Merano Magazine Summer 2015

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1. 3. 4. Bekannt wurde Gamper 2007 mit seinem Projekt „100 chairs in 100 days“, bei dem er 100 alte Stühle zu ebenso vielen neuen Sitzkreationen zusammenbaute. | Gamper è salito alla ribalta internazionale nel 2007 con il progetto “100 chairs in 100 days“ che prevedeva di scomporre e riassemblare 100 vecchie sedie realizzando altrettante sedie completamente nuove.

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Möbeln Geschichten entlocken Heute hat Gamper ein Studio in London, unterrichtet selbst am Royal College of Art. Der Designer entwirft Objekte in limitierten Editionen und halb industriell hergestellte Werke, arbeitet im Innen- und Ausstellungsdesign. 2011 rief ihn die Arbeit in die Südtiroler Heimat. Er gestaltete die „Passage“ im Erdgeschoss des Bozner Museion, des Museums für zeitgenössische Kunst. Sie ist als Treffpunkt und Aufenthaltsort konzipiert, wurde für Diskussionen, Symposien oder Buchvorstellungen genutzt. Ab Juni 2015 zeigt das Museion Gampers jüngstes Werk „design is a state of mind“, eine Landschaft aus Regalsystemen von 1930 bis heute. „Ich wollte Design nutzen, um Design zu präsentieren“, beschreibt Gamper das Projekt. Die Ausstellung vereint Regale befreundeter Designer, seiner Studenten sowie seine eigenen. Sie zeichnet die Geschichte dieser Designobjekte und dokumentiert zugleich die Art, wie wir Gegenstände darauf organisieren, archivieren und präsentieren. Gamper stöberte dafür in den Sammlungen von Freunden und Kollegen und lässt den Ausstellungsbesucher teilhaben an deren ganz persönlichem Besitz. Design ist für Gamper Kunst, die man aber auch benutzen kann. „Meine Stühle sind selten bequem, aber man kann darauf sitzen“,

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vamente il secondo. “Volevo fare qualcosa di concreto, non giocare a fare l’artista”, spiega Gamper. Il giovane talento fu notato dal designer e architetto altoatesino Matteo Thun che lo chiamò nel suo studio di Milano. Inizialmente doveva collaborare solo per un’estate; che poi divennero due anni. Nella divisione che si occupa di disegno industriale progettò posate, tazze e macchine da caffè per clienti come Lavazza e Melitta, mentre faceva la spola in aereo tra Milano e Vienna per concludere i suoi studi. Nel 1998, infine, fu accettata la sua iscrizione al Royal College of Art a Londra, la capitale mondiale del design.

Tirare fuori dai mobili le loro storie Oggi Gamper ha uno studio di design a Londra e insegna proprio al Royal College of Art. Disegna oggetti a tiratura limitata e produzioni semi-industriali, progetta interni e allestimenti espositivi. Nel 2011 il lavoro l’ha richiamato nella sua terra, l’Alto Adige, dove ha progettato il “Passage” al piano terra del Museion, il Museo di arte contemporanea di Bolzano. Concepito come un luogo di incontro e di sosta per i visitatori, è utilizzato per dibattiti, convegni e // 29


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