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IL SINDACO ALBERTO BIANCHERI Il Festival per tre generazioni
Novella 2000 raccoglie l’opinione di chi, pur non calcando il palcoscenico dell’Ariston, nella kermesse ricopre un ruolo attivo, poiché la ospita: Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo. In carica dal 2014, ne ha viste tante sul Festival Sindaco Biancheri, andiamo subito alla parte più politica: Zelensky sì, Zelensky no?
«Il Festival è un momento di leggerezza che offre la possibilità di evadere dai problemi di ogni giorno, ma in un evento di tale risonanza si impone una riflessione sulla fase storica che stiamo attraversando».
E a coloro i quali sostengono che Sanremo dovrebbe essere solo musica, cosa risponde?
«Zelensky manda messaggi a tutte le kermesse del globo per elevare la voce del suo popolo ferito, ed è giusto che gli venga offerta anche la ribalta dell’Ariston. Ciò non minaccia di togliere spazio all’intrattenimento né alla musica».
Cosa ci dobbiamo aspettare da questo Festival?
«Il ritorno di un grande evento col tipico fiume di gente che, ad eccezione degli anni a cavallo della pandemia, ha sempre caratterizzato la kermesse. Fuori dell’Ariston verrà allestito un palco per dar vita a una sorta di Festival all’aperto, in una piazza che può accogliere fino a 1.500 persone».
Essere primo cittadino di Sanremo è più oneroso che esserlo di un’altra città?
«Direi di sì. Sanremo è un comune di 54mila persone, che durante il Festival diventano oltre 100mila. Come sindaco il mio impegno è costante 365 giorni l’anno, ma nella settimana del Festival, non sono ammesse sbavature: devo offrire di Sanremo la migliore immagine possibile». Quant’è importante il Festival per Sanremo?
«Per Sanremo? Diciamo pure che per l’Italia intera è importantissimo».
Vincenzo Mollica, professionista che ha sempre seguito la kermesse, festeggia 30 anni di carriera. È previsto un omaggio a questo leggendario giornalista?
«Bisognerebbe chiederlo direttamente a chi di competenza alla Rai, tuttavia dal mio canto ritengo che sarebbe opportuno, visto che si parla di un personaggio di gran pregio, che per il Festival ha fatto tanto».
La sua canzone sanremese preferita di tutti i tempi?
«Direi Almeno tu nell’universo, di Mia Martini».
A chi la dedica?
«A mia moglie, in onore ai nostri 30 anni di matrimonio, per avermi sopportato».
Fabrizio Barbuto
EMANUELE RAUCO, CRITICO DI ILSUSSIDIARIO.NET, FIRMA LE PAGELLE
Alle Canzoni
DEL FESTIVAL. MA ANCHE
TUTTI PRONTI
Da sinistra, Chiara Francini, 43, Francesca
Fagnani, 44, Amadeus, 60, Chiara
Ferragni, 35, Gianni Morandi, 78. Sotto, Ama con la moglie Giovanna Civitillo, 45.
Le Prime Quattordici Canzoni In Gara
Ngelle alle canzoni in gara. In questi giorni siamo tutti critici musicali ed è giusto così. Sanremo è patrimonio di tutti e tutti abbiamo il diritto di dire la nostra sui brani in gara, al di là delle competenze tecniche. Tra pop, cantautori e rock (magari poco), anche quest’anno