Visitart n6 ita

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museo horne

el 1911 l’architetto e storico dell’arte inglese Herbert Percy Horne acquista Palazzo Corsi, con l’intento di offrire un’adeguata cornice alla propria collezione di dipinti, sculture, disegni e arredi, così da ricreare l’atmosfera e gli ambienti di una dimora rinascimentale. Alla sua morte, nel 1916, Horne lascia la propria raccolta (che nel frattempo si è sviluppata fino ad accogliere oltre 6.000 opere) allo Stato italiano, dando vita a una fondazione destinata “a beneficio degli studi”. Ancora oggi il museo si presenta così come lo ha voluto il collezionista inglese: un raffinato scrigno di capolavori di pittura e scultura (da Giotto a Simone Martini, a Masaccio, a Filippino Lippi, a Domenico Beccafumi e Giambologna), ma anche una casa, con pregiati arredi antichi, in cui rivivere il passato e scoprire usi, costumi e arte della città tra Quattro e Cinquecento.

Bordi figurati del Rinascimento nella collezione Horne

N

via dei Benci, 6 aperto: da lunedì a sabato 9-13. Aperture straordinarie su richiesta

www.museohorne.it

a cura di Elisabetta Nardinocchi e Laura Zaccagnini Museo Horne fino al 6 gennaio 2013 Esposto per la prima volta il nucleo di tessuti rinascimentali in seta, lino e filato d’oro della raffinata collezione di Horne: i 21 bordi figurati, risalenti al XV-XVI secolo e destinati a impreziosire i paramenti liturgici, sono tessuti con la tecnica del lampasso o del broccatello e i disegni delle figurazioni di soggetto sacro sono attribuiti ad artisti di rilievo quali Domenico Ghiranticipazione landaio, Bartolomeo di Giovanni e Raffaellino del Garbo. mostra Questi capolavori straordinari documentano inoltre una peculiare stagione del gusto e del commercio antiquaHorne & Friends. rio: particolarmente richiesti dai collezionisti per il Firenze un sogno piccolo formato e la preziosità dei materiali, tra da salvare Ottocento e Novecento i parati venivano ritagliati e messi in commercio dai a cura di Elisabetta Nardinocchi mercanti d’arte. e Matilde Casati aprile 2013

mostre Lusso e moda. Percorsi insoliti nei musei Bardini, Horne e Stibbert Un itinerario unico alla scoperta di cinque secoli di arte del tessuto, storia del costume e collezionismo d’arte, dalle bordure rinascimentali all’alta moda del XX secolo, che offre una traccia inedita dell’evoluzione del vestire attraverso tre mostre allestite in altrettanti musei fiorentini. Per la mostra allestita al Museo Stefano Bardini e facente parte del progetto vedi p. 31

Una teenager nel mondo della moda.

museo stibbert

Le collezioni di Giovanna Ferragamo dagli anni sessanta agli anni ottanta nel Museo Stibbert di Firenze

l museo, oggi una fondazione, nasce nel 1908 per volontà testamentaria di Frederick Stibbert (1838-1906), che volle lasciare alla città di Firenze le sue collezioni d’arte e l’edificio che le contiene, situato a Montughi. Si tratta di uno dei rari casi di case museo ottocentesche ancora conservate, e negli ultimi anni è stata recuperata gran parte degli allestimenti originari modificati durante il XX secolo. La creazione dell’armeria giapponese fu uno degli impegni più sentiti da Stibbert, che acquistò fino agli ultimi mesi della sua vita centinaia di oggetti che documentano le fogge delle armature e la splendida qualità delle lame provenienti dal “Paese del sol levante”, tanto che oggi la sua collezione si caratterizza come una delle più importanti di tutto l’Occidente.

I

via Frederick Stibbert, 26 aperto: da lunedì a mercoledì 10-14, da venerdì a domenica 10-18 chiuso: Capodanno, Pasqua, 1 maggio, 15 agosto, Natale

www.museostibbert.it

prestiti

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Il museo partecipa con prestiti prestigiosi a diverse mostre in Italia e all’estero: dalla raccolta nipponica 25 opere per la mostra Samurai (Rotterdam, Wereldmuseum, 11 ottobre 2012-24 marzo 2013) e un nutrito nucleo di opere per Giappone, fra

Mito e Realtà - Atto I: i Draghi (Torino, Palazzo Barolo e Museo d’Arte Orientale, 10 novembre-23 dicembre 2012); rappresenta invece le collezioni di Stibbert una preziosa opera europea per la mostra Rubens. Le origini: Italia e

l’Atelier Anversa (Tokyo, The Bunkamura Museum of Art, 9 marzo-21 aprile 2013; Kitakyushu Municipal Museum of Art, 28 aprile16 giugno 2013; Nigata Prefectural Museum of Modern Art, 29 giugno11 luglio 2013).

a cura di Kirsten Aschengreen Piacenti e Stefania Ricci Museo Stibbert fino al 6 gennaio 2013 In omaggio a Giovanna Ferragamo 20 modelli realizzati tra gli anni sessanta e il 1982 sono esposti in un originale allestimento che li presenta come se fossero ospiti in visita al museo. La mostra è il racconto appassionato di due storie – quella di casa Stibbert e quella di casa Ferragamo – che, pur appartenendo a secoli e paesi diversi, sono unite dal coraggio e dalla determinazione che portano al successo.


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