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re:view n. 1 settembre 2012 Š2012 Officine Urbane Progetto grafico Officine Urbane Fotografie Officine Urbane www.officineurbane.it

* Officine Urbane IT via Belfiore 3 Reggio Emilia 42121

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re:view n. 1 settembre 2012 #politiche urbane Città e comunità: Reggio Emilia su(per)rmoderna > 15 #fund raising Il patrimonio immobiliare pubblico tra valorizzazione e conservazione > 19 #politiche urbane Molteplice e attrattiva (multifunzionalità vs monofunzionalità) >33 #abitazioni private Patrimonio immobiliare privato: il valore tra tutela e innovazione >37 #ricettività Bed & Breakfast: ricettività, risorse, sostenibilità >43 #politiche urbane Densa e policentrica: quartieri vs sprawl >47


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Officine Urbane sviluppa e coordina strumenti e progetti di riqualificazione, valorizzazione e rigenerazione dei tessuti urbani e del patrimonio edilizio esistente pubblico e privato, promuovendo interventi integrati di trasformazione urbana ed efficientamento energetico. Officine Urbane nasce dalla recente associazione di professionisti che da oltre 10 anni collaborano ed operano nel settore della pianificazione e progettazione urbana e territoriale, della progettazione edilizia integrata, basando la propria efficacia sull’integrazione disciplinare e professionale, consolidata negli anni, nell’ambito di programmi e progetti altamente qualitativi ed innovativi. Il coordinamento delle competenze consente di sviluppare, nell’ambito della complessità dei sistemi urbani, soluzioni strategiche integrate.

Pubblici, Amministrazioni locali e territoriali, operatori ed investitori privati nel settore dell’edilizia residenziale sociale, delle fonti energetiche rinnovabili, della valorizzazione e rigenerazione urbana, ambientale e sociale del patrimonio edilizio esistente. Nel settore del social housing e della riqualificazione urbana, le nostre attività di fund raising, project development e management hanno consentito di attivare risorse pubbliche pari a oltre 13 MLN €, nell’ambito di interventi per complessivi 32 MIO €.

La storia professionale dei soci fondatori si sviluppa attraverso programmi sperimentali e complessi in ambito urbano, progetti pilota ed innovativi per Enti


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regesto

Piani strategici / Programmi territoriali / Programmi Complessi / Strumenti Urbanistici Esecutivi 2011

Casalgrande RE Bando Regionale “Concorsi di architettura per la riqualificazione urbana” Riqualificazione urbana PEEP Boglioni Studio di fattibilità

2011

Bedonia PR Progetto di valorizzazione del Seminario di Bedonia Consulenza Strategica

2011

Fontanellato PR PSC / Piano Strutturale Comunale Documento preliminare

2010

Unione Terre dei Castelli MO PSC / Piano Strutturale Comunale Documento preliminare Disciplina urbanistica dei distretti di trasformazione

2010

Casalgrande RE PSC / Piano Strutturale Comunale Documento preliminare Disciplina urbanistica dei distretti di trasformazione

2010

Parma PSC / Piano Strutturale Comunale Documento preliminare Progetto urbanistico

2010

Poirino TO Bando Regionale II biennio Programma Casa Regione Piemonte 10.000 alloggi entro il 2012 Studio di fattibilità

2010

Pino T.se TO Bando Regionale II biennio Programma Casa Regione Piemonte 10.000 alloggi entro il 2012 Studio di fattibilità


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2010

Taggia IM PUC / Piano Urbanistico Comunale Documento preliminare Progetto urbanistico Disciplina urbanistica dei distretti di trasformazione

2010

Reggio Emilia Consorzio O. Romero Programma di Rigenerazione Urbana – Area Mirabello Studio di fattibilità e manifestazione interesse

2009

Parma Masterplan dei Quartieri II Progettazione urbana strategica

2009

Fontanellato PR Programma di Riqualificazione Urbana per Alloggi a Canone sostenibile Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica “Il Listone” Progettazione urbanistica

2009

Poirino TO Bando Regionale II biennio Programma Casa Regione Piemonte 10.000 alloggi entro il 2012 Dossier di candidatura

2009

Pino T.se TO Programma Casa Regione Piemonte Bando Regionale II biennio Dossier di candidatura 10.000 alloggi entro il 2012 Dossier di candidatura

2009

Cossato BI Programma Casa Regione Piemonte Bando Regionale II biennio 10.000 alloggi entro il 2012 Dossier di candidatura

2008-10

Albenga SV PUC / Piano Urbanistico Comunale Disciplina urbanistica dei distretti di trasformazione


2008-09

Provincia di Varese Progetto Pilota Complessità Territoriali Programma Innovativo S.I.S.Te.M.A. “Sviluppo Integrato Sistemi Territoriali Multi Azione” II fase Aree Ecologicamente Attrezzate Studio di fattibilità

2008

Colorno PR REC / Regolamento Energetico Comunale Elaborazione disciplina risparmio energetico

2008

Borgomanero NO PTI / Programma Territoriale Integrato “Industria & Natura” – II fase Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata Studio di fattibilità

2008

Chieri TO PTI / Programma Territoriale Integrato “Vivere il rurale, partecipare alla metropoli” – II fase Business Park Studio di fattibilità

2008

Chieri TO PTI / Programma Territoriale Integrato “Vivere il rurale, partecipare alla metropoli” – II fase Sistema per l’accessibilità alla città di Chieri Studio di fattibilità

2008

Poirino TO PTI / Programma Territoriale Integrato “Vivere il rurale, partecipare alla metropoli” – II fase Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata Studio di fattibilità

2007

Colbordolo PS Camillini Resine spa Piano Particolareggiato Area Camillini Resine Strumento urbanistico Esecutivo Progetto preliminare

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2005

Cesana T.se TO Orion scrl XX Giochi Olimpici Invernali – Torino 2006 Pista per bob, slittino, skeleton Hazards Operability (HAZOP)

2004

Reggio Emilia ACER Reggio Emilia CDQ II / Contratti di Quartiere II Quartiere Compagnoni Fenulli / I-II-III-IV stralcio Piano Urbanistico Attuativo Coordinamento generale della progettazione

2001-04

Reggio Emilia ACER Reggio Emilia PRU / Programma di Riqualificazione Urbana Quartiere Compagnoni Fenulli / I stralcio Piano Urbanistico Attuativo Coordinamento generale della progettazione

Social Housing

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2009-11

Fontanellato PR PRUACS / Programma di Riqualificazione Urbana Alloggi a Canone sostenibile Il Listone 12 alloggi ERS Progetto preliminare e definitivo Coordinamento generale della progettazione Progettazione architettonica integrata

2009

Reggio Emilia Assessorato Politiche per la Casa Progetto casa Studi sulle caratteristiche socio-economiche del mercato edilizio e social housing Componente gruppo di studio e ricerca

2009

Emilia Romagna Confcooperative ER Rapporto scenario regionale politiche di social housing Componente gruppo di studio e ricerca


2009

Fontanellato PR PRUACS / Programma di Riqualificazione Urbana Alloggi a Canone sostenibile Il Listone 12 alloggi ERS Progetto di massima e dossier candidatura Coordinamento generale e progettazione integrata

2004-07

Reggio Emilia CDQ II / Contratti di Quartiere II Quartiere Compagnoni Fenulli / II-III-IV stralcio 80 alloggi ERP Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo Coordinamento generale della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva Progettazione architettonica integrata

2004

Reggio Emilia PRU / Programma di Riqualificazione Urbana Quartiere Compagnoni Fenulli / I stralcio 72 alloggi ERP e 32 alloggi ERS Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo - variante Coordinamento generale della progettazione Progettazione architettonica integrata

2003

Reggio Emilia PRU / Programma di Riqualificazione Urbana Quartiere Compagnoni Fenulli / I stralcio 104 alloggi ERP Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo Coordinamento generale della progettazione Progettazione architettonica integrata

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CITTA’ E COMUNITA’: REGGIO EMILIA SU(PE)RMODERNA

Reggio Emilia è stata proiettata dalla dimensione insediativa di sistema urbano integrato a funzioni rurali, alla dimensione urbana su(pe)rmoderna. (1) Oggi, la città include e gestisce una diffusa sovraproduzione, durata mezzo secolo, di luoghi della modernità: strade, stazioni, centri commerciali, parcheggi, centri sociali, parchi, strade. Elementi di modernità che hanno abbandonato il ruolo d’identificazione comunitaria, divenendo scena della rappresentazione individuale estrema. (2) All’immaginario classico di luogo di scambio commerciale, culturale, sociale, che ha accompagnato la città nella visione collettiva storica e teorica, identificando lo spazio pubblico come luogo deputato alla rappresentazione identitaria della città/comunità, si sovrappone, prevalendo, una percezione dello spazio insediato ed artificializzato come luogo esclusivo, frontiera della dimensione individuale e privata, estensione della gate comunity nello spazio comune della città. (3) Nell’arco di soli cinque decenni, Reggio Emilia è stata proiettata dalla dimensione insediativa di sistema urbano integrato a funzioni rurali, alla dimensione urbana su(pe)rmoderna, senza tuttavia attraversare e consolidare stadi dimensionali, sociali e culturali intermedi. (4) In questa modernità ancora oggi, l’economia locale, sia d’impresa che familiare, ha nel bilancio quotidiano voci di costo fisse ed immodificabili, connesse alla mobilità ed ai fabbisogni energetici, passivamente soggette all’incremento del valore delle materie prime. (5) E ancora oggi l’inefficienza del sistema dei servizi, delle strutture amministrative e di governo, aggrava i costi gestionali d’impresa e di famiglia, bloccando risorse e limitando gli investimenti, lo sviluppo e la competitività. (6) Se quindi, da un lato, occorre acquisire coscienza e conoscenza diffusa della su(pe)rmodernità urbana, avendo piena consapevolezza che gli stadi intermedi mai vissuti (modernità, ipermodernità, postmodernità) non sono destinati a presentarsi, dall’altro è necessario traguardare l’obiettivo di liberare risorse economiche, finanziarie, culturali e sociali oggi bloccate e che, una volta liberate, potrebbero efficacemente concorrere al rilancio della nostra comunità e del nostro territorio.

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(7) Reggio Emilia è territorio e comunità in attesa. E’ in attesa del cambiamento, della trasformazione, dell’innovazione verso un’identità comunitaria locale e globale che le consenta di osservare e vivere i prossimi cinquant’anni con fiducia, speranza, passione.


IT REGGIO EMILIA

INDIPENDENT RESEARCH

2011>IN PROGRESS

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IL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO TRA VALORIZZAZIONE E RIGENERAZIONE

A Fontanellato, il Liston d’Oro ha rappresentato, nei secoli, il simbolo dell’istituzione locale ospitando, tra la fine del 1700 e la metà del 1800, per volontà dei Sanvitale, gli istituti scolastici e di formazione locale e, a seguito dell’unità di Italia, accogliendo la sede municipale nelle sue attività amministrative e funzioni di rappresentanza. E’ nel 1958, a seguito della cessione della Rocca da parte del Conte Giovanni Sanvitale a favore dell’Amministrazione Comunale, che il municipio viene trasferito nel più importante e prestigioso immobile storico di Fontanellato. Al Liston d’Oro sono assegnate così nuove funzioni di interesse pubblico. Il piano terra ed il piano nobile accoglie associazioni di aggregazione sociale, volontariato e sindacali, mentre il primo piano è destinato ad alloggi di edilizia popolare. Le molteplici trasformazioni che hanno caratterizzato la storia del Liston d’Oro, in particolar modo negli ultimi 150 anni, manifestano il ruolo strategico che l’edificio ha svolto nel territorio. Un lento ed inarrestabile degrado, accentuato dai sismi che hanno colpito la pianura parmense tra il 1998 ed il 2002, ha tuttavia messo in crisi la fruibilità e funzionalità dell’intero edificio, patrimonio storico, culturale, funzionale, sociale ed identitario della comunità locale. L’Amministrazione Comunale, perseguendo l’obiettivo di valorizzare funzionalmente e fruitivamente l’edificio esistente, per incrementarne il livello di fruizione e l’articolazione funzionale, ha promosso, nel 2008, un Programma di Riqualificazione Urbana destinato ad inquadrare e coordinare le strategie di riqualificazione territoriale, economica, funzionale e sociale nel quadrante ovest del centro storico di Fontanellato. Nel 2009 il positivo esito della partecipazione al Bando Regionale “Programmi di Riqualificazione Urbana per Alloggi a Canone Sostenibile”, ha determinato l’attribuzione di finanziamenti statali e regionali destinati alla realizzazione di alloggi a canone sostenibile per un valore di oltre 1,6 milioni di euro. L’intervento persegue elevati obiettivi di sostenibilità energetica ed ambientale che consentono di generare rilevanti economie di gestione, con particolare riferimento ai costi energetici. L’insediamento di servizi pubblici nell’ambito dell’edificio esistente realizza adeguate condizioni per il rilancio del tessuto commerciale dell’area retrostante la Rocca. La valorizzazione funzionale dell’edificio esistente e dell’area pertinenziale rigenera le reti sociali presenti, amplifica la struttura urbana di vicinato, favorisce i processi di inclusione e coesione sociale delle nuove funzioni e dei nuovi fruitori, incrementa l’intensità d’uso del territorio e garantisce un sistema urbano denso e caratterizzato dalla molteplicità delle funzioni insediate e dei relativi tempi d’uso.

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Il recupero del patrimonio edilizio e delle relative aree pertinenziali migliora la percezione dello spazio urbano di uso pubblico, anche in ambiti insediativi marginali, eliminando barriere fisiche ed incrementando le connessioni tra il sistema insediativo di margine ed il centro storico, valorizzando la complementarietà tra il tessuto urbano intra-moenia e e il territorio extra-moenia.


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eco building fund raising social housing social city

2008>2011

TIPOLOGIA INTERVENTO restauro e risanamento conservativo riqualificazione urbana riqualificazione funzionale ed energetica

CARATTERISTICHE

Project management Officine Urbane studio associato

DIMENSIONI mq 1.075 / social housing mq 470 / uffici comunali mq 230 / ambulatori mq 190 / attività commerciali mq 725 / area cortiliva

Progettazione architettonica integrata Officine Urbane studio associato

COSTO INTERVENTO 4,58 MLN € di cui 1,60 MLN € MINF - RER 0,10 MLN € Comune 2.88 MLN € Concessionario

Engineering Partner Atlante srl

COSTO OPERE 1.700 €/mq VALORE IMMOBILIARE 600 €/mq ante 2.050 €/mq post CONSUMI ENERGETICI * edificio esistente 180 kWh/mq anno ante 48 kWh/mq anno post * nuovo padiglione 25 kWh/mc anno IMPIANTI MECCANICI cogeneratore a gas metano sistema radiante a pavimento ventilazione controllata con recupero di calore SISTEMI TECNOLOGICI involucro in fibra di legno* e gesso-fibra sistemi divisori a secco serramenti in abete* tinteggi a base calce

21 *certificazione PEFC


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L’epoca di costruzione dell’edificio è antecedente al 1804. Si rileva infatti la presenza dell’edificio nella Pianta di Fontanellato eseguita nel 1804 per il Conte Sanvitale in cui sono riscontrabili più unità insediative, tipologicamente e funzionalmente differenziate, con lunghezza eterogenea del fronte e aggregate al portico sul fronte sud-est. Parte degli edifici è destinata a “stabilimento di educazione in lettere, disegno, musica, arte e mestiere – detto Scuola di S. Stefano”. Già da inizio ‘800 il Listone appartiene alla famiglia Sanvitale. In particolare dal 1802 il Conte Stefano Sanvitale localizza al suo interno il Corpo d’Industria, un orfanotrofio fondato

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nel 1802 dallo stesso conte all’interno di un progetto filantropico che prevedeva anche una scuola femminile (le Figlie della Carità) sempre localizzata a Fontanellato . Nel 1811 vengono chiuse le case di educazione e acquistate dal governo francese, divenendo pubbliche. Sanvitale è nominato ispettore a vita degli istituti . Nel Catasto di Maria Luigia (1812) sono riconoscibili elementi superfetativi e bassi servizi nell’area retrostante il fronte principale, con particolare riferimento all’ala nord e sud dell’edificio, oltre a parziali aggregazioni particellari. Nel 1848 Luigi Sanvitale vende l’edificio al Comune di

Fontanellato, che vi localizza gli uffici podestarili. Al 1861 risalgono i lavori per la successiva localizzazione dell’Ufficio del Sindaco nella stanza prima occupata dalla Giunta Comunale (il vano ad est del vano scala). Dalla carta catastale del 1938 si evincono le trasformazioni che hanno coinvolto l’edificio, nell’assetto fondativo e tipologico nel periodo XIXinizio XX sec., riconducibili agli interventi di trasformazione funzionale in sede comunale. Dal 1912 ad oggi si sono susseguiti interventi di restauro della facciata (1912, 1916, 1984), ristrutturazione interna dei locali e parziale trasformazione delle aperture al piano terra (1984,1991).


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SOCIAL HOUSING HEALTH SERVICES MUNICIPAL OFFICES PUBLIC SPACES STORES

2008>2011

LA RICONVERSIONE DELL’ESISTENTE Il progetto delinea interventi di riconversione funzionale e riqualificazione energetica di un edificio storico sottoposto a vincolo di restauro e risanamento conservativo di tipo B. L’impianto attuale dell’edificio è distribuito verticalmente tramite un unico vano scala, con ampie unità abitative distribuite su corridoi centrali. L’impianto originario rivela un’origine differente almeno per l’ala sud-ovest, in cui si riconosce un impianto a schiera, cui si richiama la proposta progettuale di riconversione. La proposta delinea una soluzione che integra le esigenze di salvaguardia dei caratteri architettonicotipologici, con le priorità di trasformazione fruitiva dell’abitare accessibile, del benessere ambientale, e delle tecnologie introdotte in sostituzione della fatiscente impiantistica esistente, superando le forti limitazioni proprie degli interventi di riconversione. Si prevede la riconfigurazione dei collegamenti verticali e della distribuzione interna, operata tramite l’introduzione di blocchi funzionali sui due estremi del fronte secondario: i blocchi integrano tutte le necessità di collegamento verticale, distribuzione ai piani, ventilazione naturale trasversale, installazione di reti tecnologiche, in mimesi con la riqualificazione del verde dell’area pubblica del cortile del Listone.

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2008>2011

L’APPALTO INTEGRATO DI CONCESSIONE E GESTIONE

riqualificazione dell’edificio, che prevede la realizzazione di 12 alloggi a canone calmierato, 5 ambulatori adibiti a cure primarie, due unità immobiliari nell’area sud destinate ad esercizi commerciali, e il trasferimento degli uffici comunali in un nuovo padiglione ubicato nell’area cortiliva e pertinenziale del Listone.

* gestione dei contratti di fornitura delle utenze; * attività di manutenzione, programmata ordinaria e straordinaria; * gestione degli impianti e delle aree di pertinenza, il giardinaggio;

L’attuazione dell’intervento è prevista attraverso una procedura di appalto integrato per la progettazione esecutiva, realizzazione e gestione in regime concessione e gestione degli alloggi in locazione permanente e dei servizi di interesse collettivo. L’adozione della procedura di valutazione della gara sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa ha consentito all’Amministrazione Comunale di incrementare ulteriormente gli standard tecnicoprestazionali e gestionali dell’opera. L’oggetto della concessione consiste nel recupero e

Il Concessionario, oltre al cofinanziamento e realizzazione delle opere edili, si fà carico delle attività relative alla gestione dell’immobile, oltre che della conduzione tecnica della struttura riqualificata.

ambulatori * fornitura di tutti gli arredi, dei materiale didattici e di consumo; * lavanderia nonché pulizia e sanificazione per la Gestione degli esercizi commerciali; * pulizia e sanificazione. alloggi a canone calmierato * oneri generali di funzionamento * fornitura degli arredi cucina.

Gli oneri previsti di gestione, a diretto carico del concessionario sono: immobile

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RICONVERSIONE EDILIZIA: SOLUZIONI TECNICHE E PROGETTUALI Le soluzioni tecnologiche sono orientate a garantire elevati parametri di efficienza e riqualificazione energetica compatibili in un contesto preesistente, sottoposto a vincoli strutturali e architettonici, salvaguardando le modalità costruttive storiche, nel quadro di un modello abitativo complessivamente sostenibile. Il progetto delinea soluzioni tecnologiche integrate che ottimizzano la qualità tecnicoprestazionale dell’involucro e l’efficienza degli impianti: * utilizzo di sistemi tecnologici a secco atti a garantire elevate prestazioni

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in termini di benessere termo igrometrico ed acustico (riempimenti granulari, tavolati e contropareti in fibro-gesso, isolanti termoacustici interni in fibra di legno); * introduzione di tecnologie impiantistiche ad alta efficienza, innovative e non invasive, integrate razionalmente al sistema edificio-impianto (riscaldamento a pavimento “a secco” con spessori fortemente ridotti), in grado di aumentare fortemente sia il grado di benessere ambientale che la qualità fruitiva degli spazi; * eliminazione dei terminali impiantistici negli ambienti delle macchine autonome di produzione calore, delle adduzioni di gas per le cucine

(piani cottura elettrici) con la relativa eliminazione delle prese d’aria obbligatorie negli ambienti con presenza di fiamma libera; * impianto di ventilazione controllata, con recupero del calore dall’aria esausta in periodo invernale, e raffrescamento meccanizzato, ad eventuale integrazione delle prestazioni passive dell’edificio in periodo estivo; * definizione di schemi di utilizzo preordinati per soluzioni abitative parzialmente pre arredate in grado di ottimizzare gli spazi abitativi, garantendo nuovi modelli di abitare complessivamente sostenibili.


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NUCLEI PRIMARI DI MEDICINA DI GRUPPO

ridurre i ricoveri impropri e di abbattere gli accessi autonomi al pronto soccorso da parte dei residenti nell’area servita dalla medicina di gruppo.

per le esigenze operative e gestionali degli uffici dei settori UrbanisticaEdilizia Privata, Lavori Pubblici, Amministrazione e Ragioneria, migliorando il grado di accessibilità dell’utenza ai servizi comunali.

L’intervento prevede la riorganizzazione degli spazi esistenti al piano terra dell’ala nord del Listone, per l’insediamento di ambulatori di medici di base. La condivisione degli spazi funzionali consente di ottimizzare gli investimenti per le tecnologie, garantendo la condivisione di ecografi, defibrillatori, facilitando contestualmente la formazione professionale. Uno spazio condiviso e la presenza di più professionisti integrati, oltre che di personale infermieristico garantisce un’adeguata accoglienza sul territorio delle dimissioni ospedaliere complesse, consentirà di

La riconversione degli spazi disponibili prevede 5 ambulatori, un ufficio CUP, un’infermeria, una sala d’attesa, servizi separati per utenti e medici. UFFICI COMUNALI Il programma di intervento prevede il trasferimento degli uffici comunali in un padiglione di nuova realizzazione situato nell’area pertinenziale del Listone. Lo schema tipologico del nuovo insediamento garantisce un’ottimale organizzazione funzionale

L’elevato grado di accessibilità dell’area consente di integrare la configurazione funzionale della struttura con attività di front-office. Il progetto si sviluppa attraverso un’articolazione degli spazi chiusi e degli spazi aperti riqualificati determinando un’integrazione funzionale e percettiva tra l’area pertinenziale dell’edificio esistente ed i nuovi volumi insediati.

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GLI SPAZI APERTI E LE AREE VERDI Gli spazi aperti dell’intervento, destinati ad un uso pertinenziale e complementare delle funzioni insediate, si attestano come nuclei aggregativi tra molteplici sistemi funzionali (residenziale, commerciale, servizi). Le funzioni residenziali si strutturano in diretta relazione con gli spazi di aggregazione di vicinato, luoghi cerniera dei flussi pedonali e ciclabili. Gli spazi aggregativi sono situati ai margini dei percorsi ciclo-pedonali, realizzando un sistema policentrico di aree di socializzazione di vicinato. I luoghi di aggregazione di vicinato si determinano come primo elemento del sistema di relazioni sociali. Il progetto dedica alla qualità spaziale e fruitiva dei luoghi aggregativi particolare attenzione. Per favorire le relazioni sociali, gli spazi pertinenziali non assumono conformazione di luogo privatizzato. Il sistema fruitivo degli spazi di vicinato si struttura in maniera aperta e flessibile garantendo diretta relazione con i percorsi di connessione ciclopedonale. I due sistemi risultano differenziati attraverso l’uso di materiali di pavimentazione diversificati, al fine di limitare le intersezioni fruitive. Il sistema delle aree verdi amplifica la qualità fruitiva degli spazi aperti, integrandosi con gli assi di collegamento ciclopedonale e nelle differenze materiche delle aree di aggregazione sociale.

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TIPOLOGIA , ACCESSIBILITA’ FUNZIONALITA’.

E’ prevista la riconfigurazione dei collegamenti verticali e della distribuzione interna, operata tramite l’introduzione di blocchi funzionali sui due estremi del fronte secondario del “Listone” (nord-ovest), che integrano tutte le necessità di collegamento verticale, distribuzione ai piani, ventilazione naturale trasversale, installazione di reti tecnologiche, in mimesi con la riqualificazione del verde dell’area pubblica del cortile del Listone.

H'

PRO N-O

L’impianto originario è distribuito verticalmente tramite un unico vano scala, con ampie unità abitative servite da corridoi centrali. Nell’ala sud-ovest si riconosce un originario impianto a schiera, richiamato nella proposta progettuale di riconversione.

CT

-

18.74 mq

DN 160

h 3.0 mt

36

griglia L 75 di ventilazione h 75

clematis armandii 80 U

F

b.08

B

b.10

B

b.11

11.9 mq

2.2 mq

3.3 mq

h 3.0 mt

h 3.0 mt

h 3.0 mt

R.A.I. 1/4

V.F.

V.F.

ARC b.13 17.0 mq b.03

h 3.0 mt

U

V.F.

24.7 mq h 3.0 mt

D

R.A.I. 1/3

09

5.7 mq h 3.0 mt V.F.

AT b.01 b.02 DIS

DIS b.07

15.6 mq

+ 50.35

13.3 mq

U

15.1 mq

h 3.0 mt

h 3.0 mt

F

b.12

40.8 mq

h 3.0 mt

h 3.0 mt

R.A.I. 1/4

R.A.I. 1/2

passiflora caerulea 'constance eliott'

+ 50.02

DN 10

1490

0

R.A.I. 1/4

pacciamatura

5.6 mq h 3.0 mt

b.04

U

12.4 mq

cornus sanguinea

cornus sanguinea

600

h 3.0 mt R.A.I. 1/ 3

U

cornus sanguinea 1980

pavimentazione in laterizio antigelivo

pavimentazione in pietra di luserna DN 100

b.06

+ 50.00

DN 100

b.05 DIS

160

+ 50.33

salix alba chermisina

+ 50.02

salix alba chermisina

19.8 mq h 3.0 mt

764

pendenza ca. 3 %

pendenza ca.5 %

salix alba chermisina

+ 50.21

luserna 212

60

+ 50.21

salix alba chermisina

+ 50.02

15 60

+ 50.20

+ 50.02

acciottolato luserna

ACQUE BIANCHE DORSAL E DN 125

ACQUE NERE DORSAL E DN 1 60

D

+ 49.75

+ 49.81

2.39 mq h 3.0 mt

G

+ 50.04

a.17

salix alba chermisina

U

+ 49.75

9.4 mq h 3.0 mt R.A.I. 1/4

+ 49.80

salix alba chermisina

pendenza ca. 3 %

salix alba chermisina

584 a.15

D

a.16

2.18 mq

U

+ 49.80

+ 50.32

10.3 mq

h 3.0 mt

h 3.0 mt

DN 160

R.A.I. 1/3

a.13

D

3.17 mq + 50.33

1458

h 3.0 mt

a.13

D

+ 50.35

80

3.26 mq h 3.0 mt

a.13

+ 50.33

a.01 DIS

a.07 DIS

9.28 mq

5.27 mq

3.25 mq

h 3.0 mt

h 3.0 mt

h 3.0 mt

a.07 AB

+ 50.00

1028

a.03 DIS

a.04

14.7 mq

h 3.0 mt R.A.I. 1/3

VASCA INTERRATA pendenza ca.5 % ACCUMULO ACQUE PIOVANE clematis armandii

D

2.20 mq h 3.0 mt

U

8.4 mq

h 3.0 mt R.A.I. 1/4

a.02 AT 13.6 mq a.08

h 3.0 mt

U

R.A.I. 1/1

14.52 mq

+ 50.02 a.06

U

12.0 mq

a.05

U

24.1 mq

h 3.0 mt

h 3.0 mt

h 3.0 mt

R.A.I. 1/6

R.A.I. 1/3

R.A.I. 1/3

a.10 CED 8.72 mq h 2.4 mt

a.02

V.F.

R

18.4 mq h 3.0 mt

H

310

passiflora caerulea 'constance eliott'

170

distanza dal confine: 500

R.A.I. 1/1

felci + acanthus mollis

felci + acanthus mollis

DN 160

D

3.17 mq h 3.0 mt

G' DN 160

a.13

+ 50.00

DN 160

a.13

salix alba chermisina

+ 50.04

60 15

354

+ 50.20

+ 50.35

PRO N-O

La riconfigurazione tipologica è finalizzata anche alla definizione di schemi distributivi a doppio affaccio atti a realizzare una ventilazione trasversale degli alloggi.

+ 50.35

A

C

DN 160

salix alba chermisina

R.A.I. 1/ 4

ACQUE

ACQUE

NERE DN 160 BIANCHE DN 160

I volumi, realizzati in acciaio Cor-Ten, si staglieranno nettamente dall’edificio storico, evitando soluzioni compositive di mimesi: saranno racchiusi da un involucro leggero di profili in Cor-Ten, destinato a supportare la crescita di piante rampicanti.

29


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OFFICINE URBANE studio associato

VIA BELFIORE 3 42121 REGGIO EMILIA ITALY +39 0522 431 440 info@officineurbane.it

PERIODO ESTIVO

• • •• •• • • • •• • • ••• • • • •• • ••• • ••••••••••••••••••••••••••••

• • ••• • • • •• •• • • •• • • • •• • ••• • ••••••••••••••••••••••••••••

CHIUSURA ORIZZONTALE VERSO SPAZI APERTI_ CO 01

Per ridurre gli apporti termici dell’irraggiamento solare nel periodo estivo, contenere la temperatura interna degli ambienti, limitare conseguentemente i fabbisogni energetici per il raffrescamento degli edifici, sono stati adottati soluzioni progettuali e tecnologiche integrate, ed in particolare:

tetto giardino: vegetazione

• • • • ••• •• •• • ••• •• •• •• • •• • • •• • •• • ••• •• • •••• • •• •• •• • • •• • •• • •• • • • • • •• • •• • • • • ••• • •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • o eq._sp. 0.1 cm • ••• •• ••••••• • •• • •• • • • •• •• • ••• •• • •• •• • •• • • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• • ••• •• •• •• • • • •• • • • ••• •• • •• •• • •• • •••• •• • •• •• • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• lapillo di lava 900 kg/mc )_sp. 5 cm strato di protezione_geotessuto tetto rovescio: pannello XPS monolastra •••• • •• • • •• • • • • • • • • •• • •• •• • • • •• • • • • • • • •• •• •• • •• • • ••• • •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • doppio strato impermeabilizzante guaina bituminosa rinforzata _sp 0.8 cm conglomerato di cls allegg. con argilla espansa_pend. 2%_ 4<sp.<10 cm soletta armata_ sp. 26 cm

brise-soleil in acciaio COR-TEN A

brise-soleil in acciaio COR-TEN A

(+ 54.45) + 4.10

(+ 54.45) + 4.10 + 3.91

pendenza 1% 26

+ 3.35

• ••••• 300

300

• •••••

35

+ 3.00

(+ 50.35) + 0.00

(+ 50.35) + 0.00

(+ 50.35) + 0.00

(+ 50.10) - 0.25

(+ 50.35) + 0.00

(+ 50.20) - 0.15

(+ 50.10) - 0.25

(+ 49.80) - 0.55

SEZIONE HH'

715

(+ 49.80) - 0.55

(+ 49.40) - 0.95

(+ 49.30) - 1.05

30

(+ 50.10) - 0.25

(+ 49.80) - 0.55

(+ 49.40) - 0.95

(+ 49.30) - 1.05

(+ 50.35) + 0.00

(+ 50.10) - 0.25

(+ 49.80) - 0.55

(+ 49.40) - 0.95

(+ 49.40) - 0.95

(+ 49.30) - 1.05

(+ 49.30) - 1.05

granuato di vetro espanso gran ulometria variabile_ sp. 25 cm

30

30

sabbia_ sp. 15 cm

240

30

*sistemi di protezione delle chiusure maggiormente esposte all’irraggiamento solare;

• • •• •• • • • •• • • ••• • • • •• • •• • •••••••••••••••••••••••••••

profilo edificio esistente

* soluzioni per la riduzione dell’apporto di calore per irraggiamento solare attraverso le superfici vetrate;

• • •• •• • • • •• • • ••• • • • •• • •• • •••••••••••••••••••••••••••

ombreggiamento estivo: alberatura di nuovo impianto

25 LUGLIO ORE 1 6• • •• • •• • ••••••••••

25 LUGLIO ORE 1 6• • •• • •• • •••••••••• + 60.35

vegetazione

quota originale e di progetto: + 60.39

reticolo maglia triangolare profilati COR-TEN A alloggiamento PDC soletta c.a._impermeabilizzata_pendenza2%

CHIUSURA ORIZZONTALE VERSO SPAZI APERTI_ CO 01 tetto giardino: vegetazione • • • • ••• •• •• • ••• •• •• •• • •• • • •• • •• • ••• •• • •••• • •• • o• •equivalente_1800 • • • • • • • • • • • •kg/mc_ • • • • •sp. • • 15 • • •cm •••••••••••••••••••• • ••• •• ••••••• • •• • •• • • • •• •• • ••• •• • •• •• • •• • • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• o eq._sp. 0.1 cm

quota originaria: + 57.12

• ••• •• •• •• • • • •• • • • ••• •• • •• •• • •• • •••• •• • •• •• • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• (lapillo di lava 900 kg/mc)_sp. 5 cm strato di protezione_geotessuto

+ 56.89

+ 56.92

+ 53.66

+ 53.66

+ 50.09

(+ 50.05)+ 0.00

quota di progetto: + 56.92

tetto rovescio: pannello XPS monolastra ••• • •• • • •• • • • • • • • • •• • •• •• • • • •• • • • • • • • •• •• •• • •• • • ••• • •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • doppio strato impermeabilizzante guaina bituminosa rinforzata _sp 0.8 cm Art. D.08.01.16.a ?_conglomerato di cls allegg. con argilla espansa_pend. 2%_ 4<sp.<10 cm soletta armata _sp. 26 cm

(+ 54.45) + 4.10 + 3.91 pend. 2%

pend. 2%

pend. 2%

+ 3.35

quota di progetto: + 53. 66

• •••••

• •••••

quota originaria: + 53.56

304

• •••••

+ 3.00

* sistemi costruttivi che conferiscono alle chiusure un adeguato comportamento in termini di inerzia termica, sfasamento e attenuazione dell’onda termica;

taglio termico in vetro cellulare (pannelli)_sp.16 cm granuato di vetro espan so_ sp. 25 cm

SEZIONE FF'

(+ 50.35) + 0.00

(+ 50.35) + 0.00

(+ 50.10) - 0.25

(+ 50.10) - 0.25

(+ 49.80) - 0.55

(+ 49.80) - 0.55 10 40

60

(+ 49.40) - 0.95

50

(+ 49.30) - 1.05

60

(+ 49.40) - 0.95 (+ 49.30) - 1.05

granuato di vetro espanso granulometria variabile_ sp. 25 cm sabbia_ sp. 15 cm

canale esistente di raccolta acque fondazione esistente in muratura

* utilizzo delle condizioni ambientali esterne e delle caratteristiche distributive degli spazi per favorire la ventilazione naturale degli ambienti.

• • •• •• • • • •• • • •• • • • •• • •• • ••••••••••••••••••••••••••

• • ••• • • • •• •• • • •• • • • •• • •• • ••••••••••••••••••••••••••• (+ +60.39)

(+ +60.35)

CHIUSURA ORIZZONTALE VERSO SPAZI APERTI_ CO 01 tetto giardino: vegetazione

breise-soleil in acciaio COR-TEN A

• • • • ••• •• •• • ••• •• •• •• • •• • • •• • •• • ••• •• • •••• • •• •• •• • • •• • •• • •• • • • • • •• • •• • • • • ••• • •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • ••• •• ••••••• • •• • •• • • • •• •• • ••• •• • •• •• • •• • • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• o eq._sp. 0.1 cm • ••• •• •• •• • • • •• • • • ••• •• • •• •• • •• • •••• •• • •• •• • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• (lapillo di lava 900 kg/mc)_sp. 5 cm strato di protezione_geotessuto tetto rovescio: pannello XPS monolastra•••• • •• • • •• • • • • • • • • •• • •• •• • • • •• • • • • • • • •• •• •• • •• • • ••• • •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • doppio strato impermeabilizzante guaina bituminosa rinforzata _sp 0.8 cm Art. D.08.01.16.a ?_conglomerato di cls allegg. con argilla espansa_pend. 2%_ 4<sp.<10 cm soletta armata_sp. 26 cm

+ 4.10 (+ 54.45) + 3.91 pend. 2%

+ 3.35 + 3.00 • •••••

40

rivestimento facciata ventilata lastre cemento fibrorinforzato tipo FiberC / Rieder sp 13 mm o equivalente oppure acciaio COR-TEN A isolamento a cappotto pannelli XPS_sp 16 cm

SOLEGGIAMENTO: < 50 % SUPERFICIE VETRATA

(+ 50.35) + 0.00 (+ 50.05)

(+ 50.00)

(+ 49.80)

(+ 49.75)

(+ 50.10) - 0.25 (+ 49.80) - 0.55 (+ 49.40) - 0.95 (+ 49.30) - 1.05

canale esistente di raccolta acque fondazione esistente in muratura

30


SOCIAL HOUSING HEALTH SERVICES MUNICIPAL OFFICES PUBLIC SPACES STORES

IT PARMA FONTANELLATO VIA ANDREA COSTA

2008>2011

CHIUSURA INCLINATA SU SPAZI FREDDI_ CO 03 _U< 0.80 W/mqK

manto originale in coppi di laterizio intercapedine di ventilazione: listelli in legno

telo impermeabile traspirante pannello isolante in fibra di legno_130 kg/mc_4 cm barriera di diffusione vapore impalcato in legno a vista_sp. 3 cm orditura principale in legno

PARTIZIONE ORIZZONTALE VERSO SOTTOTETTO NON RISCALDATO_ PO 02_U < 0.20 W/mqK (*) pavimentazione in resina massetto a secco in pannelli di gessofibra accoppiati _1200 kg/mc_sp. 2 cm pannello isolante in XPS_50 kg/mc_sp. 16 cm 245

barriera al vapore in polietilene_sp 0.03 cm cappa in c.a._ sp. 4 cm impalcato in legno a vista_sp. 4 cm

+ 60.39

+ 60.31

CHIUSURE TRASPARENTI VERTICALI SUD EST_fattore solare g = 0.75

273

303

CHIUSURA ORIZZONTALE VERSO SPAZI APERTI_ CO 01 tetto giardino: vegetazione

• • •• •• •• ••••• •• • •••• • ••• • •• • • • ••• •• • •• •• ••• • • •• • •• •• • ••• ••• • • •• •• •• • • •• • • ••• ••• • • •• • •• •• •• • ••• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • favorevole valore di g, combinato con un basso valore di Uw, demandando all'utenza il corretto uso degli elementi oscuranti mobili nelle ore mattutine del periodo estivo + 58.09

vegetazione (Clematis Armandii - Passiflora)

• • • • ••• •• •• • ••• •• •• •• • •• • • •• • •• • ••• •• • •••• • •• • o• •equivalente_1800 • • • • • • • • • • • •kg/mc_ • • • • •sp. • • 15 • • •cm ••••••••••••••••••••

reticolo di supporto della vegetazione in acciaio COR_TEN

• ••• •• ••••••• • •• • •• • • • •• •• • ••• •• • •• •• • •• • • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• o eq._sp. 0.1 cm

quota originaria: + 57.12

• ••• •• •• •• • • • •• • • • ••• •• • •• •• • •• • •••• •• • •• •• • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• (lapillo di lava 900 kg/mc)_sp. 5 cm

+ 56.92

strato di protezione_geotessuto

quota di progetto: + 56.92

tetto rovescio:

CHIUSURA ORIZZONTALE SU SPAZI APERTI_ sp min in chiave 20 cm_ CO 01_U < 0.20 W/mqK (*)

pannello XPS monolastra•••• • •• • • •• • • • • • • • • •• • •• •• • • • •• • • • • • • • •• •• •• • •• • • ••• • •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • doppio strato impermeabilizzante guaina bituminosa rinforzata _sp 0.8 cm

pavimentazione gres sp. 1 cm

Art. D.08.01.16.a ?_conglomerato di cls allegg. con argilla espansa_pend. 2%_ 4<sp.<10 cm

massetto a secco in pannelli di gessofibra accoppiati _1200 kg/mc_sp. 2 cm

soletta armata_sp. 26 cm

lastra metallica di conduzione integrata a sistema di riscaldamento sp. 0.1 cm

brise-soleil in acciaio COR-TEN A

barriera al vapore in polietilene_sp 0.03 cm

259

289

sistema di riscaldamento a pavimento integrato a pannello isolante in XPS_50 kg/mc_sp. 4 cm pensilina di copertura in acciaio COR-TEN A

materiale isolante sfuso : livellante semisecco _350 kg/mc_0,12 W/mK_sp. in chiave min 4 cm

(+ 54.45) + 4.10

strato di ripartizione: pannello in gessofibra _1200 kg/mc_ sp. 1 cm cappa in c.a. sp. in volta 4 cm

volta in laterizio in foglio sp. 5 cm

pend. 2%

rivestimento facciata ventilata lastre cemento fibrorinforzato tipo FiberC / Rieder sp 13 mm o equivalente oppure acciaio COR-TEN A isolamento ponte termico c.a.

329

340

controsoffitto lastre tipo FiberC / Rieder sp 13 mm o equivalente oppure acciaio COR-TEN A

(+ 50.35)

(+ 50.00) -0.35

(+ 50.35) + 0.00

SEZIONE AA'

+ 50.09

(+ 50.00)

(+ 49.80)

(+ 49.75)

fondazione esistente in muratura

• • pend. 2.5 %

PASSAGGIO PUBBLICO COPERTO

• • pend. 2.5 %

PERCORSO PUBBLICO CICLOPEDONALE

pend. 1 %

+ 50.00

(*) VALORI INDICATIVI DELLA TRASMITTANZA VALUTATI TRAMITE VERIFICA MIRATA A GARANTIRE IL RISPETTO DEL VALORE MINIMO PERTINENTE DI EPi, INTERPOLATO PER IL COEFFICIENTE DI FORMA DELL'EDIFICIO S/V. LA VERIFICA DEL VALORE DI EPi DOVRA' ESSERE REITERATA IN FASE ESCUTIVA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA VALUTAZIONE DEI PONTI TERMICI STRUTTURALI

canale esistente di raccolta acque

• •

pend. 1.5 %

• •

PASSAGGIO PUBBLICO COPERTO

APPORTO SOLARE Lo studio del soleggiamento rileva una limitata disponibilità di irraggiamento solare invernale. Per contro, rilevata un elevata esposizione estiva, è stata definita una tipologia insediativa essenzialmente introversa, areata e illuminata tramite un patio interno, atto a favorire l’ombreggiamento estivo. Le finestre sui prospetti esterni sono limitate e funzionali a garantire l’areazione trasversale.

PORTICO

STRADA PUBBLICA E AREE DI SOSTA

individuate le zone con funzione di atrii, esposte a sud e finestrate. L’altezza del sole in periodo estivo riduce al minimo il potenziale irraggiamento, frenato inoltre da alberature ad alto fusto e a foglia caduca. Le altre superfici vetrate, potenzialmente esposte a soleggiamento estivo, saranno in maggior parte ombreggiate dalla configurazione a patio.

Per usufruire del pur limitato apporto solare termico in periodo invernale, in corrispondenza dell’area più favorevolmente esposta (nord-ovest) si sono

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MOLTEPLICE E ATTRATTIVA (MULTIFUNZIONALITA’ VS MONOFUNZIONALITA’)

Se comprendiamo quanto sta accadendo nelle città, se riusciamo a concepire un futuro alternativo della città usando quanto già esiste, ma in forma e funzione diversa, allora possiamo trovare il modo di governare, organizzare, gestire, pianificare e progettare la nuova realtà. Nella storia delle città italiane il luogo comunitario, in primis la piazza, ha svolto ruoli molteplici: luogo di scambio economico, di confronto culturale, del tempo libero, del pensiero e del sapere. La città moderna si è caratterizzata per un’elevata dotazione e costruzione di spazi pubblici, mai prima raggiunta. Parcheggi, strade, piste ciclabili, aree verdi, scuole, servizi pubblici, stazioni ferroviarie, centri di aggregazione sociale, sono diventati i luoghi identificativi della città pubblica. La monofunzionalità della città moderna è stata generata e garantita dalla pianificazione attraverso la pedissequa applicazione degli standards urbanistici. Tuttavia la prevalente caratterizzazione monofunzionale ha, da un lato, fortemente limitato l’efficacia dell’investimento patrimoniale e gestionale delle comunità e dalle amministrazioni locali e, dall’altro, ridotto l’attrattività della città pubblica. In un contesto di riduzione delle risorse, sia economico-finanziarie che territoriali-ambientali, oggi è sempre più strategico ripensare la città pubblica come luogo della molteplicità, favorendo la permeabilità e reciprocità funzionale tra attività diverse e molteplici. E così, come spesso e sempre più frequentemente accade, il software batte l’hardware. Parcheggi pubblici si integrano con le aree mercatali di prossimità, strade di quartiere includono aree giochi, aree verdi ospitano strutture temporanee di aggregazione e di promozione culturale, palestre scolastiche si trasformano in luoghi sportivi della comunità tutta, un campo volo diviene Coney Island: e la città pubblica non chiude mai. I luoghi monofunzionali divengono elementi attrattivi eterogenei, aperti alla molteplicità fruitiva, culturale, sociale ed economica della comunità urbana. E la comunità in tal modo si definisce per il suo contenuto e non per i suoi confini rigidamente e visivamente controllati. Una città che mette a sistema le sue molteplici funzioni primarie, sia produttive che di servizi, che introduce contestualmente elementi funzionali complementari e secondari, incrementa il suo livello nelle scale di attrattività locali e globali. Le svariate possibilità d’ogni genere offerte dalla città e la fluidità con cui tali possibilità di scelta possono essere sfruttate rappresentano un elemento positivo per la stabilità dei vicinati urbani. Se un sistema urbano, un quartiere, è afflitto dalla monotonia, dalla monotipicità, ed è quindi adatto solo a una ristretta gamma di redditi, gusti e condizioni familiari, il vantaggio va perduto.

34

Una città programmata per abitanti statisticamente rigidi ed inanimati è un città programmata per l’instabilità.


IT REGGIO EMILIA

INDIPENDENT RESEARCH

2011>IN PROGRESS

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PATRIMONIO IMMOBILIARE PRIVATO: IL VALORE TRA TUTELA ED INNOVAZIONE

Per molti secoli Piazza della Legna (oggi Piazza XXIV Maggio) ha rappresentato, insieme alla Piazza delle Erbe (oggi Piazza Fontanesi), il principale luogo di scambio mercantile tra la città e il territorio rurale a sud delle mura di Porta Castello. E’ qui che, nel 1861, l’architetto Domenico Marchelli, già progettista del Foro Boario e della Sinagoga a Reggio Emilia, dà inizio ad un’ampia ricostruzione del principale palazzo, un edificio di impianto settecentesco, prospiciente la piazza. Le opere determineranno la radicale riconfigurazione dei prospetti interessando sia il piano terra, che il mezzanino ed il piano nobile. Nei primi decenni del XX secolo, il palazzo è sottoposto ad interventi di sopraelevazione che, comportando un ulteriore ridisegno dei prospetti principali, in particolare dell’angolo tra Piazza della Legna e Via Macari, fanno assumere al fabbricato l’attuale composizione prospettica. Dalla lettura dello schema aggregativo dei corpi di fabbrica, si possono ancora dedurre gli elementi principali della tipologia edilizia originaria: la porzione, settecentesca, del fabbricato a corte prospiciente Piazza della Legna e Via Ariosto, il fabbricato ad angolo, del primo ‘900, tra la piazza e Via Macari, gli spazi interstiziali di servizio, ed infine la porzione di fabbricato a corte, anch’essa di impianto settecentesco, attestata su Via Macari. Recentemente Piazza della Legna e Piazza delle Erbe sono state oggetto di un radicale intervento di riqualificazione funzionale ed ambientale da parte dell’Amministrazione Comunale. La rigenerazione dello spazio pubblico, attraverso il rilancio delle attività mercatali e culturali, ha incrementato sia la fruibilità che l’attrattività dello spazio pubblico favorendo il dinamismo del mercato immobiliare degli edifici limitrofi. E’ in questo contesto che prende avvio il restauro scientifico, la riqualificazione energetica e la riorganizzazione funzionale di un’ampia unità immobiliare nel palazzo di Piazza della Legna: un intervento destinato sia alla residenza che alla ricettività, dove la zona nobile accoglie i proprietari, e l’unità secondaria di Via Macari riceve gli ospiti della locanda. Se le priorità di conservazione degli elementi storico-architettonici hanno determinato l’adozione di soluzioni tecnologico-costruttive non invasive, la sostenibilità energetico ambientale è stata garantita attraverso la riqualificazione tecnologica dell’involucro edilizio, l’uso di materiali bio-compatibili, la realizzazione di impianti ad alta efficienza energetica e prestazionale, raggiungendo così una riduzione del 50% dei consumi energetici. Sistemi a secco composti da gesso-fibra montati su telai in legno, isolanti in fibra di legno, infissi di legno, certificazioni PEFC di gestione forestale sostenibile, impianti di riscaldamento radianti a parete a bassa temperatura, sono alcune delle soluzioni tecnico-progettuali adottate per garantire comfort, qualità e sostenibilità ambientale, risparmio ed efficienza energetica, sostenibilità economica e gestionale dell’intervento.

38

Un’efficace strategia di progettazione architettonica integrata e di pianificazione economicafinanziaria ha consentito di integrare i valori della tutela storico-architettonica ed i benefici dell’innovazione tecnologico-costruttiva generando una rilevante plusvalenza (+25%) economicopatrimoniale del capitale investito.


IT REGGIO EMILIA PIAZZA XXIV MAGGIO

HOUSING ACCOMODATION ECO BUILDING

+ 3.55

+ 3.06

70 8 60 24

+ 0.37

+ 0.00

2010>2011

TIPOLOGIA INTERVENTO restauro e risanamento conservativo riqualificazione funzionale ed energetica Progettazione architettonica integrata Project management Direzione lavori Officine Urbane studio associato

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• ••

••

+ 3.72 + 3.55

+ 3.48

+ 3.63

+ 3.48

+ 3.48

+ 3.10 + 3.13

30

10

+ 0.37

+ 0.37

+ 0.00

+ 0.00

20 mm 30 mm

80 mm 200 mm

370 mm

R12,5 mm

83 140

97 170

25 mm

200 mm

200 mm

154 mm

R12,5 mm

10

09 A3

80 210

90 1 75

08

23 19

80 210

21

55

11

80 210

16

23

80 210

80 210

20

80

100 155

80

70 220

17

botola

80 220 80 210

22

18

07

90 175

17

15 70 113

12

78 105

40 160

06 18

70 210 70

11

14

13

80 215

249

92 160

05

A2 260 220/235

13

10

75 235

128 208

128 208

80 200

80 200

14

80 215

08

09

5

12

A1

04

16

x

7.5

15

105 216

163 327

06

05r

01r

04

92 1 60

65

170 235

07

80 200

253

210

420

h 355

03

03

02 180

R3

01 65

40

132 260

136 260

136 260

132 218

15

75

15

R2

75

R1

45 218

45 218


IT REGGIO EMILIA PIAZZA XXIV MAGGIO

private housing accomm odation eco builiding

2010>2011

traverso in legno d'abete, PEFC_120 mm R15 mm

pannello in gesso rinforzato con fibra di cellulosa integrato con serpentina radiante_sp 15 mm intercapedine di integrazione impiantistica

pannello in gesso rinforzato con fibra di cellulosa isolante in fibra di legno, PEFC_sp 12 cm

pannello in gesso rinforzato con fibra di cellulosa serramento in abete, PEFC vetrocamera bassoemissivo 4 - 16 - 4 (argon)

vetrocamera bassoemissivo 4 - 16 - 4 (argon) serramento in abete, PEFC

CARATTERISTICHE

••• •• ••• ••• •• •• • •• •• • • • • • •• • • • • • •• •• • •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

pannello in gesso rinforzato con fibra di cellulosa

CONSUMI ENERGETICI 180 Kwh/mq anno ante 70 Kwh/mq anno post

isolante in fibra di legno_sp complessivo 12 cm

IMPIANTI MECCANICI generatore a gas metano sistema radiante a parete

pannello in gesso rinforzato con fibra di cellulosa integrato con serpentina radiante_sp 15 mm

R15 mm R12,5 mm

intercapedine di integrazione impiantistica montante in legno d'abete, PEFC_80 x 60 mm traversi orizzontali in legno d'abete_80 x 60 mm

SISTEMI TECNOLOGICI involucro in fibra di legno* e gesso-fibra sistemi divisori a secco serramenti in abete* tinteggi a base calce *certificazione PEFC

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BED&BREAKFAST: RICETTIVITA’, RISORSE, SOSTENIBILITA’

I B&B rappresentano il processo più innovativ o e capillare di evoluzione dell’offerta ricettiva in Italia. Negli ultimi 10 anni si è assistito ad un rilevante incremento dell’offerta di B&B, sia nei centri urbani che nei territori rurali. Oltre il 65% delle attività sono state aperte negli ultimi 4 anni. Chi gestisce i B&B in Italia? E’ una donna, diplomata/laureata, di età compresa tra i 30 e i 45 anni, libera professionista, abita nel Nord Italia, è sensibile alle tematiche ambientali, parla inglese ed ha colto le potenzialità del B&B nel comparto della ricettività turistica. I proprietari dei B&B sono anche viaggiatori. Visitano sia le grandi città che i piccoli centri, soggiornando prevalentemente in altri B&B. Il B&B è prevalentemente situato nei centri storici delle città di medie dimensioni, o in alternativa in campagna, ed offre in media 3 camere per gli ospiti. Il 65% appartiene alla categoria “familiare”, mentre la categoria “Charme & Design” rappresenta il 16% dell’offerta complessiva. I servizi esternalizzati sono limitati alla gestione domestica dei locali (pulizia, lavanderia), mentre vengono frequentemente promosse convenzioni con ristoranti, negozi, autonoleggi e centri benessere. All’interno del B&B sono anche organizzati piccoli eventi (degustazioni, cene a tema, corsi, mostre d’arte, concerti) per diffondere la conoscenza della struttura ricettiva nel territorio. La tariffa media per persona, differenziata tra alta e bassa stagione, è inferiore ai 40 euro/giorno, con colazione inclusa. La colazione, a base di prodotti tipici locali, utilizza prodotti biologici. La sostenibilità ambientale è diffusa. Lampadine a basso consumo energetico, prodotti biodegradabili, rompigetto, prodotti biologici, cancelleria riciclata, vernici ecologiche, pannelli solari, auto e bici elettriche caratterizzano le soluzioni ecocompatibili adottate nei B&B italiani. Il 16% di B&B ha oltre 350 pernottamenti all’anno, e pernottamento medio di 2 notti, con una significativa presenza di stranieri, in particolare tedeschi e francesi. La maggioranza degli ospiti sono coppie, del nord italia, di età compresa tra i 25 ed i 40 anni, in viaggio per turismo culturale, attratti dall’accoglienza, dalla collocazione del B&B, dal rapporto qualità/prezzo e dal tipo di alloggio. I B&B, strutture autonome, molecolari, circuito off del sistema ricettivo turistico, raramente interagiscono con le iniziative e le promozioni degli enti territoriali. Non fanno parte di associazioni turistiche o di categoria, non partecipano a Fiere del settore, non sviluppano raccordi interregionali o internazionali per reciproca promozione commerciale. Lo strumento di promozione, prevalente e più efficace, è internet.

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Segue il passaparola.


IT REGGIO EMILIA PIAZZA XXIV MAGGIO

+ 3.55

n.b.: colonna tassellata a muro

n.b.: colonna tassellata a muro

dispensa

208 100

60

frigorifero (es. REX FI331VA+)

a giorno

congelatore (es. REX CI 800 FA) 2 cassetti

100

10

99

10

115

dispensa

60

184

272 100 forno microonde

208

60

CARATTERISTICHE

Progettazione architettonica integrata Project management Direzione lavori Officine Urbane studio associato

a giorno

62

TIPOLOGIA INTERVENTO restauro e risanamento conservativo riqualificazione funzionale ed energetica 60

62

a giorno

forno

2010>2011

CONSUMI ENERGETICI 180 Kwh/mq anno ante 70 Kwh/mq anno post

120

120

110

private housing accommodation eco building

37

24

123

24

a giorno

IMPIANTI MECCANICI generatore a gas metano sistema radiante a parete SISTEMI TECNOLOGICI involucro in fibra di legno* e gesso-fibra sistemi divisori a secco serramenti in abete* tinteggi a base calce

17

+ 3.06

*certificazione PEFC

162

243

70

24

60

8

230

255

90

35

70

46

+ 3.55

63 200

180

236

200

70

24

70

lavastoviglie compatta (es. SMEG STO 905)

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DENSA E POLICENTRICA: QUARTIERI VS SPRAWL

La crescita immobiliare degli anni ’10 ha contrassegnato la trasformazione del paesaggio urbano e periurbano in città diffusa, ed ha concorso alla costruzione della mappa mentale più comune e contemporanea di Reggio Emilia: maisonettes (a gogo), villettopoli, sprawl, aree della ripetizione, spazi della dispersione degradante, sono le diverse definizioni che accompagnano un paesaggio mutato, sullo sfondo di un capitalismo molecolare che ha caratterizzato quel territorio esteso talvolta denominato “megalopoli padana”. Alla netta linearità del confine omogeneo e permeabile tra città e campagna si è gradualmente sostituita un’area eterogenea, adagiata sulle direttrici principali di accesso alla città (ed in particolare sud-est e sud-ovest) e caratterizzata dalla contaminazione tipologica, morfologica, e quindi percettiva, tra il territorio urbano ed il paesaggio rurale. Compaiono così nuovi spazi insediati e segmentati, incapaci di generare, identificare o rappresentare nuove e solide centralità insediative e sociali, rimanendo relegati a luoghi simbolici di comunità chiuse ed impermeabili a contaminazioni e fruizioni esogene: un sistema insediativo di pretesa urbana che diviene, nel paesaggio rurale e nella sua memoria storico-visiva, capillare ed invasivo. Mentre i centri commerciali, macchine ibride e nuovi capisaldi del territorio esteso, assumono una funzione vitale complementare e divengono contrappunto dimensionale al sistema insediativo dello sprawl. Un sistema insediativo diffuso e di bassa densità pervade e prevale nel territorio esteso. Parallelo e non dipendente si avvia un processo di incrinatura dei cardini del sistema economico urbano. Si assiste all’incremento esponenziale di reti economiche, sociali e culturali intangibili. Al materiale si sostituisce l’immateriale, e la città intesa come luogo deputato agli scambi cede il proprio ruolo al territorio esteso, si priva di socialità e cultura, smarrisce le relazioni e dimentica i luoghi di incontro. Tuttavia, l’immaterialità non è sufficiente a garantire le opportunità socio-economiche strategiche ed imprescindibili per l’individuo ancor prima che per la comunità. La città è infatti un processo e non un luogo, è nodo di reti e di relazioni, dove diversi segmenti sociali con obiettivi diversificati, provvisoriamente orientati da spazi economici coesistono e si relazionano nella rete. Per ritornare a vivere la città deve essere densa affinchè vi sia adeguata intensità delle relazioni, dei nodi delle reti sociali, economiche e culturali. La competizione tra città e campagna si è sempre generata sul potenziale di comunità ampiamente superiore che alla città veniva riconosciuto.

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La crescita dei non luoghi, degli spazi vuoti o neutrali nella città ha determinato il depotenziamento del valore comunitario, favorendo il riposizionamento competitivo della campagna rispetto alla città. L’azione di isolamento e lacerazione sociale, culturale ed economico nella e della città che ha caratterizzato gli anni ’80 e ’90 hanno favorito il trasferimento nel territorio rurale.


IT REGGIO EMILIA

INDIPENDENT RESEARCH

2011>IN PROGRESS

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