Anno XXVII – 2017
7 Novembre | N°1243
MOLESTIE “Io volevo aggiustare la mia “torta” come da voi suggerito, ma il consulente finanziario della XXbank –ho cancellato il nome della banca, tanto son tutte uguali – mi ha proposto una collaborazione per ora gratuita che rende possibile azzerare le spese d’ingresso ai fondi… Il signor XXXXX, così si chiama, mi ha proposto di acquistare il fondo XXXXXX, che pare renda benissimo… mi ha anche fatto conoscere il suo capo, signor XXXXXXXXX XXXXX, il quale è tornato sul fondo XXXXXX dicendomi che lui stesso ne ha comprato per il 35 per cento del suo portafoglio azionario… mi hanno detto che non ci sono spese, che loro non ci guadagnano nulla. Sono piuttosto sconcertata… Cristina - così si chiama la lettrice che mi ha scritto – ti pare mai possibile che in banca facciano qualcosa gratis? L’impiegato che è lì a parlare con te e a suggerirti dove mettere i tuoi soldi, uno straccio di stipendio se lo prenderà pure, no? Così come devono essere pagate le bollette e pure l’affitto per la filiale… La storia è diversa: nella vendita di prodotti finanziari, fondi e polizze in particolare, c’è un problema di trasparenza. Una volta era tutto forse più semplice: le spese erano scritte chiare: 5% di commissioni di acquisto! E sapevi l’obolo che pagavi. Poi il mondo è andato un po’ avanti e ha iniziato a vergognarsi di quello che faceva. Chiedere soldi è diventato un po’ come infilarsi le dita nel naso: chi lo fa, quando lo fa, lo fa di nascosto. Oggi, infatti, i soldi per le spese d’acquisto sono tirati via direttamente dal patrimonio del fondo come le spese di gestione, poco per volta, senza quasi farsi notare. Poi il fondo le retrocede alla rete di vendita – ecco dove guadagnano i tuoi “consulenti”, dalle mance che gli tornano indietro. In altri casi, come nei fondi a scadenza, il meccanismo è reso ancora più stringente dai disincentivi a vendere le proprie quote prima di aver pagato il dovuto tributo. O ti tieni il fondo fino a scadenza – in Detto tra noi trovi un articolo sul tema – o scatta l’affondo al portafoglio: chi vende prima del tempo prestabilito paga da bere. Paga le spese d’uscita. Da tutto questo traiamo una morale: nessun pasto è gratis e se te lo fanno credere devi sentire puzza di marcio.
VINCENZO SOMMA Direttore Altroconsumo Finanza MI PUOI SCRIVERE A
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IN QUESTO NUMERO AZIONI pp. 2-6 – Trimestrali: chi vince…
p. 2
– …e chi perde
p. 3
OBBLIGAZIONI pp. 11-13 – Salgono i tassi inglesi.
p. 11
– Bene per l’Eurozona.
p. 12
DETTO TRA NOI pp. 14-23 – Investire piccole cifre.
p. 14
– Quanto costano i fondi?
p. 16
– Taglio ai BTp, e le polizze?
p. 17
– Mps offerta agli ex bondisti.
p. 19
– Comprare azioni Amazon?
p. 20
– Che fare se tagliano i BTp.
p. 22
– I dividendi di ottobre.
p. 23
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