La Gazzetta di Marcallo con Casone - Dicembre 2009

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Periodico di informazione dell’Amministrazione Comunale

Anno 11 - N. 7 Dicembre 2009

Il Crocefisso non si tocca Parola di Sindaco Sono passati i primi sei mesi dall’inizio del mio mandato da Sindaco di Marcallo con Casone. Spesso ripenso ai momenti d’indecisione nell’accettare la candidatura, la paura di affrontare un impegno gravoso e importante come l’amministrare una comunità. Adesso dopo questi mesi e l’avvicinarsi della fine dell’anno è il momento di fare un primo bilancio. Tuttavia non voglio essere io a farlo. Chiedo a voi di dare un giudizio sul lavoro svolto dall’Amministrazione comunale, in quanto ognuno di noi porta avanti le proprie idee e programmi con la convinzione di essere nel giusto, rischiando, a volte, di perdere l’obiettività nel giudizio del proprio lavoro. Ritengo che un Sindaco, essendo espressione della popolazione, debba amministrare in modo partecipativo coinvolgendo cittadini, associazioni e le realtà economiche presenti sul territorio, in modo che tutti insieme, al di la delle ideologie politiche, si possa lavorare per il bene della comunità. Una comunità nasce perché ciascuno di noi non basta a se stesso, ma ha molti bisogni. Così per un certo bisogno ci si avvale dell’aiuto di uno, per un altro di quello di un altro, e il gran numero di questi bisogni ci fa riunire in una comunità. Platone nel 400 a.c. scriveva: “A tutti deve essere data l’opportunità di offrire alla propria comunità tutto ciò di cui è capace, ecco perché chi oggi la guida deve esercitare un controllo attento su tutti i cittadini, e per esercitare questo controllo deve conoscere le persone”. Questo è lo spirito che deve animare una comunità, soprattutto in questo momento di difficoltà economica e di perdita di valori. È con questa speranza che ci prepariamo ad affrontare il nuovo anno, che spero di ripresa economica ma anche morale. Auguro a tutti un sereno Santo Natale ed un felice anno nuovo. Il Sindaco Massimo Olivares

La nostra storia, messa sotto i piedi. La sentenza, della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, legata al ‘no’ del crocefisso nelle aule scolastiche, ha sollevato una grave questione d’identità e di cultura di un popolo: il nostro. Coinvolgendo ambiti, politici, sociali e naturalmente religiosi, la decisione, presa dopo l’accoglimento del ricorso presentato da una cittadina italiana d’origine finlandese, ha lasciato, per usare un termine moderato, ‘amarezza’. La croce, simbolo di una tradizione, il verdetto ha provocato una scia di polemiche a livello nazionale. “Noi a Marcallo con Casone, in Consiglio comunale, non abbiamo presentato alcuna mozione contro la decisione, anche perché non si è sfiorato minimamente l’idea di togliere il crocefisso dalle aule. – spiega senza esitazioni il Sindaco Massimo Olivares - Ma, al di là della credenza religiosa, priva di superflue strumentalizzazioni, io come Sindaco sostengo anche la laicità del Comune e dell’Amministrazione comunale. Però, il crocefisso, oltre al fatto strettamente religioso della cristianità, è un simbolo nostro da tempo”. Nel paese della “Sgurieta”, la battaglia del crocefisso non si combatte solo adesso, che è scoppiato il bubbone della Corte europea A Marcallo con Casone, presente in tutti i locali della struttura comunale, anni fa, in tempi non sospetti, tramite le suore, il Comune acquistò dei crocefissi, da appendere in tutte le aule dell’istituto comprensivo. “In linea con altre amministrazioni, anche Marcallo con Casone aderirà a contrastare la decisione della Corte costituzionale. Non c’è sentenza che ci farà cambiare idea, se necessario emetteremo anche noi ordinanza

per un simbolo a cui crediamo”. Come ci si crede in tutte le iniziative organizzate e progettate per il Natale. La sentenza adesso ha vietato il crocefisso nelle scuole, ma potrebbe innescare un’escalation dove si fatica vedere la fine. “S’inizia con il simbolo della cristianità, poi magari in futuro darà fastidio il presepe o altri emblemi. Così, noi oltre a non togliere la croce, abbiamo anche allestito un presepe all’ingresso del Municipio per ricordare a tutti che questo è un Comune cristiano credente. Poi, ogni singolo individuo può essere frequentatore o meno della chiesa, ma questo è un altro discorso che fa parte della propria coscienza e credo. Non sta a me giudicare. Adesso apprestiamoci a festeggiare il senso del Natale. Una sosta per riflettere, una festività in cui ci si unisce, bella, particolare, magari promettendo di diventare un po’ più buoni”.


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La Gazzetta di Marcallo con Casone - Dicembre 2009 by Vincenzo Turturro - Issuu