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Trombosi: prevenire il rischio
La trombosi è la conseguenza della formazione di un coagulo che provoca un’occlusione parziale o completa di un vaso sanguigno. Considerata un’urgenza medica, qualsiasi rischio di trombosi deve essere individuato rapidamente per essere trattato in modo adeguato. Un contributo utile per reagire in modo corretto.
La coagulazione sanguigna è un processo che implica l’interazione di numerosi componenti del sangue chiamati fattori di coagulazione, che permettono di fermare il sanguinamento. In presenza di una lesione, questo sistema favorisce l’aggregazione piastrinica (le piastrine sono le cellule responsabili della coagulazione) formando un tappo emostatico – detto anche trombo bianco – che arresta la perdita ematica. A volte però, i coaguli si formano nei posti sbagliati.
COS’È UNA TROMBOSI?
La trombosi si verifica quando un coagulo, detto anche trombo, ostruisce il flusso sanguigno in un’arteria (trombosi arteriosa) o in una vena (trombosi venosa).
La Trombosi Del Viaggiatore
I viaggi aerei di lunga percorrenza e durata possono causare disturbi della circolazione sanguigna. Nel peggiore dei casi, possono provocare la formazione di un coagulo di sangue nelle vene degli arti inferiori, dando origine a una trombosi venosa profonda.
Fortunatamente rara, questa patologia chiamata anche trombosi del viaggiatore è favorita dalla posizione seduta e dall’immobilità prolungata.
Consigli per prevenire il rischio:
• Indossare calze o collant compressivi per favorire il ritorno venoso.
• Idratarsi bene.
• Alzarsi ogni due ore e camminare nel corridoio per sgranchirsi le gambe.
• Allungare regolarmente i muscoli dei polpacci.
Trombosi arteriosa
Le arterie trasportano il sangue ossigenato dal cuore verso gli altri organi. Una trombosi arteriosa è causata da un coagulo di sangue che ostruisce un’arteria, provocando gravi patologie quali ictus (occlusione di un’arteria cerebrale), infarto del miocardio (occlusione di un’arteria cardiaca) o una malattia vascolare periferica (occlusione di un’arteria della gamba).
Trombosi venosa
Le vene riportano il sangue del corpo verso il cuore. Una trombosi venosa superficiale, causata da un coagulo sanguigno in una vena sottocute, può essere dolorosa, ma generalmente non è grave. Comunemente in questo caso si parla di flebite.
La trombosi venosa profonda è invece dovuta a un coagulo che si forma in una vena profonda di un arto.
La complicazione più grave è l’embolia polmonare, che si verifica quando un frammento del coagulo si stacca e migra verso le arterie dei polmoni, bloccando la respirazione e la circolazione sanguigna.
NUMEROSE LE CAUSE IN GIOCO
La trombosi venosa può essere provocata da:
• stagnazione del sangue in una vena (durante un volo di lunga durata ad esempio);
• immobilizzazione prolungata (dopo un infortunio o un intervento chirurgico);
• obesità, tabagismo;
• gravidanza;
• disturbi della coagulazione di origine genetica o malattie autoimmuni;
• medicinali che aumentano il rischio di coagulazione (ad esempio la pillola).
Tra le cause principali della trombosi arteriosa troviamo l’arteriosclerosi, ossia l’indurimento delle arterie dovuto alla formazione di placche causate dal deposito di grasso (colesterolo ad esempio). Questi accumuli adiposi possono improvvisamente staccarsi e dare origine a un coagulo.
I CAMPANELLI D’ALLARME DI UNA TROMBOSI O DI UN’EMBOLIA
• Dolore in una gamba (solitamente a livello del polpaccio o all’interno della coscia)
• Gonfiore di una gamba o di un braccio
• Dolore al torace
• Intorpidimento o debolezza di un lato del corpo
• Affanno e difficoltà respiratorie
• Dolore improvviso al torace, che si aggrava respirando
• Stordimento
COME SI CURA UNA TROMBOSI?
In caso di trombosi venosa superficiale, possono essere d’aiuto medicinali, riposo e un impacco freddo o caldo. Il trattamento di una trombosi arteriosa o venosa profonda dipende invece dalla posizione anatomica e dalla presenza o meno di danni. In questo caso, il carattere d’urgenza della patologia richiede necessariamente un ricovero ospedaliero. Per sciogliere il trombo, si possono somministrare trattamenti trombolitici per endovena. Se non dovesse funzionare, si dovrà ricorrere a un intervento chirurgico per asportare il coagulo sanguigno o allargare l’arteria.
COME RIDURRE IL RISCHIO DI TROMBOSI?
Per ridurre il rischio, si consiglia di smettere di fumare, di mantenere un peso forma e di praticare regolare attività fisica. Alle donne a rischio di trombosi, il medico sconsiglia la pillola anticoncezionale, a maggior ragione se fumano. A tutti raccomanda l’uso di calze compressive, in particolare in occasione di voli di lunga durata o dopo un intervento chirurgico. Potrebbe anche prescrivere un debole dosaggio di aspirina, da assumere quotidianamente per fluidificare il sangue. Dopo un primo episodio trombotico, gli anticoagulanti devono essere assunti a vita per prevenire eventuali recidive.
Sophie Membrez