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EDITORIALE Un mondo inquietante
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La tecnologia del domani per l’operatore di oggi
di Pietro Ferrari 670 MARZO 2019
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di Pietro Ferrari
LA PAROLA A...
LICOM SYSTEMS
Nel cuore del futuro di Pietro Ferrari
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BIESSE GROUP
Il territorio e le sue specificità di Pietro Ferrari
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HOLZ-HER
Libertà progettuale e affidabilità tecnica di Pietro Ferrari
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SCHATTDECOR ITALIA
Le strategie di un leader di Pietro Ferrari
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SWISS KRONO GROUP
Swiss Krono Group una favola contemporanea! di Pietro Ferrari
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OSTERMANN
Finitura a specchio dall'effetto cromato di Franco Riccardi
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SCENARI
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Il percorso di Anton Lorenz dall'avanguardia all'industria di Pietro Ferrari
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PATRIZIA ESPOSITO
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Appuntamento a Hannover di Beatrice Guidi
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Il sapere e la tecnologia di Gloria Murrighili
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L’Oriente è innovazione di Beatrice Guidi
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EDITORIALE E DITORIALE
Un mondo inquietante ! Non sembra ci siano i presupposti di una visione serena del futuro: alcune fondamentali caratteristiche dell’economia mondiale sono poste sotto pressione da scelte geopolitiche improntate a uno spirito di confronto nazionalistico che ricorda tempi non felici del passato. I politici, alla costante ricerca di facili consensi, improntano il loro linguaggio al più becero nazionalismo. Paesi di antica tradizione, dominati oggi da una minoranza cinicamente decisa al peggio e da una maggioranza ottusa e ignorante, compiono scelte suicide con la più tranquilla determinazione. I mercati sono devastati da una guerra commerciale senza precedenti tra gli Stati Uniti e la Cina, i cui progetti asiatici sono messi sotto pressione dai più o meno accettabili nazionalismi che sulla Via della seta si oppongono alle sue pressioni. Le democrazie sembrano aver fatta propria una rissosità aprioristica che fa sembrare le società autoritarie modelli di equilibrio e di lungimiranza. In questo scenario assai inquietante ci troviamo tutti a
operare e siamo costretti a sperare che le nuove élite non scompiglino troppo le regole e gli equilibri con la loro costante tentazione di buttare in aria la scacchiera su cui si gioca.
! A DISTURBING WORLD
There seems to be no preconditions for a serene vision of the future: some fundamental characteristics of the world economy are under pressure from geopolitical choices impressed with a spirit of nationalistic confrontation that recall times not happy in the past. Politicians, in the constant search for easy consensus, imprint their language to the most vulgar nationalism. Countries of ancient tradition, dominated by a cynically minority determined to the worst and a dull and ignorant majority, make suicidal choices with the most quiet determination. The markets are devastated by an unprecedented trade war between the United States and China, whose Asian projects are under pressure from more or less acceptable nationalisms that oppose its projects on the Silk Road. The democracies seem to have made their own an a priori quarrelsome that make the authoritarian societies look like models of balance and foresight. In this very disquieting scenario we are all working and we are forced to hope that the new elites do not break the rules and balances too much with their constant temptation to throw out the chessboard on which it is played. di Pietro Ferrari
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LA PAROLA A...
MARCO SILVA LICOM SYSTEMS www.it.alphacam.com - www.alphacam.it
! Pietro Ferrari
Continua la serie positiva di Licom Systems, ne parliamo a Bollengo con Marco Silva.
Nel cuore del futuro Facciamo il punto della situazione con Marco Silva che incontriamo a Bollengo in una bella giornata d’inverno.
Anni positivi per Licom Systems che opera oggi da tre sedi, quella storica di Bollengo e quella di Treviso ma anche, da cinque anni, quella di Aversa, con una funzione non solo commerciale ma anche operativa su un mercato come quello del Sud Italia, sempre più attento alle tecnologie informatiche.
Pietro Ferrari – Vorrei inquadrare la realtà attuale di Licom Systems, come si è sviluppata la sua struttura, in quali contesti si muove… Marco Silva – In effetti siamo anche aumentati in termini di numero, nel gennaio di quest’anno abbiamo portato in casa due persone in più proprio per l’esigenza di dare miglior supporto ai clienti, di essere più presenti soprattutto per quanto riguarda le applicazioni, diciamo, standard che, per noi, vuol dire fornire l’applicazione per i clienti e seguire la loro preparazione. Con la diffusione di questi prodotti ci siamo trovati ad avere carenza anche dal punto di vista tecnico in termini di assistenza. Una persona è stata messa in organico qui in sede per l’assistenza tecnica e un’altra è stata messa in organico nella sede di Treviso per l’installazione di Alphacam e la sua implementazione presso il cliente. Dunque l’anno 2019 parte in un’ottica di investimenti: dopo un 2018 in cui abbiamo registrato risultati molto positivi, bissando l’anno spettacolare che abbiamo avuto nel 2017, quest’anno è dunque il momento di fare un ulteriore passo seguendo il programma che avevamo già avviato negli anni precedenti: ci muoviamo in tre filoni, seguendo in primo luogo i contoterzisti per quello che riguarda le campionature e i complementi che in questo momento sono messe sotto pressione per l’avvicinarsi del Salone del Mobile di Milano. Secondo discorso è quello legato alle automazioni che ci
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danno grandi soddisfazioni e sulle quali stiamo puntando in maniera decisa, in questo caso stiamo seguendo fondamentalmente il settore del contract, in particolare con il settore dello yachting che, dopo gli anni di crisi, ha ripreso a lavorare. Operiamo però anche nel campo del contract alberghiero dove proponiamo una serie di automatismi che i nostri clienti apprezzano e, dove stiamo raccogliendo i risultati di anni di investimenti. Come azienda, noi abbiamo cambiato pelle e stiamo puntando a livello di target di clientela verso il medio-alto.
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Marco Silva presso MIdà con Davide Picchetti e un collaboratore.
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Marco Silva allo stand Licom Systems a Xylexpo 2018.
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Una grande realizzazione con Alphacam.
Non per questo abbiamo lasciato a piedi i piccoli operatori che continuano a essere nostri clienti e per i quali siamo sempre disponibili, però il mercato ci sta portando naturalmente verso una fascia veramente alta di clienti, aziende conosciute e importanti che preferiscono lavorare con un operatore solido con una lunga presenza nel settore. Anche la nostra sede vicino a Napoli che era stata un po’ in sofferenza l’anno scorso, oggi ha cominciato a portare dei risultati, vuoi perché abbiamo messo in pratica quello che abbiamo appreso nei corsi, vuoi che abbiamo trovato del personale motivato. Il mercato è diverso, cresce e non vogliamo abbandonarlo. Per noi è importante il fatto che abbiamo sviluppato nella zona di Forlì, un’applicazione dedicata ai fustai il cui utilizzo si è esteso anche nel Materano. È un’applicazione che facilita molto la vita al fustaio, permettendo di mixare le commesse, di lavorare in nesting e via dicendo. Questa “gestione salotti” è molto importante anche e soprattutto per i terzisti. Pietro Ferrari – Parlando di “arredamento” in senso lato, voi siete ben presenti nel settore mobile, nel settore imbottito, nel settore caravan, nel settore nautico e nel settore dei terzisti che vi gravitano attorno. Marco Silva – Particolarmente nel settore nautico, abbiamo visto un grosso ritorno, dopo un periodo di
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accentuata sofferenza. Un settore che ci sta dando grandi soddisfazioni è quello dei materiali alternativi al legno nel mobile come il plexiglas e l’alluminio e altri materiali alternativi soli o in abbinamento tra di loro e con il legno. Anche i marmi e i conglomerati sono materiali in cui possiamo esprimere tecnologie informatiche eccellenti. Pietro Ferrari – State presentando dei prodotti specifici standard, dei pacchetti innovativi? Marco Silva – Si, in realtà stiamo presentando delle verticalizzazioni basate su Alphacam che per noi continua a costituire effettivamente il cuore del sistema anche se è stato via via migliorato, perché un prodot-
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Videate di programmi, leggibili e intuitive.
to cresce perché deve stare al passo coi tempi. Dal punto di vista della verticalizzazione siamo stati anche presi in considerazione per i Xylexpo Award. Abbiamo dei prodotti che potremmo fornire, più da terzista, su forme molto particolari, c’è stato e l’abbiamo percepito un ritorno al curvo, il prodotto si chiama Alphacam Designer che è un modellatore tridimensionale con tecnologie Parasolid che può andare bene per chi deve produrre complementi, lavorazioni su disegni molto complessi Per questa parte fino a pochi anni fa eravamo costretti a consgliare al cliente di acquistare un CAD esterno, oggi possiamo anche pensare di fornirglielo noi. E chiaro che si tratta di un prodotto giovane che sicura-
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mente dovremo spingere come complemento ad Alphacam.
Un mondo in rapida evoluzione
Nel 2019, quindi oggi, il gruppo Vero che era il detentore del marchio Alphacam, si è fuso con Hexagon Manufacturing, con cui già era in sostanza sinergico per creare un’unica struttura software del gruppo Hexagon, praticamente Vero Software sparisce come nome, evidentemente non come prodotto, mentre la capogruppo diventa Hexagon Manufacturing Intelligence, con un cambio sostanziale della corporate identity. Pietro Ferrari – È ormai d’obbligo parlare di Impresa 4.0, come si sta evolvendo questo mondo? Marco Silva – Poiché noi facciamo parte di un mondo complesso e integrato il nostro sistema ha senso in sé nel contesto 4.0 come ne fanno parte l’universo di macchinari a controllo numerico. Quindi è chiaro che noi siamo sempre stati 4.0 compliant Per quanto riguarda il software il problema è un po’ più complesso, perché noi produciamo dei file per le macchine come lo sanno fare in tanti. La novità sta nel fatto che noi siamo in grado di leggere i dati della macchina e riportarli all’interno del sistema gestionale. Con il GPA (Gestione Produzione Automatizzata), che è il nostro sistema di punta per l’automazione, sono stati scritti moduli specifici per fare questo lavoro e quindi noi ci“mettiamo del nostro” per ricavare le informazioni corrette e risalire all’indietro a recuperare le informazioni da passare al sistema gestionale, che è l’unica operazione nella logica di impresa 4.0. In sintesi 4.0 è stato utile, perché ha mosso il mercato, ha agito su meccanismi un po’
rigidi in maniera dinamica e ha creato un ricambio espellendo dal mercato macchine obsolete. In ogni caso sarà positivo riproporlo anche per il futuro. Pietro Ferrari – Quali saranno le iniziative di marketing per il 2019? Marco Silva – Nel 2019, non essendoci Xylexpo in Italia, sarà la sede centrale a gestire il Ligna in Germania. Stiamo pensando, assieme a un’altra azienda del Gruppo, distributrice di Cabinet Vision di partecipare alla manifestazione Sicam a Pordenone. Ciò che mi sembra però più interessante stiamo ampliando il nostro mercato anche al di fuori dell’Italia. Stiamo, per esempio, lavorando con un personaggio molto valido in Albania, abbiamo partecipato a una fiera del mobile a Tirana. Sia il Kosovo sia l’Albania stanno ricevendo importanti finanziamenti dall’estero, sono mercati che promettono bene. Stiamo spingendo nella zona dei Balcani, dove troviamo segnali di un interessante sviluppo tecnico e produttivo. Negli ultimi due anni stiamo molto operando nel settore della formazione, abbiamo già fornito i nostri sistemi all’ istituto CFP di Meda e con loro stiamo cercando di organizzare un evento, abbiamo organizzato un sistema presso la Fondazione Messina di FederlegnoArredo a Lentate sul Seveso, ma queste solo le iniziative più recenti.
IN THE HEART OF THE FUTURE Positive years for Licom Systems, which operates today from three locations, the historic one of Bollengo and the one of Treviso but also, for five years, that of Aversa, with a function not only commercial but also operating on a market like that of Southern Italy , increasingly attentive to information technology. In 2019, therefore today, the Vero group which was the holder of the Alphacam brand, merged with Hexagon Manufacturing, with which it was already in essence synergistic for create a single software structure of the Hexagon group, practically Vero Software disappears as a name, evidently not as a product, while the parent company becomes Hexagon Manufacturing Intelligence, with a substantial change in the corporate identity.
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GRANDANGOLO BIESSE GROUP www.biessegroup.com ! Pietro Ferrari
La nuova filiale Biesse Brianza in una conversazione con Mirco Anselmi.
Il territorio e le sue specificità lungo la Valassina, vicino allo snodo di Seregno: in questo caso la logistica favorisce uno scambio ininterrotto di idee, sia lato soluzioni macchina che software.
La nuova filiale di Biesse Brianza, erede di un presidio già operativo nell’area da molti anni, è stata inaugurata all’inizio di febbraio. Durante la nostra visita alla nuova sede abbiamo avuto l’opportunità di scambiare qualche parola con Mirco Anselmi, Direttore Commerciale Italia. Pietro Ferrari - Come è nata l'idea di essere ancora più vicini ai vostri clienti? Mirco Anselmi – In realtà Biesse è presente in Brianza da 24, dal 1994. Da sempre l’azienda ha scelto di presidiare i più importanti distretti industriali del mobile made in Italy, Brianza, Triveneto, oltre al distretto pesarese dove è nata e ha sede. Negli anni della crisi, parliamo del 2012, Biesse ha deciso di compattare tutto ad Alzate Brianza, sede di Brema. La volontà era, poi, di riaprire una filiale vera e propria, con macchine funzionanti e tecnici a disposizione, un luogo dove poter accogliere i clienti e proporre le nostre soluzioni. Questo perché i clienti del Nord-Ovest non si muovono così facilmente, direi che tipicamente “tagliano il tempo”, è difficile anche che partecipino ai nostri eventi presso la casa madre di Pesaro. È consuetudine vedere i clienti arrivare con il furgone, perché sono in consegna, e fermarsi per qualche tempo da noi, per poi ripartire in gran fretta. Anche per questo motivo abbiamo scelto una sede
Pietro Ferrari - Tematiche che voi avete sviluppato da protagonisti... Mirco Anselmi - Certamente, ma bisogna che queste tematiche siano non solo introdotte ma anche coltivate, e approfondite con i clienti, e la vicinanza geografica è importante per creare una continuità, specialmente in un contesto in cui la videoconferenza non è ancora entrata nella prassi operativa, anche se qui siamo attrezzati per dialogare con Pesaro e con tutto il mondo. Il contatto fisico e la componente umana sono ancora importanti. Infatti quest'anno abbiamo un claim molto efficace in ambito marketing: from B2B to H2H. Un concetto molto bello perché molto vero. Il mondo della falegnameria è fortemente basato sulle relazioni, quindi avere delle persone in loco, sempre sul territorio, in questo caso uno staff di sette commerciali, è fondamentale, e strategico.
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Pietro Ferrari - Avete identificato delle linee di macchine che sono più interessanti per questo mercato? Mirco Anselmi - Qui abbiamo una selezione delle tecnologie Biesse più vicine a al mondo brianzolo, che è diverso dal Triveneto, è molto meno sensibile ai grandi numeri, a una produttività estrema, ha invece una spiccata esigenza di customizzazione: per esempio si possono vedere qui una Rover cinque assi e un centro di lavoro Brema compatti, con ingombri adatti a un laboratorio industriale, con una superficie media di mille metri quadrati. Con tutto ciò, le tecnologie devono essere all'avanguardia: vediamo qui anche bordatrici dotate di Airforce con incollaggio a punto, senza colla. In Brianza la qualità è un elemento di particolare rilievo, unito alla compattezza, ma anche alle prestazioni elevate e sofisticate. Prima del prezzo, come è naturale, si cerca la qualità, che viene richiesta, in primis dal cliente, che può essere un grande brand del settore del mobile. Pietro Ferrari - In questo spazio, bello e razionale, immagino ci saranno anche degli eventi? Mirco Anselmi - Dopo questo, che è l'evento inaugurale, seguiranno altri eventi: abbiamo un appuntamento annuale, l’open house, ma organizziamo anche piccoli eventi, più mirati, che chiamiamo oneto-one, con una selezione di clienti a cui proporre solu-
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Mirco Anselmi con Pietro Ferrari nella sede di Biesse Brianza.
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La bella reception dell’edificio e alcuni momenti della visita alla filiale.
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GRANDANGOLO BIESSE GROUP www.biessegroup.com
zioni e offrire risposte alle problematiche del momento. I clienti vengono formati e aggiornati attraverso delle Academy più articolate che si tengono a Pesaro, nel grande training center di 4 mila metri quadrati. In forma ridotta replichiamo training e formazione qui a Seregno. Pietro Ferrari - Prevedete anche un'apertura al mondo della scuola o della formazione? Mirco Anselmi - Già da tempo collaboriamo con il mondo della scuola e della formazione professionale, con l'Enaip di Cantù (che ha uno dei nostri macchinari), ma anche con scuole professionali di Varese e della Valtellina. I percorsi formativi partono sempre dal software, perché i ragazzi sono motivati da questo tema, per passare poi alla materia prima. Partire dalla macchina è un errore, bisogna, iniziare dal software che li attrae. Stiamo pensando anche di alzare l'asticella sul tema del design. Non vogliamo fermarci all'operatore, dobbiamo estendere la cultura tecnica al progettista e al designer. Pietro Ferrari - Non è male infatti che anche il designer abbia l'accortezza di avvicinarsi senza remore alla tecnologia.
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Sophia, la piattaforma IOT di Biesse.
Mirco Anselmi - Tanto più che la crescita dei materiali innovativi o compositi sta rimescolando le carte nella produzione del mobile e degli arredi. Ecco perché siamo presenti anche a Seregno con due tecnologie della gamma Advanced Material. Pietro Ferrari - Senza dimenticare anche il tema dell’assistenza. Mirco Anselmi - L’assistenza deve essere localizzata, lo H2H non si deve fermare al centralino, ma occorre che ci sia un servizio di assistenza qualificato: qua opera una squadra di tecnici specializzati composta da 27 operatori locali, organizzati per competenze e con profonda conoscenza del territorio e delle sue peculiarità.
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 THE TERRITORY AND ITS SPECIFICITIES The new Biesse Brianza branch, heir to a garrison already present in the area since decades, was inaugurated at the beginning of February. Biesse Brianza has existed since 1995. Over the years, Brianza, Triveneto and Pesaro, the three industrial furniture dis! Materiali compositi e innovativi, tricts, have always been prela nuova frontiera. sent on the territory as a strategy in key points. In the years of the crisis, let's talk about 2009, Biesse had decided to compact Brianza activities in Alzate Brianza, in the former Brema headquarters. The desire was, then, to reopen a real branch, with working and technical machines available, to be able to sit down with customers. In the new structure Biesse technologies closer to this Brianza world that is not that of Triveneto, is much less sensitive to large numbers, to extreme productivity, but here they need a high level of customization.
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GRANDANGOLO HOLZ-HER KRONOSYSTEM - EUROCOMPONENTI www.holz-her.it - www.eurocomponenti.it ! Pietro Ferrari
Il nuovo centro nesting Holz-Her Dynestic 7535 Automatic in funzione presso Krono System - Eurocomponenti soddisfa pienamente le esigenze di una ditta che ha fatto della ricerca e sviluppo il proprio punto focale.
Libertà progettuale e affidabilità tecnica: anche nel Nord-Est è forte l’impatto di Holz-Her nel mercato dei CNC di alto livello Abbiamo avuto l'opportunità, durante la nostra visita presso Krono System - Eurocomponenti, di incontrare Silvio Montagner, personaggio di riferimento nel settore della componentistica, una componentistica che si richiama sempre più al mondo dell'automotive, facendo di questa realtà un vero e proprio centro di tecnologia avanzata al servizio del settore del mobile. Proprio per questo la richiesta tecnologica è di prima qualità e la risposta a livello produttivo nel campo del nesting è stata data dal centro di lavoro a 5 assi Dynestic 7535 Automatic di Holz-Her. «I signori della Holz-Her - ci dice Silvio Montagner - sono qui perché abbiamo recentemente installato un importante impianto nesting che avevamo iniziato a trattare durante la nostra visita alla Xylexpo di Milano dello scorso anno. Arrivavamo da una esperienza con un centro nesting usato che non era all’altezza delle nostre esigenze, l’abbiamo venduto e abbiamo posizionato in azienda questa macchina nuova, dopo un'intensa trattativa con Mauro Montagner e Giuseppe Galantucci. C'è stato un approccio iniziale molto positivo da parte
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del costruttore tedesco, del quale avevamo sentito parlare molto bene e che ci ha ispirato fiducia sia per la tecnologia proposta, sia per la struttura del macchinario. L’impianto è entrato in produzione alla fine dello scorso anno e, ad oggi, posso ritenermi molto soddisfatto della scelta fatta. Personalmente posso senza ombra di dubbio confermare di aver trovato in Holz-Her un partner affidabile a tutti i livelli e mi sento di consigliarlo soprattutto a quelle aziende che, come noi, fanno della specializzazione e della qualità il proprio cavallo di battaglia».
La macchina e il servizio
Il centro Dynestic 7535 in versione Automatic, quindi con carico e scarico automatico è la macchina in funzione presso Krono System - Eurocomponenti, dotata di un motore a 5 assi da 12kw con un software intuitivo e ideale per le lavorazioni just in time e di un’etichettatrice automatica inserita nella testa di lavorazione utile per le identificazioni delle commesse e la tracciabilità dei pezzi. Un plus è sicuramente rappresentato dal laser con funzione “Direct Cut”, taglio diretto, grazie al quale è possibile eseguire tagli o lavorazioni sul pezzo singolo,
bypassando l’utilizzo delle macchine tradizionali. Una macchina, dunque, ben strutturata e ben configurata che ci permette le massime performance, sia in termini di precisione che di velocità. «La nuova Dynestic di Holzher - ci dice Oscar De Bortoli, genero di Silvio Montagner - è ideale per le aziende che hanno progetti particolari e ci garantisce la massima libertà lavorando all'insegna dell'innovazione. Questa macchina ha delle peculiarità che altre non hanno. Prima di tutto dispone di un programma che ci permette di costruire dei mobili, già integrato nel pacchetto in dotazione, inoltre dispone di un piano ad alta efficienza di vuoto, sul quale è possibile togliere e mettere le ventose in modo rapido e flessibile. Un vantaggio senza confronti. Come se non bastasse, il rapporto prezzo-qualità a noi è sembrato molto interessante.
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A sinistra, in gruppo davanti a Dynestic: Giuseppe Galantucci, Mauro Montagner, Silvio Montagner e Oscar De Bortoli.
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Sotto, Galantucci, Ferrari, Montagner e Oscar De Bortoli.
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GRANDANGOLO HOLZ-HER KRONOSYSTEM - EUROCOMPONENTI www.holz-her.it - www.eurocomponenti.it
È una macchina che lavora a tempo pieno ed esprime un’ottima produttività, l'interfaccia con l’operatore è molto amichevole, tanto è vero che il nostro operatore ha accolto con entusiasmo questo nuovo step tecnologico. Siamo soddisfatti anche dal punto di vista del servizio, quello che chiede oggi un’azienda è che i propri partner diano dei servizi, senza troppo burocratizzare, perché anche chiamare un call center, oggi, è diventato un processo lungo e in Holz-Her abbiamo trovato una risposta diretta ed efficace».
Precisione e affidabilità
«Tenevamo a questa fornitura in modo particolare - ci dice Giuseppe Galantucci – i nuovi modelli Nextec/Dynestic di Holzher hanno riscontrato un grande successo in tutto il mondo, ma, come tutti sanno,
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Una veduta del modello Dynestic in funzione presso Kronosystem - Eurocomponenti.
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Particolare del pianale da lavoro.
avere successo in Italia, patria di molti costruttori più conosciuti e ramificati sul territorio, è la conferma che il Brand Holzher-Weinig sta raggiungendo importanti traguardi anche nella lavorazione del pannello, settore in grande espansione. Abbiamo venduto ed installato già diverse macchine in tutta Italia, tutte con tecnologia Nesting di ultima generazione, ma questa macchina installata alla Krono System è una vetrina di cui avevamo bisogno e mette in moto un trend di riferimento sia per aziende di piccole dimensioni, ma anche per molte aziende medio-grandi, in via di trasformazione, verso logiche di produzione col concetto del Lotto 1». «Abbiamo fornito una configurazione completa aggiunge Mauro Montagner agente di riferimento per Holz-Her per l’area industriale del Triveneto - ma allo
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DESIGN FREEDOM AND TECHNICAL RELIABILITY The new Holz-Her Dynestic 7535 Automatic nesting center in operation at Krono System - Eurocomponenti fully meets the needs of a company that has made research and development its focal point. Precisely for this reason, the technological demand is of the highest quality and the response at the production level in the field of nesting was given by Holz-Her's 5-axis Dynestic 7535 Automatic machining center.
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La vista dello stabilimento all'interno, un grande "laboratorio" al servizio del settore del mobile.
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GRANDANGOLO HOLZ-HER KRONOSYSTEM - EUROCOMPONENTI www.holz-her.it - www.eurocomponenti.it
stesso tempo semplice e ricca già nella sua configurazione standard a livello di lavorazioni. Le caratteristiche sia di precisione, sia di qualità sia di finitura del prodotto hanno portato Silvio Montagner, un cliente con il quale ho un rapporto di stima e collaborazione che dura da molti anni, a scegliere HolzHer come partner tecnologico». Vogliamo avere il controllo di quello che facciamo e soprattutto un buon partner - conclude Silvio Montagner - non basta più avere delle buone macchine, ma ci vuole un partner che si qualifica come specialista in un segmento di mercato: Holz-Her non è orientato alla grossa industria ma è specialista nell’artigianato evoluto e nella media industria. La sua realtà è esattamente confacente alle nostre caratteristiche e abbiamo potuto così ottenere una macchina di questo tipo che ci permetta di esprimere tutto il nostro impegno e le potenzialità nella ricerca e nello sviluppo di prodotti innovativi che sono per noi di fondamentale importanza».
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Lo stabilimento Kronosystem - Eurocomponenti a Mansuè.
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Scm, nel suo evento “Smart&Human Factory” crea un nuovo standard tra flessibilità e customizzazione.
La tecnologia del domani per l’operatore di oggi Oltre 2500 visitatori da ogni parte d’Europa, ma anche da Asia, America e Medio Oriente, hanno affollato dal 31 gennaio al 2 febbraio il Technology Center di Scm nella sede centrale di Rimini, per l’Open House “Smart&Human Factory”. Un’affluenza da record che conferma il colosso italiano un leader a livello internazionale nel settore delle tecnologie per la seconda lavorazione del legno e l’industria del mobile. Dopo gli ottimi risultati conseguiti nel 2018 con un aumento di fatturato che ha portato l’intero Gruppo a superare i 700 milioni di euro, Scm ha aperto il 2019 sotto il segno dell’innovazione con un evento interamente dedicato alle nuove frontiere della fabbrica digitale ed intelligente. Una fabbrica all’avanguardia, dove le tecnologie Scm di ultima generazione sono integrate da robot industriali antropomorfi, addetti alle attività più pesanti, robot collaborativi, che lavorano al fianco degli operatori in totale sicurezza e senza barriere, e collegate tra loro da veicoli a guida autonoma con sistemi di navigazione intelligente.
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Suggestive immagini dell’evento “Smart&Human Factory”.
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Il risultato è un progresso anche sul fronte lavorativo, che oltre a consentire alla fabbrica di rispondere in modo sempre più veloce ed efficiente alle richieste più diverse in arrivo dal mercato, sgrava l’operatore da attività ripetitive per consentirgli di dedicarsi a mansioni a più alto valore aggiunto. All’interno del Technology Center di Scm, allestito per l’occasione con oltre cinquanta soluzioni esposte e in lavorazione, il pubblico ha potuto entrare nel vivo della “Smart&Human Factory” che in tre giornate ha lavorato quasi un migliaio di pannelli per produrre in tempi record quattro differenti tipologie di mobili. Centinaia di professionisti hanno voluto approfondire le ultime novità studiate e sviluppate da Scm, compresi i servizi post vendita offerti su piattaforme interamente digitali: dal sistema IoT Maestro Connect che raccoglie e analizza i dati provenienti dalle macchine per una manutenzione sempre più intelligente e predittiva, agli occhiali di Maestro Smartech che grazie alla tecnologia a realtà aumentata consentono al cliente di avere sempre, in ogni angolo del globo, un esperto Scm al suo fianco. Molti - oltre un centinaio - anche i docenti e studenti delle scuole
di formazione professionale del comparto legno e degli istituti tecnici arrivati a Rimini da diverse regioni del Nord Italia per scoprire i segreti della fabbrica smart “a misura d’uomo. Solo per citare alcuni dei gruppi in visita, quelli del nuovo Polo formativo della Fondazione ITS Rosario Messina – Federlegno Arredo di Lentate sul Seveso, dell’Istituto San Carlo di Torino, fino all’Istituto Tecnico per geometri Garibaldi – Da Vinci di Cesena. «L’Open House - spiega il Direttore Divisione Scm Luigi De Vito – è stato un importantissimo momento di incontro diretto con i nostri clienti, per far loro vivere in prima persona le principali innovazioni della fabbrica del futuro. In queste giornate sono state mostrate le nuove frontiere dell’automazione, senza però dimenticare il fattore umano, come indica il titolo “Smart&Human Factory”: la forza di Scm di essere non solo un fornitore, ma un partner pronto a sostenere i propri clienti nel loro business e ad accompagnarli in modo concreto nell’era dell’industria 4.0 senza mai lasciarli soli». L’evento è stato preceduto da due giornate di condivisione su tutti i punti di forza della gamma con l’intera rete vendita internazionale di Scm, tra la sede di Rimini e quella di Campus, la nuova Scuola di Scm, a Villa Verucchio, inaugurata lunedì 28 gennaio per una crescita professionale adeguata alle più moderne tecnologie del settore. Durante le tre giornate è stato mostrato un esempio di sistema automatizzato per la produzione del mobile in tutte le fasi del processo: dalla progettazione del mobile alla generazione dei programmi macchina e dalla lavorazione del pannello all’assemblaggio del cabinet. La forza del processo made in Scm è quella di ottimizzare il più possibile le operazioni di taglio, bordatura e foratura dei pannelli, come se si producesse in serie, e ricomporre le commesse alla fine del processo, spostandone in questa fase la personalizzazione. Ciò consente al produttore di mobili di risolvere le criticità della mass customization, potendo rispondere in modo tempestivo a tutti gli ordini, personalizzarli secondo le richieste grazie al supporto del software e ridurre al contempo anche scarti, resti e riattrezzaggi delle macchine per il cambio commessa. Nella “Smart&Human Factory” le celle Scm di ultima generazione possono essere composte a piacimento per soddisfare le diverse lavorazioni del pannello, con
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il vantaggio di poter contare su un partner che da oltre 65 anni mette a disposizione dei propri clienti soluzioni completamente integrate, su misura e chiavi in mano.
Con Bruno Tomassini scopriamo l’affascinante percorso di Smart&Human Factory
Nel corso dell’evento “Smart&Human Factory” incontriamo Bruno Tommasini, Direttore SCM Engineering, con il quale entriamo nel vivo di questo nuovo modello produttivo all’avanguardia. «Il sistema automatizzato che proponiamo in queste giornate è stato studiato appositamente per l’industria del mobile al fine di rispondere alle criticità della ‘mass
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Bruno Tommasini con Pietro Ferrari.
customization’ – spiega Tommasini -. Negli ultimi dieciquindici anni abbiamo assistito a un cambiamento radicale nelle modalità di acquisto di mobili: siamo passati da ‘un mobile per tutti’ a ‘un mobile per ciascuno’. Un nuovo approccio dove l’arredamento diventa un pezzo sempre più ‘unico’ e deve quindi essere realizzato su misura, in base alle richieste specifiche del singolo cliente. Non è tutto: il mobile deve essere anche innovativo, realizzato con materiali diversi (vetro, legno, acciaio, ecc.), ecologico, funzionale, di qualità elevata e grande durabilità. Inoltre, il mercato richiede tempi di consegna sempre più brevi e prezzi competitivi, complice un utilizzo crescente dell’e-commerce, specialmente nei Paesi avanzati. In questo scenario il cliente ha la possibilità di configurare il prodotto e questo crea ulteriori difficoltà nella gestione dell’ordine da parte delle aziende produttrici. Occorre quindi un sistema produttivo che possa rispondere in modo tempestivo a tutti gli ordini, personalizzarli secondo le richieste e ridurre al contempo anche scarti, resti e riattrezzaggi delle macchine per il cambio commessa. È impressionante vedere la logistica in atto nelle grandi aziende che spesso si servono di spedizionieri per ottimizzare il carico. Immaginiamo cosa può determinare, nella fase di trasporto, la mancanza anche di un singolo pezzo: un cliente insoddisfatto, un costo inaccettabile e anche un problema di brand reputation. La risposta sta in tecnologie di semplice utilizzo e soprattutto flessibili, modulari e riconfigurabili. Riporto un esempio sempre più diffuso, per rendere l’idea: ci
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sono produttori che hanno acquistato macchine flessibili otto o dieci anni fa, eppure oggi quella flessibilità non è più sufficiente e riconfigurare gli impianti comporterebbe dei costi intollerabili. A fronte di tali difficoltà occorre garantire sistemi produttivi di rapido riutilizzo. In questo contesto, abbiamo cercato di individuare una soluzione per risolvere le criticità derivanti dalla ‘mass customization’ ed evitare il rischio di dover gestire in fabbrica ingenti quantitativi di pezzi tra loro diversi. La forza del processo ‘made in Scm’ è quella di ottimizzare il più possibile le operazioni di taglio, bordatura e foratura dei pannelli, come se si producesse in serie, e ricomporre le commesse alla fine del processo, spostandone in questa fase la personalizzazione.
Il gioco della parti
Questa soluzione presenta una serie di vantaggi, come una gestione ottimale del materiale e dei pezzi in lavorazione e un’importante riduzione dei resti e degli scarti. Vantaggi che comportano anche un significativo risparmio economico alla fine del percorso produttivo. Perché la logistica, così come realizzata oggi in molte fabbriche, rischia di diventare un costo insostenibile. Oggi il tema di fondo non è più quello di fare un certo numero di pezzi in più al minuto, ma di gestire una flessibilità media o medio-alta e una complessità logistica elevatissima: bisogna trovare delle soluzioni per ridurre questo impatto all’interno delle fabbriche. Al tempo stesso, i vecchi sistemi di automazione a terra o aerei non sono più adatti al raggiungimento di questi obiettivi, perché sono stati concepiti per alte capacità produttive e mal si coniugano con le criticità con cui devono fare i conti, oggi, i produttori di mobili. SCM ha pensato quindi di integrare celle flessibili automatizzate con robot industriali e collaborativi e navette intelligenti a guida autonoma (AMR) che lavorano al fianco dell’operatore. Quest’ultimo non viene sostituito, ma sgravato da compiti ripetitivi e rischiosi per potersi dedicare ad attività a più alto valore aggiunto. L’uomo, in questo modello produttivo pensato da SCM, mantiene un ruolo centrale perché diventa un supervisor, un regista dei processi, in linea con un’altra conseguenza della ‘mass customization’: la necessità di personale sempre più specializzato con competenze informatiche e di gestione sempre più elevate.
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AMR (Autonomous mobile robot) in azione.
Un sistema complesso ma essenziale
Pietro Ferrari – Come è organizzato questo sistema? Bruno Tommasini – Abbiamo studiato e sviluppato un modello di fabbrica intelligente di complessità mediobassa che abbiamo chiamato “Smart and Human Factory”: Smart perché riteniamo che il sistema abbia una intelligenza superiore, Human perché la presenza umana non è più quella del semplice operatore ma diventa parte integrante del processo. Il sistema, come abbiamo detto, impiega robot industriali, robot collaborativi detti cobot e navette AMR (Autonomous mobile robot) programmabili che in base al plant dell’unità produttiva possono muover-
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Robot industriali antropomorfi e cobot.
si nei percorsi più opportuni. Inoltre,il tutto è gestito e ottimizzato dal software supervisore Maestro Watch per monitorare lo stato di ciascuno dei prodotti in lavorazione dall’inizio alla fine del percorso e supportato dal sistema IoT Maestro Connect, per la raccolta e l’analisi dei dati provenienti dalle tecnologie SCM, ottenendo il pieno controllo e l’implementazione di modelli di manutenzione remota e predittiva. Robotica, software e servizi digitali sono integrati grazie a quello che noi chiamiamo ”Scm Furniture Components Mes” (manufacturing execution system): un sistema intelligente di livello superiore che organizza la produzione e il flusso dei materiali per l’85-90 per cento come se si trattasse di un processo di massa e per il 10 per cento adattandolo all’ordine. Il sistema si compone di alcune celle (flexible manufacturing cells) categorizzate a seconda delle funzioni che esplicano: il processo ha inizio dalla cella di taglio in cui la materia prima, stoccata in un magazzino automatico di pannelli a formato, è caricata nelle macchine operatrici (integrate nel magazzino) per la sezionatura di fresa e di lama. Una volta eseguito il taglio, i singoli componenti vengono trasferiti, da un robot industriale, su una navetta fino alla cella successiva. In questa fase del processo
stiamo lavorando come se ci trovassimo in una produzione di massa, perché il sistema prende tutte le commesse di una, due o più settimane (dipende da quello che vuol fare il cliente), le mette in fila e sviluppa tutti i tagli previsti per quello specifico spessore e colore. Per cui se io devo realizzare un mobile bianco oggi e un altro tra due giorni, i relativi pannelli vengono lavorati tutti oggi, perché in questo modo il foglio viene utilizzato al meglio, minimizzando i resti e gli scarti. La fase successiva comprende una cella flessibile di bordatura. I singoli componenti del mobile vengono trasferiti dalla navetta (proveniente dall’area di sezionatura) al sistema di bordatura attraverso un robot industriale. In funzione del programma che viene richiamato, il pannello effettua più o meno passaggi: se si tratta di un prodotto di basso valore aggiunto, per esempio, viene bordato solo il frontale. All’uscita lo stesso robot che ha caricato la macchina, compone le pile dei pannelli bordati che vengono trasferiti, sempre attraverso una navetta, nella cella di foratura e inserimento spine di assemblaggio. In questa fase (dopo la foratura e l’inserimento spine) i componenti, finora lavorati come se non ci fosse alcuna distinzione di commessa (mass production), vengono separati in ordini per i clienti ed allocati, con l’ausilio di un robot
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by-step in considerazione dell’evoluzione del mercato. Posso anche, se gli spazi me lo consentono ed il livello di flessibilità non è estremo, abbinare alcune delle funzioni (ad esempio sezionatura e bordatura oppure bordatura e foratura) risparmiando sul numero dei robot industriali e delle navette.
Verso il futuro
Il concetto di “Smart&Human Factory” che secondo Scm rappresenta la “ vision”della fabbrica del futuro può essere ampliato per creare un intero arredamento bagni, cucine, living, camere – all’interno della stessa unità produttiva utilizzando una serie di combinazioni fra i percorsi delle navette e le celle flessibili di lavorazione. industriale, in una sorta di piccolo magazzino composto da tanti rack separati, ciascuno dei quali dedicato alla commessa di un cliente. Quando questa si completa, anche con parti fornite in real time da terzisti (ad esempio ante) il kit viene trasferito, attraverso le navette, al montaggio. Questa funzione viene proposta da Scm attraverso un processo semi-automatico (una totale automazione avrebbe richiesto un maggior impegno in termini di investimento). La stazione è strutturata con alcuni banchi di lavoro e robot collaborativi che aiutano gli operatori nelle attività di montaggio delle basette e nella applicazione della colla sui pannelli. I componenti del mobile vengono poi inseriti manualmente nello strettoio per un montaggio preciso e una perfetta squadratura e, successivamente, il box completo viene trasferito, sempre mediante navetta, nell’area di stoccaggio del prodotto finito. Un sistema di celle, configurato come sopra, può produrre in un turno 500 pezzi a “lotto uno” con due operatori, un supervisor e 600 metri quadrati di area operativa. Parliamo di un sistema modulare e scalabile: le celle Scm di ultima generazione possono essere composte a piacimento per soddisfare le diverse lavorazioni del pannello. Posso, ad esempio, raggiungere anche una capacità produttiva più alta - fino a 800 pezzi turno - cambiando le configurazioni delle macchine e l’investimento può essere effettuato step-
Pietro Ferrari – Qual è il focus in questa configurazione “futuribile”? Bruno Tommasini – I nostri clienti più avanzati sono pronti a recepire queste soluzioni a patto che vengano implementate per gradi, consentano una veloce “messa a regime”, abbiano una bassa complessità di gestione, una veloce riconfigurabilità ed un pay back ragionevolmente connesso all’investimento: tutte condizioni che Scm ha prioritariamente posto nello sviluppo di questi progetti.
LA “SMART&HUMAN FACTORY” RAPPRESENTA LA “ VISION” DI SCM DELLA FABBRICA DEL FUTURO La forza del processo ‘made in SCM’ è quella di ottimizzare il più possibile le operazioni di taglio, bordatura e foratura dei pannelli, come se si producesse in serie, e ricomporre le commesse alla fine del processo, spostandone in questa fase la personalizzazione.
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Le strategie di un leader Parole chiare sul futuro delle tecnologie per un gruppo la cui sede italiana si distingue per una forte visione strategica. «La logica di quanto abbiamo portato avanti in questi anni - ci dice Marco Aquino - nasce da un confronto con le esigenze di alcuni grossi clienti con cui abbiamo rapporti molto intensi. Un paio di anni fa, nel momento in cui abbiamo cominciato ad avere il sentore che alcuni nostri clienti avrebbero fatto investimenti in termini di aumento di produttività e noi ci trovavamo a un livello per cui eravamo completamente saturi con le macchine di cui disponevamo, ci siamo decisi a fare qualcosa. Non solo: come tutti ben sanno questa azienda è nata e cresciuta come polo di stampa, ma con l'aumento delle impregnatrici siamo dovuti scendere sempre a compromessi nella progettualità degli impianti successivi, arrivando a un punto in cui si lavorava con fatica e con un sistema logistico poco adeguato. L'ampliamento che abbiamo portato a termine ha permesso, da un lato, di avere disponibilità di un’ulteriore macchina, dall'altro di migliorare il servizio qualitativo in questa fase di lavorazione». Franco Lozza - E per quanto riguarda la stampa, avendo costruito unità produttive in tutto il mondo, abbiamo dovuto gestire nel tempo anche un riassetto del parco macchine. Marco Aquino - Questo è un derivato dagli anni della grande crisi in cui, dal 2009 al 2012, la sovracapacità produttiva è stata formidabile. Come dice Franco, Schattdecor ha rafforzato sempre più la sua presenza nei poli produttivi locali, con la conseguenza che noi non potevamo più vendere dall'Italia in mercati presidiati nel frattempo da nostre nuove realtà. Siamo però riusciti a costruire la nostra presenza in tutto il mondo come impregnatori. Questo è quello che è accaduto qualche anno fa. Il motivo di quello che sta avvenendo oggi è invece dovuto, come detto poc'anzi, alla certezza di un aumento di domanda da parte dei nostri clienti di riferimento.
L'ampliamento è servito a rendere anche più fluido il nostro lavoro e più funzionale l'organizzazione. Avendo installato la quinta macchina, siamo pronti a seguire già adesso l'incremento della domanda da parte dei nostri clienti o ad acquisirne di nuovi. Siamo anche pronti a installare una sesta macchina, perché tutto è già predisposto per riceverla. Pietro Ferrari - Quindi, in questo modo, Rosate si presenta come un service di impregnazione per le altre aziende del gruppo? Marco Aquino - Di fatto no, diciamo che il mercato dell'attività d’impregnazione è stato alimentato principalmente da noi. È chiaro che con la scelta del 2013 di acquisire la Coveright do Brasil, oltre che le unità in Russia come Shatura e Tjiumen, tutte realtà che però si muovono in un contesto locale, la casa madre si è data come obiettivo quello di diventare un forte impregnatore a livello mondiale. In questo contesto è molto rilevante una sinergia di gruppo, un dialogo costante tra tecnici, tecnologi e commerciali delle varie aziende del gruppo, in cui si possano scambiare esperienze, prodotti e “best practice” vissute da ogni realtà. Franco Lozza - Con sbocchi interessanti in mercati che fin adesso non sono stati nostri mercati di riferimento: Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi del Nord. Tutta questa possibilità d'incrementare il mercato, ci porta a pensare che le cinque macchine operative oggi, possano non essere già più sufficienti tra tre-quattro anni.
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Robecchi, Aquino, Lozza e Ferrari durante l’incontro a Rosate.
La “quinta linea”, una interpretazione di grande flessibilità e prestazionalità di Tocchio.
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Pietro Ferrari - Stiamo parlando poi di mercati maturi che hanno una esigenza di qualità. Franco Lozza - Sì, hanno esigenze di qualità e di prodotti all’altezza delle sempre più marcate esigenze nel raggiungere un rapporto qualità-prezzo estremamente competitivo.
Il tema della logistica
Pietro Ferrari - Come gestite una logistica di grandi pesi e volumi come quella delle carte impregnate? Franco Lozza - L'estero è quasi tutto via mare. Marco Aquino - Abbiamo delle collaborazioni con dei trasportatori e spedizionieri che consolidano la merce nei container per cercare di garantirne la consegna in sicurezza e in una data certa. L'export per noi vuol dire anche Paesi non vicini; in Europa, in Grecia come in Francia, ci muoviamo su gomma.
Pietro Ferrari - Voi lavorate oggi con cinque linee di impregnazione in totale, ci racconta lei di questa quinta linea? Francesco Robecchi - Si tratta di una linea Tocchio, un fornitore che conosciamo bene e di cui abbiamo già in funzione altre due linee di impregnazione. La scelta, però, non era assolutamente scontata perché la concorrenza è sempre valida e competitiva. Si tratta di una macchina estremamente versatile in grado di realizzare una vasta gamma di prodotti, dal melaminico al finish, e con un formato di produzione che può arrivare fino a 280 centimetri. In uscita può avvolgere in bobine o impilare su bancali. Pietro Ferrari - Il criterio è quello della produttività o ci sono lotti limitati? Francesco Robecchi - La macchina, come dicevo, garantisce una grande flessibilità e il fatto che possa produrre un formato largo non pregiudica nulla. Per esempio da un punto di vista energetico il fatto di avere dei forni larghi non porta sprechi, perché questa macchina dopo un’iniziale configurazione in partenza, nel corso della produzione corregge ed ottimizza automaticamente alcuni parametri importanti considerando il formato, la velocità e la qualità della finitura che verrà realizzata. Stiamo parlando di una macchina che è all'avanguardia con grande attenzione all'innovazione.
Le soluzioni logistiche innovative introdotte in Schattdecor Rosate.
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Pannelli solari come soluzioni sostenibili.
Pietro Ferrari - Lei ha parlato anche di un concetto di sostenibilità dei processi, perché voi avete un parco oggi di cinque linee, però l’ impatto dal punto di vista dei consumi, di eventuali sprechi, di emissioni va minimizzato. Francesco Robecchi - La macchina ha due modi di essere moderna ed energeticamente sostenibile: in primo luogo, il calore viene recuperato non solo in termini di energia riutilizzata nel processo produttivo ma anche per produrre acqua calda che servirà poi allo stabilimento come riscaldamento. Questa è una tecnologia che, almeno in parte, avevamo già implementato su alcuni degli impianti esistenti, ma c'è di più: partendo dall’analisi di alcuni parametri come umidità e temperatura questa macchina può autoregolarsi nella gestione delle arie nell’ottica di riscaldare esclusivamente l'aria che serve, consumando gas solamente per quella determinata quantità in produzione, per quella data fase di lavorazione, senza eccedere scaldando aria che poi di fatto non serve. Questo è qualcosa di avanguardistico ed è uno dei valori aggiunti di questa macchina. Marco Aquino - Questa quinta macchina non è una macchina di produttività estrema, la sesta macchina che è già stata disegnata è una macchina con meno sofisticazioni ma che ha la composizione in termini di forni di asciugatura e altri componenti che la renderà la macchina più performante a livello produttivo. Nel caso di questa quinta macchina, oggi in funzione, abbiamo invece privilegiato degli accorgimenti che ci permettono di realizzare un prodotto di maggior qua-
lità per determinate carte ma siamo pronti ad affiancare una soluzione di grandissima produttività con la prossima linea. Pietro Ferrari - L'interfaccia operatore è sempre più amichevole pur nella complessità operativa? Francesco Robecchi - L'interfaccia operatore è in linea con le più avanzate soluzioni operative, ovviamente ci sono delle funzioni che richiedono l'attenzione dell'operatore. Quello che va detto è che, per la prima volta, la macchina è stata pensata e realizzata nella logica di Impresa 4.0, ovvero in un contesto d’interconnessione con altri impianti, per esempio con la macchina di miscelazione della materia prima: cosa che ci soddisfa molto. Marco Aquino - Ancora più importante il fatto che l'interconnessione tra le macchine non si ferma lì ma entra nel nostro sistema informativo. Questo è stato il risultato del nostro impegno. È importante sottolineare che Industria 4.0 è stato un formidabile apporto per l'industria, un'idea che deve continuare a essere portata avanti. Per noi è stato uno stimolo importante e chiaramente uno stimolo per l'azienda, specialmente in un contesto generale in cui il valore aggiunto si è chiaramente eroso, proprio perché il mercato si è contratto. Poter investire sapendo che qualche milione di euro ci ritornerà indietro in cinque anni rappresenta un aiuto concreto. Pietro Ferrari - Qual è stato l'investimento relativo al capannone che ospita e ospiterà le nuove linee? Marco Aquino - Il concetto di questo ampliamento, come ho detto all'inizio, coinvolge anche la logistica del prodotto finito, perché, oltre allo spazio per le due linee, è stata completamente ridisegnata, razionalizzandola, tutta la zona di magazzino e di carico del prodotto finito. In questa fase è stato implementato il fotovoltaico sul tetto del nuovo capannone, generando energia in coerenza con l'impegno sul fronte delle tematiche energetiche pianificato e in corso nel 2019.
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SWISS KRONO GROUP una favola contemporanea! Dopo due anni di successi, SWISS KRONO è di nuovo presente al Fuorisalone, e lo fa partecipando insieme all’intero gruppo, SWISS KRONO GROUP. Una presenza importante coordinata dalla Direttrice Vendite Italia, dottoressa Michela Muntean, che mette in campo tutta la sua esperienza nel creare un evento unico. La multinazionale svizzera si iscrive stabilmente nell’olimpo delle aziende di riferimento per il design. Michela Muntean - Per il Fuorisalone del 2017, abbiamo invaso la città con i nostri SWISS REX, dinosauri fatti in pannelli di SWISSCDF. È stato per noi molto divertente e siamo stati soddisfatti del consenso ottenuto. Già da quella edizione abbiamo puntato sulla partecipazione. Ci affacciavamo per la prima volta sul mercato italiano e con un evento non prettamente commerciale. È stata una sorta di “battesimo”. Ci abbiamo preso gusto e l’anno dopo abbiamo partecipato con una installazione più iconica. Intendevamo confermare la nostra presenza in termini di continuità: ci siamo per restare. Di qui, l’idea di “spostare” una montagna, il Cervino di SWISS KRONO, in piazza XXV Aprile, nel cuore di Brera. Quest’anno, uno scatto ulteriore sta nel fatto che l’intero gruppo è presente. Per quanto mi riguarda, è particolarmente importante perché, in qualche modo, sottolinea un percorso nel quale ho creduto fortemente e definisce una volta di più il nostro impegno sul mercato italiano. Per il 2019, abbiamo pensato di parlare di un aspetto che sta molto a cuore all’ azienda, attraverso suggestioni da una fiaba molto popolare, come quella di Pinocchio. Raccontiamo di come abbiamo sviluppato metodi
di produzione sempre più etici ed ecosostenibili, aspetti da sempre centrali per il gruppo, cercando di sensibilizzare le coscienze dei visitatori sul tema. Da sempre il tema della sostenibilità è stato centrale per l’azienda. Specialmente negli ultimi anni, il gruppo ha ulteriormente cambiato marcia in questo senso. Il claim BE Sustainable promette bene. Cosa presenterete? Michela Muntean - Abbiamo pensato al nostro pro-
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! SWISS KRONO GROUP, A CONTEMPORARY FAIRY TALE! After two successful years, SWISS KRONO is once again at the Fuorisalone, and will participate with the whole group, SWISS KRONO GROUP. A very important presence, coordinated by Italy Sales Director Michela Muntean, who placed all her experience in the creation of this unique event. The Swiss multinational company enters the who's who of international design players. Michela Muntean - For the 2017 Fuorisalone, we invaded the city with our SWISS REX, dinosaurs entirely constructed with SWISSCDF panels. It was a great deal of fun and we are very satisfied of the success we have had. In that edition we were already focussing on engagement. We were encountering, for the first time, the Italian marketplace and we did so with a not traditionally commercial event. In a way, this was a "christening�. We enjoyed it and the following year we participated with an even more iconic installation. We wanted to confirm our presence in the long run: we're here to stay. From this feeling came the idea of "moving" a mountain, the SWISS KRONO Matterhorn, into Piazza Venticinque Aprile, in the heart of Brera. This year, a further challenge is in the presence of the whole group.
As far as I'm concerned, this is particularly important since, in a way, it underscores the strategy in which I firmly believed, and it defines, once more, our commitment to the Italian marketplace. For 2019 we thought of creating a conversation on a subject which our company is very keen on, by way of a popular fairy tale, Pinocchio. We talk about how we have developed ever more ethical and sustainable production methods, aspects that
have always been at the core of the group, trying to raise awareness among visitors' awareness on the topic. The topic of sustainability has always been central to our company. Especially in the last few years, the group has geared up in this direction. Il claim BE Sustainable promette bene. What will you be presenting? Michela Muntean - We have tought of our product, it's conception and the production
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GRANDANGOLO COMPONENTI SWISS KRONO www.swisskrono.ch
cycle, that must all be sustainable, including the final result. And Pinocchio came to mind, one of the most beloved Italian icons. With the BE Sustainable project, we relive with our guests the experiential path that shape the puppet's wood into the live child of Collodi's tale. SWISS KRONO GROUP wants to tell its public, through this metaphor, the various steps that, in time, brought the company to be constantly more socially aware and sustainable. As Pinocchio, even we have made good use of our experience, to find our place in a world in which we live and operate. The project has been entrusted to the Caberlon Caroppi studio in Milan, and is presented as a widespread exhibition that will touch the three iconic areas of the Fuorisalone. In Brera, in Corso Garibaldi, we'll find an installation that represents the synthesis of Pinocchio's journey from a simple wooden block to a child. The structure/sculpture hase been entirely constructed with SWISSCDF, the Swiss laminated panel, ideal for design applications. dotto, alla sua genesi e al ciclo produttivo, che devono essere sostenibili, fino a includere il risultato finale. E ci è venuto in mente Pinocchio, una delle icone italiane più amate nel mondo. Con il progetto BE Sustainable, riviviamo insieme ai visitatori i passaggi esperienziali che plasmano il legno del burattino collodiano in bambino in carne e ossa. SWISS KRONO GROUP vuole raccontare, attraverso questa metafora, i vari passaggi che hanno portato l’azienda a diventare nel tempo sempre più socialmente consapevole ed ecosostenibile. Come Pinocchio, anche noi abbiamo fatto tesoro delle nostre esperienze, per trovare il nostro posto nel mondo in cui viviamo e operiamo. Il progetto è stato affidato allo studio Caberlon Caroppi di Milano e si propone come una esposizione diffusa che toccherà i tre luoghi simbolo del Fuorisalone. A Brera, in Corso Garibaldi, troveremo un’installazione che rappresenta la sintesi del percorso di Pinocchio da semplice ceppo di legno a bambino. La struttura/scultura è stata completamente realizzata in SWISSCDF, il nobilitato elvetico simbolo per le applicazioni di design. La struttura poggerà su una pedana realizzata con un prodotto estrema-
The structure will rest on a pedestal that has been created with an extremely innovative product, the water-resistant flooring (Swiss Aquastop and Kronotex Aqua Robusto). A seriees of decors and finishings, including CamuStyleTX winner of the 2019 German Design Award, will embellish the outlines of the renowned puppet. The second stage of the installation will be at the Galleria San Fedele in Milan's centre, where Swiss Design Hub organises a collective exhibition with several Swiss companies endorsed by the Swiss Consulate. The theme is wood and its application in furnishing, and SWISS KRONO GROUP assumes a guiding role towards companies debuting, or at their early steps, in the Italian marketplace. The third stage, a particularly suggestive one, will be in the beating heart of the Lambrate Design District, at the Spazio Donno in via Conte Rosso, which will become the Milanese Headquartes of SWISS KRONO GROUP during the Fuorisalone week, a crossroads for meetings and events.
mente innovativo, il pavimento water resistant (Swiss Aquastop e Kronotex Aqua Robusto). Una serie di decorativi e finiture, tra cui CamuStyleTX vincitore del German Design Award 2019, impreziosiranno le sagome del famoso burattino.
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This location will feature our product exhibition, including One World Collection and OSB alongside the water-resistant flooring and SWISSCDF. Lambrate will host the main installation: the whale's belly! Attendees will be "swallowed" whole into a structure entirely constructed with SWISSCDF. We also had fun by setting up an interactive area, where we'lle be able to touch all the products presented in this occasion, and also have a photo taken with Pinocchio, shared under his #nolies hashtag. The walls of this area will be lined with the innovative SWISSCLIC PANEL-A soundproofing panel, an extremely well performing product that we created for walls and ceilings.
Michela Muntean - SKG is a leader in sustainability, both in the production process and in the selection of raw materials. Wood at its best is the group's motto. This event marks the definitive peak of a noble project that concretely represents our commitment. We produce fully sustainable panels, we respect the environment and people through a policy of commitment, innovation and constant research. Spreading this message in an international context as that of the Fuorisalone is important for us, this is why we invite our public to BE Sustainable and join our Pinocchio in a path of self-improvement for the environment and for ourselves.
Let me just add that we are particularly happy and proud that our project has obtained the patronage of the City of Milan and of the Fondazione Carlo Collodi. Respect fo the environment, care for mankind and constant innovation are hot-topics for all businesses, what sets SWISS KRONO GROUP apart? La seconda tappa dell’installazione sarà la galleria San Fedele in pieno centro a Milano, dove Swiss Desing Hub organizza una collettiva con diverse aziende svizzere patrocinate dal Consolato Svizzero. Il tema è il legno e la sua applicazione nell’arredo, e SWISS KRONO GROUP assume in questo contesto un ruolo da mecenate accompagnando aziende esordienti o semi-esordienti nel mercato italiano.
Le pareti di questo spazio saranno rivestite dall’innovativo pannello fonoassorbente SWISSCLIC PANEL-A, un prodotto estremamente performante che proponiamo per pareti e soffitti.
Mi lasci solo aggiungere che siamo particolarmente felici e orgogliosi di avere ottenuto il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Carlo Collodi per il nostro proLa terza tappa, particolarmente suggesti- getto. va, sarà allestita nel cuore pulsante del Lambrate Design District, presso lo Spazio Rispetto per l’ambiente, attenzione all’uomo e innovazioDonno in via Conte Rosso, che sarà la ne costante sono temi caldi per tutte le aziende, cosa dif“base milanese” di SWISS KRONO GROUP ferenzia SWISS KRONO GROUP? per la settimana del Fuorisalone, crocevia Michela Muntean - SKG è leader nella sostenibilità sia nel di incontri e eventi. processo di lavorazione che nell’utilizzo di materie prime Qui sarà collocata la nostra esposizione di scelte. Il legno al suo meglio è il motto del gruppo. prodotti tra cui One World Collection e Questo evento per noi sancisce la consacrazione di un OSB Sensitiv, oltre ovviamente il pavimen- progetto nobile che concretamente rappresenta il to water resistant e SWISSCDF. nostro impegno. Produciamo pannelli 100% ecosostenibili, rispettiamo l’ambiente e le persone attraverso una poliLambrate ospita l’installazione principe: il tica fatta di impegno, innovazione e costante aggiornaventre della balena. I visitatori saranno “inghiottiti” da mento. una struttura completamente realizzata in SWISSCDF. Diffondere questo messaggio in un contesto internazioPoi ci siamo divertiti ad allestire anche uno spazio interat- nale come il fuorisalone è importante per noi, per questo tivo, dove si potranno toccare con mano le novità pre- invitiamo il nostro pubblico a essere BE SUSTAINABLE e sentate in questo appuntamento, ma soprattutto scatta- unirsi al nostro Pinocchio in un percorso migliorativo per re foto con Pinocchio, condividendo l’hashtag #nolies. l’ambiente e per noi stessi.
dal 1959
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! Franco Riccardi
GRANDANGOLO COMPONENTI OSTERMANN www.ostermann.eu
Mettete i vostri mobili in primo piano con il nuovo bordo ABS extralucido con effetto cromato.
Finitura a specchio dall'effetto cromato
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Soprattutto sulle ante, ma anche su mensole o piccoli mobili, con il nuovo bordo si possono creare appositamente risalti molto particolari. Se utilizzato in ambito fieristico o per l'arredo di negozi, la sua straordinaria lucentezza attira l'attenzione di visitatori e acquirenti. Il materiale di cui è fatto è ABS con foglia di vero alluminio, il che consente una semplicissima lavorazione tramite macchina bordatrice. Il bordo viene fornito nelle larghezze standard di 23,33,43 e 100 mm e negli spessori di 1 e 2 mm. Per la protezione durante il trasporto e la lavorazione, il bordo viene fornito con una pellicola protettiva aggiuntiva.
Assolutamente perfetto per pannelli in tinte unite
Il nuovo bordo è la soluzione perfetta per creare un risalto sulle superfici più disparate. Ostermann lo consiglia in particolare in abbinamento a pannelli in tinte unite chiare. • Gli artigiani che volessero convincersi personalmente della straordinaria brillantezza del nuovo bordo, possono fare richiesta a Ostermann per riceverne subito il campione.
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idml’industria del mobile 43 articoli a magazzino, Ostermann fornisce bordi in ABS, melamina, acrilico, alluminio e vero legno in ogni lunghezza a partire da 1 metro e in ogni larghezza fino a 100 mm. Il più ampio assortimento di bordi in Europa comprende più di 12.000 bordi in abbinamento a pannelli di oltre 70 fornitori. Sempre a portata di mano: bordi adatti all’arredamento in voga!
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ISSN 0019 -753 X
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agosto_august 2018_anno 60_english
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L’INDUSTRIA DEL MOBILE
ISSN 0019 -753 X
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maggio_may 2018_anno 60_english
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L’INDUSTRIA DEL MOBILE
Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media
L’INDUSTRIA DEL MOBILE
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Venite a scoprire questa e altre novità dello specialista dei bordi Ostermann presso lo stand A12, padiglione 3!
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L’INDUSTRIA DEL MOBILE
ISSN 0019 -753 X
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febbraio_february 2019_anno 61_english
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L’INDUSTRIA DEL MOBILE
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IDM-L'Industria del Mobile al suo 61° anno, rivista che si rivolge al mobiliere e all'arredatore industriale e artigiano. Il suo obiettivo e quello di diffondere l’informazione e l’aggiornamento tecnologico in un settore che in Italia mantiene le sue caratteristiche di leader mondiale in termini di design di progetto e tecnologia. I settori tecnologici trattati sono le macchine e gli utensili, le linee per la produzione, la finitura, l’assemblaggio, l’imballo. Le merceologie di componentistica trattate saranno legno e materie prime a base legno, materiali compositi, ferramenta e guarnizioni, colle e vernici. Un'attenzione particolare e riservata al design nel suo rapporto con le tecnologie produttive e i materiali innovativi. Inoltre, la rivista è sfogliabile gratuitamente su tre portali: www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com https://issuu.com/web-and-magazine Siamo presenti anche sulle pagine della casa editrice di Facebook e Instagram. I video sono caricati sul nostro canale YuoTube e nel nostro sito. Ogni uscita è anche promossa con l’invio di Newsletter periodiche che incrementano costantemente i dati di diffusione della rivista. ! MODALITÀ DI PAGAMENTO ABBONAMENTO tramite bonifico bancario con tutti i vostri dati e causale utilizzando il seguente IBAN: CREDITO VALTELLINESE: IT24T0521601633000000005133, BIC/SWIFT BPCVIT2S
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IDM-L'Industria del Mobile, celebrating 61 years, is a magazine addressed to furniture manufacturers and interior decorators in the industrial and handi- craft domain. The magazine’s mission is to support information and technological update in an industry that is maintaining its global leadership role in terms of design and technology. The technology domains illustrated in the magazine inclu- de machines and tools, production, finishing, assembling and packaging lines. The featured categories of components are wood and wood-based raw materials, composite materials, hardware and seals, glues and paints. Particular attention is dedicated to design related to manufacturing technology and innovative materials. The magazines are browsable for free on three websites, www.webandmagazine.media, www.webandmagazine.com and https://issuu.com/web-and-magazine We are on Facebook, Instagram and YouTube. Besides each issue is promoted through periodical newsletters which increases the global diffusion.
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NWM/NWMD è il sistema singolo o doppio, ideale per il rivestimento di pannelli in legno, MDF o truciolare fino a 2200mm di larghezza. Offre tutti i vantaggi dell’applicazione mediante slot nozzle ottimizzando le performances dell’incollaggio con adesivi hot melt e HMPUR:
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dal 1959
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SCENARI BAUHAUS - VITRA DESIGN MUSEUM - ANTON LORENZ www.design-museum.de ! Pietro Ferrari
Un centenario di peso, quello del Bauhaus, celebrato da Vitra Design Museum con un omaggio ad Anton Lorenz.
Il percorso di Anton Lorenz dall'avanguardia all'industria
Il caffé Samt und Seide del 1927.
Anton Lorenz.
Il Vitra Design Museum celebra il centesimo anniversario della Bauhaus con una mostra sull'imprenditore e designer Anton Lorenz al Vitra Schaudepot. Come figura chiave nello sviluppo dei moderni mobili in tubolare moderno, l'importanza di Lorenz non risiede solo nel design dei suoi mobili ma anche nelle sue invenzioni bre-
vettate e nelle sue iniziative imprenditoriali di successo. La manifestazione comprende mobili creati da designer leggendari come Marcel Breuer, Mart Stam e Ludwig Mies van der Rohe, oltre a oggetti e documenti provenienti dalla residenza di Anton Lorenz. A differenza di quasi nessun altro materiale, il tubolare d'acciaio racchiude in sè gli ideali di avanguardia della Bauhaus come la ricerca della macchina estetica e soluzioni strutturali radicali che culminano nella famosa sedia cantilever. Nel 1925, Marcel Breur divenne il primo designer a costruire mobili di acciaio tubolare, un passo che avrebbe rivoluzionato il mondo moderno. Nei tardi anni Venti era sorta un'industria che offriva alla portata di tutti i moderni mobili tubolari in un mercato in rapida crescita. Tra i primi a riconoscere la potenzialità di questo nuovo
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ANTON LORENZ FROM AVANT-GARDE TO INDUSTRY
La sedia KS41.
Lo sgabello Bauhaus.
22.02. – 19.05.2019, Vitra Schaudepot The Vitra Design Museum marks the 100th anniversary of the Bauhaus with an exhibition on the entrepreneur and designer Anton Lorenz at the Vitra Schaudepot. As a key figure in the rise of modern tubular steel furniture, Lorenz’s importance stems not only from his furniture designs, but also from his patented inventions and successful entrepreneurial ventures. The show encompasses furniture by such legendary designers as Marcel Breuer, Mart Stam and Ludwig Mies van der Rohe, in addition to objects and documents from the estate of Anton Lorenz. Like virtually no other material, tubular steel embodied avant-garde ideals of the Bauhaus such as the quest for a tipo di mobile, Anton Lorenz giocò un ruolo chiave in questi sviluppi e lavorò per molte importanti aziende produttrici, compreso Standard Moebel, Desta e Thonet. Lorenz si dimostrò anche abile nel fornirsi di brevetti e nel trovare occasioni di affari così da guadagnarsi presto il ruolo di eminenza grigia nel settore contribuendo inoltre al successo del mercato con una rete globale di imprese e contatti. Oltre a queste attività di designer e di manager, Lorenz aveva già iniziato a sondare gli aspetti economici delle sedute reclinabili nei tardi anni Venti. Nel 1939 emigrò negli Stati Uniti e creò una nuova tipologia di mobile che si dimostrò altrettanto di successo, la sedia reclinabile regolabile che tutt'ora occupa un posto centrale negli ambienti delle case americane. Negli Stati Uniti Lorenz collaborò con molte aziende e approfittò dell'interesse
dal 1959
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SCENARI BAUHAUS - VITRA DESIGN MUSEUM - ANTON LORENZ www.design-museum.de
Brochure dei mobili Desta 1931.
Le linee industriali di un trolley del 1930/31.
crescente della presenza della televisione e degli ideali del "lazy living". La "BarcaLounge" di Lorenz (1940) rappresentò un esempio seminale del genere, diventando uno dei prodotti di maggior successo nella storia del design del mobile americano. Gli archivi di Anton Lorenz entrarono nel Vitra Design Museum nel 1989: per la prima volta in questi mesi il museo presenta importanti documenti da questa collezione nella mostra: "Anton Lorenz dall'avanguardia all'industria".
Linea di montaggio di Barcaloafer nel 1946.
Una coppia felice, in piedi Anton Lorenz.
I piaceri della televisione negli anni Cinquanta. Meccanismi per la regolazione del comfort domestico. Un ambiente dominato dal tubolare metallico.
‘machine aesthetic’ and radically new structural solutions, which culminated in the famous cantilever chair. In 1925, Marcel Breuer became the first designer to construct furniture out of tubular steel – a step that would revolutionise modern living. By the late 1920s, a new industry had emerged that made the new tubular steel furniture accessible to an ever-growing consumer market. As one of the first to recognise the potential of this new type of furniture, Anton Lorenz played a key role in these developments and worked for several prominent manufacturers, including Standard Möbel, Desta and Thonet. Lorenz also proved so skilful in procuring patents and founding businesses that he soon gained a reputation as the »éminence grise« of tubular steel furniture, contributing to the success of this new genre with a global network of enterprises and contacts. In addition to his activities as a designer and business manager, Lorenz had already begun to explore ergonomic aspects of seating and reclining furniture in the late 1920s. In 1939, he emigrated to the United States and established a new furniture typology that proved equally successful: the adjustable recliner, which still occupies a central place in many of today’s living rooms. In the USA, Lorenz again collaborated with many companies and profited from the increasing interest in comfortable, informal furnishings that reflected the growing presence of television and the ideals of ‘lazy living’. Lorenz’s own ‘BarcaLounger’ (1940) was a seminal example of this genre, becoming one of the most successful products in the history of American furniture design. The archival estate of Anton Lorenz entered the holdings of the Vitra Design Museum in 1989. Now for the first time, the Vitra Design Museum is presenting important documents from this collection in the exhibition ‘Anton Lorenz: From AvantGarde to Industry’. Complemented by furniture designs from numerous protagonists of the Bauhaus era as well as pieces by Lorenz himself, this show in the Vitra Schaudepot offers a fascinating look behind the scenes of avant-garde design. It becomes clear that the breakthrough of modern furniture did not solely result from ingenious designs. Equally important were companies, legal cases, patents, manufacturing methods – and innovators like Anton Lorenz, who merged all of these aspects to bring the ideas of the avant-garde to as many people as possible. Un'essenzialità totale.
dal 1959
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BRANDING STRATEGY
PATRIZIA ESPOSITO www.gruppoventidue.com
! Sonia Maritan
Patrizia Esposito lancia il progetto “Azienda AD VALORAE”, un'azienda caratterizzata dal desiderio di creare un differente modo di fare impresa, dove il profitto è conseguito attraverso la qualità delle relazioni.
Azienda AD VALORAE
giungere l'obiettivo dell'azienda o dell'ente per cui si lavora, possano contare al proprio interno sulla presenza di professionisti del benessere. Sarebbe un errore considerare questa attività aggiuntiva come inutile dal punto di vista produttivo o, ancora peggio, come un costo che provoca la perdita di competitività sul mercato». Patrizia Esposito crede che inserire un CEB direzione comportamentale debba far parte integrante della nuova visione aziendale verso la migliore gestione della vita competitiva ed economica nel nostro mercato, per guidare le persone senza imporre il cambiamento, inteso spesso come forma di aggressione. Il mercato si dice sia cambiato, ma dobbiamo considerare che il mercato è composto dalle persone, quindi la base su cui dobbiamo cominciare a riflettere in azienda è conoscere cosa e come sia cambiato il mercato/persona e quindi tutte le attività dovrebbero, secondo Patrizia Esposito, convergere su questo punto, e da ciò creare una nuova composizione-azienda più in linea con l'evoluzione della persona. Approfondiamo questa interessante visione con lei, attraverso alcune domande, ascoltando direttamente Patrizia Esposito ci parla di un nuovo ruolo indispensabi- le sue parole. le per l'evoluzione aziendale: la Direzione Comportamentale. A settembre aveva scritto un artico- Le chiediamo innanzitutto di esporci la sua idea. lo in merito alla necessità di inserire una nuova figura «L'azienda è come una famiglia allargata, dove tutti i all'interno dell'azienda in grado di sviluppare e gestire le partecipanti rispettano e svolgono le attività per crescerelazioni basandosi sulla conoscenza comportamentale re, migliorare e vivere con dignità. In poche parole l'adelle persone, all'interno e all’esterno della stessa. zienda è rappresentata principalmente da un gruppo di Oggi ha avuto la conferma che questa sua idea può persone, certamente con ruoli diversi in relazione alle essere la spinta innovativa all'evoluzione aziendale, leg- proprie capacità. Per questa correlazione credo che l'agendo una citazione dal libro di Vittorino Andreoli zienda debba seguire le modificazioni del mercato con “Essere e Destino”, in cui parla di nuovi professionisti innovazioni tecnologiche e finanziarie, ma debba essenecessari per un sano equilibrio di relazioni, (nel caso re comunque la prima a rafforzare la sua natura umana. specifico di tipo aziendale): «...non basta constatare Solo così sarà in grado di guidare il cambiamento sociacome i luoghi di lavoro si riducano spesso all'organizza- le ed economico auspicato. Il valore economico ha un zione delle fasi di produzione o di vendita, bisogna fare legame profondo con il valore potenziale umano. È in modo che, seppure certamente frequentati per rag- questa l'azienda ad alto potenziale umano».
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Perché viene definita come utopia reale? «La mia idea si basa sul “RIVEDERE IL PROGETTO AZIENDA: UN'UTOPIA CONDIVISA”. Un'utopia è un'aspirazione ideale con una grande funzione ispiratrice: da qui ho preso spunto per pensare a una nuova struttura azienda che abbia una visione quasi utopistica (lo sono un po' tutte le novità), un'organizzazione che sia in grado di formarsi sul modello attuale del mercato, per riconquistare quello che è il suo ruolo trainante nella società. Nel sistema impresa, l’elemento umano è il soggetto “a più alto potenziale di rischio”, da questa considerazione nasce la consapevolezza di rimodulare la struttura azienda in funzione di quel soggetto, qualsiasi sia il suo ruolo, introducendo il Ceb. Ecco come: c'è il LEADER affiancato da un CEO e da un CEB (B= behavioral= comportamentale)». Possiamo affermare che questa visione renda centrale un valore: la dignità! «Certamente, perché con il termine “dignità” ci si riferisce al valore intrinseco dell'esistenza umana. I valori immateriali se ben guidati in un nuovo orientamento dell'azienda, possono garantire i risultati economici perseguiti: per questo è importante affiancare alla conoscenza tecnologica e finanziaria, quella psicologica e comportamentale delle persone. L'imprenditore potrà migliorare l'impresa imparando a guidare i reali capitali dell'azienda: i clienti e i dipendenti. La ricerca della qualità è nel saper creare un equilibrio fra le diverse forze immateriali delle persone e gli obiettivi aziendali».
Sono dunque tre gli elementi distintivi, analizziamoli uno a uno. «Posto che i tre Complici Responsabili che coprono i tre aspetti strategici della nuova azienda siano la visione il leader, la conduzione il CEO e il comportamento il CEB, a quest’ultimo spetterà il forte ruolo strategico della comunicazione diffusa e condivisa con i capitali reali per produrre risorse. Il Leader dovrà essere affiancato da un CEO e da un CEB per creare l’esclusività del posizionamento. La sostenibilità e l'efficacia del modello imprenditoriale sono nel focus persona attraverso la strategia di comunicazione, non solo intesa come elemento in superCome potremmo rappresentare il modello d’impresa AD ficie, ma una componente essenziale allo sviluppo del VALORAE? posizionamento nel mercato. La comunicazione è il col«Si tratta di un Modello Imprenditoriale con tre Complici lante che unisce i capitali e produce le risorse necessarie Responsabili che immaginano, gestiscono, e conducono per crescere». i tre aspetti strategici della nuova azienda: la visione il leader, la organizzazione il CEO e il comportamento il Immaginando di ricoprire il ruolo di titolare di un’azienda CEB. sarei perplessa sull’approccio da adottare, con me stesInsieme progettano e realizzano la Strategia di sa e con gli altri! Comunicazione (questa include i piani del come, del «Certo all'inizio sarà un percorso impegnativo e molti vi dove, del cosa e del perché) che viene condivisa dal segneranno – voi timonieri di aziende –come “pazzi”, perCAPITALE UMANO (la potenzialità dell'azienda) e succes- ché l'abitudine tende a mantenere le sue regole e a giusivamente distribuita fra le diverse RISORSE Aziendali. stificare – con la frase “perché cambiare, abbiamo semSono due i Capitali Aziendali: il Capitale Dipendenti e il pre fatto così” – le sue obiezioni facendo appello alla Capitale Clienti, i quali realizzano la Risorsa Produttiva e paura. Quando il polverone si placherà, è probabile che la Risorsa Economica/Finanziaria. Così il beneficio econo- a imporsi sarà una azienda nuova, estranea al sistema mico aziendale si realizza tramite l'utilizzo di altre vie, oggi aziendale attuale. di poca rilevanza nella gestione aziendale, ormai obsole- Aprite la mente e pensate in maniera creativa: vedrete ta». come il beneficio economico aziendale si realizzi tramite
dal 1959
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BRANDING STRATEGY
PATRIZIA ESPOSITO www.gruppoventidue.com
IDENTIKIT PATRIZIA ESPOSITO
l'utilizzo consapevole di Capitali Umani e non solo di risorse tecnologiche/gestionali». Potremmo sintetizzare con due parole chiave questa esposizione: comunicazione e valori. «L’attività di comunicazione è coerente con i valori fondamentali che caratterizzano l'idea d’impresa. La parola che fluisce senza intoppi crea l'armonia nei rapporti di lavoro: imparare a comunicare evita il burn out aziendale. “La sindrome del burnout è una tipologia specifica di disagio psicofisico connesso al lavoro che interessa, in varia misura, diversi operatori e professionisti che sono impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali”. La strategia di comunicazione: il lavoro è inteso come espressione del valore umano, dove il profitto diviene un mezzo per conseguire un benessere comune, perché l'azienda esiste solo se c'è un mercato che acquista. Tutti questi aspetti diventano elementi di distinzione e di scelta da parte del cliente. In fondo la dicotomia fra azienda e persone (dipendenti e clienti) oppure fra etica e business sono l'espressione di una obsoleta mentalità. Crescita attenta e profittabilità corretta, non saranno domani, ma sono già l'oggi».
Maturità artistica conseguita con grande soddisfazione e con il massimo dei voti, studia presso la ESE –European School of Economics. Successivamente ottiene il Ph.D. Psychology e si specializza nell'area della comunicazione strategica e della formazione. Ha collaborato con importanti realtà aziendali nel settore del serramento e dell’edilizia proponendo nuovi metodi di comunicazione focalizzati nel migliorare la conoscenza del mercato. Ha scritto l'e-book “COMUNICAZIONE+ASCOLTO Benessere Integrato per le Aziende Innovative” in collaborazione con 4 aziende clienti che hanno portato la loro testimonianza del lavoro svolto nella comunicazione d'immagine e di personal coaching. Scrive per la rivista Showroom Edilizia e Serramenti nella rubrica psicologia Attività svolte con il proprio studio Gruppo Ventidue Srl di cui è socia fondatrice: • STRATEGIA COMPORTAMENTALE: conoscere le persone e se stessi per creare le strategie aziendali; • STRATEGIA DI BRANDING: dare valore e riconoscibilità al marchio; • STRATEGIA DI COMUNICAZIONE: comunicare con chiarezza al mercato i vantaggi che offre il prodotto e l'azienda; • STRATEGIA DI COACHING: i nuovi processi soft per lo scenario economico e per conoscere gli aspetti irrazionali del business.
REVIEW THE COMPANY PROJECT… ‘My idea is based on’ REVIEW THE COMPANY PROJECT: A SHARED UTOPY,says Patrizia Esposito - A utopia is an ideal aspiration with a great inspiring function: from here I took inspiration to think of a new company structure that has an almost utopian vision (I am a bit 'all the news), an organization that is able to build on the current model of the market, to regain what is its driving role in society.
In the enterprise system, the human element is the subject ‘with the highest risk potential’, from this consideration arises the awareness of reshaping the company structure according to that subject, whatever its role, by introducing the Ceb. Here's how: there is LEADER supported by a CEO and a CEB (B = behavioral = behavioral).
LIVING
EVOLUTION
PACKAG
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VOLUTION
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! Beatrice Guidi
Ligna 2019 mette in scena il futuro dell’industria della lavorazione del legno.
Appuntamento a Hannover
Cinque giorni di fiera in cui oltre 1.500 espositori metteranno in scena il futuro dell’industria della lavorazione del legno. Sia che si tratti di digitalizzazione, di automazione, di piattaforme IoT o di sistemi collaborativi, è infatti a Ligna che le innovazioni per il settore fanno il loro debutto. Dal 27 al 31 maggio 2019, utensili, macchine e impianti per la lavorazione e per il trattamento del legno occuperanno una superficie espositiva netta di 130.000 m2. «Espositori provenienti da più di 50 Paesi presenteranno soluzioni tecnologiche, applicazioni e idee per l’intero cluster del settore forestale e del legno. La presenza di produttori leader fa di Hannover l’hotspot globale per il settore. Il profilo internazionale della fiera cresce senza soluzione di continuità», ha dichiarato Christian Pfeiffer, Global Director Ligna&Woodworking Events, in occasione della Conferenza Stampa che si è tenuta a Milano il 14 febbraio 2019. «Anche nel 2019 Ligna è l’appuntamento con l’innovazione per il settore, perché numerosi espositori allineano i loro cicli di sviluppo alla periodicità della manifestazione. E quindi in fiera i visitatori possono rendersi conto dal vivo del vertiginoso sviluppo della produzione integrata
e dei vantaggi che ne derivano», ha aggiunto Pfeiffer. Sono attese novità in tutti gli ambiti: dalla tecnica forestale alla produzione di mobili, alla costruzione di finestre, alla tecnica degli utensili, alla finitura delle superfici. E ovunque si potranno vedere dimostrazioni dal vivo di impianti, piattaforme IoT come colonne portanti di Industria 4.0, progetti di ricerca e momenti di networ-
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MORE THAN 1,500 EXHIBITORS AND AN EXCITING SUPPORTING PROGRAM king. Christian Pfeiffer ha detto ancora: «Una delle maggiori sfide del presente è la forte spinta all’individualizzazione, che sta mettendo sempre più in secondo piano la produzione di serie e i prodotti di massa, ma che allo stesso tempo richiede brevi tempi di consegna ed elevata affidabilità ed efficienza. Con le loro proposte gli espositori di Ligna rispondono a queste e a molte altre sfide». Al centro dell’attenzione di Ligna ci saranno tre temi: “Integrated Woodworking – Customized Solutions”, “Smart Surface Technology” e – nella cornice del Wood Industry Summit – “Access to Resources and Technology”.
“Integrated Woodworking – Customized Solutions”
Uno dei temi che vedono oggi maggiormente impegnato il settore è l’incremento dell’efficienza degli impianti di produzione attraverso le varie applicazioni possibili di IoT, ad esempio il Condition Monitoring o la Predictive Maintenance. In questi scenari l’essere umano è supportato da sistemi ciberfisici quali robot collaborativi e sistemi di trasporto a guida autonoma e da assistenti di fabbrica intelligenti. Il futuro prevede l’impiego di un sistema ibrido uomo-macchina nel quale il prodotto sarà inscindibilmente connesso a organizzazione e servizi. «I visitatori di Ligna potranno fare esperienza diretta di quello che il futuro ha in serbo per noi», ha spiegato Pfeiffer.
Smart Surface Technology
L’ambito tematico “Smart Surface Technology” proporrà innovative tecnologie per la realizzazione di superfici tattili, opache o riflettenti, in linea con le ultimissime tendenze, e inoltre stampa digitale, stampa in rilievo di decori, sistemi di controllo, sistemi di verniciatura a spruzzo dell’ultima generazione, esempi di utilizzo di robot. Anche qui digitalizzazione e automazione hanno un ruolo decisivo e viene assegnata la massima priorità a flessibilità ed economicità. Tecnologie e applicazioni, innovazioni e soluzioni per la
A must for trade journalists: the Ligna fair brings together all the key wood and forestry industry enterprises and associations. This is your one-stop shop for innovations from across the globe, where you’ll come into direct contact with leading specialists and top industry executives. In addition you’ll be treated to impressive presentations of machinery and equipment, plus the latest woodworking and wood processing products and solutions as well as an extensive supporting program. finitura delle superfici saranno esposte nei padiglioni 16 e 17 di Ligna.
“Access to Resources and Technology” nella cornice del Wood Industry Summit
Il terzo Wood Industry Summit, che si terrà nel padiglione 26 con il titolo “Access to Resources and Technology”, è rivolto soprattutto agli addetti ai lavori dell’industria della prima lavorazione del legno per favorire il loro accesso a nuovi mercati in via di sviluppo. Il Summit è una piattaforma internazionale mirata alla presentazione della tecnologia e alla comunicazione nella quale il cluster del settore forestale e del legno si presenta attraverso una combinazione tra forum, lounge e spazio espositivo. Nella sua cornice si tratteranno temi quali ottimizzazione dell’intera catena del valore foresta-legno-logistica, tutela delle risorse naturali da danni biotici e abiotici, processi per la raccolta del legno rispettosi del clima e dell’ambiente. Si discuterà inoltre del futuro del settore, dedicando particolare attenzione alla digitalizzazione dell’economia forestale, che interessa vari ambiti applicativi – dai sistemi informativi forestali alla raccolta integrata del legno, a moderni sistemi gestionali – e che prevede impiego di droni, applicazioni mobili, laser scanner e programmi IT di grande complessità. E anche qui la priorità spetta ad effiIn alto, da sinistra a destra: il tavolo dei relatori alla conferenza milanese di Ligna, fa gli onori di casa l'amministratore delegato di Ligna Italia, Andreas Züge. Christian Pfeifer di Deutsche Messe. Bernhard Dirr, direttore generale di VDMA. Stefano Tibé, testimonial degi espositori italiani. Il pubblico, folto e interessato. Pietro Ferrari, direttore di IDM-L’Industria del Mobile.
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cienza e produttività. Al tema della digitalizzazione sarà Guided Tour pertanto dedicato ampio spazio – sia in ambito con- Per consentire ai visitatori di trarre il massimo vantaggio dalla presentazione dei temi trattati, verranno organizgressuale sia in ambito espositivo. zate visite guidate ai settori “Smart Surface Technology”, I settori espositivi di Ligna “Integrated Woodworking – Customized Solutions” e La riformulazione del layout espositivo di Ligna a partire “Tecnologia per le segherie – Innovazioni e trend”. dalla scorsa edizione con la suddivisione in sette aree di offerta ha raccolto consensi unanimi da parte di esposi- Ligna 2019 – Un intero settore si presenta - Format speciali tori e visitatori. Lo stesso layout viene dunque riproposto anche per a valore aggiunto La prossima Ligna, dal 27 al 31 maggio 2019, non sarà Ligna 2019: • Utensili, macchine e impianti per la produzione solo occasione per scoprire innovazioni, concludere individuale e di serie nei padiglioni da 11 a 15 e 27; affari e creare reti. Oltre al fronte espositivo, la fiera offri• Tecnologia per la finitura delle superfici rà al settore della lavorazione e del trattamento del nei padiglioni 16 e 17; legno molte proposte aggiuntive. • Produzione di materiali a base legno LIGNA.Forum - Per la prima volta verrà allestito nel padinel padiglione 26; glione 11 il LIGNA.Forum – una piattaforma nel cui ambi• Tecnologia per le segherie nel padiglione 25; to saranno trattati non solo i temi focali di Ligna ma • Energia dal legno nei padiglioni 25 e 26, e inoltre anche temi di interesse speciale per il comparto della nei padiglioncini 32, 33 e 35 e nell’area scoperta; seconda lavorazione del legno. Ci saranno ad esempio • Componenti per macchine e tecnologie momenti informativi su “Processing of Plastics and dell’automazione nei padiglioni 15 e 16; Composites”, su “Tecnologie intelligenti per il trattamen• Tecnologia forestale nell’area scoperta to delle superfici” e “Lavorazione del legno interconnese nei padiglioncini 32, 33 e 35: sa – Soluzioni su misura”, e inoltre conferenze e presen-
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tazioni del mondo della ricerca. Durante il Forum verrà anche assegnato il rinomato premio tedesco per le costruzioni in legno. Processing of Plastics and Composites - Del trattamento di materie plastiche e di materiali compositi non si parlerà solo in occasione del LIGNA.Forum. L’Università di Stoccarda dimostrerà infatti, presso il proprio Punto Informativo nel padiglione 11, che le macchine per la lavorazione del legno sono in grado di lavorare, oltre al legno, anche prodotti per pannelli, materie plastiche, compositi, materiali isolanti e materiali edili. Verrà data ad esempio dimostrazione di processi di lavorazione di pezzi a produzione additiva.
Lo scenario di VDMA
Secondo dati ancora provvisori, i costruttori tedeschi di macchine per la lavorazione del legno hanno raggiunto lo scorso anno un valore di produzione record di 3,4 miliardi di euro pari a un incremento dell’8 per cento. La Germania rimane così di gran lunga il maggior Paese produttore di macchine per la lavorazione del legno. Nei cinque anni che vanno dal 2014 al 2018 la produzione tedesca è passata da 2,4 a 3,4 miliardi di euro. Questa crescita ha portato molte aziende ai limiti delle loro capacità; i tempi di consegna si sono in parte allungati a oltre un anno. «Anche se la situazione congiunturale si indebolirà su alcuni mercati, prevediamo di poter arrivare a un valore altrettanto elevato anche nel 2019», ha dichiarato Berhard Dirr, Managing Director dell’associazione di categoria interna all’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti (VDMA) in occasione della conferenza stampa su Ligna tenutasi a Milano.
Crescita del 4 per cento nell’export
Nei primi tre trimestri del 2018 il valore dell’export dei costruttori tedeschi è cresciuto del 4 per cento rispetto all’anno precedente arrivando a 1,7 miliardi di euro. Con una quota del 58 per cento, la maggior parte delle macchine (per un valore di 980 milioni di euro, pari a un più 5 per cento) è stata acquisita dai mercati europei. Le due maggiori aree di importazione al di fuori dell’Europa sono state l’Asia (348 milioni di euro, meno 7 per cento) e l’America del Nord (273 milioni di euro, più 20 per cento).
Gli USA si riconfermano il maggior Paese importatore di macchine per il legno “Made in Germany”
Nella graduatoria dei Paesi importatori troviamo al primo posto gli USA (252 milioni di euro, più 20 per cento) e al secondo la Cina (241 milioni di euro, più 7 per cento). Seguono tre Paesi dell’Unione Europea: Polonia (115 milioni di euro, più 25 per cento), Francia (77 milioni di euro, meno 30 per cento) e Austria (70 milioni di euro, più 2 per cento).
L’export verso l’Italia raggiunge il massimo degli ultimi dieci anni
Durante i primi tre trimestri del 2018 l’export tedesco di macchine per la lavorazione del legno verso l’Italia è aumentato del 15 per cento fino a un valore di 60 milioni di euro. L’Italia si colloca così all’8° posto tra i più importanti Paesi importatori di macchine tedesche. Per il 2018 VDMA prevede una crescita dell’export globale di macchine per la lavorazione del legno verso l’Italia pari a un valore record di 216 milioni di euro. Con una quota del 49 per cento, nel 2017 la Germania era il primo Paese fornitore dell’Italia, seguita dall’Austria con il 14 per cento e dalla R.P. Cinese con il 10 per cento.
Piattaforme digitali per l’industria del legno
Anche Ligna 2019, la Fiera leader mondiale delle macchine, degli impianti e degli utensili per l’industria del legno e del mobile in calendario ad Hannover dal 27 al 31 maggio 2019, sarà fortemente improntata dal tema della digitalizzazione. Una tendenza si è nettamente delineata: importanti produttori di macchine per la lavorazione del legno e loro clienti di tutto il mondo si servono di piattaforme digitali per semplificare la gestione dei prodotti e collegare meglio in rete macchine e utensili. VDMA e l’Associazione europea EUMABOIS stanno attualmente sviluppando al riguardo uno standard su base OPC UA (Open Platform Communications Unified Architecture). Questa standardizzazione precompetitiva può portare a un considerevole incremento di efficienza nella comunicazione meccanica ufficiale e darà nuovi impulsi al moderno trattamento del legno, che vanta molti segmenti ampiamente evoluti dal punto di vista tecnologico. Con un modesto impegno anche unità più piccole vengono integrate in una rete trasformandosi in mini-fabbriche intelligenti altamente flessibili.
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Dal 1969, il Catas è un punto di riferimento primario per il nostro settore.
Il sapere e la tecnologia Catas, il più importante istituto italiano ed europeo di prove nel settore del legno e dell’arredo, festeggia quest’anno i primi cinquant’anni di storia. Un anniversario particolarmente importante, caratterizzato da una crescita costante fin dal lontano 1969, quando si comprese la necessità di creare un laboratorio al servizio delle imprese, prima del territorio e poi – con il passare degli anni – del mondo. Ed è proprio questa storia, la volontà e la capacità di essere al fianco dei produttori, la partecipazione ai tavoli italiani e internazionali dove si scrivono le regole per arrivare a un “buon prodotto”, a un “buon materiale” che Catas vuole festeggiare con un anno di eventi e iniziative che sono state presentate nel mese di febbraio a Milano, nella sede di FederlegnoArredo, secondo azionista per importanza di Catas, dopo la Camera di Commercio di Pordenone-Udine. Ad aprire i lavori il direttore Andrea Giavon, che ha tratteggiato la storia ma soprattutto l’evoluzione del laboratorio, il lungo cammino compiuto da quel lontano 1969, quando nacque l’azienda speciale della Camera di commercio per la gestione di Catas, Centro di assi-
stenza tecnica aziende del settore della sedia di legno. Una storia indubbiamente ricca e intensa, che ha portato la realtà friulana a essere protagonista del mondo delle prove, della certificazione, della formazione e della normazione a livello mondiale e ad avere una seconda sede, Catas Brianza, nel cuore del distretto del mobile più famoso nel mondo. Complessivamente circa 10mila metri quadrati di laboratorio nei quali lavorano oltre cinquanta tecnici altamente specializzati e un fatturato che sfiora i sette milioni di euro, realizzati grazie a 2mila clienti in 55 Paesi di quattro continenti che nel 2018 hanno chiesto a Catas di realizzare ben 48mila prove. L’intervento di Franco Bulian, vicedirettore di Catas, ha illustrato le tante iniziative in programma in questo 2019, a partire dal rinnovamento del sito catas.com, nel quale è stata creata una specifica sezione dedicata al cinquantesimo dove verranno raccolte immagini, testimonianze, documenti e contributi per tratteggiare tre decenni di attività e di impegno delle tante persone che hanno permesso a Catas di diventare ciò che è oggi. Il compleanno è caratterizzato da un logo “ad hoc” e
Franco Bulian e Andrea Giavon alla presentazione delle iniziative di Catas in Federlegno a Milano.
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1969. La prima macchina installata in Catas per la prova fatica sedie. Negli anni Settanta il primo gascromatografo.
da un calendario di approfondimenti tecnici e seminari particolarmente denso. Catas ha anche scelto di celebrare questa importante tappa realizzando un “fascicolo speciale” in collaborazione con il prestigioso National Geographic, una pubblicazione che sarà un diverso biglietto da visita di Catas nel mondo. Il laboratorio ha inoltre incaricato Cerved di realizzare uno studio sulla “soddisfazione” dei propri clienti, così da poter oggettivamente misurare anche la propria efficacia (i risultati saranno resi noti nel mese di marzo). Non mancano le iniziative dedicate al “territorio natale” di Catas, prima fra tutti la collaborazione per il recupero e il mantenimento della “Collezione Ciceri” di mobili antichi, arredi ospitati dal Museo etnografico del Friuli, e la partecipazione con una propria squadra a Telethon, il prossimo dicembre, un momento di solidarietà e di incontro con la gente di Udine e dei comuni vicini. Il cinquantesimo sarà ovviamente celebrato anche nella sede di Catas Brianza con un “porte aperte” in due giornate, dedicato agli imprenditori e ai cittadini di Lissone, la cittadina che ospita le strutture di Catas. Un segnale forte in un territorio dove il Catas conta numerose partnership e nel quale sta crescendo l’impegno sul fronte della formazione, con ben quattro corsi (per un totale di 180 ore di insegnamento) nel Polo formativo di Lentate sul Seveso voluto e gestito da FederlegnoArredo. Ha poi ripreso la parola Andrea Giavon, che ha annunciato l’inaugurazione del nuovo laboratorio mobili, in La storia del settore nella normativa programma il prossimo ottobre. Una struttura ipertecnologica, un “laboratorio 4.0” di e nella certificazione oltre 4.300 metri quadrati – sorto al posto della struttura Il Catas, con sedi a San Giovanni al Natisone in provindistrutta da un incendio nel dicembre 2016 – che ospite- cia di Udine e Lissone (Monza-Brianza), è nato nel 1969 rà anche nuovi spazi per la sempre più intensa attività di nel distretto conosciuto in tutto il mondo come la patria formazione della “Catas Academy”. Un edificio che permetterà di dare nuove ali a quella che è da sempre la più forte vocazione del centro, ovvero testare componenti, materiali, prodotti finiti del mondo dell’arredo, a garanzia della salute e del comfort di quanti li useranno, oltre al supporto alle aziende produttrici che potranno così conoscere ed eventualmente migliorare la qualità dei risultati del proprio lavoro.
L’inizio del lavori per i nuovi laboratori.
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della sedia e dei componenti per l’arredo, il triangolo fra Manzano, San Giovanni al Natisone e Corno di Rosazzo in terra friulana. L’istituto è stato fondato dalla Camera di Commercio di Udine per rispondere principalmente all’esigenza delle aziende locali di svilupparsi sui nuovi mercati esteri, di adeguarsi alle norme nazionali e straniere, nonché di essere aggiornate sull’impiego di materiali innovativi. Le imprese friulane che ancor oggi caratterizzano questo importante settore avvertirono già allora la necessità di un centro tecnologico, strettamente legato all’industria, in grado di offrire competenza scientifica e soluzioni applicabili in un ambito, quello del legno, estremamente competitivo. Lo sviluppo di Catas fu inizialmente sostenuto, oltre che dalla Camera di Commercio, dalle associazioni locali degli industriali, piccole industrie e artigiani, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dall'Istituto professionale di Stato di San Giovanni al Natisone e dall'Università di Udine. Nel 1994, dopo vent’anni di crescita ed espansione in Italia e all’estero, il Catas è diventato una società a responsabilità limitata con la missione, come specificato nello statuto, di promuovere lo sviluppo tecnologico delle imprese del settore legno-arredo.
Oggi è una società per azioni i cui soci sono la Camera di Commercio di Udine, la Federlegno Arredo Eventi, la Banca di Cividale, Confindustria Udine, la Confindustria Monza e Brianza, l’Aial-Associazione italiana artigiani del legno, il Cna-Confederazione nazionale dell’artigianato di Como, l’Associazione piccole e medie industrie di Udine e Confartigianato Udine. Il Catas spa è considerato oggi il più grande istituto italiano ed europeo nel settore del legno e dell’arredo. È un centro di ricerca supportato da un gruppo di lavoro altamente qualificato e specializzato, che può contare sulle competenze di oltre 50 dipendenti, tra i quali laureati in chimica, fisica, ingegneria e matematica. I cinque reparti (materiali, superfici, prodotti finiti, chimico-biologico e fuoco) coprono un vasto campo di prove e ricerche che vengono commissionate sia sui materiali che sui prodotti finiti. Per ogni singolo materiale e prodotto Catas è in grado di comprovare l’effettiva rispondenza a specifiche stabilite dal cliente, oltre che la conformità ai requisiti previsti da leggi o norme tramite la verifica delle prestazioni, della sicurezza e della durata dei prodotti. Da alcuni anni è anche attivo un ufficio tecnico in grado di eseguire simulazioni virtuali delle prove meccaniche. In questo modo, la sicurezza e le prestazioni di un nuovo prodotto possono essere valu-
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Le prove attualmente effettuate nei laboratori Catas.
tate ancor prima della sua realizzazione, tramite modellizzazioni e simulazioni eseguite al computer e grazie l’impiego di particolari software dedicati. Questi sistemi consentono anche di ipotizzare delle modifiche al prodotto per migliorarlo, avendo così la fondata sicurezza che il prodotto finito – al termine del processo di ideazione, progettazione e realizzazione – supererà i test richiesti dal mercato. Tutte le prove sono condotte in conformità alle norme europee (EN), internazionali (ISO) e nazionali (UNI, DIN, BS, NF, ASTM, ANSI, eccetera.). A queste si aggiungono quelle effettuate secondo capitolati specifici richiesti dal cliente.
Un prestigio internazionale
Oltre all’accreditamento di Accredia, il Catas gode di svariati riconoscimenti da parte di enti pubblici (ad esempio quello del Ministero dell’Interno per le prove di reazione al fuoco o gli americani CARB e EPA per l’emissione di formaldeide), associazioni (il Bifma, che riunisce i produttori americani di mobili per ufficio) e grandi gruppi privati, fra cui Ikea e Intertek. Catas è anche inserito nell’elenco Cpsc (Consumer Products Safety Commission) per le analisi sul piombo nelle finiture per il mercato americano.
Le attività
Le prove di laboratorio Le attività che il laboratorio Catas svolge si riferiscono principalmente alle prove su materiali e prodotti del settore legno-arredo. Nello specifico: • prove di resistenza, durata e sicurezza su mobili e componenti; • prove di resistenza e durata su porte interne; • prove di resistenza, durata e sicurezza su tende da sole; • valutazione della conformità delle attrezzature dei parchi giochi; • valutazione ergonomica delle sedie da lavoro per ufficio; • prove fisico-meccaniche su materiali (legno, pannelli, plastiche, compositi…); • analisi chimiche sui materiali (adesivi, vernici, plastiche); • analisi delle emissioni di formaldeide e sostanze volatili da materie prime e prodotti finiti; • prove di reazione al fuoco; • prove sull’efficacia dei trattamenti biocidi sul legno; • identificazione della specie legnosa con cui è realizzato un manufatto.
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Catas e marcatura CE
Dal 2014 il Catas è ufficialmente autorizzato (notificato) dall’Unione Europea a svolgere attività di valutazione e verifica della rispondenza dei prodotti da costruzione al Regolamento europeo UE N. 305/2011 che fissa i requisiti “armonizzati” per la loro commercializzazione nei Paesi dell’Unione Europea per i seguenti prodotti: • pavimentazioni di legno e parquet, • controsoffitti, • pannelli a base di legno per l’utilizzo nelle costruzioni; • pavimenti resilienti, tessili e laminati per pavimentazioni • superfici per aree sportive; • rivestimenti interni ed esterni di pareti con elementi di legno massiccio.
La formazione
La certificazione di prodotto
Il Catas rilascia una certificazione di prodotto – con il proprio marchio Catas Quality Award (CQA) – verificando la conformità di un’intera produzione alle norme e alle specifiche tecniche riconosciute a livello internazionale. Questo marchio viene applicato alle materie prime (pannelli derivati dal legno con limitato rilascio di formaldeide, adesivi, cicli di verniciatura del legno per esterno e interno), ai semilavorati (profili in legno lamellare, pannelli nobilitati) e ai prodotti finiti (sedie, tavoli, letti, materassi, eccetera). Per poter essere certificato, un prodotto deve essere sottoposto e deve rispondere positivamente ai continui controlli interni (prove effettuate direttamente dall’azienda produttrice) e alle ispezioni e alle prove condotte periodicamente dal Catas. Il Catas ha attivato anche delle partnership con gli istituti tedeschi Eph-Ihd (Dresda) e Wki (Braunschweig) e con l’inglese Fira per il rilascio di certificazioni di prodotto comuni. Nell’ambito dell’attività certificativa, il Catas, è stato il primo istituto italiano a ottenere l'accreditamento da parte di Accredia come organismo di certificazione di prodotto relativamente allo schema sul controllo dell’emissione di Formaldeide dai pannelli. Questo riconoscimento è uno dei requisiti essenziali per svolgere l’attività di certificazione delle produzioni di pannelli in base ai regolamenti dell’EPA (l’Environmental Protection Agency) americana.
Il Catas– attraverso le attività realizzate attraverso la specifica sezione Catas Academy – propone un programma formativo completo, in grado di rispondere con competenza ai fabbisogni delle aziende che operano nel legno-arredo o nei comparti “vicini” (produttori di pannelli, adesivi, vernici, eccetera). L’obiettivo è diffondere maggiori conoscenze ai clienti dell’istituto, così da arricchire il loro bagaglio di competenze tecniche e normative. Questi corsi formativi fanno parte di uno specifico catalogo, per quanto Catas sia disponibile a organizzare programmi formativi “ad hoc” su singoli argomenti di interesse specifico, individuati con i propri clienti. Oltre a ciò Catas organizza costantemente degli incontri (seminari, work-shop) su novità normative o per la presentazione dei risultati di propri studi e ricerche. Significative sono anche le collaborazioni che il Catas ha instaurato con le scuole che formano i tecnici per l’industria del legno e del mobile e con le facoltà scientifiche ed economiche, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei laboratori e la realizzazione di tesi di laurea a carattere tecnologico-scientifico.
La normazione
Il Catas partecipa a livello internazionale ai più rilevanti tavoli di lavoro per l’attività di normazione nel settore e svolge un importante ruolo di interpretazione e applicazione degli orientamenti legislativi in materia. In Italia, all’interno di Uni-Ente di unificazione italiano, i rappresentanti del Catas ricoprono il ruolo di Coordinatori dei gruppi di lavoro per Prove sui mobili e vernici per legno (per UNI).
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In Europa è presente in tutti i gruppi di lavoro del CEN TC 207-Mobili, nel gruppo di lavoro Formaldeide del CEN TC 112 Wood Based Panels, nel gruppo di lavoro Vernici per esterni del TC 139-Paints and Varnishes e nel TC 193 che tratta gli adesivi per il legno; Catas presiede il gruppo di lavoro WG 22 sulle prestazioni dei trattamenti protettivi del legno. In ambito internazionale, Catas fa parte della Commissione ISO TC 136-Furniture e di tutti i suoi gruppi di lavoro.
NUMERI E PERSONE
Oltre 45mila prove effettuate ogni anno. Oltre 1.300 clienti abbonati. Circa 2.000 clienti che si rivolgono annualmente al Catas il 40% dei quali è straniero. Più di 150 produzioni certificate con il marchio Catas Quality Award. 40 e più eventi formativi organizzati ogni anno.
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Bernardino Ceccarelli - Presidente Catas dal maggio 2014. È fondatore della Ceccarelli Group, alla guida Engineering della storica Polisportiva Libertas Martignacco e presiOltre alle prove su materiali e prodotti, il Catas offre alle dente della Libertas regionale, vicepresidente di aziende la possibilità di allestire dei propri laboratori per Confapi Fvg, associazione di cui è anche il presidente il controllo interno della produzione. Grazie alla presen- della categoria Trasportatori. za ai tavoli internazionali, attorno ai quali si definiscono le metodologie di prova, il Catas è in grado di fornire ! Andrea Giavon - È il direttore generale di Catas, udidirettamente tutte le attrezzature per testare la sicurez- nese, professione chimico. Oltre all’attività che svolge in azienda da più di trent’anni, è membro di commissioni za, la durata e la resistenza dei mobili. Accanto alla fornitura delle macchine, il Catas offre di normazione in ambito nazionale (UNI) relative a mobianche tutto il supporto necessario per la corretta ese- li domestici, per ufficio, per esterno, per collettività; cuzione delle prove secondo gli standard internazionali membro della commissione Tecnologie biomediche e diagnostiche. E’ coordinatore del gruppo di lavoro previsti. Catas affianca le aziende nello sviluppo di nuovi pro- Prove sui mobili della Commissione mobili. In ambito dotti e nella sperimentazione di nuovi materiali. Questi europeo è membro del comitato tecnico TC 207 percorsi di vera “ricerca applicata” possono essere defi- Furniture e delegato italiano nei gruppi di lavoro relativi niti da specifici progetti programmati anche in stretta a mobili domestici, per cucina, per ufficio, per esterno, per comunità. In ambito internazionale (ISO) è membro collaborazione con università o centri di ricerca. In alcuni casi questi progetti possono anche avvalersi di del comitato tecnico TC 136 Furniture e delegato italiaparticolari finanziamenti pubblici previsti da bandi perio- no nei gruppi di lavoro. Insegnante alla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Trieste. dici. (giavon@catas.com) Inoltre, sempre nell’ambito della ricerca, Catas collabora da sempre a qualificanti programmi internazionali, soprattutto nell’ambito della definizione o del migliora- ! Franco Bulian - Laureato in chimica, è il vice-direttomento dei metodi di prova inerenti gli ambiti in cui re e responsabile del marketing del Catas. Dal 2007 è professore a contratto e titolare del corso “Furniture opera. Il Catas mantiene costantemente informati i propri clien- Materials and Technologies” del Double Degree (Laurea ti sulle novità tecniche e normative del settore tramite Magistrale e Master of Science) delle Università di Trieste l’invio di newsletter, la preparazione di specifiche pub- e di Ostwestfalen-Lippe (Germania). Franco Bulian è inoltre il coordinatore del Gruppo di Lavoro dell’UNI sulle blicazioni e l’organizzazione di eventi dedicati. finiture per il legno e per i mobili essendo anche membro dei comitati europei sulla normazione delle vernici (CEN TC 139 WG2) e sull’emissione di formaldeide dai pannelli (CEN TC112 WG5). Oltre a diversi articoli a carattere scientifico e divulgativo, Franco Bulian ha pubblicato anche alcuni libri su temi inerenti la propria attività all’interno del Catas. (bulian@catas.com) Verso il futuro, un rendering del nuovo spazio.
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CIFF www.ciff.furniture
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Il nuovo passa da CIFF Guangzhou, la piattaforma per il commercio e il lancio dei nuovi prodotti.
L’Oriente è innovazione
La 43a edizione di CIFF (China International Furniture Fair), si è svolta a Guangzhou divisa in due fasi per settori merceologici, rappresentando l’intera filiera dell’industria del mobile: la prima, dal 18 al 21 marzo 2019, dedicata all’arredamento casa, outdoor e tempo libero, complemento e tessuto d’arredo; la seconda dal 28 al 31 marzo a mobili e sedute per uffici, arredamenti per alberghi, mobili in metallo, arredi per spazi pubblici e aree di attesa, accessori, materiali e macchinari per l’industria del mobile.
Innovazione ed emozione sono state senza dubbio le parole chiave della prossima edizione di CIFF Guangzhou che, completamente rinnovata, ha ospitato oltre 4.100 produttori raggruppati su di un’area espositiva di 760.000 m2. “Platform of first choice for launch of new products and trade”; questo è stato infatti il tema della 43a edizione. Tema che sottolinea l’impegno costante di CIFF ad offrire una piattaforma globale capace di lanciare al meglio le novità degli espositori e di porre grande atten-
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ALL NEW THINGS COME THROUGH CIFF GUANGZHOU, THE PLATFORM FOR PRODUCTS LAUNCH AND TRADE The 43rd edition of CIFF (China International Furniture Fair) it took place at in Guangzhou over two phases, divided according to product sector and representing the entire supply chain of the furniture industry: the first, from 18 to 21 March 2019, is dedicated to home furnishings, outdoor and leisure furniture, home décor and home textiles; the second, from 28 to 31 March, will be for office furniture, hotel furnishings, accessories, metal furniture, and furnishings for public spaces and reception areas, as well as materials and machinery for the furniture industry. Without a doubt, excitement and innovation have been the key words of CIFF Guangzhou which, completely reinvented, hosted over 4,100 exhibitors gathered in an exhibition space extending over 760,000 square metres. “Platform of first choice for launch of new products and trade”; this was indeed the theme of the 43rd edition, a theme emphasising CIFF’s constant commitment to offering a global platform that best launches exhibitors' innovations, taking great care to welcome sector professiozione all’accoglienza dei professionisti del settore, anche a quelli stranieri presenti sempre più numerosi. Nel corso degli anni, infatti, il numero di compratori d'oltremare si è costantemente attestato al primo posto rispetto a tutte le altre fiere di settore cinesi, registrando la presenza di 30.000 operatori stranieri sui 200.000 visitatori totali, e dimostrando il valore e l’interesse di CIFF a livello mondiale. CIFF si rivela così fiera capofila e specchio di una Cina in grande crescita; non solo dal punto di vista
nals, including the growing number of foreigners among them, recording 30,000 foreign operators amid its total 200,000 visitors, testifying to CIFF's worldwide value and interest. CIFF is thus proving to be the proud leader and reflection of a rapidly growing China, not only from an economic point of view but also, and above all, from the standpoint of a culture of good living. It follows that all the latest Chinese trends and proposed products, increasingly sought-after in terms of design and quality, were represented here. economico ma anche, e soprattutto, della cultura del vivere bene. E così sono stati qui rappresentati tutti i nuovi trend cinesi e proposti prodotti sempre più ricercati dal punto di vista del design e della qualità. CIFF è una fiera capace di rinnovarsi continuamente, dando risposta alle esigenze di espositori e visitatori, offrendo le migliori soluzioni organizzative, la presenza dei più importanti brand, un’esperienza espositiva completa grazie all’organizzazione di numerosi eventi e seminari, alla defi-
dal 1959
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EVENTI
CIFF www.ciff.furniture
nizione di un’atmosfera commerciale e di un ambiente confortevole con aree di accoglienza e di incontro e VIP lounge funzionali e rinnovate. Il layout espositivo è stato ulteriormente ottimizzato; la qualità della prima fase è stata implementata attraverso le cinque sezioni tematiche principali e i sette spazi dedicati ai trend: high-end import space, design fashion space, whole house custom space, soft decoration living space, leisure living space, efficient office space and smart home space.
Il layout dell'area espositiva della seconda fase dedicata all’Office Show è stato ulteriormente ingrandito e ottimizzato. Il Nanfung International Convention & Exhibition Centre è stato utilizzato come Area Espositiva E di CIFF dedicata allo smart office e ai prodotti di supporto idonei a fornire soluzioni intelligenti. CIFM/interzum guangzhou ha ospitato attività per dare luogo ad una piattaforma professionale di altissimo livello relativa ai materiali e alle tecnologie per la produzione dei mobili.
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CIFF is a fair capable of continually reinventing itself, responding to the needs of exhibitors and visitors, providing the best organisational solutions, hosting the most important brands, and offering a complete exhibition experience thanks to the organisation of numerous events and seminars, as well as the creation of a commercial atmosphere and comfortable environment, furnished with functional and refurbished reception and meeting areas and VIP lounges. The exhibition layout has been further optimised; the first phase was upgraded across the five main categories and the seven areas dedicated to individual trends: the high-end import space, design fashion space, whole house custom space, soft decoration living space, leisure living space, efficient office space, and smart home space. The exhibition layout for the second phase, devoted to the Office Show, has been further expanded and optimised. The Nanfung International Convention & Exhibition Centre, located near the Canton Fair Complex, has been used as Area E of CIFF dedicated to smart offices and support products suitable for providing intelligent solutions. CIFM/interzum guangzhou hosted activities to provide a professional platform of the highest level for materials and technologies used in furniture production.
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ABRASIVI
ABRASIVES
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ASSISTENZA TECNICA
TECHNICAL ASSISTANCE
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BORDI
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CATENE PORTACAVI
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CILINDRI E RIVESTIMENTI IN GOMMA
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COLLE E ADESIVI
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DESIGN - PROGETTAZIONE - SVILUPPO
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ELETTROMANDRINI
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FERRAMENTA E ACCESSORI
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FINITURA SUPERFICI
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IMBALLAGGI
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IMPIANTI DI ASPIRAZIONE
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IMPIANTI DI VERNICIATURA ED ESSICCAZIONE
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LEGNAMI
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MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO
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MACCHINE RIVESTIMENTO PROFILI E PANNELLI PROFILES AND PANELS WRAPPING MACHINES 6
6
MOVIMENTAZIONE
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EDGES
2
CABLE HOLDER CHAINS
2
RUBBER CYLINDERS AND COATINGS
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GLUES AND ADHESIVES
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DESIGN - PLAN - SVILUPPO
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ELECTRIC SPINDLES
3
FITTINGS AND ACCESSORIES
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SURFACES FINISHING
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PACKAGES
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SUCTION PLANTS
4
PAINTING AND DRYING PLANTS
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TIMBERS
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WOODWORKING MACHINES
5
HANDLING
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PANNELLI NOBILITATI
LAMINATED PANELS
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7
PANNELLI PER MOBILI
FURNITURES PANELS
7
6
STRUMENTI DI CONTROLLO, MISURAZIONE E REGOLAZIONE CONTROL, MEASURING AND SETTING INSTRUMENTS
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SURFACES
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TOOLS
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PAINTS FOR WOOD
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SUPERFICI
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UTENSILI
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VERNICI PER LEGNO
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elenco alfabetico
alphabetical list 9
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ABRASIVI
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BORDI
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COLLE E ADESIVI
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CATENE PORTACAVI
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ELETTROMANDRINI
Electric Spindles
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SISTEMI srl 61121 Pesaro (PU) - Via Montanelli 70 tel +39/0721 28950 - fax +39/0721 283476 info@sistemiklein.com - www.sistemiklein.com Utensili per la lavorazione del legno e del pannello. Strumenti di misura per il pannello, produzione M. Conti: calibri tradizionali, digitali e a radio frequenza. Banco CNC per il controllo dimensionale del pannello. PRE SET utensili per macchine CNC.
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REHAU spa 20040 Cambiago (MI) Via XXV Aprile 54 tel +39/02 95.94.11 - fax +39/02 95.94.12.50 milano@rehau.com - www.rehau.it Superfici in laminato high gloss, effetto vetro, ondulato, in composto minerale, con bordi perfettamente abbinati, per mobili funzionali e di design destinati a negozi, uffici, ambienti pubblici e domestici.
UTENSILI
61020 MONTECCHIO (Pesaro) Via dell’Industria 7 tel +39/0721 497592 - 0721 499875 fax +39/0721 499875 info@utensilcentro.it www.utensilcentro.it Costruzione e affilatura utensili in DIAMANTE e HM per laminati, legno alluminio e pvc. Coltellini HM sagomati e punte HM elicoidali.
Tools
BOTTOSSO E FRIGHETTO VERNICI srl 30025 FOSSALTA DI PORTOGRUARO (Venezia) Viale Kennedy 20 tel +39/0421 700222 - 0421 700292 fax +39/0421 700950 info@bottosso-frighetto.com www.bottosso-frighetto.com Deposito di Cerea (Verona) tel +39/0442 332200 - fax +39/0442 339854
ICA Group Via Sandro Pertini, 52 62012 CIVITANOVA MARCHE (Macerata) tel. +39/0733 8080 - fax +39/0733 808140 info@icaspa.com www.icaspa.com LIFE IN COLOR
by HOMAG ITALIA spa 20833 GIUSSANO (Monza Brianza) - Via A. Vivaldi 15 tel +39/0362 8681 - fax +39/0362 314183 piero.scarabello@homag-italia.it www.homag-italia.it Utensili per la lavorazione del legno in diamante HM - HSS con centro di assistenza.
UTENSILEA srl 31057 S. ELENA DI SILEA (Treviso) Via Belvedere 8 tel. +39/0422 788572 - 0422 820840 fax +39/0422 820833 info@utensilea.com www.utensilea.com Utensili per la lavorazione del legno ad inserti intercambiabili con riporto HW, HS e D.P.
idm
KEMICHAL srl 35010 TREBASELEGHE (Padova) Via Dell’Artigianato 2 tel +39/049 9385648 - fax +39/049 9385070 info@kemichal.it www.kemichal.it Vernici e coloranti per legno dal 1962.
elenco alfabe alphabetical list AZIENDA Firm
A B
CATEGORIA Category
ARDUINI LEGNAMI spa
legnami/ timbers
BARBERAN S.A.
impianti di verniciatura e essiccazione /
P.
p.
4
painting and drying plants
4
BIANCHI DOTT. FRANCESCO snc
legnami/ timbers
4
BONOMI PATTINI spa
pannelli per mobili/ furnitures panels
7
BOTTOSSO & FRIGHETTO VERNICI srl
vernici per legno / paints for wood
8
BROKER LEGNO
legnami/ timbers
5
C
CMA ROBOTICS spa
impianti di verniciatura e essiccazione / painting and drying plants
4
C.M.B. sas
movimentazione / handling
6
COLLANTI CONCORDE srl
colle e adesivi / glues and adhesives
2
CONTROL LOGIC srl
impianti di aspirazione / suction plants
4
strumenti di controllo, misurazione e regolazione / CVM srl
D
DURANTE & VIVAN spa
E F
control, measuring and setting instruments
7
imballaggi / packages
4
movimentazione / handling
7
colle e adesivi / glues and adhesives
3
ELTE srl
elettromandrini/ electric spindles
3
EGGER
pannelli per mobili/ furnitures panels
7
FAUCIGLIETTI ENGINEERING srl
design - progettazione - sviluppo/
FERWOOD srl
macchine per la lavorazione del legno /
FORMETAL srl FRABOADESIVI spa
G H
GENERAL TIMBER BROKER srls
design - planning - development
5
movimentazione / handling
7 4 3
legnami/ timbers
HÄFELE ITALIA srl
ferramenta e accessori / fittings and accessories
HÖCHSMANN GmbH
macchine per la lavorazione del legno / woodworking machines
HOMAG ITALIA spa
I
J K L M N O P R
5
3
I.C.A. Group
vernici per legno / paints for wood
8
IMA SCHELLING ITALIA srl
macchine per la lavorazione del legno / woodworking machines
P.
p. 3
KABELSCHLEPP ITALIA srl
catene portacavi / cable holder chains
2
KEMICHAL srl
vernici per legno / paints for wood
8
KUPER/HOMAG ITALIA spa
macchine per la lavorazione del legno / woodworking machines
5
LEUCO by HOMAG ITALIA spa
utensili / tools
8
MULTI SERVICE srl
assistenza tecnica / technical assistance
1
macchine per la lavorazione del legno / woodworking machines
5
NASTROFLEX spa
abrasivi / abrasives
1
NOBILPAN spa
pannelli nobilitati / laminated panels
7
NORDEX sas
bordi / edges
2
OMNIA KOLL srl
colle e adesivi / glues and adhesives
3
OSTERMANN ITALIA srl
bordi / edges
2
PLASTIVAR srl
bordi / edges
2
REHAU spa
superfici/ surfaces
8
RIEPE - OMNIA KOLL srl
finitura superfici/ surfaces finishing
4
SISTEMI srl
utensili / tools
8
SOFIT srl
macchine per la lavorazione del legno / woodworking machines
6
TAKA srl
colle e adesivi / glues and adhesives
3
TAGLIABUE LUIGI snc
cilindri e rivestimenti in gomma /
TITUSPLUS ITALIA srl
U Z W
rubber cylinders and coatings
2
ferramenta e accessori / fittings and accessories 3
UTENSILEA srl
utensili / tools
8
UTENSIL CENTRO snc
utensili / tools
8
ZAFFARONI Mario & Figli srl
macchine per la lavorazione del legno /
WPR srl
macchine per la lavorazione del legno / 5
Category
colle e adesivi / glues and adhesives
5
woodworking machines
CATEGORIA
JOWAT ITALIA srl
T
woodworking machines
colle e adesivi / glues and adhesives
Firm
S
3
imballaggi / packages
AZIENDA
5
idm
woodworking machines
6
macchine rivestimento profili e pannelli / profiles and panels wrapping machines
6
FURNITURE
MARKET
RESEARCH
HOME UPHOLSTERED FURNITURE OFFICE FURNITURE FURNITURE KITCHEN RTA BATHROOM OUTDOOR FURNITURE MATTRESSES FURNITURE A GLOBAL PERSPECTIVE OF THE FURNITURE SECTOR IN 100 COUNTRIES WITH INSIGHTS INTO ALL FURNITURE SEGMENTS AND IN DEPTH KNOWLEDGE OF THE ENTIRE VALUE CHAIN CSIL, Centre for Industrial Studies, is an independent research and consulting company founded in Milan (Italy), in 1980 and specializing in applied economic research.
WHAT CSIL DOES FURNITURE MARKET RESEARCH: MULTICLIENT RESEARCH CUSTOM MADE STUDIES Quantitative analysis Competitive analysis Qualitative analysis Marketing strategies Action plans
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SALONE INTERNAZIONALE COMPONENTI, SEMILAVORATI E ACCESSORI PER L’INDUSTRIA DEL MOBILE