Eco della Riviera n.40

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Fondato nel 1915

www.ecodellariviera.it

Giovedì

14 Ottobre 2010 •

E 1,50

Anno 95 • N. 40 • Riviera dei Fiori e Costa Azzurra

Spedizione in A.P.-45% art.2 com.2/b L.662/96 Dir.Comm. Imperia - Tassa pagata

Anche in 500 bar

della provincia ogni settimana si legge L’Eco della Riviera

Direttore

Roberto Basso

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SCUOLA

MAGAZINE

• Le attività degli studenti sanremesi

• Cavalli Sforza

inaugura i Martedì

PAGINA 30

• Motogiro della

Strega

IMPERIA

• Pompeiana, fiera

• AlpMed il nuovo passaporto

d’autunno

PAGINA 19

DA PAGINA 37

IO LA PENSO COSÌ

L’editoriale di

Roberto Basso Casinò in giallo

Giri: Sanremo resta la città delle “incompiute” PAGINA 6 IMPERIA

Flavia Pennetta testimonial del gruppo Biancamano

PAGINA 8

MALASANITA’

Medico condannato per omicidio colposo PAGINA 11

VIA DI PONZIANO

DAL NORD-OVEST ARRIVA L’AVVOCATO DI FIORANI?

P

rossimo cambio di pilota al vertice del casinò? Vox populi dice che al posto del presidente Donato Di Ponziano starebbe addirittura per arrivare un noto avvocato del Nord, conoscente di Giampiero Fiorani, l’ex numero uno della Banca di Lodi, il banchiere caduto in disgrazia ed entrato nelle aule dei tribunali dopo la fallita scalata ad Antonveneta, coinvolto nello scandalo che ha spazzato via dai salotti bene dell’economia internazionale l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio. Se ne parlerebbe con una certa insistenza in questi giorni a Sanremo non solo nelle segrete stanze di Palazzo Bellevue e di qualche casa privata.

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GIOVEDI 14 OTTOBRE 2010 • CONTINUA DALLA PRIMA

I meglio informati dicono che anche in questa operazione ci potrebbe essere lo zampino di Lele Mora, personaggio dalle tinte forti, scopritore di starlette e mentore di Fabrizio Corona che da oltre un anno nelle chiacchiere sanremesi, e non solo, viene messo dappertutto come il prezzemolo. Verità, fantasie? Chi lo sa. Ogni giorno nella città di San Siro e San Romolo se ne sente una nuova. Casinò di Sanremo o casino? Visto i tempi che corrono, visto che dentro le immacolate mura della Casa Bianca matuziana da tempo si è persa la bussola, volano stracci e ne succedono di tutti i colori come non mai, davvero una bella domanda. Chi ci capisce è bravo. La casa da gioco assomiglia sempre più ad un “casino”, sincronicamente parlando, che ad un normale casinò. Intendiamoci qui le prostitute, quelle signore o signorine che si cimentano per motivi diversi nel “più vecchio mestiere del mondo” non c’entrano. Parliamo d’altro. Ci spieghiamo meglio: chi ha i capelli bianchi, un po’ più dei nostri, se da ragazzo avesse mai usato in famiglia la locuzione “è tutto un casino” avrebbe ricevuto subito uno schiaffo dal padre. Nell’uso “sincronico” del termine, ossia in quel periodo preciso la parola “casino” richiamava direttamente le “case chiuse” (o bordelli). Oggi non è più così, siamo in un altro secolo, i giovani e quasi la totalità degli adulti, ignorano lo sviluppo “diacronico” del termine in pochi decenni e pensano che “casino” (o casotto) significhi semplicemente “confusione”, “parapiglia”. Un’altra cosa, niente a che vedere con il sesso. I tempi sono cambiati. Una volta i casinò, (con l’accento sulla o) erano cose serie. Oggi, a parte tutte le miserie che settimana dopo settimana vengono a galla e che nessuno sembra capace o voglia mettervi rimedio, basta andare sul sito ufficiale del Casinò di Sanremo per capire come si è venditori di fumo. Bastano pochi click sul computer per arrossire. Per esempio appena appare la schermata si legge “Scopri l’eleganza e la magia del casinò più antico d’Italia”. Eleganza, magia?

L’ECO DELLA RIVIERA

L’EDITORIALE COI BAFFI

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LO SCIOPERO DEI CROUPIER HA REGISTRATO IL 65% DELLE ADESIONI. UN RECORD. MA SERVE AL CASINÒ? L’OPINIONE PUBBLICA È DIVISA: C’È CHI APPROVA E CHI CONDANNA. L’AZIENDA, CHE CONTINUA A NAVIGARE A VISTA ED HA UN CDA SCARSAMENTE COESO, È IN GROSSE DIFFICOLTÀ. A CHE PUNTO È L’INCHIESTA DEL PROCURATORE CAPO DOTTOR CAVALLONE? ANZICHÈ DI PROGETTI SI RIPARLA DI PROMOZIONI E DI ASSUNZIONI DEI SOLITI AMICI DEGLI AMICI. PERCHÈ? Dove, quando? Altro click del mouse e sotto il titolo “Il casinò oggi” a metà pagina si legge “Il casinò di Sanremo ha elaborato un principio fondamentale nella sua gestione “Non solo gioco”, consapevole che la differenza tra un casinò ed una bisca è data dalla cultura”. Visto quello che succede, la casa da gioco matuziana la cultura non sa neppure dove stia di casa, è più bisca che casinò. Altro click, altro rossore: “Il Casinò ha festeggiato 100 anni di attività. La parola “centenario” evoca una specie di magia, di evento quasi miracoloso, che coinvolge la fantasia. Si crea un continuum tra passato e presente, con la percezione del tempo che passa inesorabile, ma anche con la consapevolezza di avere compiuto un percorso importante e costruttivo”. Non osiamo commentare, fate voi cari lettori. In queste poche righe l’autore, per tentare di spiegare cos’è il casinò di Sanremo, si arrampica sugli specchi, deve usare tre parole che la dicono lunga: magia, fanta-

Di Ponziano “schiacciato”dai consiglieri Giancaterino e Ghersi

sia, miracolo. Basta varcare il portone del casinò, respirare l’aria decadente che tira tra gli impiegati, tra i Quadri, tra i direttori (che non ci sono), tra il Cda per capire che il termine “casino” sincronico forse non è poi del tutto esagerato o fuori luogo. Non sappiamo se Di Ponziano alla fine andrà via, se arriverà Tizio o Caio sponsorizzato dal solito Sempronio. Se questo sterile duello, diventato ormai insopportabile, lo vincerà il sindaco Zoccarato che, a parole, vorrebbe aria nuova tra le slot o

l’ex ministro Scajola, santo protettore dell’attuale presidente della Casinò Spa. Sappiamo però che ancora una volta la casa da gioco monopolizza, ingolfa, ritarda tutti gli altri lavori del Consiglio comunale, l’operato ed i doveri dei pubblici amministratori per migliorare la vita dei cittadini. Sappiamo che, come avevamo da tempo annunciato e mai ascoltati, la città è invasa dai rifiuti, che “l’emergenza Napoli” è iniziata. Sappiamo che al casinò le cose vanno male. Che gli incassi continuano a calare anche nel mese di ottobre. Il Cda, nominato da poche settimane e formato dal presidente Di Ponziano e dai consiglieri Ghersi (Pdl) e Giancaterino (Lega) non si vede, non si sente, non decide. Nell’ombra si affilano coltelli. Al casinò nessuno sembra essere al suo posto. Lo sciopero di sabato 8 ottobre ha visto incrociare le braccia addirittura il 65% dei croupier di servizio ai tavoli. Sono rimaste aperte solo 2 roulette. Ad un tavolo c’era un “buco”, mancava un impiegato che scioperava e lo ha sostituito il direttore dei giochi Romano. Una cosa mai vista nella storia della casa da gioco. I croupier che scioperano stanno dividendo l’opinione pubblica. C’è chi dice che in questi tempi di crisi, visto i loro ottimi stipendi, sono

dei privilegiati e sbagliano. E c’è chi invece è solidale con loro: “fanno bene, scioperano perchè mancano strategie di sviluppo e vogliono confrontarsi con la direzione aziendale sui temi della tutela del reddito”. La confusione aumenta. Come se non bastasse si sussurra di nuove assunzioni a gennaio, tra pochi mesi, nonostante il casinò sia superaffollato di dipendenti e, forse, non sarebbe male licenziare almeno una trentina di “fannulloni”. Senza contare che i conti continuano ad essere sempre più in rosso. Dopo vagonate di “Quadri” super pagati si riparla di promozioni in gonnella e dell’arrivo di pseudo consulenti, che non servirebbero a nulla, ma che da mesi aspetterebbero di incassare cambiali in bianco firmate da candidati per servigi resi durante le campagne elettorali. Insomma la solita storia, continuerebbero ad esserci politici, pubblici amministratori che promettono assunzioni al casinò, in Comune, nelle Spa pubbliche in cambio di favori. Perchè questi signori non cambiano mestiere? Perchè non pagano mai di tasca propria, ma sempre con i soldi dei cittadini? Soprattutto perchè la fanno sempre franca? Roberto Basso


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SOMMARIO

Sommario

■ SERVIZI SPECIALI

Io la penso così di Bruno Giri Pennetta testimonial per l’ambiente Morandi, Belen e Canalis al Festival? Malasanità, medico condannato

■ da SANREMO

La spazzatura dilaga in città Le strade cedono e i nervi saltano Si lasciano: in tribunale per “Fido”

pag. 6 pag. 9 pag.10 pag.12 pag.21 pag.22 pag.25

■ da IMPERIA

AlpMed: sfida per il rilancio economico pag.19

■ dal PONENTE

Carpasio, pulizia del rio Rivà Bici comunali per pochi eletti

pag.27 pag.29

■ RUBRICHE 7 giorni di cronaca Magazine Sport Magazine Personaggi storici Zona disco: Nazca C’era una volta il bar e Adotta un amico Pillole dal Web e L’ago della bilancia Gli appuntamenti della settimana Annunci economici gratuiti

pag.34 pag.37 pag.41 pag.44 pag.46 pag.48 pag.48 pag.51 pag.61

Direttore responsabile: ROBERTO BASSO Editore: Cyrano S.r.l. P.za Colombo 17 - Sanremo Redazione: Sanremo • Piazza Colombo 17 Tel. 0184 506818 • Fax 0184 507081 Orario: da lunedì a venerdì 9,30-12 e 16-18,30 mercoledì 9,30-12 - pomeriggio chiuso E-mail: redazione@ecodellariviera.it Internet: www.ecodellariviera.it Abbonamento annuale Euro 60,00 c/c postale n. 43938604 intestato a Cyrano srl Stampa: San Biagio Stampa - Genova Registrazione Trib. Sanremo n.4 del 19 dicembre 2002

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Qualsiasi materiale inviato alla redazione non verrà restituito.

GIOVEDI 14 OTTOBRE 2010 • L’ECO DELLA RIVIERA

A PRIMOCANALE IL “CAOS” CASINÒ Stasera alle ore 21 a Destra&Sinistra Atmosfera rovente al casinò di Sanremo. Continuano gli scioperi del settore gioco, continua il braccio di ferro tra le organizzazioni sindacali e tra il presidente del Cda Di Ponziano ed il sindaco Zoccarato, continuano a calare gli incassi, continuano ad aumentare le preoccupazioni, continuano le voci di Sismondini nuove assunzioni e promozioni inve- Solerio ce che licenziare chi non fa il suo dovere, continua l’attesa della chiusura delle indagini (infinite) del capo della Procura dottor Cavallone. Insomma tra le slot c’è il caos, si naviga a vista. Perchè? Stasera alle 21 a Primocanale, nella trasmissione di inchieste ed attualità “Destra e Sinistra” il conduttore Roberto Basso lo chiederà in Di Ponziano diretta ai suoi ospiti, al presidente Di Barbaro Ponziano,all’assessore comunale alle Partecipate, l’avvocato Franco Solerio, ai sindacalisti Marco Sismondini (segretario genrale della Cisl) e a Bruno Barbaro (Snalc).

Giovane spacciatore di coca arrestato sul treno ad Imperia Un francese di 20 anni è stato arrestato sul treno Torino-Imperia, con 35 grammi di cocaina, l’equivalente all’incirca di 50 dosi. Alla richiesta dei documenti da parte degli Agenti del Settore di Polizia di Frontiera di Cuneo, il ragazzo ha esibito solamente la fotocopia della carta di identità francese. Le sue dichiarazioni rese in merito al suo soggiorno in Italia non hanno convinto la polizia. Il 20enne di origine marocchina è stato accompagnato negli uffici per gli accertamenti del caso e, a seguito della perquisizione personale, è stata trovata la droga all’interno degli slip da lui indossati. Un involucro che, a seguito di analisi, risultava poi essere cocaina sufficiente per 50 dosi. Il francese, arrestato in violazione della Legge sugli stupefacenti, è stato associato presso il carcere di Cuneo e, ieri processato per direttissima, è stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione e 3.000 Euro di multa. E’ stato poi consegnato alla polizia francese di Mentone.

SANREMO

Incidente in scooter 18enne finisce all’ospedale Una ragazza, di 18 anni, figlia di un meccanico di Sanremo, e’ rimasta ferita in via Pietro Agosti, a Sanremo, una cinquantina di metri piu’ in su delle Poste, dopo essere rovinosamente caduta con lo scooter, a causa pare di una folata di vento. La giovane viaggiava su un motociclo Scarabeo, quando improvvisamente ha perso il controllo della guida. Il motorino e’ sbandato, finendo a terra. Soccorsa dal personale sanitario del 118 con i militi di Emergenza Riviera, ha riportato un trauma cranico e altre contusioni, in corso di valutazione da parte dei medici del Borea. La giovane e’ stata stabilizzata con tutti i presidi immobilizzatori e portata in pronto soccorso.

Hashish: sei ragazzi davanti al giudice

Notifica di chiusura d’indagine per 6 giovani indagati per spaccio di hashish, gestito tra le scuole medie e supeiori del centro di Sanremo. Matteo Rinaldi, 18 anni, Matias Pesante 21, cileno, Antonio Cascio 23, Radouan Barra 20, marocchino, Simone Sangregorio 23 e Aymen Ben Chelbi 29, tunisino. I fatti risalgono allo scorso Agosto, quando i carabinieri, nel corso di un blitz antidroga, trovarono Rinaldi, Pesante e Barra in possesso di 80 grammi di hashish, denaro e un bilancino di precisione; Sangregorio, di professione pescatore, fu trovato in possesso di mezzo chilogrammo di hashish.


Se vuoi riceverlo gratuitamente anche nel tuo bar manda l’indirizzo a lettere@ecodellariviera.it oppure al fax 0184 507081 Merello Corrado Moka Bar Nuova Stella Paco Srl Bar Caffe’ Golosita’ Pane e Vino Piccardo Bar Peperetta Dispetusa Relax Cafe’ Bar Grotte Di Nerone Sailor’s Bar - Caffe’ Brasil Bar Bagni Piccolo Lido Snc Bar Pasticceria Franchiolo Bar Pasticceria Vittoria Bar Ristorante 24 Giugno New Kristal Bar Rist. Bar Pizzeria Da Paola Fontana Rosa Ristoro Bar Palatofino APRICALE Bar Trattoria A Ciassa La Locanda Dei Tarocchi ARMA DI TAGGIA Bar Angela Bar Ariston Bar Arma Bar Astra Bocciofila Costa Azzurra Bar Chez Elle Bar Elisabeth Bar Frabosa Bar Gelateria Sailing Bar Green Bar Bar La Vuelta Bar Ligure Bar Pepitoa Bar Piccolo Jolly Bar Ristorante Clipper Bar Snack Bar 84 Bar Snack Bar Gian’s Bar Sport Bar Tabacchi Prai Caffe’ Tiffany Bar La Riviera Shopville Costagliola D’abele Gi.ga.ser. S.n.c. Russo Anna Maria Snack Bar 84 Bar Frog S La Locomotiva Sas Bar Gelateria Nuccy ARMO Bar Tabaccheria Bar La Campagnola BADALUCCO Bar Pradio Bar Sport Ristorante Ca’mea Bar Grifone BORDIGHERA Bar 3ma Sas Bar Atu’ Bar Agora’ Gelateria Bar Aldo Bar Corallo Bar Dallas Di Gozzoli Alex Bar Eclisse Bar Eden Bar Il Baretto Bar Nadia Bar Orchidea Bar Roxy Bar Taverna 2 Bar Tavola Calda U Pesigu Bar Trebi Cafe’ Caffe Della Posta Bar Caffe’ Giglio Caffe’ Masini Colombiano D’Agostino G. Bar e Caffe’ Da Paolo Spaghetteria La Casa Del Caffe’ Marenza Pizzeria A’tartana Planet Cafe’ Antica Trattoria Garibaldi Rist. Pizzeria San Marco Roby’s Bar Sant’ampelio Bagni Kursaal Bar Trocadero Club Bar Rist. Carpe Diem Bar Ristorante L’alcione

Barba Giuan Ristorante Bar Buga Buga New Paloma Sas Bar Rist. Sant’ampelio BORGHETTO D’ARROSCIA Ferrari Marilena BORGOMARO Bar Peter Pan CAMPOROSSO Bar Arturo Bar Della Piazza Bar Fiaschetteria Guglielmo Bar Silber Tony Bar Albergo Del Ponte Bar Disco Pub Charlotte Storie Di Mare CARAVONICA Gatta Ci Cova CASE DI NAVA Bar Sorriso CERVO Bar Giada Bar Cit Paris New Porteghetto Bar Ristorante Bar Bellavista Ristorante Bar San Giorgio CIPRESSA Trattoria Bar Pannelli Vittorio Bar Di Pino E Angela CIVEZZA Bar La Piazzetta Bar Sport Ristorante COSIO DI ARROSCIA Gastaldi Renata Trattoria Bar Maria COSTARAINERA Bar Aurelia Pesce DIANO CASTELLO Caffe Del Borgo Ristorante Bar Dei Pini DIANO MARINA Albergo Capri - Hotel Aura Sas Bar Buffet Stazione Bar Charlie 4 Bar Cosmo Mtl Bar Eden Bar El Parador Gelateriaa Bar Holidays Bar Jolly Bar Lady Bar Mimosa Di Ritondale Maurizio Bar Minibar Bar Sito Cafe’ Del Mar Cafe’ Des Amis Damonte Marco Fratelli De Franco Frau Francesca La Tana Del Luppolo Bar Ristorante Beach Bara

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MOLINI DI TRIORA Ristorante Gegio Bar Capriolo Il Gallo Nero Lanteri Carlo MONTALTO LIGURE Bar Trattoria Ligure

DOLCEDO Bar Barlume Bar Rist. Tunu’

OSPEDALETTI Bar Alba Bar Sport Cactus Caffe’ Fornero L’osteria La Bussola 2 Piccolo Bar Trattoria & Bar Bar Marina Di Capo Nero

FANGHETTO Gastaldi Marisa

PERINALDO Bar Fantasy

GRIMALDI Giardini Hanbury

PIETRABRUNA Bar Trattoria Giordano

IMPERIA Alimentari Franco Renziana Fraz. Poggi Grotte Di Nerone & C. Bar Cafe’ Zebrano A Cuvea Enoteca B.f. Bagni Sogni D’estate Bar Agostino Bar American Bar Arcobaleno Bar Aurora Bar Bacicadda Bar Bertaina Bar Blu Bar Bon Caffe’ Sas Bar Borgo Peri Bar Bottiglieria Mirella Bar Buffet Ffss Bar Caffe’ Del Porto Bar Carla Bar Centro Bar Corsaro Bar Dello Studente Bar Gelateria Pinotto Bar Le Palme Bar Ligure Bar Mimi’ Bar Niki Bar Nizza Bar No Name Bar Novelty Bar Osteria Dell’impero Bar Pensilina Bar Pirata Bar Preve Bar Sport Bar Stazione Ff.ss. Bar Tabacchi Il Gattopardo Bar Torrefazione Brozzu Bar Zanzibar Dream S.a.s Bocciofila P. Salvo Breakfast Caffe’ Sas Caffe Cico Caffe’ Garibaldi Piccardo Maria Teresa Caffe’ Pepito Caffe’ Rossini Caffetteria Degli Orti Dalla Padella Alla Brace Danais Di Paradisi Luca Forever Leudo Snc Madamadore’ Mapango Cafe’

PIEVE DI TECO Bar Cavour Bar Sport Trattoria Bar Il Portico PIGNA Bar Carla Di Rainero Carlo Aa Giaira Di Codazzi Bar La Posta POMPEIANA Trattoria Bar “La Piazza” PONTEDASSIO Bar Trattoria Remo Di Bella Cristian RIVA LIGURE Bar Gelateria Da Aldo Bar Sole Gelateria Bar Trocadero Caffe’ Del Corso Calderini Mirko Surace E Scarcella SAN BARTOLOMEO Bar Arimondo Sergio Bar Gelateria Luna Bar Maracana’ Bar La Cafeteria S.f.s. S.r.l. Bar Albergo Hotel Delle Rose Bar La Lanterna Non Solo Bar Ostricheria Bar Ristorante La Bocciofila SAN LORENZO AL MARE Bar Nando e Rosa Bar Paninoteca Peter Pan Bar U Nustromu Emy Bar SANREMO Circolo Ricreativo Bussana Bar Al Mulino Coldirodi Bar Mondovi fraz. Coldirodi Bar My Bar fraz. Coldirodi Briatore. fraz. Coldirodi Bar Rewind fraz. Coldirodi Bar Laudino fraz. Poggio Victory Morgana Bay Bar Crudo Urbicia Vivas Albegia 71

Avalon Cafe’ Bar Aighese’ Pub Bar Alain Bar Alla Torre Saracena Bar Ariston Bar Asta Bar Baragallo Bar Bigliardo Bar Birreria Dei Musicanti Bar Blues Bar Cafe’ Du Centre Bar Caffe’ Agora’ Bar Castelli 98 Bar Charlie Bar Cocktail Tavola Calda Bar Conca Fiorita Bar Cristallo Bar Dei Fiori Bar Des Amis Bar Eden Bar Emilio Bar English Pub Bar Esterina Bar Flora Bar Gandola Renato Bar Gianna Bar Green Bar Halley Snc Bar La Teglia Bar Le Metro’ Bar Mac Daniel Bar Marco Bar Matuzia Bar Modena Trattoria Bar Nazionale Bar Niko Bar Novecento Bar Oasi Tavola Calda Bar Onix Bar Pico De Gallo Bar Bar La Ciotola Bar Lo Spuntino Bar Ristoro Le Millevoglie Bar Rouge Et Noir Bar Stella Bar Tabacchi Jolly Bar Tuttogiochi Bar Venezia Bar Vicenza Bar Volta Borasio Giovanni Break Cafe’ Paninoteca Buffet Stazione Ffss Cacciatore Gabriella Cafe Cafe Caffè Renaissance Caffe’ 3 Monelli Calciobar Cantine Sanremesi Charleston Circolo Az.dip.Casino’ City Bar Del Ponte Effedogi Festival Gelateria Phoenix George La Nuit Pub Il Baretto La Bottega Del Caffe La Mollica Biricchina La Scaletta Maggiorino Masca Mini Bar Moroni Luciano-circling New En Plein 2 Oasi Chez - Gabry Pan Pegau Pio Di Romeo Teresa Pizzeria Chez Checo’ Porto Vecchio Prestige Ravotti Bar Sasso Daniela Bar So.l.ma Vigano’ Fulvio Volpone Gabriele Bar Bar Living Garden Bar Max Paninoteca Bar Pizzeria Dadone Bar Simpaty Base Ball Club Sanremo Bar Trattoria Del Ponte Ristorante-wine Bar Bar-rist. Arabo La Casbah Sorrento Salvatore SANTO STEFANO Bar Caravella Bar Del Porto

Bar Garden Bar Il Baretto Bar Trattoria Garibaldi Tennis Bar La Palma Bar Lola Bar G.r.l.g. SOLDANO Ravotti Beniamino Bar e Sacro & Profano Wine Bar TAGGIA Bar Il 900 Bar Pizzeria Globo Bar Smile Bar Sport Bar Torre Bar Trattoria Emilio Bar Vivado Central Park Sas De Marco Francesco L’envegia Bar Pasticceria Bar Duomo Rist. Bar Playa Manola TRIORA Bruno Ramona Ristorante Bar Loreto VALLEBONA 4 Amici Al Bar VALLECROSIA Bottega Del Caffe’ Piani Bar Del Ponte Bar Diana Bar Du Cantun Bar Diana Cristal Di Di Giovanni Denegri Rita Bar Latteria Serena Bar Il Pesce Spada Bar Rist. Pizz. Corallo Ristorante Bar Il Torrione VENTIMIGLIA Bar Ciao Bella fraz. Latte Bar Mivi fraz. Latte Bar La Caletta fraz. Latte Bar Bristol fraz. Roverino Da Bruno fraz. Roverino Bar Frontiera Roverino Tramezzino fraz. Roverino Bonuomo Ines Bar F.lli Spano’ fraz. Roverino Bar Ballestra fraz. Torri Bar Sciue Sciue Trucco Alfano E Castellino Bananarama Snc Bar Al Galeone Bar Belvedere Bar Canada Bar Carolina Bar Certi Momenti Bar Cordon Bleu Bar Del Teatro Bar Enrico Di Cassan Bar Fiorucci Bar Flo’ Bar Garibaldi Bar Joker Bar Moderno Bar Parigina Bar Pasticceria Romano Bar Pirro Bar Porta Di Provenza Basso Giancarlo Bar Caffe’ Cavalieri Snc Caffetteria Ruffini Carisma De Marchi Fabrizio Gelateria Tiffany Geppy’s Wine Bar Mako Bombo Clan Ristobar Da Gio Usteria Da Porta Marina Sciove’ Maria Bar Tondo Caffe’ Di Colomba Bar Pizzeria Mazzini Bar Vito di Cangiano Corso Francesco Bar Galluccio Ristorante Bar Hanbury Pepin Bar - Ristorante Buffet Stazione F.S. Bar Rist. XX Settembre


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GIOVEDI 14 OTTOBRE 2010 •

ATTUALITA’

L’ECO DELLA RIVIERA

Io la penso così Sanremo invece del Piano R di Bruno Giri

Quando alla mia non verde età si affrontano i temi della politica e dell’amministrazione i rischi sono tanti, da quello di ritornare ossessivamente sempre sulle stesse cose, tipico delle persone anziane, a quello di fissarsi con insistenza maniacale su idee che provengono da un mondo che non c’è più, che è svanito nel nulla senza eredità e rimpianti alle spalle e che ormai non interessa praticamente a nessuno. Il fatto poi che i riscontri e le testimonianze col trascorrere del tempo si riducano fino a scomparire del tutto induce molto spesso quelli come me a girare film autobiografici del proprio passato secondo un copione che retrospettivamente si sarebbe voluto recitare ma che è ben diverso da quello davvero recitato nella realtà. Questa consapevolezza non mi distoglie, tuttavia, dal tentare ancora una volta di riportare a galla questioni naufragate nel mare dell’oblio, questioni nelle quali ho avuto una parte non secondaria, in qualcuna oserei dire da protagonista, ma che oggi sono sparite dall’agenda dei lavori e delle quali, in certi casi, da almeno un decennio si è smarrito persino il ricordo. Che fine hanno fatto? Chi le ha viste? Sono tante e il solo elencarle con l’aggiunta di qualche accenno identificativo non è semplice perché con il trascorrere degli anni le situazioni sono diventate terribilmente difficili e complicate, si sono aggravate e il fardello degli arretrati è ora davvero pesante. Ne è esempio una questione di imminente attualità della quale voglio parlare per prima: senza essere un indovino prevedo che tra qualche settimana, in concomitanza con la commemorazione dei defunti, almeno in quel giorno i riflettori si accenderanno sulla scandalosa situazione del cimitero monumentale della Foce, un tema che non appena sarà passata la mesta ricorrenza è destinato a finire in un altro cimitero,

Oltre la barzelletta cos’è rimasto di Pignamare? Tra vecchi ricordi e nuove promesse resta la città delle incompiute.

Ugo Foscolo

quello delle pratiche morte per consunzione, a dormire per il resto dell’anno. Sembra ieri e sono invece passati trent’anni da quel 22 aprile 1980, quando il Consiglio comunale di Sanremo su mia proposta ne revocava la soppressione deliberata nel 1959 e solo parzialmente attuata nei vent’anni successivi, approvava il nuovo Regolamento di polizia mortuaria e stabiliva che quello della Foce fosse eretto a Cimitero Monumentale, per conservare la memoria di istituzioni, famiglie e uomini che bene abbiano meritato dalla Città di Sanremo e per custodirvi opere artistiche o di particolare valore culturale o storico. Insomma, nelle intenzioni dell’assemblea cittadina avrebbe dovuto diventare un piccolo Pantheon, il luogo della memoria dove poter vegliare e custodire i Lari e i Penati matuziani in urne “che a egregie cose il forte animo accendono e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta”, per dirla col Foscolo. Le condizioni c’erano tutte perché quel sogno un po’ romantico si avverasse all’insegna del motto opportunamente ridimensionato “un popolo senza memoria è un popolo senza futuro” che hanno ricamato sulle loro bandiere tutti coloro che avevano qualcosa di nobile da commemorare, dall’orrore dell’Olocausto a quello per la strage di Capaci, dall’onore dovuto ai

caduti di tutte le guerre alla riconoscenza verso i propri benefattori. E nel suo piccolo, al di là del fascino suggestivo del sito in riva al mare e all’ombra di cipressi secolari, il cimitero della Foce possedeva - e non ostante tutto possiede ancora oggi - i quarti di nobiltà necessari ad assolvere a quella alta missione. A partire dai suoi natali che risalgono all’epoca preunitaria, quando Sanremo dipendeva dal Regio Senato di Nizza, e dall’atto di nascita datato 6 giugno 1838, quando il Sindaco Siro Andrea Carli e la sua amministrazione, dopo una epidemia di cholera asiatico ma soprattutto sotto la spinta del vento ugualitario e giacobino che spirava in Europa, decidono di laicizzare la morte anche a Sanremo chiudendo con il privilegio delle sepolture “ad sanctos et apud ecclesiam” riservate ai ricchi mentre i poveri giacevano in fosse comuni scavate nel recinto esterno e attorno alle mura cittadine. Solo qualche decennio prima, il 23 del mese di pratile dell’Anno XII° che corrisponde al 12 giugno 1804 del calendario gregoriano, Napoleone aveva emanato dal Palazzo di Saint-Cloud il Decreto Imperiale sulle sepolture che sarà esportato in Italia con il Decreto 5 settembre 1806 e che aveva imposto di seppellire i morti al di fuori delle mura cittadine con lapidi tutte della stessa grandezza e iscrizioni controllate da una apposita commissione. A Sanremo l’ultima discarica per plebei in ordine di tempo era stata fino ad allora il cimitero del Vallotto, inaugurato nel 1775 alla foce del San Romolo sulla sponda destra del torrente. Con la sua radiazione nasce al di là del perimetro urbano tra i torrenti Foce e San Bernardo in una locali-

tà chiamata “Villa Matutia”, per la presenza dei ruderi di una antica residenza romana, il cimitero Foce, cattolico ma democratico e aperto a ogni altro culto ed a qualsiasi razza e provenienza. Come avverrà qualche anno dopo l’Unità d’Italia, nel 1868, quando su autorizzazione della Prefettura di Porto Maurizio vi è stato il raddoppio della sua superficie da destinare agli acattolici o nel 1886, quando il presidente della “Società di cremazione dei cadaveri” Giobatta Rubino acquistava dai fratelli Semiglia, al prezzo di 4 lire al metro, un’area di 140 metri quadrati sul lato di ponente del perimetro, da destinare alla costruzione dell’Ara crematoria che poco dopo entrava in funzione. Sta di fatto che nei primi 82 anni della sua apertura il cimitero ha avuto sette ampliamenti ed è passato dall’originaria superficie di 4.500 metri quadrati a quella attuale che è di circa due ettari. A convincermi non soltanto della possibilità ma, direi, del dovere di dare seguito e conclusione al progetto della erezione a cimitero monumentale è stata una considerazione molto prosaica, rappresentata dal fatto che si trattava, come

oggi si usa dire, di una opera, o meglio ancora, di una operazione “calda”. Nella terminologia degli addetti ai lavori sono calde quelle opere pubbliche i cui costi d’investimento possono essere ammortizzati in tutto o in larga parte con i flussi di cassa derivanti dalla gestione economica dei manufatti realizzati e, quindi, non richiedono l’intervento finanziario pubblico, anzi spesso, come in questo caso, danno utili anche molto alti. Proprio in quei giorni, il 27 aprile 1980, era entrato in vigore il nuovo Piano Regolatore – tuttora operante – che aveva individuato la zona con la sigla “f/15” e


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L’ECO DELLA RIVIERA

ATTUALITA’

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egolatore preferisce occuparsi di Belen e Lele Mora

Napoleone Bonaparte

nella convinzione maturata quattro anni prima, una volta diventato assessore all’urbanistica nel 1984, mi sono affrettato a incaricare della stesura del relativo piano particolareggiato uno dei migliori professionisti di Sanremo assistito da esperti nelle materie della geologia e della botanica, ma anche dell’edilizia cimiteriale e dei beni artistici, storici, architettonici e culturali. Naturalmente quello che avevo in testa era un recupero “funzionale” del Cimitero Monumentale, cioè aperto ad una domanda sia pure selettiva e adeguatamente filtrata, perché grazie ad esso l’intero intervento si autofinanziava, incluso l’accantonamento di fondi per personalità ed enti meritevoli di memoria ma privi di risorse e perché dal punto di vista giuridicoamministrativo la fattibilità

della mia idea era perfettamente supportata dalla legge che ammette la concessione a imprenditori privati, naturalmente attraverso una gara pubblica. Vent’anni fa, nel 1989, ho lasciato l’incarico di pubblico amministratore nella persuasione che oltre agli aspetti urbanistici fossero ormai presenti e disponibili tutte le informazioni storiche, cartografiche, archivistico-documentali ed inventariali perché l’iniziativa potesse concludersi al meglio. E invece tutto è rimasto come allora, tranne un paio di interventi di straordinaria manutenzione resi obbligatori dal pericolo per la pubblica incolumità, il primo con la costruzione di loculi sul lato nord, tutti ancora inspiegabilmente da assegnare a dieci anni dalla loro ultimazione e l’altro sul lato sud concluso con una superfetazione esteticamente orrenda. Mentre scrivo di questa, transita nella mia testa il ricordo di molte altre questioni delle quali si sono perse le tracce, per esempio il recupero di Bussana Vecchia, che è stato oggetto addirittura di un concorso internazionale da me presieduto in occasione del centenario del terremoto che ha distrutto il borgo, o anche quello del forte di Santa Tecla lasciato libero dalla costruzione del nuovo carcere circondariale in valle Armea o ancora quello della funivia più lunga del mondo. Che fine hanno fatto? Dove sono andate a cacciarsi le pratiche amministrative, gli studi e gli altri atti delle loro istruttorie? Per non parlare delle “muine” di villa Angerer e di Palazzo Nota: a che punto sono? Mi pongo queste domande mentre affiorano i ricordi del recupero dei centri storici di Sanremo, da me

avviato concretamente, precorrendo la stessa pianificazione urbanistica attuativa, con l’acquisto di interi fabbricati e con il loro risanamento, consolidamento e utilizzo. Di quella strategia illuminata, che avevo tentato di copiare traducendo dal francese gli atti del recupero della vecchia Nizza realizzato dalla dinastia dei Medecin e che pensavo potesse adattarsi anche a noi, cosa è rimasto, al di là della barzelletta elettorale di Pignamare naufragata su scogliere giudiziarie prima ancora di uscire dal porto? E a proposito di strategia, ho davanti agli occhi la lista delle questioni rimosse e affondate nel mare dell’oblio perchè non rientravano in quella dell’opportunismo miope, della convenienza spicciola, del corto respiro, del nanismo amministrativo e del campanilismo “de noantri”. Eppure si tratta di vere e proprie cambiali politiche e amministrative che arriveranno puntualmente a scadenza e che saranno inesorabilmente protestate. Cito a caso: cosa si intende fare con la rivoluzione copernicana sulla residenza introdotta dalla legge regionale n. 38 del 2007 e in particolare dall’articolo 26? Mi spiego: è la norma che a chi intende costruire una casa impone il balzello di una quota di edilizia residenziale pubblica non inferiore al 10 % della superficie agibile, quota da cedere gratuitamente al Comune, e lo impone con la spada di Brenno del regime transitorio che da tre anni blocca sine die tanto le varianti che gli strumenti urbanistici attuativi, che cioè sta paralizzando a tempo indeterminato l’intero settore dell’edilizia residenziale e questo fino all’approvazione di una variante al Piano Regolatore della quale a Sanremo neppure si parla ancora, preferendo occuparsi di Belen e di Lele Mora. E a proposito di regime transitorio, cosa si sta facendo mentre nella clessidra scorre veloce quello

Lele Mora

della concessione all’Italgas che scadrà il 31 dicembre 2012, termine entro il quale il comune di Sanremo dovrà, nell’ordine, aver acquisito la piena disponibilità della rete e degli impianti, aver definito il regime degli eventuali riscatti e del rapporto di lavoro del personale dipendente, oltre ad avere reperito le risorse necessarie, e infine aver indetto e concluso una gara ad evidenza pubblica per l’affidamento ad un nuovo gestore per un periodo non superiore a 12 anni? Dedico un punto interrogativo anche al dramma della viabilità in previsione della ultimazione dell’Aurelia bis e della conseguente necessità di collegarne gli svincoli con la rete stradale comunale: per non dover pensarci in tempo, si accetta davvero che via Martiri,

corso Inglesi e via Padre Semeria debbano trasformarsi in altrettante bocche da fuoco che sparano sulla città a tutte le ore del giorno e tutti i giorni dell’anno il traffico leggero e pesante che proviene dai rispettivi svincoli? E mentre sono in tema, che fine ha fatto la questione della viabilità di valle Armea, e in particolare la prosecuzione di via Frantoi Canai come prevede il Piano Regolatore? Evito di parlare delle questioni non calde ma roventi, perché oltre a risolvere problemi pubblici e a far entrare nelle casse comunali fiumi di danaro, rispondono anche alla necessità di avviare il volano dell’economia, e mi riferisco all’albergo di Portosole, alla riorganizzazione dell’area ex SATI e a tutte le altre iniziative private che aspettano da decenni di essere affrontate e risolte. E concludo con quello che George Bernanos ha scritto nei “Grandi cimiteri sotto la luna” sul crollo di una civiltà, che avviene non come un edificio, ma svuotandosi a poco a poco della sua sostanza finché non ne resta più che la scorza, pensando che a Sanremo si sta consumando anche quella. “Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme, ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve tutte cose l’obblío nella sua notte”.


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BIANCAMANO E FLAVIA PENNETTA INSIEME PER La regina del tennis sarà testimonial della nuova campagna di educazione ambientale L’AMBIENTE

Alassio. Flavia, tu la fai la raccolta differenziata? La domanda, fatta a bruciapelo, coglie un po’ di sorpresa Flavia Pennetta, bella e bravissima atleta, la prima tennista italiana ad essere riuscita ad entrare nelle Top Ten della classifica mondiale WTA, sicuramente una delle migliori azzurre di tutti i tempi. Poche frazioni di secondi poi Flavia, con un sorriso, risponde senza alcun imbarazzo: “Assolutamente sì, faccio da anni la raccolta differenziata. La facevo già quando avevo 18 anni e mi allenavo e vivevo con mia cugina a Milano. Da qualche tempo, come sapete, risiedo e mi preparo alle gare ed alle sfide mondiali in Spagna ed in Svizzera. Per quanto riguarda i rifiuti senza tema di smentita posso dire che in Spagna il problema è assolutamente meno pesante che qui in Italia. Si fa molta più raccolta differenziata, c’è più informazione, più rispetto per la collettività e l’ambiente. Le strade, le città, sono pulite. E’ impensabile un’emergenza Napoli. In Svizzera la situazione invece è meno linda. Nel paese del cioccolato e degli orologi a cucù su questo fronte si comincia a respirare qualche problema”. Così, con semplicità, ma con autorevolezza, con testimonianze dirette e precise martedì, al Tennis Club Hanbury di Alassio, è iniziata la conferenza stampa organizzata dal Gruppo Biancamano, società leader del settore, per presentare insieme a Flavia Pennetta le nuove “Campagne informative per l’igiene ambientale”. Flavia, regina del tennis, ne è la testimonial. Il Gruppo Biancamano era rappresentato dal consigliere di amministrazione Pierpaolo Pizzimbone che ha aperto i lavori spiegando proprio il perchè della scelta, come ambasciatrice della loro campagna, della campionessa Flavia Pennetta. “Il motivo è semplice – ha detto Pizzimbone – perchè è una grande sportiva, una persona pulita, un’atleta rigorosa, che ha lavorato e sudato tanto, con passione, sacrificio, metodo, per ottenere il successo. Flavia è un grande esempio per tutti, in primo luogo per i giovani, per i ragazzi. Sono loro il presente ed il futuro, è soprattutto a loro che dobbiamo parlare, farci capire, informarli. E lo sport ha un grosso appeal. Tra la nostra azienda, il mondo dello sport e chi eccelle in discipline sportive c’è sempre stato un grande feeling. Entrambi amiamo il movimento, non siamo mai statici, lavoriamo sodo, stiamo attenti a tutte le nuove tecnologie, alle innovazioni per ottenere sempre risultati positivi, migliorarli in continuazione nell’interesse di tutti. Il Gruppo Biancamano è presente in tutta Italia, ha grande esperienza nel campo dell’ecologia, dei rifiuti. Siamo quotidianamente testimoni come tra la gente stia maturando la consapevolezza del problema della raccolta differenziata. Se fatta nel modo giusto può aiutare a risolvere, ad evitare emergenze. Si sta capendo che il rifiuto non è più e solo qualcosa da buttare nelle discariche, nell’immondizia, bruciarlo, disfarsene in qualche modo. Il rifiuto può e deve essere riciclato, può ridiventare, trasformarsi in una cosa utile. Con Flavia, con la nostra campagna, vogliamo dare ai giovani, anche con incontri dentro alla scuola, giuste informazioni. Attraverso i ragazzi, gli studenti entrare nelle famiglie ed informare. Si tratta di un lavoro importante, impegnativo, ma necessario se non vogliamo contribuire in maniera pesante alla distruzione del nostro pianeta. Dobbiamo rispettare l’ambiente, case, uffici, strade, boschi, torrenti. Proteggere, difendere, salvaguardare il territorio, la terra, il mare, l’aria che respiriamo”. Per le sue promozioni il Gruppo Biancamano ancora una volta si affida allo sport. Ieri è stato con Cipollini, il “Leone”, il campione italiano e mondiale di ciclismo. Oggi con Flavia Pennetta ed il tennis. Dalla ruota alla racchetta. “Per me – ha detto Flavia- si tratta di una esperienza nuova che mi entusiasma. Mi piace essere utile, poter essere un esempio per i bambini. Sul set fotografico mi sono impegnata come quando sono sui campi da tennis. Questa campagna è una cosa estremanente seria”. Perchè la scelta di Alassio? “Perchè – è stata la risposta di Pierpaolo Pizzimbone – Alassio porta bene. Questo Comune è stato uno dei primi a credere in noi, dove abbiamo cominciato a lavorare nel settore dell’ecologia. Da anni marciamo insieme, con ottimi risultati. Un atto d’amore, un porta fortuna”. La provincia di Imperia è in piena emergenza rifiuti. Lunedi e martedì molte strade di Sanremo, anche centrali, erano piene zeppe di cumuli e sacchetti di immondizia. Da 10 anni si parla di risolvere il problema, ma non si è fatto nulla. Perchè? “I rifiuti e l’igiene ambientale sono problemi molto seri. I politici, i pubblici amministratori - ha risposto Pizzimbone - non possono continaure a pensare che la raccolta differenziata, da sola, metta le cose a posto. E’ un errore. devono avere coraggio, fare scelte coraggiose, radinferenza cali. Non devono temere di perdere voti, devono scegliere tta alla co e n n e P ia di Alassio ne e Flav le soluzioni migliori anche se a prima vista possono non piaPizzimbo nis Club Hanbury lo o a rp n Pie cere perchè si è poco o male informati. Bisogna che si pensi nuta al Te stampa te e si agisca davvero nell’esclusivo interesse della collettività salvaguardando il territorio. Se si vuole è possibile farlo”. Roberto Basso


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Flavia Pennetta sul set fotografico

DIFFERENZIARE É MEGLIO Il Gruppo Biancamano, leader italiano nel settore del waste management, sta lanciando la nuova campagna informativa per incentivare la raccolta differenziata ed illustrare i nuovi servizi di educazione ambientale. Flavia Pennetta, testimonial e partner di Biancamano, è la prima tennista italiana ad essere entrata nella top 10 del ranking femminile mondiale. L’accordo siglato tra Biancamano e Pennetta è strutturato come una vera e propria partnership che porterà allo sviluppo di sempre maggiori sinergie, sia di marketing che in ambito educativo e sociale. Biancamano, che opera in 18 regioni in Italia, ha infatti già da anni avviato un progetto per portare nelle scuole l’educazione al rispetto per l’ambiente e al riciclo responsabile dei rifiuti. La campagna educativa prende le mosse dalla consapevolezza che l’igiene ambientale è un elemento fondamentale per la vita e il benessere di tutti ed è il primo anello della catena ecologica. E una buona educazione ambientale, tema che in questo momento vede impegnato il mondo intero, è un doveroso segno di coscienza civile. Pennetta rappresenta l’atleta dall’immagine pulita, un modello di sport e civiltà, un simbolo sportivo che con grinta e simpatia si impegna a portare alla gente un grande esempio di rispetto per l’ambiente. Gli stessi valori condivisi dal Gruppo Biancamano che, con entusiasmo e fiducia, scende in campo tutti i giorni per vincere la sua partita: tenere pulite le nostre città e migliorare il mondo in cui viviamo. Biancamano S.p.A. è una Holding di Partecipazioni nel campo dell’igiene ambientale che svolge la sua attività attraverso due società controllate: Aimeri Ambiente, specializzata nei servizi di igiene urbana, e Ponticelli, che realizza e gestisce impianti di stoccaggio e smaltimento di rifiuti non pericolosi. Con una lunga tradizione nel settore dell’igiene ambientale , quotato in Borsa, con circa 3.500 dipendenti e più di 3.000 automezzi industriali, è uno dei principali operatori nel settore dei servizi ambientali in Italia e svolge la sua attività in quasi tutte le regioni italiane. FLAVIA PENNETTA, prima tennista italiana ad essere riuscita ad entrare nelle top Ten della classifica mondiale WTA, dopo aver vinto di fila il torneo di Palermo, il WTA Premier di Los Angeles ed aver raggiunto la semifinale del Torneo di Cincinnati, dal 13 settembre 2010 numero 3 della classifica WTA di doppio, ha nel proprio palmares 9 tornei WTA di singolare e tornei di doppio e, con la squadra Nazionale, la conquista di due Fed Cup nel 2006 e nel 2009: in base ai risultati raggiunti è sicuramente da considerare una tra le migliori tenniste italiane di ogni epoca.


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Morandi, Belen e Canalis presentano il Festival? Sanremo. Dopo svariate proposte, presunte conferme, e improvvise smentite, sembrerebbe che non ci siano più dubbi sul presentatore del 61° Festival di Sanremo (anche se il condizionale, fino all’8 febbraio, data di inizio della kermesse, è d’obbligo). Già da tempo, dai vertici Rai, avevano fatto capire che la loro prima scelta sarebbe stata Gianni Morandi, il noto cantante e, ultimamente, conduttore televisivo con i programmi “Uno di noi” e “Grazie a tutti”. Ad affiancare il cantante di Monghidoro ci sarà un cast, almeno sulla carta, molto interessante. Per la gioia di tutti i maschietti, saranno presenti le bellissime Elisabetta Canalis, che in molti sperano metta una buona parola con il compagno George Clooney per una sua eventuale ospitata, e Belen Rodriguez, quest’ultima, inizialmente scartata da Zoccarato, per i suoi presunti coinvolgimenti nello scandalo di “Vallettopoli”, è stata poi accolta a braccia aperte. Ma le sorprese non finiscono qui. Lo spettacolo sarà impreziosito anche dalla verve comica delle due “iene” Luca e Paolo, i due comici da anni presenti sulle reti Mediaset. Insomma Morandi è sicuramente un personaggio di grande esperienza, mentre, per la Canalis e la Rodriguez, si tratta di una opportunità molto importante, ma entrambe non sono certo nuove al mondo dello spettacolo. I genovesi Luca e Paolo ormai si possono considerare a tutti gli effetti due colonne del piccolo schermo. Quindi, tutto dovrebbe filare liscio. O forse no? Nonostante il curriculum di tutto rispetto, il personaggio che fa nascere le maggiori perplessità, tra le persone da noi intervistate, è proprio Morandi, il veterano del gruppo. “Credo e spero sia un bel Festival” dichiara Simone Rizzitelli e prosegue: “A mio avviso bisognerebbe puntare sui ritmi dello spettacolo. Siamo d’ac-

Ester Vaoli

Canalis

cordo che in primo piano ci debba essere la musica, ma non si può trasmettere tre ore ininterrotte di canzoni, altrimenti il pubblico si potrebbe annoiare e a risentirne oltre agli ascolti, sarebbero proprio l’apprezzamento sulle esibizioni degli artisti. Quindi la gara dovrà essere alternata con battute e sketch. Per questo motivo condivido la scelta di portare a Sanremo Luca e Paolo. Sicuramente saranno loro a dare un po’ di brio alle serate, inoltre Elisabetta e Belen potranno essere un facile bersaglio per le loro gag. L’unica decisione che non condivido appieno è la scelta di affidare il Festival a Morandi. Non lo vedo adatto a questo compito”. Dello stesso parere an-

Alessia Vicini

Simone Rizzitelli

Veronica Broli

augura che la kermesse canora sanremese abbia un buon successo e aggiunge: “I festival degli ultimi anni, mi sembra che abbiano risalito la china degli ascolti rispetto ad alcuni “capitomboli” avvenuti in precedenza. Una delle poche cose che avrei da segnalare sarebbe quella di parlare, durante il programma, maggiormente del nostro territorio, della nostra città. E non dimentichiamoci i fiori, un po’ bistrattati nelle ultime edizioni. Forse in casi come questi dovrebbe essere l’AmmiMorandi nistrazione Comunale ad che Alessia Vicini: “Moranalzare la voce e imporsi di non mi entusiasma molto. maggiormente nei conSono contraria a questa nuofronti della Rai”. va moda che “tutti facciano Il 61° Festival della tutto”. Un tempo i cantanti canzone Italiana è ancocantavano e i presentatori ra nelle sue fasi embriopresentavano. Ora invece nali, eppure fa già discuvi sono attori che cantano e Belen tere. Il toto conduttori è presentano, presentatori che terminato e tra poco il corecitano e cantano, e can- sgarbato. In alternativa, sul pione di annunci, smentite tanti che presentano e bal- palco dell’Ariston, mi sa- e colpi di scena, si ripeterà lano. Si considerano artisti rebbe piaciuto vedervi Ger- con i protagonisti assoluti, completi, dimenticandosi ry Scotti oppure Carlo Con- ovvero i cantanti. troppo spesso che per esse- ti. Morandi lo vedo un po’ Vi sarà un’altra “caccia re completi non basta fare statico”. alle streghe” come l’anno molte cose, ma bisognerebDi diversa opinione scorso con il caso Morgan? be farle bene. Ester Vaoli che afferma: Vi sarà qualche cantante che Tornando al Festival, “Come ogni anno i mesi che farà outing, rivelando chissà negli ultimi anni, l’edizione precedono il Festival, sono quale “segreto di Pulcinelche ho preferito è stata quel- caratterizzati da una gran- la”? Difficile dirlo ora. la di Paolo Bonolis. Con de attesa. Sono tutti pronti Ciò che tutti ci auguriaLaurenti sono una coppia a criticare se andrà male e mo è di vedere uno spetscenica consolidata, si capi- ad elogiare se andrà bene. tacolo gradevole. Molti scono con uno sguardo, c’è Proprio per questo moti- sostengono che la vera prouna grande complicità e lo vo bisogna, prima di tutto, tagonista debba essere la spettacolo ne beneficia si- riconoscere a Morandi un canzone, ma per riscuotere curamente. Inoltre ammiro certo coraggio, ad accetta- un buon audience, questo molto la capacità dialettica re questa sfida. Comunque non è sufficiente. di Bonolis. Pochi presenta- è un grande professionista Oltre alle belle canzoni tori possono competere con e se la caverà molto bene. è indispensabile che tutto il lui. Ha tempi scenici veloci, Sono fiduciosa anche sul re- “pacchetto” formi un buon incalzanti, alterna serietà sto del cast. Mi auguro sia programma di intrattenicon una spiccata simpatia, un festival divertente”. mento. a volte irriverente, ma mai Alessio Pastorelli Anche Veronica Broli si


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Sbaglia la diagnosi: medico condannato per omicidio colposo Bordighera. Malasanità. Una parola che accompagna spesso, e ultimamente troppo spesso, i fatti di cronaca di tutta Italia. Questo fenomeno fino a qualche anno fa era più che altro diffuso nel Sud del nostro Paese, ma attualmente sta prendendo piede anche nella zona settentrionale della nazione. Sempre più casi di negligenza da parte di medici ed infermieri, distrazioni, prognosi affrettate e diagnosi sbagliate. A chi dare la colpa di tutto questo? Qui parte il gioco dello “scaricabarile”. I medici si incolpano a vicenda, i pazienti si infuriano con la legge che non sempre fa giustizia, mentre i veri responsabili rimangono tali e, purtroppo, quasi sempre impuniti. E’ di qualche giorno fa la notizia della condanna a sei mesi di carcere per Vanna Laura, dottoressa cinquantottenne dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, con l’accusa di omicidio colposo ai danni di un noto idraulico di Vallecrosia Alta, Graziano Caldarone, deceduto all’età di quarantaquattro anni. L’uomo si era infatti recato in ospedale perché avvertiva un dolore forte all’addome, e la dottoressa lo aveva rimandato a casa diagnosticandogli una lombo sciatalgia. L’indomani, l’uomo è morto a causa dell’esplosione di un diverticolo che gli aveva provocato la perforazione dell’intestino, causandogli uno choc settico. A trovarlo senza vita sul pavimento del bagno, nel luglio 2008, la moglie dell’uomo, Sabina Minicuci. La quale, dopo più di due anni, ha finalmente avuto la sua giustizia, e decide di dire la sua verità su questa brutta vicenda. “ Sono contenta perché abbiamo raggiunto un bel traguardo” confessa la vedova “ ma la battaglia, per me e per i miei figli, non finisce qui. Mi posso ritenere moralmente molto soddisfatta, è stata per me una piccola rivincita, in quanto, passati ormai due anni da quel brutto episodio, ci si aspettava che il caso venisse archiviato e invece,

nemmeno visitarlo. Non è possibile che certi medici continuino ad esercitare la propria professione senza che nessuno dica nulla. Voglio giustizia, e io e i miei figli non ci fermeremo davanti a niente e nessuno fino a quando non l’avremo ottenuta.” Parole coraggiose quelle della signora Minicuci, dettate dal desiderio di gridare Graziano Caldarone: al mondo il suo sdegno per la vittima quanto accaduto, per la sua perdita e per aver vinto solo le ha portato via per sempre. una piccola battaglia, menL’ospedale Saint Charles di Bordighera. E certo questa rabbia non tre la sua guerra ancora non si placherà facilmente. “E’ è finita. E cosa ne pensa di stata condannata a sei mesi questa brutta faccenda la dicon il rito abbreviato” con- rezione sanitaria della struttinua la vedova, sempre più tura? indignata “ e questa vicenda Risponde la dottoressa a lei non l’ha toccata affat- Donatella De Angeli, dirito, in quanto continua ad gente medico dell’ospedale esercitare la sua professione Saint Charles di Bordighecome se nulla fosse succes- ra: “L’ospedale non ha anso. La sua carriera non è sta- cora preso provvedimenti, ta minimamente intaccata, e nemmeno so se lo farà, mentre a me mio marito non perché preferiamo aspettare lo ridarà più nessuno”. l’esito del processo d’apE’ questa dunque la pello”. Dal tono della sua giustizia? Può un risarci- voce si evince che la vicenmento morale colmare il da non la lascia indifferenvuoto per una perdita così te, ma decide comunque di grande? Ovviamente no. non sbilanciarsi troppo nel Eppure sembra che, almeno dare una propria opinioper adesso, non ci si possa ne personale: “Capisco il aspettare di più di questo dolore della famiglia, ma i dalla legislatura italiana. medici sono uomini e come “Io non mi fermo cer- tali sbagliano. Secondo me dopo il rinvio a giudizio, è un dolore probabilmente finalmente arrivata la tanto non ancora spento, per quel to qui” continua la vedova tutto questo polverone che agognata sentenza, che ha marito che non tornerà mai “voglio che tutti sappiano si sta alzando può essere dato ragione a me.” Parla più e che la negligenza di quello che ha fatto quel- deleterio per i pazienti, che con rabbia la signora Mi- una dottoressa, ormai pros- la donna, che ha mandato rischiano di perdere fiducia nicuci, rabbia provocata da sima all’età della pensione, a casa mio marito senza nei confronti della figura del medico. Ci sono ancora persone molto valide fra il SANREMO personale medico.” E come darle torto? Non dubitiamo che esistano ancora dei luminari della A Sanremo, la 2° giornata namedicina, persone capaci zionale del volontario AVO sarà e volenterose, ma davvero celebrata venerdì 22, dalle ore 15 si può passare sopra ad un alle ore 18, al piano terra del Pala“errore” del genere con sifiori, con un omaggio profumato mile distacco? Chi rompe e un bicchiere d’acqua (simbolo paga, si suole dire. Se si va dell’AVO).La presidente, Liliana in un negozio e si rompe un Vellani, spiega che l’AVO di Sanrepiatto, lo si paga, così come mo è stata costituita nel 1982. Come un libro, un giocattolo o ogni anno, a Sanremo si organizzerà qualsiasi altra cosa. E loro, i il corso di formazione per chi voglia medici? Quando pagheranentrare a far parte dell’AVO. Gli no? E a quanto ammonta il incontri inizieranno il 3 Novembre prezzo di una vita umana? 2010 alle ore 18, previa iscrizione Non so se queste risposte da effettuarsi nella sede di corso troveranno mai una rispoO.Raimondo 75. Il corso, con il patrocinio del CESPIM, avrà come relatori dirigenti, mesta ma una cosa è certa: chi dici, psicologi dell’ASL e altri. Lo scopo dell’AVO è “dedicare, alla settimana, due ore del rompe una vita, non paga proprio tempo per donare un sorriso a chi soffre”. Per chi fosse interessato, telefonare al n. mai abbastanza. 0184577576 (martedì e giovedì ore 15-17) Luca Masselli

24 ottobre, giornata nazionale del volontario Avo


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Gelmini Si o No? Politica fa a pugni con Cultura IMPERIA

La Croce Rossa cerca volontari

Lanteri (PD)

Sanremo. Le stime parlando di almeno 300 mila tra studenti e precari scesi in piazza nel corso della protesta contro la riforma Gelmini, promossa nei giorni scorsi in decine di città italiane, anche nella nostra provincia, e che ha avuto nella manifestazione di Roma il suo apice. A colpi di slogan – “Noi non moriremo precari”, “Siamo una marea di conoscenza e stiamo per seppellire questa ignoranza” - un no unanime si è levato dalle piazze al progetto di riorganizzazione della scuola italiana che in questa settimana andrà in aula alla Camera. Il “No Gelmini Day”, celebrato con una novantina di manifestazioni nelle diverse regioni italiane, ha puntato il dito contro la riforma e contro i tagli ai fondi destinati all'istruzione che a detta degli organizzatori influiscono sul diritto allo studio e sulla sua qualità. Il ministro della pubblica istruzione ha risposto così alle critiche degli studenti: “vecchi slogan di chi vuole mantenere lo

Balestra e Panizzi (PDL)

status quo”. “Bisogna avere il coraggio di cambiare - ha detto - . È indispensabile proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale. Per ottenere questi obiettivi stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Un lavoro e un percorso difficile, ma indispensabile. È necessario lo sforzo di tutti coloro che hanno a cuore la scuola”. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio cosa dice la riforma dell’università: stop alla proliferazione dei corsi inutili (in due anni cancellati 469 corsi di laurea inutili e costosi), chiusura delle sedi decentrate superflue; limite di otto anni ai mandati dei rettori per favorire il ricambio (a Messina non fu così nda); concorsi e assunzioni trasparenti, basta coi concorsi truccati e con parentopoli; fondi in più a chi li merita e meno a chi li spreca; nel 2009 sono state premiate con un fon-

do di 525milioni di euro, le università meritevoli e sono state bloccate le assunzioni nelle università fuori posto; nuovo sistema di valutazione delle università e della qualità della didattica e nuove forme di sostegno per studenti meritevoli. Per saperne di più abbiamo chiesto ai giovani politici del luogo, un loro pensiero sulla riforma Gelmini. Alessandro Lanteri, segretario provinciale dei Giovani Democratici ha detto: “a parte tutto, il governo Berlusconi, per mano del ministro Gelmini, sta portando avanti un pericoloso e dissennato piano di smantellamento dell'istruzione pubblica. Particolarmente colpite, sono le scuole superiori, l’università e la ricerca; paradossalmente, i tagli effettuati colpiranno di più gli insegnanti a contratto che i baroni e di conseguenza la parte più giovane e preparata del corpo docente. Mancano poi del tutto investimenti e piani infrastrutturali per il futuro e credo che le proposte sul decreto Gelmi-

Gelmini

ni del gruppo parlamentare PD andrebbero prese seriamente in considerazione, perchè garantirebbero efficenza, meritocrazia ed efficacia” E in conclusione ha aggiunto: “particolarmente preoccupante che il ministro non abbia convocato il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, eletto a maggio e proclamato a giugno. Il parere di quest'organo è solo consultivo, ma è grave il fatto che non lo si sia convocato per discutere le leggi attualmente in discussione". Elisa Balestra coordinatrice cittadina dei Giovani del PDL, presente sabato in piazza Colombo con un banchetto informativo sull’attività di due anni del governo Berlusconi ha detto: “questa riforma è un chiaro segnale di lotta agli sprechi e tutto questo clamore da parte della sinistra mi fa sorridere. Come mai non sono scesi in piazza quando il governo Prodi fece la riforma universitaria del “3+2” che ha penalizzato e continua a penalizzare migliaia di studenti italiani?” Fa eco Laurie Panizzi: “la riforma del ministro Gelmini ha eliminato le materie superflue e ha semplificato il sistema. Gli insegnanti e gli studenti che protestano sono contro il cambiamento: non sono riforme deleterie, si è avuto a cuore la sicurezza degli edifici e la lotta agli sprechi”. In ogni caso questa riforma farà discutere e nel bene o nel male, chi pagherà le conseguenze saranno sempre gli studenti. Andrea Di Blasio

La Croce Rossa Italiana di Imperia cerca nuovi volontari per poter continuare a garantire ed incrementare le attività rivolte al sostegno della cittadinanza e delle persone vulnerabili sul territorio. Sabato 16 ottobre 2010 alle ore 15,00 presso la sede della Croce Possa Italiano di Imperia in via Trento n° 3, avrà inizio il corso per Aspiranti Volontari C.R.I. Il corso organizzato per giovani dai 14 ai 25 anni e adulti 25 ai 65 anni è finalizzato al reclutamento di nuovi Volontari da impiegare nelle attività socio - assistenziali, verso i giovani, soccorso sanitario con autoambulanza, protezione civile, partecipazione alle emergenze nazionali ed internazionali, diffusione del diritto internazionale umanitario, campagne informative su educazione stradale e diffusione delle malattie a trasmissione sessuale, diffusione delle nozioni di primo soccorso alla popolazione ecc. ecc. II corso è articolato in 13 lezioni teorico - pratiche riguardanti il primo soccorso, le attività e l’organizzazione della CRI, nozioni base di protezione civile .AI termine del corso, sabato 27 novembre 2010, verrà rilasciato il Brevetto Europeo di Primo Soccorso. Per personale sanitario, medici ed infermieri, la partecipazione è limitata alle prime quattro lezioni. Per maggiori informazioni: isp.imperia@ pio.cri.it 3666753737 – 0183/299090.



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18 bambini di Badalucco ostaggio della guerriglia di Marassi!!

Genova. Martedì sera allo stadio Marassi, si sarebbe dovuta disputare la partita di calcio tra la nazionale italiana e quella serba, valida per accedere all’Europeo 2012. Durante la serata si sarebbe colta l’occasione, per ricordare i quattro militari caduti in Afghanistan nei giorni scorsi.

Insomma una serata di sport dove commozione ed emozioni si sarebbero fuse, per offrire un piacevole spettacolo. Allo stadio anche molti ragazzi, scolaresche, provenienti un po’ da tutta la Liguria, per assistere a questa partita, e perchè no, “conquistare” qualche autografo dei loro begnamini.

ANGELICA PALOTTA

Tra questi mini-tifosi anche 18 bambini di Badalucco, che nel pomeriggio avevano raggiunto il capoluogo ligure per assistere alla partia. Alle 20.30 iniziano i collegamenti televisivi, e subito dalle immagini e dai commenti dei telecronisti, si evince che la situazione e il clima dentro e fuori lo stadio, è tutt’altro che serena. Un migliaio di tifosi serbi scalmanati, continuano a lanciare fumogeni, petardi e quant’altro sul campo di gioco e sugli spalti adiacenti. Un capo di questi ultras, col volto coperto, inizia a tagliare le reti di protezione, continuando ad insultare

tutto e tutti e ad incitare i suoi compagni ad emularlo. La polizia, in tenuta da antisommossa, entra sul terreno di gioco per placare gli animi, con scarso successo però. La partita viene sospesa e lo stadio lentamente si svuota. Alle 00.30 fuori dallo stadio scoppia una vera e propria guerriglia. Il bilancio finale è di 10 arresti e 23 feriti, tra questi anche alcuni poliziotti. Per fortuna, tutti i bimbi presenti allo stadio e i loro accompagnatori sono tutti sani e salvi, ma la paura sicuramente è stata tanta. “Ci dispiace per l’accaduto - spiegano il presidente della asd. Badalucco Gian-

ni Boeri ed il Segretario della stessa società Giampiero Boeri - Una grande amarezza ma per fortuna eravamo lontani da quanto è successo. Uno spettacolo vergognoso, sicuramente una sensazione di tristezza. Anche tutti i bambini sono venuti qui, con la maglia azzurra della nazionale ed ora ce ne andremo sconfortati”. Un’occasione di festa è stata trasformata in un incubo. Tutti hanno perso, gli unici vincitori, è triste ammetterlo quei facinorosi che hanno messo a ferro e fuoco per più di quattro ore lo stadio e le zone adiacenti. A.P.

Auguri a...

Tanti auguri alla mamma più bella che c’è. Baci da Roberto, Cristiano, Francesco, Luna, Maya, parenti affettuosi ed amici.

SILVIA DI BENEDETTO Silvia, in prima fila con l’abito scuro, ha compiuto 20 anni. E’ stata festeggiata dai genitori, dai parenti e dagli amici Andrea Ballestra, Francesca Iannuzzi, Irene Patrone, Mattia Criuscolo, Hilary Suppa, Dario Nucatolo, Cristina Anfossi, Giulia Praticò, Alberto Incarbona, Carolina Incarbona, Manuele Sibono, Valeria Infantino. Grande amico de L’Eco e grande sportivo. Auguri di cuore al nostro corridore sempre più giovane.

LITO CICHERO Lito il lupo di mare, più passa il tempo e più l’oceano per lui non ha segreti. Tanti auguri per il suo compleanno al nostro capitano.

DAVIDE CICHERO Studente universitario modello in quel di Milano, fisico da modello, buon compleanno al nostro marinaio, esploratore e giovane intraprendente. Happy Birthday. Al capo maitre più cortese e formidabile della costa, tanti auguri.

RAFFAELE FASUOLO Auguri, auguri, auguri e buon compleanno al re delle slot e videolottery. I giochi, i casinò in Italia e nel mondo per lui non hanno segreti.

FLAVIO PARRINI

SERGIO


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A Budapest si canta il Festival di Sanremo Budapest, capitale dell’Ungheria, città magica divisa dal Danubio, fiume immenso che la divide in Buda e Pest. Edifici uno più bello dell’altro, 8 ponti favolosi che collegano le due parti della città fra cui il Ponte della Libertà e il Ponte Margherita che sono in stile art nouveau e il Ponte delle Catene con i suoi possenti leoni. Attrattive imperdibili tra cui la Cittadella, la Cattedrale di Santo Stefano, la Chiesa di San Mattia, Il Monumento della Libertà eretto dopo il periodo nazista che si staglia sul panorama collinare di Buda. Scorci mozzafiato, vedute dal ponte magnifiche, strade stupende. Oltre alle opere anche prodotti tipici da gustare. Salsiccia tutta da scoprire e grappe come la palinka. E’ peregrinando per la Vaci Utca, la via principale dei ristoranti e dei negozi di souvenir, che ci imbattiamo nel ristorante

Andrea, Csaba e Francesco

Paul’s Bistrot. Qui la cucina è alle stelle, speziata, saporita, molto simile alla nostra. Incontriamo Csaba, il ristoratore, persona di grande talento culinario e caparbietà. In questo ristorante abbiamo apprezzato i piatti tipici come il gulash, zuppa a base di manzo con paprika, e abbiamo gustato l’unicum, l’amaro locale. Csaba ci ha fatto da guida per tutto un giorno sulle usanze e costumi degli ungheresi, siamo andati nei villaggi ricostruiti dell’800, quando per vivere c’erano molto meno

comodità di adesso. Abbiamo trascorso sei giorni in questa magnifica città e per quasi tutta la durata della permanenza siamo sempre andati a mangiare da Paul’s Bistrot, ristorante davvero imbattibile. Csaba ci intrattiene con un italiano formidabile: “Di dove siete?” - ci chiede. “Di Sanremo” - rispondiamo. “Ah Sanremo, non ci sono mai stato ma ho sentito spessissimo parlare del festival. Le canzoni bellissime che hanno suonato per

anni e anni. Anche noi abbiamo un repertorio che ci portiamo nel cuore e molte canzoni vostre le abbiamo fatte in ungherese”. Conversiamo e beviamo, finché l’ultimo giorno dobbiamo partire allora ci congediamo con il nostro amico ungherese. “Adesso come sta andando il festival? Salutatemi Sanremo” -ha detto con

un sorriso. Le canzoni non son più come quelle di una volta, grande nostalgia per noi tutti, forse per i vecchi più che per i giovani, anzi quasi sicuramente. Ma gli ungheresi si son dimostrati seguire i programmi italiani. Guardano i reality, sentono le nostre canzoni ma le canzoni di una volta sembrano non tornare più. Francesco Basso


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SORRIDI CON RIVERSO

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Amadeo e Dardanello insieme per AlpMed E’ nato un nuovo passaporto. Si chiama AlpMed, è il Passaporto delle Camere di Commercio dell’Euroregione Alpi Mediterraneo. Lo abbiamo visto per la prima volta (e ci è stato consegnato) lunedì ad Imperia durante il meeting organizzato dal presidente della Camera di Commercio di Imperia, Franco Amadeo, per sostenere le imprese e rilanciare l’economia della Riviera e dell’intero Ponente. Amadeo per ottenere risultati ha aperto alla Francia, all’internazionalità, all’interscambio, alle sinergie di nuovi partner. Punta all’Europa delle Regioni, punta su AlpMed, su quel macroterritorio italo-francese formato da Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, dai dipartimenti francesi Rhone-Alpes e PACA (Provence Alpes Cote d’Azur), conosciuto appunto come AlpMed, come Euroregione Alpi-Mediterraneo. “AlpMed – ha dichiarato il presidente Amadeo – non è nè un sogno, nè una sfida. E’ una grande realtà, un’occasione da non perdere di questi tempi di globalizzazione, una nuova regione con oltre 17 milioni di abitanti che si estende tra Italia e Francia per oltre 109 mila km2. Un tessuto economico composto da oltre 1 milione e mezzo di localizzazioni d’impresa ed un Pil che sfiora i 500 miliardi di euro, un Pil che è superiore a quello di molti Stati, che è doppio di quello del Portogallo”. AlpMed è l’ampliamento, la modernizzazione, il superamento dell’ambizioso, ma per l’imperiese non troppo fortunato, progetto delle Alpi del Mare, varato nel 1994 quand’era presidente della Camera di Commercio Gianni Cozzi. Lunedì, nell’aula magna della Camera di Commercio di Imperia, il presidente Amadeo, alla presenza di imprenditori liguri, piemontesi ed a qualificati esponenti della CCI, si è incontrato ed ha iniziato il percorso di collaborazione con il presidente nazionale Unioncamere Ferruccio Dardanello. Dardanello, attuale

Amadeo

amministratore delegato di Eurocin Geie (organismo di coordinamento dell’azione delle cinque regioni transfrontaliere e dell’attuazione del programma politico di cooperazione economica a cui da 16 anni lavorano le Camere di Commercio e gli enti italo-francesi) è stato tra i primi a credere nella costituzione e nella validità di una macro regione transfrontaliera capace di assicurare, promuovere e sviluppare l’economia, la tecnologia, la cultura e i servizi. Una scelta lungimirante e decisiva, voluta dal mondo economico e politico, erede di una storia fatta di migrazioni ed incontri, capace di costituire per le generazioni future un territorio da organizzare, da costruire sui valori della libertà delle persone e della solidarietà tra popoli. AlpMed è una realtà in grado di assorbire gli oltre 150 porti turistici, 140 stazioni invernali, migliaia di monumenti storici, decine di città d’arte, celebrati castelli, riserve e parchi naturali, splendidi laghi, preziose acque termali, 6.500 alberghi, 1.100 campeggi, una tradizione enogastronomica unica al mondo ed altre eccellenze che caratterizzano l’area transfrontaliera delle Alpi del Mare. Un polo turistico europeo di spicco, in cui il turismo ha già cancellato le frontiere e la Riviera si estende ormai dalla Costa Azzurra alla Liguria. Qualche numero? Oltre 150 milioni di tonnellate di merci trasportate e 4,5 milioni di passeggeri, quattro aeroporti (Nizza, Marsiglia, Torino e Genova) con oltre

Dardanello

13 milioni di utenti che diventano 14 se si aggiungono i numeri degli scali di Tolone, Cannes, Gap e Albenga. “La strada del rilancio e della grande svolta economica – ha detto il presidente Franco Amadeo – è tracciata. L’Euroregione, AlpMed, rappresentano per le imprese della nostra provincia, un’occasione unica e straordinaria. Sarà necessario avviare quei processi di cooperazione, interscambio e innovazione in grado di allineare le nostre aziende e il tessuto economico della Riviera delle Alpi del Mare alle progettualità e ai finanziamenti che il sistema europeo, anche attraverso l’azione, le idee e le proposte dell’Alleanza delle Regioni, saprà sostenere a Bru-

xelles e mettere a disposizione del territorio. Tra gli obiettivi che l’Euroregione si pone vi è una politica ambiziosa rivolta ai giovani e alla collaborazione internazionale in diversi settori quali lo sviluppo, l’innovazione, la cultura, il turismo e i trasporti, l’Università e la formazione. Resta da affrontare il grave problema delle infrastrutture: occorrerà fare sistema (innanzitutto con Cuneo, Nizza e la regione Paca) e individuare interventi e priorità da portare avanti. Le occasioni e l’opportunità di sinergie tra eventi, fiere, manifestazioni,

promozioni in campo turistico e agroalimentare sono tante e in grado di dare slancio all’economia del territorio. La Camera di Commercio di Imperia scommette sul futuro europeo ed è pronta a fare la sua parte e a garantire la massima disponibilità e il proprio contributo alla causa dell’Euroregione”. Dalle parole ai fatti: quale sarà il primo obiettivo da raggiungere di AlpMed? “Riuscire finalmente – ha risposto il presidente Amadeo – a migliorare i collegamenti, le reti stradali, velocizzare i trasporti, il commercio, modernizzarci sul serio, più infrastrutture, servizi, autostrade informatiche, eseguire, completare i trafori di cui parliamo da decenni, la Statale 28, Cantarana, il Tenda, avvicinare, velocizzare, ridurre i tempi, i collegamenti tra il basso Piemonte, la Lombardia e la nostra provincia, la Liguria. E fare tutto il più presto possibile, nel giro di pochissimi anni, unendo risorse pubbliche e private”. Roberto Basso

IMPERIA

Strada Monesi - Limone Piemonte: restyling da 2 milioni di euro

Luigi Sappa

Giacomo Raineri

Il giorno 5 ottobre a Ceva si sono riuniti alcuni rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto di restyling della strada Monesi – Limone Piemonte. I rappresentanti della Provincia di Imperia, del Comune di Limone Piemonte e della Comunità Montana dell’Alta Val Tanaro hanno dibattuto sulla ripartizione delle spese, che ammonterebbero a circa due milioni di euro. Giacomo Raineri, assessore alla viabilità, ha reso noto che la provincia di Imperia contribuirà alle spese con trentamila euro in tre anni, ed assicura sopralluoghi nei prossimi giorni per studiare bene il territorio. Entro fine mese, inoltre, è prevista la presentazione del progetto definitivo. Il presidente Luigi Sappa, di concerto con l’assessore Raineri, assicura che tutti gli enti coinvolti stanno mettendo anima e corpo in questo progetto. Tutto ciò è possibile anche grazie ad un finanziamento comunitario, che ammonta ad un milione e settecentocinquantamila euro. I contatti e le riunioni tra i vari enti locali, asserisce Sappa, dimostrano la forte volontà di realizzare un collegamento prezioso, anche e soprattutto, sotto il profilo turistico.


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La Madonna di Piani “Incoronata” a Roma Oggi a Roma il sindaco Paolo Strescino presenzia la solenne “Incoronazione” della statua lignea di Nostra Signora dei Piani. La cerimonia è officiata dal cardinale Francis Law, arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore alla presenza del parroco di Piani, don Antonello Dani, e di una sessantina di fedeli. La delegazione imperiese è stata ricevuta mercoledì 13, in Udienza Generale da Papa Benedetto XVI che ha benedetto la statua lignea della Madonna di Piani. Oggi l’ “Incoronazione” con il rito riservato alle immagini oggetto di particolare venerazione. La richiesta era stata avanzata da don

Strescino

Antonello Dani: “La statua – ha detto – è oggetto da tempo di grande venerazione non soltanto da parte dei fedeli della Parrocchia. Per questo abbiamo ritenuto di rivolgere la richiesta per ottenere il grande privilegio della sua “Incoronazione”,

Benedetto XVI

una cerimonia suggestiva che rappresenta il riconoscimento ufficiale della Chiesa all’importanza della Statua”. Assieme al sindaco Strescino anche il gonfalone della città e due agenti della Polizia Municipale in alta uniforme.

Campanile dell’Assunta di Cipressa

BORGOMARO

Auguri nonna Rina, 103 anni e non dimostrarli Nella Casa di Riposo Orengo-Demora di Borgomaro si sono festeggiati i 103 anni della sig.ra Mela Maria Lina, da tutti conosciuta come nonna Rina. Insieme ad amici e conoscenti erano presenti la figlia Mariangela e il figlio Teresio arrivato per l’occasione da Miami in Florida, dove vive e lavora. Nella foto anche il sindaco di Vasia Nello Giannini e il sindaco di Borgomaro Adolfo Ravani, il consiglio di Amministrazione, il direttore Amministrativo Luca Volpe, e tutto il personale della Fondazione.

Gita sociale degli “over anta” sul Lago Maggiore

Cervo. L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Arci Anziani e l’agenzia Posial Viaggi di Cervo, ha organizzato una gita di due giorni sul lago Maggiore. Il gruppo di circa 50 persone è partito in pullman Gran Turismo per far visita ai luoghi più suggestivi, alle bellezze storiche, architettoniche ed ambientali. Non sono mancati momenti conviviali trascorsi in allegria in ristoranti tipici.


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Foto di Sanremo che non vorremmo mai vedere!!

la popolosa via P. Agosti

Napoli, no Sanremo. Queste foto non sono state scattate lunedì, che pioveva ed i cumuli di rumenta erano ancora più vergognosi, ma il giorno dopo, martedì, l’altro ieri, quando già qualche netturbino e qualche camion avevano già cominciato la raccolta e la spazzatura si era un po’ ridotta. Le domande sono sempre le stesse. 1): Perchè la Provincia in 10 anni (l’altro ieri con Boscetto, ieri con Giuliano, da pochi mesi con Sappa) non è riuscita a risolvere il problema? 2) Perchè la Regione (oggi rosèe retta dal Pd con Burlando, ieri bianca retta da Forza Italia con Biasotti) è stata sostanzialmente a guardare? 3) Perchè ostinarsi a portare i rifiuti a Vado (Sv) spendendo un mare di soldi dei cittadini, probabilmente aumentando le tasse, quando le discariche locali di Taggia (Ghillardi-Idroedil) ed Imperia (Ponticelli) potrebbero ricevere ancora rifiuti per almeno un anno, senza nessun costo aggiuntivo, se solo Provincia e Regione rilasciassero le dovute autorizzazioni? Forse qualcuno, per interessi di parte, si illude ancora che non c’è emergenza rifiuti?

alcuni scorci della rinomata strada Solaro

la centralissima corso Garibaldi

via G. Galilei (a pochi passi da una scuola elementare)


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Le strade cedono e i nervi dei sanremesi saltano

Sanremo. Possiamo tirare un bel sospiro di sollievo, la profezia della bizzarra signora di Taggia, che aveva previsto terremoti e onde anomale, qui nel ponente ligure, non si è avverata. Uno spauracchio che si può considerare un lontano parente della fine del mondo prevista per il 2012. Insomma nessuna tragedia, nessun cataclisma, nessuna inondazione. Anche se, passando per le strade della Città dei Fiori, sembrerebbe che qualche “scossetta” di terremoto ci sia stata... ovviamente nessun abitante se n’è accorto, ma i segni che sono rimasti sull’asfalto sono palesi! Si tratta sicuramente di terremoto! O forse no? Può essere che le buche, gli avvallamenti, i cedimenti dell’asfalto, non siano legati a nessun disastro naturale? Forse farete fatica a crederlo, ma è proprio così. E la cosa ancor più incredibile è che tutti questi danni, non sono spuntati all’improvviso, ma è da parecchi mesi che piano piano, un pezzetto alla volta, centimetro dopo centimetro, le buche sono più larghe e i cedimenti dell’asfalto sono più profondi. Inoltre, come possiamo vedere, stanno iniziando le prime piogge, e la situazione andando avanti può solo che peggiorare. Alcuni giorni addietro, anche sul social network Facebook, sono spuntate alcune lamentele sullo stato in cui versano le strade della città matuziana. Infatti ora, oltre alla so-

lita via Padre Semeria, dove i lavori di riqualificazione hanno avuto un inizio, ma non vedono ancora una fine, si sono aggiunte tante altre vie e strade. Le lamentele che abbiamo raccolto questa volta sono concentrate soprattutto nella zona compresa tra via Galilei, via Martiri e via Agosti. Tre vie il cui asfalto ha maggiori somiglianze con il gruviera che con un manto stradale. “In diversi punti queste tre strade sono trascurate” dichiara Alessando Cella e continua: “rifare l’asfalto di quando in quando non è sufficiente, bisognerebbe intervenire sul fondo stradale. Infatti, spesso, dopo aver aggiustato il manto stradale, l’asfalto cede o comunque necessita di nuovi interventi. Inoltre succede sovente che prima sistemino le strade e successivamente, scavino per aggiustare delle tubature. L’emergenza può succedere, ma che accada quasi sempre appare strano. Anche perché così facendo le strade sono sempre un

cantiere aperto e si continua a fare e disfare gli stessi lavori. Forse basterebbe un maggiore dialogo e una maggiore coordinazione tra i vari uffici che decidono questi interventi”. Del medesimo avviso Silvia Spinelli: “In alcune zone la situazione è davvero critica. In via Galilei ad esempio, poco prima della palestra di Villa Citera, vi sono delle buche spaventose, pericolose sia per i centauri che per i pedoni. In alcuni casi si tratta di usura del manto stradale, in altri sono veri e propri cedimenti del terreno. Sicuramente vi è la necessità di un intervento rapido”. “Io mi chiedo come siano state costruite queste strade - afferma Salvatore Surgi - girando per Sanremo, sembra di andare in diligenza da quante buche ci sono. Una volta danno la colpa alle piante che con le radici spaccano l’asfalto, un’altra volta è colpa dei mezzi pesanti che vi transitano, insomma non succede mai che i vari ingegneri o le ditte che progettano e costruiscono le strade si prendano le loro responsabilità. Ora dopo mesi e mesi di lamentele, sono riusciti ad aggiustare il primo tratto di via Manzoni. In corso Cavallotti avevano sistemato le buche pochi giorni prima della “Milano-Sanremo”. Delle strade di periferia, non essendo coinvolte in manifestazioni e non facendo parte del centro cittadino, nessuno se ne occupa, senza interessarsi del fatto che nella maggior parte dei casi, si tratta di zone altamente popolate”.

Alessandro Cella

Salvatore Surgi

Parole condivise anche da Antonella Ronda: “Tutte queste buche, oltre a non essere un bello spettacolo, possono provocare danni alle auto e alle moto, ma soprattutto costituiscono un pericolo. Ancora di più quando piove e si riempiono d’acqua, nascondendo il reale dislivello. Va bene che l’Amministrazione debba rispettare il patto di stabilità, va bene che deve risparmiare, ma mentre noi siamo costretti a fare le gincane tra i buchi, scopriamo che la pubblicità de “la pupa e il secchiello” è costata centinaia di migliaia di euro. Capisco che il settore turistico è tutt’altra cosa da quello dei lavori pubblici, ma visto che i soldi per pagare provengono ugualmente dalle nostre tasche, gradiremo

Antonella Ronda

Silvia Spinelli

che venissero impiegati in altro modo”. Purtroppo non si tratta di casi isolati. Lamentele di questo tipo, sono sparse per tutta la città. Prima ci si lamentava che a Sanremo non ci fossero abbastanza attrattive, che i giovani non sapessero come trascorrere le serate. Si pensava, si progettavano e si promettevano grandi cambiamenti ed innovazioni, senza che si concretizzassero. Ora bramiamo una gettata di asfalto su delle strade che sembrano ripiombate al tempo dei bombardamenti. Pensate che più in basso di così non si possa andare? Con le pavimentazioni cedevoli di questi ultimi periodi non ci giurerei. Alessio Pastorelli


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Altro che movida, a Sanremo si rischiano coltellate Un sabato di ordinaria noia e violenza

Califano

Sanremo. Metti la noia assoluta in città, musica live nei locali zero, aggiungi un centro storico con nordafricani ubriachi e molesti, il risultato fa Sanremo. Si, ormai la tanto decantata città della musica, perla della Liguria, sta sprofondando sempre più nel baratro; a parte la storica piazza Bresca e Sardi, con l’impegno dei locali della zona per rendere vivibile e a misura di turista (quali?) e i giovani che non hanno scelto la via dell’emigrazione, in città non c’è più nessun altro posto dove incontrarsi. Per una sera che non ho scelto la costa azzurra e sono voluto rimanere assieme ai miei amici e quindi vivere la mia città, mi sono accorto di aver fatto un errore; ma andiamo con ordine: la mia serata inizia alle 21, mi incontro con due amici in piazza Bresca. A quell’ora c’è poca gente, è normale penso io, di sicuro per le 23 inizierà ad esserci la ressa in piazzetta. Rimango per due ore in compagnia di questi due amici, coi quali discutiamo su quanto appeal abbia perso Sanremo. La città non offre nulla e facendo un paragone con la vicina Francia, siamo proprio indietro. Nella “Vieux Nice” i locali, di ogni genere e tipo, pullulano, i giovani non mancano, la gente ha voglia di divertirsi. Qui anche abbiamo voglia di divertimento ma vuoi per la mentalità ottusa di alcuni e per altre motivazioni poco chiare, ben poco si riesce a fare se non un drink in compagnia e niente di più. Ma comunque non è questo il punto. La critica non deve essere riferita ai giovani o ai commercianti, ma alla nostra

classe politica che ha fatto della promessa la sua arma di propaganda. Quando penso alla città della musica mi viene in mente un luogo dove in ogni angolo ci sia animazione, gente che balla e si diverte, locali dove chi non ha voglia di cantare o ballare può starsene benissimo a casa. Sono rimasto allibito, due settimane fa quando andai al “Wayne’s” di Nizza, ad esempio, la moltitudine di gente che cantava e ballava sui tavoli con un comune divertimento. A Sanremo cose del genere non ne ho mai viste e qui bisogna tirare le orecchie anche ai miei coetanei troppo schiavi di una cultura dell’immagine che “vieterebbe” comportamenti del genere. Borea qualcosa aveva provato a fare per rendere la città a misura di musica ma mai mettersi contro i “potentissimi” piemontesi o lombardi, proprietari delle seconde case che vengono a Sanremo a dormire e a spendere ben poco. L’esposto e la telefonata alle forze dell’ordine contro la musica molesta, rumorosa e fastidiosa era sempre in agguato. Zoccarato ci disse che avrebbe riportato la musica in giro per la città sempre, ma ad oggi è non pervenuta. Per esempio alcune sere fa in un locale del centro, tra via Matteotti e il porto, alle 24 la polizia è intervenuta per far abbassare se non spegnere la musica perché dava fastidio alle abitazioni limitrofe. Tipico comportamento da città turistica e città della musica. Con ciò mi viene in mente una simpatica dichiarazione dell’amica vice sindaco Claudia Lolli che con molta ingenuità e buona volontà disse che

“Sanremo è la Nashville italiana. Penso inoltre che Area Sanremo sarà capace, portando presenze turistiche in città durante un periodo morto, di attuare quella 'Rivoluzione copernicana' atta a destagionalizzare il turismo ed a render Sanremo viva tutto l'anno". Con tutto il rispetto paragonarci a Nashville è un azzardo, ultimamente assomigliamo più a Vallecrosia e la cosiddetta ‘rivoluzione copernicana’ non si è proprio vista e non so cosa possono aver trovato i 400 ragazzi di ‘Area Sanremo’. Ma tornando alla mia serata di svago, alle 23 circa abbandono il centro per dirigermi verso un locale storico della città dei fiori (o dei ‘fuori’?), ovvero la “Cave” sita alla Pigna. Durante la mia passeggiata per raggiungere i miei amici alla ‘Cave’, ho notato un folto gruppo di rockettari dall’Aighesè e ciò mi ha un poco rallegrato. Arrivato alla ‘Cave’, c’era un po’ di gente ad assistere ad un

concertino, tutto al femminile, di musica folk e alcuni ragazzi e ragazze fuori a chiacchierare. Ma dopo più di un’ora la calma apparente di uno dei quartieri più degradati e a rischio della città cessa: un gruppo di nordafricani, ubriachi e molto minacciosi inizia a litigare tra loro e iniziano a sentirsi rumori di bottiglie di vetro rotte. Le urla di questi individui si sovrappongono alle nostre voci e timorosi di poter rischiare di prenderci una coltellata o una bottigliata, andiamo via in fretta e furia, come dei ladri, in modo da non dover assistere a questo ridicolo spettacolino che spesso e volentieri la Pigna offre. Un modo, anche, per far capire a noi “esterni” di non sostare nel “loro” territorio… Dopo alcuni istanti arrivano le forze dell’ordine che provano a riportare ordine, appunto, ma le cronache ci informano che un nordafricano la stessa sera in via Palma, soccorso da personale paramedico, presentava nume-

rose ferite da taglio sul suo corpo. Insomma questa è ormai Sanremo, dove i politici promettono di riportarla agli antichi splendori e invece ogni giorno che passa è sempre peggio, il centro storico (a neanche cento metri dal salotto buono di via Matteotti) è in mano ad un manipolo di delinquenti, spesso e volentieri ospitati in case fatiscenti, con relativo affitto da pagare (in nero), di sanremesi di destra ed elettori della Lega Nord che praticano la tolleranza zero verso “Roma ladrona” e gli immigrati (a proposito, a che punto siamo col censimento delle case signor sindaco?). La musica live è un lontano ricordo; è così che vogliamo riportare i turisti a Sanremo, è così che vogliamo far divertire i nostri giovani che se si spostano da un quartiere all’altro rischiano di tornare a casa senza portafoglio o con qualche ferita in pancia? Deluso per ciò che avevo assistito alla ‘Pigna’, me ne vado a casa disgustato e schifato e vedendo il tricolore, in via Roma, issato a segno di lutto per la morte di quattro alpini, nella sporca guerra afghana, ho pensato che si sarebbe potuto aggiungere un altro lutto: quello dei sanremesi che amano la loro città, ormai morta da un pezzo e come cantava Califano, per parlare della musica inesistente in città penso che “tutto il resto è noia”. Andrea Di Blasio



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Cane conteso, a Sanremo caso pilota nazionale

Stefania Rulfi, in una foto di tanto tempo fa col suo adorato Lapo

Sanremo. Quest'oggi nel palazzo di giustizia della città dei fiori si svolgerà un insolito processo. Stefania Rulfi nota agente immobiliare e componente del direttivo cittadino del PDL, porterà in tribunale il suo ex fidanzato A.R. , per tornare in possesso dell'amato Golden Retriver “Lapo”, regalo di Natale del suo ex. Il bel cucciolone era stato regalato a Stefania dal suo ex compagno per Natale, ma poi la storia d'amore è finita e i due per un certo periodo hanno condiviso il cane a periodi alterni. Ma da due anni a questa parte la povera Stefania ha dovuto rinunciare a vedere il suo Lapo, perchè l'ex fidanzato le ha proibito di vedere il cane. Da qui la decisione di porta-

re A.R. in tribunale per far valere i suoi diritti di “mamma” nei confronti del cane. Stefania Rulfi è difesa dalla dinamica Manuela Monti, avvocato del foro di Torino che, raggiunta via telefono da L'ECO, ci ha dato alcuni importanti particolari tecnici: “di sicuro questo è un tema attuale che coinvolge tanta gente durante il periodo di convivenza. In questa particolare situazione – ha detto il legale – la legge è carente, c'è un vuoto normativo e di sicuro questo sarebbe un caso pilota”. Caso pilota perchè non sono marito e moglie a contendersi il cane ma due ex fidanzati conviventi more uxorio. Ha aggiunto Monti: “al momento ci basiamo su casi di persone ex sposa-

te e sulla proposta di legge dell'ottobre 2008 per la tutela in questo genere di situazioni. E' importante però far comprendere che ci deve essere il passaggio da animale come essere senziente e non come cosa, oltre a capire che l'animale è quasi come un figlio, che deve essere un passaggio logico.” Primato insolito insomma ma di sicuro allettante e curioso per gli amanti della giurisprudenza. E l'agguerrita Rulfi che ha detto in merito? “Certamente sia io che i miei familiari non saremmo voluti arrivare ad un punto del genere. In due anni l'argomento è stato letteralmente cassato dal mio ex compagno ed io ho fatto di tutto per riavere il mio Lapo, anche dei soldi gli avrei dato”. E ha proseguito: “lui dice che il cane è suo solo perchè il chip identificativo è intestato a suo nome ma il cane è sempre stato con me, Lapo per tre anni è stato allevato dalla famiglia Rulfi, mentre il mio ex si era assentato per un lungo periodo fuori città. Ho voglia di mettere la parola fine a questa faccenda allucinante, in modo da poter riabbracciare, finalmente, il mio caro Lapo”. La parola ora al giudice in questa querelle, dove la vittima principale è il povero Lapo... Andrea Di Blasio

SANREMO

Martedì consiglio comunale, al centro del dibattito il Casinò Martedì prossimo torna l’appuntamento con il consiglio comunale della città dei fiori. All’ordine del giorno, due, i punti dedicati al Casinò: analisi della situazione di Casinò SPA e le sue prospettive future e l’approvazione del regolamento per l’apertura e l’esercizio delle sale giochi. Il consiglio inizierà alle 20 e 45 a palazzo Bellevue. a.d.b.

BAJARDO

Ha compiuto 100 anni nonna Jolanda

Tanti auguri alla centenaria Jolanda mamma dell’ex consigliere regionale del Movimento Sociale Italiano ed ex sindaco di Bajardo Nuccio Chierico, che ha compiuto cento anni. Nata a Bajardo il 10 ottobre 1910, vi ha sempre vissuto alternando da giovane il lavoro in campagna con quello del suo ‘Ristorante Jolanda’, per poi dedicarsi solo al ristorante in quanto fantastica cuoca! Ha smesso di lavorare solo 10 anni fa e ora e’ ancora autonoma ed in perfetta forma in confronto all’età!! E’ una donna con un carattere forte, rimasta vedova presto, ha gestito casa famiglia e lavoro da sola senza mai lamentarsi!! Auguri dal figlio Nuccio e dalla nuora Donatella. a.d.b.

SANREMO

Tanti i sanremesi nel direttivo di SeL Nel capoluogo sabato si è svolto il congresso provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà. Molti sono i sanremesi componenti del direttivo, ecco i noni: Lucio Sardi, Carla Nattero, Mauro Servalli, Roberto Ormea, Giuseppe Spampinato, Giuseppe Picchianti, Mauro Acquista, Giuseppe Carabalona, Fortunato Pannuti, Marzia Riccardi, Mikaela Gandolfo, Stefano Fantini, Lino Bonavera, Tarjn Giribaldi, Costanza Florimonte. Il comitato garanti è composto da: Fulvio Rombo, Franca Natta e Franco Molinari.

SANREMO

Stadio “Comunale” intitolato a Luigi Cichero E’ quasi fatta per l’intitolazione dello stadio “Comunale” di Sanremo a Luigi Cichero, indimenticato allenatore e giocatore biancoazzurro scomparso un anno fa. Questo è quanto deciso dalla giunta comunale matuziana e visto che erano stati proposti altri nomi per lo stadio, come Gianni Borra, Ceci Von Mayer e Mario Ventimiglia, essi troveranno spazio su tribuna e curva.



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Carpasio, inizia la pulizia del Rio Rivà Il problema alluvione è risaputo nella regione Liguria e quello che ancora una volta è successo a Genova Sestri ne è una tragica conferma. La paura è tanta. Il fiume straripa, vuoi per una cattiva pulizia o vuoi per troppo intasamento, e la furia dell’acqua non perdona niente e nessuno. Case trascinate, macchine, morti. Se non si interviene prontamente possono riaccadere sciagure come son successe per l’appunto a Genova Sestri. In provincia di Imperia stanno prendendo i dovuti provvedimenti? In Valle Argentina qualcuno fa qualcosa? Il primo comune della valle che ha iniziato a interrogarsi dello stato del suo torrente, in concomitanza con gli sgomenti episodi di Genova, è Carpasio. Il piccolo Comune ha iniziato la pulizia dei rii, è in piena attività per garantire una perfetta manutenzione dei torrenti. Per far fronte al pericolo alluvione, Carpasio da il via alla manutenzione del Rio Rivà, il torrente che taglia i comuni dei paesini della Valle Argentina. La manutenzione prevede la pulizia del corso da arbusti, ferri e quant’altro.

Gli appuntamenti del Banchero

Il sindaco Valerio Verda

La Regione ha finanziato l’operazione, in modo da garantire la salvaguardia dei cittadini. Il sindaco Valerio Verda è contento per i lavori che si stanno facendo: “Il ponte passa sotto le case, si sta provvedendo alla regimazione dell’acqua. Stiamo rinforzando il muro che segue il corso del torrente, lo strato di cemento armato seguirà la lunghezza dei rii. Sono soddisfatto dei lavori

Festeggiamenti per la Madonna dei Borghi

Grande festa e partecipazione per la Madonna dei Borghi. La funzione religiosa con la processione si è svolta domenica 10 ottobre. La messa è stata celebrata dal vescovo emerito monsignor Giacomo Barabino e dal parroco delle Levà don Thomas Le Bourhis.

che si stanno svolgendo, la sicurezza dei cittadini prima di tutto. La salvaguardia del nostro paesino sta proprio nel premunirci di eventuali calamità”. Esempio quello di Carpasio che dovrebbero seguire un po’ tutti, da Imperia per quanto riguarda il fiume Impero, a Taggia il torrente Argentina. Il pericolo delle alluvioni tocca tutti, è ora di agire. Francesco Basso

Il Teatro Banchero presenterà sabato 16 ottobre alle ore 17.00 presso Palazzo Soleri a Taggia, i nuovi corsi della scuola e le iniziative programmate per celebrare l’inizio del 15° anno di attività della scuola di Teatro Officina. I corsi di Teatro sono organizzati con la collaborazione del comune di Taggia, della Provincia di Imperia e della Regione Liguria. L’iniziativa giunta alla 15° edizione prende Eugenio Ripepi il via quest’anno con due piccole ma importanti novità: l’introduzione di un corso di recitazione cinematografica condotto da Eugenio Ripepi attore, regista e collaboratore del Dams di Imperia e sopratutto la prima rassegna di Teatro Ragazzi “ Giochiamo a Teatro” che parte domenica 17 ottobre alle ore 16.30 nel nuovo spazio teatrale di Santa Teresa a Taggia. Tre gli spettacoli previsti dedicati ai bambini e ai ragazzi: “Raccontami una storia” azione di animazione teatrale con Oriana Gullone, domenica 17 ottobre 2010; “Uffo l’ufo buffo” Compagnia Teatrale i Cattivi di Cuore, di e con G.Brusco ed E. Ripepi, domenica 24 ottobre; e a chiudere questa prima edizione “la valigia delle storie” il Teatro dei Mille Colori di e con Salvatore Stella, sabato 30 ottobre 2010. Gli spettacoli avranno tutti inizio alle ore 16.30 e saranno assolutamente gratuiti. Per informazioni contattare Giorgia Brusco al n° 3395788974 oppure scrivere a info@teatrodelbanchero.it o visitare il sito www.teatrodelbanchero.it Giorgia Brusco

Acqua: è pubblica, nessuno deve pagarla Taggia. Si è svolto, presso la sala polifunzionale del comune di Taggia, un incontro tra sindaci e amministratori locali di diversi comuni della provincia. Temi dell’incontro sono stati la gestione pubblica delle risorse idriche e la preoccupazione di tutti i presenti a proposito della volontà espressa da parte della Provincia, nell’assemblea dell’AATO Idrico di alcuni giorni fa, di adottare in tempi stretti una delibera che stabilisca il regime di salvaguardia per alcune società miste e di avviare le procedure di gara per l’assegnazione ad un soggetto unico la restante parte della gestione del servizio idrico in provincia. Il tema della gestione pubblica dell’acqua è una priorità di molti amministratori pubblici anche nella nostra provincia, in numerosi hanno già provveduto a modificare il proprio statuto comunale dichiarando che l’acqua è un bene comune universale e il servizio idrico è privo di rilevanza economica e deve rimanere quindi interamente pubblico, sotto il controllo diretto degli enti locali e dei cittadini. Nel corso della scorsa estate circa 23 comuni della provincia hanno approvato un documento per la promozione della gestione pubblica dell’acqua redatto per evitare che questa sia considerata una merce “da libero mercato”.



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Bike sharing, solo per pochi fortunati

Bordighera. “Il Comune di Bordighera mette a disposizione degli ospiti e dei cittadini l'uso gratuito della bicicletta. Il mezzo si può ritirare nella piazza del mercato coperto, davanti al palazzo del Parco, piazza della Stazione, ospedale civile, a Ponente e a Levante della Passeggiata Mare. L'uso è gratuito. Occorre richiedere una chiave, che rimarrà sempre vostra e con la quale potrete usare qualsiasi bicicletta, presso il Comando di Polizia Municipale in

Piazza Mazzini - tel. 0184 260.495 dalle 9 alle 12. Il costo della chiave è di euro 15. Presentarsi con un documento di riconoscimento. Ottenuta la chiave recarsi in uno dei posti sopra indicati. La bici deve essere riportata nel luogo in cui è stata prelevata”. Questo il messaggio presente sul sito internet del comune di Bordighera, in merito ad un nuovo innovativo servizio messo a disposizione dei cittadini, ovvero il bike sharing o in

lingua di Dante la bicicletta condivisa. Questa nuova opportunità, di prendere la bici in comodato d'uso, è ormai presente in buona parte delle grandi città europee; qui vicino, Nizza ne è un esempio. Il totale delle biciclette ammonta a trecento unità e alcuni cittadini sono andati nei luoghi indicati dal comune e si sono trovati l'amara sorpresa che le chiavi per utilizzare i mezzi a due ruote erano terminate. Ma passando a qualsiasi ora davanti ai posteggi, si possono vedere le biciclette in perfetto ordine e mai usate. A quanto pare le chiavi per le trecento biciclette a disposizione sono già state distribuite, a chi è arrivato prima ovviamente; quindi per Bordighera c'è un gruppetto di “pochi eletti” che può usufruire comodamente del servizio, non condividendolo con nessuno. In soldoni, con 15euro hai una bella bicicletta nuova e

magari i “proprietari” sono i possessori delle doppie case piemontesi o lombardi. Infatti queste biciclette deteriorano e subiscono furtarelli di sellini, quelle posteggiate di fronte alla stazione ferroviaria sono un esempio. In più le biciclette, pur avendo il logo del comune di Bordighera, sono di una ditta esterna che le ha date in concessione gratuita alla municipalità. Quindi sono pochi i cittadini che usufruiscono di questo servizio e la maggioranza delle biciclette prende acqua e vento, in poche parole un servizio che fa acqua da tutte le parti. A Nizza,

per fare un esempio vicino a noi, il costo per il bike sharing (Vèlo bleu si chiama) parte da un euro fino a venticinque euro (inclusi abbonamenti) e se si usa la bicicletta per solo trenta minuti è gratis. Inoltre il servizio è attivo ventiquattro ore su ventiquattro e in tutta la città è possibile prendere la bicicletta, la quale si utilizza avendo un badge che la sblocca. Insomma rapido, semplice ed economico e soprattutto democratico, visto che ogni cittadino può avere la possibilità di utilizzare la bicicletta. Bordighera, prendi nota... Andrea Di Blasio

MONACO

“Er pupone” è il Golden Foot 2010

Francesco Totti, capitano e bandiera della Roma e campione del mondo di calcio nel 2006 con gli Azzurri, è stato insignito da Sua Altezza Serenissima, il principe Alberto II di Monaco, del premio “Golden foot”. Il riconoscimento è stato decretato dai tifosi di tutto il mondo e Totti potrà ora lasciare l’impronta del suo piede sulla Promenade di Montecarlo. (foto Nice Matin)

DOLCEACQUA

Corso di guida sicura per volontari AIB Si è concluso domenica il corso di “Guida sicura mezzi fuoristrada” per volontari AIB (Anti Incendio Boschivo) organizzato dall’Amministrazione Provinciale di Imperia Settore Tutela dell’Ambiente – Politiche Energetiche – Protezione Civile. Tra i 18 partecipanti anche 13 volontari delle squadre AIB aderenti al C.I.O. (Comitato Intercomunale Organizzato) Intemelio costituito presso la Comunità Montana Intemelia. In particolare hanno partecipato al corso i Volontari appartenenti alle Squadre Comunali A.I.B. di Soldano (Cassini Isio); di Vallecrosia (Lucà Gianfranco e Consagra Roberto); di San Biagio della Cima (Maccario Mattia); di Ventimiglia (Roccia Adriano); alle Squadre Intercomunali di Isolabona-Apricale (Ieropoli Rocco), di Airole–Olivetta San Michele (Pastor Fulvio), di Seborga-Vallebona–Perinaldo (Guglielmi Sandro); l’Associazione di Protezione Civile “R. Bernardinello” di Dolceacqua (Amici Patrick e Casanova Roberto), l’Associazione Volontari Antincendio Boschivo e Protezione Civile di Camporosso (Torretto Paolo e Merlo Stefano), l’Associazione di Volontariato – Squadra di Protezione Civile di Bordighera (Florescu Cosmin). L’iniziativa voluta dall’Amministrazione Provinciale di Imperia è volta a migliorare l’efficienza operativa del sistema A.I.B. per una più efficace prevenzione degli incendi boschivi su tutto il territorio attraverso un maggiore arricchimento professionale dei Volontari.


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TUTTI A SCUOLA!!!

L’ACCOGLIENZA AI NUOVI ALUNNI DELLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA PRIMARIA A. VOLTA Lunedì 20 settembre, alle ore nove, pronti nelle loro divise bianche, ma ancora tenacemente aggrappati alla mano della mamma, i bambini e le bambine delle classi 1A e 1B hanno affrontato il loro primo appello nella nuova scuola A. Volta. La tradizionale cerimonia di accoglienza ha avuto luogo nel cortile interno, introdotta dal canto “Amico mio”, eseguito da un gruppo di allievi più grandi, che comprendeva anche i fratelli e le sorelle dei nuovi arrivati, accompagnati dalla chitarra dell’insegnante Laura. Dopo gli ultimi saluti e le dovute raccomandazioni, hanno iniziato il loro cammino di scolari, sotto l’occhio attento e paziente sia delle maestre Luciana e Antonella(sez. A primaria) e Giuliana e Ornella ( sez. B primaria) ,sia delle maestre della loro scuola dell’Infanzia di Villa Vigo, Guadalupe e Santa Marta, che rappresentano la continuità nel passaggio al nuovo ordine di scuola. Per tutta la prima settimana di scuola le classi prime hanno osservato un orario antimeridiano, mentre da lunedì 27 la frequenza è stata estesa fino alle 16,30 del pomeriggio, con possibilità di Servizio Pre-scuola dalle ore 7,45, per le famiglie che ne abbiano fatto regolare richiesta in Segreteria. Dalla seconda settimana del mese di ottobre saranno attivate anche le attività del Progetto “Centro sportivo 1° Circolo” (referente ins. Luciana Occelli), tutti i giorni, dalle ore 16,30 alle ore 18,30.

GRANDE ENTUSIASMO PER LE ATTIVITÀ IN COLLABORAZIONE TRA IL 1° CIRCOLO E L’ORCHESTRA SINFONICA DI SANREMO Giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre, alle ore 10, numerosissimi alunni della scuola A. Volta e di San Pietro, dalle classi prime alle quinte, hanno presenziato allo spettacolo “Rodari/Mozart, Favole in musica”, presso il Teatro del Casino Municipale di Sanremo, pagando il biglietto al prezzo simbolico di € 1. Lo spettacolo è iniziato con un monologo di Gianni Rodari, interpretato da Giampiero Mancini, che, da dietro le quinte, ha presentato le sue filastrocche.


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PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO, GLI ALUNNI DEL 1° CIRCOLO DIDATTICO DI SANREMO VANNO AL QUIRINALE, PER LA CERIMONIA DI APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO Il 1° Circolo Didattico di Sanremo dimostra da anni ormai la sua sensibilità circa la promozione del senso civico nei suoi alunni e vanta, per il secondo anno (2008-2010), la propria presenza alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico, nel cortile d’Onore del Palazzo del Quirinale, al cospetto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il 29 Settembre 2009, 20 alunni delle classi terze quarte e quinte del plesso S. Pietro, accompagnati dalle insegnanti e dal Dirigente, avevano presenziato alla cerimonia, dopo aver ricevuto l’invito direttamente dal Quirinale, quale premio per il filmato realizzato a conclusione di un percorso inerente la nascita della Costituzione. Lo scorso 21 settembre 2010, nuovamente, il Dirigente e una delegazione di alunni e insegnanti del plesso A. Volta e della Scuola dell’Infanzia Villa Vigo sono stati invitati al Quirinale, a conclusione di un Progetto condotto con la fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo,conclusosi con la rappresentazione al teatro del Casinò di Sanremo, nel maggio 2010 ,dell’opera “Uno scoiattolo in gamba” ( musiche di Nino Rota, libretto di Edoardo De Filippo). Ecco quello che hanno scritto Sofia V., Sofia C., Valerio, Vincenza, Erika, Rebecca e Matteo, a conclusione del loro percorso di “Cittadinanza e Costituzione”: Girando per le strade si sentiva pulsare il cuore di una città che non si spegnerà mai, la cui vita sarà infinita: Roma, sede del governo e della storia. Così abbiamo trascorso i primi tre giorni di scuola. Siamo stati ospitati in un albergo e abbiamo girato per il Colosseo, il foro e il Vaticano, Piazza di Spagna, arrivando fino alla fontana di Trevi. Il secondo giorno di permanenza siamo stati ricevuti dal Presidente della Repubblica, dal Ministro della Pubblica Istruzione e da altri svariati ospiti. Il Presidente ha fatto un discorso ai circa 2500 bambini e ragazzi, fra cui noi del 1° Circolo Didattico di Sanremo e i nostri nuovi amici di Triora, dell’Istituto Comprensivo di Taggia, tutti quanti selezionati per partecipare alla manifestazione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2010-2011. Del discorso ci è piaciuta la parte in cui il Presidente ha detto: - Ho sentito tante persone pentirsi di non aver studiato ma mai nessuno di aver studiato troppo. Adesso questi bei ricordi ci accompagneranno per tutta la vita, lì nelle nostre giovani grandi menti.

RIAPRE LA “SEZIONE PRIMAVERA”, PRESSO LA SCUOLA DELL’INFANZIA GUADALUPE, VIA VAL DEL PONTE Sanremo, 1° Circolo Didattico. Proseguono le attività nella Sezione Primavera, che vengono ad arricchire l’offerta del 1° Circolo Didattico, per far fronte alla domanda di servizi educativi per i bambini al di sotto dei 3 anni di età, offrendo loro un ambiente accogliente e sicuro, al piano terra della Scuola dell’Infanzia Guadalupe, di recente ristrutturazione totale. La scuola offre un ambiente confortevole: gli arredi sono a misura di bambino, con angoli arrotondati, tappeti colorati e morbidi, tavoli per le attività di gruppo, giochi e materiali specificatamente adatti ai piccoli ospiti, utilizzati sempre sotto rigorosa ed attenta sorveglianza. La Sezione Primavera svolge la sua attività dal 6 settembre alla fine di luglio 2011. È possibile iscriversi presso la Segreteria della Direzione Didattica 1° Circolo,V. A. Volta 101, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle ore 13,lunedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17 – Tel. 0184506130 / 0184506534- Fax 0184597946 e-mail imee01100n@istruzione.it www.scuolesanremo.it


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Andiamo a cominciar....

La classe prima

La classe terza

La classe seconda

Come ogni anno, noi bambini della scuola di San Pietro, iniziamo la collaborazione con l’Eco della Riviera. Siamo felici di ritrovarvi e ci piace salutare sia i collaboratori del giornale che i lettori che si divertono a lanciare qualche occhiata al nostro lavoro. Siamo felici di ritrovarvi tutti e promettiamo di impegnarci seriamente nel provare a essere dei piccoli cronisti. Anzi quest’anno stiamo progettando di migliorare i nostri interventi e pensiamo di aiutare i “grandi” a guardare la città con i nostri occhi, che saranno pure quelli di bambini ma sanno già vedere e distinguere quello che è bello da quello che è irrimediabilmente brutto e degradato. Insomma promettiamo di farvene vedere delle belle...ma anche delle brutte! Guarderemo la città, la nostra frazione e cercheremo di cogliere spunti per apprezzare ciò che la natura e l’uomo sanno dare di grandioso... ma, altrettanto puntualmente, saremo inflessibili nel segnalare ciò che ai nostri occhi di bambini sembrerà incomprensibile e criticabile. Abbiamo voglia di crescere in fretta come cittadini di Sanremo e questa ci sembra la strada giusta... Seguiteci e vi assicuriamo che non vi annoierete... I bambini della scuola primaria di San Pietro

La classe quarta

La classe quinta

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