SHANTHI 2017 1

Anno XXXII n. 1 - Periodico semestrale dell’A.M.I. Spediz. In abbonamento postale art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Milano Aut. del Tribunale di Milano n. 730 del Registro Periodici 10.11.2000

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viaggi di solidarietà nelle terre degli uomini

SHANTHI

in distribuzione gratuita

EDITORIALE Volontari per l’integrazione

LETTERE Caro amico e socio di AMI...

IN PRIMO PIANO VOLONTARIATO Radiografia del volontariato in Italia Racconti di esperienze di volontariato: parlano i giovani Il volontariato secondo AMI

SOSTEGNO A DISTANZA Dove e come effettuare il sostegno a distanza

Semeia, semeia... cada grão enriquecerà um recanto do mundo.

Semina, semina... ogni grano arricchirà un angolo di mondo.

Sede Legale: via A. Moro 7 - 20090 Buccinasco (MI) Sede Operativa: via A. Manzoni 10/4 20090 Buccinasco (MI) tel 02 45701705 /fax 02 45708630 Codice Fiscale: 97018760153 Sito internet: http://www.amiweb.org La sede è aperta: mercoledì e venerdì sera

L’AMI “Amici Missioni Indiane ONLUS” è un’associazione di volontariato nata nel 1982. È stata riconosciuta ufficialmente Ente Morale autorizzato all’attività nelle procedure di Adozione Internazionale con il Decreto del Ministero dell’Interno nr. 34/2000 del 06/09/2000 (cfr: http://www. amiweb.it/decrem97.htm oppure Gazzetta Ufficiale del 21/7/97 rif. n. 97A5684).

L’AMI è stata fondata nel 1982 per iniziativa di un piccolo numero di famiglie adottive, allo scopo di inviare beni di prima necessità nelle Missioni Indiane gestite dalle Suore di Carità delle Sante B. Capitanio e V. Gerosa.

Dopo i primi anni di attività, che hanno visto incrementarsi sensibilmente il numero dei soci, AMI ha riorganizzato la propria attività focalizzando le iniziative principalmente in tre settori:

Chi Siamo

ADOZIONE INTERNAZIONALE AMI è un ente autorizzato a svolgere tutte le attività nelle procedure di Adozione Internazionale, dall’accoglimento della coppia avente già il decreto di idoneità fino al completamento di tutto l’iter adottivo. ami@amiweb.org COOPERAZIONE INTERNAZIONALE AMI sviluppa progetti di cooperazione internazionale, da sola o con altre organizzazioni, attraverso l’invio di materiali (vestiario, medicinali ecc.) e di contributi finanziari per la costruzione e il mantenimento di asili, scuole, dispensari, case per la popolazione locale, implementazione di piccole attività produttive, sviluppo e realizzazione. Collabora in progetti co-finanziati dalla Commissione Adozioni Internazionali. aiutami@amiweb.org SOSTEGNO A DISTANZA AMI promuove e realizza il sostegno a distanza (comunemente chiamata adozione a distanza) di minori in stato di bisogno. L’obiettivo è di avvicinare famiglie, gruppi e singoli a bambini e bambine che necessitano di sostegno economico per proseguire gli studi nel proprio Paese; mediante interventi individuali di istruzione si pongono anche le basi per la crescita delle comunità locali. sponsorizzami@amiweb.org

Quote associative annuali: Socio ordinario: € 60,00 Socio sostenitore: € 5,00 (senza alcun limite) Sponsorizzazioni: € 180,00

Le nostre zone Bergamo: 035.713916 Castel San Giorgio (SA): 081.951504 Limena (PD): 049.8848183 La Spezia: 0187.701114 Mantova: 0376.245259 Piacenza: 0523.896247 Roma: 06.70453637 Stiava (LU): 0584.970071

Modalità di versamento dei contributi Per bonifici relativi a: pagamento quote sociali, quote adozioni a distanza, donazioni, contributi per la realizzazione di progetti, ricavi mercatini e feste • C/C bancario intestato a: Amici Missioni Indiane ONLUS Banca Prossima n°Conto 0119923 • ABI 3359 • CAB 01600 • CIN H IBAN IT84 H033 5901 6001 0000 0119923 • C/C postale intestato a: Amici Missioni Indiane ONLUS Via A.Moro 7– 20090 Buccinasco (MI) n°Conto 20216206 • ABI 07601 • CAB 01600 • CIN P IBAN IT84 P076 0101 6000 0002 0216 206

Per bonifici relativi a: conferimento del mandato,quote referente estero, spese di traduzione e documenti, partecipazione a corsi pre o post adozione, e altro inerente l’adozione Internazionale contattate il Vostro referente in AMI.

Volontari per l’integrazione: l’inizio di un viaggio

EDITORIALE

di Paolo Tortiglione direzione@shanthi.it

In questo numero ci occuperemo del volontariato. AMI è complemente composta da volontari.

Parliamo di cosa facciamo nel concreto, e del tempo della nostra vita che dedichiamo agli altri. In apertura di questo numero però volevo dedicare uno spazio a coloro che stanno dedicando il proprio tempo e le proprie professionalità ai migranti in arrivo nel nostro paese.

Non è possibile, per il cittadino comune non addetto ai lavori, sapere quanti sono, chi sono, da dove vengono, cosa fanno e cosa facevano nei loro paesi. Nessun organo di informazione ufficiale, TV pubblica o privata o internet riporta cifre o dati esenti da pareri e pregiudizi. Si va da dati allarmanti, da posizioni razziste, omofobe, da filmati pietistici a foto compassionevoli per arrivare ad accuse infamanti nei confronti di coloro che, non si sa perché, scappano dalle loro terre. Alla fine quale è il risultato di tutto questo? Il bombardamento di informazioni ha creato e confuso il termine migrante con ogni sorta di significato elencato poco fa.

Si è creato un minestrone di nazionalità (dal siriano, al marocchino, all’africano... ecc.) misto ad un minestrone di ragioni (chi chiede asilo, chi scappa per fame, chi per disperazione, chi viene qui per delinquere... ecc.) misto ad un minestrone di disinformazione che ormai vede tutti noi quasi anestetizzati di fronte alla nuova ondata di sbarchi di ieri, di oggi e di quella che ci sarà inesorabilmente anche domani e via ancora.

In tutto questo c’è qualcuno che invece è ben informato, che ha una risposta a tutte queste domande, che sa lo sforzo necessario, che sa cosa vuol dire l’accoglienza. Si tratta dei volontari che in questi ultimi anni stanno donando il loro tempo per questa immane emergenza umanitaria. Moltissime persone si stanno impegnando in questo tipo di volontariato. Purtroppo le loro storie sono quasi nascoste dai canali informativi ufficiali. Il dubbio che le verità che loro vengono a conoscere direttamente possano dare fastidio a qualcuno se diffuse e raccontate, è legittimo.

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Decine di queste storie si trovano in rete, su facebook, su altri social media e danno un’idea di certo più precisa e reale di cosa queste persone hanno passato. Certo non sono mancati i grandi documentari, le grandi inchieste o report sul tema. Ma la vera vicinanza al migrante la fa il volontario. Anche se AMI opera in altro settore ed altri ambiti di cooperazione internaziona-

le, rimane una struttura che vive completamente con i volontari e che comprende ogni persona faccia del volontariato. Questo numero lo dedichiamo a loro (e quindi di riflesso anche a noi): a coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere di persona il migrante e che con il suo arrivo hanno potuto iniziare a loro volta un viaggio. Il viaggio verso la scoperta dell’umanità.

Shanthi – Frontiere, verso le app ed il digitale

SHANTHI

Devo annunciare a tutti i nostri lettori che Shanthi-Frontiere ha iniziato la strada verso l’edizione digitale. Siamo in un momento di trasformazioni, tutto il mondo dell’informazione sta muovendosi in questa direzione, le necessità di contenimento dei costi di stampa, sempre più alti, la nostra ferma volontà di lasciare il giornale gratuito come lo è sempre stato, unita alla necessità di una diversa flessibilità che si protrebbe avere col formato elettronico, ci hanno spinto ad intraprendere anche la strada digitale a fianco della tradizionale cartacea.

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Quando saremo pronti sarete tutti avvisati delle nuove modalità attraverso il sito Amiweb.org e Shanthi.it che saranno intereramente riveduti e rifatti nei prossimi mesi. A questo proposito ogni suggerimento o contributo “volontario” da parte di ogni nostro lettore è decisamente benvenuto.

Scrivetemi le vostre idee e considerazioni via mail all’indirizzo direzione@shanthi.it.

Vi ricontatterò personalmente per discutere dettagliatamente ogni vostra iniziativa.

Per inviare lettere, commenti, osservazioni… potete scrivere a lettere@shanthi.it o all’indirizzo: A.M.I. Redazione Shanthi, Cascina Robbiolo, Via A.Moro, 7 20090 Buccinasco (MI)

Viaggi di solidarietà nelle terre degli uomini Shanthi Frontiere Anno XXXII- n. 1 Periodico semestrale dell’A.M.I. Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Filiale di Milano Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 730 del Registro Periodici 10.11.2000 Direttore responsabile: Paolo Tortiglione direzione@shanthi.it Redazione: Fabiana Polese Hanno collaborato a questo numero: Cecilia Cremonesi, Monica Giusti, Carlotta di Cesare, Barbarah Guglielmana, Josè Neres de Souza, Nigth Raby, Stefano Zoia, AMI Gruppo Veneto e AMI Gruppo Versilia - FRONTIERE Fotografia di copertina: Gli angeli del fango (Genova 2014) di Stefano Zoia.

Ringraziamo Zezinho per averci proposto la frase di copertina.

Grafica e impaginazione: Imagidea.it

In questo numero...

pag. 1 EDITORIALE Volontari per l'integrazione: l'inizio di un viaggio di Paolo Tortiglione pag. 4 LETTERE & TESTIMONIANZE Carissimo amico e socio di AMI... di Barbara Ambrosini IN PRIMO PIANO VOLONTARIATO pag. 5 Radiografia del volontariato in Italia

pag. 8

pag. 10

di Paolo Tortiglione, genitore adottivo e direttore della rivista Shanthi In viaggio verso l'altro di Night Raby Volontariato: un atto per la vita di Josè Neres de Souza, studente universitario e volontario presso i Centri Comunitari di Salvador e Monica Giusti, avvocato civilista, collabora con AMI e si occupa di cooperazione internazionale

IN PRIMO PIANO VOLONTARIATO IN... NUOVE GENERAZIONI pag. 12 Filosofia e cultura per un volontariato responsabile di Carlotta di Cesare, responsabile del gruppo giovani di Nuova Acropoli IN PRIMO PIANO VOLONTARIATO IN... POESIA pag. 15 C'è quel momento... di Barbarah Guglielmana, medico, volontaria di Emergency e poetessa pag. 16 Volontariato in AMI

COOPERAZIONE pag. 18 Progetti di cooperazione AMI BILANCIO pag. 20 Bilancio 2016

pag. 22 SOSTIENIMI di Cecilia Cremonesi, madre di due figli indiani, si occupa sin dal 1985 delle sponsorizzazioni AMI in India e successivamente in Bangladesh e Nigeria.

Stampa: T.R.E.G srl - Guardamiglio (LO) tel. 0377.452057 - info@tregsrl.com Sede A.M.I. e redazione Shanthi Cascina Robbiolo Via A. Moro, 7 20090 Buccinasco (MI) tel./fax 02.4501705

Shanthi ha una pagina web e una pagina Facebook Shanthi Frontiere.

Potete scaricare da shanthi.it liberamente tutti i numeri arretrati e dialogare con la redazione in tempo reale!

Web: www.shanthi.it - Facebook: Shanthi Frontiere

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LETTERE

&

TESTIMONIANZE

lettere@shanthi.it

Dedichiamo questo spazio alle lettere e testimonianze inviate alla redazione.

Accoglieremo segnalazioni di esperienze interessanti, in linea con gli obiettivi AMI, ma anche argomenti che riterrete importante segnalarci e brevi comunicazioni.

Carissimo amico e socio di AMI...

SHANTHI

Per molti anni ho inviato via mail, dalla casella di posta manifestami@amiweb.org, a più di 500 persone, messaggi che iniziavano così: Carissimo Amico e Socio di AMI… Da febbraio 2017 non busserò più, in senso figurato, alla vostra porta ma spero che continuino ad arrivare ancora messaggi che iniziano con queste stesse parole.

Dopo quasi 10 anni, per motivi personali e professionali, lascio l’incarico, che ho scoperto di avere leggendo per caso un giorno l’organigramma di AMI, di “responsabile Manifestazioni”.

Così come per caso è iniziato tutto: 11 anni fa, in attesa di partire per la Colombia, io e mio marito abbiamo dato una mano all’allora responsabile per reperire dei premi della lotteria e così abbiamo conosciuto la realtà del mercatino e tutte le attività e iniziative che ruotavano intorno alla presenza di AMI e del suo banchetto in diverse occasioni.

E così, spinti dalla voglia di fare qualcosa di buono e utile per la famiglia AMI, grazie alla quale anche noi siamo diventati una famiglia, abbiamo iniziato a dare la nostra disponibilità, facendo turni al mercatino e organizzando feste.

E quasi senza accorgermene sono diventata il riferimento del Consiglio per quanto riguardava tutti gli aspetti pratici, burocratici ed economici del gruppo manifestazioni, che non sono pochi... si sono fidati di me lasciandomi libera di decidere modalità e tempi delle diverse occasioni di festa.

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Ma mai sola… (anche se il marito alla sera stava a casa a fare il papà!): in questi 10 anni sono sempre stata affiancata da molte coppie, da molti amici, da molti volti che per poco o tanto tempo hanno collaborato con me, aiutandomi con le loro idee e il loro tempo a fare sempre di più e meglio.

Ho vissuto gli anni d’oro di AMI, quando ogni anno le coppie in attesa erano numerose (anche 50-60) e si riusciva a organizzare 4-5 feste all’anno e un pranzo per 400 persone senza affanno.

Ho visto anche il progressivo diminuire delle coppie interessate all’adozione e con esso anche la nostra capacità di una presenza capillare e frequente per mancanza di braccia… e di ciò mi spiace molto.

E come da copione, in ogni lettera che si dica tale, chiudo salutando tutti coloro che ho incontrato in questi anni nel corso delle tante occasioni di festa... alcuni solo per un breve momento, altri in quasi tutti gli appuntamenti; ringrazio tutti gli amici del gruppo mercatino che mi hanno aiutato (e sopportato) in tutti questi anni, chi per lungo tempo (qualcuno per 10 anni!) e chi per pochi mesi.

Il mio augurio è che ci sia sempre qualcuno che abbia voglia di organizzare una festa così potrò venire anch’io a salutare gli AMIci e perché no a dare una mano!!!!

Barbara

Radiografia del volontariato in Italia

V O L O N TA R I AT O

in...

PRIMO PIANO

Fare volontariato? Ma... diamo i numeri? Sì, forse è proprio il caso di farlo (i numeri delle statistiche, intendiamoci!) per scoprire che non siamo soli in questa magnifica follia.

Il volontariato: anche se viene definito spesso un pianeta nascosto, questo fenomeno, presente in tutto il mondo, cambia il “modo di essere” di milioni di persone.

Oggi in Italia (secondo una rilevazione Istat in collaborazione con CSVNet) il tasso di persone che offrono il loro tempo e competenza per gli altri si attesta al 12,6%, pari circa a 6,63 milioni di persone: numero non proprio irrilevante!

I volontari organizzati sono circa 4,14 milioni, mentre i volontari individuali circa 3 milioni.

Ma chi sono questi milioni di persone?

Come mai nei telegiornali non se ne parla quasi mai? Le statistiche parlano di persone sopra i 14 anni che hanno svolto lavoro per aiutare altri.

I numeri ci indicano, inoltre, una prevalenza di volontari soprattutto nel Nord-est e una percentuale addirittura dimezzata nel Sud. Questo dato corrisponde in ogni caso a una distribuzione del lavoro volontario organizzato che vede nelle regioni del Nord il numero maggiore di enti, ONG, Onlus ecc. in

di Paolo Tortiglione direzione@shanthi.it

grado di captare la spinta volontaristica di queste persone.

Ma chi sono queste persone? La percentuale maggiore, oltre il 15%, sono laureati o diplomati che vanno dai 40 ai 55 anni. Fasce diverse di livello scolastico sono meno rappresentate. Ma ciò che è importante rimane comunque la motivazione di fondo, che per quasi tutti è stata il benessere soggettivo.

… una persona degna di stima a cui si dà fiducia.

Interessante anche poi la percezione che ha la gente del “volontario”. Nella stragrande maggioranza dei casi è una persona degna di stima a cui si dà fiducia. Alla domanda se, smarrendo un portafoglio con denaro, si crede il volontario una persona che lo restituirebbe come potrebbe fare un rappresentante delle forze dell’ordine, la risposta è stata positiva nella stragrande maggioranza dei casi. Questo dà un’idea di cosa la gente vede e pensa quando incontra un volontario

SHANTHI 5 Tratto da una ricerca di Fondazione Volontariato e Partecipazione (analisi dati Indagine Istat sugli Aspetti della Vita Quotidiana).

Volontari in azione durante una delle feste di AMI.

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come noi, specie se lo fa in una situazione organizzata (Onlus, ONG ecc).

Il rapporto fotografa poi il grado di soddisfazione della propria vita. Ancora, in una ipotetica scala da 1 a 10, il volontario è una persona in generale più contenta e soddisfatta della propria vita e più ottimista sul suo futuro.

Le motivazioni fondamentali che trasformano il cittadino in un volontario, quali i legami da escludere tra vita privata e attività volontaria, sono ancora oggetto di studio e riflessione, l’indagine a oggi ha dato motivazioni tra le più variabili e soggettive. Ciononostante la relazione tra azioni di volontariato e soddisfazione per la propria vita e prospettive future rimane anche analizzando i diversi titoli di studio (dalla licenza media alla laurea).

Un quadro generale decisamente positivo.

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AMI, come tante altre Onlus, è composta interamente da volontari. Non possiamo fare statistica a sè per cui ci affidiamo alle indagini che hanno cercato le motivazioni e le ricadute personali delle attività volontarie organizzate.

Queste hanno posto la fonda-

mentale domanda sul perché sia importante conoscere queste motivazioni. I motivi sono risultati diversi. Primo, perché l’attività di tipo volontario è almeno in parte un’attività con caratteristiche peculiari. Secondo perchè conoscere i differenti significati soggettivi può aiutare a definire spiegazioni e impatti dell’attività volontaria oltre il suo particolare svolgimento e terzo, perchè può essere utile per effettuare eventuali interventi di sostegno ai volontari che ogni organizzazione dovrebbe avere.

Ed ecco quindi dall’indagine venire fuori le vere motivazioni soggettive, nell’ordine: la maggioranza dei volontari agisce perchè crede nella causa del gruppo di appartenenza, per dare un contributo alla comunità, per seguire convinzioni, per stare con gli altri, per l’urgenza di far fronte ai bisogni, perchè lo facevano degli amici, per valorizzare le proprie capacità, per arricchimento professionale.

Tra le ricadute personali sono emerse nell’ordine: ci si sente meglio con se stessi, si allarga la rete dei rapporti sociali, si cambia il modo di vedere le cose, si migliora la capacità di relazione, si svi-

luppa una maggiore coscienza civile, si valorizzano precedenti esperienze e capacità, si è più informati, si acquisiscono competenze utili per la propria vita, ci sono più vantaggi che svantaggi.

Ciò detto c’è da considerare che, da una ulteriore aggregazione di queste motivazioni, emerge il dato generale che quasi il 50% dei 6 milioni circa di volontari si sono organizzati per “fare fronte” ai bisogni non soddisfatti dalle istituzioni per la comunità e per l’ambiente e per ricadute relazionali, civiche e di benessere. Il 30% lo fa per “amicizia” (specie i più anziani) e il 25% per convinzioni religiose, altri per “valere” (soprattutto studenti).

Riassumendo si può dire che ne esce un quadro molto variegato ma tutto sommato percorso da un unico filo conduttore che è in sintesi la motivazione personale. Una motivazione che spinge spesso anche fuori dai confini nazionali, il cosiddetto volontariato internazionale. Gli esempi non si contano: organizzazioni mediche, parasanitarie, organizzazioni contro il digital divide (il fenomeno che cerca di dare accesso alla rete alle popolazioni attualmente sfornite), lo scoutismo internazionale, attività organizzate per il benessere dei lavoratori dei Paesi in via di sviluppo, attività per approvvigionamenti e bonifiche idriche, missioni religiose che pullulano di volontari provenienti da Europa,

… l’essere volontario è una dimensione dell’essere umano globale USA e altri Paesi economicamente più ricchi.

Nei diversi viaggi che ho fatto in Africa e India, ho avuto modo di vedere come anche in queste regioni, decisamente ancora in via di sviluppo, non manchino persone del posto che aiutano altre in modo del tutto gratuito e disinteressato. In una parola si può dire che l’essere volontario è una dimensione dell’essere umano globale che non cerca solo il proprio tornaconto economico, ma che vede in quello che fa una necessità quasi vitale, e una voglia particolare di lasciare un’impronta di sè nella vita degli altri e nel posto in cui vive.

Se nella sola Italia oltre il 10% della popolazione fa attività volontaria, è verosimile che numeri pressoché identici si trovino negli altri 26 Paesi europei. Basta fare una semplice operazione per capire che stiamo parlando, nella sola Europa, di decine di milioni di persone.

Personalmente mi auguro che la politica (che forse dovrebbe diventare una attività anch’essa aggregabile alla dedizione per la comunità!) inizi a valorizzare e supportare queste decine di centinaia di milioni di ore di lavoro volontario svolte da una grande percentuale della popolazione europea.

Solo in questo modo il volontariato potrà sopravvivere al momento in cui, ognuno di noi, dopo tanti anni di attività, arriva a domandarsi: “Ma chi me l’ha fatto fare?”.

Termino però con la constatazione che fino a oggi il volontariato è sopravvissuto a questi momenti di sconforto e di riflessione su sé stesso. AMI, nella sua ultratrentennale attività, ne è un chiaro esempio.

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V O L O N TA R I AT O

PRIMO PIANO

di Night Raby nigth.raby@yahoo.it

In viaggio verso l'altro

L’autrice di questo articolo, per parlarci di volontariato, “parte da lontano”, ma arriva vicino... vicino alle nostre strade, alle nostre case, vicino ai nostri cuori!

In questo mondo sempre più interconnesso e globale, la fantasia del viaggio è molto presente: pubblicità di compagnie aeree promettono viaggi lontani, economici e, spesso, sempre più veloci (sia a livello di spostamenti, che a livello di permanenza nella tanto sospirata meta).

Ma in tutto questo, forse, ci si dimentica del vero brivido che racchiude la dimensione del viaggio: l'incontro con “l'altro diverso da me”; l'altro la cui diversità non si esaurisce in quell'orizzonte emotivo a me sconosciuto.

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Un viaggio del genere abbiamo l'occasione di intraprenderlo tutti i giorni: quando incrociamo lo sguardo di un mendicante per strada o quando, se giovani, ci alziamo per far sedere un anziano, o ancora nel mo-

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… se ci fermassimo a riflettere sul valore di questi incontri, potremmo cambiare prospettiva su di noi e sul mondo. mento in cui forniamo indicazioni stradali a uno straniero o, in un locale, spostiamo la sedia per far passare una persona in carrozzina.

All'apparenza nulla di straordinario, ma se ci fermassimo a riflettere per un momento sul valore che questi incontri possono rappresentare, forse potremmo cambiare prospettiva su di noi e sul mondo.

Penso siano anche queste emozioni a farci crescere e a permettere che la nostra capacità di relazionarci e di aprirci al mondo

non venga meno.

A questo punto potrebbe però sorgere la paura, inevitabile quando parliamo dell'”altro vicino”. Notizie di furti, liti finite male, violenze, affollano i telegiornali. Ma il mondo è davvero solo questo? È una domanda importante che ci dobbiamo porre, soprattutto se ci troviamo nella posizione di dover orientare bambini e giovani nel loro viaggio alla scoperta di ciò che li circonda.

Allora, come fare?

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Certo, non si può incoraggiare una spregiudicata ingenuità nell'apertura al mondo, ma d'altra parte non penso si possano fomentare paure che rischierebbero di lasciar ristagnare il nostro io nella solitudine. Allora come fare? Accontentarci dell'”aiuto a distanza”, dell'”aiuto a casa loro”?

Sicuramente l'aiuto economico può essere utile all'altro. Ma, per quanto riguarda noi, c'è da chiedersi se non sia solo un autentico incontro con l'altro vicino a poter smuovere qualcosa dentro di noi, tanto da spingerci ad agire, a farci provare un brivi-

do quando sorride o a commuoverci fino alle lacrime quando è gentile con noi.

Ecco, penso che l'occasione di svolgere il volontariato abbia significato questo per me: la possibilità di accompagnare la “crescita intellettuale” che avveniva attraverso la scuola, i libri, la televisione (in qualche caso), alla “crescita umana”, che non si può apprendere se non attraverso la relazione. È infatti parlando con un'anziana quasi senza denti che ti racconta tutta la sua vita in un'altra lingua, che puoi coltivare la pazienza. È facendo le scale con in braccio un bambino che non può camminare, che impari a farti carico – in un modo intensamente fisico – della fragilità dell'altro. È guardando in faccia un morente che sperimenti la crudele impotenza da cui purtroppo nessuno è esente.

Infine, è parlando con una donna che chiede del riso per dare da mangiare ai suoi figli, che apprendi il valore delle cose e, a volte, impari che sarebbe meglio dare con intelligenza – generando processi, dando dignità e futuro – piuttosto che “accontentarsi” di dare “solo” riso.

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V O L O N TA R I AT O

PRIMO PIANO

di Josè Neres de Souza, Monica Giusti studiolegalemgiusti@gmail.com

Volontariato: un atto per la vita Un progetto di aiuto sappiamo quando inizia, ma non quando finisce: quali saranno le conseguenze sulle persone che cerca di aiutare? Potranno crescere e moltiplicarsi come i semi nel terreno?

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Per me essere un volontario significa seminare speranza nei volti dimenticati dai governi e dalle politiche pubbliche e, in molti casi, anche dalla propria famiglia. La nostra responsabilità è quella di continuare a “seminare” opportunità per i giovani motivandoci ogni giorno nel nostro lavoro. Mantenere questa luce del volontariato accesa è come avere la certezza che molti cammini siano stati e saranno illuminati ogni giorno.

Il volontariato nel mondo di oggi è una delle grandi opportunità che migliaia di persone hanno per riscoprire se stesse: quelle persone dimenticate dalla gran parte della popolazione. Grazie alle opportunità che vengono offerte nei Centri Comunitari, molte persone, attraverso il volontariato, possono riscoprire i sogni che, spesso,

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sono stati sepolti sotto i detriti di queste vite emarginate.

Il ruolo del volontariato non può essere, a mio avviso, solo quello di “aiutare” le persone che frequentano gli spazi dei Centri Comunitari nelle favelas, ma soprattutto quello di incoraggiarli a ricercare soluzioni per la loro vita fuori di questo ambiente.

…bisogna stimolare i giovani a diventare indipendenti.

Non si può, e non si deve, creare una relazione di dipendenza di chi beneficia del lavoro dei volontari e dei Centri nelle favelas, ma bisogna stimolare i giovani a diventare

indipendenti.

Questo dovrebbe essere il ruolo del volontariato al giorno d’oggi. Se insegniamo ai nostri giovani a camminare con le proprie gambe, per loro sarà più gratificante conquistare piccoli e grandi obiettivi. Questo modo di procedere è anche meno dispendioso per il volontariato. Infatti, non possiamo camminare accanto a tutte le persone che si rivolgono ai Centri Comunitari, guidando i loro passi per sempre, mentre proponendo loro di conquistare l’indipendenza, possiamo assicurare a ognuno di loro il successo nel proprio cammino.

Come volontari non possiamo misurare con precisione la portata e gli effetti del nostro lavoro, ma siamo in grado di vedere le lacrime di gioia negli occhi di molte madri, padri e figli quando ottengono risultati importati nella loro vita personale o professionale.

I risultati delle buone azioni fatte attraverso il volontariato continuano a generare interventi importanti nella vita di tutti coloro che hanno fatto parte dei nostri progetti, apprendendo e diffondendo la conoscenza più essenziale del mondo che è quella di "imparare a vivere".

ZEZINHO

Josè Neres de Souza, per tutti Zezinho, è un giovane uomo, quest’anno compie 30 anni, che ha potuto beneficiare dei progetti di solidarietà seguiti da AMI, e del lavoro dei volontari, italiani e brasiliani, quando era bambino e poi adolescente.

I “moltiplicatori” sono coloro che durante l’adolescenza, o quando erano bambini, hanno beneficiato e partecipato a progetti sociali, e in età adulta sono diventati a loro volta volontari o educatori in progetti sociali simili a quelli dei quali hanno beneficiato.

Questo dimostra che il lavoro dei volontari, italiani e locali, produce dei risultati tangibili e visibili che devono motivare a continuare sulla strada, a volte faticosa e in salita, del volontariato.

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Oggi, Zezinho lavora presso i Centri Comunitari di Salvador (con il progetto Educadores di AMI) e insegna Arti Sceniche e Teatro e Inglese. Alla sera frequenta l’ultimo anno della Facoltà di letteratura inglese all’Università Statale di Bahia.

Zezinho è il tipico esempio - e come lui ce ne sono molti non solo in Brasile, ma anche in India, Colombia, Etiopia dove AMI sviluppa e segue progetti rivolti all’istruzione - del così detto “moltiplicatore”.

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V O L O N TA R I AT O

IN...

NUOVE GENERAZIONI

di Carlotta di Cesare Nuova Acropoli milano@nuovaacropoli.it

Filosofia e cultura per un volontariato responsabile A volte capita di fare incontri speciali del tutto casualmente (o forse no...). Uno di questi, per me, è stato con l’Associazione di volontariato Nuova Acropoli. Così ho colto l’occasione per fare due chiacchiere con Carlotta, responsabile del gruppo giovani di Milano, per “carpirle” qualche segreto!

SHANTHI

Fabiana: Che tipo di volontariato svolge la vostra associazione?

Carlotta: Nuova Acropoli è un’associazione di Filosofia, Cultura e Volontariato, presente in 60 paesi nel mondo e in 12 città in Italia. Il nostro volontariato è attivo nel campo della cultura, dell’ecologia, del sociale e della protezione civile.

A Milano in particolare negli ultimi anni abbiamo realizzato, tra gli altri, due importanti progetti che hanno i giovani come protagonisti.

Il primo, iniziato nel 2011, è CosìMIPiace, un progetto di riqualificazione dei sottopassi ferroviari in collaborazione con RFI attraverso bandi diretti a giovani Street artists per portare colore e allegria con i loro murales in tanti sottopassi della città: Porta Garibaldi, Greco Pirelli, Porta Genova, Romolo, San Cristoforo e molti ancora in programma.

La riqualificazione ambientale non si ferma alla fase di decorazione, ma continua

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… mettersi alla prova con sano spirito di avventura e trovare dei compagni in questo percorso di crescita. nel tempo: con il gruppo giovani dell’associazione ci prendiamo cura dei sottopassi realizzati con interventi periodici di manutenzione.

Un altro importante progetto, a cui teniamo molto, è PASS, Progetto di Aiuto allo Studio Solidale, che offre un supporto gratuito ai ragazzi delle scuole superiori con difficoltà nello studio. Grazie a tutor volontari i ragazzi possono colmare le loro lacune e acquisire miglior metodo di studio e allo stesso tempo sono invitati ad entrare in contatto con il mondo del volontariato, collaborando con i nostri giovani nelle diverse iniziative. Questo è un modo di responsabilizzarli e dare loro l’opportu-

Per

CRESCERE,

c’è bisogno che

TUTTI crescano

Fare qualcosa

INSIEME,

per un progetto

COMUNE! Esercitazione di Protezione Civile

nità di conoscere una realtà positiva come quella del volontariato.

F: Quali sono gli scopi di Nuova Acropoli?

C: Promuovere un volontariato consapevole attraverso la ricerca dei valori dell’essere umano e la loro applicazione nella nostra società per “essere utili dove necessita”.

Definiamo questa modalità di azione, Filosofia Attiva, restituendo alla filosofia il suo ruolo originario di amore verso la conoscenza di noi stessi, degli altri e del mondo che ci circonda per agire con maggior consapevolezza nel presente e rispondere alle necessità della nostra società.

In sintesi la filosofia è il motore etico del nostro volontariato.

… educare i giovani ad un’etica del volontariato…

F: Quali sono le loro speranze?

F: In genere, i giovani a quale età si avvicinano all'associazione e, in seguito, perché restano legati?

C: Per diventare volontari di Nuova Acropoli è necessario aver compiuto 16 anni.

L’età media dei giovani che si avvicinano è di 19/20 anni. Iniziano dagli ultimi anni delle scuole superiori e proseguono poi in quello che vivono come un vero e proprio percorso di crescita.

Vivono da protagonisti la loro azione di volontariato: si mettono alla prova imparando a relazionarsi con il gruppo e a mantenere impegni e responsabilità all’interno dell’associazione. Sono invitati a proporre, ideare, realizzare insieme, ma sono sempre accompagnati e guidati da volontari con maggiore esperienza. Si creano così rapporti di sana amicizia e condivisione, che vanno oltre le circostanze ma si alimentano di un’idea e di un proposito comune.

F: Quali sono i problemi principali rispetto al volontariato giovanile?

C: Credo che i giovani abbiamo una spinta

SHANTHI

F: Che cosa cercano, a tuo parere, i giovani che si rivolgono a nuova acropoli?

C: L’opportunità di rendersi utili, di dare un contributo reale al miglioramento della società, ma anche la possibilità di conoscersi, di esprimersi ed essere ascoltati, di mettersi alla prova con sano spirito di avventura e di trovare dei compagni in questo percorso di crescita.

C: La speranza del cambiamento, del miglioramento del mondo in cui viviamo è senz’altro viva in ogni giovane, anche se spesso si nasconde sotto un velo di sfiducia e di solitudine. Diventando volontari capiscono che il miglioramento è possibile solo se ciascuno di noi è disposto a migliorare e comprendono il valore dell’impegno.

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interiore verso il volontariato, ma poi trovino difficoltà nel conciliare questo impegno con le comodità in cui sono abituati a vivere. Diventare volontari vuol dire uscire anche minimamente dalla propria comfort zone, modificare le proprie abitudini spesso egoistiche per far spazio all’altro. Per questo è importante educare i giovani ad un’etica del volontariato, far comprendere loro il perché delle azioni che si fanno, affinché trovino in queste idee la motivazione, la spinta delle loro scelte.

F: Come è possibile sensibilizzare i giovani al volontariato?

C: Io credo che il mezzo più efficace sia sempre l’esempio, il mostrare con azioni concrete e con la testimonianza della propria esperienza la possibilità di intraprendere questa strada. Mostrare che c’è un’alternativa alla rassegnazione, all’isolamento, alla passività e questa alternativa comincia dal diventare protagonisti della propria vita scegliendo di dedicare parte del proprio tempo ad un progetto, ad una causa, ad un’azione in cui si crede.

SHANTHI

F: Qual è stata la tua esperienza personale rispetto al volontariato?

C: Io sono diventata volontaria di Nuova Acropoli all’età di 16 anni, quindi il volontariato mi ha accompagnato e mi accompagna tuttora nella mia crescita. Ho conosciuto l’associazione a Pescara, dove sono nata, e quando mi sono trasferita a Milano per l’università non ho avuto alcuna esitazione

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nel voler continuare questo percorso. È stata una straordinaria opportunità per me di conoscermi e di tirare fuori le mie migliori qualità. Ho imparato ad affrontare le sfide che la vita ci pone davanti come occasione di crescita e di miglioramento e a comprendere il valore della solidarietà e della convivenza tra esseri umani. Il volontariato mi ha insegnato, inoltre, a non avere paura delle responsabilità, ma a essere generosa nel dare ad altri, in particolare ai giovani, le stesse belle opportunità di crescita che sono state offerte a me.

F: Quali sono le tue speranze per i giovani di Nuova Acropoli?

C: Che diventino adulti coscienti, equilibrati, generosi, pronti ad impegnarsi con dedizione e intelligenza per costruire un mondo più bello e più giusto. Che possano esprimere il meglio di loro stessi e donarlo agli altri con generosità, riscoprendo la bellezza e l’importanza di un’armonica convivenza tra esseri umani.

Carlotta: Da parte di tutti i volontari di Nuova Acropoli ai volontari di AMI faccio un augurio per un futuro pieno di bellissime vittorie e un grande ringraziamento per l’importante lavoro che fate. Vi auguriamo una crescita senza confini, come senza confini è la vostra bella azione per i bambini di tutto il mondo.

Se ci si sente accolti, in FAMIGLIA, se si trova un proprio POSTO nell’associazione, allora si resta...

Progetto CosìMIPiace: stazione di Greco Pirelli (MI)

C'è quel momento…

V O L O N TA R I AT O

in...

POESIA

Ospitiamo qui una poesia speciale scritta da una persona speciale: Barbarah, medico, sanitario volontaria per Emergency, impegnata nella lotta alla violenza di genere... e trova il tempo per scrivere poesie! In questi versi tratti da una sua poesia ci trasporta nel suo “sogno” dove il soccorso agli “ultimi” si mescola alla fantasia per regalarci immagini inaspettate e piene di speranza.

ammorbidisco i muri delle miniere, faccio la strada più dritta a chi sta viaggiando, curo le ferite di chi sta sdraiato; con le stelle canto una serenata a quella vanitosa di Venere, che però ci piace.

E saltello sull'oceano. e come mi piace saltellare sull’oceano! […]

Mah.. ne ho da fare, ne ho sempre da fare!

Non scenderei mai da quelle notti.

Ma poi sta per ritornare la luce, anticipata dal velo della nebbia.

Il mio angelo custode mi riaccompagna divertito da tutto quel mio girovagare e come una piuma mi riappoggia in terra.

Ed io riprendo il mio posto per spingere in alto, durante il giorno, gli animi di chi incontro.

Potete ascoltare questa Poesia completa su youtube I SENZÀLIBRI – C’è quel momento…

Per trovare Barbarah nelle sue poesie, leggete il suo libro “Davanti alla tenda”, edizioni LietoColle.

SHANTHI

C’è quel momento che il cielo danza tra un violetto e un rosa maschile ed è quasi piatto, senza i riccioli delle nuvole e senza le carezze del sole, ma con il rossetto di un aereo che lo attraversa baciandolo.

Ed è in quel preciso momento, quando le piante si stagliano nere e serie su quella carta ferma, che io… che io inizio a volare!

Alzandomi dalle femminili radici della terra pesante di umidità e freddata dal sole nascosto.

E ben vestita, per non prendere freddo, spicco un volo sull’orizzonte dell’uomo iniziando a immergermi nelle correnti dei riposi e delle fatiche di chi rimane in basso.

E allora lì, allungo una mano strappo la miseria, asciugo delle lacrime, tolgo dei dolori.

Disegno certi sorrisi anche con pochi denti e suggerisco parole d'amore a chi non le sa e a chi, in quel momento, non le sta proprio trovando.

Allontano la guerra per quelle ore e faccio solletico alla luna che toglie l’ombra alle coppie degli innamorati che si sono nascosti al mondo Canto una ninna nanna a tutti quei bimbi con la mamma troppo lontana e danzo con chi è da solo.

Bevo mezzo bicchiere a chi tiene una bottiglia, o anche un bicchiere intero, se le bottiglie sono un po’ di più.

E allora, dopo, mi muovo un po’ storta in cielo ma poi faccio lo sgambetto ai ladri e accorcio le ore a chi lavora la notte, riposo lo studente e tolgo le insonnie ai nonni, rilasso le rughe alle mamme e calmo i papà agitati,

di Barbarah Guglielmana barbara-guglielmana@libero.it

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VOLONTARI Cooperazione le a n o i z a n r e t in

to rivolti pa progetti di aiu up il sv e ve uo om AMI pr glia, anche in fanzia e alla fami in l' al te en lm pa ne scuole princi struisce e sostie co , ti en i tr al n anarli collaborazione co ai giovani e allont ro tu fu un re da ogico a e ludoteche per to medico e psicol or pp su , da ra st a formatici dai pericoli dell zzi e laboratori in po , tĂ ol fic dif i av popolazioni in gr

Centro di psicologia clinica della famiglia AMI contribuisce al funzionamento del servizio di accoglienza delle domande di aiuto di genitori e figli, anche non adottivi.

e I M A i t i S

i h t n a h S rivista

corso a le attivitĂ in ic un m co e ti propri proget averso i siti AMI condivide i formato attr in re se es ri de rg, a chiunque desi eto@amiweb.o en iv m .a w w w , rg a, che viene www.amiweb.o e con la rivist rg .o eb iw am a@ chĂŠ www.amiversili uitamente, non at gr a it bu ri st di inviata ai soci e thi.it. sito www.shan pubblicata sul

IATO IN AMI Sostegno a distanza

volti a bambini etti individuali ri og pr ta or pp su co e AMI segue e rcorso scolasti pe ro lo l ne li stener e ragazzi per so ettere loro di sionale per perm es of pr ne io az nella form ro dignitoso. costruire un futu

Adozioni internazionali AMI aiuta i genitori che desiderano adottare supportand oli nelle procedure burocratiche ma soprattutto aiuta ndoli a costruire la loro genitorialità con percorsi di prepa razione all’adozione, progetti post-adottivi e momenti di supporto a genitori e figli che li accompagnano anche nell’adolescenza.

Feste e o ccasioni di incont ro

AMI organiz za eventi c he sono no per le fam n solo mom iglie AMI, m enti d’inco a anche pos ntro in contatto s ib il it à p e r tutti di e e conoscer ntrare e l’associa e grigliate, zione: fest mercatini, s e , p r anzi etnici ottoscrizio tanto altr ni a premi, o ancora! tombolate e Queste occ asioni, inol tre, perme donazioni p ttono di rac er sostene cogliere r e i p r ogetti di co internazio operazione nale.

AiutAMI: abbiamo bisogno di te!

Tutte queste attività vengono sviluppate da AMI grazie all’impegno di tante persone che mettono continuamente a disposizione dell’associazione le proprie competenze (dall’abilità in cucina alla professionalità del commercialista!) e il proprio tempo... non solo quello “libero”!

I risultati (intesi soprattutto come aiuti all’infanzia in difficoltà) fino a oggi sono stati molto soddisfacenti per un’associazione di volontariato. Per continuare, però, sono necessarie nuove braccia, nuovo entusiasmo, nuove idee…

Insomma, abbiamo bisogno di VOI! Contattate l’associazione per posta, telefono, via mail, alle occasioni d’incontro: c’è senza dubbio uno spazio per mettere in azione le vostre capacità, anche quelle che non immaginate di possedere.

COOPERAZIONE

I progetti di cooperazione di AMI del 2016 Dove vanno i “ricavi” del volontariato di AMI? Naturalmente nei progetti di cooperazione internazionale che l’associazione sostiene in tante parti del mondo. Ve li raccontiamo in queste pagine.

Mercatini, lotterie, donazioni e tanto altro… un modo anche questo per aiutare AMI a portare avanti i suoi progetti di cooperazione internazionale a supporto soprattutto dell’educazione dei bambini e delle bambine e del sostegno a madri e figli in difficoltà.

Un lavoro che AMI porta avanti in collaborazione con alcune organizzazioni locali di fiducia, che negli anni hanno saputo far “fruttare i talenti” (pochi o tanti, giudicate voi) che siamo riusciti a ricavare per loro.

Questa stessa rivista vuole essere da una parte strumento per mantenere il contatto tra soci, AMIci e l’associazione, ma dall’altra è

un modo per sensibilizzare tutti voi ad “aiutarci ad aiutare”, a portare avanti i progetti per scuole, assistenza sanitaria, educazione alla salute…

Anche se negli ultimi anni il nostro bilancio (lo trovate a pag.20) non ci ha permesso di ampliare il nostro raggio d’azione e siamo stati costretti a limitarci a mantenere (con fatica) i progetti già avviati, non vogliamo arrenderci all’idea che non sia possibile fare di più e continueremo a impegnarci, grazie al sostegno di tutti voi, per migliorare il nostro contributo per strappare un sorriso a qualche bambino in più!

SHANTHI

5PER

MILLE Ringraziamo tutti coloro che hanno sostenuto AMI onlus attraverso la donazione del 5 per mille.

Anche quest'anno AMI Amici missioni Indiane Onlus è stata inserita tra le organizzazioni di volontariato alle quali potrà essere destinato il 5 per mille dell'IRPEF. Il vostro sostegno consentirà di finanziare progetti di aiuto in collaborazione con i nostri "partner storici" fra tutti Argonauti Explorer e Obiettivo sul Mondo.

Ricorda il codice fiscale 18

97018760153

PAESE

PROGETTO

BANGLADESH

Progetto Anirban Progetto della Comunità di Anirban per la riabilitazione e integrazione sociale dei portatori di handicap psicofisico.

BRASILE

Progetto Educadores Salvador Favelas Valeria, Canabrava, Brotas Prosecuzione sostegno delle attività extrascolastiche, dei Centri Comunitari, con l’inserimento di 3 educatori.

Brinquedoteca ludocriarte Sao Sebastiao - Brasilia Sostegno alle attività didattiche e acquisto materiali occorrenti.

SaD Gullele Addis Ababa Sostegno a distanza di 120 ragazzi del Comune di Addis Ababa in collaborazione con le autorità locali.

ETIOPIA

INDIA

Bright Vision Hope Village Fonko e Lereba Scuola di Cucito Elda Longhi Progetto per insegnare a una ventina di giovani ragazze i mestieri legati al comparto tessile.

Missions to the Nations Kakinada A.P. a) Progetto Safe Mother & Child per donne incinte e nascituri. b) Sostegno a vedove bisognose. c) Progetto realizzazione water wells (pozzi) nei villaggi della zona.

Accoglienza Minori e Famiglie Samadhana Bhavan, Panamaram Wayanad Sostegno al mantenimento del Samadhana Bhavan, coprendo le spese primarie per il cibo e le cure necessarie a migliorare le condizioni degli assistiti.

SHANTHI 19

Stato Patrimoniale e Rendiconto Gestionale

BILANCIO

Riportiamo qui di seguito il bilancio dell’associazione per l'anno 2016 approvato dall’ultima assemblea dei soci dello scorso 9 aprile 2017. È stata mantenuta una contabilità rispondente a criteri civilistici e si è quindi redatto un bilancio composto da Stato Patrimoniale e Rendiconto Gestionale.

di Silvano Brai redazione@shanthi.it

STATO PATRIMONIALE aggiornato al 31-dic-2016 Descrizione

Attività

TERRENI E FABBRICATI Immobile Buccinasco

338.800,00

51.645,69

Fondo riserva volontaria indivisibile

10.732,05 14.594,87

6.833,58

Fondo riserva volontaria divisibile

Macchine d'ufficio Buccinasco, Padova, Versilia

2.970,00

Fondo patrimoniale associativo

TITOLI D'INVESTIMENTO

Magazzino Buccinasco

687.778,13

RISULTATO D'ESERCIZIO 76.503,67

RIMANENZE DI MAGAZZINO 8.698,40

Avanzo gestione caratteristica

25.891,87

FONDO DI AMMORTAMENTO IMMOBILIZZAZIONI

55.902,00

FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI

ERARIO C/ RITENUTE SUBITE E CREDITI d'IMPOSTA

F.do ammortamento immobile Buccinasco

6.625,38

Ritenute subite su interessi attivi

F.DO AMM.TO ATTREZZATURE IND./COMM.

3.094,00

793,61

F.do amm.to arredamento Buccinasco, Padova, Versilia

CREDITI VARI V/TERZI Crediti verso utenti CPCF fatturati e da riscuotere

78,60

F.do amm.to macchine ufficio Buccinasco, Padova, Versilia

DISPONIBILITA' LIQUIDE

ALTRI DEBITI

BANCHE C/C e POSTA C/C

DEBITI VARI

c/c presso Banche c/c presso Banco Posta e libretto spedizioni

344.790,73 87.837,82

BANCHE ESTERE C/C AMI Brasile - ITAU

SHANTHI

Fondo garanzie ente morale

Arredamento Buccinasco, Padova, Versilia

Fondo monetario

Passività

CAPITALI E RISERVE

ATTREZZATURE INDUSTRIALI/COMM.

20

Descrizione

Totale Attività

33.073,22 5.449,75

Anticipazioni da sostenitori Anticipazioni varie da destinare

16.746,45

CASSA Cassa Buccinasco, Padova, Versilia e Manifestazioni

Anticipazioni da associati

500,00

CONTI ERARIALI

110,00

ERARIO C/RITENUTE 11.344,10 895.396,96

Debiti vs/Erario per ritenute su psicologhe Totale Passività

895.396,96

RENDICONTO GESTIONALE al 31-dic-2016

Descrizione

Oneri

COSTI

Descrizione RICAVI

Spese realizzazioni progetti

9.200,00

Quote sociali

Invio aiuti e donazioni

6.736,86

Quote sostegno a distanza

Sponsorizzazioni inviate Finanziamento progetti con 5 per mille

Proventi

261.012,42 58.975,11

Donazioni

19.875,00 285.471,72 1.863,00

Finanziamenti per progetti

14.011,13

Manifestazioni

862,49

Sottoscrizione per progetti/aiuti

20.639,00

Sottoscrizione a premi

204,00

Erogazioni 5 per mille Irpef

77.570,68

Spese artigianato

2.051,90

Sottoscrizione a premi

2.081,00

Reso conferimento mandati

5.769,40

Introiti manifestazioni

3.499,39

Spese organizzazioni corsi adozione

4.019,20

Offerta artigianato

2.257,79

Spese traduzioni

4.483,08

Conferimento mandati

35.200,00

89.644,41

Contributi corsi adozioni

16.983,75

Spese legalizzazioni, posta e varie all'estero

892,00

Contributi per traduzioni

37.874,25

Pubblicazione rivista Shanthi e promozionali

10.405,29

Compensi e rimborsi spese a referenti esteri

Spese varie

183,05

RIMANENZE INIZIALI Magazzino iniziale

10.330,40

COSTI PER UTENZE Energia elettrica, Riscaldamento, Gas Spese telefoniche ordinarie

Offerte per pubblicazioni Ami Ricavi vari

11.180,00

Contributi per compensi referenti esteri

46.153,40

Contributi per relazioni post adozione internaz.

24.433,00

Contributi incontri Centro Psicologia Cl.Fam.

26.240,00

6.267,59

Contributi per colloqui con psicologhe

1.117,60

5.959,30

Contributi incontri CPCF con rif. fattura da verificare

9.197,50

COSTI PER SERVIZI E CONSULENZE

RIMANENZE FINALI

Compensi Psicologhe Centro Psicologia Clinica Famiglia

45.067,40

Magazzino finale

Compensi psicologhe

21.205,67

ALTRI RICAVI E PROVENTI

Compensi prestazioni diverse

2.668,57

SPESE COMMERCIALI E AMMINISTRATIVE Spese viaggi e rappresentanza Cancelleria varia Spese postali Assicurazioni obbligatorie

300,00

Differenza di arrotondamento all'Euro Interessi attivi bancari e postali

8.698,40

85,73 395,73

15.919,28 1.672,68 10.590,54 500,00

LOCAZIONE E CANONI Canoni di locazione immobili

21.974,44

Spese varie locazione immobili

2.334,58

Spese condominiali sede Buccinasco via Manzoni 10

2.306,77

ONERI TRIBUTARI Imposte e tasse deducibili

382,50

Tributi e ritenute fiscali

486,28

ICI ora IMU e TASI

114,00

Perdite su cambi Minusvalenze alienaz. Ordinaria cespiti

SHANTHI

ALTRI COSTI DI ESERCIZIO 1.944,95 301,44

ONERI FINANZIARI VERSO BANCHE Interessi passivi bancari Commissioni e spese bancarie

39,78 3.560,03

AMMORTAMENTI Amm.ti ordinari fabbricati civili Amm.to ordinario arred. e macchine d'ufficio Totale Oneri Avanzo Gestione Caratteristica

10.164,00 1.006,79 619.236,20 25.891,87

Totale Proventi Disavanzo Gestione Caratteristica

645.128,07 0,00

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SOSTEGNO A DISTANZA (ADOZIONI A DISTANZA)

Sostienimi

Sin dai primi anni, AMI ha pensato che il sostegno a distanza (adozione a distanza) di bambini e ragazzi per sostenerli negli studi di Cecilia Cremonesi potesse costituire un valido strusponsorizzami@amiweb.org mento per favorire un loro progresso autonomo.

Nelle realtà in cui operiamo cerchiamo di realizzare un progetto individuale, di studio o di formazione professionale, che favorisca, nel medio termine, l’inserimento nella realtà sociale e professionale locale e contemporaneamente diventino risorse per la stessa collettività.

L’AMI segue attualmente circa 2.700 giovani.

SHANTHI

Come effettuare un sostegno a distanza?

Come primo passo, la persona o famiglia che desidera fare un sostegno a distanza (sostenitori) contatta l’Associazione e dà comunicazione della propria disponibilità. Il passo successivo è l’invio da parte nostra di una scheda informativa del ragazzo/a individuato/a anche tenendo conto delle eventuali indicazioni di chi effettua il SaD circa il Paese (India, Brasile, Etiopia, ecc), l’età e il sesso.

Solo dopo aver ricevuto la scheda il sostenitore invierà il contributo di 180 € annui, in una o più rate, con le modalità contenute nei documenti spediti assieme alla scheda.

Eventuali eccedenze rispetto alla quota saranno comunque inviate al ragazzo/a.

Da parte AMI vengono trattenuti 15 €: circa la metà serve a coprire le spese di gestione delle adozioni a distanza, l’altra metà per finanziare progetti e interventi di aiuto in loco.

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La cifra è sufficiente in generale per gli studi primari, mentre gli studi secondari l'assorbono interamente, in quanto comportano il soggiorno in college o l’iscrizione a scuole private.

Grazie al tuo contributo un mondo diverso sara' possibile!

Una o due volte all’anno riceviamo notizie sulla salute e sull’andamento scolastico dei ragazzi, che vengono distribuite ai sostenitori.

A seconda dell’età del ragazzo/a sarà possibile una corrispondenza diretta più frequente.

Non è esclusa la possibilità di visitare sul luogo i giovani sostenuti e le realtà in cui vivono. La durata del sostegno a distanza è legata caso per caso alle esigenze del ragazzo/a, alla sua età e al tipo di studi; di regola essa è pluriennale anche se il sostenitore può decidere di interromperla, così come le Missioni possono trovarsi nella condizione di terminarla quando non sono più in grado di seguire il ragazzo/a.

Nel caso di interruzione del sostegno chiediamo di essere informati tempestivamente in modo da consentire l’abbinamento del ragazzo/a a un nuovo sostenitore.

Dove operiamo?

INDIA La nostra presenza maggiore è negli Stati del Kerala e Tamil Nadu, dove, in collaborazione con le Suore di Maria Bambina, seguiamo circa 2.200 bambini in una trentina di località. Alcuni sono orfani e vivono presso le Suore, molti appartengono a famiglie povere e frequentano la scuola della Missione o hanno contatti coi piccoli dispensari che le Suore gestiscono in zone rurali o negli slum delle città.

Ancora nel Tamil Nadu, a Pondicherry un centinaio di bambine/ragazze è seguito per l’asilo, il doposcuola e l’apprendimento dell’inglese.

La nostra presenza nel continente indiano si estende anche ad altri Stati: Karnataka (India Sud-Occidentale): sostegno di una missione di suore nel distretto del Dharward che accoglie soprattutto ragazze povere.

Jharkand - ex Bihar (India Nord-Orientale): sostegno di ragazze della comunità tribale dei Santals, una comunità antica ed emarginata; si consente loro di studiare, cercando al contempo di valorizzarne la tradizione culturale.

West Bengala (India Orientale): sosteniamo a distanza ragazzi in età scolare, orfani o appartenenti a famiglie povere degli slum di Calcutta.

BANGLADESH In questo stato, tra i più poveri al mondo, le Suore del Cuore Immacolato di Maria Regina gestiscono piccoli dispensari e centri dove le donne possono imparare taglio e cucito, per sostentare le loro famiglie. In tre villaggi abbiamo in corso circa 340 adozioni a distanza.

Inoltre collaboriamo con dei padri nella Diocesi di Khulna che seguono una trentina di ragazze e ragazzi per consentire loro di avanzare negli studi.

NIGERIA A Ngugo, nello Stato di Imo, dal 1988 le “Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue” gestiscono, con una ventina di suore, una scuola materna e una elementare. Di recente è stato costruito un orfanotrofio, la “Hope House”, che ospita tra gli altri bambini orfani di genitori vittime dell’AIDS. GUATEMALA A Chacaltè, a 40 km dalla costa del Pacifico, è sorta una struttura polivalente che ospita 400 ragazzi che sono assistiti nello studio. La struttura, nata grazie all’impegno di Padre De Leon, di volontari locali e di un gruppo di universitari di La Spezia, si fa carico anche dell’assistenza sanitaria alla popolazione.

COSTA D’AVORIO Tabagne: tramite l’Istituto Ravasco Suore della Congregazione figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria sosteniamo gli studi superiori di 30 ragazze.

Per bonifici relativi a: pagamento quote sociali, quote adozioni a distanza, donazioni, contributi per la realizzazione di progetti, ricavi mercatini e/o feste C/C bancario intestato: Amici Missioni Indiane ONLUS Banca Prossima n°Conto 0119923 • ABI 3359 • CAB 01600 • CIN H IBAN IT84 H033 5901 6001 0000 0119 923 C/C postale intestato: Amici Missioni Indiane ONLUS Via A.Moro 7 – 20090 Buccinasco (MI) n°Conto 20216206 ABI 07601 CAB 01600 CIN P IBAN IT84 P076 0101 6000 0002 0216 206

SHANTHI

BRASILE Rio de Janeiro: la baixada fluminense è una zona periferica tra le più violente del mondo; qui il sostegno a distanza assume il significato di una prevenzione, togliendo molti ragazzi dalla strada.

Aiutiamo quattro gruppi di ragazzi: il primo frequenta la “Escola Nossa Senhora Aparecida”, una piccola scuola per i più poveri; il secondo è alla casa-asilo Sao Judas Tadeu di Heliopolis, dove i bambini passano la giornata; il terzo è quello dell’asilo di Xavantes, uno dei barios più miserabili e degradati della zona; il quarto è legato alla comunità di base di Sao Francisco de Assis. Due maestre seguono bambini e famiglie. Sempre nell’area di Rio, il Centro Arminda Marques segue i ragazzi nelle attività di dopo scuola, con le stesse finalità.

ETIOPIA Nei villaggi di Fonko e Lereba seguiamo circa 50 bambini affidati alle cure di Hirut.

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