Weekender numero 6

Page 1

week/ender clubbing quotidiano

Numero 6 | settembre/ottobre 2016

interviste

GLANCE OFF/ MICOL DANIELI/ ALEX HENNING/ CLiVe/

Save the Date

weekender.zone

ROBOT /THE SOCIAL/ CLUB TO CLUB /MOVEMENT /NODE/

speciale ITALIANS IN AMSTERDAM DANCE EVENT

SAM PAGANINI Il beat Drumcode

/DIGITAL TRAFFIK/CLOUD ARTISTS/COSMIC FALLS/GOERS/


2

week/ender | settembre ottobre 2016


Indice 4_5

Cover dj/Sam Paganini-Il Beat Drumcode

6_7

Label del mese/Digital Traffik-Alex Henning+CLiVe

4

8 Headlines and Social/ Coccoluto Tested e LOLLINO 9 Fashion and Charts/ VonStroke Best Dj-Instafestival 10

Release yourself// Cosmic Falls - Borealis

11

Clubbing Life/Tiezzi/ Media&Clubbing, che disastro!

12

Cloud Artists/Glance Off-Fuori dagli Schemi

13

Clubbing Life/Doriani/Gli italiani lo fanno meglio!

14

Goers/ La Contea Social di Fanciulli

15_17 Time to Festival/ Italians in ADE-La guida 18

Djane del mese/Micol Danieli, Roma-Berlino a/r

19

Save the Date//

clubbing quotidiano

L’annunciata chiusura dello Space di Ibiza è arrivata! Applausi e magone si fondono insieme. Come se ognuno di noi avesse avuto questo caro amico Space con un male incurabile (si dice). Non avresti mai voluto perderlo, ma sapendolo con qualche mese di anticipo ognuno di noi si è potuto organizzare per rendere omaggio ad uno dei luoghi culto della scena mondiale. C’è chi ha potuto passare l’estate con Carl Cox e soci (in primis chi ci lavorava), chi è andato per divertirsi, chi non c’è andato ma si è scattato un selfie davanti allo stabile (chi scrive) di Playa d’en Bossa o chi ha seguito questa lunga chiusura sul web. Il doppio finale è stato straziante, prima con 12 ore di djset di Carl Cox (pelle d’oca) e poi con la chiusura vera e propria. Di certo un’ultima, la ventisettesima, stagione nella quale ogni clubber ha riversato sui social i suoi ricordi legati al club di Ibiza, rendendoci tutti una grande famiglia e partecipi di questa ultima stagione. Il lungo addio è terminato con le esequie lunedì 3 ottobre ai DJ Awards (al Pacha, e non è solo una nota di redazione) con il boss Pepe Rosello a ricevere il premio (creato ad hoc) Iconic Club Award. Le luci si sono spente, le riaccenderanno l’anno prossimo quelli dell’Ushuaia sperando che lo facciano con rispetto senza calpestare appunto il club icona per eccellenza. No More Space, non c’è più lo Space! La speranza è che non ci siano più altri Space che chiudono in giro per il mondo. Una recente ricerca dell’Economist parla di una vera e propria epidemia di chiusure negli ultimi 10 anni. Salgono i festival, la gentrificazione spinge all’ottusità le istituzioni (Fabric) e i club chiudono. La chiusura dello Space deve essere un monito per tutti, abbiate cura dei vostri club!

week/ender

NO MORE SPACE

12 18 WEEK/ENDER CLUBBING QUOTIDIANO www.weekender.zone Supplemento di informazione di Radio Virgilio Reg. Trib. 02/2013 del 30/01/13 Numero 6 settembre-ottobre 16 Direttore Alessandro Tanassi / tanassi@virgilioclassics.com Redazione Anna Malagutti, Manuela Doriani, Francy Fuser, Alessandro Tanassi e Lorenzo Tiezzi Traduzione Martina Fontana Per info, segnalazioni e pubblicità weekender@virgilioclassics.com Per bootleg e demo bootleg@virgilioclassics.com WEEKENDER c/o RADIO VIRGILIO Via Fratelli Cervi, 33 Cerese di Borgo Virgilio (MN) INTERNET & SOCIAL Facebook / weekender.zone Twitter / @Virgilio24com Soundcloud / radiovirgilio Instagram / radiovirgilioweekender

Alessandro/Tanassi week/ender | settembre-ottobre 2016

3


cover dj/Sam Paganini

IL BEAT DRUMCODE SAM PAGANINI

Il 26 settembre è uscito il nuovo EP ‘The Beat’ di Sam Paganini per la Drumcode di Adam Beyer. Quattro tracce belle cariche, due anni dopo Satellite. Paganini ormai è sempre più uomo di punta della label svedese, che promuove molto gli italiani. Basta ricordare le recenti pubblicazioni di Capriati, Faraone, Capuano, Madonna, Sangiuliano e a fine ottobre di Agnelli. Paganini ha chiuso un’estate stellare, forse la migliore di sempre, tra Italia e il resto del mondo. L’abbiamo visto al Movieland, al Kappa Future Festival, all’Electric Love e al Sonus Festival. Ma la bella stagione era iniziata con una nuova partecipazione all’Awakenings e chiusa se vogliamo all’Amnesia di Ibiza alla serata Music On. Poi dopo un po’ di pausa Paganini sarà uno dei grandi protagonisti dell’ADE con le performance al Day On Festival e ai 20 anni del Cocoon, presentati da Pollerwiesen e Free Your Mind Festival. Nonostante i tanti impegni Sam sta pensando ad una sua etichetta per il 2017, ma non solo.

Ciao Sam, partiamo dal nuovo EP. La prima traccia, che da anche il titolo alla release IL BEAT, si punta all’essenziale, però arricchito da un featuring di Zoe, artista emergente.

Una prima traccia sicuramente molto essenziale, basata su un groove molto potente. Considero un lavoro sempre molto difficile quello di portare le tracce all'essenzialità. Avendo un background da musicista mi capita spesso di aggiungere troppe cose nelle tracce. E' un po' il mio segreto in studio, quello di fare una traccia con tantissime linee, anche melodiche, e poi man mano toglierle e tenere solo le cose essenziali che funzionano. Quindi costruisco e poi decostruisco. Quando parliamo di musica elettronica fondamentalmente parliamo di cose semplici, ma quegli elementi devono essere funzionali allo scopo di far ballare la gente.

fera.

Le altre due tracce Mega e Flow che completano l’album sono molto robuste e confermano il tuo affiatamento con la Drumcode di Adam Beyer. E’ così?

Anche le altre due tracce dell'EP fanno parte di una sessione di lavoro nata nel giro di 7-8 mesi dove sono state prodotte circa 10 tracce. Un EP deve sempre avere un certo equilibrio. Sono state scelte le quattro tracce per una serie di motivi. The Beat è molto potente ed è un pezzo fondamentalmente techno. Surrender traccia più melodica e la considero di chiusura, infatti di solito la propongo verso la fine dei djset. Mega è una traccia molto funzionale in pista, un po' più acid come mondo e per la quale ho usato una TB-303 (Roland, ndr) originale. Flow è una traccia molto groovosa, ma comunque diversa dalle altre. Quindi tutte tracce potenti, ma molto diverse tra loro, proprio come nel precedente Satellite. Lavoro molto tempo su ogni traccia e ogni traccia ha un mood completamente diverso. Non parto mai con lo stesso set up, utilizzo macchine diverse, gli stessi beat e groove sono completamente diversi. La lavorazione è molto più lunga, ma ogni traccia ha una propria personalità.

Una curiosità, la cover della copertina raffigura una maschera, che richiama quelle veneziane. Essendo tu di origini venete, c’è qualche riferimento o è stata semplicemente proposta dalla etichetta?

In effetti è una cosa che avevo notato subito. Il grafico che cura tutte le copertine per Drumcode mi aveva mandato un paio di

La seconda traccia è Surrender, cassa dritta miscelata con momenti di rarefazione e sonorità che rimandano alla memoria i Kraftwerk di Das Model. Non dimentichi mai il tuo background musicale?

Mai, non dimentico mai il mio background musicale, direi anche inconsciamente. Rispetto a The Beat ha una parte melodica. Non ne ero convinto inizialmente, poi l'ho provata in alcune serate e mi sono reso conto che creava un certo tipo di magia e atmos4

week/ender | settembre ottobre 2016

bozze e questa mi era piaciuta subito. Non avevo fatto nessuna richiesta particolare, ma sicuramente ha voluto richiamare Venezia per me anche se io abito a Treviso. L'EP tra l'altro è uscito un mese prima della festa di Halloween. Analizzando bene la copertina è si una maschera, ma ha allo stesso tempo ha la forma di una zucca. Diciamo che è una maschera di carnevale ricavata da una zucca.

Di certo la Drumcode è una di quelle etichette che sta sostenendo i produttori e la scena italiana. Insomma la scena italiana è tornata a combattere ad armi pari?

La scena italiana in questo momento è rispettata più di altre nel mondo. Ovunque vado sento bellissime parole nei confronti dei produttori italiani e del nostro stile. Siamo un grande gruppo di produttori. La cosa bella è che la maggior parte di noi lavora abbastanza in solitaria, a parte la scena leggendaria napoletana, permettendo alla scena di avere più varietà e personalità. Ad esempio la scena francese ha spadroneggiato per anni e poi finalmente siamo tornati noi alla grandissima.

Hai mai pensato di creare una tua etichetta?

Ad essere onesto ci sto pensando seriamente per i primi mesi del prossimo anno. Inizialmente sarà un progetto per pubblicare le mie release. Lavorare e gestire una label è una cosa molta impegnativa e in questo momento ho poco tempo per gestire una cosa del genere. Lavoro da anni con un personaggio come Adam Beyer, lui ha i suoi gusti io i miei, quindi non è sempre facile trovare un punto di incontro. Quindi avere una propria


label significherebbe avere la libertà di pubblicare solo quello che voglio. Sono sempre alla ricerca del disco perfetto. Sono molto auto critico. Sono capace di lavorare diversi mesi su una traccia. Se faccio il passo lo faccio, ma seriamente, magari raggiungendo la libertà artistica al 100%.

Quest’anno all’Ade avrai una doppia esibizione. Sempre bello essere protagonista nella caput mundi dell’elettronica?

A dire il vero sarà tripla, perchè suonerò anche al party Drumcode del giovedì al Gashouder per Awakenings. Amsterdam è bellissima. L'ADE insieme al Sonar sono i due eventi che più preferisco. Devo dire che non amo particolarmente il Winter Music Conference a Miami o il BPM a Playa Del Carmen, credo che noi in Europa abbiamo delle cose

che oltreoceano ci invidiano parecchio. Per quanto riguarda il party Drumcode e quello Cocoon farò un classico dj set, invece per quanto riguarda il Day On Festival del sabato farò un back to back con ZØE. Possiamo dirlo, lei è la mia compagna da più di otto anni, è sempre stata una raver in senso buono. Frequenta i locali da sempre, ma forse non ha mai avuto il coraggio di intraprendere la carriera da dj. Poi ha iniziato quasi per gioco con me ed io volentieri le ho dato spazio. Poi mi sono reso conto che aveva delle qualità, senso del ritmo, gusto musicale e dopo essersi allenata qualche anno a casa adesso è diventata una vera professionista. Adam e Ida nei loro frequenti b2b fanno un genere più groovoso, mentre noi portiamo avanti un filone techno.

Nel 2013 hai realizzato per la Cocoon di Sven Vath ‘BODY TO BODY’. Quest’anno la Cocoon compie 20 anni di attività. Cosa hai imparato dal padre della techno? Da Sven Vath ho imparato tantissimo, come

da lui anche da tantissimi altri. Da Laurent Garnier e Richie Hawtin ad Adam Beyer stesso. Da tutti questi mostri sacri che hanno creato una scena. Sven è un personaggio incredibile, carismatico. Nella mia personale classifica Sven è un inarrivabile, come Carl Cox, Garnier e pochi altri. Per quanto possa venir fuori un ragazzo talentuoso oggi, non potrà mai fare quello che hanno fatto loro. Per il semplice fatto che loro l'hanno fatto 25 anni fa inventando tutto. Se facciamo queste cose oggi le facciamo perchè ci sono stati loro.

Torniamo a parlare di ADE, quest’anno verrà aperto da Henrik Schwarz con una performance techno insieme ad un’orchestra. Non hai mai pensato ad un album di confronto tra la techno e un altro genere musicale?

In realtà ci ho pensato. Il mio percorso musicale è cominciato all'età di 15 anni e ho visto passare diversi generi musicali. Avendo una passione totale per la musica ascolto di tutto, dai Pink Floyd alla classica passando per l'heavy metal. Quindi ho tante influenze. Negli ultimi anni mi sono impegnato nel portare avanti una mia visione musicale, anche se nei dj set la mia proposta rimane techno. In studio di registrazione ho tantissimi progetti che sono li, realizzati anche solo per passatempo. Ho lavorato su cose blues e credo di avere un album pronto di musica ambient. Ho davvero tantissimo materiale. Adesso sto consolidando e raccogliendo i frutti di tantissimi anni di lavoro, poi vedremo un giorno se darò spazio alle mie altre influenze. Ad esempio un album di pura elettronica, non necessariamente da ballare, è tanto che ce l'ho in testa e vorrei pubblicarlo. Basti pensare ad 'Exit', ultima traccia di Satellite, completamente ambient.

Richie Hawtin all’Ade presenterà il Model One di PLAYdifferently. Cinque anni fa hai pubblicato la release Cobra EP per la Plus 8 appunto di Hawtin. Hai avuto modo di vedere questo nuovo mixer?

Ho avuto la fortuna di provarlo lo scorso Time Warp a Mannheim, avevano allestito una saletta apposta sotto alla Maimarkthalle. Sono rimasto colpito dal mixer, perchè automaticamente quando ci metti le mani ti rendi conto che è fatto da un dj. Ancora utilizzo l'Allen & Heath Xone92, che è il mio mixer preferito ma se analizzi il Model1 ha quegli accorgimenti che facilitano di molto il lavoro di chi è in console. Da audiofilo quale sono

trovo la cosa più interessante in assoluto di questo nuovo mixer la possibilità di regolare l'equalizzazione dei monitor in console. Un mixer meraviglioso.

Uno sguardo alla tua pazzesca estate. Un bilancio e qualche aneddoto?

Sono felicissimo. E' stata una stagione veramente spettacolare. I miei highlight personali ripensandoci sono a giugno il mio terzo Awakenings, nel quale quest'anno ho avuto la possibilità di suonare nella tenda. Il main stage, dove ho suonato la scorsa volta, è bellissimo ma se suoni techno hai un impatto sonoro e una risposta dalla gente incredibile. Poi Sonus è stato bellissimo, dove ho cominciato a suonare con il tramonto quindi musicalmente ho potuto proporre anche qualcosa di diverso costruendo un percorso sonoro più strutturato. Nell'occasione devo ringraziare anche Bella Sarris che mi precedeva. Lei suonava a 118-120 bpm ed è stata molto disponibile agevolando il mio ingresso. Poi Music On a Ibiza sempre grandi serate, ho fatto tre venerdì con loro due delle quali ho fatto chiusura con un'atmosfera meravigliosa.

A inizio ottobre riparte la stagione invernale e sarai a Mannheim, nel cuore pulsante del Time Warp, ossia il The Loft club con l’amico Robin Ebinger. Ti vedremo quindi alla Meimarkt Halle nel 2017?

Non dico niente (ride, ndr). Sono veramente molto felice di lavorare con il team di Cosmopop, li considero ormai degli amici. Sicuramente è uno dei migliori festival techno del mondo e lo stesso Loft è spettacolare. Credo sia la quarta volta che vado e ogni volta è sempre bello. W/E

week/ender | settembre-ottobre 2016

5


label del mese/Digital Traffik

IL TRAFFICO DIGITALE VERSO L'ASIA

intervista doppia ALEX HENNING b2b CLiVe Ormai il panorama elettronico vede nascere nuove label di continuo. Con l’avvento del digitale è tutto più facile. Poche però sono le label indipendenti che hanno retto al crollo del vinile e sono ancora in piedi. Tra queste c’è la Digital Traffik, nata ad Udine nel 2005 per volere di Jimi The Sun aka Audiohell (si veda intervista Weekender numero 3). In questi oltre dieci anni di attività la label non solo ha continuato a pubblicare release in vinile, oltre che in digitale, ma ha creato un’agenzia di booking internazionale e un quartier generale che vanta uno studio di registrazione di primo ordine. Mentre il label manager, Audiohell, era in Asia per un tour pazzesco di cui vi racconteremo sul prossimo numero abbiamo incontrato Alex Henning responsabile dell'agenzia di booking e CLiVe nuovo A&R della Digital Traffik. Entrambi con velleità produttive non indifferenti.

CLiVe- Partecipo praticamente dalla nascita della Label come collaboratore assieme al fondatore AudioHell; il mio lavoro si svolgeva saltuariamente pubblicando delle uscite o seguendo le pratiche di stampe, depositi e altri dettagli tecnici. Nello stesso tempo mi occupavo di altre labels e quindi dal 2005 DT era solo una collaborazione esterna ; fino al 2015 nel quale si è deciso di prendere dei ruoli ben definiti ed esclusivi per affrontare un nuovo progetto. Oggi il progetto ha preso la strada giusta e nel panorama direi che la DT goda di un ottima reputazione . Gli artisti internazionali scrivono e si complimentano; scaricano , seguono e suonano i dischi DT: abbiamo diverse recensioni, interviste e magazine che parlano delle nostre produzioni quindi credo che il livello sia oltre che in crescita anche ottimo.

Ciao Alex, ciao CLiVe! Partiamo dalla label, la Digital Traffik. Una etichetta in attività dal 2005, quindi con oltre 10 anni di storia. Nel panorama dell’elettronica un traguardo davvero importante! Come siete entrati nel team DT e come vedete la label nel panorama nazionale?

Alex- Ciao! La collaborazione è iniziata in modo un po’ casuale e grazie ad un contatto comune che ha fatto incontrare me e Jimi. Fino all’anno scorso avevo un mio roster di dj, quando mi è stato proposto di parlare con lui. L’intesa e’ stata immediata e non è stato difficile decidere di iniziare un percorso comune con voglia di fare e tanta ambizione. La Digital è una label molto rispettata nel nostro ambiente, ma come spesso succede più al di fuori dei confini del nostro Belpaese.

C’è una stretta relazione tra label e gli artisti del booking. Le release DT hanno cadenza mensile e per la maggior parte gli artisti che vengono pubblicati sono della DT. Quale è la politica di “reclutamento” di nuovi artisti e di pubblicazione delle release?

Rispettivamente siete responsabile del booking /world tour manager e A&R della label. Raccontateci cosa fate e quali sono pregi e difetti di lavorare nel mondo del clubbing?

A- Da sempre l’ambizione personale è quella di gestire un proprio gruppo senza avere necessità di appoggiarsi a terzi, ed è per questo motivo che giornalmente aggiorno ed amplio i contatti internazionali e non per poter proporre ovunque i nostri artisti, cercando anche di entrare in nuovi mercati emergenti, quali ad esempio quello cinese. Il mondo del clubbing può portare a grandi soddisfazioni, conoscere svariate realtà musicali e culturali, ma dietro c’è tanto sacrificio e gavetta. Inoltre la concorrenza è enorme soprattutto in mercati quali quello europeo, dove pur di lavorare ci si svende. Errore da non 6

fare mai, poiché questo sminuisce la professionalità ed il talento dei djs, oltre che a penalizzare col tempo un intero movimento. C- Fondamentalmente ascolto, organizzo, scelgo, mi confronto con gli altri (AudioHell, Alex) su come affrontare le varie situazioni che ci si presentano. Ci sono un sacco di cose da fare per seguire una label. Sito internet da aggiornare, newsletter, promotion in genere. E poi bisognerebbe anche riuscire a far musica nuova. Rispondere a tutti: email, Facebook, Twitter, ecc. Ecco, una cosa che mi rattrista del mondo del club è che sembra sempre tutto un gioco. Tantissimi non prendono con la giusta serietà il lavoro (per me di questo si tratta). Solo il fatto che vengano mandate spesso demo su facebook, invece che via mail mi sembra una forma poco professionale. Alla fine i social sono diventati una forma “normale” di comunicazione e tanti la utilizzano. Preferirei alla vecchia, ma bisogna stare al passo. Arrivano montagne di Demo track e tante volte è difficile riuscire solo ad ascoltarli tutti.

week/ender | settembre ottobre 2016

A.- Il roster per il worldwide tour viene aggiornato con nomi su cui si può lavorare anche in ottica futura oltre a nomi più affermati, ma è fondamentale che ci sia una collaborazione esistente con label internazionali di profilo che permettano di proporre l’artista e promuovere la qualità e risultati dei propri lavori. Tutto ciò per mirare a dei risultati soddisfacenti sia per gli artisti sia per chi gestisce il gruppo WeTraffik. C- Si la nostra politica è stata quella creare un progetto con una cadenza costante per non confondere chi segue la label anche da lontano e dove dentro ci siano sia artisti che produzioni in maniera che una cosa sia legata all’altra; il tutto in veste moderna. Per questo Wetraffik. Ormai le esclusive di un tempo non esistono più ; e non hanno nemmeno ragione di esistere a dire il vero. La musica e tutto quello che le sta attorno si sono evoluti e bisogna sapere seguire e a volta anticipare, ma non fossilizzarsi su vecchi criteri; ormai è tutto cambiato. Ecco perché più o meno tutti gli artisti che escono sulla Label ne fanno anche parte; nella DT


come nel tour. Il reclutamento ha una fondamentale regola primaria: la qualità delle produzioni. Poi i gusti sono gusti ma alla base ci deve essere una qualità. Da lì poi si sviluppa anche il resto assieme ad Alex e AudioHell.

Oltre al vostro ruolo, non disdegnate la produzione. Parlateci del vostro sound e delle vostre release?

A- La produzione è un altro lato del mio lavoro, da anni sono producer; in passato però ho fatto una scelta che mi ha portato a dare priorità alla parte gestionale di un gruppo di artisti. Ora sto ricominciando a dare costanza a produzioni focalizzate su sonorità deep-tech house e devo dire che le soddisfazioni non mancano. Ad esempio “Memento”, DT52, verrà inclusa nella compilation ADE di Toolroom.

Recentemente il boss e vostro socio, Jimi The Sun aka Audiohell, è stato in tour in Asia. Un mercato molto importante per il clubbing mondiale, in particolare visto l’affaticamento di altre zone storiche come Ibiza e il Sud America. Quali sono i progetti di tour per la prossima stagione degli artisti DT e quali saranno secondo voi i posti caldi dove la scena clubbing si sta spostando?

C- Le produzioni sono state sempre fondamentali nella mia carriera. Hanno aperto tante porte e creato un bagaglio culturale che serve per crescere e fare sempre meglio. La cosa che mi piace è riascoltare dopo anni le cose che ho fatto e apprezzare comunque nonostante i mezzi tempo fa’ fossero inferiori. Ho trovato il genere/sound che mi rappresenta (quasi sempre è Deep House); viene fuori soprattutto nelle ultime cose che ho fatto come FutureLand. Anche se ultimamente ho pubblicato due release di DT la numero 50 e la prima della Ltd.

A- Il primo tour asiatico di Audiohell è un ottimo risultato e uno dei traguardi che mi ero prefissato per il 2016, è un mercato importantissimo, emergente ed in espansione per quel che riguarda il nostro movimento. In svariati Paesi ci sono organizzazioni che propongono il nostro genere e ottengono un buon seguito. A testimonianza di ciò i notevoli riscontri che ha avuto Audiohell all’Arkham di Shanghai, a dire degli organizzatori uno degli eventi più riusciti ad oggi. Per l’anno prossimo sicuramente manderò altri nostri artisti in Asia e Australia a seguito anche di nuove partnership che si stanno realizzando con realtà in Indonesia e Cina,

senza trascurare zone come ad esempio il centro e Sud america (purtroppo attualmente un po’ in calo data la crisi economica in Paesi quali Brasile e Argentina). La policy è di essere presente su tutti i mercati internazionali cercando di costruire delle zone di forza. L’unico rimpianto è una mancata presenza nel mercato italiano, è un peccato come molti talenti italiani vengano apprezzati più oltre confine che nel nostro Paese. C- La domanda sottolinea proprio l’importanza di creare nuovi mercati o mete dove andare a proporsi. L’Asia che il nostro buon Alex segue da tempo è proprio uno dei mercati più in espansione che ci sia. E’ proprio vero le solite piazze non funzionano più. AudioHell ha sottolineato come gli asiatici che in molti considerano inferiori siano invece molto più avanti di noi. Sanno tutto e hanno fame; cose che qui da anni si sono ormai perse. Penso proprio che quelli saranno i mercati del futuro, Cina, Malesia, Indonesia. I prossimi tour punteranno proprio lì.

week/ender | settembre-ottobre 2016

7


500 SFUMATURE del SUONO Sennheiser ha lanciato una nuova serie di cuffie HD 500. La nuova gamma si compone di quattro diversi modelli, tre dal design aperto, HD 559, HD 579 e la top di gamma HD 599, e una dal design chiuso, la HD 569. Ideali per lunghe sessioni di ascolto, grazie agli ampi e soffici padiglioni che avvolgono l’orecchio, assicurando un comfort eccezionale. Dotate di tecnologia E.A.R. "Ergonomic Acoustic Refinement" (E.A.R.), le cuffie sono state progettate in modo da incanalare in maniera più efficace il segnale audio direttamente nelle orecchie garantendo un'esperienza di ascolto più completa e avvolgente. HD 599 è pensata per gli appassionati, per coloro che sono alla ricerca di un suono sofisticato, ma che non vogliono rinunciare ad un elegante design contemporaneo ed ergonomico che si caratterizza anche per una particolare cura nelle scelte costruttive. La HD 599 è in grado di regalare una prestazione audio naturale e spaziale. La HD 579, sorella minore della HD 599, propone un suono caldo con bassi profondi ed una discreta risposta in frequenza.

Headlines and Social

COCCO TESTED Recentemente Claudio Coccoluto ha testato per la prima volta il Toraiz SP-16 per Pioneer DJ Italia durante un'esibizione live al Club Haus 80's Milano, il nuovo prodotto "producer oriented" si è unito a un dj set interamente riprodotto su giradischi, regalando a tutti i presenti una performance straordinaria. 1.600€

TEAC TURCHESE

La scelta dei colori, grigio satinato con dettagli cromati, ne esalta lo stile raffinato. Sennheiser ha deciso di arricchire ulteriormente la famiglia HD 5 combinando classe ed eleganza con la flessibilità richiesta da uno stile di vita moderno che necessita di qualità audio e funzionalità aggiuntive. Per questo nella confezione è incluso un cavo aggiuntivo con microfono e comandi per gestire le chiamate con lo smartphone. Infine la HD 559, entry level della famiglia HD 5, rappresenta un ottimo compromesso qualità/ prezzo. Dai 249,95 $

TEAC, in occasione di IFA 2016, ha presentato il nuovissimo colore del giradischi TN 300, uno splendido turchese. Si tratta di un giradischi a trasmissione a cinghia con servo motore DC. E' possibile controllarlo manualmente. Dotato di un leggero braccio in alluminio e sistema anti-skating. Proposto con uscita digitale USB per il trasferimento della musica da vinile a Mac o PC; Pre-Phono Equalizer per testina di tipo MM. 2 velocità 33-1/3 e 45 RPM per la riproduzione di LP/EP. Testina AudioTechnica AT-95. E' stato realizzato con una cabinet in legno con finitura lucida turchese per gli appassionati di audio di qualità, ma anche attenti al gusto estetico e al design dell'oggetto. Dai 300 €

“Maggiko” settembre (alla romana). Iniziamo il nostro angolo social con il successo meritatissimo del dj piemontese Lollino al contest BURN Residency, dove hanno partecipato oltre 9000 dj. Il suo viaggio era iniziato al Music Inside di Rimini, dove aveva battuto la concorrenza italiana guadagnando uno dei 27 posti disponibili. Con l’estate la gara è entrata nel vivo ad Ibiza al bootcamp con maestri come Carl Cox e John Digweed. Lollino va avanti e arriva fra i 3 finalisti e raggiunge una prima meta importantissima, la residency per un mese alle consolle del Sankeys, Ushuaïa, Privilege e del Cafè Mambo. E poi il 28 settembre scorso è stato dichiarato vincitore con queste motivazioni: “Incredibili abilità con il vinile, una personalità contagiosa e la capacità di suonare anche in un bagno! Siamo orgogliosi di an-

nunciare il talento italiano di Lollino come Vincitore della #BURNResidency 2016!”. Oltre alla residenza nella isla Lollino ha vinto 100.000. Stupore, ma anche soddisfazione. Gradito ritorno nella capitale (e a Milano) di Corrado Rizza con la doppia presentazione di ‘Anni Vinilici’, edito da Vololibero Edizioni, che racconta gli anni Settanta e Ottanta e il suo particolare rapporto con il compianto dj Marco Trani. Il potere del libro ha aperto le porte anche di Edicola Fiore la trasmissione tv di Fiorello, che ha un piccolo spazio nel libro. Infine, ma non di certo ultimo, il dj set di Claudio COCCO Coccoluto dedicato al mitico capitano della Roma Francesco Totti per i suoi 40 anni. Foto tra numeri 10 imperdibile!

LOLLINO FOR PRESIDENT

8

week/ender | settembre ottobre 2016


Fashion and Chart

VERTICAL VINYL E L'OROLOGIO DI AOKI 1

2

1/5PREVIEW HESTER Sweater Dress € 189,00 2/MOA BARNETT BEWMAN Sneaker

La nuova collezione MOA presenta modelli ispirati all’arte di Barnett Newman, pittore statunitense degli Anni ‘70 e promotore dell’espressionismo astratto e del color field paintings. High fashion e mondo dell’arte legate insieme con Moa.

3

3/Gramovox $499.99

Da Chicago arriva il giradischi verticale Floating Record ad alte performance. Da collezionisti.

4

4/Techno Drumcode £30.00

5

Nel merchandising Drumcode scoviamo questa bellissima t-shirt essenziale, only woman in versione near o Bianca.

5/Yellow Watch SA 39.99$

Si avvicinano le feste e per gli amanti dell’Edm non può mancare questo orologio White Beard-Yellow Watch di Steve Aoki. Originale e prezzo contenuto.

VONSTROKE BEST DJ USA Le cover dei principali magazine di clubbing e musica elettronica di ottobre sovvertono le usuali tendenze. A partire da un clamoroso Martin Garrix su Vicious Magazine, testata sempre rivolta verso dj più “underground”. Anche Dj Mag Espana spiazza tutti con la bella graphic cover dedicata al veterano Larry Heard aka Mr. Fingers. MixMag da spazio ai Justice, il loro ritorno era atteso ma la copertina forse appare troppo. I francesi di Trax viaggiano da sempre sul loro binario e sbattono in copertina Mrs Missing In Action M.I.A., applausi. In molte testate, anche qui in Italia, avrebbero voluto farlo da tempo. Scelta più conservatrice di Dj Mag Italia con i Galantis, ritornano a pubblicare un album e da gennaio saranno in tour. Però vale il discorso fatto per MixMag. Si dovrebbe azzardare di più, ci era tanto piaciuta la copertina di qualche mese fa con Aluna di AlunaGeorge. Chiudiamo con DJ Times dove in copertina inserisce un sornione Claude VonStroke miglior Dj Usa 2016. Un nome che in Italia dice poco, ma al Qube di Roma evidentemente sono avanti e il migliore dj Usa lo portano in carne ed ossa lunedì 17 ottobre per la serata Any Given Monday.

INSTAFESTIVAL

Fatte tutte le chiusure estive immaginabili possiamo concentrarci sugli eventi di casa nostra della prima parte della stagione invernale. Si parte forte a Bologna, dal 5 all’8 ottobre, con la nona edizione del RoBot Festival (foto). Un nuovo inizio per la kermesse elettronica che punta sugli artisti di domani e sui veterani nostrani. Il 31 ottobre c’è l’undicesima edizione del Movement Torino Music Festival con una line up di qualità, ormai “classica” per l’evento techno più atteso di questo scorcio d’autunno: Sven Vath, Apollonia, Ben Klock b2b Marcel Dettmann, Kink, Pan-Pot, Ilario Alicante, Djebali b2b John Dimas, Chris Carrier e Rebekah. Rimaniamo a Torino perché dal 2 al 6 novembre va in scena la nuova edizione di Club To Club. Si inizia il mercoledì alla Reggia di Venaria con Chino Amobi, Elysia Crampton e Piotr Kurek per Unsound Festival. Poi ci si sposta al Lingotto da giovedi a sabato con tanti artisti dell’elettronica mondiale tra i quali Laurent Garnier e Daphni. Infine chiusura a San Salvario con Warp to Warp (Records). Infine dal 9 al 12 novembre a Modena NODE ritorna, festival dedicato alle arti elettroniche e digitali ottava edizione.

week/ender | settembre-ottobre 2016

9


Release Yourself bomb track of Week/Ender invia la tua demo a bootleg@virgilioclassics.com

COSMIC FALLS Borealis EP Vibe Records

‘Borealis’ e ‘Homeless’, che aprono il disco, sfiorano la world music leggere come ninne nanne. Poi l’album ha una svolta con ‘Back and Forth’, l’intro è lunghissimo (40 secondi), le sonorità sono quelle techno minimal di un after in una dark room; c’è anche un vocal quasi rapsodico che accompagna il ballo. La seguente ‘Hands’ promette bene con i connotati del pop e i bpm della deep. Improvvisamente ‘Body of Light’ ferma tutto e ci riporta a sonorità del passato, con sinth da film horror e atmosfere rarefatte. La vera perla è ‘A Plastic Suite’ traccia a metà tra Kygo e Coldplay; è il momento dello stupore mentre si osserva l’aurora boreale musicale di Melloni. L’album si chiude con la ipnotica ‘The Golden Dawn’ e la ballata ‘A Day In The Sun’, che potrebbe essere colonna sonora per un’installazione di videoarte. Un album coinvolgente, non solo da ascolto. vocale molto coinvolgente,

10 anni. Poi scopre nu- disco,

(cantato dalla star emergente Dan Harkna), mentre

il mondo". 8/10

del tormentone delle Mada-

dal curriculum esplosivo, in

new wave e funk. Qualche

sun del 2000 e ha tutte le

Italia e nel mondo. La prima

anno dopo arriva la house,

carte in regola per tornare

collaborazione di Addal vs

la base unisce la musica

una vera e propria rivelazi-

ad esserlo nella stagione

Mida Feat. KiFi è “High”. E il

moderna con un tocco di

one. BRANN firma un remix

2016/2017. 8/10

disco è una bomba. E la voce

“sensibilità classica”. 7/10

di Feder “Goodbye”. Ora

è incredibile. E il beat fenom-

questo primo singolo “JOA”

enale. 9/10

RIVAZ & K ROBIN feat. J Feel

che in pochissimo tempo

Big Bang Love

totalizza migliaia di visual-

d:vision

izzazioni su Youtube, Top

Dopo il successo dei re-

50 Shazam Francia, Top 10

centi remix per Benny Be-

Future Hits, in onda su tan-

Spinnin’ Like

nassi, David Guetta e Steve

tissime radio. “JOA”, in un di-

DanceAndLove

ANDREW FEANOR + LUCA ARGENTO feat. Mike Bairava

DAVID ANTHONY

aletto celtico, significa “gioia”

‘Spinnin’ Like’ nasce da

Questa volta con la collabo-

AFROJACK feat. Ty Dolla $ign

ma anche “arrivederci”. Il

un’idea di Andrew Feanor

Illuminate

razione del collega DJ e pro-

Gone

tocco bretone è combinato

e Luca Argento, due dj/pro-

DanceAndLove

JUMBO P feat. Kelsie Rimmer

duttore K Robin per un disco

Sony Music

a quello parigino per dare

ducer di Torino. Pensato

Autore, compositore, can-

Start over

che non può che portare alla

L’olandese Nick Van de

nuova vita e beat all’inno

inizialmente

pezzo

tante e performer: David

Ego Italy

magia dancefloor. Davide

Wall aka Afrojack è ormai

cantato dagli abitanti delle

strumentale, viene comple-

Anthony è un giovane artista

Altra bella scoperta di Ego

Rivaz è un pioniere della

entrato nell’olimpo mondi-

Isole Salomone. 8/10

tato grazie alla collaborazi-

inglese davvero eclettico. Il

sono i Jumbo P, giovane duo

house italiana ed è miglior-

ale dei dj/producer e come

one di Mike Bairava, autore

suo precedente singolo ‘Hur-

italiano. Sono due amici che

ato tantissimo nella produzi-

Tiësto e Armin van Buuren fa

e cantante del vocal. Un

ricane’ ha raggiunto la top 10

condividono la stessa pas-

one, con l’implementazione

parte dei “Globetrotter DJ”. Il

perla deep house, che non

di vendite in Spagna, singolo

sione: ritmi deep e melodie

di sonorità di qualità. Questa

suo nuovo singolo intitolato

ha nulla da invidiare alle hit

licenziato anche dalla Kon-

chill. “Start Over” è la loro

‘Big Bang Love’ è perfetto

“Gone”, che vanta quasi 1

estere. Molto probabilmente

tor. ‘Illuminate’ è un brano

nuova e ipnotica produzi-

per il dancefloor mescol-

milione di views su You-

è una traccia che farà molta

pop

orecchiabile,

one, con la voce della talen-

ando un groove contagioso,

tube e 8.500.000 streams

più strada all’estero. 9/10

anche se azzarda poco. La

tuosa Kelsie Rimmer (The

accordi di pianoforte dolci,

su Spotify; è un brano più

parte migliore è il vocal dello

Voice of Australia). Tutto

linee di basso energiche e la

“radio friendly” rispetto ai

stesso Anthony. 6/10

gira intorno al sentirsi fuori

voce potente di J Feel. 7/10

precedenti e per l'occasione

Angello, Rivaz è tornato!

come

ERICK MORILLO vs EDDIE

dance

THONEICK feat. Angel Taylor

controllo e insicuri quando

vede al featuring il rapper

Lost In You

si vive una storia d’amore.

californiano Ty Dolla $ign.

Rise Records

La traccia ti avvolge e la voce

6/10

Torna Erick Morillo, dopo

della Rimmer è perfetta. Nel

un paio di anni di inattività,

solco della tropical house.

con ‘Lost in You’ in collabo-

7/10

razione con Eddie Thoneick.

SPADA & ELEN LEVON

Il singolo arriva direttam-

Don’t You Worry

ente da Subliminal Records,

Ego Italy

ADDAL vs MIDA feat. KiFi

TIEKS feat. Dan Harkna

storica

da

Tornano Spada & Elen

High

Sunshine

Morillo, Harry Romero e

Levon, tornano con “Don’t

Ego Italy

Sony Music

Josè Nuñez. Erick Morillo

You Worry” e con loro torna

‘High’ è un fulmine, pia-

BRANN

è un dj/producer/remixer

il binomio perfetto che si è

cevole, a ciel sereno. Addal

Joa (God Yu Tekem Laef

colombiano

1971

tinto di oro e di milioni di as-

è un giovane produttore

Ascoltando 'Sunshine', potrebbe tornare alla mente

label

fondata

classe

FABIO XB & LIUCK feat. Sarah

quel sound che in Inghilterra

Blong Mi)

(Cartagena de Indias) noto

coltatori e visualizzazioni con

italiano

chiamano ”garage” e che ha

Ego Italy

oramai da oltre vent’anni nel

“Cool Enough”. Lei è la bella

uno con le idee molto chi-

caratterizzato gli anni ‘90. Di-

C’è chi la riconoscerà su-

panorama house mondiale.

australiana (ora di base a

are, uno a cui piace sia la

Another Day

etro questa produzione tro-

bito e si ricorderà dalla col-

La sua filosofia è semplice;

Los Angeles), diva sul palco,

musica a parlare prima di

Digital Society Rec

viamo il londinese TIEKS, che

onna sonora del magnifico

lui produce solo i brani che

voce potente. Lui è Spada,

tutto il resto e che ha già

Una bomba trance che

pubblica il suo primo singolo

e antimilitarista “La sottile

provocano movimento nei

giovane italiano (ora di base

firmato remix importanti:

emoziona dalla prima all'ul-

su Ministry of Sound. In

linea rossa” di Terrence Mal-

suoi dj set. "Io firmo solo

a Praga), fresco di aver por-

Sofi Tukker “Drinkee”, Avicii

tima nota anche grazie al

'Sunshine' concentra le sue

ick. BRANN è un nome celt-

canzoni che vorrei suonare

tato al successo il nuovo sin-

“Waiting For Love”, Jasmine

bellissimo cantato di Sarah

esperienze di songwriting &

ico scelto dal suo ideatore e

nei miei dj set e che potre-

golo di Tresor “Never Let Me

Thompson “Adore”. Dietro il

Russell, subito supportato

production e il brano è car-

produttore francese. BRANN

bbero avere un grande ef-

Go” con il suo remix tropical.

nome MIDA si nascondono

da Armin Van Bureen. 8/10

atterizzato da un ritornello

inizia a suonare il piano a soli

fetto sulla gente in giro per

“Don’t You Worry” è la cover

invece tre produttori italiani

10

week/ender | settembre ottobre 2016

di

raro

talento,

Russell


Clubbing Life

di Lorenzo Tiezzi

Uno dei tanti problemi del fenomeno clubbing globale è che raccontiamo troppo le cose che finiscono, poco quelle che stanno nascendo e quasi per niente quelle concrete che succedono nei club. Ogni weekend, in Italia, restando solo alla nostra piccola ma splendida Italia, succedono un sacco di cose. Anche in ottobre. Anche mentre scrive il sottoscritto, che conta poco. Cosa è successo ieri notte, che era il 5 ottobre? A Milano c’era la Boiler Room curata da Club to Club, colosso dei festival elettronici chic. E a Bologna? Iniziava la nona edizione di roBOt Festival, un’altra bella roba per chi ama sentire cose anche strane o strambe. Io mi sono perso quasi tutto perché ero in diretta su Studiopiù con Miki Garzilli nel suo show Supernatural, tanti si sono persi tutti stando sui social a commentare (anzi a kommentare), ma conta poco: la scena sta crescendo. Ed il prossimo weekend, “c’è crisi”? Mentre parliamo di crisi e sentiamo la crisi (bla, bla, bla, c’è crisi, grossa crisi, come diceva Guzzanti), in Italia arrivano Ilario Alicante al Bolgia e Marco Faraone all’Urban Klub di Castelfranco Veneto (TV). Si dirà che sono dj italiani, che è ovvio che suonino in Italia. Errore. Sono star della techno a livello mondiale, ormai. Al livello di Dave Clarke, che suona a Milano, al Dude, mentre a Napoli ci sono pure Ame e Francois Kevorkian. Potrei andare avanti ancora un altro bel po’, ad esempio citando i tre dj set di Apparat tra Roma e le Marche, ma la chiudo qui perché è ovvio. La scena techno italiana, sperimentale o ‘con la cassa in quattro quarti’ è ai vertici nel mondo. Come mai non lo diciamo

MEDIA & CLUBBING, DISASTRO!

mai? Come mai raccontiamo soltanto la ‘fine’ dello Space Ibiza, che poi tanto lo sappiamo già che non finisce niente e che al 99% Pepe Rosello, il titolare del brand Space Carl Cox ed altri dj elettronici si sposteranno in una nuova location a San Antonio? Di questa ‘fine’ abbiamo parlato tutti. Dei nuovi club e dei festival chic (vedi Club to Club) si scrive solo su Vogue, perchè “fa cool”. Mentre come mai del successo assoluto, crescente, globale di Gallipoli sui media si scrive poco perché, diciamolo un po’ troppo pugliese, quindi un po’ provinciale, un po’ cafone come Briatore (anche se Briatore deve ancora aprirlo il suo

Billionaire Puglia)? Come mai ci piace tanto raccontare “l’addio” di Avicii (c’è chi dice che tornerà, ancora a Ibiza, già l’estate prossima) mentre raccontiamo pochissimo cosa succede nei locali,

mentre sui media l’industria della musica pop racconta anche la musica della bellissima (ex modella) Imany? Forse è perché noi del clubbing lavoriamo piuttosto male. Ci diamo un sacco di arie, ma in realtà siamo tutti solo ‘a rivendere’ i veri geni della comunicazione come Steve Aoki, che tutti vediamo appunto come “genio della comunicazione”, dimenticandoci però del tutto che è ANCHE un grande dj, uno che fa performance da sempre e che sul palco spacca, come Skrillex, che magari nei dj set non è così sperimentale, perché Skrillex è super musicale, mentre Steve Aoki è solo “quello delle torte”. Ma siamo proprio certi che sia così o è soltanto una ‘divisione’ un po’ superficiale? Come chiudere una riflessione così incasinata, è vero, sulla ‘crisi’ e sul fatto che sui media legati al clubbing non raccontiamo male quel che succede e che quindi la gente balla quello che vuole fregandosene dei media? La chiudiamo, ovviamente, a ritmo di reggaeton & hip hop. La musica urban è la vera protagonista della scorsa estate ed è in crescita nei locali ‘fashion’ (e non) anche in autunno / inverno 2016 - 17. Ecco alcuni esempi, solo alcuni, se ne potrebbero fare diverse decine: al Circus Beatclub a Brescia il giovedì il party Rehab best hip hop in town spacca; già fa parlare di sé una dj girl come Sasha Miller; c’è il nuovo party “Una Mas”, che mette in console un super dj come Big Fish ed al microfono un professionista come Cece MC (…). Questa scena musicale, che vive di musica e non di “superstar” del mixer vendute da agenzie importanti non la racconta nessuno. Però cresce lo stesso.

week/ender | settembre-ottobre 2016

11


Cloud Artists

GLANCE

OFF

FUORI DAGLI SCHEMI

Ancora una volta Ibiza è il luogo per eccellenza per la crescita e nascita di progetti musicali. Questa è la storia dei Glance Off, prima duo ora solo. E’ la storia dell’incontro tra Raffaele Iannucci e Walter Esposito. Due dj e producer che hanno creato un progetto non scontato. La partenza è stata col botto grazie all’EP ‘Shadow’ pubblicato su Ultra Music. All’ultima edizione di Linecheck a Milano i Glace Off si sono esibiti all’evento Megalopolis 89.5 Radio Moscow Show, che ha anche inaugurato il nuovo spazio King Room. In quell’occasione abbiamo incontrato Raffaele, che ci ha parlato del forte legame con la Russia e dei progetti futuri con la NONSTOP di Pirupa.

Ciao Raffaele! Tu sei la spina dorsale dei Glance Off, anche se una parte importante del progetto è stato in collaborazione con Walter Waltek Esposito, com’è nato questo duo?

Diciamo che più che spina dorsale sono il solo rimasto a portare avanti il progetto, la collaborazione con Walter ha senza dubbio aiutato la mia crescita tecnica nel materializzare in musica le idee che ho dentro. Io e Walter ci siamo conosciuti ad Ibiza e li è nata un amicizia e non una semplice collaborazione artistica. Rientrati in Italia avevo chiuso un brano che poi lavorandoci su insieme, estrapolando diverse versioni è diventato “Shadows” che ha trovato casa in Ultra Records una delle etichette più grosse che esistano sul mercato. Da li nacque il progetto “Glance Off”. Successivamente per motivi prettamente privati, ci tengo a precisare che non riguardano l'ex duo, Walter ha deciso di incamminarsi su altre strade, siamo molto amici ma ora Glance Off rimane con un unico volto.

Tra remix e nuove release hai davvero tanto materiale in uscita!

Presto uscirà il nuovo EP su NONSTOP, l'etichetta di Pirupa in netta crescita. Un Ep che si presta probabilmente più per la big room rispetto ai remix precedenti (dreams) per Andrea Giudice sulla stessa etichetta, che erano un po più club. L'EP si chiamerà “Balathon” ed è composto da una traccia main, la mia, e da due remix fantastici di due artisti che stimo Javi Bora e in particolare Lee Vandowski . L'uscita dovrebbe essere programmata intorno a Novembre. Successiva a Questa sto terminando un Remix per Luke Garcia che uscirà su Dear Deer Records altra etichetta affermata e un remix

per Pedro Mercado che rientrerà in una straordinaria compilation “100th Rlelease “ della KDB records che è una etichetta che osservo da tempo su cui ho gia prodotto ed ha delle grandi potenzialità. E non ultimo un remix per Zoo Lab altra etichetta in crescita, su un brano di Daniele Travali con altri due remix uno di Jean Pierre e l'altro di Sven Tasnadi. Direi un altro Ep promettente !

Durante l’ultima edizione di Linecheck c’è stata la performance all’apertura di King Room. Com’è andata?

Linecheck è una conferenza interessante se pur nella sua seconda edizione ha dimostrato che anche Milano sa parlare di Musica. L'evento è andato discretamente bene, Il King Room si prestava per questo tipo di evento, ci sono venuti a trovare artisti e promoter della scena milanese e non, dove oltre alla musica abbiamo avuto modo di confrontarci come se fosse un continuo della conference. L'evento in oltre ha permesso all'Italia di essere a conoscenza della realtà russa, una realtà a mio avviso in forte crescita musicalmente parlando, anche perchè a differenza nostra, loro hanno appunto radio Megapolis FM 89.5 che trasmette musica da club 24 ore su 24, e dall'altra parte ha permesso ai russi di approfondire il movimento underground italiano. Il confronto musicale da parte di artisti internazionali è sempre bello perchè nonostante le distanze è la musica che accomuna il globo.

Collegamento ben rodato con la Russia dopo l’esperienza dello scorso agosto a Yalta e a Dacha e Mosca a luglio. Raccontaci qualche aneddoto dei worldparty nominati Adventures of Italians in Russia!

Qualche anno fa ho conosciuto l'owner di World Party Travel una community che organizza feste in giro per Asia e Europa. Mi hanno sentito suonare ad Ibiza e da li è stata piena fiducia nel genere e nella persona che rappresento e poi sono Italiano, si sa l'Italiano in quei paesi funziona se proponi il tuo stile. Da quel giorno ogni World Party che organizzano mi chiamano e per me è un piacere, oltre che per il fatto che la Russia mi affascina e che credono nel mio prodotto, anche perchè condividi musica con artisti interessanti del panorama mondiale come ad esempio Mandy, Audio Fly, Infinity Ink, Tone Of arc, Chpln, Pirupa. Questi ragazzi fanno delle cose pazzesche, scoprono location che nessuno mai credo abbia pensato di prendere per organizzarci un festival come ad esempio un ex quartier generale del KGB in Georgia a picco sul mare, 13 piani di party per 5 giorni! Vi lascio immaginare. Poi è vero quando capiti in posti cosi può capitarti di passare 3 ore in un container per questioni di visti come è successo a me, Pirupa e Paolo Cecchetto, ma possiamo raccontarlo e ci ridiamo su, belle esperienze!!

A fine agosto è uscita un’altra release su Play My Treck nella compilation Techno Festival Anthems Vol 4, in particolare si tratta di un remix della traccia ‘Physical Mode’ di Atonal. Com’è nata questa collaborazione?

Un giorno mi contatta Luke Garcia, che è il resident del Nox di Madrid e del Destino di Ibiza, conduce un programma su Ibiza Global Radio la domenica e presenta un radioshow della sua label “Ephemeral Music” un'etichetta davvero interessante tanto giovane ma tanto valida dove a breve uscirà il mio Nuovo ep “ Doggy Bag“ con remix di Solemn Eye ( steyoyoke ) e di Luke. Secondo me sarà una bomba anche perche i loro remix son davvero forti, già testati in pista e vi assicuro che rendono parecchio!! Mi contatta e mi fa dei complimenti per i lavori che ha sentito chiedendomi di fare un remix per Atonal sulla sua etichetta. Vi lascio immaginare che ho subito cercato l'etichetta e chi ci lavorasse e mi son detto “Mmm, forse è 12

week/ender | settembre ottobre 2016


troppo giovane non so se ne vale la pena”. Gli ho chiesto comunque di mandarmi l'originale e ci avrei pensato su. Una bomba!! L'originale era una vera bomba e con Walter capimmo che potevamo farci un bel lavoro su, cosi nasce quel remix che ha ricevuto un sacco di recensioni pazzesche dai super big; da Tenaglia a Solomun passando per Ame. La suono volentieri e spesso la trovo su qualche chart e compilation rilevanti come in questo caso. Son stati tutti contenti e a breve cominceranno gli showcase della label! Stay tuned!

un altro dj?

Nel 2014 il vostro EP Shadows su Ultra Music è stato definito di “techno innovativa”. Qual è il vostro approccio musicale e quali sono i vostri punti di riferimento di genere e di artista?

I remix a volte son semplici quando il genere ti piace e ascolti l'originale ti illumini e spesso sai già cosa farci, la ascolti un paio di volte e dici - Io avrei fatto così piuttosto che così, avrei messo su quello, tolto quello e dentro di te stai in realtà già facendo il remix. Ma poi devi buttarlo giù! E li viene il bello. La reinterpretazione di un brano non è semplice, anche perchè hai il timore che all'artista main non piaccia o che non piaccia all'etichetta! Quello che ho imparato è che se ti chiedono un remix è perchè vogliono il tuo stile, punto! Mi son capitati remix techhouse che ho trasformato in deeptech stravolgendo il disco originale o in techno come quello che uscirà su Zoo Lab a breve. Crater lake non era difficile essendo la traccia originale un bel lavoro di Ricky Leo, lui è un artista che nel suo genere ne sa ed ero sicuro non sarebbe stato difficile anche se ammetto che in quel periodo ero scarico di idee. Ma poi mi sono illuminato e quando gliel'ho mandato le sue parole sono state “Bomba Brother”! Luca Doobie era contento ed è andata cosi. Per “Dreams” invece la storia è stata lunga ci vorrebbe un po’ per raccontarla, magari un altra volta. Fatto sta che NONSTOP per la prima volta ha voluto 2 remix dallo stesso artista, erano belli si, ma soprattutto perchè uno è puramente elettronico e l’altro una versione piu tech ed era quello che Pirupa voleva per rendere un Ep completo.

Parlando più in generale di remix bisogna ammettere che sei un remixer “seriale”, non ultimo ‘Crater Lake’ per Ricky Leo o ‘Dreams’ di Andrea Giudice. Quanto è difficile reinterpretare una traccia di

Beh di etichette su cui vorrei uscire ce ne sono sicuramente, sono degli obbiettivi e dei sogni, perchè è bello sognare, è già bello quando uno di questi ascoltano o scaricano i demo. Life & Death, Diynamic, Innervision, D.O.C. Ce ne sono credetemi ma non si sa mai. Cosi com'è arrivata Ultra potrebbero arrivare anche le altre. Basta crederci e lavorare duro! Per ora non ho necessità di aprire una label sinceramente, scatterebbero troppi meccanismi di cui preoccuparsi che non sono il mio campo. Forse non mi dispiacerebbe collaborare con un’etichetta come A/R.

Wow non sapevo che Shadows fosse definita artisticamente tale, ma mi fa piacere (ride, ndr). Diciamo che il mix tra sonorità deep unita a strumenti appartenenti alla sfera techno con un bpm morbido, una voce sexy come quella di Nisey e qualche pad, crea se vogliamo un’innovazione. Ma sicuramente non sono e non siamo stati i primi. E’ solo che quando ascolti tante tracce, ti avvicini all'analogico e vuoi fare musica. Normale essere un po’ esausto dai soliti loop e ti vien voglia di proporre qualcosa di nuovo. E questo è proprio il senso di Glance Off un po’ fuori dagli schemi.

Avete già pubblicato per diverse etichette importanti, la già citata Ultra Records, Progrezo, Zoo Lab. C’è un’etichetta per la quale vorreste produrre release?

GLI ITALIANI LO FANNO MEGLIO, ALL'ADE Rieccomi sulle pagine di Weekender dopo la pausa estiva e il milionesimo trasloco Roma – Milano. Anch’io voglio parlarvi di Ade e di un’iniziativa che vede finalmente anche l’Italia unirsi in un progetto comune. L’idea è venuta al mio storico compagno radiofonico Provenzano DJ che volerà all’ADE ovvero una delle più grandi piattaforme di musica elettronica al mondo, con un nuovo ed esclusivo progetto: “Italians do it better”! Ma non sarà solo. Per questa nuova avventura ha voluto accanto a sé altri DJ, tra cui Denny Berland, Stefano Pain, Luca Guerrieri, Federico Scavo, Leandro da Silva e Wlady, professionisti affermati nel mondo della musica elettronica. Il format si basa sulla formula meet and greet. Gli ospiti della serata potranno non solo ascoltare e godersi i dj set dei vari dj ma anche incontrarli personalmente e colloquiare con loro. Io rimarrò in studio per la diretta quotidiana di Music Zone ma attraverso numerosi collegamenti farò vivere a chi come me all’Ade non ci sarà questo e gli altri eventi in programma, vi basterà ascoltarmi dalle 2 del pomeriggio su m2o elettronica allo stato puro. MANUELA DORIANI

week/ender | settembre-ottobre 2016

13


LA CONTEA SOCIAL DI

Goers

FANCIULLI

L'estate abbiamo pensato di chiuderla in Inghilterra al The Social, festival creato dal dj e producer Nic Fanciulli. Il morale in partenza non è alto, infatti dall'aeroporto di Treviso in direzione Stansted, tiene banco la notizia della chiusura permanente del Fabric di Londra. Sui social si diffonde la notizia di un possibile minuto di silenzio ad ogni cambio set durante i due giorni di festival per solidarietà nei confronti del club e per ricordare la scellerata decisione del consiglio municipale di Islington. Niente, una bufala, anche se sarebbe stata una provocazione d'impatto. Una volta toccata terra inglese ci rendiamo conto che la Brexit ha già i suoi effetti, con controlli più intensi. Affittiamo una macchina per arrivare a Rochester, dove abbiamo l'hotel, a pochi chilometri dalla Contea di Maidstone location del festival. Non è così difficile guidare in UK. Di certo è strano avere il volante a destra e tutto al contrario, ma di fatto per un italiano è come essere perennemente in sorpasso.

Finalmente venerdì, primo giorno di festival. Il paesaggio è quello tipico inglese e stranamente il meteo assiste gli organizzatori. Al nostro arrivo alla Kent County Agricoltural Society aprono i cancelli, neanche fossimo gli ospiti. La location è invasa da riproduzioni di fenicotteri infilzate nel terreno. La partenza è soft con solo due stage aperti, The Barn e The Meadow entrambe coperti. Alle 13 c'è l'amico Marco Faraone, un peccato che ancora il pubblico sia poco. Stesso discorso per Nastia, che segue. Ci muoviamo all'interno dell'area del festival alla scoperta degli altri stage. Davanti alla zona ricreativa, tra autoscontri e balle di paglia, scopriamo The Stables un fantastico floor open air ancora in fase di allestimento. Dopo aver testato gli stand culinari, di una qualità notevole rispetto ad altri festival, ci ritroviamo senza accorgercene al The Meadow. E' la sala principale

#3 del The Social e ci arriviamo dal backstage. Nel transito dalla zona vip allo stage incrociamo Paul Kalkbrenner. Totale impreparazione e sorpresa da parte nostra, che non andiamo oltre un sorriso ebete. Kalkbrenner contraccambia con un cenno e si accomoda in console dove in una sala non gremita regala un altro dei suoi intensi djset.

La serata si chiude con la staffetta Nic Fanciulli e Sasha e John Digweed. Il duo in particolare, nato al club Renaissance di Mansfield nel 1993, emoziona i clubber. La performance avviene con un telo davanti alla console e un faro dietro di loro che proietta le loro ombre. Nel frattempo al Barn passano gli idoli locali Enzo Siragusa e Eats Everything, mentre la chiusura è di Loco Dice dopo l'acclamato djset di Guy Gerber. Di ritorno all'albergo valutiamo che il venerdì del The Social è una sorta di warm up stellare, per testare che tutto sia ok. Il risveglio è da infarto. Qualche accanito fumatore fa scattare l'allarme antincendio alle 7 di mattina in albergo. Tutti giù per le scale e due autopompe si presentano in strada. Fortunatamente l'incendio non c'è, purtroppo neanche del sonno c'è più traccia. Poco male, big cappuccino e si riparte. Stessa location ma stage raddoppiati e anche l'affluenza è molto più intensa. Ci si muove a fatica tra uno stage e l'altro, ma finalmente sfatiamo il mito della poca cordialità degli inglesi. Tutto è perfetto e anche i clubber visibilmente “potenziati” da additivi extra, sia alcol sia droghe leggere o meno, non trascendono mai le regole non scritte del rispetto reciproco in nome del divertimento. In console al Bamboo Village, ultimo stage del festival avamposto drum and bass, c'è Goldie, dj inglese storico recentemente nominato membro dell'Ordine dell'Impero Britannico. Uno stop and go continuo, addirittura Goldie blocca la traccia e incita il pubblico, che risponde scatenato. Un fantastico old style moment che merita tutto il festival.

Purtroppo nel pomeriggio le nubi si addensano sopra il cielo del The Social e la pioggia si fa sempre più insistente. I più temerari rimangono allo Stables in attesa delle bombe dei Mind Against, noi ci trasferiamo al Barn dove Joey Daniel b2b Mark Fanciulli sostituiscono Ellen Allien non pervenuta. Prima del rush finale, nella zona relax, incontriamo Mr. Carl Cox. Ne approfittiamo per un abbraccio e una stretta di mano. Il resto è storia con la chiusura del festival di Cox in b2b con Nic Fanciulli. Social festival d'annata!

14

week/ender | settembre ottobre 2016


Time to Festival

ITALIANS IN ADE Amsterdam Caput Mundi! La capitale olandese è pronta per trasformarsi nella capitale mondiale della dance tra il 19 e il 23 ottobre. L’apertura è mercoledì 19 ottobre al Melkweg con il progetto Scripted Orkestra in collaborazione con la Metropole Orkest. A seguire all’Heineken Music Hall l’evento più atteso con l’evento di DJ Mag nel quale viene svelata la nuova Top 100 Djs. La prima sera tra i canali di Amsterdam riserva subito l’immensa qualità degli eventi elettronici dell’Ade. Al Gashouder Len Faki con la sua Figure apre le serate Awakenings, al Tolhuistuin i Bingo Players festeggiano i 10 anni di attività, all’Undercurrent c’è lo showcase di Owsla capitanato da Valentino Khan e al De Marktkantine i Pan-Pot calano gli assi della loro Second State. Il tricolore brilla all’evento HoTL al club No.129 organizzato da David Tort & Markem, dove suona il miglior dj guest d’Italia Federico Scavo secondo gli ultimi Dance Music Awards. Mentre all’Hunter’s The Bar c’è il party della label Funk’n Deep, dove si esibiscono i Mr. Bizz aka Fabrizio e Matteo Floris. In contemporanea al Luminaa c’è Niko Favata che presenta la sua nuova creatura, la Expatriate Records. La line up è quasi totalmente italiana: Danilo D’andrea, Klaide aka Vincenzo Sossio Turino, Black Mighty Wax, Manna Dj, Mau Rixio, Roberto Sarcona e Teo Lentini; poi Ben Eidani e al vocal Mara J. Boston.

FEDERICO SCAVO

“Mi aveva già chiamato a Miami a marzo. David Tort mi è sempre piaciuto. Abbiamo realizzato insieme la release ‘Saxophonic’ in collaborazione con Alex Kenji. In Italia il mercato è molto particolare, il dancefloor nostrano è molto esigente. Sono 25 anni che suono. Ho una grande passione per la musica latina e cerco sempre di inserire un

po’ di ritmo tribale. All’Ade presenterò un remix di una mia traccia realizzato da Tom Staar e probabilmente ci vedremo anche con Kryder. Oltre all’evento di Tort suonerò anche a Italians Do It Better con Provenzano il 20 ottobre. Perfetta conclusione della stagione estiva dove il mio singolo ‘Bug’ è stato un vero e proprio inno a Ibiza, pubblicato per la Pacha Recordings e supportato tra gli altri da Annie Mac e BBC Radio 1”.

Giovedì 20 ottobre inizia con la presentazi-

one di ‘P:anorig’, nuovo concept del compositore e producer lussemburghese Francesco Tristano dove la musica classica e la techno si mescolano. Il pomeriggio prosegue al Majestic con l’evento della label Jango Music, dove saranno protagonisti Rino(IO) Dj e

Benny Càmaro. Rispettivamente hanno recentemente pubblicato su Jango ‘Jericho’ in collaborazione con Eddie Friel e ‘Las Dos Lunas’. Mentre al Melkweg c’è Skepta, uno dei pionieri del Grime, in contemporanea al The Tara c’è l’evento House Royale presentato da Casa Rossa dell’italiano Gary Caos insieme a Monica Kiss. L’organizzazione della manifestazione è curata anche da altri artisti italiani in forte crescita come Paul Jockey (aka Criminal Vibes) ed Absolut Groovers (A-Gain Records); e altri ormai veterani della house nostrana come Paolo Madzone Zampetti e Danilo Seclì (Samsara Beach). Al Canvas c’è la reunion di Southport Weekender dove trova spazio Davide Fiorese. Altra location altra festa italiana. All’Hunter’s The Bar c’è Night in Theatre, serata della label Theatre Records dell’italiano Matteo Gamba. In line up anche Matteo Corrao, dal 2014 residente a Berlino famoso per le sue performance con sintetizzatori analogici. Al Mediahaven i Tale of Us presentano la loro serata Afterlife at Loveland con in line up big tra i quali Ame, Dixon e i nostri Mind Against. La seconda notte all’Ade è lunghissima. Allo Scheepsbouwloods c’è Mosaic by Maceo Plex, mentre al Gashouder Awakenings presenta Drumcode. Al Disco Dolly c’è il party dei Soul Clap che presentano il nuovo album, mentre all’H7 Warehouse si festeggiano i 25 anni del Tresor di Berlino. Torniamo ai party del Bel Paese. Al Luminaa c’è House Connection, in line up dj dagli USA, Europa e anche Italia. Tra gli altri Giulio Bonaccio, Gigi Frassanito, Guido P, Alex Politi, Peppe Fiordalisi e Leo Lippolis. Agli Amsterdam Studio’s (tre floor) c’è la serata Verknipt dedicata alla techno industriale con tra gli altri Kobosil e Planetary Assault Systems aka Luke Slater, c’è anche Lucy aka Luca Mortellaro label manager della berlinese Stroboscopic Artefacts. All’Escape deLux ci sono i Marnik ospiti di Amsterdam Essentials e Future House Music. Al RADION doppio asso per la serata della label XXX e del party FEST con Discodromo (Giacomo Garavelloni e Giovanni Turco) e Massimiliano Pagliara. Al BRET c’è il VBX party fino alle 8 del mattino, in line up spicca Francesco Del Garda che recentemente ha pubblicato per la francese Eklo l’ep Bubble. Gran finale con ‘Italians Do It Better’ (vedi articolo di Manuela Doriani), al club l’Elephant du Congo con Provenzano, Stefano Pain, Luca Guerrieri, Leandro Da Silva, Denny Berland, Wlady e ancora Federico Scavo. Il claim dell’evento è ‘our opportunity to meet you - your opportunity to meet us’, da non perdere! Venerdì 21 ottobre inizia presto, alle 12, al Dok con i 10 anni di Flying Circus vs la This and That di Davide Squillace. All’evento si abbina lo showcase della SNOE, dove suona Pirupa e gli Azimute. Nel primo pomeriggio si torna all’Hunter’s The Bar per il meeting della Orange Recordings con il giovane Danny Fontana fresco di release su Phobiq. Al Thuishaven il padrone di casa è DJ Tennis week/ender | settembre-ottobre 2016

15


aka Manfredi Romano per lo showcase della Life and Death, tra gli altri ci sono anche i Margot. Al VLLA Lucien Fort, insieme a Rebelle, presenta Deeperfect. In line up gli amici di Fort tra i quali i nostri Stefano Noferini, Leon, Leonardo Gonnelli e il duo Neverdogs. Mentre Dave Clarke apre la sua serata al Melkweg, al The Tara c’è la serata dell’agenzia slovena EAM in collaborazione con il collettivo ZAP; immancabile il veterano Paolo Barbato con la collega Sonia Merz. Ecco un party hot con solo uomini in slip al Club Church per la serata (Z)onderbroek, in console il resident milanese Max del Principe. Al Casco Amsterdam 909 c’è la Gem Records di Secret Cinema con special guest Derrick May, in line up uno dei dj techno italiani più interessanti dell’ultima stagione Enrico Sangiuliano (Drumcode). Al club No.129 va in scena il party delle label Bizarre Music e BBR Music in collaborazione con Ibiza Live Radio.

KLAIDE

“Il mio dj set sarà principalmente house e tech house, presenterò all'Ade la Nox Music Sampler dove lancerò tutte le nuove release della

mia omonima label Nox Music. Per me l'Ade è una grande finestra per produttori e dj emergenti, indie label e artisti vari, è sempre un piacere essere all' Ade sono ormai 3 anni che suono in questo fantastico ‘festival’ e ogni anno emoziona sempre di più”.

La bandiera italiana è ben piantata in questo evento. Tra gli altri lo storico mc Alex Donati, Enea Dj, il label manager di Frequenza Rec Mattia Marotta aka Less Hate, Paolo Madzone Zampetti, Viktor Martini, Frank Master, Maurizio Verbeni e l’art director Doctor Vintage. Alle 22 iniziano i big party in giro per la capitale olandese, al Mediahaven c’è Richie Hawtin con il sul ENTER party a cui partecipa anche il pupillo Fabio Florido e al Warehouse c’è Ricardo Villalobos e Seth Troxler per Hyte x FRRC. In contemporanea Graziano Raffa suona al Panama alla serata della Sudbeat di Hernan Cattaneo e del party The Soundgarden di Nick Warren. Al John Doe va in scena lo showcase di Ibiza Global Radio fino alle 6 del mattino con il milanese Fabrizio Marra. Doppio appuntamento per gli Hunter/Game, al secolo Emanuele Nicosia e Martino Bartola, fondatori del party Just This e dell’omonima etichetta. Il primo appuntamento è proprio Just This al Pilek con ospite tra gli altri Radio Slave, il secondo evento è agli Amsterdam Studio’s per il party Komm Schon Alter con il live di Gui Boratto. Tra i tanti appuntamenti di Riva Starr (Stefano Miele) immancabile quello all’AIR per Defected In The House 500 dalle 23, dove c’è anche il collega Phra Crookers. Al Luminaa ci sono Paola Peroni e Arturo Macchiavelli per l’evento Real House presentato da Dj World and DJMakelaar. NL, in console in compagnia dei colleghi Rob Boskamp e Nick Fiorucci. Il terzo giorno di ADE si chiude ancora con Stefano Noferini e Nico Cabeza i quali sono in console al QFactory per l’evento Terminal M x Tronic con 16

week/ender | settembre ottobre 2016

Monika Kruse e Christian Smith, altri due gli italiani in line up: Macromism (Mattia Saviolo e Eugenio Zampieri) e Paride Saraceni.

TEO LENTINI

“Dopo oltre 20 anni di clubbing e produzioni andare all’Ade è sempre un piacere. Si da spazio alla musica, ma anche alle convention di giorno per confrontarsi non solo musicalmente e dare spazio a tutti. Un binomio giorno/notte molto bello. Come sempre una bella nutrita carovana di italiani, tante etichette la maggior

parte delle quali più riconosciute all’estero che in Italia. All’Ade presenterò la mia ultima release ‘Rules’ per la Expatriate di Niko (Favata, ndr). Produco anche per la Irma Records . La musica da club per essere apprezzata al meglio ha bisogno di situazioni più intime, prevedo un ritorno di club più piccoli, di nicchia, con 3-400 persone al massimo. Questo è quello che stiamo facendo a Torino”.

Ponte naturale con sabato 22 ottobre è l’evento Breakfast Club al RADION, un after in piena regola! Apre alle 7 di mattina e in console c’è DVS1, Margaret Dygas, Aurora Halal e altri. Per i più “dormiglioni” alle 11 prende il via il Dockyard Festival all’NSDM, dove regna il meglio della techno mondiale da Daniel Miller a Nicole Moudaber , da Dubfire a Paco Osuna. Il nostro uomo copertina Sam Paganini è ospite allo Stadspodium del Day On Festival, nato dalla collaborazione tra i festival Free Your Mind e Edit. Oltre a Sam ci sono gli italiani Sasha Carassi e ZØE. Alle 13 scatta l’ora dell’edm all’AMF ArenA con i big David Guetta, Hardwell e tanti altri. Nel pomeriggio alla Rose’s Cantina c’è Casa Musica con Urban Klub vs Suncébeat, dove ritroviamo due dj italici: Davide Fiorese e Giulio Bonaccio; ai quali si aggiungono Marco Giannone, Steve Paradise e Peppe Citarella. Seconda performance per Graziano Raffa, questa volta al ClubNL, per l’evento Timelapse creato da Sudbeat, Reworck e Asymmetric. Dalle 21 al Q-Factory per Villa Kakelbont ritroviamo Enrico Sangiuliano, ma l’ospite speciale è Flashmob aka Alessandro Magani che porta il sound della sua label Flashmob LTD. La notte entra nel vivo dalle 22 al Gashouder con Awakenings e il team di Joseph Capriati che schiera in console il meglio dell’Italia: Dj Tennis, Luigi Madonna, Markantonio e Flavio Folco. A vigilare sui suonatori techno italici due assi mondiali, Sven Vath e Pan Pot. In contemporanea al Mediahaven un altro trio delle meraviglie anima il party Circoloco, oltre ad uno dei simboli del club ibizenco Davide Squillace c’è il resident Sossa e Mr. Elita Lele Sacchi. Al De Balie va in scena la festa di Connaisseur Recordings & RISE presentata da La Rêve con il tipico sound del continente nero. Anche qui l’Italia si distingue con Olderic (Enrico De Vecchi), Lehar (Lorenzo Esposito), Musumeci (Mauro Di Martino) e Dodi Palese. Il WFC si


trasforma in un vero e proprio avamposto italiano con lo showcase di Hardcore Italia presentato da NRG Vibe, c’è solo l’imbarazzo della scelta: The Stunned Guys (in copertina sul primo numero di Weekender), The Melodyst, Art of Fighters, Brutale Live, The Sickest Squad, Andy the Core e Amnesys.

NIKO FAVATA

“È una forte emozione che non riesco a spiegare, Expatriate Records ha sicuramente un progetto unico che è progredito nel corso degli ultimi anni. Sono davvero emozionato per il futuro del marchio. Penso che l’Ade sia un luogo per conoscersi, scambiare idee, presentare quello che è il futuro, aprire nuove collaborazioni: tutto questo è magico

e noi siamo presenti già da 4 anni. Sicuramente ci saranno delle nuove uscite e tantissime novità; presenteró il nostro pacchetto Ade Sampler con vari artisti, ognuno con il proprio stile di musica. Ci tengo a precisare che Expatriate Records è una label che non produce musica di massa, ma solo ed esclusivamente musica fatta con il cuore. Ogni singolo suono che offriamo ha una sua storia, è unico ed esclusivo.

In questo sabato notte olandese si torna al No.129 per il party Herrieschoppers dove scopriamo il talento italoolandese di Bizzo. Klaide ricambia il favore a Favata e lo invita al Three Sisters Pub per la presentazione della sua label Nox Music, tra gli altri ci sono il pisano Drobe, il duo Mohabitat e il veneziano Nicola Brusegan. Al Luminaa arriva lo showcase della web radio Madzonegeneration, per l’occasione il guest è Franco ‘Feel My Body’ Moiraghi. La timetable vede la presenza anche di Gary Caos, Danilo Seclì, Viktor Martini, Maurizio Verbeni, Frank Master e Stefano Maschio. I big dei vari generi dell’elettronica sono sparsi in tutta Amsterdam. Al WesterUnie c’è Fritz Kalkbrenner, al De Overkant c’è Eats Everything, agli Amsterdam Studio’s c’è Patrick Topping e al Melkweg c’è Lost Frequencies. Si chiude il quarto giorno di ADE allo Shelter al party per i dieci anni della label Semantica, in console il duo

Voices From The Lake (Donato Dozzy & Neel) e Marco Shuttle. Il weekend dell’ADE è molto intenso e domenica 23 ottobre inizia all’alba, precisamente alle 6:15 allo Sugarfactory dove Fabio Florido presenzia al party del club belga Labyrinth. La colazione viene servita alle 7 al RADION per il Breakfast Club, in console il label manager della Outis Dino Sabatini. Alle 12 la techno prende possesso dello Stadspodium per i 20 anni di Cocoon. Il padrone di casa è ovviamente Sven Vath, ma vicino a lui ci sono Sam Paganini e Ilario Alicante. In contemporanea al Dok c’è la festa Do Not Sleep dell’amico Darius Syrossian con Alan Fitzpatrick e Josh Butler. Dalle 20 prendono il via gli ultimi party dei dj italiani all’edizione 2016 dell’ADE. Al Supperclub si celebrano i 5 anni del party NEUHM (Not Everyone Understands House Music), in Room1 c’è l’eroe della festa Gigi Testa mentre in Room2 c’è Davide D’Amico. Fino a lunedì mattina al Panama c’è The House District, a dare spettacolo per una meravigliosa chiusura il duo Hiver e Enrico Crivellaro aka VOLCOV fondatore della Archive Records e Neroli Productions.

NICO CABEZA

All'Ade quest'anno ho 2 djset abbastanza diversi: il primo è un evento creato dai ragazzi di DOTS!, una delle serate più forti di Monaco di Baviera che si tiene all'interno del leggendario Harry Klein, dove starò su una linea più techno. L'altro evento è uno dei più importanti fino ad oggi nella mia carriera da dj. Il party Tronic x Terminal M. Cercherò di creare un set che trasmetta l'amore che

ci metto in questo campo. Sicuramente presenterò il mio nuovo EP su Say What (label di Ramon Tapia) e alcuni remix, tra cui quello per Theatral per Klover Haze e il bellissimo remix fatto per Sel-lek Music! ADE per me è un punto fermo. La città, che di per se è già molto aperta mentalmente, si trasforma ancora di più in un luogo di ritrovo da tutto il mondo per ogni genere da club. Qua si trovano nella stessa strada a parlare di techno o edm senza problemi. E' lo spirito dell'ADE”.

week/ender | settembre-ottobre 2016

17


djane del mese

ANDATAeRITORNO

ROMA MICOL BERLINO DANIELI Nella scena italiana le dj e producer donne sono ancora poche, rare quelle brave. Micol Danieli è una di queste. Romana di nascita. Per crescere professionalmente ha fatto il giro del mondo Roma-New York-Berlino. Nella capitale tedesca ha fondato la label 0 30 (NullDreißig), posizionando il quartier generale a Tempelhof dove passava il muro. In appena due anni sono state tante le release prodotte, firmate da amici (pochi) di Roma e da artisti incontrati nel percorso musicale tedesco. Tra i tanti citiamo Lakker, Wirrwarr, Antonio Ruscito, Ricardo Garduno, Flug, Yuuki Sakai, Marcus, Conrad Van Orton e Liss C. Il primo lavoro per la 030 fu ‘Wax’, in precedenza aveva firmato gli Ep U1908 per l’australiana Translucent e Social Distortion per l’americana Labrynth. Micol non si accontenta di 030 e ha anche progetti paralleli, come Chinese Laundry con Eugenio Passalacqua, e non disdegna i remix, l’ultimo per la track ‘Urania’ dei Toms Due. Per il 2017 è previsto anche il primo album, su 030 ovviamente. Dal 2016 Micol è tornata a casa nella capitale eterna, forte del suo percorso, che le permette ora di dire la sua nella scena techno.

Truncate e Rebekah. Aspettiamo solo di vedere se anche la reazione del pubblico sarà la stessa alla sua uscita.

Negli ultimi mesi hai sfornato diversi mixati per i podcast di Reclaim Your City, Non Stop Music, Illegal Alien Rec e Etruria Beat. Come affronti i podcast, come li prepari? Quanto metti di tuo e di tue produzioni?

I podcast per quanto riguarda il mio modo di vederli sono una selezione di tracce che li al momento senti facciano parte di te e della tua espressione musicale in quel momento della tua vita. Mi piace unire tracce nuove quasi sempre prese da promo che ricevo a tracce old school e nuove mie produzioni. Ad esempio nel podcast di Reclaim Your City ho suonato quasi solo produzioni mie che ancora devono uscire unendole a qualche promo recente e alcune tracce di collabs 3000, gaetek e regis prese dal passato.

Ti sei avvicinata al mondo del clubbing

per produrre, chi e come hai avuto la spinta per aprire una label tua?

La label nasce da un’esigenza di potermi esprimere musicalmente come e quando voglio. Qui sono io che decido se stampare un vinile o se uscire in digitale, sono io che scelgo i remixer e gli artisti da accostarmi. E’ una questione di libertà di espressione che non si può mai avere al 100% stando sotto un’etichetta che non è tua. Non ci sono state spinte da parte di nessuno in particolare. I primi consigli li ricevetti dallo stesso Ken Karter poi il resto è venuto da sé man mano che si andava avanti con il progetto.

Sei una persona in continuo movimento, New York, Roma, Berlino sono i punti cardinali. Un viaggio continuo, approccio che stai portando anche nella tua creatura 030?

Si, diciamo che sto cercando di far girare 030 il più possibile attraverso le label night.

Ciao Micol! E’ in uscita la tua ultima release ‘Collusion’, per la serie 12’’ vinile, che contiene due remix di Black Asteroid e Giorgio Gigli. Cosa puoi dirci di questa nuova produzione?

Ciao Alessandro. Collusion uscirà nel mese di ottobre. Sono davvero entusiasta del prodotto che è uscito fuori, sia del mio original che ha già avuto molte risposte positive da parte di grandi artisti, per citarne alcuni Exium, Jonas Kopp, Luke Slater, Milton Bradley,

da raver. Nel 2003 il tuo primo grande festival, l’Awakenings, poi sei passata dietro la console. Quest’anno hai suonato al Feel Festival a Berlino che punta sulla location e meno sulla line up. Com’è cambiato il mondo dei festival? Credo che il mondo dei festival sia cambiato soprattutto perché la gente è cambiata. Oltre a notare la minore affluenza di pubblico a questi grandi eventi ho spesso la sensazione che oggi ci sia meno amore per la musica e più amore per lo sballo. Non che nel 2003 i ravers non prendessero sostanze alteranti, ma lo facevano in modo diverso, quasi “più sano”. Soprattutto ad oggi a mio parere le line up dei festival non sono più per la qualità della musica ma per la quantità di fans che hanno determinati artisti. Questo più che al Feel Festival l’ho potuto costatare suonando ad un festival di livello come il Dockyard che potrei allo stesso tempo definire la migliore ad oggi.

Se Renè del Circoloco ti ha indicato la strada, Ken Karter ti ha dato gli strumenti

18

week/ender | settembre ottobre 2016

E’ un ovvia soddisfazione quella di poter dare il nome della tua etichetta ad una serata e scegliere tu tutto dall’artistico alle grafiche cosa che venendo chiamata come guest non posso fare.

James Ruskin e Luke Slater sono stati i tuoi punti di riferimento, cosa ti colpiva di loro e della loro musica?

Quello che mi colpiva e mi colpisce tutt’oggi della loro musica essendo ancora loro insieme ad altri classici della Uk Techno come Regis e Surgeon è l’ eleganza delle loro composizioni. Suoni armoniosi che non stancano mai che hai sempre voglia di suonare serata dopo serata.

In un’intervista di un anno fa su Soundwall hai dipinto la scena clubbing italiana come una giungla tutti contro tutti, dove tuo malgrado hai visto finire diverse amicizie. Piuttosto che vedere un collega emergere, meglio fallire entrambe. E’ cambiato qualcosa in questo anno?

NO, direi che da quel punto di vista la situazione è molto stabile :) .


Save the date segnala i tuoi eventi a weekender@virgilioclassics.com

1 ottobre

8 ottobre

29 ottobre...

15 ottobre

22 ottobre

week/ender | settembre-ottobre 2016

19


20

week/ender | settembre ottobre 2016


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.