Il Carmelo nel mondo e per il mondo Comunicazione Introduzione Buonasera a tutti, vorrei ringraziare p. Enrico, priore Provinciale, per l'invito che mi ha personalmente rivolto e sono onorato di stare in mezzo a voi a parlare in questa assemblea. Ringrazio anche il presidente del Terz'Ordine che mi ha accolto fin dall'inizio. È un impegno importante e quando p. Enrico me lo ha comunicato io ho accettato per la fraternità che ci lega, però chiaramente è una responsabilità parlare ad un'assemblea che è insieme fraternità, e poi soprattutto perché non ho conoscenza di voi. E allora andrò in punta di piedi chiedendovi in anticipo scusa se non saprò dare risposta a quelli che sono gli interrogativi che ognuno di voi si aspetta nel vivere questa esperienza di comunione. Il tema che avete scelto: "Il Carmelo nel mondo e per il mondo: comunicazione e formazione". Mi piace, questo incontro che nasce come opera maestra della vostra grande e bella famiglia. Quando parlo della Famiglia, parlo della Famiglia dei carmelitani calzati e quella degli scalzi che io rappresento questa sera insieme a Rossana, perché è più quello che ci unisce che quello che ci distingue. Coessenzialità carismatica di tutta la Famiglia carmelitana Mi rallegra il cuore pensando il tema scelto, "Il Carmelo nel mondo e per il mondo: comunicazione e formazione". La prima indicazione che voglio darvi scaturisce proprio dalla prima parola del tema: "Il Carmelo", partire, cioè, dalla nostra identità. Noi tutti siamo carmelitani, c'è una coessenzialità carismatica, una categoria, quella di coessenzialità, che fa piazza pulita di quelle distinzioni che ancora abbiamo tra primo, secondo e terzo ordine, tale che sembra che alcuni giochino nel campionato di serie C, altri sono di serie B, e altri che sono fortunati giocano in serie A. Non funziona questa distinzione, se parliamo di Famiglia tra di noi. Non ci sono tre categorie, perché il carisma è dono del Padre e del Figlio e dello Spirito, soprattutto l'azione dello Spirito Santo all'interno di una comunità di cristiani. Questo è un dono per tutti, significa dire che c'è un dono per tutta la Chiesa, oserei dire un dono per il popolo, indipendentemente dal fatto che uno sia credente o meno, se è cristiano o non lo è. Allora se il Carmelo è un dono per tutti, e se questo dono è un carisma, cioè dono dello Spirito, ne consegue la partecipazione di tutta la comunità che dona. Il Signore vi chiama ad essere di questa Famiglia, con questa vocazione specifica, dentro la Chiesa, nella vostra comunità parrocchiale, nel vostro paese. È un dono che ci identifica, e di conseguenza è un dono che ci rende tutti dentro un unico abbraccio, dentro un'unica sfumatura di colore. La coessenzialità carismatica ci pone tutti in quest'unico abbraccio, in questa sfumatura di colore. Ovviamente c'è una sfumatura carmelitana, c'è una sfumatura francescana, c'è una sfumatura di spiritualità domenicana, c'è una sfumatura dell'Opus, e con esse tante altre. E queste sfumature non sono elemento di divisione all'interno della Chiesa, ma sono dei doni che lo Spirito fa alla Sposa, alla Chiesa, sono dei gioielli che lo Sposo ama regalare alla sua Sposa. Il carisma è come una nuzialità, un'alleanza, un amore che ha colori che innamorano e riempiono i nostri cuori e i nostri occhi di stupore, perché non si può vivere questo dono, non si può vivere questo carisma, non si può vivere questa identità se non apprezzandolo, conoscendolo, comunicandolo, formandosi ad esso. Se manca questo percorso non viviamo la nostra vocazione nella Chiesa e nel mondo. Coessenzialità carismatica, vuol dire che dobbiamo imparare percorsi nuovi per poter comunicare tutti insieme – frati, monache e laici – la meraviglia di questo dono, lo splendore di questo dono. La corresponsabilità Imparare ad agire con senso di corresponsabilità è un altro elemento importante. Certo, il Provinciale porta il peso istituzionale, e porta anche le fatiche di una Famiglia, ma se carichiamo tutto sulle spalle del Provinciale, come all'interno di una famiglia si può caricare tutto sulle spalle solo di mamma o di papà, se non c'è corresponsabilità, la famiglia non va avanti, perché è inutile che sistemi le scarpe se poi ognuno che entra le lascia dove gli pare, inutile 1