Puntoevirgola 2012

Numero 7 - 03/2012

Puntoevirgola L’informativo di ZOOlibri per chi vuole saperne di più!

All’interno: Davide Calì Jon Klassen Oliver Jeffers Manuela Monari

Editoriale

 I baffi di Calì.

Conosco Davide Calì dal 2001; da allora siamo “cresciuti” insieme. Abbiamo condiviso le più belle esperienze offerte dal lavoro editoriale: il primo approccio, il primo contratto, la prima riunione, il primo libro, la prima recensione, la prima presentazione, la prima fiera. Ogni anno abbiamo insomma condiviso le nostre “prime”, i nostri piccoli e grandi cambiamenti. Di recente ci siamo rivisti e Davide si è presentato senza baffi e senza barba: per la prima volta. Incredibile, ma la mancanza di riferimenti sul suo volto mi ha causato un enorme spaesamento: non riconoscevo il vecchio Davide e nemmeno il nuovo! Possibile? Mentre pensavo, ho trasferita questa riflessione al lavoro: possibile non “riconoscere” un progetto, uno stile, perché troppo nuovi, diversi, da quanto già visto? Perché troppo “privi di riferimenti”? Sfogliando il catalogo ZOOlibri 2012 mi sono tranquillizzato: il nuovo ci piace, rimane parte integrante del nostro lavoro e lo riconosciamo benissimo, da ovunque venga. E anche quest’anno proponiamo “prime volte” spettacolari. Il primo catalogo che facciamo “artigianalmente”. Il primo albo illustrato da ritagliare e collezionare che produciamo. La prima uscita italiana di un nuovo fenomenale artista: Jon Klassen, con il primo albo della sua prima trilogia. La prima volta con ZOOlibri di un’artista spagnola e una italiana spettacolari, che lasceranno a bocca aperta. Il primo albo della prima serie del fantasmagorico Oliver Jeffers. Tutte queste “prime” sono innovative e convincenti; mi sono tranquillizzato e lo spesamento è rientrato.

E sì, Davide Calì, senza baffi e senza barba, è bellissimo e molto giovanile!

 corrado rabitti

Numero 7 - marzo 2012 - periodico informativo di ZOOlibri distribuito gratuitamente Interviste a cura della redazione di ZOOlibri.

Questo periodico è un prototipo, stampato in numero limitato di copie in occasione della fiera del libro.

Ci scusiamo per eventuali refusi nei testi.

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intervista a Davide Cali’ Cristiana Valentini Lucia Catellani

INTERVISTA A JON KLASSEN

BOTTA E RISPOSTA CON OLIVER JEFFERS

QUATTRO CHIACCHIERE CON MANUELA MONARI

Auto Futuro

AUTO FUTURO

Da un’idea di Davide Calì Scritto da Davide Calì Illustrato da Maurizio Santucci Collezione: ZOOpaper Target: da 5 anni Cartonato . 88 pagine a colori 25x25 cm EUR 20,00 ISBN 9788888254722

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L: Un’esperienza che ha segnato la mia vita!! Veramente! La complessità della struttura e del processo di creazione di un libro come questo, hanno contribuito ad arricchire la mia esperienza personale e professionale. Poi è stato anche molto divertente!

Svegliarsi la mattina pensando di dover andare in studio a ritagliare macchinine di carta, la considero una fortuna!

In che cosa un libro gioco è diverso da un libro illustrato “normale”?

L: In un libro con attività e giochi come Auto Futuro devi considerare maggiormente il pubblico a l quale ti rivolgi: di quali istruzioni avrà bisogno per costruire le macchinine e di quale natura, l’ordine da dare alle pagine, cercare di dare uniformità grafica all’impaginato che di per sé è molto ricco. E tutto ciò implica un sacco di prove di stampa e montaggio perché non puoi rischiare di sbagliare di un millimetro!

C: Il libro illustrato è una storia raccontata per immagini che non implica la trasmissione di azioni o processi al lettore. Quali e quante azioni per costruire un’automobile? Come comunicare le istruzioni per costruire le automobili? Abbiamo cercato di semplificare i processi: ritagliare e incollare, escludendo nelle istruzioni le descrizioni inutili, puntando sull’osservazione. Chi di voi legge le istruzioni di montaggio? Guardate le figure, giusto?

Avete fatto le gare con le macchinine?

C: Abbiamo gareggiato, ma non con le automobili: contro il tempo soprattutto. Per un anno ci siamo sentiti una concessionaria, l’ufficio era pieno, sugli scaffali e nei cassetti, di automobili ritagliate e pezzi di ricambio. Con i clienti che spiavano dalla vetrina i nuovi splendenti modelli.

L: In più occasioni abbiamo rischiato di farlo! Soprattutto quando eravamo in studio dal fotografo per gli scatti da inserire nelle tavole delle istruzioni! In ogni caso io sarei partita in svantaggio! Avendo scelto come preferita l’auto picnic, prima di partire avrei perso tempo a riempire il cestino di cibo!

Tra le auto quale preferite?

C: La più bella è l’auto pacco postale. E la mia preferita: l’auto pesce.

L: L’auto pic-nic!

Dite la verità, è stata dura?

D: Questa è la domanda vera? Allora devo dare una risposta seria. È stato senz’altro un lavoro molto complesso. Ci tengo a precisarlo: è tutta colpa di Cristiana. Io avevo presentato un bel progettino facilino, un libro di macchinine bislacche. Punto.

Lei invece lo ha preso e ribaltato completamente, mescolando il mio immaginario con la sua passione per il papercraft. Alla fine è venuto fuori un libro molto particolare, come vedrete. Credo sia in assoluto il libro, tra quelli da me realizzati con ZOOlibri, in cui c’è stato più lavoro di redazione; e quello in cui la presenza di Cristiana è stata

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decisamente marcata. Abbiamo sempre lavorato molto insieme ma qui è stato diverso dal fare un semplice album. Le difficoltà non sono mancate, era la prima volta che affrontavamo un progetto di questo tipo e i problemi tecnici relativi al progetto di libro sono stati moltissimi. Alla fine però abbiamo risolto tutto.

C: Come essere in autostrada in un ingorgo estivo; sudi, sei sempre allo stesso punto, ti muovi a tratti per ore. Improvvisamente il traffico inizia a scorrere: per quale ragione eravamo tutti fermi se la strada era libera?

L: è stata durissima! Ma da quando lo abbiamo mandato in stampa ci sentiamo un po’ più vuote e abbandonate!

Avete però fatto esercizio per il prossimo progetto?

L: D’ora in poi tutto sarà una passeggiata, a piedi quindi!

C: Arrivati a destinazione, ci siamo sgranchiti le gambe, disfatto la valigia e ripreso il lavoro quotidiano. Voi quando vi dimenticate di fare la spesa e avete invitato a cena sei persone. che fate? Come tutti abbiamo imparato cose che al prossimo lavoro ci saranno utili. Tutto fa brodo.

D: Prossimo? Ce n’è uno prossimo? Cioè, dobbiamo ricominciare daccapo un libro da ritagliare? No, lo escludo nel modo più assoluto.

Ci state già lavorando?

D: Ma vi dico di no! Sono solo stupide voci di corridoio. Ma vi pare che finito un libro del genere ci mettiamo a farne un altro?

C: Per scaramanzia, dopo due anni di lavoro, prima di partire in viaggio, abbiamo aspettato la prima stampa di Auto Futuro. Avevamo già stabilito, un anno prima, un libro gioco successivo; però il tempo per progettare, correggere e produrre un libro così complesso è considerevole: era impossibile crearne due in contemporanea! Parcheggiato “Auto Futuro” , con Davide Calì e l’illustratrice Evelyn Daviddi abbiamo iniziato il nuovo progetto e insieme abbiamo stabilito le storie, il numero, e il ritmo delle pagine.

L: Sì, Cri è già al lavoro sul sequel!

Un indizio per capire con cosa giocheremo la prossima volta?

D: Insistete? Va bene... ci sarà un altro libro... Un indizio... Vediamo... C’è un personaggio piuttosto famoso, che poi praticamente sono otto. E poi ci sarà da ritagliare, ovviamente. E poi, non saprei... Ah sì, ci saranno delle scarpe. Basta come indizio?

Avete capito tutto? Non sforzatevi che vi viene mal di testa.

L: Con lo stivale, ma non quello italiano!

C: Un indovinello: il prossimo libro si strofina contro gli angoli di casa, preferisce i posti alti, dorme sulle lenzuola pulite e ama la notte!

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Voglio il mio cappello

VOGLIO IL MIO CAPPELLO

Scritto e illustrato da Jon Klassen Collezione: gli illustrati Target: da 5 anni Cartonato 40 pagine a colori 21,0x29,0 cm.

EUR 15,00 ISBN 9788888254715

intervista a

Jon Klassen HAI VISTO IL MIO CAPPELLO? Il mio cappello è sparito.

Lo voglio indietro.

Hai visto il mio cappello?

Mentre cerchiamo sugli scaffali il cappello dell’orso, facciamo qualche domanda all’autore di Voglio il mio cappello, Jon Klassen.

Questo è il tuo primo libro d’autore, e il primo di una serie, a cosa pensavi mentre scrivevi Voglio il mio cappello?

Ero nervoso al pensiero di scrivere un libro, poiché non l’avevo mai fatto prima. Volevo che fosse molto semplice, sia nella storia che nelle immagini.

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Infine decisi di rendere tutta la storia in forma di dialogo, è stato più semplice così, perché era più simile a una rappresentazione.

Dove hai trovato l’idea di un furto in un bosco?

All’inizio non sapevo che si sarebbe trattato di un furto. In realtà volevo solo qualcuno che avesse perso un cappello, così avrei potuto tenere quel titolo.

Ma mi piacciono i boschi, e sono un buon posto per un furto.

Perché hai scelto un orso come protagonista?

L’orso è davvero un buon protagonista perché può sembrare triste e soffice, ma è anche più grosso di chiunque altro, quindi c’è sempre una velata minaccia mentre si aggira per i boschi facendo domande. Non agisce in modo minaccioso, ma si vede che è più grosso, e questo aggiunge un po’ di tensione alla conversazione.

Qualche comitato di conigli si è lamentato per questo libro?

Non ancora!

Cosa fai nella tua vita oltre a creare libri illustrati?

Vivo a Los Angeles e lavoro su altri progetti di illustrazione e di animazione.

In California ci sono bellissime gite in auto da fare, quindi sto guidando un bel po’. Inoltre insegno animazione una volta alla settimana agli studenti della Calarts. (California Institute of Arts).

Quanto dell’animazione hai trasferito nell’illustrazione e viceversa?

Penso si aiutino l’un l’altra, sebbene siano adatte a fare cose diverse. Una buona idea nell’illustrazione potrebbe non essere altrettanto buona in animazione. Entrambe le cose ti insegnano a pensare alla storia prima di andare troppo avanti nel creare le immagini. Per quanto mi riguarda, mi piace disegnare per l’animazione, ma non sono molto bravo come animatore, quindi molta della mia animazione riguarda storie in cui niente si muove troppo, e questo si riflette anche nel mio lavoro di illustratore. In Voglio il mio cappello, fino alla fine, l’unica cosa che fanno i personaggi è guardarsi uno di fronte all’altro. Mi piacciono storie così.

Cosa mi rispondi se chiediamo: un lieto fine andare a dormire

un’emozione l’attesa

un colore blu scuro, quasi nero

una persona un bimbo con suo padre 9

botta e risposta con

Oliver Jeffers

ASPETTATE UN ATTIMO RAGAZZI, HO UNA GRANDE IDEA...

Questa storia ebbe inizio quando l’aquilone di Leo finì tra i rami d’un albero.

Ma i veri guai cominciarono quando Leo lanciò la sua scarpa preferita per liberare l’aquilone...

Per festeggiare il ritorno di Enrico il mangia libri e l’arrivo di Leo il combina guai, un botta e risposta con Oliver Jeffers.

Qual é il tuo animale preferito?

Il mio cane, si chiama Scampi

Qual’e il tuo cantante preferito di sempre? E quello del momento?

Elvis Presley, il Re del Rock and Roll. In questo momento sto ascoltando la mia collezione di musica in ordine alfabetico. Sono arrivato alla lettera “I” con gli “Iron and Wine” che mi piacciono molto.

NEI GUAI Scritto e illustrato da Oliver Jeffers Collezione: Gli illustrati Target: da 4 anni Cartonato 40 pagine a colori 31,0x22,5 cm.

EUR 15,00 ISBN 9788888254739

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quattro chiacchiere con

Manuela Monari

NON SI È MAI VISTO ABBASTANZA! In una calda giornata d’estate Lumaca uscì dalla sua tana e cominciò a correre.

Manuela Monari torna sulle pagine di Puntoevirgola con ben due libri, uno da scoprire e uno da ri-scoprire: La corsa della lumaca e Lavarsi, che impresa!

Pensando ai tuoi libri, cosa rispondi se diciamo: un viaggio Un viaggio lento, lento,nel silenzio e negli spazi sconfinati, mistici e al confine del cielo del Tibet!

un desiderio Rallentare la frenesia del vivere e ascoltare di più me stessa, gli

altri, la natura.

doccia o vasca? Assolutamente doccia, per incontrare strani personaggi e cantare starnazzando un po’; ma vasca per incontrare la quiete e lo stop, una saracinesca profumata chiusa per un tempo su ogni cosa. una canzone “C’è tempo” di Ivano Fossati

LA CORSA DELLA LUMACA scritto da Manuela Monari illustrato da Philip Giordano Collezione: gli illustrati Target: da 4 anni Cartonato - 32 pagine a colori 22x27 cm EUR 13,50 ISBN 9788888254692

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LAVARSI, CHE IMPRESA! NUOVA EDIZIONE scritto da Manuela Monari illustrato da Benjamin Chaud Collezione: gli illustrati Target: da 3anni Cartonato - 32 pagine a colori 22x27 cm EUR 13,50 ISBN 9788888254708

un’emozione Leggere ancora e ancora questi libri e tanti altri ai bambini, stupendomi dei loro visi ogni volta. un lieto fine Si arriva sempre in alto alla montagna, ogni volta che si intraprende un viaggio con una chiara intenzione e anche quando la salita tira da paura, puoi correre o trascinarti, ma arriverai…. differenza Ho un bambino–lumaca in classe, ma anche lui arriva sempre e con buoni risultati. un amico Gino, che non corre più, ma ha salito la montagna. hai mai trovato una paperella in giardino? Sì, nella mia fantasia! L’ho seppellita lì quando odiavo lavarmi! Ma lei non ha smesso di vivere, ... perché nella fantasia... tutto vive e si rigenera! da dove inizia un racconto? Da una minuscola foglia che cade all’improvviso e “la vedi”: una parola, un atteggiamento, un piccolo pensiero diverso, un’immagine per strada, un odore, il sogno di un bambino... ”li vedi”, “li ascolti”, “li raccogli”! cosa ti lascia una storia quando finisce?

Un sorriso, il leggero piacere di un cacciatore di sogni.

dove scrivi, come scrivi e quando scrivi?

Ovunque!

Di getto e in immersione!

Quando meno me lo aspetto!

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l’editore ospite

Jacoby & Stuart www.jacobystuart.de

LIGABUE. IL MIO NOME NON HA IMPORTANZA da una idea di Hannes Binder scritto da Giuseppe Zironi illustrato da Hannes Binder Collezione: narrativa illustrata Target: da 10 anni Cartonato 148 pagine illustrate 17x24 cm EUR 18,00 ISBN 9788888254647

Breve presentazione della casa editrice riguardo alla produzione di libri per bambini Dalla nostra fondazione nel 2008 pubblichiamo libri per bambini di ogni tipo, insieme a libri di cucina e saggi per adulti.

Potrebbe dirci qualcosa riguardo al mercato tedesco, tenendo presente la differenza tra l’area della Germania e le altre?

Il mercato di lingua tedesca riguardo ai libri per l’infanzia è il più grande in Europa e possiede un elevato livello artistico e letterario. Nonostante questo, molti romanzi per bambini e adolescenti sono importati dal Regno Unito e molti albi illustrati dalla Francia. Ciò che manca, sfortunatamente, è una cultura del fumetto.

Qual è stato il vostro maggior successo editoriale da quando avete iniziato?

Il nostro libro migliore in termini di premi vinti è il primo in assoluto che abbiamo pubblicato: Leute dell’artista francese Blexbolex. Siamo anche orgogliosi di avere Rotraut Susanne Berner, Jutta Bauer e Atak sulla nostra lista.

Come e perché avete deciso di pubblicare “Ligabue. Il mio nome non ha importanza.”?

Abbiamo sempre ammirato il lavoro di Hannes Binder e vogliamo davvero creare in Germania un mercato di graphic novel e albi di grande qualità.

Cosa conosce del mercato editoriale italiano, in merito alla produzione di libri illustrati?

Non sappiamo molto riguardo al vostro mercato, poiché lo “scambio” di libri è ancora debole in confronto agli altri paesi. Tuttavia ho l’impressione che il mercato italiano di albi illustrati stia giungendo al livello degli altri grandi mercati europei.

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autunno 2012

Anteprime SOTTOSOPRA scritto da Cristina Bellemo illustrato da Maddalena Gerli Collezione: gli illustrati Target: da 6 anni

IL BALLERINO DEL SILENZIO scritto da Ivo Rosati illustrato da Irma Gruenholz Collezione: gli illustrati Target: da 6 anni

primavera 2013 QUANDO ERO SOLO UNA SCIMMIA scritto da Davide Calì illustrato da Gianluca Folì Collezione: gli illustrati Target: da 6 anni

Anteprima

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