Pubblicazione Periodica Irregolare Direttore Vittorio E. Pisu Progetto Grafico, Bozza e Messa in Pagina L’Experience du Futur Corrispondenza c/o Elena Cillocu Via Ozieri, 55 09127 Cagliari aio Giulio Cesare introdusse il calendario che porta il suo nome nell’anno 46 a.C., per sostituire il calendario romano repubblicano. Questo calendario é stato utilizzato in Europa fino alla quasi fine del XVIemo secolo, rimpiazzato dal calendario gregoriano che sopresse tredici giorni per allinearsi con il tempo solare. Il calendario giuliano rimane utilizzato dalla Repubblica Monastica del Monte Athos, dalle cinque chiese ortodosse di Gerusalemme, di Russia, di Georgia, di Macedonia e di Serbia, e marginalmente in alcune regioni del Maghreb sopratutto Berbere e nel calendario rùmi in Turchia. Il calendario copto utilizza la stessa struttura con qualche variante d’applicazione. Il calendario romano prima della riforma comportava dodici mesi che avevano tutti un numero impari di giorni per superstizione ( tra 29 e 31) salvo il mese di febbraio che ne aveva ventotto ed era dedicato agli dei degli inferi. L’anno iniziava con le Idi del mese di marzo. Ogni due anni si intercalava un tredicesimo mese di 27 giorni che serviva per allinearsi con le stagioni ed il ciclo solare. Gli ultimi cinque giorni di febbraio diventavano gli ultimi cinque giorni del mese intercalare chiamato Mercedonius, perché i mercenari ricevevano il loro salario (merces=salario). La durata media di questo calendario contava 365,25 giorni (ciclo degli anni 355+378+355+377=1465 giorni questa somma era divisa per quattro) La durata media di un mese di 29,59 giorni era allora assai vicina a quella del ciclo lunare di 29,53 giorni. Le settimane dette Nundinae duravano allora otto giorni. In pratica il sistema non era applicato rigorosamente, les intercalazioni erano effettuate in maniera azzardata, determinate dai preti responsabili del calendario, dai Pontifex e applicate dal Console.
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Nella sua carica di Pontifex Maximus, Caio Giulio Cesare doveva fissare il calendario. La sua riforma fu introdotta nel 46 a.C. (708 anni dalla fondazione di Roma, ad Urbe condita AUC) e fut stabilita seguendo i pareri dell’astronomo Sosigène di Alessandria e probabilmente concepita per avvicinarsi all’anno tropico, determinato già dall’epoca di Ipparco. In seguito all’utilizzo dei mesi intercalari il calendario romano aveva preso 90 giorni di avanzo. L’anno 46 a.C. durò quindi 445 giorni e fut chiamato l’anno della confusione. Ancora oggi il Natale ed il Capodanno ortodosso hanno tre-
dici giorni di ritardo rispetto al calendario gregoriano che viene utilizzato oggi per lo più in Occidente, anche se diversi calendari sussistono. Siamo quindi nell’anno 5777 per la religione ebraica, per i Musulmani l’anno 1440 é iniziato in ottobre del 2018, per i Tibetani corre l’anno 2146, mentre per i Bouddhisti siamo nel 2563 e per i Cinesi siamo nell’anno del Cinghiale di Terra e cioé nel 4716. Che tutte queste date disparate non vi impediscano di iniziare questo nuovo anno con una buona dose di ottimismo, di energia creatrice, di simpatia per il mondo che ci circonda e di empatia per gli umani. VEP
VITTORIO E. PISU
vi augura un interessante anno
2019 che i vostri desideri più cari si realizzino facilmente Buon Anno
Ventiseiesimo anno Gennaio 2019 Prezzo al numero 2 euro Abbonammento 20 euro Benefattore 500 euro Distribuzione in abonammento postale Distribuzione via mail Convenzione Postale e Numero ISBN in corso Numeri arretrati 100 euro ncora una volta eccoci qui all’inizio di un nuovo anno di cui abbiamo celebrato la nascita con abbondanti libagioni e manicaretti di cui ci prelibiamo all’occasione di tali festività. Questo anno 2019 é un po particolare per me, perché mi vede sul punto di incominciare una nuova avventura. Mi sono reso conto che questo suffisso nove si ritrova sistematicamente in tutti quegli anni che hanno visto una svolta importante nel corso della mia vita. Avevo passato il capodanno a Norimberga, in Germania, ma é nell’agosto del 1969 che intrapresi un viaggio a Parigi, dove finalmente finii per stabilirmi, avere una vita professionale nell’architettura, nell’edizione, nella TV, sposarmi, essere padre, organizzare mostre, creare giornali ed altro ancora. Nel 1979, volendo soddisfare una mia passione per la cucina approffittai di un’occasione per aprire un ristorante a Lauris sur Durance tra il maggio ed il settembre del 1979. Dieci anni dopo, con un passaggio a New York, il regalo di Natale alla mia amata, un Palazzo A Venezia (un libro, un plastico ed una mostra in effetti) dopo essere stato alfabeto (le lettrine che iniziano i testi) servizio da thè, cofanetto per gioielli, diventò rivista mensile sull’arte, la musica, il teatro e la...gastronomia, cosa che mi fu ampiamente rimproverata al momento; nel 1999 iniziai la produzione di più di trecento ottanta cinque trasmissioni televisive diffuse sul sito canalweb. net, alcune delle quali esistono ancora su vimeo.com dove ritornarono ad essere fruibili nel 2009. Come vedete il 2019 si presenta come un anno durante il quale sarò quasi obbligato a realizzare qualche cosa di speciale, di grandioso, di unico, di divertente, di romantico, di duraturo senza contare le numerose celebrazioni degli anniversari comne cinquant’anni a Parigi, Trenta di Palazzi A Venezia, Venti della televisione su internet et altri dimeticati. Buon Anno. Vittorio E. Pisu