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Safety First

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Rassegna I nuovi ferri

DEL MESTIERE

Abilità manuale e materia prima non bastano: per il proprio lavoro il lattoniere deve utilizzare accessori davvero utili, al passo con i tempi, e semplici da impiegare. Perché anche le richieste del mercato sono diventate più esigenti e le opere più complesse

Basta sfogliare i numeri di questa rivista, Lattoneria, per rendersi conto (se mai ce ne fosse bisogno), che il mestiere del lattoniere è cambiato. O, meglio, si è arricchito. Accanto ai tradizionali lavori, dai più semplici ai più complessi, si sono aggiunte necessarie competenze per opere elaborate, con nuovi materiali e tecnologie avanzate. Questo non toglie, ovviamente, che la lattoneria rimanga un’attività prevalentemente artigianale per la lavorazione delle lamiere, attiva soprattutto nel campo dell’edilizia. La realizzazione di canalizzazioni, canali di gronda, scossaline o bandinelle rimane al centro dell’attività di artigiani e imprese. E il lattoniere continuerà a realizzare, a richiesta del committente e del progettista, canalizzazioni, canali di gronda, converse per comignoli.

I MATERIALI

Continueranno a essere centrali anche tutti i diversi tipi di materiali impiegati, come l’acciaio inox, il rame, la lamiera zincata, la lamiera preverniciata, l’alluminio preverniciato, l’alluminio naturale e lo zinco-titanio. La lamiera, come sanno bene i lettori di questa rivista, continuerà a essere sagomata e piegata mediante l’utilizzo di apposite macchine a bandiera o pressopiegatrici elettriche, oleodinamiche o manuali nelle produzioni artigianali. Infine, canali di gronda, scossaline, converse saranno sempre prodotte mediante pressopiegatura, mentre i tubi pluviali saranno realizzati utilizzando la tecnica della profilatura a rulli. Ma tutto questo è possibile non solo grazie alla materia prima e alla sapiente lavorazione delle esperte mani del lattoniere. Nessuna opera sarebbe portata a termine, infatti, senza i necessari accessori. Il nome, in effetti, inganna. Per i lattonieri un accessorio non è accessorio. Nel senso che non è un elemento che si aggiunge a qualcosa che potrebbe esistere da solo. Un accessorio per un lattoniere ha la stessa importanza del metallo stesso.

UN LUNGO ELENCO

Basta un breve elenco degli elementi che sono considerati accessori per rendersene conto. Tra gli accessori per la lattoneria che servono a completare la costruzione di tetti e coperture ci sono, per esempio, lo spargiacqua per pluviale, per far defluire in maniera uniforme le acque meteoriche, il gocciolatoio per convogliare e indirizzare le acque pluviali nel vaso di scarico o nelle condotte, le catene per pluviale da aggiungere al sistema di drenaggio e distribuzione dell’acqua dal tetto, la bocchetta di scarico per grondaia che serve a creare un raccordo di scarico tra gronda e pluviale, gli angoli di abbellimento, per decorare quelli del canale di gronda, oppure quelli interni ed esterni, indicati per un raccordo tra due parti di canale. E, ancora, non si possono dimenticare tanti altri accessori quali gli aspiratori, le griglie di aerazione, il saltatubo, il tuttoraggio per creare un raccordo tra canale di gronda e pluviale, i tasselli, i travasatori per deviare il recupero dell’acqua piovana, i terminali, per lo scarico al suolo, il doccione per rifinire il tuttoraggio, i gomiti a spigolo, i dispositivi per la sicurezza, i giunti di dilatazione... Insomma, quello degli accessori è un mondo di ampie dimensioni, che va costantemente aggiornato e approfondito.

Giuseppe Rossi

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