ISSN 0039-2057
28-30 ottobre 2016
Assisi Assemblea elettiva NUMERO 8-9, Agosto-Settembre 2016 - ANNO 58
Riprendiamo Giovanni Morello Tradizionalmente con settembre riprendono le attività nelle unità scout. Anche nelle comunità MASCI è il momento di riprendere le attività sociali. E così anche per “Strade Aperte”, dopo la tradizionale vacanza di agosto, riprende il suo dialogo con i lettori. Riprendiamo: è anche il grido e la volontà tenace delle popolazioni colpite dal tragico sisma del 24 agosto scorso che ha colpito diverse zone del Lazio, delle Marche e dell’Umbria di ritornare alla normalità della vita e alla ricostruzione degli edifici distrutti. La gara di solidarietà che si snoda in questi casi è sempre notevole, ma rischia di afflosciarsi man mano che il tempo passa. Anche per questo il MASCI ha indetto una sottoscrizione, attraverso “Eccomi” (trovate i termini qui a fianco) per realizzare, ripetendo quando già accaduto dopo il terremoto de L’Aquila con la realizzazione del centro polivalente di Camarda, una struttura utile per la popolazione. Riprendiamo: è anche il momento per riallacciare le iniziative per sottoscrivere la petizione al Parlamento che culminerà il 2 ottobre nell’impegno di tanti Adulte e Adulti scout in numerose piazze d’Italia. Le firme raccolte verranno presentate a Montecitorio il 21 ottobre prossimo, come pubblichiamo a pagina 3. Riprendiamo: è anche lo slogan che certamente farà da sottofondo a tanti momenti della prossima Assemblea di Assisi, di fine ottobre, di cui trovate una prima bozza di programma a pagina 5, insieme ai nomi dei candidati alle cariche di servizio per il prossimo triennio. Oltre ad eleggere coloro che reggeranno le sorti del nostro Movimento nei prossimi tre anni, l’Assemblea vivrà alcuni momenti significativi, tra i quali vorrei segnalare l’intervista pubblica che p. Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento di Assisi, farà al neo arcivescovo Gianfranco Pizzaballa, già Custode di Terra Santa, nominato di recente da papa Francesco Amministratore apostolico di Gerusalemme sul tema del dialogo interreligioso. Riprendiamo anche noi la nostra attività con l’impegno consueto di servizio verso il Movimento ed i nostri lettori, insieme alla Redazione, almeno fino alla fine dell’anno, quando una nuova redazione sarà chiamata a portare avanti la rivista, in questa o in altra forma, secondo gli indirizzi programmatici che scaturiranno dall’Assemblea di Assisi.
VOLONTÀ DI RIPRESA
Sulla riforma costituzionale e il ruolo della Corte Mario Sica
L’amico (e compagno di comunità MASCI) Maurizio de Stefano ha esposto con pacatezza, sul n. 7 di “Strade Aperte”, un giudizio di dubbio sul fatto che la riforma costituzionale approvata dal Parlamento e sottoposta a referendum non tocchi, nella sostanza, la prima parte della Costituzione (principi fondamentali e diritti e doveri dei cittadini). Il suo ragionamento è, essenzialmente, basato sul cosiddetto “combinato disposto”, cioè la necessità di leggere la riforma costituzionale congiuntamente alla riforma elettorale (c.d. Italicum). Il “combinato disposto” è naturalmente il cavallo di battaglia di molti sostenitori del NO, ma anche di alcuni sostenitori del SÌ. Non credo che la redazione di “Strade Aperte” voglia aprire una tribuna sul prossimo referendum costituzionale (anche se sarebbe del tutto possibile). Mi pare però necessario replicare ad alcune delle argomentazioni di Maurizio, che ruotano essenzialmente sul ruolo della Corte Costituzionale. Maurizio paventa la possibilità che il partito che, in forza dell’Italicum, avrebbe la maggioranza assoluta alla Camera, possa influenzare la nomina della Corte Costituzionale (sia direttamente, sia tramite la nomina del Presidente della Repubblica), mettendo di conseguenza a repentaglio la difesa dei principi e dei diritti contenuti nella prima parte della Costituzione. Tale argomentazione mi pare però tralasciare un fatto importante, e cioè la maggior garanzia di imparzialità contenuta nella stessa riforma costituzionale per quanto concerne il
Presidente della Repubblica. Attualmente, una maggioranza che fosse sufficientemente coesa potrebbe eleggere da sola il Presidente della Repubblica, essendo richiesta, dopo le prime tre votazioni, la maggioranza assoluta dei votanti. Con la riforma questo non sarà più possibile: sarà infatti richiesta, dopo le prime tre votazioni, la maggioranza dei 3/5 dei votanti. Una maggioranza che, anche con l’Italicum, nessuna forza politica potrà mai raggiungere. La lista vincente avrebbe solo il 55% dei
Il terremoto è una “notizia criminis”? Pio Cerocchi L’Italia da sempre è un Paese ad alto rischio sismico. Più della scienza, lo dice la sua storia. Lo raccontano con stupore le cronache e i diari dei secoli trascorsi. E per l’età contemporanea, i servizi dei giornali, delle radio e delle televisioni. Adesso il terremoto e tutto ciò che si muove attorno ad esso, è divenuto un fatto mediatico: non solo le storie di chi lo ha vissuto, di chi ha scavato ed aiutato nei soccorsi, ma anche le cronache giudiziarie. Insomma il terremoto come occasione per scoperchiare il diffuso malaffare e i presunti loschi traffici dei corrotti e dei “furbetti”. Naturalmente si vedrà quando i fascicoli delle inchieste diventeranno vere e proprie prove d’accusa. Per adesso le notizie che escono frammentariamente dalla procure, fanno intendere che molte cose non siano andate per il verso giusto. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: perché bisogna aspettare che avvengano i terremoti ed altre tragedie come ad esempio sono le esondazioni dei fiumi, gli smottamenti e le frane causati con evidenza
seggi, e anche calcolando un Senato prevalentemente amico, non potrebbe raggiungere il 60%. In altre parole, il Presidente della Repubblica non potrà essere – direi strutturalmente – espressione della sola maggioranza di governo: quest’ultima dovrà necessariamente mettersi d’accordo almeno con una parte dell’opposizione. E un Presidente eletto anche dall’opposizione assicurerebbe contro il rischio che la forza politica che conquistasse la Camera dei Deputati “conquisti” anche la Corte Costituzionale.
Va anche considerato che nessun partito italiano è monolitico, e questo fatto – che influenza sempre le nomine di alto livello, come dimostra la vicenda ricordata da Maurizio delle 32 votazioni che sono state necessarie per completare la composizione della Corte – rappresenta un’altra garanzia “strutturale” per quanto riguarda i tre giudici di nomina della Camera dei Deputati e, di conseguenza, a difesa dei diritti e doveri contenuti nella prima parte della Costituzione.
dall’incuria e dall’esasperato sfruttamento delle aree e dalla cementificazione di terreni prima boschivi e non più seguiti e curati per le tante colture delle nostre campagne? Forse il terremoto è per sé stesso una “notitia criminis”, mentre ciò che avviene al di fuori di esso non lo è? Forse una maggiore attenzione delle procure sui piani regolatori dei comuni, sulle loro varianti, e sulle procedure per le assegnazione degli appalti e sulla loro esecuzione sarebbe più utile che non sequestrare macerie ed indagare amministratori locali nei momenti più difficili della loro vita, pubblica e privata. Una specie di moratoria (almeno nel flusso di notizie che i media inevitabilmente ingigantiscono) nella comunicazione per non aggiungere problemi giudiziari al dramma della distruzione e della morte. L’Italia è un Paese sismico e allora perché non si ha notizia dell’attività delle procure per verificare le irregolarità nelle tante zone a rischio del nostro territorio nazionale? Da noi, per colpa di chi si vedrà, il sisma che scuote il nostro suolo, finisce inevitabilmente per diventare l’avviso di un altro terremoto, giudiziario e amministrativo, dal quale sarà poi ben difficile districarsi. Ma noi scout speriamo e ce la mettiamo tutta affinché le popolazioni dei centri colpiti il 24 agosto scorso possano risorgere il prima possibile da questa dolorosissima prova.
Spedizione in A.P. 45%, Art. 2 comma 20/B, Legge 662/96, Dal C.M.P. Padova. Euro 2.00 la copia. Redazione: via Picardi, 6 - 00197 Roma, e-mail: sede@masci.it Stampa: Tipografia ADLE Edizioni SAS, Padova, Info@adle.it. Editore, Amministratore e Pubblicità: Strade Aperte Soc.coop.a.r.l., via Picardi, 6 - 00197 Roma, tel. 06.8077377, Fax 06.80977047. Iscritta al registro degli operatori di comunicazione al n.° 4363.