetico, dell'illuminazione e del riscaldamento, ma anche su quelli oggi seguiti dall'Agec, dall'Amia e dalle altre partecipate cittadine. Fino ad oggi, tuttavia, non si era parlato del settore dei trasporti pubblici. Che pure, in altre città, come Vicenza, fa capo alla multiutility locale, l'Aim, tramite Aim Mobilità (vedi articolo in basso).

Il tema diventa adesso di attualità in riva all'Adige perché la Provincia deve bandire entro fine anno la gara per la gestione del trasporto provinciale (e ha inoltre già messo in liquidazione l'Aptv, che possiede il 50 per cento delle quote di Atv). Il problema è complesso, tra questioni legali d'ogni tipo (non ultima, quella che vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi sulle diverse valutazioni burocratiche tra Comune e Provincia). Il dato di fondo è comunque chiaro: il 5o per

Si parla di noi

cento delle quote di Atv, di proprietà dell'amministrazione provinciale, è in vendita. E Miozzi ha già scritto una lettera a Tosi, chiedendo se il Comune sia interessato ad acquistarle. Di qui, la discussione in corso a Palazzo Barbieri, proprietario dell'altro 5o per cento delle azioni dell'Azienda di trasporto presieduta da Massimo Bettarello.

quello urbano. Per due motivi: la flotta degli autobus provinciali è ancora composta da vetture a gasolio (mentre quella urbana è ormai metanizzata) con ovvia maggiore spesa per il carburante, mentre delicatissima è la funzione sociale di molti collegamenti con i centri più piccoli della provincia: lì, infatti, i passeggeri sono pochi, e i costi si moltiplicano.

Discussione che vede già contrapposti i favorevoli (che vedono con favore una grande cabina di regia per tutti i servizi locali) e i contrari. Con questi ultimi, a porre soprattutto tre domande cruciali (che avrebbero provocato anche

La questione potrebbe essere posta già in un'assemblea di Atv convocata per il 19 agosto. E il dibattito è apertissimo. Anche nel modo sindacale, visto che giusto ieri la Filt Cgil, in un comunicato, si chiedeva perché, anziché parlare di temi quanto meno «bizzarri» come quello dei controlli antiportoghesi da affidare a disoccupati, pensionati o esodati, non si affronti il tema cruciale del momento, ovvero quello «della possibile vendita ai privati del 50%D delle quote di Atv». Tema su cui la Cgil pone diverse domande: «Perché

Da convincere L'operazione è stata presentata in giunta, ma il sindaco Tosi al momento è perplesso qualche perplessità sull'operazione da parte dello stesso sindaco Tosi). Prima domanda: l'Agsm è una società ricca e in attivo, ma ha davvero un margine tale da consentire il pagamento di questo nuovo acquisto? Secondo quesito (strettamente collegato al primo): se Agsm acquista il 5o%o di quote della Provincia, deve ovviamente acquistare anche l'altro 50, di proprietà comunale (tramite Amt): con conseguente raddoppio dell'esborso. Terza questione : dove il settore trasporti è unificato con gli altri servizi, come vanno le cose? C'è poi un altro tema scottante : acquistando le quote della Provincia, ci si accollerebbe infatti il costo del trasporto extraurbano, che è molto ma molto superiore a

vendere (o magari svendere) il 50%D di azioni di una società che gode di ottima salute? Perché si vuole far passare il messaggio che il "privato" è meglio del "pubblico"? A nostro parere - conclude Mario Lumastro, segretario della Filt Cgil - queste dovrebbero essere gli argomenti di discussione del Trasporto Pubblico Locale a Verona e non quelle trovate che forse sono lanciate proprio per nascondere alcune vicende che in futuro rischiano di mettere in discussione il servizio stesso di Atv (un privato continuerebbe a garantire una linea che non rende?) oltre che gli stipendi dei lavoratori».

Lillo Aldegheri O RIPRODUZIONE RISERVATA

i t .3 II servizio di trasporto pubblico urbano e quello extraurbano, sono gestiti separatamente a Vicenza da Aim e da Ftv. La fusione tra le due realtà pare impossibile

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ENERGIA. I l primo semestre 2014 è stato finora il migliore in assoluto

Mala pioggia aumenta. la produzione elettrica, Nelle centrali idroelettriche dell'Agsm già generato l'intero fabbisogno annuo per 110 ' a utenze Non ci si può rallegrare per le piogge torrenziali e, in alcuni casi, calamitose che hanno caratterizzato i mesi scorsi e continuano ad accompagnare questa estate anomala. Eppure, fra i tanti danni provocati dai nubifragi, spunta un risvolto positivo, almeno uno: la produzione di energia idroelettrica negli impianti dell'Agsm dislocati fra Verona e Trento è in continuo aumento. Nelle centrali di Chievo e Tombetta, che catturano laforza dell'Adige e dei suoi canali, e in quelle di Speccheri e San Colombano, che imbrigliano i bacini trentini con le dighe, si registra un crescendo assiduo, che incorona il primo semestre del 2014 come il periodo più proficuo degli ultimi anni; maggiore per gigawattora prodotti al pur eccezionale 2013 e anche al picco massimo di resa del 2010. Dal presidente dell'Agsm Paolo Paternoster e dal direttore generale Giampietro Cigolini si viene a sapere che, da gennaio a giugno di quest'anno, le quattro centrali idroelettriche dell'azienda hanno generato complessivamente 116 gigawattora di energia. «Ovvero, quanto corrisponde al fabbisogno energetico annuo di 110mila utenze», chiarisce Cigolini. Lo stesso periodo dell' annata 2013 aveva portato «solo» 104 gigaro attora, e già allora la diga di Speccheri, colma come non mai, aveva consenti-

Si parla di noi

La diga dell'Agsm di Specchieri in Vallarsa, vicino a Rovereto to di decuplicare l'energia prodotta rispetto all'anno precedente. L'Agsm, che vende luce e gas a quattromila Comuni italiani e la cui produzione deriva al 70 per cento da fonti rinnovabili, ora ha in cantiere tre nuovi progetti per l'ampliamento della quota idroelettrica. Nel giro di tre anni saranno costruite nuove centrali: a Belfiore, dove i lavori di costruzione sono già iniziati, a Ponton (Sant' Ambrogio di Valpolicella), in fase di concessione idraulica, e infine a Peri-Rivalta, ora in valutazione di impatto ambientale. Insomma, dall'ac-

qua arriva un'ondata di energia. E anche di soldi: non sono ancora disponibili i bilanci 2014, ma nel 2013 le piogge da record fecero raddoppiare gli introiti rispetto all'anno precedente. L'unica nota dolente, spiega Cigolini, «è il progressivo abbassamento del prezzo dell'energia, oggi il 70 per cento rispetto al 2010. Questo per svariati motivi: minore richiesta, forniture abasso costo provenienti dall'estero, magari di origine nucleare, e il moltiplicarsi delle aziende produttrici per effetto degli incentivi statali degli scorsi anni». • L.CO. © RIPROOUZIUNE RISERVATA

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á®- ® Sabato inaugurazione. Vertice in Comune per il blocco che ospiterà i «front office»

Ex Gasometro, conto alla rovescia per il park e torna l'ipotesi di trasloco per la sede dei vigili Il nuovo edificio sarà realizzato da Amt, scartata l'idea di un incarico ad Agsm VERONA - Al parcheggio dell'ex gasometro potrebbe trovar posto, in futuro, anche la nuova sede del Comando della Polizia Municipale, oggi ospitato nella (cadente) struttura di via del Pontiere. Dell'ipotesi si è parlato ieri mattina, a palazzo Barbieri, in un incontro tra gli assessori Enrico Corsi ed Enrico Toffali, affiancati dal direttore generale, Marco Mastroianni. Mentre è in atto il conto alla rovescia per l'inaugurazione ufficiale del parcheggio (fissata per sabato pomeriggio alle 15) si lavora dunque per realizzare l'ultima parte del progetto da cui si era partiti: un nuovo palazzetto, sopra il parcheggio interrato e sull'area verso il lungadige Galtarossa) destinato ad ospitare i «Front Office» di tutte le aziende pubbliche cittadine, ovvero gli uffici a contatto col pubblico, consentendo ai veronesi di trovare in un'unica sede tutti gli uffici per pagare le bollette ed avere informazioni su Agsm, Amt, Atv, Acque Veronesi e via dicendo. In più, appunto, ecco l'ipotesi di costruire proprio lì anche la nuova sede dei nostri vigili urbani. Della necessità (urgente) di un trasloco di questa sede si parla in realtà da molto da tempo, visto il decadere della sede attuale di via del Pontiere. Su questo tema, c'era stata anche una specie di «giro dell'oca» per trovare uno stabile adatto. Si era pensato alla «torre Biasi» (il grattacielo

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tervento della Polo Finanziario SpA, la società presieduta da Paolo Paternoster, il cui Statuto consente «operazioni mobiliari ed immobiliari» di varia natura. Alla fine, però, pare stia nettamente prevalendo l'idea di affidare l'operazione ad Amt, che in ogni caso ha la necessità di avere una nuova sede, e che potrebbe investire subito nel nuovo, grande immobile, accogliendo poi al suo interno le società che acquisteranno i propri spazi per avere appunto uffici aperti al pubblico concentrati tutti

» giro Per la polizia municipale si era parlato dell'ex Torre Biasi a Verona sud e di alcune caserme dismesse alle porte di Ca' di David, già sede dell'omonima azienda); poi l'assessore Antonio Lella aveva visitato una serie di caserme dismesse o in via di dismissione; e si era parlato anche della vecchia sede delle scuole Bon Brenzoni. Alla fine, pareva si fosse deciso di ristrutturare la sede attuale (che da tempo ha cominciato letteralmente a perdere in pezzi, anche in maniera pericolosa, con diverse cadute d'intonaci). Ora, però, ecco spuntare la nuova ipotesi. Lo spazio, all'ex Gasometro, sarebbe sufficiente,

visto che, in tutto, ci sono tra i 6 e gli 8mila metri quadri disponibili. Posti per parcheggiare le vetture di servizio ce ne sono a volontà. E la vicinanza al centro, nonché a strade di scorrimento veloce come le circonvallazioni, pure. Nel corso della riunione di ieri mattina si è affrontato anche un altro aspetto delicato della vicenda: a chi affidare la concreta realizzazione del nuovo edificio? Si era pensato di dare l'incarico ad Agsm, che però avrebbe gentilmente declinato l'invito. Si era poi parlato di un in-

nella stessa area: da Agsm ad Acque Veronesi alle altre società partecipate del Comune. All'ex Gasometro saranno disponibili da sabato pomeriggio 434 posti auto interrati e 62 stalli per pullman turistici in superficie. Sempre in superficie saranno realizzati 4 negozi e un bar-ristorante. Accanto, se il progetto andrà in porto, al Front Office e al nuovo Comando della Polizia Municipale.

Llllo Aldegherl © RIPRODUZIONE RISERVATA

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TELENUOVO - TGVERONA

Emittente: Telenuovo Trasmissione: TgVerona del 4 settembre 2014 ore 19.30 Servizio di: Giovanni Vitacchio Durata: 2’30’’ Servizio al minuto: 14’ 05’’ Sintesi: Giornata della Didattica, 12^ edizione, a Castelvecchio in mostra le offerte formative e culturali dedicati a insegnati e alle famiglie che in un’unica esposizione possono conoscere i programmi educativi di associazioni, enti e aziende per l’anno scolastico 2014/2015 Intervento di Antonia Pavesi, consigliere comunale con delega alla Cultura. Agsm al minuto: 16’ 05’’ Interessante la giornata che Agsm organizza il 12 settembre con una visita guidata per presidi e insegnanti all’impianto eolico di Rivoli Veronese. Una giornata pilota per accogliere gli studenti durate l’anno scolastico Link edizione TgVerona: http://www.telenuovo.it/pages/390729/?sectionID=211784&playlist=tutti


TELEARENA – TGGIORNO

Emittente: Telearena Trasmissione: TgGiorno del 4 settembre 2014 ore 20.30 Servizio di: da studio Durata: 42’’ Servizio al minuto: 9’ 29’’

Sintesi: Giornata della Didattica – docenti e insegnati incontrano aziende, enti e associazioni che presentano le attività didattico-educative per l’anno scolastico 2014-2015. Agsm al minuto 10’ 05’’ Tra gli appuntamenti la visita al Parco eolico di Rivoli Veronese dedicata agli insegnanti in programma il prossimo 12 settembre.

Link edizione TgGiorno: http://www.larena.it/videos/1984_tg_sera/75638/?pag=1


RASSEGNA STAMPA ENERGIA: AGSM, A VERONA CONSUMI ELETTRICI AI MINIMI STORICI. MA E’ BOOM DELLE RINNOVABILI CON IDROELETTRICO +160% DI ENERGIA IN DUE ANNI 5 settembre 2014 In aggiornamento

Sede Legale: Via Rosa, 6 – 37121 Verona Telefono 045/915899 Fax 045/8345145 Sede Roma: Via G.B. Tiepolo 13 A - 00196 Roma Telefono 06/45667307 Fax 06/45667308 direzione@agenziaintercom.it Partita Iva: 02148580232


COMUNICATO STAMPA

ENERGIA: AGSM, A VERONA CONSUMI ELETTRICI AI MINIMI STORICI. MA E’ BOOM DELLE RINNOVABILI CON IDROELETTRICO +160% DI ENERGIA IN DUE ANNI

(Verona, 5 settembre 2014). Gelata estiva sui consumi elettrici a Verona, ma è boom per idroelettrico ed eolico. Secondo le rilevazioni di Agsm, l’estate fredda e piovosa del 2014 ci riporta infatti indietro di decenni, con un record negativo sui consumi senza precedenti da quando Agsm ha acquisito la rete Enel, nel 2002. “Il dato rilevato nei mesi di giugno, luglio e agosto – ha detto il presidente della multiutility veronese, Paolo Paternoster - la dice lunga sugli effetti del maltempo che se da una parte ha provocato una contrazione dei consumi, dall’altra ha segnato un risparmio sulla bolletta energetica dei cittadini. Mai come ora però – ha proseguito Paternoster – possiamo considerarci soddisfatti di aver puntato sulle rinnovabili, autentiche protagoniste dell’estate e in grado di coprire, da sole, gran parte del fabbisogno elettrico di Verona e provincia”. Il calo record dei consumi segna infatti perdite in doppia cifra: -10% rispetto lo scorso anno e -17% sulla media degli ultimi 6 anni. Sempre in rapporto alla media degli ultimi anni, il trend dei consumi ha frenato soprattutto nel mese di agosto (-19,6%), seguito da luglio (-18,5%) e giugno (-11,7%). A determinare il picco negativo dei consumi veronesi le basse temperature e 44 giorni di pioggia su 92 (fonte: stazione meteo Villafranca), con ben 18 giorni di precipitazioni in luglio, 14 in giugno e 12 in agosto. La crescita delle rinnovabili invece è sostenuta dai 148Gwh di energia idroelettrica prodotta nel periodo gennaio-agosto 2014 dalle quattro centrali veronesi di Masocorona, San Colombano, Tombetta e Chievo, che hanno segnato un incremento del 19% sullo stesso periodo del 2013 (124Gwh) e addirittura del 160,6% sul 2012 (56Gwh). Vola anche l’eolico di Agsm al Parco di Rivoli Veronese ‘Monte Mesa’, che nei primi otto mesi dalla sua inaugurazione ha prodotto 11,8Gwh di energia elettrica: +18,6% rispetto agli obiettivi previsti. “Nel 2013 la produzione di energia pulita è cresciuta del 130% – commenta il direttore generale di Agsm Giampietro Cigolini – e solo nell’ultimo biennio abbiamo realizzato quattro nuovi impianti eolici, segno che l’impegno di Agsm nelle rinnovabili è la strada giusta per far fronte a un difficile contesto economico ed energetico”. Ufficio stampa Agsm: InterCOM Benny Lonardi (direzione@agenziaintercom.it; 334.6049450) Simone Velasco (simovela@gmail.com; 339.5818511) Giorgia Vincenzi (ufficiostampa@agenziaintercom.it; 320.9580392) Federico Girotti, responsabile marketing e comunicazione Agsm SpA, federico.girotti@agsm.it


ANSA

ANSA (ECO) - 05/09/2014 - 15.44.00 Maltempo: a Verona crollo consumi elettrici esalta eolico ZCZC4428/SXR OVE05482 R ECO S41 QBXV Maltempo: a Verona crollo consumi elettrici esalta eolico (ANSA) - VERONA, 5 SET - Gelata estiva sui consumi elettrici a Verona, ma e' boom per idroelettrico ed eolico. Secondo le rilevazioni di Agsm, la multiutility scaligera, l'estate fredda e piovosa del 2014 ha riportato indietro di decenni, con un record negativo sui consumi senza precedenti da quando Agsm ha acquisito la rete Enel, nel 2002. Il calo record dei consumi segna perdite in doppia cifra: -10% rispetto lo scorso anno e -17% sulla media degli ultimi 6 anni. Sempre in rapporto alla media degli ultimi anni, il trend dei consumi ha frenato soprattutto nel mese di agosto (-19,6%), seguito da luglio (-18,5%) e giugno (-11,7%). A determinare il picco negativo dei consumi veronesi le basse temperature e 44 giorni di pioggia su 92 (fonte: stazione meteo Villafranca), con ben 18 giorni di precipitazioni in luglio, 14 in giugno e 12 in agosto. La crescita delle rinnovabili invece e' sostenuta dai 148Gwh di energia idroelettrica prodotta nel periodo gennaio-agosto 2014 dalle quattro centrali veronesi di Masocorona, San Colombano, Tombetta e Chievo, che hanno segnato un incremento del 19% sullo stesso periodo del 2013 (124Gwh) e addirittura del 160,6% sul 2012 (56Gwh). Vola anche l'eolico di Agsm al Parco di Rivoli Veronese 'Monte Mesa', che nei primi otto mesi dalla sua inaugurazione ha prodotto 11,8Gwh di energia elettrica: +18,6% rispetto agli obiettivi previsti. (ANSA). BEV 05-SET-14 15:38 NNN


RADIO ADIGE – GR ORE 17

GR ore 17 Conduce: Luca Corradi Durata: 49’’ Secondo le rilevazioni di Agsm, l’estate fredda e piovosa del 2014 ci riporta indietro di decenni, con un record negativo sui consumi senza precedenti da quando Agsm ha acquisito la rete Enel, nel 2002. Ma crescono le rinnovabili. Dati delle rilevazioni Agsm sui consumi nei mesi estivi.


LARENA.IT

http://www.larena.it/stories/379_citta/855678_energia_consumi_elettrici_e_bollette_ai_minimi_stori ci/


LARENA.IT

http://www.larena.it/stories/379_citta/855678_energia_consumi_elettrici_e_bollette_ai_minimi_stori ci/


TGVERONA.IT

http://www.tgverona.it/pages/390760/attualita/agsm_crollo_consumi_ma_e_boom_rinnovabili.html


TGGIALLOBLU.IT

http://www.tggialloblu.it/


VENEZIEPOST.IT

http://www.veneziepost.it/publisher/economia/section/


ADIGE.TV

http://www.adige.tv/?p=vedi&id=23762


GREENPOWERMONITOR.IT

http://greenpowermonitor.it/rassegna-stampa/idroelettrico/agsm-crollo-consumi-ma-e-boomrinnovabili-tgverona/05-09-2014/


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L'altra faccia della mala estate: bolletta mai cosĂŹ leggera VERONA - L'Agsm lo certifica: l'estate della pioggia e del fresco ha spento i condizionatori e determinato consumi elettrici ai minimi ÂŤstoricv>. A PAGINA 5 Orsato

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dato Contrazioni del 10% rispetto allo scorso anno e del 17% negli ultimi sei

« Con la pioggia bollelìe meno care» Agsm, nell'estate più fresca del decennio crollano i consumi energia elettrica VERONA - Se l'estate piovosa ha fatto penare gli albergatori, c'è anche chi risparmia. Sono i comuni cittadini, quelli alle prese , ogni mese, con la bolletta della luce. Ebbene : da dodici anni a questa parte non hanno mai consumato così poco. E quanto emerge dai dati di Agsm, l'azienda veronese che ha acquisito la rete Enel nel 2002: da quella data si è verificato il record negativo di consumi durante il trimestre estivo. Un calo a doppia cifra: -10% rispetto lo scorso anno e -17% sulla media degli ultimi 6 anni. Sempre in rapporto alla media degli ultimi anni, il trend dei consumi ha frenato soprattutto nel mese di agosto (-19,6%), seguito da luglio (-18,5%) e giugno (-11,7%). Difficile capire che ruolo gio-

chi, in tutto ciò, la crisi economica. Di certo, Giove Pluvio ha aiutato: durante l'estate, un giorno su due ha visto la pioggia, per la precisione, ci sono state precipitazioni in 44 giorni sui 92 di giugno, luglio e agosto, secondo quanto rileva la stazione dell'Aeronautica militare di Villafranca. Ancora più piovoso il tempo nella zona pedemontana della provincia, capoluogo compreso. «Numeri - spiega il presidente della partecipata, Paolo Paternoster - la dice lunga sugli effetti del maltempo che se da una parte ha provocato una contrazione dei consumi, dall'altra ha segnato un risparmio sulla bolletta energetica dei cittadini. Mai come ora però possiamo considerarci soddisfatti di aver puntato sulle rinnovabili, autentiche protagoniste dell'estate e in grado di coprire, da sole, gran parte del fabbisogno elettrico di Verona e provincia». Per quanto riguarda le rinnovabili, la crescita delle centrali Agsm si attesta sui 148 gigawattora di energia idroelettrica: quantitativo prodotto nel periodo gennaio - agosto dalle quattro centrali veronesi (e trentine) di Masocorona, San Colombano, Tombetta e Chievo, che hanno segnato un incremento del 19% sullo stesso periodo del 2013 e addirittura del 160,6% sul 2012. In aumento anche l'eolico del parco di Rivoli Veronese, che nei primi otto mesi dalla sua inaugurazione ha prodotto 11,8Gwh di energia elettrica: +18,6% rispetto agli obiettivi previsti. «Nel 2013 la produzione di energia pulita è cresciuta del 130%» fa sapere il direttore generale di Agsm Giampietro Cigolini.Una conferma del trend estivo arriva anche da un report del Cnr, uscito nei giorni scorsi. L'estate 2014 è stata la più fresca del decennio (segnato da anni molto caldi) battendo anche quella del 2002.

D.O.

Climatizzatore a palla e una ragazza accaldata che si disseta: una scena vista davvero poco in questa estate veronese fresca e assai umida

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AGSM VERONA

CONSUMI ELETTRICI AL MINIMO BOOM DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Gelata estiva sui consumi elettrici a Verona, ma è boom per idroelettrico ed eolico. Secondo le rilevazioni di Agsm, l'estate fredda e piovosa del 2014 ci riporta infatti indietro di decenni, con un record negativo sui consumi senza precedenti da quando Agsm ha acquisito la rete Enel, nel 2002. "II dato rilevato nei mesi di giugno, luglio e agosto - ha detto il presidente della multiutility veronese, Paolo Paternoster - la dice lunga sugli effetti del maltempo

Paolo Paternoster che se da una parte ha provoca dei cittadini". La crescita delle cato una contrazione dei consurinnovabili è sostenuta dalmi, dall'altra ha segnato un l'energia idroelettrica prodotta risparmio sulla bolletta energetidalle quattro centrali veronesi di

Giampietro Cigolini Masocorona, San Colombano, Tombetta e Chievo. Vola anche l'eolico di Agsm al Parco di Rivoli Veronese. "Nel 2013 la produzione di energia pulita è cresciuta del 130% - commenta il direttore generale di Agsm Giampietro Cigolini - segno che l'impegno di Agsm nelle rinnovabili è la strada giusta per far fronte a un difficile contesto economico ed energetico".

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ULTITILITY. Le rilevazioni dell'azienda

Agsin, calo del 10% dei* consunn estivi per pioggia e treddo Paternoster: «Fabbisogno coperto in gran parte da fonti rinnovabili» Gelata estiva sui consumi elettrici a Verona, ma è boom per idroelettrico ed eolico. Lo comunica l'azienda comunale Agsm, perla qualel'estatefredda e piovosa riporta indietro di decenni, con un record negativo senza precedenti dal 2002 quando Agsm ha acquisito la rete Enel. Il dato di giugno, luglio e agosto», afferma in una nota Paolo Paternoster, presidente della multiutility, «la dice lunga sugli effetti del maltempo che se da unaparte haprovocato una contrazione dei consumi, dall'altra ha segnato un risparmio peri cittadini. Mai come ora però», precisa Paternoster. «possiamo considerarci soddisfatti di aver puntato sulle rinnovabili, autentiche protagoniste dell'estate e in grado di coprire, da sole, gran parte del fabbisogno elettrico di Verona e provincia». I consumi segnano -10% rispetto al pari periodo 2013 e -17% sulla media degli ultimi 6 anni. Sempre in rapporto alla media degli ultimi anni, il trend dei consumi ha frenato soprattutto in agosto -19,6%, seguito da luglio -18,5 e giugno -11,7. Adeterminare il picco negativo dei consumi le basse temperature e 44 giorni di pioggia su 92 (fonte: stazione meteo Villafranca), con 18 giorni di precipitazioni in luglio, 14 in giugno e 12 in agosto.

Paolo Paternoster La crescita delle rinnovabili è sostenuta dai 148Gwh di energia idroelettrica prodotta nel periodo gennaio-agosto dalle centrali veronesi di Masocorona, San Colombano, Tombetta e Chievo, che hanno segnato un+19% sullo stesso periodo 2013 (124Gwh) e +160,6% sul 2012 (56Gwh). Vola anche l'eolico al Parco di Rivoli Veronese Monte Mesa, sottolinea Agsm, che a 8 mesi dall'inaugurazione ha prodotto 11,8Gwh di energia elettrica: +18,6% rispetto agli obiettivi previsti. «Nel 2013 la produzione di energia pulita è cresciuta del 130%», commenta Giampietro Cigolini direttore generale diAgsm, «e solo nell'ultimo biennio abbiamo realizzato quattro nuovi impianti eolici, segno che l'impegno di Agsm nelle rinnovabili è la strada giusta per far fronte a un difficile contesto economico ed energetico». @

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L'assise dovrebbe tenersi entro gennaio

Verona, slitta ancora il congresso Il segretario Paternoster guida la corrente «salviniana» VERONA - La Lega veneta terrà in settembre quattro importanti congressi provinciali (a Padova, Vicenza, Venezia e Treviso) mentre quello di Verona sarà convocato subito dopo, e si svolgerà entro la fine dell'anno o al massimo entro gennaio. Flavio Tosi ha deciso i tempi, e adesso parte il conto alla rovescia. A Verona, il mandato di segretario provinciale di Paolo Paternoster è scaduto già dallo scorso mese di maggio. Ma il congresso è via via slittato. Forse anche perché l'appuntamento è delicato: dall'ultimo appuntamento, infatti, la geografia interna è cambiata, e non di poco. Paternoster fu eletto nel maggio 2011 dal gruppo che fa capo a Flavio Tosi, battendo allo sprint le correnti avversarie, capitanate da Alessandro Montagnoli, Federico Bricolo e Francesca Martini: Tosi

ottenne il63%o dei consensi, Montagnoli il 3o e l'outsider Paolo Menegazzi il 7. Adesso, invece, Bricolo è letteralmente scomparso dalla scena, la Martini è al fianco di Tosi ma proprio il segretario in carica, Paternoster, è uno degli oppositori interni del sindaco. Paternoster è infatti sulle posizioni più «tradizionaly> del mondo leghista, quelle che puntano all'indipendentismo dall'Italia, sollevando le parole d'ordine degli «anni d'oro» della Lega, contro l'immigrazione, contro «quelli di Roma» e, adesso, per l'abbandono dell'euro e il ritorno alla lira. Posizioni rilanciate dal segretario federale, Matteo Salvini, ma decisamente in contrasto con la linea «moderata» seguita ormai da anni da Tosi. E le differenze politiche hanno modificato la geografia interna.

I «tradizionalisti», se così li si vuol chiamare, fanno capo appunto a Paternoster, ma hanno dalla loro anche l'europarlamentare Lorenzo Fontana (che chiuse la campagna elettorale europea a Oppeano, al fianco di Alessandro Montagnoli invitando a votare per Salvini: il che, essendo due le preferenze possibili ed essendo intuibile che Fontana avrebbe gradito un voto per se stesso, escludeva di poter dare la preferenza anche a Tosi). Salviniani di ferro sono poi i Giovani Padani. E su posizioni diverse da quelle di Tosi è adesso anche il senatore Paolo Tosato. Al fianco di Tosi ci sono invece, tra gli altri, l'onorevole Matteo Bragantini, i «regionaly> Luca Coletto, Andrea Bassi e Giuseppe Stoppato, gli assessori comunali Gigi Pisa, Enrico Corsi ed Enrico Toffali, l'ex presidente della Provincia Fabio Venturi (trait d'union con la Lista Tosi) e i «provincial» Ivan Castelletti e Marco Ambrosini. Due schieramenti pronti a contarsi, in una battaglia tutta da seguire, da una parte con la ricandidatura di Paternoster, dall'altra con la proposta di un segretario «tosiano doc» (erano circolati i nomi di Matteo Bragantini e di Ivan Castelletti). Il rinvio ai prossimi mesi, però, potrebbe lasciare spazio anche a un accordo unitario. Che potrebbe essere legato anche a vicende amministrative: Paolo Paternoster è il presidente della sempre più importante Agsm, e potrebbe forse lasciare la segreteria se avesse la prospettiva di rimanere al piano più alto di lungadige Galtarossa.

Llllo Aldegheri 0 RIPRODUZIOPJ E RISEPVATA

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Prime schermaglie in vista delle regionali tra i due primi cittadini

Lista Bftonci per Zaia? Tosi frena «Ci lche da concordare, si vedrà» LiYr 3doptu esull'asses sore alla :arútàaPadova: « l idtispt°r. mo» VERONA - Una lista Bitonci a sostegno di Zaia per le Regionali del 2015? Il segretario nathionai della Lega Nord, Flavio Tosi, prende tempo, rinviando a data da destinarsi il verdetto sulla proposta del sindaco di Padova Massimo Bitonci: «Sarà una strategia che dovremo concordare con la coalizione dice Tosi - perché non ci sarà solo la Lega a sostegno di Zaia, ma ci sarà la Lega con il centrodestra e quindi è chiaro che ci sarà un affrancamento, non solo dei partiti tradizionali ma anche di una o più liste civiche. Dobbiamo mettere assieme le forze, poi si deciderà il nome e le tipologie delle civiche, ma dovranno coinvolgere il maggior numero di soggetti possi-

per quest'ultimo, e per tutti i detrattori delle civiche, i voti devono confluire sulla lista ufficiale del partito, per rafforzarlo. «Le civiche ci rubano solo consenso, indebolendo noi e dando uno strapotere ai candidati». Viceversa, per i sostenitori delle civiche queste ultime sono irrinunciabili perché permetterebbero di allargare il consenso oltre i tradizionali steccati padani: «Ci sarà un ragionamento di sistema fatto tra alleati, compreso chi rappresenta le liste civiche, per vedere quale sarà la situazione migliore. Adesso non si può dire se ci sarà la lista Tosi o la lista Biton-

ci, anziché la lista legata a qual-

ben sapendo che gli ultimi quattro assessori sono stati tutti espressione della Lega veronese, e cioè di Tosi: «Credo che tutti i sindaci dei comuni capoluogo legittimamente sperino che il prossimo assessore alla Sanità sia della propria città. Lo spera Bitonci, lo spero io, lo spera Variati; i sette sindaci dei sette capoluoghi del Veneto hanno la stessa speranza. Sono comunque visioni compatibili, gli assessori sono dieci. Da molti anni l'assessore è veronese? Meglio per Verona». Intanto ieri si è tenuto il consiglio nazionale del partito che ha confermato le date dei congressi provinciali: 13 settembre Padova, 28 settembre Venezia, 1 ottobre Vicenza, 12 ottobre

Treviso (tutte segreterie commissariate); Belluno e il Veneto Orientale hanno già scelto in febbraio, Rovigo, scaduta da un pezzo, attenderà i congressi nelle sezioni commissariato. Si è poi parlato delle strategie da adottare in vista delle elezioni dei sindaci nelle «nuove Province» (accordi col centrodestra a Verona, Padova e Vicenza, listone bipartisan a Belluno) e risolto qualche problema con alcuni tesseramenti chiusi dopo il limite del 30 giugno (sotto congresso è sempre altatensione per timore di brogli).

A.C. Ma.Bo.

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bili che si riconoscano nell'ambito liberale e popolare del centrodestra». Va detto che lo stesso Tosi, in tempi non sospetti, propose di creare una sua lista a sostegno della ricandidatura del governatore, ricevendo un secco stop dal segretario federale Matteo Salvrni: «Se Luca vorrà, ci sarà oltre alla lista della Lega anche una "lista Zara" disse Salvini - Di altre liste non ho sentito parlare. Quando succederà valuteremo. Ma al momento credo che sia più che sufficiente una "lista Zara"». Il tema delle civiche, in casa Lega, è sempre stato argomento di aspro dibattito, sin dai tempi di Giampaolo Gobbo:

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cun altro. Si sa per certo che ci saranno una o più civiche che affiancheranno Zara, da stabilire rimane la composizione e la denominazione» sfugge di nuovo Tosi che, a dispetto del passato, pare entrato in una fase di non belligeranza. Glissa anche sulla provocazione di Bitonci sul futuro assessore regionale alla Sanità: «Dev'essere un padovano» ha detto Bitonci,

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In un'intervista pubblicata ieri dal Corriere dei Veneto e di Verona, il sindaco di Padova Massimo Bitonci ha rilanciato indirettamente la sfida a Flavio Tosi sulle liste civiche perla candidatura di Zaia e sul futuro assessore regionale alla SanitĂ . A destra, Tosi con il segretario provinciale Paolo Paternoster

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