L'Agricoltore Cuneese - Dicembre 2022

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2023, la PSA preoccupa ancora NUOVA PAC VITIVINICOLTURA GRANDI CARNIVORI FRUTTICOLTURA 09/2022 Cosa prevedono i cinque ecoschemi Il clima influenza sempre più la difesa dei vigneti L’Europa si muove per contrastare i lupi Mele, buona produzione male i prezzi ai frutticoltori POSTE ITALIANE S.P.A.SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, NO/CNANNO XXN. 09•2022DICEMBRE 2022

Inottemperanza www.confagricolturacuneo.it

Confagricoltura Cuneo

grazie alla fiducia dei suoi soci

Nel trascorso 2022 la Confagricoltura di Cuneo è riuscita a tagliare importanti traguardi grazie soprattutto alla fiducia che un numero sempre maggiore di soci riserva all’associazione. Questo spirito, inoltre, viene trasmesso ad altri e in modo positivo sostiene la crescita generale che ha permesso all’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo di collocarsi ai vertici in Piemonte, in termini di associati, pratiche svolte e fascicoli aziendali, e ai primi posti a livello nazionale. Una grande soddisfazione, ma anche una maggior responsabilità nei confronti di tante aziende agricole e famiglie. Di questo ringraziamo tutto il Consiglio, rinnovato qualche mese fa, per la lungimiranza e programmazione con cui lavora per favorire lo sviluppo della nostra organizzazione e tutti i nostri collaboratori per l’impegno profuso.

Negli ultimi mesi abbiamo rinnovato gli uffici di Savigliano, nel 2023 sarà la volta delle sedi di Saluzzo e Alba. Interventi necessari per mettere i nostri collaboratori nelle condizioni di lavorare al meglio e ai nostri soci di avere locali più funzionali e moderni per

IN PIEMONTE

DA PSA

Etichettatura ambientale degli imballaggi

PAG. 17

cresce
I NUMERI DI QUESTO NUMERO
680 esemplari sulle Alpi centro occidentali nel 2020/2021 LUPI NORD-OVEST 20mln danno mensile in milioni di euro per la suinicoltura DANNI
Roberto Abellonio direttore di Confagricoltura Cuneo
7.000 ettari coltivati a melo in Piemonte MELE
servizi
A tutte le famiglie dei nostri soci e
migliori auguri per un sereno 2023. È in distribuzione presso gli uffici di Confagricoltura Cuneo il Calendario di Campagna 2023. Vieni a ritirare la tua copia gratuita. Calendario 2023 ottemperanzaalDECRETOLEGISLATIVO14agosto2012,n.150. Attuazionedelladirettiva2009/128/CE www.confagricolturacuneo.it Scopri lenostresedi NUMERO UFFICIO ZONA 331.4915518 CAA ALBA 331.4915516 FISCALE ALBA 339.5634561 PAGHE ALBA 339.5401060 CAA CUNEO 339.5401054 FISCALE CUNEO 339.5635193 CAA MONDOVI 339.5401004 FISCALE MONDOVI 339.5966337 FISCALE SALUZZO 339.5634650 PAGHE SALUZZO 339.5634563 CAA SAL.- SAV. 339.5401670 FISCALE SAVIGLIANO 366 4059712 PAGHE SAVIGLIANO CONTATTI UFFICIO PROVINCIALE DI CUNEO Tel: 0171/692143 – 0171/344494 Fax: 0171/698629 E-mail: cuneo@confagricoltura.it 3,9 valore in miliardi di euro del Piano strategico italiano NUOVA PAC PER L’ITALIA Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Cuneo 3 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
al passo con i tempi.
collaboratori i

La nuova Pac avanza e introduce 5 ecoschemi

“La Commissione Europea ha approvato il Piano strategico italiano per la Pac, con 37 miliardi per i prossimi 5 anni a sostegno della competitività e della sostenibilità del settore produttivo agricolo e agroalimentare. È un’ottima notizia, per un provvedimento molto atteso da tutto il comparto. Ringrazio quanti hanno lavorato per garantire questo esito e ribadisco l’importanza del coordinamento strategico con le Regioni”. Con queste parole il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha accolto lo scorso 2 dicembre il “sì” di Bruxelles alla proposta del nostro Paese sulla Politica Agricola Comune 20232027.

Un entusiasmo a cui, tuttavia, fa da contraltare una sorta di rammarico del presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: “Purtroppo non è stata recepita all’interno del documento, una delle più importanti richieste che avevamo avanzato: premiare in primis le aziende che investono, creano occupazione e sanno essere competitive sul mercato. Adesso è importante inoltre

che la versione definitiva del Piano rispetti quanto concordato al tavolo di partenariato”.

Una versione definitiva che, nel momento in cui L’Agricoltore va in stampa, non è ancora stata ufficializzata perché proprio nelle ore in cui stiamo scrivendo si stanno predisponendo i vari decreti attuativi che consentiranno la piena operatività dalla nuova PAC a partire dal prossimo 1° gennaio. Tuttavia, come già fatto negli ultimi due numeri del giornale, è possibile analizzare il risultato dei mesi di lavoro e di confronto tra le istituzioni italiane e quelle europee conclusisi con la fumata bianca di inizio dicembre. Si tratta di un pacchetto di misure a sostegno dell’agricoltura che, con i suoi 36,9miliardi (tra pagamenti diretti, interventi settoriali e sviluppo rurale), rappresenta la prima voce di spesa del bilancio comunitario. Una cifra importante, ma comunque più bassa rispetto alla precedente e che vede nella sua distribuzione anche una drastica diminuzione dei contributi di base. L’obiettivo è destinare maggiori risorse alle aziende che avranno comportamenti virtuosi,

Allevamenti zootecnici

Riduzione farmaco veterinario e pascolo allevamento brado

LIVELLO 1 - Riduzione dell’antimicrobico resistenza Pagamenti per gli allevamenti (bovini tutti, ovini tutti, caprini tutti, bufalini, suini tutti) che adottano politiche di contenimento dell’utilizzo dei farmaci.

LIVELLO 2 - Adesione al sistema SQNBA* e svolgimento dell’intero ciclo o di una parte di esso al pascolo Pagamento per le aziende che aderiscono al sistema di certificazione volontaria SQNBA* impegnandosi al pascolamento dei capi, con il rispetto degli impegni previsti dal relativo disciplinare. Al fine di evitare speculazioni, il pagamento è concesso unicamente al capo e non alla superficie.

Specie a premio e periodo minimo di pascolo Bovini da latte e duplice attitudine

- Vacche: almeno 30 giorni/anno

- Manze: almeno 3 mesi/anno Bovini da carne

- Fattrici e vitelli: almeno 4 mesi/ anno Suini - almeno 4 mesi/anno in allevamento confinato semibrado.

Possibile deroga all’adesione al sistema SQNBA per gli allevamenti bovini di piccole dimensioni e per gli allevamenti biologici i cui impegni sono stabiliti dal rispettivo disciplinare.

*Il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale è costituito dall’insieme dei requisiti di salute e di benessere animale superiori a quelli delle pertinenti norme minime europee e nazionali. È disciplinato dal Decreto interministeriale n. 341750 del 2 agosto 2022. Attualmente si è in attesa dei decreti attuativi dei ministeri dell’Agricoltura e della Salute che andranno a specificare altri aspetti inerenti la disciplina produttiva, il marchio distintivo con cui identificare i prodotti conformi le procedure di armonizzare e di coordinamento dei sistemi di certificazione e di qualità autorizzati, le misure di vigilanza e controllo, le modalità di utilizzo dei dati disponibili nelle banche dati esistenti, nazionali e regionali. L’adesione al SQNBA è su base volontaria, accessibile presentando apposita istanza ad un Organismo di Certificazione scelto tra quelli iscritti nell’elenco disponibile sul sito istituzionale del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF).

ad esempio, in ambito di sostenibilità ambientale, benessere animale e sicurezza sul lavoro. Tra le principali novità ricordiamo la deroga all’alternanza delle colture per il 2023, una nuova

programmazione dei Titoli PAC e l’introduzione per la prima volta di un sostegno redistributivo al reddito. Rimangono invece sostanzialmente invariate le regole per l’accesso alla riserva con pri-

ECO - 1
PERCORSO
APPROFONDIMENTO
AGRICOLA COMUNE
CONTINUA IL
DI
DELLA POLITICA
2023-2027
4 IN PRIMO PIANO L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022

orità a giovani e nuovi agricoltori, e alle aziende in zone montane e zone svantaggiate. Confermata anche la condizionalità che viene rafforzata sia con regole ancor più stringenti per l’accesso al contributo base, sia attraverso l’introduzione della “condizionalità sociale” per il rispetto delle norme di sicurezza e salute sul

lavoro. Confermate, inoltre, anche le risorse per premiare i giovani fino a 40 anni. Ma soprattutto, la novità principale è rappresentata dall’introduzione dei cosiddetti ecoschemi: regimi volontari per il clima e per l’ambiente che sostituiscono parzialmente quello che era il premio Greening. Vediamoli nel dettaglio.

Inerbimento colture arboree permanenti

Riguarda tutte le superfici occupate da colture permanenti (legnose agrarie) e altre specie arboree permanenti a rotazione rapida. I parametri/requisiti sono i seguenti: Impegno nell’assicurare tra il 15 settembre e il 15 maggio dell’anno successivo, la presenza di copertura vegetale erbacea spontanea o seminata nell’interfila o per le colture non in filare, all’esterno della proiezione verticale della chioma. La copertura vegetale deve essere assicurata sul 70% della superfice oggetto d’impegno. Non effettuare il diserbo chimico

nell’interfila o per le colture non in filare, all’esterno della proiezione verticale della chioma.

Non effettuare lavorazioni del terreno nell’interfila o per le colture non in filare, all’esterno della proiezione verticale della chioma, durante tutto l’anno. È consentito qualsiasi metodo di semina che non implichi la lavorazione del suolo.

Durante tutto l’anno, gestire la copertura vegetale erbacea esclusivamente mediante operazioni meccaniche di sfalcio, trinciatura sfibratura della vegetazione erbacea.

Oliveti di rilevanza paesaggistica

Un contributo aggiuntivo per gli oliveti considerati di particolare valore paesaggistico e storico, vale a dire quelli con una densità media inferiore a 300 piante/ettaro e quelli indivi-

duati dalle Regioni, fino ad un massimo di 400 piante/ettaro, in base ad elementi oggettivi quali l’architettura degli impianti, le tecniche di allevamento ed altre pratiche tradizionali.

Sistemi di foraggere estensive

Sono ammissibili tutte le superfici a seminativo in avvicendamento con l’obiettivo di introdurre in avvicendamento colture leguminose, foraggere e da rinnovo al fine di impegnarsi alla gestione dei residui per compensare le emissioni di CO2. I requisiti sono i seguenti: Avvicendamento almeno biennale con presenza di colture leguminose e foraggere, nonché di colture da rinnovo, inserendo nel ciclo di rotazione, per la medesima superficie,

almeno una coltura miglioratrice proteica o oleaginosa, o almeno una coltura da rinnovo. Sulle colture leguminose e foraggere non è consentito l’uso di diserbanti chimici e di altri prodotti fitosanitari nel corso dell’anno. Sulle colture da rinnovo è consentito l’uso della tecnica della difesa integrata. Ad eccezione delle aziende zootecniche, obbligo di effettuare l’interramento dei residui (anche per paglie di cereali autunno vernini).

Misure specifiche per gli impollinatori

Contributo per chi nelle coltivazioni arboree di superficie minima di almeno 0,25 ettari, su una larghezza minima di 20 metri, mantiene nell’anno di impegno, una copertura dedicata con piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere ancora da determinare ndr), nell’interfila o, per le colture non in filare, all’esterno della proiezione verticale della chioma. La copertura vegetale deve essere assicurata su almeno il 70% della superficie oggetto d’impegno. Contributo per chi nei seminativi mantiene nell’anno di impegno una copertura dedicata con piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere ancora da determinare ndr), su una superficie minima di almeno 0,25 ettari, con una larghezza minima di 20 metri, e una distanza da 3 a 5 metri

da colture limitrofe (fascia di rispetto) dai bordi dei campi o da altre colture. Inoltre occorre non eseguire operazioni di sfalcio, asportazione, trinciatura o sfibratura delle piante di interesse apistico su tutta la superficie delle coltivazioni arboree e dei seminativi, per tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura. Non utilizzare diserbanti chimici e fitosanitari (anche sulla coltura arborea) ed eseguire il controllo esclusivamente meccanico o manuale di piante infestanti non di interesse apistico su tutta la superficie oggetto di impegno. Per i seminativi, dopo il completamento della fioritura sulla superficie oggetto d’impegno è possibile effettuare la semina di una coltura. Non è cumulabile con l’ECO-2 per le colture arboree.

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5 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022

Serve una strategia per la filiera agroindustriale

Economia interna ed europea con un ampio respiro oltre i confini del Continente verso quei mercati che possono contribuire alla stabilità del sistema agroindustriale italiano. Questa è la direttrice lungo la quale si sono sviluppati i due giorni di assemblea Generale di Confagricoltura a Roma che il 14 e 15 dicembre scorso ha chiamato a raccolta le personalità di spicco della politica e dell’economia. Per Confagricoltura Cuneo erano presenti Enrico Allasia e Michele Ponso. Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, insieme al presidente della Confederazione, Massimiliano Giansanti, ha espresso la necessità di un piano strategico che riguardi la filiera nazionale del cibo. Di energia e credito si è parlato nella tavola rotonda con gli Ad di Enel e Crédit Agricole, Francesco Starace e Giampiero Maioli. Due partner di Confagricoltura per percorsi dedicati alle imprese e al PNRR.

I messaggi di Mattarella e Meloni

Sicurezza alimentare, produttività e tutela delle zone rurali, sono stati i tre temi sottolineati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei suoi auguri di buon lavoro all’assemblea. Materie prime, filiere di qualità, credito, modernizzazione tecnologica e ricambio generazionale sono stati, invece, gli argomenti su cui ha posto l’accento nel suo messaggio alla platea, la premier Giorgia Meloni. Una traccia ripresa anche dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che si augura un aggiornamento della PAC alla luce degli attuali livelli

inflazionistici, e l’introduzione, da parte di Bruxelles, di una gradualità nella stretta all’uso dei fertilizzanti per non mettere a rischio la

produttività agricola nazionale. La PAC garantirà l’aumento della produzione agricola di cui l’Europa ha bisogno e il Parlamento Europeo garantirà ulteriori tutele per le indicazioni geografiche e regole condivisibili sull’uso dei fertilizzanti. È la promessa fatta dalla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola.

Siccità, carenza di fertilizzanti e crisi energetica impongono un cambio di direzione verso uno sviluppo economico sostenibile. Lo ha detto

“Investire di più per il Made in Italy, altrimenti si perde in competitività. Il nostro messaggio è chiaro. Occorre destinare più risorse alle misure in grado di sostenere la crescita del prodotto interno lordo, da cui dipende anche la tenuta dei conti pubblici e dell’occupazione. Il 2022 è stato un anno difficile e le prospettive per il 2023 non sono migliori. Non è ancora chiaro il nuovo assetto che emergerà dalle crisi in atto e sono incerte anche le prospettive della globalizzazione, ma risulta già evidente che la copertura del fabbisogno di prodotti essenziali non può più essere affidata a terzi.

Il governo tedesco ha varato un programma di sostegni pubblici per un 200 miliardi di euro, mentre le Pmi francesi, per tutto il 2023 riceveranno un aiuto che coprirà almeno il 20% delle spese energetiche. In questo modo si è creata una situazione di disparità competitiva tra le imprese che mette a rischio il regolare funzionamento del mercato unico.

In questo scenario tutta l’attenzione deve essere rivolta agli interventi in grado di sostenere l’attività economica, l’occupazione e la capacità di spesa dei consumatori. Le misure per contenere il caro bollette, nel primo trimestre 2023, sono una scelta del governo di assoluta rilevanza, che va necessariamente prorogata, anche se non sarà facile trovare le risorse necessarie. Sono urgenti i provvedimenti a sostegno della liquidità delle imprese prolungando, in prima battuta, le moratorie sui prestiti accordate durante l’emergenza sanitaria e che scadranno alla fine di quest’anno. Occorre agire, a livello Ue, sui fertilizzanti, suggeriamo di proporre acquisti comuni per ottenere una riduzione dei prezzi e avere a disposizione i quantitativi adeguati alle necessità. E poi bisogna combattere l’inflazione

È finito il tempo di dire che va tutto bene. Le imprese agricole hanno gli stessi problemi del mondo industriale, dal caro energia alla carenza di liquidità. E, in più, lavorano a cielo aperto e fronteggiano i cambiamenti climatici. Sono necessarie scelte opportune e di buon senso che vadano nella direzione della crescita economica, delle infrastrutture per connettere l’agricoltura italiana con il mercato internazionale, dei trasporti, dello sviluppo degli impianti fotovoltaici ed eolici, che riteniamo assolutamente compatibili con il potenziale produttivo dell’agricoltura. Senza investimenti non sarà facile uscire dalla crisi attuale”.

MassimilianoGiansanti,presidentediConfagricoltura IL PRESIDENTE MASSIMILIANO GIANSANTI
6 ASSEMBLEA NAZIONALE L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
“Sostenere l’attività economica, l’occupazione e la capacità di spesa dei consumatori”

con fermezza il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, per il quale le priorità sono tre: solidarietà tra i Paesi Ue, tutela del valore che l’agroalimentare italiano esprime e sostegno al percorso di transizione energetica delle sue imprese.

Del ruolo dell’Unione Europea ha parlato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che vorrebbe dalla Commissione Ue un impegno deciso proprio sul fronte di una politica industriale e commerciale che coinvolga il settore primario.

Su logistica e integrazione dei trasporti (porti, aeroporti, ferrovie, ecc.) e sulla condivisione di progettualità tra il suo ministero e quello dell’Agricoltura, ha battuto il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Matteo

Salvini, il quale punta anche a uno snellimento delle autorizzazioni per gli impianti ad energie rinnovabili.

Ampia la condivisione di vedute tra i protagonisti della due giorni di assemblea di Confagricoltura, sulla necessità di rafforzare gli attuali scambi commerciali esteri e di crearne di nuovi per continuare a garantire alle imprese materie prime e sviluppo. Da qui, la conferma del ruolo che l’Italia riveste e dovrà rivestire nei rapporti con il Bacino Mediterraneo, area ancora più centrale oggi con il muro alzato ad Est dalla guerra in Ucraina.

L’ASSEMBLEA

L’intervento di Giansanti e il pubblico in ascolto
Guarda il video dell’assemblea nazionale inquadrando il QrCode con lo smartphone 7 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022 Vivai BARBERO di Barbero Ing. Ivan • Via Tetti Pertusio, 3 • 12036 REVELLO (CN) Cell. 346/5130966•339/4014542 • info.vivaibarbero@gmail.com • www.vivaibarbero.com Vendita con ritiro in azienda previa ordinazione. Spedizioni in
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Italia

NORD-OVEST

“Ilupi rappresentano un pericolo sempre più grave per gli allevamenti e per il lavoro degli allevatori, non più soltanto nelle aree montane”. Lo dice chiaro e tondo Confagricoltura Cuneo che da tempo ribadisce quanto sia “Necessario che anche le autorità prendano atto della situazione e agiscano con misure di contenimento”. Confagricoltura ha portato la questione all’attenzione dei parlamentari europei, evidenziando come l’eccessiva presenza dei grandi carnivori, in particolare lupi, abbia causato attacchi sempre più frequenti alle greggi e agli allevamenti, procurando ingenti danni economici alle aziende agricole e pericolo per le comunità dei territori montani. È notizia di fine novembre la prima presa di posizione del Parlamento europeo sull’argomento, in cui è stata riconosciuta l’esistenza di un problema di coesistenza che andrà monitorata sulla base di dati scientifici ed è stata approvata una risoluzione per contrastare l’abnorme diffusione dei grandi carnivori, in particolare in montagna.

Grandi carnivori, l’Europa si muove

IL PARLAMENTO UE VOTA PER IL CONTENIMENTO DI LUPI E ORSI. CONFAGRICOLTURA SODDISFATTA

I numeri diffusi al Parlamento europeo

La risoluzione denuncia l’aumento di bestiame uccisi dai lupi, portando ad esempio l’Austria che ha visto un aumento dei capi colpiti del 230%, toccando nel 2021 le 680 unità e citando anche altre situazioni analoghe: 11.849 capi uccisi in Francia, 3.959 in Germania, 616 in Repubblica Ceca, 139 in Belgio, 98 solo in Alto Adige per quanto riguarda l’Italia.

Parlando del territorio nazionale, si ricorda che secondo la relazione dell’ISPRA la distribuzione del lupo, considerando il range minimo di presenza nelle regioni alpine nel 2020-2021 e l’anno biologico della specie (1° maggio 2020- 30 aprile 2021), corri-

sponde al 36,8% del totale del territorio delle regioni alpine. Nel range alpino si documenta in tre anni, dal 2017-2018 al 20202021, un raddoppio delle celle con accertata presenza della specie. L’abbondanza dei lupi nelle regioni italiane alpine, durante l’inverno 2020-2021, è stata stimata di 946 individui, di cui 680 nella parte centro-occidentale e 266 nella parte centro-orientale. La maggior presenza dei branchi e delle coppie di lupi è dunque nelle regioni alpine occidentali e, in particolare, in Piemonte e in provincia di Cuneo Il Parlamento Europeo ha citato anche il programma europeo denominato LIFE, che ha già finanziato numerosi progetti per attenuare i conflitti con la fauna selvatica e promuovere la

coesistenza a lungo termine con i grandi predatori. Tra il 1992 e il 2019, attraverso il programma LIFE, sono stati spesi in media 3,6 milioni di euro all’anno per progetti incentrati sulle misure di mitigazione dei danni causati dai grandi carnivori, cui si aggiungono altri 36 milioni di euro stanziati per progetti in corso sulle misure di mitigazione, quali le recinzioni elettrificate, la presenza attiva dei pastori e l’uso di cani da guardiania in molte regioni diverse dell’UE. Il Parlamento ha concordato che sono necessari ulteriori progetti e ha chiesto un aumento dei finanziamenti LIFE per migliorare la coesistenza con i grandi carnivori, sostenendo la protezione delle specie.

La risoluzione ha infine evidenziato che l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ha classificato come a rischio minimo tre delle nove popolazioni di lupi, tre delle dieci popolazioni di orsi bruni e tre delle undici popolazioni di linci comuni in Europa e ha proposto di prendere in valutazione un declassamento del lupo da specie “strettamente” protetta a “semplicemente” protetta.

PROPOSTO IL DECLASSAMENTO DEL LUPO DA SPECIE “STRETTAMENTE PROTETTA” A “PROTETTA”

680
esemplari sulle Alpi Centro Occidentali nel 2020/2021
LUPI
8 FAUNA SELVATICA L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
di Anna Pellegrino

La richiesta agli Stati membri

Il Parlamento ha invitato la Commissione e gli Stati membri a individuare e sostenere scientificamente le migliori misure preventive possibili per ridurre gli attacchi e i danni causati dalla predazione del bestiame da parte dei grandi carnivori e a sostenere gli agricoltori nella richiesta di tali misure preventive per moltiplicare e ampliare gli approcci di successo. È stata inoltre evidenziata la necessità di un monitoraggio periodico delle popolazioni di grandi carnivori al fine di pianifi-

care strategicamente le azioni di conservazione, applicare sistemi di prevenzione per ridurre i conflitti e valutare i risultati di tutte le azioni.

La transumanza

IL PARLAMENTO

ha invitato la Commissione europea a proteggere e preservare attraverso soluzioni concrete le pratiche agricole tradizionali, come quella della transumanza, e lo stile di vita degli allevatori che si dedicano alla pastorizia. Da 50 anni due generazioni di audioprotesisti al servizio del tuo udito VIA L. NEGRELLI, 1 • CUNEO • TEL. 0171.603072 CI TROVATE ANCHE A BOVES, BRA, CARRÙ, CEVA, FOSSANO, MONDOVÌ, SALUZZO E SAVIGLIANO Vieni a provare gratuitamente l’udito, uno splendido omaggio per te! 205x109.indd 1 07/02/22 08:29

L’orso crea apprensione in Europa
All’interno del documento europeo viene citata anche la pratica della transumanza, inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, che ne ha riconosciuto il valore, evidenziando l’importanza culturale di una tradizione che ha modellato le relazioni tra comunità, animali ed ecosistemi. Nella risoluzione, il Parlamento HA INVITATO LA COMMISSIONE E GLI STATI MEMBRI AD ADOTTARE MISURE PREVENTIVE 9 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022

“È necessario lavorare per la realizzazione di mini invasi”

Da fine settembre, Luca Robaldo (nella foto), sindaco di Mondovì, è il nuovo presidente della Provincia di Cuneo. Lo abbiamo incontrato per sottoporgli alcune questioni attuali e più urgenti riguardanti temi molto importanti per gli imprenditori agricoli e in generale per l’agricoltura cuneese. Presidente Robaldo, Lei ha indicato tra i temi prioritari da affrontare quello della viabilità e della manutenzione strade. Questione da non sottovalutare è anche la viabilità di montagna, dove spesso ci sono tratti dimenticati, ma fondamentali per gli agricoltori che svolgono la loro attività nelle terre alte. Cosa pensate di fare, in generale e soprattutto per quelli?

“Nel mio programma politico amministrativo ho ribadito la volontà come Provincia di fornire supporto ai piccoli Comuni e a quelle aree montane che rappresentano una delle anime della ‘cuneesità’. In quest’ottica si inseriscono le convenzioni che l’ente ha stipulato con le 14 Unioni

Montane presenti nella Granda per definire gli interventi da realizzare sulle “strade bianche” nei territori montani, finanziati dalla quota dei canoni idrici che la Regione trasferisce alla Provincia. Il recupero e la valorizzazione di questi itinerari, utilizzati da un gran numero di escursionisti, ma anche dai margari e dagli agricoltori delle terre alte, costituiscono un primo, ma significativo passo per migliorarne la fruibilità”.

La cronaca quotidiana locale ci consegna innumerevoli esempi di proliferazione incontrollata della fauna selvatica, con cinghiali che scorrazzano indisturbati sui viali cittadini. Per quanto di vostra competenza, avete in mente delle azioni mirate per lenire questo problema?

“La Provincia interviene sul territorio dando attuazione al Piano di depopolamento dei cinghia li, approvato dalla Regione Piemonte, nonché agli altri Piani di controllo relativi al problema della peste suina africana. Dal punto di vista organizzativo stiamo lavorando per aumentare il numero dei nostri agenti di polizia faunistica ambientale, così da poter intervenire in modo più capillare su un territorio molto vasto infestato anche da altri selvatici come caprioli, mini lepri, ghiri, lontre, cornacchie e altri animali che causano danni all’agricoltura”. Minimo deflusso vitale, minimo deflusso ecologico, pozzi e autorizzazioni connesse, ma anche la gestione della rete irrigua in un’epoca di grandi cambiamenti climatici. Per venire incontro alle necessità dell’agricoltu-

ra, come pensa di gestire la Provincia un tema come quello dell’acqua?

“Il 2022 è stato, forse come mai prima d’ora, l’anno della “grande sete” con eventi climatici che hanno reso evidente a tutti l’importanza di disporre di risorse idriche prima di tutto a scopo potabile. La Provincia continuerà a lavorare per un uso più razionale dell’acqua in agricoltura, soprattutto adottando tecniche di risparmio, di efficientamento del sistema irriguo e di coltivazioni con minori esigenze idriche, coinvolgendo le associazioni di categoria. Applicheremo poi le disposizioni regionali di deroga dei deflussi minimi vitali (dmv) per i periodi estivi più siccitosi, nonché di rilasci dei bacini idroelettrici laddove possibili, come avvenuto quest’anno. È necessario, comunque, lavorare per realizzare mini invasi che consentano alla nostra agricoltura, ma anche al servizio idrico, di essere più tranquilli per il mantenimento dei raccolti”.

“GLI INTERVENTI SULLE STRADE DI MONTAGNA COSTITUISCONO UN PRIMO, MA SIGNIFICATIVO PASSO PER MIGLIORARNE LA FRUIBILITÀ”
10 A TU PER TU L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022

Avete di recente nominato un “regolatore delle acque”. Tale figura, prevista dalla normativa nazionale, si occuperà, con l’ausilio dei Consorzi irrigui, di definire i riparti delle acque disponibili nelle condizioni di carenza idrica, consentendo anche di contemperare le diverse esigenze manifestate dai concessionari. Ci spiega come agisce questa figura?

“La nomina di un regolatore delle acque è prevista dalla normativa statale nel caso in cui gli utenti di derivazioni idriche di un’asta fluviale (es. Consorzi Irrigui) non trovino un accordo sulla riduzione dei prelievi e sull’uso razionale dell’acqua a scopo irriguo. La scorsa estate è stata necessaria la sua nomina per il tratto

Dronero-Busca del torrente Maira a causa del mancato accordo tra le utenze di monte e quelle di valle. Grazie al suo intervento (costo a carico degli utenti stessi) si è ottenuto un accordo di riparto che ha permesso alla Provincia di adottare il provvedimento di deroga dei dmv delle varie concessioni e un miglior utilizzo, ai fini irrigui, della ridottissima quantità d’acqua disponibile”.

La Provincia intende mantenere l’attuale orientamento rispetto all’iter autorizzativo sulla valutazione di impatto ambientale ed emissioni in atmosfera?

“Svolgiamo un ruolo tecnico-amministrativo di verifica dell’attuazione delle disposizioni emanate a livello europeo, nazionale e regionale in particolare sull’applicazione delle Mtd cioè le

migliori tecniche disponibili per gli allevamenti. A breve arriveranno nuove disposizioni della Regione sul Piano Stralcio Agricoltura e sul contenimento delle emissioni in atmosfera che renderanno obbligatorie, già a partire dal 2026, tecniche più efficienti di copertura delle vasche di raccolta dei reflui, oltre ad altre indicazioni per ridurre le emissioni in atmosfera di gas climalteranti”.

11 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
“CONTINUEREMO A LAVORARE PER UN USO PIÙ RAZIONALE DELL’ACQUA IN AGRICOLTURA COINVOLGENDO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA”

danno mensile in milioni di euro per il comparto suinicolo

DA PSA

“Dietro ad ogni azienda ci sono famiglie di imprenditori che, in molti casi, hanno fatto investimenti e non possono continuare a vivere nell’incertezza più totale. Girando per l’Italia, purtroppo, ho avuto la sensazione che il problema della Peste Suina Africana sia considerato esclusivamente piemontese e ligure, ma non è così. Alla politica, salvo qualche raro caso, questa situazione sembra non interessare, ma il danno provocato dalla PSA, al momento, è di 20 milioni di euro ogni mese per via della chiusura totale o parziale ai nostri prodotti da parte di molti mercati del mondo, cifra questa che potrebbe decuplicare se l’area infetta dovesse estendersi o peggio il virus dovesse entrare in qualche allevamento. La questione è dannatamente seria, di portata nazionale e, come tale, va affrontata procedendo con un reale e massiccio piano di contenimento dei cinghiali e aumentando drasticamente le risorse per affrontare questa emergenza. Abbiamo bisogno che la politica sia al nostro fianco, come avviene qui in Piemonte, ma così per ora non è”. Dal convegno “Gestione PSA e biosicurezza negli allevamenti

PSA, l’emergenza è di portata nazionale

suini” svoltosi martedì 6 dicembre presso “Le Cupole” a Cavallermaggiore, il presidente nazionale della Federazione Suinicola di Confagricoltura, Rudy Milani, ha richiamato la politica a svolgere un ruolo più incisivo per aiutare il comparto suinicolo ad uscire da questo momento complicato. La mattinata, seguita da oltre 150 allevatori e addetti del settore, si è aperta con i saluti del presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia che ha dichiarato: “Serve un Tavolo regionale permanente per discutere delle questioni connesse alla PSA. Da quasi un anno, ormai, siamo

preoccupati per il diffondersi della malattia, sappiamo cosa va fatto, lo abbiamo ribadito da subito e più volte, ma il piano di contenimento dei cinghiali purtroppo va a rilento. Anche sulla posa della rete metallica che delimita la zona rossa siamo fermi, mancano gli ultimi chilometri. Più in generale, inoltre, non ha senso indennizzare con il sistema del “de minimis” il danno da selvatici; è una battaglia che, come Confagricoltura, stiamo portando avanti a livello europeo”. A seguire Luca Picco, del settore Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare della Regione Piemonte, ha offerto una

fotografia della gestione attuale della malattia in Piemonte, sottolineando gli attori e i passaggi istituzionali che si sono susseguiti dallo scoppio della pandemia di PSA in Piemonte e Liguria ad oggi e ricordando i contraccolpi commerciali provocati dalla chiusura di alcuni Paesi in Sud America e dell’Asia. Mentre Bartolomeo Griglio, del settore Prevenzione, Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare della Regione Piemonte, è intervenuto puntualizzando quali sono le principali misure di biosicurezza necessarie e consigliate in allevamento. Tra queste occorre: prestare la massima attenzione alla pulizia di attrezzature e animali, avere personale formato, limitare gli ingressi di visitatori in azienda ed installare recinzioni e barriere fisiche intorno all’allevamento. A Monica Bassanino, del settore Produzioni agrarie zootecniche della Regione Piemonte, è toccato il compito di entrare nel merito del recente bando “Biosicurezza - mis. 5.1.1 PSR” che prevede sostegni agli allevamenti in materia per 5,4 milioni di euro per domande da presentare entro il 31 gennaio 2023.

A trarre le conclusioni, oltre a Rudy Milani, gli assessori regionali Luigi Icardi (Sanità) e Marco Protopapa (Agricoltura). Il primo, da un lato, ha ricordato come la Regione Piemonte sia intervenuta con la massima celerità fin dal febbraio scorso per prendere provvedimenti al fine di abbattere

L’intervento del presidente Enrico Allasia con il direttore Roberto Abellonio
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DANNI
12 PESTE SUINA AFRICANA L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022

50mila cinghiali, dall’altro, ha precisato che la tutela di allevatori e famiglie passa attraverso finanziamenti nazionali sia per la biosicurezza che per gli indennizzi. Il secondo, invece, ha ribadito la difficoltà a far comprendere la gravità della situazione a livello nazionale, ritenendo altresì poco corretto far ricadere la responsabilità della gestione di questa emergenza tutta sulla Regione e richiamando anche lui la necessità di avere maggiori risorse necessa-

rie ad aumentare gli abbattimenti. Infine, in un videomessaggio anche il ministro per l’Ambiente e la Transizione ecologica, Gilberto Pichetto Fratin non ha voluto far mancare il suo contributo all’incontro: “Il contributo regionale di 5,4 milioni di euro per migliorare le condizioni di igiene e sicurezza negli allevamenti è meritevole di plauso, un’iniziativa concreta a favore del settore zootecnico. La biosicurezza è uno dei fattori primari per affrontare la malattia. Il cinghiale è un crocevia ecologico di rara complessità, la specie perno attorno a cui girano diversi equilibri. Il futuro della sua gestione non può essere lasciato alla sola attività venatoria, ma occorre valutare altri aspetti sul fronte sanitario, dell’azione sull’ambiente e degli effetti sull’agricoltura per arrivare a un nuovo equilibrio”.

PSR MIS 5.1.1

Le condizioni del bando biosicurezza

Cosa prevede il bando della Regione PSR 2014-2022 Operazione 5.1.1. “Sostegno ad investimenti per la biosicurezza degli allevamenti suini”.

Obiettivi e finalità

1) prevenire il contatto tra i suini allevati e il virus della PSA 2) aumentare la biosicurezza negli allevamenti suini piemontesi

Chi può partecipare?

Agricoltori attivi che detengono suini per almeno 10 UBA. Consistenza zootecnica verificata in Anagrafe agricola rispetto al 2022 (2021 per allevamenti localizzati in ZR I e II) Altri requisiti: partita IVA agricola; disponibilità degli immobili (terreni, strutture d’allevamento) oggetto dell’intervento; iscrizione al Registro delle Imprese; iscrizione alla Banca Dati Nazionale Zootecnica.

I requisiti devono essere già posseduti all’atto della presentazione della domanda e devono permanere fino alla data di conclusione del vincolo di destinazione degli interventi. Anche spese già sostenute tra il 7/1/22 e la presentazione delle domande.

Scadenza

Le domande di sostegno possano essere presentate fino al 31 gennaio 2023

Quali interventi?

1) Installare recinzioni a prova di bestiame;

2) Adeguare a criteri di biosicurezza rafforzata: • le zone filtro all’ingresso dell’area pulita; • i varchi carrabili di accesso; • le aree di carico/scarico degli animali; • le piazzole di disinfezione dei mezzi in ingresso, le

strutture di allevamento.

3) Realizzare box di quarantena per i capi di nuova introduzione.

4) Acquistare attrezzature per: • la pulizia e la disinfezione dei locali e delle attrezzature zootecniche cartellonistica, ad uso interno ed esterno, che illustra le norme di biosicurezza in allevamento; • lo stoccaggio sicuro degli animali morti. Interventi non ammissibili: • macchine e/o attrezzature usate; • beni oggetto di vincoli o ipoteche; • materiale di consumo o di beni non durevoli; • trattrici; • interventi edilizi non direttamente connessi agli obiettivi del bando; • la mera sostituzione di strutture o attrezzature già presenti in azienda;• i contributi in natura; • nel caso del leasing, i canoni pagati dal beneficiario oltre la data di presentazione della domanda di saldo, nonché tutti i costi connessi al contratto di locazione finanziaria; • investimenti già cofinanziati nell’ambito delle Op. 4.1.1, 4.1.2 e 4.1.3 del PSR; • investimenti oggetto di altre fonti di finanziamento, compreso il credito d’imposta; • l’IVA

Caratteristiche del sostegno Budget disponibile: 5,4 milioni di euro. In corso di approvazione l’inserimento top-up di ulteriori 8,5 M euro (Aiuti di Stato)

Aliquota: 80% della spesa ammissibile.

Contributo massimo per domanda ammessa: 100.000 euro.

1 domanda = 1 allevamento (possibile presentare più domande per CUAA) No soglia minima di spesa.

La folta platea di allevatori e addetti del settore IL PRESIDENTE
13 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
RUDY MILANI DURO “ALLA POLITICA, SALVO QUALCHE RARO CASO, IL PROBLEMA SEMBRA NON INTERESSARE”

Esiste un fertilizzante organico, prodotto a partire da reflui zootecnici, che si possa ottenere con un processo di trasformazione sostenibile sia sotto il profilo delle emissioni che dei costi? E che magari sia anche facilmente trasportabile ed utilizzabile con i comuni sistemi di distribuzione dei fertilizzanti chimici? La risposta è sì. Grazie all’Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DiSAFA) e il contributo

Con “FiReZof” il liquame suino diventa fertilizzante

CONFAGRICOLTURA CUNEO PARTNER DEL PROGETTO DELL’UNIVERSITÀ DI TORINO E SOSTENUTO DALLA CRC di Anna Pellegrino

della Fondazione CRC, con il progetto FiReZof si è realizzato un fertilizzante organico prodotto a partire dal liquame suino, coinvolgendo l’azienda suinicola dei fratelli Bonetto di Racconigi e l’azienda frutticola dei fratelli Pansa di Lagnasco. Tra i partners del progetto Confagricoltura Cuneo, le sezioni Meccanica Agraria (DiSMA), Chimica Agraria (DiSCA) e Colture Arboree (DiSAR) del DISAFA, oltre all’Istituto per le Macchine Agricole e Movimento Terra (IMAMOTER) del

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e alla società consortile AOP Piemonte.

Cosa prevede il progetto

La gestione dei reflui zootecnici comporta diverse criticità, tra le quali elevate emissioni in atmosfera di gas acidificanti e climalteranti oltre a possibili perdite di nutrienti dal comparto suolo alle acque. Una corretta gestione degli effluenti consente di ovviare al problema e di valorizzarne agronomicamente il contenuto in azoto, fosforo, potassio, microelementi e sostanza organica. Il progetto FiReZof prevede dunque la messa a punto di una filiera virtuosa e sostenibile di valorizzazione degli effluenti zootecnici.

In una prima fase, i liquami zootecnici sono

acidificati con l’obiettivo di abbatterne le emissioni, e quindi le perdite di azoto e carbonio nelle successive fasi di stoccaggio e trattamento, e poi separati meccanicamente. La frazione liquida acidificata così ottenuta, visto il suo elevato contenuto in acqua che la rende non idonea al trasporto, è impiegata a livello locale in prossimità del centro aziendale. Quella solida, caratterizzata da una maggiore concentrazione di sostanza secca, e quindi di sostanza organica ed elementi nutritivi, viene ulteriormente densificata mediante il processo di pellettizzazione così da renderne economicamente più sostenibile il trasporto in frutteto. Al fine di ottimizzare l’impiego agronomico del materiale pellettato, lo stato nutrizionale dei frutteti in

fase iniziale è monitorato attraverso l’analisi dei suoli, della vegetazione e delle produzioni, grazie a ricerca sperimentali e sorvoli con droni dotati di sensori specifici. I dati sono quindi integrati e utilizzati per creare delle mappe di fertilità/concimazione sito-specifiche. La fase finale di utilizzazione del materiale pellettato è eseguita utilizzando un prototipo di macchina in grado di distribuirlo in frutteto a dosi variabili e in funzione delle mappe di concimazione precedentemente definite.

Saranno, inoltre, misurate le emissioni di ammoniaca e gas serra durante la fase di stoccaggio e distribuzione in campo delle frazioni solide e liquide acidificate e non acidificate, con l’obiettivo di quantificare il vantaggio dell’acidificazione in termini di controllo dell’inquinamento del comparto atmosferico. Si stima, infatti, che il 90% delle emissioni di ammoniaca e il 10% di quelle di gas serra (anidride carbonica, metano e protossido di azoto) derivino dal settore agricolo-zootecnico.

Il pellet ottenuto e pronto per la distribuzione
14 AGRICOLTURA & RICERCA

Giornata dimostrativa

i liquami dalla sezione solida. Al pomeriggio, invece, presso i fratelli Pansa a Lagnasco, i partecipanti hanno potuto assistere alla dimostrazione del funzionamento di uno spandiconcime e uno spandi-pellettato, adattati al pellet ottenuto con FiReZof. Grazie a droni e strumenti dell’agricoltura di precisione proposti, i computer di bordo dei macchinari hanno effettuato una distribuzione a rateo variabile, rispettando necessità di ogni pianta.

Le due fasi della giornata dimostrativa a Racconigi (sopra) e Lagnasco (sotto)
Lunedì 12 dicembre si è tenuta la giornata dimostrativa del progetto FiReZof, che per la prima volta è stato mostrato in campo al pubblico. Oltre cinquanta tra allevatori e frutticoltori si sono riuniti nella mattinata presso l’azienda dei fratelli Bonetto a Racconigi per l’illustrazione della prima parte del progetto FiReZof e per vedere, in concreto, il funzionamento del macchinario che separa 15 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022

Latte, c’è cauta soddisfazione ma il prezzo ora deve tenere

Èuna fine anno di cauto ottimismo per il settore lattiero caseario che gode di prezzi alla stalla remunerativi anche in provincia di Cuneo. Un quadro tutto sommato positivo cui fa da contraltare, però, una congiuntura internazionale con ben pochi precedenti ed un prezzo delle materie prime che continua a salire portando così gli allevatori a ridurre i capi delle mandrie, a partire dalle vacche a fine carriera. Preoccupazioni attuali, ma anche in prospettiva: la riforma della Pac in vigore dal mese gennaio 2023, infatti, andrà a diminuire progressivamente i contributi previsti. Ci si domanda, inoltre, come reagiranno i consumatori nei confronti di un’inflazione crescente e una diminuzione del loro potere di acquisto e sui quali, inevitabilmente, viene riversata una quota parte dell’aumento dei costi che ha toccato anche l’industria di trasformazione e di distribuzione.

Prezzi su, incognita energia

La scure del rialzo dei prezzi delle materie prime è confermata anche da Enrico Racca, presidente della sezione Lattiero casearia di Confagricoltura Cuneo: “Siamo in un periodo di quotazioni in grado di coprire almeno i costi di produzione, ma l’incognita dei costi energetici non ci deve fare abbassare la guardia. Abbiamo registrato una fine di 2022 con prezzi storicamente tra i più elevati mai toccati in Piemonte, che hanno compensato il forte rialzo dei costi fissi. Auspichiamo che si proceda così anche per il futuro, sperando che una eventuale flessione dei consumi non faccia scendere eccessivamente il prezzo, che deve assolutamente tenere per permetterci di andare avanti con serenità”. Che il caro energia possa ridisegnare il futuro del comparto non è un segreto: “Si parla già di ulteriori aumenti per il gasolio e di conseguenza anche i costi dell’elettricità potrebbero schizzare

FRISITALI È operativa la nuova associazione nazionale della Frisona

in alto - prosegue Racca -. L’Italia non è ancora autosufficiente dal punto di vista energetico quindi la speranza è che il prezzo del latte si stabilizzi almeno sui 60 c/l, cosa che in Piemonte, a differenza di altre regioni, non è scontata”. Prospettive in vista del 2023? “Si sente già parlare di contratti di soia intorno ai 50 euro/q, il mais non è più ai livelli di due anni fa quando arrivava a 18-20 euro/q, ora tocca i 35 euro/q: questo per dire che bisogna davvero sperare e ‘lottare’ affinché il prezzo di remunerazione resti alto”.

Alcuni dati

Frisitali, la nuova

nata per volontà degli allevatori e grazie all’impegno

per detenere il Libro genealogico della razza Frisona Italiana ed è pienamente operativa. Gli allevatori possono iscrivere gli animali al Libro Genealogico detenuto da Frisitali e ottenere l’attivazione dei servizi conseguenti (valutazioni morfologiche, schede genealogiche, etc.), senza che cambi nulla dal punto di vista operativo, considerato che i controlli funzionali avverranno come sempre mediante i controllori Ara/Aia, che trasmetteranno i dati produttivi e riproduttivi alla stessa Frisitali. Gli scopi di Frisitali, i servizi svolti, le modalità di iscrizione e i costi di adesione si possono consultare sul sito www.frisitali.it o inviando una mail all’indirizzo segreteria@frisitali.it.

Interessanti alcuni dati forniti nel corso della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, tradizionale evento per il settore andata in scena a inizio dicembre a Cremona alla presenza tra gli altri dei vertici della Confagricoltura. In poco più di due anni il prezzo del latte è aumentato del 63%. I prezzi in aumento al consumo di prodotti lattiero caseari stanno però disincentivando i consumi: sfiora il 3% il calo di formaggi e latticini nei primi nove mesi del 2022, mentre l’aumento per latte e derivati (panna, yogurt, ecc..) è del 4%. A ottobre, secondo l’Istat, i prezzi su base annua per formaggi e latticini sono saliti del +14,8%. Positivo l’export di formaggi e latticini, cresciuto in valore e in quantità. Il fatturato del settore del solo latte vaccino è di 16,7 miliardi di euro, incidendo per circa l’11% sul totale del fatturato industriale dell’agroalimentare.

Un capo di razza Frisona associazione nazionale frisona italiana indipendente, di numerose Unioni Agricoltori, ha ottenuto l’autorizzazione
16 ZOOTECNIA L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022

ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato il DM 360 del 28/09/2022 che adotta le Linee Guida sull’etichettatura ambientale ai sensi dell’art. 219, comma , del DL 3 aprile 2006 n. 152, per il corretto adempimento degli obblighi di etichettatura degli imballaggi da parte dei soggetti responsabili.

Le principali novità

Di seguito riportiamo le principali novità: 1 - L’obbligo di indicare le informazioni relative allo smaltimento degli imballi entra in vigore il 1 gennaio 2023. È possibile utilizzare dopo tale data, fino ad esaurimento scorte, gli imballi privi di tali indicazioni acquistati dai fornitori prima del 31/12/2022.

2 - Le indicazioni da riportare sulle confezioni devono riportare i codici di smaltimento dei vari materiali (nel caso del vino la bottiglia, il tappo, la capsula e nel caso degli spumanti anche la gabbietta).

3 - È opportuno verificare sempre il codice con il fornitore del materiale (es. vetro, sughero ect…).

4 - È possibile assolvere l’obbligo indicando in etichetta le diciture e i codici o in alternativa seguendo le linee guida avva-

lersi di strumenti digitali come il QrCode.

5 - Nel caso di utilizzo del QrCode bisogna sempre contestualizzarlo, quindi bisogna specificare una dicitura che il Qr si riferisce all’etichettatura ambientale.

6 - Tali indicazioni non hanno l’obbligo di rispettare “l’unico campo visivo” pertanto possono comparire in qualunque parte dell’imballaggio, inoltre non sono soggette a dimensioni minime, pertanto devono essere visibili ed indelebili.

La piattaforma WSPforGreen per gestire i QrCode

Ricordiamo che Confagricoltura Cuneo in collaborazione con Erinformatica ha sviluppato la piattaforma WSPforGreen che permette di generare e gestire i QrCode dove oltre alle indicazioni dell’etichettatura ambientale si possono sviluppare altri contenuti come la sostenibilità, il marketing, l’etichettatura Cloud, anti-contraffazione e i valori nutrizionali.

Per maggiori informazioni contattare l’ufficio tecnico di Confagricoltura zona di Alba (0173/281929 int. 2).

VINO 01 / VIGNETI EROICI E STORICI: A BREVE LE DISPOSIZIONI PER L’ELENCO REGIONALE

A seguito della consultazione con le Organizzazioni di categoria la Regione Piemonte nei prossimi giorni emanerà le disposizioni relative all’istituzione dell’Elenco Regionale dei vigneti eroici o storici come previsto dalla Legge 238 articolo 7 comma 3 e successivo DM 6889 del 30 giugno 2020. I produttori interessati potranno presentare apposita istanza informatica se i vigneti avranno i seguenti requisiti

VIGNETI EROICI: 1 - pendenza superiore al 30%; 2 - altitudine media superiore ai 500 mt s.l.m., ad esclusione dei vigneti situati su altopiani; 3 - sistemazione degli impianti viticoli su terrazze e gradoni.

VIGNETI STORICI

Si definiscono storici le superfici vitate la cui presenza è segnalata in data antecedente al 1960 ed in possesso di almeno uno dei due requisiti: 1 - forme di allevamento tradizionali: guyot, pergola, maggiorino; 2 - presenza di sistemazioni idraulico agrario storiche o di particolare pregio paesaggistico: terrazzamento, ciglionamento, cavalcapoggio, girapoggio, spina.

Si definiscono anche storici quelle superfici vitate la cui presenza è segnalata in data antecedente al 1960 nel territorio sito Unesco “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”, oppure successivamente a tale data il vigneto è stato estirpato e reimpiantato sulla medesima superficie.

VINO 02 / SUPERFICI ISCRIVIBILI ALLE D.O.

La Regione Piemonte sta formalizzando l’apertura dei bandi per iscrivere le superfici alle D.O. piemontesi Alta Langa,Asti e Moscato d’Asti, Barolo e Barbaresco che avverrà a ridosso tra la fine del 2022 e i primi giorni del 2023. Restiamo in attesa della programmazione delle altre D.O. Roero Arneis, Gavi e Colli Tortonesi Timorasso. Ad oggi i Consorzi di Tutela delle D.O. sopra citate hanno già definito la programmazione triennale per il 2023 – 2025 e sarà la seguente: Alta Langa 220 ettari; Asti e Moscato d’Asti 300 ettari; Barolo 66 ettari; Barbaresco 21 ettari. In attesa dell’emanazione dei bandi da parte della Regione si invitano le aziende interessata a presentarsi presso gli uffici Confagricoltura Cuneo.

NOTIZIE SEMPRE AGGIORNATE E APPROFONDIMENTI SU WWW.CONFAGRICOLTURACUNEO.IT O SU WWW.FACEBOOK.COM/CONFAGRICOLTURACUNEO
17 INSERTO TECNICO

DICHIARAZIONE DEI REDDITI

2022: ECCO QUAL È LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA

INTERVENTI REGIONALI A SOSTEGNO DELL’OFFERTA TURISTICA, NUOVO BANDO

La Dichiarazione dei Redditi va presentata dai contribuenti obbligati alla trasmissione o da coloro che intendono portare a deduzione e a detrazione ai fini Irpef sui redditi le spese sostenute nell’anno di riferimento della dichiarazione.

Il Piemonte prosegue nell’obiettivo di consolidare la competitività sul mercato nazionale e internazionale dell’offerta turistica regionale. Infatti è aperto il bando a sportello per finanziare progetti delle Pmi a valere sulla legge regionale 18/99. Si tratta di contributi a fondo perduto che hanno lo scopo di favorire lo sviluppo, il potenziamento, la qualificazione del turismo piemontese e dei servizi offerti, oltre che sostenere la messa in sicurezza delle strutture ricettive e degli impianti turistici. Possono beneficiare del contributo le

Il CAF Confagricoltura Cuneo è a disposizione per la compilazione e l’invio dei modelli 730 e UNICO. Per tutte le pratiche (anche per i precompilati) il CAF verifica i dati della dichiarazione dei redditi, impegnandosi a conservare la documentazione per almeno 5 anni e a gestire gli eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Elenco dei documenti da presentare

del coniuge e dei famigliari a carico;

- CU 2022 relativo a somme percepite nell’anno 2021;

- Assegni periodici corrisposti al coniuge;

imprese e gli enti no profit operanti nel settore del turismo in forma singola (sono escluse le cooperative), anche di nuova costituzione, ivi comprese le aziende agrituristiche.

- Ricevute di versamento premi assicurazione sulla vita o contro infortuni anno 2021;

(es. velocipedi, e-bike, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, arredi da esterno), attrezzature e/o apparecchiature (anche connesse alla realizzazione e riqualificazione di piscine) con annessi servizi accessori e interventi edilizi, purché siano strettamente correlati all’attività svolta all’aperto e sostenuti dopo la presentazione telematica della domanda. L’agevolazione è pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili, con il limite massimo di 50 mila euro.

buti previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare anno 2021 (badanti, colf);

- Attestati di versamento degli acconti d’imposta (Md. F24) eseguiti direttamente dal contribuente anno 2021;

Risorse e interventi

- Copia Mod. 730 o UNICO anno 2021 (se non redatta presso i nostri uffici);

- Atti notarili relativi a vendite e/o acquisti di terreni o fabbricati anno 2021;

Le risorse finanziarie ammontano a 6 milioni di euro, equamente ripartiti tra due linee di intervento: attività outdoor e micro-interventi edilizi. Per la prima tipologia sono ammissibili, per un minimo di 10 mila euro, i costi per beni strumentali

- Ricevute di pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, nonché i versamenti dei contributi per la previdenza complementare;

- Mod. RAD per coloro che possiedono azioni (dividendi) e che non hanno optato per la ritenuta alla fonte;

- Certificazioni relative a collaborazioni o gettoni di presenze anno 2021;

TAGLIO DEI BOSCHI POSSIBILE ANCHE NELLE AREE PROTETTE: ECCO LA PROCEDURA DA SEGUIRE

- Contratti di affitto per fabbricati locati e relativi estremi di registrazione; - Spese mediche datate anno 2021;

Per quanto riguarda invece i micro-interventi, di importo minimo pari a 5 mila euro e per una soglia di contributo limitata a 30 mila euro, è possibile prevedere attività che perseguano l’incremento dell’efficienza energetica delle strutture e/o l’installazione di impianti a fonte rinnovabile; la riqualificazione interna ed esterna degli

- Per le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio: ricevute dei bonifici bancari, quietanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, attestati di versamento delle ritenute operate dal condominio sui compensi dei professionisti, nonché le quietanze rilasciate dal condominio attestante il pagamento delle spese imputate al singolo condomino;

spazi, ivi compreso l’adeguamento antisismico e antincendio; l’eliminazione delle barriere architettoniche; l’aumento del livello tecnologico anche attraverso la digitalizzazione (per esempio impianti wi-fi, centralini, server e pc, siti web ottimizzati per il sistema mobile, programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti); l’illuminazione di spazi ed ambienti, sia interni sia esterni, etc.

scheda informativa intervento eseguito, abilitazioni amministrative, attestato APE, comunicazione ENEA.

- Bonus Facciate 90% copia bonifici effettuati, fatture emesse anno 2021 da chi ha prestato lavori, asseverazioni tecnico abilitato, attestato qualificazione energetica APE, quietanze pagamenti urbanizzazione, comunicazione ENEA,

Ciascuna azienda potrà beneficiare di un solo contributo per ciascuna linea di intervento, predisponendo una domanda per ciascuna di esse se interessata a entrambe.

- Calcolo IMU dovuta per il 2021, se non effettuato presso i nostri uffici.

Le istanze devono essere presentate a Finpiemonte, unicamente tramite piattaforma informatica al linkhttps://finpiemonte.csi.it.

- Eventuale certificazione I.N.A.I.L. per indennità temporanea (infortunio) o Cassa Edile anno 2021;

Il taglio di alberi è possibile anche nelle aree protette, occorre però conoscere e rispettare alcune norme speciali, valide anche per i boschi di proprietà privata. Nello specifico la procedura da seguire è questa:

- Atto di acquisto e di stipula del mutuo, parcelle notarili per acquisto dell’abitazione principale anche se relativi ad anni antecedenti il 2021;

- Codice fiscale del contribuente,

- Scontrini fiscali farmacie esclusivamente con codice fiscale del contribuente (e famigliari a carico), natura e quantità del farmaco acquistato nel corso del 2021;

1. presentare un’istanza di taglio allo sportello forestale, a seguito della quale viene rilasciata l’apposita autorizzazione, di norma costituita da una “Comunicazione semplice”. Nel caso di interventi di una certa entità, la procedura autorizzativa richiede la presentazione di un progetto d’intervento redatto da un tecnico forestale abilitato a cui segue “Autorizzazione” da parte della Regione Piemonte entro 30 giorni dalla data di ricevimento dell’istanza, vige il silenzio assenso.

- Rate mutui su fabbricati pagati nel 2021;

- Ricevute di pagamento interessi passivi per mutui agrari 2021;

- Fatture o ricevute per spese funebri, veterinarie, istruzione, attività sportive praticate dai ragazzi e contributi volontari a favore di Istituzioni Religiose o paesi in via di sviluppo, ONLUS, ONG, ecc. sostenute nel 2021;

- Attestati di versamento contri-

2. Se necessario, il personale competente dell’ente procede ad un sopralluogo insieme al richiedente per definire le modalità di intervento. In questa fase viene rilasciato il verbale di assegno al taglio.

3. La “comunicazione semplice” ha validità di due anni dal rilascio, mentre “l’autorizzazione regionale” ha validità di tre anni dal rilascio.

4. I guardiaparco e gli altri operatori previsti dalla normativa (carabinieri forestali e guardie ecologiche volontarie) effettuano dei controlli sui tagli realizzati al fine di verificare la corretta esecuzione.

L’elenco degli sportelli forestali è disponibile alla paginainternet https://www.parcoticinolagomaggiore.com/it-it/avvisi/2022/257884-20021-4b437ed7b7c110f542106f46dea0e37f

Gli uffici tecnici della Confagricoltura di Cuneo sono a disposizione per supportare le aziende nella predisposizione delle domande.

- La ricevuta postale della raccomandata con la quale è stata trasmessa al Centro Servizio delle Imposte Dirette e Indirette competente la comunicazione della data di inizio lavori limitatamente ai lavori iniziati prima del 14 maggio 2011;

- Copia fatture e pagamenti effettuati per sistemazioni aree verdi.

- Per le spese sostenute per Superbonus 110% copia bonifici effettuati, fatture, asseverazione costi e attestazione energetica,

Alla dichiarazione deve essere allegata copia della documentazione, che dovrà essere conservata in originale dal contribuente per tutto il periodo entro il quale l’amministrazione ha facoltà di richiederla e cioè, per la dichiarazione di quest’anno, fino al 31 dicembre 2027.

Il contribuente deve, inoltre, presentare al CAF la scheda per la scelta dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille (Mod. 730-1), anche se non espressa la scelta.

Per maggiori informazioni contattare l’ufficio CAF Confagricoltura nella propria zona di riferimento.

18 INSERTO TECNICO L’Istituto Virginio Donadio presenta l’indirizzo in “Agraria, agroalimentare e agroindustria” suddiviso in 2 articolazioni: Produzioni e trasformazioni Gestione dell’ambiente e del territorio Seguici su: sI t i t u t o diIstruzione Superiore S t a t a l e VIRGINIO - DONADIO Via Savigliano, 25 - 12100 - Cuneo Tel. 0171 65658 Fax 0171 690650 info@isvirginio.it www.virginiodonadio.it

FONDI PER RIDURRE

LE

EMISSIONI DEGLI ALLEVAMENTI

La Regione ha stanziato 8,6 milioni di euro per l’apertura di un bando dell’Operazione 4.1.3 del Psr “Investimenti per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra di origine agricola” previsto dalProgramma di sviluppo rurale 2014-2022.

L’Operazione cofinanzia le aziende agricole che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche, di adottare tecniche di

concimazione organica a basso impatto ambientale e di rendere più efficiente la gestione della fertilizzazione, così da ridurre i costi colturali.

Sono ammessi i seguenti interventi: 1) La realizzazione di coperture, anche antipioggia, sopra le strutture di stoccaggio. 2) L’acquisto di macchine ed attrezzature per la distribuzione con tecniche a bassa emissività. 3) La realizzazione di vasche di stoccaggio coperte,

aggiuntive rispetto alle capacità minime prescritte dalla normativa vigente, oppure in sostituzione di lagoni esistenti. 4) La copertura dei paddock. 5) L’acquisto di separatori solido/liquido. 6) L’acquisto di attrezzature per movimentazione e gestione dei reflui, compresi gli spandiletame. 7) La riduzione del consumo d’acqua nelle stalle.

8) Per i soli giovani agricoltori insediati da non più di 24 mesi, gli interventi necessari al rispetto di norme obbligatorie. Le domande devono essere presentate entro il 28 febbraio 2023.

I tecnici di Confagricoltura sono a disposizione degli interessati per le domande di contributo.

PROROGATA AL 15 DICEMBRE

L’AUTORIZZAZIONE PER L’UTILIZZO DEL GLIFOSATE

2023

La Commissione europea ha prorogato fino al 15 dicembre 2023, quindi per un ulteriore anno, l’autorizzazione all’impiego del glifosate, dopo che per ben due volte gli Stati membri non hanno raggiunto la maggioranza prevista nella votazione al Comitato permanente della Commissione UE per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Scopaff).

La proroga, già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue, si è resa necessaria anche perché l’Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) e l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa), che devono stabilire quale sia il rischio dell’utilizzo della sostanza, non hanno ancora formulato le loro conclusioni che, inizialmente previste per maggio 2022, sono state rinviate a luglio 2023 a causa dell’altissimo numero di osservazioni e pareri scientifici sull’argomento.

19 INSERTO TECNICO

DAI DECRETI “AIUTI TER E QUATER” CREDITO D’IMPOSTA SU

GAS ED ENERGIA ELETTRICA

Sono stati emanati interventi governativi e parlamentari di sostegno per fronteggiare il rincaro dei costi energetici anche a beneficio delle aziende agricole. Infatti, è entrata in vigore la legge di conversione del decreto Aiuti ter e, quasi contemporaneamente, sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto legge Aiuti quater, che proroga ulteriormente due delle misure già contenute nel precedente provvedimento.

I due strumenti sono collegati: il decreto Aiuti ter, già convertito in legge, per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza pari o superiore a 4,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica, concede un credito d’imposta pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022. Il credito di imposta sale al 40%

con il gas naturale.

L’Aiuti quater proroga queste misure anche al mese di dicembre 2022.

Inoltre, per le imprese agricole l’Aiuti ter conferma l’estensione al quarto trimestre 2022 del credito di imposta al 20%, che va a compensare parzialmente i maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto nel quarto trimestre 2022 di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi

utilizzati. L’aiuto è concesso anche alle imprese agromeccaniche (contoterzisti), al riscaldamento delle serre e ai fabbricati produttivi degli allevamenti. Un’ulteriore estensione di questa misura non è prevista dal decreto del governo Meloni che invece proroga le aliquote ribassate delle accise su benzina e gasolio, già riviste dai decreti Aiuti bis e ter. Più in particolare gli importi sono: benzina agricola: 234,42 euro/1.000 litri; gasolio agricolo: 80,83 euro/1.000 litri. Infine, va ancora segnalato che l’Aiuti ter convertito in legge innalza l’importo massimo, da 35 mila a 62 mila euro, dei finanziamenti garantiti Ismea, con

copertura al 100%, relativamente al credito bancario richiesto dagli agricoltori per fronteggiare il caro energia Preoccupa l’assenza di interventi sulle aliquote di agevolazione sul credito d’imposta Transizione 4.0, che sarebbero dunque dimezzate rispetto al 2022, e per la proroga del credito d’imposta SUD. Strumento di flessibilità utile, infine, i voucher introdotti per ampliare l’accesso delle aziende alla possibilità di utilizzo del contratto di prestazione occasionale, per quanto la complessità del mercato del lavoro in agricoltura comporti la necessità di intervenire primariamente sulla scarsità di manodopera e i costi del settore.

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I FOCOLAI DI AVIARIA CONFERMATI IN VENETO E LOMBARDIA RICHIEDONO LA MASSIMA ATTENZIONE

Nell’ultimo mese si è, purtroppo, tornati a parlare di aviaria, a causa di nuovi focolai confermati in alcuni allevamenti situati nel Nord Italia: precisamente sedici in Veneto e cinque in Lombardia, a cui si aggiungono undici casi all’interno di allevamenti “rurali”. Si tratta, tuttavia, di numeri molto ridotti rispetto alle precedenti ondate, grazie all’efficacia delle misure di profilassi sanitaria adottate per combattere l’emergenza. Il Piemonte al momento non è stato coinvolto dal contagio, probabilmente perché fuori dalle rotte degli uccelli migratori, che sono attualmente i principali portatori del virus. “Nonostante, fortunatamente, ad oggi la nostra regione e la nostra provincia restino al riparo dai nuovi focolai di influenza aviaria, occorre mantenere un massimo livello di allerta – commenta Oreste Massimino, presidente della sezione avicola di Confagricoltura Cuneo –. Veneto e Lombardia hanno adottato misure preventive molto rigorose, eppure si trovano ugualmente a dover affrontare settimanalmente nuovi pericolosi contagi, che sono per lo più casi

Gli avicoltori cuneesi chiedono più sostegni

APPELLO ALLA REGIONE PER IMPLEMENTARE LE MISURE DI BIOSICUREZZA DA ADOTTARE IN AZIENDA

primari che arrivano dall’esterno”. Confagricoltura Cuneo è tempestivamente intervenuta mettendo in guardia tutti gli allevatori avicoli, convocandoli insieme ad un gruppo di veterinari ASL che li ha sollecitati ad adottare tutte le misure di biosicurezza a loro disposizione per allontanare il virus. “Restano vietate fiere e mostre di settore, così come la possibilità di allevare all’aperto, come riportato sul comunicato diramato dall’ASL, contenente anche i protocolli a cui sottostare in caso di positività o di

aumentata mortalità in un allevamento”, continua Massimino. Inoltre, Confagricoltura ha partecipato alla riunione straordinaria indetta dal Ministero dell’Agricoltura (Masaf) e dal Ministero della Salute (Msal) sugli ultimi casi di aviaria in Italia, con la presenza di Simone Menesello, presidente nazionale della sezione avicola. Durante l’incontro si è parlato dei danni indiretti relativi al 2021 e 2022, che non sono ancora stati liquidati, e della necessità di strutturare meglio gli impianti dedicati

alle operazioni di smaltimento delle carcasse degli animali. Oltre al sollecito dell’erogazione delle risorse stanziate, Confagricoltura Cuneo ha avanzato la domanda di implementare nuove misure di biosicurezza da adottare in tutto il Piemonte per scongiurare il pericolo di essere coinvolto nell’emergenza. “Trovandoci in una situazione di rischio, abbiamo richiesto al più presto un incontro in Regione con gli assessori alla Sanità e all’Agricoltura, affinché anche il nostro settore possa ricevere maggiori aiuti, come sta avvenendo per il comparto suinicolo a causa dei casi di Peste Suina Africana – conclude Massimino –. Ci auguriamo che venga istituito un fondo dedicato alle emergenze del settore primario, che consenta di intervenire tempestivamente sia dal punto di vista delle misure da adottare, sia per quanto riguarda il riconoscimento dei ristori”.

La neve caduta copiosa proprio nel momento delle premiazioni non ha impedito il regolare svolgimento, giovedì 15 dicembre, della 112esima Fiera internazionale del Bue grasso di Carrù, la prima dopo le restrizioni per la pandemia di Covid-19. A trionfare nella categoria “Buoi grassi migliorati” è stato “Balin” dell’azienda di Paolo Solavaggione di Savigliano; un riconoscimento importante per l’allevatore che da anni è impegnato nella selezione sempre più accorta della qualità e a cui vanno i complimenti della Confagricoltura di Cuneo.

La rassegna zootecnica, riservata esclusivamente a bovini di razza Piemontese, rappresenta l’evento centrale della Fiera. È un concorso di bellezza a tutti gli effetti, durante il quale un centinaio di allevatori, orgogliosi del proprio lavoro, sottopongono all’ammirazione del pubblico e al giudizio severo della Giuria i loro capi migliori. Il tempo non ha scalfito il fascino di questa antica competizione.

A CARRÙ A “Balin” di Paolo Solavaggione il primo premio alla fiera del Bue grasso
21 ZOOTECNIA L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022

Il clima influenza sempre più il sistema di difesa della vite

denziando come gli effetti del cambiamento climatico nel medio-breve periodo abbiano portato ad una crescita di anomalie, ad una persistenza dei fenomeni e ad un aumento dell’intensità dei fenomeni di segno opposto, ma anche un’irregolarità nella distribuzione delle precipitazioni e nello sviluppo fenologico. Sono seguiti squilibri nei processi produttivi e riproduttivi e mutamenti negli equilibri suolo-pianta-patogeno.

Oltre 150 persone tra imprenditori agricoli, esperti di viticoltura e addetti ai lavori hanno preso parte martedì 29 novembre, presso la Cantina Terre del Barolo a Castiglione Falletto, ai 51esimi Incontri Fitoiatrici sul tema “Difesa sostenibile della vite dai patogeni fungini in uno scenario di cambiamenti climatici”. L’incontro, organizzato da Agroinnova, Centro di Competenza dell’Università di Torino e da Confagricoltura Cuneo, in collaborazione con Banca d’Alba e Cantina Terre del Barolo, ha voluto fare il punto sulle ultime novità della ricerca nel settore vitivinicolo. Il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, ha spiegato i motivi di questo appuntamento: “Abbiamo voluto evidenziare come il clima stia sempre più influenzando sia la fisiologia della vite sia il sistema di difesa, ma anche l’approccio che il

viticoltore deve avere con i nuovi mezzi di protezione. Ai tecnici è richiesto di dialogare sempre più con la scienza e gli enti di ricerca per mettere in pratica e diffondere le innovazioni proposte a beneficio delle nostre imprese agricole, della nostra viticoltura e per il bene di tutto il sistema agricolo che dovrà affrontare il difficile percorso del ‘green new deal’ che porterà nei prossimi anni ad una riduzione dei trattamenti anti parassitari. Un percorso da noi fortemente contrastato, per le sue rigide posizioni”.

Considerazioni e prove sul campo

I lavori, moderati da Monica Mezzalama di Agroinnova sono entrati nel vivo con l’esposizione di Federico Spanna, del Settore Fitosanitario e servizi tecnici scientifici della Regione Piemonte su “Influenza sull’ecosistema vigneto delle anomalie climatiche nell’annata 2021-2022”. Spanna ha posto l’accento sugli eventi estremi che hanno caratterizzato la campagna 2022 evi-

Vladimiro Guarnaccia nel suo intervento sul tema “Patogeni del legno della vite in Piemonte, identificazione e diagnostica” ha dapprima indicato come la malattia del legno sia dovuta a diversi funghi che normalmente vengono sottovalutati dal viticoltore, quindi ha fatto un excursus su tutti i vari agenti patogeni illustrando i sintomi, in modo da riconoscerli sul campo prima della loro comparsa. Un problema serio, da considerare a partire dalla messa a dimora delle barbatelle. Nella sua presentazione Giorgio Gambino dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche – IPSP-CNR, parlando di “Risposte fisiologiche e metaboliche della vite agli induttori di resistenza impiegati nella lotta alle malattie fungine” ha mostrato quelle che sono le nuove “armi” sostenibili nella difesa per poi fornire alcuni dati: sui 3,3 milioni di ettari coltivati a vite in Europa, i fungicidi applicati rappresentano il 60% del totale dei pesticidi utilizzati nell’Ue”.

Massimo Pugliese e Matteo Monchiero di Agroinnova ANT-net hanno descritto alcune esperienze sull’utilizzo di modelli previsionali per

22 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
AI TECNICI È RICHIESTO DI DIALOGARE SEMPRE PIÙ CON LA SCIENZA E GLI ENTI DI RICERCA PER DIFFONDERE LE INNOVAZIONI A BENEFICIO DELLE IMPRESE AGRICOLE
A CASTIGLIONE FALLETTO VIVACE CONFRONTO PROMOSSO DA CONFAGRICOLTURA E AGROINNOVA PER GLI INCONTRI FITOIATRICI
Il folto pubblico che ha preso parte ai 51esimi incontri fitoiatrici presso la Cantina Terre del Barolo

la riduzione dei trattamenti antiperonosporici. Le prove sono state effettuate in campo nel 2020 e 2021 in vigneti sperimentali di Grugliasco e Priocca su Moscato e su Arneis e Nebbiolo. Nelle prove condotte a Grugliasco con i DSS sono stati effettuati fino a 3 interventi antiperonosporici in meno rispetto alla ‘regola dei 3 dieci’, a parità

di efficacia. Sul campo (bio), a Priocca, con i DSS è stato possibile effettuare 2-4 interventi in meno con rameici, a parità di efficacia, ottenendo una riduzione di 0,8-1,6 kg/ha di rame. È stato evidenziato come modelli e sistemi di supporto decisionale contribuiscono a ridurre i trattamenti antiperonosporici.

Problemi con l’acqua

Infine, Antonio Marino, tecnico di Confagricoltura Cuneo ha tracciato un bilancio fitoiatrico per l’annata 2021-22: “Il caldo anomalo delle scorse primavera-estate ha evidenziato la necessità di cambiare abitudini: per la prima volta si è parlato di impianti di irrigazione della vite, dell’uso del caolino e dell’apporto di modelli matematici nel trattamento delle patologie fungine. Il caldo eccessivo e lo stress indotto nelle piante

ha dato origine a filloptosi anticipate nei mesi di fine luglio/agosto anche di notevole entità, in zone maggiormente esposte. Le particolari condizioni di campo hanno annullato del tutto il cotico erboso. Si è avuta una difficoltà di reperimento dell’acqua per la preparazione delle miscele fitoiatriche, un gran rispolvero di alcune attrezzature quali ripper e frese per la gestione del terreno nell’ottica del risparmio idrico e un ‘ritorno al passato’, per alcune operazioni, quali la piegatura dei giovani tralci in sostituzione della cimatura, a volte dettata da necessità operative per scarso/ nullo impulso vegetativo”. L’annata si è caratterizzata da una bassissima incidenza delle fitopatie chiave della vite, con un aumento significativo dei sintomi legati alla Flavescenza Dorata e minor incidenza della gestione in verde dei vigneti.

IL CALDO ANOMALO HA EVIDENZIATO LA NECESSITÀ DI CAMBIARE ABITUDINI: PER LA PRIMA VOLTA SI È PARLATO DI IMPIANTI DI IRRIGAZIONE DELLA VITE 23 VITIVINICOLTURA L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022 C R E I A M O E P R O T E G G I A M O I L T U O V I G N E T O BARBATELLE AGENTE CON DEPOSITO FERRO A. di Ferro Antonino & C. s.a.s. - Sede: 14052 CALOSSO (AT) - Via Tinella, 14 Tel/Fax: 0141.853152 - 0141.853153 - E-mail: info@ferronline.it - www.ferronline.it Unità locale:12058 S. STEFANO BELBO (CN) - Via Don F. Testa, 20 - Tel/Fax 0141.840772 ViaBARBATELLE A

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IN PIEMONTE

Nonostante la siccità e il caldo, nella nostra Regione la qualità delle produzioni di mele è stata buona. In Piemonte la superficie a melo, tipica della zona compresa tra Pinerolo e Cuneo, coinvolge più di 4.000 aziende con quasi 7 mila ettari e continua a crescere, con una produzione di 225 tonnellate (+20% rispetto al 2021). Una filiera importante per la Granda che detiene l’85% degli ettari di coltivazione a melo della regione. Grazie ai primi dati di questa stagione, ecco una panoramica sui numeri nazionali e internazionali.

I numeri della produzione italiana

“Per le mele è un’annata più generosa rispetto agli ultimi due anni – dichiara Michele Ponso, presidente della Federazione nazionale di prodotto della Frutticoltura di Con-

Mele: buone qualità e produzione, male i prezzi

MICHELE PONSO: “È PRESTO PER TIRARE LE SOMME, MA BISOGNA RIVEDERE LA GESTIONE DEL SISTEMA FRUTTICOLO”

di Anna Pellegrino

fagricoltura e presidente della sezione Frutticola di Confagricoltura Cuneo –. Si è tornati ai numeri del 2019, dopo due anni di gelate”. I dati del mese di dicembre di Assomela, per quanto riguarda il panorama italiano, confermano un decumulo regolare e giacenze particolarmente

basse per alcune varietà, in particolare la Golden Delicious e la Gala. La Golden Delicious ha raggiunto gli stock più bassi di sempre, escludendo il 2017, con 426.000 tonnellate, mentre la Gala ha raggiunto un ottimo risultato con un decumulo da inizio campagna non

lontano dalle 200.000 tonnellate.

“La produzione è stata elevata, ma per i frutticoltori cuneesi e piemontesi i prezzi non sono soddisfacenti, anche tenuto conto dei costi spropositati che hanno dovuto affrontare durante l’anno - continua Ponso -. Uno dei tanti

è il caro energia, che quest’anno ha inciso del 25% in più sui costi dei produttori”. Inoltre, come inizialmente previsto, la quota di merce destinata al mercato fresco è, ad oggi, decisamente inferiore alla media. Visti i contraccolpi sul prodotto di un’estate con temperature particolarmente calde, infatti, sono alti i quantitativi indirizzati alla trasformazione. “Questo ci fa prevedere un maggior tempo in cella, che significa un drastico aumento dei costi per le aziende che si occupano anche della conservazione del prodotto - spiega Ponso -. Per quanto riguarda i consumi, inoltre negli scorsi mesi la richiesta di frutta autunnale e invernale è stata più bassa del solito, probabilmente anche a causa delle temperature più elevate che hanno ridotto l’appeal verso questi prodotti. Aggiungo che i consumi sono rallentati dal minor potere di acquisto delle famiglie, abbassato dal carovita”. Se le prime indicazioni sulle dinamiche di mercato e sulla sua possibile evoluzione suggeriscono un primo semestre del 2023 di più facile gestione, il peso dei costi si fa però

MELE
DOVE VANNO LE MELE ITALIANE
24 FRUTTICOLTURA
L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
DA DOVE
ARRIVANO
LE MELE STRANIERE Europa: Francia, Slovacchia, Croazia, Polonia, Germania, Austria, Spagna Sud America: Cile, Uruguay, Argentina Germania, UK, Francia, Svezia Egitto, Libia Arabia Saudita, Israele, Emirati Arabi India
[Fonte CSO Italy]

ANCHE I CONSUMI SONO RALLENTATI DAL MINOR POTERE D’ACQUISTO DELLE FAMIGLIE

rivedere e rivalutare la gestione dell’intero sistema frutticolo cuneese”.

Bene l’export fuori dall’Europa

drammaticamente sentire. “È certamente presto per tirare le somme, quello delle mele è un mercato che dura diversi mesi, tuttavia l’annata era partita con altre attese; occorre

Sempre secondo le stime di Assomela/Cso, in Europa la produzione totale dovrebbe attestarsi a 12.076.000 ton, ritornando a livello simili a quelli dello scorso anno. Tutti i paesi, ad eccezione di Polonia e Repubblica Ceca, hanno rivisto a ribasso le proprie previsioni iniziali, ma, in particolare nel

caso della Polonia, oltre a una quantità maggiore di prodotto destinata alla trasformazione, gli operatori in molti casi hanno rinunciato a raccogliere il prodotto a causa della mancanza di almeno il 50% di lavoratori stagionali che tradizionalmente arrivano dall’Ucraina. La Polonia si conferma in ogni caso il principale produttore europeo con 4.750.000 ton di quantitativo atteso. Revisione al ribasso per gli altri Paesi principali

produttori, primi fra tutti Italia, Francia, Germania e Spagna.“Per quanto riguarda l’export, nell’ultimo periodo, c’è stato un aumento delle spedizioni extra europee, dovute al cambio favorevole per chi

compra in dollari. Questo ha in parte aiutato le aziende a far fronte agli altissimi costi che hanno sostenuto durante la produzione e che tuttora pesano per chi conserva la frutta” conclude Michele Ponso.

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Rivedere le nuove regole sugli imballaggi

La proposta di regolamento sugli imballaggi, ufficializzata con un comunicato stampa della Commissione europea, conferma tutte le preoccupazioni che già avevamo denunciato sullo scorso numero de “L’Agricoltore cuneese” e che emergevano da una prima lettura delle bozze cir-

colate informalmente. Si è scelto di mantenere l’impostazione di Regolamento direttamente applicabile quando sarebbe stato opportuno preferire la “direttiva” come strumento legislativo, così da permettere ad ogni Stato Membro di avere più tempo nel recepire il dettato comunitario e

più spazio di manovra per identificare specifici bisogni del proprio tessuto imprenditoriale. Altra criticità che viene confermata è legata all’aumento dei costi che inevitabilmente la ricerca di materiali alternativi (con le alte percentuali di riciclato richiesto) a quelli che vengono banditi, genererà. Da scongiurare, inoltre, le eventuali ricadute in termini di sicurezza alimentare e qualità organolettiche per prodotti considerati tra i più deperibili. Preoccupano, poi, l’esiguo lasso di tempo concesso per il passaggio al bio e al compostabile di alcuni

materiali e il divieto di utilizzare imballi monouso per i prodotti ortofrutticoli freschi. Confermate, infine, le rigide disposizioni che regoleranno l’etichettatura degli imballaggi.

Così Confagricoltura da Roma: “Confidiamo che, nel passaggio che attende il provvedimento in Parlamento europeo e in Consiglio, si possano superare le diverse criticità registrate e che si avvii un percorso condiviso, graduale e armonizzato. Un percorso che è mancato e senza il quale siamo convinti che la transizione enfatizzata nel comunicato della

EUROPEA IN TERMINI
E TEMPISTICHE 26 A TUTTO CAMPO L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
Natale
ed
un
CRITICITÀ NELLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE
DI COSTI
tec-artigrafiche.it
Buon
un Felice nuovo Tec vi augura
anno

Commissione, non possa dirsi pienamente compiuta e sostenibile perché incompatibile con le esigenze e le peculiarità dei diversi settori e con obiettivi realistici ed economicamente percorribili. Una mancanza di realismo, quella dei commissari, ancora più lampante se si considera la situazione di tempesta perfetta o di “policrisi”, come è stato definito proprio a livello comunitario il complicatissimo contesto climatico, politico, storico ed economico – con tutti i principali input produttivi al rialzo – in cui si trova ad operare il settore primario.

EXTRAPROFITTI RINNOVABILI Il Tar accoglie il ricorso di Confagricoltura

Con la sentenza n. 2677/2022 il Tar della Lombardia ha accolto i primi ricorsi contro la delibera di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia

momento ingiusto il meccanismo secondo il quale i titolari degli impianti sarebbero tenuti a versare (o ricevere) la differenza tra il

con quelli non beneficiari di incentivi. L’accoglimento del ricorso costituisce un importante segnale rivolto alle imprese agricole che hanno investito

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LUN MAR MERC GIO VEN SAB

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Pensioni “Quota 103” quali requisiti e condizioni

COSA FARE PER USUFRUIRE DELL’ANTICIPO PENSIONISTICO

NEL 2023. PER OGNI INFORMAZIONE RIVOLGERSI ALL’ENAPA

Nella legge di bilancio 2023 ci sono tante novità tra cui “Quota 103”, una nuova disposizione sulle pensioni. Scopriamo quali sono le novità più importanti.

Le novità pricipali

Solo per il 2023 sarà possibile andare in pensione anticipatamente con contemporaneamente almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi.

Il trattamento pensionistico potrà essere erogato a condizione che il valore lordo non sia superiore a 5 volte il trattamento minimo.

Per i lavoratori autonomi e privati che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022, riceveranno la pensione dal 1° aprile, mentre quelli che li maturano dal 1° gennaio 2023 la riceveranno trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti.

Per i dipendenti pubblici che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022, riceveranno il trattamento pensionistico dal 1° agosto. Quelli che maturano i requisiti dal 1° gennaio potranno accedere alla pensione trascorsi 6 mesi da tale data.

tata all’amministrazione di appartenenza con un preavviso di 6 mesi. Sono esclusi dalle nuove disposizioni i lavoratori facenti parte del personale militare, delle forze armate, di polizia, i vigili del fuoco e le guardie di finanza. Per ulteriori informazioni contattare l’ufficio del Patronato ENAPA nella sede

L’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) è un’attestazione richiedibile in qualunque momento dell’anno, quando occorre presentare una domanda di agevolazione. Coloro che dunque godono di prestazioni legate al valore di questo indicatore sono tenuti a presentare il nuovo ISEE 2023 in tempi brevi, per confermare di avere i requisiti e continuare a godere del beneficio senza interruzioni.

Vediamo nel dettaglio quali sono le prime scadenze del nuovo anno, da segnare in agenda per evitare sorprese.

- Reddito di cittadinanza: ISEE 2023 entro gennaio. I beneficiari di reddito o pensione di cittadinanza devono richiedere l’ISEE entro gennaio per ricevere regolarmente il pagamento di febbraio.

- Assegno Unico: ISEE 2023 entro fine febbraio. Per quanto riguarda l’Assegno Unico, ricordiamo che: 1) Se l’ISEE viene elaborato entro fine febbraio 2023, dalla mensilità di marzo si riceve il corretto importo dell’assegno. 2) Per le famiglie che presentano l’ISEE dal 1° marzo al 30 giugno, L’INPS paga comunque gli arretrati per tali mesi. 3) Se l’ISEE è elaborato dal 1° luglio in poi, l’INPS non concede arretrati, ma solo la quota “universale” di € 50 per i mesi precedenti, ma aggiornerà l’importo del beneficio solo dal mese di sottoscrizione della DSU. In casa ci sono già tutti i documenti che servono per l’ISEE 2023: redditi e patrimonio sono riferiti al 2021 (quindi servono le CU o la dichiarazione dei redditi 2022 e valore e giacenza media dei conti correnti al 31/12/2021). Per presentare l’ISEE rivolgersi al CAF Confagricoltura più vicino.

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ISEE E INPS Le scadenze di inizio 2023

Pensionati cuneesi al convegno regionale

Una delegazione di pensionati aderenti all’ANPA di Cuneo a fine ottobre ha preso parte al convegno regionale che si è svolto all’Hotel Il Bocciolo di Orta San Giulio (NO), organizzato quest’anno dalla sezione

provinciale ANPA di Novara. A illustrare alcune tecniche per difendersi efficacemente dalle truffe che, nell’ultimo periodo, colpiscono in particolare le categorie più fragili è stato il Maresciallo Di Blasi del Comando dei Carabinieri

di Orta. Nella cornice suggestiva del più a occidente tra i laghi alpini italiani, in un clima sereno e disteso, l’onorevole Angelo Sartori, vicepresidente nazionale vicario, segretario e fondatore della prima

Dopo tre anni di stop a causa della pandemia da Covid19, dal 2023 l’ANPA (Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori) di Confagricoltura riprenderà le consuete attività del soggiorno invernale, ricominciando proprio dalla località programmata per il 2020 e poi annullata: ossia Bardolino sul Lago di Garda presso il Parc Hotel Gritti Il soggiorno è articolato su due turni e per gli associati della provincia di Cuneo avrà luogo dal 14 al 21 marzo 2023. Per iscrizioni rivolgersi a Graziella Bechis al numero 339 3460494. Bardolino è un antico borgo di pescatori che conserva un caratteristico centro storico, circondato dalle mura scaligere, con antiche chiese, torri possenti, parchi e ville veneziane. Dotato di due ristoranti e un bar lounge, il Parc Hotel Gritti offre stanze attrezzate con tutti i confort e un centro benessere che comprende una zona calda (sauna finlandese e bagno turco), piscina coperta con idromassaggio e palestra. L’hotel scelto vanta una posizione unica, proprio sul lungolago e ad appena cinque minuti a piedi dal centro di Bardolino, una delle perle del lago di Garda e zona di produzione del famoso vino. Durante il soggiorno sono in programma un’escursione di una giornata intera a Merano e Parco delle Orchidee a Gargazzone e gite di una mezza giornata e Sirmione, Gardone Riviera (Il Vittoriale degli Italiani), Trento e Cantina Guerrieri Rizzardi.

associazione pensionati di Confagricoltura ha ribadito “Gli anziani sono un irrinunciabile patrimonio umana di saggezza, affetto, storia. Questa inestimabile risorsa va sostenuta e potenziata, valorizzando sentimenti e solidarietà, ma anche con provvedimenti che diano serenità a chi ha lavorato una vita”.

Il presidente regionale del sindacato, Ernesto Balma, ha ricordato l’impegno profuso per tenere unito un gruppo che, di anno in anno, vede sempre più associati: “Il Piemonte è tra le prime Regioni in Italia per numero di aderenti: è sicuramente un vanto ma non va dimenticato il grande impegno profuso per aggregare i non più giovani”.

Per Confagricoltura Piemonte, il presidente Enrico Allasia ha rimarcato l’importanza di investire nuove risorse per rilancia-

re e tutelare l’agricoltura piemontese attraverso il lavoro dei giovani, che dovrebbero costituire il necessario ricambio generazionale, ma che oggi purtroppo rappresentano solo il 21,6% delle imprese agricole. “È necessario un welfare sociale con politiche serie e applicabili alle aziende agricole e alle famiglie, di medio e lungo periodo con un coinvolgimento di tutte le fasce di età e genere” afferma Lella Bassignana, direttore dell’associazione datoriale piemontese: “Molte delle nostre aziende si trovano in territori piuttosto isolati, pertanto si deve tenere presente il contesto sociale in cui normative e sussidi verranno applicati - conclude Bassignana -. Tuteliamo con strumenti mirati non solo chi è scarsamente autosufficiente, ma ogni forma di inabilità”.

PENSIONATI ANPA A BARDOLINO Dal 14 al 21 marzo 2023 ritorna il soggiorno invernale L’intervento dell’onorevole Angelo Sartori
30 CONFAGRICOLTURA NEWS

Èattiva anche per la stagione 20222023 la convenzione dedicata ai soci Confagricoltura Cuneo con Riserva Bianca di Limone Piemonte. Chi fosse già in possesso dello skipass può fare richiesta di attivazione a Confagricoltura telefonando allo 0171/692143 o scrivendo una mail all’indirizzo f.dalmasso@confagricuneo.it, mentre chi neces-

Sconti per sciare sulle piste della Riserva Bianca

ATTIVA PER LA STAGIONE 2022/2023 LA CONVENZIONE

PER GLI ASSOCIATI DI CONFAGRICOLTURA CUNEO

di Francesca Braghero

sita di una nuova tessera deve recarsi fisicamente presso uno degli uffici di zona di Confagricoltura Cuneo per attivarla al costo di 2 euro.

Le tariffe dedicate agli

associati sono valide solo per acquisti online su skipass. riservabianca.it e prevedono sconti sia per il giornaliero infrasettimanale che per quello del weekend. In particolare,

il costo dal lunedì al venerdì è di 27 € al giorno, con validità dal 12 al 23/12/22, dal 09/01/23 al

03/02/23 e dal 06/03/23 al 10/04/23, mentre il prezzo del festivo è di 36 € al giorno, valido tutti i sabati e le domeniche, oltre che dal 06/02/23 al 03/03/23 (ad esclusione delle festività natalizie).

Per informazioni prendere contatto con gli uffici di Confagricoltura Cuneo.

TUTTE LE CONVENZIONI

Inquadrando il Qr Code con lo smartphone si può accedere alla pagina con le convenzioni riservate ai soci di Confagricoltura Cuneo

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Munto e servito, il latte arriva fresco sulle tavole dei cheraschesi

“Latte munto e servito”. Così recita lo slogan scelto dall’azienda agricola di Piergiorgio Bogetti per presentare il distributore automatico aperto 14 anni fa in pieno centro a Cherasco, in piazza Gina Lagorio vicino allo storico arco di Porta Narzole. E non esiste forse frase più azzeccata, se si pensa che l’allevamento della famiglia Bogetti, da cascina Costa Nuova in regione Piana 63, dista appena qualche chilometro, e ogni mattina Piergiorgio ricarica il distributo-

re con latte appena raccolto dalla sua piccola, ma preziosa mandria di vacche pezzate rosse e frisone. “Quando abbiamo deciso di installare questo punto di distribuzione automatizzato, il comparto viveva un momento molto difficile, con prezzi alla stalla decisamente al di sotto dei costi di produzione, e abbiamo così mitigato un po’ la situazione – spiega l’allevatore -. Questa scelta inoltre ci ha spinti a cambiare l’alimentazione dei nostri animali, puntando su una dieta a secco, simile a quella per ottenere il Parmigiano Reggiano, con tre tipi di fieno e cereali

raccolti nei nostri campi. Così la qualità del nostro latte è migliorata molto, i consumatori lo hanno capito e ci hanno premiato, acquistando costantemente il nostro latte”.

Una miglior alimentazione delle vacche ha inoltre inciso anche sulla loro longevità: producendo in media solo 20/25 litri al giorno, sono meno stressate e vivono più a lungo. “Abbiamo ancora con noi mucche che sono nate quando abbiamo installato il distributore - confessa Piergiorgio – e il latte è di una qualità superiore”. “È buonissimo, io e mio marito non

ne facciamo a meno” dice una signora, mentre riempie la sua bottiglia da un litro e mezzo. “Per mio nipotino è un ottimo alimento, ricco di nutrienti ed è molto comodo poterne prelevare anche solo mezzo litro o quanto ne serve” aggiunge una giovane nonna con il passeggino.

Una moderna latteria dove tutto è controllato

Il distributore, insomma, è entrato nel cuore dei cheraschesi, confermando così nei fatti la bontà della scelta aziendale presa dalla famiglia Bogetti, con Piergiorgio che ammette: “Sì, siamo soddisfatti. Per una realtà di piccole/medie dimensioni come la nostra (70 capi di cui la metà in lattazione) si è rivelata la strada giusta, anche se occorre la massima attenzione nella gestione di questa moderna latteria, specie nei periodi di maggior caldo dove la catena del freddo è maggiormente fragile e

Piergiorgio Bogetti con la moglie Antonella e in mezzo Fabio Fogliati (Confagricoltura zona di Bra)
LE NOSTRE AZIENDE 32 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
La cisterna di raccolta del latte

non va assolutamente interrotta, mantenendo il latte sempre intorno ai 4 gradi, non oltre. Se succede che, per qualche guasto tecnico, la temperatura dovesse aumentare il distributore si blocca e mi arriva un avviso istantaneo sul telefonino, permettendomi di intervenire in tempo reale”. Un impegno continuo e costante per garantire freschezza e qualità, dunque, che l’allevatore condivide soprattutto con la moglie Antonella e il figlio 34enne Luca, ma che coinvolge in misura minore anche le figlie Elisa, Francesca, Roberta e Federica e in prospettiva, chissà, forse anche il piccolo Pietro. “Siamo una famiglia numerosa – dice Antonella – e sebbene le mie figlie abbiano preso altre strade quando hanno un po’ di tempo libero ci aiutano in allevamento”. È il caso soprattutto di Federica che, dottoressa in Scienze della Nutrizione umana, si occupa dei parametri igienico sanitari del di-

stributore e del loro monitoraggio costante per garantire la massima sicurezza alimentare.

Ma il momento attuale, a livello economico, che indicazioni dà? “Il prezzo da qualche mese ci soddisfa, ma i costi hanno raggiunto livelli esagerati – dice Piergiorgio –, se ci aggiungiamo poi i sacrifici che questo mestiere richiede posso dire tranquillamente che siamo capaci di superare i momenti di sfiducia solo grazie alla grande passione che ci anima. Allevatori da tre generazioni, senza lo spirito di abnegazione non saremmo riusciti a reggere i momenti complicati che il comparto ha vissuto”.

La passione per il latte... e non solo

Alla passione l’allevatore aggiunge poi una buona dose di caparbietà, come quella che gli ha permesso nel 1999 di realizzare da solo la sala mungitura. Insieme alla passione per l’al-

levamento, infine, nelle vene di Piergiorgio scorre quella, ereditata dal nonno, per i tartufi e a sua volta tramandata ad una delle sue figlie. Anche su questo fronte, però, le notizie recenti non sono confortanti. “La siccità di questi ultimi anni sta fortemente limitando la raccolta e se si continua di questo passo il nostro patrimonio tartufigeno è a rischio. Speriamo

ora nelle nevicate, condizione necessaria per permettere al terreno di accogliere nuovi tartufi in futuro”. E se lo augura un intero territorio che, se alla famiglia Bogetti rende grazie per il buon latte quotidiano, non di meno confida che il pregiato fungo ipogeo continui a rappresentare un prodotto di eccellenza invidiato da tutto il mondo.

La stalla in cui sono allevate le vacche
33 L’Agricoltore cuneese N.09 • DICEMBRE 2022
Al distributore automatico in piazza Lagoria si servono molte famiglie con bambini

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