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Anno XV - N° Maggio 2010

Luca Leonardi Editore 339.382.01.04

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mensile di informazione del XIII Municipio • maggio 2010 • numero 151

ZEUS mensile di informazione del XIII Municipio Redazione Luca Leonardi Editore Via Tespi 104 • 00125 Roma Tel. 339 382.01.04 E-mail: zeus@mclink.it www.zeusonline.info Direttore Editoriale Luca Leonardi Direttore Responsabile Vittorio Romano Pubblicità Tel. 06.523.55.907 • 339.382.01.04 339 304.99.93 (Nicola Bizzarri) Hanno collaborato: • Fabio Bernardo • Anna Claudia Bianchi • Nicola Bizzarri • CdQ Amici della Madonnetta • CdQ Malafede • Circolo Palocco Scacchi • Consorzio Casalpalocco • Consorzio AXA • Laura Cortellessa • Alessandro Di Marco • Federica Ferrarelli • Maurizio Giandinoto • Paola Lanini • Lucio Leonardi • Agnese Manni • • Chicco Meomartini • Alessia Monteverdi • Francesco Nelli • Laura Nunzi • Chiara Palermi • Paola Scacciavillani • Angelica Scarpanti • Carlo Senna • Giulio Sordini • Cristiano Rasi • Davide Romano • Stefania Viglione Editing & layout: Alessia Monteverdi (Preferenze Avanzate) Stampa: Po.Li.GRAF Via Vaccareccia, 41b Pomezia (Roma) Tel. 06.91.06.822 Reg. Trib. di Roma n° 515 dell’11/10/96 Chiuso in redazione il 09/05/2010 La collaborazione è libera e gratuita, salvo diversi accordi. La Direzione si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto o di effettuare gli opportuni tagli redazionali.

Gli articoli firmati esprimono le opinioni degli autori e non quelle della Direzione.

Zeus è distribuito porta a porta in 14.000 copie in tutta Casalpalocco, Nuova Palocco, in tutta l’Axa, in tutta Malafede, alla Madonnetta, ai Parchi della Colombo, nei centri commerciali di Acilia e nei seguenti punti di distribuzione: Infernetto distribuito porta a porta a 1.000 famiglie nelle seguenti vie: Boezi, Castelporziano (metà), Cilea, Egna, Giordano, Marinuzzi, Predoi, Rifiano, Salorno, Stradella, Torcegno, Torchi, Wolf Ferrari.

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L’editoriale di Luca Leonardi zeus@mclink.it

Non rinunciamo ai Consorzi!

Tornare dopo tanti mesi nell’Axapalocco è bello.

E anche utile, editorialmente parlando. E’ come osservare, dopo molto tempo, una persona che si è messa a dieta: se la si vede tutti i giorni non si notano le differenze, se la si rivede a un anno di distanza gli eventuali miglioramenti saltano agli occhi. Le mie impressioni sullo status quo dei due nostri principali Consorzi?

Inizio da Casalpalocco perché la situazione è più semplice: l’amministrazione consortile ci ha ormai abituato a un livello qualitativo invidiabile e la stabilità della attuale dirigenza permette di pianificare e gestire le attività di manutenzione con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, o quasi. Come ho spesso sottolineato in dei miei passati editoriali, il grave errore compiuto è stato cedere alcune strade al Comune di Roma, pensando di risparmiare nella quota consortile. Uno di quelli che dal popolo vengono definiti gli affari di Maria Cazzetta.

Un errore strategico, che è ormai irreparabile e col quale dovremo convivere, abituandoci al fatto che tali strade saranno per sempre di serie B rispetto a quelle ancora detenute dal Consorzio. Un errore che deve essere di monito a coloro che, perseverando, hanno in mente di delegare la cura del verde e delle restanti strade al Comune di Roma. Un Comune verso il quale sono sempre stato e sono tuttora molto critico, indipendentemente dal colore di chi lo amministra. Dovrebbe essere ormai assodato che non si può amministrare con risultati soddisfacenti un territorio di così ampia estensione e che il decentramento amministrativo, di cui i Consorzi sono l’espressione più a noi confacente, consente innegabilmente di risparmiare costi, migliorare i servizi e rendere gli amministratori più responsabili nei confronti di coloro che li hanno votati.

Come ad esempio successo all’Axa, dove la nuova amministrazione consortile ha prontamente riparato a una situazione di degrado che era arrivata a livelli indecenti. Certo, la cura del verde che ci ha garantito per anni la ditta Angelucci ormai ce la possiamo scordare, perché persone così nascono una volta ogni 50 anni, ma il semplice cambio del CdA del Consorzio Axa ha

rimesso in moto procedure delle quali si era perso il ricordo: capacità di scelte autonome e rispondenti unicamente agli interessi dei Consorziati, riequilibrio dei ruoli e del rapporto col Comune di Roma e, soprattutto,controllo dei lavori di manutenzione svolti dalle ditte appaltatrici. La giungla che avevo visto l’anno scorso ha lasciato spazio a un verde più curato e, più in generale, sembra che si sia tornati a occuparsi del quartiere.

Da Zeus a L’Espresso Fa sempre piacere quando uno dei nostri collaboratori ci chiama per dirci che è costretto a rinunciare a scrivere per la nostra rivista a causa di una sopravvenuta e più remunerativa (in tutti i sensi!) collaborazione con una prestigiosa testata. Figuratevi quanto poi la cosa può farmi piacere quando la succitata e più prestigiosa collaborazione non va a scapito del rapporto che si è da anni instaurato con ragazzi che abbiamo visto crescere, mese dopo mese.

Se da Zeus si passa a RAI2 attraverso Italia1, se si arriva a scrivere un libro sugli scandali che avvengono in Kosovo (Lupi nella nebbia Jaca Book, 160 pagine, 14 euro) di cui si è addirittura occupato il numero del 13 maggio de L’Espresso e si continua a essere direttori responsabili di Zeus, la nostra redazione non può che esserne orgogliosa.

Finalmente online!

Questo numero di maggio sarà quasi sicuramente l’ultimo che potrete leggere solamente in edizione cartacea. E’ infatti in rampa di lancio l’edizione online della nostra rivista. Dal mese di giugno sarà infatti possibile scaricare il PDF contenente tutte le pagine di Zeus e interagire con la nostra redazione attraverso sondaggi, blog, commenti agli articoli pubblicati, mail e suggerimenti.

La presentazione di www.zeusonline.info è dunque e per ovvi motivi rimandata al prossimo editoriale!

Informiamo i lettori e gli inserzionisti che il materiale per il prossimo numero dovrà pervenire in redazione ENTRO MERCOLEDÌ 2 GIUGNO Si prega inoltre di inviare i contributi in duplice copia, alla redazione di Zeus: zeus@mclink.it ed alla caporedattrice: s.cedrini@gmail.com

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Il sommario è a pag. 18

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...L’intervista Fabrizio Franco Testa di Elisabetta Veca elisabettaveca@gmail.com Corvini vs Consorzio di Casalpalocco, atto finale? Si spera, seppure tale attesa non sia condivisa da tutti. In ogni caso il 6 luglio prossimo si terrà l’udienza in Cassazione - la parola sempre alla magistratura - e forse si potrebbe finalmente sciogliere la questione annosa del contenzioso tra le suddette parti. Uno scontro per il quale è il caso di spendere due parole, in parte per ricordare i fatti passati e per “pronosticarne” di futuri anche in merito ai numerosi risultati ottenuti dall’attuale gestione a favore dei consorziati e di tutto il quartiere che, è inutile sottolinearlo, sono sotto gli occhi di tutti, che piaccia o no. A farlo è Fabrizio Franco Testa, presidente del menzionato ente consortile.

Presidente siamo alla resa dei conti?

Sul famoso contenzioso la Cassazione ha finalmente tenuto la prima udienza il 4 marzo scorso; dopo i preliminari di rito, la causa ha subito un aggiornamento al prossimo 6 luglio.

Parrebbe finalmente essere giunto il momento tanto atteso di riprenderci il nostro quartiere e saremo pronti a vigilare, come sempre, contro ogni forma di speculazione.

Quali sono stati i punti nodali del contenzioso con il “signore di Palocco”?

Durante questa gestione consortile, le principali vicende che hanno riguardato il contenzioso Corvini hanno riguardato l’azione volta a far dichiarare la nullità dell’atto di compravendita Sogene / Corvini che ha visto vittorioso il Consorzio, sia davanti al Tribunale di Roma, sia davanti alla Corte D’Appello di Roma. Entrambi i suddetti giudici hanno, infatti, dichiarato la nullità parziale del suddetto atto di compravendita in relazione al famoso “quant’altro” vale a dire le parti attualmente destinate ad aree verdi che costituiscono il fiore all’occhiello del pianeta verde di Palocco. In seconda battuta la vittoria nella causa proposta dal Corvini in relazione al depuratore.

Ovvero?

Il Corvini voleva far inibire l’utilizzazione del depuratore al Consorzio o comunque ottenere un’ingente somma per l’utilizzazione del depuratore. Ciò avrebbe comportato dei notevoli problemi per l’effettuazione dell’attività di depurazione e dunque per lo svolgimento, da parte del consorzio, di una delle proprie attività istituzionali; problemi che si sarebbero immediatamente riversati sui consorziati che sarebbero stati costretti, alternativamente ad effettuare in proprio la depurazione per continuare ad abitare a Palocco e a versare ulteriori somme a titolo di oneri consortili che il Consorzio sarebbe stato costretto a riversare al Corvini.

E non solo...

Un altro passo è stata la vittoria nei procedimenti di sfratto promossi dal Corvini dall’im-

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mobile dove sono ubicati attualmente gli uffici del consorzio. Anche in questo caso un’eventuale vittoria del Corvini avrebbe comportato notevoli problemi ai consorziati, sia perché, attesa la particolare favorevole posizione degli uffici, sarebbe stata limitata la possibilità dei consorziati di interagire quotidianamente con il Consorzio, sia perché l’ente sarebbe stato costretto a trovare un altro immobile da prendere in locazione ed avrebbe sostenuto notevoli spese che, necessariamente avrebbero comportato ad un incremento degli oneri consortili.

Avete battagliato anche sul discorso dell’acqua?

Infine, altro step da ricordare è la vittoria nella causa proposta dal Corvini in relazione all’acqua irrigua ed al vascone. Il Corvini, infatti, voleva far inibire l’utilizzazione di 8 dei 12 pozzi da cui viene estratta l’acqua irrigua e del vascone di raccolta al Consorzio o comunque ottenere un’ingente somma per estrarre l’acqua ed utilizzare il vascone. Ove il Corvini avesse vinto tale controversia, vi sarebbero stati dei notevoli problemi sia per il verde pubblico di Casalpalocco, sia per la fornitura dell’acqua irrigua ai consorziati che sarebbero stati costretti, alternativamente a scavare pozzi per poter continuare ad innaffiare i propri giardini e versare ulteriori somme a titolo di oneri consortili che il Consorzio sarebbe stato costretto a riversare al Corvini per poter continuare l’irrigazione del verde ad uso pubblico.

Adesso invece come si presenta il discorso dell’acqua irrigua?

Prima di questa amministrazione venivano dati circa 250.000 mc di acqua l’anno, mentre ora l’erogazione è stata portata a più di 600.000 mc, e ciò ha reso possibile triplicare le fasce orarie in cui è possibile annaffiare il nostro verde. Inoltre, nel passato, la maggior parte degli “schizzetti” venivano posizionati a mano ora abbiamo automatizzato quasi interamente la rete idrica di Casalpalocco. I notevoli risultati di un servizio reso efficiente, hanno conseguito due importanti successi; il primo è che il nostro verde ha avuto un enorme beneficio dalla maggiore quantità di acqua erogata, il secondo l’eliminazione dello spreco di risorse sia umane che di acqua che la posa a mano degli irrigatori inevitabilmente comportava.

E per il futuro cosa state programmando?

Concluderemo l’automatizzazione della rete idrica del nostro quartiere, tenuti presenti però gli ostacoli di natura orografica del territorio; completeremo inoltre il sistema di riutilizzo delle acque reflue al fine di poter erogare tutti i giorni l’acqua irrigua ed eliminare definitivamente la sgradita turnazione.

Parliamo adesso del verde, vanto per il quartiere, quali importanti novità avete apportato e apporterete nel futuro?

Abbiamo inserito nell’organico del Consorzio la figura del fitopatologo per il monitoraggio sanitario delle piante. Tale presenza ha consentito di realizzare un censimento floreale con analisi approfondita sulla stabilità degli alberi d’alto fusto condotta con metodi visivi e strumentali. Per quel che riguarda la gestione, da interventi spesso casuali siamo passati ad

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un’attenta programmazione tramite un software appositamente creato basato sulle reali esigenze e su criteri scientifici. E per il futuro completeremo il censimento di tutte le oltre 5.000 piante esistenti nel nostro comprensorio dando inizio ad un programma di ringiovanimento del nostro patrimonio arboreo.

Fondamentale per la gestione del verde anche l’accordo con l’Ama...

Dopo più di 20 anni questa amministrazione è riuscita a sottoscrivere un accordo con l’Ama per il trasporto e lo smaltimento gratuito del nostro verde di risulta. L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di trasformare il costo che sopportiamo per lo smaltimento, in un beneficio da godere cedendolo in cambio di un ritorno economico.

Un consorzio sempre più all’avanguardia anche in ambito informatico...

Durante questa amministrazione è stato creato il sito del Consorzio sul quale si possono trovare tutte le informazioni necessarie sui servizi consortili. Sarà implementato l’uso delle nuove tecnologie affinché tutti i nostri consorziati possano sempre sapere in tempo reale notizie e novità di natura consortile.

Non basterebbe tutto il giornale per enumerare le innovazioni apportate anche nel campo della lotta alle zanzare che vi ha insignito quali primi nel Lazio... È stato inserito un piano annuale di disinfestazione ecocompatibile sia antilarvale che adulticida. Alla disinfestazione ecocompatibile, affiancheremo forme di lotta biologica alle zan-

zare, già in fase attuativa, come il progetto “Bat Box” (installazione di casette per pipistrelli, noti per la straordinaria voracità di zanzare) al fine di poter godere dei nostri spazi verdi senza essere “divorati” dai famelici animaletti.

Tema caldo ultimamente che ha sollevato un po’ di polverone sono state le condizioni delle strade, marciapiedi e segnaletica.

Come vi state muovendo?

Molti pensano che le arterie più malridotte siano consortili, ma sono in realtà di competenza del Comune. Abbiamo attivato una raccolta firme che ne ha già viste sottoscritte 2mila, poiché la situazione è diventata del tutto insostenibile ed improcrastinabile nei rimedi da adottare, quindi procederemo a richiamare, senza strumentalizzazioni, la più ampia attenzione del XIII Municipio e del Comune di Roma sul vergognoso stato di abbandono delle nostre strade, molte delle quali sono del tutto impercorribili da parte delle autovetture e delle persone. I marciapiedi e la segnaletica stradale non sfuggono ad un analogo impietoso esame.

Ci sono delle novità anche in tema di sicurezza?

Come noto, abbiamo ottenuto un’ambulanza fissa a Casalpalocco. È risaputo che la tempestività del primo soccorso a volte può essere decisivo nel salvare delle vite; l’esserci riusciti, nonostante uno scetticismo generalizzato, va annoverato tra i più significativi successi di questo Consorzio a beneficio di tutta la nostra

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comunità. Saranno messe in atto tutte le azioni necessarie perché il servizio di pronto soccorso, rivelatosi di straordinaria utilità, duri per l’intera giornata, anziché fermarsi alle ore 20.

Tanti gli interventi fatti e i programmi per il futuro. Temete che tali propositi, in primis il contenzioso con Corvini, possano trovare uno “stop” a seguito delle elezioni consortili di giugno?

Mi auguro che chiunque vinca continui questa battaglia. Certo ci troviamo in un momento decisivo e spero che coloro che manifestano atteggiamenti morbidi con Corvini non prevalgano, altrimenti sarebbe la fine per Palocco.

In ultima battuta, ma non meno importante, il ricordo dell’on. avv. Gustavo De Meo scomparso pochi giorni fa e suo unico predecessore di cui il Capo dello Stato ha scritto in un messaggio letto durante il funerale: «La partecipazione dell’on. De Meo al secondo conflitto mondiale e alla Guerra di Liberazione, il suo lavoro di parlamentare, i tanti incarichi di governo e le prestigiose posizioni istituzionali ricoperti - scrive il Capo dello Stato - ne fanno mirabile esempio di alto senso del dovere e di disinteressato e qualificatissimo impegno al servizio del Paese».

Era una persona incredibile, sia dal punto di vista umano che per la sua spiccata intelligenza e simpatia. Un uomo di una cultura impressionante. Se Palocco è ancora un’oasi è anche grazie a lui. Lo ricorderemo sempre con grande stima e affetto.

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LITORALE: STRISCE BLU RIMANDATE, APPELLO PER LA SICUREZZA di Elisabetta Veca La burocrazia al solito frena i buoni propositi, così è tutto da rimandare al prossimo anno per permettere all’amministrazione di svolgere compiutamente un’assegnazione di tale importanza. Si tratta delle strisce blu sul litorale, argomento cavalcato dalla maggioranza come risolutivo per l’eliminazione del fenomeno dei parcheggiatori abusivi, ma non ben visto dall’opposizione. Sarà forse dovuto al fatto che ancora sente salire un brivido nel ricordare che uno dei tanti motivi che l’ha portata alla

sconfitta alle ultime elezioni politiche, sono stati proprio i parcheggi a pagamento.

Secondo le variazioni apportate dal consiglio municipale al precedente accordo di Giunta, tramite gli emendamenti votati giovedì 6 maggio nell’aula Massimo Di Somma, il bando per l’assegnazione a terzi sarà di durata quinquennale e non triennale.

L’amministrazione stabilirà un prezzo minimo ed un capitolato che comprenderà il servizio di sorveglianza e di manutenzione delle aree che poi ver-

ranno acquisite, senza alcun onere, dal Municipio XIII. Per quest’anno quindi tutto rimane così com’è, escludendo l’emendamento presentato dal consigliere del Pd Paolo Orneli, accolto, col quale è stato chiesto l’uso pubblico dei parcheggi per gli stabilimenti. I costi aggiuntivi della sosta saranno, quindi, esclusivamente a “discrezione” dei vacanzieri in presenza degli immancabili irregolari. Una piaga che si ripropone sul litorale ogni anno e che penalizza il volto del mare di Roma. Per questo l’amministrazione municipale, nella voce del minisindaco Giacomo Vizzani, ha fatto appello alle forze dell’ordine, nello specifico ai vigili urbani, perché vengano aumentati i controlli e le sanzioni così come stabilite dalle ordinanze comunali.

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PIAZZA ANCO MARZIO: PER L’ESTATE NEGOZI APERTI FINO ALL’1 DI NOTTE di Elisabetta Veca Movida estiva: per la sicurezza negozi aperti fino all’1 di notte, non solo a Roma ma anche ad Ostia in piazza Anco Marzio.

“I dati diffusi dalla Municipale dimostrano l’impegno delle istituzioni nel combattere le situazioni di illegalità e di abusivismo.

Il Campidoglio punta a elevare ancora di più gli standard della qualità di vita cittadina anche durante le ore notturne e l’ordinanza in vigore nel rione Trastevere, che permette ai negozi di restare aperti fino all’una, è un mezzo concreto per ridurre gli eccessi e riportare le notti romane all’insegna di una movida tranquilla”. Lo ha detto l’assessore al commercio del Comune di Roma, Davide Bordoni in merito all’ordinanza sindacale che regola la speciale disciplina oraria degli esercizi commerciali di vicinato e di artigianato, non alimentari . “In vista della stagione estiva l’ordinanza sarà estesa alla zona di piazza Anco Marzio a Ostia, al fine di rendere più sicure le notti dei romani e dei turisti”. Il provvedimento, firmato nellap rima deca-

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de di maggio, adottato in via sperimentale fino al 16 ottobre 2010 e rivolto agli esercizi di vendita al dettaglio con superficie inferiore a 250 metri quadrati, consente di prolungare l’orario di apertura fino all’1, fermo restando il limite complessivo delle 13 ore di attività giornaliera. La fascia oraria speciale si applica nei giorni di venerdì, sabato e in caso di manifestazione e feste straordinarie.

OSTIA: 5ª EDIZIONE DEL TORNEO PER GIOVANISSIMI ITALIA-CROAZIA di Elisabetta Veca Torna il grande sport per i più giovani. Si sta svolgendo in questi giorni (14 e 15 maggio) la quinta edizione del torneo di calcio per giovanissimi Italia-Croazia presso il centro sportivo Ostiamare (stadio Anco Marzio, via Amenduni, 15 - Ostia). A contendersi il torneo, le scuole calcio italiane, As Ostiamare, Us Pol. Palocco, Sporting Fiumicino, Ostiantica, Fiumicino 85 e Asd Fiumicino. In rappresentanza della Croazia, la scuola calcio Nk Pomak (squadre A e B). La manifestazione della quale è promotrice Vesna Pilic, è all’insegna del gemellaggio tra Italia e Croazia ed ha ottenuto il patrocinio del municipio XIII. Nel 2009, in proposito, è nata l’associazione “Cultura e sport”, con la quale i promotori si prefiggono il superamento dell’emarginazione attraverso la prevenzione e la rimozione di situazioni di bisogno e scambi culturali e ricreativi. Nel corso del soggiorno dei piccoli atleti, sono previste una serie di attività collaterali a carattere turistico per far conoscere alcuni siti storici della Capitale e del Municipio XIII, il quartiere che ospiterà i ragazzi partecipanti all’evento. All’iniziativa, all’insegna dello sport e dell’amicizia, prendono parte il presidente del Municipio XIII, Giacomo Vizzani e l’assessore allo sport Giancarlo Innocenzi.

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una FESTA per la tua TAVOLA...

...Sette giorni su sette!

Maggioranza di Cristiano Rasi cristiano.rasi@libero.it

Nuovo successo elettorale per il centro-destra Alle elezioni regionali di fine Marzo scorso, il centrodestra ha ottenuto un risultato storico, confermando il Popolo della Libertà prima grande forza politica nazionale, confermandosi maggioranza nel Paese in modo inequivocabile e confermando il costante consenso dei cittadini, unico caso in Europa, in controtendenza alla sfiducia che ha colpito tutti i governi durante un periodo di grave crisi. Nel Lazio poi, abbiamo assistito ad una sfida incredibile che si è conclusa con la vittoria netta della candidata del centro destra Renata Polverini, contrariamente ai pronostici che la vedevano in difficoltà in seguito alla nota vicenda della mancata presentazione della lista del PDL su Roma e Provincia. Mi preme sottolineare che ulteriore nota positiva, per quanto mi riguarda personalmente, è l’elezione del candidato della lista civica da me sostenuto, il Dr Brozzi, che è stato il più votato del nostro collegio elettorale con oltre 22.000 voti (di cui 1.800 solo sul nostro Municipio), al quale si aggiunge la nomina dell’on. Di Paolo, da sempre vicino alle esigenze del nostro territorio,

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quale Assessore Regionale alle Attività Produttive ed ai Rifiuti, con grande soddisfazione mia e degli amici Vizzani, Testa, Pannacci, Olive e Colagreco, che lo abbiamo sostenuto in maniera compatta. Questo clima di generale soddisfazione è stato però guastato da alcune polemiche interne sviluppatesi nel clima post elettorale tra i due leaders e co-fondatori del PDL, Berlusconi e Fini, che hanno evidenziato alcuni punti di contrasto sulla conduzione del movimento da parte dei due ed hanno instaurato un clima generale contrario a quella necessità di stabilità che la situazione nazionale ed internazionale richiedono. Senza entrare nel merito della questione, mi preme solo sottolineare che da CRITICO sostenitore della maggioranza di governo, sostengo altresì la necessità di contribuire a cambiare il Pdl restando all’interno del partito che deve essere protagonista, forza politica unita e guida della coalizione di centrodestra. L’unita’ del Pdl, il bipolarismo, il rafforzamento della democrazia interna, i valori della destra, la modernizzazione dell’Italia attraverso una forte agenda di riforme, sono obiettivi e contenuti che ritengo prioritari ed essenziali, in sintonia con quanto teorizzato in precedenza nell’esperienza di Alleanza Nazionale. La priorità del momento, a mio avviso, deve essere la governabilità del Paese e l’azione di Governo (non mi stancherò mai di ripeterlo) deve puntare sui temi di principale interesse dei cittadini come le questioni dell’economia del lavoro, la tutela dell’unità nazionale, dello sviluppo del sud,

della sicurezza e del contrasto all’immigrazione clandestina, della tutela della vita e della famiglia. Dopo la divagazione sulle tematiche di respiro più ampio, Vi anticipo l’argomento del mio prossimo articolo che sarà dedicato al mio impegno a favore dell’ambiente del nostro territorio che si è recentemente concretizzato con l’approvazione di una Risoluzione volta a sollecitare l’approvazione del piano di gestione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, ferma dal 1996, e la conclusione della preparazione dei documenti necessari a rivoluzionare la gestione del verde del nostro Municipio che sarà portata in Consiglio entro la fine di Maggio. Gli impegni mantenuti aumentano e i risultati saranno presto evidenti a tutti.

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Opposizione di Francesco Nelli www.nelli.it

Opposizione: 10 anni Questo articolo festeggia i 10 anni che scrivo su Zeus. 10 anni in cui ho potuto esprimere le mie opinioni, dire la mia...

Certo, qualche volta sarò stato impertinente, qualche volta avrò un po’ esagerato - mi viene in mente quando minacciai il dirigente dell’Ama locale di pubblicare il suo numero di cellulare - ma ho sempre cercato di dire le cose come stanno, senza peli sulla lingua. Sono 10 anni che ogni mese Zeus mi da la possibilità di scrivere.

Ringrazio Luca e tutta la famiglia Leonardi per avermi concesso questo spazio LIBERO, realmente Libero. In 10 anni non sono mai stato censurato e nessuno mi ha mai chiesto di omettere qualcosa o di non toccare qualche argomento. 10 anni nei quali nessuno mi ha chiesto soldi. Insomma 10 anni di un rapporto corretto che spero continui nel tempo e consenta a me di dire la mia e a voi lettori di conoscere le mie opinioni e le mie idee. La cosa che da sempre mi stupisce (accade quando mi invitano a cene o feste in casa di qualcu-

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no), quando mi vengono presentate persone che non conoscono mi dicono sempre: “Lei ha una faccia conosciuta” piuttosto che “mi ricordi qualcuno”, il seguito è sempre... ”ah sei quello di Zeus ”, oppure “mi è capitato di leggere i suoi articoli” e immancabilmente mi citano qualche cosa scritta da me a testimonianza dell’avvenuta lettura. Questa cosa mi sorprende sempre. Perché sono 30 anni che vivo in questo quartiere, per 7 anni ho fatto il Consigliere Municipale, il mio viso è stato su manifesti, brochure, volantini, telegiornali, quotidiani, ho fatto il Presidente del consiglio Municipale, ho giocato a calcio una vita, sono stato rappresentante d’istituto al Liceo Democrito, ma il mio viso è conosciuto perché scrivo su Zeus!!!

Per parlare di politica, quella che dovrebbe amministrare il nostro territorio, voglio porre l’attenzione sul nostro Lungomare.

Vive una situazione di assoluto degrado.

La stagione balneare è cominciata e nessun intervento serio è stato messo in opera. Nel passato le amministrazioni municipali provvedevano ad asfaltare il lungomare, a rinnovare la segnaletica orizzontale, a riposizionare panchine nuove, ad aggiustare i marciapiedi... Insomma tutti quegli interventi che una buona amministrazione dovrebbe fare.

Purtroppo la pista ciclabile del lungomare di ponente è invasa dalla sabbia e le erbacce sono cresciute a dismisura. Per non

parlare del cantiere sul pontile e la sporcizia che completano il quadro di degrado che dovrebbe accogliere i turisti.

Se non si capisce che il turismo è una risorsa importantissima per il nostro territorio non si è all’altezza di amministrarlo.

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PROGETTI NEL XIII: VIDEOSORVEGLIANZA E NUOVE STRUTTURE di Angelica Scarpanti Nel XIII Municipio è arrivata la videosorveglianza.

Le stazioni ferroviarie di Acilia e Lido Centro sono state messe in sicurezza con la tecnica moderna del controllo vigilato a distanza. Le telecamere installate nei pressi delle stazioni sono infatti collegate ventiquattro ore su ventiquattro con la polizia municipale del Tredicesimo Gruppo. Le nuove regole varate dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali impone ai Comuni che installino telecamere per fini di sicurezza urbana ad esporre cartelli che ne segnalino la presenza, salvo che l’attività sia di specifica tutela della sicurezza pubblica per la prevenzione, l’accertamento o la repressione dei reati. Inoltre, la conservazione dei dati non può superare i sette giorni, salvo speciali esigenze.

Tra piazza Capelvenere e la via Ostiense sono state installate dodici telecamere che costantemente sorvegliano il parcheggio, il capolinea autobus, la stazione e soprattutto i passanti e i lavori di zona. Ad Ostia, in via Remi, il 17 aprile scorso è stato tagliato il nastro per il nuovo impianto di videosorveglianza che rientra in un progetto più ampio di riqualificazione dell’area alle spalle della stazione Lido Centro, spesso scenario di atti di violenza e vandalismo. Il sindaco capitolino Gianni Alemanno in tale occasione ha dichiarato: «Questo territorio deve diventare il fiore all’occhiello di Roma» riferendosi anche all’altro progetto in cantiere per i prossimi due anni: lo spostamento del mercato di via Capo Passero presso una nuova struttura complessiva di 2.800 metri quadrati, con 38

stand e 150 parcheggi, per un finanziamento di 225.000 euro. Si parla inoltre di prefabbricati in “stile Aquila” da realizzare nei pressi di via Tancredi Chiaraluce per le famiglie dell’Idroscalo che in futuro saranno rialloggiate: «nessun container, né case,troppo lunghi i tempi - ha dichiarato il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani ma un progetto di edilizia “intelligente” che verrà presto discusso». Nel frattempo, nei giorni scorsi sono state inaugurate quattro nuove aule nel plesso scolastico di via Mar dei Caraibi.

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A. Manni

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F. Nelli

E. Veca

L. Cortellessa

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M. Giandinoto

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52 UNA GITA A... Roccastrada e Sermoneta di Paola SCACCIAVILLANI 57 NUOVI laboratori fotografici al Giulio Verne di Agnese MANNI 58 QUELLI che eravamo (punatata seconda) di Francesco NELLI 59 INFERNETTO: la Carovana delle Emozioni... di C. PALERMI e E. VECA 60 L’INTERVISTA Fabio Casantini di Elisabetta VECA 62 THRILLER al Pegaso di Laura NUNZI 64 VIABILITÀ: bilancio capitolino, Sostrafficolombo incalza di Elisabetta VECA 64 TEATRO Faranume di Stefania VIGLIONE 66 CRONACHE dal paradiso di Luca LEONARDI 67 MERCURIO la posta di Zeus 70 TEATRO Dafne di Stefania VIGLIONE 72 ANCHE ALLA MORANTE si legge “fuori orario” di Maria Luisa ZAPPIA 73 ROMAXA Mia di Giulio SORDINI 74 LA PAGINA comica di KRONOS 76 PAROLE crociate 77 I RAPPORTI ECONOMICI nella famiglia in crisi di Anna SETTEVENDEMMIE

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C. Rasi

L. Nunzi

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38 INAUGURATA la quarta posizione di bike sharing a Ostia di Laura NUNZI 43 “IL VELENO DI CIRCE” a teatro di Stefania VIGLIONE 44 CLOWN DOTTORI al parco della Madonnetta di Elisabetta VECA 46 GIOBBE COVATTA in difesa dei diritti umani di Laura CORTELLESSA 46 A SCUOLA con l’assessore Pace di Elisabetta VECA 48 SICUREZZA: al via gli incontri con i poliziotti di quartiere di Elisabetta VECA 50 MADONNETTA: informazione fai da te di Elisabetta VECA

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P. Scacciavillani

C. Palermi

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35 ROCKCITY 2010 di Fabio BERNARDO 36 CRITICAL MASS: pedalata critica fino al mare di Anna Claudia BIANCHI

G. Sordini

A. Scarpanti

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S. C.

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5 L’EDITORIALE di Luca LEONARDI 9 L’INTERVISTA Fabrizio Franco Testa di Elisabetta VECA 11 LITORALE: strisce blu rimandate di Elisabetta VECA 12 PIAZZA ANCO MARZIO: negozi aperti fino all’1 di notte di Elisabetta VECA 12 OSTIA: V edizine del torneo per giovanissimi Italia-Croazia di Elisabetta VECA 14 MAGGIORANZA di Cristiano RASI 15 OPPOSIZIONE di Francesco NELLI 16 VIDEOSORVEGLIANZA e nuove strutture al XIII di Angelica SCARPANTI 20 DO YOU speak english? di Agnese MANNI 22 LA LUNGA ASCESA di Vittorio Romano di Luca LEONARDI 25 MAGGIO DEL FUMETTO alla Morante di Maria Luisa ZAPPIA 26 RESTYLE per l’ufficio postale dell’Infernetto di Chiara PALERMI 26 ATTIVITÀ del centro giovanile Madonna di Loreto di Agnese MANNI 28 IL CONSORZIO AXA informa a cura di Maurizio GIANDINOTO 30 IL CONSORZIO DI CASALPALOCCO informa 32 AL “LEGGIO DEL MARE” melodie sul mare di Paola SCACCIAVILLANI 34 STORIE MIGRANTI “Siamo stanchi dei pregiudizi sui Rom”

M. Zappia

F. Bernardo

L. Leonardi

A. Settevendemmie

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C. Senna

S. Viglione

SOMMARIO

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DO YOU SPEAK ENGLISH? di Agnese Manni La crisi economica internazionale ha colpito con un effetto domino sorprendentemente veloce, espandendosi a macchia d’olio ed invischiando nel suo incedere tutto il nostro sistema economico. Una crisi che non si è ancora conclusa e che ha trovato l’Italia in grave difficoltà. Molte aziende non sono riuscite a sopravvivere indenni e la conseguenza diretta è stata una pesante perdita di posti di lavoro, in una realtà lavorativa che anche prima della crisi era già fortemente compromessa. In questo grigio scenario, esistono anche storie in controtendenza di giovani che coraggiosamente si sono messi in gioco ed hanno creato nuove realtà imprenditoriali. L’attività che abbiamo il piacere di presentare in questo numero di Zeus è una di queste: nata da un grande amore per i bambini e dalla passione per l’insegnamento. Ci fa soprattutto piacere farvela conoscere perché è una sfida doppiamente coraggiosa in quanto volutamente tutta al femminile. La “nostra” imprenditrice si chiama Chiara Marchesiello ed all’inizio dell’anno in corso è stata l’ideatrice e l’artefice dell’apertura di una scuola d’inglese per bambini, ragazzi ed adulti nel nostro territorio.

Chiara è una giovane e bella ragazza. Una delle tante che a 26 anni ha “Tutta la vita davanti” parafrasando il titolo di un bellissimo film di Paolo Virzì che racconta la dura realtà che i giovani sono costretti loro mal-

SM

grado ad affrontare nel momento in cui si affacciano al mondo del lavoro. L’abbiamo incontrata durante una delle ore di lezione nella sede della sua scuola, all’Infernetto.

Quando e come è maturata la decisione di aprire una scuola d’inglese?

Ho sempre insegnato inglese ai bambini ed ai ragazzi perché ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente internazionale. Sono madrelingua inglese ed a casa parliamo sempre in inglese in quanto è l’unica lingua in cui tutti ci capiamo. Tuttavia, non avevo ancora compreso quanto questo lavoro fosse importante per me fino al momento in cui, dopo l’università, mi sono trovata a confrontarmi con il mondo del lavoro. Allora ho capito che l’esperienza a contatto con i bambini e la trasmissione della mia conoscenza della lingua inglese era quanto di più bello potevo chiedere.

Quali sono stati i tuoi primi passi verso la realizzazione del progetto?

All’inizio avevo tanta paura. Poi con un po’ di coraggio ho preso la decisione di tentare di realizzare il mio sogno. Inizialmente dovevo sondare il terreno e così ho

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fatto un’indagine per capire quante scuole d’inglese ci fossero sul territorio, sia all’Infernetto che a Casalpalocco ed all’Axa. Ne hai trovate molte?

No, infatti non ce n’erano molte e questo mi ha dato più determinazione ad andare avanti. Ma era ancora troppo incauto affittare i locali senza avere un’idea orientativa di quale bacino d’utenza potesse essere interessato. Così, lo scorso dicembre ho fatto stampare migliaia di volantini. Sono andata io stessa davanti alle scuole, ai bar, alle palestre per pubblicizzare la nuova apertura della scuola.

E com’è andata?

Beh, direi molto meglio di quanto mi aspettassi. Mi hanno chiamata in dieci ed ho valutato che fosse un ottimo risultato. L’unico problema è che non avendo i locali ho dovuto attendere ancora un po’ per poter fare le iscrizioni.

Quand’è stata avviata l’attività?

L’11 gennaio scorso c’è stata l’inaugurazione della scuola e già dopo pochi mesi il numero di inscritti si è triplicato e molto grazie al passaparola.

Quindi questo fa supporre che il tuo metodo didattico abbia successo.

Sì, penso proprio di sì. Come dicevo ho molta esperienza con i bambini ed i ragazzi ed anche loro vengono sempre molto volentieri a scuola perché l’apprendimento avviene anche attraverso il gioco. Il venerdì ad esempio facciamo sempre dei giochi insieme e così loro imparano in maniera molto naturale e spontanea.

Cerco anche di farli divertire, cantare, disegnare. Mi diverto molto anche io e posso dire che lavorare non mi pesa affatto.

Le classi sono numerose?

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No, assolutamente. Ogni classe è composta al massimo di quattro bambini o ragazzi. Questo perché solo con una classe piccola è possibile approfondire determinati aspetti con azioni più mirate e seguire da vicino la formazione seguendone i progressi. In effetti il grande problema della scuola pubblica a mio avviso, non è tanto la scarsa preparazione degli insegnanti, come a volte mi dicono alcuni genitori, quanto il grande numero di bambini. E’ quasi impossibile pretendere che un bambino impari l’inglese facendo due ore di lezione alla settimana e per giunta in una classe numerosa.

Così come non è possibile poter seguire venti bambini contemporaneamente in maniera impeccabile, soprattutto nell’insegnamento di una lingua straniera.

Secondo la tua esperienza, a quale età un bambino può iniziare ad imparare una lingua straniera?

Mi è capitato di avere dei genitori che volevano far imparare l’inglese a bambini molto piccoli, ma sinceramente il mio consiglio è di non portarli mai a scuola prima che abbiano iniziato a scrivere e leggere. In genere l’ideale è sette anni. Questo perché è assolutamente improduttivo ed inutile a meno che il bambino non sia stimolato anche a casa a parlare in inglese con una tata o, come è successo a me, con un genitore di madrelingua inglese.

I corsi sono preparatori per le certificazioni Cambridge?

Sì, tra l’altro la certificazione Cambridge è riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione così come i livelli più avanzati sono riconosciuti per l’ammissione in quasi tutte le Università anglofone.

Oltre ai bambini la scuola ha corsi ad hoc anche per adulti. Ci sono anche nonni?

Si e devo ammettere che sono molto motivati. In età

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adulta ci si avvicina all’apprendimento dell’inglese sia per motivi lavorativi, ma anche perché si ha un hobby particolare che si vuole seguire e magari si cercano informazioni a riguardo su siti internet non italiani o molto più semplicemente perché si vuole viaggiare.

Per i meno giovani, che tipo di attività vengono proposte?

Dell’insegnamento agli adulti si occupano due altre insegnanti, una ragazza australiana ed una inglese. In genere i corsi sono individuali perché così ci vengono richiesti. Cerchiamo di seguire gli interessi e le richieste delle persone. Ovviamente c’è sia la possibilità di fare conversazione che seguire corsi più standard.

Hai altri progetti in cantiere per il prossimo futuro?

Al momento continuano i venerdì “porte aperte” a cui tutti gli iscritti possono gratuitamente partecipare per poter fare sessioni di approfondimento, conversazioni, ore extra di formazione. A breve partiranno i corsi estivi, sia intensivi che semi-intensivi, mentre dopo l’estate inizieranno i corsi interattivi a distanza in compresenza con un’insegnante che interagirà on-line con gli studenti. Ho pensato questi corsi per gli adulti che spesso mi chiedono di ottimizzare il tempo a loro disposizione. Le attività nascono sempre da esigenze o da particolari richieste. Inoltre vorremmo far partire dei corsi preparatori per superare il T.E.A. Test of English for Aviation che è l’esame che sono tenuti a sostenere i piloti di aeromobili. Il corso aiuterà chi desidera avvicinarsi a questa professione pur non avendo un livello di preparazione della lingua inglese che gli consenta di superare l’esame che è conforme agli standard internazionali.

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LA LUNGA ASCESA DI VITTORIO ROMANO di Luca Leonardi E’ l’orgoglio della nostra redazione, che fa il tifo, compatta, per lui. Vittorio Romano ha infatti iniziato a scrivere i suoi primi articoli per Zeus e, dopo essere approdato a RAI2 come inviato, ha appena pubblicato un libro sugli scandali in Kosovo. Un libro scomodo, come è nel suo carattere, recensito addirittura da L’Espresso dello scorso 13 maggio.

Lupi nella nebbia (Jaca Book, 160 pagine, 14 euro), di cui non è possibile mostrarvi la copertina perché Vittorio non ha fatto in tempo a portarcene una copia, racconta della complicità dei vertici ONU nell’insabbiamento degli scandali che coinvolgono i clan dell’attuale e dell’ex premier del Kosovo. Un Paese grande quanto l’Abruzzo nel quale ancora operano 14mila soldati della NATO e dove politica e mafia sono praticamente la stessa cosa. La magistratura kosovara indaga (che siano ancora rimasti comunisti?) sul traffico di organi e di eroina e i magistrati ONU archiviano o si dimenticano di trasmettere gli atti ai giudici europei che dal dicembre 2008 cercano di ripristinare un minimo di legalità in un Paese devastato dalla guerra e da una classe politica nata sulle ceneri dell’UCK, l’esercito di liberazione del Kosovo.

Noi siamo contenti che Vittorio Romano abbia scritto questo libro. Ma siamo ancora più contenti che “Vitto” sia tornato vivo dal Kosovo. Anche perché ci piace vederlo inviato a indagare per conto de L’Ultima Parola (RAI2, ogni venerdì in seconda serata) sui misfatti italiani, visto che da questo punto di vista in Kosovo non (continua a pag. 48)

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MAGGIO DELFUMETTO ALLABIBLIOTECA ELSAMORANTE di Maria Luisa Zappia Dopo la festa del doppiaggio, che ha caratterizzato la programmazione della Biblioteca Elsa Morante nella prima metà di maggio con incontri, mostre e laboratori dedicati all’animazione Disney e ai suoi storici doppiatori, l’attenzione si sposta dal cartoon al caro vecchio fumetto. Apre, infatti, il 17 maggio “Tra Oriente e Occidente - due civiltà a confronto”: una mostra collettiva dei giovani autori della Scuola Internazionale di Comics di Roma.

Le tavole esposte raccolgono disegni fatti da allievi ed ex allievi della scuola di Ostiense dal dopo-11 settembre ad oggi.

Le vignette interpretano le diversità storiche e culturali che sembrano ancor oggi impedire il prevalere dell’incontro sullo scontro nel contatto tra le due civiltà.

Tuttavia, come scrive Alda Teodorani, curatrice della mostra: “Solo con la comprensione, solo riuscendo a portare dentro di noi un po’ di oriente e un po’ di occidente (siamo figli di entrambi) forse il mondo potrà capire, se non guarire". A questa auspicata “guarigione” i giovani fumettisti

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della scuola di Ostiense intendono dare il loro contributo attraverso le vignette proposte.

Fondata nel 1979 a Roma dal disegnatore Dino Caterini, la scuola di Ostiense ha fatto da battistrada all’insegnamento professionale del fumetto in Italia. All’inizio della sua diffusione, l’arte del fumetto si tramandava di maestro in allievo e solo pochi prescelti avevano accesso alle segrete tecniche dell’artista di fama. Col passare del tempo sono nate le scuole professionali che hanno allargato l’accesso alla professione. “La scuola è necessaria se si vuole intraprendere la carriera di fumettista - afferma Teodorani. - Non si possono apprendere i principi dell’anatomia e della prospettiva se non li si studia. Per farsi strada però - continua - è necessario trovare un proprio linguaggio, una propria firma, e avere moltissima determinazione”.

Il fumetto, a metà strada tra letteratura e illustrazione, è “linguaggio disegnato” dove risulta determinante trovare un perfetto equilibrio tra storia e illustrazioni.

Questo e altro spiegherà il Professor Francesco Lo Storto, docente della scuola internazionale di Comics, nel corso “C’è fumetto e fumetto” laboratorio per ragazzi tra gli 11 e i 16 anni, il 19 maggio presso i locali della biblioteca (in Via Adolfo Cozza 7, ore 15-19). I partecipanti sperimenteranno in prima persona tutte le fasi

dell’iter creativo che va dall’ideazione alla realizzazione delle vignette che compongono la tavola. Altro minicorso quello organizzato da Biblioteche solidali, per ragazzi dagli 8 ai 13 anni, che si svolgerà il 26 maggio (ore 16-19) sempre in biblioteca. Piccole grandi occasioni da cogliere per iniziare ad apprendere un’arte che in Italia non è ancora possibile studiare nelle strutture pubbliche, essendo le uniche scuole esistenti tutte a carattere privato.

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RESTYLE PER L’UFFICIO POSTALE DELL’INFERNETTO di Chiara Palermi Dallo scorso 26 aprile, l’Ufficio Postale di via Romani all’Infernetto è chiuso per ristrutturazione e ammodernamento dello stabile. La durata dei lavori è di due mesi, ma non si escludono possibili imprevisti e quindi la posticipazione dei tempi di realizzazione. Al servizio dei residenti, in via del tutto eccezionale, Poste Italiane S.p.A. ha disposto l’apertura, a partire dal 27 aprile, di due sportelli aggiuntivi presso l’ufficio postale di Casalpalocco e specificatamente riservati ai residenti all’Infernetto per il pagamento di pensioni, come da calendario in vigore, e per gli altri servizi finanziari dedicati. I due sportelli saranno appositamente gestiti da personale dell’ufficio di via Romani. Tutte le agevolazioni messe a disposizione dei cittadini derivano dall’intenzione di limitare il

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più possibile le difficoltà e i possibili disagi dovuti alla distanza e agli spostamenti complicati verso altri uffici postali del territorio. Ulteriori agevolazioni hanno riguardato l’orario di apertura dell’ufficio postale di Casalpalocco. È stato infatti deciso di ampliare l’orario di apertura dalle ore 8.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì e dalle ore 8.00 alle 13.30 il sabato.

«Vogliamo ricordare - dichiara in una nota il Coordinamento Infernetto - che ci siamo fatti promotori già da due anni di una richiesta, presso Poste Italiane, di un necessario adeguamento/riposizionamento dell’ufficio di via Romani. Lo stesso XIII Municipio è intervenuto, nel tempo, nel richiedere un deciso miglioramento delle infrastrutture e dei servizi offerti ai cittadini dell’Infernetto. Quindi, accogliamo con estremo interesse e soddisfazione lo sforzo che Poste Italiane sta compiendo attraverso questi lavori che, pur creando qualche inevitabile disagio e fastidio, ci restituiranno un ufficio postale più moderno e confortevole oltre che più rispondente alle accresciute esigenze del quartiere. Tra le altre cose, è prevista l’apertura di un nuovo sportello, portando il numero disponibile degli stessi da cinque ad un totale di sei».

ATTIVITÀ CENTRO GIOVANILE MADONNA DI LORETO di Agnese Manni Anche in questo numero di Zeus abbiamo l’opportunità di informare i lettori sulle iniziative del Centro Giovanile Madonna di Loreto che, tra le altre sue principali attività di sostegno e supporto ai più bisognosi, propone spazi culturali aperti a tutti coloro che vogliano partecipare. Il prossimo 20 maggio, presso la sede della biblioteca del Centro, verrà proposto un recital di poesie di Eugenio Montale. La direzione artistica oltre alla stesura del recital è stata curata dal Augusto Benemeglio. Il 6 giugno invece sarà la giornata dedicata alla presentazione del libro scritto da don Fabrizio Centofanti, parroco della parrocchia di San Carlo da Sezze e fiero “allievo” del compianto don Mario Torregrossa. In suo onore infatti, don Fabrizio presenterà il libro dal titolo “Pret(re) a porter” nel quale viene rievocata l’esperienza a contatto con don Mario. Il libro è nato dalla volontà di ricordare la figura e le attività per le quali l’ex parroco si era dedicato per tutti gli anni del suo sacerdozio.

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GESTIONE CONSORTILE E CONTRIBUTO PUBBLICO Necessità di una disciplina regolatrice Il Consorzio Stradale AXA, a dispetto della sua denominazione, non è soltanto “stradale”, perché oltre ad occuparsi della manutenzione della rete stradale, circa 20 chilometri, provvede, come previsto dalla Convenzione di lottizzazione, stipulata col Comune di Roma nel 1961, anche alla manutenzione e conservazione di tutte le infrastrutture consortili, ossia fognature, depuratore, impianto di illuminazione pubblica, patrimonio a verde e alberature, opere varie di arredo urbano, ed allo svolgimento di servizi, come la pulizia delle strade, la raccolta ed il trasporto a discarica dei residui verdi, trattamenti di disinfestazione.

Quanto alle strade, è risaputo che sono private, poiché la proprietà di ciascun consorziato, com’è specificato nei rispettivi rogiti di acquisto, si estende fino alla mezzeria della strada su cui si affaccia il proprio lotto. Per il fatto, di essere state assoggettate ad uso pubblico, esse sono fruibili non già dai soli consorziati ma da chiunque, con la conseguente compartecipazione del Comune, alle relative spese di manutenzione, con il contributo di cui al Decreto legislativo luogotenenziale n. 1446 del 1918.

Ne deriva che le risorse del Consorzio sono così costituite anche, in parte, da finanziamento pubblico, con implicazioni sulla gestione consortile per quanto riguarda il controllo e la vigilanza del Comune e riflessi anche sulla natura giuridica del Consorzio stesso in quanto si trova ad operare sul piano strettamente privatistico, alla stregua di un grande condominio, e nel contempo come soggetto destinatario del contributo pubblico limitatamente ad una parte delle proprie attività. Si tende “sbrigativamente” a voler considerare il Consorzio AXA “ente pubblico” per assimilazione ai Consorzi prettamente stradali di cui al citato Decreto n.1446 del 1918, finalizzati istituzionalmente alla sola “manutenzione, sistemazione e ricostruzione delle strade”, con preclusione di ogni altra attività, ai quali è stata riconosciuta - in diverse sentenze - la natura di “ente pubblico non economico”, in quanto soddisfano “fini di pubblica utilità... a vantaggio della collettività dei cittadini”.

Quanto al Consorzio AXA, non si può, invece, ignorare il dato di fatto inconfutabile che lo stesso, diversamente dai predetti Consorzi, soltanto in parte - ed in conseguenza della sopravvenuta apertura al pubblico transito delle proprie strade - persegue fini di pubblica utilità (con parziale impiego di danaro pubblico), mentre per tutto il resto opera nell’interesse esclusivo dei consorziati secondo le finalità per le quali è stato

costituito per l’assolvimento degli obblighi imposti agli stessi Consorziati dalla Convenzione di lottizzazione.

Tuttavia, ciò che è certa è la peculiarità del nostro Consorzio e la necessità del riferimento ad una disciplina regolatrice tanto più avvertita dalla mancanza di specifiche disposizioni e direttive, in passato, da parte del Comune. Ciò che occorre non sono le affermazioni sulla pretesa natura giuridica di ente pubblico del Consorzio, ma le precise indicazioni agli amministratori, rapportate alla struttura statutaria del Consorzio, per l’esercizio della gestione consortile, relativamente all’impiego del contributo comunale, nel rispetto dei principi contenuti nella normativa in quanto applicabile riguardante gli Enti pubblici.

Per questo il Consorzio si sta dotando di un Regolamento contabile amministrativo, il cui testo approntato dal Consiglio di Amministrazione, previo esame da parte del Comune, sarà sottoposto ad approvazione nella prossima Assemblea prevista per il 19 giugno prossimo. Va ricordato che tale Regolamento è stato previsto nelle modifiche statutarie condivise dall’attuale dirigenza politica del XIII Municipio e deliberate nell’Assemblea del 13 dicembre 2008, con le quali è stata anche introdotta l’importante innovazione della diretta partecipazione del Comune alla gestione consortile, con un proprio rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione e la nomina da parte dello stesso Comune del Presidente, di un membro effettivo ed uno supplente del Collegio dei Revisori dei conti. Ciò proprio in relazione alle esigenze connesse alla fruizione del contributo pubblico da parte del Consorzio stesso.

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Trattamento contro il Punteruolo Rosso delle Palme

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mensile di informazione del XIII Municipio • maggio 2010 • numero 151

IL CONSORZIO DI CASALPALOCCO INFORMA www.consorziocasalpalocco.it CONVOCATA L’ASSEMBLEA CONSORTILE Il giorno 23/06/2010 alle ore 18 presso il cinema della Parrocchia di S.Timoteo si svolgeranno i lavori dell’Assemblea generale ordinaria del Consorzio di Casalpalocco con i seguenti punti all’ordine del giorno:1) Esame ed approvazione del Bilancio consuntivo 2009 e relativo piano di riparto; 2) Esame ed approvazione del Bilancio preventivo 2010 e relativo piano di riparto; 3) Rinnovo cariche sociali (Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale).

REGOLAMENTO DELLE VOTAZIONI PER LE CARICHE SOCIALI Art.1 il Consiglio di Amministrazione del Consorzio è composto da 5 consorziati e dura in carica due anni Art.2 - il Collegio dei Sindaci è composto da 6 consorziati, 3 effettivi e 3 supplenti, e dura in carica 2 anni Art.3 - le votazioni degli Organi Collegiali avvengono nel corso dell’Assemblea Consortile sulla base di liste che contengono i candidati per il Consiglio e per il Collegio dei sindaci Art.4 - i consorziati che accettano di far parte di una lista come candidati debbono firmare per accettazione Art.5 - non si può essere candidati in più di una lista o per cariche diverse Art.6 - le liste devono essere depositate, regolarmente firmate, presso la segreteria del Consorzio entro le ore 12,00 di venerdì 21 maggio 2010 Art.7 - le liste, consegnate nei ter-

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mini, saranno numerate in ordine di presentazione e successivamente trasmesse per conoscenza a tutti i consorziati, unitamente all’avviso di convocazione dell’Assemblea Art.8 - sarà dichiarata vincente la lista dei candidati Consiglieri e componenti il Collegio dei sinda-

ci che avrà riportato il maggior numero di voti Art.9 - la votazione avverrà scrivendo nella speciale casella della scheda elettorale il numero relativo alla lista prescelta Art.10 - i consorziati dovranno votare personalmente o potranno conferire delega ad altro consorziato. Saranno ritenute valide esclusivamente le deleghe rilasciate nell’apposito modulo allegato alla convocazione dell’Assemblea o che, ove rilasciate su un foglio diverso, contengano la data dell’Assemblea ed i vari punti all’ordine del giorno.

Nel caso in cui il medesimo consorziato rilasciasse più deleghe in favore di soggetti diversi per la medesima Assemblea, verrà considerata valida quella che contenga i requisiti di cui al presente articolo 10 ed abbia data certa posteriore Art.11 - il passaggio di consegna avverrà entro 30 giorno dalla data delle elezioni.

Colgo l’occasione per comunicare alcune importanti notizie riguardanti la vita consortile: • Il bilancio consuntivo 2009 del consorzio chiude con un utile di 190.706,89 euro. I dati del bilancio e la relativa relazione del Collegio Sindacale sono a vostra disposizione anche sul nostro sito www.consorziocasalpalocco.it • La prossima udienza fissata dalla Cassazione sul “caso Corvini” compreso il famoso quant’altro avrà luogo il 06/07/2010 • Il sig Corvini è stato condannato in primo grado dal Tribunale Penale di Roma sezione distaccata di Ostia per la condotta delittuosa da lui tenuta ai danni del Consorzio di Casalpalocco e del suo avvocato. Per questo è tenuto anche al risarcimento dei danni.

IL PRESIDENTE Dr. Fabrizio Franco Testa

mensile di informazione del XIII Municipio • maggio 2010 • numero 151

AL “LEGGIO DEL MARE”... MELODIE SUL MARE... con Claudia Dominici e Andrea Salvi Mercoledì 26 Maggio ore 18 di Paola Scacciavillani Concerto di chiusura dell’anno sociale del salotto culturale “Leggio del Mare” presso lo stabilimento balneare “Venezia” un magnifico concerto per arpa e flauto... solo a dire arpa e flauto vengono in mente gloriose visioni di angeli e cherubini, statuette, eleganti arazzi con scene pastorali, i lussureggianti colori dell’Impressionismo francese e il vivace fascino di Mozart! Da sempre compositori e arrangiatori combinano particolarmente volentieri l’arpa e il flauto, certamente perché entrambi gli strumenti possiedono qualcosa di davvero primogenio, il loro suono risveglia associazioni con la natura, non ultima con la natura della musica. Questo fascio “naturale” e senza tempo ha oltremodo influenzato specialmente i compositori tardo romantici e impressionisti.

Claudia Dominici, giovanissima e valente arpista, e Andrea Salvi con il suo flauto, in concerto toccheranno i vari periodi: dalla musica antica a quella contemporanea. Sarà un magnifico concerto, un’ottima quanto rara opportunità per ascoltare musica classica dal vivo sul litorale lidense, quindi vi aspetto... intervenite numerosi... ingresso libero!

Claudia Dominici inizia gli studi musicali all’età di 6 anni con il pianoforte. Diplomata in arpa presso il Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila,

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allieva della Prof.ssa Nazarena Recchia docente presso il Conservatorio “F. E. Dall’Abaco” di Verona, ha studiato presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma con la Prof.ssa Ofelia Guglielmi. Si è perfezionata in arpa solista e formazione da camera con la Prof.ssa Lisetta Rossi e il Prof. Alessio Bacci e il Maestro Fabrice Pierre docente presso il Conservatorio di Alto Perfezionamento di Lione con il quale ha suonato il “Concerto con sei arpe” presso il Teatro Vespasiano di Rieti. Svolge l’attività concertistica prevalentemente a Roma e nel resto d’Italia. Ha suonato presso la “Casa Allegria” e San Gregorio al Celio in occasione del capitolo delle Missionarie della Carità. Ha suonato sotto la direzione del Maestro Camillo Sforza in occasione della manifestazione “Il 900... e oltre” con la partecipazione del tenore Su Phill e della pianista Anna Fumarola; con il Maestro Lanzetta lo Stabat Mater di Pergolesi e di Vivaldi. Ha collaborato con la Scuola della Cappella Sistina suonando Chichester Psalms di L. Bernstein. Ha collaborato con vari compositori, tra cui Micaela Natili, suonando la sua opera inedita dal titolo Sideree Lontananze e con Chiara Strada musicando i sonetti di W. Shakespeare Lord of My Love. Collabora con varie orchestre, tra cui i Musici Veneziani e

l’Orchestra Sinfonica del Tuscia Opera Festival.

Si è esibita nell’auditorium dell’Istituto della Fraternità della SS. Vergine Maria a Bagnoregio, ed al Castello Borghese di Nettuno. Suona regolarmente al Castello Orsini di Nerola. Ha suonato presso il Teatro del Lido per la serata organizzata da Save the Children.

Si è esibita alla manifestazione organizzata da BNL e Telethon a Fiumicino ed al Teatro Fara Nume di Ostia, a Roma con il M° Mastromatteo presso il Centro Don Orione e a Cagliari nella galleria del Bastione dello Sperone. Ha tenuto vari concerti presso il Dono di Maria e nella chiesa Mater Ecclesia presso il Vaticano. Ha suonato per diverse associazioni tra cui “Il Leggio del Mare” di Ostia e l’Ass. “Alessandro Longo” di Casal Palocco. Si è esibita col flautista Andrea Salvi al Collegio Apostolico Leoniano. Con la violinista Nadiya Lazaruk ha suonato per l’associazione H2o presso La Fonderia a Roma. Fa parte dell’Ensamble Musical Minds col quale ha registrato l’album Arteries con pezzi della Prof.ssa Donatella Caramia. Suona come solista e musica da camera in varie formazioni: arpa e violino, arpa e flauto, arpa e quartetto, con cantanti e con chitarra. Organizza inoltre sedute di musicoterapica e arpaterapia. Ha diversi allievi a cui da lezioni di arpa classica e celtica. Suona l’arpa classica e celtica in occasione di celebrazioni, matrimoni, party e meeting come solista e in formazione da camera. Frequenta il Biennio di Specializzazione di Musica da Camera presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma.

mensile di informazione del XIII Municipio • maggio 2010 • numero 151

STORIE MIGRANTI: “SIAMO STANCHI DEI PREGIUDIZI SUI ROM...”

Rubrica sull’Integrazione a cura della Scuola di Italiano per stranieri “Effathà” del Centro di Formazione Giovanile Madonna di Loreto Dopo aver riportato nei mesi scorsi le interviste di amici della scuola di italiano Effathà provenienti da Asia, America Latina e Africa, è arrivato il momento di dare la parola ad un europeo: Dragan Radosavljevic, rom Kanjarija di origine croata che da oltre venti anni vive nel campo nomadi di Acilia. La sua storia racconta l’impegno costante nell’arduo tentativo di far incontrare realtà diverse come quella rom e quella italiana. Dragan si è raccontato un pomeriggio nella sua casa del campo nomadi di via Ortolani, sotto il cavalcavia che unisce Acilia a Dragona, accanto alla ferrovia del “trenino” Roma - Lido, un luogo che esiste da tanti anni, che dal 1994 è autorizzato e che fa parte integrante della realtà del nostro territorio, ma che forse troppo spesso, trovandoci a passare da quelle parti, guardiamo senza osservare.

Vivo qui da circa venticinque anni, sono nato in Croazia e sono venuto in Italia con la mia famiglia quando avevo otto anni, nel 1969.

Lavoravamo nelle campagne di Brescia come agricoltori ed avevamo un allevamento di pecore. In seguito abbiamo lavorato a Torino come artigiani ramaioli. Trent’anni fa sono arrivato a Roma, avevo un allevamento di pecore a Pomezia ed ero intenzionato a mettere in piedi un’azienda agricola in cui lavorassero anche i miei figli, ma purtroppo gli affari sono

andati male: quando si è saputo che eravamo rom nessuno è stato più disposto ad affittarci il campo per far pascolare il gregge e così ho dovuto vendere tutto il bestiame. Esistono molti pregiudizi sui rom e questo non è che un esempio, nel nostro campo nomadi ci sono varie persone che lavorano come dipendenti, ma è successo e succede ancora che vengono licenziate quando si scopre che sono rom o che vivono qui.

Io e mia moglie Mihaela, che è romena, lavoriamo in proprio, abbiamo una paninoteca ambulante con regolare licenza. Mio figlio Kristian va a scuola alla Leonori e frequenta il catechismo a San Carlo da Sezze. Anche i miei nipoti vanno a scuola regolarmente, come gli

altri bambini del campo. Noi siamo contenti perchè pensiamo che avranno un futuro migliore del nostro che abbiamo passato tante sofferenze. Quando sono arrivato qui dove oggi c’è il campo nomadi non c’era nulla, siamo stati tanti anni senza fogne e senza l’allaccio dell’acqua, costretti ad andare a riempire le taniche alla fontanella più vicina. I miei figli vanno bene a scuola ed io li aiuto a fare i compiti. Le maestre ci vengono a trovare spesso ed anche gli amici, ne abbiamo tanti. Nonostante tutto, però, sento che il pregiudizio sui rom è molto forte e che quando succede qualcosa si dà sempre la colpa agli zingari. Mi piacerebbe che qualcuno parlasse anche delle cose positive e degli sforzi che facciamo per cercare l’integrazione. A volte succede che arrivano i carabinieri o la polizia all’improvviso in piena notte, verso le due o le tre di mattina, e ci fanno uscire tutti dalle baracche, compresi bambini, donne e anziani, per fare le perquisizioni.

Questo ci spaventa e ci mette a disagio, lo trovo ingiusto: se in passato qualcuno di noi che vive qui ha avuto problemi con la giustizia, perchè dobbiamo pagare tutti? Perchè la gente pensa che siamo tutti colpevoli quando uno di noi commette un reato? Questo non lo accetto, è come se io dicessi che siccome in una palazzina vive un delinquente, tutti quelli

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che abitano nella stessa palazzina sono delinquenti come lui...

Sento che il cammino verso l’integrazione tra rom e italiani è molto lungo, soprattutto se non cambia il modo di pensare e di agire degli uni e degli altri. Oltre al pregiudizio che esiste sui rom, vorrei che cambiassero altre cose importanti: purtroppo ci sono ancora molti zingari che non hanno capito il vero valore della scuola e l’importanza dell’istruzione per i propri figli. Penso che questo sia dovuto alla miseria in cui la mia generazione è cresciuta nella ex Iugoslavia, tra la seconda guerra mondiale e la guerra dell’89 - 95. Molti non sono andati a scuola e non mandano a scuola i figli; vorrei farli ragionare sul fatto che la scuola è un bene comune. Un’altra cosa da cambiare è per me la macchina burocratica italiana che praticamente ci impedisce di avere i documenti. E’ talmente difficile per noi ottenerli che molti ci rinunciano e rimangono in una posizione irregolare, questo si ripercuote negativamente sulla situazione lavorativa e su una serie di altri aspetti e non favorisce certo i processi di integrazione.

La soddisfazione più bella che ho avuto da quando sono in Italia? Vedere i miei figli e nipoti che vanno a scuola.

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ROCKCITY 2010 di Fabio Bernardo L’estate romana vede il ritorno di uno dei più attesi eventi: “Rockcity”; l’ultima edizione cui avevamo potuto partecipare, e narrare nelle pagine di Zeus, era targata 2008, ma ora Rockcity è cresciuta e, giunta alla sua nona edizione, cambia sede e dimensioni, per ospitare ancora più persone al suo interno.

Difatti quest’anno la manifestazione avrà luogo nel X municipio, esattamente all’interno del Parco Lemonia, a Cinecittà, un luogo protetto e raramente concesso per eventi, soprattutto se di questa portata: ma la “Duncan Eventi”, sotto la guida di Simone Scorcelletti e con Guido Bellachioma direttore artistico, ha evidentemente fornito le giuste credenziali a Comune e Municipio, i quali infatti patrocinano l’evento entrambi ed avranno all’interno anche alcuni stand per presentare e proporre le proprie attività.

Come dicevamo Rockcity è cresciuto, anche nelle dimensioni: questa sarà la location più grande mai avuta a disposizione, dieci volte più delle precedenti (10.000 metri quadrati di spazio a disposizione di cui 180 di palco).

Saranno tante le attività e gli ospiti previsti per questa edizione di Rockcity dal 3 giugno al 15 agosto: mondiali, cabaret, stand e soprattutto tanta buona musica; quest’anno ancora più preziosa grazie alla collaborazione con il “Kind of blues festival” e la presenza

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quindi di molti artisti di calibro internazionale.

Ben 75 giornate di intrattenimento, quasi tutte ad ingresso gratuito, salvo una decina previste a pagamento per gli artisti di maggiore spessore (ma comunque a prezzi che non andranno mai oltre i 15 euro).

In questa edizione rispetto all’ultima saranno presenti meno Tribute Band, ma il primo giorno sarà comunque sotto il segno dei Queen Universe, e i loro tributi alle note di Brian May e Freddy Mercury, che si apriranno le danze, mentre Andrea Perroni intratterrà il pubblicò con i suoi sketch; rimane invece l’appuntamento con gli appassionati di calcio per seguire su maxischermo le partite degli azzurri in Sudafrica e le altre principali del Mondiale.

Altri ospiti dell’evento saranno certamente Di Carlo e Marzocca per quel che riguarda il cabaret, mentre come ospiti musicali si alterneranno sul paco Eric Sardinas, Eric Martins, Andy Timmons e Le Orme Inoltre per chi volesse venire in compagnia dei propri pargoletti sarà prevista un’area dedicata ai più piccoli di ben 350 metri quadrati.

In attesa di un’estate sotto l’insegna del rock e del buon umore, abbiamo una certezza: noi di Zeus ci saremo.

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CRITICAL MASS ORGANIZZA UNA “PEDALATA CRITICA” FINO AL MARE di Anna Claudia Bianchi A Roma, dal 28 al 30 maggio, per il settimo anno consecutivo migliaia di ciclisti provenienti da tutto il mondo si incontreranno per pedalare insieme. In particolare domenica 30 maggio alle ore 11.00, si partirà da piazzale Ostiense per una defatigante “passeggiata critica” in bicicletta verso il mare di Capocotta, lungo la via Cristoforo Colombo, con tappe intermedie “imprevedibili e divertenti”.

I meno allenati, potranno essere agevolati dall’utilizzo del trenino Roma-Lido in modalità bici+treno. L’evento, organizzato dalla Critical Mass, è divenuto nel tempo un appuntamento internazionale che si tiene in più di quattrocento città del mondo. La “pedalata critica” vuole riappropriarsi di quegli spazi solitamente riservati alle automobili che invadono e soffocano le nostre città. È un modo per ricondurre l’at-

tenzione sui temi della mobilità sostenibile, dell’inquinamento ambientale e acustico, dello svilimento della qualità della vita. La capitale sarà invasa dai colori, dai suoni e dagli scampanellii del più gioioso e mirato evento di ciclonauti. Dopo la prima edizione del 2004, questo evento è cresciuto fino a contare seimila ciclisti. A Roma diverse ciclofficine stanno organizzando attività collaterali alla manifestazione per fornire biciclette ai forestieri che parteciperanno con la pratica del bike-to-peer. Funziona così: chi possiede una bicicletta che non usa, o ne ha una in più, può lasciarla nelle ciclofficine per il periodo della pedalata critica. Il mezzo sarà prestato e al termine della kermesse saranno le stesse ciclofficine a riconsegnare le biciclette ai proprietari. In alternativa, chi lo desiderasse, potrebbe entrare direttamente in con-

tatto con un ciclista all’estero per instaurare una rapporto di amicizia e dar vita ad una sorta di gemellaggio che può prevedere lo scambio di posti letto oltre che di biciclette. Le ciclofficine sono delle realtà diffuse su tutto il territorio nazionale e internazionale; isole per gli amanti della bicicletta dove poter riparare o recuperare gratuitamente una due ruote usata. Ma sono anche luoghi di incontro dove confrontarsi con persone che si spostano quotidianamente in bici e organizzano iniziative per una maggiore diffusione dell’uso del mezzo ecologico, tanto affascinante quanto efficiente.

Il programma, in breve: • 27 maggio, Aspettando la Critical Mass all’ex Lavanderia, piazza Santa Maria della pietà, 1; • 28 maggio, Compleanno di Critical Mass Roma, alle 18:00 di fronte al palo 27, in via dei fori imperiali; • 29 maggio, Critical Mass intergalattica, alle 16:00 ai giardini di piazza San Giovanni; • 30 maggio, Tutti al mare! Alle 11:00, piazzale Ostiense.

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INAUGURATA LA QUARTA POSTAZIONE DI BIKE SHARING AD OSTIA di Laura Nunzi Inaugurata in piazza Anco Marzio la quarta postazione di bike sharing ad Ostia. La scelta dell’ubicazione è data dalla posizione strategica che tale piazza ricopre rispetto alle tre ciclostazioni già esistenti, due sul lungomare e una nei pressi della stazione Lido Centro.

Il progetto rientra nel nuovo modello integrato di intervento urbano che prevede riqualificazione, decoro, accessibilità, sicurezza e sostenibilità del trasporto (eco-compatibile o tale da azzerare l’impatto ambientale). L’area che ospita la nuova postazione di bike sharing è stata infatti recentemente ristrutturata e resa pedonale.

La postazione delle biciclette pubbliche è attiva 24 ore su 24 ed ha un costo di cinquanta centesimi per ogni mezz’ora o frazione d’ora di utilizzo del servizio. Il prezzo della Card ricaricabile è di cinque euro, corrispondente anche alla ricarica minima iniziale.

Per saperne di più è possibile visitare il sito web www.atac.roma.it oppure www.atac-bikesharing.it. Navigando su quest’ultimo, è altresì possibile verificare la disponibilità delle biciclette presso

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le diverse ciclostazioni, usando login e password consegnate al momento dell’ iscrizione al servizio.

Altra quarantaquattro nuove ciclo-stazioni saranno presto attivate nella capitale: otto a Trastevere, quindici nel Rione Monti e ventuno nell’area Prati e Vaticano.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il call center Roma Servizi per la Mobilità allo 06-57003.

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CinziaBaldinie MicheleZefferinone “IlvelenodiCirce” di Stefania Viglione stefania.viglione@yahoo.it Venerdì 26 Marzo, in occasione della prima in scena di “Processo a Giuda” al Teatro Fara Nume c’è stata la presentazione del libro “Il veleno di Circe”, opera prima scritta a quattro mani da Cinzia Baldini e Michele Zefferino.

La storia che porta i due autori a incontrarsi è veramente singolare. Essendo loro appassionati di scrittura, dove potevano conoscersi se non sul sito “Aspiranti autori emergenti”? Entrambi erano soliti visitare il forum di questo sito, dove lasciavano pareri ed impressioni l’uno sui lavori dell’altra e viceversa. Sembrerebbe la trama di una commedia, invece è pura realtà.

Hanno iniziato a collaborare scrivendo assieme e dando vita ad un testo teatrale, “Processo a Giuda”, che ha vinto il premio per la IV edizione del concorso di scrittura teatrale indetto dal Teatro Fara Nume e che ha permesso la messa in scena della sceneggiatura. Il testo mette in risalto vari punti su cui si snoda tutta la narrazione, ma il dubbio che fa insinuare nello spettatore è: Giuda è realmente colpevole del tradimento nei confronti di Gesù?

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I due autori, che si conoscono dal 2007, si sono dedicati anche alla scrittura del romanzo “Il veleno di Circe”, vincitore nell’estate del 2009 della II edizione del Premio Letterario “Massimo Di Somma”, organizzato da Approdo alla Lettura con il patrocinio del Comune di Roma, il XIII Municipio e le Biblioteche di Roma. La giuria così commentò la scelta: «Scritto con

uno stile piacevole e coinvolgente, ‘Il veleno di Circe’ tocca in modo originale un tema scottante e attualissimo come quello dell’ecomafia e dell’inquinamento ambientale.

La protagonista, una giovane reporter d’assalto, attira l’attenzione per il suo speciale spirito d’avventura, di ansia di giustizia, di senso etico attribuito alla professione giornalistica. Attorno a lei prendono rilievo personaggi di grande effetto, inseriti in un thriller che, richiamandosi suggestivamente ad alcuni versi dell’Odissea, suscita nel lettore una sana e costruttiva inquietudine sui malesseri e sulle responsabilità del nostro tempo».

Il testo, inizialmente, era nato come sceneggiatura cinematografica per partecipare ad un concorso ad hoc, ed in seguito è stato rivisitato sotto forma di romanzo, in cui convergono entrambe le tipologie di scrittura, narrativa e fantasy, che caratterizzano i due scrittori. Il libro è edito per i tipi della Linee Infinite Edizioni di Lodi. “Il veleno di Circe” è un romanzo giallo, ambientato ai giorni nostri che prende forma attraverso tre personaggi: Giulia, una giovane giornalista d’assalto che viene coinvolta dal fidanzato Jacopo, biologo che si occupa di ricerche riguardanti i mutamenti genetici nella fauna marina del tratto di mare di fronte al Parco Nazionale del Circeo, in un traffico illecito di rifiuti tossici della ex centrale nucleare di Latina; sullo smaltimento dei rifiuti tossici inda-

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gherà anche Stefano, guardia forestale.

«Come il mitico veleno della maga Circe, da cui prende il nome quel meraviglioso promontorio, che mutava gli uomini in porci, così un disastro ecologico di vaste proporzioni potrebbe cambiare per sempre il volto di quel tratto di costa mediterranea».

Cerchiamo di scoprire un pò di più sui due autori del libro. Cinzia Baldini è nata a Roma dove vive presso il Lido di Ostia, amante del mare, si occupa di volontariato con un’associazione animalista del territorio. Ha ricevuto molti premi: nel 2010 come personaggio della letteratura per il concorso “Antica Ostia - Persone che continuano la storia” indetto dalla pro-loco di Ostia Antica; in seguito il riconoscimento “Donna dell’anno 2010” per la cultura indetto dal XIII Municipio del Comune di Roma.

Michele Zefferino nasce a Margherita di Savoia ma vive a Verdello in provincia di Bergamo e svolge la libera professione nel

settore edilizio. “Il veleno di Circe” è il suo romanzo di esordio. Lui stesso ha ideato, nel 2009, il sito web Art-Litteram, www.artlitteram.com, e assieme a Cinzia Baldini ne è curatore: libera rivista telematica, rivolta ad autori ed artisti esordienti che fino ad ora ha collaboratori che si occupano di poesia, narrativa e genere fantasy, ma che, secondo l’ideatore Michele Zefferino, potrebbe allargare maggiormente il suo bacino di utenza con nuovi input e stimoli culturali.

“Il veleno di Circe” è un testo che sarà appetibile a tutti per le tematiche trattate e che servirà da spunto per riflettere sui problemi che ci circondano e ci riguardano da vicino. Il libro è in vendita in tutte le librerie del territorio.

Il veleno di Circe Cinzia Baldini e Michele Zefferino Linee Infinite edizioni 11 euro

CLOWN DOTTORI AL PARCO DELLA MADONNETTA di Elisabetta Veca Tre giorni all’interno del parco della Madonnetta svolgendo attività formative per diventare perfetti volontari da inserire poi in ospedali e case di cura. Dal 28 al 30 maggio tutti coloro che avranno partecipato al corso teorico portato avanti dall’associazione Ancis Politeia avranno modo di mettere in pratica le nozioni conseguite. L’iniziativa si ripeterà ogni 1/2 mesi sempre presso il suddetto parco. Attualmente si stanno svolgendo le selezioni per accedere al percorso in via Sabatino 4 a Roma. La prima tornata si è conclusa martedì 11 maggio, si attende la conferma per le prossime date del 20 e 26. Nel caso dovessero esserci molti aspiranti provenienti dal XIII Municipio, la Torretta di piazza Capelvenere ad Acilia ospiterà le successive selezioni. Per ulteriori info www.ancispoliteia.it - 06/54210123 - 335/6183880 (dalle 16) - ancis.politeia@gmail.com

aut. n° 62409

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GIOBBE COVATTA IN TEATRO IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI di Laura Cortellessa Non definitelo solo cabarettista. Giobbe Covatta è un comico sì, ma nei suoi spettacoli la satira di costume si mescola ad una visione critica della realtà, in cui vengono segnalate ingiustizie e denunciate violazioni di leggi e di diritti. L’attore partenopeo è in tour attraverso l’Italia con lo spettacolo “Trenta”, un monologo ispirato appunto ai trenta articoli di cui si compone la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall’ONU nel dicembre 1948. La carta è stata creata al termine della seconda guerra mondiale con lo scopo di proteggere e sancire i diritti individuali, civili, politici, sociali e culturali di ogni persona, per fare in modo che le brutalità belliche non venissero più ripetute. Covatta, tra una scena comica e l’altra, ne ripercorre i temi fondamentali (giustizia, salute, dignità...) e, sempre in tono ironico, racconta le storie di chi questi diritti li ha solo sulla carta.

L’opera di Covatta è davvero da apprezzare, non solo dal punto di vista artistico, ma soprattutto da quello umano: l’attore partenopeo da anni viaggia per il mondo attraverso i paesi più poveri, dando una mano ai bisognosi. In patria usa la sua arte per far aprire gli occhi ai suoi spettatori, raccontando ciò che ha visto e che spesso viene taciuto, e tra una risata e l’altra, sensibilizzando l’opinione pubblica.

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Per questo suo impegno, Giobbe Covatta è stato insignito a Milano del “Premio arte e diritti umani” da Andrea Matricardi, del Comitato Direttivo di Amnesty International.

Lo spettacolo si conclude con la lettura dei trenta articoli, apostrofati da una semplice ma profonda frase conclusiva: «Sembrerà assurdo, ma questi diritti li abbiamo scritti noi!».

Il tour di “Trenta” attraversa l’Italia, a Roma è andato in scena dal 20 al 25 aprile al teatro Brancaccio, prossime tappe: Bologna e Milano.

VITA POLITICA E SOCIALE se ne parla a scuola con l’assessore Pace di Elisabetta Veca Un progetto che darà ampio spazio alla volontà e alle idee dei ragazzi delle scuole del XIII Municipio. Ancora in fase di ultimazione e da definire le date dei prossimi incontri che avranno cadenza mensile e toccheranno istituti sia di Ostia che dell’hinterland. Una serie di meeting quindi tra i rappresentanti degli studenti delle scuole del territorio e l’assessorato alle politiche sociali e alla scuola del XIII Municipio. Nei giorni scorsi, l’assessore Pace ha già affrontato con diversi ragazzi alcune tematiche socio-educative, relative alla progettualità europea e al mondo del volontariato. “Ci piacerebbe - ha spiegato Lodovico Pace, assessore politiche sociali e scuola XIII Municipio - e ciò avrebbe un forte significato, elaborare con gli studenti un progetto da presentare al bando europeo entro settembre. Altresì, su un altro versante, vorremmo incentivare iniziative per favorire il volontariato insieme alle scuole, coinvolgendo i ragazzi a partecipare alle attività del sociale”. Sugli argomenti discussi c’è stata ampia disponibilità da parte degli studenti. Ad essere presenti alla tavola rotonda, tra gli altri, anche le assistenti sociali del XIII Municipio che si occupano delle problematiche giovanili, Informagiovani, e l’Osservatorio Sociale del XIII Municipio.

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SICUREZZA: AL VIA GLI INCONTRI CON I POLIZIOTTI DI QUARTIERE di Elisabetta Veca

(segue da pag. 24) si sono mica inventati niente! La trasmissione di Gianluigi Paragone va anche su RaiItalia (ex Rai International) per cui riesco a seguirlo anche dal Brasile. seppure ad orari assurdi. L’ho visto insultato da un politico calabrese (sono note di merito in un curriculum giornalistico!), indagare sugli sprechi dell’amministrazione catanese retta dal medico personale di Berlusconi, rimanere perplesso per un ospedale di montagna che sorge a 400 metri sul livello del mare. In attesa che il Marco Travaglio della Madonnetta ci faccia visita a La Goduria di Canoa Quebrada, così da poter dire di aver avuto finalmente un ospite VIP, non possiamo non augurargli tutto il bene possibile. E soprattutto una lunga vita!

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Al via i primi incontri con gli ispettori di polizia di Stato del commissariato di O s t ia . S a b a t o 8 ma g g io i l p r i mo quartiere ad ospitare gli agenti è stato Casaletto di Giano Case Basse ed ogni otto giorni i militari toccheranno le sedi dei comitati aderenti al Coordinamento dei cdq dell’entroterra interessando tutto i l q ua dra nt e no rd - o v e s t de l X I I I Municipio fino ad arrivare a Madonnetta e all’Infernetto. Insieme agli ispettori u n nu t r i t o g r u p p o d i c i t t a d i n i componenti del comitato hanno dato quindi il via ad un progetto importante p e r a v v ic i na re fo r z e de l l ’ o rd i ne e re s ide nt i c o s ì c o me h a v o l u t o i l dirigente della polizia di Stato Antonio Franco. L’iniziativa è scaturita a seguito del meeting sulla sicurezza svoltosi a settembre dell’anno scorso nella sede del suddetto comitato che ha riscosso un grandissimo successo e soprattutto ha a v u t o i l s uo s e g u i t o . D i v e r s i e c o s t r u t t i v i , i n fa t t i , s o no s t a t i i successivi incontri che hanno visto i cittadini a stretto contatto sia con i carabinieri che con la polizia. Un primo passo insomma per creare una rete di

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c o l l e g a me nt o e f f ic ie nt e e d e f f ic a c e contro la microcriminalità. Ed è stata proprio questa all’ordine del giorno tra gli abitanti del quartiere Casaletto di Giano Case Basse che hanno raccontato agli agenti dei numerosi furti subiti nell’arco di poco tempo. A detta di molti una delle cause è lo stato di abbandono della zona, timore che cresce inoltre con l’arrivo dell’estate che, come è noto, v e de a u me nt a re a d i s m i s u ra l a percentuale delle incursioni. Il delegato alla sicurezza del Coordinamento dei cdq G io s u è M i r i z io , p re s e nt e a l p r i mo incontro ha inoltre ricordato la ciclicità, anomala, delle violazioni di domicilio.

Gli agenti della polizia di Stato hanno ra c c o l t o c o n mo l t a p re mu ra t u t t i i dettagli, già prontamente denunciati dai re s ide nt i , c o me a v v e r r à a nc he ne i prossimi incontri, per avere un quadro c o m p l e t o da s o t t o p o r re a i v e r t ic i e s t ud ia re u n p ia no d ’ a z io ne p e r rispondere concretamente alle richieste dei cittadini che si sono concentrate in un’unica istanza: maggiore presenza nel quartiere anche solo con una volante che faccia da deterrente.

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mensile di informazione del XIII Municipio • maggio 2010 • numero 151

MADONNETTA: INFORMAZIONE FAI DA TE di Elisabetta Veca I cittadini del quartiere Madonnetta lanciano un’iniziativa “fai da te” nel campo dell’informazione. Gli ultimi interventi pubblicati dalla stampa locale sono stati dettati dall’incuria in cui versava il quartiere, cassonetti stracolmi e maleodoranti, strade con ai margini vegetazione spontanea in libera crescita, zone verdi abbandonate e trasformate in discariche. L’intervento dei cittadini, riunitosi spontaneamente in un cdq, ha modificato notevolmente la situazione. Le istituzioni sono intervenute per quanto concerneva le loro competenze, l’Ama ha contribuito in modo egregio alla pulitura delle strade e si può affermare, senza sembrare troppo ottimisti, che il quartiere ha assunto un aspetto gradevole, soprattutto da quando è stata finalmente bonificato il giardino di via Molajoli.

Oramai la zona si sta espandendo: esistono i servizi principali, una fornita farmacia, un ambulatorio medico che fornisce giornalmente assistenza agli abitanti, la ormai storica bottega equo- solidale, una libreria di recentissima apertura e in fase di espansione, un laboratorio artigianale ove un’abile orafa crea gioielli veramente pregevoli, negozi di hi-fi, di artigianato e di abbiglia-

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mento e un plesso scolastico in fase di costruzione costituito da una scuola materna, elementare e media. Una volta al mese il mercatino biologico e il venerdì sera professionisti si cimentano in gare di karaoke.

Spesso però nella stessa giornata accade che si verifichino in contemporanea avvenimenti diversi senza che la popolazione ne sia stata messa a conoscenza. L’idea è di dare vita ad un foglio con il quale rendere note ai cittadini le iniziative in atto e in programma nel quartiere e nelle zone limitrofe. “Non si ha la pretesa - spiegano dal cdq Parco della Madonnetta pvq presieduto dalla professoressa Ludovica Bertelli - di imbarcarsi nella stesura di un giornale. Ci basta dare informazioni e stimolare un dibattito. Poiché non tutto è così idilliaco come sembra da quanto scritto precedentemente - proseguono - vorremmo raccogliere anche le lamentele, le critiche, le segnalazioni che saranno pubblicate con il nome dell’autore, se lo vorrà, o con uno pseudonimo.

Cercheremo - concludono - di dare le risposte alle domande interpellando le istituzioni ma soprattutto cercheremo di dare quelle notizie che potrebbero sfuggire all’attenzione dei più”.

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Una gita a... di Paola Scacciavillani infoacanto@gmail.com

Domenica 23 maggio a Roccastrada...

Maggio è il mese delle rose e noi andremo in Maremma dove apriranno solo per noi: un magnifico roseto che raccoglie 780 diverse specie di rose, un caseificio ed un castello!!!

Se ti avvicini alla quiete verde della Maremma non puoi che orientare lo sguardo verso questo ridente paese lambito da parchi e ricco di risorse minerarie che nell’arco degli anni hanno dato sostentamento alle popolazioni più antiche e che oggi ritroviamo nei Musei a cielo aperto come ulteriore forma di espressione e studio. Lì esiste un “giardino incantato” con centinaia di varietà di piante, in special modo rose grande passione della proprietaria che ne collezione 780 tipologie diverse, per un totale ad oggi di 840. Piante a cespuglio, singole, rifiorenti, doppio petalo, rose antiche e ibridi moderni... in un crescendo di colori e profumi spettacolari. Tutto intorno... olivi, piante officinali, Photinie, corbezzoli, Cercis, ortensie, margherite, gigli ecc. un

insieme armonico e selvaggio che lascia spazio all’immaginazione fotografica dei nostri occhi. Non si possono raccontare i tanti colori di un giardino, bisogna viverlo e immagazzinarlo, renderlo proprio per apprezzarne il lavoro manutentivo seguito amorevolmente dalla famiglia Orlandelli che aprirà per noi i cancelli del suo magnifico giardino. Conosceremo questa famiglia che tanti anni fa si trasferì in Maremma dove ha ricreato, attorno alla sua terra, un immenso giardino dove sono presenti diverse essenze. Un giardino protagonista nel regno del ferro, il ferro dell’Elba lavorato alla Ferriera di Torniella che sfruttava il principio dell’acqua del vicino fiume Farma per mandare avanti i mantici della fornace, attraverso dei condotti che richiamano alla maestria del popolo Romano, ancora oggi visibili nel museo opportunamente conservato. Lo sfruttamento della pietra di caolino e trachite hanno contribuito a mantenere il ter-

La tintoria

ritorio in grande fermento produttivo.

L’aspetto più evidente sono i campi agricoli coltivati, un fiume verde di grano e cereali, costeggiato da recinzioni arboree ed essenze ad alto fusto dove pascolano pecore, bovine e cavalli; castagni, olivi, olmi, faggi, pioppi, sono alcuni nomi degli alberi che svettano tra i cespugli. Subito dopo aver visitato il giardino... un tuffo nel caseificio di Enzo Spadi che aprirà, eccezionalmente e solo per noi, le sue porte e dove avremo modo di apprezzare gli aromi che emanano i formaggi come risultato finale di un processo produttivo che la famiglia da oltre cinquanta anni tramanda attraverso i figli e le proprie ricette “segrete”... poi dopo tante meraviglie per gli occhi e per il palato... finalmente un pranzo particolarmente gradito e degustato nel Museo del vino nel cuore di Roccastrada, un luogo abbarbicato nel sasso con affaccio sul verde primaverile. Durante il pranzo ci verrà servito il vino della Doc Monteregio di Massamarittina, una selezione dal bianco al rosso barricato ad esaltare i piatti proposti e saranno gli stessi produttori che ci illustreranno il loro prodotti,.

Dopo pranzo... il caffè a Torniella, frazione vicina laddove andremo a scoprire le gesta della famiglia Aldobrandeschi, Signori sempre in lotta con i signorotti Senesi; ci tufferemo nel 1200 e ci verrà raccontata la storia, tra leggenda e realtà della presa del castello. Attualmente il castello è una resi-

Pulitura a secco, consegna in giornata rinomata per la puntualità e la qualità

Pulizia - Igiene - Freschezza Orario apertura: dal Lunedì al Venerdi 8.00-13.00/15.30-19.30 Sabato 8.00-13.00

Via Eschilo, 80a-AXA Tel 06/52361304

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denza privata che verrà aperta solo per noi; un avvocato studioso della storia e mecenate ha risistemato il castello mantenendone le caratteristiche d’epoca, tra la sala della frangitura che ha al suo interno ancora integra la mola trainata dai buoi, il torchio per le olive, la vite senza fine, tutti ben restaurati. A proseguire le innumerevoli stanze ricreate con stile dal proprietario, tre le torri di avvistamento... “era compito dei sudditi dar da conto sul nemico... fu così che i Signorotti castellani vennero traditi dal popolo stesso”... racconta la leggenda e resa reale dalla statua del cane posto in un torrione a terrazza che guarda il mare... ”solo il cane diede l’allarme dell’attacco al castello da parte dei Senesi”... Un salto all’indietro nella storia che si intreccia tra Famiglie Grossetane e Senesi. Torneremo a Roma con in bocca tutti i sapori del buon cibo, nel cuore i tanti colori del roseto, soprattutto terremo il ricordo negli occhi con i profumi

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di una terra ospitale. Perché una gita a Roccastrada? Per i colori, i profumi e i sapori... perché la Maremma ti emoziona!!!

PROGRAMMA: Partenza con pullman dal Metro Drive In alle ore 7.00 e alle ore 7.15 dalla fermata della Metropolitana Eur Fermi (appuntamento all’angolo con la via Cristoforo Colombo), il rientro è previsto in serata.

Programma: Arrivo, alle ore 10,30 circa, al roseto, visita e spiegazioni sulle essenze arboree presenti. Partenza ore 12.15 direzione Roccastrada caseificio Spadi. Arrivo ore 12.40 caseificio, spiegazioni sul processo produttivo del formaggio locale. 13.20 direzione Museo del vino per il pranzo 13.30 arrivo al Museo pranzo in compagnia dei produttori locali che ci illustreranno le caratteristiche dei loro prodotti in degustazione: antipasto con sottoli, salse e patè, bruschetta con olio extra vergine; diversità di salumi. Primo piatto con pasta Tosca (pasta maremmana a filiera corta di grano locale, che ha ottenuto il riconoscimento per la eccellente qualità produttiva) con due tipologie di condimento. Sei tipologie di formaggi in abbinamento con conserve, marmellate Pane, biscotti e dolci del panificio di Roccatederighi. Una selezione di vini bianchi, giovani e in barrique della strada del vino DOC Monteregio di Massamarittina (sei produttori vitivinicoli); acqua.

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15.30 partenza per il castello di Tornella e qui pausa caffè Ore 16.10 ingresso al castello con la guida Ore 18.00 partenza per Roma.

Il costo della gita è 45 Euro e comprende: il viaggio di andata e ritorno con pullman, parcheggi pullman, tutte le visite comprensive di ingressi, guide, mance e il gustosissimo pranzo sopra descritto. E’ escluso quanto non espressamente indicato nella sezione “il costo comprende”.

Per informazioni e prenotazioni vedere i riferimenti in fondo a questa pagina.

Gita all’Oasi di Ninfa e alla città di Sermoneta Domenica 30 Maggio...

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L’Oasi di Ninfa aprirà per noi i suoi magnifici giardini... sarà possibile così ammirare questo splendido ambiente nel pieno della fioritura primaverile.

La grande varietà di fiori, i colori innumerevoli, i percorsi ben curati, le siepi, i canali di acqua limpida riempiranno la giornata dei partecipanti alla gita. La Fondazione Caetani, che gestisce l’Oasi, ha acconsentito a questa gita particolare nei giardini estremamente curati che potrà immergere i partecipanti in un ambiente davvero esclusivo ed irripetibile. Torri diroccate, Chiese sconsacrate, ponticelli romantici e laghetti limpidissimi saranno la scenografia suggestiva di questa gita. Dopo il pranzo visiteremo la città di Sermoneta e chi lo vorrà potrà effettuare la visita guidata al Castello.

PROGRAMMA: Partenza con pullman dal Metro Drive In alle ore 8 e alle ore 8.15 dalla fermata della Metropolitana Eur Fermi (appuntamento all’angolo con la via Cristoforo Colombo), il rientro è previsto nel tardo pomeriggio. ore 10 circa arrivo e giro dell’Oasi di Ninfa. ore 13.00 pausa pranzo (libero). ore 15.30 circa visita al Castello di Sermoneta e giro turistico del paese.

ore 17.30 partenza per il rientro.

Costo euro 30 comprensivo di pullman andata e ritorno, ingressi e visita guidata all’Oasi di Ninfa (visita facoltativa al Castello con pagamento a parte).

Per chi fosse interessato stiamo concordando un pranzo con una ristorante di Sermoneta.

Per informazioni e prenotazioni vedere i riferimenti in fondo a questa pagina.

Passeggiate nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano: dalle ore 9 alle ore 13 circa Lunedì 21 giugno 2010 La visita verrà effettuata con il pullman che

Per TUTTE le gite proposte in questa pagina Infoline: 339 54.67.212 o messaggio allo 06 50.91.38.05 infoacanto@gmail.com SI RICORDA CHE LA PARTECIPAZIONE ALLE GITE PROPOSTE IN QUESTE PAGINE E’ APERTA A TUTTI SENZA LA NECESSITA’ DI ESSERE ISCRITTI AD ASSOCIAZIONE ALCUNA

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ci consentirà di ammirare una gran parte dei seimila ettari della Tenuta, il suo bosco di querce e la macchia mediterranea sempre verde e gli animali selvatici.

Visiteremo il nuovissimo Museo Naturalistico allestito a Capocotta, presso la Villa della principessa Iolanda, lì sarà possibile osservare alcuni diorami e pannelli espositivi riguardanti gli obiettivi della Tenuta Presidenziale ed in particolare gli animali, la gestione faunistica e la vegetazione. Uno spettacolare insieme di immagini di un territorio che, sempre più, si presenta come una zona preziosa nel contesto mediterraneo.

Sono previste anche passeggiate a piedi per raggiungere alcuni luoghi particolari. E’ consigliabile abbigliamento da campagna e scarpe comode.

La partenza avverrà, in pullman, alle ore 9 dal Metro Drive In, in Piazzale degli Acilii a Casalpalocco, e terminerà alle ore 13 circa.

E’ prevista una quota di partecipazione per rimborso spese pullman di euro 10.

IMPORTANTE: Per consentire all’organizzazione di ottenere l’indispensabile autorizzazione per ogni singolo partecipante, è assolutamente necessario comunicare, al più presto: Nome, Cognome, Luogo e Data di nascita, Via e Numero civico e recapito telefonico.

Per informazioni e prenotazioni leggere i riferimenti in fondo al programma delle gite.

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NUOVI LABORATORI INFORMATICI AL GIULIO VERNE di Agnese Manni I finanziamenti per le scuole pubbliche italiane sono da anni ridotti all’osso.

Purtroppo l’Italia è tra gli ultimi paesi in Europa per qualità delle scuole e troppo spesso gli istituti pubblici di ogni ordine e grado, devono annaspare ed arrangiarsi per poter far fronte alle carenze strutturali ed alla obsolescenza degli strumenti didattici. Ogni anno grida di aiuto si sollevano non solamente dagli “addetti ai lavori”, insegnanti e presidi, ma anche dagli utenti, sia genitori che alunni. Ogni tanto, queste grida di aiuto trovano fortunatamente ascolto ed è proprio la connotazione eccezionale di queste sporadiche azioni d’intervento, a fare di una semplice azione migliorativa, un evento, anche se gli aiuti sono solo una goccia nel mare. In questi ultimi anni stanno emergendo episodi di finanziamento da parte di privati che, a supporto delle istituzioni pubbliche, aiutano nella promozione dell’istruzione dei nostri giovani. Il privato conosce e comprende l’importanza degli investimenti nella formazione di ragazzi che un domani usciranno dalle aule per entrare nel mondo del lavoro, sempre più competitivo e scollegato spesso alla realtà

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scolastica.

Citiamo uno dei rarissimi casi italiani, di una importante casa automobilistica leader mondiale nel settore che, già da qualche anno ha avviato un progetto di finanziamento che offre concreto aiuto, regalando non solo automobili su cui far lavorare gli studenti, ma anche allestendo presso le scuole vere e proprie officine meccaniche. Le scuole, sono selezionate anche in base alle realtà territoriali più compromesse. Offrendo i propri strumenti di lavoro per la formazione, i giovani sono potenzialmente appetibili per la stessa azienda, per una eventuale collaborazione futura.

Sempre nell’ottica dei finanziamenti privati, anche nel nostro municipio qualcosa si muove. Quest’anno la Fondazione Roma ha operato, per le scuole superiori, importanti interventi finanziari. Grazie al suo contributo, l’Istituto Professionale di Stato per i servizi Commerciali e Turistici Giulio Verne, è stato omaggiato di due laboratori informatici, uno dei quali presso la sede centrale che si trova ad Acilia.

Il Giulio Verne è un istituto che forma i ragazzi che vogliono operare con profes-

sionalità nel turismo, un settore che nonostante la crisi economica è ancora trainante, soprattutto in virtù delle infinite potenzialità artistico-culturali che offre il nostro Paese.

In quest’ottica, è fondamentale da parte degli studenti poter approfondire nella pratica e non solo nella teoria, la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti operativi necessari per offrire servizi ai turisti.

Quindi al Verne, non si studia solamente l’economia del turismo ma vengono anche approfondite le conoscenze informatiche e l’utilizzo dei principali sistemi di prenotazione utilizzati dalle stesse agenzie viaggio. L’Istituto era ovviamente già da tempo fornito di materiali informatici che tuttavia risultavano oramai obsoleti e non più funzionali. Per questo motivo, l’intervento fatto dalla Fondazione Roma è stato particolarmente apprezzato e tra l’altro, ha interessato anche la sede distaccata dell’Istituto che si trova nella zona del Torrino. Al taglio del nastro tricolore ed alla seguente presentazione del progetto fatta dalla professoressa Raffaella Massacesi, Preside dell’Istituto, ha partecipato oltre a rappresentanti della Fondazione Roma, anche l’Assessore alla Cultura del nostro Municipio Lodovico Pace.

Istituto Professionale di Stato Giulio Verne. Sito: www.giulioverne.it Via di Saponara, 150 Acilia.

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“QUELLI CHE ERAVAMO” PUNTATA SECONDA di Francesco Nelli Lo scorso numero di Zeus avevo scritto un articolo intitolato “come eravamo” ed era il frutto di una chiacchierata a cena con un amico, nella quale ricordavamo il nostro quartiere come era qualche anno fa. Nell’articolo avevo messo il mio indirizzo mail e vi invitavo a scrivermi e a condividere i vostri ricordi, lo avete fatto in molti, grazie. Ho deciso di estrapolare qualche spunto dalle e-mail ricevute ma una in particolare desidero condividerla interamente, perché esplicativa dell’idea di abbandono in cui verte la nostra zona.

Marco mi ha chiesto di ricordare il “Palocco Calcio” e i suoi storici derby con l’Acilia. Le partitelle nei pratoni di Casalpalocco, gli amici che c’erano e che non ci sono più, le tante giornate passate all’Isola 45, il muretto e Lupetto con la sua bicicletta.

Andrea ci ricorda che il quartiere Madonnetta era

composto da pochissime case, di cui una molto “particolare ed appariscente” e che su viale Alessandro Magno avrebbero dovuto costruire una Chiesa. Marisa ricorda lo stile di vita dei primi abitanti dell’Axa-Palocco e rimpiange quei tempi.

Mentre scrivo mi ritorna in mente Franco Di Pietro e il Consorzio Axa, la Polisportiva Axa, l’Ellade e tante altre cose. Non è un articolo malinconico, perché come detto lo scorso numero, non è grave che il tempo passi, è grave che il tempo si fermi, e quindi prendiamo con felicità la possibilità di aver vissuto questi anni e questi posti che io considero tra i più belli del mondo per viverci.

Arriviamo all’ultima mail, quella che ho deciso di pubblicare in versione integrale, quella spedita Barbara: «Sono una palocchina dal 1973 e di ricordi ne ho moltissimi! Quando arrivai a Casalpalocco non

esistevano Le Terrazze e la GS era al centro vecchio.

Non esisteva nemmeno la piscina di Piero, la stavano completando. Andavo a scuola all’isola 46 che è rimasta invariata. Ho avuto una bella infanzia ed una splendida adolescenza in cui mi sentivo libera di girare in bicicletta in un pianeta verde. Ora tutto è mutato. A giugno lascerò il quartiere dopo 37 anni!

Vado a vivere in centro! Ho deciso che le mie figlie non possono crescere in un posto che non è più un pianeta verde, dove i suv posteggiano sui prati e dove per arrivare all’Eur la mattina ci vuole almeno un’ora. Il pianeta verde e la spensieratezza di quel periodo non ci sono più. I valori che animavano la prima comunità di palocchini non sono più condivisi. Bisogna guardare avanti. Quei tempi non ci sono più e allora... Ciao Palocco!».

E come Barbara, in molti decidono di trasferirsi verso il centro della capitale ma tanti altri sono coloro che scelgono il nostro quartiere come via di fuga ad un passo dal centro e dalla mondanità.

Continuate a segnalare le vostre esperienze, i vostri ricordi e insieme faremo rivivere le emozioni che accomunano molti dei nostri lettori.

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mensile di informazione del XIII Municipio • maggio 2010 • numero 151

INFERNETTO: LA CAROVANA DELLE EMOZIONI A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE di Chiara Palermi e Elisabetta Veca “La Carovana delle Emozioni” è questo il titolo dell’iniziativa presentata l’8 maggio presso l’istituto scolastico Mozart dell’Infernetto. Il progetto ha trovato nell’amministrazione lidense, un forte sostegno istituzionale. Si tratta di un progetto pilota a supporto delle famiglie ed in particolar modo delle donne. I protagonisti dell’iniziativa sono i bambini di età compresa tra i sei e gli undici. L’idea nasce dall’esigenza di creare un ambiente costruttivo per i propri figli da sviluppare nelle ore pomeridiane del doposcuola.

Spesso infatti i bambini vengono lasciati in compagnia di una baby sitter o, peggio ancora, ipnotizzati davanti alla televisio-

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ne o a qualche videogioco. La novità sta nel voler stimolare i più piccoli coinvolgendoli in attività creative come il teatro, la pittura, la musica e la ginnastica. E ancora in lavori come il cine club, i giochi di squadra e le lezioni di inglese.

All’evento sono intervenuti anche diverse rappresentanze politiche locali quali il vertice del palazzo del Governatorato Giacomo Vizzani, la presidente del consiglio municipale Adriana Vartolo e i consiglieri Monica Picca e Pierfrancesco Marchesi tutti concordi nel identificare in questo lavoro un’opportunità di insegnamento complementare a quello scolastico.

Le istituzioni hanno inoltre largamente

lodato l’iniziativa di Ida Polimene coadiuvata da Anna Maria Salta. La Carovana delle Emozioni rappresenta, secondo quanto detto dai rappresentati politici, una commistione efficiente tra le risorse pubbliche e private. Ampio risalto è stato dato anche alla grande disponibilità della dirigente scolastica Giuseppina Palazzo che, grazie all’appoggio del consiglio d’istituto, ha messo a disposizione dell’associazione i locali del plesso. Numerosi i ringraziamenti a conclusione dell’evento espressi dalle rappresentanti de La Carovana delle Emozioni, rivolti alle associazioni che hanno aderito al progetto quali l’Aics, la Lia coinvolte dalle mamme, a tutti i membri del parlamentino lidense e all’avvocato Massimo Guerrini. “L’idea hanno spiegato la Polimene e la Salta - è nata per rispondere alle esigenze delle famiglie e per aggregare i ragazzi in attività edificanti”.

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...L’intervista Fabio Casantini di Elisabetta Veca elisabettaveca@gmail.com Eletto da soli tre mesi Fabio Casantini, nuovo presidente dell’associazione dilettantistica Polisportiva di Casalpalocco, ha già le idee ben chiare sul programma da attuare, basato soprattutto sulla ferma volontà di rilanciare la struttura, senza far venir meno la sua originaria vocazione per il sociale.

Casantini ha 47 anni, è sposato con Laura dalla quale ha avuto due figli e svolge la professione di commercialista. Residente storico del quartiere verde del XIII Municipio, dal 1971, amico da sempre della famiglia Leonardi, legame nato anche grazie alla passione per il pallone, il neoeletto presidente spiega quali sono i punti chiave che caratterizzeranno il suo mandato.

Presidente Casantini, prima di entrare nel vivo dell’intervista, ci sveli una curiosità: se l’aspettava questa nomina?

Sinceramente no, perché in graduatoria sono risultato settimo. La nomina è scaturita da un accordo tra i due schieramenti legata ad interessi comuni

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votati ad un unico obiettivo condiviso che è il bene della Polisportiva che ormai è da considerare una vera e propria impresa con tutti i suoi oneri e onori e come tale, pur non avendo fini di lucro, deve essere gestita.

La sua professione di commercialista avrà quindi avuto il suo “peso specifico” nella scelta del presidente, vale anche per la ripartizione dei compiti dei consiglieri?

Devo dire che da quest’ultima tranche c’è stato un

discreto ricambio nel consiglio rispetto alle ultime elezioni. Come ho spiegato prima ormai la Polisportiva è un’azienda a tutti gli effetti e la ripartizione degli incarichi è stata pensata in relazione alla provenienza del consigliere, ovvero alla sua personale attività, per ottimizzare le risorse umane così da ricoprire un posto sinergico rispetto alla professione che il singolo svolge.

Una squadra qualificata quindi per raggiungere importanti obiettivi. Quali sono i punti nodali del vostro programma?

Nell’immediato abbiamo dato il via ad un lavoro di recupero della struttura per dare un segno sia ai soci che ai frequentatori dell’associazione.

Pensiamo, in un secondo tempo, ad un’opera importante di ristrutturazione dell’immobile volta all’ammodernamento, finalizzato al rilancio.

Vorrebbe dire “svecchiare”?

Non proprio. Non vogliamo certo dimenticare la storia della Polisportiva, pensiamo solo di ricollocarla nel giusto segmento. Ad oggi dobbiamo confrontarci col “vicinato” ovvero quella miriade di strutture sportive sorte nel nostro territorio, cercheremo quindi di renderla più competitiva il tutto mirato, ovviamente, al benessere degli iscritti perché, come ho già detto, la “Poli” non deve produrre utili, difatti non verrà meno la vocazione sociale che garantisce agevolazioni economiche per famiglie bisognose.

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Pensa di avere pieno appoggio da parte del Consiglio?

Siamo una squadra coesa. I primi tre consigli hanno prodotto votazioni all’unanimità degli ordini del giorno. Siamo volontari e se ci scontrassimo tra noi sarebbe tutto a discapito del lavoro volto a migliorare la struttura.

In cosa pensa si differenzierà la sua gestione rispetto ai suoi predecessori?

Se pensiamo che in quasi 50anni di attività, si sono susseguiti solo tre presidenti, a me basterebbe non essere rieletto alla scadenza del mandato per diversificarmi. Scherzo ovviamente. Vorrei solo contraddistinguere il triennio del mio mandato con il riconoscimento di aver portato “aria nuova”, poi come si concretizzerà si vedrà, anche perché tre anni sono sufficienti al massimo per la programmazione e l’avvio di alcuni interventi. Faremo certamente tutto il possibile per migliorare la Polisportiva sia dal punto di vista estetico che organizzativo.

Dobbiamo fare dei passi avanti.

Nodale per la Polisportiva è stato l’interfacciarsi con l’amministrazione capitolina. Ad oggi come sono i rapporti tra voi ed il Comune di Roma?

Direi ottimi. Si respira una volontà da parte dell’attuale amministrazione di rinnovare la concessione.

Significherebbe un passo decisivo per il futuro della Polisportiva. Attendiamo fiduciosi.

THRILLER AL PEGASO di Laura Nunzi Con l’arrivo della primavera e la voglia di mare il Pegaso è pronto a chiudere la propria stagione teatrale che ha visto destreggiarsi sul palco decine di bravissimi attori. Il teatro ha salutato il suo pubblico e ha dato l’arrivederci a settembre con otto serate dedicate al thriller, cambiando scena quindi, passando dalle commedie che hanno reso le lunghe serate invernali meno buie, a qualcosa che ha fatto rimanere col groppo in gola fino alla calata del sipario.

A fare da protagonista della saga thriller è stata la conosciuta compagnia teatrale “Il lucchetto”, nata a Roma nel 1996 e che da allora porta in scena i propri spettacoli sul territorio. D’altronde al Pegaso si era già fatta conoscere con lo spettacolo “Finchè morte non ci separi”, per la regia di Massimo Izzo, e sono stati proprio Izzo e gli attori della sua compagnia a chiudere questa stagione teatrale con la kermesse di spettacoli in giallo. Si è trattato di otto attesissimi appuntamenti all’insegna del thriller, del noir e della

suspence per otto serate da brivido. In scena dal 22 aprile al 2 maggio il venerdì e il sabato ore 21,00 e la domenica alle 18,30. Manca qualcosa?

Certo! Come ogni anno il teatro chiude il sipario con gli spettacoli portati in scena dalla scuola di teatro, per la rassegna “Teatrando si impara” a cura di A. Di Francesco, dal 24 maggio.

Per info e prenotazioni potete telefonare al numero 06/5665208 o arrivare direttamente in via dei Promontori 131.

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VIABILITÀ: BILANCIO CAPITOLINO, SOSTRAFFICOLOMBO INCALZA

TEATRO FARA NUME di Stefania Viglione

di Elisabetta Veca Resta alta l’attenzione del cdq SosTrafficolombo sulla questione dei lavori titanici richiesti al Campidoglio per ammodernare la via Cristoforo Colombo. L’avvicinarsi del momento in cui verrà approvato il bilancio dell’anno 2010 del Comune di Roma, ha spinto il comitato a rinnovare le richieste all’amministrazione capitolina per un impegno finanziario adeguato a sostegno delle attività di progettazione del completamento delle complanari che a “nostro modo di vedere - spiegano dal cdq - costituisce l’asse portante della Nuova Colombo in quanto raddoppia la portata di autovetture, riduce l’effetto sul traffico delle varie cause di disturbo come guasti ed incidenti e permette un trasporto pubblico su corsia riservata (altrimenti impossibile)”. È stata pertanto predisposta ed inviata una lettera alle autorità competenti per “non dimenticare”. Dal sindaco Alemmano in agli onorevoli Guidi, Onorato, Quarzo, De Priamo, Marchi, Ghera fino al minisindaco lidense Vizzani, tutti coloro che sono stati coinvolti attivamente durante i tavoli di concertazione, hanno ricevuto la missiva. “È estremamente importante - chiosa SosTrafficolombo - che la progettazione di quest’opera avvenga il più presto possibile e non si interrompa per un’eventuale mancanza di fondi in quanto, oltre a rendere coerenti tutti gli interventi previsti sui vari sottopassi, costituisce l’unica possi-

bilità per far continuare a scorrere il traffico durante i lavori per le suddette opere ormai imminenti (per il sottopasso di via di Malafede sta per essere pubblicato il bando di gara)”. “Risulta quindi evidente - prosegue il cdq - che esistono notevoli sinergie tra le varie opere che sarebbe quanto mai opportuno sfruttare al massimo per evitare inutili (e costosi) adeguamenti successivi, nell’interesse della comunità”. Il comitato inoltre ha sottolineato nella lettera la celerità con la quale si stanno realizzando altre opere nella capitale di vitale importanza, puntualizzazione volta a sollecitare gli amministratori a dare seguito alle promesse fatte in quanto, per la Cristoforo Colombo, si attende ancora la posa della prima pietra. “Il nostro comitato - concludono - continuamente in contatto con la popolazione di cui ascolta quotidianamente le lamentele, fa sempre più fatica a giustificare quella che sembra un’apparente mancanza di interesse per i drammatici problemi di viabilità causati da questa Colombo ormai completamente inadeguata, che da decenni necessita di un urgente intervento di restyling”. A seguito di tale missiva intanto arriva già una risposta dall’onorevole Guidi presidente della commissione bilancio del Comune di Roma che assicura all’associazione di quartiere che nella programmazione futura sarà tenuta in grande considerazione la voce di spesa per i lavori richiesti.

La stagione del Teatro Fara Nume volge al termine, e con sè porta ai fasti i vincitori dei concorsi che si sono avvicendati durante lo scorso anno.

Dal 14 al 16 maggio sarà in scena “Il corriere”, rappresentato dalla compagnia Apeiron, con e per la regia di Riccardo Petrozzi e Lorenzo Di Matteo.

Spettacolo comico dialettale con venature tragiche, messo in scena da due attori, con battute non scritte ma improvvisate ogni volta. I due personaggi, Giorgio e Mario, sono due sessantenni romani, gretti e cialtroni, dediti alla ricerca di denaro, talvolta anche in modo poco lecito.

La compagnia Apeiron ha vinto lo scorso anno la prima edizione del concorso “Bando...lo teatralePillole d’amatore” che sarà riproposto al Fara nume, alla sua seconda edizione. Tra il 21 e il 23 maggio per la rassegna si avvicenderanno sul palco varie compagnie amatoriali. Saranno gli spettatori a decretare il vincitore, il cui premio consisterà nella messa in scena dello spettacolo e l’inserimento dello stesso nel cartellone teatrale 2010-2011 del Teatro Fara Nume. La gara prevede tre serate consecutive, in cui ogni compagnia si avvicenderà portando in scena “pillole” della propria produzione teatrale. Dal 28 maggio al 27 giugno ogni fine settimana saranno portati sul palco i saggi di fine stagione sia dei corsi teatrali interni alla scuola sia di quelli realizzati sul territorio.

Per informazioni: Teatro Fara Nume, Via Domenico Baffigo, 161, n. 06.5612207; e-mail: ufficiostampa@teatrofaranume.it

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Cronache dal paradiso di Luca Leonardi www.lagoduria.com info@lagoduria.com skype: lagoduria1 Maggio è storicamente il mese in cui si decide dove trascorrere le vacanza estive. Con i primi giorni trascorsi in spiaggia, esplode la voglia di mare e si passano in rassegna le diverse opzioni per una vacanza all’insegna dell’allegria, del relax più totale o della scoperta dei paradisi naturali ancora non visitati. Tra questi ultimi non può certamente mancare Canoa Quebrada, una delle più belle spiagge dell’intero Brasile. Luogo dotato di una particolare magia, baciato dalla fortuna di essere bagnata da un Oceano dalle acque calde per tutto l’anno e da un clima che garantisce almeno 300 giorni di sole l’anno, Canoa Quebrada sta diventando meta turistica sempre più accessibile al turismo europeo.

Offre quanto di meglio si possa desiderare da una vacanza: location mozzafiato, una cucina di altissima qualità,

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un clima invidiabile, l’accoglienza e l’allegria tipicamente brasiliana, una vita notturna inimmaginabile per un paesino di 4.000 abitanti, una piacevole atmosfera internazionale dovuta al fatto che quasi la metà degli abitanti non è brasiliana, la possibilità di fare escursioni varie ed entusiasmanti. Oltre a una ricettività turistica in grado di accogliere turisti dalle svariate esigenze e delle diverse tipologie: dai single nottambuli, alle famiglie con bambini che trovano il luogo ideale per riuscire a passare ore tranquille sapendo che i loro figli si divertiranno quanto loro, alle coppie in luna di miele o alla ricerca di romantici tramonti e spiagge assolate.

Noi della pousada La Goduria di questo posto ci siamo innamorati a prima vista, come raramente succede e cerchiamo di trasmettere ai nostri ospiti le sensazioni che ci hanno convinto a trasferirci in questo angolo di paradiso. Cercheremo di farvi sentire come a casa vostra, di far sì che ogni giorno passato a Canoa Quebrada sia indimenticabile e che il sorriso tipico del popolo brasiliano possa accompagnarvi al vostro rientro in Italia.

Chi, dopo aver visitato il sito www.lagoduria.com volesse avere ulteriori informazioni, può contattarmi fino al 13 giugno al 345 64.81 535.

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Mercurio la posta di Zeus

zeus@mclink.it Credo non si possa lasciar passare quanto scritto nella rubrica Storie Migranti a pag. 34/35 dello scorso numero di Zeus e chiedo che venga pubblicata la mia lettera.

In risposta alla signora Bouchra El Wali Gentile signora, Mi permetta, in relazione alle sue parole riportate nell’intervista da lei rilasciata a Zeus di esprimerle alcune considerazioni: la sola idea che lei possa pensare di fare da mediatrice culturale mi dà un senso di profondo malessere. Cosa vorrebbe mei mediare e nei riguardi di chi? Io non credo che lei sia per niente adatta a questo ruolo: infatti non mi sembra che abbia capito nulla, almeno per ora, dell’occidente né tanto meno dell’Italia, della nostra democrazia, della nostra mentalità aperta verso gli altri. E che anzi, di questa nostra democrazia lei approfitti per contrabbandare idee fortemente antidemocratiche, anzi, di stampo integralista, anche se mascherate dietro il suo bel sorriso: 1) quando lei dichiara che “il velo è una decisione personale che valorizza l’essere donna”, che si sceglie di indossarlo “per rispetto verso te stessa, verso Dio e verso la relazione che hai con tuo marito”e che “la donna con il velo vuole essere rispettata dagli altri uomini a cui non mostra nulla del suo corpo”, di fatto traccia una invisibile linea di demarcazione, tra quelle che come lei mettono il

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velo, anzi, nel suo caso, un fazzolettone sulla testa e quelle che non lo portano, dando implicitamente un giudizio morale sul modo di essere delle donne, basato su uno stupidissimo segno esteriore, nello specifico un capo di vestiario. Ma, vede, per noi, donne italiane e democratiche, non c’è bisogno di coprirsi dalla testa ai piedi, né di mettersi qualcosa in testa, per dimostrare la saldezza di un rapporto di coppia, o magari la nostra onorabilità.

Ora io non vorrei che le sue parole finissero per implicare il fatto che, da parte della gente del suo paese, si debba minor rispetto alle donne di qui, solo perché non vestono come lei. O che una donna debba dimostrare con l’abito (quale? scelto da chi?) di avere diritto a questo rispetto. Qui le donne si vestono come vogliono e non è permesso comportarsi nei loro riguardi in modo irrispettoso, chiunque esse siano.

Nella Roma antica le donne portavano lunghe tuniche, mantelli e veli di cui le risparmio i nomi e certamente li indossava, (senza per questo diventare più rispettabile), una tale Messalina.

Noi, dopo duemila e passa anni, noi non li mettiamo più e siamo passate ad abbigliamenti più moderni e più pratici senza che questo ci renda migliori, né peggiori delle nostre antenate. Al contrario, nel momento in cui si dà ad un pezzo di stoffa un valore semisacrale, si crea di fatto una differenziazione di giudizio morale fra chi ne fa uso e chi no, ed è per questa ragione che io, privata cittadina, ritengo che l’uso di quel suo fazzoletto, e molto più il significato che lei e altri come lei gli ascrivono, sia quanto di più antidemocratico si possa immaginare.

Credo anzi che sia il fazzoletto che l’espressione di idee come la sua andrebbero entrambi proibiti,

esattamente come l’apologia del razzismo, la negazione dell’olocausto e così via. Si comincia con l’elogio di un fazzolettone, come prova di dedizione al marito e si prosegue con il vietare alle donne studi, lavoro, libertà, diritti di ogni tipo, anche la potestà sui figli, per giungere eventualmente a veli neri integrali, infibulazione, e punizioni per i renitenti, come fustigazioni e lapidazioni. Non abbiamo proprio bisogno in questo nostro paese dell’ideologia che copertamente lei propugna. Tra l’altro, non credo che l’esclusiva della vista del proprio corpo, e perfino dei propri capelli, sia la cosa principale in un rapporto di coppia, che si basa fortunatamente su ben altro che un fazzolettone. Il rispetto si deve alle persone in genere, siano esse maschi o femmine, per il solo fatto che sono, appunto, persone, e tutte le donne hanno diritto allo stesso rispetto, siano esse rosse, gialle o celesti, nere o bianche, sante o prostitute, ignoranti o istruite e così via, senza distinzioni esteriori. E nessuno ha bisogno di manifestare nel vestiario la propria buona o cattiva condotta morale né tantomeno la sua fedeltà a un rapporto privatissimo come è il matrimonio. La morale, poi, è un fatto privato del singolo e il singolo non deve dimostrare niente a nessuno.

Inoltre da noi vige la parità fra moglie e marito e la moglie non è una proprietà personale del marito. Quindi, mi scusi, perché mai una donna dovrebbe testimoniare nel vestiario un qualcosa di così bello e personale come l’affetto e la dedizione al proprio consorte e un uomo no? Come mai l’uomo non dovrebbe portare il velo anche lui?

Ma non basta: lei mette in discussione in modo piuttosto generico e approssimativo tutta una gamma di lavori incentrati sullo spettacolo piuttosto che sulla pubblicità attaccando di fatto tutte

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le donne che questi lavori svolgono: ora, per carità, potranno esserci degli eccessi o delle cadute di buon gusto, potrà esservi una sovraesposizione mediatica di ballerine e consimili; ma non è che tutte queste donne siano da ritenersi delle poco di buono, solo perché mettono abiti scollati o il due pezzi, (come facciamo poi tutte al mare) per le sfilate, per il loro lavoro pubblicitario o per gli spettacoli. Hanno il diritto di essere rispettate né più né meno di lei, anche se mostrano il proprio corpo alla stregua di una qualsiasi opera d’arte. Mi consentirà poi di farle presente che, ove si debbano reclamizzare biancheria intima o costumi da bagno, è un po’ difficile farlo con modelle completamente vestite.

La pubblicità cerca di stupire e di proporre belle immagini: non mi pare, tra l’altro, che i telefonini siano reclamizzati da ragazze nude Se poi si riferisce alle foto di nudo artistico, che fanno parte ormai di un’usanza consolidata: molte attrici e modelle pubblicizzano se stesse e si ricordano così a pubblico, registi e produttori. Sono libere di farlo e non è detto che questo comporti necessariamente uno scadimento della loro vita coniugale, né dei loro costumi morali. Non credo che i vari mariti o compagni se ne facciano un problema e in ogni caso è un loro problema. Non solo: le foto più o meno ”nude” le fanno anche gli uomini. Come mai di questo non si scandalizza?

Tra l’altro, in questo libero paese, lei è liberissima di non comprare (come faccio io) i giornali su cui compaiono questi nudi più o meno artistici e di dedicarsi ad altre cose ad altre letture nonché trasmissioni televisive. Ma non posso fare a meno di dirle anche, dato che appartengo per nascita a una delle culle della pittura e della scultura, che non sempre il nudo è provocante: il nudo, se è bello,

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può essere del tutto innocente, come potrà facilmente verificare lei stessa di fronte a qualsiasi opera d’arte. E oggi, in molti casi, si riconosce lo status di opera d’arte anche alla fotografia.

Devo poi ricordarle che le fotomodelle famose, e se è per questo anche le attrici, appartengono a un gruppo molto ristretto di persone, e di certo non rappresentano la totalità delle donne occidentali o italiane, che vivono vite molto più normali e del tutto distanti dalle luci della ribalta e del flash.

L’Italia, insomma, è un paese in cui ognuno si veste e si sveste come vuole entro i limiti posti dagli usi oltreché dalla legge. Non ci stupisce veder portare un bubu o un sari piuttosto che un kaftano, o la tunica degli arancioni o altre mises di paesi stranieri. Ma io personalmente, e con me molte altre persone, mi sento invece profondamente disturbata dal fazzoletto che lei porta, proprio perché è un simbolo di sottomissione delle donne all’uomo e a una usanza antiegualitaria. Per fortuna, mi risulta che è vietato girare con la faccia coperta, il che mette fuori legge tutti i veli integrali come i burqa e i niqab. Sono certa che chi li porta userebbe, per giustificarcene l’uso, esattamente le sue stesse parole.

Il discorso sulla libertà delle donne, e cito le sue parole “penso che una donna del genere non sia libera, ma un pupazzo che si muove come piace all’uomo” mi piace ancora meno. “Le donne che hanno le gambe lunghe e sanno ballare” non mi sembrano da demonizzare: non è una colpa avere le gambe lunghe, e il ballo è una seria disciplina artistica oltreché un divertimento e un’ottima ginnastica; il ballo affonda le sue radici nelle più antiche civiltà, nelle quali aveva (e spesso ha tuttora) connotazioni di tipo religioso.

Debbo poi capire che disturbo le danno le donne

(e a scanso di equivoci le annuncio che non sono fra quelle) che si rifanno il seno o le labbra.

Quando ci sia una buona ragione, di lavoro (sempre le modelle o le attrici, ma non solo), di estetica o di sicurezza di sé, perché bollarle come “pupazzi che si muovono come piace all’uomo” se decidono di correggere chirurgicamente un qualcosa che giudicano antiestetico? L’unico male lo possono fare a se stesse, se l’intervento non riesce bene. In alcuni casi potrà essere una sciocchezza, forse un’esagerazione, a volte un rischio.

Certamente è più importante coltivare il proprio cervello. Ma non si può giudicarle tutte in blocco, come fa lei, facendo di tutte le erbe un fascio. E non pensa che le donne a cui la natura non ha dato il dono della bellezza possano desiderare di diventare belle anche loro? E che potrebbero avere motivazioni personali molto più valide di quelle che spingono lei a mettersi un fazzoletto sulla testa?

Cito ancora le sue parole: ”da noi l’uomo non può né alzare le mani né dire parolacce a sua moglie”.

Ma non è permesso neanche qui, (pensava di sì?), anche se esistono differenze tra le parolacce, che sono una deprecabile abitudine, e non andrebbero dette né alla moglie, né ad altri per motivi di buona educazione, e le ingiurie gravi, per le quali una legge esiste e che sono vietate nei confronti di tutti, mogli e non. Quanto ai maltrattamenti alla consorte, che non sono permessi neanche in Italia, temo che di mariti che maltrattano le mogli ne esistano purtroppo sotto tutti i cieli. E sono più che certa che ce ne sono anche nel suo paese, come appunto in tutti i paesi del mondo, mentre le sue parole mi fanno pensare che, lì, il problema, lungi dal non esistere, non sia stato ancora neppure riconosciuto e affrontato.

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Concludendo le garantisco che l’Italia è piena di donne serissime, ottime lavoratrici in tutti i campi, molte delle quali ottime mogli e madri, i cui mariti o fidanzati non si sentono affatto colpiti nel loro orgoglio di maschio perché la consorte sfoggia i jeans piuttosto che il bikini o un bel decolleté. Tra queste ci sono sicuramente anche molte delle modelle e attrici che si sono attirate i suoi strali.

Noi italiane non siamo certo perfette, ma non siamo né peggiori né migliori delle donne di qualsiasi altro posto. Nel nostro paese la scelta del vestiario è affidata non a significati moralisticoreligiosi, ma al buon gusto e all’estetica nonché alla totale libertà di scelta. Ovviamente ciò non toglie che lei può continuare a fare e pensare come vuole, ma a condizione che rispetti il modo di vivere e di pensare delle donne del paese di cui è ospite, senza permettersi di giudicarlo, poiché può non essere perfetto ma è certamente più democratico di molti altri, anche per quel che riguarda la nostra accettazione delle usanze degli stranieri.

E questo ci porta al punto. Mi permetta anche di farle notare che in questo libero paese lei è entrata senza i necessari permessi, li ha ottenuti con una sanatoria, non svolge qui alcun lavoro, usufruisce certamente dei servizi sociali per i suoi figli e per se stessa, come strade, trasporti, scuole, ospedali e quant’altro. Non so se paghiate delle tasse, ma di certo suo marito fa un lavoro assolutamente non indispensabile in questo paese, che ha anche troppi venditori ambulanti, lavoro per il quale sono già troppi gli italiani e non c’è alcun bisogno di importarne altri. Occupate inoltre con altre persone una scuola materna, che è uno dei servizi più carenti di questa circoscrizione, in cui molte donne residenti, buona parte delle quali le tasse le pagano, sono costrette a servirsi per i loro

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bambini di scuole private a caro prezzo, per potere andare a lavorare. Sono dolente con lei che il municipio non abbia risolto questa situazione di totale illegalità assegnando case agli occupanti della scuola materna, ma lei ha un’idea di quanti italiani, e quanti stranieri più meritevoli di lei, in questo momento non abbiano un’abitazione adeguata, né alcuna speranza di ottenerla e con motivazioni più gravi delle sue? Di quanti italiani, e anche stranieri, facciano i salti mortali per pagarsi una casa senza ricorrere all’illegalità?

Ovviamente mi spiace per i suoi problemi e le auguro che le cose vadano per lei nel migliore dei modi, anche tenendo conto del fatto che ha due bambini piccoli, ma tengo a ricordarle che questo non è un paese ricco, è solo un paese in cui, almeno finora, i suoi abitanti maschi e femmine (senza fazzoletto in testa) si sono dati un gran da fare per tirare avanti la barca: ora è un momento di reces-

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sione, c’è meno lavoro e gli italiani sono in difficoltà. E’ quindi ovvio (e siamo al punto finale della sua intervista, questione razzismo) che in questo momento e nelle zone in cui questa difficoltà è maggiore, possa nascere insofferenza verso situazioni (tante) come la sua. Mi capita di avere conoscenze e amicizie con persone di varie etnie, e perciò, a scanso di equivoci, la informo che credo profondamente nell’uguaglianza di tutti gli uomini.

Ho sempre ritenuto il razzismo una cosa orribile e spero che i suoi bambini (e nessun bambino né adulto in Italia) non debbano mai incontrarlo sul loro cammino in qualunque forma. Ma a me sembra che sia lei ad essere razzista nei nostri confronti e, invece di permettersi di dare giudizi quanto meno affrettati sul nostro modo di vivere, farebbe bene a rispettare le usanze, le abitudini e il modo di pensare di un paese che l’ha nonostante tutto accolta, in quanto umana persona, ad onta della sua totale mancanza di qualsiasi diritto qui, tranne quelli di pura umanità. Soprattutto risparmiando a noi, donne italiane ed occidentali, una lezione di morale di cui non abbiamo necessità. Spero vivamente che a nessuno venga in mente di offrirle un lavoro da mediatrice culturale con i soldi delle nostre tasse. Se poi dovesse sentirsi così disturbata dal nostro modo di pensare, vivere, lavorare, e vestirci, può sempre tornarsene direttamente nel suo paese di origine. Qui di integralismi proprio non abbiamo bisogno.

Distinti saluti Cristina Ippolito Le lettere vanno indirizzate a: MERCURIO la posta di Zeus - Via Tespi 102 - 00125 Roma oppure inviate per E-mail alla casella zeus@mclink.it Non verranno pubblicate le lettere non firmate e non recanti il numero telefonico presso il quale sia possibile contattarne l’autore.

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TEATRO DAFNE di Stefania Viglione La stagione del teatro Dafne prosegue incessantemente, accompagnando i suoi affezionati spettatori nelle tiepide sere primaverili. La programmazione è stata vivace dal 4 al 9 maggio con "Ieri, oggi...Romani e Napoletani" con i musicisti Franco Nove ed Anna Caterina Marino, per la regia di Gianni Pontillo.

Uno spettacolo di varietà che contiene la visione di due mondi paralleli: Roma e Napoli. Si sono alternate due essenze: quella musicale, che rispecchia l'anima di entrambe le città, e quella recitata, che ha fatto ripercorrere il mondo del varietà dal secolo scorso fino ad oggi, attraverso la spettacolarizzazione dei personaggi, con parodie, farse e scenette umoristiche, interpretate da Gianni Pontillo, Giorgio Solieri, Deborah Caroscioli ed Emanuela De Martino.

Lo spettacolo fa parte del progetto “La stagione più bella”, dall'autunno alla primavera, promosso dal Teatro Dafne e approvato dall'Assessorato alle Attività Produttive, Formazione e Lavoro del Comune di Roma, che prevede la visione di quattro spettacoli offerti, a titolo gratuito, dal teatro stesso ai centri anziani del

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XIII Municipio.

Di seguito, a conclusione della stagione teatrale, sarà in scena dal 13 al 23 maggio "Questa sera si recita a soggetto" di Luigi Pirandello, rappresentato dall'Ass.Cult. Opera, per la regia di Gianni Pontillo. La peculiarità dello spettacolo, che va a chiudere l'anno di scuola teatrale con i ragazzi del master, è data dal fatto che i personaggi ruotano di giorno in giorno, ogni attore ha studiato tre ruoli e verrà messo di fronte a nuovi dialoghi e nuove improvvisazioni per ogni replica.

«L'originalità dell'opera - spiega il regista Gianni Pontillo - sta nella capacità dei ragazzi di interpretare due ruoli: quello di attori e quello dei personaggi interpretati dagli stessi».

In "Questa sera si recita a soggetto" viene messa in discussione la figura del regista di teatro, il capocomico, e il suo modo di mettere in scena i personaggi. Si rappresenta il dissidio fra lui e gli attori: il regista è sempre pronto a modificare una novella per riproporla al pubblico a modo suo, a tal punto che gli attori devono recitare a soggetto, e quando sono in disaccordo improvvisano, inventando

scene non indicate dalla sceneggiatura.

La compagnia "Opera" si divertirà e ci delizierà, giorno dopo giorno, con l'originalità delle loro performance, portando in scena ogni sera una piece unica e irripetibile.

Gli spettacoli andranno in scena dal giovedì al sabato alle ore 21, mentre la domenica in pomeridiana alle ore 18.30 al Teatro Dafne in Via Mar Rosso 331, Ostia Lido, tel. 06.5667824; www.teatrodafne1.com; teatrodafne1@libero.it

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ANCHE ALLA BIBLIOTECA ELSA MORANTE ORA SI LEGGE “FUORI ORARIO” di Maria Luisa Zappia “Leggere fuori orario” è un progetto dell'Istituto Biblioteche di Roma per incentivare la lettura e incrementare l'utenza delle biblioteche comunali attraverso l'estensione degli orari di servizio. Dalla fine di Marzo, infatti, un numero via via crescente di biblioteche ha prolungato l'apertura al pubblico offrendo la possibilità di usufruire delle sale lettura e dei servizi di prestito e consultazione fino alle 22, non solo nei giorni feriali ma anche il sabato e la domenica.

Anche la Biblioteca Elsa Morante di Ostia ha da poco aderito all'iniziativa che nasce in seguito a un'indagine di Customer Satisfaction condotta da Biblioteche di Roma, per il rilevare il gradimento da parte dell'utenza dei servizi offerti dalle biblioteche comunali. I risultati dello studio, pur generalmente soddisfacenti, hanno tuttavia portato alla luce un diffuso malcontento concernente l'orario di apertura, limitato alla fascia diurna (fino alle 19) e ridotto alla sola mattina del sabato con chiusura domenicale. Si è, così, deciso di avviare un periodo di sperimentazione in due biblioteche del centro di Roma, la Enzo Tortora e la Rispoli, prorogando l'orario di chiusura dalle 19 al-

le 22 nei giorni dal lunedì al sabato. Contemporaneamente, la Casa dei Teatri, il Bibliocaffè letterario, il Teatro Biblioteca Quarticciolo e la Casa dei Bimbi hanno inaugurato l'apertura domenicale. Dato il riscontro positivo raccolto nella fase preliminare, il progetto è stato esteso anche ad altre biblioteche del circuito (Cornelia, Corviale, Franco Basaglia, Borghesiana, Gianni Rodari, Vaccheria Nardi, Valle Aurelia, Villa Leopardi e Elsa Morante). Le aperture fuori orario si svolgeranno in modo alternato così che, se se il sabato aprono la biblioteca Borghesiana, la Elsa Morante, l'Enzo Tortora e Valle Aurelia, durante i giorni feriali rimangono aperte fino a tardi la Cornelia, la Enzo Tortora e la Rispoli (fino alle 22 ma senza la possibilità di accedere ad alcuni servizi multimediali) e la Franco Basaglia, la Gianni Rodari, la Vaccheria Nardi, e Villa Leopardi (fino alle 22 con la possibilità di vedere anche film). Se il Biblio Caffè Letterario rimane aperto fino a mezzanotte la domenica, sempre la domenica aprono il Teatro Biblioteca Quarticciolo, la Casa dei Teatri e la Casa dei Bimbi. Già importante come risultato iniziale, l'estensione dell'orario di fruizione

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fino alle 22 non sarà un punto di arrivo, essendo intendimento della direzione di Biblioteche di Roma portarlo nel tempo fino alle 24. «Il passaggio ulteriore - ha poi annunciato l'assessore capitolino, Umberto Croppi - sarà il servizio on line, prospettiva verso cui ci stiamo muovendo».

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Come un pesce intinto a la farina Roma s’era de bianco sporverata su a li colli inzino a la marina.

Un regazzo n’ha preso ‘na manciata dicenno “ Aho! Mica stamo a Cortina!”

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Ridi che ti passa!

L’OROSCOPO COMICO a cura di Kronos

a cura di Kronos Ariete

Giovani coppie 1

21/3 • 20/4

Un giovane marito riceve un biglietto in cui non c’è scritto nulla, si rivolge ad un amico e gli dice: - Guarda, è di mia moglie!

L’amico: - come fai a saperlo?

Il giovane marito: - E’ una settimana che non ci parliamo.

Toro

21/4 • 21/5

Gemelli

22/5 • 21/6

Giovani coppie 2 La fidanzata, bionda, chiama disperata il suo ragazzo: "Caro sono triste e disperata, ho comprato un puzzle ma non riesco a far combaciare neppure una tessera!"

Allora lui teneramente: "Scusa tesoro ma se c’è il disegno sulla scatola, basta guardare quello..."

E lei ormai sull’orlo di una crisi di nervi: "Si amore è un gallo, però proprio non ci riesco, sono disperata!!"

E lui, sempre galante: "Non ti preoccupare cara, adesso arrivo... così vediamo..."

Arriva il fidanzato, si siede al tavolo, guarda la ragazza, lei lo guarda, lui torna a guardare lei: "Amore, facciamo una cosa, rimettiamo i cornflakes nella scatola e non diciamo niente a nessuno, ok?"

Dallo psichiatra Lo psichiatra domanda a un suo paziente: Le capita mai di sentire voci senza vedere nes-

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Cancro

22/6 • 22/7

Leone

23/7 • 22/8

Vergine

23/8 • 22/9

Maggio vi riserverà grosse sorprese. Se vi svelassi quali, questo diventerebbe un oroscopo serio e le sorprese non sarebbero più tali Sarete subissati da lettere d’amore che vi propongono espliciti incontri sessuali. Purtroppo per voi, saranno anonime!

Lavoro: il futuro è così nero che la cassa integrazione sarà la vostra massima aspirazione.

Le vostre finanze non vi permettono altre vacanze che prenotare un ritorno in Albania da uno scafista...

Ricordate sempre che la vita è una tempesta e prenderlo dietro è un lampo!

La vostra avvenenza vi farà ottenere una particina in un film. Di Dario Argento...

suno?

Il paziente: Sì, piuttosto spesso.

Lo psichiatra: E quando in particolare?

Il paziente: Quando parlo al telefono!

Dal barbiere Un tizio va dal barbiere e nota che ogni tanto, mentre lavora, il barbiere sputa per terra. Stupito gli chiede spiegazioni:

Bilancia

23/9 • 22/10

Scorpione

23/10 • 20/11

Sagittario

22/11 • 21/12

Lavoro: sarete immediatamente assunti per un posto da giardiniere per una villa. Accanto al vulcano islandese Eyjafallajokull!

Conoscerete una donna così brutta che l’unica foto che ha se l’è fatta con l’autoscatto, perché tutti avevano paura a fotografarla!

Mollati dalla donna, disoccupati e senza un euro in tasca: potete essere un po’ incazzati per questo? Potete, potete...

Capricorno

Siete così grassi che per dimagrire dovrete fare la dieta... dell’antimateria!

22/12 • 21/1

Acquario

22/1 • 19/2

Pesci

20/2 • 20/3

In questo di ladri, c’è sempre un gruppo di amici... che te deve da’ un sacco de soldi!!!

Amore: maggio vi riserverà un improvviso colpo di fulmine.

Rimarrete... carbonizzati!

"Scusi, come mai lei sputa nel suo negozio?"

"Perché tanto tra una settimana me ne vado!"

Dopo essere stato servito e aver pagato il conto, il cliente va in un angolo, abbassa la cerniera dei pantaloni e fa la pipì. Il barbiere, indignato, urla: "Ma scusi, che cosa sta facendo?"

"Beh", risponde l’uomo, "Tanto io vado via subito!"

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Le parole crociate di ZEUS 1

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1 Splendida città polacca 9 Lo sono alcuni ricchi giacimenti 10 Abbreviativo per nostro 11 Il patronimico di Agamennone 13 Finardi ne cantava le ragazze 15 Articolo tedesco 16 Vi razzolano le galline 17 Liste senza pari! 19 La capitale del mondo 21 Pronome partitivo 22 I confini dell’Ucraina 24 Un articolo da pasticceria 25 Nome d’uomo 27 Iniz. di Zingaretti 28 Il Leonida ex direttore dell’Avanti 30 Comanda la tonnara 31 Donna che non crede in Dio 32 Il soggetto autobiografico 34 La pousada brasiliana dove passare le vostre migliori vacanze (vedi copertina) 41 Svolge attività antiterrorismo (sigla) 43 Cantone svizzero 45 Il giovane di Salinger 46 Oggetto o importanza 47 A te 48 Preposizione latina 50 Delfini di fiume 51 Irrealizzabile 57 Prefisso per uguale 58 Mina ne cantava quella di luna! 59 Animale che si mimetizza 62 E’ destra a Parigi 64 L’antica Romania 65 La gonna che fu lanciata da Mary Quant 66 Il petrolio americano

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1 Uno degli ultimi paradisi naturali (vedi copertina) 2 Salvarono l’Europa dal nazifascismo 3 Andata e Ritorno 4 Si batte sul set!

5 Un reparto dell’ospedale 6 Vedere a Canoa Quebrada 7 Membrana muscolare dell’occhio 8 Opera di G. Verdi 12 Imprescindibili, determinanti 14 Bagna Berna 18 Corda sottile usata in marineria 20 Fanno coppia con gli errori 21 Un Nick di Hollywood 23 Raggruppa le imprese assicurative (sigla) 26 Rossi senza pari! 29 Attenuato, smorzato 33 Ospitano giovani viaggiatori 35 Così sono detti i vigili urbani milanesi! 36 Un tipo di farina 37 Decreto Legislativo 38 Udine sulle targhe 39 Monarca 40 Inspirati tramite aerosol 42 Il corredo di cromosomi contenuti in ogni cellula di un organismo 44 Un gioco con le carte 47 Cartellone pubblicitario a pilastro 49 Al centro di Babele 50 Bagna Monaco di Baviera 52 Una pineta senza pari! 53 Le consonanti della Sardinia 54 L’oggi visto domani! 55 Mezzo blocco 56 Altro nome di Troia 57 Sono pari nelle vincite 60 Iniz. di Camus 61 Le vocali della mela 63 Precede Alamein e Paso.

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I RAPPORTI ECONOMICI NELLA FAMIGLIA IN CRISI: IL PROBLEMA DELLE SPESE STRAORDINARIE di Anna Settevendemmie Si è di recente rivolta al nostro Studio la Signora M., legalmente separata dal marito e madre di un bambino di 6 anni a lei affidato, per sottoporre un quesito di natura economica in relazione al mantenimento del figlio: la Signora per necessità lavorative si avvale dell’aiuto di una baby sitter che si occupa del bimbo negli orari extra-scolastici durante i giorni feriali, sino al momento del rientro a casa della madre. Il costo di tale servizio di baby sitting incide sensibilmente sul bilancio mensile della Signora M., la quale ad oggi se ne fa interamente carico e, del resto, essa non vi può rinunciare, pena l’impossibilità di svolgere il proprio lavoro stante la mancanza di altre forme di aiuto familiare non retribuito (nonni, parenti, ecc.). La Signora dunque chiede se il coniuge separato, regolarmente tenuto al pagamento di un assegno di mantenimento come stabilito dal Tribunale, non debba anche contribuire a sostenere tale costo, nella misura del 50%, come già avviene per altre spese straordinarie effettuate nell’interesse del figlio quali le spese mediche, scolastiche ecc...

La questione rientra nel più ampio e dibattuto tema della definizione delle spese ordinarie e straordinarie nell’ambito dell’obbligo di mantenimento dei figli minori. L’art. 155 del Codice Civile, nella nuova formulazione successiva alla riforma introdotta dalla Legge n.

54 del 2006 in materia di separazione personale e affidamento condiviso, dispone che il giudice fissa la misura e il modo in cui ciascuno dei genitori deve contribuire al mantenimento, alla cura, all’istruzione e all’educazione dei figli. Tale contributo, stabilito in misura pro-

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porzionale al reddito di ciascun genitore, può essere erogato in forma diretta, con la corresponsione al figlio di quanto necessario, oppure indiretta, mediante il versamento di un assegno all’altro coniuge .

Non è infrequente la statuizione da parte del giudice di una cosiddetta “regola aperta”: ossia la previsione, oltre all’assegno periodico di mantenimento, di un rimborso delle spese straordinarie sostenute dal genitore affidatario, nel caso di affidamento esclusivo, o dal genitore presso il quale vive prevalentemente il minore, nel caso di affidamento congiunto, generalmente nella misura del 50%. La legge non fornisce però una definizione di spesa straordinaria né esiste una elencazione specifica che individui e qualifichi con precisione tale tipo di impegno economico, cosicché, laddove le voci di costo non siano esplicitate in sentenza, può sorgere una seria difficoltà di interpretazione: quando una spesa è da ritenersi ordinaria e dunque ricompresa nel contributo periodico e quando invece è straordinaria e pertanto il genitore che la sostiene può chiederne il rimborso al coniuge? La soluzione va ricercata nel caso concreto e consiste nell’affidare tale determinazione al senso comune ed alla interpretazione giurisprudenziale: saranno quindi straordinarie quelle spese che non rientrano nella erogazione mensile dovuta perchè derivano da necessità occasionali, pur reali e contingenti.

Proprio sulla base di una giurisprudenza ormai consolidata è possibile ritenere senz’altro straordinarie le spese mediche non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale necessarie alla prole, ad esempio le cure dentistiche o quelle relative ad un intervento chirurgico; lo stesso

dicasi per quelle relative all’ambito scolastico, quali l’acquisto dei libri di testo, la partecipazione a gite di istruzione o le tasse universitarie.

Più complesso l’inquadramento di talune voci di spesa che possono essere considerate ordinarie o straordinarie a seconda del contesto in cui vengono sostenute: con riguardo alla baby sitter in particolare, se l’utilizzo è collegato ad una necessità imprevista o estemporanea (malattia del bambino, ecc.) essa costituisce un evento straordinario; se si tratta invece di spesa corrente, perché il genitore affidatario lavora e si affida costantemente all’aiuto di una baby sitter, essa costituisce un elemento da valutarsi nella determinazione della misura dell’assegno, alla stregua dei costi dell’asilo nido o della scuola materna e pertanto rientra nel contributo al mantenimento erogato. Vanno invece sempre considerati straordinari i costi sopportati per lezioni private di sostegno e per corsi di studio, in quanto eventi eccezionali. Tale esemplificazione non risolve evidentemente ogni dubbio sull’argomento e il rischio di contestazioni fra i coniugi rimane elevato, in particolare con riguardo alla necessità della spesa, al previo accordo tra le parti e all’ammontare degli importi. Per ovviare a questi inconvenienti, il Tribunale di Bologna con decreto del 19 giugno 2007 suggerisce che allorché sorgano contrasti tra i genitori, è opportuno, per un verso, stabilire analiticamente le spese straordinarie da sostenersi nell’interesse dei minori (nonché le relative modalità di rimborso delle stesse) e, per un altro verso, prevedere che le stesse vengano previamente concordate tra i genitori. Resta inteso che un minimo di collaborazione e fiducia all’interno della coppia genitoriale nell’interesse del figlio è l’antidoto più efficace contro il contenzioso e la migliore garanzia di prevenzione e di risoluzione del conflitto.

Per saperne di più è possibile scrivere una mail a: settevendemmie@mclink.it

mensile di informazione del XIII Municipio • maggio 2010 • numero 151

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