MOZIONE CONGRESSUALE
28 settembre 2024 | Polo Nautico Salerno
Il XXVII Congresso provinciale delle Acli salernitane, riunito il 28 settembre 2024 in SALERNO c/o il POLO NAUTICO, recepisce gli orientamenti del Consiglio Nazionale, fa propria la relazione del Presidente provinciale Daniele Manzolillo con le integrazioni e i contributi emersi dal dibattito congressuale.
Nell’accogliere gli orientamenti e gli interventi congressuali, sottolinea i seguenti elementi fondanti la base programmatica per il Consiglio provinciale e la Presidenza che saranno chiamati a governare l’Associazione salernitana nei prossimi quattro anni:
Il Valore e il Coraggio della Pace
- Questo tempo di conflitti, alimentato da divisioni, nazionalismi ed odi, ci impegna come Movimento a non abbandonare la speranza della Pace. Assumere la dimensione della pace, nelle sue molteplici declinazioni, come la priorità da offrire alla riflessione, discussione e condivisione personale, dei nostri Circoli e dei Sevizi quali “artigiani di pace” come ci esorta Papa Francesco. In questa direzione, operare per rafforzare quel progetto di un’Europa sempre più “agente di pace”, unita nella diversità, forte, democratica, libera, prospera e giusta, di cui è doveroso sentirsi responsabili.
Democrazia partecipativa
- la necessità di rendere più incisiva l’azione della nostra base associativa a partire dai Circoli sul come confrontarsi con i livelli istituzionali locali, in un contesto di lunga transizione istituzionale e politica, un nuovo modo per le Acli salernitane chiamate a ripensare la politica e le sue forme a partire, per un verso, dalla democrazia partecipativa e dall’impegno civico diffuso, per l’altro, dalla ricostruzione di una cultura politica di grande respiro, anzitutto etico e orientato al servizio delle persone e al bene comune.
- Valorizzare l’intreccio virtuoso degli attori civili e sociali, dei politici competenti e delle istituzioni giuste. Un salto di qualità nella nostra politicità diffusa, in ogni luogo del sistema, perché la politica delle istituzioni incontri quella dei cittadini, al fine di costruire idee e progetti di buona politica a difesa dei principi di equità, coesione, dignità e solidarietà nazionale.
- Per questo assume quale fattore prioritario l’impegno sulle Proposte d’iniziativa popolare “La Tua Politica” promosse dalle Acli e in linea con il “metodo Trieste”.
Multiculturalità
- Creare reti di opportunità, di uguaglianza e costruire, nelle diversità, accoglienza e inclusione, riscatto dalle situazioni di marginalità, partendo da chi fa più fatica, dalle situazioni di discriminazione provocate dalla crisi demografica e dalle migrazioni.
- Anche in questo campo vogliamo accettare la sfida della multiculturalità perchè profondamente convinti che il grado di civiltà di una nazione si misura da come sa accogliere e rispettare lo “straniero” in casa propria.
- Non poche le iniziative che ci hanno visti coinvolti e protagonisti sul problema degli immigrati, prima come promotori della campagna nazionale sulla raccolta firme “L’ITALIA SONO ANCH’IO” e alle diverse manifestazioni multiculturali e multietniche della FESTA dei POPOLI iniziative che ci impegnano a continuare in questa direzione.
La Dignità del Lavoro
- Mentre si plaude all’aumento dell’occupazione, non considerando quella precaria, sottopagata, dobbiamo tornare a riflettere sul senso del lavoro, sulla sua dimensione sociale, spirituale e partecipativa, sulla sua funzione rispetto alla cittadinanza, alla realizzazione di sé e dei propri progetti di vita.
- Il nostro impegno è volto a valorizzare la centralità della persona che ha diritto ad un lavoro dignitoso, regolare, accessibile e svolto in condizioni di sicurezza. Un lavoro che non sia sinonimo di precarietà e merce utile al profitto, ma intersezione tra vita sociale e vocazione personale.
- Un’esistenza libera e dignitosa che, in ambito lavorativo, si misura anche nella sicurezza sul lavoro, alla lotta al caporalato, agli appalti irregolari, ai comportamenti omissivi dei datori di lavoro, vede la necessità di un impegno costante che deve coinvolgere istituzioni, datori di lavoro, lavoratori e lavoratrici, potenziando il sistema dei controlli.
- Assume un’importanza determinante l’investimento sulla formazione continua e sui processi di accompagnamento e supporto alle persone in difficoltà.
La nostra presenza nelle comunità
- La centralità del territorio, contro le derive tecnocratiche e populistiche, che rischiano di marginalizzare o deformare la democrazia, rende sempre più significativa e d’impatto per le comunità la nostra presenza e la nostra azione associativa, anche sperimentando modalità innovative di promozione sociale e cittadinanza attiva, tenendo in considerazione forme aggregative “leggere” che prevedono l'importanza, ancora decisiva, di luoghi fisici e spazi concreti, essenziali per favorire incontri, relazioni e la tessitura di legami autentici. in risposta a transizioni sociali, economiche, ambientali.
- Rilanciare lo stile libero, popolare, democratico, sinodale, pacifico, cristiano, profetico delle Acli che si traduce nella mediazione costruttiva e operosa dei territori.
- L’esperienza dei “Punto Acli Famiglia” hanno sviluppato azioni concrete di luogo privilegiato di ascolto e di partecipazione, in cui realizzare attività di accompagnamento e di
aggregazione non solo per, ma soprattutto con la famiglia, responsabilizzandola nella ricerca del proprio benessere e di quello della comunità circostante.
- l’esperienza dei “Punto famiglia” così come avviata a livello provinciale, auspica che essa possa diffondersi sul territorio come luogo di incontro e di offerta possibile dei molteplici servizi attivati dalle ACLI per il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, in interazione con i servizi (Patronato, Caf) e le associazioni specifiche (Acli Terra, Acli Colf, CTA, FAP ed US Acli)
La vita cristiana
Le Acli salernitane, nel momento in cui la Chiesa salernitana ha aperto il cammino Sinodale, si sentono chiamate ad essere sempre più soggetto di formazione di coscienze laiche, alla luce del Vangelo, degli orientamenti del Concilio Vaticano II e dell’insegnamento sociale della Chiesa.