EdilGroup brochure 25 anni

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INSIEME A NOI

Competenza tecnica, il migliore assortimento. La soluzione giusta per costruire e ristrutturare

I nostri traguardi, le nostre sfide

Lavorare in Edilgroup significa confrontarsi ogni giorno con sfide concrete: non solo selezionare materiali affidabili ma costruire relazioni durature con i fornitori e garantire qualità e servizio ai nostri soci. Edilgroup è questo: un gruppo solido, fatto di persone che conoscono il mestiere, che non si perdono in parole, ma che sanno ascoltare, decidere e agire con rapidità e buon senso.

La nostra forza sta proprio lì: nella concretezza, nel senso pratico che caratterizza ogni realtà del gruppo. In questi anni ho avuto la fortuna di lavorare con imprenditori competenti, appassionati e lucidamente orientati al risultato, ma sempre con una forte attenzione alla dimensione umana e relazionale.

Da donna in un ruolo tecnico come quello dell’ufficio acquisti, posso dire che far parte di questa squadra è stato ed è tuttora gratificante. Non è mai mancato l’ascolto, il confronto, il rispetto professionale. Questo clima di collaborazione – che unisce soci storici e nuovi ingressi – è forse il valore più prezioso che Edilgroup ha saputo costruire nel tempo.

A seguire, troverete le parole del nostro Presidente, figura storica e forse tra le più longeve del settore, che da 25 anni guida con passione e visione questo progetto condiviso. E poi le storie dei nostri soci: racconti diversi, ma legati da un filo comune fatto di concretezza, di territorio, e di impegno quotidiano.

Un grazie speciale ai miei collaboratori storici – Stefania, Mara, Lan, Alberto, Elena, Marzia e Marco – che ogni giorno condividono (o hanno condiviso) con me responsabilità, sfide e risultati. Un grazie sentito anche ai nostri fornitori, che nel tempo sono stati non solo partner ma veri maestri e tutor, aiutandomi a crescere professionalmente.

Ringrazio Virginia Gambino e tutto il suo staff per aver curato con grande sensibilità e precisione la realizzazione di questo volume. Ma il grazie più grande va a chi ha creduto in me all’inizio della mia carriera, alla mia famiglia e, soprattutto, a mio figlio, che ha saputo gestire – con maturità forse precoce – una mamma sempre in movimento.

Questa brochure vuole essere tutto questo: memoria, testimonianza, ma anche spinta verso il futuro…perché il viaggio continua.

Con grande affetto Genziana

SOMMARIO

I NOSTRI TRAGUARDI, LE NOSTRE SFIDE pag. 1

DANIELE MARUSI - 25 ANNI DI EDILGROUP pag. 4

Marusi

ALLARGHIAMO LA GAMMA

E FOCUS AL CREDITO pag. 6

Rapid Mix

UN PREZIOSO PARTNER

PER I PREDOSATI pag. 8

Leoni Tino

NUOVE ATTIVITÀ

E RINNOVAMENTO pag. 10

Edil Catellani

PREVENTIVI, CONSULENZA

E CONSEGNA DEI MATERIALI pag. 14

Laterlite

UNA PARTNERSHIP DA VICINI DI CASA pag. 16

Lodi Edilizia

GRAZIE AL GRUPPO

SCONFITTO IL TERREMOTO pag. 18

Zeta Costruzioni

DAL NOLEGGIO UNA MARCIA IN PIÙ pag. 24

Alfa Acciai - Tecnosteel

ASSIEME CON I TONDINI pag. 28

Notari Sergio UN BUSINESS MOLTO FAI-DA-TE pag. 30

Edil Catellani Servizi

LOGISTICA PER L’EDILIZIA CON 15 MACCHINE pag. 34

Edil Catellani - Porporano LA NUOVA SFIDA È IL CARTONGESSO pag. 38

EdilGroup San Polo UN TOCCO DI COLORE ALL’EDILIZIA PESANTE pag. 42

Edilpesci

ANCHE IL LEGNO SU MISURA PER COMPETERE MEGLIO pag. 48

Edilizia Barbieri ORA È IL MOMENTO DI DIVENTARE PIÙ GRANDI pag. 52

Mapei

TANTA FORMAZIONE pag. 54 UN RAPPORTO DI FIDUCIA pag. 55

Zini Dino ORA PUNTIAMO SULLA FERRAMENTA pag. 56

Ceramiche Tiberini

FINITURE, RIVESTIMENTI

MA ANCHE PROGETTI IN 3D pag. 60

Gruppo Idea

VANTAGGI RECIPROCI

E MIGLIORI PROSPETTIVE pag. 64

Bonfante

DALLE SCALE ALL’EDILIZIA pag. 66

Edilpark 1976

CON LO SHOWROOM SERVIZI PER I CLIENTI pag. 70

Ibl

PARTNERSHIP FORTE CON IL DISTRIBUTORE pag. 72

Edilizia Piemme

SEMPRE PIÙ SERVIZIO NEL NOSTRO FUTURO pag. 74

Giemme

TUTTO PER IL CANTIERE ANCHE ONLINE pag. 78

Edilpark 3

C’È ANCHE L’ACQUA NEL BUSINESS pag. 82

Stievano

TUTTO IL COLORE DEL BUSINESS pag. 86

Minarelli

SERVIZIO, COMPETENZA E CONSULENZA pag. 90

Zonta

EDILIZIA E CLIENTI

TUTTO IN FAMIGLIA pag. 94

Gruppo Industriale Tegolaia

SOLIDITÀ, INNOVAZIONE

E RISPETTO PER L’AMBIENTE pag. 97

Mercato Edile

EDILIZIA E OUTDOOR CON L’ARIA DI MONTAGNA pag. 98

Bellan Edilizia

CERTIFICATI CAM PER TUTTI I SOLAI pag. 102

Gobbo Malvina

PIÙ MATERIALI E FINITURE pag. 106

Marchesin Alberto

ADDIO BANCONE FACCIAMO CONSULENZA pag. 112

Sudiro Mario

OFFRIAMO UN PLUS CON LA FORMAZIONE pag. 116

LA STRADA VERSO IL FUTURO pag. 120

EdilGroup in 25 anni

La storia, gli obiettivi e la strategia

raccontati dal presidente, Daniele Marusi

Da un’aggregazione di rivenditori con idee comuni a un gruppo coeso, strutturato, capace di affrontare sfide complesse. In questi 25 anni EdilGroup si è evoluto attraverso la formazione, l’innovazione tecnologica e una sempre maggiore consapevolezza del mercato e di sé stesso. Oggi il Gruppo conta 25 soci tra Veneto ed Emilia-Romagna, distribuiti nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Rovigo, Treviso, Venezia e Vicenza. «EdilGroup è nato da un’esigenza concreta: quella di unire le forze per essere più competitivi in fase di acquisto, ma anche per offrire ai nostri associati un supporto quotidiano attraverso una struttura centrale organizzata ed efficiente», spiega Daniele Marusi, da 25 anni presidente del Gruppo. «Nel tempo siamo riusciti a crescere insieme, sviluppando, ciascuno a modo proprio, le proprie potenzialità. In questi 25 anni abbiamo acquisito competenze, ci siamo adattati ai cambiamenti come camaleonti, cercando di essere un punto di riferimento per i nostri clienti e un partner solido e affidabile per i nostri fornitori. Siamo diventati più consapevoli, più preparati, più attenti ai cambiamenti del settore. Abbiamo imparato a lavorare insieme, senza perdere l’identità di ciascuna realtà territoriale. Anzi, rispettandola».

I PASSI IMPORTANTI

Come in ogni percorso di crescita ci sono state difficoltà, ma anche momenti belli. «Abbiamo attraversato crisi economiche, cambiamenti normativi pesanti, l’evoluzione del mercato, la concorrenza della Gdo, il difficile periodo del covid. E non possiamo dimenticare il terremoto che ha colpito duramente i nostri soci dell’area di Modena», racconta il presidente. «Abbiamo sempre fatto un passo alla volta ma con determinazione. E un ruolo importante lo hanno avuto anche i nostri collaboratori: persone coinvolte e responsabili, che hanno dato il loro contributo alla crescita delle nostre realtà». Ogni difficoltà ed evento sono stati superati e condivisi dai soci,

ha creato una squadra

trasformandosi in un’opportunità per crescere. «Ogni nuovo socio che entra rappresenta la nascita di nuove sinergie e ci permette di aumentare le conoscenze del nostro mercato, oltre a costruire nuove relazioni personali. Grande soddisfazione ci ha dato anche la creazione dei nostri prodotti a marchio: vederli affermarsi sul mercato è stata la prova che il progetto condiviso con Rapidmix ha funzionato e ha saputo rispondere alle reali esigenze dei nostri clienti».

COMPETITIVITÀ

Ho cercato di ascoltare, di fare squadra, di tenere insieme anime diverse senza mai perdere di vista gli obiettivi comuni. Quello di presidente è un ruolo che ho vissuto con senso di responsabilità e passione, cercando sempre di essere al servizio del Gruppo. Ma se EdilGroup è quello che è oggi, è grazie a chi ha creduto nel progetto e ha camminato insieme a me, ossia tutti i miei soci ed affiliati che si sono riconosciuti nel nostro progetto e hanno collaborato attivamente e sostenuto nel tempo scelte e decisioni anche complesse, ma sempre con spirito costruttivo»

Restare competitivi in un mercato sempre più veloce, frammentato e condizionato da logiche globali. Ma non solo: tra le difficoltà più grandi per le rivendite edili di oggi c’è anche quella di «trovare personale che si innamori di questo lavoro, che può creare reali competenze ed essere strumento di crescita personale e professionale, ma che richiede impegno», afferma Marusi. «In questi 25 anni ho imparato e toccato con mano che la rivendita edile è, e deve continuare a essere, un punto di riferimento sul territorio, deve saper ascoltare il cliente e accompagnarlo con serietà e professionalità nelle sue scelte.

PUBBLICAZIONE E FESTEGGIAMENTI

Nato da un’idea di Virginia Gambino Editore, il volume celebrativo per i 25 anni di EdilGroup raccoglie le interviste ai soci e i contributi dei partner del settore edilizio che collaborano con il Gruppo per offrire una vasta gamma di prodotti e servizi di qualità. «Questo volume ci permette di fissare nella memoria il nostro

percorso, che non è solo imprenditoriale ma anche e soprattutto umano. Descrivere la storia di EdilGroup significa raccontare la storia di tante persone, di territori diversi e di una visione comune. Un volume che raccoglie tutto questo è un modo per rendere omaggio al nostro passato e trasmettere quello che siamo alle nuove generazioni». Per festeggiare il proprio anniversario, EdilGroup ha anche organizzato un evento dedicato ai soci e ai fornitori storici. «Non vogliamo solo celebrare un anniversario, ma vivere un momento autentico e sereno, tutti insieme, che unisca chi ha costruito EdilGroup in questi anni, con uno spirito di gratitudine. Gratitudine verso i nostri storici fornitori che, soprattutto, nei momenti difficili hanno dimostrato di essere buoni partner. Gratitudine verso i nostri soci e affiliati per tutto il loro duro lavoro. È un’occasione per ritrovarsi, guardarsi negli occhi e dirsi: ce l’abbiamo fatta, la scommessa di 25 anni fa è vinta, e siamo pronti per il futuro», chiosa il presidente.

Fondatore e Presidente di Edilgroup sin dalla sua nascita nel 2000, Daniele Marusi ha guidato il gruppo con visione e continuità per oltre venticinque anni. Con un approccio basato sull’ascolto, sulla collaborazione e sul rispetto delle singole identità territoriali, ha saputo costruire una realtà solida, capace di affrontare le sfide del mercato con coesione e innovazione. Sotto la sua guida, Edilgroup è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nazionale nel settore della distribuzione edile, distinguendosi per la qualità dei servizi, l’attenzione alla formazione e la capacità di creare sinergie durature tra i soci. Daniele Marusi continua oggi il suo impegno con la stessa determinazione degli inizi, portando avanti un progetto collettivo che guarda al futuro con radici ben salde nella storia.

Allarghiamo la gamma e focus al credito

I progetti del distributore che è anche presidente del consorzio

Fondata nel 1977, la rivendita Marusi di Fidenza (Parma) è un punto di riferimento sul territorio per i materiali da costruzioni, i tetti in legno e la ferramenta. Guidata da Daniele Marusi, che è anche presidente del consorzio EdilGroup, assieme al fratello Graziano, può contare sulla qualità della proposta commerciale e investimenti costanti nel servizio ai clienti.

Quali sono i punti di forza che vi distinguono sul territorio?

Accontentiamo i clienti in qualsiasi richiesta, anche nella ricerca di prodotti particolari. Inoltre, la nostra organizzazione è in grado di fornire tutti i servizi necessari, grazie a un parco mezzi variegato e una vasta gamma di prodotti disponibile a magazzino. In azienda siete alla terza generazione?

Sì, mio figlio Jonathan è entrato in azienda nel 2015 e sta portando avanti alcuni settori come ferramenta, colori, prodotti chimici per l’edilizia.

Quali progetti a breve-medio termine avete in serbo per la vostra rivendita?

Stiamo valutando l’inserimento di nuovi prodotti e il perfezionamento di alcune categorie merceologiche che abbiamo già in rivendita, per esempio, le stufe a pellet sempre più richieste dai clienti con l’obiettivo di un risparmio energetico. Vogliamo anche implementare la gamma di prodotti per i sistemi a secco.

Trattate anche legname?

Sì, facciamo anche tetti in legno e distribuzione di legname per la cantieristica. Il legno rappresenta una parte importante della nostra attività e vorremmo implementare un servizio di consegna più rapido. Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare con la vostra attività nei prossimi anni?

Il credito. L’insoluto dei clienti rappresenterà il pericolo maggiore dei prossimi anni.

Che cosa significa essere partner dei produttori e quali sono i punti da migliorare?

I rapporti con i nostri fornitori sono molto buoni. Sono rapporti costruiti nel tempo sulla base della fiducia e del rispetto reciproci. In

futuro ci piacerebbe avere notizie in anteprima sull’uscita di nuovi prodotti, prima che vengano messi in commercio.

Che cosa vi aspettate dal 2025?

Nei primi due mesi dell’anno la nostra zona è stata penalizzata dal maltempo. Ci aspettiamo comunque di doppiare i numeri del 2024.

Lei è anche presidente di EdilGroup: quando è nata l’idea del consorzio?

L’idea di EdilGroup è nata nel 2000 da una mia iniziativa, insieme

Da sinistra, Daniele Marusi, Jonathan Marusi e Graziano Marusi

a quella di altri quattro soci: Stefano Catellani, Enrico Leoni, Anna Notari e Alide Folchini. All’epoca stavano entrando sul territorio del parmense realtà molto importanti della distribuzione edile, che avevano una significativa forza contrattuale nei confronti dei fornitori. Volevamo far valere lo stesso potere contrattuale agendo come gruppo di acquisto.

Siete nati come gruppo d’acquisto, ma poi vi siete evoluti verso i servizi: come?

Abbiamo aperto a San Polo un punto vendita di distribuzione dei materiali per i soci, poi nel 2022 un magazzino comune, puntando sulla logistica. Anni dopo abbiamo acquistato un ma -

gazzino a Felino da un socio che non voleva più proseguire la sua attività di distribuzione. Quindi attualmente il gruppo ha due punti vendita di proprietà.

Come stanno andando?

Stanno andando bene, siamo contenti.

Dopo la nascita del gruppo, quali vantaggi avete riscontrato?

Siamo diventati più competitivi e abbiamo frenato l’ingresso dei grossi gruppi che stavano entrando nel mercato di Parma e provincia. Ci sono progetti a breve-medio termine per il gruppo?

Vogliamo allargare la nostra zona di distribuzione valutando l’ingresso di altri soci e stiamo studiando l’implementazione di nuovi servizi.

SCHEDA

ADDETTI: 12 + 2 titolari

FATTURATO 2024: 6,4 milioni di euro

NUMERO PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 9.000 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 15.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiali pesanti, polveri, chimica, stufe, legna, ferramenta, sistemi a secco

SERVIZI: tetti in legno, deposito materiali, gru

Il magazzino e taglio legno. Sotto, il piazzale

UN PREZIOSO PARTNER PER I PREDOSATI

STEFANO VECCHIA, direttore commerciale Rapid Mix

Nata 41 anni fa da un’idea di cinque soci che sono entrati nel campo dell’edilizia con l’idea della premiscelazione dei prodotti, Rapid Mix ha sviluppato la propria rete commerciale fino ad aprire nel 2008

Bmix, azienda di predosati situata nel polo logistico di Gargatano-Roncaglia, costruito direttamente in una cava.

Quando è nato il rapporto con EdilGroup?

Nel 2015, fino ad arrivare a una proposta commerciale personalizzata nel 2018.

Qual è il principale pilastro su cui si basa questo rapporto?

Non cercavamo un cliente, ma un partner, con l’idea di sviluppare tutti i nostri prodotti e presentarli con il loro marchio.

Quando è nato, invece, il rapporto con Marusi?

Due o tre anni prima. Si è poi consolidato nel momento in cui abbiamo intrapreso il progetto con EdilGroup.

Quali sono le soluzioni della vostra azienda più richieste da Marusi?

I sottofondi in qualsiasi applicazione, sia a pavimento, sia a rivestimento. Questi prodotti coincidono con le soluzioni più richieste anche da EdilGroup: sono le linee su cui hanno puntato e su cui si basa il nostro

rapporto commerciale.

Qual è il principale supporto che vi richiedono a livello di servizi?

Rapid Mix è favorita dal fatto di essere una realtà del territorio, quindi possiamo dire a chilometro zero. La logistica riveste un ruolo importante, così come la puntualità nelle consegne e ovviamente l’assistenza tecnica costante sulle problematiche di cantiere.

Quali sono i plus dei vostri prodotti?

Serietà e qualità dei prodotti sono i pilastri che contraddistinguono l’azienda. Agiamo esclusivamente attraverso i nostri rivenditori e siamo in grado di garantire la costanza della qualità in qualsiasi momento dell’anno, riuscendo a variare i prodotti anche in base alle condizioni meteorologiche.

Quali sono le previsioni rispetto al business dei prossimi mesi?

A causa della fine del superbonus, penso che ci sarà un ribasso sui volumi. Abbiamo comunque delle linee di prodotto che ci permettono di mantenere costante il fatturato. Siamo specialisti anche nelle pavimentazioni in resina, che mantengono un fatturato notevole.

Il Pnrr ha impattato sul vostro business?

No, perché i progetti si stanno sviluppando per di più al Centro-Sud. Il Nord Italia è stato ancora poco toccato, ma Rapid Mix ha tutte le carte giuste per entrare a piè pari in questo business.

Da sinistra, Stefano Vecchia (Rapid Mix) e Daniele Marusi (Marusi)

Quando un cliente diventa Partner

nuove attività e rinnovamento

Altri settori in arrivo dopo l’introduzione dei materiali a secco e del colore

Rivendita storica di Collecchio (Parma), Leoni Tino è un’azienda che affonda le sue radici nel primo Dopoguerra grazie all’iniziativa imprenditoriale del fondatore che, accantonata l’attività di gommista, decise nel 1956 di aprire un magazzino di materiali per edilizia per sopperire al boom edilizio del paese. Guidata dalla famiglia Leoni, ha visto di recente l’ingresso della quarta generazione con Matteo Oppici, che ha introdotto in rivendita i settori del colore e dei sistemi a secco. Come racconta Enrico Leoni, titolare insieme alla sorella Rossella. Quando è nata la Leoni Tino?

L’azienda è nata alla fine degli anni Cinquanta a opera di mio nonno, che fino ad allora aveva svolto l’attività di gommista. Per soddisfare le esigenze legate all’espansione edilizia di Collecchio, si è trasformato in rivenditore di materiali per le costruzioni aprendo un magazzino di 100 metri quadrati, con appena 40 metri quadrati di piazzale.

Come mai questo passaggio da gommista a rivenditore edile?

Credo abbia intravisto un’opportunità di business derivata dall’espansione di realtà importanti del territorio, come Parmalat o Mutti, che stavano attirando grande forza lavoro. Collecchio ha avuto un’esplosione in quegli anni, ampliandosi in tutte le direzioni. Come si è evoluta poi l’azienda?

Con l’ingresso di mio padre a metà anni Settanta, l’azienda si è trasferita dal vecchio magazzino all’attuale sede, che conta su uno spazio di 2.500 metri quadrati, e ha cominciato a servire anche imprese delle zone limitrofe a Collecchio. In un secondo tempo sono entrato in azienda anche io, poi mia sorella. Oggi siamo alla quarta generazione con l’ingresso di mio nipote Matteo Oppici, quattro anni fa.

Di che cosa si occupa?

Ha introdotto il settore dei sistemi a secco e del colore, che stanno diventando sempre più importanti per l’azienda. Stiamo avendo buoni riscontri, questi due settori sono sempre in crescita.

È stato difficile il passaggio generazionale?

No, perché Matteo ha sempre avuto passione per questo mestiere. Grazie alla laurea in economia ci aiuta anche nella gestione finanziaria, ma principalmente si dedica al lavoro giornaliero del magazzino.

Quando siete entrati in EdilGroup?

Siamo stati tra i fondatori di EdilGroup, all’epoca ero il socio più giovane. Non sapevamo dove ci avrebbe portato questa avventura e,

Enrico Leoni

invece, dopo 25 anni siamo ancora qui. La spinta è stata quella di avere maggiore potere contrattuale nei confronti dei fornitori. Poi, abbiamo sviluppato tutta una serie di servizi che ci hanno portato oltre il mero gruppo d’acquisto. Poter contare su due punti vendita di proprietà e su un magazzino centralizzato con prodotti particolari, come i serramenti tagliafuoco, che non tutti i soci trattavano, ha permesso a tutte le rivendite associate a EdilGroup di beneficiare di un incremento di business.

Quali sono oggi i vantaggi di far parte del gruppo?

Oggi c’è una collaborazione fattiva e quasi giornaliera tra i soci. Ci aiutiamo anche dal punto di vista lavorativo per accontentare i clienti e arrivare dove non riusciremmo singolarmente.

Qual è il punto di forza che distingue la Leoni Tino sul territorio?

Il cliente ci ha sempre riconosciuto la puntualità nelle consegne e nei lavori. Siamo organizzati con le consegne in modo da rispettare le tempistiche e a dare una garanzia al cliente. Giornalmente ci serviamo anche di due autotrasportatori esterni che si occupano di ritiri e consegne.

Quali sono i vostri prossimi progetti a breve-medio termine?

Vogliamo allargarci e stiamo valutando diverse proprietà, senza distanziarci troppo dalla sede attuale. Inoltre, puntiamo a inserire nuovi settori merceologici e avere più scorte di magazzino per affrontare al meglio i periodi di maggiore richiesta.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei

prossimi anni?

Nella zona di Parma la sfida sarà quella di diversificarsi dal settore della cantieristica pesante, che ultimamente sta conoscendo prezzi sempre più fuori mercato. Puntiamo a inserire altri settori, come quello delle finiture. Abbiamo cominciato da poco anche con un servizio di posa dei materiali.

Che tipologia di finiture avete iniziato a inserire?

Pavimenti, rivestimenti, serramenti in collaborazione con una ditta

Il magazzino. Sopra, l’area esterna

della zona. Vogliamo ampliare la nostra offerta e allargarci a tutto quello che serve per realizzare una casa. Per il momento, grazie alla collaborazione con alcuni nostri clienti, stiamo cominciando a vedere qualche risultato. Inoltre, già da qualche tempo abbiamo cominciato a implementare i sistemi a secco e fornire anche materiale posato, per offrire alla clientela un servizio chiavi in mano. Che cosa significa essere partner dei produttori?

Avere una collaborazione fattiva, ove possibile, sul mercato affrontandolo insieme in tutte le fasi. Questo richiede diverse attività, dalla promozione sugli studi tecnici alla visita in cantiere per spiegare i prodotti e il loro utilizzo, e in ultimo formulare un’offerta economica che ci permetta di essere allo stesso tempo competitivi e risolutori per il lavoro che il cliente deve affrontare. Con alcuni fornitori lo stiamo gia facendo con buoni risultati. State partecipando, anche indirettamente, a progetti del Pnrr?

Marginalmente. Su Collecchio e zone limitrofe il Pnrr è appena cominciato. In questo momento le aziende che gestiscono i lavori sono tutte di altre regioni o di altre zone, quindi non abbiamo quel rapporto diretto che vantiamo con la clientela locale. Inoltre, spesso le forniture vengono contrattate direttamente dai loro uffici tecnici o uffici acquisti, quindi noi riforniamo solo il materiale che serve loro giornalmente.

Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?

Nonostante le previsioni, il 2024 è andato bene, con una crescita del 12-13% sul 2023. Il 2025 è cominciato bene dal punto di vista del lavoro quotidiano e dei preventivi. Non saprei fare previsioni a fine anno, ma sono fiducioso e spero ci assesteremo sulla falsariga dell’anno scorso.

SCHEDA

ADDETTI: 4 persone + 2 esterni

FATTURATO 2024: 2,5 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: no

SUPERFICIE COPERTA: 600 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 2.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiali pesanti, sistemi a secco, colore, finiture

SERVIZI: consegna in cantiere, servizio tecnico

Il magazzino. A destra, dall’alto, il tintometro e la ferramenta

SCHEDA

Preventivi, consulenza e consegna dei materiali

Dopo quattro decenni la corsa della rivendita parmense continua

Nata 42 anni fa, la rivendita Edil Catellani si occupa di commercializzazione di materiale edile nella città di Parma. Oltre al magazzino di Largo Ambretta Cacciari, guidato da Stefano Catellani, l’azienda dispone di un altro punto vendita a Porporano, nella provincia di Parma, amministrato dal fratello Francesco, e un deposito per i materiali di scorta.

Quando è nata Edil Catellani?

L’azienda nasce 42 anni fa a opera di nostro padre, che si occupava di trasporti, settore che negli anni Ottanta stava affrontando un periodo di crisi. Dopo aver rilevato nel centro di Parma una piccola rivendita di materiali edili che cessava la sua attività, ha preso il via la Edil Catellani. L’ultimo fatturato di questa rivendita era di 33 milioni di lire. Noi, partendo da niente, in quattro mesi lo abbiamo portato a 95 milioni, fornendo piccoli artigiani e imprese. Dato che gli spazi erano ridotti, avevamo mantenuto come deposito anche la sede della vecchia società di trasporti che si trovava a Porporano, dove adesso è situato il nostro secondo punto vendita. Nel 1995 abbiamo aperto la sede attuale di Largo Ambretta Cacciari e, in seguito, abbiamo trasformato il deposito di Porporano in magazzino edile. Infine, abbiamo costruito un altro capannone a Pilastrello, sempre nella provincia di Parma, che utilizziamo per la logistica e come deposito per i materiali di scorta. Attualmente quali sono i prodotti che state sviluppando di più?

Da sempre ci siamo concentrati sui materiali pesanti. Stiamo sviluppando i prodotti antisismici e i premiscelati. Con il 110% abbiamo implementato molto anche i materiali isolanti, che continuano ad andare bene anche adesso che il bonus è stato cancellato.

Nel dopobonus è cambiato qualcosa nella richiesta dei materiali isolanti?

È cresciuta la domanda di prodotti innovativi a basso spessore e prestazioni più elevate. I clienti hanno imparato a usare queste soluzioni, si è creata molta più cultura.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

EdilGroup è nata nella nostra sede di Parma. Dopo una precedente esperienza di aggregazione in seno a Confcommercio, che si chiama-

va Acme, io e Daniele Marusi abbiamo deciso di fondare EdilGroup. Una notte ci siamo trovati davanti al mio capannone e siamo rimasti a discutere fino alle due di notte per delineare questo progetto. Abbiamo raccolto l’adesione di una serie di magazzini della zona che già conoscevamo e siamo partiti. Le prime riunioni sono state fatte proprio qui da noi. Siamo nati come gruppo di acquisto, ma adesso andiamo oltre, puntando molto sul confronto costante con i colleghi e la formazione, sia interna che tecnica sui prodotti dei fornitori.

Stefano Catellani

Sul territorio che tipo di concorrenza trova più ostica?

Quando ho iniziato con la Edil Catellani avevo 20 anni e a Parma c’erano solo nove magazzini edili. Dopo 42 anni noi siamo ancora in attività, mentre gli altri hanno chiuso. Poi, si sono succeduti altri competitor, piccoli e grandi. La concorrenza è sempre stata agguerrita, ma abbiamo sempre affrontato il mercato. Non è solo un discorso di prezzo, ma di servizi che i nostri competitor non riescono a fornire. Quali sono i vostri punti di forza?

La tempestività nel dare risposte ai nostri clienti in merito a preventivi, consegna di materiali e la consulenza. Da sempre offriamo anche un servizio di raccolta e smaltimento macerie. In passato disponevamo anche di un servizio scavi, ma poi con la crisi abbiamo deciso di chiudere questa attività. Con un’altra società, la Edil Servizi, offriamo servizi di trasporto e logistica. Avete progetti a breve-medio termine?

Nel deposito di Pilastrello abbiamo ancora libero uno spazio di 1000 metri quadrati, che vorremo dedicare ai sistemi a secco che stanno conoscendo sempre maggiore diffusione. Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

Il ricambio generazionale. Mio figlio Ivan è entrato in azienda e si occupa della logistica, ma fatichiamo a trovare nuove leve da far entrare in azienda. La maggior parte dei giovani studia e non ha voglia di impegnarsi in questo tipo di lavoro. Che cosa significa essere partner dei produttori e quali sono i

punti da migliorare in questo rapporto?

I produttori sono tanti e accontentarli tutti è difficile, bisogna sposarne qualcuno. Essere partner significa instaurare un buon dialogo e risolvere i problemi insieme. Un ruolo fondamentale è anche quello dell’agente di vendita. Il contatto diretto è importante.

SCHEDA

ADDETTI: 10 persone

FATTURATO 2024: 8,3 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 2

SHOWROOM: no

SUPERFICIE COPERTA: 1.000 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 12.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, sistemi antisismici, malte, ferro

SERVIZI: trasporti, logistica, deposito materiali, smaltimento macerie

Edilgroup Edil Catellani

CON LATERLITE UNA PARTNERSHIP DA VICINI DI CASA

«Laterlite è un player di riferimento nel panorama italiano per la produzione di materiali per edilizia. Siamo i produttori italiani dell’argilla espansa Leca, con cui offriamo soluzioni alleggerite quali sottofondi, massetti, calcestruzzi, massetti per sistemi di riscaldamento a pavimento, autolivellanti, livelline. Laterlite riunisce sotto un solo marchio sei brand: Leca; CentroStorico con prodotti per il consolidamento strutturale; LecaBlocco con i blocchi in argilla espansa per l’isolamento termico, acustico e resistenza al fuoco; GrasCalce, azienda acquisita nel 2021 che produce materiali di consumo quali malta bastarda, calcestruzzi, sottofondi, finiture, malte e intonaci; RureGold, azienda acquisita nel 2019, specializzata nei rinforzi strutturali; e infine PreMix, acquisita nel 2023 che opera per lo più sul mercato siciliano», spiega il manager.

Quando è nato il rapporto con EdilGroup?

Dalla fondazione. Il rapporto con le rivendite socie era già ben sviluppato prima della nascita di EdilGroup. Dal 1993 lavoro con Laterlite, e ho sempre avuto rapporto con le rivendite del territorio, tra cui Edil Catellani.

Qual è il principale pilastro che cementa il rapporto con EdilGroup?

La stima reciproca e la serietà delle aziende. C’è un rapporto commerciale che va avanti da anni, avendo anche Laterlite sede a Parma. E con Edil Catellani?

Il rapporto con Edil Catellani è nato ancora prima. Negli anni la collaborazione con questa rivendita si è cementata, tanto che attraverso Edil Servizi usufruiamo come clienti del servizio di trasporto per i nostri materiali, sia in cantiere, sia presso gli altri magazzini edili.

Quali sono le soluzioni più richieste dalla rivendita?

Coincidono con le soluzioni più richieste dal mercato per quel che concerne il recupero e la ristrutturazione, quindi calcestruzzi strutturali, sottofondi, massetti. Con Edil Catellani lavoriamo un po’ su tutti i fronti. Qual è il principale servizio che la Edil Catellani vi chiede a supporto del business?

Formazione e supporto in cantiere. Abbiamo un rapporto di partnership molto stretta.

Quali sono i principali punti di forza di Laterlite?

Sicuramente la vicinanza ai clienti e la cultura tecnica. Offriamo assistenza tecnica negli studi tecnici sul territorio attraverso una squadra di Field Engineer che offrono supporto tecnico costante alla progettazione. Inoltre, l’ufficio tecnico Laterlite offre supporto e consulenza alla

progettazione con relazioni di calcolo strutturali per il consolidamento dei solai e delle pareti in calcestruzzo e muratura oltre a calcoli termici e acustici. Siamo vicini al mercato a 360 gradi.

Quali sono le vostre previsioni per i prossimi mesi?

Quest’anno sarà ancora positivo, anche se in flessione rispetto agli anni passati a causa della fine dei bonus. Il settore dei rinforzi strutturali, senza incentivi a sostegno, subirà un rallentamento, tuttavia contiamo sul Pnrr. Fino al 2026 credo ci siano buone prospettive di sviluppo, anche con una leggera crescita.

Quanti prodotti per il Pnrr passano attraverso le rivendite?

Direi il 90%. Vendiamo quasi la totalità dei nostri prodotti attraverso la rivendita edile.

Che peso avrà il Pnrr sul business dei distributori?

Un peso abbastanza significativo, anche se molto dipende dalla tipologia di lavoro. Se si parla di infrastrutture, il Pnrr non avrà particolari ripercussioni sul business delle rivendite, mentre buone opportunità si aprono sul fronte dell’edilizia scolastica e delle opere pubbliche.

Da sinistra, Stefano Catellani (Edil Catellani) e Andrea Bruni (Laterlite)

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Grazie al gruppo

sconfitto

il terremoto

Il sisma in Emilia è stato superato anche con l’aiuto di EdilGroup

Con due punti vendita a Cavezzo e San Felice sul Panaro, Lodi Edilizia

è una realtà storica della provincia di Modena nata con la produzione di manufatti in cemento negli anni Sessanta e convertita in rivendita di materiali per edilizia all’inizio degli anni Ottanta. Guidata dalla seconda generazione della famiglia Lodi, con i fratelli Rossano, Luca e Claudia, l’azienda è stata fortemente colpita dal sisma dell’Emilia del 2012 ma, grazie al supporto di EdilGroup e dei suoi soci, è stata in grado di ripartire in pochi giorni senza ripercussioni sul business. Ne parliamo con l’amministratore Rossano Lodi.

Che azienda è Lodi Edilizia?

È stata fondata da mio padre negli anni Sessanta come attività di produzione di piccoli manufatti in cemento. Quando siamo entrati in azienda io, mia moglie e mia sorella Claudia all’inizio degli anni Ottanta abbiamo deciso di cambiare direzione. Il mercato dei manufatti in cemento stava subendo un deterioramento a causa della ipercompetitività e necessitava di investimenti adeguati per crescere: per questi motivi abbiamo scelto di avviare gradualmente l’attività di commercializzazione di materiali edili.

All’inizio abbiamo introdotto i prodotti base dell’edilizia come colle, cemento, calce, sabbia, laterizi, che ci hanno dato l’opportunità di crescere e affrontare la prima crisi degli anni Ottanta.

Quali prodotti avete introdotto successivamente?

Dalle polveri e materiali pesanti abbiamo cominciato ad affiancare il vasellame e l’arredamento da giardino per avere un po’ di liquidità. In seguito, abbiamo abbandonato l’arredamento da giardino e incrementato prodotti quali isolanti, consolidanti, massetti, premiscelati e predosati, puntando dunque sull’involucro. Con i premiscelati evitiamo tante problematiche in cantiere, dove la manodopera è sempre meno specializzata e la facilità di posa dei prodotti è sempre più importante. Per questo ci affidiamo a Kerakoll, uno dei nostri partner più importanti per quanto riguarda prodotti chimici e pitture. Poi, prima della crisi del 2008, abbiamo introdotto le finiture, cogliendo le opportunità del mercato della ristrutturazione. Abbiamo inserito Kerakoll Color Collection, la proposta di colori e superfici per la decorazione d’interni e finiture di pregio dell’azienda, e questo ci ha dato l’opportunità di incontrare tanti tecnici, architetti e interior designer,

un mondo molto distante dalla rivendita ma che garantisce un bel valore aggiunto. L’edilizia non è fatta di concorrenza sui prezzi, ma di alta qualità. Specializzarsi è l’unico modo per distinguersi dalla grande distribuzione e dai grandi gruppi, che oggi stanno prendendo sempre più piede sul mercato.

Qual è l’identikit di Lodi Edilizia oggi?

Lodi Edilizia è un’azienda stabile sul territorio con due punti vendita a Cavezzo e San Felice sul Panaro, riconosciuta per la sua grande serietà

Al centro Rossano Lodi con la moglie Barbara Beggi, insieme a due collaboratori

e professionalità. Abbiamo cercato di portare il mondo dell’edilizia verso una maggiore qualificazione dei prodotti e innovazione, incontrando lungo la strada tanti tecnici che ci hanno apprezzato. Nel magazzino di San Felice sul Panaro abbiamo, inoltre, un servizio di noleggio di piccole macchine da cantiere.

Come scegliete i fornitori?

È una gara molto dura, perché sul territorio nazionale ci sono tanti produttori. La selezione viene fatta gradualmente in modo da evitare sovrapposizioni con la Gdo: noi dobbiamo offrire prodotti di alta qualità, senza cadere nella tentazione del prezzo. Pertanto, la nostra ricerca si costruisce sulla base di tanti incontri con le aziende, anche nuove, per capire le loro intenzioni commerciali e di partnership.

Che cosa significa essere partner di un produttore?

Significa valutare attentamente le proposte del produttore e mettere alla prova i prodotti proposti: la critica costruttiva è fondamentale per crescere insieme. Una partnership che funziona significa avere gli stessi obiettivi sul mercato.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo entrati in EdilGroup nel 2005, con mia profonda soddisfazione. In precedenza, avevo provato senza successo a creare una specie di multipoint nella bassa modenese. Avevo capito che i grandi gruppi che si stavano creando avrebbero monopolizzato l’edilizia nel territorio, quindi era importante dar vita a un punto di aggregazione grazie al quale difenderci. Dopo il fallimento di questo progetto, mi è stato prospettato di entrare

L’esterno del punto vendita

Fin EdilGroup. Fin dal primo incontro, mi sono trovato in sintonia con le loro idee e strategie.

Che vantaggi ha riscontrato dopo l’ingresso nel gruppo?

Oltre agli acquisti centralizzati, altri vantaggi che abbiamo appurato fin da subito sono lo scambio continuo di idee e informazioni e la collaborazione tra i soci, anche sugli approvvigionamenti. Una vera prova di chi è EdilGroup l’ho sperimentata in prima persona in occasione del sisma del 2012. Non avrei mai pensato che il gruppo avesse messo in atto un piano di intervento nei miei confronti.

Che cosa è accaduto?

Il nostro magazzino è andato distrutto e, appena due giorni dopo il sisma, EdilGroup si è attrezzata per montare presso il nostro punto vendita una tensostruttura. Il giorno dopo abbiamo potuto riprendere a lavorare, e i soci si sono prodigati per approvvigionarci del materiale che ci serviva. Dopo il terremoto, non saremmo ancora qui se non fosse stato per EdilGroup.

Qual è il punto di forza che vi consente di fidelizzare i clienti?

Il nostro punto di forza è la formazione del personale che ci permette di offrire una consulenza tecnica di alto livello. Pretendo che i miei collaboratori siano formati e che abbiano la capacità di gestire e seguire i clienti. Ci sono progetti che metterete in atto a breve-medio termine?

Stiamo preparando l’azienda perché possa continuare con le proprie gambe, senza la mia presenza. I miei due figli si occupano di altre attività. In particolare, mio figlio presiede un’altra azienda di famiglia che si occupa di servizi. Grazie a questa realtà, che svolge attività di general contractor, siamo in grado di seguire il cantiere dall’inizio alla fine con un servizio chiavi in mano. È un modo per difendersi dalla grande distribuzione, puntando sul servizio e la consulenza tecnica specializzata. In cantiere c’è anche in

progetto di aprire uno showroom.

Quale sarà la sfida più importante che dovrà affrontare con la sua attività nei prossimi anni?

Difendersi dai grandi multipoint che stanno avanzando prepotentemente. La Gdo, invece, non ci fa paura, perché finora non è strutturata per offrire consulenza. Anzi, ritengo che la Gdo abbia aiutato le rivendite sul fronte dei pagamenti ed eliminato tutta una fascia di clientela di bassa qualità.

Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Dopo un momento di euforia del mercato, che a mio avviso ha creato più disturbi che vantaggi, nel 2024 abbiamo diminuito il fatturato intorno al 10%. È stato un calo fisiologico, che non ci preoccupa. Ritengo che i primi sei mesi del 2025 saranno di assestamento. Se focalizziamo il mestiere del rivenditore edile sulla ristrutturazione, secondo me non dovremmo soffrire più di tanto. La volontà dell’Europa va nella direzione del ricondizionamento degli edifici in disuso, quindi penso che il mercato ci darà ragione.

SCHEDA

ADDETTI: 10 persone

FATTURATO 2024: 2,7 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 2

SHOWROOM: no

AREA COPERTA: 2.500 mq

AREA SCOPERTA: 15.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: polveri, materiale pesante, isolanti, finiture, prodotti chimici, antisismica

SERVIZI: consulenza, consegna in cantiere, noleggio

La ferramenta. A sinistra, il tintometro

FINITURE E MATERIALE PESANTE

«Il punto vendita Lodi Edilizia di San Felice Sul Panaro offre materiale da finitura e materiale pesante anche per i cantieri più strutturati, oltre alla ferramenta e al noleggio di piccola attrezzatura, come carotatrici, betoniere o martelli pneumatici», spiega Luca Lodi, socio dell’azienda, assieme ai fratelli Rossano e Claudia. «Rispetto a Cavezzo, più vicino alla città di Carpi, la mentalità della nostra clientela è più tradizionale. Cerchiamo comunque sempre di inserire prodotti nuovi che possano essere utili ai nostri clienti. Tra i progetti abbiamo in serbo di ampliare la parte dedicata agli uffici, aprendo uno spazio riservato alla bollettazione. Lo spazio che c’è attualmente sarà invece dedicato alle pubbliche relazioni con clienti e fornitori e alle riunioni».

Il punto vendita di Lodi Edilizia a San Felice sul Panaro. A destra, Luca Lodi (al centro) con il team dell'azienda

Dal noleggio una marcia in più

Dal ferro per cemento armato al renting di attrezzature per il cantiere

Nata nella sua forma attuale nel 2000, Zeta Costruzioni di Torrechiara (Parma) affianca all’attività di trasformazione del ferro per cemento armato, la commercializzazione di prodotti e attrezzature per l’edilizia e il noleggio di macchine ed elettroutensili per il cantiere. Guidata da Marco Vicariotto, la società ha deciso di entrare in EdilGroup nel 2010 per sentirsi parte di un network, mettendo a frutto la rete di contatti, professionalità e competenze offerte dal consorzio a supporto della crescita aziendale.

Quali sono le origini e come si è evoluta l’azienda?

Il pilastro fondante di Zeta Costruzioni è stato mio padre Tiziano Vicariotto, che riveste tuttora il ruolo di amministratore della società. Iniziò la sua esperienza già nel 1972 nel mondo delle costruzioni industriali, prima da geometra e poi come direttore di stabilimento. Da quel momento la sua carriera si è evoluta al servizio delle imprese edili e dei grandi prefabbricatori, fino a divenire un punto di riferimento del settore nel nord Italia. Dall’esperienza di Tiziano e con il mio ingresso in azienda, Zeta Costruzioni è cresciuta e ha realizzato nuovi progetti. La vendita del materiale edile e il noleggio delle attrezzature sono andati ad affiancare la lavorazione del ferro per cemento armato, il core business della società, consolidando il rapporto con la clientela che ha trovato in noi un interlocutore completo per tutte le esigenze del cantiere. Quanta parte del vostro business riguarda la lavorazione del ferro?

Ancora oggi la lavorazione del ferro incide per metà del business, sia a livello di addetti, sia di fatturato. Come si articola il servizio di noleggio?

Il servizio di noleggio di mezzi e attrezzature completa l’offerta al nostro cliente, che può scegliere l’utilizzo breve ed estemporaneo o la prova diretta, per un acquisto più consapevole del bene nuovo o usato. Viste le richieste che riceviamo dai nostri clienti, quasi tutte le attrezzature noleggiate hanno ottime prospettive di vendita.

Veniamo agli altri prodotti: quali sono le principali categorie merceologiche che trattate in punto vendita?

Il protagonista assoluto del nostro magazzino è il materiale edile tradi-

zionale, di cui forniamo un’ampia scelta in termini di brand e di fasce di prezzo. A questo si aggiungono nuove soluzioni per il risanamento e la ristrutturazione, molto apprezzati per il livello qualitativo e la resa dei prodotti offerti.

Quindi chi è oggi Zeta Costruzioni nel suo territorio?

Miriamo a essere un punto di riferimento su Parma e provincia per l’impresa edile, che può reperire i prodotti e i servizi necessari alla sua attività, quindi non soltanto i materiali. Per quanto riguarda la lavorazione

Marco Vicariotto

del ferro e la vendita di rete elettrosaldata, Zeta Costruzioni è un centro di trasformazione qualificato dal 2009 dal Ministero delle Infrastrutture. Tutte le fasi che coinvolgono l’acquisto della materia prima, la lavorazione e la vendita sono disciplinate da un rodato sistema di qualità, certificato annualmente da un centro di verifica esterno che vanta una professionalità pluridecennale.

Quali sono i vostri punti di forza?

Il servizio, la professionalità e l’ampio assortimento di materiali in pronta consegna sono gli aspetti che ci vengono riconosciuti dal grado di fidelizzazione dei nostri clienti.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo entrati nel 2010 come affiliati e l’anno successivo come soci. Senti-

vamo l’esigenza di far parte di un gruppo. All’epoca il nostro punto vendita era agli albori. Quando EdilGroup ci ha proposto questa opportunità, abbiamo deciso di fare ulteriori investimenti per ristrutturare l’area esterna, in modo da renderla idonea a una logistica più complessa e a fornire servizio all’utenza di una zona relativamente scoperta.

Quali vantaggi avete riscontrato dopo l’ingresso nel gruppo?

Inizialmente tra i vantaggi più impattanti rientrava l’accesso a contratti di gruppo con diversi fornitori, e non di meno la possibilità di entrare a far parte di una rete di contatti, professionalità e competenze che rappresentano un acceleratore per la crescita dell’azienda. Con il passare del tempo abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con tutti i soci di EdilGroup, un gruppo di imprenditori in gamba, ognuno con le proprie competenze specifiche. Siamo complementari e facciamo sinergia, c’è grande rispetto a prescindere dalle performance aziendali.

C’è una caratteristica che vi distingue dagli altri punti vendita?

Oltre alla vendita e alla lavorazione del ferro per cemento armato, ci caratterizza la vendita di attrezzatura e il noleggio.

Ferro per edilizia. Sopra, l’esterno del punto vendita

FAvete progetti a breve-medio termine?

Sì, soprattutto per la parte di noleggio che abbiamo in progetto di implementare ulteriormente. Quest’area comporta investimenti costanti: alla fine dell’anno scorso abbiamo iniziato a inserire autocarri a noleggio e l’intenzione è quella di spingere in questa direzione. Com’è composto attualmente il vostro parco macchine?

Tra le 150 unità che compongono l’offerta di macchine e attrezzature, i più richiesti sono sicuramente: mezzi movimento terra, generatori, tagliasuolo,

Panoramica dell’azienda. Sotto, il magazzino.

A destra, il centro sagomatura del ferro

compattatori, macchine per la lavorazione del cemento come scarificatrici, levigatrici, elicotteri ed elettroutensili.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

Visto l’andamento crescente del volume d’affari, ci troviamo a integrare l’attuale forza lavoro con nuovi operatori specializzati, cercando di mantenere costanti le performance qualitative e di professionalità che ci hanno caratterizzato da sempre. Trovare personale qualificato è una delle sfide più difficili. Cercheremo di puntare sempre su un alto livello di servizio per continuare a contraddistinguerci, anche grazie al supporto delle future generazioni.

Perché il settore delle costruzioni è così poco attrattivo per i giovani?

Lavorare nella distribuzione non è semplice. Per ottenere certi risultati, occorrono grande impegno e sacrificio. È un lavoro complesso e faticoso, anche dal punto di vista fisico.

Quanto incide il Pnrr sul vostro business?

Inizia a farsi sentire, soprattutto sulla lavorazione del ferro. In questi ultimi tre mesi almeno per un 20%.

Che cosa significa avere un rapporto di partnership con i fornitori? Ci sono dei punti da migliorare?

Nel rapporto con i fornitori è fondamentale lo scambio di informazioni. Come il rivenditore deve fare consulenza ai propri clienti, senza vendere materiale sull’onda del loro entusiasmo, allo stesso modo il fornitore deve indirizzare il distributore sulla base delle sue reali necessità.

Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Guardando i bilanci, il 2024 è stato positivo, con un andamento crescente. I fatturati non sono direttamente confrontabili, ma abbiamo avuto un incremento del 7% raggiungendo la cifra di 5,6 milioni di euro. Una performance di cui siamo soddisfatti, che dobbiamo ulteriormente migliorare nel 2025. Crediamo nel miglioramento continuo, da oltre cinquant’anni.

ADDETTI: 13 persone

FATTURATO 2024: 5,6 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: no

SUPERFICIE COPERTA: 2.500 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 7.500 mq

AREE MERCEOLOGICHE: lavorazione ferro, materiale pesante, attrezzature, noleggio

SERVIZI: noleggio, consegna in cantiere, studio disegno esecutivo per la lavorazione del ferro

SCHEDA
Mezzi a noleggio
Interno del punto vendita

ASSIEME CON I TONDINI

DIEGO VISENTIN, titolare di Tecnosteel e Alfasider, agenzia di commercio Alfa Acciai per il Triveneto

«Tecnosteel nasce nel 2019 per sopperire a una carenza di produttori nazionali per quanto riguarda i distanziatori in acciaio. Poco dopo, rispondendo sempre a un’esigenza di mercato, abbiamo introdotto la produzione di lamiere fermagetto microforate in acciaio zincato, utilizzate nella cantieristica per casserare le armature. Il prodotto negli ultimi dieci anni sta conoscendo una crescita esponenziale, perché consente di ottimizzare i costi e velocizzare i tempi di esecuzione rispetto ai metodi tradizionali. Alfasider è nata invece 34 anni fa a opera di mio padre e rappresenta l’agenzia di commercio per il Triveneto dell’Alfa Acciai. Dal 2014 siamo anche agenti, sempre per Alfa Acciai, di Ferroberica, primo centro di sagomatura in Italia e secondo in Europa».

Quando è nato il rapporto con EdilGroup?

Nel 2004, quando è nato il Gruppo Deus, di cui EdilGroup fa parte. Siamo stati i primi, e penso anche gli unici, fornitori di acciaio ad avere un rapporto di partnership vera e propria. Da lì siamo cresciuti insieme fino a oggi.

Qual è il principale pilastro su cui si basa questo rapporto?

La correttezza e la sincerità, che nel lungo termine premiano e rafforzano il rapporto.

Quando è nata invece la collaborazione con Zeta Costruzioni?

Nel 2011 quando l’azienda è entrata a far parte di EdilGroup. Con Marco Vicariotto è nata subito una sintonia molto buona. Io sono suo fornitore sia come Alfa Acciai sia come Tecnosteel, mentre Zeta Costruzioni ci fornisce attrezzature a noleggio e da acquistare. C’è un rapporto di amicizia oltre che di lavoro, e ci si confronta quotidianamente.

Quali sono i prodotti e sistemi più richiesti da Zeta Costruzioni e da EdilGroup?

L’acciaio per costruzioni, il tondo per cemento armato in barre o in rotoli, e le reti elettrosaldate. A livello di volumi questi sono i prodotti più richiesti. Ovviamente Zeta Costruzioni, avendo il centro per la lavorazione del ferro, ne ha un consumo maggiore.

Qual è il principale supporto a livello di servizio richiesto da EdilGroup?

Consigli giusti sulle tempistiche di acquisto, e non è facile. Purtroppo, nel ferro il 90% del costo è rappresentato dalla materia prima: se si acquista il materiale nel momento in cui si deprezza, si è poi costretti a vendere in perdita. Quello che il cliente chiede è dunque un supporto,

anche sulla base di specifiche esigenze inerenti alle varie commesse.

Qual è il punto di forza dei vostri prodotti?

Abbiamo puntato tutto sul servizio che, oltre alla qualità del materiale, è fondamentale. Cerchiamo di essere tempestivi per offrire al cliente il materiale di cui ha bisogno a tempo zero.

Che impatto ha il Pnrr sul vostro business?

Molto, da due-tre anni il 50% del nostro business è frutto di richieste derivanti dal Pnrr.

Com’è andato il 2024 e cosa si aspetta dal 2025?

Per i produttori siderurgici legati al mercato dell’edilizia, nel 2024 è mancato un pilastro importante come l’estero. Per quanto riguarda il mercato italiano, grazie alle opere legate al Pnrr, si è rilevato un leggero miglioramento. Il 2025 pensiamo sia un anno transitorio sulla falsa riga del 2024. Mentre per Tecnosteel, dato che siamo nati da poco, tutti gli anni stiamo crescendo a doppia cifra. Vogliamo ampliare la logistica e per il 2025-2026 abbiamo intenzione di costruire un nuovo capannone. Le previsioni sono buone.

Da sinistra, Marco Vicariotto (Zeta Costruzioni) e Diego Visentin (Tecnosteel e Alfa Acciai)

Il Gruppo Alfa Acciai è tra i principali produttori europei di acciaio per cemento armato e vergella.

Rappresenta una realtà produttiva tecnologicamente all’avanguardia, da sempre rispettosa delle persone e dell’ambiente, presente lungo tutta la liera siderurgica.

Leader nella produzione di distanziatori in acciaio e soluzioni agricole avanzate

Un business

molto fai-da-te

La rivendita si è specializzata sul mercato delle seconde case e del bricolage

Piccolo centro montano del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra la Val Parma e la Val Bratica, Corniglio (Parma) ospita i due punti vendita della Notari Sergio, ferramenta e rivendita edile con una storia di oltre 50 anni. Nata per rispondere alla domanda locale, dopo la frana del 1996, che ha interessato il capoluogo dopo quasi un secolo di quiescenza di dissesti, portando allo spopolamento della zona e al ridimensionamento dell’economia del paese, l’attività si è evoluta focalizzandosi sul mercato delle seconde case, con prodotti per il giardinaggio e la minuteria, oltre che sui servizi per la comunità locale, anche di utilità sociale. Lo spiega Anna Notari, socia dell’azienda con il marito Sandro Lena, nonché socia fondatrice della EdilGroup, che insieme alla figlia Chiara racconta la storia e le strategie per il futuro della rivendita. Che cosa rappresenta la Notari Sergio per il territorio?

Anna Notari. L’azienda è nata nel 1968 come ferramenta. Nel 1974 abbiamo inserito i materiali per edilizia. In zona siamo l’unica rivendita. Abbiamo iniziato con cemento e mattoni, per poi inserire negli anni Novanta altri prodotti, dagli inerti all’idraulica e materiale elettrico, dai pavimenti e rivestimenti al legname. Abbiamo costruito un capannone per avere più spazio, ma nel 1996 abbiamo subìto le conseguenze della frana che ha interessato Corniglio, spazzando via l’economia del paese. La frana si è portata via case, ville e cinque salumifici che non sono più stati ricostruiti. L’economia della zona ne ha risentito parecchio e il paese si è spopolato. Che impatto ha avuto la frana sulla vostra attività?

Anna Notari. Molte persone si sono trasferite e Corniglio è diventata per lo più un paese di seconde case. Ci siamo adattati a questo nuovo mercato ma, nonostante la ricostruzione, abbiamo avuto un calo di circa il 30% del fatturato. Il periodo brutto però è passato, e adesso prendiamo tutto ciò che arriva.

Quali sono i punti di forza che vi distinguono sul mercato?

Anna Notari. Conoscere i prodotti, anche quelli nuovi, e saperli presentare ai clienti, oltre ad avere un ampio assortimento con tutto quello che può servire per la casa. Ciò su cui possiamo essere competitivi sono la disponibilità e la consulenza, anche proponendo soluzioni migliorative. Negli anni abbiamo costruito ottimi rapporti, anche a livello

umano, con le imprese.

Chiara Lena. Ci conosciamo tutti e siamo felici anche di istruire i privati che vogliono fare da soli qualche lavoro in casa. In più, siamo diventati un punto di riferimento anche per questioni più pratiche, di utilità sociale. Per esempio, abbiamo da poco fatto installare nuovamente il fax, per ricevere analisi e terapie per gli anziani che soggiornano in paese, oppure abbiamo l’opportunità di fare benzina a chi è in difficoltà.

Anna Notari al centro, con la figlia Chiara e Gianluca

Quando siete entrati in EdilGroup e quali vantaggi avete riscontrato?

Anna Notari. Siamo stati tra i soci fondatori di EdilGroup. Oltre ad avere condizioni economiche vantaggiose con i fornitori, aver dato vita al gruppo ci ha permesso di essere più forti e competitivi. L’unione fa la forza, da soli non si va da nessuna parte. Ci sono progetti a breve-medio termine che andrete a realizzare?

Anna Notari. Ci piacerebbe incrementare il reparto casalinghi, ma per ora resta un progetto.

Chiara Lena. Dopo il covid, le persone hanno riscoperto le secondo case con il giardino. Speravamo che la pandemia innescasse un ripopolamento dei paesi di montagna, ma già dopo due anni il fenomeno è andato scemando. Sono convinta però che, implementando il discorso dei servizi

come strutture scolastiche o servizi per la connessione Internet, ci possa essere una controtendenza.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

Anna Notari. Far quadrare i conti, anche se per ora la concorrenza della Gdo rimane a valle.

Chiara Lena. Auspichiamo che le nuove generazioni ripopolino la montagna. Spero che la nuova amministrazione che si è appena insediata punti, come ha promesso, sui servizi per invogliare i giovani a vivere qui. Partnership con i produttori: cosa significa?

Chiara Lena. Essendo geometra, ho lavorato per anni in uno studio tecnico, recandomi quotidianamente in cantiere. Dopo 14 anni a Parma, sono tornata a Corniglio e ho ripreso a lavorare in ferramenta. Mi è sempre piaciuto, e trovo che ci sia sempre qualcosa da imparare. Essere partner

L’esterno del punto vendita. A destra, Pierino e Sandro Lena. Sotto, il piazzale esterno

dei produttori significa condividere informazioni e rimanere al passo sulle nuove tecnologie inerenti i materiali e i sistemi costruttivi. Quindi è molto importante avere un supporto costante e condividere obiettivi comuni. Ci sono punti da migliorare?

Anna Notari. Le aziende con cui lavoriamo sono tutte eccellenti. Con loro abbiamo rapporti consolidati. Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?

Chiara Lena. Sono ottimista di natura e dal 2025 mi aspetto che vada tutto per il meglio. Nel 2024 purtroppo abbiamo sofferto a causa del maltempo che è perdurato fino a giugno. Siamo stati molto penalizzati, soprattutto sul fronte del business relativo al giardinaggio e outdoor.

Esposizione di pavimenti e rivestimenti

SCHEDA

ADDETTI: 5 persone

FATTURATO 2024:

PUNTI VENDITA: 2

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 1.500 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 3.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: ferramenta, idraulica, pavimenti e rivestimenti, materiale elettrico, legname, materiale pesante, minuteria

SERVIZI: consulenza, trasporto in cantiere

Il magazzino. Sotto, il banco.

Logistica per l’edilizia con 15 macchine

Il

trasporto di materiali è il core business della società

Nata nel 1992 e con sede a Parma, la Edil Catellani Servizi si occupa di logistica e trasporti. Grazie a un parco macchine variegato, la società è in grado di rispondere alle diverse esigenze della clientela, spiega il titolare, Stefano Catellani.

Di che cosa si occupa la Edil Catellani Servizi?

Di logistica e trasporti. I nostri principali clienti sono i magazzini edili della provincia di Parma, soprattutto i soci della EdilGroup. In più, offriamo un servizio di logistica ai nostri fornitori. Tra i

nostri principali clienti ci sono Rapid Mix, Laterlite, Ferri, Danesi.

In questo caso, sfruttiamo il viaggio di ritorno dei nostri mezzi per trasportare i materiali che vendiamo presso i nostri magazzini della Edil Catellani.

Quando è nata la società e come si è evoluta?

La società è nata nel 1992 e ha sede a Parma, assieme alla Edil Catellani, che si occupa di commercializzazione di materiali per l’edilizia. In 30 anni di attività abbiamo raddoppiato le macchine e ogni mezzo è

Stefano Catellani e Filippo Riccò
Il piazzale esterno. Sopra, da sinistra, Filippo Riccò, Giorgio Ganzi, Monica Camelia, Paola Bonfanti. Sotto, il parco mezzi

attrezzato con più opzioni di trasporto, specialmente con le autogru. Nel nostro settore offriamo un servizio per il quale pochi sono attrezzati. Quante macchine avete?

In totale abbiamo 15 macchine. Tra queste, quattro bilici con semirimorchi e quattro autotreni, fra cui due con autogru e varie motrici di tutte le misure. Abbiamo, poi, più un mezzo per il trasporto di inerti. Quali progetti di sviluppo avete per la logistica?

A fronte di nuovi investimenti, vogliamo offrire un servizio sui grossi cantieri con cisterne per i premiscelati e i cementi sfusi. Ormai questi sono sempre più forniti in cantiere con i silos. Anche le piccole imprese non usano più le betoniere.

Com’è andato il 2024 e quali sono le vostre previsioni per il 2025?

Il 2024 si è chiuso in leggera crescita. Per il 2025 prevediamo un andamento simile a quello dell’anno scorso.

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La nuova sfida

è il cartongesso

Edilizia pesante e drenaggio assieme a servizi per il cantiere

Oltre al punto vendita di Parma, Edil Catellani è presente anche con un magazzino a Porporano (Parma) con un’ampia gamma di prodotti edili per imprese e clienti privati. Guidata da Francesco Catellani, titolare assieme al fratello Stefano dell’azienda, la rivendita è specializzata in prodotti per l’edilizia pesante e il drenaggio, oltre a puntare sui servizi di consegna in cantiere, smaltimento macerie e trasporto conto terzi.

Che territorio copre la filiale di Porporano?

Con questo punto vendita copriamo il mercato a sud di Parma. Che prodotti offrite?

Materiale pesante, tubi e soluzioni per il drenaggio, ferramenta. Siete stati fra i primi a essere entrati in EdilGroup: perché avete deciso di fondare questo gruppo?

Io e mio fratello Stefano, assieme ad altri quattro soci, siamo stati i fondatori di EdilGroup. In passato avevamo già dato vita a un’associazione per la compravendita di materiali, ma volevamo creare qualcosa che andasse oltre il mero gruppo d’acquisto. Abbiamo così deciso di comperare un magazzino di proprietà a San Polo di Torrile (Parma) e utilizzarlo come deposito materiali, a cui i soci possono attingere al bisogno con una piccola percentuale di aumento che riguarda i costi di gestione. Siamo poi riusciti ad aprire un secondo magazzino a Felino per offrire ancora più servizio ai soci.

Quali vantaggi ha riscontrato dopo la creazione del gruppo?

Praticamente abbiamo unito i magazzini del parmense, cercando qualcosa che ci accomunasse oltre l’acquisto di materiale. Avere un magazzino da gestire insieme ci ha offerto questa opportunità. Inoltre, siamo riusciti ad ampliare la gamma dei prodotti e massimizzare il confronto tra i soci, cercando di rispettare le diverse area di competenza. Siamo molto radicati sul territorio, anche se ultimamente sono entrati a far parte di EdilGroup anche magazzini situati al di fuori della provincia di Parma, proprio per ampliare la forza di acquisto dei materiali.

Qual è il punto di forza che contraddistingue Edil Catellani da altre attività simili presenti sul territorio?

Edil Catellani ha sempre cercato di offrire il materiale al giusto prezzo,

puntando molto sui servizi con un parco mezzi adeguato alle varie esigenze, dalle autogru ai piccoli camion per le consegne in centro storico.

Quali sono i vostri progetti a breve-medio termine?

Continuare ad ampliare la gamma di servizi e prodotti, per esempio il cartongesso.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

Riuscire a competere con la Gdo e i grossi player del mercato. Per que-

Francesco Catellani
Il piazzale esterno

Allx conx

I progexorzio

F

sto cerchiamo di avere un rapporto con associazioni e gruppi. Che cosa significa essere partner di un fornitore?

Significa stabilire un rapporto di fiducia, contraccambiato da servizi e prodotti al giusto prezzo. Dalle ditte fornitrici vorremmo meno burocrazia.

Il Pnrr vi tocca?

Abbiamo qualche cliente che lavora nel settore pubblico, per cui abbiamo richiesta di molti materiali adatti al Pnrr, tipo i prodotti certificati Cam. Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Nel 2024 il fatturato è cresciuto del 4-5%. Nel 2025 si prevede un calo.

SCHEDA

ADDETTI: 3 persone

FATTURATO 2024: 2,5 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 2

SHOWROOM: no

SUPERFICIE COPERTA: 500 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 3.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: tubazioni, ferramenta, coperchi in ghisa, materiale pesante, leganti, premiscelati

SERVIZI: consegna in cantiere, autogru, smaltimento macerie

Il magazzino. Sotto, la ferramenta

Quello che ci lega

Che cosa sarebbe il progresso, senza strade, ponti, viadotti, palazzi?

C’è un filo che unisce le nostre vite, azzerando le distanze.

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Un tocco di colore

all’edilizia

pesante

La rivendita ha ampliato le categorie merceologiche e punta sul green

Punto vendita di proprietà del gruppo, assieme alla filiale di Felino, la rivendita EdilGroup di San Polo di Torrile (Parma) si rivolge sia alla clientela di imprese e privati della zona, sia a tutti i soci del consorzio in qualità di deposito merci. Dal 2003 a oggi ha ampliato la gamma di prodotti disponibili, implementando anche diversi servizi come il tintometro, racconta Elena Petrazzoli, responsabile amministrativa del punto vendita.

Quando è nato il punto vendita EdilGroup San Polo?

A gennaio 2003 come magazzino di deposito merci a servizio dei soci della EdilGroup e come rivendita al servizio della clientela di imprese e privati. La rivendita si trova a San Polo di Torrile, nella provincia di Parma, un’area altamente industriale che, nel Duemila, stava conoscendo anche un intenso sviluppo a livello residenziale. Nella zona EdilGroup non era presente, quindi si è deciso di cogliere l’occasione per offrire un punto di riferimento sul territorio.

Come si è evoluto il punto vendita negli anni?

Da subito il magazzino è stato rifornito di tutte le tipologie di materiali per l’edilizia pesante. Abbiamo poi implementato la ferramenta e negli ultimi cinque anni abbiamo inserito il colore e il servizio tintometrico. Creiamo all’istante il colore e la tipologia di pittura o intonaco che ci viene richiesto. L’evoluzione più significativa si è avuta nel 2017 con l’apertura della filiale di Felino, sempre nel parmense, nata dall’acquisizione del punto vendita della Bernazzoli Edilizia, che già faceva parte del consorzio. I soci hanno ceduto le quote completamente alla EdilGroup, che così ha deciso di unificare le due realtà sotto un’unica ragione sociale. Grazie ai due punti vendita il volume di affari si è notevolmente amplificato. Quali sono i principali brand che trattate all’interno del punto vendita?

Per quanto riguarda il colore e il servizio tintometrico, trattiamo principalmente Kerakoll. Per il cartongesso disponiamo di prodotti Knauf, Fassa Bortolo e Saint-Gobain Gyproc. Per il cemento Heidelberg Materials e Buzzi-Unicem. Per le porte tagliafuoco Ninz. Trattiamo poi Bmix e Rapid Mix, Mapei, Laterlite e i principali marchi presenti sul mercato. Cerchiamo di differenziare la proposta tra il punto vendita di San Polo e quello di

Felino in modo da offrire maggiore copertura ai nostri clienti. Abbiamo anche qualche prodotto per l’outdoor e arredo giardino in pronta consegna dell’azienda Bonfanti, anche se in questo settore lavoriamo più che altro su ordinazione.

Quanti prodotti avete a magazzino?

Circa 3 mila prodotti.

Quali sono i vantaggi di far parte del gruppo EdilGroup?

Sicuramente il potere di acquisto nei confronti dei fornitori, poiché far

Elena Petrazzoli

parte di un consorzio offre la garanzia di accedere a prezzi più concorrenziali. Inoltre, il fatto di avere più punti vendita, ci consente di mantenere la clientela che lavora in varie zone, potendo contare su diversi punti di appoggio anche fuori provincia. Far parte di un gruppo ci ha permesso di mantenere clienti occupati anche in cantieri molto distanti assicurando le stesse condizioni commerciali che riserviamo alla clientela della nostra area di competenza.

Che cosa vi distingue dalle altre rivendite presenti in zona?

Una rete vendita che fa la differenza, e ce lo riconoscono anche i clienti.

A parità di prezzo, il nostro punto di forza sta nel servizio in termini di accoglienza e consulenza a 360 gradi, non solo sui prodotti, ma anche sulle pratiche burocratiche relative ai lavori di ristrutturazione o sulle novità normative. Il nostro personale è sempre aggiornato anche su questi argomenti, che non ci spettano direttamente come attività commerciale, ma che fanno la differenza con il cliente. Sul territorio siamo stati i primi a inserire il tintometro e ci stiamo evolvendo, aggiungendo nuove categorie merceologiche, come le resine. Insomma, cerchiamo di migliorare costantemente e ampliare l’offerta di prodotti e servizi verso il cliente. Qual è il vantaggio di essere una costola del gruppo?

Il fatto di non essere partiti da zero, ma di aver potuto contare sull’esperienza dei soci, che fin dall’inizio hanno impostato correttamente l’attività di vendita. Non c’è stato infatti un periodo di avviamento, siamo partiti subito molto bene. La zona richiedeva un punto vendita e noi abbiamo sfruttato questa opportunità. Lavorare in EdilGroup mi ha formato a livello personale e di conoscenza del mercato. È una realtà che dà tanto e richiede tanto, ma se mi trovo oggi dove sono, è perché EdilGroup me ne ha offerto la possibilità.

Quali sono stati i principali fattori di successo di questo punto vendita nato dall’esperienza dei soci?

Oltre ai servizi, l’assortimento e la disponibilità immediata del materiale. Abbiamo sempre avuto un ricircolo continuo di forniture. Anche la location, facilmente raggiungibile da qualsiasi tipologia di automezzo, ha rappresentato un elemento a favore. E poi il passaparola tra le imprese, che è stato fondamentale per il successo.

Ci sono progetti a breve-medio termine in cantiere?

Stiamo cercando di modernizzare il magazzino sia a livello tecnologico sia a livello di gestionale, ampliando il sistema per gestire in maniera più snella l’e-commerce, ma anche la parte di contabilità e amministrazione. Vogliamo anche sviluppare l’aspetto green: oltre ad aver installato pannelli solari in punto vendita, vogliamo inserire sempre più prodotti all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità.

Parlando di sostenibilità, i vostri clienti vi chiedono prodotti green?

L’area esterna

Chi sta realizzando progetti particolari, soprattutto privati, inizia a chiedere questa tipologia di prodotti.

Qual è l’età media del vostro personale?

Circa 45-50 anni.

Qual è il vantaggio per una realtà commerciale di avere collaboratori giovani?

Tutto il nostro personale è stato formato da persone di lunga esperienza che hanno concluso il loro percorso lavorativo. Essere giovani offre un vantaggio a livello di continuità nel tempo dell’azienda, oltre a dare idee e approcci nuovi al mercato. Tutti i ragazzi dipendenti della EdilGroup San Polo hanno lavorato sempre nell’ambito edilizio, quindi ormai possono vantare un’esperienza consolidata.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

L’edilizia è sempre stato un settore di alti e bassi. Dal 2027 sembra ci sarà un forte calo del business dovuto alla fine del Pnrr. Bisognerà dunque trovare delle strategie per differenziarsi dai competitor, puntando sempre di più sui servizi.

Quanto impatta il Pnrr sulla vostra attività?

Abbiamo alcuni clienti impegnati in cantieri pubblici, ma per il momento nella nostra zona l’impatto del Pnrr è ancora limitato. Speriamo che aumenti presto, anche per un discorso economico generale.

Parliamo del rapporto di partnership con i produttori: che cosa significa? Ci sono punti da migliorare?

La collaborazione con i produttori è fondamentale. Abbiamo ottimi rapporti con i nostri fornitori grazie agli accordi commerciali stipulati a inizio anno dal gruppo. Il rapporto deve basarsi sul rispetto reciproco: questo vuol dire che, in qualità di rivenditori, noi dobbiamo riconoscere un canale preferenziale ai prodotti dei fornitori partner nei confronti dei clienti; loro, d’altro canto, non devono scavalcarci nella vendita rivolgendosi direttamente al cliente finale. Ci vuole rispetto reciproco e un equilibrio lungo tutta la filiera.

Quali sono le principali problematiche che vi trovate ad affrontare nella quotidianità dopo l’ubriacatura del 110%?

Col superbonus sono nate molte imprese improvvisate. C’è stata tanta frenesia e spesso abbiamo dovuto spiegare a questi operatori le giuste modalità affinché i lavori venissero realizzati a regola d’arte. Volevamo evitare di incappare in una sorta di pubblicità negativa in caso di lavori malfatti. Terminato il bonus, una parte di queste imprese sono sparite. Adesso la principale problematica consiste nel far adeguare le imprese più piccole alle nuove normative a livello di prodotti. Anche in questo caso il nostro ruolo è quello di consulenti e necessitiamo di costante formazione.

Quante ore di formazione riuscite a organizzare?

Internamente seguiamo dei corsi per svolgere al meglio il nostro lavoro, ma più come passione personale. Con i clienti riusciamo a fare una decina di incontri all’anno, spaziando da un fornitore all’altro.

Con quali benefici?

Il cliente che partecipa agli incontri è molto più preparato sui prodotti e anche le costruzioni ne beneficiano. Si innesca così un processo virtuoso che, grazie al passaparola, porta in punto vendita anche nuovi clienti, con un ritorno anche economico.

Quali sono le sue aspettative per il 2025?

Le prospettive al momento sono buone, lo vediamo anche dalle richieste di preventivo. Mi aspetto una buona annata, speriamo migliorativa rispetto al 2024.

SCHEDA

ADDETTI: 6 persone a San Polo + 6 persone a Felino

FATTURATO 2024: oltre 5 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 2

SHOWROOM: 1 (stufe)

SUPERFICIE COPERTA: 1.800 mq San Polo; 1.500 mq Felino

SUPERFICIE SCOPERTA: 8.000 mq San Polo; 2.500 mq Felino

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, cartongesso, colore, ferramenta, arredo giardino, stufe

SERVIZI: trasporto in cantiere, tintometro

L’interno del punto vendita. Sotto, il tintometro

LE TAPPE DEL BUSINESS

La filiale di Felino (Parma) è il secondo punto vendita di proprietà diretta di EdilGroup. È stato acquisito dal gruppo nel 2001 rilevando due terzi delle quote della Bernazzoli Edilizia, rivendita storica della zona montana a sud di Parma, costituita nel 1976 da Lino Bernazzoli e gestita, dopo la morte del fondatore, dal figlio Fabrizio. Nel 2015 il titolare ha deciso di cedere completamente le sue quote alla EdilGroup, che così ha acquisito completamente la proprietà del punto vendita, diventato a tutti gli effetti un magazzino del consorzio. Nel 2017 la rivendita è stata incorporata sotto la stessa ragione sociale della EdilGroup San Polo. «Stando alle parole di chi lavorava nel punto vendita della Bernazzoli Edilizia, con l’acquisizione del 2001 da parte della EdilGroup, c’è stata ventata di freschezza e un aumento delle vendite proprio grazie alla collaborazione con gli altri punti vendita del gruppo», afferma Elena Petrazzoli. «Il punto vendita ha mantenuto la propria copertura su Felino e la zona montana, e grazie a EdilGroup ha aggiunto merceologie di prodotti che non venivano trattate, come i depuratori. Il fatturato è sicuramente aumentato, oltre che in quantità anche in qualità».

Samuele Fattorini, responsabile vendite

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Anche il legno su misura per competere meglio

Un’offerta che spazia dai prodotti tradizionali alle strutture ad hoc

Con più di 30 anni di attività alle spalle, la rivendita Edilpesci di Brescello (Reggio-Emilia) è un punto di riferimento per le imprese e gli artigiani del territorio. Nata da un’idea dei coniugi Manuela Bonin e Marco Pesci, che nel 1992 hanno rilevato lo storico e unico magazzino della città, l’azienda offre una vasta gamma di materiali per l’edilizia, spaziando dai prodotti tradizionali a quelli più innovativi, oltre a strutture in legno, anche su misura, racconta la co-titolare. Che cos’è Edilpesci oggi?

Un punto di riferimento per la vendita di materiale edile. Siamo l’unico magazzino di Brescello e offriamo tutto ciò che serve per costruire casa, dalla sabbia alle tegole. L’azienda è nata nel 1992, quando io e mio marito Marco abbiamo rilevato lo storico magazzino edile del paese, presente dal dopoguerra. La clientela locale era abituata a trovare, oltre ai prodotti di edilizia pura, anche piastrelle e articoli da giardino. Abbiamo quindi proseguito e ampliato negli anni la gamma, inserendo prodotti di qualità e adeguandoci alle richieste del boom edilizio di quel periodo. Avvalendoci della collaborazione con artigiani e imprese serie, abbiamo sempre cercato di offrire un buon servizio per ristrutturazioni e realizzazioni di nuove costruzioni, anche con posa di pavimenti interni ed esterni. Con la crisi del mercato edile degli ultimi anni, abbiamo modificato le nostre strategie di vendita e, seguendo il trend del momento, abbiamo inserito stufe, camini, pellet, legna da ardere, bombole di gas. Realizziamo anche strutture in legno lamellare su misura, come pergole, tettoie, casette, carport: ne abbiamo fatto la nostra principale attività, restando sempre flessibili alle richieste della clientela.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo entrati in EdilGroup nel 2004 per avere una maggiore forza contrattuale nei confronti dei fornitori. Oltre a un valido supporto tecnico, abbiamo trovato ottimi collaboratori e amici con cui condividere problematiche comuni. Abbiamo visto in EdilGroup una opportunità di crescita: l’unione fa la forza, quello che può fare un gruppo di acquisto come EdilGroup, o il Deus di cui il gruppo fa parte, non avremmo mai potuto ottenerlo come singolo punto vendita.

Quali sono i vantaggi che avete riscontrato nel business?

Il polo logistico del gruppo a San Polo ci permette di reperire velocemente i materiali che per qualsiasi ragione non abbiamo nel nostro magazzino. Così facendo in mezz’ora disponiamo del materiale da fornire in cantiere. La rapidità del servizio e il supporto logistico con gli altri punti vendita appartenenti a EdilGroup sono fondamentali, così come lo scambio di informazioni tra i soci, sia sui prodotti che sui clienti.

Perché il cliente torna da voi?

Perché i clienti trovano un ambiente familiare e una consulenza

Manuela Bonin e Marco Pesci
Strutture in legno lamellare

conx

Fpratica e diretta.

Ci sono progetti che realizzerete a breve-medio termine?

Il nostro punto di forza sono le strutture in legno. Cerchiamo sempre prodotti innovativi da inserire in punto vendita per fare la differenza e incuriosire il cliente. Per esempio, le casette a incastro non sono disponibili in tutte le misure: per sopperire a questa mancanza, siamo andati a proporre soluzioni alternative come l’Xlam.

Sentite la concorrenza della Gdo?

No, c’è troppa diversità di approccio con la clientela. Noi diamo molta importanza al rapporto umano.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

L’abbiamo già affrontata con l’avvento della grande distribuzione. I clienti hanno provato la Gdo, ma poi sono tornati da noi per la qualità delle nostre proposte, il servizio e la consulenza. Nei prossimi anni, anche se la grande distribuzione amplierà le sue forze, i clienti torneranno nel vecchio negozio di paese. Una sfida importate in futuro saranno i pagamenti: purtroppo negli anni i magazzini sono sempre stati considerati come delle banche.

Nel rapporto con i produttori, che cosa significa essere partner?

Abbiamo contatti diretti con gli agenti dei produttori: tanti li conosciamo da anni e con loro abbiamo costruito rapporti di amicizia. Tuttavia, a volte

ci confrontiamo con ragazzi giovani che non sono ancora abbastanza preparati. Il nostro lavoro è difficile: è talmente ampio e variegato che anche noi abbiamo dovuto investire anni per raggiungere il know-how che vantiamo oggi, che però è fondamentale per rapportarsi con una clientela non sempre facile da gestire.

Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?

Il 2024 si è chiuso sulla falsariga dell’anno precedente. Quest’anno si è aperto con calma, anche a causa delle condizioni meteo. Abbiamo in cantiere molti preventivi, sempre inerenti le strutture in legno. Per il 2025 ci aspettiamo di replicare i numeri del 2024.

SCHEDA

ADDETTI: 2 persone

FATTURATO 2024: 300.000 euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 300 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 6.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiali edili, pavimenti, rivestimenti, strutture in legno e su misura

SERVIZI: consegne con scarico gru, servizi posa chiavi in mano in collaborazione con imprese esterne

Area dedicata ai rivestimenti

Da 60 anni, Styrodur si posiziona nel mercato dell’XPS, distinguendosi per la sua elevata qualità, le numerose possibilità di applicazione e la sua robustezza.

Questo prodotto è ideale per molteplici lavori nel campo dell’isolamento perimetrale, di pavimento, interno, di tetti piani rovesci e molto altro. Grazie alle sue caratteristiche tecniche e alla sua versatilità, Styrodur, è l’isolante termico che dura per generazioni!

Ora è il momento di diventare più grandi

La rivendita progetta di introdurre un’area per il legname e più spazio per i sistemi a secco

Dalla vendita di granaglie per animali ai trasporti, fino alla commercializzazione di prodotti per edilizia, con una focalizzazione sempre più spinta sui materiali tecnici e ad alto tasso di innovazione. Così si è evoluta Edilizia Barbieri, rivendita di Bomporto (Modena), guidata da Adriano Barbieri assieme alla moglie Angiolina Borghi.

Quando è nata Edilizia Barbieri?

Mio padre aveva una piccola rivendita di granaglie per animali, mentre io mi occupavo di trasporti. Nel 1992 decisi di smettere con questa attività, in quanto il settore era ormai in crisi, e dedicarmi alla rivendita di materiali per edilizia, che invece era in pieno fermento. All’inizio cominciai a vendere materiale come calce, cemento, laterizi, ferro, in un piccolo spazio sotto casa, a Solara di Bomporto, una frazione di mille abitanti del comune di Bomporto. Poi, nel 2002 ho avuto l’idea di spostarmi nella zona industriale del paese. Se non avessi fatto questo passo, avrei sicuramente fatto la fine dei piccoli negozi di provincia e, a causa della concorrenza spietata che c’è in questo settore, avrei chiuso. Così nel 2005 ho comprato il terreno e nel 2007 mi sono trasferito nel nuovo punto vendita.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Saranno più di dieci anni. Ero convinto che associarsi era importante: nonostante le voci contrarie di alcuni rappresentanti, ho creduto fortemente nel progetto e sono soddisfatto della decisione presa. I risultati sono sempre stati ottimi. All’epoca ero corteggiato da altri due gruppi, ma EdilGroup mi è subito sembrata la scelta migliore e il tempo mi ha dato ragione.

Quali vantaggi ha riscontrato dopo l’ingresso in EdilGroup?

Il premio che riceviamo è un buon salvadanaio. Inoltre, le condizioni di acquisto e le scontistiche sono ottime, assieme all’aggiornamento costante che riceviamo sull’evoluzione del settore e il confronto con gli altri soci. C’è una collaborazione costante, non solo per l’approvvigionamento dei materiali, ma anche sulle attività del gruppo. Per esempio, per problemi personali non ho potuto partecipare per qualche tempo alle riunioni di EdilGroup, ma uno dei soci mi ha tenuto costante-

mente aggiornato.

Quali sono i vostri punti di forza?

Ho sempre creduto nel rapporto umano con i clienti, dando disponibilità anche per caricare materiale fuori orario o la domenica. Facciamo anche dei corsi di formazione tramite le ditte fornitrici. Ho la fortuna di avere un collaboratore molto preparato, una vera figura di riferimento all’interno del magazzino. Ha una grande esperienza e una forte passione per l’evoluzione tecnologica del settore, tanto da essere spesso

Adriano Barbieri

consultato dagli stessi tecnici per risolvere problemi specifici, anche in cantiere se richiesto.

Ci sono progetti a breve-medio termine che attuerà nella sua rivendita?

Mi sarebbe piaciuto aprire un secondo punto vendita, per dare un impulso maggiore all’attività cogliendo le opportunità derivanti da un diverso bacino di utenza, ma mia moglie non è stata d’accordo. Ho dunque in programma un ampliamento del punto vendita esistente di circa 500 metri quadrati. Creeremo un’area dedicata solo al legname, mentre internamente daremo maggiore spazio ai sistemi a secco. Prima dell’estate dovremmo essere già operativi.

Qual è la sfida più importante che dovrà affrontare nei pros-

simi anni con la sua attività?

L’ostacolo più importante sarà la concorrenza di altre realtà che si insediano nelle zone libere e aprono magazzini, battendo a tappeto i cantieri. Avremmo bisogno di un altro tecnico commerciale ma al momento è difficile trovarlo.

Che cosa vuol dire essere partner dei fornitori?

Con i rappresentanti abbiamo un ottimo rapporto e ci tengono costantemente aggiornati sulle novità di prodotto e le nuove tecnologie. Alle stesse aziende interessa trattarci bene, grazie al rapporto con EdilGroup, e ci presentano di continuo interessanti novità.

Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Rispetto all’anno precedente, nel 2024 abbiamo avuto un leggero calo, tra il 6 e il 7%. Per il 2025 vedo maggiori difficoltà, a causa della cancellazione delle agevolazioni fiscali. Il mercato dell’antisismica per il momento tiene ancora, spero che il Governo introduca iniziative per l’edilizia residenziale, in particolare per le ristrutturazioni. Per quanto riguarda il nuovo, invece, non vedo grandi opportunità, anche perché i prezzi delle case continuano a rimanere alti. Per il 2025 mi accontenterei anche di un piccolo calo.

SCHEDA

ADDETTI: 8 persone

FATTURATO 2024: 5 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: no

AREA COPERTA: 2.500 mq

AREA SCOPERTA: 7.500 mq

AREE MERCEOLOGICHE: ferramenta, isolamento, materiale pesante, inerti, cartongesso

SERVIZI: consegne in cantiere, consulenza

L’area esterna. A sinistra, il libero servizio. Sotto, area di carico

TANTA FORMAZIONE CON MAPEI

«Per i magazzini edili è un momento storico», afferma Carlo Alberto Rossi, titolare dell’agenzia Mapei per le province di Modena, Reggio-Emilia, Parma e Bologna. «Da qui ai prossimi tre-quattro anni ci saranno rivoluzioni nel settore della distribuzione, dettate non solo dalla Gdo, ma anche dai grandi raggruppamenti. Se in passato il fatto di trovarsi all’interno di un gruppo era una opportunità, ma non una necessità, oggi far parte di un gruppo è fondamentale per potersi difendere. Un magazzino di piccole medie dimensioni da solo è destinato a sparire».

Quando è nato il rapporto con EdilGroup?

Fin dalla sua nascita. Quando è stato fondato EdilGroup, una parte degli associati erano già nostri clienti. Con alcuni c’è un rapporto che dura da oltre 40 anni.

E con la rivendita Edilizia Barbieri?

Con Edilizia Barbieri c’è un rapporto che dura ormai da 30 anni. È sempre stato un legame molto proficuo, che ho ereditato da mio papà, titolare dell’agenzia prima di me. In tutti questi anni, più agenti hanno seguito la rivendita: dopo mio padre, mi sono alternato con Sandro Baccarani e Luigi Bonfiglio, che attualmente sta seguendo la zona di Modena. Collaborando tutti insieme abbiamo lavorato con Edilizia Barbieri, un cliente molto fidelizzato che promuove bene anche prodotti specifici, come le fibre di carbonio, impermeabilizzanti e soluzioni ad alto contenuto tecnologico.

Qual è il principale pilastro su cui si basa il rapporto con Edilizia Barbieri?

Sicuramente la collaborazione con i loro operatori, sempre attenti all’aspetto tecnico e alla ricerca della soluzione più adeguata alle esigenze del cliente finale, esulando dall’aspetto puramente commerciale. Organizzate anche corsi di formazione?

Certo, con Edilizia Barbieri è stato organizzato più di un corso. Mapei ha come punto di riferimento la formazione tecnica a tutti i livelli, per la rivendita, per i posatori, per i progettisti. Quest’anno abbiamo un programma ricco di eventi, anche in collaborazione con le varie sovraintendenze e ordini professionali. Ogni anno facciamo sette-otto convegni di altissimo livello, e in zona organizziamo più di 60 incontri con posatori e tecnici. A questo si aggiunge il supporto costante in cantiere.

Qual è il principale supporto che vi chiede Edilizia Barbieri?

Edilizia Barbieri può contare su dipendenti con un alto valore tecnico, con una conoscenza dei prodotti davvero elevata. Il supporto richiesto si basa su problematiche mirate.

Nelle rivendite ci sono anche tanti prodotti in concorrenza tra loro. Perché scegliere Mapei?

Mapei si è sempre distinta per il contenuto tecnico dei propri prodotti, la costanza della qualità, l’assistenza tecnica e la serietà. Il nome Mapei è sinonimo di innovazione, sicurezza e servizio.

Previsione del business dei prossimi mesi: che cosa vi aspettate in questa zona?

Il 2025 è un anno particolare. I magazzini edili potranno subire un leggero calo, dopo l’espansione degli scorsi anni dovuta ai bonus, che sicuramente hanno alterato in maniera positiva il mercato, e creato al tempo stesso numerose domande. È anche vero che, per chi è ben strutturato, ci sono molte opportunità derivanti dai lavori del Pnrr. Quando si fa riferimento al Pnrr molti pensano solo alle infrastrutture e ai grandi cantieri, invece ci sono tutta una serie di lavori più piccoli, dall’edilizia scolastica alla cantieristica stradale, che possono essere intercettati dalle rivendite. In più, il mercato del nuovo non è fermo come molti dicono. Sicuramente il 2025 non sarà un anno di espansione, ma di consolidamento.

Quale può essere dunque l’impatto del Pnrr nella rivendita?

Secondo le nostre analisi, dipende dal tipo di rivendita e di clientela. I rivenditori che si sono concentrati su prodotti legati ai bonus, sicuramente stanno soffrendo. Chi, invece, ha un’azienda più strutturata sta lavorando bene anche con i prodotti di edilizia più tradizionali.

Partnership tra rivenditore e produttore, che cosa vuol dire?

In questi anni il mondo della distribuzione è cambiato radicalmente. In passato c’erano pochi prodotti e il rapporto con la rivendita era di carattere puramente commerciale. Oggi c’è invece una maggiore collaborazione, anche nella ricerca di opportunità di lavoro sul mercato. Partnership tra rivenditore e produttore significa lavorare insieme per offrire al mercato la soluzione giusta e crescere insieme, condividendo le informazioni. Con i magazzini questo tipo di collaborazione non è sempre scontata.

Da destra, Carlo Alberto Rossi e Adriano Barbieri

UN RAPPORTO DI FIDUCIA CON EDILGROUP

Su che cosa si basa la partnership con EdilGroup?

Da sempre la collaborazione tra Edilgroup e Mapei si basa su reciproca fiducia, obiettivi comuni e valori condivisi quali l’innovazione, la qualità, la sostenibilità e l’attenzione al cliente. Una sinergia che consente di rispondere efficacemente alle esigenze del mercato, offrendo soluzioni durevoli e di qualità insieme ad una consulenza personalizzata.

Quali sono i prodotti più richiesti da EdilGroup?

I prodotti di alto consumo votati al mercato della ristrutturazione, con una particolare attenzione a tutti i prodotti che permettono di ridare splendore al nostro patrimonio edile, senza trascurare l’alto livello tecnico e la sostenibilità.

Quali sono i servizi più richiesti dai soci?

I servizi più richiesti sono la consulenza tecnica, la promozione dei prodotti e i servizi complementari come la presenza in cantiere, la logistica, e l’ampia gamma di soluzioni per completezza di sistema.

Quale può essere un nuovo step nel rapporto con il Gruppo?

Continuare nel percorso di formazione tecnica sui nostri sistemi e l’informazione relativa a prodotti sempre di più innovativi sia in termini di facilità di applicazione, sia di specializzazione, da veicolare tramite i punti vendita di EdilGroup e il suo personale specializzato. Qual è la situazione attuale del mercato dell’edilizia?

Il mercato dell’edilizia, nel suo complesso, sta reggendo in termini di performance nonostante la fine del superbonus, ma ci aspettiamo una minima recessione in uscita bonus, attenuata dal Pnrr che mitigherà la contrazione, ma renderà il mercato ancora più competitivo tra i player presenti in Italia.

La sostenibilità per l’industria è ancora una priorità?

La sostenibilità rimane certamente una priorità per l’industria edilizia e sicuramente per Mapei. Nel 2025, il settore è chiamato a rispondere a continue sfide ambientali, come la riduzione delle emissioni e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e a breve dovrà essere recepita e implementata la direttiva europea Epbd. Crediamo fermamente che costruire in modo sostenibile e responsabile non sia solo un dovere verso l’ambiente, ma anche un’opportunità per creare valore duraturo per tutta la filiera dell’edilizia e per la committenza. Da anni Mapei investe in ricerca e sviluppo per creare soluzioni a ridotto impatto ambientale; questo, unito alla qualità delle soluzioni,

si traduce in durabilità dei progetti che vanno nella direzione della vera sostenibilità.

Com’è andato il 2024?

Nel complesso è stato un altro anno positivo, che ha consentito di procedere sul percorso di continui investimenti da parte dell’azienda, in termini di nuovi prodotti, risorse umane specializzate nella consulenza e nella promozione e implementazione di nuovi impianti produttivi.

Quali sono le previsioni per il 2025?

Grazie alla nostra particolare attenzione a tutti i segmenti di mercato nei quali Mapei è presente, contiamo di chiudere anche il 2025 in positivo.

Il Pnrr sta dando un contributo?

Il Pnrr sta dando un grande contributo in lavori appaltati da enti locali, per esempio scuole, ospedali e arredo urbano. Mapei è presente capillarmente sul territorio e l’ampia gamma di prodotti, insieme alla presenza di personale tecnico qualificato, consente di supportare efficacemente il progettista in tutte le fasi dell’intervento.

Ora puntiamo sulla ferramenta

Tra gli obiettivi del distributore reggiano c’è anche il rinnovo dei locali

Considerato il capoluogo dell’Appennino reggiano, Castelnovo ne’

Monti (Reggio Emilia) ospita la sede di Zini Dino, rivendita specializzata nella progettazione e produzione di strutture in legno massiccio e lamellare, oltre che in servizi di trasporto e vendita di materiali edili e pietre. Elisa Veronesi, rappresentante legale e presidente del cda, racconta la storia dell’azienda e i progetti per il futuro. Quando è nata la Zini Dino e cosa rappresenta oggi?

L’azienda è stata fondata nel 1983 dai miei nonni. Successivamente è passata in mano ai miei genitori e zii, fino ad essere arrivata oggi in gestione alla terza generazione della famiglia. L’azienda nasce come rivendita di materiali edili e da una decina di anni abbiamo intrapreso anche l’attività di lavorazione del legno. All’interno di EdilGroup siamo l’azienda specializzata nel legno strutturale. Abbiamo macchinari a controllo numerico per la lavorazione dei pretagliati e realizziamo tetti, strutture in legno, casette, pergolati. Per scelta, non realizziamo invece case in legno.

Quando siete entrati in EdilGroup?

Circa 15 anni fa.

Perché questa scelta?

I soci di allora hanno ritenuto che avere acquisti centralizzati fosse un vantaggio, così da riuscire a spuntare condizioni più favorevoli dai fornitori. A questo si aggiungeva la sinergia di un gruppo di lavoro in grado di appoggiare l’azienda sul marketing e altre iniziative. Dopo l’ingresso nel gruppo che vantaggi avete riscontrato?

Abbiamo riscontrato un maggior controllo sui prezzi di acquisto di determinate categorie merceologiche caratterizzate da importanti oscillazioni, come il cemento e il ferro: EdilGroup riesce a spuntare buone quotazioni e mantenerle costanti durante l’anno. Inoltre, abbiamo riscontrato vantaggi in merito al ritorno sui premi dei fornitori, oltre che al confronto con gli altri soci. Siamo realtà molto diverse e complementari: tra i soci c’è un costante scambio di esperienze e informazioni sull’andamento del settore. All’interno del gruppo, la Zini Dino è forse la realtà più particolare per la sua collocazione montana. Come avete conosciuto EdilGroup?

Mio zio vantava una profonda amicizia con Daniele Marusi, uno dei soci storici e presidente del gruppo, che ci ha invitato a entrare. Quali sono i vostri punti di forza?

Sul territorio montano siamo gli unici strutturati per lavorare il legno e offrire determinati tipi di strutture. Inoltre, siamo gli unici che fanno parte di EdilGroup.

Perché i clienti tornano da voi?

La nostra clientela è composta al 50% da imprese e al 50% da privati.

Elisa Veronesi (seconda da sinistra) con alcuni collaboratori dell’azienda
Lo staff della Zini Dino. Sotto, l’esterno del punto vendita

Sicuramente ciò che fa tornare i clienti è il servizio. Siamo molto flessibili e veloci, cerchiamo di ridurre al minimo gli errori e offriamo un buon servizio sia in termini di consulenza che di offerta commerciale e tempestività di consegna.

Lei è abbastanza giovane: che cosa la attrae di questo lavoro?

In azienda siamo tutti giovani. Questo lavoro è un sacrificio, non riuscirei a farlo se non mi piacesse. Non ci sono orari ed è molto impegnativo, ma il fatto di non essere dipendente e rischiare in prima persona, mi rende padrona delle mie decisioni. Avete progetti a breve-medio termine?

Veniamo da anni impegnativi in cui abbiamo fatto investimenti importanti e vogliamo mantenere quello che abbiamo conquistato a fatica. Abbiamo rinnovato tutto il parco macchinari, utilizzando anche gli incentivi Industria 4.0. Il prossimo obiettivo è il rinnovo del settore ferramenta: a breve prenderemo in gestione una vecchia ferramenta e rinnoveremo tutti i locali per rilanciarla. Vorremmo poi espanderci nel comparto delle pietre, per il quale abbiamo appena realizzato un’area espositiva esterna molto bella.

Qual è la sfida più importante che la vostra attività dovrà affrontare nei prossimi anni?

Sicuramente il commercio online. Per adesso non sentiamo ancora una forte concorrenza perché i nostri prodotti hanno un peso specifico importante che incide sul costo del trasporto. L’e-commerce fa un po’

paura, anche se cerchiamo sempre di compensare la vendita impersonale che caratterizza il commercio online con i servizi e la consulenza. Quale sono i prodotti su cui sentite di più la concorrenza?

I prodotti a basso contenuto tecnico.

Che cosa significa avere un rapporto di partnership coi produttori e quali sono i punti che possono essere migliorati?

Se ognuno guarda sempre al proprio orticello, si fa fatica. Ci vorrebbe più partnership vera. Alcuni fornitori continuano a essere molto rigidi sulle quantità e i resi. Servirebbe maggiore flessibilità, soprattutto da parte dei grandi produttori. Le piccole imprese invece ne fanno un loro punto di forza.

SCHEDA

ADDETTI: 18 persone

FATTURATO 2024: 5 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 2

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 2.000 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 2.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, ferramenta, legno, pietre, pali castagno

SERVIZI: consulenza, assistenza alla progettazione per pietra e legno, consegna in cantiere, montaggio e posa in opera per le strutture in legno

Il centro di lavorazione del legno

Un cammino che dura da oltre 60 anni

La nostra filosofia

Ricerca e Sviluppo sono i capisaldi della filosofia di Edilfibro.

Da sempre l’azienda si impegna a migliorare costantemente le procedure esistenti i sistemi di controllo che riguardano sia i prodotti finiti, sia le materie prime che arrivano in stabilimento, permettendo agli operatori il completo controllo dell’intero processo produttivo. Edilfibro si è dotata, inoltre, di sofisticate strumentazioni personalizzate che consentono di analizzare tutte le caratteristiche di ogni singolo componente del fibrocemento.

Ogni fase della produzione viene costantemente monitorata: dalla formazione del prodotto definito “fresco” alla sformatura del manufatto pronto per la maturazione. I nostri tecnici specializzati sono sempre al lavoro per garantire la conformità dei prodotti agli standard richiesti dalla Norma UNI EN 494:2015.

La qualità dei nostri prodotti è certificata e per noi di Edilfibro è così importante che l’abbiamo anche assicurata

Tutte le coperture realizzate con lastre in fibrocemento prodotte da Edilfibro, la cui posa in opera sia conforme ai requisiti richiesti dalla Norma UNI 10636, sono garantite e assicurate con polizza Unipol Sai Assicurazioni Responsabilità Civile Prodotti e/o con sostituzione dei materiali.

Qualità e sicurezza

Tutte le lastre ondulate per copertura prodotte da Edilfibro rappresentano un grande progresso in campo antinfortunistico in quanto se posate nel rispetto della Norma di Posa UNI EN 10636, in caso di rottura accidentale il corpo che ne è stato la causa viene trattenuto da speciali bandelle inserite nella matrice cementizia delle lastre.

Certificazioni

Tutte le attività di Edilfibro sono regolate da procedure nel quadro delle Norme UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001 controllate regolarmente dall’Istituto ICMQ.

Tegolit 200, l’originale lastra porta coppo.
Plakfort 5 e 6 onde, la soluzione Edilfibro per le coperture a vista.

Finiture, rivestimenti ma anche progetti in 3D

I plus della rivendita specializzata in pavimenti, rivestimenti e arredobagno

Da oltre 70 anni impegnata nella commercializzazione di prodotti per l’edilizia, la rivendita Ceramiche Tiberini di Traversetolo (Parma) si è specializzata nelle finiture per pavimenti, rivestimenti e arredo bagno. Fondata alla fine degli anni Cinquanta da Giorgio Tiberini, che diede vita a una omonima attività declinata in una piccola rivendita di materiali edili e un’impresa di costruzioni, negli anni Ottanta l’azienda si è concentrata sulle finiture, fino a cambiare definitivamente denominazione e diventare l’attuale Ceramiche Tiberini nel 1999. Il titolare Olindo Tiberini, figlio del fondatore, racconta la storia della società e le sfide che si prospettano per il futuro.

Qual è la storia della Ceramiche Tiberini?

L’azienda è stata fondata da mio padre negli anni Cinquanta. Negli anni Settanta la rivendita si è trasferita in un nuovo magazzino dove ha proseguito la vendita di materiali edili e ha iniziato a trattare qualche campione di piastrelle. Poco dopo è arrivata anche la prima sala mostra. Al termine degli anni Settanta poi, dato l’ampliamento dell’attività e l’aumento dei materiali, è stato allestito il nuovo capannone, dove si trova anche la sala mostra. Da metà anni Ottanta l’azienda si è concentrata sempre di più sull’ampliamento delle finiture e l’allestimento di strutture espositive per pavimenti, rivestimenti e arredo bagno. Perché siete diventati un punto di riferimento per le finiture nella vostra zona?

Io stesso ho creato l’esposizione, curandola negli anni e aggiornandola con le tendenze più attuali del mercato. Preferiamo lavorare con pochi brand selezionati e offrire profondità di gamma. Con alcuni marchi ci lega un rapporto storico, come quello che abbiamo con Supergres. Lavoriamo bene anche con Sintesi. Oggi non c’è bisogno di avere tantissimi marchi, ma è fondamentale conoscere bene quello che le aziende offrono a catalogo per poter proporre il prodotto giusto ai clienti. In più, avere troppi prodotti favorisce il disordine in sala mostra. Com’è suddivisa la vostra sala mostra?

Nella parte centrale abbiamo espositori moderni con le varie tipologie di colori e formati. C’è, poi, uno spazio con cartelle più semplici e una sala con gli allestimenti arredati. Al piano superiore, invece, si trovano

pavimenti e parquet.

Oltre alle ceramiche trattate anche materiale pesante?

Sì, ma il nostro core business sono le finiture. Il materiale pesante è un’eredità di mio padre che ho mantenuto. Trattiamo laterizi, collanti per piastrelle, malte, inerti, e tutti i prodotti che propone EdilGroup attraverso i contratti che stipula con i vari fornitori.

Quando è entrato in EdilGroup e perché?

Sono entrato nel novembre 2007, grazie al passaparola. Un mio amico

Olindo Tiberini con la moglie Marta Ghermi

rappresentante, che allora era entrato in Deus, mi convinse a interessarmi al progetto. L’incontro con Stefano Catellani ha fatto il resto. Che vantaggi ha riscontrato dall’ingresso in EdilGroup?

A prescindere dal premio finale, sono cambiate le condizioni contrattuali con i fornitori. In ogni caso, ciò che apprezzo di più è il deposito di San Polo, dove i soci possono rifornirsi del materiale, anche in maniera molto veloce, trovando tutto ciò che serve in rivendita. Amo molto anche il confronto con gli altri soci del gruppo. Prima di entrare in EdilGroup, eravamo chiusi nel nostro guscio e i colleghi erano tutti concorrenti: ora, invece, c’è con tutti un buon rapporto e con alcuni si sono instaurate anche sinergie dal punto di vista lavorativo. Per esempio, ci affidiamo alla Edil Catellani Servizi per i trasporti, mentre se ci occorre ferro lavorato ci rivolgiamo alla Zeta Costruzioni. Insomma, sono nate delle vere e

proprie collaborazioni.

Qual è la particolarità che vi distingue?

Siamo un’azienda che lavora principalmente con privati, artigiani e piccole imprese. Siamo molto attenti ai dettagli e alla cura del servizio. Cerchiamo di soddisfare le esigenze dei clienti, dando a tutti la stessa importanza.

Ci sono dei progetti nel cassetto che volete realizzare a breve-medio termine?

Stiamo valutando molto attentamente la questione del ricambio generazionale. Mio figlio sta terminando gli studi in ingegneria civile e vedremo che percorso vorrà seguire. Al momento per la nostra azienda si occupa della progettazione in Domus 3D per la realizzazione dei render. Un servizio importante che offriamo ai clienti che sono intenzionati ad acquistare da noi.

Qual è la sfida più importante che la sua azienda dovrà affrontare?

Sicuramente il passaggio generazionale.

Partnership con i produttori: che cosa significa per voi?

L’esterno del punto vendita. Sotto, esposizione di pavimenti per esterno e coperture. A destra, il magazzino

FLo showroom dedicato a finiture, rivestimenti e arredobagno

Fortunatamente con i nostri fornitori abbiamo un rapporto molto buono. Lavoro da sempre con gli stessi marchi: sono cambiate magari le persone, ma l’approccio è rimasto lo stesso. Non mi posso lamentare.

Il Pnrr ha avuto un impatto sulla sua attività? No.

Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Il 2024 è andato abbastanza bene, in linea con il 2023. Per la prima metà del 2025 abbiamo diversi preventivi in casa, dopo vedremo cosa succederà. Credo comunque che chiuderemo in leggera flessione.

SCHEDA

ADDETTI: 3 persone

FATTURATO 2024: 1,2 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 325 mq sala mostra + 533 mq magazzino

SUPERFICIE SCOPERTA: 4.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: finiture, materiale pesante, inerti, malte

SERVIZI: consegne in cantiere, autogru, servizio posa, montaggi mobili da bagno e box doccia

SCHEDA ADDETTI: 13 perx

A tutto tondo.

360o di competenza per un involucro

edilizio che protegge, isola e respira

MORENA

VANTAGGI RECIPROCI E MIGLIORI PROSPETTIVE

FORIN, amministratore unico Gruppo Idea

Morena Forin è amministratore unico di Gruppo Idea, i cui soci sono confluiti in EdilGroup nel 2017 in qualità di affiliati.

Quando è nato Gruppo Idea?

Gruppo Idea è nato dalle ceneri di Rivenditori Edili Padani. Nato nel 2000, Rivenditori Edili Padani contava sei rivenditori della provincia di Rovigo. Negli anni due soci hanno venduto le loro attività e il gruppo è rimasto con quattro soci.

Pertanto abbiamo cercato di ampliare la base associativa alla vicina provincia di Ferrara, non ancora attenzionata da altri gruppi, a differenza di Padova o Vicenza. Tramite un rappresentante, siamo stati presentati ad altri magazzini e, dopo diverse riunioni, siamo riusciti a coinvolgere cinque nuove rivendite. Nel 2008 è nato così il Gruppo Idea.

A oggi, quanti soci conta Gruppo Idea?

Sono sempre stata convinta della necessità di concentrare gli acquisti del gruppo su un unico fornitore per prodotto, in modo da non essere troppo dispersivi e raggiungere i budget. Nel 2017 i rivenditori del Gruppo Idea hanno deciso di confluire in EdilGroup. Quale è stata la motivazione?

Il lavoro extra che ognuno dei soci dedicava al gruppo, oltre la gestione quotidiana del magazzino, stava diventando troppo impegnativo.

Ci incontravamo almeno una volta al mese per fare il punto dei contratti e vagliare le varie proposte. Negli anni eravamo già stati avvicinati da altri gruppi: in Gruppo Idea amiamo la trasparenza e con EdilGroup ci siamo intesi quasi subito, infatti nel giro di un mese abbiamo deciso di affiliarci al gruppo. Oltre ad alleggerire il lavoro dei soci, abbiamo valutato anche le premialità più interessanti proprio grazie al diverso peso che EdilGroup può far valere sui fornitori. Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione.

Come si articola questa affiliazione?

Ora siamo otto soci, poiché un rivenditore di Rovigo ha chiuso l’attività per sopraggiunti limiti di età.

Perché avete scelto il nome Idea?

Idea è un acronimo di Insieme Distributori Edili Associati.

Con quale obiettivo è nato il gruppo?

Essendo tutti magazzini non molto grandi e ubicati tra Ferrara e Rovigo, entrambe province piccole e non particolarmente vivaci, avevamo bisogno di fare massa critica nei confronti del mercato e dei fornitori. C’era alla base anche un grande desiderio di confronto e scambio di informazioni, oltre a un mutuo supporto per quanto riguarda l’approvvigionamento dei materiali e della logistica. Avendo gli stessi fornitori, c’è uno scambio di materiali al fine di soddisfare sempre il cliente in modo tempestivo. Nel tempo il gruppo è diventato una grande famiglia.

Quando avete creato Gruppo Idea, quali sono stati i primi risultati?

Passando dai quattro soci del gruppo Rivenditori Edili Padani ai nove soci di Gruppo Idea, il fatturato è aumentato e questo ci ha consentito di raggiungere premialità più significative.

Da quando è presidente di Gruppo Idea?

Da sempre. Quando il presidente di Rivenditori Edili Padani, Primo Prudenziato, titolare di un magazzino nella città di Rovigo, poi venduto al Gruppo Silla, si è ritirato, sono stata scelta come rappresentante del Gruppo Idea. Dal 2008 sono rimasta presidente.

Quale è stata la formula della sua gestione?

Mentre i soci di EdilGroup fanno gli acquisti tramite il gruppo, i magazzini di Gruppo Idea fatturano direttamente a nome delle attività e si occupano direttamente dei pagamenti. A fine anno ci viene distribuito il premio.

Di quali vantaggi avete beneficiato con l’ingresso in EdilGroup?

Confronto, supporto per gli acquisti, migliore introduzione nei confronti di nuovi fornitori.

Quali prospettive si presentano oggi per Gruppo Idea?

Continuiamo a riunirci per interagire e restare uniti. Terremo in piedi il gruppo, appoggiandoci comunque sempre più a EdilGroup per gli acquisti. È sempre più difficile seguire la contabilità e l’amministrazione del gruppo per mancanza di tempo, nonostante abbiamo scelto un’organizzazione abbastanza snella.

Che cosa si potrebbe migliorare?

Migliorare la rapidità di risposta dei soci e la comunicazione sugli aggiornamenti di contratti e listini.

Qual è la sfida maggiore che dovrà affrontare Gruppo Idea nel prossimo futuro?

Il passaggio generazionale. Alcuni soci hanno la fortuna di avere figli operativi in azienda, altri no. Abbiamo cercato di tutelare i soci del gruppo in tutti i modi: se qualcuno pensa di vendere, chiediamo prima di uscire dal Gruppo.

Avete in previsione dei cambiamenti?

No. Abbiamo più volte tentato di far entrare nuovi soci, ma è complicato sia per una questione di mentalità, abbastanza chiusa nella nostra provincia, sia per una questione di capitali da investire per entrare nel gruppo.

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SCUDOTENE è una gamma di membrane impermeabilizzanti a base di una speciale mescola bituminosa autoadesiva che garantisce una posa a freddo facile, veloce e sicura, senza l’utilizzo della fiamma.

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SCUDOART unisce alla funzione impermeabilizzante anche quella di elemento decorativo del tetto, grazie alla finitura superiore autoprotetta da granuli di ardesia colorata e arricchita da disegni che richiamano la forma di scandole, coppi o mattoni. Disponibile sia per posa a fiamma, sia nella versione autoadesiva.

Dalle scale

all’edilizia

Dopo un anno record la rivendita veneta punta a mantenere il giro d’affari

Nata nel 1963 e portata avanti grazie alla resilienza della fondatrice

Maria Bisquoli, rimasta vedova del marito Sebastiano Bonfante appena cinque anni dopo l’apertura dell’azienda, con cinque figli ancora minorenni, la rivendita Bonfante di Badia Polesine (Rovigo) si è ampliata nel tempo, affiancando alla produzione di scale esterne in palladiana di marmo e manufatti in cemento anche la rivendita di materiali per edilizia. Morena Fiorin, titolare dell’azienda, succeduta al marito Lucio Bonfante, figlio più piccolo della fondatrice, oggi in pensione, racconta sfide presenti e future della rivendita.

Come si è evoluta l’azienda?

L’azienda è nata nel 1963: i titolari erano i genitori di mio marito Lucio, quindi la madre Maria e il padre Sebastiano, venuto a mancare nel 1968. Mia suocera rimase vedova con cinque figli piccoli, mio marito aveva solo tre anni: una donna di polso, che oggi ha 92 anni. Fu in grado di prendere in mano le redini dell’azienda e portare avanti l’attività e la famiglia. Mio marito cominciò a collaborare a 16 anni. All’inizio l’attività era focalizzata sulla produzione di scale esterne in palladiana di marmo e manufatti in cemento, quali architravi, colonne, pali per vigneti, pozzetti, botti per il vino. Nel 1975 è stata inserita la parte di rivendita di materiali edili, a partire dai materiali pesanti. Negli anni sono stati via via inseriti gli altri prodotti e acquistati mezzi per il trasporto e muletti. Nel 1997 abbiamo aperto anche uno showroom di finiture. Oggi proponiamo materiale pesante, prodotti per il drenaggio, caminetti, outdoor, ferramenta, piastrelle, articoli sanitari, ceramiche, sistemi a secco.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo entrati in EdilGroup nel 2017. Come altri rivenditori di Ferrara e Rovigo, eravamo soci del Gruppo Idea, confluito in blocco in EdilGroup. Ci è piaciuto fin da subito il loro modo di lavorare: parlavamo la stessa lingua e avevamo gli stessi obiettivi. In precedenza, eravamo stati contattati anche da altri gruppi, ma con EdilGroup ci siamo trovati subito in sintonia.

Quali sono i vantaggi che avete riscontrato?

Oltre alle condizioni economiche più vantaggiose nei confronti dei fornitori, il vantaggio più importante è il confronto e il supporto costante.

Avere di fronte qualcuno che condivide gli stessi problemi e cerca la maniera per risolverli è molto importante. EdilGroup è molto attiva su questo fronte e sempre aggiornata.

Cosa distingue la rivendita Bonfante sul territorio?

La professionalità. Forniamo una consulenza costante ai clienti sui prodotti, e ci informiamo sempre sul tipo di lavoro che devono svolgere per proporre la soluzione migliore. Per l’impresa siamo un punto di riferimento. Ormai sul mercato ci sono così tanti prodotti nuovi che anche le im-

Morena Fiorin con il marito Lucio Bonfante

prese vogliono essere sicure di usare il materiale giusto.

Quali sono i vostri prossimi progetti a breve-medio termine?

Al momento non abbiamo in cantiere nuovi progetti, siamo molto impegnati nella gestione del lavoro quotidiano.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

Il magazzino, Sopra, l’esterno della rivendita. A destra, il piazzale

FLo showroom dedicato a pavimenti e rivestimenti. In alto, a sinistra, la ferramenta

Il passaggio generazionale. Le nostre figlie, entrambe ingegnere, non sono interessate a subentrare nell’attività di famiglia. Rapporto di partnership con i produttori: che cosa significa? Ci sono punti da migliorare?

Il rapporto con l’azienda è impersonale, mentre è molto importante il rapporto che si instaura con l’agente. La collaborazione è fondamentale. Da non tralasciare poi la coerenza: a volte da parte dei fornitori c’è disparità di trattamento nei confronti delle rivendite, anche all’interno dello stesso gruppo.

Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?

Il 2023 per noi è stato un anno record. Il 2024 ha mantenuto, se non superato, l’anno precedente. Stiamo realizzando fatturati importanti grazie allo showroom di ceramiche, sia con la clientela privata, sia con i progettisti. Il nostro cliente principale rimane sempre l’impresa, ma vediamo un interes-

se maggiore da parte dei privati che desiderano scegliere le finiture per la propria casa. Pensavo che, con la fine dei bonus, il 2025 sarebbe stata una débâcle, invece vedo che stiamo mantenendo il trend.

SCHEDA

ADDETTI: 3 persone

FATTURATO 2024: 1,2 milioni

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 320 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 4.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, cartongesso, finiture, stufe, drenaggio, outdoor, ferramenta

SERVIZI: consulenza, consegna in cantiere

Con lo showroom servizi per i clienti

Accanto al materiale pesante, la rivendita propone interni con progettazione 3D

Frazione del comune di Argenta, in provincia di Ferrara, Ospital

Monacale ospita la sede di Edilpark 1976, guidata da Lorenzo Lervini, insieme ai figli Valentina e Luca, a cui si aggiunge il contributo dei validi collaboratori che lavorano in azienda. Rivendita storica del territorio, offre tutto ciò che interessa il cantiere, dal materiale pesante alle finiture, dal legname per edilizia alla termoidraulica.

Quali sono i principali passi che hanno scandito la storia dell’azienda?

L’attività è stata avviata da mio padre nel 1973, all’epoca ero ancora minorenne. Nel 1976 abbiamo chiuso la licenza e abbiamo aperto l’attuale ragione sociale. Sono quasi 50 anni che movimento materiali per edilizia. All’inizio trattavo solo cemento e pietra, poi ho inserito pian piano tutto quello che può servire il cantiere, a partire dalle piastrelle. Adesso abbiamo una sala mostra dedicata a pavimenti, rivestimenti, sanitari, arredobagno e parquet, con due dipendenti, un geometra e una ragioniera, che si occupano esclusivamente dello showroom, realizzando anche disegni in 3D per i clienti. Dopo le piastrelle, abbiamo inserito le ferramenta, gli isolanti, e a seguire tutti gli altri prodotti. Siete particolarmente forti in qualche categoria merceologica?

Il materiale pesante resta il nostro core business, ma abbiamo realizzato un buon fatturato anche con il colore. Siamo molto forniti e con il superbonus 110% abbiamo lavorato molto bene nella riqualificazione delle facciate.

Trattate anche termoidraulica?

Sì. Abbiamo pochi articoli in store, ma su ordinazione possiamo approvvigionarci di qualsiasi prodotto in massimo un paio di giorni. Oltre a tubi e raccorderia, trattiamo anche termosifoni e caldaie a condensazione, che vendiamo per lo più ai privati.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

direttamente dei contratti, in più i premi finali erano molto interessanti. L’offerta ci ha persuaso e tutto il Gruppo Idea, che tutt’ora esiste, è passato a EdilGroup.

Quali vantaggi ha riscontrato dopo l’ingresso in EdilGroup?

Oltre ai premi interessanti e le condizioni di acquisto vantaggiose, la selezione dei fornitori così come la gestione dei listini viene fatta a monte dalla centrale, facendoci risparmiare tempo prezioso. Ho avuto dei problemi con alcuni fornitori e il gruppo li ha risolti. C’è inoltre

In precedenza, eravamo soci di Gruppo Idea: ognuno si occupava di stipulare contratti con i vari fornitori e tutti i mesi ci incontravamo con gli altri colleghi per fare il punto della situazione. EdilGroup ci ha fatto una proposta interessante e ci ha convinto: si sarebbero occupati Lorenzo

Lervini

tanta collaborazione tra i soci.

Quali sono i vostri punti di forza?

I clienti possono trovare tutto ciò che serve per l’edilizia. Qualora non avessimo in casa il prodotto, ci adoperiamo per procacciarcelo in maniera tempestiva, andando anche a caricare direttamente il materiale presso i fornitori. Offriamo un servizio che pochi sono in grado di garantire, anche grazie al nostro parco mezzi composto da autocarri con gru, col quale forniamo un servizio di consegna in cantiere. Fate anche formazione?

Sì, organizziamo corsi sia per il personale interno, sia per i nostri clienti. Abbiamo proprio un locale dedicato alla formazione, in cui abbiamo organizzato anche diversi meeting.

Ci sono progetti a breve-medio termine che attuerà in azienda?

Per il momento no. Diciamo che mi premuro di avere sempre i prodotti più innovativi presenti sul mercato.

Quanta parte del fatturato è imputabile alla sua vocazione innovativa?

Il fatturato realizzato con i prodotti innovativi non è così ingente, e soprattutto non è immediato. Tra l’altro, il mercato di Ferrara recepisce le novità più tardi rispetto a Bologna, più sensibile alle innovazioni. Qual è la sfida più importante che dovrà affrontare con la sua attività nei prossimi anni?

La Gdo, anche se non rappresenta una minaccia importante, in quanto tratta prodotti di fascia medio-bassa, completamente diversi dai nostri che puntano di più sulla qualità. Un’altra problematica è quella del ricambio generazionale: giovani che fanno il nostro lavoro non se ne trovano più, le nuove imprese sono tutte di operatori stranieri, che qualche volta peccano di professionalità e cultura. I nuovi clienti sono più difficili da fidelizzare e alcuni valutano i prodotti solo secondo la

logica del prezzo.

Che cosa significa essere partner dei fornitori?

Ho un bellissimo rapporto con tutti i fornitori, e se mi servono condizioni economiche particolari per delle forniture importanti, cercano di accontentarmi.

Come vede il mercato dopo la fine del superbonus?

Il superbonus ci ha fatto crescere tanto. Negli anni che verranno il mercato non dovrebbe calare. Ci sono tanti lavori che non sono stati realizzati a regola d’arte, e si apriranno tante opportunità anche nella manutenzione.

Il Pnrr vi dà qualche opportunità in più?

Qualche opportunità in più si sta aprendo, ma sul territorio si lavora poco col Pnrr.

Com’è andato il 2024?

Molto bene, in crescita rispetto al 2023.

Cosa si aspetta dal 2025 e qual è il suo obiettivo a fine anno?

Il mio obiettivo è replicare il fatturato dell’anno scorso. Siamo partiti abbastanza bene. Sono ottimista.

SCHEDA

ADDETTI: 14 persone

FATTURATO 2024: 4 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 4.020 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 21.900 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, finiture, arredobagno, legno per edilizia, termoidraulica

SERVIZI: consulenza, consegna in cantiere, disegno 3D

Esterno della rivendita Edilpark 1976

PARTNERSHIP FORTE DI IBL CON IL DISTRIBUTORE

«Ibl è presente sul territorio da 60 anni, producendo e commercializzando laterizi da intonaco, tradizionali e porizzati, e facciavista estrusi. L’azienda opera in tutta Italia, dalla Valle D’Aosta alla Sicilia, e produce presso lo stabilimento di Bentivoglio, in provincia di Bologna. In passato l’azienda aveva anche uno stabilimento di tegole in provincia di Frosinone, che è stato ceduto al Gruppo Monier. Ibl è dunque una realtà a valenza nazionale, in grado di offrire una gamma completa di laterizi in cotto», spiega Davide Babini area manager dell’azienda.

Quando è nato il rapporto con EdilGroup?

Almeno 15 anni fa. Abbiamo iniziato con i prodotti facciavista realizzati a mano, che in passato erano il nostro core business. Da allora la collaborazione è andata avanti e, da quando in EdilGroup si è aggiunta tutta la compagine del Gruppo Idea, il rapporto è diventato ancora più stretto. Con i nuovi associati di Ferrara e Rovigo giochiamo in casa.

Qual è il principale pilastro su cui si basa il vostro rapporto?

Negli anni Ibl ha sempre cercato un rapporto di partnership che andasse al di là del semplice legame cliente-fornitore. EdilGroup porta avanti la nostra stessa filosofia, sia a livello centrale, sia a livello dei singoli soci. Quindi la possibilità di interloquire con un partner, a nostro avviso, rappresenta un punto di forza per competere in questi mercati, che sono complessi e sempre in movimento. Insomma, c’è molta collaborazione.

Quando è nato invece il rapporto con Edilpark 1976?

È un rapporto storico. Lavoro in Ibl da 18 anni e ho ereditato il rapporto con la Edilpark 1976, già annoverata tra i nostri clienti. C’è qualche caratteristica della rivendita che apprezza in modo particolare?

La sincerità e il rapporto umano. Avere dei partner è anche questo: per i fornitori è molto importante instaurare un’interfaccia sincera con i clienti, anche per ricevere informazioni preziose che possono essere utili per valutare strategie ed eventualmente modificarle. Purtroppo, ciò che performa nel presente, potrebbe non essere soddisfacente in futuro. Bisogna navigare a vista. Il rapporto schietto e professionale che abbiamo con la Edilpark 1976 è molto apprezzato. Si tratta di una rivendita importante sul territorio, con un vasto raggio d’azione e una serietà riconosciuta, che le ha permesso di operare in questo mercato per così tanto tempo.

Quali sono le soluzioni Ibl più richieste da questa rivendita?

Le soluzioni più richieste sono legate al nostro core business, cioè i blocchi da intonaco porizzati.

Invece per quanto riguarda i servizi, quali sono i più richiesti?

La consegna in cantiere, anche perché il nostro stabilimento di produzione è molto vicino. Facciamo un po’ anche da logistica dando un valido servizio al rivenditore, nonostante Edilpark 1976 sia già di suo molto snella e attenta al discorso delle consegne.

Quali sono i plus dei prodotti Ibl?

Lo stabilimento è nato per la produzione del facciavista che, essendo una finitura, richiede una cura particolare sia nella fase di produzione che di stoccaggio. La stessa attenzione viene riservata anche alla produzione del materiale tradizionale, comunemente meno pregiato.

Quali sono le vostre previsioni rispetto al business dei prossimi mesi?

Veniamo da anni di euforia, con un mercato favorevole. Sicuramente andiamo incontro a momenti di leggera flessione, poi è chiaro che ogni azienda ha le sue peculiarità. Ibl punta ai clienti acquisiti negli anni, il suo zoccolo duro, posizionati vicino allo stabilimento di produzione. Bene o male nei prossimi anni il mercato ci darà ancora soddisfazione, ciò non toglie che sarà difficile replicare i numeri degli ultimi anni.

Com’è andato il 2024?

Benissimo, in leggera crescita.

Cosa vi aspettate dal 2025?

Ci aspettiamo un anno sulla falsariga del 2024.

Il Pnrr ha impattato sul vostro business?

Sì, soprattutto nel comparto pubblico, dove è orientata la maggior parte degli interventi. Sicuramente ci sarà un po’ di fermento e vivacità del mercato. Non potremo essere presenti in tutti i cantieri e progetti, ma credo che il Pnrr possa dare un impulso positivo e favorire il business.

Da sinistra, Davide Babini e Lorenzo Lervini

Sempre più servizio nel nostro futuro

L’impresa del Ferrarese vuole introdurre manutenzione e installazione per l’idraulica

Con un punto vendita a Massafiscaglia (Ferrara), la rivendita Edilizia

PiEmme è una realtà storica del territorio, presente fin dagli anni Settanta e nata sulle radici dell’impresa edile di proprietà del fondatore, Franco Piva. Dismesso il business iniziale, l’attività si è trasformata in magazzino di materiale per le costruzioni, con un’impronta sempre a carattere famigliare, arrivando ad accogliere oggi la terza generazione, con il nipote Filippo Bartolomeo Piva, che ha portato una ventata di innovazione, puntando su nuovi settori e servizi. Come racconta Riccardo Piva, figlio del fondatore e responsabile commerciale dell’azienda.

Quando è nata Edilizia PiEmme?

Il magazzino è nato negli anni Settanta, anche se la mia famiglia opera nell’edilizia fin dal Dopoguerra. Mio nonno ha fondato l’impresa edile insieme ai figli; in seguito mio padre Franco Piva ha messo in pratica questa esperienza per sviluppare la sua idea di rivendita edile.

Perché suo padre ha deciso di far nascere una rivendita?

All’epoca era un ottimo investimento, si era nel pieno del boom edilizio. In quegli anni è stato costruito tutto il paese di Massafiscaglia e i centri limitrofi, che poi sono stati uniti sotto un unico Comune. Avete iniziato dunque dai materiali pesanti…

Certo. In quegli anni si costruiva tantissimo utilizzando soprattutto laterizi e calcestruzzi armati, mentre per le finiture l’offerta dei prodotti era più limitata rispetto al presente, lasciando più spazio alla conoscenza, alla creatività e all’ingegno personali. Si utilizzavano automezzi che risalivano agli anni Sessanta, che nel tempo sono stati sostituiti con altri sempre più innovativi. Oggi possediamo un parco macchine molto valido, con carrelli a motore ed elettrici, pale, diversi camion e un escavatore. Oltre all’edilizia pesante, siamo anche abilitati per l’installazione di stufe e caminetti, e stiamo ampliando il settore dell’idraulica, non solo per la vendita di prodotti, ma anche per l’installazione. Un nuovo progetto che è nato a seguito dell’ingresso in azienda di mio figlio Filippo Bartolomeo, che si sta preparando per diventare termoidraulico. Offriamo anche macchine e attrezzature a noleggio, come costipatori, betoniere, lisciatrici. Non facciamo noleggio puro, ma offriamo i macchinari a completamento della vendita del materiale.

Come si è evoluta dunque l’azienda?

Mio padre è sempre stato molto in gamba nel capire i materiali che potevano interessare il mercato. Ha sempre avuto una visione innovativa, a volte in anticipo sui tempi rispetto le conoscenze delle imprese locali di comprendere determinati prodotti, svolgendo così anche una funzione formativa. Oltre alla conoscenza dei prodotti, la nostra forza è sempre stata quella di padroneggiare anche le tecniche costruttive per eseguire qualsiasi tipo di opera di costruzione, ristrutturazione e finitura.

Da sinistra, Filippo Piva, addetto officina-magazzino, Franco Piva, titolare, Rodolfo Piva, addetto magazzino-manutenzioni, Riccardo Piva, responsabile commerciale

Quindi l’impresa è sempre stata il principale cliente della rivendita?

Sì, l’impresa è da sempre il nostro primo riferimento sul mercato, anche se, grazie alla nostra disponibilità e alla voglia di metterci in gioco, si sono sempre rivolti a noi anche molti privati, sia per lavori di edilizia che per stufe o arredamenti.

Dopo l’edilizia pesante, quali altri settori avete inserito?

Tra gli anni Ottanta e Novanta si è passati dall’edilizia pesante a una di finitura. Abbiamo inserito le pavimentazioni da esterno, i camini a legna, le stufe a pellet. In particolare, in questi due settori abbiamo ottenuto l’abilitazione per l’installazione e la certificazione, e siamo in grado di seguire il cliente anche sul fronte degli incentivi fiscali affinché possa recuperare parte dei soldi spesi. Dopo le stufe abbiamo inserito piastrelle e rivestimenti, colle, pitture da esterno e interno con il tintometro, che abbiamo introdotto nel 2019, poco prima dell’idraulica. Abbiamo anche le canne fumarie, con cui stiamo lavorando molto bene, anche a supporto dei clienti per le pratiche degli incentivi. Che cosa avete inserito per quanto riguarda l’idraulica?

Qualche modello di caldaia a gas, le tubazioni per il carico acqua, mobili da bagno, qualche prodotto relativo al riscaldamento e pochi altri per la climatizzazione.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo entrati in EdilGroup una decina di anni fa, dopo un’esperienza nel Gruppo Idea, che raggruppava alcuni magazzini della provincia di Ferrara e di Rovigo. Dopo un po’ il gruppo non è stato più in grado di rispondere alle nostre esigenze, così si è fatta avanti la prospettiva di entrare in EdilGroup.

Come ha conosciuto EdilGroup?

Attraverso un ex rappresentante che lavorava con i gruppi, con cui avevo stabilito già da parecchi anni un rapporto di fiducia. La prima proposta è venuta da lui. Mi sono informato, ne ho parlato anche gli altri associati del Gruppo Idea e abbiamo preso la nostra decisione. Abbiamo valutato anche altri gruppi, ma EdilGroup ci è sembrato fin da subito quello che poteva fare al caso nostro. Ci siamo trovati subito in sintonia. Quali vantaggi ha riscontrato dopo l’ingresso in EdilGroup?

Condizioni migliorative con i fornitori, costante confronto con gli altri rivenditori, efficienza negli approvvigionamenti dei prodotti. Sentirsi parte di un progetto più grande, offre una motivazione a migliorarsi per raggiungere determinati obiettivi. Poi, a fine anno c’è la soddisfazione dei premi per il lavoro svolto. Da quando facciamo parte di Edilgroup gestiamo la nostra attività lavorativa in maniera più snella, ma efficace. Se dovessi proprio trovare un punto da migliorare, potrebbe essere quello di ricevere una maggiore protezione dal gruppo rispetto ad alcuni fornitori che non si comportano in maniera etica.

Quali sono i vostri punti di forza?

La consulenza. Non mirare subito a vendere, ma trovare la soluzione giusta a seconda del tipo di lavorazione che deve fare il cliente. D’altronde, a pochi chilometri dalla nostra rivendita, è presente un magazzino della Gdo, da cui ci differenziamo proprio per la professionalità e la capacità di fornire soluzioni differenti. Oltre a cercare di contenere i prezzi, e grazie a EdilGroup ci riusciamo, quello che ci differenzia dalla Gdo è proprio il fatto di prenderci più tempo per confrontarci con i clienti e aiutarli a districarsi tra l’ampia offerta di prodotti disponibili.

Con la presenza sul territorio della Gdo, il vostro business è cambiato?

Il business è cambiato non tanto per la presenza della Gdo, quanto per il mutamento stesso del mercato. Le stesse imprese edili sono diminuite e i clienti storici cominciano a invecchiare. In zona nessuno pensa ad aprire un’impresa edile. La sfida dei prossimi anni sarà quella di lavorare sempre

L’esterno del punto vendita

di più con imprese composte da persone straniere, le quali spesso sono soggette a un forte appeal verso le offerte della Gdo: l’obiettivo rimane quello di fidelizzare questi attori, utilizzando la nostra competenza, i nostri servizi e le buone quotazioni che ci permette di avere EdilGroup. Quali sono i vostri progetti a breve-medio termine?

Implementare il settore dell’idraulica. Ci vogliamo dedicare sia a installazione e manutenzione, sia alla vendita dei prodotti. Serve una persona che conosca bene i materiali, sappia consigliare le soluzioni giuste e sappia anche indicare come vanno eseguiti tali lavori.

Qual è la sfida più importante che dovrà affrontare con la rivendita nei prossimi anni?

Il salto generazionale. I ragazzi giovani che si approcciano all’edilizia sono sempre meno, nonostante il lavoro non manchi. Anzi, le richieste anche per piccoli lavoretti, che in passato il privato si gestiva da solo, sono aumentate. A fronte di questa grande richiesta però mancano gli artigiani. Quindi nei prossimi anni la difficoltà maggiore sarà quella di trovare nuovi clienti con cui riuscire a fare business.

Fate anche manutenzione nei condomini?

Ancora no, ma è un altro settore che potremmo prendere in considerazione. Avere una società multiservizi, che non solo vende il materiale, ma che risolve problemi di posa e manutenzione, potrebbe essere la soluzione. Il futuro è nel servizio.

Nel rapporto con i produttori, che cosa significa essere partner? Ci sono punti da migliorare?

Quando mi fidelizzo con un produttore porto avanti la sua filosofia, condividendo obiettivi e strategie. Si crea un rapporto di fiducia e reciproco rispetto. Qualora, però, il produttore ci scavalcasse, andando direttamente al cliente finale, tutto questo rapporto crolla. Il magazzino edile è come un elefante: si ricorda molto bene gli sgambetti ricevuti. Voi siete alla terza generazione. Come sta andando il passaggio con suo figlio?

Siamo tre generazioni che collaborano, cercando di condividere diverse visioni e fare sinergia. Mio figlio, da un lato, mi sta aiutando a vedere le cose da un nuovo punto di vista, cogliendo nuove opportunità e migliorando le attività esistenti. È sua, ad esempio, l’idea di aggiungere ai nostri servizi anche quello di riparazione dei pc. Mio padre, dall’altro lato, rappresenta il custode della nostra tradizione e dei nostri valori, permettendoci di proseguire lungo la strada che ha tracciato tanti anni fa. Il mio ruolo è quello di rimanere positivo e con la mente aperta per permettere di far collaborare proficuamente tutte queste risorse.

Avete fatto anche un grosso investimento per installare il fotovoltaico in azienda…

Abbiamo sempre puntato sul futuro. Nel 2010 abbiamo installato un

impianto fotovoltaico sul tetto proprio per essere più sostenibili, anche nell’ottica di partecipare a una comunità energetica. Avevamo iniziato anche a proporre soluzioni fotovoltaiche ai clienti, ma poi abbiamo interrotto questo percorso per mancanza di personale. Essendo in pochi, dobbiamo ottimizzare il più possibile.

Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?

Il 2024 si è chiuso sulla falsariga dell’anno precedente, se non fosse stato per qualche investimento non previsto, destinato alla riparazione di alcuni guasti, che si sono fatti sentire nel bilancio economico dell’attività. Nel 2025 speriamo di essere più fortunati. Con la fine del superbonus il mercato è tornato quello di qualche anno fa. Per ora i primi mesi del 2025 sono stati abbastanza calmi, vediamo cosa succederà da qui all’estate. Per adesso rimaniamo positivi.

SCHEDA

ADDETTI: 6 persone

FATTURATO 2024: 600.000 euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 2.000 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 23.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, cartongesso, camini, stufe, colori, idraulica, arredobagno, ferramenta, legno per edilizia

SERVIZI: consulenza, consegna in cantiere, scavi, noleggio, riparazione computer

Lo showroom

Tutto per il cantiere anche online

Il distributore ha aggiunto un sito di e-commerce all’attività di magazzino edile

Con uno shop online attivo da 15 anni, la rivendita Giemme di Argenta (Ferrara) crede nella digitalizzazione come strumento per vincere le sfide del mercato, unendo l’innovazione alla tradizionale attività di vendita di materiali per edilizia. Nata negli anni Settanta, Giemme ha operato anche nel mondo della prefabbricazione con la produzione di solai in latero-cemento e lastre predalles, racconta Andrea Mingozzi, figlio del fondatore dell’azienda, e cotitolare insieme al fratello Marco. Quali sono le tappe principali della storia di Giemme? Giemme è nata all’inizio degli anni Settanta a opera di mio padre e di un altro socio. L’azienda è partita con la vendita di materiali pesanti come cemento e laterizi, e dopo qualche anno ha iniziato anche la lavorazione del ferro per la prefabbricazione. Avevamo un’azienda parallela, la Giemme Prefabbricati, che si occupava della realizzazione di solai in latero-cemento, lastre predalles, presagomatura del calcestruzzo. Nel pieno del boom edilizio, quando si costruivano solo nuovi edifici, avevamo un bel giro di affari, operando anche nel raggio di 60 chilometri. Purtroppo, con la crisi del 2008, abbiamo dovuto chiudere questo ramo d’azienda e ora ci appoggiamo a un partner esterno. Continuiamo a vendere solai prefabbricati, ma l’attività è concentrata sul magazzino edile. Nel 2015 alla guida dell’azienda siamo rimasti io e mio fratello.

Avete anche uno shop online?

Sì, dal 2010 abbiamo un sito di e-commerce, con un fatturato che si aggira sugli 80-100 mila euro. La maggior parte dei clienti sono utilizzatori finali, ma c’è anche qualche artigiano che compra tramite il nostro sito: solitamente si tratta di accessori per cartongesso, ferramenta, minuteria, o prodotti specifici che si fa fatica a trovare nei negozi fisici. C’è una persona che gestisce questa attività, oltre a fare vendita al banco. Per le spedizioni ci affidiamo invece a tre aziende esterne che ci snelliscono il lavoro attraverso il dropshipping.

Che prodotti trattate in rivendita?

Tutto quello che serve in cantiere. Oltre al materiale pesante, da sempre abbiamo finiture e rivestimenti. Inizialmente avevamo uno spazio tutto dedicato alla sala mostra, adesso riservato alle ferramenta, che abbiamo

inserito nei primi anni Duemila. Più o meno contemporaneamente abbiamo introdotto anche il settore del cartongesso. Non abbiamo molto spazio, ma riusciamo a lavorare bene. Da una decina d’anni abbiamo anche le pitture con un tintometro Kerakoll, a cui abbiamo affiancato successivamente un tintometro SanMarco per completare la gamma. Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Da circa quattro anni. Facevamo parte del Gruppo Idea, ancora esistente, che ha deciso di entrare con tutti i suoi associati in EdilGroup. Era

Andrea Mingozzi

già da un po’ di tempo che si pensava di fare un salto di qualità. EdilGroup ci è piaciuta e ci siamo trovati molto bene.

Quale è stata la motivazione più importante che vi ha spinto a entrare in EdilGroup?

L’organizzazione, le condizioni d’acquisto vantaggiose, i premi molto interessanti. Vale anche la collaborazione con i colleghi, perfino con quelli vicini che in passato erano concorrenti. Secondo me, il futuro della distribuzione passa dai gruppi di aggregazione.

Quali vantaggi ha riscontrato dopo essere entrato in EdilGroup?

Sicuramente comprare in maniera più organizzata, concentrandosi sulle aziende partner e operando le giuste scelte.

Qual è la particolarità che apprezza di più in EdilGroup?

L’esterno del punto vendita. Sotto, il magazzino

Ci sono persone vere, che si adoperano in maniera dinamica per il buon andamento del gruppo.

Quali sono i vostri punti di forza?

Cerchiamo sempre di offrire un servizio tecnico, soprattutto in alcuni settori molto particolari come le linee vita. Esperienza e consulenza ci caratterizzano da sempre.

Ci sono progetti a breve-medio termine per lo sviluppo della vostra attività?

Abbiamo in programma di installare un impianto fotovoltaico sul tetto del magazzino. Abbiamo già abbandonato il gas, installando pompe di calore, e abbiamo introdotto solo muletti elettrici per limitare l’inquinamento. Per adesso non ci sono altre novità di rilievo.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei

Fprossimi anni?

Mantenere il fatturato, cercare di crescere e rimanere aggiornati. Il nostro è un lavoro in cui bisogna sempre essere all’avanguardia, per questo facciamo anche corsi di formazione con i fornitori. La minaccia più importante resta al momento il taglio ai bonus, anche se è cresciuta la sensibilità tra i clienti rispetto ai temi del comfort e dell’efficienza energetica, tanto che stiamo continuando a lavorare ancora bene con i cappotti. Tuttavia, l’inflazione e la situazione geopolitica internazionale destano abbastanza preoccupazione. Quest’anno sarà già un bel traguardo replicare i numeri dell’anno scorso. Partnership con i produttori: ci sono punti da migliorare?

Ci sono aziende più collaborative e altre meno. Sicuramente la velocità nelle consegne, negli ordini, nelle comunicazioni e il rapporto che si crea con gli agenti fanno la differenza. Con alcune aziende si lavora veramente molto bene, anche sul fronte del supporto tecnico. In altri casi,

non so se per colpa dell’agente, c’è poca collaborazione, anche da parte di aziende importanti. Purtroppo, ci sono alcuni fornitori che vendono direttamente ai clienti finali: una situazione che non apprezzo, ma che a volte bisogna tollerare.

State sentendo gli effetti del Pnrr sul vostro business?

È una componente del fatturato interessante. Oltre ai cantieri di edilizia scolastica e infrastrutture, riforniamo un paio di clienti che lavorano per gli enti pubblici. Insomma, stiamo facendo qualcosa, anche di interessante.

Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?

Il 2024 è andato bene e, rispetto al 2023, abbiamo segnato una leggera crescita. I primi due mesi del 2025 sono partiti positivamente: il fatturato è stato buono, anche se in rivendita non abbiamo avuto tanto traffico, a causa del maltempo. A fine anno, sarei molto contento di pareggiare i risultati dell’anno scorso.

SCHEDA

ADDETTI: 7 persone

FATTURATO 2024: 2,4 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 800 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 3.200 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, ferramenta, finiture, cartongesso, colore, legno da edilizia, pavimentazioni da esterno

SERVIZI: tintometro, consulenza, consegna in cantiere, preventivazione per clienti

L’area rivestimenti. A sinistra, lo spazio dedicato al colore. Sotto, il libero servizio

C’è anche l’acqua

nel business

Il magazzino edile del Ferrarese ha allargato l’attività alle opere dei consorzi di bonifica

Aperto nel 2005, il magazzino edile Edilpark 3 di Argenta (Ferrara) affonda le sue radici nella storia centenaria dell’azienda di famiglia, la Santini, fondata nel 1909 come attività di commercio di legname proveniente dal Nord Italia, e presente sul territorio con due punti vendita a Ferrara e Argenta. La chiusura dell’azienda ha portato alla nascita dell’attuale rivendita, guidata da Patrizia e Concetta Santini, terza generazione della famiglia, assieme al socio Lorenzo Lervini, titolare del magazzino edile Edilpark 1976, situato a Ospital Monacale (Ferrara). Giorgio Manzoni, responsabile commerciale e figlio di Patrizia Santini, racconta la storia dell’azienda di famiglia e le sfide per il futuro.

Quando è nata Edilpark 3 e come si è evoluta l’offerta nel corso del tempo?

Edilpark 3 è nata nel 2005 a opera di mia madre Patrizia, mia zia

Concetta e del socio Lorenzo Lervini, titolare della Edilpark 1976 di Ospital Monacale. Il magazzino si porta dietro la storia dell’azienda di famiglia, la Santini, aperta dal mio bisnonno nel 1909 a Ferrara. L’attività si concentrava all’epoca sulla commercializzazione di legname proveniente dal Nord Italia. Oltre al magazzino di Ferrara, l’attività aveva una filiale ad Argenta. Dopo che l’azienda ha chiuso, mia mamma e mia zia, assieme a Lervini, hanno aperto l’attuale magazzino edile, che ha affiancato al materiale pesante un’offerta completa con tutto ciò che può servire il cantiere, esclusi i serramenti e il fotovoltaico, sia per la ristrutturazione che per il nuovo. Quando avete inserito i vari prodotti?

Nel 2010 abbiamo aperto lo showroom di pavimenti, ampliando il settore delle finiture, e le ferramenta. Abbiamo deciso di spingere questo settore che per noi rappresenta una parte importante del fatturato: serviamo la gran parte delle aziende manifatturiere del territorio, dai produttori di polimeri alle aziende di cablaggio. C’è un buon riscontro da parte dei clienti, che spesso ci consultano come prima scelta. Quali sono i settori che stanno andando meglio?

I sistemi a secco e tutta la componentistica dedicata. Il mercato premia la velocità e richiede sistemi costruttivi in grado di rispondere a questa

esigenza, come il cartongesso. Sta andando molto bene anche il settore del legno lamellare, con cui realizziamo costruzioni come i pergolati, sia per i privati sia per le imprese, e la ferramenta, che è il nostro punto di forza. Facciamo anche strutture per l’outdoor, casette in legno, grigliati, mentre non ci occupiamo della realizzazione di giardini. Quando ha cominciato a lavorare in Edilpark 3?

Nel 2020, a 31 anni.

Di solito l’edilizia è poco attrattiva per i giovani: perché?

Giorgio Manzoni, responsabile commerciale di Edilpark 3

Dal punto di vista dell’impresa edile, è un lavoro faticoso e gravato da una certa incertezza economica. Dal punto di vista della rivendita edile, manca una propensione all’innovazione, che forse frena un po’ i giovani. Il settore sembra abbastanza statico e spesso le aziende sono legate alla mentalità dei titolari, fermi agli anni Settanta. Il contesto però è cambiato, la concorrenza è altissima e i cambiamenti sono velocissimi. Servirebbe una maggiore apertura verso il mercato, puntando anche sull’e-commerce, sui social, su una migliore comunicazione. Sarebbe utile anche dar vita ad aggregazioni con un’unica partita Iva. Tutto questo potrebbe dare ai giovani delle prospettive di crescita.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo entrati in EdilGroup una decina di anni fa. Operare sul mercato da soli è difficile. Un gruppo d’acquisto come EdilGroup ci sembrava

la soluzione migliore, oltre alla possibilità di avere premi a fine anno e condizioni d’acquisto favorevoli. Per cui, insieme a Lorenzo Lervini, abbiamo deciso di intraprendere questa strada. Finora ci siamo trovati molto bene e non ci siamo pentiti della scelta intrapresa.

Qual è il vantaggio più importante che avete riscontrato?

Il fatto di non essere soli permette di avere una prospettiva più ampia. Inoltre, ci sentiamo più forti nei confronti dei fornitori, perché alle spalle abbiamo gruppo che ha contrattato determinate condizioni. Mi piacerebbe aumentare ulteriormente questa integrazione, per trasformare il gruppo in una realtà ancora più importante.

Quali sono i punti di forza che vi distinguono sul mercato?

Cerchiamo di offrire al cliente un servizio sempre professionale, assecondando per quanto possibile ogni sua richiesta. Questo è il nostro principale obiettivo: conoscere il cliente, saperlo ascoltare ed essere in grado di prevedere l’andamento del mercato, per poter proporre e consigliare determinate tipologie di prodotto.

Voi collaborate anche con i consorzi per la bonifica: quanto questa attività pesa sul fatturato?

Sul territorio di Ferrara questa attività ha un certo peso. A causa dei cambiamenti climatici, le esondazioni sono ormai all’ordine del giorno.

Collaboriamo con i Consorzi di Bonifica di Ferrara, Renana e di Bologna dagli anni Ottanta, già con la vecchia azienda Santini. Abbiamo un rapporto diretto con i tecnici e riforniamo loro i materiali.

Ci sono progetti a breve-medio termine che attuerete in azienda?

Stiamo valutando di aprire un servizio di noleggio di utensili per ampliare la nostra offerta e permetterci di differenziarci nel settore.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare come magazzino edile nei prossimi anni?

La carenza di imprese e il mancato ricambio generazionale. Nella

L’area esterna. Sotto, il magazzino

nostra zona ci sono tanti magazzini, purtroppo iniziano a mancare i clienti a cui vendere il materiale. Un’altra grande sfida è rappresentata dalla Gdo. Abbiamo punti vendita Tecnomat a mezz’ora di strada, a Ravenna e a Ferrara. Non nego che per qualche prodotto, soprattutto quando il privato ci richiede un preventivo, confrontiamo i prezzi.

Quanti dei vostri clienti sono privati e quanti professionisti?

Il 70% della nostra clientela sono imprese, il 30% privati. Hanno esigenze diverse?

Il privato è più attento all’aspetto economico, l’impresa meno. Molti dei nostri clienti sono imprese storiche, fidelizzate al magazzino in un’ottica di collaborazione. Non so se per le nuove realtà vigerà la stessa mentalità.

Rapporto di partnership con i produttori: che cosa significa?

Ci sono dei punti da migliorare?

L’interno del punto vendita. A sinistra, l’area colore. Sotto, l’area dedicata ai rivestimenti

In un rapporto di partnership è molto importante la disponibilità all’ascolto e il supporto in cantiere. Il rappresentante non deve limitarsi all’aspetto commerciale, ma deve aiutarci nella vendita del prodotto, offrendo anche un servizio in cantiere e supporto per la risoluzione di problemi, sia nel pre che nel post vendita. Per quanto riguarda i punti da migliorare, penso che i produttori dovrebbero prestare maggiore attenzione alla logistica, per essere più tempestivi e precisi. Com’è andato il 2024 e come si è aperto il 2025?

Dal covid in poi abbiamo avuto sempre annate positive, nonostante non abbiamo mai lavorato con il superbonus 110%, ma solo con gli incentivi classici o per gli appalti pubblici. Il 2025 si è aperto in sordina, con mesi altalenanti a causa del maltempo. La prospettiva rimane un po’ incerta: nel 2025 mi aspetto un leggero calo, l’obiettivo è rimanere in un’ottica di stabilità.

SCHEDA

ADDETTI: 4 persone

FATTURATO 2024: 500 mila euro

PUNTO VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 870 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 3.800 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiali pesanti, cartongesso, finiture, ferramenta, drenaggio

SERVIZI: consulenza, consegna in cantiere

Tutto il colore del business

Il rivenditore specializzato nella gestione delle finiture ha in cantiere un altro progetto

Dall’esordio dell’attività nel Dopoguerra con la distribuzione di legna e carbone, la rivendita Stievano di Ficarolo (Rovigo) si è ampliata negli anni seguendo l’evoluzione del mercato. Dopo aver aperto l’attuale punto vendita negli anni Ottanta, passando dalla piccola bottega nel centro del paese a uno spazio di 8 mila metri quadrati situato nella zona industriale, la rivendita ha visto l’ingresso della terza generazione negli anni Duemila con i fratelli Michele ed Emanuele Stievano. Oggi l’azienda è in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti, spaziando dall’edilizia pesante ai sistemi per l’edilizia leggera, con un focus particolare sul mondo del colore, come spiega Michele Stievano. Quali sono i principali step che hanno segnato la storia dell’azienda?

Stievano nasce nel Dopoguerra a opera di mio nonno, che commercializzava principalmente legna e carbone. Negli anni Ottanta è subentrato mio padre Gabriele e ha iniziato a implementare il settore dei materiali per edilizia, principalmente cemento, calce e mattoni. Poco dopo, i miei genitori hanno deciso di investire per far crescere l’attività, spostando il punto vendita dalla piccola bottega in centro al paese, in cui manteniamo tuttora un piccolo showroom di ceramiche, alla zona industriale, che proprio in quegli anni aveva aperto alle lottizzazioni. Mio padre fu il primo a costruire, moltiplicando lo spazio a disposizione: siamo passati da 200 metri quadrati a 8 mila di area coperta e scoperta dell’attuale capannone. Quali prodotti sono stati inseriti?

Abbiamo inserito tutti i prodotti seguendo l’evoluzione del mercato. Mio padre, da buon imprenditore, è sempre stato molto lungimirante. A fine anni Ottanta ha inserito una delle prime stufe a pellet prodotte in Italia e i primi deumidificanti. Nel tempo sono stati introdotti il cartongesso, prodotti specifici per il ripristino, fino ad arrivare al colore, del cui inserimento mi sono occupato personalmente. In ogni caso, l’apertura del magazzino più grande ci ha consentito di gestire anche imprese più strutturate. Lei quando è entrato in azienda?

Mi sono laureto in economia nel 2014 e a gennaio 2015 sono entrato in azienda, con una grande voglia di mettermi in gioco. L’edilizia usciva da un periodo di grande crisi: ho accettato la sfida e ho cercato di portare al-

cune innovazioni in azienda, dal gestionale alle attività promozionali, fino a una diversa gestione dei clienti. Nel 2002 la rivendita aveva introdotto un gestionale a magazzino per il carico e scarico controllato, che però non è mai stato sfruttato al 100%. Nel 2015 abbiamo modificato tutta la parte informatica per sfruttare di più il gestionale e valutare meglio la rotazione dei prodotti. Anche perché quest’anno abbiamo intenzione di modificare il nostro metodo di vendita.

Ovvero?

Da sinistra, Michele ed Emanuele Stievano

Intendiamo selezionare certe tipologie di materiali in base alla loro marginalità e alla rotazione, puntando soprattutto a valorizzare i prodotti ad alto valore aggiunto. Essendo io nato in un’epoca diversa, non riesco a concepire la «lotta del mattone» degli anni Ottanta, quando si battagliava in cantiere per piccoli guadagni.

Puntare sui prodotti ad alto valore aggiunto implica una profonda conoscenza: come si aggiorna?

Partecipo a corsi di formazione, soprattutto per quanto riguarda l’edilizia leggera: cartongesso, isolanti e colore. Il colorificio è nato dieci anni fa su mio impulso, facendoci aumentare fatturato e marginalità. Quest’anno credo che il colore raggiungerà il 20% del fatturato.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo entrati in EdilGroup nel 2017, assieme agli altri soci del Gruppo

Idea. Molte grandi reti di acquisti hanno bussato alla nostra porta, ma non ci hanno convinto. Con EdilGroup è stato amore a prima vista: era una realtà più simile a Gruppo Idea e nel tempo ci siamo trovati bene.

Quali vantaggi ha riscontrato dopo l’ingresso in EdilGroup?

EdilGroup è una rete di acquisto che lascia abbastanza libertà. Fino a qualche anno fa i vantaggi tangibili erano esclusivamente economici e logistici. Ora, nel mercato post 110%, le esigenze stanno cambiando: non sempre comprando all’interno del network si riesce a spuntare la condizione economica migliore rispetto ai fornitori, ma essere all’interno di un gruppo consente di confrontarsi con gli altri colleghi e scambiarsi informazioni, anche sui clienti.

Quali sono i punti di forza che vi contraddistinguono dalle altre aziende presenti sul territorio?

Il magazzino per il legname. A sinistra, le polveri. Sopra, il piazzale esterno e l’area dedicata ai rivestimenti da esterno e coperture

Allx conx

I progexorzio

Qx che vi distinguono sul territorio?

Il servizio e la disponibilità.

Avete progetti a breve-medio termine?

C’è un progetto a cui sto pensando da diversi anni, che riguarda l’ampliamento del settore del ferro per offrire ai clienti della rivendita la trasformazione di un prodotto finito. Di più non posso rivelare.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

Ce ne sono tante. Fino a qualche anno fa avrei detto la Gdo, ora credo che la sfida più importante sia il ricambio generazionale. Abbiamo a che fare sempre più con imprese di operatori stranieri, che a volte peccano di cultura professionale. Spesso non c’è fidelizzazione e salta qualsiasi strategia

di rotazione dei prodotti.

Partnership con i produttori: esiste? Ci sono punti da migliorare?

La partnership con i fornitori c’è, ma manca il rapporto umano. Tante volte ci si trova a essere sposati con un’azienda produttrice solo grazie alla bravura e all’empatia dell’agente con cui si collabora.

Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Il 2024 è andato bene, meglio del 2023. Sono quasi dieci anni che siamo in crescita costante. Per il 2025 puntiamo a crescere ancora di più.

L’edilizia è poco attrattiva per i giovani: perché?

È diffusa la paura che i lavori manuali siano meno remunerativi. Quando i giovani si accorgeranno che un idraulico guadagnerà più di un avvocato, e un imbianchino vivrà meglio del responsabile marketing di una multinazionale, sarà tardi. L’edilizia è sempre stata considerata un settore professionale umile e faticoso: in realtà oggi un professionista che sa lavorare può guadagnare molti soldi.

Lei ha 37 anni. Cosa l’ha attirata di questo settore?

Un po’ mi ci sono trovato dentro, poi mi sono innamorato del settore del colore. Ho fatto anche l’agente per un’azienda che si occupava di pitture.

L’edilizia leggera e il cartongesso sono il futuro.

SCHEDA

ADDETTI: 5 persone

FATTURATO 2024: 1,2 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

AREA COPERTA: 1.500 mq

AREA SCOPERTA: 6.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, cartongesso, isolanti, colore, finiture

SERVIZI: consulenza, assistenza in cantiere, rilievo misure, forniture programmate

Interno del punto vendita. A destra, il tintometro e l’area colore. Sotto, il banco

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L’azienda emiliana vuole potenziare ulteriormente il settore dei serramenti

Attiva dal 1990 a Mirabello, frazione del comune di Terre del Reno, in provincia di Ferrara, Minarelli è un punto di riferimento sul territorio per la vendita di materiali per edilizia e le ferramenta. Guidata da Andrea Minarelli con la moglie Stefania Tartari, l’attività punta a potenziare il settore dei serramenti, creando una rete più efficiente di partnership con i posatori della zona.

Quali sono i principali step della storia della rivendita Minarelli?

L’azienda è nata nel 1990 come ditta individuale. Dopo cinque-sei anni si è trasformata in società a responsabilità limitata, con l’ingresso nella compagine societaria di mia moglie. Inizialmente trattavamo solo materiali pesanti, come calce, cemento, laterizi e inerti, poi nel tempo abbiamo inserito altri prodotti come isolanti, cartongesso e ferramenta, su cui abbiamo puntato in modo particolare. Abbiamo inserito anche il tintometro, le porte e circa tre-quattro anni fa i serramenti. Vorremmo potenziare questo settore: non siamo ancora riusciti a strutturarci in maniera efficace, soprattutto con i posatori. Vendiamo, inoltre, piccole attrezzature e utensileria. Come mai avete deciso di puntare sulle ferramenta?

Sono prodotti che hanno una buona rotazione, quindi stiamo cercando di ampliare il settore sempre di più, proprio perché ci dà ottimi riscontri. Che cosa è dunque Minarelli sul territorio?

Un’azienda conosciuta che offre garanzie perché opera sul mercato da moltissimi anni. I clienti ci conoscono e si fidano di noi. Siamo una realtà ormai consolidata.

Che cosa vi contraddistingue?

La serietà. Questo è un mio vanto, credo che questa caratteristica nel tempo ci ripaghi. Ci contraddistingue inoltre il servizio, la competenza e la consulenza. L’edilizia sembra un mondo statico, in realtà vengono presentati continuamente nuovi materiali. Bisogna conoscerli e sapere come vengono applicati, quindi bisogna restare sempre aggiornati. Quanti corsi di formazione organizzate e a quale pubblico sono rivolti?

gesso e ai deumidificanti a taglio chimico per le murature, con un momento anche pratico in cantiere. Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Sono stato tra i fondatori del Gruppo Idea, che è poi confluito in EdilGroup. Eravamo solo nove rivendite, quindi il nostro potere contrattuale con i fornitori era minore. In EdilGroup abbiamo trovato una spalla importante per aumentare il nostro potere contrattuale. Mettere insieme i due gruppi è stato positivo: ci siamo trovati

I corsi si rivolgono alle imprese e riguardano la presentazione di nuovi materiali o di prodotti che si cerca di promuovere presso la clientela. Gli ultimi eventi che abbiamo organizzato erano dedicati alla posa del carton- Andrea

Minarelli

bene e collaboriamo proficuamente.

Da dove era partita l’idea di far confluire Gruppo Idea in EdilGroup?

EdilGroup aveva necessità di aumentare la presenza sul territorio. Dopo diversi incontri abbiamo trovato un accordo, avviando questo rapporto che dura tuttora.

Quali sono i vantaggi che ha riscontrato dopo l’ingresso in EdilGroup?

L’ingresso in EdilGroup ci ha consentito di risparmiare tempo prezioso. In passato, all’interno del Gruppo Idea ogni socio si occupava di curare i contratti in prima persona, non c’era un ufficio centrale. Con EdilGroup contratti e accordi con i fornitori sono gestiti dalla centrale, in più il riscontro economico a fine anno garantisce maggiori soddisfazioni. C’è anche un bel confronto e interscambio di clienti, con un passaggio di in-

Lo spazio riservato alle pavimentazioni esterne e all’attrezzatura. Sopra, l’area dedicata ai laterizi. In alto, a destra, il magazzino

Fformazioni preziose.

Ci sono progetti a breve-medio termine che riguardano lo sviluppo del vostro punto vendita?

Vorremmo potenziare il settore dei serramenti. L’anno scorso abbiamo aperto una nuova palazzina, che abbiamo comprato una decina di anni fa da un’azienda fallita. Fino all’anno scorso l’abbiamo utilizzata in modo saltuario; nel frattempo l’abbiamo ristrutturata e ora ospita uffici e showroom.

Qual è la sfida più importante nei prossimi anni?

La carenza di personale. Non ci sono più autisti e diventa sempre più difficile offrire alla clientela il servizio di consegna. In questo momento è un problema marginale, ma diventerà a breve una difficoltà reale. Abbiamo già pensato a una soluzione, e pensiamo di chiedere il supporto e la collaborazione dei clienti dotati di mezzi idonei al trasporto. Cosa significa essere partner dei produttori e quali sono i pun-

ti da migliorare?

Partnership è una parola che viene usata spesso dai fornitori, ma messa in pratica poche volte. Servirebbe più trasparenza.

Com’è andato il 2024?

Il 2024 si è avvicinato al fatturato 2021, quindi era già rientrato nei ranghi di un mercato senza superbonus, che già dal 2023 aveva smesso di influenzare il nostro business. Trovandoci in un paese abbastanza distante dalla città, non abbiamo sentito gli effetti del superbonus rivolto ai condomini.

Nel 2024 abbiamo registrato un calo, probabilmente intorno alle due cifre.

Che cosa vi aspettate invece dal 2025?

I primi mesi sono andati bene. Il timore era che ci fosse un altro ribasso, invece per adesso il mercato sta tenendo.

Il Pnrr influisce in qualche modo sul vostro business?

Il nostro fatturato è stato interessato solo marginalmente dagli effetti del Pnrr, in quanto la quota di clienti coinvolti in progetti finanziati dal piano è contenuta e, in ogni caso, riferita a opere di portata limitata.

SCHEDA

ADDETTI: 5 persone

FATTURATO 2024: 1,8 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 1.600 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 4.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, legno, ferro, abbigliamento da lavoro, antinfortunistica, ferramenta, cartongesso, isolanti

SERVIZI: consulenza, consegna in cantiere

Lo showroom di stufe e caminetti. Sopra, l’area a libero servizio. A destra, il tintometro

Edilizia e clienti tutto in famiglia

L’azienda in provincia di Rovigo ha da poco introdotto anche i sistemi a secco

Situata a Bergantino, in provincia di Rovigo, la rivendita Zonta è nata come attività di commercializzazione di combustibili, per trasformarsi con le successive generazioni in un magazzino edile a tutti gli effetti, con un’ampia gamma di prodotti e servizi inerenti al mondo della costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici. Guidata da Mauro Ruffini assieme alla sorella Sandra, il punto vendita dispone inoltre di uno showroom con serramenti, pavimentazioni, porte, scale, caminetti e stufe.

Quando è nata la vostra azienda?

Siamo qui da circa due generazioni. Inizialmente ci occupavamo solo della commercializzazione di combustibili, poi mia mamma ha cominciato ad affiancare anche qualche prodotto per l’edilizia.

Infine, io e mia sorella Sandra abbiamo potenziato il business relativo ai prodotti da costruzione e attualmente abbiamo un’ampia gamma di materiali, che vanno da quelli per l’edilizia pesante alle ferramenta. Vendiamo ancora combustibili e stufe e abbiamo una piccola selezione di pavimenti.

Qual è l’ultimo prodotto che avete inserito in rivendita?

Circa un paio di anni fa si è deciso di inserire i sistemi a secco. È un settore che sta crescendo, anche se la nostra zona è tipicamente più lenta ad accogliere le novità.

Fate anche formazione ai vostri clienti?

In passato organizzavamo diversi corsi. Purtroppo, da un paio di anni siamo fermi sul fronte della formazione.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo entrati in EdilGroup nel 2017 per sentirci più forti. I magazzini piccoli da soli sono destinati a sparire.

Quali vantaggi ha riscontrato?

Le condizioni economiche, sia a livello di sconti sia di prezzi che, però, sono il vantaggio meno rilevante. Il beneficio più importante che ho riscontrato dall’ingresso in EdilGroup è la possibilità di condividere informazioni e la collaborazione tra i soci.

Quali sono i punti di forza della vostra rivendita?

Il servizio e l’offerta commerciale orientata alla qualità. Apprezzo

molto il contatto con i clienti, e non mi vedrei a fare nessun altro lavoro. Come tutte le botteghe storiche siamo un punto di riferimento sul territorio, ma credo che i magazzini piccoli in futuro faranno più fatica.

Qual è la sfida più importante che dovrà affrontare nei prossimi anni con la sua attività?

Le fusioni che stanno interessando il mondo della distribuzione edile implicano un costante lavoro di potenziamento per poter af -

Da destra, Mauro Ruffini con la sorella Sandra e il figlio Sandro

frontare il mercato. Un’altra sfida importante riguarda la carenza di personale. La nostra azienda è piccola e a conduzione famigliare, quindi non soffre tanto per questa difficoltà, ma conosco colleghi che risentono di questa problematica, non riuscendo a trovare addetti al magazzino o alle consegne. Partnership con i produttori: questo rapporto è ottimale o ci

sono ancora punti da migliorare?

In linea di massima il rapporto con i nostri fornitori è positivo. Ci sono sicuramente punti da migliorare, e non parlo di condizioni economiche. Sarebbe gradito che, in caso di errori di comunicazione sui prodotti, i produttori si prendessero le loro responsabilità. Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

L’esterno della rivendita

Il 2024 è andato bene. Siamo riusciti a mantenere le stesse quote dell’anno precedente, nonostante la fine del superbonus. Per il 2025 spero che il mercato tenga, poiché l’inflazione e il carovita stanno frenando le persone nel fare investimenti per la casa.

SCHEDA

ADDETTI: 2 persone

FATTURATO 2024: 500.000 euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

AREA COPERTA: 1.000 mq

AREA SCOPERTA: 3.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, laterizi, ferramenta, sistemi a secco, pavimenti, combustibili

SERVIZI: consulenza, consegna in cantiere, rilievo misure

Materiali isolanti e legname. Sotto, libero servizio

Gruppo Industriale Tegolaia

SOLIDITÀ, INNOVAZIONE E RISPETTO PER L’AMBIENTE

PAOLO BIANCO, responsabile commerciale

Gruppo Industriale Tegolaia

«Il Gruppo Industriale Tegolaia produce masselli autobloccanti con il marchio Betonella in quattro stabilimenti dislocati in tutta Italia: a Casier (Treviso), Fornovo di Taro (Parma), Poggio Mirteto (Rieti) e Contursi (Salerno).

Siamo l’unica azienda di autobloccanti che ha una logistica di questo genere, in più produciamo tegole in cemento nello stabilimento di Casier». Con il cambiamento climatico le tegole in cemento stanno vivendo una seconda giovinezza?

Sì. Purtroppo, negli anni passati la grandine ha provocato numerosi danni sulle coperture esistenti, tanto che la domanda si è spostata verso le tegole in cemento in quanto più resistenti e con garanzie maggiori rispetto alle tradizionali soluzioni in laterizio. C’è però da dire che i produttori di laterizi stanno studiando nuove formule più resistenti e certificate proprio in relazione all’intensità e alla grandezza della grandine. Il tetto non è più solo un elemento di copertura, ma è anche un sistema estetico e di produzione di energia. In questo senso stiamo lavorando per creare combinazioni tra le nostre tegole e i pannelli fotovoltaici.

Quindi oggi qual è la vostra proposta per il sistema tetto?

Proponiamo l’elemento di copertura con la tegola, gli accessori e, da quest’anno, abbiamo incrementato l’offerta con pannelli di isolamento, sistemi sottotegola, sistemi per tetti ventilati, linee vita. L’obiettivo è quello di andare a regime nell’arco di qualche anno anche con il discorso del fotovoltaico.

Anche l’evoluzione del settore delle pavimentazioni da esterno è legata al tema del cambiamento climatico?

Sì, oggi le pavimentazioni devono essere drenanti e filtranti. Il nostro marchio storico Betonella, nato nel 1979, si è evoluto per rispondere a queste esigenze. Il drenaggio non avviene solamente attraverso le fughe del massello, ma anche attraverso la stessa betonella: avendo una massa porosa, l’acqua riesce a penetrare anche dalla superficie, oltre che dai giunti.

Quali sono i plus del marchio Betonella di Tegolaia?

Siamo in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti, anche esteticamente molto validi, con questa finitura filtrante che permette il drenaggio dell’acqua al 100%. È un prodotto che sta andando molto bene con il Pnrr.

Che impatto sta avendo il Pnrr?

Quello del Pnrr è un mercato più razionale e meno dedito al prezzo. Sta avendo un impatto importante, soprattutto perché sta qualificando

aziende come la nostra che hanno caratteristiche importanti in termini di sostenibilità, qualità e serietà.

Quando è nato il rapporto con EdilGroup?

Il rapporto con EdilGroup era già attivo prima del mio arrivo in Tegolaia nel 2008. Sicuramente si è intensificato con l’ingresso del Gruppo Idea nel 2017, che ha dato un impulso importante ai volumi di lavoro realizzati con EdilGroup.

Qual è il principale pilastro su cui si basa questo rapporto?

Credo che la logistica sia molto importante. I due stabilimenti nelle province di Parma e Treviso sono molto comodi per EdilGroup. A questo si aggiunge il servizio reciproco, tanto che negli anni il gruppo è diventato per noi un partner ideale con cui lavorare. Con alcuni associati, inoltre, collaboriamo per il servizio di trasporto. Edil Catellani, ad esempio, è un nostro trasportatore abituale.

Quali sono oggi le soluzioni più richieste dal gruppo?

Sicuramente le soluzioni per il tetto. Le tegole negli ultimi due anni hanno fatto la parte del leone, anche a causa degli eventi atmosferici che si sono verificati e che hanno incrementato la domanda di coperture.

Quali sono i principali servizi richiesti dai rivenditori soci di EdilGroup?

Servizi di logistica con consegne tempestive. Al momento non abbiamo ancora organizzato eventi formativi con EdilGroup, ma è nostra intenzione programmarli a breve. Saremo prossimamente presenti alla fiera Greenitaly di Parma (15-17 ottobre) dove organizzeremo un evento formativo per progettisti e clienti per far conoscere il marchio Betonella e le finiture drenanti.

C’è qualche margine di miglioramento nel rapporto di partnership con il gruppo?

Stiamo cercando di accrescere la collaborazione per incrementare il business. È un lavoro in corso, che sta iniziando a dare i suoi frutti.

Come si è aperto il 2025 e quali sono le vostre previsioni per i prossimi mesi?

Il 2024 è stato un anno particolare, in cui abbiamo raggiunto un fatturato di 29 milioni. I budget per il 2025 sono stati redatti sulla base dei risultati 2023, in cui abbiamo registrato un fatturato di 26 milioni. Al momento notiamo una flessione, ma abbiamo margini per recuperare.

Edilizia e outdoor con l’aria di montagna

Tra i progetti una sala mostra per ampliare l’arredobagno

Balcone dell’Appennino modenese e reggiano, Lama Mocogno (Modena) ospita il punto vendita Mercato Edile di Botti Paolo, piccolo distributore specializzato in materiale edile, outdoor, stufe a pellet e cucine a legna. Il business, che segue una domanda legata alle peculiarità del territorio montano, è seguito da Paolo Botti, titolare e unico impiegato del magazzino.

Quando è nata la rivendita?

La ditta è nata nel 2012 quando ho rilevato la società fondata da mio padre e mio zio negli anni Sessanta e modificato la ragione sociale. Che realtà rappresenta sul territorio?

È una realtà territoriale piccola, specializzata in outdoor, barbecue da esterno, fontane, stufe a pellet, cucine a legna, sanitari, materiale pesante e prodotti per l’edilizia. In passato eravamo una ditta più grande, ma abbiamo deciso di ridimensionarci. Sono comunque soddisfatto del volume d’affari, che tutti gli anni cresce.

Quando è entrato in EdilGroup e perché?

Sono entrato in EdilGroup nel 2019. Cercavo un rapporto diverso con i fornitori e mi sono reso conto che per ottenere questo risultato avrei dovuto entrare in un gruppo. Dopo aver chiesto consiglio a vari rappresentanti, ho avuto modo di approfondire il rapporto con la EdilGroup. Finora mi sono trovato bene sia per una questione di acquisti sia per il supporto che sono in grado di offrirmi a livello logistico e commerciale.

Quali vantaggi ha riscontrato dall’ingresso in EdilGroup?

La logistica: se mi manca qualche prodotto, posso approvvigionarmi attraverso i colleghi delle altre rivendite. In più, l’ingresso in EdilGroup mi ha permesso di avere prezzi più competitivi rispetto agli altri magazzini, ottenendo la risposta giusta al momento giusto.

Perché i clienti tornano?

In montagna i clienti sono molto fidelizzati. Il rapporto tra le persone è molto forte ed è difficile servire i clienti di un altro magazzino. Ci vuole servizio, prezzo e onestà della fornitura.

Ha in cantiere progetti a breve-medio termine?

Mi piacerebbe realizzare una sala mostra per ampliare l’arredobagno,

ma ci vorrebbe più spazio.

Non ha mai pensato di assumere collaboratori che le diano una mano in magazzino?

Sì, ma faccio fatica a trovare collaboratori validi.

Qual è la sfida più importante che dovrà affrontare nei prossimi anni con la sua attività?

La Gdo. Se ne sente parlare sempre più spesso, anche se in montagna siamo ancora un’isola felice, nonostante il volume di affari più contenuto.

Paolo Botti
Foto aerea dell’esterno del punto vendita. Sotto, da sinistra, dettaglio sul piazzale e ingresso del punto vendita

FParliamo del rapporto di partnership tra produttore e rivenditore. Lei ha un buon rapporto con i produttori? Ci sono dei punti da migliorare?

Lavoriamo con lo stesso obiettivo: stare sul mercato in modo remunerativo. Con alcuni fornitori il rapporto è un po’ traballante, in quanto scavalcano la rivendita senza motivo per vendere direttamente al cliente finale. Con altri, la partnership è molto buona. Diciamo che anche la formazione è molto importante: quando c’è disponibilità di corsi, partecipo sempre molto volentieri.

Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Il 2024 è andato bene, ho incrementato il fatturato soprattutto su finiture in legno e perline. Il 2025 è partito a rilento per il maltempo, ma speriamo si rimetta in fretta.

SCHEDA

ADDETTI: 1 persona

FATTURATO 2024: 350.000 euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 200 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 2.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiali pesanti, outdoor, sanitari, stufe a pellet, cucina a legna, barbecue

SERVIZI: consegna in cantiere, consulenza

La ferramenta. Sopra, a sinistra, l’area dedicata al colore

Certificati Cam per tutti i solai

Il servizio alla clientela è uno dei punti di forza dell’azienda trevigiana

Bellan Edilizia nasce più di 60 anni fa per l’iniziativa del titolare

Sergio Bellan, che a Istrana (Treviso) avvia la produzione di solai e di manufatti in cemento. L’azienda cresce nel tempo consolidando la produzione e introducendo altre tipologie di prodotti, che oggi comprendono oltre al solaio Bausta, il Predalle, l’Eurosolaio e il solaio a pannello, tutti dotati di certificazione Cam. Con l’ingresso in azienda dei figli del fondatore, è maturata la consapevolezza che il servizio alla clientela deve essere più completo: all’attività strettamente produttiva, che rimane il core business dell’azienda, si è affiancata così la commercializzazione di prodotti per l’edilizia. La gamma e i marchi trattati vengono progressivamente implementati, sempre con un’attenzione alla ricerca di prodotti di qualità. La precisione e l’attenzione alle esigenze del cliente sono da sempre motore della policy aziendale: la sfida alla quale è chiamata oggi l’azienda è quella di coniugarle in un’ottica di sviluppo sostenibile. Ne parliamo con

Daniela Bellan, amministratore della Bellan Edilizia.

Quando siete entrati in EdilGroup?

Il rapporto con EdilGroup è abbastanza recente e risale a poco più di un anno fa. Il precedente gruppo a cui appartenevamo stava cessando l’attività e, auspicando di rimanere nell’orbita Deus, cercavamo un gruppo dinamico e collaudato. La conoscenza diretta di EdilGroup da parte di una nostra collega ha fatto il resto. Il Gruppo si è rivelato sensibile alle nostre esigenze, risolvendo in maniera tempestiva ed efficace le nostre richieste.

Qual è il vostro punto di forza?

È la produzione di solai: fornire un servizio a tutto campo, dalla progettazione alla realizzazione e all’assistenza post vendita, ci consente di sganciarci, almeno in parte, da una politica basata sul mero prezzo, permettendoci inoltre di affiancare anche la commercializzazione di altri prodotti edili. Diciamo che uno è il traino dell’altro.

Qual è la principale sfida che vi trovate ad affrontare?

La vera sfida è quella di riuscire a essere propositivi e sempre presenti con prodotti di qualità e innovativi, che tengano conto anche delle nuove esigenze di sostenibilità.

Molti sforzi sono stati compiuti al fine di ottenere la certificazione Cam su tutti i nostri solai. Inoltre, in un settore come la distribuzione, che sta cambiando molto rapidamente e che vede i grossi multipoint accrescere la loro posizione per effetto di molteplici

Il piazzale esterno

SCHEDA

ADDETTI: 13 persone

FATTURATO 2024: 4 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

AREE MERCEOLOGICHE: produzione solai, manufatti in cemento, commercializzazione materiali per edilizia

acquisizioni, credo che il ruolo delle piccole e medie rivendite si giocherà sempre di più sul terreno del servizio alla clientela, che deve essere capillare, costante ed efficiente. Avvalendosi anche di alleanze e partnership con consorzi di appartenenza, ma soprattutto con i fornitori, condividendo il loro know-how tecnico e la loro conoscenza dei mercati.

Interno del punto vendita. A sinistra, esposizione pavimentazioni da esterno e magazzino

• Riutilizzo acque grigie • Riciclo acque piovane • Nuovo sistema SBR ad alte prestazioni

Più materiali e finiture

Per

Cil rivenditore veneto anche uno showroom dedicato a pavimenti e rivestimenti

on tre punti vendita tra Sant’Elena di Silea (Treviso) e Meolo (Venezia), Gobbo Malvina (EdilGroup) si presenta come una realtà versatile, capace di affrontare le sfide del mercato dell’edilizia proponendo una vasta gamma di materiali per le costruzioni e le finiture d’interno, oltre a numerosi servizi, dal noleggio fino all’abbigliamento personalizzato per le maestranze che operano in cantiere. Guidata dai fratelli Patrizia, Renata e Walter Bonato, la rivendita ha visto l’ingresso anche della terza generazione, con il figlio della titolare Patrizia, Giacomo Panzarin.

Quando è nata la rivendita Gobbo Malvina e quali sono state le principali tappe della sua crescita?

Giacomo Panzarin. La rivendita è stata fondata dai miei nonni Ilario e Malvina 57 anni fa, quasi per una scommessa. Mio nonno voleva aprire un’impresa di pompe funebri, mentre mia nonna, contraria all’idea, aveva scommesso sull’attività di rivendita. Inizialmente l’azienda era focalizzata sulla vendita di prodotti per il settore agricolo, dato che Sant’Elena di Silea era un paese di campagna, poi ci si è spostati man mano sul settore

Patrizia Bonato
Renata Bonato
Walter Bonato
A destra, Patrizia Bonato (al centro) con il figlio Giacomo Panzarin e Roberta Gumier, responsabile ufficio commerciale

dell’edilizia. Nel 1993 la rivendita si è trasferita nella sede attuale e nel 2011 abbiamo aperto un punto vendita a Meolo, in provincia di Venezia. Durante il periodo del covid abbiamo deciso di aprire uno showroom dedicato a pavimenti e rivestimenti, sempre a Sant’Elena di Silea, a poca distanza dalla sede principale.

Perché avete deciso di aprire uno showroom?

Patrizia Bonato. L’idea di aprire lo showroom è nata durante il periodo del covid, perché abbiamo deciso di integrare anche la vendita di pavimenti e rivestimenti, così da offrire ai nostri clienti un servizio completo. Sistemando uno spazio chiuso e trasformandolo in un’area espositiva, abbiamo reso possibile la scelta diretta dei materiali, garantendo un’esperienza più pratica e immediata.

Che feedback avete avuto dopo l’apertura dello showroom?

Patrizia Bonato. Non abbiamo mai organizzato una inaugurazione ufficiale per lo showroom. Abbiamo preferito affidarci al passaparola e al supporto dei nostri clienti per far conoscere la nuova area espositiva. Fin dall’inizio, ci siamo concentrati sulla qualità dei prodotti e sulla professionalità nella posa, consapevoli che una corretta installazione è fondamentale per garantire la durabilità e l’estetica dei pavimenti e rivestimenti. Questo approccio ci ha permesso di offrire un servizio completo e di qualità, apprezzato dalla nostra clientela.

Avete tre punti vendita: come si differenziano?

Patrizia Bonato. Il punto vendita di Sant’Elena di Silea punta sia alla clientela privata che alle imprese di costruzioni, essendo incentrato sulla vendita del materiale pesante. Quello di Meolo è rivolto più a una clientela di artigiani e imprese, e offre anche servizi come il tintometro e il noleggio. Infine, la sala mostra si occupa delle finiture d’interni. I tre punti vendita

sono complementari tra di loro.

Giacomo Panzarin. Vogliamo portare il cliente, che sia privato o professionista, all’interno di una rete che gli permetta di rivolgersi a noi come punto di riferimento unico sul territorio per tutto quello che occorre per costruire casa, compreso il complemento d’arredo. Grazie all’esperienza maturata in oltre 50 anni di attività, possiamo consigliare i clienti su vari fronti: dalla scelta del materiale migliore per una certa realizzazione fino all’individuazione dell’impresa e dell’artigiano più adatti per la posa in opera. Poniamo grande attenzione all’ambiente e al benessere dei nostri clienti, offrendo un servizio di smaltimento delle macerie derivanti dalla costruzione, garantendo così una gestione responsabile dei rifiuti. Inoltre, crediamo nella formazione continua dei nostri collaboratori. Organizziamo costantemente corsi per i nostri clienti per tenerli sempre aggiornati sulle normative.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Patrizia Bonato. Siamo entrati in EdilGroup nel 2024. Abbiamo individuato in EdilGroup un partner altamente qualificato, con una profonda conoscenza del mercato edilizio, sia dal punto di vista dei fornitori che della commercializzazione. La capacità di collaborare efficacemente con le aziende del settore e la forte esperienza maturata negli anni ci hanno convinto che EdilGroup potesse essere la scelta corretta.

Quali vantaggi avete riscontrato dopo l’ingresso in EdilGroup?

Patrizia Bonato. Siamo sempre stati parte di un gruppo, perchè crediamo che insieme si possa arrivare più lontano. Oltre ai vantaggi sui prezzi di acquisto, il vero valore aggiunto è il confronto continuo: condividere esperienze, idee e strategie ci permette di crescere e affrontare le sfide con maggiore forza.

Avete un sogno nel cassetto?

Al centro, Patrizia Bonato con il figlio Giacomo e Antonio Panzarin, responsabile del magazzino
La responsabile dello showroom Elena Simionato con Giacomo Panzarin

Edilgroup Gobbo Malvina

Giacomo Panzarin. Si dice che i giovani siano il futuro, ma in realtà sono il presente. Mi piacerebbe creare una rete di giovani artigiani e professionisti con cui instaurare un rapporto di partnership e collaborazione quotidiana. Inoltre, sto lavorando per creare un network radicato sul territorio che coinvolga agenzie immobiliari, architetti, studi di progettazione, imprese e artigiani, in modo da diventare un punto di riferimento per i clienti che devono costruire casa a 360 gradi. La quantità non fa la qualità, ma è il tipo di servizio che fa la differenza. Un esempio di questo network che sto sviluppando è l’apertura di un nuovo punto vendita in collaborazione con una azienda che si occupa di idraulica. Un progetto simile è in cantiere a Conegliano. Insomma, crediamo nelle opportunità che genera la collaborazione e lavoriamo per realizzare questo sogno.

Qual è la sfida più importante che dovrete affrontare nei prossimi anni?

Giacomo Panzarin. Oltre al passaggio generazionale, anche il fatto di

stare al passo con i tempi che cambiano in modo repentino. Un esempio è la definizione di normative sempre diverse e la presentazione di materiali sempre più green.

Che cosa significa fare partnership con i produttori?

Patrizia Bonato. Parto sempre dall’idea che dobbiamo rispettare i fornitori e viceversa. È molto importante conoscersi e conoscere i prodotti. Lavorare insieme significa collaborare a 360 gradi, offrendo anche supporto non solo a livello commerciale.

Giacomo Panzarin. Anche collaborare per risolvere le difficoltà che possono sopraggiungere in cantiere, per arrivare assieme al risultato finale. Com’è andato il 2024 e che cosa vi aspettate dal 2025?

Patrizia Bonato. Il 2024 è stato un anno di stazionamento, però non ci possiamo lamentare. Anzi, si può affermare che è stato un anno che ci ha presentato molte sfide, ma alla fine si è rivelato positivo. Il 2025 si prospetta un anno interessante, con diverse idee e progetti in corso. Puntiamo a concluderlo nel migliore dei modi.

Giacomo Panzarin. Il 2024 ci ha regalato sicuramente delle sfide, non indifferenti a causa della situazione globale. Questo però ci ha aiutato a prendere la rincorsa per affrontare il 2025 con la massima energia. Come detto abbiamo molti progetti in corso e altrettante collaborazioni.

SCHEDA

ADDETTI: 12 persone

FATTURATO 2024: 3 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 3

SHOWROOM: 1

SUPERFICIE COPERTA: 1.200 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 10.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, finiture, casalinghi, ferramenta, colore, cartongesso, isolanti, pavimenti e rivestimenti, giardinaggio, articoli regalo

SERVIZI: noleggio piccola attrezzatura edile, rifiuti da demolizione, pagamento bollette, buoni mensa scuole, affilamento coltelli, detersivi alla spina, abbigliamento personalizzato per maestranze

L’area casalinghi.
Sotto, lo showroom. In alto, a destra, il libero servizio

Addio bancone facciamo consulenza

Il distributore veneto punta su un rapporto stretto con i clienti e ha ampliato l’orario

La rivendita Marchesin Alberto di San Stino di Livenza (Venezia)

opera da tre generazioni nel settore edile. Dopo un esordio come impresa di costruzioni, l’attività si è focalizzata sulla vendita del materiale, proponendo oggi un vasto catalogo di prodotti per le costruzioni, rivestimenti e finiture, stufe e caminetti, colore e ferramenta, racconta il titolare Alberto Marchesin.

Quando è nata la vostra azienda?

Siamo nati come costruttori tre generazioni fa. Quando è subentrato mio padre, l’attività si è spostata sul commercio edile a metà degli anni Sessanta. Nel 1982 ho preso in mano l’azienda e pian piano ho inserito i vari comparti merceologici, permettendo alla rivendita di diventare un punto di riferimento sia per i privati, sia per le imprese.

Che tipologia di prodotti trattate?

Da molti anni ci siamo adeguati alle richieste del mercato: dal materiale edile pesante, siamo passati a trattare anche isolanti, finiture, colore con il servizio del tintometro, stufe a biomassa. Ogni mese facciamo il punto della situazione per valutare nuovi prodotti, anche in base agli aggiornamenti normativi.

Quali sono gli ultimi prodotti che avete inserito in rivendita?

Nel 2020 abbiamo iniziato a produrre colori e vernici con il tintometro. Poi abbiamo inserito le caldaie a biomassa e altri prodotti di isolamento.

Quando siete entrati in EdilGroup?

Nel 2024.

Perché?

Dopo lo scioglimento del Cisme, che faceva parte del Deus, noi e gli altri soci del Veneto abbiamo deciso di entrare in EdilGroup, anch’esso presente in Deus.

Quali vantaggi avete riscontrato?

Ottimizzazione dei costi, miglioramento nell’approvvigionamento dei prodotti, confronto professionale con un grande gruppo.

Qual è il punto di forza che vi caratterizza sul territorio?

La disponibilità nei confronti della clientela. A tal proposito abbiamo deciso di ampliare l’orario di apertura dalle 7,30 alle 19,30,

in modo da permettere ai clienti che lavorano fuori zona di poter caricare il materiale al rientro. Il servizio è molto importante. Abbiamo notato che ultimamente è molto apprezzata la consulenza sui prodotti. La vendita a banco non c’è più, ogni volta che dobbiamo vendere un prodotto nuovo facciamo consulenza per capire le reali esigenze del cliente e corrediamo le soluzioni con le schede tecniche, per offrire tutte le informazioni necessarie per un lavoro a regola d’arte.

Alberto Marchesin
L’area esterna. A destra, il magazzino. Sotto, corrugati e prodotti per tubazioni. In basso, dettaglio polveri in magazzino

Quali progetti a breve-medio termine ha per la sua azienda?

Stiamo progettando la ristrutturazione degli uffici e della sala mostra. Vogliamo rifarci il look per essere più accattivanti e per creare un ambiente dedicato alla formazione, dove realizzare corsi sia per i clienti, sia per il personale interno alla rivendita.

Qual è la sfida più importante che dovrà affrontare la sua azienda nei prossimi anni?

La conquista e la fidelizzazione dei clienti. Sentiamo la concorrenza di realtà più grandi, italiane ed estere, che stanno cercando di entrare nel mercato. Fidelizzare i clienti significa offrire loro servizi e soddisfare le loro esigenze, in modo che ritornino. A questo proposito partecipiamo anche a numerose fiere specializzate e locali per farci conoscere, ritrovare i clienti e presentare i prodotti.

Nel rapporto di partnership con i produttori, quali sono i punti da migliorare?

Dai nostri fornitori desideriamo ricevere maggiore formazione, non solo sui prodotti nuovi. Una volta che ci sentiamo sicuri del prodotto, abbiamo più forza nella proposizione al cliente. È logico guardare anche all’aspetto economico, ma la formazione e il rispetto recipro-

co sono aspetti molto importanti, che superano qualsiasi logica di prezzo.

Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Dopo una fase in cui ho avuto dei timori, il 2024 si è chiuso con un piccolo aumento di fatturato. I primi mesi del 2025 sono andati bene, ma non nascondo che il reparto edile risentirà delle riduzioni degli incentivi, quindi vedremo come andrà a finire. Mi auguro comunque di chiudere sulla falsariga dello scorso anno.

SCHEDA

ADDETTI: 5 persone

FATTURATO 2024: 2,5 milioni di euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM:1

SUPERFICIE COPERTA: 800 mq

SUPERFICIE SCOPERTA: 10.000 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, colore, isolanti, finiture, ferramenta

SERVIZI: consulenza, consegna in cantiere, tintometro, servizi chiavi in mano

L’esposizione

Offriamo un plus con la formazione

Ferramenta, edilizia pesante, fai-da-te, bioedilizia e arredo giardino in rivendita

Rivendita edile con ferramenta di Brendola (Vicenza), la Sudiro

Mario offre una vasta scelta di articoli dedicati all’edilizia pesante, al fai-da-te, bioedilizia e arredo giardino. Operativa fin dal 1965, oggi è guidata da Marco Sudiro, figlio del fondatore, insieme alla madre Annamaria Slaviero e i fratelli Luca e Matteo.

Quali sono le principali tappe nella storia della società?

Abbiamo una targa storica che riporta la data di fondazione dell’attività nel 1965. Mio padre Mario arrivò a Brendola nel 1963 e, assieme a un socio, si occupava dell’estrazione della pietra, materia prima per la costruzione delle case dell’epoca. Poco dopo hanno aperto un punto vendita a Brendola dove hanno realizzato il deposito e il magazzino edile, integrando man mano i vari prodotti per le costruzioni. Nel 1967 l’attività si è trasferita nella sede attuale.

Che cosa è la Sudiro Mario oggi?

Una realtà presente sul territorio che offre una vasta proposta commerciale di prodotti per l’edilizia e un servizio di qualità. Non abbiamo grandi spazi coperti e questo ci limita un po’ come deposito. Facciamo anche consegne in cantiere con un camion rimorchio e un camion con gru.

Quando avete inserito le ferramenta?

Da circa dieci anni: ha sostituito il reparto dedicato alla sala mostra di piastrelle e arredobagno, che non seguiamo più. Come mai?

I clienti richiedevano sempre più servizi correlati di posa e rendering, bisognava avere risorse dedicate. Sarebbe diventata un’altra attività e non c’era nessuno in azienda che poteva occuparsene.

Quando siete entrati in EdilGroup e perché?

Siamo stati in Cedis Group dal 2004 fino al 2015, poi siamo passati in Cisme, che ha cessato l’attività. Così siamo passati in EdilGroup. Qui vicino abbiamo la sede di un altro grande gruppo, la Stea, ma abbiamo preferito restare insieme ai nostri ex consociati. L’idea era quella di fare gruppo restando uniti. Siamo partiti insieme e siamo passati quasi tutti in EdilGroup.

Quali sono i vantaggi che ha riscontrato dopo l’ingresso in

EdilGroup?

Una migliore gestione delle vendite e degli acquisti, migliori servizi e maggiore collaborazione tra i soci. Con i colleghi si dialoga quotidianamente e ci si confronta parecchio anche con il gruppo.

Quali sono i punti di forza che vi contraddistinguono sul territorio?

Innanzitutto, la location, in centro al paese. Poi, il servizio preciso e puntuale che offriamo ai clienti, sia privati, sia imprese.

Da sinistra, Marco, Matteo e Luca Sudiro, con la madre Annamaria Slaviero

A

Qual è la principale differenza tra le richieste del privato e quelle del professionista?

Più delle volte i privati chiedono consigli sui lavori che devono effettuare. Spesso trovano soluzioni su Internet e chiedono la nostra consulenza: dobbiamo essere preparati per dare risposte veloci e fattibili. Con l’impresa non abbiamo questo tipo di problemi. Alle imprese offrite supporto sulle novità di prodotto che inserite a magazzino?

Certamente. Facciamo provare il prodotto e organizziamo anche corsi

Il piazzale esterno.
destra, prodotti per l’outdoor e coperture. Sopra, l’esterno del punto vendita

di formazione. Qualche volta non è semplice far capire all’impresa le qualità di un prodotto rispetto alle soluzioni più tradizionali, ma poi ci danno sempre ragione.

Qual è la sfida più importante che dovrà affrontare con la sua attività nei prossimi anni?

Il mercato quest’anno comincerà a calare, dopo il boom del superbonus. La sfida principale sarà gestire la concorrenza dei competitor vicini, molto agguerriti. Non temiamo tanto la Gdo perché alla fine è il servizio a fare la vera differenza con i clienti, e la grande distribuzione non è in grado di offrire risposte a 360 gradi.

Che cosa significa instaurare una partnership con i produttori?

Creare una sorta di collaborazione fra la rivendita e il produttore, con consegne veloci, prezzi controllati e condizioni economiche favorevoli per poter assicurare la vendita.

C’è qualcosa che si potrebbe migliorare?

Il dialogo con gli agenti. L’agente è una figura importantissima, è lui che fa da intermediario tra noi e i produttori. Se non c’è un rapporto con l’agente, il lavoro vale metà.

Ci sono agenti che vi danno consigli sugli approvvigionamenti?

Sì, capita che ci diano consigli e questo è molto apprezzato. Com’è andato il 2024 e che cosa si aspetta dal 2025?

Il 2024 si è chiuso ai livelli pre superbonus. Quest’anno vedo una maggiore tranquillità, i prezzi stanno aumentando di nuovo e aumenteranno ancora. Bisogna vedere come andrà a finire questa fase, ma la previsione nel 2025 è di un calo a una cifra.

SCHEDA

ADDETTI: 1 persona

FATTURATO 2024: 800 mila euro

PUNTI VENDITA: 1

SHOWROOM: no

AREA COPERTA: 500 mq

AREA SCOPERTA: 4.300 mq

AREE MERCEOLOGICHE: materiale pesante, drenaggio, ferramenta, inerti, bombole gas, collanti, adesivi

SERVIZI: consegna in cantiere, logistica, sopralluoghi

Il banco. Sopra l’area colore e la ferramenta

La strada verso il futuro

Edilgroup compie 25 anni e festeggia le sue nozze d’argento con il mondo della distribuzione edile nazionale. Nell’universo delle aggregazioni commerciali, oggi sempre più numerose e incisive, può apparire una notizia di poco conto, ma al di là degli aspetti strettamente numerici, al di là delle motivazioni puramente commerciali, ciò che Edilgroup ha saputo creare negli anni è quella complicità imprenditoriale che da sola fa la differenza e che distingue, soprattutto nella percezione del cliente, un gruppo da un altro.

La disponibilità all’ascolto e al confronto, la volontà di costruire insieme una identità di gruppo, sono motivazioni infallibili per emergere nella quotidianità di un mercatro confuso e incerto com’è quello di questi tempi. La capacità di condividere le strategie e l’abilità di adattarle ai diversi territori è il segno della maturità di Edilgroup, e l’ingresso di nuove rivendite non fa altro che confermare l’appeal che il gruppo ha saputo costruire intorno al suo marchio.

La storia di Edilgroup racconta anche episodi di mutuo soccorso fra soci nelle difficoltà. Molto più delle convenzioni di acquisto o delle strategie di vendita, quei valori rappresentano la spina dorsale dell’unità di un gruppo, perché è su quelle basi che si costruisce e si nutre il senso di appartenenza. Con serietà e voglia di crescere, con il preciso obiettivo di offrire anche a livello di gruppo servizi per le rivendite e per i loro clienti, Edilgroup, attraverso l’impegno quotidiano dei suoi soci, migliora la sua offerta globale e diversifica in settori paralleli per offrire completezza e nuove tecnologie anche al mercato iper professionale che avrà sempre più valenza nei prossimi anni.

Edilgroup è quindi un gruppo moderno che si affida alla formazione professionale anche tecnica per garantire un servizio altrettanto professionale e per non perdere il treno delle nuove tecnologie costruttive. Un gruppo che sulle basi che ha saputo costruire nei suoi primi 25 anni di attività potrà solo crescere. Prossimo appuntamento, le nozze d’oro.

Postfazione di Virginia Gambino

Editore della rivista YouTrade

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