PROGETTO Esprimi un desiderio... (non l'ultimo)

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Maurizio Nazzaretto

Esprimi un desiderio... (non l’ultimo)

Maurizio Nazzaretto

Esprimi un desiderio... (non l’ultimo)

PROGETTO SCULTOREO

Installazione di 10 “Lampioni” nello spazio urbano

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

La mostra di fatto si presenta come un gigantesco work in progress, una sorta di medievale speculum mundi che, a partire dal nucleo iniziale delle opere realizzate tra il 2016 e il 2019 per proseguire con la performance del 2022, riflette, passo dopo passo, l’ineluttabile cammino dell’Umanità verso l’autodistruzione. Di questo parlano le 10 grandi sculture progettate quest’anno come temporaneo arredo degli spazi urbani di Milano, il cui titolo complessivo, Esprimi un desiderio… (non l’ultimo) è subito contraddetto dal titolo dell’opera finale, L’ultimo spenga la luce, che non è evidentemente solo un richiamo alla mostra presentata a Genova nel 2016.

Secondo una modalità che gli è particolarmente congeniale, l’artista tende a dissimulare la disperazione del significato facendo ricorso ad un significante che raramente lo esplicita, ma al contrario lo dissimula in forme accattivanti e per certi versi fuorvianti. Questo è tanto più vero per queste sculture che materializzano l’energia di una forma sottile e vibrante, quasi un disegno nello spazio che si avvale anche di effetti luminosi e di apparenti facilities per il pubblico, panchine e giochi d’acqua e proiezioni video in apparente continuità con il modello della città-spettacolo, nonostante le forme aguzze ed aggressive alludano ad una imprecisata minaccia e non manchino qua e là indizi rivelatori come la macelleria di Ouverte H24. Come è già accaduto per il gruppo scultoreo Ulisse e la nave cavallo collocato a Genova nel 2022 davanti al Teatro della Corte, queste forme ambigue rimandano a quella matrice umana primordiale e archetipica da sempre presente nel lavoro di Nazzaretto, l’uomo vittima e carnefice, e tendono ad allargare lo spazio dell’arte a quello della vita quotidiana, la città, in un dialogo dai risultati imprevedibili. È probabile che anche in questo caso all’iniziale “effetto sorpresa” subentri velocemente quell’assuefazione che consente all’uomo contemporaneo di sopravvivere ad ogni scenario per quanto terribile di violenza e di sopraffazione. Forse anche per questo a segnare l’ultima linea rossa tra la realtà e l’arte Nazzaretto pensa anche ad una collocazione virtuale di queste sculture nei luoghi più devastati del pianeta che compariranno in proiezioni video raccolte con l’aiuto di associazioni ed enti per lanciare così un’ultima sfida globale e un altro forse definitivo warning ad un mondo sempre più indifferente.

Il progetto

Percorso di sculture nello spazio urbano

Adottati ognuno da un’associazione nazionale o internazionale, i dieci “Lampioni” diventano, durante il periodo espositivo, presidi tematici occasione di confronto e sensibilizzazione sui temi ambientali e sociali che caratterizzano lo scenario mondiale contemporaneo, una full immersion sui pericoli, i rischi incombenti su ogni specie vivente.

Gli effetti luminosi dei lampioni

Ogni scultura è munita di un sistema di illuminazione Led che si attiva toccando la sfera di ferro posta sulla propria base. Gli effetti luminosi sono diversi per ogni lampione (lampi, impulsi, dissolvenze, ecc)

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo) - Virtuale e Reale

Con lo spegnersi della luce del giorno, lo scenario muta, i video proiettati sul pavimento creano un percorso espositivo virtuale di grande impatto e suggestione, un fiume di immagini di luoghi incubo “reali”, come le sterminate isole di plastica alla deriva, le immense discariche di rifiuti, le rovine di città devastate dalla guerra e gli apocalittici incendi di foreste scorreranno sulla strada fino a coprire ogni cosa.

I lampioni si spengono lasciato che il buio per qualche istante plachi le ansie.

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 1

scultura in acciaio corten con led altezza m 7, base m 2 x 1,25

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n.2 scultura in acciaio corten con led altezza m 6,5, base m 2,5 x 1,5

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 3

scultura in acciaio corten con led, panchina di ferro, vasca con acqua altezza m 6,8, base m 3,5 x 1,6

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 4

scultura in acciaio corten con led, cumulo di terra con pianta altezza m 6,5, base m 2,5 x 1,25

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 5 - Ouverte H24 scultura in acciaio corten con led, ceppo da macellaio di legno, inserti di bronzo altezza m 6, base m 3 x 1,5

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 6 scultura in acciaio corten con led altezza m 5,5, base m 1,75 x 1

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 7
scultura in acciaio corten con led altezza m 6, base m 2 x 1,5

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 8 scultura in acciaio corten con led altezza m 6,5, base m 2,5 x 1,25

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 9

scultura in acciaio corten con led altezza m 5,5, base m 4,10 x 1,20

Esprimi un desiderio… (non l’ultimo)

Lampione n. 10 - L’ultimo spenga la luce scultura in acciaio corten con led, panchina di ferro altezza m 5, base 2,5 x 1,5

Maurizio Nazzaretto, nato nel 1951 a Bari, da tempo risiede e lavora a Genova. Negli anni Settanta si dedica alla pittura, riscoprendo la sua passione giovanile; inizia così un percorso che lo porterà, nel corso degli anni, alla scultura, a cui comincia a dedicarsi verso la fine del decennio, quando fu chiamato dall’Italsider per realizzare opere destinate alla nuova sede e, da quel momento, comincia a ideare nuove forme scultoree finché nel 1978 presenta all’Italsider il primo modello in miniatura de “Il Coro”. Realizza diverse personali sul territorio nazionale fino agli anni Novanta quando, in occasione dei mondiali di Calcio, espone in una apposita tensostruttura allestita nello stadio Luigi Ferraris, il modello preparatorio in scala della scultura “Il Coro” (una grande opera del diametro di 16 metri, oggi visibile a Cannigione in provincia di Sassari), realizzata poi nel 1992, posata al Porto Antico, e accompagnata da decine di bronzi realizzati per la mostra ai parchi di Nervi (Liberi nel Parco curata da Pierre Restany).

Nel 1997 Nazzaretto realizza per il Museo di arte contemporanea di Villa Croce di Genova la mostra Nuovi generi di conforto che viene poi riproposta, ampliata, all’arsenale di Venezia.

Nel 2004 apre presso il Museo Nazionale del Costume della Costa d’Avorio un laboratorio nel quale realizza la mostra Quotidiane utopie. Le opere, ispirate alle emergenze africane, sono esposte ad Abidjan e, l’anno successivo, a Genova nei luoghi più significativi della città. Nel 2004, anno di Genova capitale europea della cultura, Nazzaretto presenta, sul tema del viaggio, il modello della grande scultura “Ulisse e la nave cavallo” che sarà poi realizzata nel 2015 in acciaio Corten e legno. Presentata al 55° Salone Nautico Internazionale, oggi collocata in viale Brigate Bisagno a Genova.

Principali mostre personali e installazioni in spazi urbani

1972: Genova, Galleria Carmagnola

1974: Torino, Galleria Arte Nova

1975: Milano, Galleria Presenze d’Arte

1977: Genova, Italsider

1978: Ivrea, Olivetti

1979: Genova, Teatro del Falcone

∙ Odessa (gemellaggio con Genova)

1980: Venezia, Galleria Segnali d’Arte

1982: Genova, Galleria Rotta

1985: Milano, Galleria Schubert

1987: Firenze, Villa del Principe

1988: Genova, Cisterne di Santa Maria di Castello

1989: Milano, Galleria Schubert

1990: Miami, Morgan St. James Gallery

∙ New York, Nhora Gallery

∙ Genova, Stadio L. Ferraris

1991: Genova, Palazzo Serra Gerace

1992: Genova, Parchi di Nervi

∙ Genova, Esposizione Colombiana

1993: Arzachena, Cannigione (SS)

1994: Milano, Galleria Schubert

1996: Genova, Euroflora

1997: Genova, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce

1998: Venezia, Arsenale, Nuovi generi di conforto

2001: Genova, G8

2003: Genova, Loggia della Mercanzia

2005: Grand-Bassam (Costa d’Avorio), Museo Nazionale del Costume

∙ Calice Ligure (SV)

∙ Genova, Loggia della Mercanzia, Palazzo Ducale, Palazzo Tursi, Porto Antico

∙ Genova, Palazzo Ducale, Festival Internazionale della Poesia

2006: Apricale, Castello della Lucertola

2007: Genova, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce

∙ Genova, Rolli Contemporanei, Palazzo Giano Grillo

∙ Albisola, Museo Yorn

2008: Genova, Artrè Gallery

∙ Venezia, Arsenale

2009: Genova, Palazzo Reale

2010: Roma, La fuga della Sposa

2011: 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia regione Liguria

2015: Genova, Presentazione Ulisse e la nave cavallo, 55° Salone Nautico

2016: Genova, Palazzo Ducale

∙ Genova, Spazio46 di Palazzo Ducale

2019: Milano, Design Week

2022: Genova, Studio dell’artista

∙ Genova, posa della scultura Ulisse e la Nave cavallo

Liberi nel parco Parchi di Nervi, Genova
Il Coro Arzachena, Cannigione (SS) Il cantiere dell’opera, Porto Antico, Genova
Nuovi generi di conforto Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova
Nuovi Generi di conforto Arsenale, Venezia
Cibo, Nourriture, installazione Loggia della Mercanzia, Genova
Quotidiane Utopie, laboratorio Museo Nazionale del Costume, Grand-Bassam, Costa d’Avorio
La fuga della sposa Palazzo Reale, Genova
L’ultimo spenga la luce Palazzo Ducale, Genova
Ulisse e la Nave Cavallo
Salone Nautico, Fiera di Genova
Modello in legno, Palazzo Ducale, Genova
Ulisse e la Nave Cavallo Posa definitiva
Viale Brigata Bisagno, Genova
Studio di Maurizio Nazzaretto

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