Advan Journal ed. 4 ITA

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ADVAN

OPINION LEADER MEETING

29 SETTEMBRE

ADVAN TISSUE MANAGEMENT

Prof.ssa Magda Mensi

Ing. Mauro Cavenago

CONGRESSI:

IAO Milano | EAO Berlino

Rigenerazione guidata del tessuto osseo e di gestione dei tessuti molli

UNO SGUARDO IN PROFONDITÀ

Case Report Dott. Kobolt

GLOBAL S HEXAGON

La macchina di misura a coordinate che aumenta la produttività

FACE TO FACE

L’editoriale

Advan all’apice della produttività

Cari lettori, ben ritrovati in questa nuova edizione del nostro magazine, un’opportunità per esplorare da vicino il mondo dell’implantologia dentale Advan, confrontandosi con casi clinici di professionisti del settore, utilizzatori e comunità scientifiche allo scopo di valorizzare la condivisione e l’interazione delle idee in merito agli approcci della chirurgia dentale. È un onore per me, in qualità di Amministratore Delegato di Advan S.r.l., introdurre questo numero dedicato ai più recenti argomenti di implantologia presentati nelle fiere di settore e ai congressi internazionali.

Le fiere di settore svolgono un ruolo essenziale nel coltivare una comunità di esperti, condividendo conoscenze e svelando le tecnologie emergenti. In queste pagine, vi porteremo in un viaggio attraverso le recenti fiere che hanno catalizzato il dibattito e l’entusiasmo degli specialisti. Ciò che emerge chiaramente è la convergenza di menti brillanti e idee all’avanguardia che si uniscono per ridefinire costantemente i confini dell’implantologia dentale. In questo contesto, non possiamo ignorare l’importanza vitale della ricerca scientifica. Siamo impegnati a presentarvi i risultati più recenti e significativi che conducono a trattamenti più efficaci e duraturi. La nostra missione è fornire una piattaforma per l’informazione e la discussione, alimentando così il progresso e la collaborazione nel campo dell’implantologia dentale. Attraverso i nostri incontri formativi che proponiamo con cadenza trimestrale, potrete così approfondire gli aspetti clinici chiave, massimizzando l’opportunità di discussione clinica. Di grande rilevanza, si è dimostrato l’evento rivolto ai nostri opinion leader a Verona lo scorso 29 Settembre, durante il quale la Prof.ssa Magda Mensi e l’Ing. Mauro Cavenago hanno presentato il razionale scientifico sul quale si fonda il sistema implantare GTB e dal quale ne deriva la realizzazione dell’Advanced Tissue Management. Ogni giorno, milioni di

persone in tutto il mondo beneficiano dei risultati straordinari che questa disciplina offre, riportando il sorriso e la fiducia nella loro vita quotidiana. I nostri clienti, inoltre, ci chiedono in misura sempre crescente prodotti personalizzati con tempi di consegna sempre più brevi. La produttività è diventata dunque uno dei fattori competitivi principali in termini di precisione, rapidità e costi. Per questo motivo continua il nostro processo di innovazione, produzione, automatizzazione e qualità, integrando nel nostro processo produttivo macchine CNC e strumenti di misura per adattarsi al ciclo generale di produzione, rendendolo efficiente al massimo. In questo numero vi presentiamo la nuova arrivata HEXAGON GLOBAL S, progettata da Pininfarina secondo la filosofia Enhanced Productivity Series (EPS) di Hexagon, che riunisce tecnologie avanzate per formare una soluzione di misura ottimale con più livelli di prestazione. Producendo impianti con geometrie complesse dove le tolleranze sono strette, i tecnici e gli ingegneri della qualità hanno bisogno di avere piena fiducia che i dati di misura siano sotto controllo.

Advan è qui per voi: dare migliori risultati al paziente e maggior valore al clinico.

Buona lettura a tutti.

L’implantologia di oggi richiede un lavoro sinergico tra tutti gli attori coinvolti e, primo fra tutti, il produttore degli impianti.

Ing. Mario Zearo CEO Advan Srl

FOCUS

Speciale Congressi: IAO MILANO - EAO BERLINO

dalla gestione dei tessuti duri alla criticità dei tessuti molli

L’implantologia ha conosciuto un notevole sviluppo, affrontando problematiche sempre più complesse, dal concetto di osteointegrazione alle diverse modalità di trattamento e gestione dei tessuti molli. Macrogeometrie, trattamenti superficiali, connessioni e componenti protesiche si sono evolute in modo consistente. Le potenzialità di miglioramento sono ancora elevatissime soprattutto per quanto riguarda la corretta gestione dei tessuti, l’ottenimento di una buona estetica e l’ottimizzazione dei principi biomeccanici.

Fasce sempre più consistenti della popolazione usufruiranno in futuro della terapia implantare per fronteggiare l’insorgenza sempre frequente di malattie parodontali o semplicemente per necessità estetiche. A livello chirurgico, i miglioramenti del sito implantare là dove i tessuti duri e molli siano deficitari, saranno ottenuti tramite l’avvento di nuove tecniche e anche la cosiddetta “ingegneria tissutale” darà consistenti contributi in questa direzione.

Alla luce di ciò, quest’anno, in veste di Gold Sponsor, abbiamo partecipato al Congresso internazionale organizzato da IAO (Italian Academy of Osseointegration), tenutosi a Milano dal 5 al 7 Ottobre. Tema principale è stata per l’appunto l’evoluzione della GBR: dalla gestione dei tessuti duri alla criticità dei tessuti molli.

Un momento importante di discussione tra i migliori professionisti, docenti e aziende del settore e di presentazione del protocollo ATiM a stakeholders internazionali.

Questo manuale infatti fornisce delle linee guida, chirurgiche e protesiche, per ottenere una maggiore predicibilità di guarigione e mantenimento di tessuti duri e molli attorno agli impianti dentali Advan. Vengono fornite

pertanto le indicazioni di corretto posizionamento implantare e del timing protesico, sia per quanto riguarda l’approccio sottocrestale sia del One Time One Abutment mediante componenti intermedie, quali il Gengival Former Abutment ed il Multi Unit Abutment.

Il Congresso EAO Berlino è stato ancor prima un altro importante tassello della nostra presenza internazionale, che in questo 2023 ci ha portato ad entrare in nuovi mercati alla ricerca di un sistema implantare biologicamente sicuro ed esteticamente perfetto. Il valore e la filosofia del sistema implantare GTB diventano un importante strumento per evitare le perimplantiti.

EXPODENTAL MEETING
2023

Occasioni di incontro con clienti, utilizzatori, comunità scientifica e consulenti commerciali per valorizzare la condivisione e l’interazione delle idee

IN EVIDENZA

Advanced Tissue Management

Opinion leader meeting Verona 29 Settembre

Il modo migliore per confrontarsi e celebrare un’esperienza a contatto diretto con l’azienda produttrice d’impianti? Naturalmente partecipando alla nostra Advan Experience! Un’esperienza di valore percepita e vissuta condividendo le proprie opinioni ed esperienze in studio, arricchendo contemporaneamente le conoscenze e perfezionando le competenze. Un momento non solo formativo, ma anche ludico con altri professionisti del settore visitando l’azienda ed i territori racchiusi intorno ad essa, creando ricordi, assaggiando cibi deliziosi e condividendo molte risate insieme.

Queste occasioni d’incontro con fornitori, clienti, utilizzatori e comunità scientifica sono per noi importanti per valorizzare la condivisione, l’interazione delle idee per approfondire gli approcci alla chirurgia dentale ed essere al fianco dei professionisti come partner affidabile per la loro formazione. Di grande rilevanza, si è dimostrato l’evento rivolto a professionisti ed opinion leader svoltosi a Verona lo scorso 29 Settembre, durante il quale la Prof.ssa Magda Mensi e l’Ing. Mauro Cavenago hanno

presentato il razionale scientifico sul quale si fonda il sistema implantare GTB e dal quale ne deriva la realizzazione dell’Advanced Tissue Management: l’implantologia biologicamente guidata e predicibile a lungo termine, sicura anche in casi complessi e con pazienti a rischio, per un risultato clinico eccellente mediante protocolli chiari, semplici e adatti a tutti.

Insieme alla professoressa Mensi sono stati sviscerati tutti gli aspetti fondamentali per pianificare una chirurgia impiantare e la sua conseguente riabilitazione protesica, biologicamente guidata. Questo significa considerare tutti gli aspetti clinici e anatomici fondamentali per prendere le corrette decisioni in merito al posizionamento dell’impianto (bone-level o sub-crestale), all’utilizzo delle diverse tecniche protesiche (one time abutment o meno) e delle possibili componenti protesiche a disposizione del clinico (utilizzo di monconi intermedi o meno) come il moncone GFA: prodotto brevettato da Advan e dispositivo incredibilmente utile per l’implantologo per gestire le condizioni anatomiche maggiormente complesse.

Foto: da sinistra Prof.ssa Magda Mensi, Ing. Mauro Cavenago e Prof. Luigi Baggi.

La giornata si è conclusa con una presentazione dei risultati dello studio universitario condotto sul confronto tra utilizzo di un moncone intermedio con tecnica one time abutment e un flusso di lavoro tradizionale diretto a impianto. I risultati hanno ricalcato in modo prevedibile, ma al tempo stesso entusiasmante, tutta l’esperienza clinica che Advan ha da sempre riscontrato con la filosofia di lavoro del sistema GTB.

Personalmente - ci racconta l’Ing. Mauro Cavenago - è stato piacevole riscontrare come le intuizioni cliniche ed i risultati clinici del Professor Luigi Baggi trovassero conferma in questi studi scientifici, oggi valorizzati grazie al razionale scientifico consolidato proprio dai risultati dello studio universitario Nabut (New Abutment), condotto e diretto dalla Professoressa e Ricercatrice Magda Mensi. Abbiamo potuto dare una solida base scientifica a quanto è sempre stato evidente clinicamente, ma troppo spesso accettato con difficoltà da parte del mercato solamente perché troppo diverso dal mind set “imposto” dalle leggi di mercato. Ho trovato molto interessante l’opinione della Dottoressa Mensi secondo la quale quanto ottenuto non ha solo rilevanza statistica, ma sia chiaramente la constatazione dell’efficacia clinica: qualcosa che il clinico può apprezzare nella sua pratica clinica quotidiana.

Il sistema GTB è stato scientificamente progettato con l’intento di aumentare la performance biomeccanica della sistematica implantare con un miglioramento in termini di predicibilità, stabilità ed estetica.

Approfondimento tecnico sul sistema GTB

Il sistema GTB è stato progettato come Impianto Bifasico, permettendo il posizionamento sia Juxta-Crestale sia Sotto-Crestale e presenta Abutment specificamente disegnati per il posizionamento Sotto-Crestale (per maggiori dettagli fare riferimento alla Sezione 2 del protocollo ATiM).

Il sistema GTB prevede, oltre ai tradizionali abutment tipici di un sistema Bifasico, anche una specifica tipologia di Abutment Intermedi (Gingival-Former-Abutment e Multi-Unit-Abutment) che rendono l’Impianto Bifasico Sotto-Crestale gestibile protesicamente come un Impianto Monofasico Tissue-Level o Intra-Mucoso. Questi Abutment Intermedi presentano una connessione apicale a livello della Fixture e una seconda connessione coronale a livello della protesi. Per questo motivo il sistema GTB si configura anche come una nuova tipologia di impianto dentale indicato come Sistema Modulare, che permette di adattare facilmente la fixture al volume osseo disponibile e riposizionare la piattaforma protesica in modo di gestire correttamente i tessuti molli peri-implantari (fare riferimento alla Sezione 1 Capitolo 4. e alla Sezione 2 Capitolo 5 dell’Advanced Tiussue management).

La vite fixture GTB è stata disegnata nella sua macro-geometria per avere un trasferimento del carico regolato e progressivo, studiato per ottenere più trasferimento in compressione e meno in trazione, considerato che l’osso sopporta molto meglio carichi di compressione che di trazione 7. La spira, quindi, si allarga progressivamente verso l’apice dell’impianto (arrotondato ed atraumatico nella versione GTB standard), con un doppio principio che facilita l’inserzione chirurgica. Un canale di scarico ad elica favorisce l’eliminazione dei fluidi che potrebbero essere la causa di eccessiva compressione durante l’inserzione e permette osteotomie meno invasive, garantendo al tempo stesso la bagnabilità di tutta la superficie implantare utilizzando solo accorgimenti meccanici.

L’impianto è dotato di un modulo crestale attivo nell’evitare compressione nell’osso corticale e di un platform shifting, di forma innovativa e complessa, sia orizzontale che verticale che permette, a parità di diametro, un aumento della superficie attiva della piattaforma stessa.

Fonti: fare riferimento alla Bibliografia dell'Advanced Tissue Management

Impara, incontra, condividi, esplora, cresci

Impara, Incontra, Condividi, Esplora, Cresci.

La cultura dell’implantologia passa inevitabilmente attraverso la condivisione dell’esperienza.

Arricchire e aggiornare il proprio bagaglio professionale risulta fondamentale per differenziarsi nel contesto di riferimento odierno. In Advan crediamo fortemente che la formazione di tutti i nostri dipendenti, collaboratori e partner sia di fondamentale importanza, per questo motivo i corsi che proponiamo direttamente o attraverso i nostri partner sono pensati appositamente per condividere con voi tutta la nostra conoscenza e l’expertise, frutto di anni di ricerca, studio e applicazione nel settore e delle collaborazioni con i migliori professionisti in ambito dentale.

Essential +

Queste attività consentono a chi è agli inizi dell’implantologia di eseguire procedure chirurgiche e protesiche in casi meno complessi con risultati estetici e funzionali predicibili.

Advanced ++

Queste attività consentono di raggiungere il livello successivo dell’implantologia dentale partendo dall’esperienza acquisita con casi semplici. Attività in cui è possibile eseguire procedure chirurgiche e protesiche avanzate, condividere la propria esperienza e familiarizzare con il carico immediato.

Expert +++

Queste attività consentiranno di trattare situazioni impegnative con pianificazione avanzata dei trattamenti e procedure chirurgiche e protesiche complesse. In queste attività è necessaria una significativa esperienza nell’applicazione di impianti.

PRENOTA LA TUA ADVAN EXPERIENCE

In un mondo sempre più mobile, social e multicanale, cambiano le esigenze ed i comportamenti degli utenti, ma noi di Advan crediamo che il rapporto umano sia sempre fondamentale e attraverso le Advan Experience, appuntamenti calendarizzati durante l’anno, abbiamo ideato momenti d’incontro dove si creano nuove opportunità di interazione, formazione, brainstorming e relazione con il brand e fra i partners. Contatta il tuo distributore di fiducia per maggiori informazioni.

CASE REPORT

One-time abutment per tutti i tipi di casi in implantologia dentale

Autore:

Dr Peter Kobolt

Libero professionista

Clinica Humanikdent

d.o.o a Mežica, Slovenia

Abstract

Il protocollo one time abutment mira a fornire un restauro a lungo termine con il minor numero possibile di interventi chirurgici, riducendo ad una sola volta l’avvitamento dell’abutment. I pazienti si rivolgono spesso all’ambulatorio chiedendo soluzioni rapide ma allo stesso tempo a lungo termine, stabili, funzionali ed estetiche. Nell’articolo verrà analizzato questo protocollo e verranno mostrati l’uso pratico e i risultati.

Attraverso il protocollo one time abutment, è possibile ottenere una buona stabilità primaria e tessuti molli cheratinizzati stabili e sani intorno all’abutment in una sola fase chirurgica.

Un altro obiettivo è la protezione dai batteri della connessione impianto - abutment (platform switching), in modo da poter ridurre al minimo il riassorbimento dell’osso indotto da un’infezione.

È stato preso in considerazione anche il comfort del paziente. Meno interventi chirurgici significano meno traumi e, infine, costi inferiori.

Utilizzo di impianto Advan in titanio con connessione conica
Figura 1: Connection between implant and abutment, implant with aggressive tracks and MUA abutment

Introduzione

La tecnica one time abutment viene utilizzata nelle procedure di implantologia dentale quando l’abutment definitivo viene avvitato al momento dell’inserimento dell’impianto. Durante questo processo, è necessario tenere conto di alcune regole per ottenere un risultato ottimale ed affidabile. Oltre ai principi di base, è necessario assicurare una adeguata coppia di inserimento dell’impianto al fine di ottenere una buona stabilità primaria.

Questa tecnica può essere utilizzata per la riabilitazione protesica provvisoria immediata, la preservazione della cresta ossea, la riabilitazione di arcate complete o più semplicemente per risparmiare tempo rispetto al trattamento implantare convenzionale.

Inoltre, tale procedura può essere applicata nei casi di impianto post-estrattivo e di cresta ossea rimodellata, come soluzione nella regione estetica, o ad esempio in ponti di due o tre impianti nel mascellare posteriore e nella riabilitazione dell’intera arcata, come le tecniche Toronto bridge e All-on.

È interessante sottolineare che la collaborazione del paziente è fondamentale per un buon risultato riabilitativo. Pertanto, vengono richieste al clinico avanzate competenze relazionali.

Descrizione del caso

Per il seguente articolo sono stati selezionati cinque pazienti con condizioni cliniche diverse. È stato scelto un impianto in titanio con una connessione conica caratterizzato da spire particolarmente aggressive nella parte apicale per garantire una buona stabilità primaria. Questo risulta necessario per poter posizionare un abutment definitivo attraverso il protocollo one-time abutment. Inoltre, è consigliabile avere una connessione conica tra l’impianto e l’abutment per ottenere una connessione ottimale (una cosiddetta saldatura a freddo). In questo modo, è possibile ottenere un micro-gap ridotto e minimizzare i micromovimenti, in modo da considerare l’intero sistema come un impianto monofasico (Fig. 1).

Per il protocollo chirurgico è stata utilizzata una posizione sottocrestale (minimo 1,5 mm) degli impianti con una coppia di inserimento di circa 35 Ncm (Fig. 2). Il diametro degli impianti è stato scelto in base ala disponibilità ossea vertical e orizzontale per rispettare le strutture anatomiche critiche come il nervo mandibolare, il forame mentale, il seno mascellare, ecc. Inoltre, gli abutment sono stati scelti con attenzione per garantire l’ampiezza biologica intorno all’impianto, senza ulteriore contrazione ossea.

Utilizzo
Figura 2: Protocol for subcrestal positioning of implants

CASE REPORT

Per la valutazione dei risultati, è stato considerato un indice di quattro parametri. Il primo riguarda la quantità di perdita ossea dopo un anno, il secondo la perdita di altezza dei tessuti molli, il terzo la presenza di perimplantite, nei casi in cui il sanguinamento al sondaggio è stato associato allo stato clinico, e l’ultimo riguarda la soddisfazione del paziente.

La perdita ossea (B) è stata misurata mediante radiografie acquisite al momento dell’inserimento dell’impianto e a distanza di un anno, considerando la distanza tra la piattaforma dell’impianto e il margine crestale. Quando la perdita ossea misurata era inferiore a 1 mm (media degli aspetti mesiale e distale), è stata considerata un successo e contrassegnata con “1”; mentre nei casi in cui la perdita ossea era compresa tra 1 e 2 mm, è stata contrassegnata con il punteggio “0,5”. Infine, se la perdita ossea era superiore a 2 mm, veniva contrassegnata con “0”.

La perdita di tessuto molle (T) è stata misurata confrontando la fotografia scattata al momento del posizionamento del restauro definitivo e l’altezza ad un anno di distanza. Se l’altezza era la stessa, è stato considerato un successo e contrassegnato con “1”. Una perdita fino a 1 mm è stata contrassegnata con “0,5”; mentre, se era superiore a 1 mm, è stata contrassegnata con “0”. Il piano occlusale (o margine incisale) è stato preso come riferimento per le misurazioni. La porzione più coronale del margine gengivale libero come punto di partenza.

La presenza di perimplantite (P) è stata contrassegnata con “1” se lo stato clinico appariva sano e non vi era sanguinamento durante il sondaggio. In presenza di sanguinamento o di un aspetto non sano è stato assegnato un punteggio di “0,5”. Il punteggio “0” è stato assegnato in caso di perdita ossea e sanguinamento al sondaggio. Quando il paziente era soddisfatto (S) della funzione e dell’estetica, veniva assegnato il punteggio “1”. Se c’era un problema con uno dei suddetti, è stato assegnato “0,5”. In caso di insuccesso in entrambi, è stato assegnato “0”.

Dopo aver sommato tutti i voti, è possibile ottenere l’indice BTPS (bone, tissue, peri-implantitis, success). Un indice compreso tra 4 e 3,6 è stato considerato un successo eccellente. Il successo era accettabile quando il punteggio era compreso tra 3,5 e 3 mentre un indice inferiore significava un insuccesso. Nel caso di riabilitazioni multiple, è stato assegnato un punteggio a ciascun impianto, poi sommato e diviso per il numero di impianti al fine di ottenere un solo voto (per le categorie B, T e P).

I pazienti sono stati seguiti mensilmente e, dopo un anno dal carico del restauro definitivo, i risultati sono stati valutati con l’indice riportato.

Utilizzo di impianto Advan in titanio con connessione conica
Analisi SEM: trattamento di superficie OsseoGRIP impianti Advan. Courtesy of Prof. Luigi Baggi

FORMULA FOR INDEX (BY PETER KOBOLT)

Index BTPS = B + T + P + S

B (fmi-for more implants) = (B1+B2+…+Bn)/n

T (fmi) = (T1+T2+…+Tn)/n

P (fmi) = (P1+P2+…+Pn)/n

B Bone loss

T Soft tissue loss

X-rays at implant placement and after 1 year comparison, measuring from top of the implant platform to the top of the crestal margin in contact with the implant.

Occlusal plane (or incisal margin) was taken as reference for measurements. The most coronal portion of free gingival margin as starting point.

P Periimplantitis presence

S Patient satisfaction

Clinical visual assessment and probing around the abutment.

Patient self-assessment

Table 1: Schematic table for measuring the BTPS index

Index BTPS (fmi) = B(fmi) + T (fmi) + P (fmi) + S (Sum up the values of the variable score achieved)

From 4 to 3,6

Between 3,5 and 3

Healthy and no bleeding 1,0 either bleeding or an erythematous and edematous 0,5 bleeding and erythematous and edematous together 0,0

function and aesthetics 1,0 either function or aesthetics missing 0,5 function and aesthetics both missing 0,0

Figura: Platform shifting
Figura: GTBTzero
Table 2: BTPS index scores

Il primo paziente presentava una frattura coronale-radicolare del primo incisivo mascellare sinistro. Una giovane paziente non fumatrice, senza problemi di salute, voleva sostituire il dente in un’area frontale, ma non desiderava un provvisorio rimovibile. Dopo un esame clinico e radiografico, si è deciso di procedere all’estrazione del dente in anestesia locale e all’inserimento immediato di un impianto GTB Tzero (Advan, Amaro, Udine, Italia) di Ø3,6 mm e 12 mm di lunghezza e di un gingival former abutment (GFA) con altezza transmucosa 4,5 mm e Ø4 mm di piattaforma protesica.

Questa tecnica serve ad ottenere una situazione simile a quella di un impianto a livello tissutale. Sulla sommità del GFA è stata posizionata la corona provvisoria. Nella parte chirurgica dell’intervento, dopo l’estrazione, il fressaggio è stato eseguito più palatale per garantire una buona condizione per l’impianto ed è stata inserita nell’osso extra alveolare. L’impianto è stato posizionato 2,5 mm sottocrestale raggiungendo un torque di 40 Ncm. Successivamente, il GFA è stato posizionato sull’impianto mediante connessione conica e avvitato a 35 Ncm.

A causa del parziale riassorbimento della parte labiale dell’osso alveolare, è stato utilizzato un materiale da innesto, osso porcino preidratato e collagenato - Osteobiol Genos (Tecnoss Dental, Torino, Italia) miscelato con gel di collagene eterologo di tipo I e III e copolimero sintetico biocompatibile termogelabile - Osteobiol TSV gel (Tecnoss Dental, Torino, Italia).

Quindi, è stata preparata una corona provvisoria in materiale composito utilizzando un cilindro in PMMA ed successivamente avvitata sulla piattaforma GFA. La corona è stata preparata per sigillare completamente la ferita dell’alveolo, come la tecnica della corona pontic. Infine, sono stati utilizzati una colla chirurgica e due punti di sutura riassorbibili per stabilizzare l’innesto.

Dopo quattro mesi di guarigione, la corona provvisoria è stata svitata e l’impronta è stata presa. Il laboratorio ha preparato la corona definitiva in zirconia monolitica e uno strato di ceramica labiale. Infine, è stato eseguito un controllo radiografico subito dopo l’inserimento dell’impianto e dopo un anno. È stata inoltre realizzata una documentazione fotografica dell’intera procedura. L’indice BTPS era 4.

Fig. 1a
Figura 1a: pre-treatment photography and X-ray
Figura 1b: peek sleeve
Figura 1c: temporisation
Fig. 1b
Fig. 1c
Figura 1e: before impression, occlusal view
Figura 1f: before impression, frontal view
Figura 1d: X-Ray after implant placement
Figura 1g: definitive restoration
Fig. 1e
Fig. 1d
Fig. 1f
Fig. 1g
Fig. 1h
Figura 1h: X-ray after one-year placementof a final crown

CASO 2

Il secondo caso è simile al primo. Paziente di sesso femminile, fumatrice (10 sigarette al giorno) e nessun problema di salute. La differenza principale tra i casi è che la paziente aveva perso il secondo molare inferiore sinistro a causa di un’infezione interradicolare. È stata seguita la stessa procedura descritta sopra. È stato utilizzato un impianto GTB Tzero lungo 13,5 mm con diametro 4,3 mm e un GFA lungo 4,5 mm. La fase di guarigione è durata cinque mesi e la corona finale è stata realizzata in titanio-ceramica. Le radiografie sono state eseguite subito dopo l’inserimento dell’impianto e dopo un anno. L’indice BTPS era 4. CASE REPORT

Figura 2a: pre-treatment X-ray
Figura 2b: X-ray after implant placement
Figura 2c: temporisation
Figura 2d: before impression, occlusal view
Figura 2e: final restoration, occlusal
Figura 2f: definitive crown after a year
Fig. 2a
Fig. 2b
Fig. 2c
Fig. 2d
Fig. 2e
Fig. 2f
Figura 2g: X-ray after one-year placement of a final crown
Fig. 2g

Risultati

I risultati sono stati eccellenti dal punto di vista del paziente e l’indice BTPS è stato misurato dal punto di vista medico. Innanzitutto, con questo protocollo è possibile eseguire un minor numero di interventi chirurgici. È stato minimizzato il dolore e il gonfiore dopo l’intervento nella prima fase. Inoltre, sono stati ottenuti buoni risultati durante il tempo di guarigione con un restauro temporaneo. Nella seconda fase, l’osteointegrazione è stata completamente raggiunta. Si è poi ottenuta un’eccellente mucosa cheratinizzata intorno ai monconi.

Dopo un anno, il rimodellamento dei tessuti duri e molli è stato minimo o quasi nullo. Tutte le strutture erano ben mantenute. Nel primo caso è stata ottenuta un’estetica eccezionale nella zona anteriore. Anche il secondo caso ha soddisfatto le aspettative.

Conclusioni

Questo metodo chirurgico e protesico richiede una curva di apprendimento e buone capacità chirurgiche e protesiche. È consigliabile una pianificazione dettagliata con tutte le nuove tecnologie disponibili, come la scansione CB-CT, la progettazione digitale del sorriso, la stampa 3D o i modelli di mook-up, la documentazione fotografica pre e post-operatoria.

I pazienti devono comprendere ogni dettaglio della riabilitazione e conoscere tutti i possibili effetti collaterali. Inoltre, i pazienti devono essere istruiti su protocolli di igiene adeguati e devono essere adeguatamente monitorati per tutta la vita. È necessario anche il consenso del paziente alla riabilitazione.

La tecnica one time abutment è un metodo adatto per abbreviare la riabilitazione implantare con risultati predicibili ed eccellenti a lungo termine.

BIBLIOGRAFIA

Master thesis and project work; One-time abutment; Master student: Peter Kobolt; Supervisors: Prof. Ugo Covani, Prof. Simone Marconchini, Medical faculty Unicamillus, University of Rome

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Case photograph and x-ray source Peter Kobolt; Index BPTS by Peter Kobolt; fig. 1 Medimpex, Advan

All procedures were made in outpatient clinic Humanikdent d.o.o., Smrecnikovo 20, 2392 Mezica, SLO, EU

GLOBAL S HEXAGON

La macchina di misura a coordinate che aumenta la produttività

La macchina di misura a coordinate (CMM) GLOBAL S è una macchina di misura ad assi cartesiani, con architettura a portale e mandrino verticale su cui possono essere montati diversi tipi di sensori: tastatori punto a punto o tastatori per la scansione in continuo. È caratterizzata da dinamica e precisione ottimali per il tipo di impiego a cui è destinata: il pezzo da misurare viene bloccato su mandrini fissati, tramite inserti filettati, sul piano di lavoro. Il movimento degli assi avviene sempre sotto la supervisione del sistema di controllo e può essere comandato dal software di misura oppure dall’utente tramite il terminale portatile Jogbox (NJB).

La macchina di misura a coordinate che aumenta la produttività

La macchina di misura a coordinate che aumenta la produttività

Poiché la produttività è il principale fattore competitivo, è fondamentale che il processo di misurazione fornisca i dati richiesti e si adatti perfettamente al flusso di lavoro di produzione. Grazie a questo strumento innovativo, Advan garantisce l’elevata qualità dei suoi prodotti, permettendo ai tecnici di avere un immediato riscontro dei diametri e della conicità degli impianti e della protesica. Progettata da Pininfarina, la GLOBAL S è caratterizzata da tecnologie smart, tra cui un’esperienza d’uso potenziata, software avanzato e opzioni per il risparmio energetico. Un passo in più verso l’innovazione.

ANCOR PIÙ PRECISIONE

La struttura della GLOBAL S è studiata per la misura accurata. Il suo frame in alluminio offre rigidità elevata e peso minimo che consentono alla CMM di operare in modo veloce e preciso.

MONITORAGGIO

Global S ci permette di sfruttare i sensori per fornire un monitoraggio in tempo reale delle condizioni che potrebbero influenzare la qualità dei dati misurati, permettendo così una più rapida azione correttiva.

ANCOR PIÙ EFFICACE

La flessibilità della strategia di misura permette ai tecnici della qualità di poter impiegare il sensore giusto al momento giusto per garantire che le caratteristiche del pezzo siano verificate e controllate in modo efficace.

MAGGIORE FLESSIBILITÀ

Massimizza l’efficienza e minimizza il tempo di collaudo cambiando automaticamente sensore all’interno del part program.

A TU PER TU

In questa intervista vogliamo

celebrare la #leadership #femminile dando voce a due #persone che ricoprono ruoli chiave in azienda.

Rosanna Quaglia

CARTA D’IDENTITÀ

Nome: Rosanna

Cognome: Quaglia

“In Advan e prima in P1H da più di 20 anni”

LE MIE PASSIONI:

• la famiglia

• l’happy hour con le amiche

Cominciamo con qualche informazione di base. Potresti presentarti brevemente e descrivere il ruolo all’interno dell’azienda?

Se fossi un dentista…

Cosa ti piace del tuo lavoro?

Come vedi l’azienda fra

A noi del marketing piace sempre utilizzare parole in inglese… ce n’è una in

Ciao, sono Rosanna Quaglia, il mio compito è quello di gestire e sviluppare strategie di vendita, processare gli ordini d’acquisto, fornire e mantenere relazioni positive con i clienti e distributori nelle varie fasi operative legate alla commercializzazione delle nostre soluzioni terapeutiche. Un ruolo particolarmente appagante, che ricopro ormai da 20 anni e che mi permette di svolgere diverse attività interfacciandomi con tutti gli uffici e relazionandomi con i partner esterni, rendendolo sempre dinamico, alle volte imprevedibile. Il contatto diretto con distributore e clinico, mi permette di confrontarmi con realtà diverse creando nel corso del tempo un rapporto relazionale, non solo strettamente operativo, ma anche amichevole e cordiale.

Dalla mia esperienza professionale in Advan non ho visto solo l’evolversi dell’azienda ma anche l’evolversi dell’approccio e delle modalità di comunicazione con i professionisti del settore. Per questo motivo credo che, se fossi un dentista, vorrei trovare sempre del personale qualificato e competente, capace di consigliarmi la miglior soluzione alle mie esigenze. Un valore aggiunto, oggi come oggi, credo sia sempre quello di offrire una costante assistenza tecnica e formativa, cosa a cui teniamo molto in Advan, che può tradursi in sicurezza, affidabilità e flessibilità.

Un ambiente di lavoro positivo e un buon rapporto con i colleghi, hanno influito positivamente sulla mia soddisfazione professionale, sviluppando in me un forte senso di appartenenza. Per questo motivo sono orgogliosa di aver contribuito allo sviluppo e alla crescita di Advan. Lavorare per questa azienda è, fin dall’inizio, motivo di stimolo e crescita personale che mi ha portata ad ottenere nel tempo delle soddisfazioni tali da farmi sentire parte integrante di questa realtà che considero ormai come una “famiglia”. «Del mio lavoro amo la dinamicità, i continui stimoli e la possibilità di trasformare qualcosa di concreto, valorizzandone le potenzialità».

Per quanto riguarda il reparto vendite, puntiamo a consolidare la nostra presenza nei mercati internazionali e ad espandere ulteriormente la nostra quota di mercato nazionale. Ad ogni modo, sono una persona concreta a cui piace focalizzarsi sul presente, traducendo in azioni idee ed ipotesi.

Mi piace l’idea di “Open Factory” che Advan promuove e ritengo siano fondamentali le sinergie del team nonché trainante la collaborazione tra colleghi. Per questo motivo quando devo spiegare cos’è e cosa fa Advan mi piace riassumerla paragonandola ad un film d’animazione a cui sono particolarmente affezionata: qui in Advan siamo semplicemente “Gli incredibili – una normale famiglia di supereroi”.

A TU PER TU

Barbara Traunero

CARTA D’IDENTITÀ

Nome: Barbara

Cognome: Traunero

“In Advan da 4 anni”

LE MIE PASSIONI:

• la cioccolata • la moda

Potresti presentarti brevemente e descrivere il tuo ruolo all’interno dell’azienda?

Certo, sono Barbara Traunero e dal 2019 faccio parte del Team Advan, dopo un’esperienza di 25 anni nel settore dell’elettronica. Il mio ruolo consiste nel gestire le operazioni di approvvigionamento, negoziare con i fornitori per garantire che l’azienda abbia le materie prime necessarie per la produzione e pianificare le attività del team della produzione per rispettare costantemente forecast e scadenze.

Cosa ti piace del tuo lavoro?

Sicuramente accettare la sfida di ogni ufficio acquisti: portare a casa la materia prima qualitativamente migliore al miglior prezzo possibile ma non solo…oggi come oggi, a fare leva non è più solo il prezzo più conveniente ma i tempi di approvvigionamento che, negli ultimi anni, si sono allungati notevolmente.

Advan, inoltre, utilizza esclusivamente materie prime di alta qualità ed ecocompatibili, che siano sostenibili e rispettose per l’ambiente.

Realizziamo controlli di qualità durante tutta la catena di produzione, allo scopo di garantire che i nostri prodotti siano sicuri per le persone, ottimizzando le risorse energetiche grazie ai pannelli solari che coprono l’intera struttura e le riduzioni di scarti di materie prime.

Per me, quindi, è molto importante garantire lunga durata e alti standard di qualità ai nostri prodotti.

Qual è la sfida principale nell’approvvigionamento delle materie prime?

Senz’altro ricevere il materiale nei tempi previsti per garantire la consegna degli ordini. Purtroppo, una delle conseguenze della pandemia - che accomuna tutti i settori e fa penare gli uffici acquisti - è la difficoltà di avere in tempi brevi le materie prime, in particolare per l’approvvigionamento di alcune tipologie di materiali proprie del settore dentale che sono diventate decisamente complicate da reperire.

Di conseguenza la pianificazione della produzione diventa più complicata, e c’è la necessità di far combaciare consegna e tempistiche di lavoro in ogni fase del ciclo produttivo.

Come l’ufficio Acquisti si adatta alle nuove sfide e opportunità del mercato?

Come vedi l’azienda nei prossimi 10 anni?

Se potessi avere un super-potere, quale sceglieresti e come lo sfrutteresti al lavoro?

Cercando di essere il più elastici e dinamici possibile sfatando il mito del “si è sempre fatto così”. Uno dei principali driver è stata la nostra attenzione alla ricerca scientifica, alla qualità e all’efficienza nelle operazioni di approvvigionamento. Dall’altro lato, il team delle vendite ha lavorato duramente per identificare nuove opportunità di mercato e raggiungere nuovi clienti sia a livello nazionale che internazionale. La nostra capacità di adattarci rapidamente alle esigenze dei clienti è stata fondamentale.

Speriamo di continuare questa crescita, ottimizzando ancor di più il ciclo produttivo, facendo in modo di agevolare l’operatività dei dipendenti.

Vorrei il potere di far combaciare la pianificazione perfetta tra acquisto e organizzazione della produzione.

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