Territorio Informa n.1/2011

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informa

Notiziario della

Agenzia del Territorio

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Intervista al Presidente del Notariato Giancarlo Laurini Un francobollo per i 10 anni delle Agenzie Fiscali


Redazione: Ester Battistini Roberto Caruso Luigia Colella Rosa Colucci Carlo Di Marco Antonio Iazzetta Massimo Ioly Andrea Manzi Vilma Nobile Mario Occhi Paola Pisani Lucio Tropia

Hanno collaborato a questo Numero: Bruno Briante Marinella Brillante Michela Castaldi Alessandro De Falco Aldo de Luca Pasquale Elia Cristina Garasi Fabio Pantano Rosaria Rinallo Silvio Romano Fabio Schiboni Progetto grafico Centro Sperimentale di Cinematografia Stampa Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato


in questo numero SPECIALE

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l'agenzia del terrirorio per il 150° anniversario dell'unità d'italia Paola Pisani focus

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Al via la trasmissione telematica degli atti notarili Bruno Briante

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Intervista al dott. Laurini (nuovo presidente Notariato) Aldo de Luca

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CAD: conservazione a norma del Titolo telematico Marinella Brillante IN EVIDENZA

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un francobollo celebra i 10 anni delle agenzie fiscali Antonio Iazzetta

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Utenti più soddisfatti in Catasto e Conservatoria, ma c’è ancora da lavorare: i livelli di gradimento nel 2010 Cristina Garasi

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Progetto Front Office 2011 Spazio alle buone idee Silvio Romano

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IL NUOVO CAD L’AGENZIA PARTE IN VANTAGGIO Fabio Pantano

LAVORARE IN AGENZIA

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Il territorio veneto diventa a portata di mouse Rosaria Rinallo

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Viaggio nel Territorio Pasquale Elia …dalla parte dei viaggiatori! Antonio Iazzetta ATTESTATO DI ECCELLENZA PER GLI UFFICI PROVINCIALI DI VENEZIA E BELLUNO Rosaria Rinallo EVENTI

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Catasto e pubblicità immobiliare. Le novità introdotte dalla manovra finanziaria Antonio Iazzetta

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In calo le vendite degli immobili Fabio Schiboni Abi e Agenzia del Territorio Antonio Iazzetta

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L’Atto notarile digitale, evoluzione o rivoluzione? Alessandro De Falco

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CAMPAGNE SOLIDARIETà: Raccolti oltre 60.000 € per Telethon. E ora l'AIL Michela Castaldi, Vilma Nobile

CURIOSITÀ

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LA STORIA DI ROMA SOTTO LA SEDE CENTRALE DELL’AGENZIA Lucio Tropia

AGENZIA DEL TERRITORIO Largo Leopardi, 5 • 00185 Roma • area_comunicazione@agenziaterritorio.it • www.agenziaterritorio.it

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speciale

L’Agenzia del Territorio per il

150°

anniversario dell’Unità d’Italia di Paola Pisani

L

’Agenzia del Territorio è impegnata nelle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Siamo di fronte a un appuntamento particolarmente sentito per la nostra Agenzia anche perché la legge Messedaglia, istitutiva del catasto, è stata inserita nell’elenco delle 150 norme maggiormente rappresentative del processo di unificazione del nostro Paese. Una scelta, quella del Comitato interministeriale per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dettata dalla consapevolezza che l’istituzione del Catasto italiano ha permesso di passare dai 22 differenti catasti preunitari, distribuiti sull’intera penisola, alla formazione di un unico catasto geometrico particellare uniforme, fondato sulla misura e sulla stima. Uno strumento che permise e permette di applicare una tassazione uniforme ed equa oltre a fornire una “fotografia” sempre aggiornata del patrimonio immobiliare italiano che, grazie al Catasto, fu unificato. E fu proprio la legge Messedaglia a imporre a tutti i Comuni d’Italia di uniformarsi alla regola del nuovo Catasto geometrico particellare che prevedeva la registrazione delle proprietà dei terreni distinti da quella dei fabbricati e istituiva ufficialmente il Catasto Terreni ed il Catasto edilizio urbano (art. 1 Legge Messedaglia). Proprio per ribadire il ruolo determinante del Catasto, nel passato, e dell’Agenzia del Territorio, nel presente, l’Ufficio Comunicazione ha chiesto e ottenuto dal Comitato per le celebrazioni l’autorizzazione a usare il logo ufficiale del 150° per le iniziative di comunicazione previste nel 2011 e per tutti i nostri prodotti editoriali. A testimoniare il nostro impegno nella celebrazione di un anniversario così importante per la nostra Patria c’è anche la decisione di “imbandierare” la sede centrale dell’Agenzia, in largo Leopardi a Roma, che, di notte, è anche illuminata da fasci di luce tricolori. Il tricolore sarà esposto, per tutto il 2011, anche nelle sedi provinciali e regionali e non mancheranno iniziative che ricordino il 150° anniversario dell’Unità, un evento che ci accompagnerà per tutto l’anno e che vivrà anche nelle pagine di Territorio Informa con articoli che riporteranno foto e notizie degli eventi programmati e cenni storici sul ruolo del Catasto nel processo di unificazione dell’Italia.

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FOCUS

ATTI notarili di Bruno Briante

I

l decreto interdirigenziale del 21 dicembre 2010 È stato attivato il servizio di trasmissione telematica della copia autentica del titolo da presentare al conservatore dei registri immobiliari per l’esecuzione di formalità ipotecarie. A sancirlo il decreto interdirigenziale del 21 dicembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2010. L’attivazione, in via sperimentale e facoltativa del servizio, coinvolge gli uffici di Bologna, Firenze, Lecce e Palermo. A decorrere dal 29 dicembre 2010, pertanto, i notai possono trasmettere per via telematica copia autentica, informatica e firmata digitalmente, del titolo. E’ stato contestualmente attivato il servizio di restituzione per via telematica del certificato di eseguita formalità (c.d. duplo), firmato digitalmente dal conservatore o da un suo delegato. Un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia del Terri-

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torio di concerto con il Ministero della Giustizia, stabilirà le modalità e i termini per l’estensione della trasmissione telematica agli atti notarili da presentare su tutto il territorio nazionale. Cosa cambia: dal modello unico informatico alla trasmissione telematica del titolo. Il modello unico informatico Il notaio, già da qualche anno, può adempiere gli obblighi di registrazione, trascrizione e voltura dei propri atti mediante il modello unico informatico (MUI). Con il MUI, il notaio invia, per via telematica, un file XML firmato digitalmente, contenente dati in formato elaborabile. Partendo da tali dati il sistema informatico dell’Agenzia del Territorio produce automaticamente la nota di trascrizione / iscrizione / annotazione e invia all’Agenzia delle Entrate e al Sistema interbancario i dati necessari per la riscossione dei tributi dovuti per l’esecuzione delle formalità; ove richiesto at-

FOCUS

FOCUS

Al via la trasmissione telematica degli


tiva anche il processo di voltura catastale. Nei primi 10 mesi del 2010 oltre i 2/3 degli atti sono stati presentati utilizzando questo canale. Per procedere alla trascrizione / iscrizione / annotazione dell’atto, è comunque necessario presentare allo sportello del competente servizio di pubblicità immobiliare copia autentica del titolo in forma cartacea. Qualora l’atto riguardi immobili siti in più circoscrizioni di servizi di pubblicità immobiliare, tale presentazione deve avvenire in ciascun ufficio interessato. Le formalità si considerano richieste al momento della presentazione allo sportello della copia autentica del titolo in forma cartacea; tale momento determina anche l’ordine di presentazione delle formalità stesse. Conclusa l’accettazione degli atti, l’ufficio stampa le note in due esemplari e il conservatore vi appone timbro e firma. Una copia si archivia e va a costituire i registri particolari delle note di trascrizione, iscrizione e delle domande di annotazione e una – comunemente chiamata duplo - si consegna alla parte, quale attestazione di eseguita formalità. Tutti gli atti ricevuti vengono registrati quotidianamente nel Registro Generale d’Ordine (c.d. Mod. 60), secondo il loro ordine di presentazione; in tale registro vengono riportate le informazioni prescritte dall’art. 2678 del codice civile. Il Registro generale d’ordine viene stampato giornalmente; le copie su supporto informatico dello stesso registro, firmate digitalmente dal conservatore o da un suo delegato, sono inviate ogni due settimane a mezzo posta elettronica certificata alla Procura della Repubblica competente per territorio, secondo quanto disposto dal decreto interdirigenziale 10 dicembre 2008. La trasmissione telematica della copia autentica del titolo La trasmissione telematica della copia autentica del titolo, come allegato firmato digitalmente del file XML che costituisce il modello

unico, consentirà innanzi tutto al notaio di non doversi recare presso l’ufficio per richiedere la formalità. Infatti, le formalità integralmente trasmesse per via telematica, secondo l’ordine di ricezione, saranno automaticamente presentate: a) nello stesso giorno di trasmissione, di seguito a tutte le formalità fisicamente presentate allo sportello di accettazione, se la trasmissione è stata effettuata fino al termine dell’orario di apertura al pubblico e cioè fino alle ore 12.30 di tutti i giorni dal lunedì al venerdì; fino alle ore 11.00 dell’ultimo giorno del mese; b) nel giorno successivo, di seguito a tutte le formalità fisicamente presentate allo sportello di accettazione, se la trasmissione è stata effettuata dopo il termine dell’orario di apertura al pubblico. L’ordine di presentazione sarà dunque determinato: • per le formalità presentate allo sportello, dal momento della consegna della copia autentica su supporto cartaceo del titolo presso il Servizio di pubblicità immobiliare; • per le formalità interamente trasmesse per via telematica, dal momento di ricezione delle formalità stesse da parte del sistema telematico. Al fine di stabilire l’ordine di ricezione, a ciascun file trasmesso sul sistema telematico viene assegnata l’ora di ricezione, corrispondente alla scala di tempo UTC (IEN), di cui al decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato 30 novembre 1993, n. 591, con risoluzione al microsecondo. Per tutte le formalità interamente trasmesse per via telematica, il certificato di eseguita formalità è sottoscritto dal conservatore o da suo delegato con firma digitale, che ne attesta le relative funzioni, ed è restituito al richiedente tramite il servizio telematico. Il notaio non dovrà, quindi, recarsi in ufficio per ottenere la restituzione del duplo. Il processo di registrazione, trascrizione e voltura diventa, con la

trasmissione telematica della copia autentica del titolo, completamente gestibile dal notaio dal proprio studio, con conseguente risparmio di energie e riduzione di tempi. La conservazione a norma dei registri immobiliari e delle copie autentiche dei titoli Le note di trascrizione / iscrizione / annotazione, sottoscritte dal conservatore o da suo delegato con firma digitale che ne attesta le relative funzioni, le copie autentiche dei titoli trasmesse telematicamente e il registro generale d’ordine saranno conservati digitalmente, con l’osservanza di tutte le prescrizioni contenute nel Codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modifiche ed integrazioni). Soltanto in seguito alla realizzazione della conservazione a norma dei registri immobiliari sarà possibile l’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previsto dall’art. 40 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (c.d. Codice dell’amministrazione digitale), che fisserà la data da cui i registri immobiliari tenuti in modalità informatica avranno valore legale in sostituzione di quelli cartacei. Con la tenuta in modalità informatica dei registri immobiliari non sarà più necessario procedere alla quotidiana stampa delle note e del registro generale d’ordine e alla loro raccolta, unitamente ai titoli, in appositi volumi. Si potranno, pertanto, eliminare le spese connesse all’utilizzo della carta per la realizzazione di tali stampe, nonché le spese necessarie per la rilegatura in volumi delle note e dei titoli, per la conservazione e la custodia degli stessi. Si realizza così un notevole passo avanti nel percorso, che l’Agenzia del Territorio sta seguendo, volto allo sviluppo del sistema informativo dei servizi di pubblicità immobiliare nell’ottica della telematizzazione dei servizi stessi e della dematerializzazione dei documenti. 5


FOCUS

Intervista al

prof. Giancarlo

Laurini

Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato di Aldo de Luca L’Agenzia è impegnata nel miglioramento della qualità dei servizi erogati dagli Uffici, anche in relazione al grado di soddisfazione degli utenti dei Servizi di Pubblicità Immobiliare e dei Servizi Catastali. Come vive il Notariato questo continuo processo di evoluzione e quali suggerimenti potete darci? L’Agenzia del Territorio rappresenta l’interlocutore principale per lo svolgimento dell'attività del notaio. È evidente, infatti, che la completezza e l’affidabilità dei servizi di pubblicità immobiliare costituiscono il presupposto indispensabile per il corretto esercizio della funzione notarile, poiché dalla sinergia tra l’attività dei notai e l’affidabilità dei registri immobiliari dipende la sicurezza delle contrattazioni immobiliari: un valore sociale ed economico per il Paese la cui importanza in questi anni è emersa anche a livello internazionale a causa di una crisi economica nata proprio laddove non esistono registri pubblici affidabili. Per ciò che riguarda i servizi il Notariato apprezza moltissimo lo sforzo costante di aggiornamento compiuto dall’Agenzia, con un’evidente accelerazione in questi ultimi anni. Il Notariato certamente vi ha dato il suo contributo investendo in dieci anni oltre 14 milioni di euro in ricerca e sviluppo dei sistemi di trasmissione tecnologica.

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L’Agenzia sta investendo molte energie per la informatizzazione dei propri atti e per la fruizione telematica dei servizi di consultazione e di aggiornamento delle proprie banche dati. In qualità di rappresentante dell’utenza professionale più coinvolta nell’aggiornamento e nella consultazione della banca dati ipotecaria, quali sono i benefici da voi percepiti e quali le attese future? Il lavoro dell’Agenzia del Territorio e i suoi sviluppi sono sotto gli occhi di tutti e hanno reso più veloce il lavoro di verifica e controllo del notaio: basti pensare che ogni anno attraverso la rete i notai sono stati in grado di effettuare circa 28 milioni di visure. Vorrei ricordare che prima del 2001, e quindi dell’adempimento unico per gli atti immobiliari, servivano una media di 30 giorni per eseguire tutte le formalità di registrazione, trascrizione e voltura degli atti. Oggi in media ne basta uno e senza aggravio di costi. Ecco, per noi tutto questo è la dimostrazione di come la Pubblica Amministrazione possa realizzare quei processi di dematerializzazione e informatizzazione tanto auspicati per lo sviluppo del Paese. Oggi il Notariato italiano, grazie al lavoro e alla collaborazione dell’Agenzia del Territorio e del Ministero della giustizia, si proietta verso realtà che pongono la categoria all’avanguardia a livello europeo. L’atto pubblico informatico, introdotto con D.Lgs. 110/2010 di cui mancano solo i decreti attuativi, infatti esiste solo in Francia. Sulla base di queste premesse, quindi, direi che non possiamo chiedere all’Agenzia ulteriori sforzi, visto che tutto quello che poteva fare lo sta già mettendo in atto! Da agosto dello scorso anno, i Notai possono rettificare, con propria certificazione, atti pubblici e scritture private autenticate contenenti errori od omissioni materiali. Ciò consente di intervenire in modo celere e di assicurare maggiore precisione alle informazioni contenute nelle banche dati ipotecaria e catastale. A suo avviso quali sono i punti

di forza e, se ce ne sono, i punti di debolezza di tale nuovo “modus operandi”? La rettifica degli errori mediante certificazione dello stesso notaio è una novità in vigore da pochi mesi. Si tratta di un provvedimento che agevola soprattutto i cittadini: in mancanza di questa norma sarebbe oltremodo difficile e costoso procedere a rettifiche nei casi in cui, essendo trascorso molto tempo dalla stipula dell’atto da rettificare ed essendo coinvolte spesso molte persone, a volte decedute o residenti in luoghi diversi da quello della stipula, riconvocare tutti dinanzi al notaio è complesso e costoso. La categoria procede con cautela nell’utilizzo di questo nuovo strumento, limitato peraltro alla correzione di dati già formati prima della stipula come quelli catastali e le indicazioni anagrafiche, ma anche gli estremi amministrativi richiamati nell’atto, mai - invece - per rimuovere vizi che abbiano determinato la nullità formale o sostanziale del contratto o per interpretarne il contenuto. Il notaio in base alle concrete esigenze del caso sarà sempre libero di scegliere di adottare la rettifica in senso tradizionale stipulata con la presenza delle parti. Sicuramente, per garantire uniformità di comportamenti da parte dei pubblici ufficiali, sarà necessario creare delle prassi omogenee. Lo scorso dicembre è stata attivata la trasmissione telematica del titolo per l’esecuzione delle formalità ipotecarie; in futuro, quindi, tutti i Notai potranno gestire il processo di registrazione, trascrizione e voltura, direttamente dal proprio studio, con un conseguente risparmio di “energie” e di tempo. Quale è la sua opinione su questa importante innovazione? Si tratta di una novità molto attesa dalla categoria che rappresenta lo sbocco naturale di un’evoluzione iniziata da tempo dalla professione e dalla Pubblica Amministrazione verso gli strumenti telematici. Partiamo dall’attuale fase di sperimentazione nelle conservatorie di Lecce, Bologna, Palermo e Firenze: la ritengo fruttuosa perché ci permet-

te, grazie alla collaborazione costante con l’Agenzia, di perfezionare le procedure e i sistemi di invio. Nonostante i primi tentennamenti da parte dei professionisti interessati, assistiamo a una sempre maggiore diffusione e attenzione verso questo nuovo strumento. Insomma, grazie all’invio telematico il Notariato inizia a toccare con mano il futuro: si abbattono tutti i tempi. La consegna della nota per via telematica da parte della conservatoria del registro avviene in un giorno, contro diversi giorni necessari fino a poco tempo fa. L’operazione, dunque, è perfettamente in linea con le aspettative future che il Notariato ripone nell’atto notarile informatico e proprio per incentivare la categoria in questa direzione abbiamo inaugurato a Palermo insieme all’Agenzia una serie di incontri formativi per aggiornare la categoria sui temi dell’informatica giuridica e della prassi tecnologica. E non posso che augurare che questo spirito di collaborazione prosegua anche per la realizzazione della completa attuazione dell’atto pubblico informatico.

Giancarlo Laurini,

notaio dal 1970 nel distretto

di Napoli, è stato Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato dal 1992 al 1998, nel 1995 ha guidato il CNUE, il Consiglio dei Notariato dell’Unione Europea, e dal 2005 al 2007 l’Unione Internazionale del Notariato Latino, di cui oggi è Presidente onorario. Deputato al Parlamento nella XV legislatura (2006-2008), è stato membro della Commissione Giustizia della Camera. E’ stato Professore di diritto commerciale presso la facoltà di economia dell’Università Federico II di Napoli ed è direttore della rivista “Notariato”. Dal 1995 al 2000, inoltre, è stato Presidente della Consulta delle Professioni, quale componente del CNEL e vicepresidente del CUP, il Comitato Unitario delle Professioni.

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FOCUS

Codice dell’Amministrazione Digitale:

Conservazione a norma del Titolo telematico

di Marinella Brillante

È il titolo telematico il primo passo verso la conservazione sostitutiva dei documenti avviata dall’Agenzia del Territorio. È una tappa fondamentale, nonché la naturale conseguenza, del processo di digitalizzazione dell’Agenzia che ha puntato alla informatizzazione e telematizzazione dei servizi per offrire un servizio migliore ai cittadini nell’ambito dei propri compiti istituzionali. Sono ormai entrati nell’uso quotidiano tutte le attività indicate dal Codice dell’Amministrazione digitale come fondamentali1 per l’ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni mediante l’utilizzo delle tecnologie informatiche e della comunicazione. In particolare, c’è stato uno sviluppo crescente dei servizi on line di aggiornamento e consultazione delle banche dati, dei sistemi elettronici di pagamento, nonché di quelli di gestione documentale relativamente al protocollo informatico e alla posta certificata. Il grafico evidenzia lo sviluppo nel tempo del processo di informatizzazione e telematizzazione dei servizi di pubblicità immobiliare. È evidente che la modalità di conservazione del documento, soprattutto quando il procedimento che genera il documento stesso è informatico, non può essere cartacea; tuttavia, a volte, la fase di conservazione richiede ulteriori requisiti oltre quelli considerati nella fasi di produzione e invio degli atti. Il progetto di conservazione sostitutiva dei documenti, meglio noto come dematerializzazione degli atti, sarà, dunque, realizzato gradualmente, a iniziare dagli atti presentati con procedura telematica, per estendersi, poi, ad altre tipologie di atti che presentano analoghe caratteristiche. Sarà importante tener conto dei requisiti necessari al pieno valore probatorio dei documenti informatici prodotti e la loro piena disponibilità nel tempo, alla luce della rapida evoluzione degli strumenti e dei supporti informatici. La conservazione sostitutiva rappresenta una procedura di archiviazione informatica normalizzata che si protrae nel tempo ed è finalizzata a rendere un documento non deteriorabile e quindi disponibile illimitatamente, consentendo l’eliminazione del cartaceo. A differenza

della semplice archiviazione elettronica di documenti informatici, il processo di conservazione garantisce nel tempo l’integrità e l’autenticità dei documenti oggetto di archiviazione. La conservazione sostitutiva, rispetto all’acquisizione ottica dei documenti, che trasforma un atto da cartaceo in informatico, non necessita di attività di verifica e validazione per l’eliminazione del materiale cartaceo. Regole diverse valgono per il riconoscimento dei vincoli di valore storico-documentale che l’atto può acquisire nel tempo. L’articolo 22, comma 5, del Decreto legisislativo del 30 dicembre 2010 n. 235, meglio noto come nuovo Codice dell’Amministrazione digitale, prevede che, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, devono essere individuate le particolari tipologie di documenti analogici originali unici che, per esigenze di natura pubblicistica, devono continuare ad essere conservati su supporto cartaceo. Ciò significa che in teoria, nel rispetto delle regole del Codice, ogni documento prodotto dalle Pubbliche Amministrazioni, diverso da queste tipologie, può essere dematerializzato. Le regole fondamentali contenute nel nuovo codice, in merito alla conservazione sostitutiva, applicabili anche al titolo telematico, possono così sintetizzarsi:

• il

documento informatico, munito di firma digitale costituisce informazione primaria e originale da cui è possibile effettuare riproduzioni e copie per gli usi consentiti dalla legge;

• l’idoneità

del documento informatico a soddisfare il requisito della forma scritta e il suo valore probatorio sono liberamente valutabili in giudizio, in relazione alle caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità e immodificabilità. Tuttavia, se tale documento è sottoscritto con firma avanzata, qualificata o digitale e rispetta le regole tecniche previste per la formazione, trasmissione, conservazione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale, produce gli effetti previsti dall’art. 2702 del Codice civile, ossia fa prova piena fino a querela di falso della provenienza della dichiarazione da chi l’ha sottoscritta;

1 Decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82, come da ultimo modificato e integrato con decreto legislativo 30 dicembre 2010, n.235.

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circoscrizioni dei servizi di pubblicità immobiliare. Eseguite le formalità, l’ufficio stampa le note in due esemplari e il conservatore vi appone timbro e firma. Una copia si archivia e va a costituire i pubblici registri, e una si consegna alla parte come Certificato di eseguita formalità. L’evoluzione della procedura, per consentire anche la conservazione sostitutiva, prevede l’invio telematico del titolo sotto forma di allegato, anch’esso firmato digitalmente, del file XML firmato digitalmente dal notaio. Sarà contestualmente attivato il servizio di restituzione per via telematica del certificato di eseguita formalità, firmato elettronicamente dall’incaricato dell’ufficio. Il Titolo trasmesso dal notaio in formato PDF/A o Tiff è provvisto di firma digitale rilasciata dal Consiglio Nazionale del Notariato. Tali firme attestano che il loro titolare è un notaio in esercizio. L’Agenzia, d’accordo con il Ministero della Giustizia, ha adottato il provvedimento con il quale vengono definiti i requisiti dei files trasmessi dai notai e il sistema di attestazione di validità della firma del responsabile dell’ufficio che consente il contestuale invio al notaio del certificato di eseguita formalità. Il formato PDF/A o Tiff è stato previsto per meglio garantire la leggibilità del supporto nel tempo; pertanto, uno dei controlli del sistema all’atto di accettazione della formalità riguarda proprio la compatibilità del supporto. Per motivi tecnici, al momento, non possono essere inviati per via telematica gli atti di grandi dimensioni, che continueranno ad essere presentati in ufficio su supporto cartaceo autenticato. Questo limite porta ad escludere atti che contengono allegati grafici (foto, planimetrie, in b/n e/o colori, ecc.). A tal proposito si consideri che i file XML rimangono comunque disponibili, per un periodo limitato, perché ciò che non viene inviato alla conservazione viene comunque archiviato digitalmente. Il sistema di archiviazione elettronica verrà utilizzato per svolgere le normali attività ispettive degli uffici, mentre il sistema di conservazione sostitutiva verrà interrogato ai soli fini delle esibizioni, ovvero delle certificazioni.

• nel caso del titolo telematico, provenendo i documenti

da pubblico ufficiale - notaio per il titolo e conservatore per la nota - è da ritenere che gli atti conservati a norma producano gli effetti di cui all’art. 2700 del Codice civile, ossia, fanno piena prova fino a querela di falso della provenienza del documento da pubblico ufficiale, nonché delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesti siano avvenuti in sua presenza;

• ●per

il titolo telematico, la registrazione di protocollo vale come marca temporale;

• ●le regole tecniche devono essere definite con decreto

del Presidente del Consiglio dei Ministri; tuttavia fino all’adozione di tali provvedimenti, continuano a valere le regole tecniche vigenti: nel caso in esame la deliberazione numero 11 del 19 febbraio 2004 del CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione). Negli uffici di Bologna, Firenze, Lecce e Palermo, con provvedimento del Direttore dell’Agenzia, è stata attivata, in regime transitorio facoltativo, la trasmissione telematica del titolo, perciò in tali sedi si sperimenterà la conservazione sostituiva del titolo secondo le modalità previste dagli articoli 20 e 21 del decreto legislativo numero 82 del 2005, nel testo riformato dal decreto legislativo numero 235 del 2010.

Qualche accenno alla procedura di conservazione sostitutiva del titolo telematico attuata in collaborazione con il partner tecnologico Sogei Attualmente, con il modello unico informatico, il notaio invia, per via telematica, un file XML firmato digitalmente, contenente i dati in formato elaborabile, con i quali viene prodotta automaticamente la nota della richiesta formalità; lo stesso file consente la riscossione delle entrate, previo invio all’Agenzia delle Entrate e al Sistema interbancario, nonché, se richiesta, la voltura catastale. Comunque, per procedere all’esecuzione della formalità, è necessario presentare il titolo in forma cartacea, anche presso uffici provinciali diversi, se gli immobili citati nell’atto sono di pertinenza di diverse

Volumi e modalità di presentazione delle note di aggiornamento Fonte dati: DWDATA.FINANZE.IT/TERRITORIO

2010 2009 2008 2007

telematico modello unico sportello supporto informatico sportello successioni

21,3%

66,7% 62,9%

21,6%

15,5%

64,8%

19,9%

15,3%

29,7%

59,9%

2006

20%

40%

60%

10,4% 10,5%

38,5%

51,0% 0%

12,0%

80%

100%

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in e v ide n z a

Un francobollo celebra i delle

10 anni

di Antonio Iazzetta

U

n francobollo per celebrare i dieci anni delle Agenzie fiscali. L’emissione, disposta dal Ministero dello Sviluppo Economico, è resa possibile grazie all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, che ne ha curato la stampa e la veste grafica, e a Poste Italiane, che ne assicura la commercializzazione attraverso la rete degli uffici postali. Con i francobolli, le Agenzie intendono sottolineare l’impegno costante svolto in questi anni per il miglioramento del sistema fiscale italiano, un impegno che ha consentito di fornire un servizio sempre più efficiente e di qualità a tutti i cittadini. Il direttore dell’Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, ha presentato il francobollo insieme ai direttori dell’Agenzia del Demanio, Maurizio Prato, dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi, e dell’Agenzia dell’Entrate, Attilio Befera nel corso di una conferenza stampa, tenutasi nell’Ara Pacis lo scorso 10 marzo. Erano presenti anche Angelo di Stasi, del Ministero dello Sviluppo Economico, Giovanni Ialongo, presidente di Poste Italiane Spa e Ferruccio Ferranti, amministra-

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tore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Nel corso della conferenza stampa, Gabriella Alemanno ha ricordato che i direttori delle Agenzie fiscali hanno richiesto l’emissione di un francobollo dedicato a ciascuna Agenzia, riconoscendo nella filatelia uno strumento insostituibile di conoscenza e cultura. L’emissione dei francobolli è la prima delle iniziative programmate dalle Agenzie fiscali per celebrare i dieci anni di attività, tra cui un convegno che si terrà in Campidoglio, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti. Il convegno sarà l’occasione per ribadire l’importanza del ruolo delle Agenzie nel contribuire al risanamento della finanza pubblica, condividere i risultati ottenuti, e tracciare un percorso di sviluppo per il futuro, nell’ottica di un’Amministrazione sempre più accessibile e attenta al rispetto e alla crescita della legalità. Una storia cominciata il 1 gennaio 2001 Le Agenzie fiscali entrano in funzione il 1° gennaio 2001. Sono l’ultimo tassello di una complessa opera di ammo-

dernamento che si è sviluppata lungo tutti gli anni ‘90 e che ha riguardato la strumentazione e l’assetto organizzativo dell’apparato preposto alla gestione del sistema fiscale. L’introduzione della telematica nel rapporto tributario, il potenziamento dei servizi di assistenza e informazione ai cittadini, lo sviluppo di sistemi intelligenti finalizzati alla selezione dei soggetti da sottoporre a controllo, la previsione di strumenti volti a ridurre il contenzioso grazie all’accordo preventivo tra fisco e contribuenti, la realizzazione di uffici a competenze unificate su tutte le imposte: questi interventi, e numerosi altri, pur iscrivendosi nel quadro di un ordinamento tributario che è fondamentalmente ancora quello varato negli anni ‘70, hanno contribuito a migliorare molto il funzionamento del fisco italiano, sia sotto l’aspetto dei servizi al contribuente, sia sotto quello del recupero dell’evasione fiscale. L’ampia autonomia gestionale consente alle Agenzie fiscali di funzionare secondo tempi e modalità assai più rispondenti, sotto il profilo dell’efficienza, economicità ed efficacia, alla


Agenzie fiscali complessa dinamica delle esigenze operative connesse alle loro missioni istituzionali. Nel nuovo modello si accentua la distinzione tra politica e amministrazione. Le funzioni di indirizzo politico sono affidate, insieme a quelle di controllo, al Ministero dell’Economia e delle Finanze; le funzioni di gestione operativa sono curate dalle Agenzie. I rapporti tra il Ministero e ciascuna Agenzia sono regolati da specifiche convenzioni, secondo il tipico schema principal–agent che trae ispirazione dal mondo anglosassone: l’Agenzia (agent) si impegna con lo Stato (principal) a raggiungere determinati obiettivi. L’autonomia operativa delle Agenzie è, pertanto, strettamente correlata alla responsabilità che esse assumono con gli impegni stabiliti dalla convenzione. Gli organi delle Agenzie sono costituiti dal Direttore, dal Comitato di gestione e dal Collegio dei revisori dei conti.

In queste pagine alcune immagini della conferenza stampa di presentazione del francobollo

Le caratteristiche dei francobolli I francobolli dedicati alle Agenzie fiscali, appartenenti alla serie ordinaria tematica “Le Istituzioni”, sono composti in un foglietto del valore di € 2,40, € 0,60 per ciascun francobollo, per una tiratura di due milioni di foglietti in vendita nelle principali città italiane. I quattro francobolli sono disposti su due file e inseriti in un riquadro delimitato in basso, a sinistra e a destra da una fascia tricolore, con lo stemma della Repubblica Italiana in alto e il logo di Poste Italiane in basso. Le vignette riproducono i loghi delle Agenzie, il cui motivo è ripetuto in grafica stilizzata nei fondini di ogni vignetta, con le rispettive leggende “Territorio”, “Dogane”, “Demanio” ed “Entrate”, le scritte “Decennale delle Agenzie

fiscali”, “Italia” e il valore di “€ 0,60”. Completa il foglietto la scritta “Agenzie fiscali, dieci anni al servizio del Paese”. La stampa è stata curata da Officine Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta fluorescente per l’intero foglietto. La veste grafica è stata curata dalla bozzettista Giustina Milite. DATI TECNICI DEL FRANCOBOLLO: Formato carta: mm 40x30 Formato stampa: mm 36x26 Dentellatura: 13x131/4 Formato del foglietto: cm 12x9 Colori: 6 Tiratura: 2 milioni di foglietti, composti ciascuno da 4 francobolli

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Utenti più soddisfatti in Catasto e Conservatoria

Nel 2010 è aumentato il gradimento, ma c’è ancora da lavorare di Cristina Garasi

Il quadro d’insieme Il grande impegno dell’Agenzia negli ultimi anni per migliorare i tempi e la qualità nell’erogazione dei servizi e quella degli ambienti di lavoro sta dando i suoi frutti anche in termini di soddisfazione degli utenti. I risultati della rilevazione della soddisfazione degli utenti svolta nel 2010 evidenziano un miglioramento del giudizio complessivo sul servizio. Nell’ambito dei Servizi Catastali, rispetto al 2007, il voto medio complessivo passa da: 2,98 a 3,77, su una scala da 1 (minimo) a 5 (massimo); per i Servizi di Pubblicità Immobiliare, rispetto al 2008, il voto medio complessivo passa da: 3,31 a 3,99 (Grafico 1). Se si guarda alle percentuali di utenti soddisfatti (voto 4 o 5), parzialmente soddisfatti (voto 3) e insoddisfatti (voto 1 o 2) si conferma il quadro positivo. I soddisfatti vanno dal 63,6% dei servizi catastali al 72,9% dei servizi di pubblicità immobiliare. La quota di insoddisfatti si ferma sotto al 10% degli intervistati (Grafici 2 e 3 nella pagina a fianco).

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METODOLOGIA L’indagine 2010 La rilevazione è stata realizzata da una società specializzata dal 5 ottobre al 17 novembre 2010, presso tutti gli Uffici Provinciali dell’Agenzia del Territorio. E’ stato intervistato un campione di 12.133 utenti dei servizi catastali e ipotecari, distribuiti su tutte le Regioni. Questa volta, a differenza che in passato, l’indagine ha riguardato contemporaneamente sia i servizi catastali che quelli di pubblicità immobiliare. Si è svolta con interviste dirette da parte di intervistatori esterni all’Agenzia, dopo la fruizione dei servizi di sportello, anziché con questionari autocompilati dagli utenti. La valutazione della soddisfazione avviene attraverso un voto da 1 (min) a 5 (max). I risultati, a livello nazionale, presentano un margine di errore statistico di +/- 0,9%, al livello di fiducia del 95%. Il profilo degli intervistati L’utenza è a grande maggioranza professionale. Sul totale del campione, il 53% è costituito da tecnici professionisti e il 15% da studi notarili e legali. I privati hanno un’incidenza del 21%. Il resto è rappresentato da agenzie di servizi, enti pubblici, associazioni. L’utenza è abituale: oltre il 60% si reca negli uffici almeno una volta alla settimana.


5 4

3,31

Giudizio sintetico sui servizi (voto da 3 izi (voto da 1 a 5) 2

3,43

2,98

3,43

in e v ide n z a

SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI DEI SERVIZI CATASTALI E IPOTECARI Grafico 1

3,77 3,99

1 2006

2007 Servizi catastali

20082

82 009

2010

Servizi di pubblicità immobiliare

Percentuali soddisfattiInsoddisfatti Catasto Grafico 2 7,9%

Insoddisfatti 7,9%

mente soddisfatti 28,5% mente soddisfatti 28,5%

Soddisfatti Soddisfatti63,6% 63,6%

Percentuali soddisfatti PUBBLICITà IMMOBILIARE Grafico 3 Insoddisfatti 7,9%

Parzialmente soddisfatti 28,5%

Soddisfatti 63,6%

I fattori della soddisfazione degli utenti

La soddisfazione degli utenti nelle regioni

Analizzando più nel dettaglio i dati di quest’anno: emerge che se la percezione positiva degli utenti è aumentata, c’è ancora molto da fare per migliorare i servizi, e grazie agli esiti dell’analisi possiamo individuare i fattori su cui intervenire. Il grafico 4, nella pagina seguente, illustra il voto medio per singolo fattore di soddisfazione. Se i fattori relazionali sono quelli che riscuotono il maggiore consenso, emergono aree di relativa insoddisfazione sui tempi di attesa per essere servito in catasto e sui fattori tangibili.

Nelle valutazioni complessive sugli Uffici di ciascuna Regione, il voto medio più elevato è stato riportato dagli Uffici delle Regioni: Basilicata (4,21) e Molise (4,18). Tra i singoli Uffici provinciali quelli che si collocano nelle prime posizioni della graduatoria sono: Asti (4,52), Genova (4,49), Isernia (4,49) e Ragusa (4,48) (Grafico 5, nella pagina seguente). L’efficacia dei servizi Oltre al livello di soddisfazione, si è indagato su altri aspetti rilevanti relativi al servizio offerto agli utenti.

Tra questi, è stato chiesto agli utenti: “Oggi è riuscito ad ottenere il servizio per il quale si è recato presso l’ufficio?”. Questa domanda rappresenta la “prova del nove” per verificare se gli utenti hanno avuto difficoltà ad ottenere in maniera semplice e veloce il servizio. Di seguito riportiamo gli esiti per regione, che mostrano significative differenze; sarà interessante riflettere sui risultati ottenuti a livello di Ufficio, disponibili nei report completi. Il successo della visita è relativamente più frequente per gli utenti del Molise e delle Marche. Le regioni in cui si registra la più alta percentuale di insuccesso per l’ottenimento del servizio (risposta “no”) sono Campania (5,5%), Calabria (4,6%) e Sicilia (4,3%). Sono tornati più volte presso l’Ufficio per ottenere il servizio, in maggior percentuale gli utenti di Sardegna (7,8%) e Sicilia (7,4%). Infine, per quanto riguarda la necessità che hanno avuto alcuni utenti di fare la coda in più sportelli per ottenere il servizio, abbiamo il primato di Campania (17,3%) e Sicilia (13,5%) (Grafico 6, nella pagina seguente). Le priorità di intervento Attraverso la tecnica statistica della regressione multipla, sono stati individuati i fattori più rilevanti per gli utenti per ciascuna delle due tipologie di servizi: Catastali e di Pubblicità Immobiliare. Il dato è stato messo in relazione con il voto medio dato dagli utenti sui fattori, e sono state individuate le priorità d’intervento: i fattori più importanti per gli utenti che però hanno valutazione non positiva (basso voto medio).

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in e v ide n z a

VOTO MEDIO NAZIONALE SUI SINGOLI FATTORI DEL SERVIZIO Grafico 4

3,83

GIUDIZIO COMPLESSIVO AREA TANGIBILE Pulizia dei locali per il pubblico Chiarezza della segnaletica interna per gli uffici Confortevolezza e funzionalità dei locali per il pubblico Efficacia dei servizi di accoglienza AREA FUNZIONALE - TEMPESTIVITÀ ED EFFICIENZA Tempi di attesa per essere servito per: Trascrizione e Iscrizione (SPI) Ispezione (SPI) Domanda di Annotazione (SPI) Certificati (SPI) Consultazione (Catasto) DOCFA (Catasto) PREGEO (Catasto) Domanda di Voltura (Catasto) Richiesta di Correzione/Rettifica (Catasto)

3,71 3,61 3,58 3,54

3,93 3,88 3,78 3,88 3,44 3,59 3,59 3,59 3,33

Tempi di esecuzione dei servizi erogati per: Trascrizione/Iscrizione (SPI) Ispezione sui registri cartacei (SPI) Consultazione archivi informatizzati (SPI) Domanda di annotazione (SPI) Certificati (SPI) Consultazione (Catasto) DOCFA (Catasto) PREGEO (Catasto) Domanda di Voltura (Catasto) Richiesta di Correzione/Rettifica (Catasto)

4,00 3,93 3,93 3,85 3,95 3,88 3,88 3,84 3,88 3,53 3,86 3,92 3,91

Semplicità di accesso alle Ispezioni sui registri cartacei (SPI) Chiarezza del contenuto delle Note (SPI) Chiarezza e semplicità degli strumenti di pagamento (SPI) Qualità dei dati rilasciati (Catasto) AREA FUNZIONALE - CHIAREZZA PROCEDURE Semplicità e chiarezza delle procedure Chiarezza della modulistica presente in ufficio AREA RELAZIONALE Cortesia e disponibilità del personale Assistenza da parte del personale per la soluzione dei problemi 0,0

Per i servizi catastali i fattori su cui lavorare prioritariamente sono: • Tempi di attesa per Consultazione, per Richiesta di Correzione/ Rettifica, per DOCFA • Comfort e funzionalità dei locali per il pubblico • Semplicità e chiarezza delle procedure Per i servizi di Pubblicità Immobiliare gli aspetti da migliorare sono:

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• • • •

3,83 3,70 3,80 4,15 4,06 1,0

2,0

Semplicità di accesso alla ispezioni sui registri cartacei Tempi di attesa per Ispezione Semplicità e chiarezza delle procedure Chiarezza della modulistica presente in ufficio

La misura sistematica della soddisfazione degli utenti da parte dell’Agenzia del Territorio è uno strumento d’ascolto delle loro esigenze, fondamentale

3,0

4,0

5,0

per costruire un servizio di qualità. Anche per quest’anno ogni Direzione centrale e regionale, e ogni Ufficio, farà tesoro delle informazioni rilevate per costruire attività di miglioramento. Per ulteriori approfondimenti si possono consultare le pagine intranet relative alle Rilevazioni sulla soddisfazione degli utenti, presenti nella sezione Area Coordinamento e integrazione funzionale – Temi – Qualità dei servizi. Buon lavoro!


VOTO MEDIO Grafico 5 TOTALE

3,83

3,94

Piemonte Valle d'Aosta

3,91

Lombardia

3,72 4,13

Liguria 3,70

Veneto

3,80

Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna

4,04 3,89

Toscana Umbria

4,03

Marche

4,04 3,90

Lazio

4,12

Abruzzo

4,18

Molise 3,47

Campania

3,75

Puglia

4,21

Basilicata Calabria

4,03 3,52

Sicilia

3,53

Sardegna 0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

VOTO MEDIO

ESITO DEL SERVIZIO PER REGIONE Grafico 6

TOTALE

85,7

2,5 3,5

6,9 1,4

Piemonte

85,4

2,5 4,6

6,1 1,5

94,0

Valle d'Aosta

1,7 3,40,9

88,6

Lombardia

1,42,8 6,0 1,2

94,9

Liguria

1,8 1,4 1,2 0,8

84,5

Veneto

2,03,3

8,6

90,8

Friuli Venezia Giulia

2,42,5

10,9

2,4

2,5 0,8 6,0 1,2 97,3

1,6 0,5 0,5

70,8

5,5

4,4

17,3

89,2

Puglia

2,2 0,4

84,7

Calabria

4,3

7,4

85,6

Sardegna 0,0%

20,0%

40,0%

3,4 60,0%

80,0%

No

Si, ritornato pi첫 volte

0,9

Si, in pi첫 sportelli

13,5

0,8

7,8

2,1 1,1 100,0%

15

% DI COMPOSIZIONE Si

10,4

4,6 2,3 6,2 2,3

74,0

Sicilia

1,9

1,0 6,4 2,7 0,6

86,1

Basilicata

Altro/non indicato

1,0 0,3 0,3 1,5

89,4

Molise

Si, in pi첫 sportelli

1,4 0,53,2

81,8

Lazio Abruzzo

Si, ritornato pi첫 volte

1,7

97,0

Marche

No

2,62,6 4,5 1,6

94,9

Umbria

Si

0,5 2,4 5,0 0,9

88,7

Toscana

% DI COMPOSIZIONE

2,90,83,22,4

91,1

Emilia Romagna

Campania

4,5

Altro/non indica


in e v ide n z a

Progetto front office 2011 Spazio alle buone idee

di Silvio Romano

In un contesto come quello attuale, di grandi trasformazioni di scenari e strategie è sempre più pressante l’esigenza per la Pubblica Amministrazione di lavorare per migliorare la qualità dei servizi offerti al cittadino. D’altra parte, migliorare la qualità dei servizi il più delle volte non è impresa facile, perché gli aspetti che possono incidere, sia sul servizio in sé che sulla qualità percepita dall’utente, sono davvero tanti, e questo è ancor più vero quando ci si sofferma sui servizi di sportello. Prima di tutto bisognerebbe chiedersi: cosa rappresenta uno sportello dell’Agenzia del Territorio per la sua utenza?

ottobre 2010 dicembre 2010 gennaio 2011

Di cosa si ha bisogno, e cosa ci si aspetta di trovare? Il nostro sportello è un posto dove privati cittadini, spesso poco esperti, si recano in cerca di informazioni e servizi e hanno bisogno di risposte semplici e chiare; è un luogo dove i professionisti svolgono una parte – a volte importante – della propria attività e hanno bisogno di confrontarsi con interlocutori competenti e professionali; ma è soprattutto un ufficio pubblico in cui ogni cittadino si aspetta non solo di ricevere dei servizi, ma anche di trovare cortesia, ordine, trasparenza. In questi ultimi anni l’Agenzia ha lavorato tanto per migliorare sia la qualità che l’imma-

INTERVENTO A Assistenza e formazione ai capi intermedi degli Uffici Proninciali

gine dei servizi di sportello, e lo ha fatto investendo non solo in opere, ma anche in progetti organizzativi e formativi. Il più grande di questi è sicuramente il progetto Front Office, che con l’edizione attuale, la terza, prosegue un cammino iniziato nel 2006 e mai interrotto; nel tempo è cresciuto, si è arricchito di nuovi temi di lavoro e ha raffinato il relativo metodo. Il progetto è organizzato su due linee di intervento, una sull’analisi e lo sviluppo organizzativo (linea A), l’altra formativa su larga scala (linea B). La “Linea A” La prima linea di intervento, quella or-

INTERVENTO B Formazione al personale di Back-office

“ANALISI” • visite negli Uffici Proninciali

“LANCIO” • formazione • discussione risultati dell'analisi • impostazione dei progetti di miglioramento

• Organizzazione e cambiamento • Valori Guida e competenze professionali • Orientamento all'Utente • Lavorare insieme

marzo 2011 “implementazioni” ottobre 2011

• attuazione dei progetti • visite di assistenza e monitoraggio

Pianificazione delle attività

16


ganizzativa, coinvolge i 54 uffici che il progetto ancora non aveva toccato, e ha un duplice obiettivo: ottenere un incremento tangibile della qualità erogata e percepita dall’utenza allo sportello, e trasferire agli uffici un metodo di lavoro ispirato ai principi del miglioramento continuo. Il metodo, alla fine, non è per niente complicato: si parte da una ricognizione dello stato delle attività, realizzata con visite dirette per verificare l’aderenza al modello ideale di ufficio, perfezionato sul campo negli anni precedenti. Questa prima rilevazione fornisce gli elementi per individuare le aree dove sono necessari i miglioramenti. In seguito alcuni colleghi di ciascun ufficio, quelli che agiranno da promotori del cambiamento, parteciperanno a un intervento formativo/workshop di tre giorni. I primi due giorni sono dedicati a temi organizzativi e alla presentazione del modello di front office; poi il terzo giorno i partecipanti, assieme ai referenti delle direzioni centrali e regionali e a consulenti specializzati, disegneranno un piano di intervento personalizzato per ciascun ufficio, con i dettagli di azioni, referenti e date. Nei mesi successivi si eseguono le attività pianificate e si monitorano gli avanzamenti con nuove visite e rilevazioni di

Mettere al centro l'UTENTE

SVILUPPARE PARTNERSHIP

LAVORARE INSIEME

Management Valori Guida REQUISITI dell'utente Input

Strumenti per gestire il cambiamento

SODDISFAZIONE dell'utente Accoglienza

Erogazione

PostServizio

Riconoscibilità

Output

Prodotto Servizio

Analisi e miglioramento delle prestazioni Sviluppo e Formazione del Personale

Il modello generale del front office dell’Agenzia

aderenza al modello, sino alla verifica conclusiva che, a un anno dall’avvio, chiude il progetto. Al termine di questo percorso, la differenza tra l’aderenza al modello ideale misurata alla chiusura e quella iniziale, nonché la quantità di azioni progettate e portate a termine, forniscono subito una prima misura di quanto cammino ciascun ufficio è riuscito a percorrere sulla strada che porta a una maggiore qualità nei servizi di sportello. Ma il vero risultato, quello più ambizioso, è costituito dall’acquisizione del metodo di lavoro. Un lungo percorso a tappe, fatto dalla

ORGANIZZARSI PER FARE PRESTO E BENE

OPERARE IN MANIERA APERTA E IMPARZIALE

SAPER GESTIRE CONTESTI E SITUAZIONI

I valori guida

rilevazione iniziale, l’individuazione delle aree di miglioramento, la definizione di azioni mirate, l’esecuzione, il monitoraggio periodico degli avanzamenti e la verifica finale dell’efficacia che, anno dopo anno, porta a raggiungere nuovi obiettivi sulla strada della qualità. La “Linea B” Mentre il precedente è focalizzato sugli aspetti organizzativi, l’intervento B agisce sulle persone, ed è certamente uno dei più grandi investimenti in formazione nella storia dell’Agenzia. Infatti dopo la formazione per gli addetti al contatto con l’utenza, avviata e conclusa nelle precedenti edizioni, questa volta l’attenzione si è rivolta su tutto il personale del back office. I temi sono l’organizzazione e il cambiamento, i valori guida e le competenze professionali, l’orientamento all'utente, il lavoro in team; insomma, tutto quello che può servire a comprendere che, in una logica di qualità, al centro dell’attività di ciascuno va sempre messo il concetto di utente, sia esso interno o esterno. I numeri sono impressionanti: oltre 370 edizioni da tenere in 27 sedi, ciascuna della durata di 4 giorni, per portare in aula oltre 5500 persone. Il progetto Front Office rappresenta un significativo intervento sull’organizzazione delle attività e sulle persone, assieme al piano di investimenti sugli immobili coordinato dall’Area Coordinamento e Integrazione Funzionale, e punta a rendere tutto il personale dell’Agenzia partecipe del cambiamento. Pertanto, chi ha buone idee e progetti ha l’occasione di presentarle e, se condivise, vederle realizzate. Insomma, facciamoci coraggio e largo alle buone idee!

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in e v ide n z a

Il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale

L’Agenzia del Territorio

parte in vantaggio di Fabio Pantano

Il 30 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato le modifiche al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Per la Pubblica Amministrazione, ma anche per il singolo cittadino, la svolta è epocale: cambierà il modo di rapportarci, di comunicare, di essere cittadino. Questa riforma, resasi necessaria per effetto della rapida evoluzione delle tecnologie informatiche, risponde in maniera precisa alla necessità di mettere a disposizione delle amministrazioni e dei pubblici dipendenti strumenti (soprattutto digitali) in grado di incrementare l’efficienza e l’efficacia dell’intero sistema pubblico. E’ da troppo tempo che i cittadini e le imprese richiedono mezzi più snelli, rapidi e meno costosi per comunicare con le pubbliche amministrazioni. L’obiettivo secondario e non trascurabile è quello di evitare che strutture obsolete e procedure lente continuino a gravare il sistema Italia di costi e di adempimenti. Vediamo, in sintesi, le peculiarità del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale. • Effetti della riforma: si introducono misure premiali e sanzionatorie favorendo, da una parte, le amministrazioni virtuose (anche

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con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali) e sanzionando, dall’altra, le amministrazioni inadempienti. • Incentivi all’innovazione della PA: dalla razionalizzazione della propria organizzazione e dall’informatizzazione dei procedimenti, le pubbliche amministrazioni ricaveranno dei risparmi che potranno utilizzare per il finanziamento di progetti di innovazione e per l’incentivazione del personale in essi coinvolto. Cerchiamo di sintetizzare alcune delle novità che ci interessano più da vicino: - la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni attraverso l’istituzione di un ufficio unico responsabile delle attività ICT, la razionalizzazione organizzativa e informatica dei procedimenti, l’introduzione del protocollo informatico e del fascicolo elettronico; - la semplificazione dei rapporti con i cittadini e con le imprese attraverso l’introduzione di forme di pagamenti informatici, lo scambio dati tra imprese e Pubblica Amministrazione, la diffusione e l’uso della PEC, l’accesso ai servizi in rete, l’utilizzo della firma digitale, la dematerializzazione dei documenti e

l’arricchimento dei contenuti dei siti istituzionali in termini di trasparenza; - la sicurezza e lo scambio dei dati attraverso la predisposizione, in caso di eventi disastrosi, di piani di emergenza per garantire la continuità operativa nella fornitura di servizi e lo scambio dati tra PA e cittadini. Il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale rende possibile la modernizzazione della P.A. con la diffusione di soluzioni tecnologiche e organizzative che consentono un forte recupero di produttività. Tra questi: - riduzione dei tempi fino all’80% per le pratiche amministrative; - riduzione di circa 1 milione di pagine l’anno per l’effetto dell’avvio della dematerializzazione, con l’obiettivo di raggiungere 3 milioni di pagine al 2012; - risparmio del 90% dei costi della carta e del relativo impatto ecologico (uso e smaltimento) per circa 6 milioni di euro l’anno (solo acquisto senza smaltimento); - utilizzo diffuso della Posta Elettronica Certificata (PEC), che produrrà un risparmio a regime di 200 milioni di euro per la riduzione delle raccomandate della Pubblica Amministrazione ai cittadini, senza contare la riduzione dei tempi e degli spazi di archiviazione.


IL NUOVO CAD E L’OPERATO DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO Come si pone l’Agenzia del Territorio di fronte a questa spinta di cambiamento? Come si accennava, l’Agenzia del Territorio è una amministrazione all’avanguardia nel settore dell’innovazione della PA, forte di un’esperienza ormai decennale nel campo dell’ICT. Infatti, gran parte di quello che il codice dice oggi noi l’abbiamo fatto ieri! Possiamo affermare, senza timore di smentita, che siamo un esempio virtuoso tra le PA e spesso siamo stati veri e propri pionieri in campo di ammodernamento, sburocratizzazione e telematizzazione dei servizi. Infatti, l’Agenzia del Territorio: • ha fornito tutti i gli uffici di PEC, collegata al sistema di protocollo e gestione documentale; • ha adottato il sistema di firma elettronica fin dal 2001 mentre relativamente al sistema di firma digitale, siamo stati tra i primi a pretendere, nel 2007, che la richiesta di convenzione telematica fosse esclusivamente telematica e con firma digitale; • ha semplificato gli adempimenti attraverso la telematizzazione (adempimento unico per la regi-

• •

strazione, trascrizione e voltura degli atti notarili; cancellazione semplificata delle ipoteche); ha attuato un sistema di interscambio dati con i Comuni, attivando tra le prime amministrazioni e realizzando i sistemi di identità federata con professionisti e imprese; ha realizzato la trasmissione telematica delle copie autentiche degli atti notarili e sta per attivare, prima Agenzia all’interno del MEF, il sistema di conservazione a norma dei documenti informatici; ha attivato forme di pagamento on line utilizzando la porta di pagamento di Poste; ha telematizzato la maggior parte dei servizi (consultazione, presentazione documenti, segnalazione di errori) per cui circa il 70% dei servizi oggi viene erogato on line, e precisamente: documenti di aggiornamento catastale (docfa e pregeo); adempimento unico per notai, altri pubblici ufficiali, agenti della riscossione, comunicazioni di cancellazione ipoteche (dl 7/2007), stradario, variazioni colturali Agea, segnalazioni di incongruenze su accatastamenti e variazioni;

dal 2001 ha realizzato sistemi di disaster recovery base disponibili per tutti i nostri dati. Inoltre, si è dotata di un ufficio unico per le attività ICT sin dal 2001: è la Direzione Sistemi Informativi per la quale ho l’onore di lavorare; ha attuato il riutilizzo dei risparmi degli anni precedenti sin dal 2001, visto che, in quanto Agenzia, adotta il sistema di contabilità finanziaria; dispone di servizi di fornitura di dati informatici, e quindi basati su archivi completamente dematerializzati, (dati censuari dei terreni o dei fabbricati, planimetrici, tarsu, ici, dati ipotecari, stradario, notifiche, Istat, perimetri zone omogenee dell’osservatorio immobiliare, pregeo; dati su immobili, su un elenco di soggetti, su un elenco di atti catasto, su un elenco di atti pubblicità immobiliare, variazioni storiche su un elenco di immobili, variazioni storiche su un elenco di soggetti, strade, forniture a demanio marittimo); dispone di servizi telematici di consultazione dati:(Visura catastale e ispezione ipotecaria, al pubblico c/o Comuni, Consulta-

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in e v ide n z a

zione Valore OMI, consultazione delle rendite catastali disponibili per professionisti, imprese, Pubbliche Amministrazioni e semplici cittadini); ha attivato un servizio telematico, disponibile per tutti i cittadini, per il servizio di segnalazione dei dati catastali non congruenti.

In conclusione, per l’attuazione delle norme contenute nel nuovo CAD, si attende, nei prossimi mesi l’emanazione delle regole tecniche che consentiranno di dare piena validità alle copie cartacee e soprattutto a quelle digitali dei documenti informatici. Con il Nuovo CAD si sviluppa in modo deciso, concreto e opera-

tivo il grande progetto della pubblica amministrazione digitale impostato nel 2005, in linea con quanto sviluppato da tanti anni da questa Agenzia, e si offrono ai vertici politici e amministrativi gli strumenti necessari per innovare in modo profondo, rapido, definitivo e strutturale l’azione dei pubblici uffici.

Infatti, l’Agenzia del Territorio: •

ha fornito tutti i gli uffici di PEC, collegata al sistema di protocollo e gestione documentale

ha adottato il sistema di firma elettronica fin dal 2001 mentre relativamente al sistema di firma digitale, siamo stati tra i primi a pretendere, nel 2007, che la richiesta di convenzione telematica fosse esclusivamente telematica e con firma digitale

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ha semplificato gli adempimenti attraverso la telematizzazione (adempimento unico per la registrazione, trascrizione e voltura degli atti notarili; cancellazione semplificata delle ipoteche)

ha attuato un sistema di interscambio dati con i Comuni, siamo stati tra i primi ad attivare a realizzare sistemi di identità federata con professionisti e imprese

ha realizzato la trasmissione telematica delle copie autentiche degli atti notarili e stiamo per attivare, per primi all’interno del MEF, il sistema di conservazione a norma dei documenti informatici

ha attivato forme di pagamento on line utilizzando la porta di pagamento di Poste

ha telematizzato la maggior parte dei servizi (consultazione, presentazione documenti, segnalazione di errori) per cui circa il 70% dei servizi oggi viene erogato on line , eccoli: documenti di aggiornamento catastale (docfa e pregeo); adempimento unico per notai, altri pubblici ufficiali, agenti

della riscossione, comunicazioni di cancellazione ipoteche (dl 7/2007), stradario, variazioni colturali Agea, segnalazioni di incongruenze su accatastamenti e variazioni. •

dal 2001 ha realizzato sistemi di disater recovery base disponibili per tutti i nostri dati. Inoltre, si è dotata di un ufficio unico per le attività ICT sin dal 2001: è la Direzione Sistemi Informativi per la quale ho l’onore di lavorare.

ha attuato il riutilizzo dei risparmi degli anni precedenti sin dal 2001, visto che, in quanto Agenzia, adotta il sistema di contabilità finanziaria

dispone di servizi di fornitura di dati informatici, e quindi basati su archivi completamente dematerializzati, (dati censuari dei terreni o dei fabbricati, planimetrici, tarsu, ici, dati ipotecari, stradario, notifiche, Istat, perimetri zone omogenee dell’osservatorio immobiliare, pregeo ; dati su immobili, su un elenco di soggetti, su un elenco di atti catasto, su un elenco di atti pubblicità immobiliare, variazioni storiche su un elenco di immobili, variazioni storiche su un elenco di soggetti,;strade; forniture a demanio marittimo)

dispone di servizi telematici di consultazione dati: (Visura catastale e ispezione ipotecaria, al pubblico c/o Comuni, Consultazione Valore OMI, consultazione delle rendite catastali disponibili per professionisti, imprese, Pubbliche Amministrazioni e semplici cittadini)


LAVORARE IN AGENZIA

Il territorio veneto a portata di mouse di Rosaria Rinallo “Conclusione del progetto di acquisizione digitale delle mappe di impianto”. Questo il tema della conferenza stampa organizzata dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Verona, sul tema. Il progetto, realizzato dal Collegio dei Geometri, in collaborazione con la Provincia di Verona e in convenzione con l’Agenzia del Territorio, ha permesso l’informatizzazione delle 4000 mappe di impianto dei 98 comuni scaligeri, tutte realizzate tra fine ‘800 e primi del ‘900 e concluse nel 1905.

Con la provincia di Verona si raggiunge la copertura del territorio Veneto, relativamente all’informatizzazione delle mappe di impianto, del 90%. Tale operazione, di straordinaria utilità, permetterà una più agile ed immediata consultazione delle mappe di impianto, ovvero l’impianto cartografico del nuovo catasto italiano, costituito nel 1886 con la Legge Messedaglia. L’Agenzia ha ora il compito di garantire la possibilità di una più agevole utilizzazione delle mappe adesso su supporto informatico, non solo per utenti di tipo tecnico, ma anche per studiosi dell’area umanistica, scientifica, gli abitanti del territorio: in un unico termine, tutta la comunità.

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LAVORARE IN AGENZIA

Viaggio nel Territorio Benvenuti a bordo!

È iniziato un lungo viaggio nella nostra Agenzia per 100 nuovi funzionari... di Pasquale Elia Forse non tutti sanno che nel 2010 l’Agenzia può vantare tra i propri successi anche l’assunzione di 100 nuovi colleghi. Si è trattato di un evento cui non eravamo più abituati da tempo e che rappresenta l’avvio di un più ampio piano di inserimento di nuovo personale. Nella programmazione triennale del fabbisogno di personale approvata dal Comitato di Gestione lo scorso novembre, infatti, si prevedeva già nel 2011 la possibilità di bandire un concorso “tutto nostro” per l’assunzione di 100 ingegneri e architetti. Le assunzioni effettuate nel 2010, invece, sono il frutto di due convenzioni stipulate rispettivamente con l’INPS, per l’assunzione di 92 laureati in discipline giuridico-economiche, e con l’Agenzia delle Entrate, per l’assunzione di 4 comunicatori e 4 statistici. L’ingresso di nuovi colleghi ha costituito un evento molto importante sia per la struttura organizzativa dell’Agenzia sia per le persone coinvolte. La metafora che abbiamo scelto per “narrare” questo evento è stata il viaggio, pensando a uno di quelli che segnano la vita per sempre e dei quali ricordiamo la partenza come un momento emozionante e nello stesso tempo impegnativo. La scelta della metafora ci ha quindi suggerito di suddividere il program-

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ma di inserimento in più fasi all’interno di un progetto, denominato appunto “Viaggio nel Territorio”, realizzato dall’Ufficio Selezione del personale con il contributo determinante di tutta la Direzione centrale Risorse umane e organizzazione e, in primo luogo, dei colleghi dell’Area Gestione del rapporto di lavoro e relazioni sindacali, dell’Ufficio Formazione e dell’Ufficio Trattamento economico e previdenziale. La prima fase del progetto di inserimento è costituita dal c.d. check-in. Al banco dell’Agenzia del Territorio i neoassunti, emozionati e carichi di aspettative, si sono presentati per la consegna dei documenti richiesti, la stipula dei contratti di lavoro a tempo indeterminato e lo svolgimento dei colloqui di orientamento finalizzati alla verifica del bagaglio di esperienze e all’assegnazione della sede di servizio. La seconda fase è rappresentata quindi dal momento dell’imbarco. Tutti i neoassunti, con la valigia pronta e dopo aver salutato i familiari, sono stati accolti presso la Direzione centrale Risorse umane e organizzazione per la giornata di presentazione della struttura organizzativa dell’Agenzia, della sua attività e del progetto di inserimento. Durante la giornata di accoglienza, inoltre, come all’inizio di un viaggio importante, ci siamo confrontati sulle reciproche aspetta-

tive. Le tre giornate successive sono state organizzate, ancora in aula con i responsabili delle strutture centrali, per fornire ai neoassunti una mappa delle nostre attività da utilizzare per meglio orientarsi nel nuovo territorio. Ma il viaggio vero e proprio inizia nel momento in cui i nuovi colleghi giungono nella struttura di assegnazione dove, per un anno, saranno accompagnati da una guida - il Tutor - che ne favorirà la socializzazione organizzativa e l’apprendimento degli strumenti e delle procedure operative. La finalità del percorso di inserimento, infatti, è di acquisire l’autonomia operativa necessaria per lo svolgimento delle attività di assegnazione. La terza fase consiste nella nuova cittadinanza. Ad un anno dall’ingresso il neoassunto sarà, a tutti gli effetti, un cittadino dell’Agenzia: avrà acquisito un’adeguata autonomia lavorativa, avrà sviluppato una comprensione complessiva dei processi organizzativi e una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità. In altre parole si sentirà parte integrante dell’organizzazione e il percorso di inserimento avrà raggiunto i suoi obiettivi. Non è difficile scommettere che molti ora staranno pensando al proprio primo giorno di lavoro o al proprio inserimento professionale. Sarà dunque più facile mettersi nei panni di chi ora sta vivendo quelle stesse sensazioni


…dalla parte dei viaggiatori di Antonio Iazzetta

di entusiasmo ma anche di disagio, che spesso si provano di fronte a un’organizzazione e ad un “mestiere” che, a prescindere dagli studi e dalle esperienze professionali precedenti, sono in gran parte sconosciuti. Per questo è importante, per un’organizzazione che intenda valorizzare l’investimento effettuato con l’assunzione, saper essere accogliente. Sarà responsabilità di ciascuno di noi poi, “meno nuovi” e “nuovi” colleghi, saper costruire un rapporto proficuo di collaborazione, di condivisione e, perché no, magari anche di amicizia. Le prospettive future Prima di illustrare i progetti per questo anno vale la pena ricordare come il 2010 ha portato delle novità non solo nelle modalità di assunzione di nuovi funzionari, ma anche nella sperimentazione di nuovi strumenti di selezione ed inserimento del personale in mobilità da altre amministrazioni e delle unità appartenenti alle categorie protette. Le prospettive per il 2011 sono ugualmente ambiziose e rappresentano la prosecuzione ideale del lavoro fin qui svolto: il completamento dei percorsi di inserimento dei neoassunti, la diffusione delle nuove procedure operative per la mobilità, le categorie protette, gli interpelli di personale non dirigenziale e la realizzazione di altri importanti obiettivi di cui parleremo in un’altra occasione.

Un ambiente polveroso, burocratizzato, lento...Questa era l’idea, non proprio incoraggiante, che tanti di noi s’erano fatti, quando ci comunicarono l’assunzione all’Agenzia del Territorio. Evidentemente, a molti di noi non era ancora arrivata la nuova immagine dell’Agenzia. Un’immagine che, insieme alla sostanza, abbiamo poi imparato a conoscere giorno dopo giorno, quando abbiamo cominciato a frequentare gli uffici della sede centrale di Largo Leopardi e quelli delle Direzioni regionali e provinciali. E abbiamo sperimentato quanto sia cambiata l’Agenzia e il ruolo sempre più determinante che ha assunto, non solo nella gestione della “fotografia” del patrimonio immobiliare italiano, ma anche nella valutazione degli immobili presenti in Italia che rappresentano una parte importante dell’economia italiana. Ognuno di noi è arrivato in Agenzia con un proprio bagaglio di esperienza e formazione e la paura di ritrovarci in un ambiente “vecchio” era forte; una paura che si andava ad aggiungere a tutti gli altri timori, tipici di chi si avvicina a un nuovo ambiente di lavoro, ma tutte le angosce sono state spazzate via già il primo giorno, quando i responsabili della selezione del personale ci hanno accolto con l’idea del viaggio come metafora dell’assunzione, una modalità che non ci saremmo aspettati di trovare in un ente pubblico. E lo stupore è aumentato ancor di più quando ci hanno chiesto di affidare a un enorme foglio bianco e a qualche pennarello le nostre sensazioni, in piena libertà. I risultati di quei lavori meriterebbero un articolo a parte e chissà che non li descriveremo nei prossimi numeri. Ognuno di noi aveva aspettative diverse perché diverso era il percorso che ci ha portato qui. Per preparare l’articolo, ho incontrato molti dei nuovi assunti e in tanti ho trovato elementi che accomunano le esperienze delle prime settimane. Chi è arrivato prima, a novembre dello scorso anno, ha fatto un po’ da Cicerone agli altri, anche se, a dire il vero, l’accoglienza riservataci da chi già lavorava nell’Agenzia è stata “calorosa” e ci è stata utilissima nei primi giorni, quelli più difficili. Si avvertiva e si continua ad avvertire la sensazione che eravamo attesi. Davvero, e non solo a parole. Simpatico, poi, rileggere i termini usati per definire i nuovi assunti. Ce ne sono alcuni davvero divertenti. Si va dal classico “i nuovi”, a “i laureati”. Gratificante “i ragazzi”, visto che la maggior parte di noi, a cominciare dal sottoscritto, ha superato da qualche anno la fascia dei “ragazzi”, alla quale, forse, appartiene di diritto solo il più giovane degli assunti, Fabio Brocceri, dal “basso” dei suoi 25 anni, compiuti proprio in Agenzia. In molti sono invece definiti “quelli dell’Inps” visto che sono stati assunti dalle graduatorie di un concorso indetto dall’Inps per selezionare nuovi ispettori. Moltissimi di loro, quasi tutti, sono ben lieti di essere “finiti”

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LAVORARE IN AGENZIA

all’Agenzia del Territorio. C’è chi ne fà una questione di possibilità di carriera, e chi non nasconde il vantaggio della “comodità”, come le tante neoassunte che apprezzano gli orari flessibili “che permettono di poter gestire anche gli impegni che si hanno a casa”. Particolarmente apprezzati gli orari di lavoro dai tanti che continuano ad abitare a Napoli e nei comuni delle Province napoletane e laziali e che ogni giorno raggiungono Roma. “La vicinanza degli uffici alla stazione Termini è una comodità” è il coro che si leva dai tanti pendolari dell’alta velocità e non solo. Al di là delle “convenienze” logistiche, in tanti hanno comunque imparato, da subito, ad apprezzare e ad appassionarsi al lavoro in Agenzia, smentendo quell’aria polverosa e burocratizzata

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che ci si aspettava. “A influire sulla nostra piena soddisfazione c’è stato sicuramente il comportamento dei dirigenti, molti dei quali hanno messo subito in chiaro che non ci sono barriere precostituite, tanto che in molti ci hanno da subito invitati a dargli del tu, e, per noi, questo è stato un segnale evidente e forte che siamo finiti nel posto giusto, un posto dove il lavoro di tutti viene adeguatamente valorizzato e non ci sono posizioni precostituite, pur nel rispetto dei ruoli”. Sarebbe irrealistico, però, descrivere l’inserimento di un centinaio di persone come una “passeggiata di salute”. E, infatti, non manca qualche lamentela, proveniente soprattutto dalle sedi periferiche dove alcuni dei nuovi assunti sono stati assegnati ai lavori

di sportello, quello che, in un certo senso, mette faccia a faccia il dipendente pubblico e il cittadino. E non sempre lo “scontro” dà buoni risultati. Ma sono “lamentele comunque superabili, nulla di particolarmente grave”, come ci tengono a sottolineare i protagonisti che ne hanno discusso con i colleghi della sede centrale. Insomma il viaggio è cominciato nel migliore dei modi. Ora l’importante è che si prosegua nella rotta avviata. Si ringrazia per le “testimonianze” Antonio Affinito, Fabio Brocceri, Marcello Di Prima, Carla Dorato, Marzia Felici, Federica Forte, Felice Lombardi, Yvonne Nappi, Cinzia Paesano, Ilaria Rizzo ed Ersilia Vitello.


Attestato di eccellenza

per gli Uffici Provinciali di Venezia e Belluno

di Rosaria Rinallo Gli Uffici Provinciali dell’Agenzia del Territorio di Venezia e Belluno, che partecipano alla realizzazione della “Rete di stazioni permanenti”, in qualità di gestori delle stazioni GPS, sono stati premiati con “l’Attestato di eccellenza”, come riconoscimento del contributo fornito, nell’ambito del convegno su “Le reti Geodetiche e le nuove tecnologie”. Al convegno, organizzato dalla Regione Veneto e dall’Università di Padova, che si è tenuto lo scorso 21 febbraio nel prestigioso Archivio storico del palazzo del Bo dell’Università di Padova, erano presenti, tra gli altri, il

vice Presidente della Giunta regionale, Marino Zorzato, e il Magnifico Rettore dell’Università, Giuseppe Zaccaria. Nel corso del convegno. sono stati affrontati aspetti specifici quali la sperimentazione e applicazione di metodologie per il monitoraggio e il controllo geodetico del territorio, nonché di procedure condivise per i processi di formazione e validazione delle informazioni che costituiscono la base di riferimento per i Sistemi Informativi Territoriali. La Direzione Regionale del Veneto e del Trentino-Alto Adige collabora al progetto “Rete di stazioni permanenti

GPS del Veneto” che, nel quadro delle diverse collaborazioni scientifiche, riveste particolare rilievo. Il progetto, specificatamente elaborato dalla Regione del Veneto con il Dipartimento di Geologia, Paleontologia e Geofisica, dell’Università degli studi di Padova, per l’attivazione della “Rete di stazioni permanenti GPS del Veneto” e del relativo “Servizio di gestione della Rete di stazioni permanenti GPS nel territorio del Veneto e la fornitura di dati”, permette la disponibilità e fruibilità on-line dei dati senza alcun onere.

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e v e nt i

Catasto e pubblicità immobiliare. Le novità introdotte dalla manovra finanziaria

Se ne è discusso al Macro in un convegno organizzato da Agenzia del Territorio e AREL di Antonio Iazzetta

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L

a manovra finanziaria in tema di catasto e pubblicità immobiliare. Questo il tema del convegno organizzato dall’Agenzia del Territorio e dall’Associazione Real Estate Ladies che hanno scelto la sala convegni del MACRO per un confronto con i rappresentanti di diversi ordini professionali. A introdurre i lavori Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio e socia onoraria Arel, che ha evidenziato il ruolo sempre più strategico dell’Agenzia del Territorio, un ruolo che cresce di pari passo con l’attenzione sul mercato immobiliare che rappresenta una voce fondamentale dell’economia delle famiglie italiane. Dopo l’intervento di Francesca Zirnstein, Presidente Arel, a prendere la parola sono stati il Direttore centrale Catasto e cartografia, Franco Maggio, e il Direttore centrale Pubblicità immobiliare e affari legali, Aldo de Luca. Sono stati affrontati i principali effetti della manovra finanziaria sulle attività dell’Agenzia del Territorio, in

particolare la regolarizzazione del patrimonio immobiliare italiano e la collaborazione dell’Agenzia con gli Enti locali, anche in vista del federalismo fiscale. Inoltre, si è parlato del ruolo dell’Anagrafe immobiliare integrata alla luce di quanto stabilito dalle recenti modifiche normative. Nella seconda parte del Convegno, il Direttore del Dipartimento Finanze del Ministero dell’Economia, Fabrizia Lapecorella, il Presidente del Consiglio Notarile di Roma, Velletri e Civitavecchia, Maurizio D’Errico e altri autorevoli rappresentanti del settore immobiliare e professionale, tra cui Gualtiero Tamburini, Presidente Federimmobiliare, Bruno Razza, Consigliere del Consiglio nazionale dei Geometri, e Micaela Musso, Key Client Manager REAG Tekna, hanno portato il loro contributo in merito all’impatto della recente normativa sul mercato immobiliare, apprezzandone gli effetti in termini di incremento della qualità e certezza dei dati sugli immobili.


In calo le vendite degli immobili Presentata la nota trimestrale del quarto trimestre 2010

È

disponibile sul sito internet dell’Agenzia del Territorio la Nota trimestrale che fornisce una breve sintesi sull’andamento dei volumi delle compravendite effettuate in Italia nel corso del quarto trimestre del 2010. I dati elaborati nella Nota trimestrale, realizzata a cura dell’Osservatorio del mercato immobiliare, mostrano ancora un segnale negativo, dopo quello rilevato nel III trimestre, nonostante le aspettative positive createsi dopo gli aumenti delle compravendite registrati nel I e nel II trimestre del 2010. I tassi tendenziali nel IV trimestre del 2010 registrano segni negativi nel settore residenziale (-4,1%), nel mercato delle pertinenze (-0,4%) e nei settori terziario e commerciale

Abi e Agenzia del Territorio

Un accordo destinato a durare di Antonio Iazzetta

C

ontinua la collaborazione tra Associazione bancaria italiana e Agenzia del Territorio, avviata con l’Accordo quadro del dicembre 2009. I primi risultati e i prossimi sviluppi dell’intesa sono stati resi noti nel corso di un convegno, tenutosi lo scorso 25 gennaio a Palazzo Altieri, che ha permesso un’ampia e approfondita discussione su vari temi, tra cui le linee comuni in materia di valutazione degli immobili; un indice di accessibilità all’abitazione da parte delle famiglie italiane e di analisi del mercato dei mutui; l’avvio della sperimentazione di un progetto, attraverso il Consorzio Cbi (Customer to business

di Fabio Schiboni

(-3,5% e -2,0% rispettivamente). Il settore produttivo segna, invece, un tasso tendenziale positivo, con un +4,0% in controtendenza rispetto agli andamenti negativi dei trimestri precedenti. I dati sono stati presentanti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nel Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro a Roma. Alla conferenza stampa erano presenti Maurizio Festa, Responsabile dell’ufficio Statistiche e studi del Mercato immobiliare, Caterina Andreussi, Area Osservatorio del Mercato immobiliare, e Gianni Guerrieri, direttore centrale Osservatorio mercato immobiliare e Servizi estimativi. interaction), volto a migliorare il sistema dei pagamenti a fronte dei servizi resi dall’Agenzia del Territorio. Nel corso del convegno è stato anche annunciato un percorso di formazione, organizzato da Abi e Agenzia del Territorio, che si terrà a Roma e Milano a maggio, finalizzato a comprendere le funzioni, le attività e i valori custoditi dall’Agenzia, che unisce il ruolo fiscale alle responsabilità derivanti dall’essere per legge l’unico soggetto garante e custode del territorio, della proprietà e delle garanzie del credito. In questo corso si affronteranno temi che si rifletteranno positivamente anche sull’attività di finanziamento delle banche, a maggior ragione in un momento delicato come quello che stiamo attraversando. Il Direttore dell’Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, nel corso del suo intervento, ha sottolineato che “questo importante accordo ha l’obiettivo di contribuire a migliorare la trasparenza del comparto immobiliare, che rappresenta uno dei più importanti asset dell’economia italiana, oltre che il settore in cui risiede gran parte del risparmio delle famiglie del nostro Paese. Uniformità dei sistemi di valutazioni immobiliari, scambi informativi sui dati relativi alle compravendite, facilitazioni nei pagamenti e programmi di formazione congiunta costituiscono un insieme di attività fondamentali nell’ottica di una sempre maggiore semplificazione delle procedure in campo immobiliare a favore del sistema Paese”. “In riferimento all’indispensabile tema dell’informativa al mercato e ai risparmiatori - ha osservato il direttore generale dell’Abi - il progetto sottostante all’accordo tra Abi e Agenzia del Territorio intende attivare un circuito virtuoso. La creazione di un sistema di scambio di dati, elementi, analisi, studi riferiti a una componente fondamentale della ricchezza del nostro Paese, ovvero gli immobili, non può che condurre, in ultima analisi, verso un complessivo miglioramento dei rapporti tra cittadini e Istituzioni”.

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L’Atto notarile digitale

evoluzione o rivoluzione? di Alessandro De Falco

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L'atto notarile digitale. Se ne è discusso nella splendida cornice del Teatro civico di Tortona lo scorso 21 gennaio. Organizzato dal Comitato notarile interregionale Piemonte e Valle d’Aosta, il convegno, che ha avuto un ottimo successo di pubblico, ha visto anche la partecipazione dell’Agenzia del Territorio con una relazione del Direttore dell’ufficio di Alessandria, Sipontina Granata. La giornata, introdotta dai saluti del Sindaco del comune alessandrino, Massimo Vittorio Berutti, ha permesso un’ampia e approfondita riflessione sull’evoluzione della professione notarile e gli interventi che si sono succeduti hanno esplorato le “nuove frontiere della certezza del diritto” e le parallele evoluzioni tecnologiche che ne supportano il cammino. Non a caso, l’intervento del Direttore di Alessandria ha fornito una panoramica sulle linee evolutive delle principali fasi del processo d’informatizzazione della Pubblicità Immobiliare. Particolarmente apprezzato il breve focus sulla trasmissione telematica degli atti notarili che, dallo scorso dicembre, è già attiva in via sperimentale nelle province di Bologna, Firenze, Lecce e Palermo. Una novità quasi “rivoluzionaria” – come è stato sottolineato dai relatori di Tortona - cui si è giunti con il contributo importante della categoria professionale e che non può che caratterizzare sempre più il bagaglio di competenze di quanti quotidianamente operano nel mondo della Pubblicità Immobiliare. In attesa della ormai prossima estensione nazionale della nuova procedura, l’ulteriore passo avanti nella semplificazione dei procedimenti amministrativi compiuto dall’Agenzia del Territorio ne conferma la spiccata “vocazione” all’innovazione che l’accredita come una delle più moderne strutture della Pubblica Amministrazione.


di solidarietà

Raccolti oltre 60.000 € per Telethon. E ora l'AIL di Michela Castaldi e Vilma Nobile

L’ormai consueta raccolta fondi a favore di Telethon anche quest’anno ha dato i frutti sperati. Inoltre grazie alla fattiva collaborazione dei referenti per la comunicazione, che per la prima volta l’hanno seguita da vicino, la cifra raggiunta è di €oltre 60.000 €Euro Sicuramente il risultato avrebbe potuto essere più soddisfacente se non ci fossero stati gli inconvenienti tecnici legati alla fragilità dei prodotti offerti, che speriamo nel prossimo anno possa essere risolta. In basso il grafico che confrontano i risultati raggiunti dalle varie Direzioni

regionali con quelli della raccolta precedente. Un ringraziamento dunque ai referenti per il loro lavoro e a tutti i colleghi per la loro generosità, che sicuramente si esprimerà anche nella raccolta dei fondi per AIL che ritorna anche quest'anno. Negli uffici dell'Agenzia, in questi giorni, si possono comprare uova di cioccolato. Il ricavato sarà devoluto all'AIL, Associazione Italiana per la lotta alle Leucemie.

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2010

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DR VENETO E TRENTINO A.A.

DR TOSCANA

DR SICILIA

DR SARDEGNA

DR PUGLIA

DR PIEMONTE E VALLE D'AOSTA

DR MARCHE E UMBRIA

DR LOMBARDIA

DR LIGURIA

DR LAZIO

DR FRIULI V.G.

DR EMILIA ROMAGNA

DR CAMPANIA E BASILICATA

DR CALABRIA

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DR ABRUZZO E MOLISE

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e v e nt i

Campagne


c urio si tà

La storia di Roma

sotto la sede centrale dell'Agenzia

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l recinto di un insolito e, all’apparenza, fatiscente edificio si offre quotidianamente alla vista dei colleghi della sede centrale o di quelli delle sedi territoriali in missione a Roma. No, non si tratta di un “immobile fantasma”; l’Auditorium di Mecenate - questo il nome con cui è comunemente noto il basso edificio che sorge proprio di fronte all’ingresso della sede di largo Leopardi - è invece la guida silenziosa che può accompagnarci in un affascinante viaggio nell’archeologia e nell’urbanistica di Roma, alla scoperta della storia dell’area che ospita l’immobile. L’Auditorium è l’ultima testimonianza rimasta visibile di un più ampio complesso edilizio di epoca romana, di cui doveva rappresentare -

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l’interpretazione è controversa appunto un auditorium, oppure una coenatio, sala da pranzo estiva, o ancora un ninfeo. Sulla base delle fonti letterarie e dei ritrovamenti archeologici è stato possibile ricondurre questo edificio ai cosiddetti “Orti di Mecenate”, una villa urbana che il potente amico e consigliere dell’imperatore Augusto, fece edificare intorno al 35 a. C., sull’area precedentemente occupata da una necropoli, il cosiddetto “Campus esquilinus”. Ci troviamo, infatti, all’Esquilino, rione orientale di Roma che rinnova il nome della regio Esquiliae, la V delle quattordici regioni in cui l’imperatore Augusto aveva diviso il territorio dell’Urbe. L’etimologia del rione - che richiama, immediatamente e in contrapposizione, il termine inquilinus -

di Lucio Tropia

rimanda agli albori dell’urbanizzazione di Roma e fa comprendere come, in origine, questa zona fosse ai margini del tessuto urbano. La marginalità dell’area fino al termine dell’epoca repubblicana è desumibile anche dalla presenza, al suo interno, del tracciato delle Mura serviane, una delle prime cinte murarie di Roma, che si fa tradizionalmente risalire al re Servio Tullio (VI secolo a. C.) - sebbene i pochi resti giunti fino a noi risalgano a successive ricostruzioni o restauri, proseguiti fino al I secolo a.C.. Alcuni dei blocchi di tufo delle Mura serviane sono ancora visibili proprio di fronte all’ingresso della sede centrale dell’Agenzia, incastonati nel muro di cinta dell’Auditorium. Un territorio originariamente ai margini della città, dunque; non è un caso che sin dal IX secolo a. C. e fino alla bonifica dell’area operata da Mecenate con il riporto di oltre sette metri di terreno vergine - l’area fosse in larga parte occupata da una necropoli destinata ad accogliere le sepolture più umili, spesso all’interno di “puticoli”, pozzi malsani dove venivano gettati alla rinfusa cadaveri di esseri umani, animali e immondizie di ogni genere. Alcuni di questi pozzi sono stati ritrovati da “fortunati” archeologi durante gli scavi della fine del XIX secolo. Alla fine del I secolo a. C., come abbiamo detto, Mecenate, nell’ambito del generale rinnovamento urbanistico vissuto da Roma sotto Augusto, procedette alla bonifica dell’area. L’intervento si rivelò fondamentale per il miglioramento della salubrità di Roma, al punto che Orazio lo ritenne degno di essere cantato nelle sue Satire:


Nunc licet Esquiliis habitare salubribus, atque Aggere in aprico spatiari, quo modo tristes Albis informem spectabant ossibus agrum. Ora sull’Esquilino risanato si può abitare e passeggiare al sole sui bastioni, dove con raccapriccio allora si vedeva biancheggiare di ossa la terra desolata (Satire, I - 8, 14) In seguito, gli Horti entrarono a far parte del demanio imperiale – vi abitò sicuramente Tiberio, non ancora imperatore – e, nel II secolo d.C., appartennero a Marco Cornelio Frontone, maestro di retorica e console nel 143 d. C.. Quest’ultimo passaggio di proprietà è stato ricostruito grazie al ritrovamento di una fistula aquaria, una tubazione in piombo per l’acqua, con impresso il nome del proprietario (suggerimento utile per un notaio impegnato in qualche difficile ricostruzione sui passaggi intermedi?). Con la caduta dell’Impero romano, gli edifici e i monumenti di epoca classica dell’Esquilino, distrutti o interrati, scomparvero in gran parte alla vista; l’area si spopolò e tornò nuovamente ai margini della vita cittadina, caratterizzandosi, negli ultimi secoli dell’era moderna, per la presenza di colture a vigneto ed estese ville suburbane. L’urbanizzazione riprese dopo il 1870, con la febbre edilizia che colpì l’intera città di Roma, chiamata a soddisfare i fabbisogni di nuove costruzioni e le esigenze della neonata Capitale del Regno d’Italia. I ben noti problemi urbanistici della Roma moderna trovano la propria causa originaria in questa frenetica e rapida attività edificatoria che, per la concomitanza di diffuse speculazioni, impedì il consolidamento di strategie urbanistiche lungimiranti, o quanto meno coerenti, che avrebbero potuto garantire uno sviluppo organico e sostenibile del territorio. Ciononostante, il periodo di intensa attività edilizia rappresentò una occasione eccezionale per gli

archeologi dell’epoca – in questo caso davvero fortunati – che poterono rilevare minuziosamente i resti archeologici di ampie zone della città, spesso subito rasi al suolo o comunque sacrificati per lasciare spazio alle nuove costruzioni. L’Auditorium, già seminterrato al

Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali. Nell’attuale periodo di rinnovato interesse per la qualità degli ambienti di lavoro - tema che le mutate esigenze funzionali e lo stato manutentivo dei nostri edifici hanno reso strategico e indifferibile per

Il recinto dell’Auditorium di Mecenate con, in evidenza, i blocchi di tufo delle Mura serviane.

momento della costruzione, fu riscoperto tra il 1873 e il 1877 insieme a ulteriori e importanti resti edilizi a esso connessi e rasi al suolo poco dopo. L’archeologo Rodolfo Lanciani riuscì, comunque, a rilevare tutte le testimonianze archeologiche portate alla luce e a tramandarcele nella sua Forma Urbis Romae, una mappa della Roma archeologica disegnata tra il 1893 e il 1901 che, come un antesignano dei moderni sistemi GIS, rappresenta, grazie ai differenti colori, le stratificazioni dei livelli antico, moderno e contemporaneo di Roma. Nel 1938, la Società Immobiliare costruì sull’area un imponente fabbricato residenziale che cambiò subito destinazione d’uso per ospitare, dal 1940, la sede dell’allora

l’Agenzia - può far sorridere leggere cosa si scriveva sul Messaggero in un articolo del 29 gennaio 1941: «La Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali svolge la sua molteplice attività in un ambiente che senza esagerazioni può essere preso a modello per una sede di pubblico servizio. Sarebbe cosa veramente utile poter descrivere minutamente i locali, gli impianti, i servizi di questo meraviglioso complesso organico, ma occorrerebbero volumi […] I locali, costruiti e sistemati secondo le esigenze della attività cui ciascuno di essi è destinato, sono arredati secondo un rigido criterio che esclude ogni idea di lusso, ma attua con scrupolosa esigenza praticità, buon gusto, semplicità, assoluta mancanza di fronzoli ornamentali.

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c urio si tà

L’articolo sul Messaggero del 1941 sulla “nuova sede della Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali” I resti archeologici lasciati in vista nel piano interrato e il loro posizionamento nella Forma Urbis Romae.

Il risultato dell’adozione di questi principi corrisponde pienamente agli scopi voluti. Infatti l’ordine, la pulizia e il decoro regnano costantemente, gli angoli morti sono completamente evitati, l’illuminazione è razionale, è ridotto al minimo l’ingombro delle stanze di lavoro». Le memorie dell’area occupata dall’edificio sembravano destinate a essere cancellate per sempre, sotto l’imponente mole; ma a Roma i conti

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con il passato sono sempre aperti. Nell’autunno del 2001, in previsione di alcuni lavori di ristrutturazione per la realizzazione di archivi compattabili al piano interrato, la Soprintendenza archeologica di Roma ha condotto alcune indagini preliminari, portando nuovamente in luce, sebbene rimaneggiati, parte dei resti già ispezionati e rilevati alla fine del XIX secolo. A conclusione del saggio archeologico, si è deciso di lasciare in vista

una minima porzione dello scavo archeologico, ricoprendola con delle lastre trasparenti. Si tratta, purtroppo, di poche sezioni di muratura in opus reticulatum, in parte ancora ricoperte da intonaco e tracce di pittura a motivi alternati ocra e porpora, ma sufficienti a rinnovare in maniera tangibile il legame dell’edificio con la storia dei luoghi e con quella insolita costruzione che vigila da più di venti secoli sull’area e, solo da poco, sulla nostra sede.




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