1 minute read

Anestesia: perdita della sensibilità

Un intervento può generare apprensione, ma anche l’anestesia può creare ansia. Come gestire questa perdita di coscienza? Quali sono i rischi?

Come si recupera al meglio? Uno sguardo sui diversi metodi di sedazione.

Il corpo trasmette i suoi messaggi al cervello attraverso i nervi e il midollo spinale. L’anestesia blocca temporaneamente la trasmissione degli impulsi nervosi, affinché sensazioni spiacevoli quali il dolore non vengano percepite.

I farmaci utilizzati a tale scopo vengono suddivisi in due classi: anestetici locali e generali. Gli anestetici locali bloccano la trasmissione degli impulsi nervosi verso i centri del dolore del sistema nervoso centrale. Gli anestetici generali invece inducono un’insensibilità generale al dolore. Il paziente perde conoscenza, ma vengono preservate le sue funzioni fisiologiche vitali, quali la respirazione e il corretto mantenimento della pressione sanguigna.

COME CI SI PREPARA PER UN’ANESTESIA?

Prima di un intervento chirurgico in anestesia totale o parziale, il paziente viene sottoposto a una visita da parte del medico anestesista per discutere lo stato di salute generale.

IL SUPPORTO DELLA MEDICINA

COMPLEMENTARE PER IL RECUPERO

I metodi terapeutici complementari o alternativi possono contribuire a una migliore ripresa.

In omeopatia:

• Opium C15 per drenare i prodotti anestetici e ridurre gli effetti collaterali

• Nux vomica C15 per disintossicare il fegato dopo l’anestesia

• China rubra C9 per combattere la stanchezza.

• L’agopuntura praticata dopo l’anestesia accelera il recupero, alleviando i dolori alla schiena e il mal di testa che si manifestano talvolta dopo un intervento.

This article is from: