OTTOBRE 2016

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bazar a cura del Centro Studi 50&Più

PRENDERSI CURA SHOPPING FILM

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

PRENDERSI CURA

MENTORAGE A Rovereto, dall’azienda Trilogis, nasce MentorAge, un sistema che (installato sul soffitto come fosse una telecamera) utilizza sensori ambientali 3D e particolari algoritmi allo scopo di consentire il controllo di ambienti e persone. Pensato per la cura dell’anziano fragile, il sensore ha l’obiettivo di permettere ai “caregiver” di dedicare meno tempo alla mera sorveglianza per concentrarsi sul rapporto con il soggetto in cura. Nel caso in cui il software rilevi qualche possibile rischio o pericolo negli ambienti che monitora, è in grado di pre-allertare coloro che si occupano degli anziani, mettendoli nella condizione di poter decidere se e come intervenire. MentorAge potrebbe diventare un’utile soluzione per migliorare i servizi e ridurre i costi di cura. UN TRENO VIRTUALE PER CURARE L’ALZHEIMER Il Politecnico di Milano ha progettato la simulazione

di una carrozza ferroviaria dove i malati di Alzheimer possono avere la sensazione di viaggiare attraverso la visione di diversi panorami. Seduti su poltrone ergonomiche - e con gli operatori che li monitorano attraverso delle webcam -, i pazienti si possono godere un viaggio virtuale con i rumori tipici del treno. Gli specialisti hanno visto che rivivere un’esperienza già vissuta è per questi malati un modo per attenuare “l’ansia da fuga”. I vagoni sono una riproduzione fedele di quelli in uso venti anni fa e i passeggeri possono leggere, conversare, guardare il panorama fuori dal finestrino, esattamente come si fa durante un viaggio. Il prototipo, frutto di anni di sperimentazione, è pronto per essere riprodotto e allestito in ospedali e case di riposo.

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SHOPPING ACCESSIBILE

SLOW SHOPPING Nei supermercati inglesi è arrivato lo “Slow Shopping”. La catena Sainsbury’s sta infatti testando un nuovo concept indirizzato ai clienti

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con esigenze particolari che hanno bisogno di più tempo per fare i proprio acquisti: persone anziane, ma anche chi soffre di demenza o ha una disabilità. Le persone vengono accolte da un impiegato che le aiuta a fare shopping, trovano delle sedie per fare delle pause, un help point con personale formato, dove vengono serviti assaggi di torte, biscotti e frutta. La Sainsbury’s nell’ultimo anno ha investito oltre 50mila ore in corsi di formazione per i propri dipendenti per insegnare a supportare i consumatori con handicap visibili e quelli con disabilità nascoste come, ad esempio, l’autismo. SUPERMAN DALLA PARTE DEI DISABILI SuperMAN: “SUPERmarkets Meets Accessibility Needs”, ovvero supermercati che diventano accessibili. L’iniziativa nasce in Francia nel 2007 e viene replicata con successo nel territorio italiano grazie all’impegno della “Cooperativa Sociale Kara Bobowski”. CIA Conad è stato il primo attore italiano della grande distribuzione ad aderire a questo progetto che si rivolge, da un lato, a persone che presentano difficoltà intellettive e mentali e, dall’altro, agli addetti dei punti vendita. SuperMAN prevede la creazione di un percorso formativo per il personale dei supermercati, capace di migliorare le capacità relazionali ed interpersonali di quest’ultimo, al fine di offrire sostegno morale e accogliere con la necessaria

sensibilità i clienti in difficoltà. Nel corso del 2012, CIA ha formato il personale di 21 punti vendita, per un totale di 40 addetti, nelle due province di Ravenna e Forlì-Cesena.

+ FILM TORNO DA MIA MADRE Stéphanie aveva un matrimonio e un lavoro ma li ha persi entrambi ed è costretta a tornare a vivere con la madre in una casa in cui fa troppo caldo, non si può bere direttamente dalla bottiglia né spalmare il burro col primo coltello che capita, e quando vengono a cena il fratello e la sorella non può che finire male. Mentre è chiusa in casa per cercare di mettere ordine nella propria vita, Stéphanie si ritrova a osservare la madre mettere in atto strani comportamenti e subito pensa che si tratti di un principio di demenza senile, ma la verità è un’altra. Il registro del film è quello del naturalismo e dello specchio della quotidianità, che non dimentica la crisi economica, la difficoltà di reinserirsi nel mondo del lavoro di una donna non più giovanissima, la sofferenza che comporta separarsi da un figlio, anche se per poco. Torno da mia madre, di Eric Lavaine, con Alexandra Lamy, Josiane Balasko, Mathilde Seigner, Philippe Lefebvre, Jérôme Commandeur (Francia 2016).


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