YouBuild - maggio 2025

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YouBuild YB

YB YouBuild

PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE

PREMIO DEDALO MINOSSE

Architettura e Natura

Dialoghi tra Oriente e

Occidente

INVOLUCRO

LAPRIMASTANZA

Facciata adattiva

Ispirata alla natura

Rigenerazione urbana un nuovo simbolo per la Riviera

ROMA | PORTA DEI LEONI

SCATTOLA SIMEONI ARCHITETTI

Riqualificazione urbana contemporanea

Agorà al centro

Un’architettura per crescere

BERGAMO | PORTA DIPINTA

BIG-BJARKE INGELS GROUP

Oasi marziana nel deserto

Autorimesse interrate

Restauro e valorizzazione

DP6

Design bioclimatico e strategie di economia circolare

STARPLAST

KRAGH-BERGLUND

Città più inclusive

Un punto di riferimento Nella gestione delle

DESIGN INTERNATIONAL

Architettura, ponte tra culture

Stefano Grandicelli

YouBuild YB

INVOLUCRO

Facciata adattiva

Ispirata alla natura

ROMA | PORTA DEI LEONI

Riqualificazione urbana contemporanea

BERGAMO | PORTA DIPINTA

Autorimesse interrate

Restauro e valorizzazione

STARPLAST

Un punto di riferimento Nella gestione delle acque

Stefano Grandicelli

1831 ESTERNI - Il colore italiano

ESTERNI

410 colori per esterni, selezionati e organizzati per supportare i professionisti nella corretta progettazione cromatica della facciata. Un potente alleato per l’edilizia professionale.

Boero - Il colore italiano dal 1831

Boero_coloreitaliano1831

YB

YouBuild

PROGETTARE E COSTRUIRE SOSTENIBILE

ANNO 10 - NUMERO 36 - MAGGIO 2025 Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l.

Sede legale: Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy

Sede operativa: Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo - Italy Tel. +39 02 47761275 - info@vgambinoeditore.it ISSN 2532 - 5345

Direttore responsabile / Publisher VIRGINIA GAMBINO virginia@vgambinoeditore.it

Direttore Editoriale / Editorial Director LIVIA RANDACCIO

Direttore Scientifico / Scientific Director PROF. EMANUELE NABONI (professore e tecnologo per la sostenibilità di città, edifici e componenti costruttivi, opera globalmente)

Comitato scientifico / Scientific Committee

PAOLA ALLEGRI (Presidente associazione nazionale Esperti in Edificio Salubre), GIANLUCA BRUNETTI (Politecnico di Milano, Italia), PAOLO CARATELLI (Istituto Marangoni, Dubai), MATTEO CAZZANIGA (Politecnico di Milano, Italia), ANGELOS CHRONIS (Infrared, Austria), GUIDO CIMADOMO (Università di Malaga), MATTEO CLEMENTI (Politecnico di Milano, Italia), ANDREA COSTA R2M (Solution), MARWA DABAIEH (University of Malmö, Svezia), MARCELLA GABBIANI (Direttore premio internazionale alla committenza di architettura Dedalo Minosse), FRANCESCO GASTALDI (Università Juav di Venezia), BARBARA GHERRI (Università di Parma, Italia), LUCA GIRAMIDARO (Perkins and Will, Stati Uniti), ALESSANDRA MISURI (Abu Dhabi University), CONSUELO NAVA (Università Mediterranea, Italia), FRANCESCA OLIVIERI (Università Politecnica di Madrid, Spagna), ELISABETTA PALUMBO (Università degli Studi di Bergamo), VALENTINA PUGLISI (Politecnico di Milano, Italia), AGATINO RIZZO (Lulea University of Technology, Svezia), ALESSANDRO ROGORA (Politecnico di Milano, Italia), TIZIANO RUMORI (Gottlieb Paludan Architects, Danimarca), FRANCESCO SOMMESE (Università degli Studi di Napoli Federico II)

GliarticolipubblicatisonostatipreventivamentesottopostiareferaggiodapartedelComitatoScientificodellaRivistaYouBuild. ThepublishedarticleshavepreviouslybeensubjectedtopeerreviewbytheScientificCommitteeoftheYouBuildMagazine.

Collaboratori / Contributors

REBECCA ALBERTI, SIMONA AZZALI, LORENZA BISBANO, ILARIA BIZZO, CIPRIANO BORTOLATO, MATTEO CAZZANIGA, LUISA CASTIGLIONI, STEFANO CORNACCHINI, ROBERTO GAMBA, FRANCESCO GASTALDI, SILVIA NANNI, MARCO NOVIELLO, LORENZO PERINO, MORENO PIVETTI, VALENTINA PUGLISI, ENZA SANTORO, GIUSEPPE SCIABICA, FRANCESCO SOMMESE, PATRIZIA SPADA

Impaginazione e grafica / Layout and graphics RAFFAELLA SESIA

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari/ Commercial department - Sale of advertising Spaces Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo - Italy / Tel. +39 02 47761275 - cell. +39 340 1761951 / info@vgambinoeditore.it Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo € 48,00 - Copia singola € 15,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/ oppure, fare richiesta via mail ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero +39 02 47761275 Stampa / Printing Pixartprinting S.p.A. stabilimento Lavis – Trento

Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro riproduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità / Frequency of publication: trimestrale - 4 numeri/anno. Poste Italiane Spa - Sped. In a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c. 1 - DCB Trento. Registrazione / Registration: N. 343 del 04-12-2015 del Tribunale Civile e Penale di Milano. La nostra Società è iscritta nel Registro degli operatori di comunicazione - AGCOM (ROC) con il numero 17863 del 22/01/2009. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti dall’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003.

Noi di ROTOTEC offriamo strumenti all'avanguardia come la Libreria BIM e la Rototec - App per soddisfare ogni esigenza.

Utilizziamo anche piattaforme di E-Learning e Webinar/Meeting in collaborazione con gli Ordini Professionali di Architetti, Geometri, Geologi e Periti.

LIBRERIE BIM

Abbiamo implementato la nostra libreria BIM, migliorando la progettazione, l’analisi e la gestione delle nostre soluzioni

Sono state completate le gamme delle seguenti categorie: serbatoi da esterno; serbatoi da interro monoblocco e modulari; stazioni di irrigazione SIR e HABITA

AREA TECNICA

All’interno della nostra AREA TECNICA sono presenti numerosi articoli i nostri articoli utili per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità relative ai dimensionamenti degli impianti, abitanti equivalenti e alle principali caratteristiche dei nostri prodotti.

ROTOTEC APP

Fruibile online, consente di: individuare i prodotti più adatti per ogni esigenza; dimensionare il sistema ideale per il recupero delle acque piovane; richiedere preventivi e ordini in pochi passaggi; consultare rapidamente tutti i cataloghi Rototec

FORMAZIONE

Offriamo percorsi di formazione continua attraverso Piattaforma E - Learning, Webinar e Meeting in collaborazione con gli Ordini

Professionali di Architetti, Geometri, Geologi e Periti

Con opportunità di avere delle connessioni tra i nostri tecnici e i professionisti del settore

MAGGIO 2025

EDITORIALE

Il futuro dell’edilizia in tre cantieri emblematici 11

Dal bordo al flusso 13

GRANDI TEMI

Architettura e Natura

Dialoghi tra Oriente e Occidente 16

Facciata adattiva Ispirata alla natura 28

To slow or not to slow Verso una civiltà ecologica 36

PROGETTI ITALIA

Rigenerazione urbana

Un nuovo simbolo per la Riviera Romagnola 46

Agorà al centro Unʼarchitettura per crescere 52

PROGETTI MONDO

Oasi marziana nel deserto

Un laboratorio fra la terra e Marte 60

Design bioclimatico

E strategie di economia circolare 70

Ecosistema abitativo

Intergenerazionale per città più inclusive 82

L’INTERVISTA

Davide Padoa I Design International Architettura, ponte tra culture 94

EVENTI ITALIA

Salone del Mobile.Milano 2025

Design e innovazione, nuove prospettive sostenibili 102

I COMMENTI

Territorio & Società

Biblioteche e città, cambiamenti in corso 112

Cultura del costruito

Aspettando il nuovo Testo Unico Edilizia 113

Gestione e organizzazione del cantiere

I vantaggi del noleggio per lʼimpresa di costruzioni 114

DOSSIER TOP 100

Speciale Classifiche Studi dʼIngegneria 118

CANTIERI ITALIA

Porta dei Leoni

Riqualificazione urbana contemporanea 128

Restauro e valorizzazione

Nellʼarea archeologica di Palazzo Calepio-Marenzi 144

Cittadella dellʼaccoglienza

Lʼarchitettura per una nuova qualità della cura 160

Tecniche costruttive

E riduzione del rischio in cantiere 172

La roadmap dei costruttori

Per implementare lʼIntelligenza Artificiale 184

PRODUZIONE

Storia di copertina Starplast

Un punto di riferimento

nella gestione delle acque 188

Tetti e solai ad alte prestazioni

Quell’equilibrio tra protezione ed efficienza dell'edificio 194

Brianza Plastica

Isolamento ventilato in copertura e comfort abitativo 202

Officine Rasera

Lʼinnovazione sostenibile per i tetti ventilati 206

Agc

Vetro piano antifuoco, sicurezza, estetica, e sostenibilità 208

Mapei

Impermeabilizzazione per ogni esigenza progettuale e applicativa 210

Caoduro

Evacuatori per un complesso industriale di tre edifici 214

Peikko

Sicurezza e resistenza per le strutture in calcestruzzo 216

Volteco

Impermeabilizzazione hi-tech per un tunnel industriale 218

Penetron

Durabilità del calcestruzzo. Effetti dellʼadditivo cristallizzante 220

Daliform

Solai alleggeriti per edifici sostenibili 222

Polieco

La rivoluzione dei chiusini in materiale composito 224

Impertek

Tecnologie avanzate per impermeabilizzazioni perfette 226

Aziende & Mercati

Magnetti Building investe 4,2 milioni in innovazione e sostenibilità 228

IX Convegno Nazionale YouBuild 2025

IL FUTURO DELLA RIGENERAZIONE

Mercato | Idee | Processi |

La rigenerazione urbana e la decarbonizzazione sono oggi al centro delle politiche globali per affrontare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita nelle città. Puntando a trasformare interi contesti urbani, rendendoli più inclusivi, resilienti e sostenibili.

La decarbonizzazione, invece, mira a ridurre le emissioni di CO2 attraverso interventi come l’efficientamento energetico degli edifici, l’uso di energie rinnovabili e la promozione della mobilità sostenibile. Molte città stanno implementando progetti innovativi, come l’uso di materiali circolari e tecnologie digitali per ottimizzare i processi costruttivi. Tuttavia, la strada è ancora lunga: per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050, sono necessari investimenti significativi e una maggiore integrazione tra urbanistica ed energia. Il futuro punta verso città intelligenti, dove rigenerazione e decarbonizzazione lavorano insieme per creare spazi urbani che non solo riducono l’impatto ambientale, ma generano valore positivo per le comunità e gli ecosistemi.

Il IX Convegno YouBuild rappresenta un momento fondamentale per fare il punto sul dibattito nazionale e internazionale sull’edilizia rigenerativa coinvolgendo Imprese di Costruzione e Progettisti . Saranno presentati i numeri della rigenerazione in Italia e la Top 100 della progettazione elaborati dal Centro Studi YouTrade.

TEMI DI APPROFONDIMENTO

• Rigenerazione degli edifici storici

• Rigenerazione inclusiva

• Utilizzo dell’AI per progettare green

• Ridefinizione della filiera edile in chiave green

• Misurabilità della qualità degli edifici

• Materiali rigenerativi

YOUBUILD AWARD 2025 Riconoscimenti al contributo rigenerativo Tra i momenti più attesi del IX Convegno YouBuild vi è la celebrazione delle eccellenze nel campo del Regenerative Design attraverso il Premio YouBuild Profession e il Premio YouBuild Accademia. Questi riconoscimenti, dedicati rispettivamente ai professionisti e alla ricerca universitaria evidenzieranno l’importanza di progetti e ricerche che stanno contribuendo in modo significativo a scrivere il futuro del settore. I vincitori avranno l’opportunità di presentare le loro opere e di vedere valorizzato il proprio lavoro.

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Il futuro dell’edilizia in tre cantieri emblematici

La sicurezza nei cantieri è una questione sempre più centrale nel settore delle costruzioni. Non si tratta soltanto di rispettare normative, ma di integrare la sicurezza come elemento strutturale della progettazione. I cantieri Porta Dipinta a Bergamo, Porta dei Leoni a Roma e la Cittadella dell’Accoglienza a Riva del Garda, che approfondiamo in questo numero, sono esempi di come una visione avanzata dell’architettura e dell’ingegneria possa garantire ambienti di lavoro più sicuri, processi più efficienti e strutture migliori per la comunità.

Porta Dipinta: il dialogo tra passato e presente Il cantiere di Porta Dipinta ha dovuto affrontare sfide particolari: il contesto storico e archeologico della città di Bergamo ha richiesto soluzioni che bilanciassero tutela e innovazione. Fin dal 2005, il progetto ha previsto la realizzazione di un parcheggio interrato, ma la scoperta di importanti reperti ha trasformato l’intervento in un’opportunità unica di valorizzazione del patrimonio. La collaborazione tra il Comune, la società Seventeen e la Soprintendenza ha assicurato un monitoraggio costante, riducendo al minimo l’impatto dei lavori sulla struttura storica. Il metodo top-down ha permesso di ottimizzare la sicurezza nel cantiere, garantendo stabilità e riducendo i rischi per i lavoratori.

Porta dei Leoni: riqualificazione e sostenibilità

A Roma, il progetto di Porta dei Leoni ha rappresentato un esempio di riqualificazione urbana sostenibile. L’intervento ha mantenuto sagoma e volumetria del vecchio edificio, precedentemente sede della Direzione Provinciale del Tesoro, integrando un linguaggio architettonico più contemporaneo e performante. La demolizione controllata ha ridotto l’impatto ambientale e garantito misure di sicurezza avanzate per le maestranze. Inoltre, la progettazione ha considerato efficienza energetica, isolamento acustico e riduzione dei consumi, dimostrando che sicurezza e sostenibilità possono e debbono coesistere.

Cittadella dell’Accoglienza: architettura inclusiva

La Cittadella dell’Accoglienza rappresenta un nuovo paradigma nel settore sanitario e assistenziale. La struttura è pensata per garantire benessere agli ospiti, con ambienti accessibili, luminosi e studiati per favorire l’orientamento e la socializzazione. Il nucleo Alzheimer, il centro diurno e gli spazi per la riabilitazione sono organizzati attorno a corti verdi, contribuendo a un contesto terapeutico e sicuro. La sicurezza si riflette anche nelle soluzioni costruttive: i materiali impiegati sono certificati per garantire salubrità e durata nel tempo, mentre la distribuzione funzionale permette percorsi fluidi e senza barriere.

La sicurezza parte dalla progettazione

L’architettura deve integrare la sicurezza attraverso scelte precise, come la selezione di materiali, le tecnologie costruttive e la gestione degli spazi. La triade vitruviana Firmitas, Utilitas et Venustas si traduce oggi in obiettivi di qualità strutturale, estetica, risparmio energetico e sicurezza per lavoratori e utenti finali. Questi tre cantieri dimostrano che il futuro dell’edilizia passa attraverso un approccio integrato alla sicurezza. Dalla gestione dei rischi alla prefabbricazione avanzata, fino alla concezione inclusiva della Cittadella dell’Accoglienza, è evidente che costruire non significa solo realizzare edifici, ma garantire spazi sicuri, efficienti e sostenibili. Investire in sicurezza significa migliorare la qualità del lavoro, ottimizzare le risorse e costruire un futuro migliore per le città e le persone.

Dal bordo al flusso

La progettazione ambientale coinvolge progettisti, produttori e operatori di cantiere, chiamati oggi a confrontarsi con due principi operativi differenti. Il primo interpreta l’architettura come bordo: superficie tecnica che isola e controlla gli scambi con l’esterno. Il secondo concepisce invece il progetto come flusso: un sistema aperto che interagisce con cicli termici, idrici, vegetali, metabolici, materici e cognitivi. Il bordo agisce per contenimento e separazione, il flusso attiva connessioni e integrazioni. Cosa comporta questa differenza logica per i diversi attori del processo costruttivo?

Due orientamenti

I progetti raccolti in questo numero mostrano chiaramente questi due orientamenti. Il Jst Production Engineering Center ad Harrisburg, di Ryuichi Ashizawa con Arcari + Iovino, sviluppa l’edificio partendo dal suolo. Gli swales distribuiscono l’acqua piovana, le radici vegetali guidano l’umidità in profondità, la vegetazione regola temperatura e umidità atmosferica. Qui il costruito si integra direttamente nei cicli biologici e idrologici, trasformando le superfici architettoniche in infrastrutture climatiche e contribuendo al bilancio del carbonio e alla qualità ambientale. Il sistema FlectoLine a Friburgo, realizzato da Itke e Itft, è basato su un involucro adattivo. I pannelli fibrorinforzati, alimentati da celle fotovoltaiche integrate, reagiscono autonomamente alla pressione atmosferica, regolando luce e temperatura. Ogni modulo è un’interfaccia dinamica che produce effetti climatici, percettivi e fisiologici, influenzando comfort visivo e biologico degli utenti. L’edificio si configura come organismo energetico attivo.

Massa e adattabilità

Il progetto di Big in ambito desertico segue invece un approccio basato sulla massa. Le superfici costruite generano ombre, proteggono dal clima e controllano i flussi d’aria tramite inerzia termica e schermature. L’architettura mantiene una separazione chiara rispetto ai cicli ambientali, interagendo con il clima principalmente attraverso opposizione e barriera fisica.

Il passaggio dal bordo al flusso ha implicazioni dirette per tutti noi. Per noi progettisti vorrebbe dire diventare ecologi capaci di integrare competenze botaniche, fisiologiche e climatologiche nella pratica quotidiana. Per i produttori di materiali vorrebbe dire sviluppare sistemi materici adattivi, capaci di modificare in tempo reale le proprie proprietà fisiche e chimiche in risposta ai parametri ambientali. Per gli operatori di cantiere passare dall’assemblaggio statico alla gestione dinamica e dei sistemi climatici e biologici, con il cantiere che evolve da luogo di costruzione a infrastruttura viva e responsiva, nella quale ogni figura professionale contribuisce attivamente alla rigenerazione ambientale.

ARCHITECTURE AND NATURE DIALOGUES BETWEEN EAST AND WEST

The dialogue between architect and client is the core of every successful project. Richard Neutra and the legacy of American Modernism inspire a democratic vision where architecture, nature and work merge, as in the JST Harrisburg Production Center, a model of Japanese harmony in the States

Pag. 16

ADAPTIVE FACADE INSPIRED BY NATURE

FlectoLine is a biomimetic reactive facade that, thanks to pneumatic actuators and photovoltaic cells, adapts to climatic conditions autonomously. By eliminating traditional mechanical connections, it guarantees, energy efficiency and indoor comfort

Pag. 28

MARTIAN OASIS IN THE DESERT, A LABORATORY BETWEEN EARTH AND MARS

An ambitious project simulates the martian environment on Earth. This futuristic complex, designed by BIG, will not only serve as a research and development center for future missions to Mars, but will also serve as an educational and tourism hub, exploring the challenges and opportunities of extraterrestrial life

Pag. 60

BIOCLIMATIC DESIGN AND CIRCULAR ECONOMY STRATEGIES

The pavilion shows regenerative design combining biobased, recycled and reused materials with the principles of the circular economy. The project, designed to evolve over time, minimizes environmental impact, regenerates resources and promotes a balance between architecture and nature, adapting to climate change

Pag. 70

INTERGENERATIONAL HOUSING ECOSYSTEM FOR MORE INCLUSIVE CITIES

BaseCamp exemplifies a commitment to sustainability through thoughtful design, careful material selection, and the integration of circular economy principles. The project prioritizes reducing environmental impact and promoting long-term ecological resilience, both in its construction and use, embracing the principles of regenerative design

Pag. 82

ARCHITECTURE AS A BRIDGE BETWEEN CULTURES

Design International is a company with a strong international vocation and active projects all over the world. Under the guidance of Davide Padoa, it develops commercial and multifunctional spaces with a circular organizational model, based on the dialogue between cultures and skills. The interdisciplinary approach integrates architecture, branding and user experience, focusing on sustainability and Esg strategies Pag. 94

CONTEMPORARY URBAN REDEVELOPMENT

The Roman building combines innovation and sustainability with a modern design. Located at the entrance to Trastevere, it integrates quality residences and services, becoming a symbol of urban regeneration and functionality in a strategic position in the capital Pag. 126

RESTORATION AND ENHANCEMENT IN ARCHAEOLOGICAL AREA

The project enhances the historical and archaeological heritage, integrating new services for the city. The intervention includes an underground parking lot, the re-functionalization of historical spaces and the recovery of finds, including a Roman cistern. The green terrace will offer a panoramic view, combining modernity and tradition Pag. 142

ARCHITECTURE FOR A NEW QUALITY OF CARE

The integrated social and health center, designed by Euro Project Engineering Consulting in collaboration with Cino Zucchi Architects, redevelops the area of the former hospital of Riva del Garda into a modern Citadel of welcome: an intervention from which emerges a holistic vision of health and well-being, which places the person at the center Pag. 158

La committenza di architettura TRA ORIENTE E OCCIDENTE

Il dialogo tra architetto e committente è il fulcro di ogni progetto riuscito.

Richard Neutra e l’eredità del Modernismo americano ispirano una visione democratica dove architettura, natura e lavoro si fondono, come nel Jst Harrisburg Production Center, modello di armonia giapponese negli States

The dialogue between architect and client is the cornerstone of every successful project. Richard Neutra and the legacy of American Modernism inspire a democratic vision where architecture, nature, and work merge, exemplified by the Jst Harrisburg Production Center, a model of Japanese harmony in the U.S. and winner of the 2022 Dedalo Minosse International Prize for Architectural Clients

Moreno Pivetti

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Vista aerea, con il padiglione d'ingresso in primo piano | ©Kaori Ichikawa

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Prospetti est ed ovest. Sopra, planimetria generale del sito

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Galleria distributiva interna | ©Kaori Ichikawa. Sopra, giardini interni che si incuneano tra i padiglioni | ©Kaori Ichikawa

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Design Meeting Center (©Kaori Ichikawa). Sopra, padiglione del Design Business Center, con i diaframmi di facciata a filtrare il paesaggio | ©Kaori Ichikawa

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Pantry Canteen (Kaori Ichikawa)

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Affaccio del Design Meeting Center verso l’esterno (Kaori Ichikawa)

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LA SCHEDA

Da sinistra, l'arch. Ryuichi Ashizawa, founder R aa & a ssociates e il committente

Facciata adattiva ISPIRATA ALLA NATURA

FlectoLine è una facciata biomimetica reattiva che, grazie ad attuatori pneumatici e celle fotovoltaiche, si adatta alle condizioni climatiche in autonomia. Eliminando connessioni meccaniche tradizionali, garantisce resistenza, efficienza energetica e comfort indoor

Francesco Sommese

Università degli Studi di Napoli Federico II

FlectoLine is a reactive biomimetic facade that, thanks to pneumatic actuators and photovoltaic cells, adapts to climate conditions autonomously. By eliminating traditional mechanical connections, it guarantees resistance, energy efficiency and indoor comfort

Vista frontale della facciata con moduli FlectoLine aperti e chiusi. Sopra, vista frontale della facciata FlectoLine con moduli semichiusi

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Adattamento climatico | Involucro biomimetico

Componenti della facciata esplosi. Sotto, deformazione e sollecitazione del materiale in relazione alla pressione pneumatica nel cuscino-cerniera del modulo FlectoLine

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Vista dall’alto della facciata FlectoLine. Sopra, diagramma del sistema di controllo

Prospetto dell’edificio con diversi gradi di apertura della facciata

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RIFERIMENTI

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LA SCHEDA

Primo piano dell’installazione dei moduli FlectoLine

Un futuro sostenibile per il pianeta

To slow or not to slow VERSO UNA CIVILTÀ ECOLOGICA

Demografia ed economia hanno profondamente inciso sugli equilibri del pianeta. Da Malthus a Cohen, si indagano i limiti della crescita umana, mentre cambiamenti climatici, sovrappopolazione e sfruttamento ambientale pongono sfide globali. Cina e India guidano il percorso verso una civiltà ecologica

Moreno Pivetti, Architetto

Demography and economy have significantly impacted the planet’s balance. From Malthus to Cohen, scholars examine the limits of human growth as climate change, overpopulation, and environmental exploitation pose global challenges. China and India are leading the path toward an ecological civilization

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Un futuro sostenibile per il pianeta

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Donella e Dennis
L. Meadows, Jorgen
Randers, William W. Behrens III, The Limits to Growth, Universe, 1968
Donella e Dennis
L. Meadows, Jorgen
Randers, William W.
Behrens III, I Limiti dello Sviluppo, 1968

ABBONATI

"Our Common Future. A Reader’s Guide", 1987

Da sinistra, "Our Common Future. The World Commission on Environment and Development", 1987. "Our Common Future. The ‘Brundtland Report explained", 1987

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Paul R. Ehrich, The Population Bomb, 1968. A destra, Paul R. Ehrlich, The Population Bomb, 1968
The Population Bomb - Everybody’s Baby, recensione di S. C. McElroy
Impiego in hotel strutture ricettive ospedali, condomini centri commerciali
Industrializzazione del cantiere
Progettazione e assemblaggio

Verso un futuro sostenibile per il pianeta

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7 billion people. Hope the weather holds, The Washington Post, 2011. Sotto, The Miami Herald, 2011

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I limiti di crescita di una Terra non più in grado si sostenerci | disegno di J. Odell. Sotto, Zootecnia ed effetto serra | Fonte Fao

BIBLIOGRAFIA

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San Mauro Mare, Forlì Cesena | Rigenerazione urbana

Palazzo del Turismo UN NUOVO SIMBOLO PER LA RIVIERA

Il nuovo centro congressi di San Mauro Mare è un’opera flessibile e simbolica, che ridefinisce la relazione tra natura e urbanità. Con una struttura dorata e scultorea, richiama il passato cinematografico dell’Arena Arcobaleno e diventa un polo turistico e culturale, parte della rigenerazione della riviera

The new congress center in San Mauro Mare is a flexible and symbolic building redefining the connection between nature and urban space. With a golden, sculptural structure, it evokes the cinematic past of Arena Arcobaleno and becomes a cultural and touristic hub, part of the Riviera’s regeneration

Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini

IL COMMENTO di LapRimastanza

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La strombatura verso il parco con l’infisso aperto. A sinistra, fronte principale con la strombatura rivestita in lamiera dorata

San Mauro Mare, Forlì Cesena | Palazzo del Turismo

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Vista notturna del fronte principale . Sotto, dettaglio dell’infisso scorrevole

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Sezione di dettaglio. Sopra, dettaglio del rivestimento del fronte principale

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La sala che si proietta verso il parco. Sotto, il foyer

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LA SCHEDA

Il foyer visto dal punto ristoro/biglietteria

Cassola, Vicenza | Scuola secondaria di primo grado (Pnrr)

Agorà al centro UN’ARCHITETTURA PER CRESCERE

L’ampliamento della scuola secondaria di Cassola, realizzato con tecnologia a secco, integra spazi dinamici e flessibili per la didattica. L’agorà centrale, punto di incontro e apprendimento, favorisce relazioni e interazione, trasformando l’ambiente scolastico in un luogo sociale ed educativo innovativo

The expansion of the secondary school in Cassola, built using dry construction technology, introduces dynamic and flexible spaces tailored to modern education.The central agora, designed as a hub for interaction and learning, fosters relationships and engagement, transforming the school environment into an innovative social and educational space

Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini

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Il giardino posto in relazione con l’agorà tramite un infisso a tutta altezza

IL COMMENTO

di Scattola Simeoni

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Cassola, Vicenza | Scuola secondaria di primo grado (Pnrr)

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Vista esterna dell’ingresso. Sotto, pianta piano terra e sezione
Vista dell’ampliamento al crepuscolo

Cassola, Vicenza | Scuola secondaria di primo grado (Pnrr)

La partenza del sistema a gradoni dell’agorà.

Sotto, aule e laboratori affacciano sull’agorà arricchendo le viste interne

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KONCRETO 40

MALTA TIXOTROPICA STRUTTURALE

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APPLICABILE IN SPESSORI DA 3 A 40 MM

Certificata per la protezione delle armature contro la corrosione in soli 5 mm come previsto dalla NORMA 1504-7

Alte resistenze: 50 MPa (prestazione richiesta per classe R4≥45 MPa) Eccellente adesione: 3 Mpa (prestazione richiesta per classe R4≥2 MPa) Basso modulo elastico: 17 GPa (prestazione richiesta per classe R3≥15 GPa)

Atrio
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LA SCHEDA
Dall’interno delle aule è sempre visibile lo spazio di relazione centrale

Gamma Alutech, Ultra certificata per la resistenza.

EI 60 con pannello spessore 150 mm

REI 30 con pannello spessore 100 mm

REI 60 con pannello da 200 mm

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I PANNELLI ALUTECH ORA SONO ULTRA

I sistemi Alutech da copertura e rivestimento sono oggi certificati per la resistenza al fuoco con una classificazione REI fino a 60 minuti. Offrono una resistenza strutturale eccezionale, ermeticità ai fumi e isolamento termico. Questa innovativa tecnologia semplifica l’installazione e migliora la durabilità, offrendo soluzioni sicure e performanti per ogni progetto edilizio. Scegli Alubel per una protezione al fuoco superiore.

Oasi marziana nel deserto UN LABORATORIO

FRA LA TERRA E MARTE

An ambitious project simulates the Martian environment on Earth. This futuristic complex, designed by the BIG studio, will not only serve as a research and development center for future Mars missions but also act as an educational and tourist hub, exploring the challenges and opportunities of extraterrestrial life

Un progetto ambizioso che simula l’ambiente marziano sulla Terra. Questo complesso futuristico, progettato dallo studio Big, non solo servirà come centro di ricerca e sviluppo per le future missioni su Marte, ma fungerà anche da polo educativo e turistico, esplorando le sfide e le opportunità della vita extraterrestre

ABBONATI

Simona Azzali, professore associato di architettura e urban design presso Canadian University Dubai

Struttura principale di Mars Science City composta da una serie di cupole interconnesse

Dubai | Mars Science City

Area della periferia di Dubai in cui sorgerà Mars Science City

PERABBONATI

Le cupole ospiteranno laboratori all’avanguardia, serre sperimentali, moduli abitativi e spazi espositivi

Il progetto si propone di creare un ecosistema chiuso che replichi fedelmente le condizioni atmosferiche, termiche e geologiche del Pianeta Rosso

SOLOPER

PERABBONATI

Serre sperimentali con tecniche di coltivazione adatte all’ambiente marziano, dove si sperimentano colture resistenti e sistemi di agricoltura verticale. Sotto, Underwater museum, anfiteatro che ospita collezioni permanenti che faranno parte del polo educativo del progetto

Underwater

RIFERIMENTI

SOLOPER

museum, anfiteatro che ospita collezioni permanenti che faranno parte del polo educativo del progetto

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Mars Science City rappresenta non solo un passo avanti nell’esplorazione spaziale, ma anche un’opportunità unica per ripensare il nostro approccio alla vita sulla Terra

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LA SCHEDA

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Le persone potranno camminare per le strade stampate in 3 d della città marziana e sperimentare come vivere su Marte sarà molto diverso dall'idea preconcetta della vita in un piccolo spazio confinato

Almere, Paesi Bassi | Natural Pavilion

Design bioclimatico E STRATEGIE DI ECONOMIA CIRCOLARE

Università degli

Studi di Napoli Federico II

Il padiglione mostra il design rigenerativo unendo materiali biobased, riciclati e riusati ai principi dell’economia circolare.

Il progetto, pensato per evolversi nel tempo, minimizza l’impatto ambientale, rigenera risorse e favorisce un equilibrio tra architettura e natura, adattandosi ai cambiamenti climatici

The pavilion demonstrates regenerative design by combining biobased, recycled, and reused materials with circular economy principles. Designed to evolve over time, the project minimizes environmental impact, regenerates resources, and promotes a balance between architecture and nature, adapting to climate change

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Schermatura in legno | ©Scagliola Brakkee

Sezione bioclimatica di progetto| ©DP6 ArchitectureStudio. Sopra, Natural Pavilion: vista frontale |©Scagliola Brakkee

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Vista sull’atrio interno ©Scagliola Brakkee

Almere, Paesi Bassi | Natural Pavilion

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Scala interna in Clt ©Scagliola Brakkee

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Processo di produzione e posa in opera della struttura portante modulare |© DP6 ArchitectureStudio Sotto, collegamenti in acciaio tra i vari moduli ©Scagliola Brakkee

Almere, Paesi Bassi | Natural Pavilion

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Aree verdi | ©Scagliola Brakkee

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Aree verdi | ©Scagliola Brakkee

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Materiale bio-based

Materiali biobased usati per la realizzazione delle partizioni interne: legno, canna, paglia, paglia e legno, micelio, sughero ©DP6 ArchitectureStudio

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RIFERIMENTI

LA SCHEDA
Pianta del piano terra ©DP6 ArchitectureStudio

SensorDisc FCM-D. Il sensore di monitoraggio che anticipa il futuro.

SensorDisc è l’innovativo dispositivo che monitora i valori di carico per le connessioni bullonate grazie alla tecnologia NFC. L’involucro in acciaio ad alta resistenza e l’assenza di batterie garantiscono massima affidabilità e facilità di utilizzo.

Progetti Mondo

Lyngby, Copenaghen | Skovbrynet BaseCamp

Ecosistema abitativo INTERGENERAZIONALE PER CITTÀ PIÙ INCLUSIVE

BaseCamp esemplifica un impegno verso la sostenibilità attraverso un attento design, una selezione di materiali e l’integrazione dei principi dell’economia circolare. Il progetto pone come priorità la riduzione dell’impatto ambientale e la promozione di una resilienza ecologica a lungo termine, sia nella sua costruzione che nel suo utilizzo, favorendo i principi del design rigenerativo

BaseCamp exemplifies a commitment to sustainability through thoughtful design, careful material selection, and the integration of circular economy principles. The project prioritizes reducing environmental impact and promoting long-term ecological resilience, both in its construction and use, embracing the principles of regenerative design

Francesco Sommese
degli Studi di Napoli Federico I I

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Vista dall’alto con focus sulle zone ricreative in copertura
©SayskyRace KraghBerglund

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Vista aerea del complesso ©KraghBerglund.

Sotto, layout planimetrico del complesso ©Kragh&ampBerglund

di

©SofieCold-Ravnkilde –KraghBerglund. A destra, vista frontale del complesso ©Kragh&ampBerglund

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Pannelli
facciata

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Vegetazione integrata in copertura ©SofieCold-Ravnkilde –KraghBerglund

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Aree sociali e spazi per il tempo libero ©SayskyRace KraghBerglund. A sinistra, aree verdi e camminamenti in copertura | ©SayskyRace KraghBerglund

©Kragh&ampBerglund

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Planimetria degli spazi esterni dedicati al tempo libero |

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|

Integrazione di verde e percorsi pedonali
©SayskyRace –KraghBerglund

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Categoria Dati significativi
Vantaggi per il design rigenerativo
LA SCHEDA

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RIFERIMENTI

Percorsi pedonali in copertura | ©SayskyRace KraghBerglund

Architettura come ponte tra culture PER UNA VISIONE GLOBALE

Una società con una forte vocazione internazionale e progetti attivi in tutto il mondo. Sotto la guida di Davide Padoa, sviluppa spazi commerciali e multifunzionali con un modello organizzativo circolare, basato sul dialogo tra culture e competenze. L’approccio interdisciplinare integra architettura, branding ed esperienza utente, puntando su sostenibilità e strategie Esg

Luisa Castiglioni
Davide Padoa Ceo Design International

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Interni della sede Design International di Milano

Davide Padoa | Design International

Design International

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Team

Il progetto | Maximall Pompeii

IL NUOVO HUB ESPERIENZIALE DEL SUD ITALIA

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Il progetto | Livat Shanghai

UN NUOVO PROTOTIPO DI MEETING PLACE URBANO

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Davide

Il progetto | Scalo Milano Outlet & More

UNA VERA E PROPRIA SMART CITY

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Salone del Mobile. Milano 2025

Design e innovazione NUOVE PROSPETTIVE SOSTENIBILI

L’edizione 2025 del Salone del Mobile ha esplorato la connessione tra design e sostenibilità, con nuove linee guida per allestimenti eco-friendly e spazi espositivi innovativi. Materiali riutilizzabili, tecnologie avanzate e arredi modulari hanno ridefinito il rapporto tra forma, funzione e ambiente

Testo Lorenza Bisbano e Giuseppe Sciabica
Foto Giuseppe Sciabica
GANDÍA BLASCO arredi HOS

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FLOU Sotto, PEDRALI

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PEDRALI Sotto, KARTELL, sedie BELVEDERE

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LUCE PLAN Euroluce
Sotto, LINEA LIGHT Euroluce

SOLO

FOSCARINI lampada HABITUS

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FOSCARIN lampada TILIA

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che avvolge gli spazi

FINESTRA DEF PER TETTI PIANI

La luce naturale che fluisce dal tetto piano avvolge e ravviva gli interni. Modifica la percezione degli spazi e regala nuove prospettive. Infonde vitalità ed energia, illumina gli attimi di vita quotidiana.

Le finestre per tetti piatti lasciano entrare la luce zenitale permettendo di ventilare i locali sottostanti e assicurando sia un’elevata funzionalità che ottimi parametri di isolamento termico.

Biblioteche e città Cambiamenti in corso

Le biblioteche pubbliche rappresentano una delle infrastrutture culturali più capillarmente diffuse e radicate nel territorio italiano. Con 7.500 sedi distribuite lungo la penisola, svolgono un ruolo strategico per la vita sociale, educativa e culturale delle comunità locali. La biblioteca è, in sostanza, uno dei pochi luoghi ancora realmente democratici, dove si può entrare senza dover acquistare nulla, senza dover spiegare il motivo della propria presenza, dove ci si può semplicemente fermare, leggere, studiare, meditare o incontrare gli altri.

Presidio culturale e sociale

Nonostante questa funzione preziosa, oggi le biblioteche stanno attraversando una crisi profonda e diffusa, che non riguarda soltanto la scarsità di risorse, ma tocca più in profondità la loro identità. La trasformazione radicale dei bisogni culturali e sociali, unita alla crescente digitalizzazione dell’informazione e della comunicazione, ha ridimensionato il ruolo della biblioteca come principale luogo di accesso alla conoscenza, mettendo in discussione la sua funzione storica e la sua legittimità culturale.

Sempre più spesso, la biblioteca si trova a interrogarsi su chi serva, in che modo e con quali strumenti. Il modello della Public Library nasce nella seconda metà dell’Ottocento nei contesti urbani industrializzati del mondo anglosassone, in particolare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, come risposta ai bisogni educativi, informativi e di svago di una popolazione urbana in forte crescita, spesso priva di strumenti culturali e formativi. In Italia, lo sviluppo delle biblioteche pubbliche è stato più frammentato e tardivo. Solo nel secondo dopoguerra si comincia ad adottare una visione più moderna della biblioteca civica. Tra gli anni Novanta e i primi Duemila, il settore ha conosciuto una fase significativa di espansione e innovazione. Ma questa stagione si è interrotta, lasciando il posto a una nuova fase di incertezza e riorganizzazione.

Un nuovo modello per il futuro

Nel contesto contemporaneo, la sfida centrale è

ripensare il ruolo della biblioteca non più (o non solo) come luogo deputato alla conservazione e al prestito dei libri, ma come spazio ibrido, comunitario, integrato nel tessuto vivo della città. Per affrontare questo cambiamento, è fondamentale che le biblioteche rafforzino le loro alleanze con scuole, centri culturali, associazioni, servizi sociali e sanitari. Solo così sarà possibile immaginare una nuova biblioteca: non più una semplice istituzione di prestito, ma un laboratorio permanente di cittadinanza, un luogo aperto al dialogo, alla sperimentazione, all’incontro intergenerazionale. Uno spazio pubblico in grado di ascoltare, accogliere e rispondere ai bisogni, anche latenti, di una società in continua trasformazione. Solo se saprà rinnovarsi in questa direzione, la biblioteca potrà continuare a essere un punto di riferimento stabile per la comunità. Vari i progetti nella nostra nazione che stanno dimostrando un passo avanti nella funzione di Biblioteca. La Salaborsa, nel cuore di Bologna, rappresenta un esempio concreto di rigenerazione urbana con funzione di welfare culturale. Un tempo centro del potere economico, oggi è una biblioteca pubblica che accoglie cittadini di ogni età e provenienza, offrendo spazi gratuiti per lo studio, l’incontro e l’accesso alla conoscenza. Con il suo rinnovamento, Salaborsa ha trasformato un edificio simbolico in un motore di inclusione sociale, partecipazione e crescita collettiva, diventando un punto di riferimento vitale nel panorama culturale e sociale della città. La biblioteca, come modello di servizi al cittadino, si trova oggi davanti a un bivio: scegliere di restare ancorata a un’identità del passato e rischiare di svuotarsi di senso, oppure aggiornarsi, rinnovarsi e trasformarsi per rispondere ai bisogni complessi della società contemporanea. In questo contesto, definirsi parte del sistema di welfare non può essere una semplice etichetta funzionale o di tendenza. Deve diventare, piuttosto, un pensiero condiviso e strutturato, alla base di una trasformazione profonda che dia nuovo valore alla biblioteca come presidio culturale, relazionale e civico del territorio.

Francesco Gastaldi
Università Iuav di Venezia

Aspettando il nuovo Testo Unico Edilizia

È fremente l’attesa da parte degli operatori del più volte promesso nuovo Testo Unico in materia edilizia, nella speranza che possa liberare il settore delle costruzioni da un corpus normativo gigantesco nelle proporzioni e nefasto negli effetti.

In attesa di una vera semplificazione

L’attuale normativa sembra perlopiù ispirata alla repressione dello spirito di iniziativa privata, con un condivisibile ma sproporzionato accanimento per quella piccola furbizia a cui nei secoli ci ha abituato la sopravvivenza; scopo necessario ma di basso profilo, che schiaccia l’orizzonte del fare, mettendo in secondo piano, se non impedendo, obiettivi decisamente più strategici.

La preoccupazione - se non l’ossessione – di reprimere i comportamenti potenzialmente lesivi del pubblico decoro e del pubblico interesse ha reso gli abitanti non più tali: alla passione, amore, consapevolezza si è sostituita la norma; una norma già perdente in partenza, facilmente aggirabile dai veri malfattori e punitiva nei confronti di chi, in buona sostanza, vorrebbe solo prendersi cura dei propri spazi di vita.

Franco La Tecla si esprime in termini di vera e propria criminalizzazione di ogni intervento creativo dei cittadini all’esterno e a volte perfino all’interno delle loro abitazioni, fino a cancellare ogni abilità, memoria e spirito d’iniziativa.

La negatività di una norma rigida e ridondante si esprime in effetti a livello sociale, perché deprime - quando non inibisce – non solo l’iniziativa ma anche il processo di coinvolgimento a una maggiore consapevolezza degli effetti che le singole trasformazioni hanno sul territorio, norma quindi intesa prioritariamente come regola e non come veicolo di una cultura del comportamento.

Ma una norma, per essere efficace, deve produrre prioritariamente cultura, essere quindi propositiva – diversamente produrrà molta burocrazia e pochi avvilenti risultati. Occorre che una norma veicoli cultura, perché nessuna norma potrà sostituirsi – nel momento del fare - alle coscienze dei singoli attori. Il rispetto delle regole è un corollario – necessario – ma non l’obiettivo, probabilmente superabile mediante

una maggiore attività di controllo sul territorio (e forse una minore attività di scrivania).

Rigenerazione urbana e nuove prospettive L’obiettivo di uno sviluppo sostenibile e di una politica di rigenerazione può essere favorito da una norma aperta, concepita come atto di indirizzo e non come rigido balzello di regole non modificabili e spesso superate al momento stesso della loro approvazione. Un effettivo e corale intervento di riqualificazione del costruito dovrebbe essere accompagnato e indirizzato secondo nuovi strumenti normativi: strumenti di incentivazione degli interventi con profilo di eccellenza e sostenibilità, con premialità crescenti – evitando meccanismi che deprimano l’iniziativa di qualità e, non volendo, consolidino il processo di impoverimento e degrado delle nostre città.

Diversamente si rischia – e come in effetti avviene - di elaborare unicamente burocrazia; siamo sopraffatti dalla burocrazia perché abbiamo perso capacità di visione e quel sano sentimento di fiducia che ha sempre accompagnato le più feconde stagioni dell’Umanità. La burocrazia è il frutto avvelenato di una mentalità per la quale alla capacità di giudizio ed alla consapevolezza critica sono da preferire le regole, in un sostanziale appiattimento di sensibilità e scelte etiche. E la regola nasce quando manca la vita – osservava l’arch. Leonardo Ricci - aggiungendo che giusto sarebbe un “piano creatore” della città, e non “regolatore”.

Una norma creatrice, allora, che affondi le proprie radici nei valori fondanti la nostra plurimillenaria cultura del costruito e del paesaggio, cercando di capire cosa abbia generato – non semplicemente consentito – i nostri siti Unesco. Risulta così impellente la costruzione di una nuova e consapevole visione complessiva che sappia raccogliere in un unico disegno le molteplici problematicità del fare e rifare città e paesaggi – dove valori come sostenibilità, salubrità, inclusività, sicurezza, equità sono presupposti e non obiettivi - restituendo in un quadro strategico esauriente un’idea di convivenza civile e di città ri-umanizzata.

Silvia Nanni Architetto

Gestione e organizzazione del cantiere

I vantaggi del noleggio per l’impresa di costruzioni

Avv. Lorenzo Perino A partire dai primi anni 2000 il noleggio di macchinari e attrezzature di lavoro ha avuto nel nostro Paese un incremento notevole, passando da pratica residuale ad abitudine e risorsa per tutte le imprese di costruzioni. Prima di questo sviluppo le imprese preferivano possedere direttamente i propri macchinari ed era considerato quasi un vanto avere un parco mezzi di grandi dimensioni. Poi le diverse crisi economiche che si sono succedute nel corso degli ultimi decenni hanno fatto aprire gli occhi alle imprese, che si sono rivolte sempre di più ai noleggiatori, favorendo lo sviluppo di realtà di notevoli dimensioni e, soprattutto negli ultimi 10 anni, l’ingresso in Italia di multinazionali del noleggio.

Vantaggi economici e operativi

La notevole crescita che il noleggio di macchinari ha avuto è stata generata da una molteplicità di fattori ma soprattutto dalla caratteristica della flessibilità che ben si adatta alle esigenze organizzative e produttive delle imprese di costruzioni. Innanzitutto, chi ricorre al noleggio gode di vantaggi di tipo economico, non dovendo immobilizzare grandi quantità di capitali nell’acquisto di macchinari. Questa flessibilità permette alle imprese di modulare gli investimenti e adattare il proprio parco macchine ai picchi di lavoro. In caso di necessità il noleggiatore professionale supporterà l’impresa di costruzioni fornendo più macchinari in corrispondenza dell’apertura di nuovi cantieri e ne ritirerà altri a fine lavori. Questa caratteristica attiene anche alla varietà di macchinari che l’impresa edile può avere a sua disposizione per le diverse tipologie di lavorazioni che deve realizzare. La tecnologia oggi rende disponibili sul mercato una quantità enorme di macchinari diversi, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza: per esempio, nel caso di lavori in altezza il noleggiatore potrà offrire una gamma infinita di piattaforme aeree con caratteristiche anche molto diverse. Verticali per allestimenti interni, articolate semoventi fuoristrada per attività in cantiere sullo sterrato, autocarrate di grandi dimensioni per manutenzioni fino ad oltre 100 metri dal suolo o sottoponte per manutenzioni di viadotti in calcestruzzo, solo per citarne alcune. Pensare di avere nel proprio parco macchine tutte queste tipologie di attrezzature oggi sarebbe del tutto impensabile.

Sicurezza

Forse però l’aspetto più rilevante riguarda i vantaggi che

l’impresa di costruzioni può ottenere in termini di salute e sicurezza dei propri lavoratori. La normativa obbligatoria in vigore in Italia obbliga il datore di lavoro a una serie di adempimenti infinita per garantire l’utilizzo sicuro dei propri macchinari. Ricorrere allo strumento del noleggio gli consente di avere sempre a disposizione macchinari nuovi, a norma dal punto di vista costruttivo e perfettamente manutenuti e verificati a cura del noleggiatore professionale. Diversamente l’impresa dovrebbe destinare risorse al controllo, alla manutenzione e all’assistenza dei macchinari, oltre che adempiere a tutti gli obblighi burocratici che la legge impone: messa in servizio, verifiche periodiche e verifiche straordinarie, attività che assorbono personale e generano costi non irrilevanti. I noleggiatori professionali offrono macchine più moderne e meno usurate perché hanno dei cicli di sostituzione brevi, oltre a provvedere a controlli quotidiani e manutenzioni effettuate da personale altamente specializzato. Oltre a questo, il personale che prende a noleggio un macchinario può beneficiare dell’attività di familiarizzazione specifica che il noleggiatore professionale fornisce, illustrando le caratteristiche tecniche proprio del macchinario che sarà utilizzato in cantiere, contribuendo in modo decisivo alla prevenzione degli infortuni per errato utilizzo. Sapere esattamente il funzionamento dei comandi e dei dispositivi di emergenza di una macchina aiuta il lavoratore a prendere decisioni giuste nel suo utilizzo e rende il lavoro da svolgere più efficiente e veloce.

Sostenibilità

Da ultimo si sente sempre di più parlare di sostenibilità e di “cantiere green” e il noleggio è senza dubbio uno strumento che opera in questa direzione. Infatti, avere macchinari sempre più recenti e in linea con le più restrittive direttive sull’inquinamento consente di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. Inoltre, il noleggio offre sempre di più veicoli, macchinari e attrezzature ad alimentazione elettrica o ibrida, strumenti di lavoro che magari le imprese farebbero più fatica ad acquistare in proprietà e a gestire correttamente e in modo efficiente. I vantaggi del noleggio sono quindi moltissimi e i margini per lo sviluppo del mercato, rispetto a quello che già avviene in altri Paesi europei, è ancora ampio. Questo non può che lasciare presagire un futuro roseo del noleggio in edilizia ancora per un certo numero di anni a venire.

YouBuild DOSSIER TOP 100 STUDI DI INGEGNERIA

Un giro d’affari complessivo pari a poco meno di 4,7 miliardi di euro, in crescita del 13,4% sull’anno precedente e del 29,1% sul 2021, quando gli stessi cento studi fatturavano complessivamente 3,6 miliardi di euro.

Studi di ingeneria

Il business VOLA SULLE ALI DEL PNRR

Affari in crescita soprattutto per gli studi di minore dimensione, che presentano un incremento triplo rispetto a quella dei big non solo per fatturato, ma anche per la capacità di produrre profitti. La vera sfida, però, sarà affrontare la competizione internazionale

a cura del Centro Studi YouTrade

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Studi di ingeneria

VARIAZIONE % DEL FATTURATO PER CLASSI DIMENSIONALI DELLA

TOP 100 DEGLI STUDI DI INGEGNERIA. ANNO 2023 SU 2022

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

VARIAZIONE % DEL FATTURATO A CONFRONTO CON GLI UTILI IN % SUL FATTURATO PER CLASSI DIMENSIONALI

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

TOP 10 DELLE SOCIETÀ DI INGEGNERIA IN ITALIA PER INCREMENTO DI FATTURATO 2023/2022

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

SOLOPER

IL CRUSCOTTO ECONOMICO DELLE SOCIETÀ DI INGEGNERIA

Variazioni percentuali delle dinamiche economiche tra il 2022 e il 2023

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Margine operativo lordo in % sul val. prod.

Utili netti in % sul fatturato

> 30 M €

< 30 M €

TOP 10 DELLE SOCIETÀ DI INGEGNERIA IN ITALIA

PER PERCENTUALE DI UTILI SUL FATTURATO 2023

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su analisi dei bilanci delle aziende del settore

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SOCIETÀ

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Valori espressi in milioni di euro

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Valori espressi in milioni di euro

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Studi di ingeneria

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Valori espressi in milioni di euro

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Roma | Ricostruzione residenziale e direzionale

Porta dei Leoni RIQUALIFICAZIONE URBANA CONTEMPORANEA

L’edificio romano combina innovazione e sostenibilità con un design moderno. Situato all’ingresso di Trastevere, integra residenze di qualità e servizi, diventando simbolo di rigenerazione urbana e funzionalità in una posizione strategica nella capitale

Valentina Puglisi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano

Porta dei Leoni in Rome blends innovation and sustainability with a modern design. Located at Trastevere’s entrance, it integrates quality residences and services, standing as a symbol of urban regeneration and functionality in a strategic position in the city

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è

Porta dei Leoni
un edificio a destinazione residenziale, commerciale e terziaria

IL COMMENTO

Direttore

SOLO

La corte interna

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A

La facciata dell’edificio al termine dei lavori.
sinistra, la hall d'ingresso dell’edificio terminata

INTEGRITY TEST

SOLO

Il cantiere di Porta dei Leoni nel Rione di Trastevere

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Demolizione della copertura Sotto, demolizione dell’edificio

Realizzazione dei pali di fondazione integrativi a quelli esistenti

Realizzazione dei pilastri sacrificali, posizionati nella parte eccedente a quella strettamente necessaria al palo di fondazione.

Sopra, realizzazione dello scavo

Realizzazione della soletta di contrasto al piano terra Sotto, realizzazione della soletta di contrasto al primo piano interrato

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Realizzazione della platea al centro del lotto, spessore di un metro

Realizzazione dei puntellamenti con puntoni idraulici telescopici che poggiano sulla platea di fondazione al centro del lotto

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Energia senza compromessi

Tecnologia e fascino con l’autentico Cotto di Possagno

E-coppo è un coppo fotovoltaico brevettato da Cotto Possagno per produrre energia solare mantenendo inalterato l’aspetto estetico e la funzionalità della copertura in cotto.

Realizzazione del solaio a piastra come fondo cassero

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PANNELLI SINIAT AQUABOARD

Messa in opera dei solai predalles a travetti bidirezionali con comportamento a piastra, caratterizzati da una lastra inferiore in calcestruzzo come fondo cassero

Realizzazione dell’involucro con blocchi in Poroton preisolato Superpor Fullblock e realizzazione dei tamponamenti con un intonaco scanalato

SOLO

Montaggio di un infisso in p vc su monoblocco dotato di tapparella in p vc pesante

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Dettaglio del sistema di ancoraggio dei pannelli in fibra di cemento rinforzato

La controparete esterna ultimata e in fase di realizzazione

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LA SCHEDA

Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in pochi anni uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni, in modo particolare di progettisti e costruttori edili. YouBuild – Progettare e Costruire Sostenibile, racconta i grandi processi che stanno attraversando il XXI Secolo e come impattano sulle Costruzioni mutandone il Dna lungo l’intera filiera produttiva. Insieme alla Sostenibilità, un altro grande driver di trasformazione è rappresentato dalla Digitalizzazione del mondo del lavoro e con esso dei processi organizzativi e della produzione. L’era digitale è senza dubbio più efficiente ma non è priva di insidie. La rivista ha cadenza bimestrale e si avvale della direzione editoriale di Livia Randaccio e della direzione scientifica del prof. Emanuele Naboni La cultura del progetto e della costruzione sostenibile viene fotografata nel suo divenire quotidiano attraverso le linee guida normative, associative e realizzative dell’ambiente costruito Con l’ambizione di dare un contributo fattivo affinchè il “carbon thinking” possa diventare il paradigma dominante del settore. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

Bergamo | Autorimesse interrate Via Porta Dipinta

Restauro e valorizzazione IN AREA ARCHEOLOGICA PALAZZO CALEPIO-MARENZI

Il progetto valorizza il patrimonio storico e archeologico, integrando nuovi servizi per la città. L’intervento include un parcheggio interrato, la rifunzionalizzazione di spazi storici e il recupero di reperti, tra cui una cisterna romana. La terrazza verde offrirà una vista panoramica, unendo modernità e tradizione

IL COMMENTO

dei progettisti

Balbo Architecture&Urban Planning

Valentina Puglisi, Dipartimento Abc, Politecnico di Milano

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Render dell’intervento 4 (protezione montauto per l’accesso alle autorimesse interrate) e dell’intervento 5 (accesso alla cisterna romana)

Da sinistra, render dell’intervento 3: cancello pedonale in ferro battuto per l’accesso ai locali ipogei; render dell’intervento 5 (cancello pedonale in ferro battuto quale accesso alla cisterna romana) e dell’intervento 6 (scala con parapetti e gradini in lamiera nera)

Bergamo | Autorimesse interrate Via Porta Dipinta

IL COMMENTO di Giorgio Vitali, Artes

SOLO

Sistemi di risanamento dall’umidità

Bergamo | Autorimesse interrate Via Porta Dipinta

Planimetria generale con individuazione degli interventi. Sotto, vista d’insieme verso valle con indicazione dell’intervento 3 e 6

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Proget to STUDIO BALBO Ar chitettura & Urbanistica Via Verdi 12 24121 Bergamo ITALY tel 035.214.161

E mail: info@studioassociatobalbo.it

web site: www.studiobalboarchitettura.it

Consulenza e ricerca storica

Doti. Francesco Macario

Borgo di Terzo (Bg) Via S.Maria Assunta 1

Committente

SEVENTEEN SRL Via T.Tasso SO Bergamo P.IVA-CF:03437900164

Oggetto

VARIANTE 2 AL PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO RESTAURO E VALORIZZAZIONE DI AREA ARCHEOLOGICA DEL PALAZZO CALEPIO-MARENZI

RIFUNZIONALIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI AUTORIMESSE INTERRATE Via Porta Dipinta N.64-2019 PROT. GEN. E0 296495

Tavola PLANIMETRIA GENERALE 1:200 FRONTE SU VIA PORTA DIPINTA 1 :200 SEZ ONE C-C 1 :200

INTERVENTI DA REALIZZARE: 1-PERCORSO PEDONALE da non realizzare

2-FORMAZIONE DI NUOVO PERCORSO PEDONALE

3-CANCELLO PEDONALE per accesso locali ipoge

4-PROTEZIONE MONTAUTO per accesso autorimesse interrate

5-CANCELLO PEDONALE per accesso Cisterna Romana

6-SCALA IN LAMIERA per accesso Cisterna Romana Codice 444

Tavola

88 vista di insieme

Scala verso valle

fs

Data GENNAIO 2025

Aggiornamenti

Vista e sezione dell’autorimessa

Bergamo | Autorimesse interrate Via Porta Dipinta

Dall’alto, render dell’ingresso all’autorimessa e render del ristorante ricavato nei locali ipogei dell’ex Palazzo Marenzi

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Realizzazione della terrazza panoramica

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C01-TuboD244,5x5 Strutturadicontrastoprovvisoriain acciaioaquota-3,10m

C02-TuboD323,9x6

Dall'alto, paratie di sostegno e opere di scavo e micropali in acciaio trivellati per la formazione di una paratia di sostegno dei fronti di scavo lungo il perimetro del lotto

Bergamo | Autorimesse interrate Via Porta Dipinta

Realizzazione del solaio di copertura del primo piano interrato (spessore 40 cm) e dei solai sottostanti (spessore 25 cm)

TECNICA TOP-DOWN

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Vista zenitale dell’area d'intervento

Foro realizzato nei solai di dimensione 6x5 metri
Realizzazione dei muri perimetrali tra il primo e il secondo interrato, spessore 40 cm

SISTEMA PENETRON

Progetto 3D per la realizzazione della copertura della cisterna costituita da travi in acciaio e lamiera

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Immagine al microscopio Magnification: X100.0 della cristallizzazione in una fessura del calcestruzzo.
grecata
Realizzazione della copertura della cisterna romana mediante un solaio collaborante in cemento e acciaio, composto da travi Hea 400 e da una lamiera grecata

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Elemento in ferro integrato nella struttura della copertura della cisterna, caratterizzato da una forma curva e degli intagli geometrici che ricreano visivamente l’aspetto originario della copertura della vasca

Bergamo | Autorimesse interrate Via Porta Dipinta

Progetto 3D del recupero dei locali ipogei che ha previsto la realizzazione di volte in acciaio integrate alle preesistenze in pietra

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Dettaglio delle volte in lamiera di ferro naturale da 4 millimetri, lasciate a vista, che si adattano alle geometrie irregolari delle strutture in pietra

LA SCHEDA

Progettazione 3D e realizzazione della scala in ferro dell’autorimessa

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I NUMERI

Pompa allungata per la gettata del calcestruzzo sulla sinistra; escavatore munito di pala per la movimentazione del materiale di scarto al centro; gru Raimondi Mrt 159 di altezza 35 metri con braccio di 50 metri a destra

I FORNITORI

Cittadella dell’accoglienza L’ARCHITETTURA PER UNA NUOVA QUALITÀ DELLA CURA

Il centro sociosanitario integrato, progettato da Euro Project Engineering Consulting srl in collaborazione con Cino Zucchi Architetti, riqualifica l’area dell’ex ospedale di Riva del Garda in una moderna Cittadella dell’accoglienza: un intervento da cui emerge una visione olistica della salute e del benessere, che pone al centro la persona

The integrated socio-health center, designed by Euro Project Engineering Consulting in collaboration with Cino Zucchi Architetti, redevelops the area of the former Riva del Garda hospital into a modern Hospitality Citadel: a project that reflects a holistic vision of health and well-being, placing the individual at its core

Luisa Castiglioni

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La Cittadella dell’accoglienza, a lavori ultimati, ripresa dal drone

Riva del Garda |

IL COMMENTO

di Antonio Bramante, direttore dei lavori di Euro Project Consulting

SOLO

Sezione

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Dettagli dei prospetti esterni

Riva del Garda | Edilizia sociosanitaria

UNA PROGETTAZIONE INTEGRATA E DIGITALE

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Dettagli dei prospetti esterni
Interni

Riva del Garda | Edilizia sociosanitaria

L’area di cantiere vista dal drone. Sotto, la facciata storica

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Scavi e strutture

Riva del Garda | Edilizia sociosanitaria

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Ingresso, esterno e interno

LA SCHEDA

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Corte
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FORNITORI

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IL PROGETTO IN NUMERI

Interni

Pianificazione della sicurezza | Il ruolo della progettazione

Tecniche costruttive E RIDUZIONE DEL RISCHIO IN CANTIERE

La pianificazione della sicurezza in cantiere dipende dalle scelte progettuali, che influenzano l’organizzazione del lavoro e la gestione dei rischi. Tecniche costruttive, materiali e soluzioni architettoniche riducono l’esposizione ai pericoli, garantendo condizioni operative migliori per i lavoratori

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Cipriano Bortolato

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Biennale Architettura
Venezia 2016 | Padiglione polonia | ©ArchiLovers

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Brock Commons | The University of British Columbia, Brock Commons Tallwood House, 2017

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEI MATERIALI EDILI

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Pianificazione

The New Tamedia Building by Shigeru Ban Zurich, Switzerland | ©ArchDaily

SISTEMI COSTRUTTIVI A SECCO

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Tecla, habitat stampato in 3D | ©Wasp e Mario Cucinella Architects

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Lastra metallica modulare da copertura

Risolvi con FibroGraf!

FibroGraf è la nuova lastra modulare da copertura in acciaio preverniciato di Fibrotubi che riprende i vantaggi dei tetti aggraffati. Il sistema, grazie al fissaggio nascosto e ai profili a bordo ripiegato, crea una giunzione impermeabile e una tenuta perfetta della copertura.

Vantaggi:

• Impermeabile anche con precipitazioni abbondanti;

• Economicità del sistema modulare;

• Copertura leggera;

• Integrità del colore garantita;

• Design moderno ed elegante.

La roadmap dei costruttori

PER IMPLEMENTARE

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Ance sta studiando il ruolo dell’IA nel settore edilizio, e ne sottolinea il potenziale per produttività, sicurezza e sostenibilità. Il documento conclusivo della Camera accoglie proposte su formazione, incentivi per Pmi e Dpi intelligenti

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Rebecca Alberti

Il ruolo della digitalizzazione in edilizia

IL COMMENTO

Federica Brancaccio | Presidente Ance

SOLOPER

IL COMMENTO

Massimo Angelo Deldossi | Vicepresidente Ance

L’industria delle costruzioni spende in IT meno di qualsiasi altro settore industriale Fonte: Ance

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Accessibilità dell’Intelligenza Artificiale a tutti | Fonte: Ance

Il ruolo della digitalizzazione in edilizia

Le aziende che implementano correttamente l’IA e l’automazione stanno già ottenendo prestazioni superiori e sono destinate a catturare la maggior parte del valore economico in futuro

Fonte: Ance

Su un totale di $ 4400 mld, l’Intelligenza Artificiale può avere un impatto di $ 90-150 mld nel settore delle costruzioni

Fonte: Ance

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L’individuazione dei casi d’uso più utili alle imprese è avvenuta lungo tutta la catena del valore delle attività

Fonte: Ance

Un punto di riferimento NELLA GESTIONE DELLE ACQUE

La ricerca e sviluppo di Starplast ha rivoluzionato il trattamento delle acque reflue, con soluzioni avanzate che uniscono efficienza, durabilità e sostenibilità.

L’azienda investe in processi a basso impatto ambientale, riducendo le emissioni e promuovendo l’economia circolare

Nel panorama industriale della gestione delle acque reflue, la necessità di soluzioni innovative e sostenibili è diventata sempre più cruciale. Starplast, azienda leader nel settore, si distingue per lo sviluppo di prodotti ad alta tecnologia destinati al trattamento e alla gestione delle acque reflue, offrendo soluzioni avanzate che combinano efficienza, durabilità e rispetto per l’ambiente. Grazie a un approccio fondato sulla ricerca e sviluppo, Starplast ha saputo evolversi nel tempo, adattandosi con successo a norme sempre più stringenti e alle crescenti esigenze di progettisti e imprese di costruzione. L’azienda si distingue per l’offerta di soluzioni integrate e complete, in grado di garantire efficienza e durabilità degli impianti nel tempo, senza trascurare la semplicità di movimentazione e posa, aspetti particolarmente apprezzati dalle imprese esecutrici.

TECNOLOGIE AVANZATE

PER IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE

Starplast progetta e produce sistemi per il contenimento e il trattamento delle acque, con geometrie specifiche, sviluppate appositamente per ogni manufatto, impiegando polimeri altamente performanti. Ogni componente è

accuratamente selezionato per garantire elevati standard di qualità e affidabilità nel tempo. Rispetto alle soluzioni tradizionali in calcestruzzo o metallo, questi sistemi offrono vantaggi significativi in termini di resistenza chimica, leggerezza e facilità d’installazione. Inoltre, la loro capacità di resistere agli agenti atmosferici e ai contaminanti presenti nelle acque reflue li rende particolarmente adatti per applicazioni in ambienti critici.

Un altro aspetto da non sottovalutare di Starplast è la capacità di garantire continuità nelle forniture anche attraverso un servizio di post-vendita celere ed efficiente, elemento fondamentale per assicurare la durabilità degli impianti nel tempo e, soprattutto, significativo per favorire aggiornamenti continui nei processi di miglioramento dei manufatti.

SOSTENIBILITÀ

E APPROCCIO

ALLA GREEN ECONOMY

La missione di Starplast non si limita alla fornitura di prodotti tecnologicamente avanzati, ma si estende a un approccio integrato alla sostenibilità. L’azienda investe continuamente in processi di produzione a basso impatto ambientale, garantendo materiali riciclabili e adottando metodologie volte a ridurre le emissioni di CO₂. Que-

Livia Randaccio

sto impegno verso la green economy consente di offrire soluzioni efficaci per la gestione delle risorse idriche, minimizzando l’impatto ecologico delle infrastrutture e promuovendo un ciclo virtuoso nella depurazione delle acque. Attraverso una rete consolidata di partner e collaborazioni con enti di ricerca, Starplast continua a innovare, sviluppando sistemi in grado di migliorare l’efficacia del trattamento delle acque reflue, ottimizzando i costi operativi e prolungando la vita utile delle installazioni.

Di seguito, approfondiamo le tecnologie impiegate da Starplast e analizziamo i risultati ottenuti nei progetti realizzati, mettendo in evidenza i benefici concreti che i

suoi prodotti e sistemi apportano al settore della depurazione e del riciclo delle acque.

SOLUZIONI PER LA GESTIONE

DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Grazie a un approccio basato su innovazione, sostenibilità ed efficienza tecnologica, Starplast si posiziona come punto di riferimento nella gestione del rischio idrogeologico. Le soluzioni offerte permettono di proteggere le infrastrutture, preservare l’ambiente e garantire una migliore gestione delle risorse idriche. Il rischio idrogeologico rappresenta una delle maggiori

PIERLUIGI DELL’ONTE | RESP. UFFICIO TECNICOCOMMERCIALE

Innovazione e crescita. Ecco il ruolo chiave dell’azienda nel mercato delle acque reflue, grazie a una strategia integrata basata su innovazione tecnologica, sostenibilità ed espansione internazionale. E per il futuro l’azienda guarda all’economia circolare e alla digitalizzazione delle reti idriche

Quali sono stati i principali fattori che hanno contribuito al successo di Starplast nel mercato delle acque reflue e del rischio idrogeologico?

In sintesi, il successo di Starplast nel mercato delle acque reflue e del rischio idrogeologico è il risultato di una strategia integrata che combina innovazione tecnologica, progettazione rivolta alle specifiche del cliente in conformità alle normative vigenti e impegno continuo alla sostenibilità ambientale.

Quali innovazioni tecnologiche o di prodotto hanno permesso a Starplast di distinguersi dai concorrenti?

Nel corso degli anni Starplast ha sempre investito in innovazione. Offriamo soluzioni avanzate e sostenibili per il trattamento e il recupero delle acque, rispondendo alle esigenze di efficienza, risparmio e rispetto ambientale come i sistemi di recupero delle acque meteoriche e grigie (BioBlu e BioGrigio) e sistemi di trattamento spinto delle acque reflue domestiche con i nuovi prodotti a tecnologia S B r con abbattimenti del B od 5 al 98.7%.

In che modo Starplast ha affrontato le sfide legate alla sostenibilità e alla gestione delle acque reflue?

Attraverso l’adozione di tecnologie innovative e il conseguimento di certificazioni ambientali, oltre a iniziative di sensibilizzazione ed espansione strategica come l’ape itinerante e incontri formativi nelle scuole di diversi gradi.

Quali sono stati i risultati più significativi raggiunti da Starplast in termini di crescita e impatto nel settore delle acque reflue?

I notevoli risultati raggiunti in termini di crescita e impatto nel settore delle acque reflue, sono frutto del consolidamento della nostra posizione di leadership nell’innovazione, con la collaborazione di Enti Tecnici, Università e grandi studi di progettazione, oltre all’espansione internazionale realizzata anche attraverso la partecipazione a fiere internazionali del settore e convegni tecnici.

Quali sono le prospettive future di Starplast per continuare a innovare e crescere in questo mercato?

Porteremo le nostre linee di produzione verso l’impiego sempre

più spinto di materiali riciclati post-consumo ( P cr ), per la realizzazione dei nostri impianti. Questa scelta riduce l’impatto ambientale e promuove l’economia circolare e i prodotti saranno sempre più conformi ai requisiti c am Oltre il mercato nazionale, dove Starplast è pronta a estendere la competizione?

Starplast si sta muovendo in modo strategico per affrontare mercati dove la transizione ecologica, l’economia circolare e la digitalizzazione delle reti idriche rappresentano priorità politiche e industriali.

LE ULTIME INNOVAZIONI STARPLAST

inPluvio CELLE DRENANTI PER LA GESTIONE DELLE ACQUE

PIOVANE

I cambiamenti climatici sempre più estremi e la crescente cementificazione del suolo hanno messo in crisi le reti di smaltimento delle acque piovane. Per rispondere a queste criticità, Starplast ha sviluppato inPluvio, un sistema innovativo ed efficace, progettato per contenere e gestire grandi volumi d’acqua piovana in modo controllato, contribuendo a prevenire allagamenti urbani e a ridurre il carico sui corsi d’acqua. Consente l’accumulo temporaneo delle acque senza sottrarre spazio in superficie. Ideale per contesti urbani e industriali, rispetta i principi di invarianza idraulica e idrologica e permette di mantenere piena fruibilità del terreno sovrastante.

TECNOLOGIA SBR PER IL TRATTAMENTO DEI REFLUI

Lo scarico dei reflui lontano da reti fognarie deve essere conforme a quanto disposto dalle normative di settore (dlgs 152/06 e smi). Starplast propone due soluzioni basate sulla tecnologia S B r (Sequencing Batch Reactor), un trattamento biologico a fanghi attivi con biomassa sospesa. Questo processo sequenziale rende

SERBATOIO MAXI 60000

il refluo idoneo allo scarico su suolo o al suo riutilizzo per usi non potabili. Tutto avviene in un’unica vasca, con alti rendimenti depurativi (fino al 98,7%) e nel rispetto delle norme. Applicazioni: ideali per il trattamento di scarichi civili in contesti senza fognatura pubblica, come abitazioni isolate, case sparse, agriturismi, B&B, campeggi e piccole comunità.

PER LO STOCCAGGIO IDRICO SICURO ED EFFICIENTE

I serbatoi Starplast in Pe rappresentano una soluzione versatile e affidabile per lo stoccaggio di liquidi, compatibili con il materiale. Sono ideali sia per il recupero e stoccaggio di acque piovane, che per l’acqua potabile, grazie alla sicurezza e alla qualità dei materiali impiegati. Le applicazioni includono: accumulo e riserva idrica potabile, riserva idrica antincendio, laminazione per il controllo del deflusso in aree sensibili e impianti per la gestione delle acque meteoriche. Possono altresì essere impiegati in impianti di trattamento biologici. Una tecnologia modulare ed efficiente per una gestione sostenibile dell’acqua.

L’ECCELLENZA STARPLAST IN CANTIERE

inPluvio CELLE DRENANTI | A TURATE E MODUGNO

L’impianto di celle inPluvio con rivestimento in geotessuto e geomembrana è progettato per trattenere e riutilizzare l’acqua piovana, riducendo sprechi e sovraccarichi fognari. Il problema che risolve è duplice: da un lato la crescente impermeabilizzazione dei suoli urbani che causa allagamenti e perdita d’acqua, dall’altro la necessità di approvvigionamento sostenibile per usi non potabili. Le celle, costituite da moduli plastici ad alta resistenza (fino 400 kN/m²), vengono interrate e ricoperte da geotessuto filtrante per un drenaggio delle acque nel terreno, per la restituzione ai corpi recettori in maniera controllata. Nel caso di accumulo delle acque vengono ricoperte sia con geotessuto che con geomembrana impermeabile, che impedisce la dispersione dell’acqua nel terreno. In questo modo, l’acqua raccolta resta confinata e può essere riutilizzata per irrigazione, lavaggi o usi industriali. Questo sistema è scelto per la sua efficienza idrica, la facilità di installazione e il basso impatto ambientale.

SBR SEQUENCING BATCH REACTOR |

A TOLMEZZO

L’impianto SBR (Sequencing Batch Reactor) è una soluzione compatta ed efficiente (riduzioni del carico inquinante Bod fino al 98,7%) per la depurazione delle acque reflue domestiche, ideale per contesti residenziali. Grazie al processo aerobico a ossidazione totale, garantisce la completa assenza di cattivi odori, eliminando fenomeni di setticità e rendendolo adatto anche a installazioni in prossimità delle abitazioni. Una delle sue principali caratteristiche è la bassa produzione di fanghi: il particolare dimensionamento dell’impianto consente di ridurre al minimo gli spurghi, limitandoli a uno solo all’anno, con evidenti vantaggi in termini di gestione e di costi operativi. L’intero processo avviene all’interno di un’unica vasca, semplificando notevolmente la posa in opera, accelerando i tempi di installazione e riducendo le opere di cantiere. Inoltre, l’uso di una sola vasca rende il sistema facilmente trasportabile, con un notevole risparmio anche sui costi logistici.

acque

Sistema di drenaggio acque di prima pioggia da 600m 3 | Cantiere a Turate, in provincia di Como Sotto, recupero acque piovane per uso industriale, 400 m 3 | Cantiere a Modugno, in provincia di Bari
Trattamento
reflue provenienti da struttura ricettiva, impianto di 36mila litri | Cantiere a Tolmezzo, in provincia di Udine

SERBATOIO SEI MX 60000 | A SCIALE DEGLI ZINGARI

Starplast presenta il nuovo serbatoio SEI MX 60.000: una soluzione innovativa da 60.000 litri, progettata per offrire la massima capienza in un unico corpo, mantenendo alti standard di qualità e resistenza. Grazie alla sua forma a parallelepipedo con angoli arrotondati, il serbatoio sfrutta al massimo il volume disponibile in un autoarticolato, risultando trasportabile con un solo camion e riducendo sensibilmente i costi logistici. La struttura integra un sistema di saldatura modulare brevettato che garantisce tenuta idraulica e resistenza meccanica. Rinforzi angolari appositamente ingegnerizzati aumentano ulteriormente la solidità. È possibile integrare tubazioni di grandi dimensioni (fino a Ø 630 mm), ampliando la versatilità d’uso. Il SEI MX 60.000 ha una capienza utile di 62.000 litri e può essere ampliato ulteriormente tramite saldatura in cantiere.

sfide per la sicurezza del territorio e delle infrastrutture. L’aumento di eventi meteorologici estremi, l’urbanizzazione intensiva e la fragilità del suolo impongono soluzioni avanzate per la mitigazione dei rischi di alluvioni, erosione e instabilità del terreno. Starplast, leader nella produzione di sistemi per la gestione delle acque, ha sviluppato tecnologie innovative per affrontare queste criticità, contribuendo a migliorare la sicurezza ambientale e infrastrutturale.

SISTEMI DI DRENAGGIO E CONTENIMENTO

Uno degli aspetti chiave nella gestione del rischio idrogeologico è il controllo delle acque meteoriche, il loro trattamento e il successivo corretto smaltimento anche in termini di controllo delle portate. Starplast progetta, produce e commercializza serbatoi di accumulo e sistemi di drenaggio che permettono di gestire in modo efficace grandi volumi d’acqua, evitando fenomeni di ristagno ed erosione del suolo, come:

bacini di laminazione: strutture modulari in polimeri rinforzati che permettono di raccogliere e regolare il deflusso delle acque piovane, riducendo l’impatto delle precipitazioni intense; sistemi di drenaggio: sistemi che favoriscono la corretta infiltrazione dell’acqua piovana sul terreno a seguito dell’impermeabilizzazione dovuta alle nuove costruzioni assieme ad un eventuale riutilizzo dell’acqua, contribuendo alla sostenibilità ambientale.

TECNOLOGIE PER IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE

Il rischio idrogeologico spesso si associa alla contaminazione delle acque. Starplast ha sviluppato filtri e separatori ad alte prestazioni di Classe 1 secondo Uni 858, che consentono di depurare le acque prima della loro reimmissione nell’ambiente. Si tratta di sistemi di trattamento avanzato, ovvero, dispositivi in grado di eliminare sedimenti e contaminanti dalle acque meteoriche e reflue.

Serbatoio di accumulo acque a Sciale degli Zingari, in provincia di Foggia

Quell’equilibrio TRA PROTEZIONE

ED EFFICIENZA DELL'EDIFICIO

Il tetto è la protezione primaria di ogni edificio, garantendo sicurezza e comfort. Le coperture, esposte agli agenti atmosferici, devono combinare resistenza ed efficienza energetica. Dai tetti inclinati ai tetti verdi, l’innovazione punta su durabilità, isolamento e valorizzazione estetica

PERABBONATI

Matteo Cazzaniga

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AFFERRA OGNI OPPORTUNITÀ

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il nuovo presidio di sicurezza per solai soggetti a possibile sfondellamento

.it

QUANDO USARLO: Potenziali fenomeni sfondellamento solai

Caduta intonaci

Distacco copriferro

SUPPORTO PER I PROGETTISTI: Caratterizzazione meccanica delle reti

Campagna sperimentale sul sistema

Documentazione tecnica

Software per progettisti

SETTORI D’IMPIEGO: Opere Pubbliche

Edilizia Scolastica Ristrutturazioni

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Isolamento ventilato IN COPERTURA E COMFORT ABITATIVO

Lʼex municipio di Olginate, testimonianza dell’architettura lombarda di inizio Novecento, è stato restaurato per ospitare la segreteria didattica e la biblioteca. La ristrutturazione ha coinvolto la copertura, con materiali isolanti e ventilati, migliorando sicurezza, comfort abitativo e classe energetica

Liberato dalla sua funzione istituzionale, l'edificio che ospitava il Municipio di Olginate è stato individuato quale ideale sede della segreteria didattica dell'istituto comprensivo G. Carducci e della biblioteca scolastica e comunale, in virtù della disponibilità di spazi adeguati e della prossimità con l'istituto prospiciente.

ARCHITETTURA E VALORE STORICO

L’immobile è caratterizzato da una imponente simmetria che vede il corpo centrale di due piani fuori

Rebecca Alberti

terra ergersi fra le due ali laterali più basse, speculari fra loro. Afflitto negli anni da un progressivo degrado, il complesso costituisce una preziosa testimonianza dell’architettura lombarda di inizio Novecento e, come tale, tutelato dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio. Di particolare pregio sono le cornici decorative sulle finestre e i cornicioni di gronda in cemento decorativo che scandiscono le facciate, così come il frontone che torreggia sul fronte principale. Edificato a partire dal 1888, nel corso dell’ultimo secolo successivi interventi hanno ampliato e modificato la struttura originaria per venire incontro ad

adeguamenti funzionali, senza tuttavia stravolgerla nella sua identità architettonica.

CONDIZIONI DELLA COPERTURA

PRIMA DELLA RISTRUTTURAZIONE

La copertura della parte centrale, completamente rimaneggiata nel 1928, è costituita da un tetto a padiglione a quattro falde con orditura di travi in legno di abete e capriate angolari, le cui modifiche hanno visto il reimpiego del materiale ligneo presente e la sua integrazione con travi, staffe e puntelli di sostegno disposti in modo disomogeneo e privo di continuità strutturale. La co-

Il risultato, dopo i lavori, è una copertura perfettamente isolata e ventilata

Brianza Plastica

pertura delle ali laterali è caratterizzata da una struttura a doppia falda in laterocemento, frutto degli interventi di ristrutturazione degli anni ‘90, in migliore stato di conservazione.

RISTRUTTURAZIONE

DELLA COPERTURA

L’analisi dello stato di fatto aveva registrato nel manto

di copertura in tegole marsigliesi delle falde più alte e antiche, diversi punti di sfaldamento e rotture puntuali, che nel tempo avevano causato infiltrazioni d’acqua diffuse, fessurazioni e marcescenze delle travi, con conseguente perdita della capacità portante, anche dovuta alla loro sezione insufficiente e agli inefficaci irrigidimenti praticati nel 1928. L’intervento di ristrutturazione, progettato dall’arch. Sergio Bianchi dello Studio ASB di Carate Brianza, che ha riguardato l’intero immobile, ha previsto per la copertura il recupero degli elementi strutturali in buono stato di conservazione e la sostituzione invece di tutte le travature primarie e secondarie non più adeguate, con nuovi elementi in legno di abete.

NUOVA STRATIGRAFIA

E MATERIALI IMPIEGATI

Al fine di migliorare contestualmente anche l'efficienza energetica e il comfort abitativo dei locali sottotetto abitabili, è stata prevista la realizzazione di un pacchetto isolante ventilato, rivestito con tegole marsigliesi di recupero e nuove della stessa tipologia.

La nuova stratigrafia della copertura progettata dall'Arch. Bianchi è stata concepita per massimizzare il livello prestazionale dell'isolamento sia in fase invernale che estiva, data la nuova distribuzione degli spazi che vedono lo sfruttamento di tutta l'altezza dell'ultimo piano con realizzazione di un nuovo solaio soppalcato che darà luogo a un ampio spazio da destinare a sala let-

tura. Il pacchetto di copertura prevede la posa sull'assito ligneo di una membrana traspirante, su cui viene steso uno strato di isolamento in pannelli di fibra di legno che lavora in collaborazione con il sistema termoisolante ventilato Isotec XL di Brianza Plastica con anima in poliuretano espanso rigido, scelto nello spessore 100 mm con listello di ventilazione integrato. In variante migliorativa rispetto al progetto approvato, tale stratigrafia è stata successivamente prevista e applicata anche sulle coperture delle due ali con struttura in laterocemento.

DETTAGLI DI POSA

DEL SISTEMA DI ISOLAMENTO

Per la realizzazione dell’isolamento ventilato della copertura, il sistema Isotec XL è stato impiegato in abbinamento ai numerosi accessori di completamento forniti da Brianza Plastica. Grande cura è stata dedicata dall'impresa Legnotech, a cui sono stati affidati i lavori, alla posa del sistema eseguita a regola d’arte. Partendo dalla linea di gronda, i pannelli Isotec XL sono stati collocati per file successive e accostati sfruttando le battentature laterali, che assicurano aderenza all’incastro fra i pannelli e quindi la perfetta continuità dell'isolamento su tutta la superficie, eliminando il rischio di ponti termici.

I giunti fra i pannelli sono stati sigillati con la schiuma poliuretanica e con il nastro in alluminio butilico, per offrire, insieme alla superficie alluminata dei pannelli, una perfetta seconda impermeabilizzazione sottocopertura.

IMPERMEABILIZZAZIONE E VENTILAZIONE

All’apice della copertura e lungo i punti d’intersezione delle falde sono stati realizzati i colmi ventilati, impiegando le staffe per sottocolmo a sostegno dei listelli in legno, su cui poggiano a loro volta i sottocolmi ventilati. Il correntino metallico aerato integrato nel pannello Isotec XL ha un profilo progettato per assicurare una ventilazione pari a oltre 200 cm 2/m di gronda. I numerosi corpi emergenti presenti sulle varie falde e sul colmo – finestre, torrini di esalazione, camini e linea vita - sono stati opportunamente collegati al sistema isolante e sigillati. Infine sui correntini del sistema Isotec XL sono state posate in appoggio le tegole marsigliesi nuove e di recupero, senza necessità di ulteriori fissaggi.

EFFICIENZA ENERGETICA

E COMFORT ABITATIVO

Il risultato è una copertura perfettamente isolata, ventilata e impermeabilizzata, che consente di ottenere un elevato e piacevole comfort abitativo negli spazi dell’ultimo piano, comprendenti il sottotetto centrale ed i sottotetti delle ali laterali, adibiti a sale di lettura e consultazione della biblioteca didattica. L’intervento di ristrutturazione progettato ha consentito, oltre a restituire funzionalità, sicurezza e splendore all'immobile, di riqualificarlo energeticamente portando l’indice del fabbisogno energetico annuale dalla precedente classe G alla classe di progetto B.

Dettagli di posa del sistema Isotec XL impiegato in abbinamento ai numerosi accessori di completamento forniti da Brianza Plastica

LA SCHEDA

Tipologia: Ristrutturazione edificio storico

Ubicazione: Olginate (Lc)

Committente: Comune di Olginate (Lc)

Progetto architettonico e direzione lavori: arch. Sergio Bianchi - ASB Studio

Progetto strutturale e impiantistico: ing.

Francesco Dell’Acqua – Studio Tecnico FDA

Responsabile del Procedimento: arch. Alessandro Neri

Realizzazione copertura e posa isolamento: Legnotech – Tirano (So)

Isolamento coperture: Sistema Isotec XL di

Brianza Plastica - Spessore 100 mm

Superficie di copertura isolata: 625 mq

Rivestimento copertura: tegole marsigliesi

L'innovazione SOSTENIBILE PER I TETTI VENTILATI

Con il Sistema Aria dell’azienda, la copertura ha mantenuto temperature sottotegola inferiori anche di cinque-sei gradi rispetto alla soluzione tradizionale, con un risparmio energetico del 24% per il raffrescamento

La ricerca scientifica conferma ciò che la pratica edile inizia a riconoscere: un tetto può fare molto di più che coprire, può proteggere, risparmiare energia e durare nel tempo. In questo contesto s'inserisce il Sistema Aria di Officine Rasera per tetti ventilati, oggetto di un’approfondita ricerca sperimentale condotta dal dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara.

SPERIMENTAZIONE SCIENTIFICA

A differenza delle soluzioni tradizionali che impiegano listelli in legno (doppia listellatura), il Sistema Aria utilizza listelli in lamiera stirata zincata (Uno) e una griglia parapasseri in lamiera stirata o forata che migliorano la ventilazione e riducono gli ostacoli alla libera circolazione del flusso d’aria. Le sperimentazioni condotte a Ferrara hanno confermato l’efficacia del Sistema di Officine Rasera rispetto alle tecniche convenzionali, incluso il metodo errato della posa con schiuma o malta. Su tetti

La copertura del Lazzaretto di Bergamo, ristrutturato di recente con l'installazione del Sistema Aria di Officine Rasera

Sara Giusti

identici, sottoposti a irraggiamento solare e monitoraggio costante, Aria ha mostrato le migliori prestazioni in termini di smaltimento del calore. A parità di condizioni, la copertura ventilata ha mantenuto temperature sottotegola inferiori anche di cinque-sei gradi centigradi rispetto alla soluzione non ventilata, con un conseguente risparmio energetico del 24% per il raffrescamento estivo degli ambienti interni.

ANALISI DEI FLUIDI

Particolarmente interessante è l’analisi fluidodinamica del comportamento dell’aria nel sottotetto. Non è solo l’effetto camino (l’aria calda che sale verso il colmo) a guidare il moto, ma è soprattutto il vento, anche leggero, a determinare percorsi d’aria complessi e multidirezionali. Per questo motivo è fondamentale che gli elementi di supporto delle tegole non ostacolino la ventilazione. I listelli in legno rappresentano una barriera al moto multidirezionale (non solo verticale) dell’aria, mentre la lamiera stirata del Sistema Aria ne favorisce il passaggio, migliorando l’efficienza del tetto.

IL SOTTOCOLMO COLMOWINGS

Ulteriore punto di forza è il sottocolmo Colmowings, progettato per facilitare l’espulsione dell’aria dalla sommità del tetto. La sua struttura in acciaio inox forato massimizza l’effetto di aspirazione tra le falde, sfruttando il vento per potenziare ulteriormente la ventilazione. Non meno importante, la ricerca ha verificato in laboratorio che il listello metallico non rappresenta un ponte termico significativo. La trasmissione del calore al solaio è risultata minima, grazie alla ridotta massa del profilo e alla sua configurazione forata.

ACCIAIO RICICLABILE

Il Sistema Aria di Officine Rasera è privo di materiali dannosi per l’ambiente, realizzato in acciaio riciclabile e progettato per una lunga durata senza necessità di manu-

NELLA MESSA IN OPERA I VANTAGGI PIÙ RILEVANTI

Nel panorama delle soluzioni per la copertura degli edifici, il tetto ventilato si afferma sempre più come una scelta tecnologicamente evoluta, efficiente e sostenibile. Questo tipo di copertura, particolarmente adatto al clima mediterraneo, offre prestazioni termiche superiori grazie alla presenza di un’intercapedine d’aria tra il manto di copertura e lo strato sottostante. Il principio alla base del tetto ventilato è semplice: favorire la circolazione naturale dell’aria sotto tegole o coppi per limitare il surriscaldamento estivo e facilitare l’eliminazione dell’umidità invernale. Tuttavia, è nella messa in opera che emergono le differenze più rilevanti. Il tetto ventilato con Sistema Aria di Officine Rasera, con listelli in lamiera stirata zincata e griglia parapasseri in lamiera stirata o forata, che migliorano la ventilazione e riducono gli ostacoli alla libera circolazione del flusso d’aria, rappresenta una soluzione completa che coniuga performance termiche, comfort abitativo, durabilità e attenzione all’ambiente.

tenzione invasiva. La semplicità di posa consente inoltre di ridurre tempi e costi di cantiere, rendendolo ideale anche nei contesti di ristrutturazione e nei centri storici, dove gli spessori del tetto devono essere contenuti.

Vetro piano antifuoco SICUREZZA, ESTETICA E SOSTENIBILITÀ

Vetri stratificati certificati per soluzioni resistenti al fuoco fino a 180 minuti. Ma anche alta trasmissione luminosa (87%), resistenza agli urti, Uv e sbalzi termici, e misure extra-large fino a 4,5 metri di altezza per risultati di grande impatto estetico

In un contesto in cui le normative edilizie e antincendio impongono requisiti sempre più stringenti, la necessità di garantire una protezione avanzata negli edifici è fondamentale. Agc, leader europeo nella produzione di vetro piano, offre da oltre 40 anni soluzioni innovative e sostenibili per la protezione dal fuoco, con il marchio Pyrobel come punto di riferimento nel settore. Agc non si concentra solo sulla resistenza al fuoco, ma anche sull’estetica, proponendo vetri di sicurezza senza montanti, perfetti per ambienti moderni. Grazie a una costante ricerca e sviluppo, l’azienda anticipa le esigenze del mercato, collaborando con studi di progettazione per soluzioni tailormade ad alte prestazioni. La gamma Pyrobel include diverse soluzioni per garantire una

Rebecca Alberti

resistenza al fuoco fino a 180 minuti, in conformità alle principali norme europee e internazionali.

CERTIFICAZIONI

La gamma Pyrobel può garantire una resistenza al fuoco fino a 180 minuti. I modelli resistenti al fuoco Pyrobel e Pyrobelite sono vetri stratificati con intercalari intumescenti trasparenti in grado di offrire una protezione antincendio per una durata compresa tra 30 e 180 minuti. Soddisfano i criteri di tenuta (E), irraggiamento ridotto (EW), isolamento termico (EI). Pyrobel et Pyrobelite hanno ottenuto la certificazione Cradle to Cradle Certified Silver, che garantisce la sostenibilità in termini di riutilizzo dei materiali, uso di energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche, gestione del carbonio e responsabilità sociale. Pyrobel, inoltre, ha ottenuto la certificazione Gold in quattro delle cinque categorie previste.

PYROBEL VISION LINE

È un sistema che utilizza più lastre di vetro Pyrobel e Pyrobel T resistente al fuoco, collegate attraverso giunti di silicone di 4-5 mm per fornire la massima luminosità e trasparenza. Il risultato, di grande impatto estetico, è dato da vetrate accostate bordo a bordo, che assicurano un ampio campo visivo e donano slancio alla prospettiva.

PYROBEL-T

È un prodotto trasparente, temprato e completamente personalizzabile. Frequentemente utilizzato nel comparto navale e delle facciate, questo vetro resistente al fuoco, temprato, può essere prodotto in misure extra-large fino a 4,5 metri di altezza e 2 metri di larghezza. È un vetro di alta qualità che offre un’eccezionale trasparenza, con l’87% di trasmissione luminosa. Pyrobel-T soddisfa livelli di prestazioni da 15 fino a 120 minuti nella classificazione EW ed è disponibile anche nella classificazione EI da 30 fino a 60 minuti con una qualità ottica perfetta. Pyrobel-T, inoltre, è resistente alla radiazione UV, all'acqua e agli urti, e può essere esposto a temperature comprese tra -10°C e +50°C.

L’edificio londinese

EightyFen in cui è stato impiegato il vetro antifuoco Pyrobel Vision Line di Agc

Headquarter di Bialmed, a Pisz in Polonia, in cui è stato impiegato il vetro antifuoco
Pyrobelite di Agc

Impermeabilizzazione PER OGNI ESIGENZA

PROGETTUALE E APPLICATIVA

Mapei offre una gamma completa di prodotti per l’impermeabilizzazione di tetti e solai, basati su diverse tecnologie e formulazioni chimiche. Dalle membrane liquide acriliche agli innovativi sistemi a base di poliurea, ogni soluzione è progettata per garantire protezione duratura contro l’infiltrazione d’acqua

L'impermeabilizzazione rappresenta uno degli aspetti più critici nella progettazione e manutenzione degli edifici. Le coperture e i solai, essendo costantemente esposti agli agenti atmosferici, necessitano di sistemi di protezione efficaci e duraturi che prevengano infiltrazioni d’acqua, formazione di umidità e conseguenti deterioramenti strutturali che riducono notevolmente la vita utile dell’edificio e comportano costi di ripristino significativi. La scelta del sistema impermeabilizzante più adatto dipende da molteplici fattori: la natura del supporto, le sollecitazioni previste, le condizioni climatiche, la destinazione d’uso e la durabilità richiesta. Mapei, consapevole dell’importanza di fornire soluzioni personalizzate per ogni specifica esigenza, ha sviluppato nel corso degli anni una gamma completa di prodotti innovativi che rispondono alle diverse necessità applicative e progettuali. Inoltre, la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale ha portato allo sviluppo di prodotti a basso impatto ambientale, privi di solventi e a basse emissioni di composti organici volatili (Voc).

AQUAFLEX ROOF

Le membrane liquide acriliche della gamma Aquaflex Roof rappresentano una soluzione efficace per l’impermeabilizzazione di coperture piane, sia nuove che esistenti. Queste membrane si caratterizzano per l’elevata elasticità, la resistenza ai raggi Uv e la capacità di mantenere le proprie caratteristiche inalterate nel tempo.

Composte da resine acriliche in dispersione acquosa, i prodotti Aquaflex Roof si distinguono per l’assenza di solventi, rendendoli ecologicamente sostenibili e sicuri per gli applicatori. Una volta applicati e asciutti, formano una membrana elastica continua e impermeabile, compatibile con le normali sollecitazioni dinamiche dovute a movimenti di espansione e contrazione causate da cambiamenti di temperatura e delle vibrazioni.

La gamma Aquaflex Roof è particolarmente indicata per l’impermeabilizzazione di superfici irregolari o con geometrie complesse, grazie alla sua applicazione

Rebecca Alberti
Le membrane liquide acriliche della gamma Aquaflex Roof

liquida che permette di adattarsi perfettamente a qualsiasi conformazione del supporto. Inoltre, la facilità di applicazione mediante rullo, pennello o airless, rende questi prodotti ideali per interventi di ripristino anche su vecchie impermeabilizzazioni bituminose, evitando costose e laboriose rimozioni. Aquaflex Roof è disponibile in molteplici colorazioni: bianco, nero e diverse tonalità di grigio, rosso e verde.

Le membrane Aquaflex Roof sono certificate secondo le normative europee En 1504-2, garantendo prestazioni elevate in termini di adesione, elasticità, resistenza agli agenti atmosferici e impermeabilità.

AQUAFLEX S1K

Aquaflex S1K rappresenta l’ultima frontiera tecnologica di Mapei nel campo dell’impermeabilizzazione, basata sull’innovativa formulazione a base di polimeri a terminazione silanica. Questa tecnologia combina l’elasticità tipica dei polimeri con l’eccellente adesione ai supporti caratteristica dei silani, offrendo prestazioni superiori rispetto alle tradizionali membrane impermeabilizzanti. Aquaflex S1K è una membrana liquida pronta all’uso, priva di solventi, che può essere utilizzata per l’impermeabilizzazione di coperture a vista di nuova realizzazione o esistenti, terrazzi e balconi con rivestimento, nonché bagni e ambienti umidi prima della posa del rivestimento. Il prodotto si contraddistingue per l’eccellente adesione a diverse tipologie di supporti, tra cui calcestruzzo e mas-

setti cementizi, membrane bituminose esistenti, pannelli in cartongesso e fibrocemento, metallo e dettagli in Pvc. Una delle caratteristiche più rilevanti di Aquaflex S1K è la sua rapidità di impermeabilizzazione: diventa impermeabile già dopo solo un’ora dall’applicazione, permettendo interventi veloci anche in condizioni meteorologiche non ideali. Questa proprietà lo rende particolarmente adatto per lavori di ristrutturazione e manutenzione dove i tempi di intervento devono essere ridotti al minimo. Il sistema Aquaflex S1K è certificato secondo la norma Ead 030350-00-0402 (ex Etag 005), “kit di impermeabilizzazione per coperture applicato allo stato liquido”, con una durabilità certificata di 10 anni. Questa certificazione attesta l’elevata qualità e affidabilità del prodotto, garantendo prestazioni durature nel tempo. Dal punto di vista applicativo, Aquaflex S1K si applica manualmente a rullo, spatola o pennello, su superfici orizzontali, verticali e inclinate per uno spessore secco finale di almeno 1,5 mm, corrispondente a circa 2,4 kg/m² in due mani. La sua versatilità consente di utilizzarlo sia come impermeabilizzante a vista su coperture transitabili per manutenzione, grazie alla resistenza ai raggi Uv e alla capacità di resistere all’acqua stagnante, sia come base per la successiva posa di rivestimenti ceramici in terrazzi, balconi e ambienti umidi.

In quest’ultimo caso, il sistema prevede l’utilizzo di adesivi specifici per incollare le piastrelle su Aquaflex S1K, come Keralastic, Kerapoxy Adhesive o Kerabond miscelato

I sistemi Purtop rappresentano la soluzione tecnologicamente più avanzata nella gamma di impermeabilizzanti Mapei, basati su membrane poliureiche bicomponenti applicate a spruzzo

con Isolastic puro, garantendo un sistema completo e perfettamente integrato.

GAMMA PURTOP EASY

La gamma Purtop Easy comprende membrane poliuretaniche pronte all’uso, sviluppate da Mapei per offrire soluzioni semplici e veloci per l’impermeabilizzazione di balconi, terrazzi, coperture e vasche. Questi prodotti combinano elevate prestazioni tecniche con una straordinaria facilità di applicazione, rispondendo alle esigenze sia dei professionisti che dei committenti.

La gamma Purtop Easy è composta da tre membrane principali:

• Purtop Easy: membrana poliuretanica monocomponente elastica con finitura colorata o con rivestimento.

• Purtop Easy T: versione trasparente, ideale per preservare l’aspetto originale delle superfici.

• Purtop Easy DW: bicomponente, destinata a vasche e serbatoi per acqua potabile.

Queste membrane si caratterizzano per l’eccellente elasticità e durabilità, mantenendo inalterate le loro proprietà meccaniche anche alle basse temperature (fino a -40°C).

La loro applicazione è estremamente versatile, potendo essere effettuata mediante pennello, spatola o spruzzo tanto su superfici orizzontali quanto su quelle verticali. Un vantaggio significativo di Purtop Easy è la possibilità di applicazione in un’unica mano aggiungendo l’additivo Purtop ADY, che conferisce inoltre una maggiore rapidità di asciugatura. Questa caratteristica riduce notevolmente i tempi di lavorazione, permettendo di completare l’impermeabilizzazione in un’unica giornata. Dopo la

maturazione del primer, invece, Purtop Easy può essere applicato con spatola o rullo in due mani, inserendo tra uno strato e l’altro la rete in fibra di vetro Mapetex FG, per aumentare la resistenza meccanica del sistema. Nel caso in cui sia richiesta una finitura estetica colorata stabile nel tempo o una superficie antiscivolo, si consiglia di rivestire Purtop Easy, entro 24-48 ore dalla posa, con Mapecoat PU 20 N, una finitura poliuretanica bicomponente alifatica da applicare in almeno due mani. L’assenza di finitura può determinare un leggero scolorimento superficiale e fenomeni di sfarinamento, senza però comprometterne le prestazioni impermeabilizzanti. Per l’incollaggio di rivestimenti ceramici sopra Purtop Easy, è possibile utilizzare l’adesivo epossipoliuretanico Keralastic, gli adesivi epossidici Kerapoxy Adhesive o Ultrabond EP 2K, oppure l’adesivo cementizio Kerabond miscelato con Isolastic puro. In quest’ultimo caso, è necessario stendere sulla membrana asciutta (applicata con spessore minimo di 1,2 mm) uno strato sottile dello stesso Purtop Easy e cospargerlo con Quarzo 0,5 ancora fresco. Le membrane della gamma Purtop Easy garantiscono completa impermeabilità alle strutture anche in presenza di acqua stagnante e sono resistenti alla penetrazione delle radici, offrendo una protezione completa e duratura. Inoltre, sono certificate per resistere al traffico pedonale, rendendole ideali per terrazzi e balconi accessibili.

SISTEMI PURTOP

I sistemi Purtop rappresentano la soluzione tecnologicamente più avanzata nella gamma di impermeabilizzanti Mapei, basati su membrane poliureiche bicomponenti

SCELTA DEL SISTEMA IMPERMEABILIZZANTE

Le soluzioni Mapei per l’impermeabilizzazione di solai e tetti offrono un’ampia gamma di prodotti adatti a diverse esigenze progettuali e applicative. La scelta del sistema più idoneo dipende dalle specifiche caratteristiche del supporto, dalle condizioni ambientali e dalle prestazioni richieste. I fattori determinanti includono: il tipo di struttura (nuova o esistente), la destinazione d’uso della superficie, le condizioni climatiche del sito, il grado di impermeabilità richiesto, la resistenza meccanica necessaria, la durabilità attesa e le eventuali limitazioni applicative o di accessibilità. Grazie all’innovazione continua e alla qualità dei suoi

applicate a spruzzo. Questi sistemi offrono prestazioni eccezionali in termini di resistenza meccanica, elasticità, resistenza chimica e durabilità, posizionandosi al vertice dell’offerta per l’impermeabilizzazione professionale.

La gamma Purtop è composta da membrane poliureiche bicomponenti, ibride o pure, da applicare a spruzzo, una soluzione ad alta tecnologia proposta da Mapei per proteggere varie tipologie di strutture come coperture, stadi, ponti e vasche.  Le caratteristiche distintive dei sistemi

Purtop includono:

• assenza di solventi e contenuto di Voc pari a zero;

• immediata impermeabilità e resistenza al traffico pedonale dopo breve tempo dall’applicazione;

• ottima resistenza a trazione e capacità di crackbridging, sia statico che dinamico, anche a basse temperature;

• allungamento superiore al 400% secondo Iso 37;

• resistenza agli agenti chimici come alcali e acidi diluiti;

• velocità di reazione estremamente rapida (gel time di circa 7 secondi a +23°C);

• applicazione senza necessità di armature di rinforzo;

• assenza di sovraccarico sulla struttura portante;

• comportamento inerte dopo la reticolazione.

Oltre a ciò, le membrane della Gamma Purtop permettono di realizzare superfici continue senza interruzioni, garantendo la massima tenuta all’acqua. Le membrane Purtop vengono spruzzate ad alta pressione sulla superficie da impermeabilizzare alla quale aderiscono monoliticamente grazie ad un’idonea preparazione del supporto, offrendo completa adesione e assenza di sormonti.

I sistemi Purtop sono la scelta ideale sia per strutture di nuova realizzazione che per il ripristino di strutture esistenti, offrendo non solo funzionalità ma anche un gradevole effetto estetico. La loro applicazione richiede attrezzature specifiche e personale specializzato, garantendo risultati professionali e di lunga durata.

Le membrane Purtop sono conformi ai principi definiti nella norma En 1504-9 e ai requisiti della En 1504-2,

prodotti, Mapei si conferma un partner affidabile per professionisti e imprese nel settore dell’edilizia, offrendo non solo prodotti di eccellenza ma anche un supporto tecnico completo, dalla fase di progettazione fino all’assistenza post-applicazione. Questa completezza di offerta, unita alla costante ricerca di soluzioni sempre più performanti e sostenibili, rende Mapei un punto di riferimento nel mondo dell’impermeabilizzazione, garantendo risultati duraturi e affidabili per ogni tipo di intervento, dalle piccole ristrutturazioni fino ai grandi progetti infrastrutturali

garantendo la loro idoneità per la protezione e riparazione di strutture in calcestruzzo secondo gli standard europei più recenti.

Grazie alle elevate prestazioni tecniche e alla qualità dei materiali, le membrane Purtop hanno ottenuto importanti certificazioni internazionali che ne attestano l’idoneità per molteplici ambiti applicativi, anche in contesti altamente regolamentati. Tra i principali riconoscimenti:

• Serbatoi per acqua potabile: conformità al dm 174/2004 (Italia), norma Bs 6920 (Malesia) e certificazioni sanitarie in Norvegia e Polonia;

• Infrastrutture viarie: certificazione Ce Eta 14/0289 secondo la guida europea Etag 033 per impalcati stradali; omologazioni Sncf e Rfi per utilizzo su infrastrutture ferroviarie;

• Coperture a verde: conformità alla norma Cen/ TS 14416;

• Coperture con impianti fotovoltaici: classificazioni di resistenza al fuoco secondo le norme En 13501-1 (D-s3-d0) e En 13501-5 (Broof t1, t2, t3 e t4).

Evacuatori per un complesso

DI TRE EDIFICI INDUSTRIALI

Il progetto di riqualificazione di edifici industriali in provincia di Cremona ha visto l’installazione di 30 evacuatori di fumo e calore Smoke out e sistemi di comando avanzati. L’intervento garantisce sicurezza antincendio e rispetta le normative, con soluzioni innovative e durature

La Caoduro ha concluso nel 2024 l’installazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore (Senfc), per un importante stabilimento industriale in provincia di Cremona. L’intervento è parte integrante delle opere necessarie per la riqualificazione di un complesso di tre capannoni rimasti incompiuti e che la nuova proprietà ha adibito a magazzino. I capannoni sono realizzati in elementi prefabbricati e la copertura è composta da travi a Y con lastre in lamiera grecata curva interposte tra le travi. Per questa tipologia costruttiva sono stati posati 30 evacuatori Naturali di Fumo e Calore Smoke Out della dimensione di 160x250 cm equipaggiati rispettivamente con cupole in policarbonato in parete doppia della serie M125 Fx . Ogni dispositivo è stato corredato di un basamento di appoggio prefabbricato in vetroresina e di una rete anticaduta preinstallata al di sotto del telaio per mettere in sicurezza la copertura. Il basamento in vetroresina, adatto per coperture curve, permette il perfetto accoppiamento con le lastre grecate esistenti. Il basamento è dotato di pannello

Marco Noviello

coibente che garantisce ottime prestazioni termiche e trattato esternamente con apposito composto per renderlo impermeabile, internamente è verniciato di bianco per una maggiore resa luminosa.

SMOKE OUT

Gli evacuatori Smoke Out installati sono degli evacuatori naturali di fumo e calore Enfc a battente da tetto pneumatici con azionamento tramite gas compresso, potente e affidabile, che garantisce l’apertura nelle situazioni più critiche di neve e vento. Ogni evacuatore è dotato di attuatore Mini Energy che permette il corretto collegamento dei dispositivi con il box di azionamento.

CUPOLE

Le cupole della serie M125 Fx sono composte da una parete esterna ricavata dalla termoformatura di lastre in policarbonato compatto per garantire un’ottima resistenza agli eventi atmosferici e una parete interna costituita da una lastra in policarbonato alveolare che conferisce ottime caratteristiche di isolamento termico. Dal punto di vista dell’antincendio il policarbonato garantisce un comportamento al fuoco di tipo autoestinguente ovvero le gocce che si formano in caso di incendio sono spente e non contribuiscono alla propagazione delle fiamme. Tutte le lastre sono protette ai raggi Uv, qualità che conferisce una maggiore durabilità al materiale e un miglior comfort interno. Infine, la colorazione bianco opalino delle lastre consente una diffusione omogenea della luce. Il fissaggio avviene attraverso l’uso di speciali morsetti brevettati che permettono di trattenere

la cupola senza doverla forare per il passaggio delle viti evitando in questo modo possibili infiltrazioni o rotture della cupola stessa nella zona delle forature. L’impianto è completato dai box di comando Mde01 e Mde04 che consentono l’attivazione degli Enfc manuale o automatica a distanza interfacciandosi con la centrale Irai. Su richiesta della committenza la Caoduro è stata incaricata di effettuare la verifica di primo funzionamento degli evacuatori, verifica che è stata completata con successo dai nostri tecnici specializzati.La vasta gamma di prodotti Caoduro ha permesso di scegliere agevolmente i dispositivi che meglio si adattavano alle diverse tipologie costruttive, sempre nel rispetto della marcatura Ce dei prodotti e delle norme di riferimento.

Evacuatore s moke o ut aperto
Prima e dopo l’installazione di s moke o ut

Sicurezza e resistenza PER LE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO

PSB è l’armatura che migliora la resistenza al punzonamento e al taglio nelle solette piane e fondazioni, prevenendo cedimenti strutturali.

Facile da installare, certificata eta-13/0151 e ottimizzata per zone sismiche, aumenta la durabilità e l’affidabilità delle strutture

Alberti

Le barre p sb di Peikko aumentano la capacità portante contro il punzonamento e il taglio. L’installazione è semplice e permettono di ottimizzare lo spazio riducendo lo spessore delle solette e l’altezza complessiva dell’edificio, migliorando le prestazioni strutturali, anche in zona sismica

Le solette piane in calcestruzzo armato rappresentano oggi uno dei sistemi strutturali più diffusi, impiegati in edifici residenziali, direzionali e industriali. Questo sistema consiste generalmente in solette sostenute direttamente da pilastri o pareti, senza l’uso di travi sottosporgenti. Tale configurazione permette un’ottimizzazione dello spazio disponibile e una riduzione dell’altezza complessiva dell’edificio.

OTTIMIZZAZIONE DEGLI SPAZI

La soletta, posta tra gli elementi verticali, viene solitamente progettata come bidirezionale. In corrispondenza degli appoggi, i momenti flettenti si combinano con i carichi trasversali (reazioni vincolari), generando uno stato tensionale complesso che può provocare il cedimento per punzonamento. La verifica della resistenza al punzonamento risulta spesso determinante per definire lo spessore della soletta. Il collasso per punzonamento si manifesta tipicamente con la separazione di un tronco di cono in calcestruzzo dalla soletta. L’armatura a flessione tende a espellere il calcestruzzo, provocando la rottura della lastra a causa della forza di gravità. Si tratta di una rottura fragile, che avviene in modo improvviso e senza segnali premonitori evidenti, come deformazioni o fessurazioni marcate. Inoltre, il cedimento di una soletta sopra un pilastro può estendersi ai pilastri adiacenti, innescando un collasso progressivo dell’intera struttura.

PREVENZIONE

Una soletta priva di armatura verticale specifica ha una resistenza al punzonamento molto limitata. Tale resistenza può essere aumentata mediante l’uso di elementi Psb, inseriti nella soletta in modo da ostacolare la formazione del cono di rottura. Oltre a migliorare la capacità resistente, i Psb aumentano anche la duttilità della soletta migliorando le prestazioni strutturali in zona sismica. Possono essere utilizzati anche nelle platee o nei plinti di fondazione, così come nelle travi in funzione di armatura a taglio. Le barre a punzonamento Psb di Peikko costituiscono un sistema di armatura verticale ideato per aumentare la resistenza al punzonamento in solai piani e fondazioni in calcestruzzo armato. Si tratta di barre ad aderenza migliorata, dotate di doppia testa a martello ottenuta per forgiatura, saldate su un piatto in acciaio che ne garantisce il corretto posizionamento durante il getto. Il tipo, la geometria e le dimensioni degli elementi Psb possono essere personalizzati in base alle esigenze progettuali. Le resistenze degli elementi strutturali rinforzati con Psb possono essere verificate tramite il software gratuito Peikko Designer.

ARMATURA PER SOLAI SICURI E DUREVOLI

Le caratteristiche del prodotto e le prestazioni delle solette rinforzate con Psb sono certificate dal Benestare Tecnico Europeo Eta13/0151. Eta13/0151 definisce una serie di regole che consentono di determinare: la resistenza di una soletta senza armatura Psb, la resistenza della soletta armata con Psb, la resistenza massima della soletta armata con Psb.

Il sistema Psb viene fornito sotto forma di elementi prefabbricati, composti da barre a doppia testa collegate tramite un profilo di assemblaggio. Questa configurazione

semplifica l’installazione rispetto ai sistemi tradizionali, come le staffe. Le barre Psb sono adatte sia per elementi gettati in opera sia prefabbricati. Una volta inserito nel getto, il sistema è completamente integrato nella soletta e consente un incremento di resistenza fino al 40% rispetto a una soletta rinforzata con armatura convenzionale.

I PRINCIPALI VANTAGGI DELLE BARRE PSB

• Resistenza superiore rispetto alle staffe tradizionali

• Installazione semplice ed efficiente

• Ottimizzazione dell’altezza dell’edificio

• Sistema certificato secondo e ta -13/0151

Impermeabilizzazione hi-tech PER UN TUNNEL

INDUSTRIALE

Il nuovo tunnel di Savigliano ottimizza i flussi logistici di un’azienda del settore pet food, garantendo impermeabilizzazione avanzata e durabilità. La soluzione Volteco, con Amphibia 3000 Grip e WT Construction, assicura protezione e stabilità, con un approccio integrato di materiali e tecnologia

n’infrastruttura al servizio della logistica interna, pensata per migliorare i flussi e la sicurezza di un’azienda che opera nel settore pet food. È questo il contesto del nuovo tunnel industriale, parte di un nuovo ampliamento aziendale, realizzato a Savigliano (Cn), dove le esigenze di impermeabilizzazione hanno richiesto soluzioni altamente performanti, affidabili e di rapida applicazione. A occuparsi dell’intervento, l’impresa Edilnord, che ha scelto un sistema completo fornito da Volteco, combinando la membrana impermeabilizzante Amphibia 3000 Grip con il profilo WT Construction, soluzione studiata per la sigillatura dei giunti di ripresa di getto. Il pacchetto ha garantito la protezione dell’intera struttura interrata, caratterizzata da condizioni complesse (profondità di falda -1,7 m dal piano campagna, livello di scavo -4,45 m) e necessità di durabilità nel tempo. In una fase iniziale si è provveduto alla regolarizzazione delle opere provvisionali verticali tramite l’applicazione di spritz beton, per poi procedere con la posa, nel piano orizzontale, del sistema impermeabilizzante Amphibia 3000 Grip e con il getto della platea, eseguito in un’unica soluzione. Successivamente si è proceduto all’impermeabilizzazione dei paramenti verticali, utilizzando nuovamente il sistema Amphibia 3000 Grip, integrato con il profilo idroespansivo WT Construction posato in doppia fila, in funzione dello spessore del muro, superiore a 50 cm. Considerata la prossimità con edifici esistenti, e al fine di garantire la stabilità delle opere provvisionali, sono state messe in opera due travature di coronamento mantenute in posizione, a contrasto delle spinte del terreno, da una serie di puntoni trasversali al senso di sviluppo del tunnel.

• Progettista: ing. Stefano Saffirio

• Impresa: Edilnord costruzioni srl di Davide e Giuseppe Vincenti

Scavo e preparazione delle superfici di posa

SOLUZIONI AVANZATE

La scelta dei materiali non è stata casuale. Amphibia 3000 Grip si distingue per le sue capacità multistrato: attiva, auto-sigillante e auto-riparante. Questo ne fa una delle soluzioni più evolute per contesti industriali, e residenziali, in cui la continuità operativa e la resistenza agli agenti esterni sono priorità assolute. Ma ciò che rende questo intervento ancora più rappresentativo dell’evoluzione del settore è ciò che sta a monte del cantiere: il processo produttivo di Volteco, oggi fortemente digitalizzato. La realizzazione della membrana utilizzata a Savigliano avviene, infatti, in uno stabilimento in cui è stata introdotta un’innovativa tecnologia di intelligenza artificiale predittiva. Questi sistemi monitorano in tempo reale le variabili di produzione e regolano automaticamente i parametri critici per garantire uniformità e precisione. Il risultato è una qualità costante, con una drastica riduzione degli scarti e materiali che rispondono in maniera sempre più performante. Un’evoluzione che porta benefici concreti anche sul campo.

DIGITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE

Parallelamente alla qualità dei materiali, Volteco continua a investire anche nei servizi digitali a supporto dei professionisti. Sono infatti disponibili schemi e oggetti

Bim pensati per agevolare la fase di progettazione e ridurre il margine d’errore nelle opere complesse. A questo si aggiunge l’esperienza immersiva “Underground Waterproofing Experience”, uno strumento formativo e interattivo che consente a progettisti, imprese e professionisti in genere, di esplorare soluzioni applicative in un ambiente virtuale 3D. Il cantiere di Savigliano diventa così il simbolo di un approccio integrato, in cui materiali ad alte prestazioni, innovazione industriale e strumenti digitali si uniscono per offrire risposte concrete e immediate alle esigenze reali del settore delle costruzioni.

L’esperienza immersiva Underground Waterproofing Experience. Sopra, Amphibia contro opere provvisionali e sigillatura delle riprese di getto con WT Construction

Regolarizzazione delle superfici orizzontali con magrone e verticali con spritz beton

Sigillatura della ripresa di getto con WT Construction

Durabilità del calcestruzzo

EFFETTI DELL’ADDITIVO

CRISTALLIZZANTE

Il Sistema Penetron applicato per il nuovo depuratore Genova Cornigliano (dac) garantisce un’impermeabilizzazione integrale del calcestruzzo assicurando la tenuta dei giunti e il collaudo idraulico in tempi ridotti. Grazie all’additivo Penetron Admix, il materiale sigilla microlesioni da ritiro, migliorando la durabilità delle opere

Il Depuratore Area Centrale (Dac) di Genova Cornigliano rappresenta uno degli impianti di depurazione più avanzati d’Europa. Costruito nell’area ex Ilva, il progetto ha richiesto un investimento di 60 milioni di euro e si inserisce nel Piano degli Interventi Strategici della Città Metropolitana. L’impianto è stato progettato per semplificare la gestione dei reflui urbani, trattando i fanghi dell’intero sistema depurativo cittadino e migliorando la vivibilità dei quartieri limitrofi. Con una capacità di 250.000 A.E., il Dac integra tecnologie avanzate per il trattamento dei carichi inquinanti e la produzione di biogas, destinato alla generazione combinata di energia elettrica e calore.

A sinistra, panoramica dall'alto del cantiere

Sotto, immagine al microscopio Magnification: X100.0 della cristallizzazione in una fessura del calcestruzzo

Rebecca Alberti
Bio, vista di una vasca dall’alto

TEST PRESTAZIONALI PER LO STUDIO DEL LIFE CYCLE COSTING

Il progetto Dac, in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università di Ghent, ha analizzato la durabilità e i costi/benefici tra calcestruzzo bianco e additivato con Penetron Admix, attraverso un case study sul life cycle costing delle strutture in calcestruzzo armato. Durante le fasi di getto, sono stati realizzati e testati numerosi provini, lasciati esposti all’ambiente e sottoposti a verifiche periodiche. Le prove sperimentali hanno analizzato la permeabilità ai cloruri e la velocità di carbonatazione secondo criteri normativi aggiornati. I risultati hanno dimostrato una riduzione del 50% della diffusione apparente dei cloruri e del tasso di carbonatazione per il calcestruzzo additivato rispetto a quello bianco, migliorando la durabilità e la resistenza agli agenti atmosferici. Uno degli

STRUTTURA E PROGETTAZIONE

Il Dac è stato classificato come opera infrastrutturale strategica, con una vita nominale di 100 anni e una progettazione conforme alle Ntc 2018. La struttura portante è realizzata in calcestruzzo armato, con una platea di 70 cm di spessore e pareti alte 7,5 metri, progettate per resistere a condizioni ambientali aggressive. Il comparto Bio, cuore dell’impianto, è suddiviso in cinque vasche parallele, con una volumetria complessiva di 20.000 mc. La sua costruzione ha richiesto soluzioni avanzate per garantire impermeabilità, durabilità e protezione chimica, senza l’uso di rivestimenti interni.

TECNOLOGIA PENETRON ADMIX IMPERMEABILIZZAZIONE E DURABILITÀ

Per garantire la tenuta idraulica e la protezione chimica delle strutture, è stato adottato il Sistema Penetron Admix, una tecnologia innovativa basata su cristallizzazione reattiva. Questo sistema consente di:

• ridurre la permeabilità ai cloruri (-50%);

• diminuire la velocità di carbonatazione;

• garantire l’autoriparazione delle microlesioni (selfhealing);

• migliorare la durabilità del calcestruzzo. L’additivo Penetron Admix viene integrato direttamente nel mix-design del calcestruzzo, attivandosi in presenza di acqua e sigillando eventuali microfessure. Questo processo garantisce un’impermeabilizzazione capillare e attiva nel tempo, migliorando la resistenza agli agenti chimici e ambientali.

COLLAUDO IDRAULICO E GESTIONE DEI GIUNTI

Il collaudo idraulico del Dac è stato eseguito riempiendo alternativamente le vasche interne fino a 6 metri di battente, per verificare l’impermeabilità delle pareti. Per la gestione dei giunti strutturali, sono stati impiegati waterstop in Pvc, sigillanti idroespansivi e bandelle elastiche, garantendo la tenuta anche in presenza di pressioni elevate.

aspetti più innovativi riguarda la verifica della capacità di self-healing del calcestruzzo additivato: i test hanno evidenziato l’autoriparazione delle microlesioni grazie alla formazione di cristalli insolubili e irreversibili. Questo processo differisce dal “self-Shealing” autogeno del calcestruzzo tradizionale, offrendo una protezione superiore nel tempo. Attraverso modelli di previsione, è stato stimato che l’utilizzo dell’additivo cristallizzante consente di ottenere tempi di carbonatazione dello spessore di copriferro (40 mm) superiori a 100 anni, soddisfacendo i requisiti delle Ntc 2018 per infrastrutture strategiche. Questo implica una maggiore longevità e minori costi di manutenzione, con un impatto positivo sulla sostenibilità e sull’efficienza strutturale.

Test di penetrazione ai cloruri (diffusione naturale)

Test di carbonatazione naturale

RISULTATI

L’adozione del Sistema Penetron nel Dac di Genova Cornigliano ha permesso di realizzare un’infrastruttura resistente, efficiente e sostenibile, con una vita utile superiore ai 100 anni. Grazie a questa tecnologia, il nuovo impianto di depurazione rappresenta un modello di innovazione e durabilità, contribuendo alla riqualificazione urbana e alla gestione ottimizzata dei reflui.

Solai alleggeriti PER EDIFICI SOSTENIBILI

Il sistema U-Boot Beton consente la realizzazione di solai alleggeriti bidirezionali, riducendo il consumo di materiali, migliorando la resistenza sismica e ottimizzando la flessibilità architettonica.

Realizzato in plastica riciclata, garantisce efficienza strutturale e sostenibilità

Nel contesto dell’edilizia moderna, la sostenibilità e l’efficienza strutturale sono diventate elementi imprescindibili. L’adozione di solai alleggeriti rappresenta una risposta concreta a queste esigenze, permettendo di ridurre il consumo di materiali, abbassare i carichi strutturali e migliorare le prestazioni sismiche degli edifici. Grazie a queste caratteristiche, i solai alleggeriti contribuiscono alla realizzazione di costruzioni più leggere, sicure e rispettose dell’ambiente.

IL CASSERO U-BOOT BETON

U-Boot Beton è il cassero a perdere rivoluzionario, brevettato da Daliform Group, per la realizzazione di solai alleggeriti bidirezionali in calcestruzzo armato. Grazie alla sua struttura innovativa, consente di ottenere solai a piastra senza necessità di capitelli emergenti, con notevoli vantaggi in termini di efficienza strutturale e libertà architettonica. L’utilizzo di U-BootBeton permette di:

• ridurre significativamente il peso proprio del solaio, con un risparmio fino al 40% di calcestruzzo rispetto alle tradizionali solette piene;

• migliorare l’efficienza strutturale, riducendo le sollecitazioni su pilastri e fondazioni;

• creare ambienti più ampi e flessibili grazie all’assenza di travi emergenti;

• garantire un’ottima resistenza sismica, migliorando la sicurezza delle strutture nelle aree a maggiore rischio.

Realizzato in plastica riciclata certificato “Plastica Seconda Vita”, U-Boot Beton si configura anche come una scelta sostenibile, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale delle costruzioni moderne. La sua modularità consente un’installazione rapida e sicura, adattandosi con estrema versatilità a qualsiasi esigenza progettuale.

U-BOOT BETON DESIGN SOFTWARE

Per ottimizzare ulteriormente la progettazione delle strutture alleggerite, Daliform Group ha sviluppato U-Boot Beton Design Software. Questo strumento avanzato fornisce tutte le informazioni necessarie per il corretto dimensionamento delle piastre alleggerite, garantendo la massima precisione nelle analisi strutturali. Le funzionalità principali includono:

Patrizia Spada
Posa del sistema U-Boot Beton nel cantiere CityLife a Milano

CASO STUDIO | U-BOOT BETON NELL’EDIFICIO ICON

Un esempio concreto delle straordinarie potenzialità di U-Boot Beton è rappresentato dall’edificio portoghese Icon, progettato dall’architetto Luís Pedro Silva in collaborazione con Civilria. Questo edificio si distingue per un design architettonico unico e una particolare attenzione all’efficienza strutturale e alla sostenibilità. L’impiego di U-Boot Beton ha permesso di realizzare solai alleggeriti dalle forme curve con grandi luci, ottenendo spazi ampi, luminosi e strutturalmente leggeri. Il risparmio di calcestruzzo e ferro ha consentito non solo un abbattimento dei costi, ma anche una riduzione dell’impatto ambientale, dimostrando come innovazione e sostenibilità possano andare di pari passo nella costruzione di edifici moderni. Con U-Boot Beton, Daliform Group continua a innovare il settore delle costruzioni, offrendo soluzioni che uniscono tecnologia, sicurezza e rispetto per l’ambiente.

• determinazione delle caratteristiche geometriche e inerziali della sezione resistente;

• calcolo dei modificatori d’inerzia e peso per analisi Fem;

• valutazione di momento e taglio resistenti;

• generazione di sezioni Cad dettagliate;

• creazione di relazioni di calcolo complete con tutti

i parametri di input e output. Questo software rappresenta un supporto indispensabile per ingegneri e progettisti, consentendo di integrare facilmente le informazioni nei software di calcolo strutturale più diffusi. Grazie a questo strumento, le scelte progettuali diventano più semplici ed efficienti, ottimizzando l’impiego di materiali e riducendo i costi di costruzione.

Gli spazi ampi, luminosi e strutturalmente leggeri, che U-Boot Beton ha permesso di creare per l’edificio Icon in Portogallo. A sinistra, l’edificio portoghese Icon, progettato dall’architetto Luís Pedro Silva in collaborazione con Civilria. Sotto, U-Boot Beton Design Software consente di ottimizzare la progettazione delle strutture alleggerite

La rivoluzione dei chiusini IN MATERIALE COMPOSITO

Polieco rivoluziona il settore con kio, il chiusino in Kinext, materiale composito robusto e leggero (-70%) che riduce le emissioni di CO2, migliora la sicurezza e il comfort acustico, ed è ideale per aree pedonali, strade trafficate e spazi industriali

Polieco presenta Kio, il chiusino innovativo realizzato in Kinext, un materiale composito pensato per rivoluzionare il settore dei chiusini stradali. Grazie alle sue caratteristiche, Kio offre prestazioni superiori rispetto alle soluzioni tradizionali in ghisa, con numerosi vantaggi in termini di robustezza e praticità.

LEGGEREZZA E RESISTENZA

Il materiale composito Kinext, utilizzato per la produzione di Kio, è estremamente solido e resistente, pur mantenendo una leggerezza sorprendente. I chiusini in Kinext pesano circa il 70% in meno rispetto a quelli tradizionali, il che si traduce in una maggiore facilità di movimentazione e installazione nei cantieri. Questo non solo riduce i tempi e i costi di manodopera, ma abbassa anche le spese legate al trasporto e alla manutenzione.

La linea k io include soluzioni speciali per la copertura di canali in aree di servizio e industriali

SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA

NELLE INFRASTRUTTURE URBANE

Un altro aspetto importante è l’impatto ambientale ridotto: grazie al suo peso contenuto e alla natura del materiale, Kio contribuisce alla diminuzione delle emissioni di CO2 lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Inoltre, il materiale composito aiuta a ridurre il rumore generato dal traffico stradale, migliorando così il comfort acustico nelle aree urbane.

Kio è ideale per essere installato in zone di traffico veicolare e pedonale, fiere e aree pubbliche. La non conducibilità elettrica del Kinext garantisce una maggiore sicurezza per i pedoni, riducendo il rischio di dispersioni elettriche. Inoltre, il disincentivo ai furti e agli atti vandalici rende Kio una soluzione ideale per ambienti pubblici e privati.

Polieco offre una gamma completa di chiusini Kio per ogni esigenza: dal modello Kio 15kN per aree pedonali e ciclabili, al Kio D400, perfetto per strade trafficate, passando per soluzioni intermedie come i modelli B125 e C250.

Ogni chiusino è personalizzabile con loghi e scritte per individuare la rete sottostante.

La linea Kio include anche soluzioni speciali come la Griglia Concava Kio, studiata per il drenaggio delle acque meteoriche, e Kio Trench, un chiusino modulare per aree di servizio e industriali. Inquadrando il Qr Code si può scoprire l’intera gamma Kio e scaricare il materiale informativo per approfondire tutte le caratteristiche tecniche che rendono i chiusini di Polieco una scelta innovativa e sostenibile nel panorama dei chiusini stradali.

Kio installato in Costa Azzurra PER APPROFONDIRE

Tecnologie avanzate PER

IMPERMEABILIZZAZIONI

PERFETTE

Con queste nuove soluzioni, Impertek arricchisce la sua gamma di attrezzature

Building Line con sistemi puntuali e specifici per il rilevamento di perdite su ogni tipo di guaina impermeabilizzante

uando si parla di impermeabilizzazione, i professionisti sanno bene quanto conti avere un partner affidabile, che comprenda ogni singola esigenza del cantiere. È proprio da questa consapevolezza che, da 40 anni, Impertek fornisce con passione una vasta scelta di accessori ed attrezzature per l’edilizia. L’azienda ha saputo crescere, evolversi e diventare molto più di un semplice produttore. Un autentico punto di riferimento per professionisti, progettisti, ingegneri e imprese di costruzioni, che trovano in questa realtà un vero partner, in grado di affiancarli in tutte le fasi del loro lavoro: dalla progettazione alla posa, fino ad un servizio di assistenza post-installazione.

BUILDING LINE

Nello specifico, la gamma Building Line di Impertek comprende un assortimento completo di accessori professionali per l’impermeabilizzazione di coperture e fondazioni in edifici civili e industriali, ma anche sistemi di ispezione e monitoraggio dei manti impermeabili per opere pubbliche, come gallerie e tunnel. I prodotti Impertek, disponibili in diverse materie prime accuratamente selezionate, garantiscono massima compatibilità con membrane bituminose e sintetiche. Ogni materiale utilizzato è specificatamente studiato in base al metodo di saldatura impiegato: Tpe, Epdm-V e Hdpe sono le materie prime indicate per la realizzazione di prodotti da abbinare a membrane bituminose da saldare a fiamma, accessori in Pvc e Tpo si adattano perfettamente a saldature con aria calda, mentre articoli in Epdm-Tpv rispondono al meglio a sistemi di incollaggio.

INNOVAZIONE

E COLLABORAZIONE STRATEGICA

Tuttavia, Impertek non si limita alla sola produzione interna: nella filosofia aziendale c’è infatti l’obiettivo di seguire il cliente a 360 gradi. Questo approccio, espresso chiaramente dal Ceo Riccardo Giacomini, richiede all’azienda di ricercare e instaurare collaborazioni con imprese terze per offrire ai suoi clienti una gamma completa di prodotti indispensabili per la gestione del cantiere. Proprio per garantire questa completezza, Impertek ha recentemente iniziato una collaborazione con un’azienda specializzata in soluzioni tecnologicamente avanzate per il rilevamento delle perdite nelle impermeabilizzazioni.

SOLUZIONI DI PUNTA

Tra le soluzioni di punta offerte, Impertek propone eRex ed eRaptor 2.0: strumenti compatti, leggeri e altamente versatili per il rilevamento preci-

so ed efficiente di perdite su superfici varie come tetti piani, soffitte, camini, lucernari, piscine e tubature. eRex, dal peso di soli 600 g, è lo strumento senza fili, ricaricabile e dall’autonomia di due ore per rilevare con precisione perdite su materiali non conduttivi fino a 7 mm di spessore, inclusi Pvc, Tpo, Hdpe, Ldpe, bitume e gomma. eRaptor 2.0, invece, è il dispositivo portatile ad alte prestazioni che, grazie alla sua tecnologia avanzata permette di effettuare rilevamenti precisi, veloci e conformi ai rigorosi standard internazionali Astm D7953 e Astm D7240.

L’intuitività e la semplicità d’uso sono punti chiave di entrambe le soluzioni, pensate per essere operative in tempi rapidi (eRex, ad esempio, può essere assemblato in meno di 30 secondi) e per garantire ai professionisti del settore la possibilità di effettuare ispezioni accurate e continue senza alcuna interruzione, grazie a interfacce chiare, allarmi visivi e indicatori del livello della batteria. Scegliere Impertek significa dunque non soltanto avvalersi di prodotti altamente performanti e affidabili per qualità e performance, ma anche poter contare su un partner che comprende pienamente le esigenze specifiche dei suoi clienti e che si impegna quotidianamente nella ricerca di soluzioni concrete alle necessità del cantiere. La collaborazione strategica con altri partner è un esempio di come l’azienda assicura ai suoi clienti un servizio realmente completo e orientato all’instaurazione di relazioni fidelizzate con i suoi clienti.

eRaptor 2.0 ed eRex sono strumenti compatti, leggeri e altamente versatili per il rilevamento preciso ed efficiente di perdite su superfici varie come tetti piani, soffitte, camini, lucernari, piscine e tubature

A sinistra, eRex kit

Aziende & Mercati

Magnetti Building investe 4,2 milioni in innovazione e sostenibilità

Con un investimento strategico di oltre 4,2 milioni di euro (per il biennio 2025-2026), Magnetti Building azienda del Gruppo Grigolin, specializzata nella prefabbricazione e nella fornitura di soluzioni complete e a ridotto impatto ambientale, accelera il proprio percorso in innovazione e sostenibilità, ponendo le basi per una crescita solida, fatta di efficienza e sempre più responsabile. I fondi sono stati destinati alla riqualificazione degli spazi produttivi, all’adozione di tecnologie avanzate, al benessere dei dipendenti e alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività aziendali.

Il progetto, articolato su più direttrici, riguarda principalmente l’ampliamento dell’area di stoccaggio, con un incremento di 20.000 mq, e l’avviamento della realizzazione di un sistema di geolocalizzazione intelligente dei manufatti tramite intelligenza artificiale, una tecnologia che non solo ottimizza l’uso e la pianificazione degli spazi sui piazzali, ma guida gli operatori nel posizionamento e nel prelievo dei manufatti, riducendo drasticamente i tempi di movimentazione e minimizzando l’errore umano.

Tra le innovazioni tecnologiche più significative introdotte figurano anche i nuovi casseri per pilastri e pannelli prefabbricati, pensati sia per l’aggiornamento delle linee attuali sia per ampliare la gamma di produzione. A questi si affiancano i tracciatori laser di ultima generazione, veri e propri “plotter industriali” capaci di disegnare sul cassero la sagoma precisa del pannello, includendo misure, finestre, porte e ogni altro dettaglio costruttivo. L’ammodernamento generale, inoltre, ha coinvolto anche la logistica verticale e ha visto poi la riqualificazione della mensa aziendale, oggi rinnovata e resa completamente gratuita per tutti i dipendenti.

Con 176 dipendenti (40 nuove assunzioni sono state realizzate nel biennio 2022-24, di cui il 96% a tempo indeterminato) e oltre 1.640 ore di formazione erogate (+26% rispetto al 2023), l’azienda con sede a Carvico conferma il proprio impegno per la crescita delle competenze e il benessere lavorativo. La formazione ha riguardato in particolare l’aggiornamento delle competenze tecniche, il codice etico, i diritti umani e i temi della diversità e inclusione.

A livello ambientale, l’azienda ha portato al 18% la percentuale di materiali riciclati impiegati nella produzione e ha ottenuto importanti certifica-

le innovazioni tecnologiche più significative dell’azienda vi

zioni, tra cui Epd (Environmental Product Declaration), Iso 9001, Iso 14001 e Iso 45001, confermando un approccio integrato alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg). Questi risultati sono parte di un piano più ampio, delineato nel Bilancio di Sostenibilità 2024, appena presentato, che evidenzia anche le sinergie rafforzate all’interno del Gruppo Grigolin, di cui Magnetti Building fa parte dal 2022. Nel 2024, Magnetti Building ha raggiunto 78 milioni di euro di fatturato, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente, supportato da una strategia che coniuga qualità, efficienza e innovazione. Il presidio della catena di fornitura rimane un caposaldo radicato al territorio: oggi Magnetti Building si avvale di 800 fornitori attivi, il 70% dei quali in Lombardia.

Benedetta Grigolin

Amministratore delegato Magnetti Building

Fino a poco tempo fa la disposizione dei manufatti avveniva affidandosi esclusivamente all’esperienza degli operatori. Oggi, grazie a un sistema integrato con il gestionale, siamo in grado di mappare ogni pezzo in tempo reale, migliorando l’efficienza logistica e aumentando la sicurezza. Il nostro orizzonte è quello di un’edilizia prefabbricata che unisce bellezza, funzionalità e responsabilità. Vogliamo realizzare edifici che migliorano la qualità della vita delle persone e lo facciamo a partire dal nostro modo di lavorare, dai nostri processi e dalle scelte aziendali e sociali che ogni giorno mettiamo in atto. In quest’ottica, ci impegniamo a essere sempre più il partner unico dei nostri clienti, offrendo soluzioni complete e integrate. Attraverso il nostro approccio ‘chiavi in mano’, gestiamo ogni fase del progetto: dalla progettazione alla realizzazione, fino alla consegna finale, garantendo efficienza, coerenza e valore lungo tutto il percorso progettuale e realizzativo.

La sede di Magnetti Building a Carvico, in provincia di Bergamo
Tra
sono i nuovi casseri per pilastri e pannelli prefabbricati

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Archileggere

JAPAN. ARCHITECTURAL GUIDE

Botond Bognar

Editore Dom publishers (Berlino)

Anno 2025 (3rd edition)

Pagine 624

ISBN 978-3-86922-931-7

Prezzo di copertina € 48.00

Questa nuova guida della serie dedicata alle architetture di città e nazioni di ogni parte del mondo è stata prodotta anche in previsione dell’Expo 2025 di Osaka, apertasi il 13 aprile scorso.

Analizza le più interessanti costruzioni contemporanee delle 10 regioni e dei 46 territori in cui è suddivisa.

Un saggio storico ripercorre le architetture realizzate dalla metà del XIX secolo, ai giorni nostri, partendo cioè dal periodo Meiji, che comprende i 44 anni del “regno illuminato” dell’Imperatore Mutsuhito, dal 1868 al 1912; di seguito quelle precedenti e successive alla Seconda guerra mondiale; cita il movimento Metabolista degli anni ’60; il Postmodernismo dei ’70; le sperimentazioni della New Age; la Bubble Econimy; le prospettive del XXI secolo.

Di ogni regione sono illustrate opere di vario genere e stile (in totale 697), individuate con indirizzo, codice a barre per una completa identificazione, sigla di riferimento a una delle 31 mappe riprodotte in fondo, indicazioni sui mezzi di trasporto per il loro raggiungimento, nomi dei progettisti.

I testi sono corredati da disegni e da un migliaio di foto a colori, scattate dall’autore.

Questi, nato e formatosi a Budapest, è da decenni docente di Architettura all’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign. Il libro presenta opere di oltre 200 architetti, tra cui: Tadao Ando, Shigeru Ban, Norman Foster, Sou Fujimoto, Herzog & de Meuron, Arata Isozaki, Toyo Ito, Kengo Kuma, Kisho Kurokawa, Le Corbusier, Fumihiko Maki, MVRDV, Jean Nouvel, SANAA, Kazuyo Sejima, Kenzo Tange, Rafael Viñoly, Frank Lloyd Wright e gli italiani: Mario Bellini, Massimiliano e Doriana Fuksas, Gaetano Pesce, Renzo Piano, Aldo Rossi.

ARCHIVIO PAESAGGIO. L’ITALIA DEL SECONDO NOVECENTO NELLE COLLEZIONI CSAC

a cura di Cristina Casero, Elena Fava

Editore Electa (Milano)

Anno 2024

Pagine 272

ISBN 9788892825949

Prezzo di copertina € 45,00

Il volume è il catalogo della mostra allestita (settembredicembre 2024) all’Abbazia di Valserena di Parma, sede di CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fondato dal professor Arturo Carlo Quintavalle nel 1968.

Mostra e pubblicazione, restituiscono gli esiti della ricerca Accessibilità: dall’archivio fisico all’archivio digitale e ritorno. Progetto di innovazione tecnologica e gestionale per la promozione e la valorizzazione del CSAC.

La prima parte del libro comprende diciotto saggi di autori diversi (tra cui quelli delle curatrici: Casero, Direttrice Csac e Fava, docente a Parma di Forme e linguaggi della moda e di Cibo e comunicazione), che trattano di moda, cultura industriale, disegno progettuale, fotografia documentaria, cinema, paesaggio.

Ai saggi si accompagna un esteso album di foto, immagini e documenti, relazionati a quanto raccontato, su: il fotogiornalismo di Carlo Cisventi; il Cinema Arlecchino di Milano; le sale cinematografiche di Giovanni Amati; il manifesto cinematografico; l’attività grafico comunicativa di Valerio Eletti; le fotografie dell’industria e della produzione (Publifoto, Studio Vaghi); i paesaggi e i monumenti inediti di Bruno Stefani; le pitture del paesaggio padano di Carlo Mattioli, Goliardo Padova e Bruno Zoni; i paesaggi novecenteschi di Mario Sironi, Marcello Nizzoli, Giosetta Fioroni; la moda di Walter Albini; la moda a Parma 1968-1980; la comunicazione della moda: immagini dal Fondo Lesy; il progetto dell’abitare nei disegni di Gio Ponti, Figini e Pollini, Sottsass, Gardella e negli scatti di Publifoto; il “progetto Omega” in piazza Duomo a Milano di Achille e Pier Giacomo Castiglioni.

di Roberto Gamba

GUIDA ANNUALE CONDOMINIO SOSTENIBILE

Nuova edizione nell’era del superbonus: nuove schede, nuovi suggerimenti, nuovi commenti: l’edizione 2023 della Guida ha sempre il comodo formato tascabile (cm. 15 X 21) e rappresenta un indispensabile strumento di consultazione sulle novità normative, su tutti gli incentivi fiscali e, attraverso schede sintetiche, fornisce informazioni sui principali interventi per l’efficientamento e la manutenzione dei condomini.

Tel. +039 02 47761275 - cell. 340 1761951

www.casacondominio.net - info@vgambinoeditore.it

Attraverso l’esclusivo contributo di importanti esperti, la Guida affronta i problemi del condominio partendo dalle soluzioni tecnicamente ed economicamente più valide per migliorare la qualità della vita nei condomini. L’abbonamento a CONDOMINIO Sostenibile e Certificato comprende anche l’edizione digitale per sfogliare in anteprima tutto quanto c’è di più nuovo nel mercato e avere sempre a portata di clic la rivista.

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AINO E ALVAR AALTO. UNA STORIA

DI AMORE E DI ARCHITETTURA

Heikki Aalto-Alanen

Editore Adriano Salani (Milano)

Anno 2023

Pagine 560

ISBN 9978-88-310-2097-8

Prezzo di copertina € 29,00

Alvar Aalto (1898-1976) intitolava sempre mostre e opere a nome di Aino e Alvar Aalto. Non solo come gesto da gentiluomo, mettendo per primo il nome della moglie; bensì perchè fin dai primi anni di studio, il fondamento del loro matrimonio era stato di collaborazione e condivisione degli obiettivi. L’autore del libro, avvocato finlandese, è il nipote, figlio della primogenita degli Aalto. Questa sua corposa biografia commenta adeguatamente le architetture e documenta con la riproduzione della corrispondenza privata e professionale, schizzi e fotografie, provenienti dall’archivio di famiglia, la vicenda umana e sociale dei famosi nonni.

La sua intensa rivalutazione dei meriti della nonna, che diviene in realtà la vera protagonista del volume, conclude infatti con la morte di Aino (1894-1949) a 55 anni non ancora compiuti il percorso progettuale e umano degli Aalto. Infatti, se sull’architettura di Alvar Aalto sono stati scritti innumerevoli volumi, egli dichiara che in nessuno compare la loro storia d’amore e di attività in comune.

Le lettere raccontano vivacemente quel legame familiare e un modo di comunicare, oggi non più attuale, ma di grande testimonianza e significato. L’epistolario e la cronaca dei numerosissimi viaggi di studio e lavoro, le dichiarazioni di tanti famosi loro colleghi (tra cui lo storico Sigfried Giedion e la moglie Carola) hanno per il lettore un notevole valore storico, culturale e umano, poiché rievocano lo straordinario impegno di quella generazione di progettisti, prima e a cavallo della seconda guerra mondiale, oltre che la vicenda politica e sociale della Finlandia di quel tempo. Per noi italiani, sottolinea il fascino e l’apprezzamento che veniva rivolto all’arte a all’architettura del nostro paese, citati nelle ripetute occasioni di viaggio.

PANORAMA

ITALIANO VOL. 9

Editoriale di Francesco Pagliari

Editore The Plan – Maggioli (Bologna)

Anno 2024

Pagine 220

ISBN 8891656775

Prezzo di copertina € 35,00

È questo l’ultimo volume della serie dedicata dal 2013 all’architettura italiana, in un percorso che trae origine dalla sezione online del sito (www.theplan.it); un quadro di edifici residenziali singoli e complessi, edifici scolastici, per uffici, per lo sport, per la cultura e l’apprendimento, per attività commerciali, spazi espositivi, luoghi dell’attività amministrativa, percorsi urbani d’architettura e memoria, interventi di riqualificazione.

Nell’editoriale Pagliari, autore di pubblicazioni sull’architettura contemporanea, prima espone il senso della selezione dei progetti presentati che non vuole costituire esemplificazione con ambizione normativa. Le definisce idee di trasformazione che si applicano alla riqualificazione di un singolo elemento preesistente; idee che procedono attraverso la logica della modernizzazione, tramite processi di sostituzione e riedificazione, interventi di trasformazione con l’inserimento della memoria attraverso strumenti architettonici.

Di seguito di ciascun progetto commenta gli aspetti rappresentativi.

All’illustrazione delle realizzazioni, composta da immagini, planimetrie, schizzi, schemi, vedute ridisegnate, si aggiungono alla fine i “profili” dei venti studi di progettazione delle sedici opere presentate.

Il volume mette in luce l’eterogeneità della produzione italiana più recente, in cui sembra contare l’equilibrio formale e cromatico, la ricerca di innovazione compositiva (forse a scapito di una razionale leggibilità degli interventi), piuttosto che la promozione di un’identità materica e architettonica, che non rinnova le originalità di quella “tendenza” che ha fatto epoca nei decenni passati.

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