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Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 19.09.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

BASILICATA NOIR

IL GIALLO DEL POZZO DI BARILE

Mercoledì 19 settembre 2012

ANALISI SUI MOZZICONI Repertate davanti alla fontana una decina di cicche della stessa marca delle sigarette comprate da Sveva a San Nicola di Melfi

Sveva, Dna maschile sulle cicche di sigaretta Un uomo si è intrattenuto con la ragazza davanti alla fontana MISTERIOSA MORTE Uno dei fotogrammi del video acquisito dai carabinieri all’autogrill di San Nicola di Melfi. Sveva Taffara sta comprando un pacchetto di sigarette [foto Tony Vece]

dal nostro inviato

FABIO AMENDOLARA l BARILE. C’è il Dna di un uomo su alcune cicche di sigarette che i carabinieri hanno prelevato a Barile davanti alla fontana «Bozza», a due passi dal pozzo in cui è stato trovato il corpo senza vita di Sveva Taffara, la ragazza di Settimo Torinese la cui morte è ancora avvolta dal mistero. Sveva il 6 agosto - giorno della scomparsa e molto probabilmente dell’omicidio (il corpo della ragazza è stato trovato il 21 agosto, dopo essere rimasto per una quindicina di giorni a mollo) - aveva comprato un pacchetto di sigarette durante la sosta all’autogrill di San Nicola di Melfi. Sui fotogrammi estratti dal video acquisito dai carabinieri alla stazione di servizio c’è impresso l’orario: 18.19. Lo stesso orario è stampato sullo scontrino fiscale che i carabinieri hanno trovato nel portafogli di Sveva. Un testimone, il professor Michele Musto di Rionero in Vulture, ha riferito agli investigatori di aver visto la ragazza trascinare i bagagli all’uscita di Barile, in direzione Ginestra. Erano le 19. Da quel momento comincia il buco nero che gli investigatori - l’inchiesta è coordinata dal pubblico mi-

.

nistero Renato Arminio della Procura di Melfi - stanno cercando di colmare in queste ore. È certo ormai che Sveva non è rimasta da sola alla fontana. Dal pacchetto comprato a San Nicola di Melfi - che è tra i reperti dell’inchiesta - mancano 15 sigarette. Una decina di mozziconi della stessa marca sono stati repertati nelle vicinanze della fontana. Qualche sigaretta potrebbe averla fumata insieme all’autista della Fiat Punto bianca (ancora non identi-

TRASPORTI A POTENZA

ficato) nel breve viaggio per Barile. Ma è difficile pensare che abbia fumato da sola una decina di sigarette per passare il tempo davanti alla fontana. Su alcune cicche le investigazioni scientifiche hanno dato risultati positivi individuando tracce di Dna maschile. Chi è l’uomo che si è intrattenuto con Sveva? E perché non si è ancora presentato dai carabinieri? È quello che stanno cercando di accertare gli investigatori.

POTENZA STOP ALLE RICERCHE

GIUSTIZIA IMPUTATO BRUSCELLA

Ultimo sms di Allegretti a una sua amica Poi scompare

Testimone oculare racconta in aula la strage di Natale a Genzano

l Sono state infruttuose, sino a oggi, le ricerche di Mario Allegretti 39 anni, residente a Potenza, direttore del centro di assistenza fiscale del patronato Acli potentino, tanto da indurre i carabinieri a sospendere le sue ricerche. Lo ha scritto ieri il quotidiano valdostano «Gazzetta Matin». Di lui si sono perse le tracce il 18 agosto scorso; giorno dal quale il cellulare dell’uomo risulta spento. L’ultima traccia è un messaggio dello stesso giorno a un'amica: «vado sul Monte Bianco a rigenerarmi lo spirito». Il 4 settembre la Chrysler Voyager di Allegretti è stata rinvenuta nel piazzale di La Palud a Courmayeur. Nessuna traccia del giovane; un prelievo al bancomat in una banca di Aosta, poi il nulla.

l Un solo testimone oculare è stato ascoltato oggi, a Potenza, dalla Corte d’Assise per il processo (che si celebra con il rito immediato) per il triplice omicidio avvenuto a Genzano di Lucania (Potenza) il 24 dicembre del 2011, che vede come imputato Ettore Bruscella (di 77 anni), accusato di aver ucciso Antonietta Di Palma (55 anni) e i suoi due figli, Maria Donata Menchise (31) e Matteo Menchise (27). La prossima udienza si svolgerà il 9 ottobre: la Corte ha ascoltato un giovane che ha assistito alla scena dal balcone di un’abitazione poco lontano, e che ha raccontato i momenti principali della vicenda. Il triplice omicidio è stato commesso la sera della vigilia di Natale: Bruscella uccise le tre persone con un fucile.

IL CONVEGNO OCCHI PUNTATI, IN PARTICOLARE, SULLA VIOLENZA DI GENERE E SULL’EMERGENZA SOCIALE IN BASILICATA

Centro antiviolenza della Uil denunce di stalking e mobbing MARIA VITTORIA PINTO

PROTESTA Sit-in dei 21 precari licenziati da Cotrab [foto Tony Vece]

Vertenza Cotrab: l’assessore Mancusi farà da mediatore tra azienda e precari l Un’azione di concertazione con le parti per tutelare da una parte i diritti dei lavoratori e dall’altra i cittadini beneficiari del servizio di trasporto pubblico. È questo l’impegno assunto dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità, Agatino Mancusi durante l’incontro di ieri mattina con il direttore generale del dipartimento, Mario Cerverizzo, il coordinatore del personale del Cotrrab e segretario provinciale della Faisa Cisal, Donato Colangelo, del rappresentante della stessa organizzazione sindacale, Saverio Ciammella e una rappresentanza dei 21 lavoratori interinali licenziati dall’azienda a seguito della loro dimostranza in sede giudiziaria per chiedere che dopo anni di lavoro precario e con contratti rinnovati settimanalmente fosse riconosciuto loro un diritto lavorativo. Successivamente al ricorso alla Magistratura, come hanno esposto i rappresentanti sindacali, i lavoratori sono stati sostituiti con altri interinali a chiamata diretta. Mancusi ha detto che convocherà i vertici della Cotrab per tentare un intervento di mediazione.

l Si è svolto ieri, nella sala A del palazzo del Consiglio regionale di Basilicata, un convegno sul tema «Centro antiviolenza» promosso dalla Uil di Basilicata. Presenti in sala Nino D’Andrea, responsabile del Centro antiviolenza della Uil di Basilicata; Carmine Vaccaro, segretario generale della Uil di Basilicata; Matteo Restaino, legale della struttura; la psicologa, Rocchina Romaniello, e Alessandra Menelao, responsabile nazionale del Centro antiviolenza della Uil. La violenza, sia fisica che verbale, è un fenomeno in forte espansione e investe ogni categoria di persone e ogni fascia d’età. La violenza di genere è una grave emergenza sociale e risulta necessario rafforzare politiche di prevenzione e di sensibilizzazione per arginare il problema. «La Uil si occupa di questo fenomeno da 15 anni - afferma la dottoressa Menelao - e ha cominciato a stringere collaborazioni sempre più importanti e incisive per metterlo in evidenza; collaboriamo con le Pubbliche Amministrazioni, abbiamo formato i dipendenti dell’Inps, abbiamo istituito un protocollo con Uil Polizia, ed il nostro obiettivo è che ogni categoria debba avere un centro d’ascolto, poiché ogni situazione è differente per ogni differente ambito lavorativo». Lo stalking e il mobbing sono due grandi piaghe che caratterizzano la società moderna. «Stalking - spiega la dottoressa Romaniello - è un termine inglese che indica un fenomeno psicologico chiamato anche «sindrome del molestatore assillante». È quell’atteggiamento assil-

INCONTRO Il convegno organizzato ieri a Potenza dalla Uil [foto Enzo Bianchi] lante messo in atto tramite molestie da parte dello stalker che insegue, aspetta e cerca informazioni sulla sua vittima. Spesso le vittime sono donne, perseguitate dall’ex, da un ammiratore insistente o semplicemente da un collega di lavoro: è tuttavia difficile tracciare un quadro omogeneo degli stalkers, i quali non sempre soffrono di disturbi mentali che li portano ad assumere un atteggiamento di tipo ossessivo nei confronti della stalking victim». «Un’altra piaga da non sottovalutare - prosegue la dottoressa Romaniello - è il mobbing, termine tratto dal verbo inglese «to mob», che significa «assalire in massa». Heinemann, medico svedese, usò tale termine negli anni ‘80 per definire un comportamento adulto, simile al bullismo nei bambini, veri-

ficatosi nell’ambiente di lavoro, caratterizzato da attacchi frequenti di gruppi di adulti nei confronti di uno dei propri colleghi». Il centro antiviolenza Uil di Basilicata, con sede a Potenza in via Nicola Stigliani, si occupa di questi problemi già dal 2009, quando era sede Adoc. «L’esperienza fatta fino a oggi - sottolinea Nino D’Andrea con il Centro di ascolto, attivato grazie alla Uil e all’Adoc, ci ha reso punto di riferimento per molti. L’auspicio di questo nuovo Centro Antiviolenza è quello di offrire una maggiore tutela alle vittime e un aiuto concreto per superare le criticità senza demonizzare nessuno; nella convinzione che anche stalkers, molestatori e bulli, sono persone da aiutare, certo con priorità diversa rispetto alle vittime».


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