Agricoltore cuneese luglio 2013

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Vitivinicoltura

Documenti digitali vino: sì, ma adagio Confagricoltura ha richiesto un alleggerimento burocratico IN ATTESA DELL'APPROVAZIONE DEL DECRETO

tuzione all’attuale convalida in Comune dei documenti per i quali essa è prevista. A questo proposito Renato Negro, presidente delle sezione Vini Bianchi di Confagricoltura, precisa: “Tale codice univoco, che la prima proposta stabiliva doveva essere rilasciato per ogni forma di trasporto, non sarebbe più richiesto per i trasporti di prodotti vitivinicoli già confezionati in recipienti fino a 60 litri etichettati e dotati di sistema di chiusura”. “Come associazione agricola siamo decisamente preoccupati per il continuo aggravio burocratico sulle spalle del settore vitivinicolo - afferma il presidente provinciale Oreste Massimino -, un peso che difficilmente trova eguali in altri settori e Paesi”. Entro pochi giorni è attesa comunque la versione definitiva del decreto.

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e perplessità e le richieste che Confagricoltura ha presentato per placare la “telematizzazione” in ambito vitivinicolo hanno spinto il Ministero per Politiche agricole e Forestali a riconsiderare le sue disposizioni iniziali secondo cui, a partire dall’agosto 2013, per tutti i documenti di trasporto dei prodotti vitivinicoli sarebbe stato obbligatorio l’impiego di supporti informatici. “La telematizzazione potrebbe essere di aiuto alle aziende del comparto - dichiara Gianluca Demaria, presidente della sezione Vini Rossi di Confagricoltura Cuneo -, ma bisogna procedere con gradualità, senza fretta o scadenze rigide e considerarla per il momento facoltativa, ammettendo in alternativa il cartaceo quando non è possibile utilizzare il sistema informatizzato”. L’associazione agricola ha proposto inoltre di esonerare i prodotti imbottigliati in quanto il lotto in etichetta e la fascetta sono già più che sufficienti a dimostrare non solo l’avvenuta certificazione, ma anche il controllo e la rintracciabilità. La nuova bozza di decreto applicativo in fase di discussione rimanderebbe a successivi provvedimenti l’obbligo di telematizzazione, consentirebbe di proseguire con l’uso degli stampati cartacei (D.D.T. e D.A.) ad eccezione dei trasporti negli stati membri e introdurrebbe l’impiego della Posta Elettronica Certificata (PEC) per ottenere il codice “MVV” (codice alfanumerico di controllo), come eventuale sosti-

e v e n t o A ROMA

Presentati Roero e Roero Arneis 69.000 q di uve, 48.200 hl di vino, 950 ha coltivati, ovvero 6 milioni e mezzo di bottiglie prodotte nei 19 Comuni della zona di produzione. Questi i numeri che contraddistinguono il Roero e il Roero Arneis Docg, presentati al Grand Hotel Flora di Roma. L’iniziativa, che ha visto protagoniste 72 aziende produttrici, con oltre 125 rinomate etichette, è stata voluta dalla Cciaa di Cuneo, grazie alla sua azienda speciale CEAM (Centro Estero Alpi del Mare), in collaborazione con: vitivinicoltori, enoteca del Roero di Canale, associazione dei Comuni del Roero, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Ima Piemonte, Associazione romana Sommelier, Fipe Confcommercio Roma, Arte dei Vinattieri e Unioncamere.

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L’Agricoltore cuneese N. 05 • luglio 2013

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