APPE VIDEOGIOCHI QUALITÀ,INNOVAZIONE, PANORAMI MERAVIGLIOSI: LA RECENSIONE DI ELDEN RING IT & INNOVATION MAGAZINE N. 5 - MARZO 2024 AR&VR UNA NUOVA ESPERIENZA DIFRUIZIONE DEL TERRITORIO: ILPROGETTO “ENJOY VALDIANO” SALERNO SULLE TRACCE DELLO SCULTORE GAETANO CHIAROMONTE
Direttore responsabile
Fabio Setta
Direttore editoriale
Dario Guadagno
Contributi
• Fortuna Notaro
• Annalaura Ruopolo
• Ely
• Gabriele Trerotola
• Maria Minotti
• Michele D’Eboli
Design e Layout
Maria Minotti
Pubblicato da Wonderlab SRL via Staibano, 3
Cap 84124, Salerno
Tel. 0890978476
info@wonderlab.it
Testata
& INNOVATION MAGAZINE
IT
giornalistica iscritta
il Tribunale di Salerno n.
dal 15/02/2023
presso
390/2023
Tavola dei Contenuti
DIGITAL & AI
Un sistema integrato per la salvaguardia degli attrattori culturali in Calabria 6
REALTÀ AUMENTATA E VIRTUALE
Una nuova esperienza di fruizione del territorio grazie alla realtà aumentata: il progetto Enjoy Valdiano 8
EVENTI E OPPORTUNITA’
Nuove opportunità per le imprese: tutte le informazioni utili e i link per presentare le domande 12
APP E VIDEOGIOCHI
Qualità, innovazione, panorami meravigliosi: la recensione di Elden Ring, gioco unico ed incantevole 14
MARKETING E COMUNICAZIONE
#KateGate: perché i social sono impazziti con le teorie cospirazioniste sulla
SALERNO
Da piazza Vittorio Veneto alla Villa Comunale sulle tracce dello scultore
«scomparsa»
di Kate Middleton 16
Gaetano Chiaromonte 18
Dario Guadagno Direttore editoriale
Almeno tu nel Metaverso
Nell’ultimo anno e mezzo, il Metaverso è stato indubbiamente uno dei temi più caldi e, come spesso accade in ambito tecnologico, ha vissuto di eccessi nell’opinione pubblica prima di essere accettato per quello che realmente rappresenta.
All’inizio sembrava un ambiente misterioso da guardare con sospetto, poi è diventato l’ambitissima pietra filosofale del web e, solo, dopo diverso tempo, e diventata un’opportunità da conoscere per poterne capire l’effettiva (eventuale) utilità.
Lo stesso iter verificatosi per i bitcoin, l’intelligenza artificiale e varie altre innovazioni per le quali, come è peraltro giusto, il reale valore è stato compreso solo dopo mesi o anni di utilizzo.
Oggi, appunto, il Metaverso è meno oscuro come entità, ma resta un’area in cui pochi sanno entrare e, soprattutto, con molte potenzialità ancora da cogliere. Wonderlab, tra i pionieri (almeno in Italia) della realtà virtuale, ha da tempo iniziato l’esplorazione di questo mondo e delle opportunità che può offrire, riscontrando, d’altra parte, una scarsa presenza e prontezza nel tessuto imprenditoriale nostrano, ancora troppo legato alla comunicazione e all’immagine tradizionale.
EDITORIALE 4
«Nuove tipologie di giochi e di interazioni, metodologie di formazione innovative, strategie di comunicazione immersive, esperienze coinvolgenti»
Approdare tra i primi in una tecnologia che, inevitabilmente, continuerà a crescere, significa essere preparati quando il Metaverso sarà, come è probabile che diventi, il terreno su cui si concentreranno molte delle comunicazioni e interazioni, soprattutto in ambito B2B.
Nuove tipologie di giochi e di interazioni, metodologie di formazione innovative, strategie di comunicazione immersive, esperienze coinvolgenti, queste sono solo alcune delle possibilità che si aprono davanti, e decine di altre ne verranno, probabilmente aprendo a business totalmente basati sul Metaverso, dai patrimoni mobiliari e immobiliari virtuali alle forme di arte digitale, passando per il marketing e persino, inevitabilmente, il sesso o i mercati illegali.
Senza guardare alle estremizzazioni deprecabili, comunque, resta il fatto che, come ogni evoluzione potenzialmente rilevante, cavalcarla prima che si diffonda porta un vantaggio competitivo difficile poi da colmare.
La strada però è già tracciata e il confine tra essere trainanti o sperare di essere trainati passa, probabilmente, per questi primi mesi del 2024.
EDITORIALE 5
PIANO DIGITALE
UN SISTEMA INTEGRATO PER LA SALVAGUARDIA
DEGLI ATTRATTORI CULTURALI DELLA CALABRIA
La tecnologia e la digitalizzazione sono alleati sempre più importanti anche per le pubbliche amministrazioni. In special modo quando c’è da promuovere il territorio o salvaguardare i beni culturali. In quest’ottica si vanno ad iscrivere le azioni proposte dal progetto PON cultura e sviluppo FESR 2014-2020 Asse 1, promosso dal Segretariato Regionale MIC per la Calabria. Nell'ambito del Piano Digitale per la protezione degli attrattori culturali della Calabria, Wonderlab
ha progettato e sviluppato un sistema integrato, orientato proprio alla salvaguardia di tali siti e dei territori dove gli stessi ricadono. Wonderlab ha così realizzato un software e un’app con l’obiettivo di supportare la salvaguardia dei beni culturali della Calabria. Il software sviluppato, infatti, ha previsto una web application caratterizzata da una funzione di catalogo e gestione dei siti culturali al fine di consentire l’immissione e l’aggiornamento dei dati di catalogazione sui singoli beni che costituiscono il patrimonio di ognuno degli attrattori.
DIGITAL & AI
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Fortuna Notaro
In particolare, il software permette di inserire dati, foto e testi con l’obiettivo di produrre una scheda base da correlare e, eventualmente, estendere con i dati dei successivi interventi. Tra gli Attrattori Culturali destinatari dalle azioni di progetto vi sono stati il Museo Nazionale e Area archeologica di Locri (RC), il Museo e parco archeologico di Capocolonna (KR), La Cattolica di Stilo (RC), il Parco e Museo Archeologico Nazionale di Crotone e la Galleria Nazionale di Cosenza. Per ognuno di questi attrattori è stata realizzata anche una scheda illustrativa. L’app, invece, è stata sviluppata come strumento di gestione di casi emergenziali sul posto (ad esempio calamità naturali, incendi dolosi). In tale l’ottica l’utente, tramite l’applicazione, può visualizzare una mappa dei beni catalogati, visualizzarne lo stato e immettere foto e testi dello stato post evento
emergenziale, i provvedimenti da realizzare e quelli già realizzati. A tal fine saranno installati dei sensori per la rilevazione di criticità collegati all’app, così da consentire all'utente abilitato di consultarne la misurazione in tempo reale. Tra le caratteristiche più importanti dell’app sviluppata da Wonderlab c’è la possibilità per gli utenti di comunicare mediante invio di notifiche istantanee con specifici utenti o con gruppi selezionati per ruoli.
7 DIGITAL & AI
ENJOY VALDIANO
UNANUOVAESPERIENZADIFRUIZIONEDELTERRITORIO
8 REALTA’ AUMENTATA E VIRTUALE
Annalaura Ruopolo
REALTA’ AUMENTATA E VIRTUALE
«CON
LA REALTA’ AUMENTATA L’OBIETTIVO E’ OFFRIRE AL TURISTAUN’ESPERIENZAVIRTUALEEDINTERATTIVA DELPATRIMONIOSTORICOECULTURALEDELVALLODIDIANO»
Il Vallo di Diano, situato nel cuore della Provincia di Salerno, racchiude un territorio ricco di storia, arte e natura. Custodita tra le montagne calcaree e dolomitiche del Cilento e dell’Appennino Lucano, questa zona è, infatti, riserva di suggestive bellezze naturalistiche, archeologiche e antropologiche, in quanto crocevia di antiche civiltà – come testimonia il materiale conservato presso il Museo Civico a Montesano sulla Marcellana, dove è possibile osservare manufatti, attrezzi e oggetti dell’attività dell’uomo nel tempo. Dal punto di vista naturalistico, grazie alla sua posizione, il Vallo di Diano che comprende 15 comuni della provincia di Salerno, rappresenta un luogo ideale per gli appassionati di trekking e di passeggiate all’aria aperta, estendendosi su una valle
lussureggiante, circondata da alte montagne e colline ondulate. Il paesaggio è vario e rigoglioso, con boschi di faggi, querce e castagni, prati verdi, torrenti e cascate. I sentieri di trekking sono numerosi e adatti a tutti i livelli di esperienza. Il Vallo fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il più grande parco nazionale in Italia, nonché uno dei siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO. All'interno del Parco, si possono trovare una serie di sentieri ben segnalati che offrono una vista panoramica sulla valle e sulle montagne circostanti. Un territorio da valorizzare e da scoprire, magari ancora poco noto ma che può davvero sorprendere per le sue bellezze.
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ALLA SCOPERTA DI UN TESORO
Le Grotte di Pertosa-Auletta rappresentano uno dei grandi attrattori turistici del comprensorio
Il progetto Enjoy Valdiano, realizzato per conto di Arte Digitale, è nato proprio dall’esigenza di voler proporre una nuova esperienza di fruizione del territorio con l’ausilio delle nuove tecnologie. L’era della digitalizzazione ha impattato considerevolmente sui modi di vivere il turismo e i luoghi di destinazione. I turisti/cittadini trovano nuove opportunità per scoprire e apprendere a seconda dei modi più congeniali alle loro esigenze. Con la Realtà Aumentata (AR), integrata a un sistema di cartografia georeferenziata riconosciuto mediante GPS e supportata dall’utilizzo di scansioni 3D per la riproduzione in digitale dei Punti
di Interesse (POI), l’obiettivo è offrire al turista/cittadino la fruizione virtuale ed interattiva del patrimonio storicoculturale del Vallo di Diano, valorizzando i maggiori luoghi di interesse culturale di questo territorio, uno scrigno di tesori artistico-culturali poco noti al grande pubblico nonostante il potenziale alto grado di attrazione e coinvolgimento. L’obiettivo del progetto Enjoy Vadiano è, pertanto, quello di andare creare una nuova esperienza di esplorazione del territorio in grado di coinvolgere completamente l'utente puntando su scoperta, stupore, divertimento, intrattenimento, informazione.
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LUOGHI E STORIE IN 3D
La realizzazione del sito e della App in Realtà Aumentata consente all’utente di vedere ed immergersi nelle ricostruzioni in 3D di luoghi e edifici, fruendo di vere e proprie rappresentazioni virtuali che possano narrare le nozioni di interesse del luogo designato Sono stati realizzati diversi personaggi narranti, legati al territorio quali ad esempio il teologo Leandro Alberti o lo storico teggianese Padre Luca Mannelli. Sono dieci i punti di interesse censiti, come la Certosa di Padula, il più vasto complesso monastico dell’Italia Meridionale. Tra gli altri siti c’è il Museo delle arti e tradizioni popolari, il Castello Macchiaroli e il borgo antico di Teggiano, le Grotte di Pertosa, la Valle delle Orchidee a Sassano, il Battistero Paleocristiano e l’Oasi naturale di Mandranello a Padula, il Castello Normanno di Sala Consilina e la Chiesa della Madonna della Neve a Sanza Sul sito c’è poi anche la possibilità di promozione per attività recettive e per far conoscere anche i prodotti tipici e la cucina di questo territorio che ha antiche origini contadine con i suoi sapori, che nascondono leggende e tradizioni.
«STORIA E TECNOLOGIA SI FONDONO PER DARE NUOVA VITA A LUOGHI E VICENDE»
L’APP 11 REALTA’ AUMENTATA E VIRTUALE
SCARICAORA
A Salerno torna la Mostra della Minerva
L’atteso evento tra natura, radici storiche ed innovazione
Natura ed innovazione che s’incontrano, omaggiando le radici storiche e culturali della città nel campo della medicina e delle scienze botaniche. Piante rare, fiori, sostenibilità ambientale e tanto altro: questa è la Mostra della Minerva, in programma dal 19 al 21 aprile alla Villa Comunale di Salerno. I visitatori potranno immergersi in un mondo verde, partecipando inoltre a workshop educativi e dimostrazioni pratiche.
OPPORTUNITA’
Avviso pubblico per progetti di ricerca e innovazione
Aiuti alle imprese e agli Organismi di Ricerca per progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale presentati in “collaborazione effettiva”: è l’obiettivo dell’Azione 1.1.1 del Programma Calabria FESR – FSE 2021 ‐ 2027. Possono presentare domanda Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) e Grandi Imprese (GI), in forma associata. Le domande potranno essere presentate fino al 15/5/2024. Per tutte le informazioni: Avviso pubblico per il sostegno a progetti di attività di ricerca, sviluppo e innovazione - Calabria Europa (regione.calabria.it)
Incentivi per le imprese femminili montane
Il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove la misura di incentivazione "Imprese femminili innovative montane – IFIM". La misura finanzia i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo sostenuti da imprese femminili ubicate nei Comuni montani. Il programma d’investimento deve essere mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo. Domande a partire dal 30/5/2024.
Info: Imprese Femminili Innovative Montane – IFIM - Invitalia
EVENTI
12 EVENTI E OPPORTUNITA’
Ely’s in Wonderlab
App e software per i teenager visti e commentati da una teenager
CapCut: l’editor video per tutti
Ely
Salve a tutti, per questo incontro vorrei parlarvi di un applicazione ottima per editare i video. Quest'app si chiama: CapCut. Probabilmente ne avrete sentito parlare poiché spesso viene usata per fare video per YouTube e TikTok Ottima per modificare anche dei video e, soprattutto, a differenza di alcune piattaforme, in modo gratuito è possibile togliere lo sfondo ai file multimediali. Sono presenti più di 20 caratteri per i testi e più di 30 animazioni per foto e video.
Ci sono delle funzionalità extra se ad
esempio si collega un account Google, TikTok o Facebook e poi se si fa l’abbonamento è possibile usufruire di tutte le funzioni che ti offre quest'app (filtri vocali, testi esclusivi, animazioni aggiuntive ecc…).
Le ulteriori funzionalità di questa applicazione sono: aggiunta di sottotitoli ai video, ritocco e aggiunta di filtri alle foto, velocizzazione di video…
Una delle cose più belle è la vastità di audio/suoni che CapCut ti da a disposizione (tutti senza copyright) ed è possibile estrarre dei file audio dai video già presenti sul dispositivo.
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RUBRICA DEL MESE
14 APP E VIDEOGIOCHI
Dopo i grandi successi del genere “Souls”, introdotti e diretti dal game director Hidetaka Miyazaki, mostrare al mondo qualcosa di nuovo, unico e allo stesso tempo incantevole come i precedenti titoli è sicuramente stata una sfida ardua. Possiamo però affermare che Elden Ring non ha deluso le aspettative, innalzando ulteriormente la qualità del genere e portando allo stesso tempo l'innovazione che molti desideravano. Il gioco rimane, infatti, fedele ai vecchi Souls, ovvero un rpg in terza persona basato sul combattimento con armi e magie, portando però con sé la novità di un Open World, ricco di dettagli e segreti, in cui immergersi per ore.
Fin dai primi minuti di gioco non si può non essere colpiti dalla vastità di questo mondo e dai meravigliosi panorami che sa offrire. Riguardo al gameplay, ancora una volta FromSoftware dimostra di non voler rendere facile la vita agli appassionati del genere, proponendo un livello di difficoltà elevato, ma che permette ai giocatori di sentirsi appagati il giusto dall'eliminazione di un Boss o anche di semplici nemici, che riescono ad essere ostici quanto basta per tenerci impegnati con i più variegati combattimenti
Proprio dei combattimenti Elden Ring fa il suo punto forte, offrendo Boss fight sempre di altissima qualità, con cutscenes immersive e movesets artistici, pieni di effetti e mai noiosi. Il titolo non delude nemmeno per quanto riguarda la longevità, altro fattore su cui la casa produttrice ha investito molto, avvolgendo il mondo di gioco con una narrazione piena di dettagli e segreti, a tratti anche poetica. Se però questa narrazione non dovesse bastare, il team di sviluppo non ha lasciato nulla al caso arricchendo ulteriormente la storia con tantissimi dettagli che è possibile apprendere dall'acquisizione di item in gioco come armi, armature e oggetti unici. È inoltre possibile, una volta terminato il gioco, immergersi nuovamente nella storia con un livello di difficoltà ancora più elevato grazie alla possibilità del New Game Plus. In definitiva, è lecito affermare che Elden Ring è riuscito a centrare l'obiettivo, per cui non resta che attendere la prossima espansione del gioco in arrivo il 21 giugno 2024, che arricchirà ulteriormente l'esperienza di gioco con una nuova storia tutta da vivere
15 APP E VIDEOGIOCHI
Gabriele Trerotola
#KATEGATE
PERCHE’ I SOCIAL SONO IMPAZZITI CON LE TEORIE COSPIRAZIONISTE SULLA “SCOMPARSA” DELLA PRINCIPESSA KATE MIDDLETON
Le recenti notizie riguardanti il principe William e la principessa Chaterine hanno alzato un polverone mediatico senza precedenti Persone a cui non è mai importato nulla della famiglia reale britannica improvvisamente sono diventate esperte di tutto ciò che la riguarda. Conoscitori di Photoshop e metadati fotografici sono spuntati dal nulla. Gli investigatori di TikTok, con le loro teorie di cospirazione sempre più stravaganti e, talvolta, vagamente fattibili, hanno confuso l’opinione pubblica. Tra fotoritocchi, amanti, gravidanze e persino una morte sospetta, i meme sono arrivati da ogni dove.
I media di tutto il mondo hanno trattato la storia quasi con isteria, tra titoloni inneggianti a presunte tragedie e articoli riportanti ipotesi, più che fatti.
Nonostante i continui sforzi di Kensington Palace di acquietare le acque, le teorie oltraggiose sulla salute di Kate sono fluite come un fiume in piena.Su TikTok ed X, gli hashtag #KateGate e #WhereIsKate sono esplosi.
Inutilmente, perché la nostra protagonista è, pare, viva e vegeta: la si vede prima in un filmato, in un momento di vita quotidiana, a passeggio insieme al marito mentre fa compere (una costrizione, quella di far uscire il video-prova, dato dall’accanimento mediatico sulla vicenda?), poi impegnata in un discorso al popolo inglese, un annuncio di malattia (su cui sono scoppiate altre speculazioni, che ne mettono in dubbio l’autenticità
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Maria Minotti
tra ipotesi di realizzazione dello stesso tramite AI e di non veridicità delle informazioni divulgate).
Ma perché, da un punto di vista prettamente sociologico, è accaduto tutto ciò? Perché il #KateGate ci ha coinvolti così tanto? Perché le persone si lasciano cadere in reti simili, compromesse in storie, serie per chi le vive, banali e insignificanti per loro? Dietro a questa vicenda, probabilmente, c’è l'aspetto soap-opera, una sorta di elemento di mistero che tanto rende goloso un contenuto, arricchito dalla possibilità che anche per chi sui social mostra un sé perfetto, che appare sempre impeccabile e quasi insuperabile, la vita non sia poi così tanto ideale (ne è un esempio, tutto italiano, il recentissimo caso Ferragni).
È l’atteggiamento tipico di chi naviga ogni giorno sui social: voler impegnare la testa con storie frivole, che nel processo vengono spesso ingigantite
Quando il mondo intero è incessantemente e mostruosamente orribile, tra guerre, malattie e ingiustizie varie, le persone tendono a cercare una via di fuga. Le battute, i meme e la finta serietà forniscono leggerezza, in contrasto con i titoli strazianti diffusi ogni giorno dai mezzi di informazione di tutto il mondo. È una sorta di processo di sdrammatizzazione delle questioni sociali, proiettato ai social network: succede, ad esempio, che alcune storie di intrattenimento, gossip, apparentemente divertenti e leggere, esplodano durante i periodi di tragedia globale. Questo perché si tende a
preferire concentrarsi su qualsiasi altra cosa che non sia la realtà.
A parte (e in virtù di) tutto ciò, il #KateGate è un evento senza precedenti La famiglia reale ha una lunga storia di utilizzo dei media per comunicare, esclusivamente e a piacimento, ciò che ritiene opportuno. Il pubblico che li segue è abituato ad avere un accesso regolare, anche se altamente controllato, alla loro vita Ora persino i corrispondenti reali, sempre obbedienti alla Casa, sembrano voler far trapelare altro.
In piena difficoltà, immersi in una catastrofe di pubbliche relazioni, i Reali sono sempre stati consapevoli delle notizie che sono circolate? Delle probabili malelingue? Dei meme? Forse; una sola cosa è certa: i social sono un posto strano, terribile, ma stranamente avvincente.
17 MARKETING E COMUNICAZIONE
SULLE TRACCE DEL CHIAROMONTE
Da Piazza Vittorio Veneto fino alla Villa Comunale, il percorso scultoreo dell’artista salernitano, celebre tra la fine dell’800 e la prima metà del 900.
Della vasta produzione di Gaetano Chiaromonte, scultore celebre tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, Salerno, sua patria orgogliosa, conserva in città parecchie delle sue opere distribuite per la maggior parte in un itinerario che da Piazza Vittorio Veneto si snoda fino alla Villa Comunale.
Allievo sin dall’età di nove anni di Stanislao Lista, altro illustre scultore salernitano, che lo indirizzò agli studi dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, dimostrò ben presto l’attitudine all’arte e la sua caparbia volontà di emergere.
Idealmente il “percorso” in città dell’artista inizia con il Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale in Piazza Vittorio Veneto, inaugurato nel 1923 per proseguire in un tratto di Corso Garibaldi connotato dalla Statua della Libertà per il Monumento ai Martiri dell’Indipendenza della Provincia del 1912. Per quest’ultimo non si possono non ricordare le furiose polemiche che infiammarono i giornali dell’epoca all’indomani della sua presentazione al pubblico: l’organo diocesano “Buon Senso”, ad esempio, definì la statua “la donnaccia ignuda” chiedendone la rimozione
18 SALERNO
Michele D’Eboli
Particolarmente notevoli sono gli altorilievi in bronzo che Chiaromonte portò a termine nel 1937, conservati a Palazzo di Città ed esposti negli spazi antistanti il Salone dei Marmi tra cui quelli raffiguranti Roberto il Guiscardo e l’entrata di Gregorio VII a Salerno.
La Villa Comunale, poi, è davvero disseminata di sue opere: dal busto di Giovanni Cuomo, Ministro della Pubblica Istruzione nel periodo di Salerno Capitale a quelli di Enrico De Marinis e Clemente Mauro, politici del collegio salernitano che si distinsero particolarmente a cavallo tra Ottocento e Novecento, creazioni tutte del 1949 La sede della Direzione dei Musei e Biblioteche Provinciale, inoltre, in via Roma, ospita anche il busto di Francesco Linguiti, grecista e poeta, già direttore della Biblioteca provinciale dal 1878 al 1889.
Una menzione particolare però, tra le opere del Chiaromonte, merita una statua di terracotta realizzata nel 1933, acquisita dalla Provincia di Salerno nell’estate del 2005 e visibile nella sala di ingresso della Pinacoteca Provinciale. Si tratta del corpo nudo di una figura femminile che impressiona per la sua veridicità e sensualità, seduta su una base su cui è contrassegnata la doppia firma dell’autore. Se lo stile del Chiaramonte nella maggior parte delle sue opere sottolinea la sua particolare duttilità nel campo della ritrattistica, quest’opera in terracotta conferma la capacità dello scultore di esprimersi in tutto il suo talento quando il soggetto gli consentiva l’osservazione approfondita dell’intero corpo umano.
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