009 Strutturalegno

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STRUTTURALEGNO ISSN 2283-8651

009 2015 GIUGNO ENGLISH TEXT

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Innovazioni per la carpenteria in legno www.hundegger.it

LIGNA

Hundegger

Hannover / DE

Padiglione 15

11. - 15. Mai 2015

Stand n째C35


2015

ONI I Z I S O P E ES L L E D O PARC

D R O N PARIS PINTE VILLE

V O N 6 02 0

www.batimat.com


SOMMARIO

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www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com

technica

074 di Roberta Bocca

MAESTRI IN PIASTRE E CONNETTORI PER L’EDILIZIA IN LEGNO

Rothoblaas è una multinazionale italiana specializzata nello sviluppo e nella fornitura di soluzioni ad alto contenuto tecnologico nel settore dell’edilizia in legno e presenta il nuovo catalogo “Piastre e connettori per legno” che recita nelle prime pagine “Vogliamo realizzare prodotti che ci permettano di distinguerci, dovesse essere anche solo per un singolo dettaglio”. Nel catalogo si trovano anche alcuni risultati di due grandi progetti di ricerca Rothoblaas: X-REV e X-RAD, quest’ultima una vera rivoluzione del sistema costruttivo XLAM perché propone un’unica giunzione standard

strutturalegno

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2

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editoriale

di Sonia Maritan

simposium

di Sonia Maritan

L’EDIFICIO SOSTENIBILE DIVENTA VERDE

Il 18 giugno a Milano, dalle 9,30 alle 17,00 nella Sala Conferenze, presso il Palazzo Reale in Piazza Duomo 14, BEyond 2015 affronta il tema della riqualificazione del costruito e dei nuovi approcci all’edilizia urbana, come punto di partenza per lo sviluppo di una città Smart e vivibile.

008

opinio

di Hugo Karre

PARLIAMO DI QUALITÀ

Ogni giorno si sente nominare la parola "qualità", nelle situazioni più disparate, una parola che ha un significato particolare quando riferita all'uso del legno come ‘materiale pregiato e vivente’ di una costruzione

010

itinera

di Sonia Maritan e Pietro Ferrari

COSTRUIRE IN LEGNO TRA FRANCIA E FUTURO

Un altro brillante appuntamento del Forum del Legno ha avuto luogo a Nancy-Epinal con un successo ancora maggiore, così dopo Germania, Austria e in attesa dell’Italia (il 22 maggio a Verona), ecco una sintesi degli interessanti contenuti raccolti sul mercato d’Oltralpe

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commemoratio

LA SUA VITA SI AVVITICCHIAVA SEMPRE CON FACCENDE ‘DI LEGNO’

di Sonia Maritan

Tra gli amici, anche nei tempi più tristi, c'è Stefano Cervini, editore e art director di WebandMagazine, da sempre amico di Giovanni Cenci e vicino a lui anche negli anni dolorosi della malattia, che ci racconta: "In questi ultimi anni ho avuto il piacere di lavorare con Giovanni Cenci, lavorare voleva dire partecipare a lunghe riunioni dove i suoi ricordi, le sue esperienze, i suoi appunti, i suoi progetti si mischiavano al presente e alle esigenze di oggi”.

022

chronichae

LEGNO & EDILIZIA VERONA ITALIA LA FIERA CHE PARLA SOSTENIBILE

di Sonia Maritan

Weinmann - Gruppo Homag, Scm Group, hsbCAD, Ri-legno, CMS Industries, Romano Ugolini, Sarmax, Uniholz, Essetre, Borga

038

di Roberta Bocca

LA BELLEZZA PIÙ RICERCATA HA UNA VESTE NATURALE

IL LEGNO CRESCE E SI RIGENERA COME NOI

006

technica

technica

di Danilo Pierucci photo di Bjoern Rudnik

IL LEGNO MODERNO È “DISCIPLINATO”

Con il legno massiccio KVH® e le travi lamellari DUO/TRIO® agli architetti, ai progettisti e ai committenti viene offerto un materiale da costruzione pregiato, regolamentato a livello europeo, per applicazioni costruttive nel settore di costruzioni moderne in legno. Il legno KVH® con giunzioni a pettine adempie alle esigenze del legno massiccio con giunzioni a pettine, secondo la norma EN 15497:2013, mentre il KVH® privo di giunzioni a pettine soddisfa i requisiti della EN 14081-1:2011 e infine, per il legname lamellare DUO/TRIO® l’armonizzazione di prodotto è regolata in Europa secondo la norma EN 14080:2013. Queste le premesse da cui parte KVH per raccontare il suo legno strutturale e le sue incredibili performance

Lignovit Deco FS di Adler: la protezione razionale del legno che sposa estetica e funzionalità, donando al manufatto una bellezza naturale

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technica

I “PRINCIPI” DELLE SCARPETTE PER L’ANCORAGGIO DEI TRAVETTI

di Sonia Maritan

chronichae

di Sonia Maritan

Secco Sistemi, Woodn Industries, Thesan, Massiv Forest Products, Formani, fra gli espositori che abbiamo intervistato.

constructio

di Sabrina Cenci Cenci Legno s.a.s.

L’INGEGNOSA EREDITÀ DEL CENCI PER GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ: CONNESSIONI INCOLLATE CON ADESIVI XEPOX

“Dal 1972 Cenci anticipa l’evoluzione delle strutture in legno. Questo era e rimane lo slogan impresso su tanta della nostra documentazione divulgativa, perché impostato sulla concreta operosità di cinquant’anni in edilizia”, afferma Sabrina Cenci, che prima di aprire al tema di consolidamento strutturale di un casello di esazione, che riprenderà nei prossimi numeri, ci fa ripercorrere, soprattutto, gli inizi di Giovanni Cenci. La sua predilezione precoce, rispetto i suoi colleghi, di scegliere il legno; la scelta dell’impiego di soli specifici adesivi epossidici, denominati poi Xepox. Il suo impegno e la sua passione totale nel settore e l’insegnamento che certo ha diffuso verso tutti, innanzitutto sua figlia, hanno un valore inestimabile che costituisce l’ingegnosa eredità del Cenci, proprio come la definisce Sabrina Cenci

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constructio

075

anticipatio Ligna

IL FORNITORE DI UN CICLO ECOLOGICO COMPLETO

di Pietro Ferrari

Hasslacher Norica Timber da generazioni si dedica all’utilizzo completo e sostenibile del legno, convinta che il legno, in quanto materia prima rinnovabile, rivesta grande importanza non solo come materiale versatile per l’edilizia ma anche come fonte di energia ecologica e CO2 neutrale. Un fornitore globale di legno da costruzione, riconosciuto per la straordinaria varietà della proposta di articoli in legno massiccio, per la gestione delle materie prime certificate PEFC e perché, chiudendo il ciclo ecologico, trasforma i residui di produzione del legno rendendoli parte del ciclo economico

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anticipatio Ligna

di Danilo Pierucci

Holz Albertani SpA si aggiudica l’appalto per il progetto della nuova Casa della Cultura a Berzo Demo in provincia di Brescia, che ha previsto la ristrutturazione del piano terra già esistente e la realizzazione di una sopraelevazione di due piani

constructio

TECNOLOGIA ALL'AVANGUARDIA E SOSTENIBILITÀ

Un sogno sta diventando realtà: un centro per disabilità autistica in un’atmosfera accogliente, la cui esecuzione della costruzione spetta alla Fanti Legnami S.r.l., azienda specializzata nell’edilizia in legno che vanta esperienza pluriennale e l’uso delle tecniche più innovative, come il software 3D CAD/CAM Dietrich's sin dal 1996

anticipatio Ligna

INNOVATIVA, COMPETENTE E ORIENTATA AL CLIENTE

di Pietro Ferrari

Già da molti anni, l'azienda Hundegger è leader di mercato nel settore dei centri di taglio CNC con una quota di mercato che supera il 90%. Le macchine universali e flessibili vengono utilizzate per tutte le parti in legno di carpenteria, lavorazioni, costruzioni con telai in legno, costruzioni a tronchi d'albero, costruzioni prefabbricate, fino alla produzione di attrezzi per parco giochi.

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anticipatio Ligna

di Pietro Ferrari

PROGETTO DI RICHIESTA LICENZA CON UN CLICK

Sema è un produttore specializzato a livello mondiale in programmi per costruzioni in legno e di scale. Il suo software vanta più di 15.000 installazioni in 47 paesi ed è utilizzato con successo sia dai carpentieri e falegnami artigianali che dai centri di lavorazione dei singoli elementi del tetto come dall’industria produttiva di prefabbricati. Il programma Sema è disponibile in 11 lingue. Il software SEMA è una soluzione "tutto in uno" per la progettazione e costruzione di case in legno o di scale, di copertura di tetti e il rivestimento in lamiera in 2D o 3D

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our team

HOLZBAU FORUM DI NANCY-EPINAL

NELLA CASA DELLA CULTURA A BERZO DEMO IL LEGNO SUONA UNA NUOVA SINFONIA

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di Pietro Ferrari

In occasione della Ligna che si svolgerà a Hannover dall’11 al 15 Maggio 2015, per i nostri lettori, dedichiamo un’anteprima all’insegna del legno a Hasslacher, Dietrich's, Hundegger e Sema

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BAU MONACO DI BAVIERA GERMANIA LA FIERA CHE FA ARCHITETTURA

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LIGNA HANNOVER GERMANIA EXHIBITION WOOD

di Pietro Ferrari

L’attività, partita nel 1963 come tranciatura e imbutitura a freddo di particolari in lamiera conto terzi si è successivamente specializzata nella produzione di ferramenta per le costruzioni in legno diventando uno dei pochi produttori sul territorio nazionale di una specifica tipologia produttiva. Adveco è anche parte di un progetto del Fuorisalone, di cui è punteggiata in questo momento Milano

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anticipatio Ligna

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our team

LEGNO & EDILIZIA DI VERONA

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aequus

di Beatrice Guidi

IL MADEexpo DIVENTA VOLANO DELLA RIPRESA di Elisa Sala

Ufficio tecnico Sala Guido Legnami di Besana in Brianza

A MARIANO COMENSE LA CASA CRESCE CON IL DOPPIO SOPRALZO IN LEGNO

Dalle parole dell’Ingegner Elisa Sala il progetto del sopralzo bipiano in legno, per un’abitazione a Mariano Comense, realizzato da Sala Guido Legnami, di Enrico, Carlo e Fausto Sala. La committenza, rappresentata dalla famiglia Fumagalli ha parole di elogio a lavori ultimati per il doppio sopralzo che si ancora all’unico piano terreno esistente della loro abitazione originale e risulta molto soddisfatta della nuova volumetria realizzata con i pannelli x-lam per tutti i vantaggi che offre

Significativa la crescita estera e la qualità dei contatti di business con 208.302 visitatori, 65.000 metri quadrati netti in 8 padiglioni, più di 1.100 incontri b2b e 1.450 aziende. Innovazione, sostenibilità, bellezza, tendenze, conoscenza… il rilancio dell’edilizia parte da Milano che diventa agorà del business

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DIRECTORY


Il legno cresce e si rigenera come noi Giovanni Cenci lo porto nel cuore, prima di iniziare a confezionare questo secondo numero dell’anno, così ricco di eventi, ho incontrato Sabrina Cenci, insieme a Stefano Cervini e Pietro Ferrari. Abbiamo parlato di lui e di come dar seguito alla sua preziosa collaborazione su questa rivista, che ha seguito sin dal suo esordio, ancora quando portava il nome di Area Legno. Sabrina però non è solo un’estensione del suo valoroso padre, che ha sparso il “verbo” del legno per 50 anni, lei rappresenta da tempo una parte sostanziale di quella stessa Cenci Legno, al punto da rappresentarla già appieno e così il prosieguo è stato naturale anche sul fronte di Struttura Legno. Da quell’incontro sono scaturiti interessanti progetti che stanno già prendendo forma e io mi sono trovata a leggere pagine e pagine scritte dal grande Giovanni Cenci e adesso credo che non lo rappresenteremo mai abbastanza, anche se sarebbe lieto di sapere che intorno a quel tavolo si son trovate, come raramente accade, quattro persone diverse, ma accomunate dalla stessa volontà: continuare a raccontare il legno! A questo proposito è particolarmente pertinente il contributo di Hugo Carre, proprio in questo numero di Struttura Legno, che ci riporta il dialogo di una piacevole serata a Garmisch dove parlammo di “qualità”. E Giovanni Cenci lungo tutto l’arco della sua vita svela le “imperfezioni della qualità” per tendere alla “perfezione” della costruzione lignea, con uno strumento affinato e infallibile come la sua conoscenza tecnica e altamente specialistica, e oltre 15 anni fa Negli “Atti del Convegno di Lignomec” del 1999 scriveva “[…] l’assistente che in cantiere chiude un occhio sull’acqua aggiunta all’impasto in calcestruzzo preconfezionato, probabilmente non si rende completamente conto del danno che provoca in termini di efficienza prestazionale”. In questo numero dedichiamo molte pagine anche ai più autorevoli momenti di aggiornamento professionale e di dibattito sullo stato dell’arte della progettazione e della costruzione lignea nell’architettura e nell’edilizia moderna, come si coglieva nella storia cinquantennale del Bau che ho visitato o nel brillante appuntamento del Forum del Legno che ha avuto luogo a Nancy, dove nella parte relativa alle mostre culturali ho visto grandi novità sul legno e sulle tecnologie tradotte in progetti illustrati da modelli in scala ridotta. Contenitore ideale per un arricchimento culturale del tema dell’edilizia che impiega il legno è stato poi l’appuntamento con Legno&Edilizia. Il legno è diventato il linguaggio preminente per costruire, un messaggio particolarmente ampio, forte e potente annunciato attraverso la concretezza di numerosi padiglioni dell’Expo, appena inaugurato, a cui dovremo dedicare una monografia ad hoc, perché le pagine sembrano non bastarci mai, quando trattiamo di questo materiale, che cresce e si rigenera come noi!

I have Giovanni Cenci in my heart, before starting to build this second issue of the year of SL, I met Sabrina Cenci,his daughter, together with Stefano Cervini e Pietro Ferrari. We talked of him e searched a way to give a following to his valuable collaboration to our magazine, he helped from its start up, when was published by another publishing house with the name Area Legno. Bur Sabrina is not only an extension of her strong father who preached the wood “gospel” 50 years long, she is also a substantial part of the firm Cenci Legno and is now able to carry on with success its mission. So it was only natural to go on also on the path of Struttura Legno. From our meeting started a lot of interesting projects, some of them are already taking a precise shape. I, myself, had the opportunity to read many and many pages written from the great Giovanni Cenci and my feeling is that it is impossible to represent his reach and manifold culture, I think also that he would be glad to know that around that table met , as rarely it happens, four different peoples, with the same will: go on in telling about wood. I remember also the contribution of Hugo Karre, in this issue of Struttura Legno, taking us back in time in a quiet evening in Garmisch when we spoke about “quality”. Giovanni Cenci in the path of his life discover and underline the “imperfections of quality” to search the “perfection” of wooden building, with a tool refined and precise as his technical knowledge and his high competence.15 years ago, in the “Atti del Convegno Lignomec “ in 1989 he wrote:” The master closing his eyes on the too much water added to the pre-prepared mix of concrete , probably don’t understand the damage he create in terms of efficiency.” In this issue we reserve many pages also to the most important meeting on professional learning and on the state of the arts in project and in wooden building as was easy to detect in the 50 yars of history of Bau in Munich I visited in January or in the brilliant meeting Forum Bois in Nancy, where in the cultural exhibition sector I saw very interesting innovations on wood and technology represented in small patterns. An ideal point of meeting on the item wood in building was Legno&Edilizia in Verona. Wood is turned to be the most relevant language in building, a message particularly wide, strong and powerful announced by the consistency of the many pavilions of the Expo in Milan recently inaugurated, to which we wish consecrate a specific monography, because the pages seems never be enough, when we write about this material, who grows and regenerates as we do!

EDITORIALE di Sonia Maritan www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com

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Sonia Maritan con Tadiello Costruzioni e Bertarelli (taglio e potatura).


SIMPOSIUM

GREENSMART BUILDING di Beatrice Guidi

www.be2015.com

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L’edificio sostenibile diventa verde

Il 18 giugno a Milano, dalle 9,30 alle 17,00 nella Sala Conferenze, presso il Palazzo Reale in Piazza Duomo 14, BEyond 2015 affronta il tema della riqualificazione del costruito e dei nuovi approcci all’edilizia urbana, come punto di partenza per lo sviluppo di una città Smart e vivibile. Il comune di Milano presenterà, con le altre città partner, i risultati del progetto EUGUGLE: Modelli di ristrutturazione sostenibili per città più intelligenti Il terzo appuntamento della piattaforma BEyond 2015 ha come protagonista l’edificio verde: un edificio sostenibile, in grado di rendere più vivibile una città. Il tema della “Riqualificazione energetico-ambientale dell’esistente di edifici e quartieri” nella sessione del mattino (9,30 - 13,00) tratterà di materiali e pratiche sostenibili per la riqualificazione, il retrofitting energetico del costruito in merito a cogenerazione ed efficienza, ma anche il fotovoltaico urbano, e in generale di politiche e pratiche di riqualificazione energetica nella città meneghina e del nuovo regolamento edilizio del Comune di Milano. “Tecnologie e buone pratiche per le nuove costruzioni” costituirà invece il tema della sessione pomeridiana (14,30 - 17,00) con le due sostenibilità, ambientale ed economica, delle nuove costruzioni pubbliche a Milano, con il legno per l’edilizia collettiva e pubblica a cura di un’associazione del settore, e ancora, con esempi di buone pratiche di edifici pubblici in legno in Lombardia.

Esperti e rappresentanti di aziende e istituzioni saranno chiamati a raccontare esempi e buone pratiche rispetto a come si stanno muovendo in tale direzione. Grande attenzione è posta alla riqualificazione dell’esistente, che in ambiti molto “costruiti” come quelli europei e italiani è una necessità che pone sfide ma che propone anche opportunità interessanti, materiali e tecnologie apparentemente «tradizionali» ma che negli ultimi anni hanno assunto una rilevanza nuova: un esempio per tutti, il legno, utilizzato anche per l’edilizia pubblica. L’evento è quindi strutturato in due sessioni: una dedicata alla riqualificazione dell’ambiente costruito e l’altra sulle tecnologie e le buone pratiche per le nuove costruzioni. Il Comune di Milano ha già aderito e presenterà, con le altre città partner, i risultati a oggi del progetto EUGUGLE per la riqualificazione urbana integrata e l’efficientamento energetico dell’edilizia pubblica/scolastica e residenziale.


SIMPOSIUM

THE BUILDING SUSTAINABLE TURNS GREEN

Questo appuntamento fa seguito a due eventi: Think BEyond, visions from Milan – dibattito sugli elementi che portano una città a diventare ancora più vivibile e sulla legacy dei grandi eventi – e uMOVE – manifestazione che ha visto protagonisti la mobilità urbana, lo sharing e la logistica urbana sostenibile. Eventi che fanno capo alla piattaforma BEyond 2015, collettore delle buone pratiche che aziende e istituzioni stanno sperimentando, nell’ambito dello sviluppo urbano sostenibile esaminando strumenti tecnologici e non, per la creazione di una città Smart e a dimensione umana.

Third event of the BEyond 2015 platform focuses on the green building, a sustainable building for a more livable city. Professionals, companies and public institutions will illustrate experiences and best practices from their commitment. The main focus of the eventi is on the restructuring, recovery and reuse of existing building and on the new building in the so called brownfield areas, both topics of great interest in a densely build-up environment like the European and Italian one. Achieving greeness in those environments is a challenge but an opportunity too, to develop and experiment new materials and techniques. Moreover, there is a huge space for apparently traditional materials and techniques, like wood as a structural material, that in the last few years has become the focus of a lot of projects, public buildings included. The event includes two sessions. The morning one has wood in new public building as the main focus, hosting a keynote from City of Milan Counselleor for Public Works Carmela Rozza describing the policies and projects the administration is pursuing in school building in brownfield environments. The afternoon session is focused of restructuring, recovery and reuse of existing building. One of the interesting speeches in this session will illustrate the EUGUGLE project by the City of Milan and other partners towns in Europe to develop and apply new materials and techniques for the Integrated urban regeneration and energy efficiency improvement of public/school and residential buildings. GreenSMart Buikding is the third in a series of events that include also ThinkBEyond (2nd October 2014) a debate on the elements needed to make a city more livable and on the global events legacy, and uMove (28th April 2015), focused on urban mobility, sharing and sustainable city logistics. All these events and others in the future form the Beyond2015 platform, an aggregator of experiences and best practices from companies and institutions that, using technological and organizational tools, strive to achieve a smarter and more human scale city.


OPINIO di Hugo Karre

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Parliamo di qualità Ogni giorno si sente nominare la parola "qualità", nelle situazioni più disparate, una parola che ha un significato particolare quando riferita all'uso del legno come ‘materiale pregiato e vivente’ di una costruzione

La costruzione di una casa era già dalla notte dei tempi "un'osservata speciale", soprattutto per scongiurare violazioni oppure per evitare il pericolo di perdere la vita. Già nel codice di Hammurabi (1750 a.c.) si trova la legge seguente: “Se un costruttore ha edificato una casa per un uomo e il suo lavoro non è stato fatto a regola d’arte, tanto che la casa crolla uccidendo chi in essa vi abiti, il costruttore deve essere ucciso”. Tante volte si utilizza il termine ‘qualità’ per giustificare costi, ma anche per differenziarsi dalla concorrenza, ma cosa si nasconde realmente dietro questo termine, utilizzato spesso e anche ascoltato senz’altro sempre ben volentieri? Qualità come sinonimo di grande valore con riferimento alle caratteristiche estetiche. Qualità come criterio per soddisfare la richiesta del cliente. Qualità come misura del rapporto prestazioni/prezzo. Qualità come misura di aderenza alle specifiche richieste del prodotto, come le caratteristiche legate alla sostenibilità. Qualità come criterio dimensionale del prodotto. Queste interpretazioni svelano diverse differenze che rendono immediatamente chiaro come spesso si mischino criteri oggettivi con criteri soggettivi, in molti casi a svantaggio del cliente e, di conse-

guenza, a svantaggio dell’intero settore delle costruzioni moderne in legno e ancor più di quelle eccellenti. Per questo, quindi, ritengo importante fare un tentativo di allineare i diversi termini in una successione ragionevole: 1. Qualità come misura di aderenza alle specifiche performance attese (per esempio le caratteristiche sulla portabilità). La Società tedesca per la Qualità di Francoforte ha lavorato all'interno delle norme DIN e definisce la qualità come: l’insieme delle caratteristiche di un’entità che ne determinano la capacità di soddisfare esigenze espresse e implicite (DIN 55350 / UNI EN ISO 8402). Sul costruire in legno ‘qualità’ significa in primis che i materiali utilizzati devono essere conformi alle esigenze costruttive e inoltre deve essere portata a termine la realizzazione del lavoro con la cura necessaria, tenendo conto delle specifiche particolari del legno come materiale edile  chiaramente tutto questo in ogni caso, e soprattutto indipendentemente dal prezzo stabilito. Tutti i soggetti coinvolti devono essere interessati alla durabilità, all'adempimento della funzione e alla stabilità del valore dell'edificio. La costruzione veloce, la pressione sul prezzo e sul termine di consegna dell’edificio non può che portare a una costruzione scadente! 2. Qualità come criterio per soddisfare le esigenze dei clienti. La definizione: “la qualità è la soddisfazione delle esigenze dei clienti” (K. Ishikawa) non può essere sufficiente e deve risolversi in pratica in un equilibrio tra il desiderio di arrivare al miglior prezzo, di ricevere un manufatto di grande valore e il miglior prodotto. Qui, il venditore è tenuto a mettere fuori discussione i requisiti di base (per esempio la durabilità dell’edificio, l'adempimento della funzione, la qualità costruttiva ecc.). Soddisfare tutte le altre esigenze dei clienti (oltre i requisiti di base) può poi essere qualificata come “qualità”, a partire dalla cura necessaria. 3. Qualità come misura del rapporto prestazioni/ prezzo. Un punto chiave nella discussione sulla qualità è il rapporto prestazioni/prezzo. Su questo punto s’incontrano la realizzazione seria della costruzione e la ‘soddisfazione percepita’ dal cliente. L'esperienza delle imprese di costruzione


OPINIO

LET'S TALK ABOUT QUALITY

Every day you hear mention the word "quality" in various situations. This word has a special meaning when applied to the use of wood as a "high-quality material and living". Since the first legislator Hammurabi this word has had a fundamental meaning in the science of building and practice of living.

Sonia Maritan, Hugo Karre, Pietro Ferrari e Claudio Garrone (Ufficio Forestale di FerlegnoArredo).

può essere convertita in valore diretto verso i clienti e in una fornitura di ‘benessere’ a lungo termine. 4. Qualità come sinonimo di grande valore (per esempio riguardo le caratteristiche estetiche). Soprattutto nel termine "alta qualità" si manifesta la soggettività più grande specialmente rispetto le caratteristiche estetiche, per esempio: con o senza rami, nodi grossi o piccoli, rigatura fine o più evidente, nodi cadenti seppur non influenti sulla capacità portante della trave o piccoli difetti di colore. Caratteristiche che rendono subito chiaro che la bellezza è negli occhi di chi guarda. Molto spesso viene utilizzato il termine ‘qualità’ in modo molto personale nel senso di ‘grande valore’ e questo porta successivamente grandi disaccordi tra cliente e carpentiere. I criteri estetici sono chiaramente importanti, però va tenuto conto sempre del fatto che hanno una validità soggettiva e quindi variabile per ogni cliente. 5. Qualità come criterio per la dimensione del prodotto. La bellissima costruzione in legno nella Via Cenni a

Milano o i nuovi progetti dell’altezza di 50 metri (15 piani) nella città anseatica di Bergen in Norvegia, oppure di 84 metri (24 piani) a Vienna; dimostrano come le costruzioni in legno abbiano da qualche tempo raggiunto la città e come gli edifici diventino sempre più grandi e più alti. Questi numeri impressionanti non forniscono però la prova di una costruzione di qualità. Anche qui la qualità è da definire con i criteri di base: durabilità dell’edificio, l’adempimento della sua funzione e la stabilità del valore. Il “nostro” materiale legno diventa sempre più prezioso come materiale eccellente di costruzione e punta oltre con gli attributi trendy e biologici. All’intero settore è richiesto a questo punto di dedicare la massima attenzione alla realizzazione di ogni realizzazione, tenendo conto delle specifiche particolari del legno come materiale edile per convertire le eccellenti caratteristiche del legno e del proprio lavoro in ‘qualità percepita dal cliente’. … perché qualità è quando torna il cliente e non il prodotto!


ITINERA FORUM DEL LEGNO NANCY FRANCIA Sonia Maritan e Pietro Ferrari

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Costruire in legno tra Francia e futuro

Un altro brillante appuntamento del Forum del Legno ha avuto luogo a NancyEpinal con un successo ancora maggiore, così dopo Germania, Austria e in attesa dell’Italia (il 22 maggio a Verona), ecco una sintesi degli interessanti contenuti raccolti sul mercato d’Oltralpe Un comunicato di chiusura che esprime grande soddisfazione è l’epilogo del Forum international construction bois Epinal-Nancy. 1090 partecipanti, 110 espositori, un centinaio di conferenzieri, un volume di atti del convegno di seicento pagine, consegnato al loro arrivo ai partecipanti, vanno a costituire i numeri significativi della manifestazione che si è svolta per la prima volta in un quadro nuovo, il modernissimo centro congressi di Nancy, segnalato da un’arca in legno costruita sul terreno antistante, un pegno di ottimismo e di ripresa. La filiera delle costruzioni in legno ha potuto disporre per tre giorni, a Nancy e a Epinal, di un quadro unico in grado di facilitare lo scambio di informazioni per rilanciare una situazione spesso statica, in Francia e altrove, negli ultimi mesi. I partecipanti alla manifestazione testimoniano di un rilancio recentissimo delle richieste di progetti e di una ripartenza della domanda privata, mentre sembrano riprendere slancio gli investimenti produttivi.

La domanda pubblica, in Francia e altrove, resta poco tonica ma ci si attende molto dal piano di rilancio europeo che, miracolosamente, non dovrebbe essere compreso nel calcolo dei deficit di budget. I partecipanti hanno potuto beneficiare su questo tema di un aggiornamento pressoché in tempo reale. Sono stati confortati nello stesso momento dall’annuncio delle ambizioni della regione Lorena in materia di filiera legno, dalla riaffermazione dettagliata e puntuale dei punti di forza concorrenziali del legno da costruzione nell’edilizia del ventunesimo secolo e dal successo simbolico costituito dall’edificazione della elegante arca di legno sulla spianata antistante il centro congressi e, perché no, dai legami conviviali che si creano edizione dopo edizione tra imprenditori, aziende, ingegneri e capimastri. Tutti, compreso chi scrive, sono rimasti affascinati dalla ricchezza della condivisione di saperi veicolata da conferenzieri spesso brillanti, sempre più a loro agio, edizione dopo edizione, supportati da un quadro iconografico ricco e curato e da una logistica impeccabile. Il tutto riassunto da atti più ricchi che mai e in uno spazio espositivo efficiente e moderno. L’esempio della Slovenia, Paese ospite dell’edizione 2015, dimostra a qual punto la crescita delle costruzioni in legno sia un fenomeno europeo che non cessa di ampliarsi, mentre le linee guida francesi che vedono la promozione della trasformazione del legno in un quadro locale e di filiere corte trovano la loro eco nello sviluppo effettivo di una vera e propria “economia locale” del legno in Slovenia.

Il Forum degli architetti

La quinta edizione del Forum è stata quella degli architetti. La capacità di ricezione del nuovo centro congressi ha permesso di creare una sinergia tra il Forum stesso e una importante manifestazione dell’Ordine degli Architetti di Lorena. Qui le proposte si sono moltiplicate: l’Agenzia Studiolada di Nancy ha mostrato, con Nicolas Barthes, come si può a partire da un bancale di tavole creare in breve tempo, un oggetto che dialoga in coerenza con il cemento, l’acciaio e il vetro di un centro di smistamento posta-


ITINERA FORUM DEL LEGNO NANCY FRANCIA

Alcuni dei relatori presenti al convegno con Nicole Valkyser-Bergmann, responsabile comunicazione del convegno.

Nelle foto in esterno, l’Arca, la struttura simbolo dell’incontro 2015.

le di Claude Prouvé magnificamente rivisitato dall’architetto Marc Barani. Gli studenti dell’ENSarchitecture di Nancy e dell’ENSTIB di Epinal hanno arricchito la manifestazione di plastici e prototipi come quelli intitolati “I Confidenziali” presentati con “I dieci anni di sfide del legno” e quelli del “Percorso Legno “ di CNDB. Di fatto, mai come quest’anno il Forum ha fatto un balzo in avanti. All’inizio del programma convegnistico, Stéphane Cochet dell’agenzia parigina 003 ha attratto l’attenzione dei partecipanti al programma convegnistico B1 dedicato alla costruzione a risparmio energetico, sviluppando un discorso tecnico critico unito a una perorazione convinta a favore della costruzione passiva senza ponti termici. Simon Teyssou, Pascal Gontier, Etienne Mégard, Alain Bretagnolle di Architecture Studio, Dominique Molard e Anouk Legendre hanno mostrato, tra le altre cose, l’alto livello di competenza raggiunto ormai dai migliori architetti francesi in materia di costruzioni in legno, oltre alla loro capacità di trasmettere sapere ai colleghi, questo non può che essere di buon auspicio per le costruzioni in legno in Francia. Dall’estero, gli ospiti stranieri hanno ben evidenziato la specificità del loro approccio alle costruzioni in legno: da una parte il tocco provocatorio di Duncan Lewis


ITINERA FORUM DEL LEGNO NANCY FRANCIA

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La nostra testata StrutturaLegno in distribuzione al Forum Bois di Nancy.

Il nostro direttore di StrutturaLegno Sonia Maritan con l’architetto giapponese Shigeru Ban.

e dall’altra la essenzialità di Rune Abrahamsen, da una parte la capacità di Yichen Lu di costruire in legno con budget limitati e dall’altra l’indiscussa genialità di Shigeru Ban, che merita un discorso più ampio. In poco più di un’ora, l’architetto giapponese Shigeru Ban, in una conferenza molto densa, ha passato in rassegna la sua opera, insistendo su un pensiero architettonico pieno di forza nella sua rimessa in causa dei fondamentali: laddove l’architetto pone in rilievo la forza dei potenti, Shigeru Ban cerca di aiutare gli umili, laddove l’architettura costruisce in cemento per durare, egli risponde alle attese dei clienti, generando il vuoto, l’apertura, la trasparenza. A sorpresa, Shigeru Ban ha passato più di un’ora nello spazio espositivo, dove ha visitato numerosi stand e rac-

colto informazioni sulle ultime evoluzioni tecnologiche della costruzione in legno in Europa. Questa forte presenza dell’architetto e dell’architettura non ha però cancellato il ruolo dell’ENSTIB e dell’ENSarchitecture di Nancy i cui esponenti sono stati vivamente ringraziati per il loro impegno e la loro competenza. Gli omaggi pronunciati in onore dell’insegnante Jean-Claude Bignon e dell’imprenditore del settore del legno lamellare Claude Weisrock hanno contribuito a mettere in luce le facce complementari di questa filiera. Un ringraziamento va invece da parte di noi giornalisti alla impeccabile organizzazione messa in campo da Nicole Valkyser Bergmann nel gestire la logistica e le tempistiche della manifestazione dal punto di vista comunicazionale.


La convegnistica: giovedĂŹ 16 aprile

Il tema della costruzione in legno con l’utilizzo delle specie locali ha aperto gli “atelierâ€? di convegnistica il 16 aprile: sindaci, responsabili di poli di sviluppo, architetti e studenti hanno sottolineato con vigore l’opportunitĂ dell’utilizzo del legno locale nelle costruzioni. Espressione di un’area eccellente dal punto di vista forestale, questi cultori hanno giustamente enfatizzato un tema di grande opportunitĂ locale. In contemporanea veniva svolto il tema della costruzione in legno nel campo dell’edilizia convenzionata con esempi importanti, provenienti da ogni angolo della Francia, di realizzazioni di vario genere: da Saint-Etienne a Parigi, da Aurillac a Bourget du Lac si moltiplicano gli esempi di realizzazioni in tal senso. Ma costruire in legno è anche costruire in altezza e qui non sono stati esaminati solo gli esempi di realizzazioni di tale genere in Francia ma anche lo straordinario edificio in legno realizzato dalla norvegese Sweco a Bergen con quattordici piani di altezza. Se giĂ a Garmisch-Partenkirchen avevamo avuto modo di apprezzare con quale impegno si cerca di proporre le latifoglie europee nel campo delle costruzioni in legno, a EpinalNancy la musica non è cambiata: un’intera sezione, o “atelierâ€? che dir si voglia, è stato dedicato alla valorizzazione e all’utilizzo del faggio, un legno umile ma la cui valenza strutturale è stata evidenziata in una serie di interventi che hanno chiamato in causa un’altra varietĂ legnosa in via di studio, il pino silvestre. Un tema straordinariamente attuale è quello del rinnovamento e recupero del patrimonio edilizio esistente, il ruolo che il legno può giocare in questo campo è stato illustrato da vari esempi che si sono distribuiti su tutto l’Esagono: Lorena, Grenoble, Sainte MandĂŠ, Revin, Nantes. Il Cross Laminated Timber o Bois LamellĂŠ CroisĂŠ è stato oggetto di una sezione di taglio decisamente ingegneristico a testimonianza dell’interesse del mercato e dei progettisti per questo componente.

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La convegnistica : venerdĂŹ 17 aprile

PiĂš emozionale il contenuto del convegno d’apertura della seconda giornata del Forum dal titolo eloquente: “Merveillesâ€? en architecture boisâ€?. Posto che i cugini d’Oltralpe riservano questo titolo a poche costruzioni, tra cui la Sainte Chapelle di Parigi e Mont-Saint Michel, ci si attendevano dei veri exploit architettonici. Le Galet e Notre Dame de Creteil, Trivaux Garenne sono stati i racconti architettoni-

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ITINERA FORUM DEL LEGNO NANCY FRANCIA

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ci che non hanno deluso i presenti, ma ancor più pregnante di umanità e di genialità assieme è stata l’ora trascorsa ascoltando Shigeru Ban, a descrivere l’impegno umanitario in architettura dove il legno si fa umilissimo e assieme sublime strumento di riparo e conforto. Un’autentica “meraviglia” per un mondo in cui troppo spesso costruire è sinonimo di arrogante verticalità. La Slovenia, paese ospite di questa edizione del Forum Bois, ha raccontato la storia del suo rapporto con il legno e con il costruire che si riassume in un circolo virtuoso tra disponibilità di risorse forestali e loro utilizzo nelle costruzioni. Nella sezione dedicata alle estensioni in legno di strutture già esistenti, abbiamo sentito raccontare i risultati di un lavoro francese a Haÿles Roses e di un secondo lavoro francese a Chesnay, abbiamo avuto il piacere di riascoltare Markus Derix che già a Garmisch-Partenkirchen ci aveva descritto il mirabile lavoro di Poppensieker e Derix sull’aeroporto di Oslo. Con esprit de géométrie tutto francese, dopo le estensioni sono arrivate, nell’Atelier Parallèle A5, le sopraelevazioni: anche qui una sequenza di realizzazioni, talvolta geniali, che confermano l’eccellenza del legno in questo tipo di interventi. Una sezione è stata poi dedicata agli edifici scolastici: il collegio Arboretum a Morhange e il collegio con centro sportivo ZAC a ClichyBatignolles hanno costituito esempi di un corretto e creativo utilizzo del legno in queste situazioni. Infine, l’epilogo non poteva che coinvolgere l’evento che, inaugurato da pochi giorni, resterà nella storia come un’apoteosi delle possibilità di utilizzo della materia prima legno in un contesto di grande prestigio: l’Expo di Milano. Il Padiglione Francese, definito un edificio-territorio, il Padiglione Austriaco e lo straordinario Padiglione Cinese sono stati presentati rispettivamente da Anouk Legendre e Nicola Desmazieres, da Karlheinz Boiger e da Yichen Lu. Forti strutture in legno lamellare simboleggiano per la Francia la classicità del costruire, una vera foresta simboleggia per l’Austria la vicinanza con la natura, strutture in legno e acciaio che reggono un tetto di bambù sono il segnale per la Cina di un equilibrio tra Oriente e Occidente non sempre facile da trovare.

Come WebandMagazine, dedicheremo a questo momento irripetibile del costruire in legno che è l’Expo di Milano un’ampia copertura on-line: i temi troppo vasti e la posta in gioco per il legno nelle costruzioni rendono i vincoli del cartaceo impossibili da tenere. Un ultimo avviso a chi legge: i Forum delle costruzioni in legno creano dipendenza: dopo Garmisch-Partenkirchen e Nancy-Epinal si affaccia quello italiano di Verona: il 22 maggio non mancheremmo per nulla al mondo.


Momenti convegnistici nel modernissimo centro congressi Jean Prouvé.

ANOTHER BRILLIANT ROUND OF THE FORUM OF WOOD TOOK PLACE IN NANCY-EPINAL WITH GREATER SUCCESS

A closing statement that expresses great satisfaction is the epilogue of the Forum international construction bois Epinal-Nancy. 1090 participants, 110 exhibitors, a hundred speakers, a volume of conference proceedings of six hundred pages, delivered on their arrival to the participants make up significant numbers of the event which was held for the first time in a new framework, the modern conference center of Nancy, reported by an ark of wood built on the land in front, a pledge of optimism and recovery. The supply chain of timber construction has been available for three days, to Nancy and Epinal, a single framework that would facilitate the exchange of information to revive a situation often static, in France and elsewhere in recent months. Participants at the event testify to a recent revival of requests for projects and a restart of private demand, while they seem to gain momentum productive investments. Public demand, in France and elsewhere, there is little toned but much is expected from the European recovery plan that, miraculously, it should not be included in the calculation of the budget deficit. The participants were able to benefit from an update on this issue in almost real time. They were comforted at the same time the announcement of the ambitions of the Lorraine region in the field of wood industry, from detailed and timely reaffirmation of the strengths of the competitive construction wood in construction of the twenty first century and the success symbolic formed by the construction of elegant ark of wood on the esplanade in front of the convention center, and why not, by convivial ties that are created year after year among entrepreneurs, companies, engineers and foremen. Everyone, including this writer, have been fascinated by the richness of the sharing of knowledge conveyed by lecturers often brilliant, always more comfortable year after year, supported by a framework iconographic rich and carefully maintained and impeccable logistics. The summary of all acts richer than ever and in an exhibition space efficient and modern. The example of Slovenia, the host country of the 2015, shows to what extent the growth of timber construction is a European phenomenon that continues to expand, while the French guidelines that see the promotion of wood processing in a local control panel and short chains find their echo in the actual development of a true "local economy" of the wood in Slovenia.

  Progettazione strutture in legno

       * La Avi legno ha effettuato la sola fornitura del legname

AVI s.r.l.        00039 Zagarolo   (Roma)   - Via Prenestina   Nuova, 86 - 86/A   9576045 - +39/06 95308797 telefono e fax +39/06 info@avilegno.it - www.avilegno.it


COMMEMORATIO GIOVANNI CENCI di Sonia Maritan

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La sua vita si avviticchiava sempre con faccende “di legno” “Non è una presunzione, e neppure un caso, perché papà, dopo essersi diplomato quasi contestualmente all’inizio degli anni ’60 all’accademia di Belle Arti di Brera e all’Istituto Tecnico per Geometri “Mosè Bianchi” di Monza, ha preferito abbandonare la facile e redditizia attività letteraria di poeta contestuale a quella artistica di pittore e di designer di arredamento, per cimentarsi nel più impegnativo e audace mestiere di progettista strutturale”, con queste parole Sabrina Cenci, ritrae suo padre, il grande Geometra Giovanni Cenci, per ricordarlo a tutti, nell’articolo che gli dedica su questo numero di Strutturalegno Giovanni Cenci era fra quelle persone che mi aspettavo di incontrare nelle occasioni importanti, in cui si parlava di legno, lo individuavo facilmente anche fra tante persone e se lui intercettava la mia presenza dalla sua “altezza”, mi raggiungeva sempre per stringermi la mano. Sarà particolarmente caro per me serbare il ricordo dell’ultima occasione in cui accadde, sul finire dello scorso anno, perché purtroppo non è più fra noi. Anche Pietro Ferrari, per lunghi anni direttore di Arealegno e poi di Struttura Legno, lo ricorda con affetto e ammirazione. "Da direttore di testata e poi da editore  dice Pietro Ferrari  non posso dimenticare il contributo forte e appassionato dato da questo personaggio alla nostra testata giornalistica, soprattutto nel muovere i primi, difficili passi in un mondo in cui io, militante da sem-

pre nel settore del mobile, non ero certo un esperto. Un aiuto fraterno, forte e appassionato, che si traduceva in un volume impressionante di contributi redazionali e in una sfilza di case history, una più bella dell'altra. Era nei reportage, effettuati affiancandolo, che si esprimeva la sua forza e la sua perizia professionale, quando sulla sua auto vero ‘carro comando’ del progetto, mi raccontava, passando da un cantiere all'altro, storie mai banali ma sempre ricche di significato e di un insegnamento che andava oltre il fatto tecnico, per diventare lezione di umanità. Il settore non è certo stato generoso di riconoscimenti e soddisfazioni per Giovanni Cenci, per questo mi sembra che il modesto e sommesso ricordo degli amici sia a lui dovuto." Tra gli amici, anche nei tempi più tristi, c'è Stefano Cervini, editore e art director di


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WebandMagazine, da sempre amico di Giovanni Cenci e vicino a lui anche negli anni dolorosi della malattia, che ci racconta: "In questi ultimi anni ho avuto il piacere di lavorare con Giovanni Cenci, lavorare voleva dire partecipare a lunghe riunioni dove i suoi ricordi, le sue esperienze, i suoi appunti, i suoi progetti si mischiavano al presente e alle esigenze di oggi. Bisognava entrare nel suo mondo fatto di tantissimi anni di esperienza e di lavoro ‘sul campo’, voleva trasmettere la sua passione e la sua ‘idea’ nel mondo delle costruzioni e del legno. Anche negli ultimi tempi, con la malattia che purtroppo progrediva e con la consapevolezza dell’epilogo, l’entusiasmo e la passione non sono mai venuti a mancare. Una persona che ricorderò con grande affetto e stima, e per il quale il commento mi sembra possa essere lasciato a un grande esponente dello Spirito cristiano, Sant'Agostino: L’assenza non è assenza, abbiate fede, colui che non vedete è con voi." Vi parliamo di un uomo, che insieme alla figlia Sabrina con la quale ha formato una coppia davvero indissolubile, anticipa l’evoluzione delle strutture in legno dagli anni ’70! Le tracce del suo operato sono illimitate, come ad esempio i suoi schizzi prodotti nel vecchio ufficietto di Arsago Seprio, gomito gomito con l’Ingegner Giorgio Montagnoli e il Geometra

Gianfranco Pirovano: disegni preparatori per i padiglioni che attorniano la nuova grande piscina che l’Avvocato Giovanni Agnelli volle nel parco di Villar Perosa. Il progetto è di Gae Aulenti, all’epoca già Archistar mondiale. Giovanni Cenci fa i disegni esecutivi e firma diret-


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tamente per l’Avvocato la pratica di deposito al genio civile. È una statica ovvia, non occorrono dimensioni esorbitanti delle travi in tondame ma indispensabili sono stati la sua personale sensibilità e la condivisione delle modalità di lavoro con gli operai: a loro assegnò le competenze che erano state degli antichi maestri d’ascia, ma facendole a loro realizzare in punta di motosega. In questa sua storia di vita impastata di legno, di cui si può solo pretendere di abbozzare qualche ricordo, le riviste di settore di questa casa editrice rappresentano un importante e costante punto di riferimento. Nel 1977, è, infatti, tramite la rivista Il Legno, che l’Ing. Giorgio Montagnoli viene a conoscenza del Corso Pronto Casa che il Geometra Giovanni Cenci tiene a Lipomo (Co), contestualmente costruendo con i geometri dello Studio Tecnico Cenci Otsuka una casa bipiano a ossatura in legno. Tante furono poi le realizzazioni della Montagnoli Evio srl delle quali Giovanni Cenci fa i disegni e i calcoli. I canadesi della British Columbia gli regalarono il famoso C.L.S. (Canadiam Lumber Standard) e il Plywood 4x8 piedi. Sono anche gli anni in cui ha una grande influenza il sapere che l’Ingegner Pierre Marie Desclos (COFI – Council of Forest Industries – Canada) diffonde in Italia e nel Sud Europa. Lo Studio Tecnico Cenci Otsuka, dal nome della bellissima moglie Takako Otsuka, in Italia è stato il primo studio professionale a dedicarsi attivamente alla progettazione e calcolo di strutture in legno secondo le normative ufficiali estere (DIN 1052 e British Standard CP 112) e secondo le pratiche e tecnologie nordamericane e nordeuropee. Tramite articoli e con propri fascicoli, e con la diretta partecipazione a convegni e missioni, i coniugi Giovanni Cenci e Takako Otsuka – geni-

tori di Sabrina Cenci – si sono prodigati per la diffusione delle moderne tecniche strutturali del legno. “Lo Studio Tecnico Cenci Otsuka – si legge su un numero de IL LEGNO degli anni ’70 – è consulente di industrie di prefabbricazione che producono strutture in legno a spessore sottile e strutture in legno lamellare”. Nel 1980 lo studio progetta l’insediamento abitativo di Benevento, composto da 250 alloggi nel quartiere di Santa Colomba, con la direzione lavori di Giovanni Cenci e la realizzazione di Domenico Russo e & Figli, per l’edificazione fu adottata la tecnica C.L.S. (Canadian Lumber Standard). Moltissimi altri i dettagli costruttivi dise-


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gnati dallo Studio Tecnico Cenci Otsuka, per tutti gli edifici e anche per le alternative strutturali per le case in legno, siano esse a telaio o a pannelli. La statica della struttura di legno della grande palestra di Gavirate del 1987 fu firmata da Giovanni Cenci, così come quella di Gallarate del 1990, progetti che furono portatori di concetti nuovi per l’ingegneria del legno. Nel 1990, Giovanni Cenci riprende l’idea delle pareti fatte in stabilimento dal brevetto Staudacher applicandolo al solaio di copertura dell’ufficio open space di Giorgio Montagnoli e dello stesso anno fu il pannello Big Span ideato da lui, per rispondere a quel periodo di fermento

in cui ci si cimentava con la bellezza di architetture nitide e semplici, utilizzando pannelli portanti e controventanti. Dieci anni dopo lo stesso effetto ed efficacia li si otterranno direttamente in cantiere con il KVH maschiato. I Cenci lo lanciarono per ottenere solai piani controventanti, con piccoli punti di adesivo Xepox 235 tra le dentature. Tutto partì con Bruno Gatta che presentava allora, alla conferenza di Roseto degli Abruzzi, queste nuove aste in legno massiccio con il giunto digitale. Poi arrivò la formidabile intuizione dell’X-Lam e dei semilavorati assimilabili. Illuminante per avere un quadro completo di Giovanni Cenci strutturista la sua premessa negli "Atti del convegno Lignomec '99: "dove esordisce così: “Il progettista che calcola le strutture, tout court strutturista, deve possedere non solo la conoscenza statica e doti di perspicacia, ma anche buona sensibilità nel prevedere quali siano le risorse che plausibilmente possono ancora sussistere in una struttura, successivamente al travaglio esecutivo e alla messa in esercizio”. Nei suoi pensieri è possibile rintracciare l’arguto sprono a un lavoro corretto “[…] l’assistente che in cantiere chiude un occhio sull’acqua aggiunta all’impasto in calcestruzzo preconfezionato, probabilmente non si rende completamente conto del danno che provoca in termini di efficienza prestazionale”. Invece, per le strutture in legno? Domandava ai lettori. “Inizialmente, le motivazioni che mi hanno portato a ideare le tecniche degli inserti di collegamento a scomparsa per la realizzazione di strutture complesse in legno lamellare, sono riconducibili alla ricerca di correttivi adeguati, soprattutto a seguito dell’osservazione di quanto fossero pregiudizievoli certi adattamenti in corso d’opera attuati dai montatori, che finivano per arrecare maggiori deformazioni nei sistemi strutturali”. A tratti, per chi lo ha conosciuto, fra le righe, affiora la sua personalità decisa e a volte dirompente. “L’esame e la messa in discussione dei dettagli costruttivi in opera, quando non perfettamente rispondenti, pur dando


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atto delle migliori buone volontà, era sovente all’origine di defaticanti raccomandazioni ai montatori perché attuassero le sistemazioni dovute e, non bastando, anche di vivaci discussioni”. Poi ci raccontava delle prime realizzazioni in legno lamellare, in un numero ristrettissimo anche precedenti al 1970. Agli esempi che riporta, si confondono quelli che lo vedono in cantiere come protagonista, davvero in numero cospicuo e in ognuno si può leggere la sua esperienza che si rinnova di volta in volta, facendo tesoro della precedente, per procedere con un nuovo accorgimento e una migliorata prestazione, e così si raccoglie con forza e concretezza il senso vero di un professionista che fa ricerca e sperimentazione sul campo, raggiungendo risultati sempre eccellenti. Sul finire del secolo scorso descriveva opere ancora attuali. “Tra le realizzazioni che ho progettato e calcolato in anni recenti, la più importante è stata la copertura di Casalecchio di Reno. Si è trattato di una inusuale copertura avente luce libera di 80x120 metri, la cui configurazione è costituita da una parte centrale a volta e due semicalotte: un’opera impegnativa, non tanto per la statica, quanto piuttosto per le operatività cantieristiche. […] Escogitai il pre-montaggio a terra di porzioni d’insieme molto più grandi, anche oltre 500 metri quadrati. Questo nuovo indirizzo cantieristico consentiva una più accurata esecuzione dei collegamenti, perché realizzati in vicinanza al suolo; quindi una maggiore affi-

dabilità costruttiva. Le ampie porzioni di struttura, una volta elevate in quota, costituivano esse stesse una facilitazione per l’inserimento delle aste di completamento e per conseguire una migliore qualità dei controlli”. Fra i molteplici progetti racconta del mitico Aquilone di Chicco-Artsana” (1996), progettato dall’Architetto Giancarlo Lucini di Como, e costituito da quattro graticci triangolari, a due a due contrapposti sull’ipotenusa, per il quale Giovanni Cenci concepisce una struttura di copertura, dove le travi interne di legno lamellare sono tutte continue e si intersecano con giunto a “mezzo legno” incollato con Xepox. “È anche il primo edificio in cui sviluppo l’idea di giunzioni a ‘mezzo legno’ con la tecnica CNP (Cenci, Noseda, Piazza). […] Nel sistema CNP le resine impiegate sono del tipo a base epossidica e assumono importanza primaria ai fini della statica”. Facendo un passo indietro, del 1992, è invece la struttura lamellare di Holzbau per realizzare la passerella a scavalco del torrente San Giovanni a Verbania, quando l’alluvione fa crollare due campate del ponte medioevale, che vede ancora Giovanni Cenci autore della statica. Qui il segno moderno del lamellare si accosta con garbo e naturalezza alle arcate lapidee di antica fattura. Nel 2007 sarà la volta della passerella di piazza Castello a Locarno realizzata da Archlegno, in cui Giovanni Cenci è ancora strutturista lamellare e direttore lavori. Per l’assemblaggio si utilizza-


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all’esportazione dei difetti naturali presenti nelle tavole e alla loro ricostituzione in elementi strutturali anche di grande dimensione, più congeniali alla funzione statica. Ecco il legno lamellare. […] Ormai – diceva già nel 1999 – non è più opportuno porre immotivati pregiudizi alla realizzazione di sistemi in legno che sono notoriamente leggeri e strutturalmente non complessi, inoltre sono più fantasiosi e permettono aggregazioni davvero ampie e meno frammentarie”.

no gli adesivi epossidici Xepox con evidente funzione strutturale. Infatti, questo grande tecnologo, lascia questa eredità: Xepox, un adesivo dagli ingredienti ‘segreti’, un po’ come quelli della Nutella, e che come questa ha dimostrato, nel tempo, di essere molto ‘buono’! Potrei sbagliare, ma penso che un tecnologo come lui, si riconosca più che nelle parole, in tutte questi episodi che come strutturista lamellare ha contribuito a realizzare, sparsi in tanti luoghi, ognuno con quel suo piccolo dettaglio nato in quell’attimo ad hoc, dalla sua mente ‘artigianale’, come se il genius loci gli suggerisse di volta in volta un segreto. Oggi, Sabrina Cenci, porta con determinazione avanti i lavori di Cenci Legno, e le sue riabilitazioni strutturali, piccole e grandi, come quelle di Giovanni Cenci, la portano spesso vicino a episodi da ‘rivitalizzare’. Credo sia anche una piccola missione, che scorgo, quando semplicemente mi racconta di un sopralluogo, di quella situazione specifica, dove lei intravede già il suo intervento risolutivo. Così, raccoglie una grande eredità, le da prolungamento come la passerella sul ponte medioevale, e credo, che niente, varrebbe più di questo, per Giovanni Cenci! Lui, che ci diceva: ci sarà sempre più legno nel nostro futuro. “Innanzitutto perché si tratta di un materiale prezioso e rinnovabile, il cui uso è connaturato nell’uomo. […] Altra ragione la si può ravvisare nella facile lavorazione del legno, con un relativamente modesto fabbisogno di energia. Motivo ancora valido quando si procede

Approfondimenti riguardo gli insegnamenti di Giovanni Cenci "Atti del convegno Lignomec' 99" - www.cenci.com/download/CNR-22-febbraio-1999.zip. Progettato strutturali per Holzbau di Bressanone la copertura del Palasport di Casalecchio di Reno (oggi Unipol Arena) e quella dell'Aquilone di Chicco-Artsana a Grandate (Como). www.cenci.com/cenci.asp www.cenci.com/Ostrava.pdf


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA VERONA ITALIA di Sonia Maritan

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Legno&Edilizia in Verona is the ideal container for cultural enrichment on the theme of timber, of which the protagonists are the manufacturers and designers. All issues related to materials and technologies in software design and culture of the area are well represented.

La fiera che parla sostenibile

Il legno costituisce sempre di più l’ingrediente base nell’impasto materico dei luoghi antropici, e Legno&Edilizia rappresenta il contenitore ideale per un arricchimento culturale del tema dell’edilizia che impiega il legno, di cui sono protagonisti i produttori e i progettisti. Tutti i settori presenti alla manifestazione hanno dato modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnico/economici dell’utilizzo del legno: strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici, carpenteria in legno, macchine e utensili, legno da lavoro, semilavorati, casseforme, telai, case in legno prefabbricate e strutture da esterno, pavimenti, soffitti, scale e rivestimenti in legno, infissi, controtelai per porte, colle, vernici e impregnanti ecologici, sistemi di sicurezza, coperture e tetti, materiali isolanti, guaine e accessori, studi di progettazione, software e certificazione, sistemi di fissaggio, import e distribuzione legno “Scegliere il legno conviene”: per economicità, salubrità, comfort, sicurezza e bellezza. È lo slogan della 9° mostra internazionale Legno&Edilizia che si è svolta in Fiera a Verona dal 19 al 22 febbraio. La manifestazione, punto di riferimento italiano delle costruzioni in legno ed espressione di un settore in crescita nonostante la crisi, si è chiusa con 18.000 visitatori su 11.000 m2 e ha riunito le innovazioni di prodotto di 150 aziende provenienti da 11 Paesi, presentando l’intera gamma merceologica per l’edilizia che impiega il legno. Importanti esportatori stranieri di legname, produttori di macchine per la lavorazione del legno da costruzioni e i principali raggruppamenti di impresa del settore, sono stati i principali protagonisti di una rassegna europea concepita per dare le risposte più complete ai professionisti del settore, dove gli espositori provenienti soprattutto da Italia, Germania e Austria, ma anche da altri Paesi europei, hanno proposto innovazioni tecnologiche e novità commerciali, di prodotto e di sistema, parallelamente a giornate di incontri, convegni e aggiornamento. “Un comparto in crescita nonostante la crisi che da anni attanaglia l’edilizia  spiega Ado Rebuli presidente della

società Piemmeti SpA organizzatrice di questa biennale fin dalla prima edizione del 2001  come testimonia la previsione che i volumi residenziali in legno passino quest’anno dal 6% del 2010 al 15% rispetto al mercato abitativo nuovo”. Un motivo quindi per aggregare qui tutta la filiera, attraverso un rapporto diretto delle industrie produttrici, non solo con i carpentieri che costituiscono gli storici destinatari di Legno&Edilizia, ma anche con ingegneri, architetti, geometri, studi di progettazione e con gli appassionati del mondo del legno per questa rassegna che ha ospitato i seguenti settori merceologici: legnami e semilavorati, macchinari e utensili, strutture portanti, carpenteria, case in legno, pavimenti soffitti scale e rivestimenti, sistemi di sicurezza, coperture e tetti, infissi controtelai per porte, colle vernici e impregnanti, sistemi di fissaggio, studi di progettazione, import e distribuzione. Ampia e di alto profilo anche la proposta convegnistica, per la quale era prevista il rilascio dei crediti formativi, e a cui sono stati dedicati laboratori e seminari frequentati sia da operatori professionali sia da consumatori e organizzati in collaborazione col partner tecnico ARCA - Casalegno Srl - Trentino Sviluppo, che ha visto la partecipazione di enti e


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA VERONA ITALIA

associazioni: Associazione PEFC Italia, Centro Consorzi, CNR- Ivalsa (Istituto di Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree), Green Building Council Italia, Holzforschung Austria, Scuola Edile - Carpenteria del legno dell’ENAIP Tione, Università di Trento (Dipartimento Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica), Veneto Agricoltura, Confartigianato Vicenza, ARCA – Trentino Sviluppo SpA, Consorzio Progetto Legno Veneto, Abicert ente di certificazione, Associazione Pefc Italia, Distretto del Porfido e delle pietre Trentine, Habitech- Distretto Tecnologico Trentino, Istituto Lazzari Zenari, Scuola del legno di Sedico. Tra i molti incontri di aggiornamento si è anche tenuto il primo convegno nazionale di Edilizia pubblica e privata di legno che ha visto la presenza di 430 iscritti e del quale il Professor Franco Laner dello IUAV ha precisato “Sul versante convegni abbiamo voluto investire sui giovani”. Un ampio spazio ha accolto trenta espositori della provincia di Trento e le presenze di Progetto Legno Veneto. Da segnalare anche il convegno "Dettagli di bioarchitettura la finestra in legno" organizzato da Legno Finestra Italia e l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Bolzano, a cui ho assistito e al quale mi è difficile restituire un degno cammeo di apprezzamento che renda pienamente l’alto profilo proposto. Ma certamente Legno&Edilizia ha raccolto anche l’interesse di Associazioni importanti come queste, che considerano ogni componente ligneo dell’edificio fondamentale per concorrere alla creazione di un disegno “salubre” e coerente nel suo insieme, nel quale la finestra ha ruolo indispensabile anche rispetto la sua composizione materica. Insomma, dagli edifici multipiano, ai rivestimenti, ai serramenti, il legno offre elevate prestazioni tecniche e benessere abitativo ineguagliabili. Oltre ai convegni, è stata articolata una serie di attività raccolta sotto la formula de “Il legno in pillole” che riguardava tre filoni tematici: strutture, efficienza dell’involucro e durabilità, sostenibilità e filiera. Fra gli eventi, esposizione e premiazione del concorso La capanna sull’albero che ha premiato al primo posto il progetto di Marco Ciccone, studente di Architettura di Treviso, al secondo Domenico Maiello di Trieste (studente Politecnico di Milano) e al terzo ex aequo gli architetti Cosimo Paolini e Andrea Cocchini di Empoli (Firenze) e gli studenti Francesco Baldo di Villa Lagarina (Trento) e i veronesi Stefano Brunelli e Marco Tomelleri. In mostra si è anche svolto il

corso “Come costruire una casa con i tronchi” curato dall’Istituto del Legno Lazzari Zenari e si è vista all’opera la Scuola del legno di Sedico. Come ha ricordato Raul Barbieri – direttore Piemmeti – il successo di questo materiale consente ottime performances in fatto di risparmio energetico, comfort e salubrità abitative, protezione da terremoti e incendi, tutela ambientale e Legno&Edilizia è l’unica fiera in Italia specializzata in edilizia in legno che è stata capace di creare un volano che ha messo assieme industrie, carpentieri, ingegneri, architetti e studi professio-


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA VERONA ITALIA

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nali e che ha creato un format specifico tale da attrarre le novità da molte aziende estere. Le novità 2015 hanno riguardato una speciale attenzione per carpentieri e progettisti, la partecipazione di delegazioni di operatori provenienti dall’Europa dell’Est e dai Paesi emergenti. Molti, infatti, i visitatori esteri della mostra internazionale, tra i quali si segnalano le delegazioni di operatori di Grecia e Croazia. In definitiva, sembrano tutti d’accordo sul fatto che il mercato dell’edilizia in legno sia in continua crescita nonostante il momento non positivo dell’intero comparto. Stime del Politecnico di Milano prevedono che nel 2015 il 15% degli edifici saranno realizzati in legno e, di fatto, la realizzazione di opere pubbliche e private di legno, con vari sistemi costruttivi come Blokbau, Balloon frame, telaio e in particolare Xlam, è ormai un’alternativa che il mercato offre all’edilizia tradizionale anche nel nostro Paese. Infatti, il legno come materiale da costruzione è sempre più utilizzato anche all’interno delle città dove viene

impiegato in progetti prestigiosi, sfidando altezze una volta ritenute impossibili con questo materiale. Ormai gli esempi sono numerosi, basta pensare a Via Cenni a Milano, il complesso residenziale in legno più grande d’Europa formato da quattro edifici di nove piani ovvero ventisette metri di altezza, ma anche in altre capitali europee sono state realizzate costruzioni della stessa portata, perfettamente rispondenti alle esigenze dell’edilizia residenziale in contesti ad alta densità abitativa, dove i tempi ridotti di costruzione sono un sicuro vantaggio. E non solo. In molti casi è stata prevista la ricostruzione di scuole in legno al posto di istituti la cui demolizione dovrebbe avvenire entro il 2016. Una soluzione che potrebbe fare da apripista per favorire l’utilizzo del legno nell’ambito del settore pubblico. I nostri incontri e le nostre interviste poi vi parlano ancora di questo straordinario materiale, guardato più da vicino, in tutte le sue sfaccettature mentre prende forma, per mano di chi in prima linea crea innovazione: le aziende e soprattutto chi le guida. Come Alessandro Fratesi della Weinmann per le lavorazioni di elementi in legno per l'edilizia e macchine per la carpenteria, Andrea Zuliani di Baumann per la movimentazione della merce, Gabriele Mingo e Gianni Franchini della Scm Group per la lavorazione di travi strutturali ed elementi di pareti modulari in legno, Andrea Pallaver di HSB Cad per il software, Giulio Franceschini e Lavinia Sartori di RiLegno che di questo materiale si prendono cura, Roberto Milesi e Giovanni Croatti di CMS con le macchine che realizzano i componenti delle costruzioni lignee, Romani Ugolini che ci parla di condominio sostenibile, Andrea Reggiani e Giovanna Pieropan della Sarmax-Uniholz per la levigatura delle travi, Erika Pinarello di Essetre con la cui macchina è stato realizzato uno stand totalmente autoportante per il padiglione giapponese dell’Expo 2015, Maurizio Borga che con la ferramenta Borga permette l’assemblaggio delle parti strutturali del legno e infine, Alessandro Marchi e Daniele Petris della Adler che il legno lo proteggono. Comunque, legno, protagonista nella cultura tecnico-professionale e scientifica di tutti i produttori e i progettisti per la sostenibilità, la durabilità, il risparmio energetico oltre che per la sicurezza antisismica. A seguire, nell’ordine cronologico con il quale li abbiamo incontrati, vi riportiamo la loro “voce”.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA WEINMANN GRUPPO HOMAG www.homag-italia.it

Ci troviamo con Alessandro Fratesi, Area Manager di Weinmann del Gruppo Homag, che allo stand ci da anche qualche anticipazione sulla Ligna. “Qui non abbiamo macchine in funzione ma solamente alcune attrezzature da mostrare e alcuni tavoli da carpenteria. Le novità le presenteremo certamente alla Ligna, dove esporremo i nuovi impianti WMS per la produzione delle pareti con i nuovi aggregati per effettuare le chiodature e altre operazioni. Presenteremo anche un nuovo impianto per eseguire la lavorazione del tavolo della parete sia per quanto riguarda la lavorazione della parete sia delle travi. Siamo in fase di preparazione di queste innovazioni. Ha rilevato qualche cambiamento negli ultimi tempi nel suo ambito? “Sicuramente c’è più interesse per la casa in legno, anche se resta ancora circoscritto a certe zone e non generalizzato a tutto il territorio italiano. E, anche se quando si fanno strutture nuove, ad esempio edifici scolastici, si prendono in esame con sempre maggior frequenza queste nuove tecniche di costruzione, questo interesse per le costruzioni in legno non tocca ancora con forza e capillarmente la sensibilità dell’immaginario collettivo”. Probabilmente la crisi ha in parte rallentato questo processo di crescente sensibilizzazione verso l'edilizia sostenibile. Fuori dall’Italia quali sono i mercati che hanno dato una risposta più forte in questo senso negli ultimi anni? “Sicuramente i mercati di lingua tedesca: Austria, Germania e Svizzera. Risposte positive sono venute anche dagli Stati Uniti. Sarà insolito, ma Weinmann sta lavorando molto bene anche in Nuova Zelanda, in Polonia e in Russia, anche se in quest’ultima Nazione il momento è diventato poi negativo a causa delle tensioni interne di ordine geo-politico”. Per quel che riguarda le case in legno, le vostre pareti prefabbricate vengono prodotte indistintamente per le diverse tipologie costruttive? “Noi produciamo principalmente le pareti a telaio, le più diffuse rispetto l’X-lam. Abbiamo

però sviluppato anche le tecniche per lavorare l’X-lam su richiesta”. Quindi si tratta di tecnologie completamente diverse per quanto concerne l'impianto che le concepisce? “Diciamo che come viene creato l’impianto no, ma devono essere inserite nello stesso delle funzioni diverse per poter lavorare anche spessori di materiali più alti”.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA BAUMANN www.baumann-online.it

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Andrea Zuliani responsabile vendite Italia della Baumann ci parla del nuovo carrello elevatore laterale presentato dall’azienda. “Si è estremizzato un po’ il discorso del carrello elevatore laterale, evolvendo la macchina in tutti i suoi aspetti tecnici con la fuoriuscita del montante, che è stato sostituito  dai normali cilindri in uscita oleodinamici  con un nuovo sistema di viti a ricircolo di sfere integrato nel telaio. Abbiamo inserito due viti a ricircolo di sfere: una a destra e una a sinistra del montante, ovviamente sovradimensionate, ed è un sistema che abbiamo brevettato. Oltre a questo, c’è un sistema di uscita a rulli con cavi soprafili convessi che ha lo scopo di aumentare la durata della macchina e diradare le fasi di manutenzione della stessa”. Questo significa risparmiare i costi di manutenzione e allungare la vita della macchina? “La finalità è questa e infatti questo sistema è abbinato alla nuova motorizzazione stage 3B, quindi Euro 5, con un filtro antiparticolato permanente. Quindi è un sistema, non secondario, ma già integrato nella motorizzazione che va abbinato a una trasmissione idrostatica che per Baumann è uno sviluppo di un percorso di ricerca che ha portato a un’ottimizzazione della trasmissione che è eccezionale”. Altre caratteristiche del nuovo carrello elevatore laterale? “C’è anche un nuovo sistema di telaio cabinato ribaltabile per avere un

miglior accesso alle varie funzioni di service. Poi una serie di piccoli aspetti tecnici: prima di tutto il pantografo per la guida delle tubazioni tra macchine e montante: in questo caso si è utilizzato un pantografo in metallo per tenere le tubazioni nascoste, ma soprattutto protette, e ovviamente anche per migliorare ulteriormente l'aspetto estetico”. Un confronto con il primo carrello realizzato da Baumann immagino potrebbe rendere l'idea del cammino fatto per arrivare alla New GX60L, o forse la distanza sarebbe troppa ormai?! “In effetti, non è nemmeno paragonabile il primo modello con le realizzazioni attuali e con il comfort di guida straordinario che ne deriva. Se pensiamo solo alla trasmissione, inizialmente con delle normali leve meccaniche, attualmente abbiamo due funzioni, a comando idraulico o a comando elettroidraulico in base alle esigenze del cliente, perché oggi si realizza la macchina su misura in funzione dell’operatore. Non si tratta quindi di un normale carrello frontale che ha quelle due o tre funzioni standard che basta variare in funzione delle esigenze del cliente, qui c’è una totale customizzazione della macchina in funzione della portata ma anche della lunghezza del piano di carico”. In funzione di tutto ciò che è necessario al cliente. “Esattamente: 1200, 1400, altezza delle forche, della superficie di carico, altezza di sollevamento che va dai tre a otto metri e oltre; sotto quest’aspetto, tre tipologie di montanti in base alle esigenze del cliente. Quindi con caratteristiche tecniche di sollevamento uguali, ma con caratteristiche di personalizzazione totalmente differenti. Poi ci sono i vari optional che vanno ad aggiungersi, considerato che ci troviamo nel settore del legname, ad esempio, con forche mobili per migliorare la maneggevolezza di materiale lungo su superfici non ottimamente livellate, la traslazione delle forche per migliorare sia il supporto del materiale sulle forche, con traverse per carichi lunghi, sia per limitare la freccia della trave nel movimento”.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA HSB CAD www.hsbcad.de/it/

Allo stand di hsbCAD ad Andrea Pallaver, Responsabile Vendite Italia per l’azienda, chiediamo quali siano le loro novità di hsbCAD, un moderno strumento CAD/CAM per la progettazione di costruzioni nell'ambito delle costruzioni in legno prefabbricate, basato sulla piattaforma AutoCAD e Autodesk Architectural Desktop. “Noi stiamo spingendoci sempre più verso quello che sarà il futuro, cioè il BIM Building Information Modeling, quindi stiamo presentando una novità a livello di rilavorazione di progetto fatto in Revit con la possibilità di comandare le stampanti in 3D e avere un modello della casa prima ancora di andare a realizzarla. A questo colleghiamo tutto quello che già stiamo facendo adesso, cioè la progettazione su piattaforma AutoCAD per architetture in legno, con un occhio specifico alla produzione. Quindi la filiera completa dell’informazione che parte dall’architetto che disegna e arriva al produttore finale, questo mantenendo e gestendo tutto su di un’unica piattaforma, quindi passando di mano in mano il disegno ma senza doverlo esportare”. Quindi il software si interfaccia con qualunque programma? “Noi lavoriamo sulla piattaforma DWG che al momento possiamo considerare ancora uno standard che qualsiasi ufficio tecnico è in grado di gestire e leggere, senza contare che ormai questa piat-


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA HSB CAD www.hsbcad.de/it/

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taforma ci consente anche di essere visibile tramite i portali Outdesk 360 su piattaforme mobili. Quindi è possibile andare in cantiere con il tablet o con il cellulare e guardare il progetto, mentre magari in diretta un collega sta modificando dall’ufficio il disegno, visualizzandolo in tempo reale”. Questo è un bel servizio che fornisce un’utilità concreta. “È la possibilità che da lavorare su una piattaforma come quella di Autodesk che, comunque, ha una visibilità e un’apertura a 360 gradi su tutte le fasi della progettazione, non solo sulla fase di produzione”. Infatti, il nome della vostra azienda richiama il ‘mitico’ programma CAD che si utilizza per fare i disegni tecnici, quello che per qualunque progettista, rappresenta il primo strumento di lavoro. Qual è la storia dell’azienda? “Esatto. L’azienda nasce nel 1989 ed è belga, a Almelo si trova la casa madre.

Abbiamo già una discreta esperienza e possiamo annoverare tra i nostri clienti molti produttori di pannelli X-lam, tra cui aziende di livello europeo che ci hanno scelto per il contenuto di grande flessibilità che racchiude il nostro prodotto. La differenza sostanziale, lavorando su questa piattaforma è che oltre a creare una filiera unica è personalizzabile per le esigenze del cliente, non solo nella macrogestione ma anche nel dettaglio, possiamo persino andare a personalizzare il programma appositamente per loro. Ad esempio nel caso di un’azienda che ottiene un brevetto particolare e che voglia puntare su una determinata lavorazione, noi siamo in grado di creargli un programma ad hoc”. Quale potrebbe essere un’altra evoluzione del vostro software? “Io dico sempre che è il progettista che comanda e il software, uno strumento che lo


agevola moltissimo nella restituzione della sua idea, che velocizza il lavoro e che dà tutte le risposte alle domande; però rimane sempre e solo l’uomo il curatore del progetto”. I primi programmi erano molto più rigidi? “Molto spesso ci si basava su dei modelli costruttivi, tedeschi soprattutto, e veniva creato uno standard che in qualche modo doveva andare bene per tutti, e da quella rigidità ci si è via via staccati, adesso hsbCAD è completamente adattabile ai requisiti del cliente e ha diversi moduli per potersi adattare a ogni specifico ambito delle costruzioni in legno. Nel nostro caso, quindi, la piattaforma alla base è l’AutoCAD che è molto flessibile di suo e quindi siamo stati orientati, quasi naturalmente, a una visione più ampia e a un’apertura a 360 gradi del progetto basato su una modellazione totalmente eseguita in 3D, che ci ha portato alla flessibilità, trasversalità e personalizzazione della proposta attuale”.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA SCM GROUP www.scmgroup.com

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Alla Scm Group è in funzione il centro di lavoro Oikos, dedicato al settore delle travature e pareti in legno, che ci espone Gabriele Mingo, area manager Italia per il Triveneto. “Questa macchina qui in esposizione è particolarmente interessante perché va in una scuola professionale in Belgio, a testimoniare ancora una volta come, al contrario dell’Italia, all’estero si investa in formazione. Purtroppo in Italia la formazione in generale e in particolare sul settore delle costruzioni in legno non è un tema di grande interesse. In Italia per poter fornire una macchina a una scuola si impazzisce letteralmente per poi non riuscirci, dall’estero arrivano ordini come questo”! Un’importante puntualizzazione, che deve servire come stimolo a tutti noi, per ricordarci che davvero la formazione fa la differenza nella vita di ogni individuo. Questo impianto oltre alla travatura in legno, è concepito per realizzare anche case a telaio o in X-lam? “Parzialmente anche case a telaio, perché tutte le componenti in legno massello possono essere lavorate su questo centro di lavoro e quindi anche l’X-lam, fino alla dimensione massima di 1250 millimetri. Qui presentiamo la versione 625, la piccola della famiglia, perché chi non ha delle esigenze di grande produttività e sezioni di travi grandi può trovare in questo centro di lavoro la possibilità di realizzare l’80% della travatura in legno. Chiaramente chi investe in un macchinario nuovo probabilmente punta anche alla versione più grande che soddisfa richieste ancora maggiori”. Pietro Ferrari chiede se questo significhi investire fin dall’inizio nel legno strutturale, formando gli operatori, perché proporre macchine entry level, può significare un investimento per il futuro se si forma un personale che sarà sempre più ricettivo per le tecnologie più evolute. “Certamente. Tornando alla macchina, questo è un modello, che sta dando grosse soddisfazioni sul mercato a conferma del fatto che le grandi aziende ricominciano a guardare al grande contenuto tecnologico delle macchine italiane”. Come d’altra parte è sempre stato, perché nonostante il ‘modo’ di fare fiera in Italia abbia fortemente danneggiato la rappresentanza italiana del settore, le macchine italiane  insieme a quelle tedesche  hanno sempre costituito il fiore all’occhiello del settore a livello internazionale, per innovazione e creatività. “Io sono trent’anni che lavoro in Scm e posso confermare che al prodotto italiano non è mai mancato nulla

rispetto alla tecnologia tedesca, tranne, forse un po’ di mentalità imprenditoriale da parte di chi compra e di chi vende. Quindi sono d’accordo con lei e certo queste, sono macchine che confermano a tutto il mondo l’eccellenza italiana. In questa logica anche questa fiera, seppur ‘contenuta’ come vetrina ha visto un afflusso e una presenza di produttori di travi lamellari e di costruzioni in legno in generale che possono essere considerate di grande interesse, creando un palcoscenico che ha espresso bene il mood del settore”. L’appuntamento dell’anno per voi sarà la Ligna? “Senza dubbio. Per la Ligna è previsto un grande impegno e si sta lavorando su macchine innovative che saranno presentate all’appuntamento di Hannover”. Torniamo alla Oikos, in funzione a pochi passi da noi, la sua tecnologia a sei assi è paragonabile a quella di un robot antropomorfo dove il pezzo da lavorare resta immobile? “Offre indubbiamente una soluzione tecnologica di alto livello, per soddisfare qualsiasi richiesta espressa da un mercato in continua evoluzione, a tutte le aziende che operano nel settore, proprio perché si tratta di un centro di lavoro compatto a 6 assi interpolanti ottimale per la lavorazione di travi strutturali ed elementi di pareti modulari in legno per l’edilizia. Quando il gruppo Scm si è messo in questo settore, si è andato a confrontare con i leader già presenti sul mercato specifico ma, ha cercato di fare qualcosa di diverso e da qui è nata la Oikos, e poi quattro cinque anni fa è nata la versione a sei assi. Lavorare a 6 assi significa poter lavorare il pezzo su tutte le sei facce, perché il sesto asse ci aiuta ad arrivare dove il quinto non potrebbe e poter gestire un pannello X-lam da 1250 mm con lunghezza praticamente infinita, senza doverlo ribaltare, girare e senza problemi con gli utensili”. Immagino sia prevista l'automatizzazione completa dal carico allo scarico, ma quale potrebbe essere un’ulteriore evoluzione di questa macchina? “Certo, il centro di lavoro è interamente automatizzato, riguardo le sue prospettive future, non sono un progettista, ma posso dire che le evoluzioni di questa macchina sono nel senso di un'ulteriore semplificazione dell’interfaccia software e di un’immediatezza di utilizzo della quale c'è un'incessante richiesta, per cui nonostante noi pensassimo di essere già ‘molto avanti’, vediamo che c’è ancora molto da fare o che comunque è richiesta un'evoluzione continua. Lavoreremo anche sulle prestazioni della mac-


china: flessibilità e velocità di produzione”. Pietro Ferrari osserva che quanto presentato dall'azienda, pochi mesi prima a Sinalunga, sia indubbiamente al passo con le esigenze attuali e sia di gran lunga superiore alle proposte ‘analoghe’ di altri concorrenti. “Parlando dell’Italia che è il Paese che conosco, posso dire che gli ultimi quattro grandi clienti che hanno comprato un nostro impianto hanno scelto Oikos. E questo costituisce un riconoscimento concreto alla qualità del progetto”. Qual è il valore aggiunto di Oikos? “Oikos da un valore aggiunto in termini di flessibilità, di precisione e, oggi, possiamo aggiungere, anche di semplicità e di potenza di programmazione: è stato sviluppato a monte della macchina un sistema di simulazione molto valido, con cui l’operatore a tavolino può accertarsi che quello che va in macchina corrisponde alle aspettative di programmazione. Noi siamo sempre in contatto con le quattro principali software house di questo settore, per creare un’interfaccia che colloqui con tutti loro e, partendo dai loro disegni, elaborati in maniera virtuale a computer, eseguire tutte le lavorazioni in macchina: quello che viene intercettato a livello di collisioni o lavorazioni non idonee, viene corretto prima di andare in macchina. Questo significa non fermare la lavorazione di una trave di sedici metri perché l’operatore si accorge all’ultimo momento che qualcosa non va. In questo modo si risparmia tempo e si evita di sprecare materiale costoso, a livello di macchina, poi, si evitano collisioni, colpi e problemi su una macchina in cui i pezzi entrano da soli”. Mentre siamo ancora allo stand della Scm Group ci raggiunge anche Gianni Franchini, a lui chiediamo di anticiparci le novità che Scm Group presenterà alla Ligna. “La novità principale è che avremo questa macchina nel padiglione della carpenteria, perché mentre lo stand principale rimane nel padiglione 25, come da diverse edizioni, abbiamo deciso di fare altri due padiglioni: uno nel settore artigianato per le macchine più piccole, come già da qualche edizione e in più abbiamo deciso di essere presenti con uno stand nel settore carpenteria. Quindi uno stand nel settore industria, uno nel settore artigianato e uno nel settore carpenteria”. Insomma, vi ponete strategicamente abbracciando tutte le tipologie di lavorazione che proponete? “Considerate che, se vedete la Ligna, nel settore degli artigiani, dove eravamo già presenti nella scorsa edizione, l’afflusso di pubblico è davvero impressionante. In più, que-

st'anno ci saremo anche nel settore della carpenteria in modo da rendere davvero completa la nostra rappresentanza secondo i nostri target di riferimento. Naturalmente il settore industria rimane imprescindibile”. Il grande protagonista sarà, anche in Germania, il centro di lavoro Oikos? “Oikos è la nostra macchina di punta. Vi confermo che stiamo lavorando per rendere ancora più facile l’interfaccia operatore, per il resto dal punto di vista tecnologico confermiamo i risultati raggiunti”. Anche perché  aggiunge Pietro Ferrari  negli anni scorsi i programmi di investimento sono stati veramente importanti. “Certamente, e adesso gli investimenti sono destinati maggiormente alle attività marketing e commerciali, quindi alla presenza nelle fiere di settore”. Vi abbiamo visto, infatti, anche al Forum di Garmisch con un vostro desk presidiato da Luciano Tagliaferri. “Al Forum di Garmisch siamo presenti tutti gli anni, è un appuntamento a cui partecipiamo da lungo tempo che ci ha permesso di conoscere delle importanti realtà. Stiamo facendo anche una riflessione su fiere locali specializzate nella carpenteria, per esempio il Carrefour du Bois di cui abbiamo visto un reportage sulla vostra rivista ‘Il Legno’, magari con una visita o con uno stand dimostrativo senza macchine in funzione”. Il Carrefour du Bois, la cui ultima edizione ho visitato, è molto interessante, una fiera biennale che si svolgerà nel giugno del 2016. Può essere presidiata con stand di piccole dimensioni, anzi direi che è questo il format espositivo ideale.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA RI-LEGNO www.ri-legno.it

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Lo stand di Ri-Legno mi attrae moltissimo per la proposta che sottende e per l’originalità dell’esposizione, così la mia prima domanda a Giulio Franceschini, tende a raggiungere subito l’obiettivo, quello di ricostruire la breve storia di un’azienda che sembra essersi appena affacciata sul mondo. Da quanto tempo è attiva RiLegno? “La nostra azienda è una start up, che ho creato con Lavinia Sartori, ingegnere strutturista come me. È nata circa un anno fa e ha comin-

cosa indicano? “Rappresentano i grafici di temperatura e i grafici dei due sensori che misurano l’umidità, e questi ovviamente si muovono con una velocità molto inferiore rispetto al grafico della temperatura”. Questo altro strumento? “L’altro strumento che abbiamo portato con noi invece è un trapano resistografico, si tratta di uno strumento abbastanza sofisticato con una punta di quaranta centimetri che va a sondare il materiale e ne determina la densità: se ci dovesse

ciato a operare da sei - sette mesi. È una società che ha come mission quella di mantenere le strutture in legno esistenti, ispezionandole, curandole e facendo la corretta manutenzione che richiedono”. Il nome Ri-legno racconta bene la finalità della vostra azienda. E non posso che far loro i miei più calorosi auguri per un grande successo, nonostante il loro sguardo un pò stupito della mia spontanea esternazione. Qual è il vostro approccio ‘dottori’? “Siamo entrambi ingegneri strutturisti, quindi partiamo da una fase ispettiva affidandoci a metodi scientifici e con l’ausilio di un’attrezzatura di altissimo livello. Per esempio, qui abbiamo portato un misuratore di umidità e di temperatura che è in grado di monitorare nel tempo dei parametri che sono molto importanti per stabilire lo stato di salute di una trave. È un pò come misurare la febbre, quando si supera il 16-20% di umidità, c’è un rischio di attacco biologico e quindi potrebbero sorgere dei problemi: questo può succedere perché la struttura è esposta, perché non è ben progettata oppure perché alcuni dettagli si sono deteriorati nel tempo”. Invece, queste tre colorazioni: verde, blu e rossa sul display di questo strumento,

essere una zona di marcescenza in un legno, che all’esterno sembra buono, come in questo caso illustrato nel display, si individua la parte ammalorata e, meccanicamente, con delle resine o con dei prodotti chimici adeguati, si ricollega e si ricostruisce la parte deteriorata. Pensiamo ad esempio, a una vecchia capriata o a un pilastro che fuoriesce dal terreno esposti direttamente agli agenti atmosferici, che possono essere ripristinati, senza dover distruggere il vecchio edificio”. Com’è nata questa idea? “Diciamo che è un qualcosa che nasce dalla nostra esperienza nell’industria del legno e ci ha portato a focalizzarci su questa attività in particolare che riteniamo essere anche una risposta sostenibile. Abbiamo già avuto un buon riscontro da questa che è la nostra prima fiera a livello di comunicazione e di visite”.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA CMS INDUSTRIES www.cmsindustries.it

Allo stand di CMS Industries incontriamo Roberto Milesi, Area Manager per Italia, Austria, Svizzera, Germania e Francia, assieme al suo collega Giovanni Croatti che opera nelle stesse aree. La CMS è specializzata nella produzione di centri di lavoro multi assi a controllo numerico, termoformatrici e sistemi di taglio a getto d’acqua per legno, pietra, marmo, plastica vetro, metallo e materiali compositi. Trattiamo così con loro della grande diversificazione di mercati da parte dell’azienda. Roberto Milesi la motiva con un racconto degli esordi di CMS che non conoscevo. “Una diversificazione che nasce dalla fornitura agli inizi degli anni ‘90 di centri di lavoro per il produttore di armi Beretta. Siamo diventati sicuramente leader di settore fornendo tutti i terzisti della Val Trompia. Questo è stato il core business dell’azienda ed è tuttora uno dei settori portanti della nostra attività nel settore del legno. Accanto al settore legno si è poi sviluppata più recentemente tutta la linea delle macchine per la lavorazione del composito, lavorando per i grandi produttori di aerei come Airbus, Boeing e via dicendo. Continuiamo a fare centri di lavoro per il legno perché siamo nati in questo settore, ma lavoriamo nel campo del marmo, con lo storico marchio Brembana Macchine, dove siamo stati tra i primi a utilizzare tecnologie a controllo numerico, e ancora nel settore del vetro, della plastica, nelle tecnologie di termoformatura, e di sistemi a getto d’acqua. E ultimamente abbiamo intensificato la nostra operatività anche nel campo dei materiali compositi e delle fibre”. Un ambito molto interessante e in grande sviluppo quello dei materiali compositi! “L’incremento più importante in questi ultimi anni è proprio in questo contesto”. In che ambiti si utilizza il materiale composito principalmente? “Aeronautico, auto motive e tutti i settori in cui è rilevante lo sviluppo di materiali nuovi”. Quindi anche nel settore dell’edilizia? “Stanno effettivamente entrando nuovi materiali anche in questo ambito, certo la capacità di investimento che c’è nei settori aeronautico e automobilistico non è paragonabile a nessun altro, e quindi sono questi i settori che fanno da apripista”. Tornando alla loro presenza a Legno&Edilizia e nel settore legno, che risulta costante, Pietro Ferrari chiede quali siano le ultime attività al riguardo. “Sicuramente il fatto che abbiamo acquisito Balestrini quattro anni fa, e lo stiamo rilanciando, facendo nuovi prodotti e comunque restando ancorati saldamente alle nostre radici nello sviluppo di macchine per l’edilizia e per i nuovi settori che via via si sviluppano”.

Potete anticiparci qualcosa per la Ligna? “Per la Ligna possiamo anticipare che torneremo nel padiglione storico di CMS, cioè quello del legno massello con un nostro stand dove avremo i centri di lavoro CMS e Balestrini”.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA IL CONDOMINIO SOSTENIBILE ECOMONDO www.ecomondo.com

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A proposito di edilizia, fra una visita e l’altra alle aziende che espongono a Legno&Edilizia incontriamo Romano Ugolini, che ci racconta della manifestazione “Il condominio sostenibile” che si svolgerà all’interno di Ecomondo di Rimini dal 3 al 6 novembre, giungendo alla sua seconda edizione dopo il suo esordio nel 2014. Lui ne sembra entusiasta. “Consideriamo questa iniziativa molto importante, prima di tutto perché in Italia il 50% delle persone vive in condominio e ancora di più perché il mercato attuale riguarda la ristrutturazione e ancora di più la micro riqualificazione, relativa ai singoli appartamenti”. In effetti, è sempre complesso mettere d’accordo simultaneamente tutti i condomini dello stesso stabile da parte dell’amministratore condominiale, per affrontare determinati interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, e anche qualora si riuscisse, si presenta il problema della diversa disponibilità economica da parte delle famiglie del condominio. “C’è di più, riguarda il grande problema di far ripartire l’economia e l’edilizia,

perché anche per le costruzioni è la finanza che blocca tutto questo meccanismo, impedendo, per dirne una, alle assemblee di condominio di deliberare lavori importanti per mancanza di denaro. Ci sono delle banche di credito cooperativo quasi in tutte le provincie italiane che stanno facendo dei pacchetti di finanziamento di attività rivolte alla riqualificazione energetica a dei tassi, tra l’altro, molto competitivi. Questo perché le banche sanno che queste iniziative sono incentivate e permettono di recuperare dei soldi in quattro o cinque anni dalle detrazioni fiscali”. Quali sono questi enti? “Questi tramiti sono Certificati Bianchi, sono Esco e altri diversi sistemi di finanza che una volta erano riservati alle grandi aziende, mentre oggi sono rivolti anche al singolo appartamento e la specifica famiglia, quindi un amministratore di condominio ben informato ha più chance, quando va a proporre all’assemblea di condominio di deliberare i lavori relativi a questo o l’altro intervento necessario allo stabile”. “Il condominio sostenibile” cosa propone nell’ambito di Ecomondo? “La nostra fiera fa incontrare gli amministratori di condominio tramite le varie associazioni nazionali con i fornitori di materiali e servizi al condominio”. Tutta la filiera produttiva dell’edilizia, dal produttore all’installatore? “Esatto, si tratta di serramentisti, di chi fa e installa caldaie o ascensori, etc ma anche di progettisti, architetti, geometri; artigiani che devono portare a termine poi questi lavori: l’elettricista, l’idraulico, il posatore di infissi e serramenti, nel complesso un volano molto importante”. Quali sono stati i numeri della vostra prima edizione? “Intanto va detto che Ecomondo è un grande contenitore, con 1400 espositori e 101mila visitatori BtoB, ma il nostro Salone all’interno di questa fiera ha avuto 56 espositori e ha ricevuto 1500 amministratori di condominio. Pur non avendo degli ingressi separati, possiamo comunque azzardare che ci siano decine di migliaia di visitatori sul totale di quanti visitano Ecomondo. Di certo sappiamo che c’erano 1500 amministratori per il semplice motivo che questa categoria ha cominciato a visitare in modo significativo Ecomondo, grazie a questa ‘fiera nella fiera’ che li riguardava”.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA SARMAX UNIHOLZ www.sarmax.it www.uniholz.com

Con Andrea Reggiani della Sarmax e Giovanna Pieropan responsabile del marchio Uniholz parliamo di una interessante storia di cammini paralleli. Pietro Ferrari la introduce. L’acquisizione da parte di Sarmax della Uniholz, che data al 10 settembre 2013, rappresenta la confluenza di due aziende operanti in differenti settori e con diverse tecnologie, ma accomunate da un impegno di ricerca di innovazione e qualità prestazionale delle macchine. Sarmax lavora nel legno con tecnologie heavy duty, Uniholz esprime un’altissima tecnologia nel difficile campo dell’inserimento della ferramenta. Andrea Reggiani si sente esortato a dirci di più su questo. “Siamo rimasti affascinati dal livello tecnico e dall’affidabilità delle macchine Uniholz e dall’apprezzamento del cliente finale per queste macchine, c’erano e ci sono macchine con questo marchio in funzione da trent’anni senza interruzione sparse in tutto il mondo. È stato importante perciò lavorare assieme e unire le reti commerciali, cosa che ci ha aiutato a crescere con entrambi i marchi”. Avete fatto una scelta importante in un momento difficile, aggiungo io, e i risultati sono positivi, cos’è che vi sta dando ragione? “Il successo notevole che stiamo registrando, anche perché stiamo cercando di ottimizzare ulteriormente la produzione di queste macchine e di ingegnerizzare il prodotto in modo che, con pochi componenti, possiamo realizzare più prodotti possibili. Questo impegno, fatto questo primo investimento, ci dovrebbe poi anche aiutare a contenere i costi, in un momento successivo”. Che cosa significa più aumentare l’assortimento dei prodotti? “Ingegnerizzare un prodotto implica creare molti tipi di macchine uniformando i dettagli dei prodotti, quindi proporre molte lavorazioni con meno particolari possibili: questo componente, per esempio, può andare su tre modelli di macchina, pur offrendo la stessa gamma di prestazioni. Pur rivolgendoci a due mercati completamente diversi, Sarmax e Uniholz possono contare su una forza vendita integrata, soprattutto sui mercati esteri”. Anche Giovanna Pieropan ci tiene a puntualizzare. “Questo, soprattutto sui mercati esteri dove il rivenditore non è prettamente specializzato. L’importatore di un Paese importa svariate merceologie nel campo della woodworking machinery”. Andrea Reggiani riprende il filo del discorso. “Per esempio nel mercato inglese siamo riusciti a entrare in contatto con un rivenditore consolidato di Uniholz con le nostre macchine Sarmax”. Pietro Ferrari aggiunge che questo è dovuto al fatto che Uniholz aveva e

ha una bella rete all’estero costruita con grande impegno e con decenni di esperienza. E così allo stand Sarmax-Uniholz, ogni lato del tavolo, intorno al quale siamo seduti, si anima in uno scambio piacevole a quattro voci, tutti consapevoli del fatto che oggigiorno le giuste sinergie fra know how fanno e faranno la differenza. Andrea Reggiani specifica ulteriormente i contenuti valoriali delle due realtà oggi coese in una. “Consideriamo che Uniholz da trent’anni è sul mercato e si è creata una rete di tutto rispetto, invece per quanto riguarda Sarmax, la sua presenza è sempre stata forte sul mercato italiano e più episodica sui mercati esteri”. La vostra nuova entità aziendale come si colloca rispetto questa fiera? “Questa è una fiera più specializzata nel settore del legno strutturale, anche se possiamo dire che, rivolgendoci ai rivenditori, possiamo trovare dei contatti interessanti anche nell’ambito della ferramenta”. Chiediamo loro quali siano i progetti fieristici futuri, Andrea Reggiani e Giovanna Pieropan ci rispondono che saranno presenti a Eurobois e Ligna. Rispetto a Legno&Edilizia, quali prodotti volete mettere in rilievo? “Direi che potrebbero essere, data la merceologia della fiera, quelli relativi a Sarmax”  conferma Andrea Reggiani – “dove stiamo assecondando la forte richiesta di qualità che proviene dal mercato anche nelle lavorazioni intermedie: la finitura del legno e la levigatura e, oltre alla mano di impregnatura, anche una mano che da un’ulteriore finitura alla trave che la rende più lucida”. Si cerca un’estetica maggiore e una finezza di lavorazione che prima in quest’ambito non era vagliata. Questa spazzolatrice quale prodotti tratta? “È una spazzolatrice per elementi di Blockhaus quindi i diversi elementi a incastro che compongono la costruzione fino a tre piani, e questa macchina è fatta appositamente per passare sulla parte superiore e dare l’effetto rusticato, mentre la macchina che vernicia, fuori stende un colore e all’interno un altro colore”. Quindi una macchina è preposta alla spazzolatura, una seconda macchina dà due mani di tinta, la rusticatura viene realizzata da quest’altro impianto, prima della tinteggiatura, con l’utilizzo della spazzolatrice Sarmax? “Il discorso fondamentale è che in questi elementi la parte superiore è quella che vedi dal di fuori della casa, quella sotto, non verniciata, è quella interna che subisce un trattamento differente, per questo i due lati sono diversi. Quando sarà messa a dimora, sarà più chiara internamente. Abbiamo quindi realizzato una macchina che vernicia in modo bifacciale”.


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA ESSETRE www.essetre.com

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di diametro max. 600 mm. Inoltre, la macchina è stata integrata con un nuovo software specifico per la lavorazione delle travi, con visualizzazione tridimensionale del pezzo e delle relative lavorazioni”. Pietro Ferrari le chiede se il settore stia dando loro delle soddisfazioni. “Il settore delle costruzioni in legno è quello nel quale puntiamo in maniera forte, ma anche il settore del mobile ci sta dando grandi soddisfazioni con l’installazione della nostra macchina a lotto uno. In sostanza, stiamo cercando in questo momento sia di ampliare il settore della carpenteria che ci vede protagonisti, sia quello del mobile nel quale siamo ritornati da innovatori ancora una volta”. Com’è tradizione per Essetre, conferma Pietro Ferrari. E a Hannover? “Parteciperemo alla Ligna con novità sia nel campo delle strutture sia nel campo del mobile, dove saremo presenti con uno stand ufficiale nel quale cercheremo di dare una presentazione del nostro lotto uno”.

Allo stand di Essetre Pietro Ferrari intervista Erika Pinarello, chiedendole innanzitutto cosa abbiano presentato a Legno&Edilizia. “Noi abbiamo ripresentato il nostro cavallo di battaglia con il quale stiamo avendo ottime soddisfazioni e incrementi delle vendite. Si tratta di Techno Fast, una macchina di alta precisione e di alta versatilità che, tra l’altro, è stata utilizzata da un nostro cliente per costruire uno stand totalmente autoportante per il padiglione giapponese dell’Expo 2015. Techno Fast è un centro di lavoro a controllo numerico per la lavorazione di travi caratterizzato da una solida struttura a monoblocco in carpenteria meccanica elettrosaldata, con dimensioni tali da permettere un agile trasporto anche in container da 40 ft., senza prevederne lo smontaggio. Inoltre, questa struttura innovativa permette altresì una facile e rapida installazione ed è in grado di lavorare con rapidità travi di dimensioni massime 620hx250 mm e lunghezza illimitata. L’area di lavoro è asservita da una testa a 5 assi con motore a doppia uscita: l’una con attacco HSK 63F per il cambio utensile automatico; l’altra con un attacco a flangia per la lama


CHRONICAE LEGNO&EDILIZIA BORGA www.borgaitalia.it

Allo stand di Borga, il suo titolare non sembra del tutto convinto di volersi raccontare, nonostante il grande logo che campeggia sulle pareti dello stand, proprio quello che mi fa pensare che su quell’Anniversario Maurizio Borga debba avere qualcosa da dire. A volte però, si sa, si tratta solo di rompere il ghiaccio. “La ditta Borga compie venticinque anni, anni che a un tratto sembrano volati in un soffio e sembra di tornare agli esordi, dei primi anni ’90, quando ci siamo posizionati sul mercato, presentandoci al mercato italiano con il logo Borga e i nostri prodotti di fissaggio e utensili. Questo oggi mi emoziona”. Certo, avete un ruolo importante anche voi, perché siete quelli che tengono insieme gli elementi in legno strutturale che compongono le costruzioni? “Sì, e tutto quello che non starebbe assieme senza i nostri sistemi di ferramenta, perché noi proponiamo al mercato le viti, le staffe, e tutta la ferramenta in genere che permette l’assemblaggio delle parti strutturali del legno”. Gli anniversari sono anche l’occasione per tirare un po’ le somme e questi ultimi anni sono stati un po’ difficili per tutti, com’è cambiato l’approccio sul mercato agli occhi del timoniere di quest’azienda? “Ci stiamo affacciando su qualche mercato estero, qualche mercato emergente e verso i Paesi dell’Est. I risultati sono positivi e speriamo che continuino. Sul mercato italiano, bene o male, troviamo i soliti competitor con cui ci dividiamo il mercato. Lavorando da venticinque anni abbiamo anche dei clienti che sono diventati amici e questa fidelizzazione ci ha aiutato a resistere e crescere”. Riconoscono il vostro prodotto e immagino la qualità del servizio? “Ormai il cliente è abituato a ricevere un determinato tipo di servizio, un supporto alla progettazione, qualità, certificazione, garanzia e una consegna in determinati tempi. Anzi, per dirla tutta, i clienti si aspettano di chiamare oggi e di ricevere il materiale domani, e quindi ci siamo organizzati per garantire delle consegne rapidissime, in Italia nell’arco di 24-48 ore. Attualmente non c’è un’azienda che faccia magazzino se non di un quantitativo minimo. Il grosso problema è che così non esiste programmazione”. Sì, sarebbe necessaria una flessibilità di servizio e di tempistica che non è mai stata richiesta prima e certo, non è possibile dare oltre una certa misura. Come può evolvere in futuro il settore del legno strutturale? “Più che nel prodotto c’è stata ed è in corso un’evoluzione nella conoscenza del prodotto che vendiamo. Il prodotto è quello, ma chi lo conosce meglio sa utilizzarlo nel modo migliore, valorizzando la garanzia insita nel prodotto che vendiamo. Credo che ci sia più conoscenza da parte del

cliente e questo è l’aspetto positivo, nella valutazione di questo percorso …lungo 25 anni”!


TECHNICA

KVH® di Danilo Pierucci photo di Bjoern Rudnik www.kvh.eu

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Con il legno massiccio KVH® e le travi lamellare DUO/TRIO® agli architetti, ai progettisti e ai committenti viene offerto un materiale da costruzione pregiato, regolamentato a livello europeo, per applicazioni costruttive nel settore di costruzioni moderne in legno. Il legno KVH® con giunzioni a pettine adempie alle esigenze del legno massiccio con giunzioni a pettine, secondo la norma EN 15497:2013, mentre il KVH® privo di giunzioni a pettine soddisfa i requisiti della EN 14081-1:2011 e infine, per il legname lamellare DUO/TRIO® l’armonizzazione di prodotto è regolata in Europa secondo la norma EN 14080:2013. Queste le premesse da cui parte KVH per raccontare il suo legno strutturale e le sue incredibili performance

Il legno moderno è “disciplinato”

Il legno massiccio KVH® e il legno lamellare DUO/TRIO® appartengono alla gamma di prodotti di legno massiccio, essiccati tecnicamente, che, grazie al loro pregio, sono all’avanguardia tecnica nelle costruzioni moderne in legno. KVH® è un legno massiccio con giunzioni a pettine secondo l’Eurocodice EN 15497:2014, al quale vengono richieste ulteriori particolarità. Le travi DUO/ TRIO®, denominate anche travi lamellari, sono composte di due o tre strati di legno lamellare, incollate uno sull’altro, secondo la norma EN 14080:2013. Il KVH® e il legno lamellare sono materiali, definiti con precisione, stabili e a basso rischio di fessurazione. Rispettando le norme nazionali e i regolamenti, riguardo la protezione del legno da costruzione, si può rinunciare alla preventiva protezione chimica del legno. Il legno KVH® è disponibile in varie misure standard e tipi di legno (abete bianco e rosso, pino, larice o douglasia), nonché in qualità di superficie precisamente definita.

Essiccazione tecnica e taglio con precisione

Il grado di umidità superiore al 18 % non è adatto per le costruzioni moderne in legno. In alcuni paesi europei non è neppure ammesso un tal elevato grado di umidità. Il legno KVH® viene quindi essiccato a un grado di umidità di massimale del 15 3 %. Anche nella produzione di giunzioni a pettine viene controllato il grado di umidità di ogni singola trave. Un’ulteriore particolarità è il tipo di taglio. Secondo la classificazione della superficie, gli squadrati vengono tagliati fuori cuore o a cuore diviso. Il taglio a cuore diviso, in direzione longitudi-

nale del midollo, è ideale per limitare il rischio di fessurazioni. Con il taglio fuori cuore viene perfino separato dalla sezione il tavolone di cuore, in particolare a rischio di fessurazioni. Grazie a questo speciale metodo di taglio, il legno KVH® presenta una notevole stabilità dimensionale e una tendenza di torsione limitata.

Legno lamellare® (travi DUO/TRIO ) per grandi sezioni

Siccome il processo di essiccazione tecnica del legno massiccio KVH® è sottoposto a limiti, per grandi sezioni sono a disposizione dei legnami lamellari (travi DUO/TRIO®). Il legno lamellare si compone di lamelle essiccate tecnicamente, assortite a seconda della stabilità dimensionale delle lamelle con giunzioni a pettine. Per la produzione di travi DUO® vengono incollate due lamelle una sull’altra, per le travi TRIO® invece tre lamelle, e la sezione trasversale viene successivamente piallata. L’incollaggio della superficie garantisce, con il grado di umidità inferiore al 15%, un’ulteriore diminuzione di fenditure e distorsioni, rispetto al legno massiccio da costruzione KVH®.


Qualità, severamente controllata

TECHNICA KVH®

Il legno massiccio da costruzione KVH® e il legno lamellare sono sottoposti nella produzione a severi controlli di qualità. Il legno KVH® con giunzioni a pettine adempie alle esigenze del legno massiccio con giunzioni a pettine, secondo la norma EN 15497:2013; il KVH® privo di giunzioni a pettine, secondo EN 14081-1:2011. Il legno KVH®, secondo tutte e due le normative, viene contrassegnato con il marchio CE. Per il legno KVH® con giunzioni a pettine, possono essere utilizzati esclusivamente collanti, regolamentati dalle norme europee. Tutti i prodotti sono sottoposti, a intervalli regolari, a controlli interni ed esterni secondo la normativa. Viene, inoltre, periodicamente richiesto un controllo, da parte dell’azienda stessa e di enti esterni, delle esigenze superiori alle norme standard, tramite riconosciuti enti autorizzati. In questo modo viene garantita una costante qualità elevata. Solo i produttori, organizzati nella Überwachungsgemeinschaft KVH e.V. (Comunità di controllo del legno massiccio da costruzione), che attestano questi requisiti di qualità, possono contrassegnare i loro prodotti con il marchio KVH®, protetto a livello internazionale. Lo stesso vale per il legname lamellare DUO/TRIO®, la cui armonizzazione di prodotto è regolata in Europa secondo la norma EN 14080:2013. Con il legno massiccio da costruzione KVH® e il legno lamellare, agli architetti, ai progettisti e ai committenti viene offerto un materiale da costruzione pregiato, regolamentato a livello europeo, per applicazioni costruttive nel settore di costruzioni moderne in legno.

Rinuncia alla preventiva protezione chimica del legno

Il processo di essiccazione tecnica del legname è in alcuni paesi europei un essenziale presupposto per poter rinunciare alla preventiva protezione chimica del legname. Rimane il grado dell’umidità del legno, inferiore al 20%, che grazie a un’adeguata protezione del legname da costruzione anche dopo il montaggio, esclude che il legname sia attaccato da funghi, danneggiando seriamente il legno. Grazie al processo di essiccazione con temperature tra i 60 e gli 80 gradi Celsius, che dura parecchi giorni, i parassiti del legno, usuali in Europa centrale e settentrionale, non vengono più attirati. Un’eccezione rappresentano le termiti, presenti in particolare nella regione mediterranea. Per difendersi da questi parassiti i prodotti vengono trattati con appropriate protezioni preventive.

KVH®, DUOBALKEN®, TRIOBALKEN® - TECHNICALLY DRIED SOLID TIMBER PRODUCTS PURSUANT TO EUROPEAN STANDARDS

Solid structural timber KVH® and glued laminated solid timber (Duobalken®, Triobalken®) belong to the group of technically dried solid timber products that represent, due to their advantages, the state-of-the-art in modern wood construction. KVH® is finger-jointed construction timber pursuant to EN 15497:2014, on which additional demands are made. Duobalken® and Triobalken®, also called glued laminated solid timber, are laminated wood products pursuant to EN 14080:2013 that consist of two or three lamellas. KVH® and glued laminated solid timber are dimensionally accurate and stable and hardly prone to cracking. The preservative treatment with chemicals can be dispensed with, if the relevant national regulations and the rules for the preservative treatment of wooden structures are duly taken into account. KVH® is available in various preferred dimensions and types of wood (spruce, fir, pine, larch and Douglas fir) as well as in precisely defined surface qualities.


TECHNICA

KVH®

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TECHNICAL DRYING AND TARGETED CUTTING

Wood moisture of more than 18 per cent is unsuitable for modern wooden structures. High wood moisture values like this are not admissible at all in some European countries. KVH® will therefore be technically dried to have a maximum wood moisture of 15 3 per cent. Even when producing the finger joints, the moisture of each individual piece of timber will be checked. Another particularity is the type of cutting. Depending on the surface class, the timber beams will be cut heart-free or by separating the heart (split-heart). The split-heart cut that runs along the ideal course of the pith will minimize the tendency to crack formation. When cutting heart-free, the heart plank will be cut out, since it is particularly prone to cracking. These specific cutting techniques make KVH® dimensionally very stable, thus reducing the risk of twisting. Glued laminated solid timber (Duobalken®, Triobalkenv) for large cross-sections Since the technical drying of solid structural timber KVH® has its limits, glued laminated solid timber (Duobalken®, Triobalken®) is available for large cross-sections. Glued laminated solid timber consists of technically dried finger-jointed lamellas that are graded according to their strength. In the case of Duobalken®, the surfaces of two lamellas are glued together, in the case of Triobalken® it is three lamellas; the overall crosssection will then be planed in both cases. The surface gluing, in combination with the low wood moisture of 15 per cent, will make it even less susceptible to cracking and twisting as compared with solid structural timber KVH®.

NO PRESERVATIVE TREATMENT

Technically dried timber is in some European countries a major prerequisite that preventive preservative treatment can be dispensed with. If the wood moisture can be permanently kept under 20 per cent after the installation with the help of a suitable structural wood preservative, there is no risk of an infestation with wood-destro-

ying fungi. The drying process at temperatures of between 60 and 80 degrees centigrade, which lasts several days, will prevent the wood pests that are common in Central and Northern Europe from being attracted. An exception, however, are above all the termites that are common in the Mediterranean area, so that the products there will have to be treated with suitable wood preservatives to prevent infestation.

STRICT QUALITY MONITORING

The production of solid structural timber KVH® and of glued laminated solid timber is subject to strict quality controls. Finger-jointed KVH® satisfies the requirements applicable to finger-jointed solid timber pursuant to EN 15497:2013, non-fingerjointed KVH® those pursuant to EN 14081-1:2011. KVH® produced in accordance with both standards will be marked with the CE sign. Only glue conforming to European standards must be used for finger-jointed KVH®. All products are subjected to regular internal and external quality controls in accordance with the standards. In addition to that, officially accredited


TECHNICA KVH®

Image: KVH sign Caption: KVH® is only genuine with this sign: Image: Finger joints Caption: Finger-jointed solid structural timber KVH® pursuant to EN 15497:2014

Institutes of Material Testing will also subject the products to continuous internal and external quality controls by applying requirements that are stricter than those of the standards. All this will ensure a consistently high quality of the products. Only the manufacturers organized in the Überwachungsgemeinschaft KVH e.V. that can prove to satisfy these quality requirements are allowed marking their goods with the internationally protected KVH® trademark. The same applies to glued laminated solid timber, Duobalken® and Triobalken®, to which the harmonized product standard EN 14080:2013 applies in Europa. Solid structural timber KVH® and glued laminated solid timber provide architects, planning staff and clients with top-quality building materials for projects with modern wood structures that are regulated by European standards.


TECHNICA

ROTHO BLAAS di Roberta Bocca www.rothoblaas.com

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Maestri in piastre e connettori per l’edilizia in legno Rothoblaas è una multinazionale italiana specializzata nello sviluppo e nella fornitura di soluzioni ad alto contenuto tecnologico nel settore dell’edilizia in legno e presenta il nuovo catalogo “Piastre e connettori per legno” che recita nelle prime pagine “Vogliamo realizzare prodotti che ci permettano di distinguerci, dovesse essere anche solo per un singolo dettaglio”. Nel catalogo si trovano anche alcuni risultati di due grandi progetti di ricerca Rothoblaas: XREV e X-RAD, quest’ultima una vera rivoluzione del sistema costruttivo XLAM perché propone un’unica giunzione standard Rothoblaas grazie all’esperienza internazionale maturata in oltre 20 anni di attività e a una rete di consociate dislocate strategicamente, è in grado di garantire un servizio di qualità in cui sicurezza della merce e puntualità nelle consegne sono sempre in primo piano. L’innovazione è il motore della crescita aziendale, sviluppata grazie alla capacità di vedere soluzioni dove gli altri vedono problemi, così da anticipare le esigenze del mercato. Tutto ciò che riguarda il prodotto, si svolge internamente, curando l’intero processo, dall’idea allo sviluppo fino all’uscita sul mercato: progetto, test, controlli e l’intero processo certificativo. Rothoblaas prepara le schede tecniche, i particolari costruttivi, sviluppa i software per il calcolo e la verifica, offre consulenza completa, a 360°. Si occupa del marketing, realizza i cataloghi, cura

direttamente ogni aspetto dell’imballaggio e dell’etichettatura. Questo significa che dispone di tutte queste competenze all’interno dell’azienda. L’ampia scelta di sistemi di giunzione permette di rispondere a diversificate esigenze progettuali: le connessioni fra elementi in legno devono assicurare resistenza statica, affidabilità in condizioni di incendio e garantire al contempo un buon risultato estetico. Il nuovo catalogo “Piastre e connettori per legno” di Rothoblaas è uno strumento altamente tecnico per la guida alla scelta e al dimensionamento di questi elementi di fissaggio. Nei suoi 5 capitoli il catalogo affronta le giunzioni a scomparsa per travi, le giunzioni per edifici in legno, le piastre forate, le giunzioni per esterni e gli ancoranti per calcestruzzo. Ciò non significa solo completezza di gamma, ma anche e soprattutto prodotti altamente efficienti, dimensionati in modo da risultare perfettamente integrati nei vari sistemi costruttivi e per questo più resistenti, con un evidente plus dato dalla rapidità d’installazione. I prodotti sono pensati per offrire la massima performance in cantiere e una posa in opera chiara e agevolata grazie alle interessanti introduzioni, che guidano in modo rapido e preciso alla scelta dei prodotti e forniscono importanti informazioni pratico-teoriche per il loro corretto impiego. Nel catalogo si trovano anche alcuni dei risultati di due grandi progetti di ricerca Rothoblaas. X-RAD, il nuovo sistema di connessione per edifici in cross lam


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ROTHOBLAAS

che permette prestazioni statiche e sismiche impensabili con sistemi tradizionali, unite a grande rapidità di posa e consistente semplificazione dello schema strutturale dell’intero edificio. Il sistema di connessione X-RAD rappresenta un’autentica rivoluzione del sistema costruttivo XLAM (Cross Laminated Timber), perché sostituisce tutte le varie connessioni utilizzate fino a oggi (angolari chiodati, viti etc...) consentendo l’impiego di un’unica giunzione standard per diverse tipologie di edificio e per carichi di progetto molto elevati. X-REV, l’altro grande progetto di ricerca Rothoblaas, ha riguardato lo studio condotto per determinare i parametri elastici e plastici delle connessioni, per permettere ai progettisti una previsione accurata del comportamento dell’edificio sia in campo elastico, grazie ai valori di rigidezza della connessione individuati sperimental-

mente, che in campo plastico, fornendo tutti i parametri di valutazione della dissipazione energetica della connessione in caso di sollecitazione ciclica. Dopo “Viti per legno” e “Attrezzatura per le costruzioni in legno”, questo catalogo completa l’offerta dei fissaggi per costruzioni in legno con una gamma di prodotti completa, dalle resistenze superiori e dalla grande rapidità di posa: ciò che fino a ieri pareva impossibile, oggi è qui. Con questo catalogo Rothoblaas si afferma ulteriormente come il partner giusto per chi progetta e costruisce in legno. Il nuovo catalogo “Piastre e connettori per legno” è scaricabile dal link www.rothoblaas.com/uploads/media/plates-and-connectors-for-wood-it___01.pdf


TECHNICA

ROTHO BLAAS

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MASTERS IN PLATES AND CONNECTORS FOR THE BUILDING IN WOOD Rothoblaas is an Italian multinational specializing in the development and supply of high-tech solutions in the field of timber and presents the new catalog "plates and connectors for wood" that declares in the first pages "We want to create products that allow us to distinguish ourselves , should also be only for a single retail ". In the catalog there are also some results of two major research projects rothoblaas: REV-X and X-RAD, the latter a true revolution of the construction system XLAM because it proposes a single standard junction Rothoblaas, thanks to the international experience gained in over 20 years in business and a network of strategically located subsidiaries, is able to provide a quality service where the safety of goods and timely deliveries are always on top. Innovation is the engine of growth of the company, developed with the ability to see solutions where others see problems, so as to anticipate market needs. Everything about the product takes place internally, taking care of the entire process, from concept development to exit the market: design, test, and controls the whole certification process. Rothoblaas prepares sheets, construction details, develops software for the calculation and verification, provides comprehensive advice, to 360 째. Is responsible for marketing, he manufactures catalogs, care directly every aspect of packaging and labeling. This means it has all these skills within the company. The wide choice of joining systems can respond to different design requirements: connections between wood elements must ensure static strength, reliability in fire conditions, while ensuring a good cosmetic result. The new catalog "plates and connectors for wood" of rothoblaas is a highly technical to guide the selection and sizing of these fasteners. In its five chapters the catalog addresses the joints retractable beams, joints for wooden buildings, the perforated plates, the joints for exterior and concrete anchor. This means not only the completeness of the range, but also and especially highly efficient products, dimensioned so as to be perfectly integrated into the various construction systems and therefore more resistant, with an evident plus given by the speed of installation. The products are designed to offer maximum performance in the construction site and laying a clear and facilitated thanks to interesting introductions, driving in a fast and accurate product selection and provide important practical and theoretical information for their proper use. In the catalog reader will also find some of the results of two major research projects rothoblaas. XRAD, the new connection system for buildings in cross lam that allows static and seismic performance possible with traditional systems, coupled with great speed of installation and substantial simplification of the structural scheme of the building. The connection system X-RAD is a revolution of the construction system XLAM (Cross Laminated Timber), because it replaces all the various connections used to date (angular studs, screws etc ...) allowing the use of a single standard junction for different types of building and for design loads very high. REV-X, the other major research project rothoblaas, concerned the study conducted to determine the parameters of the elastic and plastic connections, to allow designers an accurate prediction of the behavior of the building both in the elastic range, thanks to the values of stiffness of connection detected experimentally, that in the plastic range, providing all the parameters for assessing the energy dissipation of the connection in case of cyclic stress. After "wood screws" and "Equipment for timber construction", this catalog complements the hardware for wood construction with a complete range of products, from the upper and the great speed of installation: what until yesterday it seemed impossible, today is here. With this catalog rothoblaas it states further as the right partner for designers and builders of wood.


Lignovit Deco FS: la protezione razionale del legno che sposa estetica e funzionalitĂ , donando al manufatto una bellezza naturale

La bellezza piĂš ricercata ha una veste naturale

TECHNICA ADLER di Roberta Bocca www.adler-italia.it

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TECHNICA

ADLER

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Molto spesso accade che, qualsiasi sia l’ambito a cui ci si riferisce, l’aspetto estetico e quello funzionale mal si combinino tra loro. L’estetica sacrifica, quasi sempre, alcuni aspetti della funzionalità così come, allo stesso modo, la funzionalità non è mai troppo gradevole da vedere. Si pensi per esempio a un prodotto verniciante per la protezione del legno all’esterno: l’estetica detterebbe come parametro quello del basso spessore a effetto naturale non verniciato. La funzionalità invece richiederebbe un medio/alto spessore, con effetto “plastico” più pronunciato quindi meno gradevole alla vista ma di sicuro più protettivo nel tempo. Quando si tratta di protezione del legno all’esterno, Lignovit Deco FS è il prodotto messo a punto dalla Adler in grado di far convivere senza conflitti l’aspetto estetico con quello funzionale. Come? Lignovit Deco FS è un prodotto estremamente versatile perché disponibile in formulazione con biocidi o senza.

Applicabile a rullo, a pennello, a flow coating/ immersione e con impregnatrici automatiche. Lignovit Deco FS può essere usato tanto all’esterno, ossia in un ambito in cui è caldamente richiesto avere la sicurezza di una garanzia che certifichi la reale efficacia protettiva contro gli attacchi batterici, quanto in ambiente interno (formulazione Lignovit Deco) cioè in un ambito per il quale invece non sussistono i presupposti per un attacco biologico e quindi risulterebbe inutile avere biocidi in formulazione. L’aspetto estetico di Lignovit Deco FS punta su una gamma di 11 tonalità standard tra le più calde e gradevoli oggi disponibili sul mercato. L’aspetto ottico asciutto è quello di superfici opache. Al riscontro tattile il prodotto si presenta come privo di spessore e assolutamente lontano dalle superfici “plastificate” che tutto promettono di conferire al supporto tranne che donare loro


TECHNICA

ADLER

l’aspetto naturale NON verniciato, oggi molto ricercato e richiesto. Non per questo il prodotto è meno resistente, anzi, nella formulazione FS sono presenti biocidi certificati e pigmenti ossidi di ultima generazione, assolutamente resistenti alle più estreme sollecitazioni luminose. Il prodotto, tenuto volutamente a basso spessore anche per accrescerne le caratteristiche di traspirabilità, con il passare del tempo e con

l’avanzare del degrado non subirà mai sfogliamenti o scrostamenti ma si impoverirà gradualmente e uniformemente fino alla successiva manutenzione ordinaria che verrà operata sempre con il medesimo prodotto.

EXTREME VERSATILITY LignovitDEco FS is an extremely versatile product because it comes in formulation with biocides or not. Applied with a roller, brush, flow coating/immersion and automatic impregnators, Lignovit Deco FS can be used both externally, in an area which is very much required to have a guarantee that certifies the actual protective efficacy against bacterial aggression, the indoor (Lignovit Deco formulation) that is an area for which there is no basis for a biological attack and therefore would be useless to have biocide in the formulation. The look of Lignovit Deco FS relies on a range of eleven standard colors among the hottest and attractive on the market. The optical appearance is dry to matt surfaces. The tactile feedback of the product is presented as having no thickness and completely away from the surfaces "plasticized" that promise everything except to give them the appearance natural and unpainted, today highly sought after and requested. The product is not less durable, in fact, in the formulation FS are included certified biocides and pigments oxides of last generation, absolutely resistant to the most extreme stress bright. The product, kept deliberately low thickness, also to increase the characteristics of breathability, with the passing of time and with the advance of degradation will not suffer flaking or peeling but impoverish gradually and uniformly until the next extraordinary maintenance which will be operated always with the same product.


TECHNICA

ADVECO di Sonia Maritan www.adveco.it www.casalogica.it

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I “principi” delle scarpette per l’ancoraggio dei travetti L’attività, partita nel 1963 come tranciatura e imbutitura a freddo di particolari in lamiera conto terzi si è successivamente specializzata nella produzione di ferramenta per le costruzioni in legno diventando uno dei pochi produttori sul territorio nazionale di una specifica tipologia produttiva. Adveco è anche parte di un progetto del Fuorisalone, di cui è punteggiata in questo momento Milano La storia di Adveco inizia il 1°marzo 1963 quando, con l'iniziativa imprenditoriale “Moretti Amelio e Pietro tranciatura e imbutitura lamiera” di Luigi Moretti e dei figli Amelio e Pietro, nasce la prima società che si occupava di tranciatura lamiera. La prima società nacque nel contesto industriale di Lumezzane che, proprio negli anni '60 era in forte sviluppo. Il capostipite, infatti, avendo sempre

lavorato occupando ruoli di responsabilità, in altre aziende del territorio Valtrumplino e, respirando il fermento imprenditoriale del tempo, ebbe l'idea di iniziare una piccola attività in proprio. Fu così che prese in affitto a Lumezzane Fontana in via Fonte Nona una piccola stanzetta alla quale si accedeva entrando per una piccola porta bianca, dove, con i figli iniziò a produrre particolari per


cariglioni per finestre. Le prime macchine da lavoro erano un trapano e una piccola pressa e le prime consegne venivano fatte confezionando i prodotti in piccoli pacchetti di cartone che i figli consegnavano, utilizzando come mezzo di trasporto l'autobus. Negli anni tra il 1964 - 1965 i tre decisero di spostare l'attività dal piccolo laboratorio di Lumezzane Fontana a Cogozzo di Villa Carcina in via Piave 10, un luogo più ampio, che permettesse loro di lavorare con maggiore sicurezza e di introdurre nuove macchine da lavoro per specializzarsi e migliorare sempre più la loro offerta sul mercato. Le sole forze di chi aveva iniziato non bastavano più grazie al lavoro che cresceva e furono fatte le prime assunzioni. Nel 1970, con la prematura scomparsa di Luigi Moretti, l’eredità della ditta passa ai figli, ma con essa anche la preziosa esperienza lavorativa e le qualità umane che lui aveva maturato in 45 anni di lavoro. Ai 22 anni Pietro e ai 30 di Amelio, l'onere e l'onore di proseguire ciò che il padre aveva iniziato, forti però dell’insegnamento raccolto fatto di: precisione, impegno e rispetto nei confronti degli altri e di continua innovazione. Nel 1972 la realtà artigianale si sposta in via Monte Guglielmo 61 (ex via San Lorenzo 34

fig.4) e cambia la sua denominazione sociale da società di fatto a società in nome collettivo e nel 1976 i fratelli Moretti costituirono una nuova società con i Signori Guizzi, proprietari dell'azienda “Pulindustria Cimex” che si occupava di produrre elementi per le pulizie industriali, cambiando nuovamente la denominazione sociale da “Moretti Amelio e Pietro S.n.c. Tranciatura e imbutitura lamiera “ad “Adveco s.n.c”. Un nome questo, studiato dai fratelli Guizzi, derivante dall'unione di due elementi: Adventure ed ecology, che si proponeva di produrre particolari tranciati per le attrezzature per le pulizie industriali. Questo passaggio storico rappresenta una delle fasi più significative del processo di crescita dell'azienda in quanto permise, ai fratelli Moretti, di apprendere nozioni e tecniche gestionali diverse da quelle conosciute sin lì. L'incontro con i fratelli Guizzi fu uno stimolo di crescita notevole che permise lo sviluppo, la crescita e la presenza solida e duratura di Adveco sul mercato, anche quando nel 1981 i signori Guizzi uscirono dalla società e Adveco continuava la sua attività con i suoi fondatori Amelio e Pietro. Nel 2004 l’azienda lasciata a Pietro Moretti e i figli di Amelio e Pietro, diventa Adveco s.r.l.,


TECHNICA

ADVECO

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annoverando 6 soci nel consiglio d'amministrazione. Nel 2013 Adveco srl festeggia il cinquantesimo anno di vita, e oggi guarda al futuro puntando ad ampliare capillarmente la distribuzione dei suoi prodotti in tutto il territorio italiano e preparandosi all'ingresso in nuovi mercati esteri. Anche se attualmente il 99% del fatturato viene realizzato in Italia, l’azienda fornisce ditte che sono esportatori abituali e sta sviluppando un progetto per la commercializzazione dei suoi prodotti anche all’estero, in particolare in Germania, proprio in questi mesi. L’azienda ha un target molto diversificato, fra i molteplici settori: automotive, elettrodomestico e strutture in legno. Il core business resta la tranciatura di lamiera conto terzi nel settore automotive,

dove l’azienda realizza circa i 2/3 del fatturato, il restante nel settore legno attraverso ferramenta standard e personalizzata su disegno del cliente: le prime “scarpette per ancoraggio travetti” sono state prodotte più di 30 anni fa e probabilmente in questo Adveco ha il primato in Italia. Per quanto riguarda l’aspetto normativo l’azienda è certificata ISO 9001 e ISO 3834 per la saldatura, e ha ottenuto la marcatura CE su alcune famiglie di prodotto oltre ad essere in corso di implementazione la UNI EN 1090. In occasione del Fuorisalone, a Milano, l’azienda ha attivato una collaborazione con Casalogica. Ultimamente, infatti, l’azienda ha fatto anche forniture per le case di paglia che sembrano costituire un mercato in crescita, come Casalogica, scelta per la partecipazione a Green Utopia 2015, uno degli eventi di Sharing Design del Fuorisalone in programma alla Fabbrica del Vapore – organizzato da Milano Makers – dal 14 Aprile all’8 maggio 2015, di cui Adveco è stata fra le aziende sostenitrici.



CHRONICAE BAU MONACO DI BAVIERA GERMANIA di Sonia Maritan www.bau-muenchen.com

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In January 2015, the Bau of 180 thousand square meters of covered suoerficie welcomed 251,200 visitatori. Quest'anno the fair did not offer one big issue but a number of issues ch comprenvano technology topics and sustainable solutions, through improved processes.

A gennaio 2015 il BAU su 180mila metri quadrati di superficie coperta ha accolto 251.200 visitatori aumentando ulteriormente il tasso di internazionalità, e ha riunito tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità nella pianificazione, nella progettazione e nella costruzione di edifici, a livello nazionale e internazionale, con un forte richiamo cosmopolita su un vasto pubblico di operatori specializzati da tutto il mondo, non solo in Europa. Accanto alle presentazioni degli espositori, il Salone ruotava intorno a tre tematiche principali: Urbanizzazione intelligente, Edifici e utenti, Efficienza dell'energia e delle risorse, temi che sono stati trattati e illustrati in diverse mostre speciali, da punti di vista e angolazioni differenti. Rispetto l’Urbanizzazione intelligente è stato evidenziato che entro il 2025 circa due terzi della popolazione mondiale vivrà in città. Pianificare, costruire e gestire queste città è una grandissima sfida che può essere affrontata solo con un approccio integrato fra pianificatori, architetti, tecnici e artigiani. In quest'area si poteva osservare a che punto siamo giunti nel cammino verso la città del futuro e quali sono le possibilità attuali della progettazione e della tecnologia. Sul tema Edifici e utenti è emerso che gli abitanti dell’Europa Centrale trascorrono oltre l’80% del tempo lavorativo in ambienti chiusi. Se questi spazi offrono condizioni ottimali, producono effetti positivi sulle prestazioni di chi ci lavora.

Quest'area tematica ha posto quindi l'accento sulle soluzioni tecnologiche concrete per migliorare gli edifici e gli interni per gli utenti, dai sistemi di ventilazione innovativi ai sistemi integrati di controllo, monitoraggio e ottimizzazione. Riguardo l’Efficienza dell'energia e delle risorse c’è una consapevolezza crescente di quanto l’argomento rappresenti una delle sfide più grandi per il futuro. Il settore delle costruzioni può dare un contributo significativo, ad esempio con materiali da costruzione sostenibili, tecnologie innovative per riciclare i materiali e software intelligenti per la progettazione di edifici a risparmio energetico. Dal Bau è emerso come lo sviluppo di facciate integrate e di modelli efficienti di fornitura energetica per singoli edifici e interi quartieri sia un passo logico e necessario per il futuro delle città piccole e grandi. Quest’anno, infatti, BAU non proponeva un unico grande tema. In primo piano c’erano prodotti e sistemi per il miglioramento dell’efficienza energetica e delle risorse, materiali e tecnologie per la tutela dell’ambiente e il risparmio di risorse, e nell’area BAU IT il tema “Building Information Modeling” BIM. Al di là degli argomenti strettamente tecnologico-funzionali, il salone ha mostrato essenzialmente come sarà abitare, vivere e lavorare nelle città del futuro. Occhi puntati anche sul comfort abitativo. Questo anche perché, l'enfasi del BAU era posta sulle


CHRONICAE BAU VERONA ITALIA

La fiera che fa architettura Il Bau organizzato da Messe München International, il Salone Internazionale di Architettura Materiali e Sistemi, con 180.000 m2 di superficie lorda aveva 4 parole chiave: Qualità, Innovazione, Internazionale e Soluzioni. Un evento BtoB, che ha accolto oltre 250.000 visitatori nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera dal 19 al 24 gennaio 2015

soluzioni, un salone che rappresentava un vero motore d’innovazione per il settore; abbracciando tutta la gamma di materiali e attività, e promuovendo la collaborazione fra le diverse professionalità dell’edilizia e fra le attività industriali e artigianali specializzate. Anche quest’anno una delle maggiori attrazioni di BAU è stata la presenza di molte archistar, ad esempio nel Forum C2, dove nella giornata di mercoledì sono intervenuti in rapida successione Wolf D. Prix (COOP Himmelbau, Vienna), Kenneth A. Lewis (Skidmore, Owings and Merill LLP, New York) Christoph Ingenhoven (ingenhoven architects, Düsseldorf) e Alfredo Brillembourg (UrbanThink-Tank, Zurigo). Forse anche per questo, nonostante che a BAU imprese di costruzione e artigiani del settore rappresentino le principali categorie di visitatori, l’aumento rilevante di architetti e ingegneri da tutto il mondo era percepibile. Sarebbe stato difficile cogliere il Bau nella sua interezza, fra 17 padiglioni e i 2.015 espositori giunti da 42 Paesi, se non fosse che il format fieristico di Monaco di Baviera ha mantenuto una sua “tradizionale” forma e un layout espositivo ordinato. Di questa fiera, vivendola, si coglie la storia cinquantennale, un po’ come per le aziende che acquisiscono nel tempo qualità e identità. Naturalmente anche quest’anno sono aumentate le presenze dalla Germania, ma l’incremento più significativo è attribuito ai visitatori stranieri

con l’Italia al secondo posto con 5.388 presenze. Dall’estero sono, infatti, giunti circa 72.000 operatori, in crescita del 20%. Possiamo confermare anche la sua fama di “fiera per architetti”, in effetti, il BAU con le sue interessanti proposte improntate così fortemente all’innovazione tecnologica, attira l’attenzione di molti progettisti, procurando loro un’inconsueta smania di poter scorgere tutte le novità che propone, come il vetro ultra sottile da 0,55 a 2 mm, ma fortissimo, per l’architettura di AGC, da utilizzare anche in vetrate isolanti doppie e triple! Gli espositori ci hanno raccontato della qualità dei colloqui e del fatto che si sono tradotti in affari concreti, questo e altri elementi si traducevano in un’atmosfera avvolgente, positiva e di sorprendente vivacità. Alcune testimonianze italiane lo confermano, quella di Davide Barbieri per Secco Sistemi, quella di Fabrizio Bettiol per Woodn Industries e di Massimo Paci per Thesan del Gruppo Savio. Con loro parliamo di tipologie di prodotti totalmente diversi, passando dai serramenti in acciaio ai rivestimenti in materiali compositi a base legno, polipropilene o pvc; ai sistemi di ventilazione controllata. Diamo però spazio anche al mercato internazionale, e vi riportiamo il nostro breve incontro con Ana Subi per Massiv Forest Products e Pim Aart per Formani.


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Mi trovo con Davide Barbieri, Responsabile vendite di Secco Sistemi per i mercati di lingua tedesca, e gli chiedo come sia nata e si sia sviluppata l’azienda Secco. “La Secco Sistemi è nata nel 1995 dalla trasformazione delle vecchie industrie Secco originarie degli anni ‘50. Si è avvalsa quindi di quasi mezzo secolo di esperienza nella lavorazione dell’acciaio”. Inizialmente quale tipologia di prodotto trattava? “Un prodotto adatto all’edilizia popolare, agli edifici pubblici come scuole, alla ricostruzione del paese nel dopoguerra. Comunque un prodotto realizzato in acciaio preverniciato ma con profili molto sottili, di facile impiego e dai costi ridotti, che anticipava di quasi venti anni l’avvento degli infissi in alluminio. Quest’ultimo con il suo arrivo tolse gran

parte di quello che fu il mercato di riferimento della vecchia Secco. A salvare la situazione subentrò la Secco Sistemi che scelse di investire in una nuova nicchia di mercato, molto più esigente, investendo nello sviluppo, portando alla creazione di nuove linee di prodotto e materiali, dall’acciaio zincato all’acciaio inox, dall’ottone in varie finiture all’inedito Corten per gli infissi”. Qual è la differenza fra un profilo in acciaio di allora, sia come morfologia sia come prestazioni, e i profili che vediamo in questo stand a Bau? “La differenza è importante in quanto possiamo contare sulla possibilità di ospitare in questi profili non più solo vetri sottili ma anche vetri di elevato spessore, non c’era nelle finestre né il doppio vetro né le guarnizioni e non c’erano norme che regolano le prestazioni termiche e acustiche. Oggi le nuove normative europee sono sempre più restrittive, per questo si sono sviluppati profili a taglio termico con soluzioni molto avanzate e in continua evoluzione, sia per quanto concerne il contenuto tecnico sia in relazione alla prestazione termoacustica”. Il taglio termico è un tema importante forse ancor di più per un materiale metallico, in questo vulnerabile…? “Va detto che l’acciaio trasmette meno dell’alluminio, di conseguenza parte avvantaggiato e da la possibilità, vista la statica stessa del materiale, di realizzare serramenti di grandi dimensioni con spessori minimi”. Di quali parti si compone il taglio termico

di Secco? “Il nostro taglio termico è formato da due parti metalliche che vengono unite da un profilo di poliammide poi schiumate con una resina che unisce tutte le parti, rendendole solide e impedendo loro di separarsi. Un nostro know-how che ci permette di offrire un profilo che mantiene la giusta profondità ma conserva anche separate le due parti metalliche, siamo gli unici a offrire questa tecnologia. Questo taglio termico sfrutta diversi fattori: oltre al fattore aria, di per sé isolante, mantiene separate in continuo le due parti metalliche evitando di creare il ponte termico e questo sistema porta anche dei vantaggi estetici permettendoci di ‘giocare’ con i materiali, dandoci cioè la possibilità di avere un materiale interno diverso da quello esterno, di offrire il profilo da abbinare alla facciata esterna o all’ambiente interno secondo la richiesta e la tipologia di edificio”. L’acciaio viene riciclato integralmente? “Prima di tutto l’acciaio ha una durabilità più lunga di tutti gli altri materiali e può essere riciclato al 90%. Dipende però anche dalla tipologia di metallo, perché l’ottone, per esempio, è una lega di rame e zinco, materiali che esistono in natura e che noi non facciamo altro che utilizzare dando loro una forma. Ovviamente il nostro taglio termico è ottenuto con un materiale chimico, mentre la parte metallica non viene toccata da altri agenti”. Il Corten, invece, ha una natura differente? “No, il Corten è anch’esso una lega dell’acciaio”. Di questo stand, oltre il disegno contemporaneo colpisce anche la dimensione dei serramenti che sono davvero molto grandi, qual è la sfida del futuro? “La sfida del futuro è proprio questa, risolvere le idee progettuali degli architetti e, in parte ci stiamo riuscendo offrendo loro serramenti di grandi dimensioni certificati, il che non è una cosa da poco, perché è facile proporre un serramento di quattro metri d’altezza. La difficoltà è garantire attraverso severe certificazioni che il sistema funzioni. Questo lo facciamo per tutto quello che immettiamo nel mercato che sia di piccole o di grandi dimensioni”. Vuole fare un cenno ai prodotti principali che presentate in occasione del Bau? “L’infisso OS2 dalle linee sottili (solo 47 mm per il nodo laterale e 62 per il nodo centrale) disponibile in versione totalmente in acciaio inox o in soluzioni bimetalliche, il progettista con questo sistema ha a disposizione tra profili, fermavetri e materiali oltre 160 possibili combinazioni. EBE 85, l’alzante scorrevole anche in versione slim, con vista frontale di soli 69 mm che si affianca a quello classico con sezioni in vista da 94 mm, e motorizzata. Infine, EBE Style, un infisso in ottone dalle linee eleganti e originali, caratterizzato dalle modanature simmetriche del profilo esterno dell’anta e del fermavetro”. Qual è il suo feedback sulla fiera? “Siamo contenti, perché sicuramente abbiamo avuto un elevato incremento dei contatti rispetto a due anni fa, quando eravamo in una posizione più sfavorevole. La sensazione è complessivamente positiva”.


Fabrizio Bettiol, amministratore delegato della Woodn Industries, un nome non italiano per un’azienda invece italianissima, ci racconta che al Bau Woodn Industries presenta due linee di prodotto. Una costituita per il settanta per cento di legno e per il trenta per cento di polipropilene e una seconda linea costituita per il trenta per cento di bamboo e per il settanta per cento di pvc, davvero molto resistente. Come è nato e si è sviluppato questo progetto? “È nato dalla necessità di sostituire le briccole a Venezia, un’operazione che si effettua ogni due-tre anni, quindi piuttosto di frequente, anche in funzione delle necessità delle diverse zone. Il problema della sostituzione del legno in una città delicata come Venezia è complesso, per tanti motivi. Quelli legati al fatto che le briccole, quando si deteriorano, cadono e diventano un problema per la navigazione, e poi ci sono i problemi strutturali, perché ogni qualvolta si sostituiscono e piantano le briccole nuove, si creano dei microsismi. È dunque particolarmente sentita l’esigenza di trovare dei materiali alternativi. Per questo noi abbiamo proposto un materiale diverso, che mantiene però un importante percentuale di legno. Un materiale in divenire che riteniamo possa rispondere anche a queste esigenze. Non è ancora stato attivato alcun progetto di sostituzione al momento comunque e ci vorrà ancora del tempo per avere i permessi relativi all’utilizzo di questo materiale alternativo, a causa dell’estrema attenzione che viene posta a qualunque proposta e il peso importante dato alle valutazioni di opportunità in una città complessa e mediaticamente esposta come Venezia, che sottostà a una regolamentazione ferrea anche nell’utilizzo dei materiali”. Sicuramente la tutela esercitata ai sensi del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici D.Lgs. 42/2004 nell'ambito del territorio veneziano e lagunare insieme che predilige i materiali tradizionali, insieme alla diffidenza per un materiale alternativo può creare una certa diffidenza. Per contro i microsismi che la sostituzione delle briccole crea così di sovente mi sembra non siano trascurabili! “Il valore aggiunto sarebbe senza dubbio quello della riduzione della manutenzione e quindi della sostituzione delle briccole, ma le valutazioni sono complesse e richiedono tempi lunghi”. Sia il materiale in legno e polipropilene, sia quello in bamboo e pvc, hanno comunque molteplici utilizzi, come si evince dallo stand, quando sono nati? “Il primo prodotto è da più di dieci anni che è sul mercato, recentemente è stato inserito il marchio Greenwood all’interno di Woodn Industries, siamo quindi leader di mercato in Italia in questo tipo di materiale. Abbiamo uno stabilimento a Venezia e un’unità produttiva in Cina e lavoriamo sia sul fronte asiatico sia sul fronte europeo. Controlliamo dalla Cina il mercato asiatico e abbiamo una presenza importante in Europa e siamo al Bau proprio per questo motivo, per presentare i nostri prodotti al mercato europeo”. Come è nata l’idea dei due prodotti dal punto di vista tecnologico, sia quello a base di bambù che quello a base di legno? “C’è una grande attenzione all’aspetto green dei prodotti…” Però gli si toglie un po’ di ‘green’ utilizzando il pvc o il polipropilene invece del legno puro. “No, perché diventa comunque un prodotto riciclabile al cento per cento: il nostro prodotto lo possiamo recuperare, macinare e riprodurre. I due componenti del prodotto vengono recuperati assieme e

riciclati per ricostruire dell’altro materiale utilizzabile. Questa è una forza importante, perché naturalmente vuol dire riciclabilità totale”. A livello di lavorazioni, quali tecnologie vengono utilizzate? “Si utilizzano gli strumenti di lavorazione del legno: si può forare, si può tagliare, come se si trattasse di un legno duro, per entrambe le tipologie; legno e polipropilene, bamboo e pvc. Va sottolineato che stiamo parlando di prodotti di alta qualità e che Woodn Industries è forte nei progetti di grandissi-

me dimensioni. Stiamo seguendo progetti importantissimi a Dubai e negli Stati Uniti”. Quali sono le caratteristiche più convincenti agli occhi dei clienti per questi due prodotti? “Due cose: il servizio che noi diamo sulla progettazione e la disponibilità di materiali innovativi. Oltre a quelli di cui parliamo, un prodotto riscaldante con fibra di carbonio, un nostro brevetto, ideale per pavimenti riscaldanti per i dehors dei ristoranti o per attici privati. Parliamo anche della bellezza del prodotto, la fiducia che sappiamo ispirare, la nostra competenza tecnica e naturalmente la durabilità”. Si tratta di prodotti nuovi, sia per composizione materica degli stessi sia nel tipo di approccio al mercato per promuoverli. È nata prima la tecnologia o l’azienda? “La tecnologia. È partita per prima la parte tecnologica, poi è nato il prodotto e quindi l’azienda”. Cosa ci dice della fiera? “È la prima volta che facciamo il Bau, noi abbiamo sempre esposto al MADE. Abbiamo scelto il Bau per dare un respiro maggiormente internazionale, perché riteniamo che la Germania sia il palcoscenico internazionale maggiore. Abbiamo avuto contatti interessanti con visitatori da tutto il mondo. Peraltro noi abbiamo già una rete in Germania con agenti che promuovono i nostri prodotti proprio su questo territorio”.

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Bau ha mostrato essenzialmente come sarà abitare, vivere e lavorare nelle città del futuro e quindi Aircare ES, la nuova versione del sistema di ventilazione controllata di Thesan, con scambiatore di calore, presentato in anteprima al Bau, ha destato il nostro interesse. È Massimo Paci, direttore Air Quality & Energy Saving di Thesan del Gruppo Savio, a parlarcene. “Aircare ES è un’evoluzione naturale del sistema brevettato da Thesan che, oltre a migliorare la qualità dell’aria negli spazi indoor, recupera il calore disperso nei ricambi d’aria e riduce notevolmente i consumi energetici grazie a uno scambiatore di calore, filtrando e pre-riscaldando l’aria fresca che proviene dall’esterno. Con un design targato Pininfarina, Aircare ES è indicato per le zone geografiche con climi temperati e inverni freddi, le zone ad alto inquinamento acustico e le aree del mondo con problemi di inquinamento e smog”. Come funziona precisamente? “Per riscaldare l’aria fredda proveniente dall’esterno, sull’Aircare ES è installato uno scambiatore di calore “entalpico” che permette di recuperare, oltre al calore sensibile, anche il calore presente nel vapore acqueo. Lo scambiatore assicura un’efficienza che può essere anche superiore al 75% e riduce notevolmente i consumi energetici legati al sistema di ventilazione controllata”. Il ricambio dell’aria con i serramenti odierni è particolarmente importante da assicurare! “In assenza di un adeguato ricambio d’aria, sempre più dovuto all’iper-isolamento termico degli edifici, gli ambienti domestici risultano più inquinati anche del 50% rispetto a quelli esterni, possono insorgere problemi di eccessiva condensazione e umidità, muffe e funghi. Un adeguato ricambio dell’aria è sempre necessario per mantenere la casa in salute ma in un edificio ben isolato e ben gestito si consuma dal 30 al 50% dell’energia solo con l’apertura delle finestre. Aircare ES recupera il calore dell’aria interna che viene espulsa e lo trasferisce all’aria più fredda in entrata in modo da preservare l’equilibrio termico della casa ed è progettato per ridurre inquinanti subdoli e interni alla casa, come il radon, e proteggere da eventuali polveri e particelle di smog, le famigerate polveri sottili, che possono insinuarsi in casa dall’ambiente esterno. Questo prodotto salva spazio e permette di risparmiare fino al 75% di quel calore che normalmente viene disperso solo con l’apertura delle finestre o con una ventilazione controllata senza recupero di calore”. È utile per

tutte le latitudini? “Il nuovo Aircare è indicato sia per i climi temperati, con situazioni di freddo invernale significative e necessità di riscaldamento interno, che per gli ambienti con alte temperature estive che richiedono un condizionamento e una climatizzazione interna”. Il suo ingombro? “È un dispositivo single room che si integra in ogni singola finestra e arricchisce il serramento con nuove funzionalità ambientali e di efficienza energetica; si posiziona tra il traverso superiore del telaio finestra e il muro, oppure anche nel cassonetto delle tapparelle, sotto il davanzale oppure lateralmente all’infisso o nella parete, assicura tra i 17 e i 43 metri cubi di aria nuova all’ora per stanza, in linea con le normative internazionali, ed è regolabile e flessibile in base alle diverse esigenze di utenti ed edificio. Rispetto agli impianti di ventilazione centralizzata, consente un notevole risparmio economico, sia in termini di costi per l’acquisto che per la manutenzione. Rende quindi possibile la VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) facilmente ed economicamente e con grande facilità anche nelle ristrutturazioni. Il dispositivo ha inoltre un sistema di filtrazione modulabile per particolato, PM10 e PM2,5, batteri, pollini, funghi e acari. Questo sistema di ventilazione controllata, inoltre, è un requisito indispensabile per i nZEB, i Near Zero Energy Building, gli edifici di nuova generazione che azzerano i consumi energetici”. In quali mercati sarà proposto? “Aircare ES è una tecnologia che sarà esportata sia nel Nord Europa che nelle aree urbane dei paesi emergenti, ma tra le più inquinate del mondo, in Cina, India, Far East e America Latina”.


Ana Subi, Sales & Marketing di Massiv Forest Products ci ringrazia per la nostra visita allo stand a Bau, dove ci ha presentato il nuovo prodotto Craftwand®, il sistema parete di legno modulare. Massiv Forest Products, ci dice, essere rinomata per la produzione di alta qualità di prodotti di legno massiccio innovativi. “Abbiamo presentato a Monaco una parete unica in legno massello che può trasformare lo spazio del settore residenziale, commerciale e terziario. Il segreto della parete Craftwand® risiede nel suo abbinamento unico di legno massello di faggio con una soluzione modulare intelligente che consente il montaggio facile e veloce senza colla, rendendolo una soluzione ideale per architetti e interior designer”. E poi il legno è sempre più apprezzato! “Una delle attuali tendenze del design d'interni sostiene che la migliore vestibilità e comfort degli spazi di lavoro siano creati utilizzando materiali naturali. L'uso del legno in un design moderno contribuisce a creare più calore, benessere e luoghi di lavoro più rilassanti e meno ‘artificiosi’. Le sue linee semplici la rendono adatta a ogni interno, dalle abitazioni private agli uffici aziendali e dai negozi alla moda trendy alle caffetterie e ai ristoranti. È facile da installare e altrettanto semplice da smontare e ricostruire grazie alla sua struttura modulare, unisce il massimo delle prestazioni con il fascino naturale”. Uno dei temi enfatizzati da Bau verte proprio sul comfort abitativo “In effetti, creiamo letteralmente un ambiente naturale e proponiamo un ritorno alle origini con il legno, la lana o il cuoio. La forma geometrica di base degli elementi di Craftwand®, ha la forma pura del cubo, che crea un senso di ordine e di qualità essenziale nella sua ripetizione, con un design minimalista e un’estetica moderna. La natura autentica del legno con accenti di colore, nodi, crepe e spaccature è integrata nella progettazione ed enfatizza la sostenibilità, mettendo in evidenza il concetto verde e stimolante di Craftwand®. La sua struttura modulare crea pareti di legno decorative molto

vibranti. I singoli moduli in legno sono realizzati con una soluzione di collegamento invisibile che permette un facile montaggio e smantellamento senza sforzo per ricostruire la parete in un luogo o in una posizione diversa”. Come viene composta la parete? “Il sistema si compone di moduli di faggio, ma il suo segreto sta nell’accoppiamento di legno di faggio massiccio con una ingegnosa soluzione modulare che permette un montaggio agile e veloce senza colla. Il fatto che non venga utilizzata colla permette il successivo disassemblaggio e il rimontaggio in un’altra posizione, in un altro luogo o in un’altra configurazione. Dunque sia nel caso di un trasloco o di una ristrutturazione della casa o dell’ufficio, l’intera parete Craftwand® può essere smontata e reinstallata una volta completata la ristrutturazione oppure terminato il trasferimento in un’altra abitazione o in un diverso ufficio. I quadrotti di betulla massiccia Craftwand® hanno un lato di 150 mm per otto diverse lunghezze: 30 cm, 45 cm, 60 cm, 75 cm, 90 cm, 105 cm, 120 cm, che consentono di realizzare un numero quasi infinito di combinazioni”.

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Con Pim Aarts, Managing Director di Formani, mi trovo in uno stand elegantissimo e di grande bellezza, come se ognuna di quelle maniglie dovesse rispecchiare e riflettere lo spazio nel quale viene esposta ‘contagiandolo’, ben oltre il suo minimo ingombro. “Sviluppare nuove idee e prodotti, il 'fare qualcos'altro' è di per sé d’ispirazione per noi, qualcosa che facciamo in molti modi diversi, combinando diversi tipi di materiali, applicando nuove tecnologie e metodi innovativi”. Vedo che sono moltissimi e diversi i designer dei vostri prodotti! “Perché ci rendiamo conto che lavorare con gli altri ci dà sempre nuove prospettive di valore, ci permette di abbracciare più ambiti e sensazioni, e di dare crescente importanza e stimolo per fare le cose sempre meglio. Per questo motivo negli ultimi anni siamo entrati in partnership con molti designer olandesi importanti come Piet Boon, Tord Boontje, Mathieu Bruls, Bob Manders ed Edward van Vliet. Partnership che hanno portato vibrazioni innovative, idee esclusive e disegni di alta qualità”.

Eppure, il risultato estetico, potrebbe soddisfare un gusto più ampio, globale, per usare un termine attuale. “Anche se Formani® lavora spesso con i migliori designer olandesi nello sviluppo del prodotto, lo stile dell’azienda non passa inosservato all'estero. Stiamo assistendo sempre di più a una diffusione dei nostri prodotti all’estero, perché gli architetti li scelgono e li utilizzano in tutto il mondo per abbellire i loro interni. Sta crescendo lentamente l'apprezzamento per i semplici dettagli, dove la porta perfetta chiede una maniglia altrettanto preziosa, e questa sensibilità riguarda tutto il mondo. Le piccole cose possono avere grandi effetti nella vita reale e allo stesso modo i nostri prodotti possono impreziosire un interno fondendosi con il suo stile d’insieme senza soluzione di continuità”. Leggo un certo orgoglio fra le righe, o mi sbaglio? “Sì, sono orgoglioso dei nostri prodotti e delle partnership che li hanno fatti diventare una realtà. Sono ispirato dalla mentalità della mia squadra, e dalla passione e l'energia che mettono in tutto ciò che fanno. Ma soprattutto io sono grato per la fiducia che i nostri clienti hanno riposto in noi, perché ci hanno dato la libertà di fare quello che facciamo. Continueremo a sviluppare e migliorare i nostri prodotti, sempre con un occhio per la funzionalità e un altro per la bellezza per citare Leonardo Da Vinci che ha ispirato il nostro catalogo”.


“Dal 1972 Cenci anticipa l’evoluzione delle strutture in legno. Questo era e rimane lo slogan impresso su tanta della nostra documentazione divulgativa, perché impostato sulla concreta operosità di cinquant’anni in edilizia”, afferma Sabrina Cenci, che prima di aprire al tema di consolidamento strutturale di un casello di esazione, che riprenderà nei prossimi numeri, ci fa ripercorrere, soprattutto, gli inizi di Giovanni Cenci. La sua predilezione precoce, rispetto i suoi colleghi, di scegliere il legno; la scelta dell’impiego di soli specifici adesivi epossidici, denominati poi Xepox. Il suo impegno e la sua passione totale nel settore e l’insegnamento che certo ha diffuso verso tutti, innanzitutto sua figlia, hanno un valore inestimabile che costituisce l’ingegnosa eredità del Cenci, proprio come la definisce Sabrina Cenci

L’ingegnosa eredità del Cenci per gli uomini di buona volontà: connessioni incollate con adesivi Xepox

Linoleografia_ su_Il_Bulicame Una delle tante linoleografie di Giovanni Cenci pubblicate dal quindicinale viterbese “Il Bulicame” nel 1957.

Non è una presunzione, e neppure un caso, perché papà, dopo essersi diplomato quasi contestualmente all’inizio degli anni ’60 all’accademia di Belle Arti di Brera e all’Istituto Tecnico per Geometri “Mosè Bianchi” di Monza, ha preferito abbandonare la facile e redditizia attività letteraria di poeta contestuale a quella artistica di pittore e di designer di arredamento, per cimentarsi nel più impegnativo e audace mestiere di progettista strutturale. Lo sprono è arrivato con la frequentazione del corso di specializzazione sui cementi armati tenuto dal prof. Giovanni Dozzo al “Carlo Cattaneo” di Milano, accessibile per l’ultima volta giusto ai geometri diplomatisi nel 1960. Poi la progettazione e costruzione di capannoni industriali e condomini in acciaio e cemento armato, connotati da orditure principali interne contenute nello spessore dei vasti solai ed elementi di coronamento esterni per tettoie e/o balconi di notevole aggetto. Giovanni Cenci ha prediletto le sfide, alla vita facile ha preferito la fatica dello studio e della personale sperimentazione sul campo, con estremo scrupolo, animato dal dovere di rendere con passione un servizio più tangibile atto a migliorare la vita dell’uomo. Per Cenci la strutturistica in legno arriva più tardi, sul finire degli anni ’60, quando la categoria dei

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CENCI LEGNO di Sabrina Cenci adesivi Xepox Cenci Legno sas www.cenci.com

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geometri si auto limita la sfera delle proprie competenze nella progettazione delle strutture in C.A. Ecco che per papà l’ambito diventa riduttivo, in antitesi e incompatibile con la sua tensione verso l’innovazione tecnologica e l’inclinazione a un lascito utile agli uomini. Si applica con rigore all’elaborazione di strutture di legno destinate all’edilizia abitativa e industriale e all’allora embrionale ambito delle costruzioni di legno lamellare. L’approccio al legno strutturale non è così immediato, anche se spontaneo: sommariamente qualche accenno al percorso è stato fatto negli articoli pubblicati su Arealegno (ad esempio, vedasi n. 40 novembre-dicembre 2008) e altro materiale è presente nel sito www.cenci.com, nella sezione dedicata specificatamente al “Cenci, Strutturistica in Legno”. Dal copioso materiale pubblicato risultano evidenti la perseveranza e la devota dedizione a fare e dare il meglio, la ricerca di non lasciare nulla al caso, bensì il mettersi in discussione ripetutamente, confrontandosi il più possibile e con tanta umiltà con i committenti, gli altri progettisti, con i costruttori e gli esecutori dei tanti lavori che ancor oggi testimonia l’impegno dedicato allo specifico contesto. Di coloro che hanno cooperato nei dibattiti propositivi, degli innumerevoli


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Alcuni divertenti schizzi di Giovanni Cenci prodotti alla fine degli anni ’60 e regalati alla prima moglie Tashi (Takako Otsuka).

interlocutori perspicaci, il papà ha conservato sino all’ultimo un ricordo positivo, pregandomi di ringraziarli tutti quanti per il prezioso apporto. Da ogni elaborato del Cenci traspare una spiccata attenzione nell’ideazione delle connessioni tra gli ordini strutturali e non, affinché fossero facilmente praticabili e continuamente efficaci. Il connubio tra le brillanti intuizioni riconducibili alla conoscenza ingegneristica dei materiali e delle operatività in officina e sul cantiere, gli avveduti incoraggiamenti degli amici ingegneri, la normale conoscenza della statica, il sacrosanto timore di non sbagliare, le sperimentazioni sul campo e in laboratorio hanno permesso di sviluppare la tecnologia dei versatili collegamenti e rinforzi incollati con appositi adesivi strutturali, che di volta in volta, si attua sotto forme diverse per risolvere adeguatamente il caso specifico. Non si tratta di inventarne sempre una nuova, poiché è lo stesso principio che si diversifica nelle modalità attuative per soddisfare la peculiare esigenza. E in genere trattasi del frutto di un lavoro di equipe. Così scrivevamo nell’Abstract introduttivo dei nostri lavori per Shatis’13 di Trento: “È nostra prassi individuare il problema, analizzare le cause e focalizzare le esigenze e compatibilità. Conseguentemente le soluzioni che proponiamo sono molto diversificate tra loro, scelte ad hoc, di semplice esecuzione, supportate da chiari modelli riconducibili alla statica elementare”. Difatti le possibilità applicative di svariate tipologie di unioni incollate sono talmente ampie nella casistica da permetterne l’impiego nelle nuove costruzioni e nei consolidamenti strutturali, intervenendo anche laddove sarebbe stato impensabile, se non ricorrendo alla completa demolizione e sostituzione degli elementi degradati. L’arguzia e l’esperienza del progettista determinano la finezza delle soluzioni. I giunti incollati pensati da Cenci hanno gli elementi di unione (inserti) inseriti all’interno degli elementi strutturali da collegare e quindi sono totalmente a scomparsa. Gli inserti, denominati sistema CNP quando di acciaio e sistema Giunto Italia se in FRP (Fiber Reinforced Polymers), sono completamente inviluppati dalla resina epossidica che li riconnette alla struttura ospitante per puro incollaggio, senza l’ausilio di bulloni o spinotti. In questo modo il giunto è preservato da corro-

sione, surriscaldamenti, sbalzi termici. L’idoneità dell’adesivo e la corretta preparazione delle interfacce cui aderisce consentono la costruzione di sistemi staticamente sempre affidabili. Le resine impiegate sono specifici adesivi epossidici termoindurenti, denominati Xepox, che una volta polimerizzate diventano chimicamente inerti, ovvero non rilasciano prodotti secondari di reazione. Questa stabilità è di salvaguardia della salute e dell’ambiente e rende i prodotti Xepox compatibili e sostenibili dal punto di vista ecologico. L’immodificabilità della struttura molecolare permette che la resistenza caratteristica dell’adesivo rimanga immutata. Sin dal loro esordio, le resine epossidiche Xepox sono state formulate per garantire ottime caratteristiche di colabilità, adesività e bagnabilità del legno e dell'acciaio. Gli adesivi Xepox sono insensibili alle variazioni di umidità e, in caso di incendio, sono protetti dallo stesso legno. Essendo l'elemento in legno quello che presenta le caratteristiche più deboli, la durata dei giunti con Xepox, correttamente progettati, non può ritenersi inferiore alla durata dell'elemento ligneo, come è ampiamente dimostrato dalle strutture elaborate da Cenci più di vent’anni fa con questa tecnologia.


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1. Copertura del Palasport di Casalecchio di Reno (BO), ora denominato Unipol Arena (1993). Progetto Ing. Mauro Checcoli, Studio Arco di Bologna. È l’ultimo progetto di cui Giovanni Cenci firma la statica per conto di Holzbau S.p.A. impiegando connessioni di tipo tradizionale con mezzi di unione a gambo cilindrico. 2. Il tetto della sala conferenze della società Prima Comunicazione a Olgiate Comasco (CO) con la tecnica del Legno Armato in opera (1996), antesignano della tecnologia industrializzata Amalam, che prevede l’applicazione di rinforzi con barre incollate in stabilimento, anziché in cantiere.

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3. Il mitico “Aquilone di ChiccoArtsana” (1996), costituito da quattro graticci triangolari, a due a due contrapposti sull’ipotenusa. Giovanni Cenci concepisce una struttura di copertura, dove le travi interne di legno lamellare sono tutte continue e si intersecano con giunto a “mezzo legno” incollato con Xepox. Il progetto generale è dell’Arch. Guglielmo Carlo Lucini di Como.

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4. La palestra sull’isola di Mazzorbo – Laguna di Venezia (1996), progettata dal famoso professore ingegnere ed architetto Giancarlo De Carlo. La fascinosa forma dei telai dei telai iperstatici di legno lamellare è costituita da otto segmenti, trasportabili su piccole chiatte, ricongiunti in opera con collegamenti a scomparsa mediante piastre forate e adesivi Xepox. 5. La tettoia di 1.000 metri quadrati (2000-2001), assemblata a terra e sollevata in un sol pezzo per la Castiglioni SpA di Bregnano (CO). Questa commessa, costituita dalla costruzione di numerose tettoie, ci permise l’affinamento costruttivo di diverse modalità di collegamenti incollati con Xepox 40, variandone la tipologia degli inserti.

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I lavori di fornitura e posa sono della PRE.FER. s.r.l. di Badia Polesina (Rovigo). La squadra di montaggio, coordinata da Pietro Palini, è completata da Marco Belometti, Diego Vavassori, Loredal Zubiani.

Il consolidamento strutturale di un casello di esazione

Allineati con l’intento propositivo e formativo della rivista Strutturalegno, sempre attenta agli ammodernamenti tecnologici in atto ed alle novità, anticipiamo qualche immagine relativa al consolidamento strutturale in corso di esecuzione di alcuni caselli di esazione di pedaggi della rete

viaria: è l’esempio di un delicato lavoro escogitato con l’ausilio delle resine Xepox nelle unioni legno-acciaio. Si tratta del risanamento di una struttura di legno lamellare, dove le travi portanti sono identificabili nel sistema statico di portale binato a tre cerniere. La parte arcuata, già oggetto di precedente sostituzione per ammaloramento da imbibizione, è stata poi anch’essa, negli anni, aggredita dai fenomeni atmosferici

Vista di un casello di esazione prima dell’intervento di consolidamento strutturale.


Vista da sotto della struttura lignea coperta in buono stato di conservazione.

nella posizione di ricongiungimento alla parte rettilinea. L’inesorabile attacco fungino con conseguente innesco di marcescenze ha compromesso il funzionamento del giunto. L’obiettivo è il mantenimento in opera delle strutture di legno lamellare protette dalle intemperie, sostituendo esclusivamente quelle lignee deteriorate con elementi di acciaio atti a garantire la continuità strutturale dell’elemento composito. La connessione tra i nuovi archi in acciaio e le travi binate in legno è stata ideata con un doppio simultaneo meccanismo. Le cuffie di acciaio sono giuntate alle travi di legno mediante bulloni. Nel contempo i progettisti hanno disposto che le superfici interne delle piastre di acciaio che si interfacciano alle travi di legno fossero preventivamente sabbiate al grado SA 2,5 e protette con Xepox 14. Gli interstizi tra legno ed acciaio sono riempiti con adesivo Xepox 40 per scongiurare labilità

Aspetto di un casello dopo l’intervento di adeguamento strutturale.


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1. L’indagine condotta con penetrometro ha evidenziato che la resistenza opposta dalle fibre delle travi-sponda ultra ventennali esterne di legno lamellare di abete è almeno equivalente a quella di un legno lamellare a uso strutturale di recente produzione. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Dopo la tracciatura del nuovo giunto legno-acciaio, l’asportazione delle parti lignee inutili, la carteggiatura a “legno vivo” delle superfici e loro “bagnatura” con Xepox 14, si provvede alla “cucitura” dei fasci di fibre dell’estremità delle travi lignee interessate dalla connessione mediante fasciatura con nastri di carbonio HTS 12k, 800 tex, larghezza 5 cm, imbibiti da matrice polimerica Xepox 14.

dovute ai giochi costruttivi. Quest’accorgimento permette di considerare anche la resistenza delle interfacce incollate e soddisfare l’ampio requisito di sicurezza richiesto da una struttura a valenza strategica. La realizzazione del nuovo giunto è in posizione coperta e riparata. Tutta l’operatività è stata studiata per garantire il funzionamento continuativo dei caselli durante i lavori di rimozione e sostituzione. L’argomento, che costituisce un vero e proprio

caso di studio, sarà ripreso più approfonditamente nei prossimi numeri di Strutturalegno. Questo lavoro rappresenta una delle tante espressioni ingegneristiche dei sistemi incollati, recepiti da molteplici giovani e maturi professionisti attivi sul territorio nazionale che, ognuno a proprio modo, hanno accolto l’eredità di Giovanni Cenci e disinteressatamente contribuiscono coscienziosamente al progresso e alla diffusione delle sue idee.

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La protesi sostitutiva in acciaio ha le superfici che si interfacciano con quelle lignee adeguatamente sabbiate e subito protette con Xepox 14. Le altre parti sono state verniciate con finitura rosso corten. Tutti gli sfiati all’interno delle “cuffie” sono stati tappati con tavole assicurate con sigillante elastico a base di MS Polimero (Modified Silane Polymers). 12. 13. Vista delle porzioni lignee arcuate rimosse e dell’estremità “zoppa” di un portale in fase di sistemazione. 14. 15. 16. Fasi di avvicinamento, posizionamento e fissaggio della nuova porzione di trave. 17. 18. 19. Viste del nuovo giunto adeguatamente sigillato per l’introduzione di adesivo Xepox 40.

14 20. 21. Stante l’integrità delle travi-sponda esterne di confinamento dei canali di gronda, invece di sostituirle, è stato scelto di applicare un trattamento protettivo sulle superfici lignee esposte alle intemperie. La protezione è costituita da resina epossidica, pigmentata con ossido di ferro, applicata a spruzzo sulle superfici lignee riportate preventivamente a legno vivo mediante carteggiatura con grana grossa.


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HOLZ ALBERTANI di Danilo Pierucci www.holzalbertani.it

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Nella casa della cultura a Berzo Demo il legno suona una nuova sinfonia

Holz Albertani SpA si aggiudica l’appalto per il progetto della nuova Casa della Cultura a Berzo Demo in provincia di Brescia, che ha previsto la ristrutturazione del piano terra già esistente e la realizzazione di una sopraelevazione di due piani

Alcune viste esterne della nuova Casa della Cultura a Berzo Demo, in provincia di Brescia.

Holz Albertani s.p.a., azienda specializzata nell’edilizia sostenibile e nella progettazione e realizzazione di grandi strutture in legno lamellare, ha realizzato a Berzo Demo in provincia di Brescia, la nuova Casa della Cultura. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio prefabbricato, caratterizzato dall'uso di materiali leggeri e facilmente assemblabili, tecnologie queste che riducono i tempi di lavorazione in cantiere. Il vano ascensore insieme al piano terra sono le uniche opere in cemento armato e muratura, mentre tutte le pareti esterne e interne, i solai divisori e il solaio di copertura sono stati realizzati in materiali compositi a base lignea. Le pareti esterne sono realizzate col sistema “a telaio” in legno lamellare, placcate sul lato interno con pannelli in

fibrogesso e su quello esterno con pannello fenolico OSB. Il compito isolante è stato affidato alla lana di roccia, elemento con cui sono state saturate le pareti, mentre la finitura esterna è realizzata utilizzando un elegante rivestimento in doghe di larice massiccio. Sia le pareti perimetrali che le tramezzature interne sono state assemblate in stabilimento e consegnate in cantiere dalla Holz Albertani Spa già dotate delle principali dotazioni impiantistiche, al fine di limitare anche le operazioni connesse all'assistenza alla posa delle reti tecnologiche. Il solaio interpiano è composto da pannelli in legno lamellare interamente a vista con le relative travature di supporto, pannello in fibra di legno ad alta densità, sottofondo alleggerito, riscaldamen-


to a pavimento con massetto termoconducibile e pavimento flottante in legno. Il piano di copertura è stato realizzato con travetti in legno lamellare e perlinato, completa poi il tutto un pacchetto isolante in fibra di legno ad alta densità e l’impermeabilizzazione con lamiera in acciaio. L’intervento prevedeva la ristrutturazione del piano terra già esistente e la realizzazione di una sopraelevazione di due piani. Il piano terra è stato suddiviso in due locali, il primo dei quali ospiterà la nuova sala della musica della banda cittadina, dove al fine di limitare il riverbero acustico è stato realizzato un controsoffitto fonoassorbente, mentre nel secondo è stato ricavato un ambulatorio medico. Al primo piano è stata realizzata una sala

conferenze dotata di impianto audio e video. Infine, al piano secondo trovano spazio i nuovi uffici dell’unione dei comuni della Valsaviore. La scelta delle finiture interne tiene conto, come riferimento principale, del confort degli utilizzatori, realizzato con una pavimentazione flottante in legno e pareti tinteggiate con pitture naturali traspiranti. La gestione di acqua calda sanitaria e di acqua per riscaldamento è affidata a una caldaia a condensazione di ultima generazione, il riscaldamento degli ambienti è ottenuto mediante impianto radiante a pavimento, mentre la distribuzione dell’aria è gestita da un modulo UTA. Infine eleganti serramenti in legno lamellare a elevate prestazioni termoacustiche completano la dotazione estetica e funzionale dell’edificio.


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HOLZ ALBERTANI Al secondo e ultimo piano trovano spazio i nuovi uffici dell’unione dei comuni della Valsaviore.

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L’assegnazione dell’appalto

L’appalto è stato vinto dalla Holz Albertani s.p.a., la quale ha applicato il proprio know how in tema di prefabbricazione in legno, realizzando tutte le strutture secondo i migliori standard di produzione e qualità dei materiali. In questo modo la struttura ha acquisito delle proprietà che la rendono sostenibile su più fronti, da un punto di vista prettamente tecnico ma anche dal punto di vista della qualità abitativa. Inoltre l’edificio è stato progettato per rispettare i canoni del risparmio energetico utilizzando materiali ecocompatibili e riciclabili, al fine di ridurre il più possibile le emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Al piano terrà il locale che ospita la nuova sala della musica della banda cittadina, con il controsoffitto fonoassorbente.

IN THE HOUSE OF CULTURE IN DEMO BERZO WOOD PLAYS A NEW SYMPHONY

Holz Albertani SpA wins the contract for the project of the new House of Culture in Berzo Demo in the province of Brescia, which included the renovation of the existing ground floor and the construction of a raising of two floors Holz Albertani Corporation, a company specialising in sustainable construction and in the design and construction of large laminated wood structures, has created the new House of Culture in Berzo Demo (BS). The project involves the construction of a prefabricated building, characterised by the use of lightweight and easily assembled materials - technologies that reduce the processing time in the yard. The lift shaft along with the ground floor are the only works in reinforced concrete and masonry, while all the exterior and interior walls, the floor slabs and roof slabs were each made of composite materials based on wood. The outer walls are made using the "frame"


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HOLZ ALBERTANI Al primo piano è stata realizzata una sala conferenze dotata di impianto audio e video.

system of laminated wood, coated on the inside with plaster fibre panels and on the outside with phenolic OSB panels. The insulating task of the component is achieved by rock wool with which the walls were saturated, while the finish is brought about by using an elegant coating of solid larch planks. Both the perimeter walls and the internal partitions were assembled in the factory and delivered on site by Holz Albertani Corporation having been already equipped with the main plant equipment, in order also to limit the operations related to the assistance of the laying of technological networks. The mid-level attic area is composed of laminated wooden panels which are fully exposed with their support beams, high-density wood fibre panelling, lightened base, under-floor heating with heat-conducting screed and floating wooden flooring. The covering floor was made with laminated wood beams and panelling, then the whole package was completed with high-density insulating wood fibre and waterproofed with sheet steel. The construction process provided for the restructuring of the existing floor and the actuation of the raising of two other floors; the plan was divided into two areas - the first will house the new music room for the town band, where, in order to limit acoustic reverberation, a sound-absorbing ceiling was created, while the second will house a medical clinic. On the first floor a conference room was built and furnished with both audio and video equipment. While on the second floor are situated the new offices of the union of municipalities of Valsaviore.

The choice of interior finishes sees the comfort of users as its main point of reference, and hence we find a floating wooden floor, and walls decorated with natural and inspiring pictures. The management of hot water for sanitation as well as for heating water is entrusted to a condensing boiler of the very latest generation; the central heating is obtained by means of a radiant floor heating system, while the air distribution is handled by a UTA module. Finally, elegantly laminated, thermo-acoustically high performance wooden doors complete the aesthetic and functional aspects of the building. This contract was won by Holz Albertani Corporation, which has applied its expertise in the field of prefabrication in wood, creating all the facilities to the highest standards of production and quality of materials. In this way, the structure has acquired the properties that make it sustainable on several fronts, from a purely technical point of view but also from the point of view of quality housing. In addition, the building has been designed to respect the canons of energy savings by using eco-friendly and recyclable materials, in order to minimise CO2 emissions in the atmosphere.


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CON SALA GUIDO LEGNAMI di Elisa Sala Ufficio tecnico Sala Guido Legnami di Besana in Brianza www.salaguidolegnami.it

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La casa cresce con il doppio sopralzo in legno a Mariano Comense

Dalle parole dell’Ingegner Elisa Sala il progetto del sopralzo bipiano in legno, per un’abitazione a Mariano Comense, realizzato da Sala Guido Legnami, di Enrico, Carlo e Fausto Sala. La committenza, rappresentata dalla famiglia Fumagalli ha parole di elogio a lavori ultimati per il doppio sopralzo che si ancora al piano terreno esistente della loro abitazione e risulta molto soddisfatta della nuova volumetria realizzata con i pannelli x-lam per tutti i vantaggi che offre “Siamo convinti che il rapporto che si crea tra committente e azienda costruttrice non sia solo di tipo puramente economico e professionale, ma anche umano, di fiducia e di amicizia: questo è il caso dell’esperienza che abbiamo vissuto realizzando un sopralzo a Mariano Comense grazie alla famiglia Fumagalli”, afferma Elisa Sala, che ci racconta l’esigenza della famiglia e l’iter progettuale del doppio sopralzo che si ancora al piano terreno esistente, costituente l’abitazione originale. L’esigenza di Carlo e Claudia Fumagalli era di realizzare una villetta di tre piani: in accordo con i loro figli, Stefano, Francesco e Daniele, la scelta è stata quella di costruire un sopralzo di due piani in legno sopra la loro casa esistente. Posizionare due piani in legno, anziché in un materiale tradizionale, sopra l’abitazione evitava, infatti, di effettuare lavori costosi troppo invasivi sulle fondazioni ed eccessivi rinforzi alle pareti e al solaio esistenti. Dopo un confronto con i loro progettisti, il team di Sala Guido Legnami ha predisposto la progettazione esecutiva del sopralzo, coniugando le richieste architettoniche della committenza con le esigenze statiche ed energetiche dell’edificio. La tipologia costruttiva proposta prevede pareti portanti in pannelli x-lam con un cappotto esterno in fibra di legno finito a intonaco e contropareti interne per il passaggio degli impianti. Sopra la soletta esistente sono state fissate le pareti x-lam del primo piano, il solaio, le pareti del secondo piano e la copertura piana in legno lamellare a vista. Anche in copertura è stato scelto un pacchetto isolante in fibra di legno; il manto di copertura e le lattonerie sono in alluminio. Uno dei vantaggi di aver scelto l’esecuzione del sopralzo con pannelli x-lam è stato quello di realizzare come strutture portanti le sole pareti perimetrali: sembrerà scontato però non avere pareti portanti interne permette in primo luogo di realizzare un open space dal gusto giovane e moderno, e in secondo luogo, in futuro, il proprietario di casa avrà la possibilità di personalizzare gli ambienti, cambiando eventualmente le disposizioni interne dei divisori senza vincoli.

La fornitura

Come costruttori di strutture in legno, presenti sul mercato ormai dal 1937, la Sala Guido Legnami dà la possibilità ai suoi clienti di realizzare la casa dei loro sogni scegliendo fra tre livelli di fornitura, ed è possibile, infatti, fornire la sola struttura “grezza”; “grezza avanzata” aggiungendo i cappotti esterni, le contropareti interne, il manto di copertura e le lattonerie; “chiavi in mano” aggiungendo serramenti, impianti e finiture. In questo caso la committenza ha deciso di appaltare all’azienda la soluzione “grezzo avanzato”, gestendo quindi autonomamente impianti, serramenti e finiture. Questa possibilità è molto apprezzata in Brianza in quanto lascia libertà al cliente di scegliere gli eventuali fornitori che, spesso e volentieri, sono artigiani parenti o amici di famiglia o vicini di casa. Le uniche difficoltà di questa soluzione sono la scelta delle maestranze e coordinare perfettamente le varie figure che si susseguono nelle finiture dell’abitazione.


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1. Abitazione prima del sopralzo. 2. Abitazione dopo il sopralzo di due piani in legno. 3. Putrelle a scomparsa utilizzate per il sostegno dei pannelli x-lam del solaio. 4. Particolare del solaio di copertura del piano primo: le putrelle sono studiate in spessore di solaio x-lam per non ridurre l’altezza utile del locale sottostante. 5. Applicazione di resina epossidica bicomponente Xepox lungo il giunto tra due pannelli x-lam del solaio; sopra verrà poi applicata una tavoletta di chiusura fissata con viti.

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1 Le finiture

I serramenti scorrevoli e a battente scelti sono in legno - alluminio con oscuranti elettrici; sono stati posizionati pannelli solari in copertura, riscaldamento a pavimento e un camino a ogni piano; i pavimenti delle abitazioni sono finiti con parquet in Bamboo. Gli arredi in Noce canaletto ed Ebano amara, le porte di ingresso in legno Sucupira, le porte interne in Noce canaletto lucidate a cera, sono stati invece realizzati dai Fumagalli stessi, titolari di un’azienda di arredamento di interni a Mariano Comense. All’esterno è stato poi posizionato un ascensore sul retro della casa e una scala veramente d’effetto, realizzata con casseri in polistirolo e gettata in opera, sulla facciata prospiciente la strada.

Consigli di elisa@salaguidolegnami.it

L’esigenza di molti clienti è ormai quella di realizzare il sopralzo della loro abitazione in legno, proprio

5 per la leggerezza del sistema costruttivo e per la velocità di esecuzione delle strutture portanti. Scegliere aziende di qualità e capacità lavorativa comprovata, evitando quindi di affidarsi a costruttori di case in legno improvvisati, e scegliere aziende a km 0 per ridurre i costi di trasporto e trasferte, sono fondamentali per portare a compimento un’avventura sì faticosa però allo stesso tempo fantastica come il sopralzo della propria casa.


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CON SALA GUIDO LEGNAMI di Elisa Sala Ufficio tecnico Sala Guido Legnami di Besana in Brianza

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10 9 Struttura piano primo: pareti e solaio di copertura in pannelli x-lam. 7. Piano secondo: pareti in pannelli x-lam e copertura in lamellare a vista. 8. Parete divisoria non portante realizzata a secco: finitura con doppia lastra di fibrogesso. 9. 10. Particolare della costruzione della scala esterna: casseri in polistirolo sagomato e successivo getto in opera. 11. Scala a lavori quasi ultimati.

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L’intervista ai clienti Carlo, Claudia, Stefano, Francesco e Daniele Fumagalli Perché avete scelto di fare il sopralzo della vostra casa in legno x-lam? “Innanzitutto la scelta è stata legata al fatto che per realizzare i due nuovi appartamenti, non potevamo caricare eccessivamente le fondazioni e le pareti della struttura già esistente. E poi volevamo utilizzare materiali e tecnologie, come il legno e il cappotto esterno in fibra di legno, che ci permettessero di sapere esattamente come veniva realizzata la parete e ridurre al minimo eventuali dispersioni termiche per migliorare l'efficienza finale della casa”.

Che consigli vi sentite di dare a una persona interessata a un sopralzo in legno? “Scegliere ditte e progettisti con una comprovata esperienza nel settore della costruzione delle case in legno in x-lam sicuramente è una opzione da tenere in considerazione, sia per nuovi edifici sia per ampliamenti di edifici già esistenti, perché permette di avere una notevole riduzione dei tempi di realizzazione, un migliore controllo della qualità dei materiali impiegati e del prezzo finale della struttura”. Rifareste questa esperienza? “Decisamente sì, ma affideremmo la selezione dei professionisti per la realizzazione degli impianti alla ditta appaltatrice in quanto, nella nostra esperienza, è stato impegnativo coordinare le maestranze


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che hanno realizzato i lavori idraulici, termici ed elettrici, abituate a lavorare con il cemento e quindi non preparate tecnicamente a seguire determinate regole necessarie nel caso delle pareti in legno”. Il sopralzo bipiano in legno vi ha portato dei vantaggi economici in termini di risparmio energetico e consumo delle bollette? “Gli appartamenti al momento non sono ancora abitati ma la sensazione termica che si percepisce all'interno dei locali è molto diversa da quella delle strutture in muratura, anche se isolate termicamente. Durante l'inverno, senza l'accensione del riscaldamento, abbiamo notato che la temperatura non scendeva sotto i 16 gradi e solo l'accensione del camino era in grado di portare molto rapida-

mente la temperatura di un open space di circa 70 mq a 20 gradi e mantenerla per parecchie ore dopo lo spegnimento. A volte il solo irraggiamento del sole era in grado di innalzare la temperatura fino a 21-22 gradi. Nella stagione estiva, invece, i locali rimangono molto freschi”.

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Riscaldamento a pavimento del piano primo. 13. Manto di copertura e lattonerie in alluminio. 14. Soggiorno piano secondo: pavimenti in Bamboo, mobili in Noce canaletto, serramenti in legno-alluminio, oscuranti motorizzati. Gli appartamenti sono quasi pronti per essere abitati. 15. 16. Uno dei bagni padronali dell’appartamento: mobili in Ebano amara, porte interne in Noce canaletto lucidate a cera.


ANTICIPATIO LIGNA di Pietro Ferrari www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com

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All world leaders will attend the Ligna and the focus will be on efficient solutions and intelligent in the frame of the Wood Industry Summit. Keen interest in woodworking technology that will be represented at the highest level. A broad review and technologiesof first and second processing will frame the usual base of technologies for the processing of the panel and the furniture and doors and windows machinery.

Exhibition wood

In occasione della Ligna che si svolgerà a Hannover dall’11 al 15 Maggio 2015, per i nostri lettori, dedichiamo un’anteprima all’insegna del legno a Hasslacher, Dietrich's, Hundegger e Sema L'industria internazionale della lavorazione e del trattamento del legno presenta le sue performance e la sua capacità di innovazione alla Ligna di Hannover, dall'11 al 15 maggio, con un profilo all'insegna degli elementi che caratterizzano la sua evoluzione: più internazionalità, più innovazione e più integrazione in rete. Tutti i leader mondiali del mercato saranno presenti con ampi stand e si potranno passare in rassegna le tecnologie più importanti della catena di valore del settore: utensili, macchine e impianti per la produzione industriale del mobile, per l'artigianato della falegnameria e per il trattamento del massello, tecnologia per le segherie, tecnologia per la produzione di materiali a base legno e di impiallacciature, tecnologia forestale e per l'utilizzo del legno come fonte energetica. Tema conduttore della rassegna sarà la sempre maggiore efficienza in ambito produttivo in tutti i settori interessati. Soluzioni ad alta efficienza e intelligenti si potranno vedere nella cornice del Wood Industry Summit, che fa il suo debutto a Ligna 2015. Questo nuovo spazio per la presentazione dei prodotti e per il dialogo prevede un'area espositiva, uno spazio di matchmaking e un forum nella cui cornice i player internazionali proporranno interessanti soluzioni tecniche. Gli espositori di macchinari e tecnologie forestali potranno entrare qui in contatto diretto con delegazioni e opinion maker internazionali, oltre che con il mondo dell'economia. Soprattutto visitatori specializzati di aziende che necessitano di tecnologie appartenenti a più anelli della catena di valore del legno ad esempio l'industria della carta e della cellulosa potranno informarsi su nuove tecnologie e soluzioni. Ma verrà dedicata attenzione anche alle richieste di aziende forestali, proprietari boschivi, aziende di lavorazione del legno grezzo, industria del legno, commercio del legno, investitori e rappresentanti di aree geografiche ricche della preziosa materia prima quali Russia, Cina, Europa dell'Est, Nordamerica e Sudamerica. Questo aiuterà aziende internazionali del settore della tecnica forestale e della prima

lavorazione del legno ad accedere a nuovi mercati in via di sviluppo. Il Summit si aprirà ogni giorno con un breve intervento su un tema di attualità. Seguirà una conferenza di approfondimento che offrirà, alle aziende interessate all'esportazione, consigli per l'accesso ai mercati di loro interesse. Il programma sarà inoltre integrato da proposte di soluzioni da parte degli espositori ad esempio per la raccolta del legno in aree umide. La giornata si concluderà con un tour dell'area espositiva e con una tavola rotonda. "Grazie tra l'altro alla partecipazione di John Deere, verranno presentate per la prima volta al Wood Industry Summit nel padiglione 13 grosse macchine forestali", dice Köckler. "Questo sottolinea la validità del format che abbiamo adottato con il Summit. Siamo riusciti così a rafforzare il profilo internazionale del settore della tecnologia forestale." Verrà inoltre allestita la collettiva "Fibers in Process@Ligna", dedicata a processi e tecnologie che accomunano industria della carta e della cellulosa e industria del legno: tecnologie di misura, controllo e regolazione, ottimizzazione dei processi nell'automazione, servizi industriali e asset management, efficienza energetica e utilizzo efficiente delle risorse, intero ciclo di riciclo della cellulosa. Anche nell'area scoperta e nei pavillon, inoltre, gli espositori offriranno l'opportunità di passare attentamente in rassegna tecnologie forestali ed energetiche innovative e sostenibili.


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HASSLACHER NORICA TIMBER www.hasslacher.at

Il fornitore di un ciclo ecologico completo Hasslacher Norica Timber da generazioni si dedica all’utilizzo completo e sostenibile del legno, convinta che il legno, in quanto materia prima rinnovabile, rivesta grande importanza non solo come materiale versatile per l’edilizia ma anche come fonte di energia ecologica e CO2 neutrale. Un fornitore globale di legno da costruzione, riconosciuto per la straordinaria varietà della proposta di articoli in legno massiccio, per la gestione delle materie prime certificate PEFC e perché, chiudendo il ciclo ecologico, trasforma i residui di produzione del legno rendendoli parte del ciclo economico Per Christoph Kulterer, CEO della Hasslacher Holding GmbH, è molto importante la capacità creativa dell’azienda e quindi la sua continua trasformazione: “Non solo i processi di lavorazione e le proposte di diverse tipologie di legno sono in continuo fermento. L’albero stesso, la materia costruttiva più geniale, intorno a cui tutto ruota, dimostra in maniera impressionante che l’unica costante è il cambiamento. Lavoriamo ininterrottamente allo sviluppo e alla produzione di prodotti innovativi ad alta tecnologica, che rappresentano una classe riconosciuta universalmente e che entusiasmano in maniera sostenibile perfino gli ecologisti”. Hasslacher Norica Timber, specializzata nella fornitura di legno massiccio anche per grandi opere in legno, dispone, infatti, di una gamma di prodotti dalla straordinaria varietà, che le permette, non solo di stare al passo con il rapido sviluppo di applicazioni architettoniche in legno rivolte al futuro, ma di vantare anche un know-how innovativo nelle costruzioni in legno. La precisione determinata dalla tecnologia digitale con la quale oggi si sta scrivendo la storia delle costruzioni in legno è affascinante e la crescita inarrestabile di questa azienda, che sta lasciando quasi senza fiato la concorrenza, lo dimostra. Hasslacher Norica Timber, da 110 anni fornitore internazionale di materiali in legno, non solo ha riconosciuto questa tendenza, ma vi ha contribuito in maniera significativa; anche perché dispone di uno stabilimento ultramoderno di pannelli Noritec x-lam di valenza internazionale. Questo permette tra l'altro di produrre anche nuove tipologie di legno, alternative, come la betulla, che con la sua piacevole superficie e la struttura snella entusiasma per le elevate proprietà meccaniche. I clienti che operano nel settore edilizio vengono riforniti, all’occorrenza direttamente in cantiere, con le

Kristoph Kulterer, CEO della Hasslacher Holding GmbH. migliori soluzioni edilizie e consci che ogni loro richiesta sarà possibile esaudirla, questo vale sia per gli edifici abitativi a uno o più piani sia per gli immobili industriali e commerciali, fino alle strutture alberghiere.

L’ampia proposta di legno massiccio

I clienti possono fare affidamento sulla massima puntualità nelle consegne, su prezzi interessanti, sulla migliore assistenza e su una qualità ottimale, ovunque in tutto il mondo. Partner di distribuzione e collaboratori addetti al servizio esterno, con conoscenza di più lingue, garantiscono inoltre l’assistenza diretta e personalizzata in loco. Nella produzio-


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Gli spazi interni di una casa realizzati con la fornitura di legno massiccio Hasslacher. ne degli ordini si opera con la massima flessibilità includendo in una commessa diversi materiali. E ne approfittano i costruttori del legno professionali così come i rivenditori di legno qualificati, il settore industriale, ma anche i fai da te. Con il raggruppamento di diverse categorie di prodotti in un unico camion e un’efficiente gestione logistica, il servizio può garantire condizioni di stoccaggio ottimali e un ridotto vincolo della liquidità. La gamma di articoli realizzati con il legno massiccio è estremamente ampia e comprende: • Legno lamellare diritto • Legno lamellare – elementi costruttivi speciali (curvi) • Duo/Trio • Sistemi di copertura HNT • Pannelli Noritec x-lam • Legno massiccio da costruzione • Perline e piallati • Pannelli per casseforme • Segati • Bancali • Pellet • Prodotti speciali

Gestione delle materie prime con sigillo di qualità

L’assoluta affidabilità e la massima professionalità nell’acquisto dei tronchi dimostrano che alla Hasslacher Norica Timber la responsabilità imprenditoriale viene presa con particolare serietà. L’azienda convince per rapidità, ritiro non complesso ma al tempo stesso competente di abete rosso, abete bianco, pino, larice, una rete di acquisto regionale e capillare e una logistica efficiente.

Per ogni albero che viene tagliato, ne ricresce un altro: questo è l’approccio fondamentale per i boschi gestiti in maniera sostenibile e viene documentato con le certificazioni PEFC. Infatti, la responsabilità non termina con l’abbattimento dell’albero, in realtà inizia proprio da qui.

Il legno come energia concentrata che si rinnova

La produzione di combustibili ecologici occupa già una parte importante del portafoglio prodotti di Hasslacher Norica Timber: i residui di produzione del legno diventano parte del ciclo economico, considerato che vengono trasformati in 100.000 t di pellet all’anno. Il combustibile neutro sotto il profilo climatico brucia senza rilasciare CO2 e, diversamente da petrolio e metano, contrasta l’effetto serra. Una dichiarazione chiara e al tempo stesso sostenibile del “motore dell’economia verde”.

FROM HASSLACHER A WIDE RANGE OF WOOD SOLUTION Customers can rely on the maximum time delivery, on attractive prices, the best service and the best quality, anywhere in the world. Distribution partners and collaborators outside service employees with knowledge of several languages, also provide direct assistan-


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HASSLACHER NORICA TIMBER

Una spettacolare referenza di Hasslacher, l'Austria Center di Vienna.

ce and customized on site. In the production of the orders it is carried out with maximum flexibility by including in an order different materials. And take advantage of the professional manufacturers of wood as well as retailers of wood qualified, the industrial sector, but also do it yourself. With the grouping of different categories of products in a single truck and an efficient logistics management, the service can ensure optimal storage conditions and reduced liquidity constraint. The range of articles made with the solid wood is extremely wide and includes: Glulam law, Glulam - special construction elements (curved), Duo / Trio, Roofing systems HNT, Panels Noritec x-lam, Solid wood construction, Beads and planed, shuttering panel, Planks, Pallets, Pellets, Special Products Management of raw materials with quality seal - The absolute reliability and the utmost professionalism in the purchase of the logs show that the Hasslacher Norica Timber entrepreneurial responsibility is taken particularly seriously. For every tree that is cut, it grows another: this is the fundamental approach to the forests managed in a sustainable manner and be documented with certifications PEFC. In fact, the responsibility does not end with the removal of the tree, actually starts here. Wood as a concentrated energy that is renewed - The production of ecological fuels already occupies an important part of the product portfolio of Hasslacher Norica Timber: production residues of the wood become part of the economic cycle, given that turn into 100,000 tons of pellets per year. The fuel-neutral climate burns without releasing CO2 and, unlike oil and gas, counteracts the greenhouse effect. A clear statement and at the same time sustainable "green economy engine".


ANTICIPATIO LIGNA DIETRICH’S di Pietro Ferrari www.dietrichs.com www.fantigroup.it www.asarchitettura.it

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Tecnologia all’avanguardia e sostenibilità

Un sogno sta diventando realtà: un centro per disabilità autistica in un’atmosfera accogliente

Con il Centro Sebastiano in Coredo, in provincia di Trento, il sogno di Giovanni Coletti, Presidente della Fondazione Trentina per l'Autismo Onlus, e di Gilberto Zani, ex direttore della Cassa Rurale d'Anaunia, diventa realtà. Sebastiano era un bellissimo bimbo autistico che, per la sua grande voglia di giocare con l’acqua, ha perso la vita nel torrente Noce. Il Centro porterà il suo nome in onore del suo ricordo. Il nuovo centro di cura e ricerca prevede un lavoro di eccellenza partendo da un fattore importantissimo che è quello della diagnosi precoce, un servizio riabilitativo intensivo in continuo aggiornamento a livello mondiale, unico in Italia e offrirà servizi innovativi seguendo la filosofia di alcuni centri mondiali come l'Autism Society e l'Autism Speaks degli Stati Uniti e la N.a.s. inglese. Un progetto che darà una risposta concreta e moderna alle necessità di tante persone e famiglie e che diventerà un polo di eccellenza e ricer-

ca sulla patologia dell’autismo. Oggi, dopo la simbolica posa della prima pietra del centro, avvenuta il 25/10/2014, il complesso si trova in fase di realizzazione. Il progetto architettonico dell’opera è dell’architetto Giovanni Berti – Artistudio di Fondo. Il complesso si estenderà su di un lotto di 4.400 metri quadri (acquistato dalla Fondazione) e avrà una volumetria di 7.700 metri cubi. Esso si articolerà in più unità, strettamente collegate tra loro a livello spaziale e funzionale. Sarà realizzato in legno, con particolare cura del dettaglio, al fine di conseguire un'edilizia sostenibile che possa offrire un elevato standard di comfort ambientale. Il principale sistema di rivestimento esterno è la facciata ventilata in pannelli in HPL (cellulosa resinata), un materiale altamente resistente agli agenti atmosferici che permette di ottenere varie colorazioni. Nella struttura, i colori diversi segnaleranno ambienti diversi.


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DIETRICH’S

nuovo marchio aziendale, Fanti Group, costituito da tre realtà aziendali: Fanti Segheria Legnami, Fanti Tetti in Legno e Fanti Case in Legno. Fornire prodotti di massima qualità richiede anche i migliori strumenti di lavoro e investimenti intelligenti nella preparazione dei lavori. L’attività aziendale è da sempre caratterizzata da un forte orientamento all’innovazione tecnologica e si è affidata al software 3D CAD/CAM Dietrich's sin dall'inizio della sua progettazione, basata su computer, nell'anno 1996. Con la scelta di collaborare con un software partner affidabile, la Fanti ha assicurato il suo investimento per il futuro, ampliando la propria azienda nel corso del decennio e mantenendola competitiva.

Il software 3D CAD/CAM di Dietrich’s

L’esecuzione della costruzione in legno spetta alla Fanti Legnami S.r.l., azienda specializzata nell’edilizia in legno che vanta esperienza pluriennale e l’uso delle tecniche più innovative. L’azienda è particolarmente fiera di aver ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001 per l‘elevata qualità dei suoi prodotti, dal taglio boschi alla prima lavorazione, alla progettazione e alla posa di grandi e piccole strutture, coperture e tetti in legno. La Fanti Legnami S.r.l. nasce nel 1956 come piccola azienda artigiana. Con oltre 50 anni di esperienza, si è sviluppata adottando tecniche sempre più all’avanguardia e trasformandosi in una realtà di successo. La ricetta per il successo dell‘azienda è la continua ricerca di soluzioni che migliorino l’abitare moderno nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Nel 2009, la Fanti Legnami S.r.l. ha sviluppato un

Il progetto del Centro Sebastiano, in Coredo in provincia di Trento restituito con il software 3D CAD/CAM di Dietrich's: i rendering generali 3D e i disegni dei dettagli costruttivi. La costruzione in legno è opera di Fanti Legnami S.r.l.

STATE OF THE ART TECHNOLOGY MEETS SUSTAINABILITY

A dream come true: a center dedicated to the care of people suffering from autism with a genuinely pleasant ambiance The Centro Sebastiano in Coredo (Trento) is the tangible realization of the dream of Giovanni Coletti, President of the Foundation for Autism Onlus, located in Trentino, and Gilberto Zani, ex-director of Cassa Rurale d’Anaunia. Sebastiano was an adorable autistic child, who loved to play with water, and lost his life in a torrent. The Centro Sebastiano Coredo received this name in his memory. The new Treatment and Research Center will offer a holistic approach, from early diagnostics to intensive rehabilitation on the globally most up-to-date standards. It is unique throughout Italy, and will offer innovative services, inspired by the philosophy of similar centers worldwide, such as the Autism society in the United States and Autism Speaks, a foundation in the United Kingdom. A project, that will attend to the requirements of many individuals and families in a solid and modern way, and will become a research hub for the clinical picture of autism.


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Grazie a questo software modulare variabile, è possibile adeguarsi in ogni momento ai cambiamenti e alle crescenti richieste dell’azienda. Intorno all’anno 2000 sono stati acquistati un centro di taglio e il corrispondente comando macchina di Dietrich’s, che permetteva la trasmissione diretta dei dati di progetto. Più tardi è arrivato il nuovo modello, K2 a 5 assi. Questa semplice sintonia tra preparazione dei lavori assistita da computer e produzione CNC ha fatto raggiungere quei risultati effettivi e di altissima qualità che rendono tanto orgogliosa l’azienda Fanti Legnami S.r.l. Oggi l’azienda ha 29 collaboratori e un gran numero di licenze per il software Dietrich’s. La scelta di moduli del software Dietrich’s, prodotto in Germania e disponibile in varie lingue, comprende la progettazione dei lavori, i calcoli statici e di fisica delle costruzioni fino alla progettazione di tetti, capriate, travi solaio, muri con rivestimento CTL automatico e la costruzione libera in DICAM per tutte le strutture in legno.

Identikit progetto Centro Sebastiano settore: casa di cura oggetto: nuova costruzione in legno committente: Fondazione Trentina per l'Autismo Onlus periodo: 2010 – 2016 superficie lorda: 2.550 m2 volume lordo: 9.200 m3 importo lavori: 5.300.000 euro comune: Coredo (Trento)


After the symbolic laying of the foundation stone on August 25 2014, the Centro Sebastiano in Coredo, is currently being realized. The overall architectural design comes from Architect Giovanni Berti – Architettura in Fondo. The complex of buildings covers an area of 4.400 sqm and has a volume of 7.700 cbm. It is structured in multiple sub-units, that are interlinked architecturally as well as functionally. The buildings are wooden structures, with special attention to detail, to account for a sustainable construction method and for the highest standard of comfortable living. Parts of the facade will be covered with HPL-siding (high pressure laminate), a highly weather-resistant material, that comes in various color, which will represent the individual areas of the building complex. Software 3D CAD / CAM of Dietrich's The wooden structure is built by Fanti Legnami S.r.l., an innovative construction company specialized in wooden structures with many years of experience. Fanti take special pride in achieving a Uni En ISO 9001 Certificate for the outstanding quality of their products, from harvesting the raw material and wood processing, all the way to design and assembling of the prefabricated wooden structures and roofs. Fanti Legnami S.r.l. was founded in 1956 as a small construction business. In over 50 years, Fanti Legnami S.r.l. developed a high level of experience, and permanently adopted the most modern technology, to become the successful company they are today. Their secret to success is to permanently strive for the best possible solutions for modern housing, while observing the highest level of sustainability and energy performance. 2009 Fanti Legnami S.r.l. develops a new trade mark, Fanti Group, which consists of three individual companies: Fanti Segheria Legnami, Fanti Tetti in Legno and Fanti Case in Legno. In order to deliver the best quality possible, you have to provide optimal conditions and intelligently invest in production design. That is why Fanti Legnami S.r.l. was always looking for innovative technology and right from the beginning, when they introduced design software in 1996, decided to rely on Dietrich's 3D CAD/CAM as a software partner. With the commitment to a reliable software partner, Fanti secured its long-time investments and gained a competitive edge, that allowed them to grow the company over the last decade. With the modular software concept, they were able to keep up with the growing demand and quickly react to market change. In 2000 they acquired a CNC beam processing center which is controlled with data coming directly from the project designed in Dietrich's software. Later they upgraded to the latest model, a K2 with 5 axes, and got the fitting software module also from Dietrich's. The seamless interaction from computer aided design and CNC-equipment is one of the key factors to achieve the high quality level, Fanti Legnami S.r.l. is so proud of today. Today Fanti Legnami S.r.l. has 29 employees and multiple Dietrich's software seats. The software modules from the German based company Dietrich's cover the design of construction documents, structural calculations and building physics, the design of roofs, Capriata trusses, floor systems, stick framed wall panels and finally the modeling of free structures in 3D with D-CAM for all engineered-timber structures.

Identikit Building Specs: Application: Private Clinic Objekt: Newly built – Wooden Structure Developer: Trentino Foundation for Autism Onlus Time frame: 2010 – 2016 Gross area: 2.550 sqm Gross volume: 9.200 cbm Architecture: Artistudio Labor Cost: 5.300.000 euro Municipality: Coredo (Trento)


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Innovativa, competente e orientata al cliente

Già da molti anni, l'azienda Hundegger è leader di mercato nel settore dei centri di taglio CNC con una quota di mercato che supera il 90%. Le macchine universali e flessibili vengono utilizzate per tutte le parti in legno di carpenteria, lavorazioni, costruzioni con telai in legno, costruzioni a tronchi d'albero, costruzioni prefabbricate, fino alla produzione di attrezzi per parco giochi. Hundegger sarà alla Ligna con molti prodotti ma darà particolare enfasi ai 3 prodotti che di seguito descriviamo

K2i il centro di taglio per eccellenza

La K2i, macchina versatile usata nelle imprese di ogni grandezza, da quelle individuali fino alla grande industria. Questo tipo di macchina è la scelta giusta per flessibilità e molteplici lavorazioni con la massima precisione. Il centro di taglio K2i, dà la possibilità di essere definito individualmente in base alle esigenze e alle particolarità aziendali dei clienti di Hundegger. Tutto ciò è reso possibile dalla struttura modulare di costruzione. Grazie al sistema di trasporto a pinza, che non necessita riconfigurazioni, si possono lavorare pezzi in forma tonda (pali in legno), travi in legno grezze anche stondate sui 4 lati, profili a T o gli strati multipli (a pacchetto), possono essere trasportati in sicurezza e lavorati con precisione. Questo sistema di trasporto e posizionamento a doppia pinza garantisce la massima precisione anche nel caso di travi curve e torte. Le macchine a struttura modulare possono essere predisposte di gruppi aggiuntivi e ampliate in una fase futura. Dal centro di taglio semplice, fino alla variante ad alta produttività con molteplici configurazioni possibili per costruirsi il proprio Centro di Tagli ideale. Le sezioni lavorabili partono con un minimo di 20 x 50 mm fino 300 x 450 mm, possibile varianti in larghezza con le versioni 650 mm e 1250 mm.

Robot-Drive il futuro legato alla flessibilità

Il nuovo centro taglio Hundegger ROBOT-Drive unisce in modo ideale i vantaggi di un concetto macchina completamente nuovo e l'esperienza di oltre 4600 clienti Hundegger. La nuova generazione di macchine si distingue soprattutto per l'alta flessibilità con il poco ingombro che il Centro di Taglio richiede. Il macchinario è ideale per carpenterie, il cui principale interesse sta nell'alta flessibilità con opzioni di lavorazione illimitate. Con il Robot-Drive è possibile fare tutte le lavorazioni, anche di grandi sezioni, in un solo passaggio senza mai dover girare il pezzo. Il Robot-Drive è costituito da un sistema modulare, che a seconda delle esi-


ANTICIPATIO LIGNA INNOVATIVE, COMPETENT AND CUSTOMER-ORIENTATED

For already many years, Hundegger has been the global market leader in the field of CNC joinery machines with a market share of more than 90 per cent. The universal, flexible machines are used in all timber construction sections from carpentry joining, contract joining, log house construction, prefabricated house construction, gluelam joining to the production of playground equipment. Hundegger will at Ligna with many products but will give particular emphasis to three products that we describe below Joinery machine K2i K2i is used in companies of all sizes, from one-man operation to prefab house factories. This type of machine is the right choice if flexibility, variety of processing options and precision are required. Of course, the joinery machine is fully customised taking into consideration the needs and operational peculiarities of our customers. This is possible due to the modular structure. Thanks to the handling system, even round logs, log house profiles, T-sections or multiple layers (stacks) are fed in, safely transported and accurately processed. The transport and positioning system with two gripper and guiding wagons guarantee highest accuracy even with bent and twisted beams. The machines which have a modular structure can be retrofitted with any units and expanded anytime, if necessary. From the simple joinery machine to the fully equipped high-speed version, everything is possible. With cross sections of 20 x 50 mm to 300 x 450 mm (optionally 625, 1250 mm) and with any length.

HUNDEGGER


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genze può essere ampliato. Se in futuro le necessità di lavorazione dovessero cambiare, sarà sempre possibile modificare il macchinario. Indipendentemente dalla larghezza delle sezioni ci sono 3 varianti di base a disposizione: Robot-Drive 450 da 20x60 mm a 300x450 mm. Macchina base per ogni carpenteria. Robot-Drive 625 da 20x60 mm a 300x625 mm. Per la tendenza di sezioni più grandi. Robot-Drive 1250 da 20x60 mm a 300x1250 mm. La soluzione per tutte le richieste.

La nuova Turbo-Drive: tagliare senza compromessi

Veloce, flessibile e precisa, con una sezione di taglio da 20x40 fino a 160x450 mm. La nuova Turbo-Drive è la soluzione perfetta quando la richiesta è il taglio rapido con la massima flessibilità. La macchina inoltre può essere dotata di due gruppi per la foratura e fresature e può effettuare marcature sul materiale di qualsiasi tipo. Il cuore della macchina è la flessibile unità di taglio capace di troncare con qualsiasi inclinazione e angolazione. L’unità di taglio a 5 Assi può avere una rotazione di 360° e una simultanea inclinazione fino a 90°. Grazie alla ingegnosa costruzione compatta, la macchina è completamente chiusa e perfettamente protetta contro le emissioni di rumore e polveri, inoltre può essere installata direttamente al suolo senza supporti o buche per gli scarti.

Joinery machine ROBOT-Drive The new Hundegger ROBOT-Drive joinery machine perfectly combines the advantages of a completely new machine concept with the experience of more than 4,600 Hundegger machines supplied. The new machine generation is particularly characterised by high flexibility, little space requirement and low costs. The machine is the perfect solution for timber construction companies which are mainly interested in high flexibility and almost unlimited processing possibilities. The ROBOT-Drive is now able to realise all processings which are current in carpentry joinery precisely, without overturning or turning in one step and even for large part cross-sections. The ROBOT-Drive has a modular design and can be optionally adjusted to the respective function. Even if the requirements to the machine change in the course of time, the ROBOT-Drive can be easily extended by simple retrofitting options. Depending on the respectively requested processing width, 3 basic versions are available. ROBOT-Drive 450 From 20 x 60 mm to 300 x 450 mm The basic machine for every carpentry. ROBOT-Drive 625 From 20 x 60 mm to 300 x 625 mm. For the trend towards larger timber cross-sections. ROBOT-Drive 1250 From 20 x 60 mm to 300 x 1250 mm. The solution for all requirements including timber glue construction. New Cutting machine TURBO-Drive Fast, flexible and accurate. Cross sections of 20x40 to 160x450 mm. The machine TURBO-Drive is the perfect solution, if quick and flexible cutting is required. Moreover, the machine can carry out also drilling and milling works as well as any markings. The heart of the machine is the flexible saw unit for any angle and inclined cuts. With the 5-axis saw unit, which can be swivelled around 360° and tilted around 90° at the same time, any kind of chop cuts, mitre cuts, Jack rafter cuts, birdsmouths, ridge laps, laps for fascia board and scarf joints etc. can be produced quickly, precisely and in a high surface quality. In contrast to a solution with an undertable mitre saw, the saw blade with its axis can move under the supporting height of the workpiece and thus process even horizontal slots in any angle and any required thicknesses. Thanks to its compact construction, the machine is perfectly protected against dust and noise emission and can be mounted on an even concrete floor without requiring any construction measures.


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Progetto di richiesta licenza con un click

Sema è un produttore specializzato a livello mondiale in programmi per costruzioni in legno e di scale. Il suo software vanta più di 15.000 installazioni in 47 paesi ed è utilizzato con successo sia dai carpentieri e falegnami artigianali che dai centri di lavorazione dei singoli elementi del tetto come dall’industria produttiva di prefabbricati. Il programma Sema è disponibile in 11 lingue. Il software SEMA è una soluzione "tutto in uno" per la progettazione e costruzione di case in legno o di scale, di copertura di tetti e il rivestimento in lamiera in 2D o 3D Impaginare progetti certamente non è uno dei lavori più piacevoli per chi costruisce con il legno. Spesso l'impostazione di un progetto per la richiesta di licenza edilizia può diventare un lavoro che occupa tutta la serata. Alla fine, una volta terminato il progetto, arriva il committente e chiede l’una o l’altra modifica. E così bisogna rimettersi a progettare. Naturalmente non è solo fastidioso il fatto che si perdano le modifiche manuali fatte in precedenza, ma ciò costa anche denaro, tempo e un po' di nervosismo, in quanto bisogna rifare tutta l'impaginazione del progetto. Che questo in futuro sarà solo un ricordo, lo dimostra Sema in maniera impressionante con la nuova versione 15-2 in arrivo per maggio 2015. In questo aggiornamento si è semplificata notevolmente la creazione di progetti per richiesta della licenza edilizia e la successiva modifica del progetto. Così con la versione V15-2, con un click si crea un progetto per la richiesta di licenza, con tutti e quattro i prospetti dell’edificio. Il programma crea completamente in automatico nella gestione del disegno le immagini CAD per le viste nord, sud, est e ovest. Le viste così create, si collegano automaticamente con un modello standard di progetto di stampa per la richiesta della licenza.

SEMA www.sema-soft.it


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APPLICATION PLANS WITH ONE CLICK

Sema is the world leaders in the production of timber construction programs, joining software and powerful stairs- construction software - with Sema you always have the best software for timber construction. Our software is based on a modular structure and has been used successfully by small tradesman, carpenters and joiners, as well as by large-scale wood-working centres and manufacturers of pre-fabricated houses. The SEMA programs are available in 11 languages Sema Timber Construction Software, the all-in-one solution in timber construction...Drawing plans is certainly not one of the preferred jobs in timber construction companies. And the creation of application plans in particular can easily require more time than initially thought. And as soon as the plan is finally finished, the building owner comes along with a couple of requests for modification. So the plan has to be changed. The fact that manual additions made before will be lost when the plan is changed, is not only annoying but also costs time, money and nerves because all manual additions to the plan have to be done once more.

Ma questo non è tutto! Il programma ottimizza automaticamente le diverse immagini dell’edificio create nella gestione disegno. Tutte le linee si trasformano in nero e si esegue automaticamente una riduzione di linee sovrapposte. Si allocano le testure adatte alle superfici per le viste, si aggiungono un paio di oggetti CAD belli da vedere ed ecco pronto il disegno. Questi erano gli esercizi obbligatori, adesso ci sono quelli liberi! Dopo aver completato il progetto di presentazione, il committente, ad esempio, vi chiede improvvisamente di aggiungere un abbaino al tetto. E chi non conosce questo scenario? Alla fine è qualcosa di bello, perché aumenta il volume dell’ordine, se non fosse però che nelle varie viste dell’edificio ci sono le modifiche fatte a mano, come ad esempio gli oggetti CAD inseriti in seguito come

alberi e staccionate. Queste andrebbero perse con un nuovo calcolo del progetto di presentazione revisionato e tutte le modifiche manuali andrebbero rifatte. Ciò non occorre più con la versione SEMA 15-2! Rimangono completamente intatte tutte le modifiche nelle immagini e nel progetto e l’abbaino costruito in seguito viene inserito nel progetto e nelle viste. Così si fa rapidamente un progetto nuovo revisionato. Con il programma SEMA V15-2 si rivoluzionano la creazione e la modifica del progetto di presentazione per la richiesta della licenza edilizia! Sul sito internet di Sema è possibile anche vedere i filmati di entrambi le innovazioni: • Progetto di presentazione tutto in automatico • Aggiornamento progetto con un click


The new version 15-2 of the Sema software which will be released in May 2015 demonstrates impressively that this complicated process is a thing of the past. The creation of application plans as well as subsequent changes to the plans have been dramatically simplified. In the new version V15-2, an application plan with all 4 building elevations is created at the push of a button. CAD images with the north, south, east and west elevation are fully automatically created in the drawing manager where the generated elevations are linked to a standard application plan template. But that's not all. The images of the building elevations generated in the drawing manager are automatically optimized by the program. All lines are converted into black lines and the number of lines is automatically reduced. To show the project in an even better light, surfaces can be textured and brightened up with some pretty CAD objects. And voilà , you have the perfect plan. And that was only the easy part. Assuming a customer decides quite late in the project, after the application plan is ready, that he wants an additional dormer in the roof. Generally speaking a positive thing because the overall volume increases, if it weren't for the manual additions to the drawing such as CAD objects like trees or a fence. When re-calculating the revised application plan with the new dormer, all these previous manual additions are lost and have to be inserted again. This problem doesn't exist any longer with the new SEMA version 15-2. All manual changes in the images and plans are retained even after a re-calculation and the subsequently created dormer is inserted into the plan and the elevations. Thus a new, revised plan can be created in next to no time. The SEMA version V15-2 has revolutionized the creation and modification of application plans. To find out more, take a look at our highlight films: • Fully Automatic Application Plan • Updating plans with One Click


NOSTRA SQUADRA

HOLZBAU FORUM DI NANCY-EPINAL www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com

strutturalegno pagina 088 089

La nostra squadra a HolzBau Forum di Nancy-Epinal Abbiamo seguito con grande attenzione il momento convegnistico-espositivo che si è svolto al Centre Prouvé di Nancy il 15, 16 e 17 aprile: erano presenti per la nostra casa editrice Sonia Maritan, direttore di Sistema Serramento, di Struttura Legno e del monografico on-line FareItalia, e l’editore Pietro Ferrari. L’architetto Sonia Maritan ha così commentato la manifestazione: “Si tratta di un momento congressuale ed espositivo di altissimo livello, in una struttura molto moderna, in cui il legno strutturale sembra ospitato in spazi vuoti e dilatati, ma, appena il visitatore entra nelle grandi sale convegno si trova a constatare la consistenza di un pubblico attento di centinaia e centinaia di ascoltatori. La presenza espositiva, qui come all’HolzForum di Garmisch, al Carrefour du Bois di Nantes, all’HolzForum di Verona o anche, in parte, alla Holzmesse di Klagenfurt, è solo il contorno di un importante momento di scambio e di diffusione della cultura del costruire in legno, in cui la presenza di grandi architetti e tecnologi tra i relatori è la garanzia di un livello tecnico-scientifico altissimo. Nella parte relativa alle mostre culturali vedo grandi novità sul legno e sulle tecnologie concretizzate in progetti, illustrati da modelli in scala ridotta (vedi foto) che coprono un arco temporale che va dal 2012 in poi. Questi modelli testimoniano, tra l’altro, della crescente importanza del digitale nella progettazione e, soprattutto, della resa virtuale del progetto nelle proporzioni esatte e con una resa autentica che definisce l’esemplare reale anche di grandi architetture. Credo che in questa serie di progetti così altamente tecnologici in cui la base è la progettazione col software, oggi sia ancora più evidente la duttilità della materia prima legno, restituita attraverso le infinite proposte morfologiche ricche di contenuti innovativi, coadiuvati da centri di lavoro sempre più performanti, come gli stand delle aziende dimostrano nello spazio loro preposto al Centre Prouvé. L’illustrazione delle varietà strutturali del costruire in legno si coglie con particolare enfasi nello spazio

espositivo, cui accennavo prima, un enfilade di costruzioni in scala ridotta  affiancate da una serie di sezioni di pacchetti murari lignei nelle diverse declinazioni tipologiche  che diviene particolarmente interessante anche alla luce di quanto affermava Shigeru Ban nel corso della visita guidata cui abbiamo assistito con l’organizzatrice Nicole Valkyser Bergmann. Il tema del recupero di un patrimonio edilizio costituito da case a telaio di cui il Paese ospite è particolarmente ricco, come tutto il Centro Europa, apre le porte a un approccio nuovo verso il parco edilizio esistente, dove il legno ha risposte molteplici da dare per tutte le tipologie costruttive.” Pietro Ferrari sottolinea la presenza di WebandMagazine a un evento di grande importanza e rimanda all’ampio resoconto delle attività convegnistiche, di cui viene pubblicata una sintesi in queste pagine. “Oltre a ciò, abbiamo raccolto alcune interviste che saranno pubblicate nei prossimi numeri, tra cui una di particolare interesse con il grande architetto giapponese Shigeru Ban. Non abbiamo però dimenticato di attivare la distribuzione della nostra rivista Struttura Legno dai desk della reception del Centro Congressi. Il ritmo di smaltimento delle copie via via riassortite ci ha dato la sensazione di un positivo interesse da parte dei visitatori e del cospicuo numero di partecipanti alle attività convegnistiche.”


La nostra squadra a Legno&Edilizia 2015

NOSTRA SQUADRA LEGNO&EDILIZIA VERONA

Nella prima foto a sinistra: Silvia Maestri. Nella foto a sinistra: Sonia Maritan, direttore di Struttura Legno. Nella foto in basso: Floriana Gandini. Nell’ultima foto: Franco Riccardi e Pietro Ferrari.

A questa edizione dell'appuntamento di Verona la nostra rivista Struttura Legno ha presenziato con un proprio stand e un impegno massiccio del proprio personale. La manifestazione, pur molto compatta in termini espositivi e con pochi picchi di visitatori, ha registrato la soddisfazione delle aziende presenti. "Una fiera ricca di spunti che ha permesso di realizzare preziosi contatti commerciali." ha commentato Silvia Maestri, direttore marketing di W&M. Anche la logistica è stata apprezzata: "Abbiamo potuto rifornire agevolmente lo stand di un numero record di copie di Struttura Legno." ha dichiarato il responsabile Franco Riccardi. Floriana Gandini che ha validamente presidiato il nostro stand ha completato: "Struttura Legno è stata particolarmente apprezzata dai visitatori e la distribuzione non ha conosciuto momenti di stanchezza." Sonia Maritan, direttore della testata ha così descritto la sua esperienza a Legno&Edilizia:"Una fiera che parla sostenibile e che nonostante il visibile ridimensionamento ha mantenuto la sua verve, nella quale ho colto l’essenza del settore e fra le moltissime interviste fatte, che vi restituiamo fra queste pagine, qualcuno mi ha confessato di aver voluto fare la fiera, per essere vicino agli altri espositori fra i quali figuravano i loro migliori clienti. La conferma che la manifestazione sia un punto di riferimento italiano delle costruzioni in legno, con tutti i settori presenti, ed espressione di un settore in crescita nonostante la crisi.” L'editore, Pietro Ferrari, ha rilevato l'alto livello professionale dei visitatori: "Un'atmosfera professionale e concentrata sia negli stand sia nelle aree culturali con un alto livello di dibattito tra i diversi interlocutori”.


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Il MADEexpo diventa volano della ripresa Significativa la crescita estera e la qualità dei contatti di business con 208.302 visitatori, 65.000 metri quadrati netti in 8 padiglioni, più di 1.100 incontri b2b e 1.450 aziende. Innovazione, sostenibilità, bellezza, tendenze, conoscenza… il rilancio dell’edilizia parte da Milano e diventa agorà del business Numeri e opportunità di business, due parole che sintetizzano l’essenza di MADEexpo 2015 e le aspettative di un settore che vede segnali concreti di ripresa. Gli oltre 208.000 visitatori hanno evidenziato il ruolo chiave svolto dalla rassegna nel rilancio di un settore fondamentale per l’economia globale, rappresentato da più di 1.450 aziende (279 straniere) che hanno creduto in MADEexpo. Da rilevare la crescita dei visitatori stranieri che, nonostante il calo degli operatori russi e ucraini, ha visto l’arrivo di 36.103 (+12%) operatori da tutto il mondo (Francia, Svizzera, Paesi dell’Est Europa, Americhe, Asia e Medio Oriente). “La scelta di puntare su qualità in termini di contenuti e relazioni di business si è dimostrata una strategia vincente – spiega Giovanni De Ponti, amministratore delegato di MADE Eventi – come ci hanno confermato le tantissime aziende che hanno concluso affari direttamente in fiera. Non solo, ottimi risultati sono venuti anche dalla International Business Lounge, che ha ospitato 1.100 incontri B2B tra aziende espositrici e delegati di 24 Paesi concretizzatisi in importanti contratti di fornitura superando i già brillanti risultati della passata edizione”.

Tanto business, quindi, ma anche formazione (con crediti professionali) come si è potuto vedere nelle aree Build Smart con 9.000 professionisti interessati a conoscere le ultime novità nel campo dell’innovazione e della sostenibilità, così come dal successo della mostra Building the Expo (l’evento dedicato ai Padiglioni di Expo 2015 e il più visitato della manifestazione) che ha confermato le aspettative della vigilia grazie all’altissimo livello delle presentazioni da parte di 13 studi di architettura di fama mondiale e ai contatti che si sono potuti concretizzare tra questi ultimi e le imprese. “Ottima, con centinaia di adesioni, anche la partecipazione agli incontri MADE4Contract Hotel, MADE4Retail, Forum Involucro e Serramenti che hanno analizzato le opportunità nel settore alberghiero, nella distribuzione e nel mondo del serramento in quattro intense giornate di incontri”, spiega Andrea Negri, presidente MADEexpo. Non una semplice fiera, ma una quattro giorni di


AEQUUS MADEexpo

aggiornamento professionale, di affari e di innovazione con investimenti significativi da parte delle aziende impegnate nella realizzazione di stand di alta qualità e nell’offerta di prodotti innovativi. Indubbio segnale di fiducia da parte degli espositori nei confronti di una manifestazione che ha saputo attrarre compratori da tutto il mondo, grazie anche al supporto dell’ICE e a un’efficace e mirata promozione internazionale. Positiva infine la scelta di aprire al pubblico l’ultima giornata con migliaia di visitatori non professionali che hanno avuto l’opportunità di visitare un gigantesco showroom, dove scoprire le ultime novità per ristrutturare e ammodernare la propria abitazione con prodotti di qualità, e di poter approfondire gli strumenti normativi per sfruttare al meglio le agevolazioni fiscali legate alle ristrutturazioni e al risparmio energetico grazie a incontri con esperti aperti a tutti. “Chiudiamo questa edizione con soddisfazione –

sottolinea De Ponti – ma siamo già proiettati nel futuro, che ci vedrà attivi nei prossimi mesi con alcune importanti iniziative di business in Italia e all’estero, e alla prossima edizione di marzo 2017”.


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strutturalegno

009 giugno 2015

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RITORNO AL FUTURO

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Travi Lamellare Travi KVH Travi Bilama Perline Abete, Pino, Larice Listelli Essiccati Pannelli OSB Pannelli per Armatura Travi per Armatura H20 Vasta gamma di prodotti indispensabili per la costruzione dei tetti in legno, quali sistemi per la corretta ventilazione e teli traspiranti.

Soluzione naturale

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ADLER Lignovit Terra. In equilibrio con la natura. Con il nuovo LIGNOVIT Terra, ADLER è riuscita a creare uno speciale olio partendo da materie prime rinnovabili. Tutti coloro - sia architetti che privati - con uno speciale occhio di riguardo per le costruzioni eco-friendly, hanno ora a disposizione un olio per nobilitare il legno senza rinunce in termini di naturalezza e salubrità. Soprattutto indicato per la protezione delle superfici in legno in ambiente esterno, grazie all’elevata resistenza contro la pioggia e per la lunga durata, può essere utilizzato anche all’interno grazie all’assenza di protettivi chimici. Questo olio non è solamente ecologico e senza alcun pericolo per la salute dell‘uomo, ma rende la superficie bella, opaca e vellutata al tatto. Grazie all’ampia gamma di tonalità disponibili, non vi sono limiti ai vostri desideri di personalizzazione.

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Nelle nostre vene scorre colore.


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