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an 17 n ° o!

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Anno XVII - N° GIUGNO 2012

Luca Leonardi Editore

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ZEUS mensile di informazione del XIII Municipio Redazione Luca Leonardi Editore Via Tespi 104 • 00125 Roma Tel. 339 382.01.04 E-mail: zeusroma13@gmail.com www.zeusonline.info Direttore Editoriale Luca Leonardi Direttore Responsabile Vittorio Romano Pubblicità Tel. 06.523.55.907 • 339.382.01.04 339 304.99.93 (Nicola Bizzarri) Hanno collaborato: • Fabio Bernardo • Nicola Bizzarri • Consorzio AXA • Consorzio Casalpalocco • Laura Cortellessa • Walter Cristiano • Edoardo Foti • Vincenzo Galvani • Lucio Leonardi • Simona Mignozzi • Simona Di Michele • Veronica Satgia • Giosuè Mirizio • Francesco Nelli • Cristiano Rasi • Alessandra Ricci • Paola Scacciavillani • Angelica Scarpanti • Tania Servidei • Giulio Sordini • Stefania Viglione • Gabriele De Luca Stampa: Po.Li.GRAF Via Vaccareccia, 41b Pomezia (Roma) Tel. 06.91.06.822 Reg. Trib. di Roma n° 515 dell’11/10/1996 Chiuso in redazione il 2/6/2012 La collaborazione è libera e gratuita, salvo diversi accordi. La Direzione si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto o di effettuare gli opportuni tagli redazionali.

Gli articoli firmati esprimono le opinioni degli autori e non quelle della Direzione.

Zeus è distribuito porta a porta in 14.000 copie in tutta Casalpalocco, Nuova Palocco, in tutta l’Axa, in tutta Malafede, alla Madonnetta, ai Parchi della Colombo, nei centri commerciali di Acilia e nei seguenti punti di distribuzione: Infernetto distribuito porta a porta a 1.000 famiglie nelle seguenti vie: Boezi, Castelporziano (metà), Cilea, Egna, Giordano, Marinuzzi, Predoi, Rifiano, Salorno, Stradella, Torcegno, Torchi, Wolf Ferrari.

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L’editoriale di Luca Leonardi zeus@mclink.it

L’editoriale del mese scorso, come facilmente prevedibile, ha scatenato le reazioni dei Comitati di Quartiere interessati.

Sono infatti arrivate in redazione due letterone che, se pubblicate integralmente, occuperebbero quasi la metà dello spazio redazionale disponibile.

Siccome su ZEUS ci occupiamo di quanto accade nell’intero entroterra del XIII Municipio, e non solo di Casalpalocco, cerco di riassumerle, nei concetti base. Tutte e due criticano la gestione del presidente Testa nella bonifica della discarica di Via Ierocle, sottolineandone il costo eccessivo.

Il Comitato Rinnovamento di Palocco allega uno studio che dimostrerebbe come il costo di bonifica sarebbe potuto essere inferiore: un quarto di quanto speso. Pecca secondo me di eccessivo ottimismo e si basa su dati tutti da verificare. Lo studio manca inoltre di un dato non da poco: il nome dell’eventuale ditta… che avrebbe lavorato a certe cifre! Però dimostra una serenità di giudizio espressa valutando secondo criteri di efficienza e dà l’idea di un approccio al problema di tipo tecnico. Si può essere d’accordo o meno, ma si vede che questo Comitato è in buona fede e che critica Testa perché mira a far meglio di lui nella gestione consortile. Dunque, accetto l’impostazione di James Cogan, anche se, personalmente, non la condivido.

Diverso è il caso dell’altra lettera, a firma Ugo Montalto. Confesso di averla iniziata a leggere con una certa curiosità, soprattutto perché speravo che il vicepresidente del CdQ Roma

XIII Est smentisse quanto ho scritto nello scorso editoriale, elencando le critiche da loro fatte alla gestione della discarica da parte della presidenza De Meo che mi sarebbero potute anche essere sfuggite. Oppure rispondendo che del loro Comitato non fanno parte personaggi legati appunto a quella sciagurata gestione, tantomeno ex consiglieri responsabili dell’inquinamento della discarica.

Invece no, non solo nemmeno una velata critica, proprio neanche una parola. Fiumi di parole invece su Testa… tanto per cambiare argomento. Come se non le avessi già lette su qualche altro magazine locale da mesi a questa parte.

Vengo inoltre accusato di “pubblicare un’invettiva contro il Comitato, propagatore di notizie false” (proprio così, se lo dicono da soli!) e si avventurano in un interessante parallelo con la proposta di Testa di installare, anni fa, delle telecamere di sorveglianza a Casalpalocco, contrastata dal loro CdQ. Dimenticando che Testa, non essendo obbligato dal giudice a installarle, abbandonò il progetto quando ebbe la percezione che i palocchini non condividevano la sua idea. Pur continuando, in quel periodo, a vedere il suo bilancio approvato con percentuali intorno all’80%. Per cui mi viene da pensare: sarà mica che Testa vede scendere il suo gradimento perché costretto a chiedere soldi per i danni procurati da altri?

Informiamo i lettori e gli inserzionisti che il materiale per il prossimo numero dovrà pervenire in redazione ENTRO LUNEDÌ 25 GIUGNO 2012.

Si prega di inviare gli articoli alla redazione di Zeus: redazione.zeus@gmail.com ed il materiale pubblicitario a: zeusroma13@gmail.com

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Il sommario è a pag. 18

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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RACCOLTA VERDE DI RISULTA, OVVERO ANARCHIA E INCIVILTA’ Il problema, sia pure in misura quasi sopportabile, aveva da tempo evidenziato nuove gravi complicazioni a scapito di un comportamento rispettoso di regole, sancite anche da norme statutarie, che indicavano ai consorziati precise modalità da osservare in tema di deposito del verde di risulta nei punti indicati in modo da consentire un agevole prelievo ed il relativo trasporto al luogo di raccolta.

La normale attività lavorativa è andata giorno dopo giorno a scontrarsi con il formarsi di una realtà generata da quei consorziati che hanno ritenuto con disinvolta naturalezza di poter disarticolare un servizio che aveva dato risultati tutto sommato del tutto positivi. Come è stato possibile l’insorgere di una incomprensibile demotivazione verso un dovere civico e di rispetto nei confronti di un servizio svolto con oneri non indifferenti? Domanda retorica che, come in circostanze analoghe, probabilmente non indurrà nessuno in una qualche riflessione.

Ciò detto, rammentiamo che i punti di raccolta, fissati in zone adatte alla sosta dei

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camion impiegati, venivano indicati con una apposita vistosa paletta numerata; da quanto è stato possibile appurare, di palette oramai ne sono rimaste davvero poche e la loro scomparsa, più che da espropri più o meno proletari, deve essere addebitata a coloro che, specie nei mesi invernali, rovesciano sopra grandi quantitativi di potature fatte all’interno di giardini privati. Non va tralasciato di considerare che fine non migliore hanno fatto i cespugli di pitosfori piantati a semicerchio nei punti di raccolta per dare una diversa e migliore immagine dei punti stessi.

E’ accaduto anche, in controtendenza rispetto alla maggioranza dei residenti, che voluminose potature d’alberi venissero abbandonate sulle aiuole, creando ostacoli alla circolazione delle persone.

L’accanimento è stato portato avanti con determinazione e con l’apporto di ulteriore nefasta fantasia: del tutto inutile richiamare l’attenzione sul dovere di non lasciare le grosse buste nere gonfie di verde e di graziosi disparati regali (comprese le bustine di rifiuti domestici), di non depositare interi alberi sradicati, vasi di ogni dimen-

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sione di terracotta e di plastica, e altre avanzi di cantina.

Tale pratica, nonostante l’indignazione che veniva a manifestarsi da parte di tutti (ma gli autori restavano sempre un mistero!), ha avuto modo di svilupparsi in maniera progressivamente notevole nel corso degli ultimi due anni circa.

Un esempio per tutti: è possibile affermare che tutta la comunità palocchina ha avuto modo di conoscere, talora per esperienza diretta, le gravissime conseguenze prodotte dal punteruolo rosso che è riuscito nella notevole impresa di annientare gran parte del patrimonio di palme una volta esistenti nel nostro territorio; la divulgazione al riguardo di esaurienti notizie, la proposizione dei rimedi da adottare per curare o per abbattere gli alberi infetti, l’esortazione a rivolgersi a nostri uffici o ad esperti del problema, si è rivelata una campagna quasi inutile. Alla fine hanno prevalso ottusità, disinteresse, menefreghismo e quant’altro: difatti stiamo assistendo, e non da ora, al rinvenimento periodico sulle nostre aiuole, e persino nei punti di deposito del verde, di palme abbattute e diligentemente sezionate in pezzi, disinteressandosi di precise disposizioni di legge da osservare e persino delle pesanti sanzioni amministrative che potrebbero subire se colti in flagranza.

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Speranze in un ravvedimento collettivo, in comportamenti più consoni ad un quartiere come il nostro, in atteggiamenti tesi a salvaguardare quanto resta di un bene inestimabile come il nostro verde? Tutto è possibile, compreso l’eventuale miracolo di dare avvio da parte di noi tutti ad un percorso in netta contrapposizione a quello descritto in precedenza.

E siccome le sciagure non pervengono mai sole, ne segnaliamo un’altra che si è materializzata negli ultimi tempi. Dapprima sporadicamente e, con il trascorrere del tempo, con una maggiore frequenza, accade che alcuni camioncini provenienti da quartieri adiacenti al nostro effettuano dei blitz scaricando con efficace rapidità quantitativi consistenti di verde potato altrove, con conseguenti ulteriori oneri a nostro carico.

In alcuni casi il tempestivo intervento di alcuni consorziati ha scongiurato il compimento dell’atto delittuoso, in altri è stato possibile acquisire le targhe dei mezzi pirati, in altri ancora fotografati e denunciati.

Rimedi? Crediamo non esistano o, per una adeguata prevenzione, sarebbe necessario ricorrere ad un servizio di guardiania. Per intanto alla vivibilità del nostro quartiere basterebbe già un corretto comportamento di ciascuno di noi tutti: le regole, oltre alla consuetudine, esistono, basterebbe rispettarle.

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le linee strategiche da adottare per consentire nel municipio XIII il recupero urbanistico dei toponimi, ossia delle zone del territorio connotate da diffuso abusivismo edilizio. Nove i progetti urbanistici presentati dai consorzi del territorio: Cimitero Longarina, la Lingua Aurora, Ponte Olivella, Macchia Saponara, Dragona via di Bagnoletto, Macchione, Ponte Ladrone, Monti San Paolo, Casaletto Giano.

legato alla piccola e media impresa.

Alcuni piccoli interventi potrebbero essere eseguiti da imprese artigianali o piccole imprese di carattere edilizio, unendo quindi economia e associabilità. Quindi il progetto sembrerebbe diventare opportunità di attività economica e lavorativa, e inoltre un’occasione di sviluppo sociale dell’intera città. All’assemblea erano presenti una folla di giornalisti, il presidente del XIII municipio Giacomo Vizzani e la sua Giunta, i rappresentanti di alcuni consorzi cittadini del XIII, il consigliere di Roma Capitale Marco Di Cosimo, l’assessore all’Urbanistica Marco Corsini e l’assessore ai Lavori pubblici e alle periferie Fabrizio Ghera.

Con la costruzione di opere primarie e piani per la sicurezza idraulica, si intende trasformare questi nuclei abitativi in nuovi quartieri, realizzando uno sviluppo sostenibile. L’annosa questione dei toponimi va avanti dal 1996 con problemi di risanamento igienicosanitario delle borgate, come la mancanza di acqua, fogne e illuminazione stradale. La realizzazione del progetto sembra avere due aspetti positivi: il primo è che si dà la possibilità di trasformare nuclei abusivi in veri e propri quartieri, il secondo è che si mette in moto un notevole volano di economia

Si respirava un’atmosfera da comizio elettorale e i tempi di realizzazione del progetto, inoltre, sembrano coincidere con il periodo di campagna elettorale del 2013. I residenti dei quartieri coinvolti richiedono tempi celeri perché, se dovesse passare ancora un anno, verrebbero svalutati i terreni e le possibilità di costruire. Il consigliere Di Cosimo ha aperto un varco di speranza: se si adottano le procedure di Roma Capitale si riducono i tempi di attesa di sei mesi e quindi forse tra meno di un anno si inizierà a costruire.

ACILIA, ALEMANNO ALL’INCONTRO SUI TOPONIMI di Tania Servidei

“C’è un piano per la sicurezza idraulica preparato dall’assessore ai Lavori pubblici e alle periferie, Fabrizio Ghera, che risolverà tutti i problemi e su questo versante stiamo lavorando da quella sorta di instabilità che ha sempre caratterizzato questa zona”.

E’ quanto affermato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, durante l’assemblea del coordinamento “Nuove periferie 13”, dal titolo “Da toponimi a quartieri. Dalla progettazione all’attuazione”, tenutasi presso la parrocchia San Carlo da Sezze ad Acilia. Nel corso dell’incontro si sono individuate

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

“HOMO HOMINI LUPUS”

TANTE PROPOSTE PER TUTELARE LA RISERVA NATURALE DEL LITORALE ROMANO di Carolina Grossi

Un osservatore smaliziato, con lo scanner della politica sempre acceso, può raccontare di aver visto una parata elettorale. Punto e basta.

Questa è stata la cifra dell’incontro avvenuto al teatro S. Carlo da Sezze tra il Sindaco di Roma Alemanno e i cittadini per discutere i “toponimi” presenti sul territorio del XIII Municipio. In breve l’argomento era la riqualificazione delle zone ex abusive. Sinceramente abbiamo sentito parlare di tutto, ma l’unica cosa che ci è rimasta bene impressa nella memoria è che sul nostro territorio arriveranno altri 15.000 residenti, ma le strade e i servizi rimarranno praticamente gli stessi.

Qualcuno obietterà che i proprietari dei terreni hanno pagato le sanatorie e aspettano i permessi per costruire da decenni. Per dirla con le parole di Alemanno “ aspettano di costruire una casa da lasciare ai propri figli”. E’ la replica esatta de “l’homo homini lupus”. Tutti interessati al proprio “particulare” guicciardiniano, di tutto quanto il resto non importa niente a nessuno.

Nessuno dice che in questa città bisognerebbe molto semplicemente smettere di costruire e cominciare a demolire per costruire meglio quello che c’è. Continuiamo così. Facciamoci del male.

Guglielmo da Baskerville

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In seguito alle proteste e alle denunce di alcuni cittadini e di alcune associazioni di volontariato circa gli abusi, il degrado e l’uso improprio degli spazi delle pinete di Castel Fusano e di Acque Rosse il Consiglio del XIII Municipio ha convocato una seduta straordinaria sulla “Situazione pinete della Riserva Naturale Statale Litorale Romano”.

Tante le proposte, alcune presentate anche in un emendamento votato a maggioranza dal Consiglio comunale durante la seduta stessa e tantissimi i problemi ancora da affrontare. Per cominciare, già da quest’anno, si procederà alla messa in sicurezza dell’area. E’ prevista, infatti, entro il 15 giugno, l’apposizione di una nuova cartellonistica che segnala luoghi e divieti all’interno della Riserva: circa 400 nuovi cartelli con diverse simbologie, una nuova mappatura e numerazione dei percorsi storici e dei sentieri e la segnalazione degli spazi dedicati allo svago cittadino e ai picnic.

Un’adeguata e specifica cartellonistica costituisce sia un deterrente per comportamenti illeciti da parte dei cittadini sia, soprattutto, un’ulteriore ‘arma’ in mano alle Forze di Polizia e alla Protezione civile per infliggere eventuali sanzioni ai trasgressori. In aggiun-

ta, la stessa cartellonistica, unitamente al ripristino dei sentieri ostruiti dalla vegetazione e all’apposizione di telecamere nell’area di Castel di Pino, sono i prodromi per il corretto avvio del piano antincendio previsto per il periodo 15 giugno - 30 settembre.

“E’ necessario – spiega il vice questore Mei del Corpo Forestale dello Stato di Roma - da parte degli organismi politici preposti alla gestione ambientale di fornire alle Forze di Polizia delle indicazioni certe circa gli obiettivi da realizzare e conseguentemente i margini di manovra entro i quali muoversi”.

Tra le varie proposte previste per la tutela della Riserva, la prima e più importante è la richiesta, di avviare un tavolo tecnico-politico con il Ministero dell’Ambiente per sollecitare la Regione Lazio a completare l’istruttoria tecnica relativa al ‘piano di gestione della Riserva’ già approvata nel 2007 dal Comune di Roma, e ferma da allora, per poi arrivare, si spera, in tempi brevi all’adozione definitiva del piano da parte del Ministero stesso.

Sarebbe finalmente l’ora visto che, come precisa l’arch. Gian Piero Rossi, direttore Riserva

mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

(segue a pag.17)

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politico dell’on. Luca Gramazio (capogruppo PdL al Comune) che ha iniziato un ciclo di incontri per illustrare le basi del programma politico de “Il partito che vogliamo”, volto a comunicare ai cittadini programmi ed idee nuove ed ascoltare la voce di chi è e deve rimanere il protagonista della politica, la cittadinanza. Ovviamente, scopo finale è quello di mandare alla attuale dirigenza apicale del PdL un messaggio inequivocabile: bisogna cambiare subito rotta.

Destra di Cristiano Rasi cristiano.rasi@libero.it

Il Partito che vogliamo Il mese di maggio è iniziato con la tornata elettorale che ha coinvolto numerosi comuni italiani e anche diverse città capoluogo come Parma, Genova, Verona, solo per citarne alcune. I risultati finali, quasi sempre ottenuti a seguito dei ballottaggi, hanno mostrato uno scenario politico radicalmente modificato rispetto a 5 anni fa. Centro destra (PdL) e Centro sinistra (PD) in calo (salvo i casi in cui hanno espresso candidati più vicini alla sinistra radicale), Lega e Terzo Polo in difficoltà, sostanziale tenuta dell’IDV e decisa affermazione delle liste civiche, unico strumento ritenuto valido dagli elettori per portare al successo candidati locali affidabili.

Trionfo della lista definita dell’antipolitica, la lista 5 stelle di Beppe Grillo, vera rivelazione ed a mio parere unica vera vincitrice.

Un segnale importantissimo che vale (utilizzando un termine calcistico) come “cartellino giallo” per avvertire i partiti di “governo” che il popolo è stufo e si aspetta riforme radicali immediate per uscire dalla crisi che (come già detto in altri articoli) non è soltanto economica ma anche etica. Questo segnale mi ha convinto a promuovere e sostenere il progetto

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Zeus

In particolare, il 31 maggio si è tenuto all’hotel Aris un interessante incontro in cui abbiamo potuto formulare delle proposte concrete per l’avvenire del partito, della nostra città e, nel suo complesso, della società italiana. Punto focale è stato il ribadire il primato della morale sulla politica, secondo quanto insegnatoci da Erasmo da Rotterdam e da Emanuel Kant, senza scadere nei facili ma volgari “vaffa” di Grillo. Pur avendo evidenziato che, a nostro parere Grillo stia facendo bene il suo mestiere di portavoce della protesta abbiamo sottolineato come sia difficile pensare che la soluzione all’Italia malata che perde pezzi di passato tra sismi ed incuria e pezzi di futuro tra imprese chiuse e ragazzi in fuga possa essere un comico. Pur condividendo molte delle sue denunce abbiamo evidenziato come il suo movimento non possa rappresentare una credibile alternativa di Governo mancando di attitudine al comando ed alla gestione reale delle cose.

Al movimento di Grillo crediamo manchi quell’impasto passionale di valori, storia e popolo che un tempo si chiamava politica. Ed è a quella politica

basata sui valori che vorremmo tornare, quella politica che aveva come presupposto fondante la coerenza e la chiarezza il bisogno ed il desiderio di avere un partito in grado di rappresentare il suo elettorato, la sua storia, la sua sensibilità, i suoi valori. All’Aris, grazie anche alla partecipazione dell’assessore regionale Di Paolo e all’intervento dell’onorevole Gaetano Rasi (si, mio zio..) già parlamentare e noto economista, abbiamo evidenziato come ci sembri sia arrivato il momento giusto, tragico e perfetto, per far nascere un’Altra Italia, un altro movimento, rigoroso e forte, onesto e animato da passione civile, etica e ideale, un amor patrio vero e severo.

Un movimento che punti all’educazione, alla meritocrazia, quella vera, in cui chi sbaglia paga e chi lavora e vale emerge, che punti all’autorità e al senso dello Stato. Un movimento dove si chiamano i migliori, si selezionano energie fresche per costituire una nuova classe dirigente in grado di attivare la voglia di riprendersi il presente, di guardare al futuro, attingendo a serbatoi più profondi, spirituali, che sia cioè in grado di far emergere Uomini nuovi, non in senso di nuove facce ma di soggetti non contaminati dal “morbo” dell’attuale partitocrazia. Un movimento che consenta di riprendere la sfida delle idee e delle passioni civili, senza dimenticare che occorrono risposte adeguate ed efficaci sul terreno pratico tra casa, lavoro, tasse, ma convinti che se non entriamo in quello spirito di rinascita non ci risolleveremo.

L’entusiasmo degli amici che ci hanno voluto dare il loro appoggio ci ha fatto capire che tutto ciò è possibile e che insieme possiamo ritrovare la voglia e la forza per osare, per ricominciare, più forti di prima.

mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

Centro di Francesco Nelli www.nelli.it

Quando i nostri “Rappresentanti” non rappresenta niente e nessuno L’essere umano mi colpisce sempre. Cerco di osservarlo con attenzione ma tante volte non capisco le dinamiche che ne muovono i comportamenti. Adesso è giugno, e nessuno o quasi, ricorda l’alluvione subita lo scorso anno. In quella calamità naturale perse la vita un uomo, molte case vennero devastate, ma la cosa che mi colpisce è che nessun intervento risolutivo è stato fatto. Nessuna iniziativa è stata posta in essere per impedire il ripetersi di tale accadimento. E la cosa che mi stupisce di più è che nessuno si lamenta. Mi colpisce l’essere umano quando mi chiede a che punto è il raddoppio di via di Acilia, non per la banalità della domanda (per carità chiedere è sempre lecito), ma per la semplicità della risposta, ovvero: “Gli amministratori non sono all’altezza della situazione indi per cui è ovvio che non si riesca a fare nulla”.

Amministratori incapaci, politici distratti…

e il paese va a fondo. Ovviamente la mia è una generalizzazione che potrebbe risultare banale, ma la stragrande maggioranza dei nostri “rappresentanti” è così… non rappresenta niente e nessuno. Nel nostro paese non si votano le persone capaci, si vota per tifo, è un po’ come nel calcio, sono della Roma perché sono nato romanista. Ma in politica non può essere così, non deve essere così, specie perché queste grandi ideologie che guidano i partiti proprio non esistono più. In politica si dovrebbe votare per merito: sei capace ad amministrare il mio Municipio, allora puoi fare il consigliere municipale… sei bravo in Regione, allora puoi fare il consigliere regionale. Hai le capacità per occuparti del Paese, vai in Parlamento.

Da noi non è così, o almeno non sempre, o forse molto poco. Da noi funziona che se hai l’amico o l’amante giusto fai il deputato o il consigliere… e poi ci lamentiamo se le cose non vanno come dovrebbero. Non ci possiamo lamentare se l’Atac alza il prezzo del biglietto da un euro a un euro e mezzo.

Andiamo a vedere chi hanno mandato ad amministrarlo, andiamo a vedere chi ha gestito il nostro Comune. E’ ora di capire un concetto fondamentale: le persone che votiamo sono quelle che ci amministrano e che decidono del nostro futuro e di quello dei nostri figli, per questo cerchiamo di votare non per ideologia o peggio ancora

per tifo, ma per competenze. Solo in quel caso riusciremo a trovare la soluzione ai problemi e soprattutto la conoscenza delle materie trattate.

Non ci si chieda il perché del grande astensionismo alle elezioni o il motivo per il quale le persone votano i partiti della “cosiddetta” (anche se io non condivido la definizione) anti-politica. Tutti sono ormai stufi, dell’incapacità, dell’imprecisione e in alcuni casi, della disonestà. Ricominciamo a premiare la cultura del merito, delle capacità e della legalità, solo in questo modo potremo rimettere in moto questa Italia.

In genere scrivo questo articolo l’ultimo giorno utile, (o anche oltre..) questo mese avevo deciso di scriverlo con maggiore anticipo e tra una scrittura e una correzione, ho notato che qualche giorno fa e’ stata chiusa la strada che dalla chiesa Santa Maria dei Pellegrini, (all’Infernetto tutti la conoscono come chiesa all’aperto), porta al supermarket Conad. Sicuramente tutto sarà regolare, ma vorrei che qualcuno vigilasse. Tra l’altro mi sembra di ricordare che su quel lotto da qualche parte una strada ci doveva essere...

Invece di continuare a chiudere strade, scuole (invece di risolvere il problema si preferisce chiuderle... Ogni riferimento alla Pegaso e’ voluto!), perché chi deve amministrare non comincia a farlo in maniera seria e professionale?

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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ti per la sua agenzia chiedeva cosa fossero queste opere architettoniche gli è stato risposto a bruciapelo “case, palazzi”. In sintesi: votatemi e potrete costruire!

Sinistra di Simona Mignozzi simonamignozzi@gmail.com

“Progetti per il Tredicesimo?

Alemanno, non fare danno” Lo scorso 18 maggio, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si è presentato presso la parrocchia di San Carlo da Sezze, ad Acilia, per affrontare in pompa magna, e con tanto di schieramento della giunta capitolina e municipale, il tema dei toponimi, o meglio, la trasformazione di quelle aree ex abusive in nuovi ‘quartieri’. La sala era gremita, certamente in preparazione della campagna elettorale, e il sindaco sa bene a chi deve ancora qualcosa e cosa promettere. Posso dirvi di aver assistito allibita a uno spettacolo che non avrei creduto possibile potesse succedere al giorno d’oggi: baci e abbracci, e parole gridate come “fateci costruire”, tante strette di mano e pacche sulle spalle quasi a rassicurare, come dire ce l’abbiamo fatta.

Dicono che i progetti sono nati dal ’basso’ ossia dai consorzi, ma io in questa due ore di “parata” ho solo visto, per caso, delle mappe cittadine e sentito parlare di costruzione di opere “architettoniche” ma non ho visto né sentito parlare la gente, magari quella che nei decenni passati rifuggiva il caos e l’inquinamento di una metropoli e che ora se lo ritrova pari pari qui in periferia. Quando un ragazzo che catturava appun-

Senza neppure tentare di dare soluzione a quei problemi vitali per il nostro territorio come la mobilità nei nostri quartieri e verso Roma si è parlato soltanto, ma con nonchalance, dell’insediamento di altre 15mila persone che presto vivranno sul nostro territorio. Che meraviglia, “più semo e meglio stamo”. Poi, a sentire il sindaco Alemanno e gli assessori della Giunta capitolina, ciò avrebbe due effetti positivi (ma dai!): trasformare i nuclei abusivi in veri e propri quartieri e mettere in moto un volano per l’economia. E di che economia parliamo? Quella del mattone ovviamente. Alla faccia dei vincoli archeologici e naturalistici che poco a poco sono stati scardinati tutti per far felici i proprietari dei terreni ed i palazzinari. Così con l’alibi di coloro che sono stati abusivi per necessità ci continuiamo a sviluppare milioni di metri cubi di cemento armato. Però vorrei tanto credere al sindaco, che tra le tante ne ha detta una che mi ha quasi commosso: ha detto che questi quartieri li vuole fare belli perché gli stranieri per raggiungere Roma dall’aeroporto passano per queste vie. Personalmente so che agli stranieri non gliene “po’ fregà de meno” delle belle strade moderne del quartiere di Acilia o Dragona o Infernetto, da sempre gli stranieri sia prima che dopo Stendhal vengono a Roma per apprezzare il paesaggio e le linee d’orizzonte della campagna romana e i suoi scenari mozzafiato dei suoi tramonti, il piacere del suo ponentino d’estate e certo non vengono a ricercare quartieri dormitori. Manca un’idea vera e fun-

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Zeus

zionale di città manca proprio l’idea di città e temo il peggio.

Ho sentito dire: “fate disegnare alla gente un quartiere”. Ebbene, quante parole vuote! La gente vuole semplicemente vivere i propri quartieri ma non riesce a farlo perché non ci sono punti di aggregazione, non son fatti per tale scopo, altro che disegnare. Quante parole vacue, quanti inutili richiami ai ritardi storici di una Roma che non vorremmo mai somigliasse a quella che invece invivibile potremmo ottenere, se continuiamo a ritenere che l’unico sviluppo economico della nostra città, l’unica speranza di sviluppo economico, debba continuare a restare quella del mattone .

In platea esponenti dell’opposizione, non del tutto incolpevoli in materia plaudivano, e così il ‘sacco di Roma’ continua indisturbato nella logica del bipolarismo dell’interesse: oggi a te domani a me!.

Nel frattempo i nostri quartieri continuano a crescere, le aree destinate a verde e ai servizi rimangono abbandonate e a qualcuna viene cambiata la destinazione d’uso (come accade per i toponimi). I servizi di quartiere si annunciano ma non si vedranno mai e non era un caso che fuori dalla sala c’erano delle mamme della scuola dell’Axa indignate per non avere gli asili comunali.

Mi ha lasciato sbalordita poi come queste assemblee di “condivisione” procedano senza un vero spazio di discussione, di dibattito con chi paziente ascolta. Si è persa totalmente l’idea di agorà e il cittadino è unicamente trasformato in pubblico.

Mi auguro che la prossima tornata elettorale ci possa portare tantissime novità, un vento fresco e giovane che spazzi via la vecchia e malata classe politica che ha governato Roma nell’ultimo ventennio.

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

(da pag.13)

Naturale Statale Litorale Romano, “siamo ancora rimasti al decreto Baratta del 1996 che richiede tempi molto lunghi per la realizzazione di progetti nelle aree verdi delle pinete”.

IL CSP DI CASALPALOCCO SPEGNE 30 CANDELINE di Giulia De Blasi

Ma a complicare la questione c’è il fatto che la gestione della Riserva è affidata a due Comuni, quello di Roma e quello di Fiumicino, ciascuno per il territorio di propria competenza, ciò vuol dire che per la risoluzione di tutte queste esigenze servirebbero un confronto ed un coordinamento tra i due Comuni, che finora non sono mai stati avviati.

Tra le altre proposte previste dalla direzione della Riserva ci sono anche il ripristino dei percorsi ciclopedonali, la creazione di zone a traffico limitato (come nel caso di Via Villa di Plinio, su cui però il dibattito è ancora aperto) e il censimento dei cinghiali per cercare di limitare i danni alle aree agricole. Il Ministero dell’Ambiente finanzia la Riserva con 300.000 euro annui, di cui più di 100.000 servono per risarcire gli agricoltori che subiscono danni da animali.

Concludendo, una lode va data alla nuova cartellonistica e al piano antincendio, che sono certamente utili… ma una domanda è lecita: basteranno a risollevare le sorti delle riserve naturali del lido romano e a superare gli annosi problemi di questo verde patrimonio?

Zeus

Fermento, entusiasmo e partecipazione. Sono questi gli ingredienti che hanno animato due giorni di festeggiamenti del Csp (Centro Sociale Polivalente) a trent’anni dalla sua fondazione. Un week-end in cui il Csp ha regalato per l’ennesima volta a tutti gli abitanti un momento di amicizia e solidarietà all’insegna della memoria collettiva.

Presso i capannoni di viale Gorgia di Leontini, 171 (sede storica) è stato possibile visitare la Biblioteca, che attualmente ospita ben 7.000 volumi, incontrare associazioni culturali, gruppi solidali e conoscere una delle tante discipline che sono parte integrante del programma del centro sociale. Un modo efficiente per far conoscere ai giovanissimi le innumerevoli iniziative che da sempre hanno coinvolto i residenti. Allo stesso tempo, è stata l’ennesima prova di impegno sociale, calore e familiarità che dal 1982 caratterizza

l’operato del Csp. Alla fine degli anni ’60 sorgeva Casal Palocco, un quartiere rivoluzionario rispetto a quelli già presenti sul territorio romano. Abitazioni completamente immerse nel verde, concentrate in agglomerati chiamati “isole”, con una chiesa, un centro sportivo e pochi spazi commerciali. Un progetto molto bello e affascinante ma, per combattere il “sonno primordiale” del quartiere, un gruppo di cittadini decise di dare vita ad una serie di attività culturali, scegliendo come sede ufficiale i capannoni che erano serviti durante la costruzione. Alcuni però erano inagibili a causa di sciocchi atti vandalici e purtroppo erano necessari ingenti fondi per la loro ristrutturazione. Si apriva così la stagione di “Palocco Ottobre”: feste ricche di svago e cultura frequentate da folle di persone che, con il loro contributo, hanno permesso di rimettere in piedi le strutture.

Numerose le iniziative che si sono susseguite in quegli spazi: dalla lotta al consumo di droghe, alla costituzione di una commissione sociale che si occupava dei problemi del territorio, fino ad arrivare alla realizzazione di mostre ecologiche e attività rivolte ai bambini diversamente abili.

Ma l’esistenza del centro è stata messa più volte a

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L. Cortellessa

V. Galvani L. Leonardi S. Mignozzi

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S. Di Michele

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A. Ricci

W. Cristiano

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5 L’EDiToRiALE di Luca LEoNARDi 9 iL CoNSoRzio Di CASALPALoCCo 12 ACiLiA, ALEMANNo all’incontro sui toponimi di Tania SERViDEi 13 “HoMo HoMiNi LuPuS” 13 TANTE PRoPoSTE PER TuTELARE la Riserva Naturale... di Carolina GRoSSi 14 DESTRA di Cristiano RASi 15 CENTRo di Francesco NELLi 16 SiNiSTRA di Simona MiGNozzi 17 iL CSP Di CASALPALoCCo spegne 30 candeline di Giulia DE BLASi 18 L’ELEGiA FuNEBRE del piano regolatore:... di Patrizio J. MACCi 21 PARCHEGGi A PAGAMENTo: il bando visto da vicino di Simona Di MiCHELE 23 SuL LuNGoMARE Di oSTiA… di Simona Di MiCHELE 24 SERVizi SoCiALi iN PRiMo PiANo con il Welfare... di Veronica SATGiA 26 A PARCo ARCoBALENo ARRiVA LA LuCE… di Vincenzo GALVANi 26 LA SCuoLA MATERNA PEGASo verrà trasferita... di Stefania ViGLioNE 28 oSTiA DiCE No alle barriere antirumore di Simona Di MiCHELE 28 DALLE PRoTESTE al tavolo di concertazione... di Simona Di MiCHELE 30 TRiBuNALE Di oSTiA a rischio chiusura di Veronica SATGiA 32 iL CoNSoRzio AxA iNFoRMA 34 ViA oSCAR GHiGLiA: raccolti oltre 3mila euro... di Stefania ViGLioNE 37 uNA GiTA A... di Paola SCACCiAViLLANi 39 PRiMo TRoFEo PoDiSTiCo in Tredicesimo... di Alessandra RiCCi 40 ASSoCiAzioNE Infernetto Sicuro di Giosue MiRizio 41 PARCo MoLAJoLi in attesa di cure ordinarie di Vincenzo GALVANi 41 “SCANDALoSi i CoNTiNui disservizi sulla Roma-Lido” di Vincenzo Galvani 42 L’ASSoCiAzioNE PRiMAVERA FORENSE SBARCA AD OSTIA 42 CHERNoByL: uNA TRAGEDiA che il nostro territorio non dimentica 43 SToRiE MiGRANTi La voce di Naré alla Festa dell’Arcobaleno 44 oSTiA ANTiCA, un centro commerciale... di Stefania ViGLioNE 44 LiCEo LABRioLA, successo per il “Concorso di filosofia” di Tania SERViDEi 44 uN MARE Di PoESiA, VIII edizione della festa del libro di Tania SERViDEi 46 ViNCiToRi PREMio LETTERARio iL TELESCoPio 2012 47 SPETTACoLi E DiVERTiMENTo... di Simona Di MiCHELE 47 SLALoM TRA LE BuCHE di via di Castel Porziano... di Vincenzo GALVANi 48 “oSTiA ViSTA DALL’ALTo”, immagini e storia... di Veronica SATGiA 49 “MARE CHiuSo” alla biblioteca Onofri di Tania SERViDEi 50 i DiALoGHi di Catarella di Edoardo FoTi 51 “iL DiTTAToRE” di Carlo Colasanti di Tania SERViDEi 52 oSTiAFiLMFEST, un viaggio nella macchina dei sogni di Tania SERViDEi 55 AL TEATRo DoN MARio ToRREGRoSSA “Omaggio a Gioachino Belli” 57 uNDER 15, LE STELLE MARiNE Si AGGiuDiCANo iL TERzo PoSTo 57 DRAGoNCELLo, necrologio di una villa romana di Vincenzo GALVANi 58 “No A uNA NuoVA CoLATA Di CEMENTo... di Stefania ViGLioNE 59 “SoPRAVViSSuTi DA EquiTALiA E iNPS”... di Anffas oSTiA oNLuS 60 SCHEGGE Di NERA di Angelica SCARPANTi

E. Foti

24

V. Satgia

05

A. Scarpanti

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SOMMARIO

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dura prova. Nel 1989 veniva divorato dalla fiamme uno dei due capannoni, quello ristrutturato con molti sacrifici solo due anni prima. Poi, nel 2009, arrivarono i sigilli posti al capannone verde da un privato. Tutte problematiche che non hanno fatto altro che sancire il primato della passione e della dedizione come armi pacifiche dell’uomo.

E’ un lungo itinerario quello che accompagna Casal Palocco dai primordi ad oggi. Il Csp è un’onda inarrestabile che tiene alta la bandiera del sapere come valore comunitario, rendendo sempre più confortevoli i locali e ampliando la rosa di iniziative a cui partecipare. Sono stati istituiti cineforum, incontri culturali, sessioni di burraco, corsi di ginnastica, danza, chitarra, lingua inglese, pittura, informatica e concerti mensili. Delle realtà aggregate fanno parte l’Associazione Naturalistica Plinio che porta avanti ricerche e divulgazioni scientifiche, l’Associazione Culturale Acànto che organizza escursioni nei luoghi di importanza artistica e storica, il Circolo Fotografico L’Altro Scatto, il Gruppo Scout, l’Ipdm Onlus che si occupa del disagio minorile, il Circolo Palocco Scacchi, l’Associazione Agape Onlus che organizza adozioni a distanza e raccoglie fondi per il Terzo Mondo, il Comitato di Quartiere che da anni difende i diritti e la qualità della vita degli abitanti, il Gruppo Bocce e “Solinsieme”che dona alle persone sole opportunità di compagnia in viaggi o spettacoli.

“La forza delle idee sta nelle idee di chi ha la forza”. Nessun’altra citazione ha la capacità di calzare così a pennello al Csp.

VISURE CATASTALI VISURA STORICA

di Patrizio J. Macci - (www.affaritaliani.it) - Redazione di Roma

Urbanista da “guerriglia urbana”, Paola de Jesus analizza le scelte sul consumo del territorio Cittadina, “politica” e urbanista. Una laurea in economia con indirizzo urbanistica presso la Cattolica di Milano, Paula de Jesus, più che di urbanistica ama dire che si occupa di “guerriglia urbana”. Sue le “battaglie” di denuncia per lo scandalo degli impianti costruiti durante i Mondiali di nuoto a Roma e per il “No alle Olimpiadi”. La sua analisi ironica, lucida e ostinata in difesa del territorio della Capitale consumato dal cemento, attraverso gli interventi sulle pagine del suo blog, non risparmia nessuno dei protagonisti della politica romana.

Roma è una città espropriata, dove sembra non esistere più una regola il cemento la consuma giorno dopo giorno. Si continua, sotto ogni amministrazione ad edificare a scopo residenziale. E’ una analisi che chiunque può fare guardandosi indietro nel tempo.

Ma il rispetto del piano regolatore?

“Moribondo con il “pianificar facendo” di Rutelli, morto con l’”urbanistica contrattata” di Veltroni e resuscitato come Lazzaro da Alemanno alla ricerca di un miracolo per riempire le casse esangui del Comune di Roma”.

“Sì. residenziale e commerciale, soprattutto si costruiscono grandi centri commerciali, con il paradosso che aumentano le case e contemporaneamente aumenta l’emergenza abitativa, dato che si costruisce non per chi ha bisogno

Il partito del cemento è trasversale...

“Certamente. A Roma soprattutto, dove la subordinazione alla rendita fondiaria ha sempre avuto un ruolo fondamentale. Vige a destra come a sinistra il pensiero dominante che i

ma per meri interessi privatistici di tipo speculativo, mentre ogni giorno chiudono decine di negozi.”

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“palazzinari” sono i protagonisti delle scelte urbanistiche, gli stessi che sono anche proprietari di banche, assicurazioni e giornali e al tempo stesso siedono in fondazioni, enti, istituzioni comunali. D’altronde in assenza di radicamento dei partiti sul territorio gli unici interlocutori solo loro”.

La situazione dei trasporti pubblici è insostenibile. Per tanti anni si era parlato di “cura del ferro”, poi cosa è successo? Nel 2001 con la sostituzione di Walter Tocci all’assessorato della mobilità qualcosa si è rotto...

“La “cura del ferro”, slogan di Walter Tocci, è rimasta sui ricettari medici. Roma è prigioniera delle auto e le scelte che si continuano ad operare vanno nelle direzione opposta a quella del ferro. Negli ultimi giorni del suo mandato Tocci scrisse “Se non si modificano le regole della trasformazione urbanistica non ci può essere nessuna politica della mobilità in grado di risolvere il problema. Anche i piani di traffico più ambiziosi sarebbero come il tentativo di svuotare il mare con un secchiello” e si domandò anche perché “non sia stato possibile compiere una svolta nella politica urbanistica”. Se non lo sai lui che è stato vicesindaco di Roma e Assessore alla Mobilità dal 1993 con Francesco Rutelli”.

Il Sindaco Alemanno va in giro per il mondo a vendere progetti. Ultimamente è stato a Cannes. Noi abbiamo messo il naso in quel-

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lo che con una definizione pomposa viene chiamato Waterfront, e sarebbe il lungomare di Ostia in un prossimo futuro. Ci sembra di assai difficile realizzazione, i costi insostenibili per i cittadini in termini di vivibilità.

“Alemanno è dall’inizio del suo mandato che insieme all’ex vicesindaco Cutrufo, va in giro per il mondo a spese dei contribuenti nel tentativo vano di (s)vendere il litorale al miglior offerente. Lo stesso Assessore all’Urbanistica, Marco Corsini, ha definito il “progetto” waterfront un’operazione “meramente di carattere edilizio”. Il Sindaco, mancando di originalità, segue la moda degli ultimi 10 anni che vede un proliferare di finti progetti “waterfront” in Italia, troppo spesso ambiziosi e costosi, poche volte interessanti architettonicamente, ma di difficile fattibilità non solo in cantiere ma soprattutto in termini di gestione. Forse dovrebbe visitare meno expò e andare a vedere come si pianificano i veri waterfront in tutto il mondo. Basterebbe che andasse a Reggio Calabria, forse il più bel waterfront del Mediterraneo. Sono straordinari spazi pubblici, luoghi per le persone, in cui esiste una rete che collega bene tutta una serie di destinazioni, spazi pubblici multi-uso, progettati su una base di obiettivi condivisi con tutta la comunità e non sulle logiche di campagna elettorale. Il waterfront di Alemanno è uno spazio lineare in cui si fanno becere speculazioni edilizie svendendo i beni comuni...”

Lo stop alle Olimpiadi di Roma è l’inizio di qualcosa?

“Senz’altro è stato un segnale importante e di forte responsabilità da parte del Governo, ma credo isolato. Non possiamo contare ogni volta sui “potenti equilibri europei”.

Ci sono suoi “colleghi” che hanno “il cuore a sinistra e il portafoglio a destra”. Quando non “lavorano” più passano all’attacco rilasciando interviste e urlando il loro disappunto ai quattro venti oppure presidiando trasmissioni televisive dove si fanno inchieste sull’urbanistica a Roma.

“Io non parlo mai male di chi è in difficoltà”.

Lei a Roma vive e lavora nel XIII Municipio, uno dei territori più estesi della Capitale. Da solo è una città di media grandezza. Un territorio problematico, con la spaccatura entroterra-mare, i sospetti di infiltrazioni della ‘ndrangheta nella gestione delle attività turistiche, la lobby dei balneari sembra averla spuntata contro le disposizione europee che vorrebbero l’asta delle concessioni.

Il “lungomuro” che impedisce di vedere e accedere liberamente al mare di Ostia rimarrà così com’è...

“Nel XIII Municipio di lungomuri ce ne sono molti, da quello dell’omertà a quello di calcestruzzo. E’ un territorio ricco di professionisti, anche di professionisti dell’antimafia, come li chiamava Sciascia. Non servono a niente, tranne a loro stessi.”

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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PARCHEGGI A PAGAMENTO: IL BANDO VISTO DA VICINO di Simona Di Michele

un canone di concessione, che “dovrà essere corrisposto in via anticipata e versato dagli aggiudicatari contestualmente alla sottoscrizione della convenzione”. I proventi delle concessioni, secondo quanto menzionato nel bando, saranno destinati dall’amministrazione “alla cura degli spazi verdi e delle aiuole, nonché ad opere di arredo urbano e miglioria della viabilità”.

Affidamento, in via sperimentale, per la concessione dell’esercizio del parcheggio con sosta a pagamento in 21 aree asfaltate prospicienti il lungomare di Ostia. Titola così il bando pubblicato sulla base della delibera di Giunta municipale n. 15 del 18 aprile scorso con la quale il XIII Municipio ha istituito i parcheggi a pagamento 24 ore su 24 e sette giorni su sette, eccezion fatta per i residenti, in alcune zone del lungomare di Ostia.

Come si legge nel documento, pubblicato sul sito del Comune, ai vincitori del bando verranno assegnati dei lotti previa pagamento di

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Il canone viene determinato dalla categoria del lotto, di tipo A per le “aree di parcheggio facilmente controllabili con un unico varco di ingresso ed uscita” o di tipo B per i “parcheggi lungo strada accessibili per tutta la loro estensione”, e varia anche per il tipo di attività prospiciente, se solo diurna o anche notturna.

necessarie per la manutenzione del verde nelle aree limitrofe al lotto di pertinenza, oltre a quelle relative alla “pulizia, sanificazione, disinfezione, disinfestazione, deblatizzazione e derattizzazione dell’area e delle attrezzature”.

Per quanto riguarda le tariffe massime che verranno applicate, in orario diurno (cioè dalle ore 6.01 alle ore 20.59) si prevedono 0.30 € fino a 15 minuti, 1.00 € fino ad un’ora e 2,00 € come tariffa forfettaria per l’intero orario. Nella fascia notturna invece (ovvero dalle ore 21.00 alle ore 6.00 del giorno successivo) si è deliberata la tariffa massima di 0.30 € fino a 15 minuti, di 1.00 € fino ad un’ora, 2.00 € fino a due ore, 3.00 € fino a tre ore, e 4,00 € oltre le tre ore fino alle 06.00 del giorno successivo.

Nello specifico, “il canone a base d’asta su cui possono essere presentate offerte in aumento viene determinato in 73 € per la categoria A, 44 € per la categoria B”. L’appalto decorrerà dal 1 giugno al 30 settembre 2012, e gli aggiudicatari dovranno svolgere attività di sorveglianza, rilasciare ai residenti in adiacenza l’apposito tagliando di esenzione, sostenere direttamente tutti i costi e le spese

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SUL LUNGOMARE DI OSTIA… UN ERRORE DIETRO L’ALTRO di Simona Di Michele Per il bando sui parcheggi a pagamento il proverbiale detto “non c’è due senza tre” calza a pennello. L’odissea dell’iniziativa è giunta al terzo atto dopo le numerose variazioni che ne hanno decretato i primi mesi di vita.

Tutto ha avuto inizio il 18 aprile scorso quando, nonostante il parere sfavorevole del Consiglio municipale sulla proposta di istituire parcheggi a pagamento sul lungomare nella fascia oraria notturna, la parola è passata comunque alla Giunta che, ribaltando i risultati del Consiglio, ha approvato l’iniziativa estendendola anche alle ore diurne, con il parere favorevole del presidente Vizzani, dell’assessore all’Urbanistica Pallotta e dell’assessore all’Ambiente Innocenzi, ma non quello dell’assessore ai Lavori Pubblici Olive.

Dalla delibera all’autorizzazione del bando il passo è stato breve, grazie alla firma del direttore dell’Ufficio Tecnico del XIII Municipio Aldo Papalini. Un iter che, secondo le dichiarazioni di Vizzani, è stato frutto di ampie discussioni succedutesi “nel corso dei briefing settimanali che da questo inverno stiamo portando avanti con comitati di quartiere, operatori delle discoteche e anche con le associazioni balneari, in preparazione alla stagione estiva”. L’obiettivo,

Zeus

secondo il presidente del XIII, vuole essere “quello di creare aree di sosta custodite, ed evitare i continui episodi di taglieggiamenti, danneggiamenti e furti ai danni delle auto in sosta, che si verificano d’estate di giorno come di notte. Chi è contro questa regolamentazione non può far altro che favorire il fenomeno dei parcheggiatori abusivi”.

Non passa molto dalla prima pubblicazione del bando che dal Comitato Civico 2013 partono le segnalazioni su un primo “errore grossolano” riscontrato nello schema di convenzione. Tramite un comunicato stampa diffuso dal comitato si evince che all’articolo 3, relativo agli obblighi dell’affidatario, sono elencate le stesse identiche parole dello schema di convenzione per le spiagge libere, e che sono stati omessi gli articoli 7, 10 (che avrebbe dovuto riportare il canone di affidamento da corrispondere con cadenza annuale a Roma Capitale) e 11. Una segnalazione che getta ombra sull’efficienza dell’amministrazione municipale perchè impone la ripubblicazione del bando il 4 maggio, con le dovute rettifiche, tra le quali la messa al bando di 21 lotti, non più 22, e la modifica dell’appalto che decorrerà dal 1 giugno al 30 settembre

2012.

Dopo la ripubblicazione, escono allo scoperto altre incongruenze. E’ ancora il Comitato Civico 2013, il 14 maggio, ad evidenziare uno sbaglio sull’importo complessivo a base di gara, che “non è di 208.254,00 euro, come scritto nel bando e nello schema di convenzione, ma di 268.440,00 euro”, e sul numero di posti auto che “non sono in totale 4.099 ma 3.947 perché è sbagliato il totale dei posti a pagamento solo diurni, che sono 909 e non 1.061”.

Anche il numero di giorni della convenzione non quadra, “non sono 122 ma 121”. Ad essere messa sotto accusa è poi la pubblicazione della delibera di Giunta presso l’Albo Pretorio dall’8 al 22 maggio. La decisione, presa a seguito dell’esposto avanzato al Comune dal comitato in merito alla mancata pubblicazione della delibera in fase iniziale, è definita “un errore madornale, visto che il bando di gara prevede la valutazione delle offerte proprio il 22 maggio, alle ore 10. In altre parole – specifica il comitato – se si aggiudica la gara il 22 si commette un abuso d’ufficio perché si vanifica il diritto di fare ricorso contro la delibera di giunta”.

Per il futuro, il CC2013 è categorico: “se verrà aggiudicato il bando dei parcheggi a pagamento sul Lungomare di Ostia, partiranno le denunce penali per abuso d’ufficio. Se verrà ritirato il bando, chiederemo le dimissioni dei responsabili”.

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SERVIZI SOCIALI IN PRIMO PIANO CON IL WELFARE DELLA COMUNITÀ di Veronica Satgia “Una quattro giorni di lavoro per capire le problematiche e costruire la strada maestra”. Così il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani definisce il Welfare della Comunità che si è svolto a Piazza Anco Marzio. Un’iniziativa che guarda al sociale e che ha dato spunti di riflessione sui diritti umani, facendo da scudo contro le prepotenze, gli abusi e contrapponendosi ai pregiudizi che si vengono a creare nella società.

“Questo - ha esordito Pace, promotore del progetto e assessore ai servizi sociali nel XIII Municipio al taglio del nastro del villaggio del Welfare - è un giorno molto importante per tutti. Per l’amministrazione, per tutti i soggetti coinvolti, per i giovani che hanno contribuito allo svolgimento di questa manifestazione giunta alla seconda edizione e che quest’anno ha per titolo ‘Contro il pregiudizio, per i diritti’. Un tema vastissimo - ha proseguito l’assessore - uno spunto per avviare la piena partecipazione di tutti i cittadini. Vogliamo mettere una pietra iniziale, le basi di un discorso dove proprio i giovani sono parte integrante e la

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Zeus

dimostrazione di questo è nella consulta giovanile che partecipa a bandi europei, e ne ha recentemente vinto uno. Si fa presto a parlare di partecipazione che significa ‘fare parte’ e quindi questo è l’elemento fondamentale attorno al quale far convergere il nostro lavoro. In questi anni, come servizi sociali, abbiamo provveduto a fare un nuovo tipo di valutazione che tiene conto del reale bisogno delle persone assistite. Una valutazione più giusta che mette in primo piano l’ascolto e una amministrazione che non ascolta, non ha futuro. E per tornare ai giovani, presto, questo territorio avrà il più grande spazio della città e ne riparleremo presto. Una struttura funzionale e polivalente”.

Quattro giorni di intenso lavoro, costellato da belle iniziative e sputi per la riflessione. Il progetto, durato quattro giorni, ha visto la partecipazione di gruppi di giovani del territorio, che hanno dato un contributo all’iniziativa, chiudendo le serate con concerti tenuti proprio da loro, gli studenti del XIII. Una presenza attiva, dunque, quella della gio-

ventù e una sensibilità a temi di ambito sociale da non sottovalutare.

Durante le quattro giornate si sono svolte tre tavole rotonde – momenti caldi del progetto – nelle quali si è dibattuto con esperti dei settori analizzati su argomenti sociali: “diritti per l’inclusione sociale”, “diritti di cittadinanza” e “diritti di partecipazione”: questi gli argomenti cardine dei confronti.

Inoltre, il Welfare della Comunità è stato costellato di belle idee, come la distribuzione di attestati simbolici di cittadinanza ai minori figli di immigrati nati in Italia. Un contributo emblematico che fa sentire a queste persone la vicinanza dei servizi sociali ai loro problemi nella società, che sono reali, ma non insuperabili.

Rispetto alla scorsa edizione - ha fatto sapere Vizzani - abbiamo avuto una crescita delle adesioni, segno della bontà del progetto, un punto di ascolto importante, segno che i nostri servizi sociali funzionano come evidenziato del riconoscimento della certificazione di qualità che abbiamo avuto. Certo, viviamo un momento di grande difficoltà sociale- ha concluso il presidente - e ci aspettiamo, per questo, un incremento delle richieste di aiuto. Ben venga dunque il Welfare della comunità, strumento indispensabile per operare al meglio”.

mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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A PARCO ARCOBALENO ARRIVA LA LUCE… SUL DEGRADO di Vincenzo Galvani Il Parco Arcobaleno di Acilia sud continua a versare in una situazione di degrado e questo è un dato di fatto che si palesa tutti i giorni sotto gli occhi dei fruitori e dei residenti della zona. Ma sembra che qualcosa si stia muovendo infatti, finalmente, dopo anni di totale incuria è stata messa in funzione l’illuminazione pubblica.

L’impianto era presente già da anni ma nessuno si era mai preso l’onere di farlo funzionare. Ora, come ci

spiega l’assessore all’Ambiente Giancarlo Innocenzi: “La progettazione esecutiva per le opere di illuminazione interna al parco di via Lilloni si è finalmente avviata. La direzione dell’Uoal, dopo mia sollecitazione, ha reperito i fondi e si sono potuti commissionare all’Acea i lavori di adeguamento per l’allaccio e l’accensione dell’impianto di illuminazione del Parco. I ringraziamenti vanno al personale che ha collaborato al raggiungimento di questo importante obiettivo,

LA SCUOLA MATERNA PEGASO VERRÀ TRASFERITA A VIA MENZIO di Stefania Viglione - stefania.viglione@yahoo.it La battaglia dei genitori della scuola materna Pegaso prosegue a ritmo battente e a questo punto non tendono retrocedere sui loro passi. Il loro obiettivo è di portare a casa il risultato sperato: trasferire la scuola in un edificio sicuro e mantenere gli stessi servizi.

La situazione inizia a far rumore nel territorio tanto da far intervenire non solo gli amministratori locali, ma anche gli assessori del Comune di Roma.

L’incontro fra le varie parti si è tenuto giovedì 24 maggio presso la struttura scolastica sita in via

Menzio, dove il presidente del XIII municipio, Giacomo Vizzani, ha esposto un quadro generale sulle problematiche scolastiche, assicurando a breve, l’avvio dei controlli da parte dei tecnici del municipio.

Presente anche il delegato del sindaco Alemanno, il segretario Antonio Lucarelli il quale ha ribadito come la scuola Pegaso e la Solletico “verranno abbattute e ricostruite entro 24 mesi”.

Alla fine dell’incontro si è giunti ad una “conclusione temporanea”: la scuola materna Pegaso verrà tra-

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dall’Ufficio tecnico Uoal, al geometra Susanna Abramo, al personale del servizio giardini di Acilia e Ostia e all’architetto Angela Violo” Sicuramente un sostanziale passo in avanti verso la totale messa in sicurezza e piena fruibilità del parco che in questi anni è stato al centro di polemiche per lo stato in cui era ed ancora oggi è costretto a versare. Il merito di tale conquista è certamente da attribuirsi anche e soprattutto ai cittadini e al locale Comitato di Quartiere che più volte anche attraverso le pagine di Zeus aveva invitato a riqualificare l’area verde. Quello che tutti auspicano è che si possa continuare a procedere su questa strada affinché il parco venga riqualificato in modo organico ed in tempi ragionevolmente brevi.

sferita a via Menzio, con solo due delle tre sezioni a tempo pieno, gli altri bambini ammessi per diritto ma fuori per impossibilità logistiche verranno sparpagliati nelle scuole del territorio che hanno posti liberi.

La delegazione del Comune di Roma si è mostrata molto disponibile per porre un rimedio alla spinosa questione e ha fissato il prossimo incontro alla metà di giugno.

In attesa del prossimo incontro con la delegazione del sindaco, i genitori continuano a puntare l’attenzione sulla possibilità di inserire la terza sezione presso la scuola materna del 305esimo circolo a via Menzio e che la didattica fino ad ora eccellentemente svolta dalle insegnanti della scuola Pegaso possa essere inserita nella nuova scuola, senza perdere l’indispensabile ausilio di tutte le docenti.

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

OSTIA DICE NO ALLE BARRIERE ANTIRUMORE di Simona Di Michele

La cronaca degli ultimi mesi non lascia dubbi. Per la maggior parte dei residenti di Ostia costruire barriere fonoassorbenti lungo la ferrovia Roma-Lido, secondo le condizioni dettate dall’attuale progetto esecutivo, farà più male che bene al quartiere.

Il problema dell’inquinamento acustico dovuto al passaggio del treno era stato sollevato più volte dagli abitanti degli edifici in prossimità della linea fin dagli anni passati. Ecco perché la Regione Lazio, a marzo 2010, disse di sì alle barriere fonoassorbenti nel corso della Conferenza dei Servizi a cui presero parte, tra gli altri, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello dei Beni Culturali, la Sovrintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Roma, il Comune, il XIII Municipio, e l’Atac, che venne delegata alla progettazione e all’esecuzione dell’intervento.

Secondo l’azienda per la mobilità, gli alberi di alto fusto da rimuovere non sono 170 come denunciano gli ambientalisti ma 31, di cui 17 interni alla sede

ferroviaria, da abbattere per motivi di sicurezza perché incombono direttamente sui binari. Per gli altri 14, l’azienda ha confermato che si stanno studiando, insieme ad un professionista agronomo, soluzioni che consentano di ridurne ulteriormente il numero. Lungo la linea dovranno inoltre essere abbattuti altri 80 arbusti o alberi di piccole dimensioni e di non particolare pregio.

L’azienda, in sostituzione degli alberi abbattuti, ha dichiarato che provvederà alla piantumazione di 200 nuove essenze, la cui posizione sarà concordata con il Servizio Giardini e il XIII Municipio.

I cittadini, su questo progetto, non sono mai stati d’accordo. Coordinati dal comitato Sentinelle degli alberi e dai Verdi, hanno iniziato a raccogliere firme e a protestare da aprile scorso.

Quello che non va giù è l’alto costo che il progetto richiede – oltre 6 milioni di euro – e l’impatto ambientale dell’opera. Secondo gli ecologisti, abbattere 170 alberi per far posto a due muri paralleli dell’altezza tra i 3 e gli 8 metri

che si estenderebbero per 5 km tra Lido Nord e Cristoforo Colombo muterà drasticamente il paesaggio di Ostia.

Incatenati agli alberi e riuniti in presidi per bloccare il cantiere, gli ambientalisti e i cittadini contrari all’innalzamento del cosiddetto ‘muro di Berlino’ hanno più volte fermato l’avvio dei lavori, chiedendo ripetutamente di essere messi a conoscenza di tutte le implicazioni del progetto prima che lo si realizzasse. La protesta è così arrivata anche in Procura, tramite un esposto-denuncia, mentre il consigliere regionale Enzo Foschi ha avanzato un’interrogazione urgente alla presidente Renata Polverini e all’assessore all’ambiente Marco Mattei.

Anche il XIII Municipio ha dato ragione alle proteste. L’assessore alla mobilità e ai trasporti Olive si è dichiarato “interprete e portavoce delle istanze dei cittadini e dei comitati della zona per arrivare all’avvio dei lavori attraverso soluzioni condivise ed efficaci, come questo intervento, da tempo atteso dai residenti”. Ed è di maggio l’approvazione unanime in consiglio municipale dell’ordine del giorno n. 17, con cui è stato richiesto lo stop temporaneo del progetto per riaprire il percorso partecipativo.

DALLE PROTESTE AL TAVOLO DI CONCERTAZIONE di Simona Di Michele

Le aperture dell’Atac La serie di “no” scagliati contro le barriere antirumore da parte di cittadini, comitati ed ecologisti è riuscita a dare qualche frutto. Riaperte le trattative tra amministrazione municipale e Atac, Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio, e il presidente del comitato Sentinelle degli alberi Roberto Costantini hanno potuto visionare l’intero progetto il 10 maggio scorso, mentre il 16 hanno incontrato, assieme ai cittadini, l’assessore alla mobilità di Roma Aurigemma.

“Dall’incontro – hanno dichiarato in una nota i consiglieri Pd presenti, Sesa per il XIII Municipio, e Valeriani, dell’assemblea capitolina – è emersa la disponibilità ad accogliere le istanze dei cittadini rispetto a questa opera eccessivamente impattante.

Abbiamo ribadito che vogliamo ragionare insieme ai cittadini sulla possibilità di modificare il progetto, proponendo colline di terra e barriere arboree in alternativa ad un muro di cemento e all’abbattimento di alberi”.

In attesa della convocazione ufficiale da parte della Regione Lazio, da cui tutto è 28

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partito, la parola potrà dunque passare anche ai residenti. Un primo spiraglio in questo senso lo ha rappresentato la riunione del 20 maggio presso l’AirPort Palace Hotel di Ostia, dove il portavoce dei Verdi del XIII Andrea Gasparini, insieme a Bonessio, e a Costantini per il comitato Sentinelle degli alberi, hanno illustrato alla cittadinanza il progetto esecutivo delle barriere che loro stessi avevano visionato nel corso dell’ultimo incontro con Atac.

Il documento, che sarà pubblicato on line a breve e integralmente sul sito www.verdilazio.it, si divide in due parti, la prima dedicata alla descrizione delle barriere (il materiale utilizzato per realizzarle, la loro collocazione lungo la Roma-Lido), la seconda relativa alla spiegazione più dettagliata delle aree di intervento lungo la linea ferroviaria, ovvero 8 lotti previsti per la cantierizzazione. Alla riunione i cittadini hanno potuto osservare i prospetti relativi alle singole zone di lavoro, comprese le previsioni per quanto riguarda l’abbattimento degli alberi e le misure che il muro raggiungerà su ogni strada coinvolta.

Nel corso dell’incontro i Verdi hanno ribadito che rimarranno vigili e continueranno a confrontarsi con Atac per apportare le dovute modifiche ad un progetto che “si può fare e si deve fare”, come ha dichiarato Gasparini, “ma che deve essere meno invasivo, meno caro e a tutela dell’ambiente”.

Ai cittadini è stato chiesto di prendere visione del progetto per unire all’impegno politico ed istituzionale le loro opinioni e le loro eventuali conoscenze tecniche e competenze professionali. “Dobbiamo creare una vera e propria sinergia” ha concluso Bonessio.

Aperta la strada della concertazione, si attendono ora i contenuti alternativi per rendere il progetto delle barriere fattibile e condiviso.

mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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TRIBUNALE DI OSTIA A RISCHIO CHIUSURA di Veronica Satgia

Il Tribunale di Ostia rischia di scomparire.

Un accorpamento a quello di Civitavecchia: è questa l’idea che da qualche tempo sembra acquistare veridicità.

Dunque, in tal caso, il XIII Municipio perderebbe la sua piattaforma giudiziaria in loco, che verrebbe fusa con quella della vicina località portuale. La motivazione addotta a tale deportazione? Una razionalizzazione dei costi.

La scelta, tuttavia, sebbene non sia stata accolta favorevolmente dagli abitanti del XIII, è legittima. Partiamo dagli esordi per spiegare le motivazioni che hanno portato a tale scelta e i criteri che la legittimano e la renderebbero pienamente attuabile.

Nel 2011 è stata conferita una delega al governo per l’emanazione di decreti legislativi volti alla riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari con l’obbiettivo di ottimizzare i costi e – difficile da credersi – incrementare l’efficienza del servizio. Tra i fortunati tribunali che potranno godere di questa maggiore funzionalità a un costo inferiore c’è quello di Ostia. Più precisamente ad essere recise saranno le ramificazioni del Tribunale di via dei Fabbri Navali, la sede del Giudice di Pace di via

Costanzo Casana e il presidio degli ufficiali giudiziari di via Cardinal Ginnasi.

La manovra in questione prospetterebbe la soppressione di circa 52 tribunali, 200 sezioni distaccate e 700 uffici del giudice di pace, da individuare in base a criteri come l’estensione del territorio, il carico di lavoro di detti uffici e il tasso di criminalità organizzata del territorio in cui questi sorgano.

Si parlerebbe, dunque, di maggiore efficienza in caso di soppressione degli uffici giudiziari nei territori con maggiore estensione e numero di abitanti (due elementi che a prima vista sono inconciliabili) poiché nei tribunali minori, ai quali verrebbero accorpati quelli chiusi, i tempi di risposta della giustizia sono più rapidi, in quanto vi è una minore burocrazia rispetto a quelli di maggiore estensione. Questo porterebbe a risposte più rapide in sede penale e civile.

Tuttavia sembra esserci una contraddizione in termini, in quanto la base legale di Ostia sarebbe stata creata come sezione distaccata del Tribunale di Roma per decongestionarne il carico giudiziario. A questo punto, l’errore non si sa dove sia, se a monte o a valle.

Il governo, ora, ha rimesso la questione alla

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politica locale che, dicendosi contraria alla soppressione degli uffici giudiziari di Ostia, deve quindi trovare il modo di ridurre i costi del Tribunale del litorale, unica possibilità di sopravvivenza di questo. La necessità è, dunque, quella di trovare un edificio pubblico che possa ospitare insieme tutti gli uffici giudiziari del territorio: cittadella giudiziaria e giudice di pace.

Il Consiglio municipale ha approvato all’unanimità una risoluzione che richiede la creazione di un vero e proprio Tribunale del Litorale di Roma, mantenendo anche gli altri uffici attualmente presenti.

Un plauso per la serietà mostrata nell’affrontare la questione dal consiglio municipale che, per quanto possibile, sta mettendo il massimo impegno per non privare la popolazione di un benefit di cui necessita.

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

IL CONSORZIO AXA INFORMA

VIA MACCHIA SAPONARA 153 - ORARI DI RICEVIMENTO: MARTEDÌ 9.00 - 13.30 15.30 - 17.30 GIOVEDÌ 9.00-13.30 TEL. 06 5212955 FAX 06 52310906 - INFO@CONSORZIOAXA.IT - WWW.CONSORZIOAXA.IT

GRAZIE !

Giunti alla fine del mandato, nel condividere con tutti i componenti degli Organi consortili la soddisfazione per i risultati conseguiti nel triennio, sento, come Presidente del Consorzio, dover esprimere a ciascuno di essi la gratitudine per la fiducia sempre accordatami e per la collaborazione ricevuta da ognuno.

Innanzi tutto va riconosciuto lo straordinario apporto dell’infaticabile Vice Presidente, Pietro Ferranti, sentinella vigile del Comprensorio sempre e dovunque presente sul territorio, referente attento e paziente per ogni tipo di esigenza prospettata dai Consorziati.

Preziosa è stata anche la collaborazione del Consigliere di Amministrazione nominato da Roma Capitale, ing. Aldo Papalini, Dirigente Superiore Tecnico dell’U.O.T. del XIII Municipio.

Quanto al lavoro collegiale del Consiglio di Amministrazione, va in particolare dato atto e apprezzato che tutti i componenti hanno sempre condiviso le responsabilità delle scelte operate e delle decisioni assunte nello svolgimento di un’attività senza precedenti per l’Amministrazione consortile, tale da incidere profondamente sull’immagine del Comprensorio, sul miglioramento delle infrastrutture e sulla efficienza dei servizi. Il lavoro del Consiglio si è svolto in modo assiduo ed impegnativo attraverso le frequenti e lunghe sedute tenutesi nel triennio, mai durate meno di 4 o 5 ore e sempre conclusesi fattivamente, come risulta dai relativi verbali, redatti ed integralmente trascritti contestualmente. Per questo ringrazio singolarmente anche i Consiglieri: Alfonso De Luca, Massimo De Bernardini, Claudio Forina, Maurizio Giandinoto e Roberto Ricciotti.

Esprimo, inoltre, apprezzamento anche per l’azione di scrupoloso controllo contabile e sulla gestione esercitato dal Collegio dei Revisori dei conti, composto dal Presidente Vincenzo Rappoli, e dai Revisori Giuseppe Lancia e Pierluigi Ceccarelli, i quali anche con la loro costante presenza alle sedute del Consiglio di Amministrazione, sono stati di guida e di orientamento nelle operazioni relative all’impiego delle risorse finanziarie.

Devo dare atto anche della competenza e disponibilità con cui l’Amministrazione consortile è stata affiancata dai professionisti di cui si è avvalso in particolare l’Avv. Giuseppina Ceccarelli e l’ ing. Emanuele Lattanzi per l’indispensabile supporto tecnico e giuridico. Agli stessi il Consorzio è grato anche per il particolare trattamento relativamente alla corresponsione delle competenze di spettanza.

Infine, ringrazio il personale del Consorzio, Stefania Leonardi, Serena Liberati e Francesca Scorzoni, per lo spirito di partecipazione con cui hanno svolto il loro lavoro e per l’impegno che hanno dimostrato nell’adeguamento dei rispettivi compiti alle innovazioni introdotte, nel corso del triennio, tra cui la riscossione dei contributi tramite Banca e non più tramite Equitalia Gerit, la dotazione dei programmi informatici per la gestione diretta dei ruoli consortili, dell’Archivio catastale e delle operazioni di svolgimento dell’Assemblea, eliminando le spese di consulenze esterne.

Donato Castellucci 32

Zeus

mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

ASSEMBLEA GENERALE DEL 23 GIUGNO 2012 Si invitano i signori Consorziati a partecipare numerosi all’ASSEMBLEA che si terrà SABATO 23 GIUGNO alle ore 10:00 presso la Sala Parrocchiale della Chiesa di Santa Melania, in Via Eschilo n. 100 – AXA, con il seguente Ordine del Giorno: -

Comunicazioni del Presidente; Bilancio Consuntivo 2012, accompagnato dalla Relazione del CdA e da quella dei Revisori dei conti; Bilancio Preventivo 2013: approvazione Ruolo di Contribuzione e relativo Piano di Riparto; Programma Triennale 2013 - 2014 – 2015; Impianto per distacco dal Depuratore di Casalpalocco; Rinnovo cariche sociali; Ratifica Azioni Giudiziarie; Varie ed eventuali

SI RICORDA CHE: 1) Ai consorziati, insieme all’Avviso di convocazione, viene recapitata la Scheda di votazione che è suddivisa in 2 quadranti: l’uno per l’elezione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori e l’altro per i restanti punti (Bilancio Consuntivo 2011, Preventivo 2013, Triennale 2013-2015).

2) Ai 2 quadranti di cui sopra è annesso il tagliando per la registrazione della presenza di persona o per delega, che dovrà essere staccato all’atto della verifica (e non prima) da parte della Segreteria dell’Assemblea.

3) A norma dello Statuto, il diritto di voto è riservato ai soli consorziati ed è necessario che l’elettore sia in regola con il pagamento dei contributi consortili fino a quello dovuto per l’anno 2011.

4) Il Consorziato può delegare anche una persona estranea al Consorzio per farsi rappresentare in Assemblea, utilizzando, debitamente compilata, la delega riportata nel menzionato tagliando facente parte della scheda-voto.

5) Ciascun delegato, può utilizzare fino ad un massimo di 10 deleghe.

MODALITA’ DI VOTO PER IL RINNOVO DELLE CARICHE SOCIALI: -

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quanto al Consiglio di Amministrazione va scritto, nell’apposito riquadro, il numero della lista per la quale si intende votare e nelle righe sottostanti vanno scritti i nomi, fino ad un massimo di sette candidati, scelti nell’ambito della lista votata.

Non possono essere inseriti nomi non facente parte della lista votata, pena l’annullamento del voto.

Quanto ai Revisori dei Conti, vanno indicati due nominativi scelti nell’elenco presentato per il Collegio dei Revisori dei Conti.

PRESENTAZIONE LISTE CANDIDATI LE LISTE PER LE CANDIDATURE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEVONO CONTENERE N. 10 NOMINATIVI E VANNO PRESENTATE AL CONSORZIO ENTRO LE ORE 13,00 DEL GIORNO 11 GIUGNO 2012; COLORO CHE INTENDONO CANDIDARSI A REVISORI DEI CONTI DEVONO CHIDERE L’ISCRIZIONE NEL RELATIVO ELENCO PRESSO IL CONSORZIO ENTRO LO STESSO TERMINE DELL’11 GIUGNO 2012 ORE 13,00.

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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VIA OSCAR GHIGLIA: RACCOLTI OLTRE 3MILA EURO PER RISTRUTTURARE LA SCUOLA di Stefania Viglione - stefania.viglione@yahoo.it

Un pomeriggio che non può passare in sordina, quello in cui si sono uniti genitori, insegnanti e bambini, mossi da un unico obiettivo, sostenere una raccolta fondi per la sistemazione dei danni nei plessi del circolo.

Nel giardino della scuola di via Oscar Ghiglia, plesso del 305° circolo didattico, nel quartiere Axa-Malafede, in un sabato di inizio primavera si è tenuta la festa “Per far la scuola… ci vuole un fiore!”.

L’evento ha riscosso talmente tanto successo che la partecipazione è stata massiccia, a tal punto da poter concretizza-

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re la raccolta fondi per velocizzare la riparazione dei guasti dei bagni e delle strutture dei due plessi scolastici del 305° circolo didattico. La vendita dei vari oggetti e delle piantine ha permesso di incassare l’insperata somma di 3.200 euro, che saranno spesi per riqualificare i bagni di via Euripide e di via Ghiglia, oltre a sistemare altri danni alle strutture, come le tapparelle rotte delle finestre, che il Comune, sebbene la scuola e i genitori abbiano sollecitato un intervento da mesi, ancora tarda a riparare.

Per l’occasione i bambini hanno dato

vita ad una bellissima mattinata di giochi e intrattenimento, un’atmosfera gioiosa che ha coinvolto anche genitori ed insegnanti. Non sono mancate neanche le attività sportive, ma soprattutto sono stati venduti fiori e piantine primaverili, torte, dolci e collane pregiate, giochi, libri e lavoretti fatti dai piccini della scuola dell’infanzia di via Menzio.

La festa ha trovato inoltre il sostegno di Don Gianfranco e dell’Associazione Culturale Axa Malafede, che oltre ad aver collaborato fattivamente alle varie attività, ha potuto organizzare il tesseramento e la votazione del logo dell’associazione. L’evento si è concluso con una lotteria e la distribuzione dei premi offerti da molti negozianti del territorio.

Lo spirito dell’iniziativa è nato dall’esigenza di rendere pubblica e di sensibilizzare l’attenzione di tutti nei confronti della scuola pubblica e di garantire un ambiente sicuro e salubre ai giovani studenti.

I genitori, soddisfatti per la buona riuscita della manifestazione, hanno ringraziato tutti e si sono impegnati a rinnovare l’appuntamento nei prossimi anni.

I ringraziamenti vanno estesi a tanti ma soprattutto a Marco Crosta, presidente del Consiglio del Circolo Didattico 305.

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Il compleanno è un giorno speciale ma tu Maurizio sei speciale ogni giorno.

Oggi 15 giugno 2012 ti auguro un felice e sereno compleanno.

Tanti auguri.

La tua dolcissima metà Maria Pia. 26 anni fa il giorno

23 maggio 1986 è nata una creatura veramente meravigliosa.

Sei tu dolcissimo Patrizio.

Un grandissimo augurio di un felice e sereno compleanno.

La tua mamma Maria Pia e il tuo papà Maurizio

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Una gita a... di Paola Scacciavillani infoacanto@gmail.com

Week end con motonave a Ponza, Palmarola e Zannone Appuntamento per il 22, 23, 24 giugno

Un week end con base in hotel sull’Isola di Ponza e da lì raggiungeremo con le imbarcazioni delle cooperative dei pescatori le isole di Palmarola e Zannone.

Ponza, la regina dell’arcipelago Ponziano, di origine vulcanica, incastonata nelle acque del Tirreno.

Ripercorreremo la sua storia, scoprendo testimonianze preistoriche, romane e borboniche. Navigheremo lungo le sue coste facendoci incantare dalle molteplici sfumature delle sue rocce, dai suoi faraglioni e dalle sue grotte.

PRIMO GIORNO: raggiungeremo l’imbarco a Terracina con il pullman, partenza dal Metro Drive In, piazzale Fonte degli Acilii alle ore 6 e dall’Eur, Obelisco Marconi (lato Museo Pigorini) alle ore

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6.15 arrivo a Terracina e imbarco sulla nave veloce alle ore 8.40 (70 minuti di navigazione) Ore 10 arrivo a Ponza, sistemazione bagagli in hotel e inizio visita guidata a piedi di Ponza porto. Ci imbarcheremo poi su una barca per fare il periplo dell’isola con soste per fare il bagno (Euro 18 circa a persona) Pranzo al sacco preparato a cura di ogni singolo partecipante. Pomeriggio visita guidata dell’isola in minibus (euro 6 circa a persona) Ore 18 rientro in hotel e tempo libero e cena in hotel.

SECONDO GIORNO: Isola di Zannone.

E’ l’unica isola dell’arcipelago ponziano ad essere inclusa nel Parco Nazionale del Circeo perchè intatta e selvaggia dal punto di vista naturalistico: è infatti disabitata, caratterizzata da un fitto bosco di lecci, diversi esemplari di mufloni e i resti di un monastero medievale. Questa escursione, in particolare, è subordinata alle condizioni del mare è quindi realizzabile solo con mare calmo.

Colazione in hotel e alle ore 10 partenza da Ponza per Zannone con barca turistica (E. 20 circa a persona) ore 10.45 arrivo a Zannone e inizio escursione guidata ore 13 circa pranzo al sacco preparato a cura di ogni singolo partecipante

pomeriggio dedicato ai bagni in mare e al relax ore 17 circa rientro a Ponza e tempo libero. ore 20 cena in hotel TERZO GIORNO: Isola di Palmarola, una delle isole più seducenti del mediterraneo con le sue bianche rocce che creano fondali di incredibile bellezza…

Colazione in hotel e alle ore 10 partenza da Ponza per Palmarola con barca turistica (E 20 circa a Persona) Giro dell’isola in barca e varie soste per il bagno e snorkeling Pranzo al sacco o, liberamente, nell’unico ristorante dell’isola “ ‘o francese” Ore 16 rientro a Ponza Ore 18.30 imbarco per Terracina Ore 19.45 arrivo al porto di Terracina dove troveremo ad attenderci il pullman che ci riporterà a Roma Costo Euro 290 comprensivo di: -pullman che ci accompagnerà da Roma a Terracina (venerdì) e verrà a riprenderci la domenica sera a Terracina per riportarci a Roma, -biglietto nave veloce Terracina/Ponza/Terracina - hotel a Ponza in regime di mezza pensione (pernotto, colazione e cena), - visite guidate per tre giorni con guida

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al nostro seguito per tre giorni.

Non sono compresi in questa cifra i costi per gli spostamenti all’interno dell’Isola di Ponza e verso Zannone e Palmarola che sono comunque indicati all’interno del programma e quant’altro non espressamente indicato nella descrizione del costo.

Per prenotare vedere i riferimenti in fondo alle pagine delle gite comunicando, sempre, al momento della prenotazione i propri numeri di telefono fisso e cellulare.

dall’Eur Obelisco Marconi (lato Museo Pigorini). Rientro in serata Il costo della gita è di Euro 50 comprensivo di pullman a/r, parcheggio, servizio guida e pranzo in un caratteristico ristorante della zona E’ escluso tutto ciò che non è espressamente indicato.

Per prenotare vedere i riferimenti in fondo alle pagine delle gite comunicando, sempre, al momento della prenotazione i propri numeri di telefono fisso e cellulare.

In … Mini crociera Gita per ammirare la fioritu- di un giorno a Giannutri ra della lenticchia e Isola del Giglio, a Castelluccio di Norcia con motonave Domenica 1 luglio

Mercoledì 4 luglio

Come ogni anno, i fiori sono i grandi protagonisti delle nostre gite primaverili e prima di dedicarci alle bellissime gite estive al mare e in montagna … domenica 1 luglio andremo ad ammirare la magnifica fioritura della lenticchia sulla Piana di Castelluccio di Norcia.

Durante il mese di giugno l’altopiano si trasforma in uno sterminato campo pieno di fiori bianchi, gialli, blu e rossi.

Con sullo sfondo i leggendari e misteriosi Monti Sibillini, il Pian Grande e la sua fioritura ci accoglieranno per una passeggiata liberatoria a ben 1300 metri sul livello del mare. Andremo alla scoperta delle leggende che hanno dato nome a luoghi come la Strada delle Fate, la Grotta della Sibilla, il Lago di Pilato... per tornare poi alla gustosa realtà di Castelluccio, famoso infatti per la produzione di lenticchie, una coltivazione che è sempre stata biologica, non per moda recente, ma per tradizione secolare. Tramite la coltivazione di questa varietà di lenticchia, i contadini del posto hanno anticipato di secoli l’agricoltura biologica.

Una mini crociera che possiamo considerare ormai un appuntamento fisso nelle nostre gite estive, con il ritorno dell’estate, riprendiamo ad organizzare le meravigliose mini crociere, di un giorno, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Sarà possibile godere di numerosi e stupendi bagni in acque incontaminate e limpide. Costeggiando le scogliere di Monte Argentario l’imbarcazione attraverserà le rotte naturali di delfini ed altri cetacei che, con un po’ di fortuna, potrebbe essere possibile osservare da vicino… Nelle acque cristalline di Giannutri, la più bella Isola dell’Arcipelago, sono previsti bagni a volontà, prima del pranzo sulla barca, preparato dalla cucina di bordo e tutto a base di pesce. La mini crociera toccherà poi l’Isola del Giglio dove potremo scegliere tra fare altri bagni o una passeggiata e un gelato visitando i vicoli di Giglio porto e il Castello arroccato rimasto intatto nel tempo.

PROGRAMMA Ore 8 partenza dal Metro Drive In (Piazzale Fonte degli Acili – Axa Casalpalocco) e alle ore 8.15 partenza

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PROGRAMMA ore 6.45 partenza con pullman dal Metro Drive In ore 7 partenza dall’Eur Obelisco Mrconi (lato Museo Pigorini) ore 9.30 imbarco e partenza dal molo di Porto S. Stefano con motonave da cro-

ciera. Navigazione costeggiando l’Isola di Giannutri e sosta nelle più belle calette per il bagno. ore 13.30 pranzo a bordo, tutto a base di pesce. ore 15 circa sbarco all’Isola del Giglio e, fino alle 17 circa, passeggiata libera con eventuale bagno ore 18.30 ritorno a Porto S.Stefano ore 20.30 circa rientro a Roma Costo comprensivo di pullman a/r, navigazione e pranzo a bordo: adulti € 80 e ragazzi fino a 10 anni € 65. E’ escluso dalla quota tutto quanto non espressamente indicato.

Per prenotare vedere i riferimenti in fondo alla pagina delle gite comunicando sempre al momento della prenotazione i propri numeri di telefono fisso e cellulare.

Per gli amanti della navigazione a vela proponiamo fine settimana con partenza il venerdì verso le ore 14 dal porto di Ostia, destinazione Ponza e Palmarola, in barca a vela 8 posti al costo di 300 euro tutto compreso. Per i particolari contattare i riferimenti in fondo alla pagina delle gite preferibilmente via e.mail Prossime gite nel mese di luglio: 11 e 12 luglio Isola di Ventotene e Isola di S.Stefano 18, 19, 20 ripeteremo la gita a Ponza, Zannone e Palmarola come da programma del 22, 23, 24 giugno Per leggere in anteprima i programmi delle gite di luglio sopraelencate scrivere e.mail a infoacanto@gmail.com

Per TUTTE le gite proposte in questa pagina Infoline: 339 54.67.212 o messaggio allo 06 50.91.38.05 infoacanto@gmail.com SI RICORDA CHE LA PARTECIPAZIONE ALLE GITE PROPOSTE IN QUESTE PAGINE E’ APERTA A TUTTI SENZA LA NECESSITA’ DI ESSERE ISCRITTI AD ASSOCIAZIONE ALCUNA

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Ripetizioni ogni materia elementari, medie, sino 4° superiore, ogni istituto o liceo

PRIMO TROFEO PODISTICO IN TREDICESIMO Un evento che ha riunito l'intero territorio di Alessandra Ricci

Preparazione esame orale maturità Recupero estivo debiti formativi

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Solo applausi per il Primo Trofeo Podistico del Municipio XIII, che ha visto la partecipazione di 21 società del territorio e che ha dato vita ad una iniziativa unica nella Capitale.

“E’ un progetto che vuole manifestare l’importanza dello sport e che abbiamo portato avanti con non poche difficoltà - ha spiegato Ezio Pietrosanti, presidente del comitato di quartiere Acilia Sud e ideatore dell’iniziativa - e dobbiamo ringraziare in primis tutti gli sponsor e il comitato dei commercianti di Acilia che ci hanno dato la loro massima disponibilità e hanno contribuito alla realizzazione di tutto questo”.

Il trofeo ha riunito cinque gare, svolte tra settembre 2011 e maggio 2012: la gara di Acilia (settembre), la 30 km del mare di Roma (ottobre), il Trofeo lidense (gennaio), la Cross Acque Rosse Ostia (feb-

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braio) e Per Antiqua Itinera Ostia Antica (maggio).

“E’ stata una manifestazione voluta e sentita da tutto il quartiere di Acilia - ha spiegato Giancarlo Innocenzi, assessore allo sport - iniziative come questa dimostrano la grande partecipazione non soltanto di un intero quartiere ma dell’intero territorio e speriamo di creare i presupposti per una manifestazione ancor più di qualità”.

“Vorrei ringraziare in particolare l’assessore Innocenzi per aver sostenuto tutti i runners - ha esordito Tognalini, presidente del Marathon Club questo trofeo ha avuto un successo notevole e abbiamo già numerose richieste di iscrizione per il prossimo”.

Il secondo ha visto l’inserimento di una gara a Dragona, di una gara a Casalpalocco e di una gara all’Infernetto, in quanto “il XIII Municipio non è solo Ostia, ma è anche l’entroterra”, come ha voluto sottolineare Tognalini.

Vincitrice del trofeo è stata la società Fartlek Ostia, sia per la categoria maschile sia per la categoria femminile. Al termine della premiazione i consiglieri Spanò e Bellavista hanno ringraziato il presidente del comitato di Acilia, Pietrosanti, “per essere riuscito a portare lo sport ad Acilia” e hanno espresso l’intento di realizzare un trofeo che riunisca tutti i municipi e hanno voluto marcare l’importanza del fatto che “lo sport non deve avere colore politico”.

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Associazione Infernetto Sicuro di Giosue Mirizio giosuemirizio@alice.it

PIANO PARTICOLAREGGIATO DELL’INFERNETTO Il 12 Aprile 2012 è stata una data storica per il quartiere visto che la Giunta Comunale ha approvato dopo otto anni di attesa il piano particolareggiato dell’Infernetto. Perché è storica proveremo a raccontarlo brevemente ai lettori spiegando come si è formato il quartiere durante questi anni. Fino agli anni 70 il

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quartiere. Ci siamo ritrovati e ci ritroviamo tutt’ora, pur avendo pagato gli oneri concessori dovuti e parliamo di centinaia di milioni di euro ad avere strade per la maggior parte impraticabili, un terzo illuminate solo recentemente, i marciapiedi sono una rarità, le scuole insufficienti, la raccolta delle acque piovane ha dimostrato tutta la sua fragilità con il nubifragio del 20 Ottobre scorso. Per il futuro sarà bene vigilare da parte di tutta la cittadinanza che gli oneri concessori che si verseranno per le future abitazioni non vengano parcheggiati nelle casse comunali bensì siano tutti spesi per le infrastrutture pubbliche del quartiere di cui abbiamo estremamente bisogno altrimenti senza servizi saremo sempre un quartiere residenziale a metà.

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quartiere era un borgo di circa quattromila anime, cresciuto spontaneamente senza un piano di urbanizzazione. Allora non esisteva speculazione edilizia in quanto erano tutti proprietari di piccoli lotti che costruivano essenzialmente per se e la propria famiglia. In quegli anni ci fu l’iniziativa di un pretore che sequestrò le costruzioni prive di licenza con l’intento di abbatterle tutte. Questo provocò la sollevazione degli abitanti che impedirono tutto ciò dimostrandone il carattere non speculativo ma di necessità. La vera svolta ci fu quando la giunta comunale, allora in carica, decise di risanare tutte le periferie di Roma ivi compreso l’Infernetto, realizzando la rete fognante e la rete idrica perché fino ad allora per l’acqua potabile ci si riforniva alle fontanelle pubbliche. Per mettere ordine al quartiere che stava nascendo il Comune decise di varare nel 1994 il piano regolatore, scaduto poi nel 2004 che non ha però considerato tutto il territorio lasciando numerosi piccoli proprietari di lotti senza la possibilità di edificare. Finalmente alla data del 12 Aprile 2012 con il piano particolareggiato approvato si darà la possibilità anche a chi da trent’anni attende di poter edificare legalmente. Con il piano regolatore del 1994 è partito un piano di sviluppo edilizio intensivo a cui non ha fatto seguito quello che doveva essere concomitante ossia la realizzazione dei servizi di

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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PARCO MOLAJOLI IN ATTESA DI CURE ORDINARIE di Vincenzo Galvani

Avevamo segnalato più volte lo stato di abbandono in cui versava il parco di via Bruno Molajoli nel quartiere Madonnetta.

Con il fondamentale appoggio del locale comitato di quartiere presieduto da Adriana Fornaro ci siamo interessati presso gli organi competenti e, vista la non grande partecipazione riscontrata, alcuni cittadini hanno deciso di effettuare qualche settimana fa una pulizia straordinaria.

Purtroppo, durante il periodo successivo alla bonifica è ripiombato nel degrado. Questo perchè alle pulizie straordinarie non sono seguite quelle ordinarie da parte degli organi competenti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’erba è ricresciuta rigogliosa e il parco è stato sommerso nuovamente di rifiuti di ogni genere. A farsi portavoce di questo stato di preoccupazione e malcontento è nuovamente il locale Comitato di

"SCANDALOSI I CONTINUI DISSERVIZI SULLA ROMA-LIDO" di Vincenzo Galvani

Notturni: “Inaccettabili i disagi che i cittadini subiscono quotidianamente” “Sono scandalosi i continui disagi che vivono i cittadini del municipio XIII a causa dei frequenti disservizi del trenino della Roma-Lido”, dichiara Giulio Notturni, coordinatore romano Giovani Cambiare davvero, commentando l’ennesimo problema verificatosi ieri. Sarebbe dovuto entrare in servizio un “nuovo” treno, un MD 200, in realtà già dismesso dalle metro A e B, ma dopo pochi metri il convoglio si è bloccato per un guasto all’impianto frenante. Ma la cosa forse più paradossale è che non si trovava un macchinista per portarlo in officina per la riparazione.

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“Altro che incremento del servizio come annunciato pomposamente dai vertici di Atac. I continui ritardi, stop, soppressioni e guasti sono

Quartiere: “Noi continuiamo a chiedere l’acquisizione dell’area da parte del Comune affinchè si possa mettere definitivamente la parola fine all’increscioso stato di degrado in cui versa questo meraviglioso giardino.

Inoltre vogliamo che una volta istituito il bando per l’assegnazione venga favorita una cooperativa di giovani disoccupati del territorio. Ci batteremo alacremente e preannunciamo una nuova pulizia del giardino per metà giugno”.

Intanto da parte delle istituzioni di Roma Capitale nella persona dell’Assessore all’Ambiente, Visconti, è stato preso il preciso impegno di “fare chiarezza sulla vicenda”.

assolutamente vergognosi e non accettabili per gli standard di una capitale europea qual è Roma, soprattutto in considerazione dell’aumento del prezzo del biglietto e della speculare abolizione degli abbonamenti mensili per gli studenti”, sottolinea l’esponente politico.

“Pur essendo discutibile il cosiddetto “salto al tornello”, ossia l’iniziativa messa in campo da alcune forze della sinistra per evitare di pagare il biglietto, condivido però l’idea che al rincaro non sia corrisposto un miglioramento del servizio. E’ tempo”, prosegue Giulio Notturni, “che tutte le forze politiche del municipio XIII si mobilitino per chiedere all’Azienda di garantire ai nostri cittadini il trasporto pubblico, che è un servizio fondamentale soprattutto in una città come Roma, congestionata perennemente dal traffico. I pendolari non hanno l’auto blu: la Roma-Lido resta l’unico mezzo di collegamento con la Capitale. E’ giusto che viaggino in condizioni dignitose”.

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L’ASSOCIAZIONE PRIMAVERA FORENSE SBARCA AD OSTIA L’Associazione Primavera Forense, iscritta al n. 322 del Registro degli Organismi di Mediazione e al n.178 dell’Elenco degli Enti di Formazione per Mediatori tenuti dal Ministero della Giustizia, con sede principale in Roma, Via Santamaura n. 46, una sede secondaria in Avellino e con uno sportello presso la Camera Civile al piano terra del Tribunale Civile di Roma, in viale Giulio Cesare 54/B, stanza 306 (ex decima sezione), dopo il grande successo avuto sin dall’inizio della sua attività di Organismo di mediazione, apre una sua nuova sede ad Ostia in viale Desiderato Pietri n. 36 per fornire il suo prezioso contributo in materia di definizione delle controversie mediante la mediazione, senza quindi necessità di sottoporsi ai tempi biblici della giustizia civile. Evidenziamo inoltre che l’assistenza di un legale in mediazione è facoltativa per le parti.

La mediazione civile è una valida ed efficace alternativa rispetto alle classiche aule del tribunale per la soluzione delle liti civili e commerciali. Dal 20 marzo 2012 la mediazione è divenuta obbligatoria anche in materia di condominio e di sinistri stradali, dopo esserla già divenuta, lo scorso anno, per locazione, comodato, affitto aziende, contratti assicurativi, contratti bancari e finanziari, risarcimento danno da responsabilità medica, successioni ereditarie, diritti reali, divisione, patti di famiglia, risarcimento danno a mezzo stampa o pubblicità.

In questa ottica, l’Associazione Primavera Forense è

stata tra le prime a Roma a impegnarsi offrendo i suoi servizi particolarmente attenti alle esigenze della cittadinanza e dell’imprenditoria laziale.

Il procedimento di mediazione non è soggetto ad alcuna formalità ed è protetto da norme che assicurano alle parti l’assoluta riservatezza rispetto alle dichiarazioni e alle informazioni emerse in quanto il mediatore è tenuto al segreto professionale su di esse.

L’introduzione della mediazione civile e commerciale quale strumento di risoluzione delle liti vertenti sui diritti disponibili ha segnato una riforma epocale deflazionando in maniera evidente le aule dei tribunali per importanti settori del diritto quali la proprietà, i diritti reali, le divisioni ereditarie, i contratti bancari, quelli assicurativi e la responsabilità medica.

I fatti, dunque, sembrano dare ragione a chi, sin dall’inizio, come l’Associazione Primavera Forense, ha creduto nell’effettiva utilità della media-conciliazione non solo come mezzo professionale per cercare una composizione amichevole per le controversie, ma anche come soluzione mirata a ridurre costi e tempi di una giustizia italiana sull’orlo del collasso.

Ora, con l’apertura della nuova sede in Via Desiderato Pietri n. 36, presso lo studio della dottoressa Alessandra Demuru, dottore commercialista e mediatore, responsabile della sede di Ostia del

CHERNOBYL: UNA TRAGEDIA CHE IL NOSTRO TERRITORIO NON DIMENTICA Quest’anno arrivano il 18 giugno. Si tratta di un gruppo di bambini, dai 7 ai 12 anni, provenienti dalla Bielorussia e accolti dal Ceu, Centro di Ecologia Umana, per un soggiorno terapeutico di un mese sul nostro litorale. Il 26 aprile 1986 un gravissimo incidente si verificò nella quarta unità della centrale di Chernobyl in Ucraina, a 12 km dal confine con la Bielorussia, provocando una delle peggiori catastrofi dell’umanità. Nonostante l’impianto non produca più energia, il quarto reattore è ancora saturo di elementi radioattivi e la protezione in cemento armato costruita in seguito all’incidente per circoscrivere le radiazioni, denominata “sarcofago”, non è in grado di garantire una reale situazione di sicurezza per le popolazioni. Di tutto questo ormai si parla molto poco, ma i volontari del Ceu, attivo nel XII municipio, certo non hanno dimenticato questo terribile evento.

Negli ultimi mesi ho partecipato ad alcune delle riunioni della onlus, che dal 2003 svolge, attraverso il progetto “Mai più Chernobyl”, questa attività di accoglienza, dando ai bambini bielorussi la possibilità di vivere un’ esperienza unica di integrazione affettiva e conoscenza di cultura e modalità di vita diversa dalla loro. Ospitati per i primi anni presso le stesse famiglie dei volontari, dal 2005 i bambini, soggiornano presso una 42

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struttura pubblica ( la scuola media di Via delle Costellazioni al Torrino) e godendo per un mese di un’alimentazione sana e dell’aria di mare ricca di iodio hanno la possibilità di ripartire in uno stato fisico di ritrovato benessere, per poter affrontare meglio il lungo inverno nel loro paese di origine.

Il soggiorno prevede visite in città, gite “fuori porta” e ai centri di attrazione di interesse per la loro fascia di età e naturalmente visite mediche specialistiche, volte principalmente alla prevenzione dei tumori tiroidei. A questo proposito si attivano l’ospedale Grassi di Ostia, che fornisce ai bambini la possibilità completamente gratuita di effettuare un check up completo e specialisti della zona che offrono visite gratuite a tutto il gruppo. I volontari del Ceu, lavorano durante tutto l’anno per le attività di fund-raising a sostegno del progetto: vengono organizzate tombolate natalizie, spettacoli teatrali, riffe pasquali, manifestazioni sportive, mercatini di quartiere.

Quello che più colpisce partecipando alle loro riunioni è la rete di solidarietà di cui, nel corso di dieci anni di attività, l’associazione è riuscita a circondarsi sul nostro territorio. Una rete che non solo coinvolge il XII municipio e quelli limitrofi, ma anche le istituzioni e le aziende locali. Per fare un esempio, il Cotral mette gratuitamente a disposizione i mezzi per portare ogni giorno i

l’Associazione Primavera Forense, istituita dall’Avv. Giovanni Giangreco Marotta, si affaccia sul parterre lidense per offrire il proprio contributo alla cittadinanza locale con il fine precipuo di essere sempre più di supporto e un punto fermo per i cittadini nella loro vita quotidiana.

L’iniziativa dell’Associazione Primavera Forense vuole pertanto essere di sostegno e di aiuto a tutte quelle persone e/o imprenditori locali che non sono in grado di sostenere i costi dei professionisti e consulenti e/o di attendere il lento e incerto corso della giustizia per ottenere il riconoscimento di un proprio diritto in modo invece decisamente celere.

Lo stesso Ministro della giustizia ha affermato che ‘’Le parti interessate devono comprendere che la mediazione e’ una soluzione vera del problema” “Risolvere il conflitto prima che arrivi sul tavolo del giudice per giacervi anni, rappresenta un sollievo sia per le parti, che possono vedere il loro problema risolto in tempi brevi, sia per la giustizia civile’’ Un segnale di fiducia forte, dunque, necessario tanto più ora che la mediazione obbligatoria è entrata in vigore anche in materia di RC auto e contenziosi condominiali.

L’associazione Primavera Forense vi aspetta numerosi presso la propria sede lidense in Via Desiderato Pietri 36 – Ostia Lido – Tel. 0656305003.

Associazione Primavera Forense Avv. Giovanni Giangreco Marotta

bambini al mare, dove hanno accesso gratuito alla spiaggia e ai servizi balneari. Dal 2003 ad oggi il Ceu ha ospitato oltre 100 bambini e ha mantenuto vivo l’entusiasmo necessario per portare avanti un’attività di grande impegno e responsabilità.

Per maggiori informazioni e per donare il 5 x 1000 all’associazione visitare il sito: www.ecologiaumana.org

mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

STORIE MIGRANTI La voce di Naré alla Festa dell’Arcobaleno Rubrica sull’Integrazione a cura della Scuola di Italiano per stranieri “Effathà” del Centro di Formazione Giovanile Madonna di Loreto L’esperienza dell’ospite di questo numero della nostra rubrica ci parla dei risultati dello sforzo comune intrapreso da diverse realtà del territorio nella realizzazione di iniziative volte a creare integrazione tra immigrati ed italiani. E’ da un accordo tra il Parco della Madonnetta ed il C.I.A.O. onlus (Centro per l’Integrazione, l’Accoglienza e l’Orientamento) che è nata la possibilità di far iscrivere ai corsi di calcetto alcuni ragazzi che non avevano la possibilità di frequentarli; nulla sarebbe stato possibile però senza l’intervento di alcune studentesse del Liceo classico Anco Marzio. Mhamud Uddin, sedici anni, del Bangladesh, ci racconta questa storia.

“Da quattro anni, cioè da quando sono arrivato in Italia, frequento la scuola d’italiano Effathà. Qui alcune studentesse dell’Anco Marzio sono state le mie maestre di lingua e mi hanno aiutato a fare i compiti quando ero più in difficoltà. Il sabato io e mio fratello Moin andiamo al Parco della Madonnetta, davanti casa, per giocare a calcio con la RestodelMondo, la squadra della scuola d’italiano: siamo entrambi appassionati di questo sport, ma purtroppo per via dei soldi la nostra famiglia non poteva iscriverci a scuola di calcetto. Sono state le ragazze dell’Anco Marzio a seguire un’iniziativa di raccolta fondi lanciata dal C.I.A.O. e a riuscire a mettere insieme i soldi per darci la possibilità di iscriverci alla

scuola di calcetto del Parco della Madonnetta. Così da dicembre io e Moin ci alleniamo due volte a settimana ed andiamo anche a fare le partite di campionato la domenica, è molto divertente! Certo la squadra forse non è andata benissimo, ma questa è una grande oportunità per uscire di casa e conoscere ragazzi italiani.

Il mio sogno? E’ diventare parrucchiere; frequento il secondo anno del corso di acconciatore al CIOFS (Centro di formazione professionale salesiano) di Ostia. A scuola ora mi trovo molto bene, ma ho passato dei momenti difficili quando facevo le medie a Casal Bernocchi, qui ho trovato dei ragazzi stupidi, che facevano i bulli con me solo perché ero straniero e non sapevo parlare la loro lingua e rispondere ai loro insulti. Una volta hanno anche alzato le mani contro di me… mio padre mi disse di non cercare di reagire, ma di tenermi alla larga da quei tipi: meno male, perché se avessi provato a fare qualcosa, da solo, sarebbe stato molto peggio. Ancora oggi quando cammino per strada mi guardo bene intorno e cerco di evitare quei gruppi di ragazzi che capisco potrebbero avere qualcosa contro un immigrato… anche se non capisco perché ce l’hanno con noi. Penso che siano persone che si lasciano influenzare da una mentalità chiusa, per questo motivo mi piacciono molto invece quelle iniziative volte a creare l’incontro interculturale, come la festa dell’Arcobaleno al Parco della

Madonnetta alla quale ho partecipato con entusiasmo… Ho anche parlato sul palco, la gente mi ha applaudito quando ho detto che se potessi cambierei la legge sulla cittadinanza, perché è troppo difficile per noi diventare cittadini italiani, dobbiamo aspettare dieci anni, quando va bene! Io e mio fratello Moin abbiamo partecipato con il C.I.A.O. alla campagna di raccolta firme “l’Italia dono anch’io” proprio per presentare una legge d’iniziativa popolare che intende rendere più facile l’accesso alla cittadinanza italiana. E’ stato interessante stare in piazza San Leonardo ad Acilia e confrontarsi con le persone su questo tema, certo non tutti sono d’accordo, un signore addirittura si è messo ad urlare contro di noi… del resto ognuno ha il suo pensiero, ma sono convinto che queste occasioni di confronto servano a conoscerci meglio.

Un altro momento bello è stato quando siamo andati con Moin all’Anco Marzio a raccontare la nostra esperienza da immigrati, ero emozionato a parlare in classe davanti a tante persone… e soprattutto davanti a così tante belle ragazze!”.

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OSTIA ANTICA, UN CENTRO COMMERCIALE AL POSTO DELLA SCUOLA? di Stefania Viglione - stefania.viglione@yahoo.it

L’interrogativo di Sandro Lorenzatti, Coordinatore Sel in XIII Municipio “Condividiamo e rilanciamo le preoccupazioni di Gioacchino Assogna, presidente

di Sos soccorso cittadino, il quale segnala il rischio che ad Ostia Antica, in via Evans, si voglia realizzare un centro commerciale al posto di una scuola materna”.

Lo afferma Sandro Lorenzatti, Coordinatore Sel in XIII Municipio. “La questione - prosegue Lorenzatti - sarà

oggetto di una interrogazione regionale con la quale il chiederemo conto al Comune dei tempi di realizzazione della scuola (interrotti per il ritrovamento di scavi archeologici che determinarono lo spostamento della scuola), e se corrisponde a vero che nell’area i proprietari vogliano davvero realizzare un centro commerciale. Se così fosse si tratterebbe di un vero e proprio schiaffo alla nostra comunità che non ne può più di centri commerciali ed ha bisogno di strutture scolastiche, soprattutto materne”.

LICEO LABRIOLA, SUCCESSO PER IL "CONCORSO DI FILOSOFIA" di Tania Servidei - tania.servidei@gmail.com riflessione filosofica”.

Adriana Vartolo: "Grande attenzione degli studenti verso il mondo civile e istituzionale" “Sono rimasta meravigliata dal tema così impegnativo e allo stesso tempo così attuale”. E’ quanto afferma Adriana Vartolo, presidente del Consiglio del XIII Municipio, in occasione della prima edizione del “Concorso di Filosofia” che si è svolta al liceo Labriola di Ostia e a cui ha preso parte anche il consigliere provinciale Piero Cucunato. Il tema di quest’anno era: “La politica e la morale nella

“Mi rivolgo ai giovani – spiega Varatolo - e alla necessità di etica di cui questa società ha un costante bisogno. Le istituzioni in questo hanno una grande responsabilità, dovendo per ruolo esse rispondere a criteri di correttezza, onestà e lealtà. È stato anche importante e notevole il coinvolgimento degli studenti che hanno affrontato il tema nei suoi diversi aspetti e ciò dimostra un’attenzione verso il mondo civile e delle istituzioni”.

“Per questo – conclude il presidente del

Consiglio – ho personalmente invitato i ragazzi a prendere parte a un Consiglio municipale, sottolineando come sia dalla partecipazione collettiva che nasce la buona e sana politica. Ringrazio anche la scuola e la dirigente scolastica, Daniela Benincasa, che ha sempre un occhio attento e sensibili a iniziative del genere e all’associazione Observo Onlus e il suo presidente Salvatore Fiaschi, ideatore e promotore della manifestazione”.

UN MARE DI POESIA, VIII EDIZIONE DELLA FESTA DEL LIBRO di Tania Servidei - tania.servidei@gmail.com

Al via l’ottava Festa del Libro e della Lettura di Ostia, che si svolgerà a piazza Anco Marzio sabato 30 giugno. L’Associazione culturale “Clemente Riva” di Gianni Maritati ha scelto come titolo per questa edizione “Le Parole della Solidarietà”. Il tema della solidarietà, infatti, caratterizza l’evento cui parteciperanno le associazioni che aderiscono al progetto di volontariato del municipio XIII “Nessuno Escluso”. Oltre al mercatino dei libri, il cui ricavato andrà in beneficenza ci sarà l’esposizione di alcune opere degli artisti Letizia De Rosa e Pietro Olivieri, detto “Il Maestro delle sabbie”. Sono previste anche delle presentazioni di libri, tra cui “L’Orologio Parallelo” di Michele Gentile, Cinzia Baldini e Monica Baldacchino e l’ultimo libro di Sandro Capodiferro dal titolo “Fiori di Agave sulla Collina delle Fate”.

Interverranno alla Festa l’Assessore alle Politiche Sociali Lodovico Pace e il giornalista e scrittore Salvatore Spoto, che parlerà del suo libro, “L’altra Roma.”

Il momento culturale più importante della Festa sarà la premiazione della quarta edizione del concorso “Un Mare di Poesia”, per componimenti a tema libero per bambini e ragazzi, studenti delle 44

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scuole primarie e medie inferiori. Dopo il successo dello scorso anno, il Premio, indetto dall’Associazione “Clemente Riva” e organizzato in collaborazione con la Casa editrice Dpc di Raffaella Ravano, si trasforma e diventa a carattere nazionale, coinvolgendo tutti i bambini e i ragazzi d’Italia. Questo concorso letterario nasce con l’intenzione di stimolare la fantasia e la creatività dei più piccoli dando loro la possibilità di comunicare liberamente i propri sogni e le proprie emozioni.

“Un Mare di Poesia – ha affermato Michele Gentile, responsabile del Premio - ci ha donato nel tempo tantissime soddisfazioni, facendo vivere agli organizzatori, al pubblico a agli stessi ‘poeti in erba’, momenti preziosi di gioia e fratellanza”.

Per partecipare i concorrenti dovranno inviare l’opera, entro sabato 9 giugno 2012, all’indirizzo e-mail michelegentile2008@libero.it oppure tramite posta prioritaria all’indirizzo Michele Gentile – Viale dei Promontori, 330 - 00122 Ostia (Roma), indicando nome, cognome, indirizzo, data di nascita, recapito telefonico e classe frequentata.

Ogni partecipante potrà inviare una sola opera. La

partecipazione è libera e gratuita. Le opere pervenute saranno selezionate da una giuria appositamente designata, il cui giudizio sarà inappellabile e insindacabile.

La giuria sceglierà tre opere e nella finale, che si terrà a piazza Anco Marzio ad Ostia alle ore 17.00 di sabato 30 giugno, verranno proclamati i vincitori ai quali verranno assegnate delle coppe. I premi dovranno essere ritirati personalmente o tramite un rappresentante con delega scritta. In caso di assenza, il premio sarà assegnato al finalista immediatamente successivo. Gli altri finalisti, dalla quarta alla decima posizione, riceveranno una medaglia e un attestato di partecipazione.

Per informazioni e contatti visitare la pagina web http://festadellibrodiostia.wordpress.com oppure la pagina FaceBook “Festa del libro e della lettura di Ostia”. Il sito web del Premio “Un Mare di Poesia” è http://unmaredipoesia.jimdo.com/

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VINCITORI PREMIO LETTERARIO IL TELESCOPIO 2012

NARRATIVA

LIBRI POESIA

RACCONTI

PRIMI CLASSIFICATI DE GREGORIO ROBERTO; LEONE ENZO; TALIANA DANIELA

PRIMO PREMIO EX AEQUO ROMANI REMIGIO; IANNE MICHELE; ANDRENACCI SILVANA SECONDO PREMIO EX AEQUO RUSSO MARIO; CILLI ROSSANA; DE MATTIA MARINA TERZO PREMIO EX AEQUO LEPORI LILIANA; CONTE PASQUALINA; MADEDDU IOLANDA

GIORNALISMO DE DONATO MARGHERITA

PREMIO ALLA CULTURA PRIMI CLASSIFICATI CECCAROSSI MARIA; MONTESANO LICIA; CONTI ALESSANDRA SECONDI CLASSIFICATI RAMPELLO GIUSEPPE; STAFF ASILO; PIERANTONI FULVIO TERZI CLASSIFICATI AGATI NADIA; PACETTI GIOVANNA; PERONI RICCARDO;TROIANI ALESSANDRO

PRIMO PREMIO EX AEQUO GIAMMARINI NANDO ;SERVIDEI TANIA; MARINUCCI ELENA SECONDO PREMIO EX AEQUO SOLARINO DANIELA; MAURO BIANCA; TROPIA GAETANO TERZO PREMIO EX AEQUO STELLA COMETA OLGA; TRIZlO BENEDETTA;QUINTILIANO ANNA

POESIE ROMANESCHE D'ARPINI MARCELLA; SPALVIERI FLAVIO;ANGELINI STEFANIA

TERZI CLASSIFICATI QUINCI VALENTINA; ORFEI LORENA; SANTARELLI OSVALDO; PAOLINI ANNA; SIMONELLI ROSA

STUDENTI PREMIATI LOCKMAN GIULIA ;MARGHERI CATERINA; SCROCCA FLAVIA

ISTITUTO FOSCOLO VULCANO AGNESE; DI PAOLO MARCO ISTITUTO ARCHIMEDE PETRUCCELLI LAURA; MONACO GIAMMARCO; DE MARCHI CHIARA; GAI VALERIO; ADDARI FLAVIO; TUCCI ZAIRA; OREFICE ALESSANDRO; MALTAGLIATI SERENA; CARATELLI GIULIA SCUOLA ELEMENTARE “G. CARDUCCI” ALUNNI V^ A SARCUNO MARIO; POGGI SARA ; MOSCONI SOFIA ;GUIDI MATILDE; BOLDRINI ARIANNA ;ROSSETTI LUCREZIA ;MASCIOLINI MARCO; COPPITELLI FRANCESCO; MARIANESCHI NICCOLO' ;FREGIONI GIULIO

PREMIO ALLA CULTURA

SECONDI CLASSIFICATI D'URSO GIOVANNA; CATALDI ANNA

TERZI CLASSIFICATI MONTEFIORE SERGIO;PANCALDI AMOS

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SECONDI CLASSIFICATI RADWAN GABRIELE;CARRETTI GUGLIELMO; AIELLO FILIPPO

POESIA

SECONDI CLASSIFICATI FERRARI ALESSANDRA; FERRARI EMANUELA;BALDUCCI DONATELLA

Cell. 347 330.30.06

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TERZI CLASSIFICATI DI FIORE ROSA; OLINA OLGA

PRIMI CLASSIFICATI RICK BOYD; DANA ROBERTO

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PRIMI CLASSIFICATI MONTAGANO DIANA ;SCIPIONI SERENELLA; PAOLUCCI FRANCO

SECONDI CLASSIFICATI CARRARINI ANTONELLA;RULLI NUCCIA;

PRIMI CLASSIFICATI MEZZABARBA ROSSANA; DI IACONI ELISABETTA; ANGELINI MARINA

LIBRI NARRATIVA

PREMIO SPECIALE "IL TELESCOPIO"

SCUOLA MEDIA “ALESSANDRO MAGNO” MEOLA SOFIA (3^ D) ;PIETROPAOLO ELISA (3^ A) ; PULEDDA CAROLA (3^ A); BLOEMENDAL GIORGIO (3^ A) ; SERRI FEDERICO (3^ A);BECCARIA LIVIA (3^ A); BECCARIA IRENE (3^ A); BRANCIA ELISA (3^ E);SANCHIONI ALBERTINA (3^ B); PONZANI SARA (1^ C); GARRAT REBECCA (1^ C); DEL VILLANO LUCIA (1^ C); CACCAMO ILARIA (1^ C); LUPI VALERIO (1^ C); NOORANI YASMEEN (2^ O); STIVALETTA RICCARDO (2^ O);NISTOR LORENA (2^ O);ALFANO MANOLO (2^ O); CASSERI GIULIA (2^ O)

Insegnante qualificata, lunga esperienza, impartisce lezioni di inglese anche a domicilio (preparazione esame di maturità ed esami di riparazione) CHIAMARE 349/4714415

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SLALOM TRA LE BUCHE DI VIA DI CASTEL PORZIANO, DOVE SONO GLI INTERVENTI PROMESSI?

Spettacoli e divertimento accendono l’Infernetto

di Vincenzo Galvani

di Simona Di Michele

Con giugno alle porte, sono innumerevoli gli eventi previsti nel XIII Municipio. Un esempio brillante è rappresentato dall’iniziativa Infernetto Infesta, promossa dall’associazione culturale La Rosa del Parco e patrocinata dal Comune di Roma.

E’ il presidente dell’associazione, Massimo Gallus, a raccontarci cos’è e come è nata l’idea di realizzare le diverse attività di intrattenimento ideate dall’associazione per il territorio del XIII.

“La situazione in cui versa il manto stradale di via di Castelporziano è grave e richiede interventi urgenti al fine di tutelare gli automobilisti i pedoni ed i ciclisti”.

Questo l’amaro sfogo di Giosuè Mirizio Presidente dell’Associazione Infernetto Sicuro, in merito alla questione sicurezza che vede coinvolta l’arteria più importante del quartiere. Una situazione incresciosa che non smette di destare stupore e preoccupazione tra i residenti della zona.

“La strada è lunga circa quattro chilometri e collega tutto il quartiere. Purtroppo, nonostante rivesta questa ruolo, è tenuta in uno stato di profondo abbandono. Le buche mettono a dura prova anche le ruote degli autobus che la attraversano e molti cittadini rischiano di subire danni alle proprie automobili”.

A molti viene da chiedersi come mai non si provveda alla manutenzione della strada e se lo stato delle cose non metta a serio rischio e pericolo l’incolumità dei tanti ciclisti che per necessità o virtù attraversano la strada ogni giorno rischiando la vita.

“Deve essere primaria intenzione da parte delle istituzioni - continua Mirizio - porre al centro dei propri sforzi la sicurezza dei cittadini. I pedoni ad esempio in alcuni tratti non possono fruire di adeguati attraversamenti”.

L’amministrazione da parte sua aveva assicurato nella persona dell’Assessore ai lavori pubblici Amerigo Olive che per la strada sarebbero giunti investimenti corposi e organici per il manto stradale e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. Ma a tutt’oggi, possiamo solo constatare, l’arrivo di nuove buche.

“La nostra associazione La Rosa del Parco – ci racconta Gallus – nasce il 4 aprile del 2011 da un’idea condivisa con il vice Presidente Pietro Moro. La finalità è quella di sviluppare progetti culturali in questo quartiere, dove tutti siamo cresciuti.

Personalmente conosco ogni centimetro quadrato del territorio – confida Massimo – e ho sempre sognato di fare qualcosa che lo valorizzasse il più possibile”. L’associazione vanta uno staff di persone in continuo fermento, che aiutano e sono parte integrante della struttura, da Paola Ferrone a Giorgia Conti a Elisabetta Zappavigna, insieme a tanti altri che danno il loro contributo con grande slancio.

Ma arriviamo ad Infernetto Infesta. Cosa rappresenta e cosa offre l’iniziativa? “La nostra associazione vede l’arte come un mezzo prioritario di espressione, nonché un efficace strumento di stimolazione e sviluppo per il nostro territorio – spiega il presidente – Infernetto Infesta, che quest’anno si terrà l’8, il 9 e il 10 giugno in via Castello Tesino, è uno dei nostri primi eventi importanti sul territorio che sviluppiamo con artisti locali ‘non famosi’.

L’obiettivo è dare voce alle grandi risorse che abbiamo ‘In Zona’”.

Come si legge dal profilo Facebook dell’iniziativa (https://www.facebook.com/infesta), la festa sarà una full immersion di tre giorni in stand enogastronomici (e non), divertimenti per bambini, concerti con musica dal vivo, sfilate di moda. E per il futuro, che programmi ha l’associazione? “La Rosa del Parco vuole essere un punto di riferimento per organizzare manifestazioni ed eventi particolarmente originali – torna a spiegare Massimo Gallus – A settembre saremo al parco divertimenti Magicland Rainbow, insieme alla Rosa del Dessert e a ‘Torte’, la rivista dei peccati di gola, per una gara di aspiranti cake designers. Ma non mancheranno altre sorprese sul nostro territorio…”.

In attesa delle prossime sorprendenti iniziative, l’appuntamento di giugno con Infernetto Infesta è già assicurato.

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“OSTIA VISTA DALL’ALTO”, IMMAGINI E STORIA DI UNA CITTÀ di Veronica Satgia Una sintesi perfetta tra volo e mare. È questo il connubio presente in “Ostia vista dall’alto”, l’affascinante libro che racconta la storia del litorale romano tramite un percorso fotografico che parte dagli anni ’20 fino ad arrivare ai giorni nostri.

Scatti immortalati da idrovolanti, dirigibili, elicotteri e altri velivoli che in poco meno di un secolo di storia hanno attraversato i cieli del litorale romano. È di questo tipo lo schizzo del nostro mare proposto nel volume scritto dal giornalista Giulio Mancini, con la consulenza scientifica di Oreste Albarano e la collaborazione dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Tante le curiosità che si possono scoprire nel manuale, tanta la storia, gli eventi e i progetti che portano all’urbanizzazione attuale. E la piacevole scoperta – o meglio, riscoperta – di alcuni edifici storici di Ostia, che erano già lì, ottant’anni fa.

Sono la chiesa di Regina Pacis, il Palazzo del Governatorato e la posta centrale.

Suggestive immagini che raccontano la crescita di una cittadina costiera urbaniz-

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zata, ricca e variegata come è la Ostia di oggi. Nel libro l’excursus parte dagli albori, illustrando la nascita e la crescita degli insediamenti e delle costruzioni, a partire da qualche casupola sul lungomare, dai primi stabilimenti balneari, dai ripetuti pontili in legno, fino ad arrivare all’attuale insediamento urbano, con un litorale cementificato e fitto di abitazioni e fabbricati. Il volume racconta, inoltre, lo sviluppo della balneazione – fiore all’occhiello delle località marittime – mostrando il “panettone” (la cupola a mare dello stabilimento Roma), che si erge imponente in tutte le foto antecedenti al 1943, quando viene distrutto dai tedeschi in ritirata. Ma dagli anni ’50 è un altro l’elemento a dare spicco alle preziose immagini della fototeca nazionale: “il Pontile di Ostia in tutto il suo splendore”, come lo definisce l’autore. È un’immagine del 1944 scattata da un pilota della Raf a far capire quanto Ostia sia stata partecipe degli eventi storici del territorio. Una preziosa testimonianza che mostra i danni causati dalla ritirata tedesca: per evitare lo sbarco degli alleati il Pontile è stato spezzato in due e nelle strade si possono vedere dei muretti

check-point elevati per impedire l’accesso dal lungomare alle vie interne.

Dal candore delle foto che mostrano un litorale quasi spoglio, passando per il primo “Ostia Air Show” e spiegando molti dei fenomeni che contraddistinguono la località costiera e che la interessano ormai da tempo, come l’erosione e la ritirata disastrosa della spiaggia, con conseguenti interventi, fino ad arrivare ai giorni nostri. Una storia costellata di idee geniali che hanno arricchito la zona e scelte quasi casuali, delle quali si può fare facile lettura anche grazie alle rare proposte fotografiche.

Un volume che fa rivivere un litorale differente a chi lo ha visto cinquant’anni fa e che lo fa vedere e lo spiega a chi non immaginava la storia, le motivazioni e le scelte che si trovano dietro all’attuale cittadina che si mostra attualmente ai nostri occhi.

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“MARE CHIUSO” ALLA BIBLIOTECA ONOFRI di Tania Servidei - tania.servidei@gmail.com

“La Festa dell’Arcobaleno–Io non ho paura dei colori”, evento sull’intercultura promosso dall’associazione Ciao onlus - Scuola di italiano Effathà, quest’anno si è aperta con la proiezione del film documentario “Mare chiuso” il 18 maggio presso la biblioteca Sandro Onofri di Acilia.

“Siamo onorati - ha affermato Bruno Maggi, responsabile della biblioteca Onofri - di aprire le porte in orario serale, quindi in via del tutto eccezionale, ad un evento che tratta con profonda umanità i temi dell’immigrazione, dell’ intercultura e dell’integrazione”.

“Quattro anni fa – ha raccontato Emiliano Boschetto, presidente dell’associazione Ciao Onlus - la Festa dell’Arcobaleno nacque come risposta ad una serie di violenze contro ragazzi migranti che si erano verificate in zona. La nostra risposta fu di apertura contro chiusura, accoglienza contro violenza. ‘Io non ho paura dei colori’ è stata ed è la nostra risposta”.

Apertura contro chiusura; accoglienza contro violenza.Un racconto di grande dolore e

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dignità quello del documentario “Mare chiuso”, che mostra le conseguenze degli accordi bilaterali tra Italia e Libia. Prodotto da ZaLab, realizzato con il sostegno di Open Society Foundations e con il patrocinio di Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e Amnesty International Sezione Italiana, il film è una toccante denuncia contro i respingimenti degli emigranti in cerca di libertà in Italia. Tra il maggio 2009 e il 2010, infatti, le barche dei migranti sono state intercettate nel canale di Sicilia e sistematicamente ricondotte in Libia, dalla marina militare e dalla guardia di finanza italiana. In territorio libico non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze sui migranti africani.

Molti dei respinti erano richiedenti asilo. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha recentemente condannato l’Italia per aver violato la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Non si è mai potuto sapere ciò che realmente succedeva ai migranti durante i respingimenti, perché nessun giornalista era ammesso sulle navi e perché tutti i testimoni sono poi stati destinati alla detenzione in Libia.

mati sono i respinti africani a descrivere esattamente cosa è accaduto su quelle navi.

I racconti sono senza voce narrante esterna, tutti in prima persona e nella lingua madre dei protagonisti (con sottotitoli in italiano), al fine di favorire un racconto intimo e completo della loro esperienza.

Al dibattito “L’Italia che respinge, l’Italia che accoglie” che si è aperto dopo la proiezione, è intervenuto il deputato del Pd Andrea Sarubbi. “Credo che alcune cose si possano comprare e altre no. I diritti umani – ha concluso Sarubbi - non si possono comprare. Le vite umane non si possono comprare, perché non hanno prezzo”.

A conclusione della serata agli ospiti è stata offerta da “La cantina socievole” una degustazione ed è stato presentato il corso “Cucina Socievole”, esperienza nata dall’incontro tra lo chef Mauro Sgrosso e gli studenti della scuola di italiano per stranieri “Effathà”.

Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia migliaia di migranti africani sono scappati e tra questi anche profughi etiopi, eritrei e somali che erano stati precedentemente vittime dei respingimenti italiani e che si sono rifugiati nel campo UNHCR di Shousha in Tunisia. Il registi Andrea Segre e Stefano Liberati li hanno incontrati e hanno realizzato questo film-documentario fatto di interviste frontali, video dell’attraversamento, riprese del processo. Nelle interviste-fil-

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I DIALOGHI DI CATARELLA di Edoardo Foti edoardo.foti45@libero.it Non sempre la naturale predisposizione al buonumore ti protegge dalla possibilità di stare lontano dai fatti incresciosi della vita. Qualche volta ci vai quasi a sbattere contro e finisci per provare una sorta di empatia e turbamento se a viverli sono delle persone amiche. L’altro giorno con Aurelio e Carla a momenti ci pestavamo i piedi l’un l’altro all’uscita della farmacia del centro commerciale Le Terrazze, a Casal Palocco. Ero attento a sentire la musica in cuffia, soprapensiero, contemporaneamente anche loro uscivano dalla farmacia con la mente altrove. L’imbarazzo si disperse subito grazie al piacere dell’incontro casuale, forse desiderato. Ci poteva scappare un pestone e un bernoccolo. <<Catarella, ho pensato a te proprio ieri>> chiosa Aurelio, e mentre mi fa partecipe di una quasi telefonata, rimasta nel limbo delle intenzioni, io gli faccio con la mano il segno del telefono all’orecchio per ribadire che mi avrebbe fatto piacere. <<Lo so, hai ragione, sono un testone. Di solito agli amici

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telefono se sto con lo spirito sereno. Non mi va di tediarli con i miei problemi.>> Mentre lo ascolto non posso fare a meno di notare Carla che non sa dove mettere gli occhi: guarda le scarpe, il negozio a destra, il bar a sinistra, il palmo della mano. E allora mi convinco che per loro è il classico periodo in cui “due più due” non fa quattro neanche a spintoni. Faceva caldo, avevo camminato veloce ed ero accaldato, allora li ho invitati a sederci sul bordo di una delle due vasche con fontane, che fanno da ornamento al centro residenziale. Finisco per puro caso tra loro due.

Interrompo l’imbarazzo <<Se dite qualcosa che assomiglia a “che bella giornata di sole, finalmente” vi lascio qui e me ne vado>> sentenzio bonariamente, e incrocio le braccia. Carla mi passa una mano sulla spalla e fa <<La giornata è bella ma potrebbe andare meglio>> ed Aurelio, a seguire <<Simona ha lasciato il marito ed è tornata a casa da noi da circa un mese. Quel disgraziato la maltrattava, l’ha schiaffeggiata più volte, e noi non sapevamo niente. Non ci ha mai detto niente. Maledizione.>> Il racconto dell’uno spesso si incrocia con le osservazioni dell’altra e, a quel punto, i racconti si sommano, rompono gli argini e diventa un fiume in piena, un fiume di rabbia, rancore, stupore, desiderio di rivalsa. Simona è la figlia minore. Il figlio di trentacinque anni vive e lavora in America da alcuni

anni. Simona è una ragazza splendida, laureata in biologia con il massimo dei voti. Si è sposata da due anni con un ragazzo di trentadue, già coinvolto da tempo nell’attività dell’azienda del padre, dopo una laurea in economia. Sembrava un matrimonio da favola. Invece anche nelle favole la coppia scoppia. Scoppia, in questo caso, perché il ragazzo scambia l’amore con il possesso, proprietà personale, che sia una fidanzata, la moglie, o l’orsetto con cui si andava a letto a tre anni. Prima di sposarsi sembrava un ragazzo a modo, come si diceva nel secolo scorso. Possesso e amore però non vanno d’accordo. Il ragazzo non vuole figli perché sono pensieri, ostacoli, non ancora pronto ad assumersi responsabilità del genere. Si mette di traverso quando la giovane moglie, nel frattempo che lui diventi adulto, esprime il desiderio di mettere a frutto i suoi studi e raggiungere un gruppo di colleghi universitari, che già svolgono ricerca. Lui però è geloso. Iniziano incomprensioni e contrasti. E qui esce fuori l’indole autentica dell’adolescente immaturo. Simona torna a casa con il viso pieno di lividi, impaurita e sconvolta. Da qualche parte ho letto che le donne vittime di violenze, talvolta con tragedia, sono state quasi sessanta dall’inizio dell’anno. Alcune di loro proprio vittime nell’ambito della famiglia. Mi tengo per me la notizia e non aggiungo altra miseria umana e paure. Vorrei urlare. <<Se dico che è andata bene, nonostante tutto, voi non mi mandate a quel paese, vero?>> e continuo, << Simona è giovane, ha tutta una vita per realizzare i sogni, se stessa, e trovare un uomo. Sempre più merce rara, purtroppo.>> A quel punto Aurelio tira fuori una frase di quelle che si appuntano da sole nella mente, anche se sei disattento <<Se vuoi vedere una persona cattiva davvero, devi far diventare cattiva una persona buona. E io non sono una persona cattiva>>. Sto per dire qualcosa, lui continua e aggiunge <<Non vedrà più mia figlia. Non è un mia imposizione, è una sua libera scelta, che ci rassicura. Andrà a fare ricerca all’estero. Questo tipo di persone chiedono perdono, piangono, si mettono anche in ginocchio e vogliono un’altra chance. Se la ottengono, si riprendono la vittima, e dopo un po’ ricominciano peggio di prima. Non cambieranno mai.>> Gli avrei dato lo stesso consiglio.

Meglio così. Sono scelte difficili e molto personali. Ma approfitto per esprimere una mia più che decennale convinzione. <<Sono fermamente convinto che andrebbe ribadito spesso in famiglia e a scuola il concetto di madre, che sia terra madre o donna madre, entrambe danno frutti. Tutti, uomini e donne, iniziamo il loro percorso di vita nel corpo di una donna. La donna ci metterà al mondo con fatica, dolore e tanto amore. Questo miracolo dovrebbe convincere tutti a usare maggior rispetto, sempre.

Penso che la maggioranza dei ragazzi, maschi e femmine, siano consapevoli di questo valore. In caso contrario, se l’incompatibilità è conclamata, ognuno deve civilmente riprendersi la propria libertà, senza drammi. Ripeto, andrebbe insegnato a scuola e in casa>> Ci salutiamo poco dopo calorosamente. Da un po’ di giorni ci sentiamo spesso. La loro vicenda evolve positivamente. Sarebbe ora di metterci una pizza sopra.

E’ in programma

mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

“IL DITTATORE” DI CARLO COLASANTI di Tania Servidei tania.servidei@gmail.com

Vincitore del premio letterario “Un libro nel cassetto” 2011, il libro di Carlo Colasanti, “Il dittatore”, racchiude nel titolo due parole: ditta e attore. Sono parole riferite al personaggio principale del romanzo, Augusto Stresa, il quale vuole essere il protagonista assoluto della ditta dove lavora. Agisce in modo rigido e dittatoriale, imponendo a tutti i costi quello che è il suo pensiero senza ascoltare gli altri. La sua rigidità nasconde un’insicurezza caratteriale: non ascolta gli altri perché ha paura che le motivazioni che sono dietro alle sue scelte non siano abbastanza valide per essere portate avanti.

Augusto è descritto come un uomo assai bizzarro e caricaturale: “I suoi piedi segnavano costantemente le dieci e dieci. I capelli pettinati all’indietro, vaporosi come un’onda notturna che s’infrange sulla riva, non si erano mossi di un millimetro nonostante l’intensa giornata lavorativa. La sua passione per i completi gessati dai colori vivaci e le scarpe a punta, lo rendevano riconoscibile anche tra una folla metropolitana, un piccolo Little Tony vestito come il figlio di un boss della mafia siciliana alla prima comunione”.

Augusto è presente in tutte le pagine del libro sia direttamente che indirettamente. Lascia il segno, un segno negativo nei vari ambiti in cui agisce, sia aziendali che familiari. A lavoro“l’obiettivo principale di tutti i suoi dipendenti era di non farsi trovare in difetto” perché Stresa era sempre pronto ad intervenire se qualcuno non rispettava gli standard lavorativi. La sua filosofia era “Tutti sono colpevoli fino a prova contraria”.

E’ un capo capace di sconvolgere un’organizzazione aziendale rodata da decenni di successi.

Come marito è distratto, detta regole e rimprovera sua moglie per ogni azione che non si allinea perfettamente al suo modo di intendere la vita familiare. Ogni pensiero diverso, ogni opinione che non combaci con la sua, viene combattuta come un virus, fino ad essere eliminata. Al suo passaggio tutto intorno a lui sembra appassire. Nonostante ciò Augusto va per la sua strada, convinto che solo ferree regole possano fare il bene di tutti. Il Dittattore sembra averla vinta, tutti si lamentano segretamente, ma nessuno ha la forza di opporsi, finché un giorno si celebra il suo funerale.

Il romanzo si apre proprio con la scena del funerale, dove nessuno sembra soffrire. Molte persone sono presenti quasi per festeggiare la libertà e la pace ritrovata con la sua assenza. Senza di lui tutti vivevano un sentimento di libertà.“L’aria sembrò a tutti più pura e pulita, rispetto alle esalazioni tossiche sprigionate dai

diktat di Augusto”. Le circostanze della sua morte fanno pensare a una disgrazia.

L’autore dimostra particolare cura nel descrivere i personaggi, la loro umanità. Il linguaggio letterario della narrazione si mescola con le voci dei personaggi, si veste di realismo e concretezza, a volte di crudezza, enfatizza la vicinanza ad essi con l’uso della lingua parlata popolare che a volte li fa risultare anche comici. Un romanzo molto intrigante che alterna amarezza a ironia e induce a riflettere sul lato più nascosto della nostra coscienza.

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OSTIAFILMFEST, UN VIAGGIO NELLA MACCHINADEI SOGNI di Tania Servidei

Il Cineland di Ostia è stato protagonista della terza edizione dell’OstiaFilmFest (Festival Internazionale del Cinema), straordinario evento che si caratterizza per la sua doppia anima: manifestazione di carattere internazionale e punto di riferimento per il territorio. Un viaggio all’interno della macchina dei sogni e del cinema d’autore. La kermesse, diretta da Francesco Cinquemani, autore, sceneggiatore e regista, con la collaborazione di Roberta Garzia e Roberto Ciufoli ha visto un nutrito programma di anteprime, documentari e

iniziative correlate con la partecipazione di straordinari ospiti che hanno ricevuto l’ambito riconoscimento del festival, un’opera artigianale realizzata per l’evento dal maestro Valentino Battista. Si tratta dei premi Oscar Francesca Lo Schiavo e Dante Ferretti, i registi Carlo Lizzani e Michele Placido, gli interpreti Claudio Santamaria, Anita Kravos e Margareth Madè, il truccatore dei divi Franco Freda e il montatore Roberto Perpignani.

Il Festival si è articolato in quattro sezioni: Anteprima (selezione dei lungometraggi più inte-

ressanti del panorama italiano e internazionale di prossima uscita), Italiana (omaggio a registi e attori italiani), Ultravisioni (sezione dedicata ai corti) e Derive (lo spazio dei documentari).

Nella selezione di quest’anno, da segnalare due anteprime: Un Anno da Leoni (The Big Year), una raffinata commedia sull’amichevole rivalità fra tre uomini che fuggono dalla routine per realizzare il loro sogno, diretta dal regista de “Il diavolo veste Prada” e di “Io & Marley”, David Frankel, interpretata da Steve Martin, Jack Black e Owen Wilson; Le Paludi della Morte (Texas Killing Fields), un poliziesco su omicidi irrisolti, diretto da Ami Canaan Mann, figlia del regista Michael Mann, con la collaborazione del detective e sceneggiatore Donald F. Ferrarone e interpretato da Sam Worthington, Jeffrey Dean Morgan e Jessica Chastain.

Nella sezione Italiana, Cavie, il film horror dei Manetti Bros, con Paco Rizzo che mette sei persone senza nulla in comune tra loro e le fa risvegliare ammanettate nel retro di un camion, abbandonate in un bosco. Per la sezione Italiana da non perdere il film commedia di chiusura del Festival, firmato Fandango e girato anche a Ostia, Qualche Nuvola di Saverio Di Biagio con Michele Alhaique, Greta Scarano, Elio Germano, Primo Reggiani, Pietro Sermonti, Paola Tiziana Cruciani.

Non solo film, quest’anno anche iniziative legate all’ambiente.

OstiaFilmFest è il primo Festival Smoking Free, che promuove una raccolta di cicche di sigarette all’interno della Pineta di Castelfusano con il supporto dell’Ama, in sostegno di un mondo più vivibile.

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alcune delle più belle canzoni romanesche.

AL TEATRO DON MARIO TORREGROSSA “OMAGGIO A GIOACHINO BELLI” Appuntamento per il 7 luglio in via Macchia Saponara.

Ingresso libero Il 7 luglio , alle ore 21, presso il teatro don Mario Torregrossa, verrà messo in scena un omaggio a Gioachino Belli, grande cantore di Roma, anzi della plebe romana del suo tempo, ovvero la prima metà dell’ottocento, la Roma analfabeta del papa-re, di Mastro Titta, di Pasquino, che abbiamo visto riprodotta nei film di Luigi Magni.

Com’è noto il suo grande affresco poetico si può paragonare ad una sorta di Commedia dantesca laica, (sarà chiamato non a caso il “Commedione”) e assume il valore di una rivelazione e di una testimonianza universale di un popolo reietto e oppresso. Degli oltre duemila sonetti che ha scritto il grande poeta romano ne sono stati scelti una decina tra i più significativi. Ma Belli vuol dire festa della romanità, e quindi, grazie alla presenza straordinaria della Band “Gli Orsi Grigi”, costituita da Ezio Pifferi, Piero Girardi e Rino Rodi, verranno eseguite

La biografia del Belli, scritta e diretta da Augusto Benemeglio, coordinatore del Gruppo Recital 2010, vuole essere un’anticipazione delle celebrazioni del 150esimo anniversario dalla morte ( 2013). Non mancheranno le sorprese e i colpi di scena. Lo spettacolo, farà scoprire al grande pubblico la personalità , spesso contraddittoria del più grande poeta dialettale romano.

Partecipano: Valeria Vezzil, Marco Sicurezza , Roberta Cialfi e Raffaele Greco. Luci e suoni di Lino Totino, scenografie di Corrado Mastrolonardo e Marcello Borzelli.

Uno stralcio del testo: “Uno dice Gioachino Belli e rivede la Roma autunnale delle fontane e dei pini di Respighi con la musica sonora, che è una distesa di balconi e di alberi con le foglie dei platani sul lungotevere che battono le mani, la Roma dei pretini e dei marinai che sciamano per San Pietro e Castel Sant’Angelo, la stola e il solino, la croce e il cannone, l’incenso e l’odore di polvere da sparo, i topi e i gabbiani, la spada e la sete, le metamorfosi assurde, la nostalgia del mistero , le donne inginocchiate e i mattini che precipitano dentro di te, la Roma di quelle giornate meravigliose, di quelle giornate così splendidamente romane che perfino uno statale di infimo grado, be’ , puro quello se sente arricciasse ar core un nun socchè, un quarche cosa che rissomija a la felicità...”

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UNDER 15, LE STELLE MARINE SI AGGIUDICANO IL TERZO POSTO di Stefania Viglione - stefania.viglione@yahoo.it

La formazione lidense delle Stelle Marine (Under 15 maschili) si presenta all’Arena di Via Centuripe 18, a Roma, sul campo dei Nomen Angels, con la carica giusta e la dovuta concentrazione per chiudere il campionato con un’ennesima vittoria. La squadra si impone da subito il proprio ritmo, applicano un asfissiante pressing alto, che infastidisce e blocca le azioni dell’avversario sul nascere, una rapida e ampia circolazione di palla, una difesa forte e attenta sotto canestro e una buona precisione al tiro. Sono tutte caratteristiche tattiche che permettono ai biancoverdi di chiudere i parziali sempre con largo margine di vantaggio e senza preoccupazioni di sorta. Il primo quarto, giocato ad altissimo livello d’intensità e spettacolarità da parte delle Stelle, si chiude sull’ 11 a 24, il secondo sul 10 a 22 e il terzo sul 10 a 18, per un parziale progressivo e pesante per i Nomen Angels di 31 a 64.

Il coach Pasquinelli, anche Lui desideroso di concludere la stagione al meglio, utilizza tutti i ragazzi a sua disposizione, e, cercando di mantenere alto il ritmo e il morale della squadra per tutto il tempo, consente ai giocatori con un minor minutaggio di gioco nell’anno, di mettersi positivamente ed utilmente in evidenza. Motivo per il quale l’allenatore decide anche di convocare, per l’occasione, il capita-

no Luca Giuntella, assente da mesi per un infortunio ancora non ristabilito del tutto e sempre desideroso di dare il proprio apporto alla squadra, in modo da permettergli di gioire per l’obiettivo raggiunto. Il quarto quarto vede i Nomen Angels reagire dignitosamente, con apprezzabile agonismo e correttezza sportiva, andare più spesso e con maggiore precisione al tiro e cercare di ridurre il pesante scarto di 33 punti, mentre le Stelle Marine tirano il fiato, rallentano e faticano nell’andare a canestro, ma continuando, comunque, a gestire il vantaggio, aggiudicandosi meritatamente l’incontro sul punteggio di 53 a 78.

Le Stelle Marine (Under 15 maschili), costituite da un gruppo affiatato di ragazzi del ‘97 e ‘98, chiudono così il campionato da sole al 3° posto, con 38 punti, 26 partite disputate, 19 vinte e 7 perse, numeri che permettono loro di posizionarsi alle spalle di due squadre molto forti e ben strutturate atleticamente, la Virtus Fondi e la Sam Basket Roma, formazioni che avrebbero potuto fare bene anche nel campionato d’eccellenza.

Il coach Roberto Pasquinelli, intervistato a fine partita, fa un bilancio sull’andamento della stagione, dentro e fuori dal campo, e sui progetti e le aspet-

tative per il futuro dichiarando: “Sono molto contento e soddisfatto della stagione appena conclusa, soprattutto sorpreso dalla risposta che mi ha dato il gruppo 96/97/98. Sorpreso, perché si poteva annunciare un’annata difficile. Dopo la partenza di qualche ragazzo, c’era il rischio di scoramento, invece il gruppo storico delle Stelle ha reagito alla grande e con l’arrivo di ragazzi nuovi (Sciarpelletti,Sciancalepore,Pistagni,Chillè, il ritorno di Currà, Accinno, Merlino e Chebbi) abbiamo iniziato a lavorare tutti insieme. Siamo partiti anche con 2 sconfitte iniziali che potevano minare la stagione, invece , poi, c’è stato il cambio di passo sia in allenamento che in partita. Il lavoro ha iniziato a dare i suoi frutti, fino a quando con gli ultimi arrivi (Bragaglia e Di Pasquale) e ritorni (Tortora) la squadra ha assunto una continuità costante che ci ha permesso di scalare la classifica dal 7° posto al 3° finale. Gli ultimi 2 mesi ho visto una squadra compatta, che giocava insieme e proponeva ad ogni partita quello che faceva in allenamento, e un allenatore non può chiedere di meglio. Questa stagione deve essere solo l’inizio di un percorso tecnico che dovrà migliorare ancor di più quest’altr’anno. Questa sarà la nostra sfida futura. Colgo l’occasione di salutare tutti i ragazzi che hanno lavorato con entusiasmo, voglia e abnegazione (nonostante strilli, rimproveri, occhiatacce e...). Non posso che ringraziare anche i genitori che ci hanno sempre seguito e sostenuto calorosamente su tutti i campi, laziali e non, e un ringraziamento speciale a Francesco Currà (il Di Petrillo dei 96/97/98) che mi ha fatto da dirigente, addetto stampa e comunicazione, contatti informatici con i genitori, fotografo e....... grazie di cuore”.

DRAGONCELLO, NECROLOGIODIUNA VILLAROMANA di Vincenzo Galvani

La denuncia dell'Associazione Culturale Severiana: "I ritrovamenti archeologici sono abbandonati a se stessi" Tornata alla luce 9 mesi fa nel XIII Municipio di Roma, quartiere Dragoncello, presso via Alfredo Ottaviani, nell’area verde verso il fiume Tevere. Poi son finiti i soldi. Per ultimo un bel barbeque al suo interno, improvvisato con cocci romani”.

E’ la denuncia dell’Associazione Culturale “Severiana” che scende in campo per l’ennesima volta in difesa del patrimonio archeologico del territorio.

“Parafrasando una canzone di De André, ‘Dormi scoperta, in abbandono, senza più soldi, senza nessuno/ che valorizzi i tuoi antichi massi./ Spuntano mille papaveri rossi...’ quel che rimane della villa romana è solo un necrologio”.

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"NO A UNA NUOVA COLATA DI CEMENTO NEL CENTRO DI ACILIA" di Stefania Viglione - stefania.viglione@yahoo.it

nessuna opera di aumento di cubatura si sarebbe più fatta senza che i costruttori avessero prima realizzato le opere a scomputo”.

In arrivo l’ennesimo centro commerciale, e nuove abitazioni, nel centro di Acilia.

Contro questa ennesima colata di cemento in un quartiere già privo di servizi – scuole, verde, viabilità adeguata – interviene Giulio Notturni, coordinatore romano Giovani Cambiare davvero. “Appoggio la richiesta dei cittadini, che sono giustamente preoccupati, per la convocazione urgente di una commissione congiunta per il blocco temporaneo dell’edificazione di un “blocco” di 4.962 metri cubi.

Eppure il presidente del municipio XIII, Giacomo Vizzani, aveva assicurato che

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La nuova opera, già cantierizzata, si trova all’altezza di via di Acilia con via di Saponara, tra via di Acilia e via A. Capalti. “Condivido la preoccupazione di Ezio Pietrosanti, presidente del CdQ Acilia centro sud, in quanto il nuovo “complesso” avrebbe dimensioni inadeguate considerando il tessuto urbanistico esistente. E ritengo quindi opportuna la sua richiesta di una commissione congiunta per verificare la possibilità di un blocco temporaneo dell’edificazione. Ed anche l’eventuale apporto di modifiche al progetto in virtù delle osservazioni avanzate dai cittadini”, sottolinea il coordinatore di Giovani Cambiare davvero.

“Il quartiere”, prosegue Giulio Notturni, “non ha davvero bisogno di questo manufatto, già inserito nel piano particolareggiato 43/O Mellano-Valle Porcina, identificato nel comparto Z12b, che prevede un

piano interrato e quattro piani fuori terra, dei quali i primi due adibiti a shopping center mentre gli altri due a destinazione residenziale con, in più, anche dei parcheggi interrati”. In base allo sterro eseguito, sembrerebbe inoltre evidente che la rampa di accesso al piano interrato che ha come sfogo di uscita via A. Capalti, una strada di circa 7 metri di larghezza, a doppio senso di marcia, con un notevole traffico, peggiorata dalle presenza di auto parcheggiate, sarebbe insufficiente”, osserva ancora l’esponente politico. Tra i problemi immediati, certi, la paralisi del traffico su via di Acilia causata dal nuovo centro commerciale. E la possibilità di “collasso” definitivo della rete fognaria esistente, già insufficiente, come temono i residenti.

“Sarebbe da comprendere come mai il presidente Vizzani e tutta la giunta, con in testa l’assessore ai lavori pubblici, Amerigo Olive, abbiano così facilmente dimenticato gli impegni presi con i cittadini. Ricordo al presidente Vizzani le sue dichiarazioni nel corso del consiglio straordinario sul progetto “Infernetto”, durante il quale affermò che “nessun nuovo aumento di cubatura abitabile si sarebbe abbattuto sul XIII municipio senza che prima venissero eseguiti i lavori di urbanizzazione del quartiere a carico dei privati”, conclude Giulio Notturni.

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"SOPRAVVISSUTI DA EQUITALIA E INPS" La sentenza ha confermato l'assoluta correttezza di Anffas Ostia Onlus tanti interrogativi sul comportamento di quei funzionari pubblici che hanno infangato ingiustamente Anffas Ostia, rischiando di far “saltare” la migliore organizzazione lavorativa del litorale romano, causando danni a decine di lavoratori i quali non hanno ricevuto per due anni assegni e varie indennità e lasciando che Equitalia si muovesse inviando una cartella insensata.

Il Tribunale di Roma in funzione di giudice del lavoro, in composizione monocratica ha condannato l’Inps al pagamento di tutte le spese processuali e annullato l’iscrizione a ruolo di una cartella da 321mila euro recapitata ad Anffas Ostia Onlus lo scorso 24 marzo del 2011 tramite Equitalia per supposti contributi non pagati, definendo il comportamento dell’INPS “così illogico e fuorviante che all’opponente è stato rilasciato il DURC (documento unico di regolarità contributiva, ndr), per periodi successivi di tempo, con l’attestazione piena e incondizionata della regolarità del versamento dei contributi”.

Il Tribunale di Roma ha riconosciuto ad Anffas Ostia una possibilità prevista per legge: cedere i crediti vantati dalla Asl Roma D per il saldo degli oneri contributivi Inps. La sentenza sottolinea come questi oneri siano stati “oggetto di cessione crediti regolarmente riconosciuta dalla Asl”, come previsto dalla legge n.426 del dicembre 1991 (articolo 3) la quale prevede che “istituzioni ed enti non aventi fini di lucro, che erogano prestazioni di natura sanitaria direttamente o convenzionalmente sovvenzionate dallo Stato, dalle Regioni o dalle unità sanitarie locali” possano cedere i crediti vantati come “misura generalizzata di pagamenti dei contributi dovuti”.

La sentenza, oltre a confermare l’assoluta correttezza di Anffas Ostia Onlus, pone inquie-

Il giudice ha inoltre osservato come i “fatti costitutivi dei diritti azionati, indicati nella

memoria di costituzione e poi circoscritti” siano stati “dedotti e allegati in modo assolutamente insufficiente” e non si comprenda “assolutamente quali siano i fatti storici generatori del diritto di credito di cui all’inscrizione a ruolo”. Per il Tribunale l’Inps non ha “fornito indicazioni sufficiente delle ragioni sostenute” scrivendo inoltre: “L’opponente (Anffas Ostia, ndr) ha provato di essersi attivato tempestivamente per la rituale comunicazione all’Inps della cessione del credito verso la Asl, mentre l’istituto non risulta nemmeno aver inviato all’ente morale una comunicazione di mancato, ipotetico, riconoscimento tempestivo del credito da parte del debitore ceduto con la precisazione del relativo oggetto e col conseguente avvertimento sulla necessità di regolarizzazione della posizione specifica non estinta”, giudicando così il comportamento dell’Inps “illogico e fuorviante”.

Per queste ragioni il Tribunale di Roma ha dichiarato “cessata la materia del contendere per le iscrizioni a ruolo relative a maggio 2006, gennaio, maggio, giugno, agosto e settembre 2007, luglio 2008, febbraio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2009, febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno 2010, e per l’effetto revoca l’iscrizione a ruolo correlata”, condannando l’Inps “alla rifusione delle spese di lite, liquidate in complessivi 6585,75 euro oltre Iva e Cpa, da distrarsi”.

(Fonte: www.ilfaroonline.it)

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mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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SCHEGGE DI NERA di Angelica Scarpanti scarpanti86@gmail.com

Nel nostro territorio sono molte le notizie di cronaca nera che hanno risuonato sui media locali e nazionali nell’ultimo periodo.

Purtroppo, sono molteplici i casi di violenza e aggressione che registriamo ai danni di una popolazione vittima della malavita, radicata in vari strati della società. Nel mese di maggio sono state picchiate e perseguitate donne, aggredito un lavoratore, derubate abitazioni, rapinata una banca, accoltellato uno studente.

4 maggio – Baby gang sulla Roma-Lido Tre minorenni, di 15, 16 e 13 anni, sono saliti sul trenino della Roma-Lido privi di biglietto e intenti a creare disordine all’interno del convoglio. Sul mezzo era presente anche un macchinista in uniforme che dopo aver intimato loro di smetterla di disturbare, ha chiesto l’esibizione del ticket. La reazione dei giovani è stata tale da richiedere l’intervento dei Carabinieri non appena raggiunta la fermata di Acilia.

4 maggio – Furto nella notte in un villino di Casalpalocco Durante la notte ignoti si sono introdotti in un’abitazione di Casalpalocco forzando le imposte. Come bottino sono stati presi alcuni oggetti di valore e circa 3.000 euro in denaro contante. La fuga è stata organizzata con la macchina degli stessi proprietari del villino, un suv della Volkswagen, le cui chiavi erano appunto state recuperate durante il colpo. Sul caso indaga la Polizia di Ostia.

10 maggio – Ladri di carburante a Dragona Nell’ambito di controlli notturni nel quartiere Dragona, i Carabinieri hanno fermato, dopo un breve inseguimento, una Renault Clio con a bordo tre uomini italiani di età compresa tra i 24 e i 28 anni. Nel corso dei controlli, i militari hanno rilavato la presenza di una tanica da 30 litri piena di carburante e alcuni tubi di gomma. Dopo alcuni tentennamenti, la confessione da parte dei tre

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del furto di gasolio da un mezzo agricolo parcheggiato in una campagna adiacente.

Per il piccolo clan l’arresto, per il proprietario del mezzo agricolo la restituzione del mal tolto.

11 maggio – Arrestato un pusher a Casalpalocco Detenzione hai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È questa la denuncia esposta nei confronti di un 21enne residente in via Cilea. Da tempo i Carabinieri erano sulle sue tracce e, durante l’ultimo appostamento, il giovane è stato bloccato e perquisito. Il pusher è stato trovato in possesso di 6 dosi di cocaina pronte per essere vendute. Subito dopo, gli investigatori hanno perquisito anche la sua abitazione all’interno della quale hanno rinvenuto ulteriori 30 grammi della stessa sostanza stupefacente e tutto l’occorrente per il confezionamento.

22 maggio – Una coltellata in viso per uno studente di Acilia Un giovane studente di Acilia stava aspettando l’autobus in via di Saponara quando, all’improvviso, uno sconosciuto gli si è avvicinato colpendolo in volto con un coltello, all’altezza dello zigomo. I passanti hanno immediatamente avvertito il 118 e le forze di polizia. Il ragazzo non è grave. Si indaga sull’identità e il movente dell’aggressore.

23 maggio – Ostia, donna aggredita sul posto di lavoro dal suo ex Mentre lavorava in un bar di via Vasco de Gama ad Ostia, una 26enne romena si è stata aggredita dall’ex marito, suo connazionale, da tempo ossessivo nei suoi confronti. Sul posto, in fila alla cassa per pagare la sua consumazione, un carabiniere in borghese che, accortosi del fatto, è intervenuto bloccando con fatica l’uomo. L’intervento dei colleghi del militare ha permesso il trasferimento in caserma dell’aggressore. Per lui la denuncia per stalking e oltraggio a pubblico ufficiale.

23 maggio – Si presenta ubriaco alla porta dell’ex moglie per strapparle il figlio I Carabinieri della stazione di Acilia sono intervenuti nella notte per bloccare un 55enne italiano che cercava di introdursi in casa della sua ex moglie con la forza. L’uomo, ubriaco e senza fissa dimora, voleva portare via il bambino di 6 anni nato dalla relazione

finita, affidato dal giudice alla mamma.

24 maggio – Prostituta “abusiva” aggredita dalle colleghe Arrestate per violenza privata aggravata, lesioni personali e minaccia 5 prostitute dell’est Europa (3 romene, una albanese e una ucraina) di età compresa tra i 26 e i 37 anni dopo avere aggredito sulla via Litoranea di Ostia una loro “collega”, cittadina romena di 31 anni, colpevole di avere invaso il loro territorio.

25 maggio – Ostia come il far west. Rapina al Monte dei Paschi di Siena Con il volto coperto da un fazzoletto, hanno rapinato la filiale dei Monte Paschi di Siena a Ostia e sono fuggiti con trentamila euro. In due, pistola alla mano, hanno fatto irruzione nella banca di via Pietro Ercole Visconti e si sono scagliati contro la guardia giurata disarmandola e colpendola con il calcio della sua pistola alla nuca. I clienti, terrorizzati, sono stati minacciati e spinti in un angolo, mentre la coppia di rapinatori intimava agli impiegati di svuotare le casse. Dall’accento napoletano, si presume che i malviventi siano italiani. La Polizia del commissariato di Ostia sta visionando i filmati delle telecamere.

27 maggio – Incidente sulla via del mare all’altezza di Dragona Grave incidente tra uno scooter e un’automobile sulla via del Mare, all’altezza della zona industriale di Dragona. A soccorrere le persone coinvolte, l’ambulanza del 118 che ha poi corso a sirene spiegate verso il pronto soccorso dell’ospedale G.B. Grassi di Ostia. Nel frattempo, gli agenti del XIII Gruppo della Polizia Municipale di Roma Capitale hanno provveduto ad effettuare i rilievi.

29 maggio – Donna incinta picchiata e derubata ad Acilia Una 41enne ucraina residente nella capitale è stata aggredita da un suo conoscente cingalese che, invece di incontrarla, come da accordi, per affittarle una stanza del suo appartamento ad Acilia, l’ha picchiata e derubata. La donna, in dolce attesa, al termine della violenza ha tentato di chiedere aiuto ed è stata fortunatamente soccorsa verso le 22:00 in via dei Romagnoli. Per lei sono necessari sette giorni di cure e molto riposo. In corso le ricerche sull’aggressore.

mensile di informazione del XIII Municipio • giugno 2012 • numero 174

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