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Strepitoso!
NON È STATA UNA SORPRESA, MA LA CONFERMA
Talento
naggio uscito da un talent che si sarebbe bruciato subito» raccontava qualche tempo fa a 7, il settimanale del Corriere della Sera. Uno come lui, invece, dimostra che i talent servono. Se non avesse partecipato ad X Factor magari si sareb- be fatto notare lo stesso.
Ma per fortuna l’ha fatto. E oggi è felice del suo percorso artistico. Ma anche personale. Si sente leggero. Sorride spesso. In questi giorni ha ricevuto moltissimi messaggi ma non ha avuto tempo di rispondere a nessuno: «Devo ancora rispondere agli auguri di Natale» ha detto ridendo alla conferenza stampa del primo pomeriggio. Quando ancora non sapeva di essere sul gradino più alto del podio e, nonostante questo, si è commosso di fronte ai giornalisti. Ha pianto due volte e dopo le prime lacrime si è giustificato così: «Credo di avere un grandissimo problema, BRUNO
I Black Eyed Peas sul palco di Sanremo si divertono, e divertono con la loro musica che è difficile stare fermi.
E urlano “Bruno!”, “Bruno!”. Bruno è Bruno Corazza, il vocalist dell’orchestra di Sanremo chiamato da Amadeus a fare da interprete. Belloccio (vedi la foto nel tondo per conoscere quello che c’è sotto i lustrini di scena), con una voce impostata e limpida (ci lavora, con la voce) e una presenza scenica spigliata che dà punti a tanti protagonisti più navigati di lui. Ha fatto un errore nella traduzione, in pochi se ne sono accorti, lui si è poi scusato sui social: «Non si sentiva bene l’audio, sul palco». Per fortuna non ha spaccato tutto per stizza come Blanco... credo che sia uno dei miei grandissimi difetti. Sono molto emotivo». Poi, dopo la seconda interruzione, ha provato a dare la colpa alle ore piccole, alle quali ha detto di non essere abituato. A Sanremo si dorme poco in effetti. Al netto di questa parentesi Marco è tornato a parlare del suo stato d’animo: «Sono molto soddisfatto, questo Festival è meraviglioso, Amadeus è un padrone di casa straordinario, essere qui è il regalo più bello in trentaquattro anni e questo per me è già una grande vittoria. Sì, mi sto godendo al massimo questo momento e non perché sono il favorito». Perché allora? «Perché è una figata». La figata, in realtà, l’ha fatta lui. Nelle prime due esibizioni e soprattutto nella serata dei duetti, con un’interpretazione di Let it be con il Kingdom Choir da brividi. E ovviamente ieri sera. Quella della consacrazione. «Inevitabilmente nei giorni della gara si parla della classifica, ma io penso che in questo Sanremo ha vinto la musica». E ha vinto lui, come artista e come uomo. Quando gli hanno chiesto quanto e come è cambiato dalla sua prima vittoria a questa, Mengoni è stato chiaro: «In questi dieci anni sono cambiate tante cose nella mia vita:
Tutti sono impazziti e il pensiero è andato a Gilles Rocca, il fonico avvistato per caso sul palco del Festival qualche anno fa e arrivato in pochissimo tempo tra i protagonisti di Ballando con le stelle.